Il Giuglianese - N°1 - luglio 2019

Page 1

DISTRIBUZIONE GRATUITA

ANNO 1 | NUMERO 1 | LUGLIO 2019

Registrato presso il tribunale di Napoli Nord al numero 33/2019

il nuovo portale per leggere la città Dopo la promozione in serie D, la società prepara una squadra da vertice

GIUGLIANO, È TORNATO IL CALCIO CHE CONTA Domenica 28 aprile si è riscritta la storia. Il Giugliano è tornato in serie D. Lo spareggio con la Frattese a Castellammare di Stabia è stato il coronamento di un sogno. Inseguito, agognato per tanti lunghi anni. Da che il calcio in città sembrava sparito oggi, grazie al presidente Salvatore Sestile, la possibilità di tornare ai fasti di un tempo è diventata realtà. Straordinaria la cavalcata dei tigrotti che per tutto l’arco della stagione hanno inseguito il primo posto. Una corazzata quella

EDITORIALE

di Domenico Ciccarelli

NASCE IL NUOVO PORTALE PER LEGGERE LA CITTà Pronti a partire con un nuovo progetto editoriale! Dopo l’esperienza di ‘Good News’ e ‘Informare’ l’associazione Liberal si occuperà di una una nuova testata giornalistica che guarderà più che mai al nostro territorio: ‘Il Giuglianese’. Partiti ad inizio anno con un portale web www.ilgiuglianese.it e con la pagina Facebook ‘Il Giuglianese’, ora è la volta di una edizione cartacea mensile. La mission sarà sempre in primis quella di dare buone notizie. Definire cos’è una buona notizia sembra molto facile: è una notizia che fa piacere leggere, una notizia che aiuta a vivere meglio, un’informazione che ci serve a fare qualcosa di buono a nostro vantaggio o a quello altrui.

costruita dalla società che, tuttavia, non era mai riuscita ad imporsi staccando le avversarie. Anzi, per gran parte della stagione si è trattato di un inseguimento proprio alla formazione di Frattamaggiore che, in alcune fasi, sembrava irraggiungibile. L’undici allenato da mister De Stefano non ha mai mollato. E quando in panchina è arrivato mister Agovino i tigrotti hanno sferrato il decisivo assalto alla promozione. >> a pagina 14

poziello dice no a sapna. sequestrati 5 camion e cava ‘giuliani’ Emergenza rifiuti, file di mezzi allo Stir. Sotto sequestro finiscono cinque autocompattatori e l’ex discarica. >> a pagina 2

I dati Arpac confermano la balneabilità in fascia costiera

mare pulito Nonostante le polemiche, gli ultimi controlli hanno dato esito positivo: la qualità è eccellente

>> segue a pagina 2

SPECIALE LA TAMMORRA DEI BRIGANTI VII EDIZIONE

>> a pagina 13

Il mare è pulito, stop. E non perché lo ha detto l’Arpac, che pure rappresenta il massimo organismo di controllo delle acque da balneazione. Ma perché la situazione è evidente, il quadro nel complesso è piuttosto chiaro. Bisogna partire da una precisazione. Quando si legge o si parla del litorale Domizio si è di fronte ad un elemento piuttosto aleatorio. Perché si tratta di un pezzo enorme di costa che va dai Campi Flegrei al Garigliano, dove il mare non

può avere sempre e comunque le stesse caratteristiche. Perché, nella sua estensione, il litorale Domizio appunto attraversa numerosi Comuni nei quali, uno ad uno, la situazione è diversa. E allora sarebbe il caso di raccontare la verità, cosa che non tutti (forse per questioni opportunistiche) fanno quotidianamente. La verità arriva dalle immagini ma, soprattutto, dai documenti, dalle carte, perché quelle non mentono, perché di fronte ad ogni

possibile parola detta che può volare via col vento rappresentano invece una certezza. Un punto fermo. Questi documenti li fornisce proprio l’Arpac sulla base di alcune rilevazioni dettagliate che hanno come punto di riferimento due batteri. Da lì la classificazione: scarsa la qualità del mare dal lato di Castelvolturno, eccellente invece per quel che riguarda il litorale giuglianese. >> a pagina 4


2

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

EDITORIALE

di Domenico Ciccarelli

...segue dalla prima Ma a ben vedere la questione si complica non appena si vuole cercare di considerare quella notizia una notizia buona per il maggior numero di persone, se non per tutti. Come stabilire che una data informazione sia una ‘buona novella’ (com’è detto anche il Vangelo cristiano) per tutti? Si rischia immediatamente di scivolare nel mistico. Un contenitore di informazioni deve avere infatti una vocazione civile, laica, che appunto tenga conto di tutte le diversità dei cittadini e delle loro diverse aspettative. Insomma ciò che è una buona notizia per me potrebbe non esserlo per il mio vicino di casa. E ciò che rappresenta una buona notizia in un dato ambiente storico-culturale non deve necessariamente esserlo per una comunità che vive un altro tempo o luogo. Ecco riaffacciarsi l’importanza della comunità, della quale uno strumento d’informazione (buone o cattive che siano le notizie che vi si riportano) è sempre espressione puntuale. Il nostro giornale dunque ha una comunità di riferimento cui dare conto e a cui dare strumenti di crescita civile e culturale con riferimento ai sani valori democratici e morali della tradizione dei diritti liberali. I valori di riferimento cui ci si ispira rimandano direttamente alla teorizzazione - e alla costruzione ancora in essere - dello stato moderno proposta alla fine del settecento dai grandi pensatori Illuministi. Però ci sono nella comunità, e forse anche alla radice della stato moderno, valori che vengono da lontano, da tradizioni diverse, come appunto quella giudaico-cristiana, senza tralasciare l’eredità greco-romana. Come muoversi in questo mare magnum che è la storia politica, religiosa, culturale del nostro territorio? Una possibile soluzione muove necessariamente dalla compilazione di un identikit della buona notizia, con in chiaro i valori positivi ai quali una tale notizia deve aderire.

editoriale

La reazione dell’Amministrazione dopo la decisione di SAP.NA di riaprire Cava Giuliani

“vi aspettiamo con i forconi”

Il Sindaco Antonio Poziello alza le barricate:”Giugliano ha già dato. I rifiuti portateli altrove” I rifiuti, un tema delicato che, associato al territorio giuglianese, diventa ancor più scottante. È una battaglia a tutto tondo quella che il primo cittadino Antonio Poziello sta combattendo contro i vertici di Sapna, società provinciale che gestisce il ciclo rifiuti. La stessa, infatti, pare abbia scelto ‘Cava Giuliani’ per sopperire all’emergenza. Ma il primo cittadino Antonio Poziello non ci sta: “Sembra - ha tuonato - che Sapna e Città Metropolitana non perdano mai il vizietto di immaginarsi padroni a casa di altri. L’idea che Sapna, società in house alla Città Metropolitana, possa immaginare di decidere, senza neanche il bisogno di sentire il sindaco di Giugliano, ma credo anche quello di Acerra, di poter aprire siti di stoccaggio più o meno provvisori a Giugliano è fuori della grazia di Dio“. Nessun nuovo o vecchio impianto verrà utilizzato sul territorio giuglianese: “Soprattutto ha proseguito - perché i vertici Sapna erano stati da me, e per tempo, diffidati a non avere “alzate d’ingegno” relative al nostro territorio. Sapna non immagini neppure di poter fare alcunché qui. Abbiamo già pagato prezzi troppo alti alle emergenze e continuiamo a pagare un contributo fin troppo pesante per garantire il ciclo dei rifiuti. Che in questa provincia si mantiene anche grazie allo Stir di Ponte Riccio“. La posizione del primo cittadino è piuttosto chiara. E se non si andrà in quella direzione sarà battaglia: “Se di emergenza transitoria si tratta - ha detto Poziello - Sapna si garantisca degli spazi altrove o, meglio, si garantisca la possibilità di smaltire le balle in uscita dagli Stir presso impianti di termovalorizzazione in Italia o all’estero“. “Chiunque pensi di venire a stoccare qualcosa qui – ha concluso – che si chiami Gargano (Amministratore delegato di Sapna ndr), che si chiami De Magistris, o in qualunque altro modo, sappia che li aspettiamo con i forconi. E che siamo pronti a schierare la Polizia Locale e a sequestrare ogni mezzo, ogni carico”. Toni duri, decisi, necessari a chiarire una posizione che il primo cittadino ha scelto di portare avanti senza mezzi termini. Uno scontro testa a testa,

che si è poi trasferito sul piano del funzionamento degli Stir e sui i tempi di attesa eccessivamente lunghi dei camion che devono scaricare presso l’impianto di Ponte Riccio. Questo ha causato il conseguente rallentamento nella raccolta dei rifiuti nei vari Comuni, compresa la città di Giugliano, con l’aggravante delle perdite di colaticcio dai mezzi in coda sotto il sole anche per 48 ore di fila. Il sindaco Poziello, il direttore dell’impianto giuglianese e l’Amministratore delegato di Sapna, sono arrivati allo scontro e lo stesso primo cittadino ha annunciato seri provvedimenti oltre l’invio della Polizia Municipale per i controlli. Insomma, il tema rifiuti sta surriscaldando gli animi e si profila all’orizzonte un’aspra battaglia, con Poziello decisamente sul piede di guerra e pronto allo scontro istituzionale anche forte a tutela dei cittadini per evitare nuovi scempi ai danni della città. Quelli che lui stesso definì “alzate d’ingegno” da parte di Sapna e De Magistris. Intanto Città Metropolitana ha voluto chiarire la propria posizione attuale relativa all’emergenza rifiuti pronta ad esplodere. Lo ha fatto attraverso una nota ufficiale nella quale viene chiarito che non è stata presa alcuna decisione sui prossimi siti per lo stoccaggio dei rifiuti: “La Città Metropolitana di Napoli - si legge - rende noto che è in corso in questi giorni un’interlocuzione tecnica con la Regione Campania sulla problematica

relativa alla manutenzione straordinaria programmata del Termovalorizzatore di Acerra: al momento non si è ancora giunti alla definizione di alcun sito di stoccaggio da utilizzare per i 35 giorni di chiusura del termovalorizzatore stesso”. Un passo in avanti importante, ma non sufficiente: “Prendo atto positivamente della precisazione della Città Metropolitana - ha detto il primo cittadino Antonio Poziello - relativa alla non definitiva individuazione dei siti stoccaggio provvisorio dei rifiuti. Adesso, però, l’amministratore delegato di Sapna ritiri la richiesta di autorizzazione e annulli la Conferenza di servizi del 25 luglio prossimo”.


