Giuseppe Portella "OLOLUX - Scolpire la luce"

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GIUSEPPE PORTELLA

SCOLPIRE LA LUCE


In copertina THE LANGUAGE OF CROP CIRCLES (dal ciclo OLOLUX) tecnica mista, resine e semisfere in resina inglobate su tavola 70 x 50 x 5 cm anno 2018

Graphic design Liberementi www.liberementi.it Publisher Biancoscuro www.biancoscuro.it all rights reserved Š biancoscuro 2018

limited edition n. __ of 100 numerato e firmato dall’artista Giuseppe Portella



TAGLIO DI LUCE NELLO SPAZIO resine su tavola 50 x 45 cm anno 2018


TAGLI DI LUCE NEL VUOTO 50 x 50 cm resine su tavola anno 2018


TRA IL BENE E IL MALE lastra acciaio e resine su tavola 70 x 70 cm anno 2018


TAGLIO DI LUCE NEL BLU resine su tavola 50 x 45 cm anno 2018


TAGLIO DI LUCE SU ARANCIO resine su tavola 40 x 30 cm anno 2018


TAGLIO DI LUCE SU ACCIAIO resine su lastra di acciaio 22 x 22 cm anno 2018


NELLA RETE semisfera in resina inglobata, su lastra di acciaio 22 x 22 cm anno 2018


OIL ON STEEL resine su lastra di acciaio 22 x 22 cm anno 2018


PANNEGGIO DI LUCE resine su lastra di acciaio 50 x 50 cm anno 2018


RITRATTO DI UN FIOCCO DI NEVE semisfera in resina inglobata, lastra acciaio e resine su tavola 40 x 30 cm anno 2018


PIOGGIA DI LUCE semisfere in resina inglobate, su lastra di acciaio 70 x 70 cm anno 2018


IL SUONO DELLE SFERE semisfere in resina inglobate, resine su lastra di acciaio 70 x 70 cm anno 2018


PUNTO ROSSO semisfera in resina inglobata, lastra acciaio e resine su tavola 20 x 20 cm anno 2018


STELLA FREDDA semisfera in resina inglobata, su lastra di acciaio 20 x 20 cm anno 2018


USCIRE DALL’ORBITA semisfera in resina inglobata, su lastra di acciaio 22 x 22 cm anno 2018


APERTURA DI LUCE resine su tavola 50 x 40 cm anno 2018


AVAMPOSTO ALIENO semisfere in resina inglobate, lastra acciaio e resine su tavola 60 x 60 cm anno 2018


SIMBOLO DEL TERZO PARADISO semisfere in resina inglobate, lastra acciaio e resine su tavola 40 x 30 cm anno 2018


INVASIONE DEL BLU semisfere in resina inglobate, lastra acciaio e resine su tavola 30 x 30 cm anno 2018


KINETIC semisfere in resina inglobate, lastre acciaio e resine su tavola 50 x 50 cm anno 2018


KUNDALINI semisfere in resina inglobate, lastra acciaio e resine su tavola 60 x 50 cm anno 2018


L’ANELLO BLU semisfere in resina inglobate, lastra acciaio e resine su tavola 40 x 30 cm anno 2018


ATON semisfera in resina inglobata, lastra acciaio e resine su tavola 40 x 30 cm anno 2018


LUCE DI MARTE semisfere in resina inglobate, lastra acciaio e resine su tavola 40 x 30 cm anno 2018


COLORI D’ORIENTE (in penombra) semisfere in resina inglobate e resine, su tavola 50 x 50 cm anno 2018


COLORI D’ORIENTE semisfere in resina inglobate e resine, su tavola 50 x 50 cm anno 2018


LIGHT CAGES, semisfere in resina inglobate, lastra acciaio e resine su tavola 50 x 50 cm anno 2018


THE LANGUAGE OF CROP CIRCLES semisfere in resina inglobate, su tavola 70 x 50 cm anno 2018


