Il Giuglianese - N°4 - dicembre 2019 / gennaio 2020

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ANNO 1 | NUMERO 4 | dicembre 2019/gennaio 2020

Registrato presso il tribunale di Napoli Nord al numero 33/2019

il nuovo portale per leggere la città Video mapping, artisti di strada, concerti e animazione per festeggiare insieme

GIUGLIANO, IL NATALE DELLE FIABE Un Natale speciale. Un Natale di luci, suoni, magia. Un Natale per tutti, dai bambini agli adulti. Un Natale unico nel suo genere. Il periodo festivo in città ha visto una serie incredibile di eventi di ogni tipo. Il tutto è iniziato con un ‘video mapping’ interattivo che ha consentito la proiezione in piazza Matteotti delle fiabe di Giovan Battista Basile, animate e con una voce narrante grazie alla quale grandi e piccini sono stati proiettati all’interno

EDITORIALE

di Francesco Biondi

PROVIAMO A DIRE LA VERITÀ. PROVATECI TUTTI La Giugliano che cambia, che programma, che investe su sé stessa. Il 2019 ha lasciato un’immagine importante per questo territorio, un territorio prima abbandonato a sé stesso. Solo chi fa sbaglia, una frase che tante volte ognuno di noi ha sicuramente sentito e che anche questa volta è più vera che mai. Al di là di ogni colore politico, di una campagna elettorale appena iniziata ma forse mai realmente conclusa, non si può far finta di niente pensando che niente sia cambiato.

delle fiabe stesse come fosse realtà. La città, in pochi attimi, è riuscita a trasformarsi in un’enorme attrazione dedicata al Basile ma non solo. Perché sono state tantissime le iniziative e gli eventi ai quali ha potuto assistere la cittadinanza. Eventi esterni, come gli spettacoli circensi degli artisti di strada della Compagnia dei Saltimbanchi, tra via Roma e via Marconi e il teatro itinerante ‘50 fiabe per 5 giorni’. >> a pagina 8

si torna a casa riapre lo stadio dopo 7 lunghi anni

Tanti gli interventi per un impianto completamente ristrutturato. Terminato il calvario per la tifoseria: finalmente si giocherà al De Cristofaro. >> a pagina 14

Strordinaria la risposta del popolo giuglianese. “Pochi balordi non ci rappresentano”

la città che si unisce in diecimila abbracci

Una marea festante in Piazza Matteotti ha salutato il 2019 sulle note di ‘Imagine’

>> segue a pagina 2

APPROVATO IL DOS: ARRIVANO 15 MILIONI PER IL TERRITORIO

Sloccati i fondi del che consentiranno la realizzazione dei progetti già annunciati. >> a pagina 2

Un brindisi, un abbraccio tra migliaia di persone. E la città che torna a mostrare la sua faccia vera, quella pulita, sincera. Quella dei cittadini perbene, che vogliono cambiare e che mostrano di saper reagire a chi, per l’ennesima volta, ha provato a gettare fango su questo territorio. Le immagini della maxi rissa della vigilia di Natale sono ancora impresse nella mente di tutti. E non potrebbe essere altrimenti. Perché ancora una volta Giugliano è finita sulle

prime pagine delle cronache locali e non. Perché ancora una volta è stato troppo facile identificare questo territorio con la negatività, che si manifesta in criminalità e inciviltà. Troppi hanno sparato a zero sul territorio, facendo leva sul passato, senza pensare a tutto quello che di buono e bello è stato fatto. E, se si vuole, non serve scavare in profondità per trovarlo. Basta invece fare un confronto con il passato, girare per strada, guardare le carte, parlare con la gente

per capire che di passi avanti ne sono stati fatti eccome. E allora l’unica cosa da fare è isolare chi continua a far male a questa terra, come i protagonisti di quella rissa diventata ormai famosa, e fare lo stesso anche con chi prova a strumentalizzare quanto accaduto dimostrando, di fatto, di avere più a cuore gli interessi personali che quelli della collettività. Quando si commette un errore non bisogna soccombere. >> a pagina 11


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Lunedì 20 gennaio 2020 - numero 4

EDITORIALE

di Francesco Biondi

...segue dalla prima Certo le criticità esistono ancora e tanti sono i problemi che bisogna risolvere. Al tempo stesso, però, non si può non guardare a ciò che è stato fatto fino ad oggi. Innanzitutto serve fare un ragionamento molto semplice e cioè che ci troviamo di fronte ad una città e non ad un piccolo paese, ad un territorio che in epoca recente si è sviluppato enormemente per quel che riguarda le strutture e l’aspetto demografico senza però far corrispondere allo stesso l’incremento delle infrastrutture. E l’amministrazione locale si è trovata dunque al cospetto di alcune problematiche, come fogne e strade ad esempio, che prima di oggi mai erano state affrontate. Non è stato semplice ma è innegabile che, per quel che riguarda l’ultimo aspetto sottolineato, tanti interventi sono stati fatti sia in centro che in zona costiera. E quando il territorio ha presentato il conto (corso Campano docet) si è intervenuti tempestivamente evitando conseguenze drammatiche. Se le strade crollano o magari ‘avvisano’ prima di farlo, la colpa è di chi quei segnali ha preferito non coglierli in passato pensando ad altro, non di certo di chi oggi fa di tutto per evitare ulteriori disagi. Strade, dunque, nelle quali non ci sono più rifiuti. La città è pulita, meno lo sono quei quartieri della zona costiera dove pure si interviene quotidianamente per reagire in maniera immediata a chi sversa e avvelena dando priorità ai propri interessi. Ancora. La riapertura della Villa Comunale, le aree giochi, le rappresentazioni teatrali. Ma anche il controllo del territorio. Tutto questo non ha cancellato i problemi di Giugliano, che resta una città difficile. Ma qualcuno si guardi davvero indietro, provi a dire che niente è cambiato. E dopo faccia i conti con la propria coscienza.

prima pagina

Approvato il ‘Documento di Orientamento Strategico’ che ha sbloccato i fondi del ‘Pics’

ecco come cambia il volto di giugliano

Da piazza Cristoforo Colombo, al centro città. È la politica del rammendo dei quartieri, quella che si è sempre portata avanti tra mille difficoltà burocratiche e amministrative. Quella spesso osteggiata ma che, alla fine, ha consentito di ottenere risultati significativi. E quando si parla di un obiettivo importante raggiunto, la testimonianza più importante è stata la votazione alla quale si è arrivati nell’ultima Assise. Con il voto favorevole e la non contrarietà anche di alcuni pezzi dell’opposizione, è stato approvato il Documento di Orientamento Strategico che sblocca le risorse del Piano Integrato Città Sostenibile. Tredici, come detto, gli interventi previsti. Si parte dalla zona costiera, precisamente da via Madonna del Pantano. Qui, nella villa confiscata al boss della camorra Zagaria, sorgeranno una nuova Villa Comunale e un asilo nido. Serviranno interventi di ristrutturazione importanti ma quell’area di circa 10mila metri quadrati cambierà volto passando, grazie ad un investimento di 2 milioni e 400mila euro, da simbolo criminale a emblema di una rinascita che riguarderà l’intero territorio. Un’altra Villa Comunale sorgerà a Piazza Gramsci, mediante il recupero di aree del I Circolo didattico tra Via Labriola e Viale Iodice, con la realizzazione di due campi polifunzionali: costo 1 milione e 123mila euro. Si passerà poi al Corso Campano dove un investimento di 430mila euro consentirà di ridare vita al celebre ‘Cinema Moderno’ ormai abbandonato da moltissimi anni. Come non ricordare ancora il circuito museale e culturale dedicato al favolista giuglianese Giovan Battista Basile, mediante tecnologie digitali e realtà aumentata all’interno della

splendida cornice di Palazzo Palumbo. Verranno eseguiti lavori di restauro presso la Chiesa dell’Annunziata (2 milioni di euro), adeguato il Mercato Ortofrutticolo (1 milione e mezzo di euro il costo) e realizzato un parco urbano in Viale San Francesco d’Assisi. Tra Licola Mare, via Agazzi-Ina Casa, il quartiere Camposcino, Viale dell’Acquario e viiale dei Gemelli sorgeranno poi ulteriori parchi con attrezzature polifunzionali mentre in via Epitaffio, nel parcheggio antistante la scuola media ‘Impastato’ e i ‘100 alloggi’ verrà realizzata una nuova area giochi. Stesso discorso in via Ripuaria, in prossimità del ‘IV Circolo Didattico’: costo complessivo per questi due ultimi interventi 500mila euro. Infine va sottolineata l’importanza di due punti, due progetti, due sogni che ora finalmente diventeranno realtà. Uno in zona costiera, l’altro in città. Nel primo caso, con un investimento di due milioni e mezzo di euro, si procederà alla riqualificazione del Parco Archeologico di Liternum, nel secondo, invece, verrà completata la Cittadella sportiva di Via Pigna con la realizzazione di una curva da 2mila posti, una pista di atletica e l’illuminazione del rinnovato stadio ‘Alberto De Cristofaro‘: costo dell’operazione 1 milione e 400mila euro. Ma non è tutto. Il primo cittadino Antonio Poziello ha infatti annunciato la richiesta effettuata alla Regione di stanziare ulteriori 6 milioni di euro per la realizzazione del collettore fognario di via Santa Caterina da Siena, che si andranno ad aggiungere ai 6 milioni già stanziati. Altri 600mila euro sono stati proposti in ‘overbooking’ per il parco agricolo che si sta realizzando nell’area dove prima erano le discariche. “Si tratta - ha spiegato il sindaco - del più massiccio piano di investimenti che la città abbia mai visto. Questo è il lascito di questa amministrazione alla città. Abbiamo evitato di rifare l’errore di chi ci ha preceduto, che ha concentrato quasi tutte le risorse del PIU Europa al Corso Campano. Abbiamo scelto di investire in tutta la città, da Piazza Cristoforo Colombo a Via Colonne”.

Nuova Villa Comunale in via Madonna del Pantano. Poi marciapiedi, fogne e asilo nido

ZONA COSTIERA, UNA PIOGGIA DI FINANZIAMENTI Una pioggia di milioni per la zona costiera. Un’inversione di tendenza importante rispetto al passato. E sono i fatti che lo dimostrano. Dal ‘vecchio’ Più Europa ad oggi, infatti, sono cambiate tantissime cose. L’attenzione per la fascia costiera mostrata dall’amministrazione comunale è fatto noto. Investimenti importanti che consentiranno di lasciarsi alle spalle la vecchia immagine della zona costiera e valorizzare le sue enormi potenzialità. Fondamentale, in questo senso, il risultato ottenuto grazie al ‘Documento di Orientamento Strategico’ che ha sbloccato le risorse del ‘Pics’, il Piano Integrato Città Sostenibile. Tra i 13 interventi previsti in lungo e in largo, infatti, per la zona costiera arriveranno complessivamente oltre 5 milioni di euro con i quali diversi quartieri cambieranno completamente il loro volto. La vera e propria rivoluzione riguarderà la creazione della prima Villa Comunale che sorgerà a Varcaturo, in via Madonna del Pantano, nel bene confiscato al boss della camorra Zagaria. Una scelta attesa da tempo anche perché simbolo di una vera rinascita e di un cambiamento netto rispetto al passato. Per avallare questo concetto basta ricordare che nella stessa struttura verrà inoltre istituito un nuovo asilo nido che rappresenterà un servizio importante per tutti i residenti della zona. Lo avevano chiesto a gran voce proprio i residenti che ora possono finalmente fare i conti con questo sogno che potrà diventare realtà. Esattamente come le nuove aree giochi tra Licola Mare e via Ripuaria e la riqualificazione Parco Archeologico di Liternum. Parallelamente al Pics, ci saranno altri interventi fondamentali in fascia costiera. Due su tutti. I marciapiedi di via Ripuaria, grazie ad un accordo ormai definito con il Demanio, e una nuova rete fognaria che, a partire da via San Nullo, coinvolgerà diverse strade eliminando finalmente gli atavici problemi in merito.


