SCUOLA DI ALPINISMO SCI ALPINISMO E ARRAMPICATA
ATTIVITÀ E PROGRAMMI
Corso Italia, 14 Cortina d’Ampezzo Tel. +39 0436 860814 www.dolomitiskirock.com - info@dolomitiskirock.com
ANGELO DIBONA Il più forte scalatore ampezzano, italiano, e forse del mondo di tutti i tempi. Nasce a Cortina d’Ampezzo nel 1879. Nel 1903 inizia la sua incredibile storia dell’alpinismo sulle Dolomiti e nel continente. Nel 1913 conquista la cima Aiguilles du Soriller assieme ai fratelli Mayer, oggi meglio conosciuta come Aiguille Dibona. Si ricorda il suo nome e la sua bravura anche sulle montagne più ardue e verticali della Svizzera, Austria, Germania ed Inghilterra. Da ricordare che Angelo Dibona era anche uno dei primi istruttori italiani di sci alpino. Muore a Cortina nel 1956. Come è stato scritto nel libro a lui dedicato da Carlo Gandini “Angelo non è ricco e non ha conti in banca, ma è ricco di gloria alpinistica, per le imprese che ha saputo realizzare e per la bontà e umiltà che ha saputo trasmettere agli alpinisti che hanno avuto la fortuna di conoscerlo”.
MARIO DIBONA Guida alpina Ampezzana Scoiattolo di Cortina Ho arrampicato su quasi tutte le vie classiche e difficili delle Dolomiti, ma anche in Francia, Spagna, Africa, America, aprendo vie nuove anche in solitaria. 25 anni di attività sulle montagne del mondo, conquistando le cime più alte e impegnative, dalla cima l’Everest in Tibet al K2 in Pakistan, dal freddo Denali in Alaska alle calde rocce dell’Africa. Con gli sci, mia grande passione, ho valicato le cime più belle delle Alpi, spostandomi anche nei ghiacciai del monte Toubkal in Africa, al monte Elbrus in Georgia, al monte Meckinly in Alaska, e nei fiordi Norvegesi. … 25 anni di professione da Guida Alpina – Maestro d’Alpinismo, acquisendo negli anni esperienza e professionalità, da poter garantire la fiducia a coloro che vogliono avvicinarsi al verticale mondo della montagna.
Semplicemente camminare... Le racchette da neve in dialetto “ciaspe”, ci permettono di camminare sulla neve senza sprofondare troppo, rendendo così l’escursione più piacevole ed entusiasmante. Quest’attività aerobica, richiede un tranquillo ma costante movimento di braccia e gambe, rafforzando e rassodando tutta la muscolatura del corpo. Si organizzano escursioni private o di gruppo a seconda delle varie esigenze del praticante. Possibilità di uscite serali al chiaro di luna o in fiaccolata, con cena in malga o rifugio e degustazione
dei piatti tipici di montagna. Non è richiesta nessuna tecnica particolare, e non si corre alcun pericolo, provando solo il piacere di muoversi immersi in una natura incontaminata tra candidi boschi ed immacolate distese.
