eBook BIANCOSCURO presenta: Giuseppe Portella

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Giuseppe Portella

In copertina: Nelle nostre mani h. 130 cm, ø 30 cm Anno 2015 Ferro / stucchi / pigmenti / terre rare luminescenti Nella foto a destra: L’artista Giuseppe Portella al lavoro

Progetto grafico Liberementi www.liberementi.it Editore Biancoscuro www.biancoscuro.it Foto di Valerio Ferrari e archivio Punto Zero www.giuseppeportella.it © biancoscuro 2015. Tutti i diritti di produzione in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, che non siano espressamente per fini personali o di studio sono riservati.

Per qualsiasi utilizzo che non sia individuale è necessaria l’autorizzazione scritta dell’autore o dell’editore.

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TIAMAT installazione (notturna) Rotatoria di Via Rimembranze – Novate Milanese foto di Valerio Ferrari

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“TIAMAT”La terra prima dell’uomo

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IAMAT è il nome con il quale gli antichi Sumeri chiamavano il pianeta Terra prima che l’uomo lo abitasse, e prima del suo impatto con il pianeta Marte.

Tale collisione avrebbe determinato il distacco di una grossa porzione del nostro pianeta, creando di fatto la Luna, il nostro satellite.

Oggi gli scienziati astrofisici hanno accertato e confermato che questo evento si verificò realmente in un lontano passato: più di quattro miliardi di anni fa.

La civiltà sumera non solo descrisse lo scontro fra i due pianeti, ma era a conoscenza del nostro intero sistema solare, senza avere il supporto degli odierni strumenti tecnologici.

In una loro famosa tavoletta, vengono raffigurati chiaramente il nostro sole e tutti i pianeti facenti parte del sistema, alcuni tra i quali furono scoperti solo nel secolo scorso.

Ma com’è possibile che i Sumeri sapessero tutto questo, più di seimila anni orsono?

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I Sumeri riportarono nelle loro tavolette cuneiformi (da tempo tradotte) che tali conoscenze gli furono tramandate da una civiltà venuta dallo spazio; precisamente dal pianeta Nibiru, anch’esso presente nel nostro sistema solare, ma invisibile ai “nostri occhi” se non ogni 3.600 anni.

Concettualmente, quindi, l’opera rappresenta il nostro pianeta Terra, prima che l’uomo lo abitasse e operasse nel tempo un attacco sistematico e sempre più invasivo al grande essere che ci ospita da sempre.

La mia visione nell’opera è quella di un pianeta ancora vergine, non pienamente formato, su cui fioriscono i primi segni di vita.

Ho supposto che la sfera del pianeta fosse inscritta in una piramide immaginaria.

La trave di sostegno del pianeta rappresenta proprio un lato di questa piramide. Le piramidi da sempre sono simbolo di perfezione geometrica e matematica, oltre che il grembo di antiche civiltà, e grande mistero.

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L’inclinazione della trave che tiene in sospensione la Terra, è di 52 gradi, tale inclinazione non è casuale. Grazie ad essa, infatti, l’altezza della piramide sta in rapporto al suo perimetro come nel cerchio, il raggio sta in rapporto alla circonferenza stessa, secondo la formula ½ π (mezzo pigreco). Questo rapporto matematico è considerato la perfezione artistica nella geometria.

La matematica con le sue branche è l’unico possibile linguaggio futuro grazie al quale potremo comprendere i segreti dell’universo.

Einstein diceva “la cosa più bella con cui possiamo entrare in contatto è il mistero. La sorgente di tutta la vera arte e di tutta la vera scienza.”, ciò significa che tutto ha un senso preciso ma che sfugge ancora alla nostra conoscenza.

Credo che i nostri occhi non possano vedere la realtà per come è, ma solo ciò che la vista ci concede.

La mia speranza è che l’opera possa indurre l’osservatore ad una riflessione.

Viviamo tutti su questa meravigliosa sfera inserita in un sistema solare, come milioni di altre sfere inserite in altrettanti sistemi stellari che affollano l’universo.

Siamo una giovane civiltà che non conosce ancora lo spazio, il tempo e soprattutto la luce, in cerca di un significato da dare al nostro transito terrestre.

Gli uomini non rispettano il pianeta che li accoglie come ospiti, rivendicando il loro potere su un territorio che di fatto non gli appartiene, e distruggendo la natura circostante che li tiene in vita.

Mi auguro che quest’opera possa essere uno spunto a riflettere e capire che dovremmo rivedere profondamente il nostro comportamento, per poter salvare i futuri abitanti della Terra e la Terra stessa.