politica

Lunedì 20 gennaio 2020 - numero 4

‘ITALIA VIVA’ ARRIVA IN CITTÀ. LA SEDE IN PIAZZA MATTEOTTI Il coordinatore nazionale Ettore Rosato: “Alle urne sosterremo il sindaco”

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‘Italia Viva’ entra ufficialmente in città. Il partito nato per volontà di Matteo Renzi si prepara a svolgere un ruolo da protagonista nella scena politica locale dopo l’inaugurazione della nuova sede in piazza Matteotti. Erano tantissimi i presenti per ascoltare quello che sarà il programma del partito al quale hanno già aderito i consiglieri comunali Francesco Iovinella e Giovanni Russo oltre all’assessore Paolo Conte. Grande attesa per Ettore Rosato, vicepresidente della Camera dei Deputati e coordinatore nazionale di ‘Italia Viva’, il quale senza mezzi termini ha chiarito quali saranno le loro prossime mosse: “Sosterremo il sindaco Antonio Poziello alle elezioni di maggio”. Dal canto suo il primo cittadino ha mostrato interesse per la new entry cittadina rimanendo tuttavia abbastanza ‘abbottonato’ su

quelle che saranno le sue scelte in futuro: “Il panorama politico nostrano - ha detto Poziello - si è arricchito di una presenza importante e noi siamo contenti nella costruzione di una coalizione plurale che ci faccia ripartire verso le prossime elezioni. Speriamo che ci porti bene”. Di fronte ad una possibilità di replicare sul territorio giuglianese quanto accaduto nel governo centrale, Poziello ha le idee chiare: “Credo che ci siano differenza tra competizioni locali e nazionali - ha dichiarato - ma credo altrettanto che tutte le forze sane della città e tutte le intelligenze vadano unite e debbano sedersi intorno ad un tavolo per lavorare per la città”. “Quel che è certo - ha concluso - è che abbiamo avuto una trasformazione evidente in una città che continua ad avere delle criticità, nella quale c’è ancora tanto lavoro da

fare ma che oggi inizia finalmente ad uscire dal tunnel. In eredità a chi verrà dopo questa amministrazione lascia una serie di progetti già finanziati, circa 79 milioni di euro con un’idea ben precisa e un progetto di città vivibile che vada da piazza Cristoforo Colombo fino alle palazzine di San Nicola”. Italia Viva è dunque pronta ad entrare nella scena politica locale. La scelta di appoggiare il sindaco Antonio Poziello alle prossime urne denota, evidentemente, un apprezzamento per quanto fatto fino ad oggi dall’amministrazione locale. Un’amministrazione spesso oggetto di polemiche, attaccata tante volte in maniera sterile, ma che ha saputo risollevare la città da un lungo momento di buio. Che non deve assolutamente ritornare.

Il Sud ancora penalizzato dal federalismo, ma a Giugliano arriva qualcosa in più

aumenta il FONDo DI SOLIDARIETÀ COMUNALE: 11,4 milioni nel 2020 Poziello: “Resta l’amarezza per il divario ancora netto tra Nord e Mezzogiorno”

Fondi di solidarietà comunale e trasferimenti dallo Stato. Sarà un anno importante per la città di Giugliano che, da questo punto di vista, può finalmente festeggiare. Nell’anno appena iniziato, infatti, la città della mela annurca riceverà un sostegno nazionale ben più alto rispetto a quanto accaduto nel 2019. Secondo i dati ufficiali trasmessi, in supporto dell’amministrazione locale arriveranno circa 11 milioni e 400mila

euro, vale a dire un milione e 290mila rispetto all’ultimo trasferimento. Un aiuto di non poco conto che consentirà al governo locale di rimpinguare le proprie casse potendo così destinare maggiori investimenti al territorio. Il dato che si analizza, già di per sé piuttosto importante, diventa ancora più significativo se si pensa che su 30 città campane destinatarie del fondo di solidarietà in questione solo la metà

riceveranno una somma totale più alta di un anno fa. E Giugliano, con i suoi 123mila abitanti, in questo gruppo di soli 15 Comuni, sarà quello che riceverà il sostegno più importante: “È un incremento significativo nei trasferimenti - ha dichiarato il primo cittadino Antonio Poziello - che potranno comportare un aumento dei servizi che il Comune offre. Le amministrazioni locali hanno ormai hanno esaurito i buchi alla cintura: più che dieta, siamo all’anoressia”. “Resta l’amarezza - ha concluso il primo cittadino - per un federalismo iniquo che in questi anni ha penalizzato i cittadini del Mezzogiorno e quelli di Giugliano più degli altri, una vera e propria truffa che ha sottratto soldi al sud per darli alle città del nord”. Qualcosa, dunque, inizia a muoversi anche se di strada da fare per dare il giusto riconoscimento al territorio ce n’è ancora tanta. Il passo, comunque, è stato fatto. Ora si passerà agli aspetti concreti con gli investimenti in diversi servizi da decicare alla cittadinanza.

3 LA CAMPAGNA d’opposizione UN TRAM TRAM PARTITO DA TEMPO

Nelle fila della minoranza posizioni discordanti e polemiche tra gli stessi consiglieri Un comunicato congiunto a firma di Partito Democratico, I riformisti, Giugliano bene comune, Partito Socialista Italiano, Polis e Movimento 5 Stelle. È stata questa la fonte di numerose polemiche, destinate certamente a sconvolgere la vita politica locale, creando dissapori soprattutto all’interno della minoranza. Quattro consiglieri comunali accusati di essere ‘stampelle’ del sindaco Antonio Poziello il quale, grazie al loro operato, avrebbe evitato la sfiducia. Le reazioni da parte dei diretti interessati non si sono fatte attendere e di certo i protagonisti di questa storia non le hanno mandate a dire. Due tra questi, Francesco Aprovitola e Pasquale Casoria, sono al momento nei banchi dell’opposizione ed è per questo che il botta e risposta avuto non può che far pensare ad una prossima spaccatura tra quei banchi. Chi pensava che ad essere divisi fossero i consiglieri di maggioranza ha dovuto così ricredersi, soprattutto di fronte ad una sfiducia nei confronti del primo cittadino che in tanti invocavano ma che in realtà non è mai stata troppo vicina. Tra cinque mesi la città sarà chiamata ad esprimere le sue preferenze alle urne e già da oggi si trova ad ‘ammirare’ una campagna elettorale che in alcune circostanze, però, è davvero partita con il piede sbagliato. In ogni caso saranno mesi di ammiccamenti, di corteggiamenti, di passaggi da un partito all’altro. Tutto per accaparrarsi voti e, dunque, una poltrona nel consiglio comunale della prossima amministrazione. Di certo c’è che il sindaco Antonio Poziello sembra trovarsi in una posizione piuttosto solida, potendo anche contare dell’appoggio di ‘Italia Viva’ che da poco ha inaugurato la nuova sede in città, mentre dalla zona costiera nascono via via nuove liste civiche. I giochi sono appena iniziati, ci sarà da divertirsi. I movimenti non mancheranno, da una parte e dall’altra. L’ultimo riguarda l’addio di Paolo Ciccarelli che ha preferito lasciare i banchi della maggioranza passando all’opposizione. Una scelta per certi versi incomprensibile, soprattutto perché avvenuta a soli 4 mesi dalle elezioni. Una scelta che, come altre, non sembra dettata da idee precise quanto, piuttosto, a ricercare ovunque, anche nelle fila di chi magari non la pensa allo stesso modo, quel consenso perduto o comunque mai avuto.


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Lunedì 20 gennaio 2020 - numero 4

Continua la lotta di amministrazione e forze dell’ordine contro l’inciviltà

sversamenti AL PONTE RICCIO: IDENTIFICATI E SANZIONATI Le fototrappole hanno colto sul fatto i responsabili accanto alla Parrocchia di San Matteo

Non si ferma la lotta agli sversamenti di rifiuti. Il lavoro delle forze dell’ordine è costante e deciso e non potrebbe essere altrimenti, visto che a non fermarsi sono purtroppo anche gli incivili. Una delle zone più delicate da questo punto di vista è senza dubbio Ponte Riccio, da sempre al centro del fenomeno relativo agli sversamenti di rifiuti, che siano speciali, quindi abbandonati da chi gestisce o lavora in attività abusive, o privati. E le telecamere di sorveglianza installate in vari punti rappresentano una delle contromosse più importanti rispetto a chi continua, imperterrito, a

violentare questo territorio. Al Ponte Riccio sono state colte sul fatto due persone che, in barba alle regole sulla raccolta differenziata, in piena notte si erano allontanate dalle loro abitazioni per abbandonare i sacchetti in strada. Le fototrappole, però, hanno immortalato i due responsabili nel momento esatto dell’abbandono fuorilegge, cosa che ha permesso alla Polizia Municipale di procedere con l’identificazione e l’applicazione delle sanzioni. In quella circostanza il primo cittadino Antonio Poziello, piuttosto che soddisfazione per l’operazione andata a buon fine,

aveva manifestato tutta la sua rabbia: “Idioti, cretini, deficienti, farabutti, criminali, zozzoni, sporcaccioni, assassini - queste le sue parole - e l’elenco dei possibili epiteti per definire questi signori è ancora lungo. Tutti, comunque, inadeguati a definire questa gentaglia che si ostina a sporcare le nostre strade, a trasformare le nostre campagne in discariche, a insozzare ogni angolo appena un po’ fuori mano. A creare le condizioni perché questa continui ad essere definita con il marchio infamante di terra dei fuochi”. Ciò che più sorprende è che, spesso, si tratta di residenti che si allontanano di poco dalle loro case per gettare spazzatura in giorni non consentiti: “Questi signori - aveva concluso Poziello - vivono tra noi, abitano qui, cento metri più in qua o un chilometro più in là. Respirano la nostra stessa aria, il fumo dei nostri stessi roghi, i medesimi veleni. Nel loro sangue c’è la nostra stessa diossina, gli stessi metalli pesanti. Si ammalano e muoiono dei nostri stessi cancri ma continuano a buttare rifiuti ovunque e a costringerci ogni giorno ad inseguirli per rimuoverli prima che vengano incendiati e per beccarli, mettendo telecamere ovunque”. Gli ultimi due beccati con le fototrappole nel piazzale antistante la Parrocchia di San Matteo.

SCARICAVANO ABUSIVAMENTE NELLE FOGNE: SIGILLI AD UNA FALEGNAMERIA A LAGO PATRIA

Il locale sequestrato dalla Polizia Municipale è risultato privo di qualsiasi autorizzazione

Rifiuti e attività abusive. Un binomio ancora troppo diffuso e ben noto alle forze dell’ordine che lo combattono quotidianamente. Accade soprattutto in zona costiera dove forse la distanza con il centro e la ‘speranza’ di non essere sottoposti a controlli ha favorito nel tempo il diffondersi di un abusivismo senza freni. Eppure, oggi, il monitoraggio del territorio esiste eccome e questo ha consentito spesso alle forze dell’ordine di porre fine a situazioni al limite dell’assurdo. Come accaduto di recente Via Staffetta a Lago Patria. Siamo in una delle strade principali della zona costiera ed è proprio qui che è avvenuto il blitz della Municipale che ha portato

al sequestro di un’attività commerciale. Si è trattato nello specifico di un laboratorio di falegnameria abusivo al quale sono stati messi i sigilli dopo che era stato accertato lo smaltimento delle vernici nelle fogne. Una brutta abitudine, un’immagine già vista, purtroppo, tante volte. Soprattutto nelle aree periferiche dove, in alcune circostanze, all’interno di attività commerciali vengono aggirate tutte le disposizioni di legge in materia di smaltimento. Nonostante esistano infatti procedure apposite che consentirebbero di evitare l’inquinamento ambientale, sono tanti i casi in cui queste stesse procedure non vengono seguite, anzi volutamente

violate. La risposta a questo tipo di comportamento è molto semplice e sta nella non regolarità delle stesse attività, che non hanno alcuna autorizzazione ad esercitare e, dunque, smaltiscono rifiuti praticamente in qualunque modo. Scene viste troppe volte, proprio come accadeva all’interno di un parco privato in via Staffetta. Qui, infatti, gli agenti della Polizia Municipale hanno sequestrato un garage adibito a falegnameria. Al suo interno, secondo le informazioni raccolte dalle forze dell’ordine, venivano prodotti mobili e altro materiale in legno in assenza di ogni autorizzazione. E la più immediata conseguenza era che i rifiuti e gli scarti di lavorazione, come vernici e solventi soprattutto, venivano smaltiti in maniera totalmente abusiva e riversati direttamente in fogna nonostante fossero altamente inquinanti. Al termine dei controlli, dunque, locale è stato sequestrato mentre i titolari sono stati denunciati.

