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I LOVE IT
EDITION #10 Autumn 2015 italian/english
Hello fall Cover Foxglove Botanicals
BALI ISLAND SPECIAL
{
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#10 Autumn issue 2015 Direttore responsabile /Founder Editor in Chief Dana Frigerio
Ph. Cara Whatt, Patrizia Piga, Flavio Catalano.
Revisione bozze/ Proofreading Marta Moletta Redattori/Contributors Carlo Alfieri Babylonstoren Tiziano Bianchi Enrica Bizzarri Veronica Buratto Laurence Cabantous Valentina Caiazzo Flavio Catalano Simonetta Chiarugi Luigi Conti Silvia Curti Jefferson Fouquet Dana Frigerio Tessa e Caitlin McLaughlin Virgilio Piatti Patrizia Piga Pottersarms Matteo Ragni Giorgio Sabbatini Nicolò Scacchi Lelia Scarfiotti Melina Scodanibbio Marco Serafini Amici Micol Terzaghi Tommaso Torrini Alberto Trabucchi Cara Whatt Francesco Zangari Lidia Zitara Art direction & layout Dana Frigerio Traduzioni/Translation Elisabetta Pozzi, Antonella Sponzilli Copertina/Cover Cara Whatt font: thanks to Billy Argel, Kimberly Geswein, Yomyfred production 2005, Brownfox
Alcune foto o immagini presenti attualmente nella rivista sono situate su internet e costituite da materiale largamente diffuso e ritenuto di pubblico dominio. Su tali foto ed immagini il sito non detiene, quindi, alcun diritto d’autore e non è intenzione dell’autore del sito di appropriarsi indebitamente di immagini di proprietà altrui, pertanto, se detenete il copyright di qualsiasi foto, immagine o oggetto presente, oggi ed in futuro, su questa rivista, o per qualsiasi problema riguardante il Diritto d’Autore, inviate subito una e-mail all’indirizzo info@blossomzine.eu indicando i vs. dati e le immagini in oggetto così che si possa risolvere rapidamente il problema (ad esempio, con l’inserimento, gratuito e permanente, del nome dell’autore), oppure rimuovere definitivamente la foto (o altro).
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www.blossomzine.eu Blossom zine è una Testata giornalistica Autorizzazione n°103 del 3 aprile 2013 Tribunale di Milano.
director’s notes
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Find Inspiration on Autumn issue
A day with Les herbes de Paris Insieme tra i Fiori in Val d’Orcia Ghirlanda di popcorn Foxglove Botanicals Cape Winelands Nature morte italiane Birmania floating garden RHS Malvern Spring Festival Genetic Conservation Garden Labirinto della Masone Buon gardening ! Vendemmie oceaniche Jukebox kids Plant hunters Polonia il giardino (è) sopra Berlino Instagram Pottersarms Allergie e piante autoctone
Bali Special insert Monkey forest Tegalalang Rice Terrace Ubud Nuovo progetto di vita a Bali Butterfly park Bali Botanic Garden Portobello market
Tea time
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BALI IS
LAND
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{ Photos and Text
Jefferson Fouquet
}
https://instagram.com/lesherbesdeparis/
lesherbesdeparis@gmail.com
A day with Les herbes de Paris Parlaci di Les Herbes de Paris il collettivo di fioristi parigini. L’idea del collettivo è nata in modo alquanto naturale; siamo amici da molti anni e condividiamo gli stessi
gusti e le stesse idee. Tutto è cominciato dopo il nostro primo workshop, grazie a questa nuova avventura abbiamo nuovi amici e nuovi contatti ... insomma iniziamo a crescere!
How did the idea of opening Les Herbes de Paris start? This idea came very naturally; we have been friends for severals years, and we shared the same tastes and
ideas. Everything started when we organized our first workshop, thanks to this, we had new contacts … in short, we started growing up! Now we hope we can continue to work and
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Vogliamo sempre di più condividere con altri la nostra visione poetica della natura attraverso laboratori, matrimoni, eventi e collaborazioni con altri fioristi. Dove hai trovato l’ispirazione per creare i bellissimi collage herbier che pubblichi su Instagram? L’ispirazione maggiore è presa negli antichi libri botanici e nei nostri meravigliosi ricordi legati all’infanzia! Siamo cresciuti in mezzo alla natura, con passeggiate nel bosco e in campagna e siamo spesso andati a visitare il Museo di Storia Naturale di Parigi, che ha una collezione davvero notevole ... e dove trovare migliore
ispirazione se non anche attraverso i loro giardini e le loro serre? Ci parli del progetto âmes oubliées . Sembrerà strano, ma il cimitero di Pere Lachaise è una delle nostre passeggiate preferite a Parigi. Con la nostra amica Cécile di OzGarden ci andiamo quasi tutti i pomeriggi per ammirare l’arte funeraria. Si trovano delle tombe eccezionali, cappelle private e quasi abbandonate e un giorno abbiamo pensato di decorarle con i fiori, esclusivamente per onorare le “anime dimenticate”.
grow to share our poetic vision of nature through workshops, weddings, events and collaborations. Where did you find the inspiration to create the vintage collage herbier? We find our inspiration principally in old botanic books and in our memories of childhood! We both grew up surrounded by nature, and also the Museum of Natural History of Paris has a very beautiful and inspiring collection… and after find best inspiration having through their gardens and greenhouse but also a stroll in the forest or in the countryside.
Tell us about the Ames Oubliées project. Oddly enough, the Pere Lachaise Cemetery is one of our favorite walks in Paris. With our friend Cécile from OzGarden we go there almost every afternoon to admire the funeral art. Graves are extraordinary and also private and abandoned chapels, and one day, we decided to decorate them with flowers, only to honor the “ âmes oubliées.”
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{ Text Tommaso Torrini } { Photos Lelia Scarfiotti }
www.larosacaninafioristi.it
corsi.larosacanina@gmail.com
www.leliascarfiotti.com
Insieme tra i Fiori in Val d’Orcia Fiori di Puscina è un bellissimo progetto reso concreto dal duro lavoro e da una spiccata sensibilità di tre sorelle e di tutta la loro bella e grande famiglia. Ci siamo sempre sorpresi di come nel panorama italiano mancasse la volontà di provare una coltivazione “organica” o comunque eco-sostenibile di fiori recisi da poter utilizzare negli allestimenti per i matrimoni.
Mara, Teresa e Laura ci stanno provando! Nei terreni a loro disposizione coltivano varietà spontanee e non che poi propongono nei loro bucolici allestimenti di tavole e chiese. Con nostra estrema gioia siamo riusciti a creare una giornata intera in cui le tre sorelle hanno raccontato la loro storia: ci hanno mostrato le loro produzioni, il generoso “prato” spontaneo nel quale abbiamo potuto
Fiori di Puscina is a wonderful project that became real thanks to the hard work and the strong sensitivity of three sisters and all their nice big family. We were always amazed at how Italy lacked the will to try growing “organic” or otherwise environmentally sustainable cut flowers that could be used in weddings. Mara, Teresa and Laura
are now trying this new experience! In their lands they cultivate both spontaneous and nonspontaneous varieties that they then use for their pastoral arrangements of tables and churches. To our great joy we managed to organise a whole day in which the three sisters recounted their story: they showed us their productions, the
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Azienda Agricola Puscina www.puscina.com
raccogliere direttamente la “materia prima”, il prezioso lago che rifornisce di acqua tutte le coltivazioni e le non meno importanti parti boschive, ricche riserve di fronde verdi e selvatiche.
profumi e semplicità!
Belli e rifocillati ci siamo spostati all’ombra di tre splendidi mandorli, dove avevamo allestito dei tavoli per permettere alle nostre partecipanti di realizzare in libertà le loro composizioni con Riempiti gli occhi di tanta tutti i materiali vegetali bellezza, le ragazze ci che avevamo raccolto la hanno anche organizzato mattina. un bellissimo pranzo vicino alla loro cascina: L’entusiasmo di tutti genuini prodotti della quanti si toccava con terra conditi con fiori, mano!
generous spontaneous “lawn” in which we could collect directly the “raw material”, the precious lake which supplies water for all crops and forested parts, which are not less important, as they are rich reserves of green and wild leaves. After amazing our eyes of such beauty, the girls also organized a wonderful lunch near their farm: genuine
products flavoured with flowers, perfumes and simplicity! Once refreshed, we went under the shade of three beautiful almond trees where we had set up tables to let participants free to arrange their compositions with all plant materials collected in the morning. Their enthusiasm was truly angible!
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“I believe in the hands that work, in the brains that think, and in the hearts that love. … I believe in sunshine, fresh air, friendship, calm sleep, beautiful thoughts.” Elbert Hubbard
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{Photos and graphics Silvia Curti }
www.ghirlandadipopcorn.com
ghirlandadipopcorn@gmail.com
Ghirlanda di popcorn
glitter roselline azzurro
oro Com’è nato il blog Ghirlanda di popcorn ? Ghirlanda di Popcorn è nato in un periodo molto particolare della mia vita. Avevo bisogno di creare uno spazio tutto mio dove poter condividere ciò che amo e dare libero sfogo alla mia creatività. Da quel caldo giorno di giugno sono passati 5
anni e non smetterò mai di ringraziare questo mondo virtuale che mi ha dato l’opportunità di conoscere persone strepitose e di intraprendere interessanti percorsi professionali. Quando hai scoperto di avere questa manualità per la carta?