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La mia ricerca artistica autodidatta focalizza la sua attenzione in particolare sullo studio della luce da oltre un decennio. Ho iniziato, come credo la maggior parte degli artisti, dipingendo ad olio su tela, i miei primi dipinti risalgono al 1976 , all’età di 13 anni. Successivamente a fasi alterne ho proseguito con questa tecnica fino alla fine degli anni 90. Alla fine del millennio “incontro” per la prima volta la resina, una materia contemporanea, difficile da lavorare per le sue caratteristiche particolari: la fluidità, l’impossibilità di lavorarla in verticale (ma solo in orizzontale), tempi lunghi di asciugatura e consolidamento. Da quel momento e fino ad oggi, tutti i miei lavori sono stati realizzati con l’impiego delle resine, con le quali ho sperimentato moltissimo, proseguendo a tutt’oggi il mio approfondimento per migliorarmi sempre di più tecnicamente. La resina è una materia ancora oggi poco impiegata in campo artistico, ed è per me motivo di distinzione ed originalità rispetto alle tecniche “classiche” utilizzate nell’arte. La mia recente produzione non è figurativa e nemmeno astratta, direi che può essere definita simbolica e per certi versi scultorea. Nel 2006 (primo in Europa) inizio ad utilizzare ed a sperimentare le proprietà delle terre rare luminescenti unite alle resine, pigmenti che si caricano e si nutrono di “luce” sia naturale che artificiale, rilasciando soltanto al buio effetti di luminescenza straordinari ed emozionali, in modo totalmente naturale e per un tempo proporzionale a quanta luce hanno assorbito. Per diversi anni mi sono dedicato a questo “fenomeno” producendo molte opere luminescenti ed esponendole in varie mostre personali. Mi affascinava molto l’idea che la luminescenza potesse trasformare i miei lavori donandogli una doppia anima che ho definito concettualmente come “dualismo di luce”; in effetti le opere assumono un diverso aspetto ed una diversa forma nei due stati: alla luce ed al buio. Nell’ultimo periodo mi sto dedicando ad un nuovo ulteriore utilizzo della luce impiegando materiali olografici, inglobati nella resina e compiendo un’operazione di sintesi e di “pulizia”, dando il via ad un nuovo ciclo di opere che ho definito “OloLux”. Il mio obbiettivo fondamentale in sostanza è quello di dimostrare concretamente che “la realtà non esiste” o meglio, che tutto ciò che il nostro sguardo osserva è soltanto il frutto di una nostra personale percezione e di una rielaborazione visiva, richiamando antiche filosofie che lo affermano. Ed è proprio grazie all’utilizzo di una materia trasparente, lucente e tridimensionale come la resina, che posso dimostrare la veridicità della mia ricerca, trasportando nelle mie opere questo fenomeno delle false visioni. Il mio desiderio è quello di intrappolare nelle mie opere la luce a dimostrazione del fatto che la luce è materia, esattamente come il nostro pensiero, materie incorporee. La luce ha la capacità di trasformare la forma e lo spazio. La mia presuntuosa intenzione è quella di introdurre nei miei lavori un “movimento” dato dalla cattura della luce che è dentro le mie opere, affinché esse cambino aspetto davanti allo sguardo del fruitore. Per questa ragione ho cercato di sfruttare le caratteristiche intrinseche della resina che amplifica tutti i colori che la luce porta con sé, grazie agli effetti di rifrazione e di profondità, annullando a volte l’impiego dei colori stessi. Quando desidero utilizzare il colore, uso soltanto pigmenti puri, perché essi sono la vera essenza naturale del colore. Lascio dunque che sia la materia a giocare un ruolo primario ed a comporre l’anima dei miei lavori, la luce per me è la protagonista assoluta dell’opera ed è qui che si concentrerà tutto il mio lavoro futuro, perché mi ha aperto uno spazio infinito per proseguire la mia ricerca. Credo di poter sostenere che i miei lavori sono il frutto di una lunga sperimentazione sulla materia ; una ricerca ventennale e continua dedicata al raggiungimento di una padronanza tecnica e di un mio stile sull’utilizzo delle resine e della luce. Opere che spero possano contraddistinguersi nel panorama artistico contemporaneo. Gli aspetti concettuali che porto avanti si basano totalmente sul mistero di ciò che ancora non conosciamo, risposte che soltanto la scienza e l’arte potranno fornire in futuro; concetti legati al simbolismo dei cerchi nel grano, allo spazio, e a tematiche legate a mondi alieni, ma senza mai tralasciare uno sguardo attento alla contemporaneità. La mia intenzione non è certo quella di fornire risposte certe alle domande inevase dell’umanità, semmai quella di aprire nuovi spunti di riflessione fornendo una mia particolare e personale interpretazione attraverso l’utilizzo di nuovi materiali contemporanei.