AMBIENTE RIFIUTI: SI CONTINUA A COMBATTERE OGNI SANTO GIORNO! Poziello: “Da Roma aspettiamo ancora delle risposte concrete”

Una battaglia quotidiana per una situazione che stenta a migliorare. È quella contro i rifiuti e contro i roghi tossici. Anche ieri in via Carrafiello sono state rimosse tonnellate di rifiuti di ogni tipo, segno che le difficoltà continuano ad esserci. Mentre da Roma continua un assordante silenzio: “Il 5 settembre scorso - ha detto il sindaco Antonio Poziello eravamo 23 sindaci e abbiamo avuto un incontro al Ministero dell’Ambiente per affrontare il tema dei roghi. Avevamo chiesto provvedimenti concreti, uomini delle forze dell’ordine dedicati ai controlli, abbiamo atteso per mesi che il ministro Costa facesse qualcosa e ancora aspettiamo che tra un’intervista e una polemica si decida. Intanto la terra dei fuochi continua a bruciare, i soliti mestieranti a fare polemiche, i soliti farabutti a sversare rifiuti, noi a provare a ripulire tutto”. E così quel lavoro di ordinaria amministrazione si trasforma in un’attività straordinaria con immagini davvero terrificanti: “Tenere questa città pulita - ha tuonato - prevenire i roghi, combattere contro i piccoli e grandi avvelenatori di questa terra è una vera e propria guerra. Che non conosce pause, che non ha tregue. Molti parlano di terra dei fuochi, di roghi, di rifiuti. Pochi hanno la consapevolezza di cosa accada tutti i giorni. Ogni giorno, abbiamo in campo decine di uomini e mezzi dedicati alla rimozione dei rifiuti sparsi, ovvero tra le 50 e le 70 tonnellate di ingombranti, pneumatici, scarti di lavorazione di attività industriali ed artigianali e persino le buste di idioti che si ostinano a non fare la raccolta differenziata e a buttare i propri rifiuti dove capita”. “Ogni giorno - ha concluso - passiamo al setaccio la città per rimuovere montagne di rifiuti prima che brucino. Ogni giorno la nostra squadra di Polizia Ambientale con le guardie ambientali della Teknoservice apre sacchi, buste, letteralmente scava dentro montagne di rifiuti per beccare chi li smaltisce illegalmente, mette e rimuove decine di telecamere mobili e fotoesca, controlla attività sospettate di smaltire illegalmente rifiuti. Intorno a noi, continuano le polemiche, quasi sempre inutili sulla terra dei fuochi. Polemiche, ovvero chiacchiere a vuoto, fatte da chi invece di fare parla. E basta”. Serve l’aiuto di tutti, a prescindere dal colore politico. Dimenticando elezioni, voti, discorsi demagogici magari fini a sè stessi. Bisogna essere uniti sperando che da Roma si accorgano finalmente di quello che sta succedendo.


AMBIENTE CONTROLLI AMBIENTALI, SANZIONATO IL CENTRO COMMERCIALE ‘AUCHAN’ Lunedì 20 gennaio 2020 - numero 4

5 Il lavoro quotidiano della Teknoservice

Le violazioni riguardano l’utilizzo di sacchi neri e la mancata differenziazione dei rifiuti

I controlli ambientali negli ultimi mesi si sono intensificati notevolmente. Complice una situazione davvero difficile soprattutto in alcuni quartieri che necessitano di verifiche continue. Il tutto per garantire da un lato la diminuzione degli sversamenti di rifiuti, dall’altro il rispetto del calendario della raccolta differenziata. Entrambi con un unico comune denominatore, vale a dire la necessità di sanzionare chi dimostra di non rispettare le disposizioni di legge in merito. In tempi recenti le multe sono state numerose e hanno colpito sia privati cittadini che attività commerciali. E i controlli ambientali non hanno risparmiato neanche la grande distribuzione. La Polizia Municipale di Giugliano ha infatti sanzionato il centro commerciale ‘Auchan’ nei confronti

del quale le accuse mosse riguardano l’utilizzo dei sacchi neri e la mancata differenziazione. Nel corso dei controlli, sono stati sanzionati la galleria commerciale oltre ad un’associazione sportiva anche per la mancata comunicazione della SCIA, in base a quanto disposto dall’articolo 68 del TULPS, per delle attività di guida sicura nel parcheggio del centro. “Le regole valgono per tutti - ha tuonato il primo cittadino Antonio Poziello - per il piccolo negozio e per la grande distribuzione: i sacchi neri sono al bando e differenziare è un obbligo. Abbiamo finora sanzionato piccole e medie strutture commerciali, parchi, attività artigianali, singoli cittadini. È tempo che tutti si adeguino”. E che tutti sappiano evidentemente di essere sotto la lente di ingrandimento delle forze dell’ordine

per cui oggi, volenti o nolenti, non si può più sbagliare. A nessun livello. Che siano cittadini privati, esercizi commerciali o, come in questo caso, grandi catene poco o nulla cambia. Bisogna conformarsi alle regole, a quelle regole che sono sempre esistite sulle quali però, forse, in passato c’è stato troppo lassismo. Il vento è cambiato. Le forze dell’ordine hanno pianificato controlli quotidiani ed un monitoraggio costante del territorio che oggi non lascia spazio ad alcuna interpretazione. L’ambiente è oggi in cima alla lista delle priorità di amministrazione e forze dell’ordine. Troppo tempo criminali e incivili hanno avuto campo libero. Adesso, come testimoniano le ultime operazioni sul territorio, è guerra aperta. In nome della terra, in nome del rispetto che ogni cittadino merita.

Il Sindaco: ”è assurdo che vengano anche da fuori ad inquinare il territorio”

DENUNCIATO RISTORATORE DI LUSCIANO: LA SUA SPAZZATURA IN via palmentiello La Polizia ambientale è risalita all’uomo rovistando nei sacchetti abbandonati

I controlli delle forze dell’ordine non fermano l’inciviltà. Esiste infatti ancora chi preferisce aggirare le leggi violentando il territorio piuttosto che rispettarlo. Sono tanti i casi di sversamenti di rifiuti, l’ultimo, in rigoroso ordine di tempo, quello che si è verificato in via Palmentiello. Nello specifico è stato il primo cittadino Antonio Poziello a chiarire quanto accaduto: “Il vizietto - ha tuonato il sindaco - non se lo tolgono mica. Questa volta il colpevole è un ristoratore di Lusciano che aveva sversato un bel po’ di sacconi contenenti rifiuti a via Palmentiello, nei

pressi dell’uscita ‘Giugliano’ dell’Asse Mediano”. L’intervento delle forze dell’ordine ha consentito di risalire al responsabile: “La Polizia Ambientale della Municipale di Giugliano - ha chiarito Poziello - è risalita al colpevole verificando il contenuto dei sacconi. È così scattata la denuncia penale per il titolare e sono state elevate sanzioni per duemila euro”. La situazione è paradossale. Da sottolineare la caparbietà e capacità degli agenti nel risalire al colpevole anche se un intervento simile è testimonianza di come il quadro sia davvero complesso: “Resta l’assurdità della cosa - ha

sottolineato ancora il primo cittadino-. Che un imbecille venga da Lusciano a buttare i suoi rifiuti a Giugliano, anziché smaltirli facendo nella sua città la raccolta differenziata. Hai voglia a pulire e ripulire tutti i giorni, c’è sempre il farabutto di turno che poi viene ad imbrattare tutto. Eppure è noto che il Comune di Giugliano ci stia andando giù pesante con le multe. È risaputo ed ampiamente pubblicizzato il fatto che la Polizia Municipale stia mettendo telecamere nascoste in giro per le campagne per beccare furbetti e farabutti. Peraltro, i cumuli e le buste abbandonate vengono sistematicamente aperte per cercare di individuare chi abbandona i rifiuti”. “È assurdo - ha concluso - che nel 2020 stiamo ancora ad inseguire questi farabutti, un po’ delinquenti e molto zozzoni”.

Un’attività costante, spesso straordinaria, difficile. È quella che, giorno dopo giorno, svolgono i dipendenti della ditta incaricata della raccolta, la Teknoservice diretta dal dott. Giuseppe Spacone. Un ruolo complicato il loro, che spesso si scontra con la componente inciviltà che, in alcuni frangenti, è ancora purtroppo molto forte. Perché la raccolta dei rifiuti qui, come da altre parti s’intende, non è un’attività semplice. E non si sostanzia solo nel passaggio quotidiano all’esterno di parchi e condomini con l’eliminazione di quella spazzatura che segue (o almeno dovrebbe seguire) il calendario della differenziata. In più di una circostanza, infatti, l’amministrazione comunale ha dovuto sollecitare il loro intervento quando ci si è trovati di fronte a vere e proprie discariche a cielo aperto. Una situazione che si è verificata più volte in zona costiera, soprattutto nelle zone più impervie, più difficili da raggiungere, in quelle campagne quasi abbandonate ma considerate da incivili e criminali perfette per gli sversamenti. L’attività della Teknoservice, braccio operativo su indicazione di amministrazione e forze dell’ordine, è stata fondamentale soprattutto durante il periodo estivo. Perché l’intervento tempestivo con l’eliminazione di ogni genere di rifiuti, anche speciali, anche pericolosi a volte, ha spesso evitato lo sviluppo di quei roghi tossici che per anni hanno devastato l’ambiente. Non è tutto però. Perché spesso da qualcuno sono arrivati attacchi ingiustificati nei confronti della loro attività, per una raccolta spesso lenta o magari non compiuta, senza che venissero considerati nella giusta maniera i ritardi storici negli impianti di conferimento o magari il mancato rispetto del calendario della differenziata. Nonostante i tanti e continui ostacoli, va però sottolineato che oggi Giugliano, intesa come centro e zona costiera, non deve più confrontarsi con le immagini assurde di qualche anno fa. E allora basterebbe poco per risolvere la situazione, basterebbe che tutti rispettassero il territorio e che tutti considerassero anche un ‘semplice’ sacchetto illegale come un vero attentato a questa terra. Chi lavora per la pulizia delle strade c’è e l’attenzione sul tema è sempre molto alta. Ma è necessario che tutti remino nella stessa direzione. Si sarebbe dovuto fare da tempo, mentre qualcuno preferiva distruggere il territorio. Il vento è cambiato. Almeno si spera.