How was “Ghirglanda di Popcorn” blog born? Ghirlanda di Popcorn was born in a very specific moment of my life. I had a dream to create a space only for me, where I could share what I love and feel myself free to express my creativity. From that day in June, 5 years later, I am and I will be forever
grateful to this virtual world, which gave me the opportunity to meet wonderful people and to get started with many interesting professional careers. When did you realize to be so fascinated to paper? I don’t think there was a specific moment! I’ve always had this
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#1 PALETTE COLORI Scegliete due o tre colori che stiano bene insieme oppure totalmente a contrasto #2 POSIZIONI DEL NASTRO E DEI DECORI Una delle cose che fanno di un pacchetto, un pacchetto ‘perfetto’ è la posizione in cui decidete di applicare decorazioni e nastro o spago.
Non penso ci sia stato un momento preciso. Ho sempre avuto questa passione per la carta e per tutto il materiale da cartoleria. Senza dubbio negli ultimi anni, avendo il tempo e la possibilità di provare sempre nuovi prodotti, ho approfondito diversi aspetti e creato uno stile tutto mio.
Progetti futuri? Ho un grande e bellissimo sogno nel cassetto che spero un giorno di poter realizzare. Nel frattempo lavoro molto e porto avanti con interesse ed entusiasmo la mia passione per il mondo del packaging.
passion for paper and for any other stationary materials. With no doubt in the last few years, I had time and chances to try always different products, so that I became even more familiar with different aspects and I created my own style. Any future projects?
I have a big and beautiful dream that I hope to realize someday, in the meantime I keep on working hard and I’ll continue to pursue my passion for the packaging world with enthusiasm and interest.
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{ Text and Photos Luke and Cara Whatt}
www.foxgloveabout.tumblr.com
carawhatt@hotmail.com
LA NOSTRA COVER
Foxglove Botanicals Come è nata l’idea di lavorare con i fiori? Da che ho memoria, mi sono sempre piaciuti e ho spesso cercato di lavorare con i fiori e con la natura. Già dall’età di 14 anni, dopo una breve esperienza in un piccolo negozio di fiori, ho capito che era quello che volevo fare. Da allora ho lavorato per molti fioristi,
aumentando la mia esperienza sul campo, ma volevo sempre di più, volevo più libertà nello sperimentare. Così un giorno l’ho fatto! Io e mio marito abbiamo finalmente aperto la nostra attività, vendendo fiori e piccoli bouquet al mercato; eh sì, siamo partiti da qui. Cosa ti affascina e qual
How did the idea of working with flower start? I have tried to be around flowers for as long as I can remember. I have always been so in love with flowers and wild nature. At age 14 I did some work experience at a small flower shop for one week and after that I knew it was what I wanted to do. I
then went on to work in a few flower shops which gave me amazing experience in the industry but I still felt I wanted more freedom to experiment and make flowers more the way I wanted to. So one day we just did it. My husband and I registered our business. We started off doing some market stalls selling wild posies and it went from there.
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http://www.stihl.it
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è il fiore che ti ispira di più?
i loro colori e i loro profumi.
Rimango sempre affascinata dalla natura, quella selvaggia, amo il modo in cui le piante crescono allo stato selvatico.
Che progetti hai per il 2015?
Disordinate e aggrovigliate. Sono così belle che cerco per quanto mi è possibile di imitarne la naturalezza nei miei bouquet. Mi piacciono tutti i fiori,
Per il prossimo anno abbiamo intenzione di aprire il nostro negozio di fiori, con vendita al dettaglio e realizzazione di composizioni floreali per eventi; al momento lavoriamo in una officina, e non ci basta più, quindi il prossimo 2016 ci porterà fortuna.
What fascinate you and what flower inspire you the most? I’m really fascinated by wild nature. I love the way things grow in the wild. Messy and tangled. It’s so beautiful. I try to mimic this as much as I can when arranging flowers. I’m fascinated by all flowers. Their colours and scents. I’m in love with them all.
Tell us about some new fantastic project for 2015. For 2015/2016 we are hoping to open up a retail shop. We have a work shop warehouse at the moment. We are still getting everything ready to open up a flower shop. Hopefully this year or early next year.
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Courtesy Babylonstoren
www.babylonstoren.com
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{Text Melina Scodanibbio }
www.melina.scodanibbio.com
{Photos Courtesy Babylonstoren }
melina@scodanibbio.com
www.babylonstoren.com
Cape Winelands Ogni tanto si incontra un luogo magico, un luogo dove tutto sembra proporzionato, equilibrato e perfettamente integrato nel paesaggio mozzafiato circostante. Immerso nella valle Drakenstein nel cuore della famosa Cape Winelands, e solo ad un’ora di auto da Città del Capo, si trova
Babylonstoren, uno dei migliori esempi di Cape Dutch tradizionali. Ancora oggi Babylonstoren rimane una tipica fattoria, anche se è molto di più di questo... E’ stata ristrutturata e ora ospita un elegante hotel, un centro benessere, un ristorante e una cantina che produce vini eccellenti.
Every once in a while you come across a place with a magical quality about it, a place where everything seems perfectly proportioned, balanced and integrated in the breathtaking surrounding landscape. Nestled in the Drakenstein valley in the heart of the famous Cape Winelands, and just a one hour drive
from Cape Town, lies Babylonstoren, one of the finest examples of Cape Dutch traditional werfs (farmyards). To this day Babylonstoren remains a working farm, but it’s so much more than that... It’s been beautifully brought back to life and now houses a chic farm hotel, spa, restaurant
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La caratteristica più sorprendente sono probabilmente gli 8 ettari di giardini e frutteti formali, progettati con una solida struttura rigorosa, ma dal carattere estroso. Il giardino ha oltre 300 varietà di frutta, fiori, erbe ed ortaggi, tutti commestibili e biologici. I prodotti freschi vengono utilizzati per qualsiasi cosa, dalle insalate agli
sciroppi, fino ai liquori. Una passeggiata attraverso i campi, dai quali gli ospiti sono invitati a raccogliere quello che desiderano, ci ricorda la gioia e la semplicità dei raccolti e dei cibi, come del resto è stato per secoli, ma che ora è così spesso dimenticata.
and cellar which produces excellent wines. The most striking feature though is probably the 8 acres of formal gardens and orchards, designed with a rigorous structure but a whimsical character. The garden, with over 300 varieties of fruits, flowers, herbs and vegetables, is completely edible and organic and
fresh produce is used to make everything from scrumptious salads to cordials and liqueurs. A stroll through the plentiful beds, which guests are invited to help themselves from, reminds of the delight and simplicity of growing, picking and eating, as it’s been for centuries but is now so often forgotten.
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http://www.igpoty.com/competition08/winners_bountifulearth_fin1.asp
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{Text and Photos Patrizia Piga e Flavio Catalano}
www.oniononthetake.it
photo@pigaecatalano.it
www.fruttetodivezzolano.it
Nature morte italiane Com’è nata l’idea di queste foto? Non c’è mai stata un’idea precisa! Io e Flavio abbiamo iniziato la nostra collaborazione venti anni fa e la nostra prima foto aveva come tema una cipolla, abbiamo scelto istintivamente una luce “fiamminga” per realizzare lo still life. Questo specifico stile fotografico lo sentiamo molto vicino a noi, sia per sensibilità sia per metodo, paragonabile alle classiche nature morte pittoriche dove i vari soggetti di fiori, frutta e oggetti d’uso venivano raffigurati con una luce naturale e diffusa molto particolare e di grande effetto. A quali nature morte ti ispiri? Quelle di Caravaggio in primis. E poi i pittori fiammighi: Pieter Claesz, Rembrandt, Veermer, Giovanni Rosa, Pieter Boel, Jan De Hem... Invece come pittore realista contemporaneo
a Gianluca Corona. Parlaci del concorso International Garden Photographer of the Year. Dopo aver scoperto che vi potevano partecipare anche fotografi di still life, mi sono detta “Proviamo” e su 18mila fotografi sono arrivata fra i finalisti dell’IGPOTY 8 ! Una curiosità sulla foto, i fiori di luppolo li ho raccolti nella campagna torinese e la composizione è stata illuminata semplicemente attraverso la luce naturale di una finestra. Invece la zuppiera contiene delle piccole mele prese facendo un’offerta all’Abbazia di Vezzolano, uno dei più importanti monumenti medievali del Piemonte, dove l’associazione Frutteto di Vezzolano coltiva le antiche varietà di meli dei monaci. Mi hanno portato fortuna, sarò sempre grata a questo posto pieno di fascino e spiritualità.