Ore 9:30/10:00 circa Parco Naturale d’Ampezzo, 3 Cime di Lavaredo, Cadini di Misurina ed altro ancora… A seconda della preparazione ed allenamento del partecipante (dalle 2 ore in poi) Tecnico per attività sulla neve Ciaspe, bastoncini, zainetto e viveri di conforto L’attrezzatura, quali ciaspe e bastoncini, è inclusa nel prezzo
Freeride, Ski-Rock La massima espressione dello sci è la sciata nella neve polverosa che riserva delle emozioni difficilmente raggiungibili in altri sport. Utilizzando gli impianti di risalita, motoslitte o elicottero si raggiungono i punti di partenza per poi scendere da valloni, pendii, forcelle e boschi, provando un senso di gioia e libertà. La vallata di Cortina e dintorni con la sua particolare morfologia Dolomitica permette molti itinerari di sci fuori pista di diversa lunghezza e difficoltà, uniche nel suo genere. L’attrezzatura è specifica per questa attività, con sci più larghi e morbidi per consentire
un miglior galleggiamento sulla neve fresca. Dolomiti Ski Rock organizza delle uscire giornaliere di sci fuori pista facili/medie/difficili, dalla durata che può variare dalle 3/5 ore. Consigliamo per chi vuole iniziare, delle lezioni private utilizzando gli impianti di risalita per imparare la giusta tecnica della sciate in neve fresca. Attenzione! Nei comprensori sciistici di Cortina e dintorni è assolutamente vietato praticare lo sci fuori pista sui pendii sovrastanti alle piste battute!!! É possibile noleggiare tutto il materiale tecnico necessario in negozi specializzati
Ore 8:30/9:30 a seconda della scelta dell’itinerario Cortina, Marmolada, Sella, Arabba, Corvara, 3 Cime di Lavaredo, Misurina ed altro ancora… A seconda dell’itinerario prescelto (dalle 3 ore in poi) Normale da sci Specifica da sci fuori pista più kit antivalanga Viene richiesto al partecipante il saper sciare in tranquillità e sicurezza sulle piste battute “Rosse”
Passione sci alpinismo Una disciplina che permette di muoversi in montagna durante la stagione invernale sia in salita che in discesa, il giusto modo di congiungere il piacere di un’escursione a piedi con la passione dello sci. Gli sci d’alpinismo sono muniti di attacchi particolari, che liberando il tallone agevolano i movimenti in salita, gli scarponi sono più leggeri e confortevoli e con l’aiuto delle pelli di foca (solette adesive che si applicano su tutta la lunghezza dello sci), si può affrontare in scioltezza la salita, per poi scendere lungo
luoghi incontaminati dove l’immagine del bianco candore della neve e lo scintillio al sole dei suoi piccoli cristalli, ci immergono totalmente in un’atmosfera unica ed entusiasmante. Per affrontare in totale sicurezza una giornata di questo tipo è però indispensabile affidarsi all’esperienza e professionalità di una giuda alpina. É possibile noleggiare tutto il materiale tecnico necessario in negozi specializzati.
Ore 8:30/9:30 a seconda dell’itinerario concordato Cortina, Marmolada, Pelmo, Sella, Cadini di Misurina, 3 Cime di Lavaredo, Val Aurina, Anterselva ed altro ancora… A seconda dell’itinerario prescelto (dalle 3 ore in poi) Tecnico, specifico da sci d’alpinismo. Specifica da sci d’alpinismo più kit antivalagna Viene richiesto al partecipante il saper sciare in tranquillità e sicurezza sulle piste battute “Rosse”
Sella Ronda Ski Tour É il carosello sciistico più lungo d’Europa, oltre 50 km di piste perfettamente battute e mai troppo difficili, con impianti di risalita moderni e veloci! Sciando attraverso Passo Campolongo, Passo Pordoi, Passo Sella e Passo Gardena, sempre con gli sci ai piedi. Si visitano le 4 vallate Alpine con i suoi piccoli ma caratteristici paesini rurali, con delle case molto antiche costruite per quasi la totalità in legno massiccio. La sosta per la colazione viene fatta in un rifugio caratteristico, assaporando piatti tipici di montagna.
Ore 8:00/8:30 Lagazuoi (20 min da Cortina), Corvara (40 min da Cortina) 4/5 ore circa Normale da sci Normale da sci in pista Viene richiesto al partecipante il saper sciare in tranquillità e sicurezza sulle piste battute “Rosse”
Ski safari Uno due o tre giorni intensi di sciate sulle piste perfettamente battute, per conoscere, ammirare e ricordare i comprensori sciistici più belli e famosi delle Dolomiti. Dalle storiche piste Olimpioniche di Cortina d’Ampezzo del 1956, all’Alta Pusteria sulla linea di confine con l’Austria, salendo poi alla cima più alta del gruppo Dolomitico, la Marmolada a 3328 m di quota con una discesa infinita di oltre 12 km. Un viaggio con gli sci tra montagne e ghiacciai, sciando su piste perfettamente innevate e sicure.