prima pagina

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

3

Dopo il controllo allo STIR, scatta il provvedimento della Polizia Municipale Riscontrati diversi reati ambientali da parte degli autocompattatori

sequestrati cinque automezzi che perdevano percolato È emergenza rifiuti. E in questa il sindaco Antonio Poziello ha iniziato a combattere una battaglia nel nome della città. I controlli allo Stir hanno portato, da parte della Municipale, al sequestro penale per reati ambientali di cinque automezzi che perdevano percolato. Controllati oltre cinquanta camion in fila da diverse ore, tra cui almeno una decina da diversi giorni: “I problemi sono principalmente due - ha detto il primo cittadino - uno è quello del pessimo stato dei camion che arrivano qui da tutte le città, vengono a scaricare e che hanno un’attenzione al territorio e all’ambiente prossimo allo zero”. “L’altro - ha proseguito - è quello dei tempi di attesa all’impianto Stir con file interminabili di automezzi con la conseguenza di cattivi odori, perdite di liquidi e tutto il resto. I problemi del ciclo dei rifiuti in Campania non possono essere fatti pagare sempre alla medesima comunità”. La città di Giugliano ha pagato un prezzo altissimo alle emergenze e continua a pagarlo: “Immaginare di portare rifiuti in una

chiusa cava giuliani

Contestate violazioni relative allo scarico delle acque

cava che dopo vent’anni si appresta a essere bonificata completamente - ha tuonato Poziello - è da pazzi, da incoscienti. È evidente che noi non consentiremo a nessuno di fare scelte sulla nostra pelle”. Si continuerebbe sulla falsa riga del passato, quando sul territorio è avvenuto di tutto: “Sono state fatte le peggiori porcate - ha detto - e le peggiori sono state fatte a questa comunità che paga anche in termini di salute. Questa è la città e il territorio dove si muore di più per

tumore e l’ha certificato l’Asl”. “Non esistono le emergenze - ha proseguito - ma mancata programmazione e ritardo nell’affrontare le questioni. Che dovesse chiudere il termovalorizzatore di Acerra lo si sapeva da oltre un anno, Sapna poteva programmare di fare scelte diverse”. E invece ha scelto ancora il territorio giuglianese. Forse aspettandosi una ‘sottomissione’, trovando però, questa volta, un muro assolutamente invalicabile. Perché di tale si tratta. Poziello ha alzato le barricate in nome di una comunità che troppo ha subito fino ad oggi e alla quale non si può chiedere un ulteriore sacrificio. Impossibile pensare di ritornare indietro di trent’anni, con nuove ecoballe che potrebbero rimanere qui per chissà quanto tempo. Si rischierebbe un Taverna del Re parte seconda, con cumuli di rifiuti (presumibilmente di ogni tipo) su un territorio già devastato dalle scelte scellerate del passato. Soluzione, questa, che non può essere assolutamente presa in considerazione se si vuole evitare un drammatico ritorno al passato.

Il primo cittadino contesta le scelte di Sapna e della Regione e il silenzio sul piano nazionale

SITUAZIONE GIÀ NOTA DA UN ANNO DAL GOVERNO NESSUN AIUTO

Contrariato, determinato. A tratti rabbioso. Il sindaco Antonio Poziello è più che mai deciso ad andare avanti nella battaglia contro Sapna e Città metropolitana che hanno arbitrariamente scelto Cava Giuliani per stoccare nuovi rifiuti: “Innanzitutto - ha detto - esprimo contrarietà alla conferenza di servizi che è stata indetta sulla base di un falso ideologico dal dirigente di Sapna. Non si tratta di emergenza perché che ci fosse lo stop di Acerra lo si sapeva già da un anno” . “È totale assenza di atti programmatori - ha proseguito - e riteniamo inoltre che la Spagna abbia voluto eludere la procedura prevista. Abbiamo quindi ammonito il dirigente della Regione che ha proceduto ugualmente e siamo pronti ad intraprendere qualunque strada”. Il tutto a difesa del territorio: “Stiamo difendendo la città - ha tuonato Poziello - contrariamente a quanto qualcuno.

Cava Giuliani è una follia perché la Regione prima ha liberato quest’area dalle ecoballe, poi Città Metropolitana ha deciso di riempirla in nome di un’emergenza che emergenza non è”. Il tutto senza un confronto preventivo con l’amministrazione e senza neanche indicare eventualmente la quantità di rifiuti che si intende stoccare: “Le analisi delle acque di falda al di sotto della cava - ha detto Poziello - sforano di molto i livelli di inquinamento. Questa scelta è una follia. Se la conferenza di servizi non sarà revocata produrremo una serie di ulteriori documenti. È un ricatto alla città che non ha ragione di esistere”. Napoli ed enti sovraordinati. Da un lato il tentativo di smistare altrove i propri problemi, dall’altro poca solidarietà: “È impensabile - ha dichiarato il sindaco che la città di Napoli così determinante nel ciclo dei rifiuti non faccia la sua parte. Il ciclo dei rifiuti doveva essere

chiuso con un termovalorizzazione nella zona est che però non è stato mai voluto questo”. I dirigenti delle amministrazioni di Sant’Antimo, Pozzuoli e Giugliano lavoreranno per fronteggiare l’emergenza. Nell’attesa di un aiuto a livello nazionale: “Non ho intenzione di fare polemiche contro nessun soggetto locale o nazionale - ha concluso Poziello - ma al Ministro Costa e al Sottosegretario Micillo dicemmo già che si sarebbe potuta creare questa emergenza e chiedemmo di inserire questo territorio nel sito di interesse nazionale e non più solo regionale: ad oggi, però, non c’è stata alcuna risposta”. E allora la domanda sorge spontanea. A chi interessa realmente la questione di rifiuti e, soprattutto, chi, al di là dell’amministrazione, si scenderà concretamente in campo per tutelare questo territorio? Ai posteri l’ardua sentenza.

I controlli della polizia municipale di Giugliano non accennano a diminuire. Uno dei risultati più eclatanti è stato senza dubbio il sequestro di ‘Cava Giuliani’. Era stata individuata da Sapna per lo stoccaggio di rifiuti in vista della chiusura del termovalorizzazione di Acerra. ‘Cava Giuliani’ è stata sequestrata per violazioni ambientali relative allo scarico delle acque. Sono state peraltro accertate delle carenze nella prevenzione degli incendi. Lo aveva promesso il sindaco Poziello e così è stato. La battaglia contro le decisioni di Regione e Sapna va combattuta su tutti i fronti: “Sulla tutela dell’ambiente - ha commentato con decisione il primo cittadino - questa amministrazione non fa sconti a nessuno. Ero uno di quelli che cominciò la battaglia contro Cava Giuliani vent’anni fa, quando non ero nemmeno consigliere comunale. Oggi sono il sindaco e nessuno mi può venire a chiedere di far passare l’idea che in quella cava che all’epoca non volevo venisse usata per le ecoballe possa oggi ospitare le ecoballe”. Si sta assistendo anche ad una ‘fuga dalle competenze’ tra Regione e Sapna: “I vertici della stessa - ha ribadito Poziello - dovrebbero rassegnare le dimissioni per l’incapacità con cui hanno gestito questa non emergenza. A loro, a città Metropolitana e alla Regione chiedo di rivedere assolutamente la loro programmazione, prendersi quelle ecoballe che vogliono portare a Giugliano e vedere dove metterle”. Una soluzione, più di una, ci sarebbe eccome: “Potrebbero fare come la Gisec - ha detto - la società di Caserta, che ha fatto per tempo una gara e le sta portando altrove. Facessero delle gare anche loro della SaPna, facessero quello che vogliono ma a Giugliano non potranno scaricare niente, non glielo consentiremo”. Si va avanti, dunque, senza sosta: “Siamo pronti a tutto - ha concluso - rispetto a un’imposizione da chi aveva il dovere di programmare e non ha programmato e oggi cerca di nascondersi dietro una finta emergenza”.


4 POLITICA E ATTUALITà BALNEABILITÀ, ARRIVA LA SENTENZA arpac: QUALITÀ DEL MARE ECCELLENTE Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

Negli ultimi quindici anni invertito il trend negativo. Il boom positivo nell’ultimo quinquennio

Il mare rappresenta quanto di più bello possa esistere. C’è chi non lo ha e lo invidia a chi può usufruirne quotidianamente, chi invece può guardarlo tutti i giorni e sembra invece non amarlo. Il litorale giuglianese per tanti, troppi anni è stato massacrato, violentato a tal punto da poterlo solo ammirare e nulla più. Perché la storia parla chiaro, i dati sulla vulnerabilità in tempi recenti fanno davvero rabbrividire. Depuratori fuori uso ma soprattutto scarichi illegali lo hanno reso una vera e propria fogna a cielo aperto. E si è dovuto lavorare tantissimo perché questo trend negativo potesse essere invertito. I dati Arpac degli ultimi 15 anni non ammettono alcun tipo di replica. Il massimo organismo regionale di controllo sulla balneabilità del mare ha da sempre utilizzato come metro di valutazione quattro punti specifici del litorale giuglianese. Si tratta di Varcaturo, tra il lido Sabbie d’argento e il Varca d’oro, della Pineta di Licola Sud, tra i lidi Le Ancore ed ex Nato, della Pineta di Licola Nord, tra il lido Guardia di Finanza e il lido Smeraldo, e di via Squalo. Dal lontano 2004 al 2009 la situazione era assolutamente disastrosa. In tutti e quattro i punti, infatti, le rilevazioni sulla qualità dell’acqua effettuate dagli addetti ai lavori non lasciavano spazio ad alcuna interpretazione: il mare non era balneabile in nessun punto. Diverse le motivazioni che avevano portato l’intero litorale in condizioni disperate. Un inquinamento diffuso dal quale in pochi si sarebbero aspettati di poter uscire. Il lavoro costante sui depuratori soprattutto e sui diversi scarichi a mare delle fogne avrebbe portato nei successivi quattro anni, fino al 2013 dunque, ad una lenta risalita dall’inferno. L’anno successivo, però, una nuova spaventosa doccia fredda. Dopo le analisi dell’Arpac, infatti, balneabilità nuovamente vietata pressoché sull’intero litorale. Solo Varcaturo si sarebbe salvata da questo scempio, anche se le condizioni risultavano