How did the idea of this photo come up? There has never been a specific idea! Flavio and I have started our collaboration twenty years ago and our first photo had, as a topic, an onion. We instinctively chose a “Flemish” light to create the still life. This specific photographic style is something we feel very close to us, for its sensitivity and its method, comparable to the classic painting still life where the various subjects like flowers, fruits and objects were drawn with a natural and diffused light very unique and impressive. Which is the still life you look at to get your inspiration? I look at Caravaggio’s one in the first place. And then at Flemish painters: Pieter Claesz, Rembrandt, Veermer, Giovanni Rosa, Pieter Boel, Jan De Hem… Instead as a contemporaneous realist painter I look at
Gianluca Corona. Tell us about the participation of the International Garden Photographer of the Year. After having found out that even still life photographers could join in, I said to myself “let’s try” and among 18 thousand photographers I was one of those who reached the final of the IGPOTY 8! A curiosity on the photo, the hop flowers were picked up by myself from a Turin’s countryside. And the light used on the composition was just the natural one coming from the window. Instead, the soup tureen has got some small apples, that I got by giving a donation to the Vezzolano’s Abbey, one of the most important medieval monuments in Piemonte, where the association Frutteto of Vezzolano cultivate the ancient varieties of apples of the monks. They brought me luck, and so I’ll be always grateful to this place full of charm and spirituality.
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{Text Nicolò Scacchi e Veronica Buratto } {Photos Marco Serafini Amici}
www.suingiardino.com
info@suingiardino.it
marcoserafini1990@libero.it
Birmania floating garden Partendo da un piccolo canale, prima del sorgere del sole e attraversando la fresca nebbia del Lago Inle sembrava di essere ancora in un sogno. La temperatura era frizzante, mai te lo saresti aspettato, considerato il caldo torrido durante il giorno. Il rumore delle barche turistiche è fortissimo, tutte insieme, sincronizzate, partono al primo chiarore. Ma in pochi minuti ci si ritrova soli in mezzo al lago, il giovane che ci accompagna non parla inglese ma i suoi sorrisi sono espressivi e ci
capiamo ugualmente, vogliamo visitare i floating garden. Si tratta di zolle di terra spesse solo poche decine di centimetri, larghe meno di due metri e lunghe invece decine e decine di metri. Una, due, tre persone e la zolla comincia ad affondare, meglio non esagerare. Create con alghe e foglie mischiate con la terra diventano come delle vere zattere che vengono fissate in fondo al lago con delle lunghe canne di bambù, e sono poi coltivate come orti
Leaving from a small canal, before the sunrise and through the cool mist of Inle Lake it seemed to be still in a dream. Temperature was crisp, hard to believe, thinking about the scorching heat of the days. The noise of the tourist boats is very strong, they all together, in sync, leaving with the first light. But in a few minutes you find yourself alone in the middle of the lake, the young boy who drives us around doesn’t speak English but his smiles are equally expressive
and we can understand each other, we want to visit the floating gardens. The clods are only a few tens of centimeters thick, less than two meters wide and dozen meters long. One, two, three people up, and plate begins to sink, better not to overdo it. Made by algae and leaves mixed with soil they become as real rafts fixed in the bottom of the lake with long bamboo poles, then cultured as floating gardens. Around these floating
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galleggianti. Attorno a questi giardini galleggianti sorgono i villaggi costruiti su palafitte, i contadini che si spostano rigorosamente in barca a remi, coltivano così i loro appezzamenti di “terreno”.
trovare ancora qualche pomodoro di fine raccolto, e moltissime zucche sostenute da esili pergole realizzate con canne palustri.
gardens rise the villages built on stilts, the peasants who move strictly in a rowing boat, they cultivate their plots of “land”.
Un enorme giardino sull’acqua circondato da una moltitudine di fioriture acquatiche, In base alle stagioni si ninfee, fior di loto, dedicano alla produzione ranuncoli d’acqua e di diversi tipi di ovviamente i giacinti ortaggi e moltissimi galleggianti che oltre fiori, durante la nostra a fare concorrenza agli visita siamo riusciti a altri con le loro fioriture
Depending on the season they are dedicated to the production of different types of vegetables and many flowers, during our visit we managed to find a few more tomato on late harvest, lots of pumpkins supported by
slender pergolas made of reeds. A huge garden on the water surrounded by a multitude of waterplants in bloom, lilies, lotus, water buttercups and of course floating hyacinths which not only compete in blooming but are also used to create the clumps of floating garden. Lakeside atmosphere
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vengono appunto usati per creare le zolle dei floating garden. Sul lago l’atmosfera è di pura pace, al largo si incontrano pescatori solitari che remano in modo curioso con una gamba, stringendo al corpo la pagaia e pescando con l’altro braccio. Consci di questa postura scenografica, i più pigri si radunano in
prossimità del passaggio dei turisti simulando questa posizione sperando forse in un “raccolto” migliore della pesca. Nonostante ciò, l’acqua, le palafitte, le distese di fior di loto, i floating garden e la lenta pesca a remi ci fanno dimenticare chi siamo, cosa facciamo e perché siamo qui in questo luogo meraviglioso.
is pure peace, offshore we meet lonely fishermen who curiously are rowing with one leg, holding the paddle with their body and fishing with the opposite arm. Aware of their scenic posture, lazy fishermen gather near the passage of tourists simulating this position, hoping perhaps in a better “harvest” than fishing. In spite of this, the water, the piles, the
expanse of lotus flowers, the floating garden and the slow fishing rowing make us forget who we are, what we do and why we are here in this wonderful place.
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{Text and Photos
}
Tessa & Caitlin McLaughlin
www.ourrhsjourney.wordpress.com geneticconservationgarden@gmail.com
RHS Malvern Spring Festival Genetic Conservation Garden Ci parli del progetto Genetic Conservation Garden? La medaglia d’argento che abbiamo vinto è stata assegnata all’idea del progetto basato sulla conservazione delle piante spontanee e selvatiche (Crop Wild Relatives) che hanno legami genetici con le normali piante coltivate. Queste piante sono necessarie per il
futuro della sicurezza alimentare, ma poiché sono considerate solo erbacce, sono spesso trascurate e poco considerate.
Tell us about the Genetic Conservation Garden project. Our silver medal winning show garden focuses on encouraging the protection of UK wild plants (Crop Wild Relatives) that have genetic relationships with our important crop plants.
Abbiamo deciso di modificarne l’uso ponendole in un contesto urbano tra splendide piante ornamentali, per sottolineare così la loro These plants are necessary importanza. Abbiamo for the future of food utilizzato anche piante di security but as they are
considered weeds are overlooked and underconserved. We wanted to change this using them in an urban setting, amongst beautiful spring ornamentals, to highlight their importance. We used plants such as wild celery amongst Festuca and Alliums so the wild planting could complement the ornamentals. Tell us about your passions
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sedano selvatico, Festuca e Allium integrandole con le altre piante, il selvaggio e il rigore.
persone al loro ambiente circostante, mettendo in luce alcune piante importanti.
Raccontateci le vostre passioni e il vostro lavoro.
Quali sono i vostri progetti per il futuro?
Siamo super appassionate di conservazione e unendo questo concetto con il lavoro di garden designer ci auguriamo di portare ad una nuova dimensione i nostri progetti. Il giardino non può esistere solo come un bellissimo spazio, ma deve anche connettere le
Speriamo di poter continuare nella creazione di giardini legati alla conservazione e non ultimo, ci piacerebbe partecipare un giorno al RHS Chelsea Flower Show.
and works. We are passionate about conservation, and combining this with garden design we hope to bring an extra dimension to our projects. A garden can exist as not just a beautiful space but as a way of connecting people to their environment, and highlight the important plants that occur within it. What are your plans for the future? Hopefully continue to
create beautiful gardens that have a conservation element to them, and ultimately we’d love to create an RHS Chelsea Flower Show garden.
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{Text Geom. Carlo Alfieri }
{Photos Dana Frigerio}
info@labirintosrl.it www.blossomzine.eu/blog/
blog@blossomzine.eu
Labirinto della Masone Intervista al Geom. Carlo Alfieri costruttore Impresa Labirinto S.r.l. Sicuramente non capita tutti i giorni di costruire una piramide, quali sono le motivazioni che vi hanno portato a
realizzarla? Credo effettivamente che ai giorni nostri non siano molti quelli che possono dire di aver costruito una piramide. Ăˆ stata una vera e propria sfida
Interview with Geom. Carlo Alfieri builder Labirinto S.r.l. I belive that you do not build pyramids so often, how did you decide to do one?
I actually think that nowadays there are not many builders that can affirm to have built a pyramid. It was a real challenge by the designer‌ the need to use modern building technologies, due to
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www.labirintodifrancomariaricci.it
che il progettista ci ha lanciato: la necessitĂ di utilizzare metodologie di costruzione moderne, ma allo stesso tempo rispettando la richiesta progettuale di un risultato estetico di tipo classico, non ha
reso facile il compito. Solamente per realizzare il rivestimento esterno in mattoni faccia a vista abbiamo dovuto realizzare un prototipo in scala per poter determinare l’inclinazione del taglio
economic and structural safety reasons but at the same time meeting the design requirement for a classical aesthetic result made our work not so easy. You can consider that,
we made a prototype to scale just for the brick external covering, in order to find out the right angle of the brick cutting and to calculate the number of special pieces for the edges. Any mistake would have forced us to throw
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dei mattoni e calcolare i pezzi speciali per gli spigoli. Quali sono le sfide che avete incontrato durante la realizzazione e l’organizzazione del cantiere? Quando sono iniziati i lavori, il labirinto di bambù era già stato messo a dimora da diverso tempo; abbiamo dovuto prendere misure specifiche per proteggere le piante durante le lavorazioni del cantiere e usare ancor più precauzioni del solito contro il rischio di incendi, data l’alta infiammabilità della pianta specie nel periodo estivo. Talvolta è accaduto di dover sospendere momentaneamente i lavori per consentire ai giardinieri di effettuare le lavorazioni in completa sicurezza. In più, una delle caratteristiche della località del Masone è il livello superficiale della falda acquifera, che, se da una parte è favorevole allo sviluppo rigoglioso del bambù, dall’altra rende il lavoro più difficoltoso nella fase iniziale, quando si effettuano gli scavi e si gettano le fondazioni degli edifici.