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Lunedì 20 gennaio 2020 - numero 4

Il Consigliere Iovinella:” Stiamo pagando un passato senza alcuna manutenzione”

CORSO CAMPANO, STRADA RIAPERTA

Terminati i lavori al collettore fognario della principale arteria stradale cittadina

Una fragilità idrogeologica importante. È questo quanto evidenziato dall’ultimo crollo stradale, quello avvenuto al corso Campano. Una storia, questa, diversa però per certi aspetti dalle altre situazioni stradali critiche. Qui, infatti, un avvallamento evidente era stato notato da alcuni commercianti che avevano così contattato gli addetti ai lavori per chiedere un immediato intervento. La risposta non era tardata ad arrivare. La strada fu chiusa e tecnici e operai avevano dato il via alle verifiche che evidenziarono l’ennesima fragilità del collettore fognario. Sul posto, oltre agli addetti ai lavori, il sindaco Antonio Poziello e il consigliere Francesco Iovinella: “Il sottosuolo - ha detto quest’ultimo - è attraversato in alcuni casi da veri e propri fiumi. Va però evidenziata anche l’assenza in passato sia di una vera manutenzione che della consapevolezza dei rischi connessi. Quando sono stati fatti i lavori a Piazza Gramsci, ad esempio, non furono rifatti i servizi sottostanti. Inoltre, la piazza fu pavimentata montando la pietra lavica sull’asfalto sottostante la vecchia

viabilità, senza nemmeno preoccuparsi di mettere una rete elettrosaldata che avrebbe evitato o contenuto lo sprofondamento, riducendo i pericoli per i cittadini“. Oggi, dunque, il territorio sta presentando il conto di scelte sbagliate compiute in passato. “Quando la precedente amministrazione programmò i lavori del PIU Europa al Corso Campano – ha proseguito – non si preoccupò affatto di verificare lo stato delle fogne sottostanti che era noto fossero abbastanza malmesse. Addirittura ci furono consiglieri dell’allora maggioranza che con grande veemenza evidenziarono la necessità di prevedere un consolidamento delle fogne sottostanti senza essere presi in considerazione. L’attuale Amministrazione, da sempre polemica con quel progetto avviato poi dai Commissari, ne ha dovuto gestire i guai, provando a metterci una pezza“. “Stupisce – ha concluso Iovinella – che alcuni consiglieri oggi di opposizione, ma al governo quando questi progetti furono avviati, si sveglino dal letargo per dire cose che, dette oggi, fanno

ridere, dette nel 2012 o nel 2013 avrebbero potuto fare la differenza ed evitare errori. La campagna elettorale evidentemente restituisce la parola ma non risveglia la coscienza: quella delle proprie colpe. Ed anche i silenzi sono colpevoli“. I lavori intanto sono andati avanti, senza sosta, anche approfittando delle condizioni meteo favorevoli degli ultimi giorni. E questo ha consentito dopo poco più di un mese di riaprire una strada fondamentale per il corretto deflusso del traffico veicolare. Disagi superati, dunque, e strada riaperta. Ma soprattutto l’ennesimo intervento nel sottosuolo che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche. Perché i lavori che sono stati eseguiti rappresentano ciò che si sarebbe dovuto fare tanti anni addietro, quando invece si è preferito dare priorità ad altri aspetti senza pensare che la natura, prima o poi, avrebbe presentato il conto.

Una rivoluzione per chi vorrà investire in un settore troppo spesso dimenticato

BANCA DELLA TERRA CAMPANA, PARLA L’ASSESSORE PAOLO CONTE “Il prossimo passo sarà dare il giusto valore al patrimonio agricolo giuglianese”

L’attesa è terminata. Dal mese di gennaio la ‘Banca della Terra Campana’ diventerà realtà. E potrebbe essere una vera e propria rivoluzione, un distacco netto col passato che consentirà nuovi investimenti nel settore agricolo e il rilancio di aree abbandonate. L’annuncio è arrivato da Nicola Caputo, consigliere delegato all’agricoltura del Presidente della Regione Vincenzo De Luca. Una notizia importante, attesa da tempo, un

annuncio che consentirà di recuperare terreni agricoli abbandonati dando anche opportunità di lavoro a chi vorrà investire in questo settore. E da questo punto di vista non ha voluto nascondere la sua soddisfazione l’assessore all’attività agricola del Comune di Giugliano Paolo Conte: “Si tratta - ha detto - di una grande opportunità per i giovani del nostro territorio che vogliono investire in attività agricole ma anche per la valorizzazione di terreni fino ad oggi abbandonati”. Per ora sono disponibili in banca dati solo i terreni appartenenti al demanio regionale ma anche nel territorio comunale partirà a breve termine il censimento: “L’idea di base - ha sottolineato Conte - è contrastare l’abbandono dei terreni e delle produzioni agricole, contenere il degrado ambientale e favorire il ricambio generazionale in agricoltura. Con la ‘Banca della Terra’ potremo dare ulteriore impulso allo sviluppo del comparto agricolo regionale attraverso

la valorizzazione del patrimonio agricolo comunale e il recupero produttivo di terreni incolti e abbandonati da destinare soprattutto ai giovani”. L’assessore ha voluto rimarcare come questa situazione potrà essere un’occasione per gli imprenditori che vorranno investire e, di conseguenza, per chi vorrà iniziare a sviluppare competenze in un settore importante e affascinante ma ha bisogno di un supporto nell’avviamento imprenditoriale: “I terreni incolti - ha concluso l’assessore Conte - non solo costituiscono un rischio soprattutto nel periodo estivo per gli incendi, ma rappresentano un segnale di degrado per il territorio. Il presidio della nostra campagna attraverso il lavoro agricolo rappresenta uno dei migliori sistemi di conservazione e di valorizzazione del paesaggio”. Un’opportunità da non perdere, dunque. Che deve portare alla valorizzazione di tutto ciò che fino ad oggi è stato sfruttato, purtroppo, soltanto per interessi economici personali.

POLITICA terminati i lavori alla chiesa della maddalena

Un pezzo di storia, di cultura che rientra nella disponibilità della città. Nelle scorse settimane è stata infatti completata la ricostruzione del tetto e portati a termine tutti gli interventi strutturali riguardanti la Chiesa della Maddalena al Corso Campano. Un risultato importante che mette un punto esclamativo su una storia nota a tutti e consente finalmente di girare pagina rispetto ad un passato piuttosto difficile. Particolare attenzione è stata data ai lavori riguardanti il tetto che, crollato qualche anno fa, è stato ora totalmente ricostruito. Dopo decenni di completo abbandono, dunque, la chiesa entro la metà del prossimo mese di febbraio tornerà finalmente ad essere fruibile. Una corsa contro il tempo per un obiettivo prestigioso, soprattutto se si considera che la chiesa è chiusa ed inagibile da ormai un trentennio. I lavori hanno avuto un lungo periodo preparatorio, anche per ottenere le autorizzazioni dalla Sovrintendenza. Nelle scorse settimane è stata anche completata la copertura con l’utilizzo delle tegole e sono stati realizzati tutti gli impianti. Questo secondo un programma ben preciso che consentirà di ultimare gli interventi entro la fine di gennaio. Da quel momento, poi, la Chiesa potrà essere riaperta al pubblico. Particolarmente soddisfatto, e non avrebbe potuto essere altrimenti, il sindaco Antonio Poziello: “Ci riappropriamo - ha dichiarato - di un altro pezzo del nostro patrimonio storico e architettonico. Personalmente, non ho memoria di quella struttura, non ci sono mai potuto entrare. La ricordo da sempre chiusa e abbandonata: oggi, dunque, ci apprestiamo a restituirla alla città”. Importante aver dato un segnale significativo a tutta la cittadinanza. L’attenzione al territorio è anche questo, vale a dire ridare valore ad un patrimonio storico e culturale quasi dimenticato negli anni. Oggi questo trend negativo, anche come testimoniato da altri interventi già compiuti e altri ancora programmati, sembra essere stato finalmente abbandonato. L’attenzione per il patrimonio culturale della città da parte dell’amministrazione locale è dunque evidente. È giusto che tutti possano conoscere e usufruire proprio di questo patrimonio, con il quale forse qualcuno non si è mai confrontato perché dimenticato da troppo tempo. Perché è un pezzo di storia della città ed oggi sta tornando alla luce grazie a sacrifici non indifferenti.


ATTUALITà

OPEN DAY AL V CIRCOLO: LABORATORI per tutti DALLA MUSICA ALLA CHIMICA Una giornata dedicata ai bambini e all’offerta formativa a loro dedicata

loro nell’insegnamento affinché tutti arrivino all’obiettivo. Il nostro credo è che la scuola debba essere per tutti e per ciascuno e allora bisogna crederci tutti insieme, lavorare insieme e apprendere insieme, tramite la condivisione e l’alleanza con le famiglie. E in questo senso i laboratori che abbiamo presentato riguardano tutti i nostri alunni”. Le parole della dirigente denotano amore e passione per questo che non può essere solo un lavoro. Perché quando si parla di bambini c’è assolutamente dell’altro. E c’è il futuro, perché è dalle scuole e dalle famiglie che deve arrivare l’input più importante, quella linfa vitale per i più piccoli che è stata portata a conoscenza di tutti. Open day al quinto circolo didattico. Una giornata dedicata ai bambini, alle loro capacità, alla loro voglia di trasmettere quello che hanno dentro. Una giornata emozionante nella quale sono stati illustrati i laboratori che riguardano tanti settori, dalla musica alla chimica. Piacevolmente colpiti i genitori degli alunni da un’iniziativa

che ha consentito di coinvolgere tutti gli studenti del plesso scolastico in questione. Felice e senza dubbio emozionata la dirigente scolastica Sabrina Zinno: “Si parte dalla musica ha detto - fino ad arrivare alla chimica. Nessun bimbo è uguale all’altro, ognuno ha stili di apprendimento diversi e noi viaggiamo insieme a

L’assessore Carla Rimoli:” Iniziative che danno il coraggio alle vittime di denunciare”

una panchina rossa per dire NO alla violenza sulle donne

Un rosso che è speranza, che è simbolo di una battaglia che non deve mai finire. Una battaglia che non va confinata ad una sola giornata ma che va combattuta ininterrottamente. Quel rosso che ha illuminato il ‘Sohara Luxury club’ la scorsa notte, quello che hanno indossato i bambini della ‘Don Salvatore Vitale’, gli insegnanti, i dirigenti scolastici. Quel rosso che è stato il colore dominante in una giornata

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importante, quella necessaria a dire ‘no’ alla violenza sulle donne, quella in cui Giugliano ha risposto presente. Perché ‘alle donne va rubato il cuore... non la vita’ ed è questo un messaggio che va diffuso a macchia d’olio, senza freni, senza che nessuno debba o possa opporsi. È il messaggio di speranza ma allo stesso tempo di forza, è quello che hanno voluto gridare a gran voce il sindaco Antonio Poziello, l’assessore alle pari

opportunità Carla Rimoli, la sociologa Arianna Poziello, la scrittrice Marina Marotta, monsignor Angelo Parisi. Tutti presenti per un evento da ricordare, nel quale splendida è stata la presenza dei ragazzi della scuola di danza diretta da Roberto Prete che sono stati interpreti di una rappresentazione struggente, commovente e al tempo stesso che punta a guardare al futuro con una speranza. La speranza che la violenza di genere, e contro le donne nello specifico, possa concludersi una volta e per tutte e che i numeri devastanti di chi subisce vessazioni e umiliazioni ogni giorno possano finalmente diminuire. “L’ostacolo più grande – ha detto l’assessora Carla Rimoli – è convincere la donna a denunciare perché questo troppo spesso non avviene. L’obiettivo è costruire una rete intorno alle donne vittime di violenza, per garantire loro un futuro che sia nettamente diverso dal loro”. “È fondamentale la prevenzione attraverso l’educazione dei più giovani, ma soprattutto è necessario non spegnere mai i riflettori sul tema”.

FORMAZIONE DEI DIPENDENTI AZIENDALI: IL Centro Studi e Formazione INFORMA Un’opportunità per le aziende e per i loro dipendenti. La notizia arriva dal CSF ‘Centro studi e formazione’ diretto da Tommaso Marrone, che da sempre ha mostrato attenzione nei confronti delle possibilità diverse che quotidianamente si aprono nel mondo del lavoro. Questa volta la novità riguarda la ‘Formazione gratuita dei dipendenti aziendali’. Tutte le aziende iscritte al fondo interprofessionale denominato ‘Fondimpresa’ potranno infatti beneficiare del contributo aggiuntivo

per effettuare la formazione aziendale ai propri dipendenti. La formazione, nello specifico, può essere di qualsiasi tipo eccezion fatta per la sicurezza sul lavoro, vale a dire i corsi di Inglese, Informatica, tecniche di vendita, comunicazione marketing, software specifici eccetera. Le aziende che vogliano partecipare dovranno inviare allo stesso ‘Centro studi e formazione’ le domande apposite nel periodo che va dalle 9 del 17 febbraio 2020 fino alle 13 del 20 aprile 2020.

