Il Giuglianese - N°5 - febbraio 2020

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ANNO 1 | NUMERO 5 | FEBBRAIO 2020

Registrato presso il tribunale di Napoli Nord al numero 33/2019

il nuovo portale per leggere la città Nonostante gli ottimi risultati, il commissario alle bonifiche viene fatto fuori

IL NO DI ROMA ALLA PROROGA DI DE BIASE Nessuna proroga per il commissario alle bonifiche Mario De Biase. Dopo che il mandato era scaduto a dicembre scorso, tutto faceva pensare ad un rapporto continuativo almeno fino alla fine del 2020. Niente di tutto questo. Da Roma, infatti, è arrivato lo stop che nessuno si attendeva anche perché i risultati raggiunti sono stati davvero importanti. Due su tutti e riguardano la Resit e San Giuseppiello: “Me ne vado - ha detto De Biase - dopo aver messo

EDITORIALE

di Domenico Ciccarelli

IL SURREALISMO AL POTERE Il comune di Giugliano è vuoto. Le sue sale istituzionali, le stanze e i locali della politica sono deserti. Anzi no. Si aggira nel palazzo di Corso Campano la figura di un funzionario governativo che fa le veci del sindaco: il Commissario. Mancano tre mesi alle consultazioni del 2020. È surreale. La maggioranza dei consiglieri comunali ha deciso, con un colpo di mano annunciato da diversi tentativi falliti, che la consiliatura nata dalle elezioni del 2015 questa volta finisce prima. Solo tre mesi prima. Inspiegabile a un osservatore comune. Bisogna ricorrere a sceneggiature visionarie per immaginare un colpo di teatro che rimanda alle iniziative surrealiste di inizio secolo scorso.

in sicurezza l’ex discarica Resit e dopo la riuscita del più grande esperimento di fitodepurazione che riguarda i terreni di San Giuseppiello”. “Serviva un aiuto da Roma - ha proseguito - ma per onestà devo dire che il ministro Costa è stato tra quelli che si sono opposti alla mia proroga. Il mio pensionamento ha giovato alla Sogesid, società del ministero che gestisce tutto, e allo stesso ministro Costa”. >> a pagina 7

>> a pagina 11

La vittoria contro il Messina porta i ragazzi di Massimo Agovino sempre più in alto: terzi dietro Palermo e Savoia >> a pagina 14

Poziello: ”Una congiura di condominio, irresponsabile e dannosa per Giugliano”

“BLOCCANO LA CITTÀ PER I LORO INTERESSI” A tre mesi dalle elezioni, commissariati a causa delle dimissioni di 19 consiglieri

COMMISARIATI! ARRIVA CIMMINO La decisione del prefetto di Napoli per traghettare la città fino alle prossime urne

>> segue a pagina 2

LA SOPRANO PIROZZI: GIUGLIANO IN’CANTA’

IL SOGNO PLAYOFF CONTINUA. ORA TERZI

GIUGLIANO WOMEN: CALCIO AL FEMMINILE >> a pagina 12

POZIELLO CONFERMATO PRESIDENTE ATO 2 >> a pagina 4

Umberto Cimmino è il nuovo commissario prefettizio. Sarà lui a guidare l’amministrazione per i prossimi tre mesi in attesa delle elezioni. Arriva dopo le dimissioni dei consiglieri che hanno portato anzitempo la chiusura dell’amministrazione Poziello e sarà al secondo piano del Comune. Una persona con grande esperienza che, però, non può cancellare la macchia che ha sporcato ancora una volta l’immagine della città. Qualcuno aveva detto “meglio un cattivo sindaco che un buon commissario” eppure, con una decisione improvvisa, si è arrivati proprio a questa decisione. Un epilogo, forse, che poteva essere evitato. >> a pagina 4


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Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

EDITORIALE

di Domenico Ciccarelli

...segue dalla prima Tutti si chiedono cosa stia veramente accadendo. Nella politica reale e nella vita di tutti i giorni è difficile collocare il senso di un colpo basso da parte di politici che, appoggiandolo o meno, hanno condiviso con Antonio Poziello le scelte politiche degli ultimi 5 anni, o quasi. Hanno mandato via il sindaco legittimamente eletto non sfiduciandolo nell’assise su un provvedimento o una linea politica, si sono dimessi davanti a un notaio che forse non è stato pagato nemmeno da loro. Che senso politico ha una tale mossa? Il Sindaco, ormai ex, non potrà più condurre la sua campagna elettorale stando ancora in carica. Ma ciò riuscirà veramente a incrinare l’immagine di una amministrazione che in cinque anni ha fatto molto, segnando un percorso della politica cittadina netto e riconoscibile, che sia condivisibile o meno. Difesa del territorio, interventi strutturali, politica culturale e sociale. Tutte cose che negli ultimi decenni sono indecentemente mancate a Giugliano, eppure sembrano scontate. Chi ha guadagnato da questo smacco solamente mediatico? A chi avvantaggia il blocco dell’amministrazione a ridosso della sua naturale conclusione? Si rischia di cadere nel complottismo cercando di evitare il surrealismo, e forse ci si prende. Incredibile! Evidentemente la politica di Poziello dava fastidio a qualcuno, al punto di iniziare con largo anticipo una campagna elettorale che si preannuncia al vetriolo. I cosiddetti “traditori” auto-dimessosi stanno facendo una coalizione trasversale degli scontenti per sconfiggere il sindaco uscente? O forse la riconferma di un sindaco del fare (anche cultura, udite, udite!), dello stare con la gente, col territorio, in difesa dei diritti dei suoi concittadini non è poi così surreale? Nessuno lo sa, forse nemmeno gli attori di una farsa che forse nemmeno i surrealisti più accesi avrebbero capito.

POLITICA

Bloccata la macchina amministrativa per dare vita alla campagna elettorale.

“IN 19 HANNO Sono stati in 6 a firmare e voltare le spalle alla maggioranza. Ecco chi sono.

Pasquale Casoria

Andrea Guarino

Paolo Ciccarelli

Gennaro Di

Giuseppe D’Alterio

Domenico Cecere

Gennaro

Nomi e cognomi. Senza alcun giro di parole. La situazione politica attuale in città porta delle firme, quelle stesse che sono state apposte in calce alle dimissioni ufficiali depositate nello studio di un notaio di Pozzuoli. Sono state 19 in tutto, un numero sufficiente a chiudere anzitempo l’amministrazione targata Antonio Poziello e, di fatto, a bloccare la macchina amministrativa da qui alle prossime elezioni. Tra quei

nomi quelli dei consiglieri (ex ormai) di un’opposizione che ha sempre mantenuto una linea di pensiero, magari più contraria alla persona del sindaco uscente che ai suoi programmi, ma comunque coerente fino in fondo. Un’opposizione ‘ufficiale’ alla quale nelle ultime settimane se ne è accodata una diversa, nata improvvisamente, senza alcuna motivazione ufficiale, formata da Andrea Guarino, Paolo Ciccarelli,

Gennaro di Gennaro, Pasquale Casoria e Giuseppe D’Alterio. E poi un ultimo consigliere, di maggioranza fino all’ultimo secondo, eppure firmatario del documento, Domenico Cecere. Anche nel primo gruppo, quello cioè di chi ha fatto opposizione sin da subito, c’è però chi fino a qualche settimana prima aveva osteggiato con decisione la possibilità di dimissioni collettive. Un caso particolare che risponde al nome dell’ex


POLITICA

Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

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Fermi al palo delibere e progetti che avrebbero portato benefici sia al centro che alla zona costiera

TRADITO LA CITTÀ” Tutti uniti vanno a firmare da un notaio di Pozzuoli per provare a indebolire la figura di Poziello

CHI È UMBERTO CIMMINO?