cosa dicono le analisi

tutt’altro che ottimali. Bisognava mettersi dunque a lavoro per risalire la china, per permettere a quel gioiello fino ad allora dimenticato da tutti di tornare a risplendere come negli anni migliori. Ed i problemi sono stati risolti, si spera definitivamente. Nell’ultimo quinquennio, infatti, la balneabilità è stata definita “eccellente”, con l’unica eccezione di via Squalo associata comunque all’aggettivo ‘buona’. Quest’anno le testimonianze della bontà dei dati Arpac sono arrivate praticamente da ogni dove. I bagnanti hanno iniziato ad affollare le spiagge libere così come gli stabilimenti balneari che hanno ripreso a lavorare come un tempo garantendo a coloro che decidono di rimanere in zona di vivere ugualmente un’estate ottimale. I mezzi dell’Arpac, intanto, continuano ad effettuare rilevamenti tenendo sotto controllo la situazione. La speranza è che tutti si rendano conto del tesoro che hanno a disposizione. E che lo rispettino, sempre e comunque. Al tempo stesso l’attenzione deve rimanere alta da parte dell’organo regionale, così come quella delle forze dell’ordine nel monitoraggio del territorio. Spesso, infatti, è capitato di sorprendere responsabili di sversamenti abusivi, partendo dall’alveo dei Camaldoli fino ad arrivare alla zona costiera.

Un’attività criminosa a tutti gli effetti che non ha fatto altro che peggiorare un quadro di per sé già delicato. Oggi, però, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. La speranza è che queste immagini, che restituiscono dignità all’intera comunità, possano durare a lungo.

dati arpac idoneità alla balneazione dal 2014 al 2019 non balneabile

qualità scarsa

qualità buona qualità eccellente

Nessun dubbio sulla qualità del mare. È stato proprio l’organismo regionale che si occupa di stabilire la balneabilità delle acque del litorale a chiarire la propria attività: “Sono stati effettuati prelievi supplementari delle acque di balneazione del litorale domizio hanno dichiarato i vertici dell’azienda - a seguito di segnalazioni ricevute, relative a un’anomala colorazione del mare che si è verificata lo scorso fine settimana, in particolare nel Comune di Castelvolturno”. Secondo gli esperti, i nuovi prelievi hanno accertato la proliferazione di fitoplancton, vale a dire microalghe comunque non tossiche per l’uomo: “All’origine del fenomeno - ha spiegato Lucio De Maio, dirigente Arpac responsabile della UO Mare - c’è probabilmente una concomitanza di fattori. Come è noto, maggio è stato particolarmente piovoso e caratterizzato in prevalenza da cielo coperto. Questo, da un lato, diminuendo il normale irraggiamento solare, ha inibito i processi di sviluppo del fitoplancton. Allo stesso tempo, però, le piogge hanno reso disponibili molti nutrienti nelle acque costiere, in seguito al notevole apporto di acque dolci dalla terraferma. Quando improvvisamente tempo fa la temperatura si è alzata con pieno irraggiamento solare lo sviluppo del fitoplancton si è accelerato rapidamente, potendo contare su un’abbondanza di nutrienti determinata dalle precedenti piogge. Allo stesso tempo i venti deboli hanno favorito il ristagno delle acque, promuovendo ulteriormente l’aggregazione di fitoplancton, talvolta misto purtroppo anche a rifiuti galleggianti”. Alghe, dunque, né escherichia coli o enterococchi intestinali, vale a dire i due batteri la cui presenza sarebbe assolutamente dannosa per l’uomo.

2004 | 2005 | 2006 | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | 2019 tra Lido Sabbia d’Argento e Lido Varcadoro

Varcaturo tra Lido Le Ancore e Lido ex NATO

Pineta di Licola Sud tra Lido Guardia di Finanza e Lido Smeraldo

Pineta di Licola Nord tra Lido Blu e Lido PP. TT.

Via Squalo


POLITICA E ATTUALITà

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

5

Controlli a tappeto in cerca di prove per incastrare i trasgressori

Sversamenti illegali di rifiuti, sanzioni della Municipale Una vera e propria battaglia contro il sacchetto selvaggio. Ma anche e soprattutto contro chi si rende protagonista di sversamenti illegali di rifiuti con conseguenze spesso devastanti. L’attività della Polizia Municipale è iniziata e continuerà a tamburo battente. Da un lato per sensibilizzare la cittadinanza sul tema, dall’altro per colpire i responsabili di sversamenti illeciti con provvedimenti che diventeranno un deterrente importante per il futuro. Di recente i controlli sono stati effettuati nelle zone centrali

della città. Gli agenti della Municipale, sostenuti nell’operazione dal personale della Teknoservice, sono scesi in campo con un obiettivo ben preciso. Quello di tutelare l’ambiente e il territorio. In una delle operazioni svolte, sono state tre le attività commerciali sanzionate per un totale di 1500 euro. Le verifiche sono state svolte in via Colonne, via Morelli e via Congrega. Sanzionate tre attività commerciali per aver conferito rifiuti senza seguire le disposizioni di legge in merito. “La battaglia contro i pirati del sacchetto continua – ha affermato il

sindaco Antonio Poziello – e proseguirà nei prossimi giorni per individuare i responsabili di sversamenti contro legge. Gli agenti della Municipale, con la task force ambientale, insieme agli uomini della Teknoservice, lavoreranno in tal senso senza sosta. Perché la

raccolta differenziata è un obbligo, così come è un obbligo tutelare l’ambiente: non ci fermiamo, non faremo sconti a nessuno“. I rifiuti in questione sono stati rimossi, i responsabili sanzionati. Nei prossimi giorni nuovi blitz tra centro e zona costiera.

prevenzione roghi: patto tra comuni L’accordo finalizzato a garantire una presenza capillare delle forze dell’ordine sul territorio dell’area a nord di Napoli Terra dei fuochi e prevenzione. Questo l’argomento che ha visto impegnati i rappresentanti del Comune giuglianese con altri limitrofi presso la Prefettura di Caserta. Firmate due convenzioni che consentiranno l’attività congiunta dei vari servizi di polizia Municipale. Il documento è stato promosso dall’Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi Gerlando Iorio, sulla scia dell’accordo tra la polizia Metropolitana e la polizia Provinciale di Caserta dello scorso 3 maggio. L’obiettivo sarà di fatto unire le varie forze di polizia per contrastare il fenomeno dei roghi tossici particolarmente diffuso in queste zone. Tutto questo grazie anche al prezioso ausilio dell’esercito e delle altre forze dell’ordine per l’esigenza di ottimizzare l’impiego delle risorse umane, finanziarie e strumentali. Un ulteriore

passo in avanti, dunque, in un’attività importante e purtroppo ancora molto attuale. I roghi tossici continuano infatti a susseguirsi indisturbati ed è per questo che l’attività delle forze

dell’ordine andrà incrementata. Perché la presenza più capillare sul territorio è l’unico deterrente nei confronti di quella che rappresenta una vera e propria attività criminale. E allora non

è da escludere che, in continuità con il patto appena firmato, possano esserci altri accordi tra i Comuni dell’area a Nord di Napoli. Si tratta infatti di un territorio molto vasto e spesso difficile da controllare in toto. Numerose, però, le zone che verranno attenzionate dalle forze dell’ordine. Quelle zone che già in passato hanno assunto le sembianze di un teatro dove sono andati in scena roghi tossici. Particolarmente attenzionate le zone di Ponte Riccio e in generale della Circumvallazione esterna L’attività è appena iniziata, l’obiettivo comune quello di porre fine ad un fenomeno purtroppo ancora molto diffuso. La strada è lunga, senza dubbio, ma avere un punto di riferimento da cui partire fa pensare che qualcosa possa essere cambiato, che il trend negativo possa essere invertito. Una volta per tutte.

Da Piazza Gramsci alla fascia costiera, nel segno dell’inclusione La città cambia volto grazie alle aree attrezzate per i più piccoli

DALLA TERRA DEI FUOCHI ALLA TERRA DEI GIOCHI: IL PERCORSO È TRACCIATO

La città che si lascia alle spalle l’appellativo di Terra dei fuochi e diventa, in un attimo, Terra dei giochi. L’assonanza c’è, ma tra l’uno e l’altro aspetto cambia veramente tanto. Perché Giugliano ha le potenzialità per essere una città più vivibile, una città a misura di bambino, dove ci siano spazi aperti e attrezzati per potersi godere

qualche ora all’aria aperta. Uno dei passi più importanti che sono stati compiuti negli ultimi mesi da questo punto di vista è stata l’apertura del parco giochi in via Antica Giardini. Erano anni che da quelle parti non si vedeva un’area attrezzata di questa caratura. Diversi i giochi grazie ai quali i bambini hanno avuto l’opportunità di divertirsi in maniera spensierata. Il

tutto nel senso di un termine speciale, fondamentale, segno di grande civiltà: inclusione. Si è infatti pensato soprattutto a quei bambini, quei ragazzi meno fortunati. Perché inclusione vuol dire garantire a tutti la possibilità di usufruire di strumenti, in questo caso di divertimento, senza alcuna preclusione. E via Antica Giardini da questo punto di vista è soltanto il primo passo di un percorso ancora lungo e ricco di ostacoli, ma che senza dubbio va verso la giusta direzione. Perché garantire un parco giochi, un’area verde, contribuisce innanzitutto ad innalzare il livello di vivibilità del quartiere nel quale sorgono e, di conseguenza, della città intera. I prossimi passi saranno un’area attrezzata in fascia costiera e la riapertura della Villa Comunale. La struttura in via I maggio è chiusa da

tempo per lavori di ristrutturazione che consentiranno alla città di lasciarsi alle spalle il senso di abbandono usufruendo di un grande polmone verde accessibile a tutti. Bisognerà aspettare i giusti tempi e, soprattutto, bisognerà poi rispettare quello che è stato il lavoro delle ditte che stanno operando al suo interno. Perché rispettare la cosa pubblica come fosse propria è elemento di civiltà che conduce all’aumento della vivibilità dell’intera città. Una città che ha davvero bisogno di tutto questo. La strada è tracciata, dunque, ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Perché rispettare la cosa pubblica come fosse propria è uno degli aspetti fondamentali del vivere comune. E da qui bisogna partire per poter auspicare un futuro diverso per i più piccoli e non solo.