Ore 9:00 circa Cortina, Arabba, Sesto Pusteria 4/5 ore circa Normale da sci Normale da sci in pista Viene richiesto al partecipante il saper sciare in tranquillità e sicurezza sulle piste battute “Rosse”
Ski tour “La dolce Vita” Negli anni ‘60 un famoso regista portava alla ribalta un film che certamente molti di noi avranno visto, nel cui titolo ancora oggi tutti vorrebbero crogiolarsi: “La dolce vita”. La sua proposta di osare, assaporare e godere quella che è l’opportunità del momento, ieri come oggi è valida più che mai, allora perché non dedicare del tempo a sé stessi liberando e rasserenando la mente in questo periodo di vacanza? L’opportunità è dinanzi a noi in una natura ovattata e soffice che ci attende, pronta a rigenerare il nostro essere nel modo più semplice con un abbraccio avvolgente che accarezza l’anima
Ore 10:00 circa 5 Torri, Lagazuoi, Armentarola 4/5 ore circa Normale da sci Normale da sci in pista
e riscalda il cuore. Una giornata trascorsa tra amici all’insegna del benessere e della spensieratezza, attraverso un percorso sciistico non troppo impegnativo tra le 5 Torri, il Lagazuoi e l’Armentarola, tra discese perfettamente battute e poco affollate. Un tavolo riservato per l’occasione con pietanze succulenti e vini di primordine, ed a fine giornata, per i più arditi, l’immersione in una vasca d’abete adagiata sulla neve a 2200 m straripante d’acqua calda… negli occhi il riflesso del sole che tramonta dietro i monti innevati e nella mano il bicchiere rivolto verso l’alto per un brindisi… alla “DOLCE VITA”.
Arrampicate invernale su ghiaccio e vie ferrate Per chi ama forti emozione, mettendo a dura prova il proprio coraggio e tenacità, in ambienti freddi e ostili, l’esperienza di una arrampicata su delle cascate ghiacciate, o salire un via ferrata innevata utilizzando apposite piccozze per le mani e ai piedi affilati rampini rimarrà sicuramente un’esperienza unica e memorabile. A Cortina e dintorni durante il periodo freddo e invernale si formano delle cascate ghiacciate di diversa lunghezza e difficoltà accessibili anche a chi vuole provare per la prima volta. Utilizzando una tecnica precisa nel saper piantare
correttamente le piccozze e i ramponi nel ghiaccio è possibile affrontare questa spettacolare salita. Allo stesso modo la scalata lungo una via ferrata in stile invernale comporta la conoscenza di utilizzare delle tecniche e materiali specifici per la progressione. Da non sottovalutare mai che il freddo e la neve possono aumentare la difficoltà della salita.
Ore 9:30/10:00 circa Val Travenanzes, Sottoguda Marmolada, Landro, via ferrata sci 18, ferrata degli alpini, ferrata Averau e altro ancora… A seconda della propria esperienza e preparazione Tecnico e caldo per attività sulla neve Piccozze, ramponi, imbragatura, caschetto, maschera da sci L’attrezzatura tecnica può essere fornita da Dolomiti Ski Rock (escluso gli scarponcini ramponabili)
Gite sci alpinistiche sulle Alpi e nel mondo Nei periodi migliori e primaverili vengono organizzate delle uscite sci-alpinistiche sui ghiacciai e cime d’alta quota delle Alpi e nel mondo… Cima Monte Bianco 4810 m. Durata 3 giorni. Francia/Italia. Cima Gran Paradiso 4061 m. Durata 2 giorni. Italia. Cima Gnifetti al monte Rosa 4552 m. Durata 2 giorni. Italia. Haute Route, Chamonix/Zermat. Durata 6 giorni. Francia/Svizzera. Fiordi di Lyngen oltre il circolo polare artico. Durata 7 giorni. Norvegia. Cima monte Toubkal 4167 m. Durata 6 giorni. Africa. Cima monte Elbrus 5642 m. Durata 10/12 giorni. Georgia.
Consigli utili
numero di pronto intervento 118 fornendo con calma le necessarie informazioni.