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consigliere Francesco Aprovitola, passato dall’attaccare duramente e pubblicamente chiunque lo sollecitasse circa la possibilità di dimettersi ad una scelta esattamente contraria. Ma è comunque agli oppositori dell’ultimo momento che è andato il pensiero di Poziello nella sua conferenza stampa: “Quelli che nell’ultima tornata elettorale sono saliti in extremis sul carro dei vincitori e che hanno dato diversi problemi all’amministrazione” aveva detto il sindaco uscente. La loro scelta di unirsi prima all’opposizione e poi, dopo appena qualche giorno, firmare le dimissioni è stata per tutti un fulmine a ciel sereno anche perché, nella maggior parte dei casi, non condita mai da una motivazione ufficiale. Nei ranghi di un’opposizione nata e poi morta pochi giorni dopo con improvvise dimissioni anche Paolo Liccardo. Consigliere pro- Poziello per quasi tutta la durata dell’amministrazione, Liccardo era

passato dall’altra parte della barricata con un colpo di coda compiuto accanto all’altro ex consigliere Guarino. Voci di corridoio parlavano della volontà dello stesso Liccardo di apporre la propria firma sul documento portato dinnanzi al notaio di Pozzuoli. Eppure Liccardo era assente, come del resto assente è stata la sua voce durante la maggior parte dei consigli comunali. Quella che tutti, indistintamente, avrebbero dovuto fornire alla cittadinanza, a chi cioè cinque anni fa nelle cabine elettorali mise la croce sul loro simbolo e scrisse il loro nome salvo poi ritrovarsi di fronte a scelte di tutt’altra natura. Tutti i dimissionari avrebbero dovuto parlare alla città, guardare negli occhi i cittadini, fornendo risposte concrete e non solo limitarsi a definirsi contrari alle idee di Poziello. Perché, tra le altre cose, alla città è mancata un’opposizione fattiva e non fatta solo di ‘no’ e di critiche a prescindere. La città aveva bisogno

di dati concreti, di molti fatti e poche parole, di un programma elettorale serio e reale e di nient’altro. Cosa che, dati alla mano, da quella minoranza che ha decretato la fine dell’amministrazione Poziello non è mai avvenuta.

L’ASSENTE

Paolo Liccardo

Umberto Cimmino è l’uomo scelto dal prefetto di Napoli per guidare l’amministrazione locale fino alle prossime elezioni. Un curriculum di tutto rispetto quello del neo commissario prefettizio al quale spetterà il ruolo di traghettatore con la cura dell amministrazione ordinaria della città. Nato a Grumo Nevano il 4 novembre 1952, ha conseguito il diploma di laurea in Giurisprudenza nel giugno 1975 e il diploma di Specializzazione in Diritto Amministrativo e Scienza dell’Amministrazione nel marzo 1980. La sua carriera è iniziata nell’aprile dell’anno successivo ed ha visto i punti più alti prima con la promozione alla qualifica di Viceprefetto Ispettore a decorrere dal gennaio 1991 e a quella di Viceprefetto dal 1 gennaio 1998. Nel dicembre 2007 fu invece nominato Prefetto. Anteriormente a questa nomina ha prestato servizio presso il Dipartimento della pubblica sicurezza, Ufficio Studi e Legislazione, alla Prefettura di Caserta dal dicembre 1986 ad aprile 1992, al Dipartimento della pubblica sicurezza, Ufficio Studi e Legislazione dove ha svolto il ruolo di vice direttore fino a marzo 1997. Successivamente ha lavorato invece presso la Segreteria del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno con delega agli affari di pubblica sicurezza, dove è rimasto fino al gennaio 2000. Poi ancora ha prestato servizio al Dipartimento della pubblica sicurezza, dove ha svolto l’incarico di Direttore dell’Ufficio Legislazione e, successivamente, dell’Ufficio Relazioni Sindacali fino al gennaio 2007. Alla Prefettura di Napoli ha ricoperto anche l’incarico di Vicario. Spetterà a lui mantenere le redini amministrative del Comune fino alla data delle prossime elezioni. Una fase necessaria dopo le dimissioni dei 19 consiglieri che, forse, di sarebbe potuta evitare.


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Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

POLITICA

Gli ex assessori e consiglieri comunali fanno quadrato attorno alla persona del primo cittadino uscente.

POZIELLO: GIUGLIANO Continuerò, come ho sempre fatto a contrastatare chiunque dall’esterno proverà a mettere le mani sulla nostra città.

“È stato un attacco ad personam ordito da poteri esterni alla città”. Antonio Poziello, sindaco uscente di Giugliano, ha parlato alla ad una settimana dalle dimissioni dei consiglieri che hanno portato alla fine della sua amministrazione “Nonostante non sia mai stata data una spiegazione - ha detto - si è deciso di privare la città di una gestione ordinaria a soli tre mesi dalle elezioni. È stata una cattiveria alla mia persona e senza dubbio un tradimento nei confronti della città: una decisione per la quale sono stati anteposti interessi di bottega a quelli della collettività”. Per Poziello la scelta dei consiglieri di rassegnare le loro dimissioni con la firma di un atto dinnanzi al notaio hanno un nome e un cognome: “Si è trattato - ha tuonato - di una vera e propria congiura di condominio, una manovra gestita da Raffaele Topo e da coloro che, come lui, hanno tutto l’interesse a non far crescere una forte classe di dirigenti in città”. “Per quel che mi riguarda - ha proseguito - sono sempre stato, sono e resterò un uomo libero. Quel che è certo è che ho contrastato e continuerò a contrastare chiunque dall’esterno proverà a mettere le mani sulla città di Giugliano”. L’ex primo cittadino ha risposto con decisione anche agli attacchi del sindaco di Città Metropolitana Luigi De Magistris che si era espresso con frasi ‘colorite’ nei suoi confronti. Anche in questo caso, però, la verità è un’altra rispetto a quanto detto da altri pubblicamente: “De Magistris ha sottolineato Poziello - ha tagliato 10 milioni di finanziamenti a questa città dopo uno scontro che avevamo avuto. È accaduto quando lui stesso aveva deciso di portare altre ecoballe sul nostro territorio che sarebbero arrivate dopo la chiusura del termovalorizzatore di Acerra, peraltro con la complicità dei consiglieri metropolitani locali. Ecco, le ragioni dietro a quel mancato finanziamento a Giugliano sono piuttosto chiare”. È proprio sulla battaglia contro gli sversamenti di rifiuti e contro l’installazione di altri impianti di

lavorazione che la sua amministrazione ha fondato il lavoro quotidiano: “Con sacrificio - ha detto - siamo arrivati ad avere una città pulita anche quando l’intera Regione era in emergenza per la chiusura dell’impianto di Acerra. Grazie alle nostre battaglie sono andate via 300mila tonnellate di ecoballe e abbiamo impedito la costruzione di un termovalorizzatore sul nostro territorio nonostante un accordo tra lo stesso Topo e Caldoro”. Riguardo a tutti i consiglieri che hanno firmato le dimissioni portando la città nelle mani del commissario, Poziello non ha dubbi: “L’opposizione - ha sottolineato - è sempre stata sterile e priva di contenuti. Ha attaccato la mia persona sin dall’inizio con il solo obiettivo di mandarmi via. Gli ex consiglieri di maggioranza che hanno fatto la stessa scelta sono invece quelli saliti sul carro del vincitore alle scorse

elezioni all’ultimo momento e che hanno creato problemi durante tutta la durata di questa amministrazione”. Un fiume in piena, dunque, Antonio Poziello che ha deciso di parlare alla cittadinanza per far capire quali fossero i motivi della fine anticipata della sua amministrazione. E lo ha fatto puntando il dito contro chi ha voluto tutto questo, contro chi ha osteggiasto la sua persona pur di arrivare ad uno scopo. Quello di mandarlo a casa, nonostante questo, a soli tre mesi dalle elezioni, potesse significare danneggiare la città. La macchina amministrativa è oggi quasi ferma. Tante le delibere, tanti i progetti bloccati sul nascere per far fuori chi, come da lui stesso sostenuto, ha combattuto con i denti contro sversamenti e nuovi impianti di rifiuti sul territorio. Una battaglia durata mesi che dovrà riprendere al più presto.