A fine febbraio sarà presentato il nuovo libro di Coppola

LA STORIA DI GIUGLIANO, Raccontata in filastrocche

Manca poco per la presentazione del nuovo lavoro di Emmanuele Coppola. Dopo aver pubblicato nel 2000 il libro ‘Giugliano anni ‘50’ sarà un nuovo viaggio nella memoria di luoghi e tradizioni di strada della città. “Molte insegnanti delle elementari e docenti delle superiori cominciarono ad invitarmi in classe per tenere lezioni informali sulla storia remota di Giugliano, sugli usi, i costumi e le tradizioni locali, mi dissi allora che avrei potuto volgere quegli argomenti in filastrocche, convinto che avrebbero meglio ritenuto a memoria qualcosa di quelle storie”- spiega l’autore -”elaborai così il progetto di scrivere, a tempo perso, questo libro distribuendo gli argomenti su fogli volanti che avrei poi coordinati e raccolti sotto il titolo di ‘La storia di Giugliano raccontata in filastrocche con informazioni critiche per chi vuole uscire dal gioco. Questo, nelle mie intenzioni, non era una raccolta di filastrocche strampalate, di quelle che si usano per meravigliare i bambini, ma un libro di storia che impensati di rendere più leggero, accessibile soprattutto alla curiosità dei ragazzi, magari divertente, ma comunque minuziosamente documentato tale da risultare gradito a tutti gli altri concittadini. Per attirare l’attenzione degli alunni di quinta elementare, mi è sembrato conveniente usare un linguaggio da filastrocche ma esponendo gli eventi da narrare in quartine di endecasillabi a rime baciate. Nell’ultima quartina, poi, ho rivolto un invito a quell’unico ideale alunno che avrebbe avuto la diligente costanza di rimanere fino all’ultimo ad ascoltare: ‘Perché tu allor non ti riduca a fare la pecora intruppata da gabbare, ti esorto adesso a ritenere a mente la Storia del Paese e della gente’


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cultura

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Fiabe, concerti e spettacoli. Ma anche laboratori, animazione e video mapping: la città sempre più viva

la magia di un natale indimenticabile Oltre i fondi comunali, intercettati quelli di Regione e Città Metropolitana per realizzare un programma mai visto prima

il basile 2.0 nel segno di fabio pezzurro La Compagnia dei Folli in “I colori della Befana”

Concerto di Enzo Avitabile nel Santuario dell’Annunziata

...segue dalla prima

il natale delle fiabe Qui attori in maschera hanno raccontato ai tanti presenti le fiabe del Basile mentre nell’omonima scuola media sono stati allestiti laboratori musicali. Si sono alternati nei racconti Stefania Remino, Emanuele D’Errico, Dario Rea, Fulvio Sacco, Roberto Solofria, Antimo Navarra, Michele Brasilio, Marina Cioppa e Vincenzo Bellaiuto selezionati con maestria da Caos Teatro. Le cinquanta fiabe sono state Cannetella, Penta Mano-Mozza, Viso, Sapia Liccarda, Lo scarafaggio il topo il grillo, La foresta di agli, Corvetto, L’ignorante, Rosella, Le tre fate, La pietra del gallo, I due fratelli, I tre re bestia, Le sette cotennine, Il dragone, Le tre corone, Le due pizzette, I sette colombelli, Il corvo, La superbia punita, La papera, I mesi, Pinto smalto, Il tronco d’oro, Nennillo e nennella, I cinque figli, Sole luna e talia, Sapia, I tre cedri, La fabia di zoza, Vardiello, Il racconto dell’orso, Peruonto, La mortella, Il Mercante, Faccia di Capra, La pulce, La gatta Cenerentola, La cerva fatata e La vecchia scorticata. Il tutto mentre ogni 30 minuti, sulle facciate dei palazzi, veniva messo in scena lo spettacolo di video mapping

Fiabe sotto i portoni - 50 fiabe in 5 giorni

Presepe Vivente - Parrocchia San Matteo

capace di riprodurre ‘Lo Cunto del Basile’. In tutto il centro storico, poi, trampolieri, sputa fuoco e animatori diversi hanno intrattenuto e affascinato i bambini con un trenino studiato appositamente che ha consentito agli stessi di essere portati a spasso per le vie della città. In zona costiera, invece, altri animatori hanno allietato le giornate tra piazza Cristoforo Colombo a Licola Mare e via Ripuaria alternandosi tra le iniziative on the road come ‘Christmas Piano Bar’ con Guido Tramontano, ‘The Irishsnap duo’, ‘Sax Heart’ di Francesco Gallo, ‘Christmas Tango’, ‘Spazio Hip Hop arte’, ‘Mamma Natale fotografo’, ‘Ti stringo la mano’, ‘Buon futuro’, ‘C’è posta per te’, ‘Baci e abbracci’. E la risposta della cittadinanza è stata straordinaria, con migliaia di persone che sono scese in strada per ammirare immagini e performance mai viste. Sono stati coinvolti diversi quartieri, dal centro storico cittadino alla zona costiera ed è stato un successo senza precedenti. Chi ha deciso di trascorrere questo periodo festivo in strada, ha potuto ammirare eventi diversi, tutti interessanti e particolari. Si è passati da spettacoli musicali, come il concerto di A67 condito dalla presenza dello scrittore Maurizio De Giovanni, quello de ‘La Maschera’ e Massimo Andrei. Certamente il più atteso è stato il concerto ‘Sacro Sud’ del maestro Enzo Avitabile all’Annunziata. Ma anche i più piccoli hanno saputo regalare emozioni, come nel caso del ‘Laboratorio Fiabe in Musica’ di Ludomusica diretto dal maestro Marcello Parisi. Da sottolinerare, poi, la sfilata eseguita dagli ‘Sbandieratori città regia Cavense’. Senza dimenticare poi il presepe vivente nella Parrocchia di San Matteo nella zona del Ponte Riccio e il teatrino sul quale sia i piccoli che gli adulti hanno girato assistendo ai vari spettacoli. L’amministrazione comunale ha creduto molto in questo progetto, in questo calendario di eventi mai visto prima. Per farlo gli investimenti sono stati importanti e va sottolineata in questo senso la capacità dell’Ente di intercettre altri fondi provenienti dalla Regione e dalla Città Metropolitana.

Sfilata degli Sbandieratori Città Regia Cavensi

Artisti di strada - Compagnia dei Saltimbanchi

Video Mapping in Piazza Matteotti

Concerto A67 - Chiesa delle Concezioniste

Laboratorio Fiabe in Musica - Ludomusica

Concerto de ‘La Maschera’ e Massimo Andrei

Trenino nel centro storico

Workshop teatrale, video mapping e mostra multimediale con il volto e la voce del giovane artista Fabio Pezzurro è stata la voce e il volto di questi eventi dedicati a Giovan Battista Basile. Questo giovane artista giuglianese ha avuto finalmente il riconoscimento che meritava dimostrando talento e capacità di emozionare. Voce narrante del video mapping, interprete magistrale nel video di apertura del museo Mirabasile, per poi accompagnare mano nella mano, con i sentimenti, chiunque abbia voluto viaggiare indietro nel tempo, leggendo pagine importanti della storia e della cultura di questo territorio attraverso un workshop teatrale da lui stesso diretto. Gli incontri sono stati cinque. Lezioni di recitazione movimento e voce, con al centro le immagini più suggestive tratte dalle novelle del Pentamerone o lo Cunto de li Cunti , opera alla quale si è ispirato il ciclo di incontri. Gli allievi che hanno partecipato al corso hanno affrontato la relazione emotiva e interpersonale con i corpi che occupano parte della storia. Partendo dagli orchi, passando per le streghe e finendo con gli incantesimi, l’obiettivo della lezione era vedere come ognuno approcciasse con modalità totalmente differenti ai caratteri dei personaggi, approfondendo lo studio sulla voce e interessandosi ai toni da ottenere per essere quella sensazione. Poi lo studio del linguaggio del Basile, un linguaggio apparentemente comico ma nella sua forma complesso e articolato per la sua epoca e sopratutto per chi oggi lo affronta sulla scena. Molte le difficoltà incontrate ma l’entusiasmo, la curiosità e la forza sono stati il motore di questa macchina, azionata per consentire loro di conoscere una figura fondamentale del panorama artistico, culturale e letterario napoletano conosciuto nel mondo .


Musica Lettura

Tra e

CHIESA DELLE CONCEZIONISTE

giugliano

Mercoledì 22 Gennaio

Dario Sansone

ORE 21:00

Foja

ORE 21:00

roberto colella la maschera

ORE 21:00

ORE 21:00

Davide Toffolo Tre Allegri Ragazzi Morti

sabato 1 febbraio

peppe lanzetta drammaturgo, attore e scrittore

sabato 15 febbraio

damadakà

fabio pezzurro Autore Attore Regista

Giugliano città natale

Un progetto di

Finanziato da

Città di Giugliano In Campania

Città Metropolitana di Napoli


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Il Palazzo di Città ha ospitato i capolavori dell’artista frutto di anni di esperienza

Carlo Melodia e l’Arte presepiale

di Filippo Di Nardo

Carlo Melodia è una persona conosciuta e stimata da chiunque abbia avuto modo di conoscerlo e scoprire la sua umanità, ed è per questo e altro, che è ben voluto da tutti. La sua formazione professionale ha origini lontane, e precisamente nel 1973, quando consegue il Diploma di Maturità Professionale come tecnico della Lavorazione delle Ceramiche all’Istituto IPSIA di Capodimonte: non un istituto qualsiasi, quindi. Durante il percorso studentesco collabora con le più rinomate fabbriche artistiche di Capodimonte, ed attinge una notevole esperienza con i maestri Mollica/ Visconti, De Palma, il Maiello e tanti altri, non pinco pallini qualsiasi, che lo indottrinano come meglio non si potrebbe. Facendo retromarcia scopriamo che nel 1969 –periodo in cui è alle prese per l’accettazione alle facoltà universitarie- lavora a Gattinara (Vercelli), nella prestigiosa industria di ceramiche Pozzi, come decoratore e smalterista. Dopo aver conseguito la maturità professionale apre un suo laboratorio per la lavorazione di porcellane artistiche, dove per oltre 30 anni si completa ed affina le sue indubbie capacità; dopodiché lo trasforma in studio d’arte. Negli anni a seguire insegna attività di ceramica nell’istituto Fratelli Maristi ed anche alla G. B. Basile, di Giugliano: città dove ovunque ti fermi

ad ammirare un “argomento” religioso trovi la sua firma, e prepara gli studenti agli esami di qualifica per l’IPSIA Caselli di Capodimonte. Non si contano, dicevamo, i suo capolavori, e citarli tutti non è possibile, ma ci piace ricordare i quadri votivi del campanile della chiesa di S. Matteo, a Ponte Riccio; la Madonna Delle Catene, con i due “Purgatori” in quel di Marano; le mattonelle votive quali la Misericordia, Santa Rita ed il restauro della Madonna della Mercede, nella Collegiata di Santa Sofia, opera a cui fu tagliata la mano e trafugata unitamente al Bambino; le stazioni della Via Crucis di Giugliano, e si potrebbe continuare ancora per molto. Suo è anche il Sole Cumano, che i ragazzi di Giugliano, diplomati e laureati col massimo dei voti, ricevono nella serata loro dedicata e che non ha riscontri in Italia, chiamata da quasi vent’anni: Premio Cultura San Giuliano; invenzione del Presidente Mimmo Savino. Come ci ricorda lo stesso Carlo Melodia il periodo più fecondo, che ha portato artisti di chiara fama, quali Sanmartino, Mosca, Vaccaro, è stato quello del tardo Barocco; ed è proprio a quel contesto storico che Carlo ha voluto ispirarsi, per cogliere in tali opere la contemplazione idilliaca, l’ideale arcadico, la composta accettazione della povertà, così come la malinconia e l’ironia, insieme alla semplicità e naturalezza dei personaggi i quali, pur nella loro eterna staticità, esprimono tali sentimenti. Ed è con il dovuto rispetto che il M° Melodia, con lo sguardo sempre rivolto alle opere di Lorenzo Vaccaro, Matteo Bottigliero e Carmine Lantriceni, a sua volta ha cercato, riuscendoci alla grande, di riproporre quei personaggi che, trasudando sentimenti e gli stati d’animo della gente del popolo, non mancano però di esprimere un inquieto moto

dell’anima. Questa ennesima personale di Melodia tra ceramiche e terracotta, formata da pezzi unici ed originali e che rientra nelle attività dell’amministrazione comunale in collaborazione con la Pro Loco città di Giugliano, si è tenuta, dal 29 Novembre al 10 Dicembre, nel Palazzo della Città, altrimenti detto il Comune, al Corso Campano, ha registrato un numero incredibile di visitatori che ben volentieri si sono soffermati per ammirare e chiedere informazioni al maestro il quale, non faceva mistero di aver preparato tutto il “contesto presepiale” in circa un anno di lavoro, giacché questa, a suo dire, sarà la sua ultima esposizione. Sinceramente, conoscendo la passione che lo infiamma, non ci credo più di tanto. Almeno me lo auguro. Da sottolineare come i personaggi esposti, tra figure tipiche dell’epoca, quali la venditrice di uova, la “castagnara”, il suonatore di Violino che chiede elemosine, l’acquaiola e tanti altri, siano stati rivestiti con abiti del tempo, di pregevole fattura sartoriale; mentre altri riscontrano finimenti in oro zecchino. Questo per ribadire il valore in sé, oltre la raffinatezza dei manufatti. Alla fine della nostra breve chiacchierata Carlo ha tenuto a ringraziare il fratello Gerardo, e ci ha segnalato il nome dei due suoi giovani allievi: Salvo Visone e Paolo Pezzella, di cui sentiremo parlare per la loro valenza.