Una foresta di bambù, un edificio particolare… ce lo racconti attraverso i numeri?
away all the specially made pieces, causing a considerable economic loss.
Durante una delle mie prime visite al labirinto, quando ancora non c’erano che i bambù e i prati, chiesi al Dr. Ricci quanti bambù fossero stati piantati. “Approssimativamente 300.000” fu la risposta.
What challenges did you face to organise the work?
Lasciando il sito mi domandai se i mattoni e i pezzi speciali che avremmo dovuto impiegare nella costruzione avrebbero superato quella cifra. Adesso posso rispondermi: non solo l’abbiamo raggiunta ma l’abbiamo più che raddoppiata, infatti sono stati utilizzati 650.000 mattoni “normali” e 30.000 fra mattoni e pezzi speciali per i cornicioni, le modanature e i capitelli. Devo però ammettere che il bambù vince comunque la sfida: nell’ultimo incontro, poco prima dell’apertura della struttura, la Signora Ricci ha ammesso che il numero delle piante non è più facilmente determinabile, vista la loro velocità di propagazione.
When we started the work, the bamboos labyrinth had already been in place for some time. We had to implement specific measures to protect plants during the works and we had to be even more careful than usual to avoid fire risks, due to the high flammability of the bamboo, especially during the summer. Sometimes we had to interrupt the works to let the gardeners operate safely in the labyrinth . Moreover, the superficial level of the underground water is a special feature of Masone: this is very useful for a luxuriant growth of the bamboo, but when it comes to excavating and building foundations for a construction, this may be a problem. A bamboo forest, a very special construction - tell us about it in numbers. During one of my first visits to the labyrinth, when there were only bamboos and fields, I asked Mr. Ricci how many bamboos had been
planted. “About 300.000” was the answer. When I left, I wondered if the bricks and special pieces we would use to erect the buildings would be as many. Now I can say that we have more than doubled the figure, as we used 650.000 “standard” bricks and 30.000 especially made bricks and items (for ledges, mouldings, capitals and so on). However I must admit that bamboos won the challenge: in our last meeting before the opening of the complex, Mrs. Ricci told me that the number of plants cannot be easily calculated any more, due to the very rapid propagation of bamboo.
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{ Text and Photos Simonetta Chiarugi }
www.aboutgarden.it
simonetta_chiarugi@libero.it
Buon gardening ! Hai mai sognato di scrivere un libro? In realtà no, non ho mai pensato di scrivere un libro! Vivo alla giornata sommersa dagli impegni lavorativi e familiari, non faccio programmi a lunga scadenza e ho smesso di fare sogni a
occhi aperti parecchi anni fa. Qualche amico, leggendo il mio blog, mi aveva suggerito di scrivere un libro, ma l’idea è sempre stata lontana, o meglio la vedevo remota, fino a quando due anni fa ricevetti con grande sorpresa un’e-mail con la
Have you ever thought about writing a book? Not really, I never thought about it! I am usually extremely busy with work and family commitments, I do not make long-term plans and I stopped daydreaming several
years ago. After reading my blog some friends suggested I should write a book but it never really thought about it until two years ago, when I was surprised to receive an email by Mondadori. How did you feel when you first saw it
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proposta di Mondadori. Che sensazione hai avuto nel vederlo stampato? Durante la preparazione del libro, forse perché realizzato strappando ore al mio lavoro e alla notte, non ho avvertito alcuna sensazione, era come se dovessi rispettare la scadenza di una delle solite consegne. In effetti l’assenza di emozione mi aveva un poco stupita. Solo quando è arrivato a casa il corriere con la copia del libro, non appena ho visto e sfogliato per la prima volta, ho avuto una reazione che mai avrei immaginato. Ho pianto, e anche tanto! Per la gioia di avere tra le mani un libro che racchiudeva il
lavoro di tanti anni ma soprattutto perché mi piaceva, sì, devo dire che mi piace davvero tanto, dalla copertina, all’impaginazione al formato. Cosa si prova a presentarlo in pubblico? Mi piace portarlo in giro dalle mostre di giardinaggio alle librerie o altri luoghi dove le piante fanno da sfondo. Il pubblico che partecipa agli incontri di presentazione è unito dalla grande passione per il giardino e le persone che ho di fronte le avverto come amici con i quali mi piace discorre e dai quali ho ancora tanto da imparare.
published? During the preparation of the book, maybe because I did it stealing hours to my regular work and at night, I did not feel anything. It was as if I had to meet the deadline of one of the usual deliveries. In fact I was surprised at my lack of emotions. Only when the courier delivered a copy of the book and I saw it and touched it for the first time, I had a reaction that I never imagined. I cried, and I cried so many tears! I cried for the delight to have in my hands a book that contained the work of many years, but mainly because I liked it. Yes, I admit I really like it all, from the cover, to the pagination format.
How do you feel when you talk about it in public? I like to carry it around from garden exhibitions to libraries or other places where plants are the background. People who attend presentations share a passion for gardens and I feel them like friends with whom I like to talk and from which I still have much to learn.
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{ Text and Photos Enrica Bizzarri }
www.enricabizzarri.net
enricabizzarri@alice.it
Vendemmie oceaniche Fine marzo, tempo di vendemmia! Sì, perché anche qui agli antipodi la vendemmia si fa in autunno, che in questo mondo a testa in giù arriva tra marzo e aprile. La viticoltura è una delle eccellenze dell’agricoltura
neozelandese, famosissimi sono i suoi Sauvignon Blanc, Cabernet e Syrah, ma i viticoltori kiwi, spesso con salde radici europee e avventuroso spirito innovativo, amano le sfide. Come Antonio Pasquale, padovano laureato in
End of March, harvest time! Yes, even here, at the antipodes of the world, harvest is in the fall, which means March and April in this world upside down. Viticulture is one of the top New Zealand agriculture,
famous for its Sauvignon Blanc, Cabernet and Syrah. Kiwi farmers, however who often have solid European origins and an adventurous spirit of innovation, truly like challenges. Like Antonio Pasquale, a Padua philosophy graduate, whose Italian
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filosofia, la cui italianità trapela dai coltissimi motti latini sulle etichette, che oltre ai pluripremiati Riesling e Pinot Noir prodotti da anni nella South Island, ha iniziato a coltivare a Nord un promettente Sangiovese, in una piccola, deliziosa vigna a
picco sull’oceano, nella Bay of Islands. Qui, sotto un sole quasi tropicale raccogliamo i grappoli succosi, mentre vele spiegate e bianchi transatlantici solcano silenziosi il profondo blu del Pacifico.
spirit transpires from his well-educated Latin mottoes printed on labels, who produced for years the award-winning Riesling and Pinot Noir in the South Island and has now started to cultivate a promising Sangiovese in the North, in a small, delicious
vineyard overlooking the ocean, in the Bay of Islands. Here, under an almost tropical sun, he collects the juicy grapes, while sails and white silent ocean liners cross the deep blue Pacific Ocean.
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{Graphics Valentina Caiazzo }
www.amisuradibimbo.wordpress.com
valentina.caiazzo@gmail.com
jukebox kids
1. Appendino http://lecivettesulcomo.com/cat/la-camera/accessori/appendiabiti/ 2. Tappeto http://lorenacanals.it/tappeti-lavabili/ 3. Lampadario http://lecivettesulcomo.com/prodotto/nuvola-lampada-a-sospensione-big/ 4. Scritta http://it.smallable.com/oggetti-decorativi/51027-decorazione-murale-parola-dream-corallo.html 5. Decorazione http://it.smallable.com/objets-de-decoration/54281-uccellino-su-ramo-nero.html
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Dream on
6. Culla http://lecivettesulcomo.com/prodotto/culla-evoltiva-miniguum/ 7. Sdraietta http://lecivettesulcomo.com/cat/gesti-quotidiani/nanna/sdraiette/ 8. Sagoma in carta da parati http://www.kinderraeume.com/en/inke-wallpaper-horse-pattern-117.html 9. Papera per dentizione http://www.family-nation.it/hevea-kawan-duo-massaggiagengive-and-papera-3-in-1-100-gomma-naturale.html 10. Sacco nanna http://www.kiddykabane.com/scheda/sacco-nanna-squalo-rosa-fodera-righine/11851
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{ Text and photos
Tiziano Bianchi + Luigi Conti + Virgilio Piatti
}
AMERICAS
PLANT HUNTERS WENT TO
ASIA EUROPE
AFRICA
VISITED PLACE
THIS ISSUE
Plant hunters Polonia La nostra escursione botanica ha avuto come meta la Polonia. Una volta atterrati a Varsavia, bellissima città ricca di storia, ci siamo diretti verso est per visitare quello che è stato lo scopo principale del nostro viaggio, la foresta di Białowieża, posta tra la Bielorussia e la Polonia
polacca si estende per circa 100 chilometri quadrati. Il nucleo più antico ed interessante della foresta, nella parte polacca, non supera i 47 chilometri quadrati ed è prevalentemente pianeggiante.