Il parlamentare punta ancora Giugliano e si vanta di avere i grillini nel taschino

IL ‘TOPO’ CHE SI MANGIA PURE I ‘MICILLI’ Longa manus su Giugliano? Sembra proprio di sì. Antonio Poziello ha indicato in Raffaele Topo l’artefice di tutto questo: “Un capobastone del PD - ha tuonato - uno che ha fatto male a questo partito in questa zona. In accordo con Sant’Antimo ha provato a gestire la città perché interessato a che in città non nascessero gruppi di dirigenti. Centrodestra, centrosinistra, cinque stelle, tutti allegramente contro pur di mettere le mani sulla città. Ci sono potenti che vogliono mettere propri pupilli sulla poltrona di sindaco e tra questi Lello Topo. Si vanta di

avere i cinque stelle nel taschino. È uno che prova da sempre a sbarrarmi il cammino proprio in questo modo. È abituato a muovere i fili, disposto a fare vincere il centrodestra purché non ci sia io a governare questa città”. Una manovra studiata a tavolino per propri interessi personali, dunque, non politica. Una trappola nella quale tutti i consiglieri sono caduti senza pensare alle conseguenze. Che ci sono state e che ancora ci saranno in una città che di tutto aveva bisogno ma non di essere improvvisamente fermata

PRESIDENZA ATO 2: CONFERMATO POZIELLO Antonio Poziello confermato presidente dell’Ato Napoli 2, che raggruppa i 24 comuni dell’agro Giuglianese, Flegreo, delle isole di Ischia e Procida, dell’area Frattese. L’incarico, che non prevede alcun compenso, è arrivato grazie alla decisione dei consiglieri dell’Ato tra cui alcuni sindaci dell’area a conferma dell’ottimo lavoro svolto fino ad oggi da Poziello. Gli Ato, i cui uffici sono tutt’ora ospitati presso il Comune, hanno il compito di riorganizzare il ciclo ambientale della Regione. I tre Eda della provincia di Napoli dovranno subentrare alla Città Metropolitana nella gestione di Sapna la cui attività, in tema di ecoballe, aveva portato ad un duro scontro istituzionale. “Ringrazio i colleghi componenti del Consiglio dell’Ato per la fiducia confermatami -commenta Antonio Poziello - Il ciclo ambientale è qualcosa di molto delicato in queste terre, c’è tanto da fare e c’è la necessità di garantire il controllo democratico sulle scelte: i commissariamenti negli anni hanno prodotto mostri come taverna del re. Continuerò a fare la mia parte per la bonifica del territorio e la lotta alla terra dei fuochi”.


POLITICA

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Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

Una squadra solida pronta a continuare il progetto

SIAMO NOI Sono un uomo libero. Non ho nè padroni, nè padrini, nè fili.

IN 21 TRA ASSESSORI E CONSIGLIERI INTENZIONATI A RIPRENDERE IL PERCORSO DI CAMBIAMENTO TRACCIATO

ing.Domenico Pianese

avv.Miriam Marino

dott.Adolfo Grauso

ass.Carla Rimoli

dott.Cristoforo Tartarone

avv.Paolo Conte

ass.Giulio Di Napoli

avv.Laura Poziello

dott.Gennaro D’Orta

avv. Luigi Sequino

dott.ssa Antonietta Russo

arch.Francesco Iovinella

prof.ssa Giulia Palma

Agostino Palumbo

dott.Giovanni Russo

dott.Aniello Cecere

Marianna Tartarone

Giuseppe Di Girolamo

Martina Zenna

Carlo Carleo

dott.Roberto Russo

“Fedelissimi” più che a Poziello, alla volontà degli elettori Sono in 21 tra ex assessori ed ex consiglieri che cinque anni fa entrarono nella squadra di governo e che, nonostante le difficoltà, sono rimasti al loro posto fino alla fine. Un gruppo di professionisti che proverà a mettere a disposizione della cittadinanza le proprie competenze e che, qualora le prossime urne dovessero loro sorridere, potrebbero dare una grossa mano alla causa della città. Avvocati, ingegneri, architetti, imprenditori, medici e professori, alcuni dei quali hanno ricevuto l’onore e l’onere dell’Assessorato portandolo avanti con molto rispetto per chi glielo aveva concesso e per la cittadinanza. È facile pensare che, dopo essere rimasti ‘fedeli’ alla causa ed aver resistito

NUOVI FINANZIAMENTI E CANTIERI GIÀ APERTI DOVRANNO ATTENDERE Tanti i meccanismi al momento bloccati dopo la fine dell’amministrazione e il commissariamento. Erano stati recuperati 57milioni di euro da tempo fermi ai ministeri e che avrebbero consentito di ridisegnare la città. La maggior parte sarebbe andata in fascia costiera per gli interventi sulla rete idrica e la sistemazione di fogne e canali. Era stata già avviata la progettualità dei Pics per 17 milioni di euro e in ultimo già ottenuti 182mila euro per le verifiche sismiche sui solai di 25 scuole comunali. Rallentata inoltre la procedura per la riapertura di via Mattia Coppola, per i lavori da effettuare in via Santa Caterina da Siena e le varie manutenzioni straordinarie. L’unico dato positivo è arrivato il giorno prima delle dimissioni dei consiglieri con un contratto stipulato con Regione per cessione delle aree di via Ripuaria dove verrà eseguito il rifacimento dei marciapiedi. Dati emblematici che danno il senso di quello che è successo. Tutto si è fermato proprio nel momento in cui i finanziamenti sbloccati avrebbero potuto essere davvero fondamentali

in tante battaglie, di questi 21 la maggioranza almeno si presenterà nuovamente al cospetto degli elettori. Con un programma che di fatto già esiste ed è rappresentato dal Dos con il quale sono stati approvati i fondi del Pics e che consentirà di mettere in atto quei tredici progetti oggi purtroppo fermi. Dalla zona costiera all’agricoltura, passando per la legalità fino ad arrivare alle scuole e al commercio. Settori che potranno essere totalmente rinnovati o potenziati grazie ai finanziamenti a disposizione del Comune e alla professionalità di chi punta a tornare al governo della città. La stessa squadra, dunque, gli stessi uomini, le stesse donne di quasi cinque anni fa. Ad eccezione di quei consiglieri che, in barba alle scelte dei cittadini e a quelle che erano le proprie idee fino ad un attimo prima delle dimissioni, hanno “tradito” passando all’opposizione. Una scelta che in 21 mai hanno immaginato preferendo rimanere coerenti nei confronti del sindaco ma, soprattutto, della cittadinanza. Andarsene o passare dall’altra parte della barricata avrebbe significato venire meno ad un impegno preso 5 anni fa. Un impegno che tutti sono pronti a riprendere con la stessa dedizione e convinzione mostrata fino ad oggi. Nonostante le difficoltà, nonostante gli ostacoli, nonostante una strada tortuosa e spesso rischiosa. Andarsene o passare dall’altra parte della barricata avrebbe significato venire meno ad un impegno preso 5 anni fa. Un impegno che tutti sono pronti a riprendere con la stessa dedizione e convinzione mostrata fino ad oggi. Perché, alla fine, è quello che la città ha sempre chiesto, perché chi viene eletto ha il dovere di portare a termine il percorso per il quale è stato scelto. Difficile, se non impossibile, mettere d’accordo tante menti ma è proprio nei momenti in cui esistono dei dissapori che la barca va portata avanti. È legge di vita, nelle grandi famiglie funziona così. Ed è quello che hanno provato a fare assessori e consiglieri comunali di maggioranza, nonostante qualcuno abbia deciso di andarsene proprio nel momento in cui bisognava lottare. Qualcuno ha mollato scegliendo, forse, la via più semplice e più scontata, altri invece hanno deciso di rimanere al proprio posto. Come era giusto fare, come la cittadinanza chiedeva per evitare di andare in mano ai commissari.


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I fondi necessari a contrastare la dispersione scolastica nei quartieri a rischio

‘SCUOLA VIVA’, IL PROGETTO PER IL FUTURO DEI PIÙ GIOVANI Saranno investiti 125mila euro: arriveranno dalla Regione Campania

Un progetto senza precedenti. Che guarda ai giovani, alle scuole e dunque al futuro. Si chiama ‘Scuola Viva’ ed è stato presentato oggi nella sala paliotto del Comune. Una sinergia tra i Comuni di Giugliano e Marano che coinvolgerà in totale oltre 10 istituti scolastici. L’obiettivo è senza dubbio la formazione, l’inclusione ma soprattutto

evitare che si possano verificare casi di dispersione scolastica e di abbandono precoce. “Molte volte – ha dichiarato il primo cittadino Antonio Poziello – le scuole nelle nostre città rappresentano l’unica presenza dello stato e delle istituzioni e riescono a trasformare dei dormitori in un quartiere. L’idea nasce da questa centralità della scuola e vede

la collaborazione attiva tra Comuni, scuole e associazioni del territorio che provano a rendere le città più accoglienti creando un’osmosi tra le scuole del territorio con investimenti al servizio delle scuole stesse, dei quartieri in cui ci sono con attività che guardano alle aree del disagio e alla dispersione scolastica, dalla materna alle superiori“. Un milione 125mila euro che arriveranno dalla Regione: “Si tratta di un finanziamento importante – ha concluso l’ex primo cittadino – una progettualità che deve misurare gli effetti sui contesti in cui sono spesi. Bisognerà dunque avviare una prima sperimentazione del bilancio sociale spiegando come sono stati spesi questi fondi e che risultati hanno prodotto. È qualcosa di serio da importare e anche noi proveremo ad importare questo modello per spiegare ai cittadini come vengono spesi i soldi e che risultati producono“. Perché la scuola è, con la famiglia, lo strumento adatto per aiutare chi da solo rischierebbe di perdersi