cultura RAGAZZI SPECIALI IN TOUR: L’INIZIATIVA OLTRE OGNI BARRIERA

La biblioteca comunale teatro dell’evento: “Abbattiamo il muro dell’indifferenza” ha commentato l’assessore Miriam Marino “Un momento in cui le emozioni sono state davvero tante. Possiamo dire di essere partiti per un bellissimo, meraviglioso viaggio. Siamo tutti pezzi di un puzzle che, incastrati al momento giusto e al punto giusto, riescono a creare un unico grande disegno. E oggi l’abbiamo creato”. Sono le parole dell’assessore Miriam Marino che ha descritto così ‘Ragazzi speciali in tour’, l’iniziativa promossa ‘Sviluppo e territorio’ che si è svolta all’interno della Biblioteca comunale. Tante le associazioni che hanno aderito ad un progetto importante che vedrà tra di loro una fattiva collaborazione grazie alla quale si potranno aiutare i ragazzi meno fortunati. Per loro, grazie a questa iniziativa di coordinamento tra le varie associazioni di volontari, un’assistenza costante al fine di garantire agli stessi ogni diritto. Si proverà in questo modo a superare tutte le difficoltà: “Spesso – ha commentato l’assessore Miriam Marino – la mancanza di risorse umane o quella di strumenti che non sono nelle disponibilità di tutte le associazioni creano difficoltà. Ecco perché oggi costruiamo una rete tra associazioni che magari fino ad ieri non si conoscevano e che lavoravano nel sociale con finalità diverse”. “Condividiamo esperienze – ha proseguito – competenze, risorse umane e mezzi e così facendo moltiplicheremo le opportunità di dare voce ai tanti ragazzi speciali che oggi voce non hanno e aumenteremo la possibilità di dare sostegno e forza ai loro genitori”. “Il muro dell’indifferenza – ha concluso – lo si abbatte anche così, senza la necessità scendere per strada o nelle piazze ad urlare per far sentire la propria voce. Fondamentale è invece veicolare la voce dei ragazzi speciali attraverso iniziative sempre più qualificate grazie appunto alla condivisione di idee, lo scambio di energie, di esperienze e di mezzi”. All’evento ha partecipato l’onorevole Alfonso Longobardi. Le associazioni scendono dunque in campo. Come hanno sempre fatto, per un obiettivo importante da raggiungere con la sinergia, unendo quelle forze in loro possesso per lasciarsi alle spalle quelle difficoltà che sono state incontrate in determinati contesti. Un viaggio emozionante da ripetere e coltivare accanto a tutte le persone meno fortunate.


cultura

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Una vera e propria rivoluzione multimediale in onore al favolista giuglianese

MIRABASILE, IL MUSEO INTERATTIVO IN REALTÀ AUMENTATA SUL BASILE È stato inaugurato lo scorso 20 dicembre nelle sale storiche del Palazzo Palumbo

Fascino, cultura, storia. E una tradizione che viene finalmente rispolverata per essere tramandata nel tempo. Per sempre. Tutto questo è ‘MIRABASILE’, acronimo di ‘Mostra In Realtà Aumentata su Giovan Battista Basile’, un museo interattivo in realtà aumentata inaugurato il 20 dicembre scorso al Palazzo Palumbo. L’obiettivo è quello di ricordare chi era Basile come persona e come favolista oltre che il suo legame con la città della quale, nel 1600, fu anche governatore con lo stesso Palazzo Palumbo che divenne al tempo la sua residenza. In quelle celebri sale, grazie ad una tecnologia avanzata fatta di espedienti ottici e sonori, verrà creato un percorso grazie anche a quello che di lui hanno detto i suoi più importanti studiosi, vale a dire Benedetto Croce, Italo Calvino, Michele Rak e Roberto De Simone. Grandi e piccini saranno così accompagnati alla scoperta dei 50 racconti del Pentamerone con personaggi, oggetti e luoghi fatati che si animeranno in un gioco di luci e ombre attraverso cui riemergeranno le metafore del Giorno e della Notte. Durante i giorni di apertura al pubblico della mostra MIRABASILE a ‘Giugliano Città Natale’ i visitatori hanno potuto prendere parte al percorso tematico denominato ‘I Luoghi del Basile’ con

una visita guidata partita da Palazzo Palumbo per proseguire nelle chiese di Santa Sofia e di San Nicola. La prima programmazione si concluderà il 15 Gennaio con un Laboratorio sulla fiaba dedicato ai bambini e con il Convegno su Giovan Battista Basile che sarà un momento di incontro tra esperti e cittadinanza per parlare anche delle prospettive future del progetto. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è quello di trasformare l’evento in un momento di promozione dei luoghi della città, a supporto di strategie locali di sviluppo territoriale nel settore turistico-culturale: “MIRABASILE - ha detto il sindaco Antonio Poziello - rappresenta il primo tassello per la creazione di un polo culturale nella città di Giugliano che diventerà MIRA a Giugliano, un progetto più ampio all’interno del quale il percorso interattivo su Giovan Battista Basile rappresenterà la mostra

permanente e che sarà finalizzato alla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale della città”. “ Grazie alla Regione Campania - ha concluso - per averci offerto la possibilità di un contributo economico iniziale per la costruzione di questo ambizioso progetto che unirà storia, arte e nuove tecnologie, nella speranza che la nostra città possa offrire, prima di tutto ai bambini, servizi culturali innovativi che favoriscano l’apprendimento affiancando il gioco alle tradizioni e il digitale al reale. Ringrazio anche la famiglia Palumbo e la fondazione Istituto Italiano per gli Studi Europei che hanno messo a disposizione i loro spazi e l’organizzazione per avviare il progetto del primo museo stabile a Giugliano. Il mio impegno sarà quello di favorire la visita a tutti i cittadini e rendere stabile il progetto museale con la costituzione di una fondazione Giovan Battista Basile”.

11 ...segue dalla prima

la città che si unisce in diecimila abbracci

Bisogna farne tesoro evitando che quelle situazioni possano ripresentarsi. E la Giugliano vera, quella che non può non piacere a tutti, quella pulita appunto, ha dimostrato di saper reagire. E così, prima della mezzanotte che ha fatto salutare il 2019 e dato il benvenuto al nuovo anno, quasi diecimila persone si sono strette in un abbraccio sulle note di ‘Imagine’, un brano che ha fatto la storia come inno alla pace. Un abbraccio dalla valenza incredibile, dal significato unico, perché simbolo di un cambiamento che tutti vogliono. Difficile capire, però, se tutti vogliano davvero cambiare. E quando si parla della totalità non ci si riferisce soltanto ai cittadini. Intanto è arrivato forse il momento di non dare risalto solo ad una rissa ma guardare quella che è stata la risposta della città, guardando dunque ad un aspetto positivo che non può essere dimenticato. E che è soltanto uno dei tanti lati belli di un territorio che, ancora una volta, ha dimostrato di voler essere tutt’altro che inciviltà e violenza. E sono queste le scene che devono rimanere impresse nella memoria, perché sono scene che parlano di pace ma soprattutto di unione. Che dimostrano come la città voglia scrollarsi di dosso ogni immagine negativa che, a torto o a ragione, le è stata appiccicata per anni. Tutto questo nonostante qualcuno abbia voluto sporcarla nuovamente con quella rissa. I responsabili sono stati isolati, bisognerà farlo sistematicamente condannando ogni episodio simile. Senza girarsi dall’altra parte dimostrando a chi ancora stenta a crederci quale sia la vera essenza della città. Perché questa è una città che ha tanto da dare, una città che vuole dimenticare un passato tutt’altro che glorioso.


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In piazza Cristoforo Colombo donati numerosi libri di fiabe alle famiglie presenti

‘TI REGALO UNA FAVOLA’ LA GIOIA DEI BAMBINI DI LICOLA

cultura LA MAGIA DEL NATALE ALLA ‘DON SALVATORE VITALE

Presenti la Union Security, le istituzioni, le associazioni Sipes e Licola D’Amare

Una giornata diversa da tutte le altre. In un quartiere difficile ma che in tantissime circostanze ha dimostrato di avere voglia di riscatto. A Licola Mare è stata una mattinata intensa, dedicata ai bambini. Soprattutto a quelli che, per motivi diversi, non possono permettersi di essere come tutti gli altri. Un’iniziativa nata dalle associazioni Sipes e Licola D’Amare ma soprattutto dalla Union Security, con il presidente Valerio Iovinella in prima persona per dare un sorriso ai tanti bambini del quartiere. ‘Ti regalo una favola’, questo l’evento in cui fondamentale è stata la collaborazione

della ‘Libreria Claudio’, una realtà di questo territorio, che ha donato decine di libri a piccoli di tutte le età. Sorrisi ed emozioni hanno accompagnato la mattina in piazza Cristoforo Colombo, spesso identificata come simbolo di degrado ed abbandono e che invece è diventata testimonianza di cultura e condivisione. L’obiettivo è proprio questo. Essere presenti a Licola Mare con iniziative diverse e continue, per far capire che in questo quartiere, oltre agli aspetti negativi innegabili e sotto agli occhi di tutti, c’è tanto altro. E la risposta dei residenti è stata importante, quasi come se si

sentisse il bisogno di ricevere sostegno quotidiano, quasi come se si volesse ancora una volta dimostrare che Licola Mare può rinascere. Perché queste strade, spesso impervie, dove sorgono case abbandonate e stabilimenti balneari ormai distrutti, parlano di speranza, di voglia di rinascere, di una rivincita sociale che molti, moltissimi residenti vogliono. Il presidente della Union Security Valerio Iovinella ha dimostrato che quando la legalità, la cultura e il bello chiamano la gente risponde eccome. E allo stesso modo l’amministrazione comunale ha voglia di far capire che l’attenzione per questo territorio apparentemente dimenticato invece c’è. In piazza c’era anche il primo cittadino Antonio Poziello al quale i residenti hanno chiesto di continuare ad esserci.