Questo settore è severamente protetto e vi si può può accedere esclusivamente Questa rappresenta accompagnati da una l’unico residuo dell’ guida autorizzata. In estesissima foresta questa zona il terreno, primaria (nota in Polacco a volte acquitrinoso, come PUSZCZA) che è coperto da specie moltissimi anni fa dominanti quali: era presente su tutta carpino bianco (Carpinus l’Europa. Nel territorio betulus L.), tiglio bielorusso la riserva (Tilia cordata Mill.), copre circa 1.771 farnia (Quercus chilometri quadrati, robur L.), abete mentre nella parte rosso (Picea abies (L.)
Our botanic excursion had Poland as a destination. Once we landed in Warsaw, beautiful city full of history, we headed towards the West to visit what the main purpose of our trip was, the forest of Bialowieza, located between Belarus and Poland. It represents the remains of the very extended main forest (known in Polish as Puszcza) that was, many years ago, over all Europe. In Belarus’ land the reservation covers about 1771 km squared instead in Poland’s land it extends till 100 km squared.
The most interesting and ancient nucleus of the forest, in the Polish area, doesn’t go over 47 km squared and it’s mostly flat. This territory is severely protected and you can access in it exclusively if you are accompanied by an authorized guide. In this area, the land, sometimes marshy, is covered by dominant species like: white hornbeam (Carpinus betulus L.), lime-tree (Tilia cordata Mill.), oak tree (Quercus robur L.) red fir tree (Picea abies (L.) Karst) and the hazel tree (Acer platanoides L. Casylus Avellana L.). Among oaks, there are examples of the oldest
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Dario Fusaro Garden Photography
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follow on
Dario Fusaro Garden Photography
Cappellini, giardinieri da quattro generazioni. Elemento costante mantenuto nel corso degli anni è la grande attenzione al livello qualitativo di tutta la produzione. Accompagniamo Architetti e professionisti nella fase progettuale e realizzativa dei loro giardini e terrazzi, fornendo loro consulenza tecnica e botanica. Vi aspettiamo per una visita nei nostri vivai di Carugo e Serravalle Pistoiese. Per potervi seguire al meglio chiediamo di prendere appuntamento con uno dei nostri esperti. Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il nostro sito www.cappellinipiante.it
www.cappellinipiante.it
Download www.cappellinipiante.it
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Karst.), l’acero riccio (Acer platanoides L.) e il nocciolo (Corylus avellana L.). Tra le querce vi sono esemplari tra i più vecchi d’ Europa con fusti che possono raggiungere il diametro di 2 metri. Nessun intervento viene fatto dell’uomo se non di spostare dalla viabilità del parco le piante che si schiantano per le più svariate ragioni come
ad esempio malattie o particolari eventi atmosferici. Nulla viene portato fuori dalla foresta e nulla viene introdotto: la natura regna sovrana nella foresta di Białowieża. Passeggiando con la guida all’interno della zona superprotetta che ci invitava a parlare sottovoce, si ha l’impressione di tornare indietro nel tempo.
of Europe, whose trunks can reach 2 m diameter. There is no intervention in the park made by man apart from moving those plants, which are deformed because of special weather events or illness. Nothing is going to be taken outside the forest and nothing is getting in: the nature reigns in the forest of Bialowieza.
Walking with the guide, who suggested us to whisper, inside the overprotected area you got the feeling you are going back in time. Giant trees, which were rising so tall and straight next to other giants trees, are nowadays dead and covered by musk and saprophytic mushrooms, which facilitate their
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Alberi giganteschi che svettano dritti con accanto altrettanti giganti ormai morti coperti di muschi e di funghi saprofiti che ne garantiscono la demolizione. Ogni tanto la nostra accompagnatrice ci fermava per farci notare
alcuni dei numerosi uccelli che popolano la foresta come ad esempio il picchio verde. L’importanza di Białowieża, oltre che per l’aspetto naturalisticobotanico è dovuta anche alla presenza degli ultimi bisonti europei (Bison bonasus L.) un tempo
deaths. Sometimes, our guide stopped to show us the variety of birds living in the forest, like for example the green woodpeckers. The importance of Bialowieza is not only based on its
botanical-naturalistic aspect, but also on the presence of the latest European bisons (Bison bonasus L.), whose number has increased in the last few years and nowadays 700 examples live freely in this area. Unfortunately, during our trip, we couldn’t
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quasi scomparsi, ma aumentati di numero negli ultimi anni. Attualmente infatti vivono liberi in questo territorio circa 700 esemplari. Purtroppo durante il nostro sopralluogo non siamo riusciti ad avvistare nessun
bisonte perché come ci ha riportato la guida, il momento migliore per l’osservazione di questi ruminanti è l’inverno e non l’inizio estate, periodo in cui è stato effettuato il nostro viaggio.
manage to see any of the bisons, because the guide told us that the best time to meet them is wintertime and not summertime, the period of the year we were there.
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{ Text and Photos Micol Terzaghi }
micol.terzaghi@fastwebnet.it
http://prinzessinnengarten.net/ http://www.klunkerkranich.de/#gartentage
il giardino (è) sopra Berlino Tornare a Berlino dopo quasi 30 anni e camminare per tre giorni senza sosta, alla scoperta del mondo vastissimo dei giardini condivisi e auto costruiti. Accanto agli sconfinati parchi ufficiali, i giardini botanici, lo zoo, il verde disseminato per la città delle aiuole spartitraffico, dei giardini condominiali e delle scuole, trovano
spazio, è proprio questo il caso di dirlo, anche luoghi strappati al degrado o semplicemente “presi” e trasformati da gruppi di cittadini e comitati. Per caso, sulla strada alla ricerca di un altro, ho trovato il Prinzessinengarten , orto giardino recintato che ospita alla domenica un mercatino delle pulci tra le rosse cassette
Going back to Berlin after almost 30 years and walking restlessly for three days to discover the vast world of shared and self-cared gardens. Besides the immense official parks, the botanical gardens, the zoo, the green areas of medians sparse around the city, the communal gardens and schools, there is room for these areas, saved from
degradation or simply “taken “and transformed by groups of citizens and committees. While searching for a different one, I found by mere chance the Prinzessinengarten, a walled garden home of a Sunday flea market with its red boxes of vegetables, flowers and herbs. In the midst of a strange and dense grove, where you can
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di verdura, fiori e piante aromatiche. In mezzo a uno strano e fitto boschetto si può poi anche sostare e mangiare piatti cucinati con il raccolto, sorseggiando succhi di frutta naturali. Il Klunkerkranich è invece uno spazio che
non ti aspetti, che devi sapere dov’è, dato che si trova in cima al parcheggio di un centro commerciale. Qui trovi una vista panoramica su tutta la città, originali oggetti di recupero, cassette di fiori/aromatiche e ogni settimana concerti e
also stop and eat dishes cooked with the harvest, drinking natural juices. The Klunkerkranich is, on the other hand, an unexpected space, as you need to know where it is, being located on top of the parking lot of a shopping centre.
Here there is a panoramic view over the city, the original recovery items, boxes of flowers / aromatic and weekly concerts and events of all types, with the option to dine or just to enjoy the place in total freedom.
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iniziative di tutti i tipi, con la possibilitĂ di cenare o semplicemente di godere del luogo in totale libertĂ .
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pottersarms Sandy I enjoy the exercise and the discipline of taking photographs & sharing them. https://instagram.com/pottersarms/
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www.studiobaccari.com
Landscape and Garden designer
Mitu Pac, vaso dalla superficie goffrata, semplice e minimale, adatto ad essere abbinato sia in un ambiente esterno che all’interno della casa.
color or pastel ?
Design senza tempo, versatilità e tantissime varianti colore: questi i punti di forza di un vaso che testimonia la volontà di euro3plast di dare sempre al proprio pubblico la possibilità di personalizzare gli ambienti attraverso l’ampia gamma di prodotti. ------------------------------------------The shape of the metal structure blends with the volumes of the container, thereby creating precious totem like items that decorate the room discreetly. The Halful pot collection stems from the idea to make a pot made with a minimum amount of “recycled” plastic and a “void” outlined by the metal wireframe.
www.euro3plast.com/it
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Sciadopitys verticillata
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{Text and Photos
Francesco Zangari
}
www.giardinisenzapolline.com
zangari.francesco@gmail.com
POLLEN FR AREA EE
Allergie e piante autoctone Per qualche tempo, erroneamente, si è diffusa l’ipotesi che l’aumento delle allergie tra la popolazione potesse essere causato dall’impiego nelle nostre città di specie esotiche piuttosto che autoctone. Ora è pur vero ad esempio che la Criptomeria e la Betulla emettono polline fortemente allergenico ma, queste piante creano problemi in Italia così come nei luoghi da cui esse provengono, il Giappone e il nord Europa. Allo stesso modo, piante tipiche della flora italiana e mediterranea risultano essere allergeniche. I motivi quindi sono da
ricercare altrove. A questo proposito appare rilevante il meccanismo di rilascio del polline. Alcune piante sfruttano il lavoro degli insetti, api e farfalle soprattutto, sul cui corpo i granuli pollinici aderiscono e vengono trasportati.