SCUOLA RICORDO OMOCAUSTO ALL’ISTITUTO MINZONI

Un incontro emozionante. Un dibattito ricco di contenuti. Con un unico obiettivo: vietato dimenticare. All’istituto ‘Minzoni’ in via Bartolo Longo gli studenti si sono confrontati con l’Omocausto, lo sterminio degli omosessuali durante l’occupazione tedesca. Un tema scottante trattato però con i toni giusti. Senza andare mai nel banale, parlando con il cuore. Perché è da lì che parte tutto, è solo in quel modo che si può ricordare il passato evitando che quanto accaduto possa ripetersi. Erano presenti Carlo Cremona dell’associazione ‘I ken’, i professori Antonio Iodice e Paolo Valerio, Antonello Sannino di Arcigay e, come sempre in queste circostanze, la dirigente scolastica Eleonora Vastarella. Il tutto coordinato da Antonella Barretta, che al termine dell’evento è stata protagonista di una toccante lettura accompagnata dal sax di Francesco Gallo. A moderare Mario Del Giudice. “Educare al rispetto verso gli altri e al rispetto di ogni differenza. Solo così si potrà allontanare lo spettro di un altro sterminio“: così l’assessora alle pari opportunità Carla Rimoli

ALLA ‘DON SALVATORE VITALE’ ‘REAGISCI’ IL PROGETTO IL RICORDO DELLA SHOAH CONTRO IL BULLI A SCUOLA

Il coro e i giovani flautisti a deliziare i presenti con la sigla del film ‘La vita è bella’. È iniziata così la giornata della memoria alla ‘Don Salvatore Vitale’ a Lago Patria. Un evento importante condito dalla presenza di ospiti internazionali. Accolti dal dirigente scolastico Giovanni Fornataro, infatti, Dario Dal Verme, Console Onorario della Repubblica di Polonia a Napoli, Anna Smolinska, presidente dell’associazione Istituto per la Polonia, il Colonnello Mariusz Kasprzyc, il Tenente Colonnello Tmaosz Zapala e il Tenente Colonnello Piotr Chrobot, rappresentanti delle milizie polacche in servizio alla Nato. Con loro Miriam Di Fraia e Ulderico Iannicelli, docenti di Storia e Filosofia

del liceo scientifico ‘E. Majorana’ di Pozzuoli. Il progetto, realizzato dalle professoresse del plesso di Lago Patria Maria Rosaria Costa, Paola Borreca e Anna Clemente, ha consentito di mantenere vivo il ricordo di anni terribili, quelli dello sterminio degli ebrei, quelli di una dominazione nazista che ha mietuto vittime in tutta l’Europa. “Conoscere per ricordare – ha detto l’ex assessora alle pari opportunità Carla Rimoli – è l’obiettivo di questi incontri. Perché tutto questo non accada più. Al tempo stesso bisogna continuare a lavorare per distruggere i germi dell’antisemitismo e del razzismo, educando i più giovani al rispetto e alla valorizzazione delle differenze”. Il diktat è dunque mai più

Nasce dall’idea dei ragazzi dell’associazione ‘Aria nuova’, che hanno voluto fortemente entrare nelle scuole partendo dagli episodi degli insulti al sindaco sui social per non aver chiuso le scuole, unitamente ai ragazzi di ‘Capitan Giugliano’ che già spopolano sul web con un loro video di contrasto al bullismo. Hanno messo a disposizione delle scuole varie risorse per contrastare questo fenomeno attraverso strategie di intervento utili ad arginare comportamenti a rischio che in molti casi creano condizioni di disagio sociale non ascrivibili solo al contesto educativo scolastico. Con l’evolversi delle tecnologie, l’espansione e la diffusione della comunicazione elettronica e online tra i preadolescenti e gli adolescenti, il bullismo ha assunto infatti le forme subdole e pericolose del cyberbullismo e richiede, pertanto, la messa a punto di nuovi e più efficaci strumenti di contrasto. Si sono così svolti incontri i licei ‘Cartesio’, ‘De Carlo’ e ‘Galvani’. E’ stato un momento di confronto importante sul tema, un modo per creare rete e cercare di spronare

i più giovani a reagire ad ogni forma di violenza, non solo fisica ma anche psicologica: “Queste - ha detto Miriam Marino già assessore all’istruzione del Comune di Giugliano - sono le giornate che ti rendono orgogliosa di quello che fai, ti stimolano ad andare avanti e a lottare per la tutela dei più deboli, ma soprattutto ti invogliano a metterti in gioco ogni giorno. Ai ragazzi ho raccontato le mie esperienze professionali al tribunale dei minori evidenziando loro che i ragazzi a rischio, abbandonati dalle famiglie e vittime di un sistema che per loro non ha funzionato, si presentano come dei bulletti, come presunti elementi forti, ma che in realtà sono i più deboli e hanno davvero bisogno di protezione”. “Creando la rete giusta - ha concluso - si può insegnare loro che c’è un mondo che li aspetta e che con i giusti progetti rieducativi può consentire di far diventare tutti cittadini attivi e degli ottimi e responsabili genitori: studiando e sfruttando al meglio l’offerta formativa fornita dalla scuola, vivendo al meglio il presente si può costruire un futuro per la nostra città”.


AMBIENTE

Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

Dopo che il ministro Costa si è opposto alla proroga, il futuro è ora più incerto

RESIT E SAN GIUSEPPIELLO DIVENTANO I “NUOVI PARCHI”

7 ANCORA RIFIUTI DA ALTRI COMUNI: DENUNCIATO MECCANICO DI QUALIANO

Ultimi esempi virtuosi dell’operato del commissario alle bonifiche De Biase

Parole al veleno quelle dell’ex commissario alle bonifiche Mario De Biase che è stato uno dei relatori del convegno sull’ambiente tenutosi alla ‘Don Salvatore Vitale’ a Lago Patria. Si è parlato dei risultati raggiunti in merito alla piaga delle discariche, dei rifiuti e sui benefici portati dalle bonifiche effettuate sul territorio. Esempio lampante la Resit e San Giuseppiello, due testimonianze di come il lavoro univoco e concreto possa cambiare le carte in tavola. Nel primo caso, infatti, siamo di fronte a quella che è stata un’enorme discarica che tanti danni ha creato a questo territorio. Oggi, però, la sua messa in sicurezza

ha consentito di eliminare le esalazioni di gas che fino a poco tempo fa erano state registrate con dati precisi e, dunque, di dichiarare il sito stesso ‘sicuro’. Per San Giuseppiello, invece, un discorso diverso. Un esperimento vero e proprio che ha sortito gli effetti sperati. La piantumazione di 20mila pioppi, infatti, ha dato vita ad una fitodepurazione che rende quel parco puro, scarno da qualsiasi veleno. Un vero e proprio cambio di rotta rispetto al passato che può e deve essere trasferito anche ad altri siti che oggi necessitano di una messa in sicurezza. Tanto è stato fatto, tanto altro c’è da

Sorpresi accanto alla parrocchia di San Matteo

RIFIUTI AL PONTE RICCIO, DENUNCIATI IN CINQUE

fare, ma questo convegno ha consentito di informare la cittadinanza su quali siano i risultati ottenuti fino ad oggi. E basta analizzare i dati per toccare con mano l’evoluzione di una situazione che sembrava irrisolvibile. Due esempi, la Resit e San Giuseppiello, da poter riprodurre anche in altri scenari simili. Il pensiero va alle due discariche presenti sul territorio, vale a dire Novambiente e Masseria del Pozzo, che necessitano di interventi significativi. La speranza è che presto ci si possa mettere nuovamente al lavoro per la bonifica di altri siti a rischio. Ad intervenire sono stati: Il dirigente scolastico Giovanni Fornataro, l’assessore all’istruzione, alle politiche sociali e alle politiche giovanili della Regione Campania Lucia Fortini, il commissario alle bonifiche Mario De Biase, Massimo Fagnano, professore alla Facoltà di Agraria Università di Napoli Federico II, l’assessore all’ambiente del Comune di Napoli Raffaele Del Giudice, l’ex assessore alle attività agricole del Comune di Giugliano Paolo Conte. Ha moderato Antonio Di Gennaro, agronomo editorialista

PANIFICIO ABUSIVO, SCATTA IL SEQUESTRO

A compiere l’operazione la Polizia Municipale grazie al supporto delle telecamere nascoste