Dal sindaco Poziello una targa emblematica: “Orgoglio giuglianese”

FRANCESCO LETTIERI, EMOZIONI NELLA CHIESA DELLE CONCEZIONISTE

Per il giovane artista un anno da incorniciare con tanti premi in bacheca

“Molto più di una giovane promessa nel panorama musicale nazionale e orgoglio giuglianese“. Questa la dedica scelta dal sindaco Antonio Poziello e da tutta l’amministrazione per Francesco Lettieri che, per salutare il vecchio e il nuovo anno, si è esibito nella Chiesa delle Concezioniste. Il giovane artista con la sua voce ha saputo regalare come di consueto emozioni e brividi a tutti i presenti confermando, qualora ce ne fosse bisogno, le attese della vigilia. Una piacevolissima serata in cui, come detto, il primo cittadino

lo ha omaggiato di una simbolica targa che testimonia la vicinanza dell’amministrazione e della città tutta a Francesco. “È stato un anno incredibile – ha detto il giovane musicista – che mi ha riservato ancora un ultimo dono. Al concerto c’era tra il pubblico, con mio grande onore e piacere, il sindaco Antonio Poziello, che mi ha sorpreso premiandomi con questa targa. Io sono infinitamente grato di questo riconoscimento, e ancor di più dell’attenzione al mio lavoro che questo gesto rivela. Orgoglioso io di essere

definito orgoglio di Giugliano. Grazie!“. L’ennesima soddisfazione, dunque, per questo ragazzo che suona e canta con il cuore, con una passione travolgente, capace di lasciare il pubblico a bocca aperta. Un artista completo che nell’ultimo hanno è riuscito a conquistare la platea nazionale, vincendo premi importanti come il ‘Musicultura’ nella splendida cornice di Macerata o il ‘Pierangelo Bertoli’ davanti ad una giuria importantissima. Giugliano ha voluto dare il giusto tributo a Francesco che ancora una volta non ha deluso nessuno. Anzi. E la targa consegnata dal primo cittadino Antonio Poziello assume così un valore ancora più importante. Un riconoscimento che sia anche un augurio, un grazie per le emozioni date con la speranza che possano essere altrettante in futuro. E se queste sono le premesse

Più di 120 i presenti allo spettacolo di Lino Barbieri nel plesso di Lago Patria Applausi a scena aperta. Un brindisi per augurarsi un sereno Natale. Tante risate ma altrettanti spunti di riflessione. Tutto questo nello spettacolo che si è svolto nella sala teatro della scuola ‘Don Salvatore Vitale’ di Lago Patria. Un evento che si inserisce all’interno di un calendario fitto di incontri e manifestazioni di cui l’istituto scolastico in questione sarà protagonista anche nei prossimi mesi. Tantissimi i residenti e non solo che hanno affollato la Sala per l’esibizione del comico Lino Barbieri. Risate a non finire, trasformazioni nei cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana e riferimenti e satira politica. Tutto, però, intervallato da momenti intensi e a tratti drammatici, interventi riguardanti il sociale grazie ai quali sono stati affrontati argomenti scottanti e purtroppo molto attuali come la violenza sulle donne, quella sugli anziani e il bullismo. Più di due ore nel quale il pubblico è stato coinvolto in tutte le situazioni: l’applauso scrosciante e il brindisi con i dolci di Natale hanno poi sancito un finale dove i sorrisi sono stati davvero per tutti. In prima fila presenti l’assessora alla fascia costiera Carla Rimoli e il sindaco Antonio Poziello, che hanno annunciato importanti progetti proprio in fascia costiera. Accanto a loro il consigliere comunale Giuseppe Di Girolamo, la presidentessa dell’associazione ‘Selene’, organizzatrice dell’evento, Giovanna Esposito e il dirigente scolastico Giovanni Fornataro. Quest’ultimo non ha potuto nascondere la soddisfazione per l’evento stesso e ha sottolineato come la scuola, oggi come nei prossimi mesi, ospiterà tante altre iniziative per i bambini e per il territorio. Pe dimostrare che proprio in questo territorio c’è tanto da raccontare, ma non di negativo. Da sottolineare poi l’emozionante coro di Natale diretto da Titta Trevi. Commozione e gioia, infine, al momento della consegna di una targa premio all’artista Mario Trevi, in onore del suo attaccamento a questo territorio nel quale vive dall’ormai lontano 1972. La serata si è poi conclusa con un momento conviviale nel quale tutti i presenti hanno espresso il loro gradimento per i momenti trascorsi insieme.


rubriche l’amministrativo dell’Avv. Mario Grimaldi

Lunedì 20 gennaio 2020 - numero 4

l’angolo poetico di Marco Palma

COSA E’ L’AVVALIMENTO?

ricordi d’infanzia

Cari lettori, oggi tratteremo il tema dell’avvalimento.

Mamma si svegliava all’alba sentivo quelle sue grosse gambe scivolare su quel pavimento cerato Poi quella voce, quel sussurro, quella voce paradisiaca che non ho mai più sentito:” Marcu’. Pigliet’ ‘o cafè” Poi quell’ odore, quel profumo di fritto di cucinato, quella moka di dodici tazze.

L’avvalimento, disciplinato dall’ art. 89 del D. Lgs. 50/2016, è quell’istituto giuridico che consente all’operatore economico, che, per una determinata gara, non possiede i requisiti richiesti, di partecipare ed evitare l’esclusione utilizzando i requisiti di altro operatore. In particolare, la norma specifica che il concorrente può soddisfare la richiesta relativa al possesso dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico e professionale, di cui all’art.83, co. 1 lett. b) e c), necessari per partecipare ad una procedura di gara, avvalendosi delle capacità di altri soggetti. La disposizione espressamente esclude di ricorrere all’avvalimento per soddisfare questi requisiti di carattere strettamente personale, di cui all’Art.80 del Codice. Perché il concorrente possa legittimamente fare affidamento, nell’ambito di una procedura concorsuale, sulle capacità di un altro soggetto, denominato ausiliario, deve presentare una serie di documenti individuati dal legislatore. Il concorrente e l’impresa ausiliaria sono responsabili in solido nei confronti della stazione appaltante per le prestazioni oggetto del contratto; inoltre gli obblighi previsti dalla normativa antimafia a carico del concorrente si applicano anche nei confronti del soggetto ausiliario, in ragione dell’importo dell’appalto. E’ ammesso l’avvalimento di più imprese ausiliarie, mentre l’ausiliario non può avvalersi a sua volta di altro soggetto. In relazione a ciascuna gara non è consentito, a pena di esclusione, che della stessa impresa ausiliaria si avvalga più di un concorrente, ovvero che partecipino sia l’impresa ausiliaria che quella che si avvale dei requisiti. Il contratto deve essere in ogni caso eseguito dall’impresa che partecipa alla gara, alla quale è rilasciato il certificato di esecuzione, e l’impresa ausiliaria può assumere il ruolo di subappaltatore nei limiti dei requisiti prestati. In definitiva possiamo dire che grazie a tela istituto si estende la possibilità di partecipazione a procedure di gara anche a soggetti non in possesso dei requisiti ma che sono avvalibili da terzi.

Sbuffafa e fumava come un battello nel Mississipi , giù si sentiva il maniscalco battere sui ferri, mamma mi diceva:” Marco aiutami”. Versavo quei cinque, sei litri di latte in quella grossa pentola, mentre di nascosto con quel cucchiaio raschiavo la parte sovrastante che mi dava il senso di panna. Poi quelle ciotole colme di pane raffermo. Dal balcone le stelle, i primi raggi del sole illuminavano la Chiesa del Purgatorio. Su quella cucina, wurstel e patatine fritte, o peperoni fritti o altro, mamma tagliava quei grossi pezzi di pane, intinti d’olio. Che forse di questi tempi, avrebbe fatto l’effetto della sindrome cinese. I miei fratelli si svegliano in silenzio, quasi con un sorriso, mentre mangiavano avidi quelle ciotole di latte e di pane raffermo. Papà era già andato a lavoro, lo vedevo di rado. Quasi mai, ricordo qualche volta, qualche sera mentre sedevo su quelle gambe stanche. Accarezzavo, quella sua rugosa pelle. Quella fame di carezze è stato il mio cruccio per tutta la vita, forse solo al suo capezzale. Ma questa è un altra storia, forse domani. Poi la casa vuota, ognuno il suo lavoro. Mamma mi addolciva, quel fiocco rosso. E rammendava quel grembiule blu. Poi scendevo le scale, lentamente, quelle scarpe risuolate senza tempo. Giù al vico Mancini c’era un pastore con il suo gregge che vendeva latte e formaggi. Giù al vico, quel piccolo bar, quelle signore. Con quella sciatta vestaglia, quel quarto di caffè appena macinato. Mentre quella linea di pullman, verso Napoli echeggiava con quei striduli freni e quel fumo. Ricordo che da piazza San Nicola potevi quasi vedere la Annunziata: non c’era niente. Solo una Giugliano che si svegliava lentamente. Dal dopoguerra. E poi tempo e poi il tempo

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storia giuglianese di F. Taglialatela Scafati

giuglianesi nel mondo

Cappella di San Tammaro interna al Borgo di Casacelle

la giuglianese luciana parisi in north carolina (USA) insegna alla duke university

Della Cappella ne fa menzione Agostino Basile, nel suo libro Memorie istoriche della Terra di Giugliano che la descrive quale Cappella beneficiale (ovvero realizzata con il contributo di un privato che ne poteva disporre l’utilizzo), sita all’interno del Borgo di Casacelle che era una Grancia, una sorte di Masseria, dei Padri Certosini di San Martino di Napoli, attorniata da circa 300 moggia di terra (un moggio è pari a 4.280 mq), coltivati da due Monaci.Inoltre, essa viene citata, allorquando Basile parla della giurisdizione territoriale della parrocchia di San Giovanni Evangelista in San Giovanni a Campo (che fino al 1623 era situata presso la Chiesa di Maria SS. delle Grazie), parrocchia che fu in origine molto vasta, comprendendo parte degli attuali Comuni di Villaricca (all’epoca Panicocoli) e di Qualiano, fino alla spiaggia di Cuma, ed avendo competenza sulle Cappelle, adesso non più esistenti, di San Nullo, di Licola, di Patria, di San Tammaro a Casacelle, di Marra (sita a via Ripuaria quasi all’incrocio con via Carrafiello) e di Casacognano (sita a via Santa Maria a Cubito in zona Mercato Ortofrutticolo). Mons. Francesco Riccitiello, nel suo libro Giugliano in Campania – Radici storiche di cultura e civiltà, parlando di San Tammaro, ci ricorda che esso era venerato nella Grancia di Casacella dei Padri Certosini che lì avevano una loro piccola comunità. La Cappella, che è stata chiusa al culto negli anni ’60, ha una conformazione rustica. La facciata principale è molto semplice e spoglia, caratterizzata solo dal portone d’ingresso, sormontato da un finestrone rettangolare. Essa è chiusa superiormente dal torrino campanario con due piccole falde, aventi la stessa inclinazione del tetto a due falde. Internamente una volte a botte sovrasta la piccola Cappella, dipinta rosa fino all’inizio della volta che invece è di colore bianco. Dietro l’altare (non più esistente), sulla parete di fondo, una piccola risega con un arco a tutto sesto sovrastato da una piccola croce dipinta in un pannello, incornicia un riquadro rettangolare, dove presumibilmente vi era una tela raffigurante San Tammaro. Sempre sulla medesima parete, una piccola apertura, ai cui lati vi sono due piccole nicchie, dà l’accesso ad un piccolo spazio utilizzato ad armadio, avente la funzione di ripostiglio per gli abiti talari ed il materiale ecclesiastico.

a cura della redazione

Luciana Parisi, laureata in Lingue e Letterature Straniere all’Orientale con una tesi seguita dal Prof. Iain Chambers, è risultata vincitrice del concorso per una cattedra di professore Ordinario in Letteratura presso il Trinity College of Arts and Sciences della Duke University, North Carolina, USA. L’ateneo americano è uno dei più rinomati a livello internazionale sia per la sua casa editrice, la Duke University Press, che per i suoi notevoli investimenti sulla ricerca scientifica e tecnologica che lo rendono un polo attrattivo per studiosi da tutto il mondo. La prof.ssa Parisi, già docente di Cultural Theory presso il Goldsmiths’ College, University of London dove ha diretto il programma di dottorato in Cultural Studies e co-diretto la Digital Culture Unit, oltre a essere stata recentemente visiting professor presso la University of Berkeley, è una studiosa apprezzata a livello internazionale per la sua ricerca sulla filosofia dei media e la progettazione computazionale, ed in particolare per le sue monografie Abstract Sex: Philosophy, Biotechnology and the Mutations of Desire’ (Continuum Press, 2004), e ‘Contagious Architecture. Computation, Aesthetics and Space’ (MIT Press, 2013). Della sua esperienza all’Orientale, dice: “La formazione che ho ricevuto presso L’Orientale, e in particolare i corsi del prof. Chambers, sono stati per me essenziali nello stimolarmi a continuare il mio percorso di ricercatrice e docente nel Regno Unito e ora negli Stati Uniti. L’amicizia e lo scambio intellettuale con docenti dell’Orientale quali Iain Chambers, Lidia Curti, Silvana Carotenuto e Tiziana Terranova sono continuati in questi anni, anche tramite la convenzione tra L’Orientale il Goldsmiths’ College di cui sono stata referente. Nei prossimi anni, a partire già dal 2020, abbiamo programmato con la prof.ssa Terranova con cui da molti anni collaboro scientificamente, una serie di scambi, anche a livello dottorale, e convegni e ricerche comuni che coinvolgeranno i due atenei sul tema delle nuove tecnologie. Inizieremo già l’anno prossimo, grazie a un finanziamento ottenuto da Duke, con l’organizzazione di un convegno internazionale presso L’Orientale sull’intersezione tra media digitali, computazione, afrofuturismo, e studi culturali”.