Ho immaginato di vedere la Terra come la vedono gli astronauti: un meraviglioso pianeta blu che si staglia luminoso nell’universo portando con se la vita e la luce. “Non vi sono l mondi, ma modi diversi di percepirli.” s

TIAMAT prototipo (a sinistra alla luce, qui sopra al buio) 50x70 cm., ø 25 cm Anno 2012 Ferro / stucchi / terre rare luminescenti / resine

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Nelle nostre mani

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Nelle nostre mani (a sinistra alla luce, sopra al buio) h. 130 cm, ø 30 cm Anno 2015 Ferro / stucchi / pigmenti / terre rare luminescenti

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L’albero della plastica

L’

opera che ho immaginato descrive la nascita di un albero i cui frutti non sono più quelli che la Terra generosamente ci regala ma sono frutti di plastica risultato dell’indifferenza dell’uomo. La Terra dunque ci ripaga con la stessa moneta, restituendoci il frutto della nostra incuria: è un albero senza foglie, che non dà ossigeno, che non esiste in Natura.

Ma la Terra nella sua meravigliosa armonia ci invia un messaggio positivo compiendo un nuovo miracolo della Natura.

Nel buio ci regala la luce catturata durante il giorno “L’albero della plastica” dunque si trasforma, donando un frutto di luce e prendendo forma nuova e nuova vita attraverso il riciclo della plastica trasformandosi in “Albero della l luce”. s

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Albero della plastica (a sinistra alla luce, qui al buio) 113x140 circa Anno 2012 Ferro / resine / terre rare luminescenti / plastica

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Panettoni vulcanici

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Panettoni vulcanici (a sinistra alla luce, sopra al buio) Diametri vari Anno 2008 Resine / terre rare luminescenti

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Equilibrio dal ciclo delle False visioni

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utto ciò che vediamo non corrisponde alla realtà”.

Il Buddismo da millenni sostiene questo pensiero: ciò che i nostri occhi vedono è il frutto di una nostra rielaborazione personale.

In effetti gli scienziati della fisica quantistica hanno recentemente confermato alcune di queste teorie.

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L’opera “Equilibrio”, dal ciclo delle false visioni, è un mio studio della materia e della luce che conferma che gli undici oggetti identici inseriti nell’opera vengono letti dalla nostra vista come undici oggetti differenti tra loro.

La realtà è solo una falsa visione nella quale la luce gioca un ruolo fondamenl tale. s

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Equilibrio / ciclo delle false visioni (a sinistra alla luce, sopra al buio) 70x70 cm Anno 2015 Tecnica mista su tavola Resine / coni in resina inglobati / terre rare luminescenti

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Liquidi dal ciclo delle False visioni

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LIQUIDI / ciclo delle false visioni (a sinistra alla luce, sopra al buio) 30x15x8 cm Anno 2015 Legno / vetro / plastica / resine / terre rare luminescenti

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AQUA LUX VITAE

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enza acqua e senza luce non potrebbe fiorire la vita sul nostro Pianeta.

Ma quale forma di vita potrebbe essersi sviluppata su un altro pianeta?

L’opera rappresenta un essere acquatico con sembianze umane, ma con un corpo composto da 7 sfere di luce propria.

Esse rappresentano simbolicamente i chakra, le note musicali e i colori dell’iride, tali caratteristiche sono evocative di un legame universale tra razze diverse.

La vita secondo le nostre conoscenze umane necessita principalmente di questi elementi.

L’essere umano viene concepito e si sviluppa per nove mesi in un liquido; l’anomalia risiede nel fatto che una volta dato “alla luce” l’uomo non è più in grado di vivere nell’acqua e dunque, l’essere che ho immaginato incarna tale l perfezione. s

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Aqua Lux Vitae (a sinistra alla luce, sopra al buio) 70x140x26 cm Anno 2014 Tecnica mista su tavola Stucchi / semisfere in resina / pigmenti / terre rare luminescenti

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L’ultimo viaggio

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ltimo Viaggio è un’opera di denuncia, come a volte accade nelle mie opere, ma è soprattutto un invito a riflettere su quel sandalo: unico oggetto che giunge a riva dopo un ultimo viaggio, quello della speranza.

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Il mare ci consegna il sandalo come il ricordo di una PERSONA senza età, senza sesso e senza un volto che potrebbe essere quello di ognuno di noi.