L’impugnatura consigliata è simile a quella dei bastoncini da fondo.
Il decalogo della montagna
Notizie utili sull’attrezzatura e abbigliamento
Scarpa per le ciaspes La scarpa deve essere comoda, meglio ½ numero in più, calda, impermeabile, resistente e non eccessivamente rigida. Deve superare la caviglia ed avere una allacciatura tale da aderire bene a questa. Deve avere suola anti scivolo. Non sono adatti i Moon Bouts.
Preparate in anticipo il vostro itinerario consultando cartine e guide turistiche. Dotatevi di calzature specifiche per la montagna, vestiario ed equipaggiamento adeguati.Consultate i bollettini nivo-meteorologici ricordandovi che in montagna le condizioni meteo possono mutare radicalmente anche in pochi minuti. Prima di affrontare un’escursione scegliete un itinerario che tenga conto della vostra capacità e dello stato di allenamento. Sopravvalutare le vostre capacità potrebbe essere pericoloso per voi e per i vostri compagni. Accertatevi di saper usare l’attrezzatura e non dimenticate un set di pronto soccorso. Se scegliete di partire da soli portate con voi un telefono o una radio ricetrasmittente. In ogni caso lasciate informazioni sul vostro itinerario e sull’orario approssimativo di rientro. I rifugi sono attrezzati con un registro dove potete scrivere provenienza e destinazione certa del vostro itinerario. Durante l’escursione seguite attentamente le indicazioni e la segnaletica del vostro itinerario. Nel dubbio chiedete sempre informazioni, se possibile, ai gestori dei rifugi e guide alpine. Se le condizioni meteorologiche dovessero peggiorare poco dopo l’inizio dell’escursione ritornate velocemente al punto di partenza del vostro itinerario. Se il temporale vi dovesse sorprendere non riparatevi in gruppo sotto gli alberi isolati. È preferibile trovare riparo sotto una roccia o in un antro lontano da rivoli d’acqua. Equipaggiatevi per proteggervi dal freddo e dai raggi solari con scarponi, giacca a vento, guanti, berretto, occhiali da sole e creme solari. Se vi avventurate fuori da percorsi segnalati è d’obbligo procedere in cordata. In caso di incidente di cui siete testimoni chiamate subito il
Vestiamoci a strati 1°strato: intimo a pelle, indumenti elastici e traspiranti, lana o sintetico. 2°strato: micro pile, indumento comodo ma non troppo pesante. 3°strato: Wind stopper, indumento caldo, traspirante, ma non fa passare l’aria esterna. 4°strato: giacca gore impermeabile e traspirante, oppure piumino leggero. Pantaloni comodi wind stopper con sopra pantaloni gore. Calze in microfibra e lana. Ciaspes Il mercato offre una vasta scelta di prodotti, sia maschili che femminili, dalle quelle semplici a poco prezzo a quelle più elaborate e resistenti... È importante che la ciaspa abbia un sistema di attacco al piede solido, resistente, anche quando si cammina su terreni sconnessi (leggete nel libretto d’istruzioni il peso massimo indicato dal costruttore); dei sistemi validi antiscivolo per affrontare in sicurezza pendii ripidi o trasversali su neve dura e compatta. La base di appoggio non deve creare dei fastidiosi e pericolosi zoccoli di neve sotto la ciaspa. Controllare sempre che la ciaspa sia calzata correttamente e verificare se ha subito dei logoramenti. Bastoncini Consigliato quello telescopico a 2 segmenti. Deve avere una larga rotella in fondo alla racchetta in modo da non affondare nelle neve fresca. Il bastoncino va regolato leggermente più alto quando camminiamo (altezza stomaco). Controllare sempre che il sistema di regolazione del bastoncino sia resistente e di buona qualità. Quelli leggeri o in carbonio sono ottimi ma molto delicati.