For such a long time, it was wrongly believed that the rising number of people with allergies was related to the use in our cities of exotic species rather than autochthon ones. Even though, it’s true that Cryptomeria and Birch emit a very allergenic pollen.
else. It becomes then relevant the mechanism of the pollen emission. Some plants use the work of insects especially bees and butterflies, whose bodies assimilate the pollen and it will be spread then around by them.
Questa modalità di impollinazione è detta entomofila. Viceversa, se la diffusione del polline è affidata al vento si ha impollinazione anemofila.
Those plants give problems to Italy as well as to the places where they come from, such as Japan and the North of Europe.
This way of pollination is called entmophilic. However, if the spread of pollen is entrusted to the wind, there will be pollination called anemophilic.
Gran parte degli alberi presenti nei nostri boschi e nelle nostre città sono anemofili e purtroppo causa di allergia per le grandi quantità di polline che liberano nell’aria.
The same happens to typical plants of the Italian and Mediterranean flora, which are seemed to be allergenic, too. The reasons should be found so somewhere
The majority of trees in our forests and cities are anemophilous and unfortunately because of the quantity of pollen they produce, they are reason of allergies as well.
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{Text and Photos
Dana Frigerio
}
www.blossomzine.eu/blog/
blog@blossomzine.eu
Bali Special insert Sono rimasta profondamente affascinata e colpita dalla bellezza della natura dell’isola di Bali, che davvero strabiliante e monumentale. La vegetazione è vigorosa e lussureggiante e l’ospitalità e la cortesia della popolazione è ammaliante, tanto che tornata a casa ho racchiuso i miei pensieri in un ebook
BALI: Parchi, Piaceri e Passioni, una guida pratica e utile su quello che incontrerete una volta arrivati a Bali, un piccolo paradiso terrestre da scoprire. La piccola isola di Bali è la più importante meta turistica indonesiana: il turismo si concentra nella parte meridionale dell’isola. Le località principali sono quelle di
I was deeply fascinated and impressed by the beauty of nature on the island of Bali, which is really amazing and monumental. The vegetation is lush and vigorous, and the hospitality and friendliness of the population is enchanting, so much so that back home I wrapped my thoughts in
an eBook - BALI: Parks, Pleasures and Passions, a useful and practical guide on what you may encounter once arrived in Bali, a little bit of paradise to discover. The small island of Bali is the most important tourist destination in Indonesia, the tourism is concentrated in the southern part of the island, and the main
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BALI IS
LAND
Kuta, Sanur, Jimbaran, Seminyak e il più recente centro abitato di Nusa Dua. Il villaggio di Seminyak è la parte più moderna, modaiola e lussuosa insieme a Nusa Dua, mentre Ganggu e Kuta sono le mete più ambite dai surfisti australiani. Invece nelle località più all’interno dell’isola,
come Ubud nel cuore della foresta, si possono visitare le risaie, la Sacred Monkey Forest, e sempre lungo la strada Goa Gajah - Elephant Cave, un tempio dedicato a Shiva. La zona più a nord dell’isola offre i migliori fondali marini per gli amanti del mare e dello snorkeling, così come nelle limitrofe
towns are Kuta, Sanur, Jimbaran, Seminyak and the newest centre of Nusa Dua. The village of Seminyak is the most fashionable, modern and posh, along with Nusa Dua while Kuta and Ganggu are the most sought by Australian surfers. In the most interior part of the island, like Ubud, in the heart of the forest, you
can visit the rice fields, the Sacred Monkey Forest, and Goa Gajah Elephant Cave, a temple dedicated to Shiva. The area in the north of the island offers the best seabed for lovers of the sea and snorkelling, as well as in nearby islands of Lombok and Nusa Lembongan. You can also visit the
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isole di Lombok e Nusa Lembongan. Si possono visitare anche i parchi, come quello più illustre di tutta l’isola, il Bali Botanical Park, e quello più raccolto dedicato alle farfalle, il Butterfly Park. Vi innamorerete dei Flower offering, i tradizionali fiori che ogni giorno vengono offerti agli Dei; le donne balinesi ogni mattina compongono questi
cestini di fiori, con Tagete patula, Plumeria sp. Hydrangea sp. e petali di Bouganvillea sp. creando composizioni coloratissime.
parks, such as the most famous of the island, the Bali Botanical Park, and the more intimate one dedicated to butterflies, the Butterfly Park.
Questi fiori vengono disposti insieme a piccole porzioni di cibo e incensi profumati in cestini di foglia di banana rettangolari e vengono poi posti davanti alle abitazioni durante tutta la giornata.
You will fall in love with Flower offering, the traditional habit of offering flowers daily to the gods; every morning Balinese women make baskets of flowers, with marigold patula, Plumeria sp. Hydrangea sp. and
petals Bougainvillea sp. creating colourful compositions. These flowers are arranged along with small portions of food in baskets and rectangular incense of fragrant banana leaves, then placed in front of homes throughout the day.
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{Text and Photos Dana Frigerio}
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Monkey forest La Sacred Monkey Forest è un parco aperto dove le scimmie vivono libere, sono tantissimi macachi, più di 600 individui, che ormai sono padroni di tutta l’area. Il parco, molto vasto, è esteso su quote differenti, il percorso è fatto di molte scale in pietra lavica inframezzate da aree di sosta costellate da statue bellissime e vasche d’acqua, all’interno del sito si trova anche un tempio composto di pagode e padiglioni dalle raffinate decorazioni balinesi. Lungo il cammino del parco visitiamo e scopriamo la foresta, la bellezza della natura selvaggia, che qui è più che mai imponente e strabiliante. Durante il tragitto si attraversa anche un maestoso ponte in
pietra, arricchito ai lati da sculture che raffigurano dragoni e serpenti, la sua struttura è ormai inglobata nelle radici e nei tronchi degli alberi che lo circondano; una conformazione vegetale veramente spettacolare. Tutta la zona è ricchissima infatti di altissimi alberi come i classici Ficus superba var. “Henneana”, i Ficus benghalensis e i Ficus benjamina, impressionanti, maestosi e magnifici. Ma anche rigogliosi Eucaliptus Sp., Cocos nucifera, Plumeria sp. e Murraya paniculata, fino ad arrivare a piccole felci e bellissimi cuscini di muschio verde che ricoprono i lunghi muri di cinta del parco lasciando però intuire le decorazioni antropomorfe in pietra nera sottostanti.
The Sacred Monkey Forest is an open park where monkeys live free, there are many macaques, more than 600 entities, that are now owners of the entire area.
bridge, enriched on the sides by sculptures representing dragons and snakes. Its structure is almost absorbed by roots and trunks of the trees around it: a spectacular vegetal form.
The park, very huge, is extended on different quotes. The path is made of many igneous rock stairs and also of a parking area, with beautiful statues and water tanks. Inside the park, there is even a temple full of pagodas and pavilions with very elegant Balinese’s decorations.
All the area is, in fact, rich of very tall trees, like the classic Ficus superb var. “Henneana”, the Ficus benghalensis and the Ficus benjamina, impressive, majestic and wonderful.
Along the path you can visit and discover the forest and the beauty of the wild nature, which is here more than everywhere else imposing and astonishing. In addition to that, there is also a majestic stone
Not only the blooming Eucaliptus Sp., Cocos nucifera, Plumeria sp. and Murraya paniculata, but also the small ferns and the beautiful green moss cushions. Even though they cover the long walls of the park, it’s possible, anyway, to imagine the anthropomorphic black rock decorations underneath.
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{Text and Photo Alberto Trabucchi }
www.trabucchi.eu
studio@trabucchi.eu
Tegalalang Rice Terrace UBUD La zona delle risaie terrazzate di Tegalalang Rice Terrace, che si trova all’incirca nel centro dell’isola, è una delle zone naturali pesaggisticamente più interessanti e antropizzate dell’intera isola di Bali. A pieno titolo la si può definire “architettura del paesaggio”, la cui costruzione è una fra le più armoniose creazioni realizzate dagli uomini.
La coltivazione del riso dell’isola di Bali è stata impiantata qui dai primi “colonizzatori” Vietnamiti, che hanno portato e adattato al luogo le modalità di coltivazione della madrepatria. La struttura a terrazze è realizzata in modo che i terrazzamenti su livelli differenti e decrescenti scarichino il loro “troppo pieno” sul terrazzamento sottostante, in modo da creare una rete idraulica che mantiene costante il livello dell’acqua in ogni singola vasca.
Queste risaie sono state create in una vallata stretta e profonda, il paesaggio originario ondulato e sinuoso, ancora leggibile, Le vasche, che vengono è stato la base di partenza allagate appena dopo la per la creazione delle risaie. semina del riso, di poca profondità, trattengono Intorno alla gola, la foresta l’acqua grazie alla natura tropicale crea un fondale molto argillosa del terreno, scenografico unico per terreno con il quale sono lo specchio d’acqua delle anche realizzati i piccoli coltivazioni con le sue argini che fungono da tortuose geometrie delle dighe per il contenimento vasche di contenimento dell’acqua. che riflettono il colore intenso del cielo azzurro.