INFO info@giuseppeportella.it www.giuseppeportella.it T. +39 348 80 69 775 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito di Giuseppe Portella

Nella foto l’artista Giuseppe Portella


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Il mondo esterno è qualcosa d’indipendente dall’uomo, qualcosa di assoluto e la ricerca delle leggi che regolano questo assoluto, mi appare come un sublime impegno della vita. (Max Planck)

L’incontro con Giuseppe Portella apre una porta sull’assoluto e sulle leggi che lo regolano, suscitando enigmi che resteranno senza risposta, favorendo un dialogo sull’arte raro e arricchente. Tra le sue opere, l’artista si muove con l’attitudine del filosofo e la competenza dell’antico artifex, senza lasciare spazio a esitazioni. Ciò che davvero risulta evidente è come la sua ricerca sia incessante e continua, come l’arte sia per lui una vera e propria necessità, come le sue superfici illuminate acquisiscano una vita propria, quasi appartenenti a un mondo “altro”. Sebbene sia senza forma, la luce definisce i contorni delle opere che ho intorno, così come avviene per il resto della realtà, invitando a una serie di riflessioni. Repentinamente prendo atto che senza luce non sarebbe possibile indagare a fondo le infinite sfaccettature del mondo, interiorizzare il concetto di tempo, percepire i confini spaziali. La luce è principio di ogni cosa: investendo un oggetto e permettendogli di proiettare la sua ombra lo identifica e, in un qual senso, lo crea e lo mette in relazione con tutto quello che lo circonda. Se non si prendesse in considerazione la luminosità non si avrebbe piena coscienza della ciclicità che pervade l’intera esistenza, non si concepirebbero il buio, l’assenza, il silenzio, il vuoto. Come teorizzato dalla fisica, la luce è energia, materia e in quanto tale madre, capace di originare, scolpire e determinare quella che ogni giorno amiamo definire come realtà, immergendo l’uomo in una dimensione che varia in base a una serie di fattori temporanei e opinabili. Confrontarsi con la luce a livello antropologico invita infatti a considerarne le diverse influenze, variabili in base al periodo storico, alle condizioni geografiche, alle attitudini culturali, sociali, simboliche e psicologiche. Indubbia resta la funzione chiarificatrice della luce, abile prestigiatrice capace di svelare, rivelare e nascondere la complessità del mondo, sia in ambito reale sia metaforico. Eppure, tutto ciò che appare risulta altrettanto fugacemente destinato a scomparire. La luce ci invita a considerare il passato e il futuro nella loro effimera sequenza, chiarifica la necessità di considerare il qui e ora come unica dimensione concepibile e assimilabile nella sua genesi temporanea. Di queste riflessioni attente e inevitabili è imbevuto il procedere artistico di Portella, artista milanese di origine siciliana di rara sensibilità, che ha fatto dello studio e della comprensione della luce l’oggetto del suo lavoro scrupoloso, la cui ultima serie, denominata OloLux, risulta cardine e veicolo di conoscenza e bellezza. L’artista ha chiaro