6

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

POLITICA E ATTUALITà

parte la riqualificazione dei ’92 alloggi’ a casacelle Dopo oltre 30 anni di attesa il progetto consentirà la rimozione dell’amianto dalla struttura

Casacelle, è partita ufficialmente la riqualificazione dei ’92 alloggi’. In una conferenza stampa di qualche settimana fa, il sindaco Antonio Poziello, il vicesindaco Domenico Pianese e l’assessore Giulio Di Napoli avevano annunciato l’inizio dei lavori, specificando in maniera dettagliata il programma e le modalità dell’intervento. Una prima

GIUGLIANO DIGITALE, IL SERVIZIO PENSATO PER I CITTADINI

Tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali. Ma anche verso altri soggetti, come le aziende a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le ASL. La rivoluzione digitale è entrata a far parte, da qualche mese ormai, anche del Comune di Giugliano. Non tutti sanno, infatti, che da tempo i cittadini hanno la possibilità di usufruire di un servizio importante. Quello che evita lunghe code e che consente di snellire i tempi delle pratiche più comuni. Si tratta del sistema di pagamento elettronico, destinato a semplici cittadini e professionisti, facilmente accessibile dal portale online del Comune giuglianese. Basta iscriversi con un nome utente ed una password, avendo peraltro la possibilità di accedere così ad un sistema ‘SPID’ che, assicurando la piena protezione dei dati personali, consente di usufruire dei numerosi servizi della pubblica amministrazione. Stando comodamente seduti sul divano di casa con il semplice ausilio di un computer o uno smartphone.

pietra era stata messa sin da subito. Il lavori consentiranno l’eliminazione dell’amianto ma non solo: “Si interviene su case abitate – ha detto il primo cittadino – motivo per cui non sarà semplice. Ecco la scelta di costruire, non troppo distante dagli edifici in questione, un villaggio temporaneo, con moduli abitativi prefabbricati, area giochi e

aree verdi. Dal degrado si passa ad un luogo che diventerà il fiore all’occhiello della citta“. Si interverrà scala per scala e gli abitanti verranno spostati per circa due mesi a rotazione negli alloggi temporanei: “È un intervento che dimostra l’efficienza di questa amministrazione – ha commentato deciso l’assessore Giulio Di Napoli –

che da cinque anni viene attaccata da un’opposizione che non dice la verità. Abbiamo sempre fatto il nostro lavoro, sviluppando la capacità di intercettare fondi per la città”. “Quello in questione – ha concluso – è stato uno dei primi impegni di questa amministrazione dal auo insediamento. Grazie ad un pool di professionisti esterni – ha concluso – abbiamo partecipato alla gara superando anche la città di Napoli e l’Istituto autonomo case popolari”. “È un intervento non solo di recupero urbanistico – ha sottolineato il vicesindaco Pianese – ma tecnicamente molto efficace. Verranno evitati sprechi energetici e rimosso l’amianto, tutto nel rispetto dell’ambiente. Un intervento che è testimonianza di cosa intendiamo quando si parla di sviluppo del territorio“. Dopo oltre trent’anni di attesa, dunque, grazie ad un intervento che si concluderà entro 16 mesi, Casacelle cambierà faccia. Passando da simbolo di criticità a testimonianza di cambiamento e valorizzazione di un territorio complesso, che ha bisogno di una cura costante perché non ritornino quelle condizioni di criticità purtroppo note a tutti.

Si apre una nuova voragine in centro città. I residenti si interrogano

CROLLANO LE STRADE, VIA ROMA COME SANTA CATERINA DA SIENA: DI CHI È LA COLPA? Prima via Santa Caterina da Siena, poi via Roma. Crollano le strade in città e nessuno sa il perché. O meglio tutti lo sanno ma spesso ci si limita ad attaccare chi, invece, questa problematica sta tentando di risolverla in tutti i modi. E quando si parla di problematica il pensiero non può che andare ad un elemento che ha contraddistinto (purtroppo) la storia recente di questa città: l’abusivismo. Se è successo quel che è successo lo si deve infatti a chi, negli anni passati, ha pensato a riempire le sue tasche anche a danno dei cittadini. Lavori eseguiti senza alcuna logica, palazzi interi sorti in zone assolutamente non edificabili nel nome di concessioni rilasciate anche dove era impossibile averle. Le conseguenze? Le strade crollano perché l’impianto fognario, soprattutto, non può (e non potrebbe essere altrimenti) sopportare le eccessive pressioni che arrivano dall’esterno. Con l’aumento assolutamente fuori controllo delle costruzioni, infatti, negli anni addietro non si è mai pensato alle infrastrutture. Che restano ancora quelle degli anni ‘70 - ‘80, quando cioè la pressione demografica e strutturale sul territorio era di tutt’altro livello. E allora non ci si può meravigliare se in centro città come in zona costiera si aprono

voragini che solo per casi fortuiti non sono state teatro di tragedie. Perché, come nel caso di via Santa Caterina da Siena, si è costruito su un alveo mentre nel caso di via Roma l’impianto fognario non era più sufficiente a gestire le sollecitazioni di un centro storico in continuo sviluppo. L’amministrazione comunale si è così ritrovata a dover agire in piena emergenza, sostenendo dei progetti definiti con un eufemismo ‘costosi’, fronteggiando assieme a residenti e commercianti disagi infiniti. Eppure ci si è accaniti contro il nulla, senza probabilmente avere coscienza di come fossero andate le cose. Di come sia la storia, quella di una città dove per troppo tempo gli interessi privati hanno prevalso su quelli comuni. Ed è proprio questo il trend che, tra mille difficoltà, si sta provando ad invertire.


POLITICA E ATTUALITà

7

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

Due giovani professionisti eccellenti a servizio della città anti discriminazione e inclusione: Giugliano c’è Nuova giunta comunale Contro l’omofobia: la città in prima linea in difesa dei diritti civili

Giugliano c’è. Sopratutto nell’ambito dell’inclusione e delle attività anti discriminazione. Nella sala Cirillo di piazza Matteotti si è discusso di LGBT. Si tratta di stereotipi, formule convenzionali, generalizzazioni, opinioni superficiali o immagini basate su un’etichettatura dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere delle persone. All’incontro, in rappresentanza del Comune di Giugliano, l’assessora alle pari opportunità Carla Rimoli. Perché Giugliano si è rivelato come un Comune attivo nei confronti delle politiche di inclusione e contro le discriminazioni. Si è discusso degli eventi, dei progetti, delle ultime mostre fotografiche. Si è ricordato il recente incontro nella sala Paliotto al corso Campano con Luca Trapanese. Ma anche le favole e i flash mob ammirati nelle scuole del centro e della fascia costiera. Tanti gli ospiti importanti. Dall’assessore di Torino, referente della ‘Ready’ nazionale Marco Giusta, a Raffaello Falcone, procuratore aggiunto di Napoli passando per Rossella Zingaro, primo dirigente della Questura di Napoli. Senza dimenticare Giuseppe Cantisano, capo dell’ispettorato territoriale del lavoro di Napoli, Simonetta Marino, delegata

alle pari opportunità del comune partenopeo e Katia Iorio, consigliera metropolitana e delegata sport, giovani e pari opportunità. Pronto, intanto, un protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale giuglianese e ‘Sinapsi’, il centro con le discriminazioni dell’università ‘Federico II’ di Napoli: “Dobbiamo mantenere alto il livello di attenzione – ha spiegato la Rimoli – e continuare a lottare per confermare gli enormi passi in avanti compiuti nell’ambito dei diritti civili“. “Fare rete – ha sottolineato – e contrastare le posizioni discriminatorie che legittimano comportamenti omofobi. Ma anche porre in essere politiche di educazione e sostegno: questi gli strumenti necessari a costruire un Paese libero, civile e inclusivo“. Il concetto di inclusione che va di pari passo con quello di civiltà. Garantire a tutti i diritti civili che spesso vengono negati rappresenta un enorme passo in avanti verso un Paese diverso. Giugliano farà la sua parte, come ha sempre fatto. Con iniziative, incontri, progetti che consentiranno di eliminare pian piano quel concetto di discriminazione troppo spesso è stato messo davanti a tutto e tutti. Un errore che non dovrà più essere commesso.

nel segno delle competenze chi è Laura poziello

Da qualche settimana ha fatto il suo ingresso in giunta Laura Poziello. Ormai ex consigliera comunale, giunta in Assise nella lista ‘Poziello Sindaco’ e di professione avvocato, è stata scelta dal primo cittadino per completare la propria squadra di governo. Un curriculum di tutto rispetto per la Poziello che, nel corso degli anni, ha saputo distinguersi nella professione forense e in attività diverse quali, tra le altre, la promozione del ‘Movimento per una avvocatura europea’ ispirata ai diritti umani e fondamentali di ogni persona. La sua esperienza, dunque, al servizio della collettività: “Sono onorata ed emozionata - ha dichiarato la neo assessora - di rivestire questa prestigiosa carica che mi è stata assegnata. Voglio dedicarmi a questa nuova esperienza con quel senso di responsabilità che credo mi abbia sempre contraddistinto. Oltre che con dedizione, caparbietà e determinazione. Sono una pragmatica - ha concluso che mira alla risoluzione dei problemi per il benessere dei cittadini e per la crescita della nostra città”.