Al buio, all’interno dell’opera si illumina solamente il sandalo, come a portare l con sé l’anima di chi lo ha calzato. s

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L’ultimo viaggio (a sinistra alla luce, sopra al buio) 60x60 cm Anno 2015 Tecnica mista su tavola sabbia / resine / terre rare luminescenti / sandalo in cuoio

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Mare di Plastica

L’

opera rappresenta l’incuria con la quale la civiltà umana inquina il pianeta Terra, il suo stesso habitat, gettando in mare i propri scarti noncurante del fatto che attraverso la catena alimentare sarà l’uomo a dover ingerire gli stessi veleni che esso stesso sparge per il pianeta condannando le future generazioni.

Il mare inquinato va trasformandosi in

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un elemento ibrido composto da acqua e plastica.

L’opera attraverso l’utilizzo dei pigmenti foto luminescenti (terre rare) in condizioni di buio si auto illumina, dando vita ad una risposta positiva della natura che ci fornisce una energia pulita, alimentata dalla luce stessa, quasi a voler attenuare lo scempio che l l’uomo continua a perpetrare sul pianeta. s

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Mare di plastica (a sinistra alla luce, sopra al buio) 99x100 cm Anno 2015 Tecnica mista Lastra in resina a tutto spessore / bottiglie in resina / terre rare luminescenti / pigmenti

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Passaggio dimensionale

L’ Passaggio dimensionale 50x100x26 cm Anno 2014 Tecnica mista su tavola. Stucchi / resine/ pigmenti

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opera rappresenta un essere femminile nel momento esatto dell’attraversamento, il passaggio dalla nostra dimensione ad un’altra la testa e la mano varcano la nuova dimensione si permeano della stessa materia che stanno attraversando assumendone le stesse caratteristiche.

Materia e luce si fondono in un l “passaggio dimensionale”. s

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Dea delle Virtù

Dea delle virtù h. 30 cm, ø 30 cm Anno 2015 Stucchi / pigmenti / piccoli solidi geometrici in resina / terre rare luminescenti

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DNA Alieno

Quest’opera è tra le vincitrici del BIANCOSCURO Art Contest 2015

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on ho mai creduto alla teoria darwiniana, a mio parere la ritengo deficitaria per certi versi.

La trasformazione della razza umana non è ascrivibile ad una semplice evoluzione della specie, bensì all’intervento esterno di elementi sconosciuti e veicolati direttamente nel nostro DNA. Alcuni cambiamenti non sono determinati dalla naturale trasformazione fisica delle nostre cellule e del nostro cervello

atte alla sopravvivenza umana, ma sono mutazioni indotte.

Nella mia convinzione il ruolo del sole in tale processo è determinante, trasforma il nostro DNA in qualcosa di alieno in questa mutazione della razza umana che spero possa condurre ad una nuova civiltà dotata di conoscenza universale e portatrice di pace, solo così potremo sopravvivere alla furia autodistruttiva insita l nell’uomo stesso. s

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DNA alieno (a sinistra alla luce, sopra al buio) 90x90 cm Anno 2013 Tecnica mista Lastra in resina a tutto spessore con semisfere in resina inglobate / terre rare luminescenti

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Hic et Nunc (Qui e Ora)

Hic et Nunc (Qui e Ora) (a destra un particolare) 30x64 cm Anno 2015 Tecnica mista Specchio / resine / fili di cotone

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Mondi sconosciuti

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Mondi sconosciuti (a sinistra alla luce, sopra al buio) 54x54 cm Anno 2015 Tecnica mista su tavola Piccoli oggetti in resina inglobati / terre rare luminescenti

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Sequenze / Frequenze omaggio a Fibonacci

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uest’opera è un omaggio a Leonardo Pisano detto Fibonacci, matematico scopritore e padre della famosa sequenza numerica, dove ogni termine è dato dalla somma dei due termini precedenti: 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34 ecc.

Le applicazioni di tale sequenza trovano riscontro nel calcolo delle probabilità nella Sezione Aurea e nel Triangolo Aureo. Sorprendentemente i numeri di Fibonacci si tro-

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vano spesso anche in natura, basti pensare ad esempio ai petali di molti fiori che si sviluppano seguendo esattamente questa sequenza.

L’opera è la rappresentazione di tale sequenza numerica attraverso la lettura di corpi solidi geometrici, l’unione tra matematica, geometria e arte scultorea.

Credo fermamente che la Scienza non possa essere divisa dall’Arte, entrambe sono una ricerca parallela e continua di l spiegazioni a ciò che non conosciamo. s

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“Sequenze / Frequenze� omaggio a Fibonacci 75x75 cm Anno 2015 Tecnica mista su tavola. Lastra di acciaio / piccoli solidi geometrici in resina inglobati / resine

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Bottiglie

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Bottiglie (a sinistra alla luce, sopra al buio) Altezze varie Anno 2009/2015 Resine / terre rare luminescenti

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Sovrana della luce

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Sovrana della luce (a sinistra alla luce, sopra al buio) 50x150x15 cm Anno 2014 Tecnica mista su tavola Stucchi / semisfere in resina / pigmenti / terre rare luminescenti

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i origini siciliane, nasce l’11 dicembre 1962 a Novate Milanese, sede del suo laboratorio e località ove attualmente vive.