La Polizia Municipale ha denunciato 5 persone e ancora una volta è risultato molto prezioso l’ausilio delle telecamere nascoste, sistemate in punti strategici del territorio. L’area in cui i caschi bianchi hanno agito è stata, purtroppo, sempre la stessa, il Ponte Riccio. Una zona da tempo ormai interessata dagli sversamenti e di conseguenza dai numerosi incendi di spazzatura che ne derivano. Qualcuno, presumibilmente di notte, aveva abbandonato di tutto accanto la piccola chiesa di San Matteo. Qui, quasi quotidianamente, sono purtroppo in tanti quelli che si ostinano ad abbandonare rifiuti lungo

le strade e nelle impervie campagne incuranti della possibile presenza di fototrappole e telecamere nascoste. Ed è proprio ancora grazie a queste che cinque persone sono state identificate, sanzionate e denunciate, mentre erano intente a sversare rifiuti di ogni genere che avrebbero potuto alimentare l’ennesimo rogo tossico. Ancora Ponte Riccio, dunque, una zona notoriamente molto delicata, spesso abbandonata, dove l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine hanno da tempo concentrato la loro attenzione. Un’area emblematica dal punto di vista dell’abbandono dei rifiuti e degli incendi, un’area nella quale si combatte con costanza grazie ad appostamenti, telecamere nascoste, pedinamenti, inseguimenti, sequestri e denunce. Denuce, provvedimenti, sanzioni: altro esempio di come l’amministrazione stava combattendo con decisione il fenomeno degli sversamenti abusivi.

Sequestrato un panificio abusivo a Giugliano. Denunciato il titolare. I carabinieri della stazione di Qualiano, insieme a quelli del N.A.S. di Napoli, hanno denunciato un 67enne di Giugliano. L’uomo era stato sorpreso a gestire un panificio abusivo nella sua abitazione nella quale aveva installato due forni a legna e attrezzato l’attività con un’impastatrice industriale. I militari dell’Arma hanno scoperto che le emissioni dei fumi di combustione nell’atmosfera erano del tutto fuori controllo e che le acque reflue venivano scaricate direttamente nella fogna comunale. Per il 67enne è scattato dunque il sequestro dell’attività e dei materiali ed è stata applicata una sanzione di 6mila euro.

Smaltiva i propri rifiuti nei pressi della parrocchia di San Matteo a Ponte Riccio, denunciato meccanico di Qualiano. Utilizzava l’area antistante la parrocchia di San Matteo come sua personale discarica. Da tempo nel rimuovere i rifiuti abbandonati in quella zona, gli operatori dell’ati Teknoservice-Gema rinvenivano materiali che erano riconducibili a qualche officina. Eppure, la Polizia Municipale non era riuscita a beccare il colpevole neanche con le telecamere. Aprendo i sacconi abbandonati di fronte alla chiesa gli agenti della Polizia Municipale di Giugliano hanno però trovato dei documenti e persino materiale pubblicitario che hanno consentito di risalire ad un’autofficina di Qualiano. Hanno quindi proceduto alla denuncia ed alle contravvenzioni. Hanno poi chiesto la collaborazione dei Carabinieri di Qualiano, dal momento che l’officina si trovava in un altro Comune, che hanno eseguito il sequestro dell’attività. “Il lavoro quotidiano che la nostra Polizia Municipale fa comincia a dare i suoi frutti: ogni giorno sono numerosi i cretini che becchiamo e denunciamo - commenta l’ex Sindaco, Antonio Poziello - Bisogna dire che funziona anche il raccordo con le altre forze dell’Ordine, che sta portando ad un ulteriore intensificazione dei controlli”.

SEQUESTRATO UN DEPOSITO ABUSIVO DI ELETTRODOMESTICI A VARCATURO

Deposito di elettrodomestici completamente abusivo scoperto in viale dei Pini sud. I responsabili recuperavano motori e parti in metallo per poi smaltire illegalmente le carcasse nelle campagne limitrofe




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Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

“Come cogliere le opportunità del mercato del credito nella situazione economica attuale”

NASCE A GIUGLIANO LA “CONSULTA DEI FINANZIAMENTI E DEI PRESTITI” Il presidente del “Cittadino” a.c. ha attivato un centro di consulenze gratuite specializzate. recapiti, esigenze e consulenza richiesta, si verrà ricontattati ricevendo data, ora e luogo della consulenza e nome del o dei professionisti. I professionisti avranno già una scheda e sapranno aiutarvi. Fatte le prime consulenze si può anche accedere a INCUBATORI DI IMPRESE convenzionati. Chiama per saperne di più!

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sviluppo sociale a Giugliano dal ‘94, ha convenzionato sotto la sigla “CONSULTA DEI FINANZIAMENTI E DEI PRESTITI”, Commercialisti Notai, Avvocati, Agenti Finanziari e Immobiliari e Tecnici, impegnandoli nel fornire, anche in team, consulenze gratuite per favorire il buon funzionamento delle imprese esistenti e/o la creazione di nuove imprese. IMPORTANTE: per la programmzione degli appuntamenti “il Cittadino” ha istituito un CENTRO UNICO DI PRENOTAZIONI. Chiamando al 347 7830 719 o scrivendo a info@luigiiovino.it, lasciando

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CULTURA

Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

Le sensazioni e le emozioni di una grande artista di casa nostra

LA SOPRANO ANNA PIROZZI, GIUGLIANO CHE (IN)CANTA

11 PRO LOCO GIUGLIANO PROMUOVE IL MAGGIO MUSICALE

Intervista al soprano che sta entusiasmando il mondo dell’Opera

Eugenio Pragliola, in arte Cucciariello, nella sua (ma poi “presa” da altri) celebre Trapenarella, ribadiva come:”… ‘e meglie cantante stanno a Giugliano”. Anna Pirozzi è straordinaria: l’abbiamo omaggiata perché lei, fiera delle sue origini, ha portato sui palcoscenici di mezzo mondo la voglia di riscatto e il non arrendersi alle prime difficoltà: “Ho sempre cantato - dice - sin da piccola guardavo Sanremo, scrivevo i testi, li imparavo, li ricantavo e poi li cantavo alla mia famiglia: insomma ero portata per il canto, cantavo sempre. Ad una certa età ho iniziato a cantare musica pop, nei ristoranti, poi è arrivato questo scatto di iscrivermi al Conservatorio per imparare il canto lirico di cui non avevo nessuna idea. Anzi, quasi non mi piaceva perché per me c’era solo la musica leggera. Però mi iscrissi e appunto dovetti fare l’esame di ammissione: l’unica canzone un po’ impostata era l’Ave Maria che cantavo ai matrimoni, l’Ave Maria di Schubert. E quindi il maestro di allora mi disse: “Ma lei ha già cantato lirica?”. “No”, risposi e lui mi disse: “Beh, lei ha una voce portata naturalmente al canto lirico”. E così da lì iniziò il mio percorso”. Che vede nel Conservatorio di Torino un momento determinante: “Con la signora Moiso ho imparato la musicalità, il fraseggio, il cantare Verdi con lei: ricordo che il mio primo ruolo fu Leonora del Trovatore, che studiammo molto approfonditamente. E

poi invece tutti i master class numerosi che ho fatto con i grandi cantanti come la compianta Mirella Freni, Daniela Dessì, anche lei, e tanti altri come Luciano Dentino che ho frequentato di più: da ognuno di loro prendevo ciò che era buono e giusto per la mia voce, altre cose le scartavo e altre le facevo mie; quindi mi sono fatta un mio bagaglio tecnico-vocale musicale, che ancora oggi porto nel mio canto”. Si dice fiera di essere napoletana e che la sua napoletanità sicuramente l’ha aiutata “ad essere più estroversa, più espansiva e sicuramente anche passionale”. Tre mesi di studio a Vienna, poi la prima grande vittoria, quella nel concorso Battistini del 2013.