The area of Tegalalang Rice Terrace, located roughly in the centre of the island, is one of the most interesting natural areas of the entire island of Bali, both from a landscape point of view as well as for its population.
“settlers” who adapted to this land the methods of cultivation of their motherland, started rice cultivation on the island of Bali.
The terraced structure is made so that It can undoubtedly be the terraces on described as “landscape different, decreasing levels, architecture”, since its discharge their exceeding constructions are some of water on the terraces the most harmonious man- below to create an made creations. hydraulic network that maintains a constant level These rice fields were of water in each tank. created in a narrow and deep valley. The undulated The individual and sinuous original shallow tanks, which are landscape, which is still flooded just after rice visible, was the starting planting, retain water due point of the rice fields. to the very nature of the clayey soil, which is also The tropical forest creates for small embankments around the narrow valley that act as dams to contain a unique scenic backdrop water. for the waters and the crops, with their winding geometries of containment tanks that reflect the colour of the blue sky. The first Vietnamese
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{Text and Photos Laurence Cabantous e Giorgio Sabbatini }
tracksofdesign@gmail.com
Nuovo progetto di vita a Bali Dove eravate e dove siete adesso? Siamo Laurence Cabantous francese e Giorgio Sabbatini italiano, eravamo flower designers e vivevamo in Italia nelle Marche. Le nostre creazioni multisensoriali spaziavano dal design al fashion, i nostri allestimenti non erano solo di fiori, ma
amalgamavamo con suoni, profumi e maxi proiezioni fotografiche. Il tempo passava e lo stile di vita all’europea stava iniziando a starci stretto. Cercando nuovi stimoli in Asia abbiamo scoperto che l’isola di Bali sembrava il posto giusto per vivere. Abbiamo lasciato tutto, con nostro figlio Matteo
Where were you and where are you now? We are Laurence Cabantous from France and Giorgio Sabbatini from Italy. We were flower’ designers and we used to live in Italy, in Marche region. Our multisensorial creations used to go from design to fashion. Our outfitting weren’t made only of flowers, but also of
sounds, perfumes and maxi photographic projections. The time was going by and the European life style started being too tight for us. We were looking for new inspirations in Asia and we thought that the Bali’s island was the right place to live in. So we left everything and
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www.instagram.com/tracksofdesign
e la nostra gatta siamese Delhi abbiamo portato a termine il nostro sogno nel cassetto.
un mix di lavorazione indonesiana e design italiano.
with our son Matteo and our Siamese cat, Delhi, we made our dream come true.
“tracksofdesign”, a mixture of Indonesian manufacturing and Italian design.
Raccontateci della vostra Di cosa vi occupate a Bali? nuova casa balinese.
What’s your duty in Bali?
Laurence è stilista di accessori e bijoux per la nota azienda italiana Radà e io Giorgio sono interior designer e qui a Bali ho creato una linea di lampade dal nome “tracksofdesign”
Laurence is a fashion stylist (accessories and jewelry) for a famous Italian company Radà and I, Giorgio, am an interior designer. Here in Bali, I created a new line of lamps, called
Tell us about your new house in Bali.
La nuova casa è il prodotto di questa nuova visione, una tipica struttura javanese dal nome “limasan” interamente in legno, ma con inserti e tagli moderni e nuovi. La
The new house has got the typical Javanese’s structure, called “Limasan”, mainly made of wood, but also with some modern details. You can see the typical
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tipica porta balinese è stata inserita nella grande parete in vetro e apre sulla zona living room, un open space che guarda direttamente sulla zona piscina, fulcro della casa, dove si affacciano anche le due camere della zona notte e le stanze da bagno, dove le tipiche doccie esterne “senza tetto” sono integrate nel giardino tropicale.
Gli interventi realizzati in cemento nel living room hanno uno stile contemporaneo e possono all’occorrenza diventare un perfetto show room. L’idea di progetto, studiato nei dettagli e disegnato da noi due, era di collegare l’indoor con l’outdoor, qui molto importante dato il clima caldo, cercando di
Balinese’s door inside the big glass wall and it overlooks the living room area. Then, there is also an open space with a swimming pool, which is the fulcrum of the house. Even the two bedrooms of the house and the bathrooms overlook the open space and the showers are completely part of the botanical garden, so they are outside.
The interventions made in the living room were realized by using the reinforced concrete. It has a contemporaneous style and it may become, when necessary, a perfect showroom. The idea of the project, studied in details and designed by the two of us, was to link the indoor with the outdoor of the house, which here is very
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armonizzare gli spazi con la rigogliosa vegetazione tropicale del giardino. I materiali sono tutti rigorosamente locali e la realizzazione e’ stata eseguita personalmente dal francese Patrick, costruttore specializzato in architetture tradizionali in legno indonesiane. http://www.balijoglo.org/
Questa soluzione di abitazione in perfetto Bali-style corrisponde pienamente al nostro modo di vivere e di coniugare casa e lavoro e devo dire che l’idea di aver iniziato qui nell’isola di Bali questo nuovo progetto di vita ci affascina, ci sodddisfa e ci diverte.
important because of the very hot climate. We tried to harmonize spaces by using the blooming tropical vegetation of the garden.
This kind of building is in perfect Bali’s style and it corresponds fully to our way of life and our way of conjugate home and work.
The materials are all absolutely local and it was built personally by the French Patrick, builder specialized in Indonesian traditional wood architectures. http://www.balijoglo.org/
I got to tell you that the idea of having started this new project here, on this Bali’s island, fascinates us, satisfy us and make us fun.
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{Text and Photos Dana Frigerio}
www.blossomzine.eu/blog/
blog@blossomzine.eu
Butterfly park Sviluppato attorno ad un laghetto artificiale, il parco si snoda con percorsi ed aiuole ricche di arbusti dai fiori molto colorati. La scelta botanica è stata studiata appositamente per attirare le coloratissime farfalle, alcune piante come il Clerodendrum paniculatum, dai grandi fiori rossi sono perfette per attirare un gran numero
di farfalle. Viene anche chiamato Pagoda flower, poichĂŠ la forma delle sue inflorescenze di colore rosso ricorda le pagode orientali. Moltissime le farfalle, anche di notevoli dimensioni e con sfumature di colori bellissime; come la Taenaris catops che ha al centro delle ali due grandi occhi simili a quelli di un
Developed around an artificial little lake, the park twists and turns through paths and flowerbeds, which are full of shrubbery and very colourful flowers. The botanical choice was well planned in order to attract, on purpose, the colourful butterflies. Some plants, such as the Clerodendrum paniculatum, which have
got big red flowers, are just perfect to attract a huge number of butterflies. It is also called Pagoda flower, because the shape and the colour of that reminds of the oriental pagodas. Many butterflies, even those with a remarkable dimension and with beautiful shades of colours, like the Taenaris catops, have got in the middle
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mammifero. Nella zona centrale si incontrano anche insetti particolarissimi, come il Phyllium giganteum ovvero l’insetto-foglia che si mimetizza perfettamente con il fogliame delle piante. Essendo un’area protetta è circondato da tantissime reti, che chiudendo il
perimetro e la «volta» del parco non permettono ai predatori di infastidire gli insetti; un’ecosistema studiato così bene da avere anche una zona dedicata alla riproduzione delle farfalle.
of the wings two big eyes similar to those of a mammal. In the central area you can also meet very unique insects, like the Phyllium giganteum, which is also called leaf insect, because it can be perfectly camouflaged in a bunch of leafs. As it is a protected area,
it’s surrounded by webs, so insects are safe and none of the predators can disturb them; it’s a proper ecosystem planned so well that it has also an area dedicated to the reproduction of the butterflies.
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{Text and Photos Dana Frigerio}
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Bali Botanic Garden
E’ il parco più famoso dell’isola, è molto curato ed è davvero molto vasto, si estende su una superficie di 160 ettari, ed il tempo per visitarlo non è mai abbastanza. Per raggiungerlo si percorrono numerosi tornanti, tutti in gran parte in salita poiché il parco si trova ad
un’altezza di 1.250 1.450 m.