Un’iniziativa importante che consentirà a chi ha sofferto di dare una sterzata alla propria vita

o.l.t.re il progetto a sostegno delle donne vittime di violenza

Tirocini per donne vittime di violenza. È quanto stabilito dall’amministrazione locale che ha dato vita al progetto ‘O.L.T.R.E. Orientamento al Lavoro e Tirocini per Reagire alla violenza’.

L’obiettivo raggiunto, l’inclusione sociolavorativa delle donne vittime di violenza prese in carico dal Centro Antiviolenza ‘La Fenice’, per favorire l’acquisizione di esperienze e competenze utili alla loro crescita ed autonomia personale e lavorativa. Due le fasi. Nella prima, un percorso personalizzato di accoglienza ed orientamento finalizzato al recupero e al sostegno psicologico oltre che allo sviluppo di capacità lavorative attraverso un laboratorio formativo professionalizzante di 80 ore. Nella seconda, invece, tirocini formativi in aziende del territorio della durata di 12 mesi presso aziende del territorio con una borsa mensile di 400 euro. Oltre a ricevere un piccolo ma immediato sostegno al reddito, dunque, le 5 donne

selezionate sono entrate in realtà aziendali, acquisendo conoscenze ed esperienze professionali con l’arricchimento del proprio curriculum con un percorso formativo non più solo teorico. Le attività di accoglienza sono state svolte da un lato presso il Centro Anti Violenza La Fenice e dall’altro nel laboratorio formativo presso il CSF Centro Servizi e Formazione di Melito: “È necessario - ha sottolineato l’assessora alle pari opportunità Carla Rimoli che, accanto alle attività di supporto e di sostegno legale e psicologico alle donne vittime di violenza e ai loro figli, vengano attuate misure che favoriscano l’indipendenza economica, un fattore chiave per completare il percorso di liberazione dalla violenza”.

chi è paolo conte Nella squadra di governo è entrato a far parte anche Paolo Conte. Di professione avvocato e attuale direttore di Copagri Campania, classe 1982, Conte si laurea nel 2007 in Giurisprudenza con il massimo dei voti discutendo la tesi ‘La prelazione convenzionale’. Successivamente consegue il master di II livello in Proprietà intellettuale, Concorrenza e Mercato e poi, nel 2012, il dottorato di Ricerca in Diritto Comparato e Processi di Integrazione. Il tutto con un unico comune denominatore: la passione per il settore agroalimentare. Intanto, tra il 2010 e il 2011, svolge prima il tirocinio presso l’Autorità garante della Concorrenza e Mercato. Poi un’attività di consulenza specialistica in materia di qualità dei prodotti agricoli presso il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali. Dall’anno successivo al 2017 la sua carriera si sviluppa costantemente. Inizia prima a lavorare alla Regione Campania sempre come consulente, poi, per ben due volte, è assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Scienze politiche della Seconda Università di Napoli. Per due anni è assistente di un membro del Parlamento Europeo ricoprendo il ruolo di consulente specialistico nel settore dell’agricoltura, dell’ambiente, della sicurezza alimentare, della salute e della pesca. Le competenze raggiunte lo portano a diventare co-founder della startup ‘Factory’ ed oggi è presidente di Flag Pesca Flegrea e direttore di ‘Copagri’ Campania. Una vita dedicata dunque al settore dell’agricoltura e dell’ambiente. Competenze che non sono passate inosservate al sindaco Antonio Poziello che ha deciso di affidargli il ruolo di assessore.


8

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

POLITICA E ATTUALITà

Dopo decenni di abbandono il litorale giuglianese diventa più pulito e accessibile

zona costiera, la cura di strade e spiagge

Grande sforzo dell’Amministrazione per consentire a tutti di usufruire degli spazi pubblici. Tocca ora ai residenti far sì che tali interventi non siano resi vani dall’inciviltà di pochi. A Licola Mare sono stati e continuano ad essere giorni importanti. Pulizia e manutenzione. Tutto nel rispetto di un litorale prezioso. Squadre di operai e tecnici sono infatti entrati in azione per la pulizia di strade e spiagge. Oggi il quadro che si ha del quartiere è assolutamente diverso a quello di qualche tempo fa. La spiaggia è stata infatti totalmente ripulita e livellata e con il mare cristallino ha composto un’accoppiata vincente. Gli operai hanno poi ripulito le strade circostanti, come via Stella Maris e piazza Cristoforo Colombo. I residenti avevano chiesto interventi immediati e sono stati subito ascoltati. Il lavoro svolto si inserisce in una calendarizzazione precisa. Quella stabilita proprio per la fascia costiera. L’obiettivo è quello di valorizzare il litorale che già in questi giorni è affollato da residenti e da chi viene da più lontano. La speranza è che tutti facciano la loro parte, rispettando quelle spiagge e quel mare. Elementi di quello che è un vero e proprio gioiello che tutti devono assolutamente proteggere: ”Bisogna rendersi conto - ha dichiarato il consigliere comunale Giuseppe Di Girolamo “della peculiarità del quartiere e al tempo stesso della sua importanza. Basta poco, senza dubbio serve la collaborazione di tutti per poter consentire a Licola Mare di tornare allo spettacolo di un tempo”. Il riferimento è a quel che accadeva circa trent’anni fa, quando queste zone rappresentavano il luogo ideale delle vacanze per la borghesia di un tempo. Arrivavano da ogni dove, da Napoli soprattutto, per godersi la serenità di un luogo incantato lontano dal caos della città.

Con il terremoto e un’immigrazione incontrollata, questo quartiere si è in pochi anni letteralmente trasformato. In peggio. Incredibile l’abbandono che l’ha contraddistinto, inimmaginabile fino a qualche anno prima. E questo, purtroppo, ha contribuito a far diventare Licola Mare terreno fertile per la criminalità organizzata. Sempre meno persone si sono avvicinate a queste zone che così hanno finito per diventare terra di nessuno. Anche nelle piccole cose si è avvertito questo radicale cambiamento, e tra queste il mare, la spiaggia, ogni parco pubblico ne hanno patito le conseguenze. L’attività di alcuni gruppi di volontari, pur molto apprezzata, non è stata sufficiente a risollevare le sorti del quartiere. Di recente, però, qualcosa

è cambiato proprio nei particolari. Liberare la spiaggia dai rifiuti, ripulire le strade dalle sterpaglie, garantire una disinfestazione generale è testimonianza di interesse da parte di un’amministrazione che conosce bene il valore del litorale. Così come lo conoscono i residenti, più volte scesi in piazza per farsi sentire. Il vento sta cambiando. Servirà tempo e sarà una strada ricca di ostacoli. Ma da qualche parte bisognerà pur partire.

Licola Mare, rimossa carcassa di balenottero spiaggiato Era arrivata sulla spiaggia di Licola Mare improvvisamente. Dopo 24 ore la carcassa di un balenottero era stata rimossa. A comunicarlo è stato il primo cittadino Antonio Poziello: “È importante sottolineare - ha detto il sindaco - la celerità dell’intervento del personale operativo dell’ASL è intervenuto nella zona di Licola Mare. Sulla spiaggia, infatti, spinta dalla corrente era arrivata la carcassa di un cetaceo. I mezzi dell’azienda sanitaria locale hanno messo in sicurezza l’area e provveduto così alla rimozione dei resti in putrefazione“. “Le operazioni di questa mattina – ha concluso – hanno evitato eventuali conseguenze più gravi e permesso ai presenti di riprendere la loro mattinata sulla spiaggia. Seppur non si conoscano ancora le cause che hanno portato alla morte dell’animale e il suo successivo arrivo sulla costa, rimuoverlo, e in tempi brevi, era in questo momento estremamente importante“. Anche in questo caso le polemiche non sono mancate. C’è stato infatti chi ha subito collegato l’arrivo di quella carcassa al presunto inquinamento del mare compiendo però di fatto un errore importante. Quel grosso cetaceo potrebbe essere morto ovunque e in qualunque momento, semplicemente spinto (magari dopo mesi dalla morte) dalla corrente sul litorale giuglianese. Polemiche, dunque, subito spente, anche perché forse alimentate da chi non sembra avere a cuore il futuro di questo territorio.

LA BATTAGLIA CONTRO L’INCIVILTÀ Uomini e mezzi costatemente a lavoro per garantire una pulizia ordinaria che non conosce precedenti Senza sosta, quotidianamente. Di giorno e soprattutto di notte. Per due obiettivi soprattutto. La macchina comunale è costantemente al lavoro per la pulizia delle strade. Per qualcuno ordinaria, in realtà straordinaria. Perché elemento fondante di una vera e propria lotta continua contro l’inciviltà. In zona costiera più che al centro, infatti, esistono da tempo dei punti che qualcuno ama scegliere per lo sversamento di rifiuti. E così, quelle che potrebbero e dovrebbero essere semplici vie di collegamento o campagne dalle quali ricevere prodotti di queste terra, finiscono per diventare discariche a cielo aperto. Mezzi e uomini della Raccolio, diretti dal responsabile Angelo Puzone, lavorano per impedire tutto questo evitando così che le conseguenze di questa

scellerata attività possano essere ancora più gravi. Lo fanno, come detto, per due obiettivi soprattutto. Il primo, immediato, che è quello di garantire pulizia e decoro degli spazi aperti. Tra spiagge, campagne, ma anche semplici strade il pensiero va a coloro che non hanno rispetto per l’ambiente e che, grazie anche all’intervento delle forze dell’ordine, vanno combattuti senza sosta. La seconda finalità è poi quella di prevenzione dei roghi tossici. Si tratta, purtroppo, di un fenomeno ancora troppo diffuso, particolarmente sentito in alcune zone lontane da abitazioni e attività commerciali. Qui, infatti, i cumuli di rifiuti rischiano di diventare fonte di incendi ed è per quello che il monitoraggio del territorio è assolutamente necessario. Così come necessario è però il

ruolo della cittadinanza, che deve tramutarsi in un atteggiamento attivo e non passivo di fronte le difficoltà. Le segnalazioni da questo punto di vista saranno fondamentali. Solo così, viaggiando a braccetto, tra istituzioni, forze dell’ordine e cittadini, si potrà combattere l’inciviltà. Un elemento che, purtroppo, rischierebbe altrimenti di essere anticamera di conseguenze decisamente più gravi.