Allora ecco la chiamata che è stata poi la svolta della carriera: “La telefonata di Riccardo Muti - sottolinea - arrivò in un momento in cui la mia carriera stava veramente prendendo una buonissima piega. Mi chiesero se ero disponibile a sostituire una collega a Salisburgo con Muti e accettai senza neanche pensarci perché il ruolo era un ruolo che io sentivo mio, sento ancora mio, il mio cavallo di battaglia, lo avevo già cantato tante, tante volte e quindi accettai senza nessun pensiero negativo. Ringrazio il maestro per quella bella occasione”. Importante, tra gli altri, i messaggi che Anna Pirozzi vuole lanciare, l’importanza della musica per i bambini, quella delle scuole di mudica nostrane e la necessità di salvaguardare l’arte teatrale che ha conosciuto diverse difficoltà: “Cerchiamo di non far andare via questi ragazzi giovani dal nostro Paese per studiare - dice - perché ci sono ottime scuole di musica, di canto e di strumenti musicali: aiutiamo i giovani a non andare via”. Ha coronato il sogno di esibirsi al teatro San Carlo di Napoli e, di redente, è tornata nella sua città per ricevere il premio ‘G.B. Basile’, consegnato nella Sala consiliare dove la soprano ha incantato i presenti: “Forse - sottolinea - è stata l’emozione più forte che ho provato: con la presentazione di Tobia Iodice avevo le lacrime agli occhi”.

DAMADAKA E PEZZURRO INSIEME. GIUGLIANO ONORA BASILE Le sonorità popolari dei Damadakà e la voce narrante di Fabio Pezzurro. Nella sala teatro della biblioteca comunale di via Verdi è andato in scena uno degli ultimi atti della rassegna ‘Giugliano Città della Fiaba’. Uno spettacolo accattivante e affascinante apprezzato dai tanti presenti che hanno accolto con fragorosi applausi le varie performance. Un’ulteriore testimonianza di quanto questa città possa dare dal punto di vista artistico e culturale.

La trentaduesima edizione del Krakamp Young ed il Primo Concorso intitolato al musicologo giuglianese Fabio Sebastiano Santoro Il giorno 7 Maggio 2020, con inizio alle ore 9:00 si svolgerà nella sala teatro della Parrocchia di San Massimiliano Kolbe, di Giugliano in Campania, la trentaduesima edizione del Concorso Nazionale “Krakamp Young”, riservato alle scuole medie e Licei ad indirizzo musicale. La manifestazione, organizzata dall’Accademia Musicale del Sannio in collaborazione con il Comune e la Pro Loco di Giugliano diretta dall’instancabile prof. Mimmo Savino, farà registrare in città circa 250 partecipanti provenienti da diverse regioni italiani, tra le quali: Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, ecc. La commissione, che valuterà i giovani musicisti, sarà composta da docenti delle scuole medie, dei licei musicali, e dei conservatori. Saranno in commissione: Angelo Ruggieri, Giusy Merenda, Annalisa Freda, Sebastiano Valentino e Carlo De Matola. Le categorie in programma saranno 10. Divise in solisti, formazioni cameristiche ed orchestre scolastiche. Sul sito della Pro Loco di Giugliano il bando di partecipazione. La settimana successiva, nella Biblioteca comunale di Giugliano, nei giorni 14 e 15 Maggio, sarà la volta della Prima Edizione del Concorso intitolato al musicologo giuglianese “Fabio Sebastiano Santoro”, riservato agli studenti dei licei musicali ed aperto a tutte le regioni italiane. La Pro Loco, attenta e memore delle grandi tradizioni musicali della città di Giugliano, con il Soprano Anna Pirozzi oggi, e nel passato con Giulio Ciccarello musicologo giuglianese, la cui notorietà ha oltrepassato i confini nazionali, (alcune università americane hanno di recente pubblicato un suo studio) e Fabio Sebastiano Santoro, autore della prima storia della citta di Giugliano, ripresa da Agostino Basile, autore di un trattato “Schola Di Canto Fermo” che per le festività Pasquali sarà ricordato in un Concerto con sue musiche dall’associazione Musicale “Comtessa De Dia” con date e luogo da definire, si fa promotrice e organizzatrice di questo 1° Concorso Musicale, il cui bando sarà scaricabile sul sito della Pro Loco: wwwprolocogiugliano.it.


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Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

SPORT

‘LO SPORT PER TUTTI’ GIUGLIANO WOMEN, IN ZONA COSTIERA IL CALCIO IN ‘ROSA’

La valorizzazione del territorio e lo sviluppo delle attività sportive. È questo l’obiettivo della ‘call’ del Coni alla quale hanno partecipato due associazioni che operano da tempo in zona costiera. La prima è la ‘APD 100% Sport Patria’ di Domenico Curcio. L’altra è il ‘Circolo Canottieri Nesis’, nata nel 2014, operante a Lago Patria. Quest’ultima si è distinta nel tempo con due attività che tante soddisfazioni hanno dato al nostro Paese in passato e che spesso hanno scelto proprio la splendida location del Lago per allenamenti e competizioni ufficiali, vale a dire canottaggio e canoa. Con ‘Sport per tutti’ è stata data la possibilità anche a chi non può contare su una sufficiente disponibilità economica di praticare l’attività sportiva. Basterà infatti produrre il modello ‘Isee’, contattando direttamente entrambe le

associazioni a seconda delle personali preferenze, e presentare così la richiesta di partecipazione. Le iscrizioni potranno avvenire entro il prossimo 31 gennaio. Importante in tal senso l’open day di pallavolo svolto stamattina presso l’Ottavo Circolo Didattico. “È necessario – ha detto l’assessore allo sport Giulio Di Napoli – ricordare e sottolineare l’importanza dello sport e il suo ruolo fondamentale sia nella crescita individuale che collettiva dell’intera comunità“. Soddisfatta l’assessora alla fascia costiera Carla Rimoli: “Determinante – ha detto – il rapporto con Lago Patria, una zona che rappresenta un patrimonio naturale dal valore inestimabile per il nostro territorio e che grazie alle associazioni nostrane e alle attività sportive in senso lato può ricevere così il rispetto e la valorizzazione che merita“.

Si chiama ‘Asd Giugliano Women’, ed è la squadra di calcio a 5 femminile cittadina. Una nuova realtà, un progetto interessante che porta con sé un messaggio importante. Il calcio femminile è infatti in grande espansione ma la sua dimensione sembra non essere ancora definita: “Le nostre ragazze - ha dichiarato il Presidente, l’avvocato Mario Grimaldi - Si allenano con passione e con dedizione. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo sport femminile. Loro già giocavano fuori città, mentre oggi possiamo identificare la squadra con Giugliano e questo per noi è molto importante”. C’è grande attesa per la presentazione ufficiale che si terrà entro la fine del mese, ma intanto la squadra già si allena da tempo nel rinnovato Palazzetto dello Sport di

via Pigna, e sta ottenendo risultati importanti nel torneo ‘Women5’ che sta disputando, ritrovandosi già prima in classifica. Dalle prime uscite ufficiali, è un aspetto più di altri ad essere venuto fuori, vale a dire che si tratta di un gruppo molto affiatato, che crede fortemente nel progetto e che, per questo, gioca e si allena con passione e con voglia di emergere. Formata da molte libere professioniste, la squadra ha tutte le carte in regola per emergere e per diventare una realtà solida sul territorio: “Abbiamo posto le basi - ha concluso il presidente Grimaldi - per una programmazione a lungo termine. A settembre abbiamo intenzione di partecipare alla serie C2 femminile e nel contempo creare anche una sorta di scuola calcio tutta al femminile che coinvolga tutte le fasce di età”.