come, da sempre, l’arte sia materia di luce, in grado di immergere l’uomo tanto nella realtà, quanto nel sogno, nell’illusione. Tutto ciò che vediamo non è reale, ama ripetere Portella, le cui parole sembrano riecheggiare nella mente di chi scrive come una mantra. Non c’è una verità che sia tale, tutto ciò con cui interagiamo non è altro che una proiezione nostra, dei nostri pensieri e delle nostre considerazioni illusorie. Accostandosi alle sue opere mentre si tiene conto di questa percezione, se ne resta inevitabilmente attratti e se ne intuisce la forte valenza iconografica: attraverso l’inserimento costante di alcuni elementi, Portella realizza una fusione tra il materiale utilizzato e una simbologia archetipica capace di attraversare i tempi. La luce sposa la resina, antico materiale capace di conservare elementi a imperituro ricordo, eletto fin dagli esordi da Portella come elemento tecnico e stilistico caratterizzante. Non solo una sostanza capace di trattenere frammenti di memoria e costituire con questi un archivio prezioso di testimonianze fuggevoli, ma anche un veicolo evocativo di emozioni e significati, che unito alla luce invita a oltrepassare la dimensione tangibile per avventurarsi all’interno delle cose, dove fluttuano le domande irrisolte. Una consolidata esperienza tecnica si unisce a un sentimento profondo modulando nuove forme dall’indiscusso fascino estetico, foriere di suggestioni interpretative. Ecco palesarsi all’occhio attento lo studio di Portella delle leggi che governano il mondo naturale: la sequenza di Fibonacci, lo studio della rifrazione e della riflessione dei raggi solari, l’indagine delle dinamiche percettive, l’approfondimento della fenomenologia del colore. L’arte si relaziona con la luce fin dalle sue origini, l’artista ne è consapevole: con lui si dialoga sulle indagini svolte nei secoli, passando dalle intuizioni delle popolazioni più antiche, attraversando le dinamiche barocche, realiste, impressioniste, fino a giungere ad Alviani e Pistoletto. L’artista esercita la sua immaginazione con acume, spingendosi allo studio delle teorie più controverse sulle origini dei tempi, confrontandosi con la tradizione, approfondendo lo studio delle scienze. L’uomo, l’artista, indaga l’incontro tra conosciuto e sconosciuto, tra verticale e orizzontale, silenzio e linguaggio. Poi, d’un tratto, sembra opportuno dirlo, giunge all’illuminazione. La luce viene da dentro, è insita nelle cose, nell’uomo, nell’universo. Ciò che conta è la consapevolezza, che tra le opere di Portella si affaccia con la prudenza e l’eleganza di un inaspettato raggio di sole o di un aneddoto di filosofia zen, quello in cui un allievo viene invitato ogni giorno dal maestro a sedere con una tazza in mano e a descrivere di cosa si tratti. Ogni giorno, metaforicamente, noi sediamo come quell’allievo con una tazza in mano, cercando di fornire risposte e venendo invitati a tornare il giorno seguente fino a quando all’improvviso giungiamo alla comprensione, e senza parlare sorseggiamo delicatamente il té dalla tazza, nello stesso modo in cui osserviamo un quadro lasciando che le emozioni e le domande ci attraversino. L’ignoto è un’apertura luminosa, l’ignoto è trasparente, intuibile solamente attraverso l’esperienza. Questo l’artista offre come dono a chi si rapporti con le sue opere: come una via di luce, Portella invita a vivere con completezza la viva e incessante esperienza del mondo. D.ssa Francesca Bogliolo Critica d’Arte


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[ SOLO EXHIBITION ]

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MOSTRE PERSONALI

2005 INTRANCE - Oltre la dimensione del colore, della parola, delle cose / Spazio Comunale a Cormano (MI) / Italia 2007 ALCHIMIE di luminescenza e resina - anteprima assoluta “L’uso della luminescenza nelle resine”/ Evento all’aperto/ Fortunago - Pavia / Italia 2012 MEMORIA DI LUCE - Opere in resina luminescente / Gallerie Civiche dei Sotterranei di Palazzo Ducale / Città di Pavullo nel Frignano (Mo)/ Italia

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SINESTESIA - Mostra in due atti Quadri ed oggetti in resina e terre rare luminescenti / Palazzo Rangoni, Centro Storico Castelvetro di Modena / Italia

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2014 INAUGURAZIONE OPERA PUBBLICA “TIAMAT” - La Terra prima dell’uomo Scultura luminescente Rotatoria di Via Rimembranze a Novate Milanese (MI) / Italia