Sci per alpinismo La lunghezza non deve superare la propria altezza. La larghezza di spatola, centro e coda, per avere per un buon rapporto tra galleggiamento in neve fresca e tenuta su neve compatta, dovrebbe avere più o meno cm 113-78-100. Il peso di uno sci senza attacco dovrebbe aggirarsi sui 1300-1500 g. Attacco sci alpinismo Non troppo pesante, ma che rispetti i canoni della sicurezza per lo sganciamento (l’attacco Dynafit, è ottimo e leggero, ma attenzione di non BLOCCARLO in discesa, altrimenti non si sgancia in caso torsione!). Ci deve essere la possibilità di applicare lo ski-stopper (obbligatorio sulle piste battute). Deve essere regolato perfettamente secondo il proprio peso o alla propria esigenza (leggere il libretto istruzioni). Scarpone per lo sci alpinismo L’importante è sempre provarlo e sentire immediatamente un buon comfort. Abbia un buon movimento per la camminata. Abbia un buon bloccaggio in fase di discesa. Abbia un plastica di una durezza più o meno 100. Non sia troppo pesante. Scarpetta interna termo performante. Pelle di foca Quella sintetica è ottima come tenuta in salita. Quella in mohair è più scorrevole. Deve coprire per la totalità la soletta
dello sci, dalla punta alla coda, lasciando libere solo le lamine in ferro. È consigliato il gancetto ferma pelle sulla coda dello sci. Asciugarle bene su una fonte di calore non troppo forte. Ogni 2 stagioni è bene controllare che colla sia ancora efficace.
Zaino Deve avere delle allacciature tali da essere ben saldo al nostro corpo. Non deve essere eccessivamente grande, circa 20-30L. Consigliato un copri zaino se nevica o zaino impermeabile. Lo zaino va regolato accuratamente al nostro corpo altrimenti può dar fastidio. Che abbia dei sistemi di aggancio per gli sci. Sci Freeride L’attrezzo per questa attività è molto soggettivo, e personale. Consiglio che lo sci sia strutturato con la nuova concezione Rocker (più facile da guidare). La larghezza è personale e a propria scelta, non andrei però all’eccessivo. La lunghezza anche è personale, la tendenza e quella di una sci che superi la propria altezza. Attacco La scelta dell’attacco è di diversa concezione. Personalmente consiglio un attacco da freeriding, con la possibilità di uno sgancio simile all’attacco da alpinismo per eventuali situazioni o emergenze. Che sia regolato perfettamente al peso o all’esigenza dello sciatoree che abbia lo ski-stopper. Scarpone Anche lo scarpone è molto personale secondo la bravura del freeriding. Oggi si preferisce uno scarpone con una struttura simile a quello da sci in pista (100 Flex), ma più leggero e caldo. Consiglio sempre che lo scarpone abbia un sistema SkiWalk per una eventuale breve camminata. Abbia una suola anti scivolo.
Kit antivalanga ARTVA (apparecchio ricerca travolto in valanga) questo apparecchio può salvare la vita al travolto da valanga! Il mercato offre una gamma molto vasta. L’importante è conoscere il suo funzionamento ed ESERCITARSI COSTANTEMENTE! Apparecchi vecchi e obsoleti è meglio cambiarli! Ad ogni stagione si consiglia di fare una verifica del buon funzionamento. PALA indispensabile per disseppellire l’infortunato, deve essere efficace e robusta! SONDA ci permette di individuare l’infortunato con più rapidità una volta segnalato dall’apparecchio artva. ZAINO con sistema airbag. Molto consigliato, ci permette di galleggiare sopra la valanga. Piccolo kit pronto soccorso Benda elastica da 6-8 cm di altezza; antidolorifico generico Ketodol; Buscopan in compresse per malesseri vari; cerotto spray per tagli e ferite Versus; collirio lacrima artificiale per i portatori di lenti a contatto; tape per prevenire le vesciche. Casco Sempre più usato sia per il suo comfort sia per la sicurezza.