RUBRICHE L’AMMINISTRATIVO dell’Avv. Mario Grimaldi

Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

L’ANGOLO POETICO di Marco Palma

STORIA GIUGLIANESE di F. Taglialatela Scafati

AFFIDAMENTO DIRETTO

AMANTI

CHIESA DELLA MADDALENA

Cari lettori oggi tratteremo l’affidamento diretto previsto al comma 2, lettere a) e b) dell’art.36 del Codice dei contratti nell’ultima veste, così come modificata dal D.L.18/4/19, n.32 (cosiddetto decreto sblocca cantieri) convertito dalla legge 14/6/19, n.55. Iniziamo con l’affidamento diretto per importi inferiori a €40.000 previsto alla citata lettera a) il cui testo non ha avuto alcuna variazione rispetto a quello modificato dal decreto correttivo di cui al D.lgs.18/4/17, n.56. Si tratta di affidamenti diretti che potremmo definire “puri” che possono essere effettuati anche senza consultazione di due o più operatori economici o per i lavori in amministrazione diretta. Per tali affidamenti è possibile riferirsi al paragrafo 4 avente ad oggetto “L’affidamento e l’esecuzione di lavori, servizi e forniture di importo inferiore a €40.000” delle linee guida ANAC. Ricordiamo che: le procedure semplificate di cui all’art.36 del Codice dei contratti pubblici prendono avvio con la determina a contrarre o con atto ad essa equivalente, contenente, tra l’altro, l’indicazione della procedura che si vuole seguire con una sintetica indicazione delle ragioni. Il contenuto del predetto atto può essere semplificato, per i contratti di importo inferiore a €40.000, nell’affidamento diretto o nell’amministrazione diretta di lavori; l’operatore economico deve essere in possesso dei requisiti di carattere generale di cui all’art.80 del Codice dei contratti pubblici nonché dei requisiti speciali richiesti dalla stazione appaltante. L’eventuale possesso dell’attestato di qualificazione SOA per la categoria dei lavori oggetto dell’affidamento è sufficiente per la dimostrazione del possesso dei requisiti di capacità economico/ finanziaria e tecnico/professionale. Per gli affidamenti diretti di importo fino a €20.000 sono consentite semplificazioni nel procedimento di verifica dei requisiti, secondo quanto previsto ai paragrafi 4.2.2 e 4.2.3 delle Linee guida ANAC n. 4; la stazione appaltante motiva in merito alla scelta dell’affidatario e verifica il possesso da parte dell’operatore economico selezionato dei requisiti di carattere generale di cui all’art.80 del Codice dei contratti pubblici e di quelli di carattere speciale eventualmente richiesti nella determina a contrarre o nell’atto ad essa equivalente, fatto salvo quanto previsto ai paragrafi 4.2.2 e 4.2.3 delle Linee guida ANAC n. 4. La motivazione può essere espressa in forma sintetica nei casi indicati al paragrafo 4.3.2; la stipula del contratto avviene nel rispetto delle disposizioni del Codice dei contratti pubblici. In definitiva tale procedura snellisce considerevolmente tutto l’iter.

Stai la ‘, non ci voglio pensare Stai la’ non riesco a dormire Non mi è dato, di starti vicino, non mi è concesso di dirti, amore ci sono io adesso

Questa Chiesa è stata in passato oggetto di una lunga battaglia legale, tra due rami della famiglia Taglialatela, circa la sua proprietà, per l’attribuzione della quale si discusse a lungo nelle aule dei Tribunali, finanche in quello della Corte Suprema di Cassazione. Al termine dell’iter giudiziario la 1^ Sezione Civile della Corte di Appello di Napoli, con sentenza del 7-12 Giugno 1907, passata in giudicato, così dispose: “Dichiara che le due Chiese (Santa Maria Maddalena e Sant’Andrea Apostolo), ed i beni dotalizii delle medesime, costituenti cappellanie laicali, nonché gli arredi sacri e qualunque cespite delle stesse potersi venire a conoscere, spettano per la metà ai discendenti di Marino Taglialatela, morto in Giugliano il 3 Gennaio 1602 e per l’altra metà ai convenuti e discendenti di Filippo Taglialatela (che era stato il cappellano della Chiesa).” E’ da specificare, a mio parere, che il vero oggetto della lunga ed estenuante battaglia legale, erano, non tanto le Chiese stesse, quanto i cespiti di cui esse erano proprietarie, tra cui ricadevano molti terreni. Nel 1715 il Sacerdote Don Fabio Sebastiano Santoro, nel suo libro “Scola di Canto Fermo”, affermò che nel 1673 vennero trasferiti nella Chiesa del Santissimo Sacramento (l’attuale Chiesa di San Giovanni Evangelista, iniziata ad edificarsi nel 1648), allora denominata anche Chiesa di San Giovannello, oppure di San Giovanni Vecchio, sia il S.S. Sacramento, che i Sacramentali, che per un arco di tempo erano stati custoditi anche nella Chiesa di Maria Maddalena, che fino ad allora si trovava nel distretto della Parrocchia di Sant’Anna. Ancora, asserì il Santoro, che detta Chiesa di Santa Maria Maddalena, congiuntamente ad un’altra intitolata a Sant’Andrea Apostolo, posta lungo il Corso Campano, accanto a via Mariantonia Chianese (il vicoletto accanto alla Scuola Media G.B.Basile), era beneficiale della famiglia Taglialatela, con la differenza che solo quella di Sant’Andrea era consacrata. Nel 1800, il Reverendo Don Agostino Basile nel suo libro “Memorie Istoriche della Terra di Giugliano”, dedicato al Principe di Stigliano ed Alliano, Don Andrea Colonna, anche affermò quanto già ribadito dal Santoro, circa la natura beneficiale della Chiesa di Santa Maria Maddalena, congiuntamente con quella di Sant’Andrea Apostolo. Il Basile asserì, che la stessa famiglia Taglialatela, proprietaria della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo, era “padrona” anche della Chiesa di Santa Maria Maddalena ed affermò di aver trovato dei documenti che asseriscono che nel 1578 un certo Scipione Taglialatela fece a beneficio di detta Chiesa un legato. Un altro legato fu fatto nel 1595 da Marino Taglialatela, figlio ed erede di detto Scipione. Sempre

Amanti? Che ne sapete voi, dell’amore, del calore, del fuoco, di quei momenti nascosti. Di quei corpi che si rotolano e diventano tutt’uno, che ne sapete del dolore di un distacco sradicati da se stessi, dalla stessa unica e sola anima. Amanti? Lasciarsi andare essere se stessi, dopo un saluto uno sguardo e poi tra la gente come se niente fosse. Che ne sapete, del vero amore, noi persone elette, noi non siamo solo, letto o amplessi Quegli sguardi veloci, ma loquaci, che parlano da se. Poi ti guardo dalla finestra, sei scarna cerco i tuoi seni, la tua carne. Stendi quei panni ti reggi a stento Quella febbre più del vento Che non smette di girare. A me non è consentito di starti vicino, di prenderti per mano. Forse a vinto lui, ti sta rubando a me. Ma non alla sorte. Vorrei salire li e abbattere la porta, per stringerti a me forte, forte. Ti amo, ti amo, sei bella ti immagino mentre scrivo, e irrido, più forte di tutto, ricorda? E ci sarà un altra vita se questa, non dovesse bastare, ti cerco mi sembra quasi di impazzire. Sappi che impazzirei, se dovesse succederti qualcosa, verrò con te ovunque tu vada, Anche in paradiso, ti verrò a cercare Noi più di tanti, Dio per noi s’è distratto per tutto il tempo. In fondo noi che siamo, l’ amore puro. Siamo amanti

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il Basile asserì che da un processo della Curia Aversana, si evinceva che detta Chiesa di S. Maria Maddalena, esisteva sicuramente già nel 1453. Infine, concluse il Basile, nel 1795, Don Michele Taglialatela, cappellano della Chiesa, effettuò un’ampia ristrutturazione della stessa. La Chiesa di S. Maria Maddalena è posta lungo il Corso Campano, al civico 213, nei pressi del Municipio di Giugliano. Essa è costituita da un’unica navata, ha un tetto in legno a due falde e mostra un solo fronte libero, lungo il Corso Campano, articolato in un unico livello, configurato a capanna. Secondo uno dei più classici schemi compositivi, la facciata era caratterizzata lateralmente da due piatte lesene ioniche, a fusto scanalato, poste su piedistalli a cippo, crollate da alcuni anni e non più sostituite dai recenti lavori di restauro. In alto, vi è il frontone triangolare, con un oculo ellittico al centro del timpano che chiude la lineare composizione. Essa ha un unico ampio ingresso, con portone in legno lavorato a riquadri e scalinate in basalto dalla pianta curvilinea. In asse con l’ingresso era posta una finestra rettangolare, perimetrata da una incorniciatura di intonaco (anch’essa crollata da alcuni anni e ricostruita diversamente). Alla sommità del timpano vi era un piccolo campanile che venne abbattuto circa 30 anni fa perché pericolante... >> continua su www.ilgiuglianese.it

lavori di restauro ultimati


GIUGLIANO CALCIO 14 CRISTOFARO’ LA ‘ZONA GIUGLIANO ESISTE’: ILÈ UN‘DEFORTINO: TRE VITTORIE SU TRE I TIGROTTI ORA SONO TERZI PARTITE GIOCATE Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