LunedĂŹ 15 luglio 2019 - numero 0


10

cultura ARRIVA LA XVII EDIZIONE ‘PREMIO CULTURA SAN GIULIANO MARTIRE’

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

Partito il bando 2019 dedicato agli studenti più meritevoli

Libreria ‘Claudio’: grande entusiasmo per i 50 anni Cinquant’anni e non sentirli. È un compleanno particolare, quello della ‘Libreria Claudio‘. In via Aniello Palumbo si sono radunati in tanti. Per dare il giusto tributo a quella che rappresenta una delle più importanti realtà del territorio. Una vera e propria istituzione, nata nel lontano ottobre 1969 per volontà di nonno Eliseo Verde. Da lui al figlio, Gennaro, detto Claudio, per arrivare ai nipoti Eliseo e Stefano. Nel corso degli anni l’attività ha saputo garantire la giusta risposta alla cittadinanza. Un traguardo straordinario che permette di guardare al futuro con grande ottimismo. Senza però dimenticare il passato, le origini. Il pubblico allietato dal suono dolce e deciso di un pianoforte. Presenti il sindaco Antonio Poziello e

l’assessora al commercio Miriam Marino: “A loro – ha detto il primo cittadino – vanno gli auguri ma soprattutto un ringraziamento per aver investito ed essere cresciuti in questa città“. Tanta l’emozione per un primo significativo step raggiunto. Con l’idea di andare avanti ancora per tanto tempo, sempre nella professionalità e competenza che l’hanno contraddistinta per tutti questi anni.

IL ‘Premio Cultura San Giuliano Martire’ è giunto quest’anno alla sua diciassettesima spedizione. Ancora una volta, grazie all’impegno del presidente della Proloco giuglianese Mimmo Savino, dei volontari del servizio civile nazionale e dell’amministrazione comunale, saranno premiati gli studenti che hanno raggiunto i risultati più importanti sia a livello scolastico che universitario. Il premio sarà infatti consegnato partecipare a coloro che hanno saputo raggiungere il massimo dei voti nel diploma (100/100) e nella laurea (110 e lode). A ottobre, poi, a tutti i partecipanti verrà consegnata una pergamena ed una scultura in metallo dorato e argentato recante ‘il sole cumano’, antico bassorilievo custodito nel campanile della chiesa collegiata di Santa Sofia, e la ‘Donna

pregna dormiente’ e ‘Santa Sofia’ trafugato anni fa presente oggi in città grazie ad una copia dello scultore Amalfi. Nel corso della serata verrà inoltre assegnato il premio speciale alla carriera ‘Giovan Battista Basile’, scrittore e favolista che rappresenta ad oggi un vero e proprio orgoglio per la città. Tale premio sarà destinato ad una personalità che ha saputo distinguersi nel campo della cultura, dell’arte, della scienza e dello spettacolo. Un appuntamento da non perdere, dunque, la cui importanza è stata riconosciuta anche a livello nazionale come testimonia l’Alto Patrocinio Morale della Presidenza del Consiglio, della presidenza della Regione Campania, dell’Unpli Campania e del prestigioso istituto Studi Politici San Pio V.

Il cantautore supera tutti nel prestigioso concorso di Macerata: ”è un momento che aspettavo da tempo”

Francesco Lettieri vince Musicultura 2019

Giugliano sul gradino più alto del podio nella kermesse ‘Musicultura 2019’. È successo davvero, grazie a Francesco Lettieri che ha convinto il pubblico di

Macerata con il brano ‘La mia nuova età’. Il 27enne, nell’anno della XXX edizione del concorso, si iscrive di diritto tra i migliori entrando nell’albo

d’oro della prestigiosa kermesse musicale. Aggiudicandosi tra l’altro, grazie alle preferenze del pubblico, i 20mila euro del Premio Ubi Banca. Un percorso complesso e faticoso, la paura di non farcela. Poi l’amore e la stima del pubblico ed un premio meritatissimo. ‘La mia nuova età’ è un brano emozionante, che parla della paura di perdere la figura paterna. Ricco di emozioni, un’autoanalisi semplice eppure così profonda, che non può non entrare nel cuore di chi l’ascolta. “È un momento che aspettavo davvero da tanto tempo – ha detto Francesco – è il concorso più prestigioso che esista in Italia per quanto riguarda i cantautori. Devo

ancora metabolizzare tutto quello che sta accadendo“. “Ringrazio la Polosud Records – ha proseguito – e soprattutto la mia squadra: Domenico Peluso, Giuseppe Donato, Stella Manfredi. A Domenico Peluso va un ringraziamento speciale , perchè è stato il primo a credere in me, in tempi non sospetti: ormai ci legano un’amicizia e una stima fortissime“.


eventi e spettacoli

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

11

Le prime tappe si svolgeranno il 27/28 luglio a Casandrino e dal 2 al 4 agosto al Parco Taglia di Cardito

La tammorra dei briganti nasce a giugliano e diventa tour

parte una PREZIOSA COLLABORAZIONE CON MARIANNA VITALE Dalla tappa di Cardito in poi, la chef stellata allieterà i presenti con le sue prelibatezze Si è svolta nei giardini del I Circolo Didattico di piazza Gramsci la settima edizione della Tammorra dei Briganti. È stato un successo, senza se e senza ma. Tra convegni sull’identità meridionale, esibizioni musicali e stand gastronomici nel segno del Sud, migliaia di persone hanno affollato la location nei tre giorni dedicati. La città ha dunque risposto presente, godendosi uno spettacolo che anno dopo anno riesce ad arricchirsi di particolarità sempre più interessanti. Quest’anno, ad esempio, una delle attrazioni più apprezzate è stata l’esibizione di una coppia di circensi argentini Paula&Bruno. Sono stati proprio loro ad introdurre la serata conclusiva che ha visto alternarsi sul palco gruppi di musicisti diversi tra loro ma accomunati dalla passione per la musica meridionale e per la tammorra. Nella tre giorni è stato un grande successo per I Vico e la piccola orchestra della festa della tammorra, I Picarielli da Salerno, i Sibbenga Sunamo dal Cilento, ma anche per Peppe De Luca, Antonio Faiello, Sueno Gitano, La compagnia dei Bottari, i Popolar Songo, gli immancabili Popolo Vascio. Senza dimenticare le esibizioni delle varie paranze della Tammurriata

giuglianese. Due i momenti speciali, vale a dire la consegna dei premi alla carriera a Romeo Barbaro e a Carlo Faiello per quanto fatto fino ad oggi per la musica popolare e per la loro passione mostrata in questo settore. Riconoscimento anche per Giuseppe Fontanella per la mostra equina da lui organizzata nell’occasione. A premiarli il direttore artistico Luigi Rubiconti e il presentatore Salvatore Salatiello che hanno consegnato loro un’opera d’arte realizzata con maestria dal rinomato scultore Domenico Sepe. È la storia di sempre, è una pagina indelebile in un romanzo di cultura, di tradizione. Perché La Tammorra dei Briganti ha saputo mettere un marchio a fuoco nella storia giuglianese, scaldando il cuore di tutti coloro che sono intervenuti e ai quali è stato già dato appuntamento al prossimo anno. E l’eco della manifestazione è stato incredibile, forse inaspettato, al punto tale che da orgoglio ed eccellenza di questa città La Tammorra dei Briganti è pronta ad espandersi. Le richieste sono state innumerevoli, ecco che si è pensato ad un Summer tour unico nel suo genere e che ha già le prime due tappe. La prima sarà a Casandrino, i prossimi 27 e 28 luglio all’interno della

Pinetina di via Chiacchio, la seconda nei giorni 2, 3 e 4 agosto al parco Taglia a Cardito. Ci saranno novità importanti, nuovi ingressi e partecipazioni di lusso. Una storia che continua, dunque, e che anno dopo anno è destinata ad arricchirsi di elementi importanti. Perché la Tammorra dei Briganti non è solo musica e spettacolo. La Tammorra dei Briganti è quella tradizione che non deve morire, anzi, deve essere coltivata, in ogni modo. Perché soltanto conoscendo il nostro passato si può guardare con un occhio diverso al futuro.

La Tammorra dei Briganti espande i suoi confini. Da Giugliano a Casandrino prima e a Cardito poi. Con una grande novità, un’eccellenza per il nostro territorio. Da poco è stata infatti raggiunta una partnership incredibile: ad allietare con le proprie pietanze i presenti ci sarà infatti la chef stellata Marianna Vitale. Nata a Napoli nel 1980, cresciuta nella storica e affascinante zona di Porta Capuana, Marianna Vitale si è laureata ‘summa cum laude’ nel 2004 in lingua e letteratura spagnola con una tesi sul mito del ‘Convitato di Pietra’. Votata religiosamente al culto del cibo, nel maggio 2009 ha aperto a Quarto ‘Sud Ristorante’, una delle strutture più apprezzate del panorama partenopeo. La passione e la qualità dei prodotti, accanto alla professionalità della chef e del suo staff, hanno consentito al suo ristorante di diventare un’eccellenza nello scenario gastronomico italiano. Fin dal 2010, infatti, Marianna Vitale e ‘Sud Ristorante’ sono stati insigniti di numerosi premi e riconoscimenti nazionali. Celebre, tra gli altri, per la sua insalata di mare con 50 ingredienti, che l’ha portata ad un’ospitata di eccezione nel programma ‘Masterchef Italia’, la chef nel 2011 ha ricevuto il premio ‘Chef emergente’ da Il Sole 24 Ore. L’anno successivo, poi, un traguardo estremamente importante, quello che tutti i ristoratori e gli chef sognano: ‘Sud Ristorante’ viene infatti insignito di una stella Michelin. Marianna è miglior cuoca d’Italia per le guide ai ristoranti de L’Espresso e di Identità Golose per l’anno 2015 e, nello stesso anno, la sua impepata diventa ‘piatto dell’anno’ per Il Mattino di Napoli. A marzo 2017, poi, il premio ‘Identità Donna’ di Identità Golose.