Fin da ragazzo manifesta interesse e passione per la pittura e l’arte in generale. Cresce sperimentando guidato da una giovane e brillante curiosità.

Totalmente autodidatta, le sue tecniche vanno acquisendo via via raffinatezza ed estro, in una poliedricità creativa e ponderata.

Le sue opere trovano spazio non solo in Italia, ma anche all’estero, promettendo continue conquiste.

Realizza quadri, sculture e opere di design con uno stile unico, senza mai abbandonare la resina, colei che tutto rende eterno.

Nel 2006 inizia a vagliare le proprietà della luminescenza ed a sfruttarne gli effetti di luce, unendo il vecchio al nuovo, nella ricerca della congiunzione tra passato l e futuro.. s

Sullo sfondo e nella foto a destra l’artista Giuseppe Portella

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Giuseppe Portella Le Mostre INTRANCE Oltre la dimensione del colore, della parola, delle cose (Mostra personale) Spazio Comunale a Cormano Via Papa Giovanni XXIII, 5 Dal 23 aprile al 1 maggio 2005

ALCHIMIE di luminescenza e resina Anteprima assoluta “l’uso della luminescenza nelle resine” (Mostra personale) Fortunago (Pv) 1 luglio 2007 MEMORIA DI LUCE Opere in resina luminescente (Mostra personale) Gallerie Civiche dei Sotterranei di Palazzo Ducale Città di Pavullo nel Frignano (Mo) Dal 3 dicembre 2011 al 8 gennaio 2012 MIXMOVE / DISCOM /CREATE PARIGI Le Salon des professionnels de la nuit Nouvelles technologies Son & Lumière & Image Porte de Versailles – Pavillon 8 - Paris Dal 11 al 13 marzo 2012 SINESTESIA Mostra in due atti Quadri ed oggetti in resina e terre rare luminescenti (Mostra personale) Palazzo Rangoni Centro Storico Castelvetro di Modena Dal 01 al 29 aprile 2012 MANTOVA CREATIVA Creatività e impresa a confronto Ex Bagni Pubblici – Via Cesare Battisti 3 Mantova Dal 24 al 27 maggio 2012 LA FORMA DELLA LUCE Mostra in due atti (Mostra personale) Villa Venino, Largo Ambrogio Fumagalli 5, Novate Milanese Dal 13 al 27 aprile 2013 INAUGURAZIONE OPERA PUBBLICA “TIAMAT” la Terra prima dell’uomo Scultura luminescente Rotatoria di Via Rimembranze Novate Milanese 29 marzo 2014 ECCELLENZE ILLUMINATE Accademia Belle Arti di Brera Gallerie spazi pubblici Milano – Via Brera 28 Dal 8 al 13 aprile 2014

LIGHT & SHADOW Galleria Made four Art Via Voghera 14 – Milano Dal 3 al 16 settembre 2014 EXPERIMENTS Merlino Bottega D’Arte Via delle Vecchie Carceri, Le Murate – Firenze Dal 19 al 29 novembre 2014 IL BUIO NON ESISTE (Mostra personale) Cascina Centro Parco - Parco Nord Milano Sesto San Giovanni (Mi) Dal 12 settembre al 4 ottobre 2015 ART SHOPPING 2015 AU CARROUSEL DU LOUVRE A PARIGI Carrousel Du Louvre 99, Rue Rivoli, 75001 Paris Dal 23 al 25 ottobre 2015 ARTE PADOVA 2015 presso Padova Fiere dal 13 al 16 novembre 2015 PREMIO MANTOV’ART STAR 2015 Galleria Arte Arte - Via Galana 9 - Mantova dal 5 al 23 dicembre 2015

I Cataloghi anno 2010 -Realizzazioni artistiche in resina anno 2011 -Memoria di Luce

anno 2013 -La forma della Luce anno 2014 -Eccellenze illuminate -Realizzazioni artistiche in resina anno 2015 -Biancoscuro presenta Giuseppe Portella Catalogo dedicato all’artista INFO www.giuseppeportella.it T. +39 348 80 69 775 Inquadra con il tuo smartphone il codice QR per collegarti al sito di Giuseppe Portella

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