Nulla è lasciato al caso, la manutenzione è altissima, le aiuole sono piantumate con fiori pressoché perfetti, la divisione botanica per clima e zone tematiche è impeccabile, l’erbario e tutta l’area su cui è situato fanno di lui il
It is the most famous on the island, it’s very wellfinished and it’s very ample. It is extended on a surface of 160 hectares, and time would never be enough to visit it. To reach it you have to go through numerous hairpin turns, most of them are uphill, because the park is at a height of
1250-1450 m. Nothing is left at random, the maintenance is very expensive, the flowerbeds are made of perfect flowers, the botanical division between climate and specific areas is just impeccable and the grass and all the area, where
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parco di Bali da visitare assolutamente. Un grande portale diviso a metà con classiche decorazioni in pietra vi attende all’ingresso, il parco è diviso in zone climatiche, ci sono le serre tropicali dal sapore ottocentesco con una vasta varietà di cactacee e succulente, vi è anche
una zona dedicata alle orchidee, alle piante acquatiche, alle piante curative e medicinali con tanto di descrizione ed etichettature con il tipico nome botanico in latino. In una parte del parco, in cima ad una scala monumentale in pietra, ci aspetta un dragone, dalla sua bocca si accede
it is situated, make the park in Bali something you have necessarily to visit. At the entrance a very big gate, with classical stone decorations, is waiting for you. The park is divided in two climatic areas: there are tropical greenhouses, that remind of the
nineteenth-century, with different varieties of succulent plants and also an area dedicated to orchids, to aquatic plants, to curative and therapeutic plants. They all have a label with their name in Latin and a description about them. In a part of the park, on
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in una piacevolissima «stanza verde» coperta da teli ombreggianti ed invasa da muschi e licheni: intima, buia e spettacolare. Affascinanti sono poi sono gli alberi monumentali di Ficus benjamina e di Ficus benghalensis, alti quasi 30 metri, bellissimi, delle radici ricadenti
e dall’enorme tronco irregolare e nodoso. Perfette creature viventi, mistiche ed imponenti che quasi incutono timore e soggezione.
top of a monumental stairs, made of stone, there is a dragon. From its mouth you can access in a very pleasant “green house” covered by cloths, that make shadow, and invaded by mosses and lichens: intimate, dark and spectacular. Ficus benjamina and Ficus benghalensis
are very charming monumental trees too. They are tall almost 30 m, beautiful, their roots fall back to earth and their enormous trunks are irregular and nubby. Perfect living being, mystic and imposing that almost instill fear and subjection.
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Floral Moodboard
la tavola di Primavera in collaborazione con Pastiglie Leone
Flower Tutorial
Poinsettia tutorial
Mimosa pudica
San Valentino
Come creare una composizione
floreale con vaso vintage e rose
Come riparare una tazza rotta e creare un vaso di fiori in stile kintsugi
come si sfoglia con Issuu la rivista
Blossom zine new blog
Xmas tutorial
da Villeroy & Boch
Mini-orto sul davanzale con le erbe e i fiori commestibili
New blog, we have got a new blog!!
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{Text and photos Matteo Ragni }
http://matteoragni.itnuke.it/
matteo.ragni@gmail.com
Portobello market
Berberis Golden Ruby
Bidens
Fuchsia Eruption
Gallardia
Le spine più fashion della stagione sono quelle della Golden Ruby: foglie calde e preziose come gioielli e spine appuntite per la difesa del tuo balcone.
Sempre pronto a fiorire e a dare sfoggio delle sue teste coronate! I Bidens amano le api e le api lo sanno.
Una splendida “colata” di fiori caldi e numerosi per tutta l’estate. In inverno secca? Fa niente, se tagliata corta in primavera ricaccia.
Fastidiosi fiori troppo belli, troppo appariscenti, e troppo resistenti. Sono l’incubo di chi i fiori li vuole morti, parassiti o giardinieri che siano. Le gallardie vinceranno!
Berberis Golden Ruby
Bidens
Fuchsia Eruption
The most fashionable thorns of the season are the Golden Ruby, warm and precious leaves like jewels and sharp spines to defend your balcony.
Always ready to bloom and show off their crowned heads! The Bidens love bees and bees know it.
A rich and splendid “casting” of flowers all summer long. Does it dry up in the winter? It does not matter if you cut it short it will bloom again in the spring.
Gazania Totonaca
Helicrysum
Lavandula
Peperone dolce
Sono spaziali le Gazania a fiore grande, arrivano da un altro pianeta. Tienile in vaso se hai bisogno di rendere calda la tua giornata. Piantale in giardino se le vuoi vedere esplodere!
Sono come una droga. Non si può smettere di guardarli e di toccarli: i fiori di Bracteatum, sono di carta, di paglia e di cristallo. Sono fiori che nascono secchi e che durano in eterno. Lasciai sfiorire e guarda cosa fanno i semi in autunno.
Solita lavanda di classe, Stoechas sono le più belle, raffinate e sofisticate. Ma pur semplici lavande.
È la rivalsa sul piccante. Caramelle di Peperone, dolci confetti gialli, arancio o rossi da mangiare velocemente prima che gli altri li finiscano. Da tenere in vaso, sul davanzale della finestra e da affettare tutti i giorni. La mia mamma li fa ripieni. Delle bombe di gusto!
Gazania Totonaca They are the spatial largeflowered Gazania, coming from another planet. Keep them in pots if you need to make your day warm. Plant them in the garden if you want to see them explode!
Helicrysum They are like a drug. You can’t stop looking at bracteatum flowers and touching them, they are are paper, straw and crystal. They are born dry and last forever. Let them wither and watch what the seeds do in the fall.
Lavandula Lavender is classy, Stoechas are the most beautiful, elegant and sophisticated. And yet simple Lavender.
Gallardia Annoying flowers. Too beautiful, too flashy, too resistant. They are the nightmare of those who want flowers, to die either pests or gardeners. Gallardia always win
Sweet Chili pepper A revenge on spicy. Pepper candies, sweet yellow, orange or red confetti to eat quickly before the other are finished. To be kept in pots on the windowsill and to be sliced every day. My mom makes them stuffed. Bombs of flavour!
{Welcome to our garden{
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Nerium oleander
{Tea time con Lidia Zitara }
gogolis@alice.it
Hibiscus syriacus
www.giardinaggioirregolare.com
PH. Lidia Zitara
L’autunno è il tempo delle foglie morte, come vedi tutte le persone che si affannano a spazzare i loro prati perfetti e ben rasati?
C’è lo sporco polveroso di certe mimose, che ti sembra alieno, tipo una polverina gialla che ti trasforma in un ultracorpo.
chiamare l’indiano per pulire e potare, ti costringo a litigare coi vicini e a pagare le multe. Ah ah!
loro veste sericea sul prato in un circolo colorato. Una camelia, una rosa, che macchiano di carminio virginale il verde del prato.
Non capisco perché distruggere la poesia e la bellezza di un tappeto di foglie che punteggia il prato di macchioline brunastre.
C’è lo sporco veramente zozzone degli oleandri, che lasciano cadere tutto, ma sì, fiore, foglie, baccelli. Non so dire quanto mi gratifichi questa vendetta che gli alberi si prendono sulle persone, sulle amministrazioni comunali, sulle signore iper-perfette, sulla Grande Madre Massaia Mediterranea. Tu vuoi pulito? e io ti sporco, tiè! Mi spappolo tutto sui marciapiedi, sui sentieri, sul pratino, ti rovino, ti insozzo, ti costringo a spazzare, a rastrellare, a
E poi penso a questi alberi “sporchevoli”, liberati come pesci dalla nassa, dispersi tra prati e campagne, dove la loro sporcizia non sarebbe considerata insultante. Il gelso, ad esempio. Il tiglio, gli alberi con piccole bacche, il biancospino, la robinia.
Solo i re e le regine dei tempi antichi potevano permettersi di camminare sui petali.
Ho una particolare predilezione per gli alberi sporchevoli. Certo, c’è sporco e sporco. C’è lo sporco un po’ fastidioso dei platani quando lasciano cadere i frutticini, che hanno un odore soffocante, come di stantio, di un armadio tarlato lasciato chiuso per anni e poi aperto di scatto.
Che visione, che immensa bellezza un prato ricoperto da petali. Varrebbe la pena coltivare certe piante solo perché perdono i petali. Si lasciano cadere tutte, si spogliano della loro bellezza, abbandonano la
Permettimi la mia solita chiosa postmoderna: la prima pubblicità che ricordo è quella della cera Liù, in cui una signora chiedeva al genio “un tappeto di luce”. A me piacerebbe un tappeto di petali.
Nerium oleander + Magnolia grandiflora +Bougainvillea sp.
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Jacaranda mimosifolia
Autumn is the time of dead leaves, how about all the people who work to sweep their perfectly mown lawns? I do not understand why they destroy the poetry and beauty of a carpet of leaves dotting the lawn with brownish speckles. I have a particular fondness for trees dirtiness. Of course, there are different types of dirt. There is the slightly annoying dirt of the plane trees when they drop their small fruits, which have a suffocating smell, like a musty wardrobe with woodworms left closed for years and then suddenly opened.
There is the dusty dirt of certain mimosas that seem almost alien, like a yellow powder that turns you into a body snatcher. There is the filthy dirt of certain oleanders, which drop really everything, flowers, leaves, and pods. I cannot tell how gratified I am by this revenge that trees take on people, local authorities, the hyper-perfect ladies, the Mediterranean Great Mother Housewife You want to clean? And I will mess everything! I mess around on the sidewalks, on the trails, on the lawn, force you to sweeping, raking, calling the Indian guy to clean and
prune, force you to fight with the neighbours to pay the fines. Ah ah! And then I think of these trees “dirtiness”, released fish from the net, scattered between meadows and fields, where their dirt would not be considered insulting. The mulberry tree, for example. The linden trees with small berries, hawthorn, locust. That vision, that immense beauty a meadow covered with petals. It would be worthwhile to cultivate certain plants only because they lose the petals. They drop them all, shed their beauty, leaving their silky dresses on the lawn in a
colour circle. A camellia, a rose, carmine staining of virginal green lawn. Only the kings and queens of ancient times could afford to walk on the petals. Let my usual gloss postmodern: the first ad that I remember is Wax Liù, when a lady asked the genius “a carpet of light”. I’d like a carpet of petals.
Next issue nel prossimo numero
106 blossomzine.eu
from November 2015 stay tuned
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