12 l’angolo poetico di Marco Palma

Niente tene senso. Niente vale. Pur chella voglia e campà ‘scumpare. Addò stanne ‘e stelle Addò stà ‘o ‘mare Pareve ajer’ ‘cca, ’nsieme vulavame Nuje ‘a stessa cosa Sento addora toja, addore e rose Stammatina se sta aizanne ‘o viente Je ‘cca aggiu avuto sul’ a te da vita e po‘ cchiù niente Fino ajero t’ accarezzave Chella faccia addisegnate a mille strade Nun tenive cchiù calore ma je ancora te chiammave Chillu surriso mentre je assettato ‘ncoppe ‘e ginocchie, ancore me chiammavi mentre chiurive l’uocchie Ma è state meglio accussì Nun ce ‘a faceve a te vedè dinto a cchillu lietto Tu guajone e all’indrasatto viecchio Nun ire tu cu‘ chella malatia Quand’ ‘nnde lamiento dint’o silenzio cercave a papa tuoje a Die Ammo avuto ciorte, tutt’ è durat’ manche nu mese E po‘ tutto è fernut’, te si arreso Senza da fastidio a nisciun’ comme ce ‘mparat tu. Papà.

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

l’amministrativo

storia giuglianese

dell’Avv. Mario Grimaldi

di F. Taglialatela Scafati

Cari lettori, oggi tratteremo un tema molto discusso, soprattutto in periodo elettorale, e cioè la volontà di una scissione tra il Centro e la Fascia Costiera. Innanzitutto va precisato che l’argomento di che trattasi ha uno scopo “tecnico”, meramente informativo. Iniziamo ad evidenziare aspetti normativi, ravvisabili all’interno della Legge n.56/2014 (Legge Delrio) e del TUEL (D.Lgs. 267/2000). Innanzitutto l’art. 1 del D.Lgs 241/90 precisa che “l’attività amministrativa è retta da criteri di economicità” tale principio è in linea con le disposizioni della Legge Delrio caratterizzata dall’obiettivo di riduzione dei costi della politica, eliminando le Province, e promuovendo l’accorpamento dei piccoli enti. Nel caso nostro, dunque, poniamoci la domanda: ”Siamo di fronte ad una scelta in linea con il principio di economicità?” L’art. 17 del TUEL prevede quali forme di decentramento territoriale, le Circoscrizioni, cioè organismi di partecipazione, di consultazione, di gestione dei servizi di base, nonchè di esercizio delle funzioni delegate dal Comune. Tale tipologia di articolazione territoriale però, secondo quanto previsto dalla Legge 191/09, è riconosciuta ai Comuni con popolazione superiore ai 250.000 abitanti, a condizione che la popolazione media di ciascuna di esse non sia inferiore a 30.000 abitanti, e non è di certo questo il caso. Per ciò che concerne l’istituzione di nuovi Comuni la competenza è riservata alla legge regionale, nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dallo Stato. In definitiva, è un tema su cui doversi esprimere a lungo e magari aprire un confronto anche politico/ amministrativo, da un punto di vista tecnico è uno strumento di sicuro non conveniente alla moltitudine di cittadini residenti in fascia costiera, nonché di una difficilissima e impossibile, attuazione.

La “Pianta Topografica” dell’abitato di Giugliano, realizzata dall’Architetto Giovanni Sarnelli nel 1869, riporta chiaramente che la Cappella di Sant’Andrea era situata lungo il Corso Campano, quasi all’incrocio con via Mariantonia Chianese, denominata allora “strada di Sant’Andrea” (praticamente è il vicoletto a fianco alla Scuola Media Giovan Battista Basile). Accanto alla Cappella vi era il fabbricato di un Ospedale esclusivo della numerosa famiglia Taglialatela. Nel 1390 la Signora Soverchia Taglialatela, nel suo testamento volle che con le rendite di alcuni suoi beni donati, fosse eretta una Cappella in onore di San Luca. Quindi il suo più prossimo consanguineo, il Signor Giannotto Taglialatela, si recò alla Curia di Aversa, adducendo che non si potesse realizzare la Cappella di San Luca con i beni della Signora Soverchia, e chiedendo nel contempo che essi fossero utilizzati per il restauro della Chiesa di Sant’Andrea, eretta degli antenati della Signora Soverchia. Nel 1796 il Reverendo Don Michele Taglialatela, Cappellano della Cappella di Sant’Andrea, la restaurò. La Cappella di Sant’Andrea, fu chiusa al culto alla morte della Signora Mariantonia Chianese, una benefattrice, morta nel 1898, in onore della quale venne denominata l’adiacente strada, poichè la Cappella stessa rimase senza rendita alcuna. Alla sua morte la Signora Chianese donò alla Congrega di Carità 90 moggia di terreno e tre palazzi, affinchè sorgesse nell’omonimo vicolo un Ospedale, intitolato a Maria delle Grazie o alla Madonna di Pompei. Tale istituto, venne poi trasformato in un orfanotrofio maschile. Attualmente vi è situata la Scuola Media Basile. Successivamente la Cappella venne distrutta e ricostruita, per venir poi prima occupata dagli sfollati e poi dalla sede della Democrazia Cristiana. Attualmente vi è allocato un esercizio commerciale di apparecchi acustici. Ulteriori dettagli e la bibliografia completa sono stati pubblicati su: www.ilgiuglianese.it

RUBRICHE pensa alla salute del dott. Aniello Cecere

La spirometria, letteralmente ‘misurazione del respiro’, rappresenta il più comune e diffuso esame della funzione respiratoria. Il test si esegue con l’ausilio di uno strumento chiamato spirometro. Un’indagine semplice, per nulla fastidiosa, che grazie alla collaborazione del paziente consente di misurare la funzione dei polmoni, in particolare il volume e/o la velocità con cui l’aria può essere inspirata o espirata da un soggetto. Il risultato dell’indagine è costituito da una serie di valori che indicano capacità e volumi polmonari, oltre che il grado di pervietà (apertura) dei bronchi. È strumento capace di valutare determinate condizioni cliniche, come l’asma bronchiale, la fibrosi polmonare, la fibrosi cistica e la broncopneumopatia cronica ostruttiva. Il risultato della spirometria è attualmente sintetizzato in una tra quattro possibili diagnosi: quadro normale, ostruttivo, restrittivo e misto. Ciascun quadro patologico viene abitualmente classificato come lieve, moderato, grave o molto grave. Il risultato dell’esame va comunque contestualizzato e valutato dal medico unitamente ai dati ottenuti dalla visita, dal racconto del paziente e da altre eventuali indagini. A Giugliano la Medicina Generale e/o di Famiglia, Asl Napoli 2 Nord, Distretto 37, le spirometrie vengono effettuate negli studi delle AFT (Associazioni territoriali funzionali), previa prenotazione, alle persone dai 40 anni in poi come da Dca n. 38 del primo giugno 2016. Da settembre, negli ambulatori della Medicina di Famiglia, saranno esposti i calendari delle prenotazioni per il progetto ‘Sorveglianza della salute respiratoria”.


sport

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

Campionato nazionale di sci nautico: un successo passato inosservato A Lago Patria è andata in scena la prestigiosa competizione

Dal 12 al 14 luglio scorsi la città è stata protagonista di un evento sportivo di primissimo ordine. Nella spettacolare cornice del Lago Patria è andato in scena il Campionato nazionale di sci nautico. Slalom, figure e salto, queste le tre discipline sulle quali si sono confrontati artisti del calibro di Nicholas Benatti, Alice Bagnoli, Bryan Bisetti, Ginevra Buonopane, Greta Tagliati, Edoardo Marenzi, Beatrice Pirri, Alessandro Astolfi. Questi ultimi, in particolare, da poco rientrati da Canada dove hanno gareggiato nei Campionati Mondiali under 21. Uno scenario importante

per un evento altrettanto importante. Del quale, tuttavia, si è parlato davvero poco. Ed è questo ciò che più fa male. Pensare di poter parlare delle criticità di un territorio senza sottolineare quanto di buono accade sul territorio stesso rappresenta un errore nel fare informazione. Dispiace che in pochi si siano accorti di tutto questo. Perché, tra l’altro, le gare sono state spettacolari ed hanno mandato in visibilio il pubblico presente. A, però, interessa poco o niente. Per quel qualcuno, forse, il futuro di questo territorio non è poi così importante.

13

L’associazione continua a raggiungere risultati importanti a livello nazionale

PATTINI D’ARGENTO, UNA GRANDE FAMIGLIA CHE NON HA INTENZIONE DI FERMARSI Lo sport visto come arte, ma anche come strumento di aggregazione. Stile, eleganza ma anche agonismo e volontà di combattere per arrivare a risultati importanti. Tutto questo è la ‘Polisportiva Pattini D’argento Associazione Sportiva Dilettantistica’. Affiliata all’AICS, alla US-ACLI, alla FIHP, questa associazione è diventata nel corso degli anni un punto di riferimento nel territorio grazie all’impegno profuso dal presidente Salvatore Ranucci e sua figlia Maria Cristina. Perché una vera e propria famiglia, capace di allargarsi nel tempo senza mai dimenticare le origini e i valori costruiti con applicazione dal giorno della sua fondazione. Pattini d’argento, tra i tanti sport diffusi sul territorio locale e non, ha saputo ritagliarsi il suo spazio arrivando a raggiungere obiettivi di assoluto livello. La principale attività di questa associazione sportiva è quella di promuovere il pattinaggio di figura organizzando, da un lato, gare sul territorio e, dall’altro, corsi per bambini, ragazzi e adulti. L’attività stessa è incentrata sia sul miglioramento delle capacità motorie e fisiche degli atleti sia sulla creazione di quelle qualità personali che si acquisiscono quotidianamente affrontando sfide complesse. Proprio per questo motivo gli allenatori sono tra i più preparati della provincia e sono capaci di trasmettere quegli ideali in cui Polisportiva Pattini D’argento crede fin dalla sua nascita. È, come detto, una famiglia, dove lo sport e i più nobili valori vanno di pari passo. Agonismo e sacrificio, su un unico binario, determinante per poter arrivare lontano. Pattini d’argento è tutto questo. È passione, è sacrificio, è continua

ricerca della chiave per migliorare e superare i propri limiti personali. Tutti elementi necessari a rendere il pattinaggio di figura uno sport unico e da cui si viene immediatamente stupiti. Gli istruttori qualificati, con un esperienza unica in questo settore, e l’ambiente amichevole fanno tutto il resto. Ecco perché la Polisportiva Pattini D’argento è un gioiello per questo territorio. Un gioiello che va curato e che, come hanno testimoniato i risultati raggiunti a livello nazionale, è destinato a brillare sempre di più.