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2013 LA FORMA DELLA LUCE - Mostra in due atti / Villa Venino / Novate Milanese (MI) / Italia

2015 IL BUIO NON ESISTE / Cascina Centro Parco - Parco Nord Milano Sesto San Giovanni (Mi) / Italia

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2017 OLTRE LA SOGLIA DEL CIELO / Museo Diocesano Francesco Gonzaga - Mantova / Italia


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[ COLLECTIVE EXHIBITION ]

2018 BAF - BERGAMO ARTE FIERA con Galleria Wikiarte / Bergamo / Italia 8ª EDIZIONE EXPO WIKIARTE 2018 / Galleria Wikiarte – Via San Felice 18 - Bologna / Italia ARTEXPO NEW YORK con Galleria Wikiarte / NEW YORK (USA) Pier 94 - 711 12th Av. / U.S.A. PAVIART FIERA D’ARTE 2018 con Galleria Wikiarte / Palazzo delle esposizioni – Pavia / Italia 8ª BIENNALE D’ARTE INTERNAZIONALE - con Galleria Malinpensa by LaTelaccia / Hotel Mètropole - Montecarlo

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2017 DI MATERIA E DI LUCE / Spazio Varroni – Spilamberto (Mo) / Italia THE FLOATING CEILING / Arredamenti Perego/Galleria Orler – Cernusco sul Naviglio / Italia ARTE A CONFRONTO / Villa Baruchello – Porto Sant’Elpidio (FM) / Italia

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2016 SPECIAL ART PROJECT “LE ROUGE” - Galleria MADE4ART - Milano / Italia ARTE A PALAZZO FANTUZZI - X Mostra Collettiva Internazionale - Galleria Farini - Bologna / Italia RASSEGNA INTERNAZIONALE d’ARTE “PREMIO LIGURES” - Fortezza Firmafede - Sarzana/ Italia ART & MOTION - Galleria Artmoor House - London / Inghilterra MATERIAL / Galleria Arte Arte – Via Galana 9 – Mantova / Italia BERLINO RASSEGNA D’ARTE / Galleria La Via degli Artisti - Sybelstrasse 10 – Berlin / Germania OLTRE IV / Galleria d’arte Wikiarte – Via San Felice 18 – Bologna / Italia BRATISLAVA RASSEGNA D’ARTE / Castello di Bratislava – Slovacchia

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2015 15° ART SHOPPING - CARROUSEL DU LOUVRE / Rue Rivoli, Paris/ France ARTE PADOVA / Padova / Italia PREMIO MANTOV’ART “STAR 2015” - Galleria Arte Arte - Via Galana 9, Mantova / Italia

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2014 ECCELLENZE ILLUMINATE - Accademia Belle Arti di Brera Gallerie spazi pubblici / Milano / Italia LIGHT & SHADOW - Galleria Made4Art / Via Voghera 14, Milano / Italia EXPERIMENTS - Merlino Bottega D’Arte / Via delle Vecchie Carceri, Le Murate - Firenze / Italia

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2012 MANTOVA CREATIVA - Creatività e impresa a confronto Ex Bagni Pubblici / Mantova / Italia

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MOSTRE COLLETTIVE


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2016 Arte a Palazzo - X Mostra internazionale Bologna 2015 eBook BIANCOSCURO presenta: Giuseppe Portella catalogo in edizione cartacea e digitale

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2017 Oltre la soglia del cielo - Catalogo museale Edizioni IL RIO - ISBN 978-88-85469-07-5

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2018 Expo Bologna 2018 - catalogo a cura di Galleria Wikiarte Annuario d’Arte - a cura di Francesca Bogliolo UNTITLED - catalogo Mondadori - ISBN 978-88-6052-899-5

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Eccellenze illuminate

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2013 La forma della Luce 2011 Memoria di Luce

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2014 Realizzazioni Artistiche in resina

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Rivista ExpoArt - Carousell du Louvre

2010 Realizzazioni Artistiche in resina




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