Orefice fa esplodere il ‘De Cristofaro’. Ora i play-off promozione sono più vicini

di Domenico Ciccarelli Ormai non è più un caso, ormai la ‘zona Giugliano’ esiste eccome. È quella degli ultimi minuti, quella in cui alcune squadre spesso si accontentano, preferiscono non rischiare. Quelli in cui “meglio un punto che niente”. A Giugliano, però, si ragiona in maniera diversa perché chi indossa quella maglia, spinto da una forza e da una cattiveria agonistica senza pari, riesce ad andare oltre. E lo fa anche grazie a quei tifosi che sono arrivati ovunque in questa stagione, anche a chilometri di distanza, e che oggi hanno trovato nel ‘De Cristofaro’ il loro fortino. I ragazzi di mister Massimo Agovino non hanno mai mollato anche quando le cose sembravano non andare per il verso giusto e così, passo dopo passo, sono passati dall’essere una sorpresa del girone ad una realtà. Il terzo posto è stato conquistato con una gara tutto cuore giocata contro un Messina forte ed esperto ma che alla fine ha dovuto arrendersi ai tigrotti proprio nei minuti finali. Dopo una prima frazione di gioco senza particolari sussulti, nella ripresa erano proprio i

siciliani ad andare vicini al vantaggio trovando però in un super Mola un muro invalicabile. Poi arriva l’occasione per i tre punti, un calcio di rigore per fallo su Orefice ma Gennaro Esposito, match winner 15 giorni prima con il Roccella, si sarebbe fatto ipnotizzare dall’estremo difensore avversario. Ma proprio come accaduto con i calabresi, anche in questa circostanza i padroni di casa l’avrebbero risolta quasi allo scadere: azione personale di Orefice al limite dell’area, dribbling e tiro all’angolino che non lascia scampo al portiere. Il ‘De Cristofaro’ esplode, il Messina non riesce a rialzarsi e così i ragazzi di mister Agovino conquistano i tre punti: adesso i play-off (scongiuri a parte) sembrano davvero vicini. Adesso è necessario puntare dritti ad un traguardo importantissimo che per il semplice fatto di essere una neopromossa sembrava quasi impossibile. Nel calcio però, come nella vita, ogni obiettivo può essere raggiunto e siamo certo che il tecnico Massimo Agovino oggi ci crede esattamente come i suoi ragazzi. Bisogna però ragionare domenica

dopo domenica senza andare troppo in là con i sogni o semplicemente con lo sguardo. Si rischierebbe di gettare al vento quanto di buono fatto fino ad oggi, ottenuto con il sudore della fronte e soprattutto con una programmazione. Il compianto Salvatore Sestile, così come chi gli è stato vicino ed oggi ha preso almeno formalmente il suo posto, non è mai stato uno sprovveduto né un imprenditore improvvisato. Ed è proprio grazie a questo guardare lontano senza però mai fare il passo più lungo della gamba che si è arrivati al punto di sedersi al tavolo con chi si gioca una posta davvero importante. Manca ancora tanto al termine della stagione quindi ad oggi è inutile fare calcoli. Serve ancora un po’ di tempo, servono punti, sia in casa che lontano dalle mura amiche. Serve continuare a vincere. Solo così si potrà pensare in grande. La zona Giugliano esiste ma esistono soprattutto qualità, professionalità e consapevolezza dei propri mezzi: il mix perfetto con il quale si può davvero andare lontano

Serve un’inversione di tendenza nelle sfide che si svolgeranno lontano

Tre partite e tre vittorie. Nove punti conquistati con sei reti messe a segno e soltanto tre subite. Un ruolino di marcia straordinario quello del Giugliano tra le mura amiche dello stadio ‘Alberto De Cristofaro’. I dati appena elencati riguardano infatti i tigrotti dal momento del ritorno ufficiale nell’impianto di via Epitaffio. Dopo essere stati ospiti del ‘Vallefuoco’ di Mugnano, dunque, per i ragazzi di mister Agovino il ritorno nello storico stadio cittadino con la certezza di essere tra le mura amiche (scongiuri a parte) quasi imbattibili. È invece nei match esterni che il Giugliano dovrà assolutamente invertire la tendenza. Tra i mesi di gennaio e febbraio, vale a dire gli stessi delle sfide prima considerate, in campo esterno Di Girolamo e compagni hanno conquistato solo due punti dimostrando una solidità inferiore rispetto a quella delle sfide interne. È qui che bisogna senza dubbio migliorare, è sugli altri campi che va costruita la promozione nel campionato di serie C. Impossibile infatti non parlare di serie C anche se la prudenza e la scaramanzia fanno propendere per il contrario. L’unica certezza è che oggi il Giugliano, terzo classifica alle spalle di Palermo e Savoia, è una delle migliori formazioni del girone ed è ufficialmente entrata nel novero delle squadre da battere per conquistare un posto nei playoff. Che non sono più un sogno per i ragazzi di Agovino che ora, come detto, dovranno dimostrare anche lontano dalle mura amiche di avere quella fermezza fisica e mentale per arrivare ai tre punti. E questo, a sole 10 giornate dal termine potrebbe rivelarsi fondamentale.


GIUGLIANO CALCIO Classifica

Sabato 22 febbraio 2020 - numero 5

PT G V N P F S

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ROSARIO DI GIROLAMO, UN ‘MURO’ PER AGOVINO Il difensore centrale vanta una lunga esperienza in C

Ultimo turno - Serie D - girone I

Ha Giugliano e il Giugliano nel cuore ed è senza dubbio uno dei simboli di questa squadra. È Rosario Di Girolamo, centrale classe 1984, gigante difensivo mancino dotato di tanta potenza fisica. Per gli avversari è spesso una montagna invalicabile ma, oltre al prezioso apporto tecnico e tattico che riesce a dare alla squadra, è soprattutto una guida per i suoi compagni. Uno che sa trascinare i più giovani e che sa trasmettere quella grinta determinante anche nei momenti più difficili. Di Girolamo inizia la sua carriera calcistica da terzino sinistro nella scuola calcio Napoli Club Afragola poi viene ingaggiato dal Benevento che lo fa giocare negli allievi nazionali mentre nella stagione 2002-03 arriva la chiamata di mister Domenico Gargiulo che lo vuole con lui al Pomigliano in Serie D. Qui diventa subito titolare e si fa notare anche nelle categorie superiori. Ecco che, infatti, nonostante uno stop per un grave infortunio al ginocchio destro, firma un contratto con il Catanzaro allora in Serie C1 anche se non riuscirà mai ad esordire in prima squadra. Nella stagione 2005-06 viene ingaggiato dal Venafro, dove restera per due anni imponendosi come difensore centrale. L’anno successivo passa all’Aversa Normanna con cui vince la Coppa Italia Dilettanti arrivando anche in serie C2 e collezionando in totale 89

presenze condite da una rete. Nella stagione 2011-12 viene ingaggiato dal Treviso con cui vince il campionato e ottiene la promozione in Serie C1. Un secondo brutto infortunio lo costringe ad uno stop lungo. Nella stagione 2013-14 torna nuovamente ad Aversa in C2 totalizzando 21 presenze, poi nell’Altovicentino in Serie D, poi ancora tra le fila di Pomigliano, Turris e Savoia con la quale vincerà campionato e Coppa Italia. È a Giugliano dal giugno del 2018 ed ora ha un unico obiettivo: tornare tra i professionisti, questa volta con la maglia gialloblù.

Arrivato dall’Aversa è già entrato nel cuore dei tifosi

OREFICE, IL NUMERO 10 CHE TUTTI SOGNAVANO Segna al 90° con un gol da fuoriclasse al Messina

Prossimi turni - Serie D - girone I 4° GIORNATA RITORNO 26/01

5° GIORNATA RITORNO 02/02

Una storia, quella tra Orefice e il Giugliano, che ha radici profonde e per questo è destinato a durare nel tempo. Un amore sbocciato nella sfida contro l’Aversa Normanna, dove i tigrotti conquistarono i tre punti con un sonoro 4 a 1. Ma Orefice, allora in maglia granata, fece stropicciare gli occhi dei dirigenti gialloblù che si convinsero già allora che quel numero 10 avrebbe potuto fare al caso di mister Agovino. Il matrimonio si è concretizzato nel mercato di riparazione e da quel momento Orefice è diventato elemento fondamentale dei gialloblù. La sua intelligenza tattica, la capacità di sapersi muovere negli spazi e attaccare la profondità le caratteristiche principali di un numero 10 che spesso ha saputo dimostrare di essere all’occorrenza anche un vero numero 9 di sicuro affidamento. Il punto di svolta reale a Giugliano è forse arrivato con il Palermo dove, complice la squalifica di Capone a centrocampo, Orefice si sistemò largo a sinistra dando vita ad una prestazione maiuscola fatta di serpentine ubriacanti, scambi rapidi con i compagni di reparto ma anche giocate concrete al centro del reparto avanzato. Oggi Orefice ha la migliore media gol tra gli under del girone I e la sensazione è che, senza pressioni eccessive, potrà dare ancora tante

soddisfazioni ai sostenitori giuglianesi. Dimostrando che la dirigenza gialloblù che ha investito tanto su di lui di certi non si era sbagliata.



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