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Lunedì 20 gennaio 2020 - numero 4

giugliano calcio

ecco il ‘DE CRISTOFARO’, si torna a casa In Consiglio comunale si è votato a favore dell’affidamento al Giugliano calcio

“Restituiamo alla città ed ai tifosi una struttura che avevamo trovato distrutta. Abbiamo investito oltre un milione di euro e ne abbiamo stanziati ancora un milione e 400 mila euro per realizzare anche la curva, l’impianto di illuminazione e la pista di atletica. Ora ci auguriamo che siano in tanti a recarsi allo stadio per festeggiare con il Giugliano la riapertura”. Questo l’annuncio del sindaco Antonio Poziello che ha ufficializzato il ritorno del Giugliano nel nuovo ‘Alberto De Cristofaro’. La casa di sempre, ma rinnovata in lungo e in largo, come ha sempre voluto l’amministrazione comunale e, soprattutto, il mai dimenticato presidente Salvatore Sestile. Uno stadio in cui si è lavorato ininterrottamente, dove le difficoltà di un maltempo a volte apparentemente più forte di tutto sono state superate nel migliore dei modi. I lavori all’interno dell’impianto di via Epitaffio sono stati tantissimi ed hanno consentito di lasciarsi finalmente alle spalle le immagini di un tempo, simbolo di abbandono. Gli interventi hanno riguardato nello specifico sia gli spazi interni, tra spogliatoi e bagni, ma soprattutto quelli esterni, con il

miglioramento delle tribune e con un terreno di gioco composto da erba sintetica di ultima generazione. Chiusi gli interventi, dunque, sono poi partite le attività di collaudo e quelle necessarie ad ottenere le autorizzazioni necessarie all’utilizzo. La ‘Commissione Provinciale di Vigilanza Locali Pubblico Spettacolo’ tenutasi lo scorso 7 novembre ha prescritto diversi adempimenti. Tra questi la verifica dell’idoneità statica, dal momento che le strutture in cemento hanno ormai più di dieci anni. L’amministrazione comunale, quindi, ha provveduto a nominare un tecnico che si è occupato di verificare proprio l’idoneità statica mediante prove di carico che sono state prontamente eseguite. E l’esito certificato è stato assolutamente positivo. Contemporaneamente, il 18 dicembre scorso, si è riunita la Commissione comunale che aveva a sua volta richiesto alcune certificazioni esprimendosi poi positivamente poco prima della fine dall’anno. Esattamente il giorno 27 dicembre quando, peraltro, il Consiglio comunale è stato chiamato ad esprimersi sull’affidamento dello stadio in via provvisoria al Giugliano Calcio. In quella circostanza non sono mancate

le polemiche con alcuni esponenti dell’opposizione che si erano pronunciati contro una decisione rapida invocando ulteriori verifiche: “Avevamo inizialmente ipotizzato di affidare la struttura con una delibera di giunta - ha detto il sindaco Antonio Poziello - ma dopo una serie di verifiche si è arrivati all’affidamento provvisorio al Giugliano calcio. Abbiamo fatto dei rilievi per l’agibilità della struttura e la Commissione che si occupa di ciò ha accertato il collaudo. La struttura è stata affidata avendo tutti i crismi dell’agibilità”. L’amministrazione comunale si era peraltro già rapportata sia con la Commissione regionale che con quella comunale, ognuna competente per eventi di diversa portata: “Ci eravamo portati avanti con il lavoro - ha concluso Poziello - perché l’obiettivo era quello che la struttura potesse essere subito utilizzabile. Per evitare che i tempi potessero ulteriormente dilatarsi, abbiamo puntato all’affidamento provvisorio al Giugliano Calcio per l’immediata fruibilità e vigilanza”. L’attesa, dunque, è finita. I tigrotti hanno salutato il ‘Vallefuoco’ di Mugnano che li ha ospitati per due anni e sono entrati nella loro nuova casa. Il primo regalo veramente importante del nuovo anno alla città, quello stadio che avevano chiesto i tifosi e che la società e l’amministrazione hanno fortemente voluto. E a questo punto, dopo le altre strutture già inaugurate a Casacelle, la cittadella sportiva è ormai una realtà e il quadro può dirsi completo.

UNA BEFANA SPECIALE GRAZIE AL CUORE DEI TIFOSI

L’iniziativa dei gruppi organizzati nella prima partita del nuovo anno Un’iniziativa nobile, perché disinteressata, di quelle che vengono portate avanti con il cuore. E l’amore e il cuore in questa circostanza sono stati davfero enormi. Tutto grazie ai sostenitori della squadra di calcio locale, nello specifico da quelli di un gruppo organizzato, che sono riusviti a regalare un’Epifania più serena e felice a tutti i bambini meno fortunati. Lo hanno fatto nel loro mondo, nella loro realtà, quella degli spalti, dove si tifa, si gioisce, si soffre. Quegli spalti che, per una volta, sono stati la location di un grande regalo, ai bambini, soprattutto quelli in difficoltà che hanno potuto così dimenticare per qualche ora tutti i problemi. Lasciando spazio solo a tanti sorrisi. I tifosi gialloblù lo avevano annunciato in un comunicato ufficiale. Tra quelle righe si era intuito sin da subito che avrebbero organizzato una ‘calza’ speciale: “In occasione delle festività natalizie - si leggeva nella nota - il Movimento Ultras Giuglianese ha deciso di donare ai piccoli ospiti di alcune comunità di accoglienza per minori operanti sul nostro territorio la tradizionale calza della befana. Con la speranza di donare un sorriso a chi lotta ogni giorno per un futuro migliore”. “Nell’epoca in cui la parola noi lascia sempre più spazio ad un io egoistico e avido - continua - nell’epoca in cui i benpensanti da salotto chiamano criminalità la genuina passione e restano indifferenti di fronte ai bisogni del prossimo, noi ultras giuglianesi scegliamo ancora valori come l’appartenenza ad una comunità cittadina, l’aggregazione e la solidarietà. Scegliamo di stare dalla parte della nostra gente, scegliamo di stare dalla parte degli ultimi”. Il Giugliano calcio, in occasione della sfida al Castrovillari di oggi pomeriggio, ha appoggiato l’iniziativa dei propri supporter allestendo al ‘Vallefuoco’ di Mugnano un point in cui sono stati portati i doni per la calza della Befana che sono stati poi devoluti alle stesse comunità.


giugliano calcio Classifica

Lunedì 20 gennaio 2020 - numero 4

PT G V N P F S

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undicesimo SUCCESSO: MARSALA AL TAPPETO I siciliani battuti 2 a 1 grazie a Orefice e Di Girolamo

di Patrizio Annunziata

Ultimo turno - Serie D - girone I

Dopo l’immeritata sconfitta di Troina sette giorni fa, il Giugliano torna alla vittoria. E lo fa nel giorno più importante, quello del ritorno al De Cristofaro. Gli spalti sono gremiti, il calore dei tifosi è enorme. I ragazzi di mister Agovino lo sentono e partono fortissimi. Dopo soli quattro giri di lancette, infatti, i tigrotti sono già in vantaggio. Azione in stile rugbystico, la palla filtrante è di Logoluso, la sentenza è invece del giovane Antonio Orefice il quale, trovatosi a tu per tu con l’estremo difensore avversario, non sbaglia siglando la prima rete nel nuovo De Cristofaro. Si gioca ad una sola porta, il Marsala non riesce a prendere le misure agli avversari e così, al minuto numero 9, i padroni di casa potrebbero già raddoppiare. Bomber Esposito, però, nonostante una tempestiva deviazione in scivolata, non riesce ad inquadrare lo specchio della porta. La replica del Marsala arriva al 12esimo ma si infrange sui guantoni di un super Mola che dimostra ancora una volta di essere portiere di altra categoria

togliendo dalla rete un gol praticamente fatto dopo il colpo di testa di Inzoudine. Sventato il pericolo, il 20esimo il Giugliano trova il raddoppio: a siglarlo Rosario Di Girolamo che capitalizza di testa un assist da calcio piazzato di Liccardo. Il Marsala sembra accusare il colpo ma si riorganizza e riesce nel finale di tempo addirittura ad accorciare le distanze: Padulano recupera il pallone sulla trequarti e lascia partire un tiro a giro sul quale Mola non può davvero nulla. Nella ripresa gli ospiti sembrano avere una marcia in più ma le occasioni più importanti le hanno ancora una volta i ragazzi di Agovino. Da segnalare infatti il 53esimo in colpo di testa di Carbonaro di poco alto e, proprio a fil di sirena, una doppia opportunità prima con D’Angelo, poi con Dublino che trovano però sulla strada tra loro e il gol prima l’estremo difensore avversario poi la traversa. Nel mezzo due spaventi, arrivati dai piedi di Maiorano e di Padulano. Il punteggio, però, non sarebbe cambiato. Il Giugliano torna alla vittoria E consolida così il suo posto in zona play-off.

Cori, sorrisi e lacrime per il sogno finalmente realizzato

NEL NOME DEL PRESIDENTE SALVATORE SESTILE

Prossimi turni - Serie D - girone I 4° giornata ritorno 26/01

5° giornata ritorno 02/02

La vittoria di tutti. Della squadra, della gente, degli ultras, della famiglia Sestile. Una vittoria che va oltre il risultato sportivo perché ciò che più contava era ritornare a casa, in quel De Cristofaro che tutti hanno desiderato. In occasione del match con il Marsala, sulle tribune con i tifosi e sul prato verde con la squadra c’era anche lui, il mai dimenticato presidente Salvatore Sestile. C’era nei cori degli ultras, c’era negli occhi e nelle lacrime della sua famiglia, c’era nei sacrifici che sono stati fatti per riportare il Giugliano dopo sette lunghi anni tra le mura amiche, in casa propria. Una strada tortuosa, piena di inconvenienti e di ostacoli, una strada che mai nessuno, prima d’oggi, aveva avuto il coraggio di percorrere. E invece la famiglia Sestile, Salvatore prima di tutti, e l’amministrazione locale sono andate a braccetto in questa grande avventura, facendo tempo fa a tutta la città una promessa che in pochi avrebbero pensato si sarebbe avverata

già in questa stagione. Il Giugliano è finalmente a casa e non più in trasferta e quel taglio del nastro, così rapido, così semplice, ha permesso di lasciarsi alle spalle anni di incuria, abbandono, indifferenza. Il De Cristofaro può essere ora testimone di una rinascita importante, esattamente come avrebbe voluto Salvatore Sestile, un uomo legato con la mente ma soprattutto con il cuore a questi colori, che se ne è andato prima di vedere quello che era il suo sogno e il sogno di tutto finalmente realizzato. Questo stadio porta con sé anche i suoi sacrifici e la gente non lo ha dimenticato. Non lo dimenticherà mai. Perché lui e tutta la sua famiglia hanno dimostrato più volte di amare questi colori, questa città. Ed è da qui che bisogna partire, da questi cancelli finalmente aperti che si spera possano condurre a risultati sportivi gloriosi. È ora questo l’auspicio dei tifosi. Andare sempre più in alto. E la strada sembra essere finalmente quella giusta.



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