Montagna d’inverno: il parere del medico Freddo e neve Gli appassionati sono tutti in pista. Bisogna ricordare però che lo sci come tanti altri sport necessita di alcuni accorgimenti relativi all’attrezzatura, alla preparazione atletica, all’alimentazione e al rispetto di alcune regole di buona educazione e sicurezza. Abbigliamento In alta montagna le condizioni climatiche sono diverse da quelle in cui siamo abituati a vivere e possono cambiare repentina-
mente: è quindi necessario consultare i bollettini nivo-meteorologici prima di recarsi sulle piste o prima di un’escursione. La variabilità del clima può essere affrontata da un abbigliamento a strati: le vecchie guide consigliano “in montagna un panino in meno e un maglione in più”, guanti e cappello impermeabili a vento, non devono essere mai dimenticati.
Alimentazione Il freddo e le sue complicanze si prevengono anche con una corretta alimentazione che privilegi i carboidrati, energetici e facilmente digeribili da consumare soprattutto con la prima colazione (pane, biscotti, fette biscottate, frutta, miele e marmellata) e con il pranzo (pasta, riso o polenta). Durante il giorno non bisogna far uso di alcolici che favoriscono una diminuzione del grado di attenzione e una perdita di calore attraverso la vasodilatazione periferica. Assideramento e congelamento I provvedimenti da adottare di fronte a una situazione di assideramento o congelamento in attesa del medico sono volti a ripristinare la normale temperatura corporea: condurre il soggetto al più vicino posto riparato dal vento (rifugio, baita), rimuovere gli indumenti umidi o bagnati sostituendoli con altri caldi e asciutti. Sono assolutamente da evitare: frizioni con la neve che non fanno altro che aumentare la dispersione del poco calore residuo, riscaldamenti con fonti di calore diretto come fuochi o marmitte di auto di cui non si può controllare la temperatura e che possono procurare ustioni, la perforazione di eventuali vesciche e la somministrazione di alcolici. Sole Per evitare eritemi solari è importante proteggere la pelle e le labbra, rese ancora più delicate per il freddo, con creme solari e stick ad alta protezio-
ne. Da non trascurare la protezione degli occhi utilizzando occhiali con lenti a elevato assorbimento e muniti di protezioni laterali che fermano il vento e la radiazione solare diffusa e limitano l’azione del freddo.
Mal di montagna Non tutti sanno che salire oltre i 2000 m comporta modificazioni dell’apparato cardiocircolatorio caratterizzate da palpitazioni, stanchezza, affanno e cefalea che si prevengono con un adeguato allenamento e la gradualità dell’ascensione. La loro cura è la perdita di quota, il riposo e una buona idratazione. Chi soffre di pressione alta dovrà stare attento ai violenti sbalzi di temperatura. In forma sugli sci Un corretto allenamento è importante anche per la prevenzione degli eventi traumatici di cui i più frequenti sono quelli a carico del ginocchio. Per ottenere una buona forma fisica sarebbe necessario allenarsi due mesi prima della partenza: l’allenamento dovrebbe essere mirato a migliorare la forza, la flessibilità e la mobilità articolare: comprendendo una prima fase di allenamento aerobico per lo sviluppo del fiato, dell’agilità e della prontezza di riflessi (jogging, saltelli, bicicletta) e una seconda fase anaerobica con esercizi per sviluppare la potenza muscolare delle braccia e soprattutto delle gambe.
Consigli per la chiamata d’emergenza in monagna ed in genere Comunicare il nome, la posizione (altitudine, eventualmente le coordinate) ed il numero telefonico dove potervi raggiungere. Riferire cosa, quando e dove è successo. Eventuali ostacoli per l’intervento dell’elicottero, come nebbia, funivie, teleferiche, cavi o linee elettriche sospesi, questi dati vanno comunicati immediata-
mente alla centrale di soccorso. Se si necessita di aiuto, alzare entrambe le braccia affinché il corpo assuma una forma ad “Y”. Significato: “Ho bisogno d’aiuto”, “atterrare qui” (con vento alle spalle), “Si” (come risposta alla domanda da parte del pilota o dell’equipaggio). YES Se non si necessita aiuto bisogna alzare un braccio e tenere l’altro lungo un fianco, affinché il corpo assuma l’aspetto di una “N”. Significato: “Non ho bisogno di aiuto”, “non atterrare”, “No” (come risposta alla domanda da parte del pilota o dell’equipaggio). NO
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