Nella palestra di via Pietro Colletta la disciplina e i valori alla base di un insegnamento che va ben oltre il ring

BOXE, SALVATORE PIZZO. UN MAESTRO DI SPORT E DI VITA C’è una palestra a via Pietro Colletta dove si insegna il pugilato. Salvatore Pizzo un maestro di sport e di vita. Lui, Salvatore, in vent’anni di pugilato, ha avuto tantissimi allievi. Qualcuno, talentuoso, ha lasciato queste strada per dedicarsi ad altre. Tanti altri, però, sono cresciuti grazie al ring a livello personale, non solo sportivo. Sono diventati uomini, perché questo sport, come Salvatore ha spesso detto, “aiuta a formare i ragazzi, li aiuta a formarsi emotivamente, a fare i conti con l’adrenalina, mantenere il controllo, ad escogitare strategie”. Alcuni dei suoi ragazzi sono anche per questo diventati campioni d’Italia in varie categorie. Questa palestra ti fa capire cosa sia il sacrificio, ti mette continuamente a contatto con delle prove più o meno importanti. Ti fa crescere appunto e ti consente di guardare determinate situazioni di vita da un’altra prospettiva. Questo perché Salvatore, per i suoi ragazzi, non è solo un maestro, ma un padre. Deve e vuole essere una guida

per la vita, con un allenamento ed una disciplina che fa crescere davvero tutti. Soprattutto chi, prima di arrivare in questa palestra, ha percorso parte della sua vita su strade sbagliate. E allora Salvatore guarda a loro, come a tutti i ragazzi, con un occhio di riguardo, consapevole di quale sia l’importanza del suo ruolo i risultati sono evidenti. La sensazione che ho ascoltando il maestro Pizzo è che lui viva per i suoi ragazzi. La sua è una gioia e una determinazione che difficilmente passa inosservata, che è come una calamita per chi gli sta intorno. Perché qui, in questa palestra, tutti hanno lo stesso obiettivo, tutti vogliono raggiungere lo stesso traguardo. Che è senza dubbio quello di vincere mandando a tappeto il proprio avversario sul ring, ma soprattutto quello di crescere. A 360 gradi, per guardare la vita da un’altra prospettiva. Quella di ragazzi che, anche grazie al pugilato, sono finalmente diventati uomini.


giugliano calcio 14 Giugliano, colpo super: arriva l’ex Racing e Boca, Gabriel Colombatti Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

Il difensore argentino, 29 anni, potrà essere schierato indistintamente al centro o sull’esterno

Il Giugliano cede Tobia Cuciniello al Napoli

Ora è tempo di calciomercato. È un Giugliano sempre più internazionale quello che si appresta a disputare il prossimo campionato di serie D. Gli sforzi del presidente Salvatore Sestile iniziano a dare i loro frutti e così i tigrotti iniziano ad avere un appeal importante anche oltre confine. Dopo il brasiliano Ribeiro, arriva un altro calciatore dal Sudamerica, questa volta dall’Argentina: Gabriel German Colombatti. Difensore roccioso classe 1990, alto 1.85, riesce a disimpegnarsi egregiamente anche nella posizione di terzino e può giocare indistintamente nella difesa a 3 o a 4 sempre con la garra che lo ha contraddistinto in Argentina, senza però eccedere nell’atteggiamento, tant’è che in Italia ha giocato circa 60 partite in due anni beccandosi solo 12

gialli ed un rosso, restando nella media per quello che spesso è stato l’ultimo baluardo delle difese di Palmese e Fasano, le due squadre che ha difeso nel Bel Paese. Prima dell’esperienza in Serie D, Colombatti è stato per anni nelle giovanili gloriose del Boca Juniors prima e del Racing Club poi, dove nel 2011/2012 ha anche bazzicato la prima squadra arrivata seconda nella Primera Division Argentina allenata dal Cholo Simeone prima e dal Principe Zubeldìa poi, trascinato dai gol di Guiterrez e dagli interventi di Zuculini e Yacob. Una squadra che prometteva tantissimo e che non ha poi mantenuto le aspettative degli esperti. Dopo l’avventura ad Avellaneda, la corrispondente B e C argentina, con le maglie del Deportivo Merlo, del Colegiales e soprattutto del Club

Sportivo Belgrano, la squadra della sua città con cui ha giocato 4 stagioni. L’approdo al Giugliano grazie all’impegno della dirigenza, voluto fortemente dal presidente Salvatore Sestile, mette un altro punto sulla campagna acquisti della squadra che va via via formandosi in vista del ritiro del 29 luglio agli ordini di mister Agovino. La preparazione atletica dei tigrotti quest’anno si svolgerà a sorpresa in Toscana. Nello specifico al Ciocco, una splendida location in provincia di Lucca che in passato ha ospitato anche il Calcio Napoli.

merchandising ufficiale fc giugliano 1928 disponibile su >> www.fcgiugliano1928.com

Bandiera 1928

Tiger Cap

FC Giugliano 1928 € 12,00

FC Giugliano 1928 € 24,90

Dettagli del prodotto

Dettagli del prodotto

Bandiera 70x100 FC GIUGLIANO 1928

Felpa con cappuccio disponibile M - L - XL

Felpa Ruggisci Con Noi FC Giugliano 1928 € 28,00 Dettagli del prodotto

Felpa serigrafata disponibile M - L - XL

La Giugliano Academy continua a sfornare talenti e sogni. L’ultimo si chiama Tobia Cuciniello che è stato ceduto a titolo definitivo al Napoli. Un passo importante per il ragazzo che può continuare così il percorso verso il professionismo e un’ulteriore conferma del lavoro importantissimo compiuto dal settore giovanile gialloblù. Tobia, classe 2005, è stato uno dei capisaldi delle nostre formazioni e siamo sicuri riuscirà a farsi valere anche in una delle squadre più forti d’Europa, ma soprattutto, siamo felici che abbia coronato il suo sogno, quello di indossare la maglia azzurra. Cuciniello è un fantasista, un attaccante esterno dotato di grande talento e tecnica, molto pronto rispetto alla sua giovane età e che ha già avuto i fari della Nazionale Under 15 puntati su di lui. Tobia è cresciuto con il tigrotto sul cuore e, dopo la parentesi dello scorso anno in un’altra grande squadra, il Benevento, questa mattina ha firmato col Napoli un contratto di 4 anni con opzione per il quinto.“Sono molto emozionato. E’ un tigrotto nel cuore e lo sarà sempre perché siamo di Giugliano ma Napoli è la squadra per cui tifa da piccolo, è una delle squadre più forti in circolazione e siamo felici che abbia coronato il suo sogno” ha commentato papà Ernesto.


giugliano calcio

Lunedì 15 luglio 2019 - numero 1

15

tutti uniti per il IV anno in memoria di Giustino Barretta

Tifosi da tutto il Sud Italia a Giugliano per l’ultras mai dimenticato

Sono già 8 i colpi messi a segno dalla società di Salvatore Sestile

CALCIOMERCATO, GLI ACQUISTI CHE FANNO SOGNARE I TIFOSI È stato fino ad oggi un mercato roboante quello della società del presidente Salvatore Sestile. Il ritorno dopo anni nel campionato di serie D e l’entusiasmo dei tifosi ha fatto sì che il club gialloblù mettesse a segno colpi importanti per puntare ad un campionato di vertice. Non sarà facile, senza dubbio, anche per la presenza di squadra che, forse, sembrano al momento più attrezzate per la promozione. Eppure il blasone della piazza, la possibilità di calcare nuovamente il terreno verde del ‘De Cristofaro’ e la fame di un calcio che conta potrebbero, a lungo andare, fare la differenza. Fino ad oggi sono stati puntellati tutti i reparti e gli acquisti hanno soddisfatto i tifosi i quali non vedono l’ora che inizi la nuova stagione agonistica.

In avanti il colpo da novanta è stato senza dubbio l’acquisto di Alessandro De Vena, ex Napoli e Avellino. Ma si è pensato anche ai giovani, puntando su uno dei numeri 10 più promettenti del panorama calcistico nostrano, vale a dire Antonio Orefice. In mediana, invece, sono arrivati Giuseppe Ruggiero (nella foto) e Francesco Alvino, entrambi con un passato recente alla Nocerina. Senza dimenticare Gaetano Iannini, un’intera carriera disputata sui campi di serie C e serie D. Detto del difensore argentino Colombatti, altri due sono stati gli stranieri messi sotto contratto dai tigrotti. Si tratta del brasiliano scuola Flamengo Luiz Ribeiro e dell’esterno di origini albanesi Genci Krivca, terzino sinistro di cui si dice un gran bene.

Un appuntamento giunto alla sua IV edizione. Una tre giorni imperdibile, dal significato unico, nella quale le emozioni e i ricordi si alternano pensando al passato. Un compagno storico del Giugliano calcio, quel Giustino Barretta mai dimenticato e che continua ad essere sempre presente sugli spalti a tifare per i tigrotti. Si è svolta a Lusciano, probabilmente per l’ultima volta considerando i lavori ormai prossimi alla conclusione relativi

all’impianto di casa ‘Alberto De Cristofaro’. Giugliano è stata ancora una volta al centro del mondo ultras del sud Italia, grazie alla presenza degli amici storici di Gela, Serra di Falco, Brindisi, Gravina di Puglia. Ma anche quelle tifoserie distanti solo pochi chilometri, come quelle di Aversa, Ercolano e Pagani. Un momento di aggregazione e di sport, una tre giorni all’insegna del ricordo e della gioia che ha consentito di mantenere vivo il ricordo di Giustino pensando a tutte le persone meno fortunate. Perché il calcio può e deve essere amore, unione ed anche uno spunto da cui partire per riflettere. E i supporter giuglianese, anche questa volta, hanno risposto presente.



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.