N17 Summer Blossom zine 2017

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Inspired by Georgia O’keeffe, Huge scale flowers and Desert landscape.

Pamakane Pico

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Cover

GEORGIA O’KEEFFE SPECIAL ISSUE

EDITION #17 summer 2017 italian/english


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#17 Summer issue 2017

GHIRLANDE HAWAIANE

Direttore responsabile / Founder & Editor in Chief Dana Frigerio

Ph. Dana Frigerio, Pamakane Pico

Redattori/Contributors Marzia Barosso Simonetta Chiarugi Saverio Chiappalone Cristina Colli Dana Frigerio Fabio Frigerio Gabriela Krikorian Annarita Manera Anna Marangella Pamakane Pico Matteo Ragni Alberto Trabucchi

SLOW FLOWERS

Art direction & layout Dana Frigerio Linda Spiller Traduzioni/Translation Cristiana Chiarugi Copertina/Cover Pamakane Pico font: thanks to Billy Argel, Kimberly Geswein, Yomyfred production 2005, Brownfox

L’ECO-CITTA’ DEL FUTURO

www.blossomzine.eu

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Alcune foto o immagini presenti attualmente nella rivista sono situate su internet e costituite da materiale largamente diffuso e ritenuto di pubblico dominio. Su tali foto ed immagini il sito non detiene, quindi, alcun diritto d’autore e non è intenzione dell’autore del sito di appropriarsi indebitamente di immagini di proprietà altrui, pertanto, se detenete il copyright di qualsiasi foto, immagine o oggetto presente, oggi ed in futuro, su questa rivista, o per qualsiasi problema riguardante il Diritto d’Autore, inviate subito una e-mail all’indirizzo info@blossomzine.eu indicando i vs. dati e le immagini in oggetto così che si possa risolvere rapidamente il problema (ad esempio, con l’inserimento, gratuito e permanente, del nome dell’autore), oppure rimuovere definitivamente la foto (o altro).

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Blossom zine è una Testata giornalistica Autorizzazione n°103 del 3 aprile 2013 Tribunale di Milano.


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onegiardinaggio.com

DeaMAX è il nuovo concime concentrato per orchidee fantastiche tutto l’anno. Grazie alla sua formula ricca di preziosi microelementi ed estratti di origine vegetale, DeaMAX supporta la rifioritura delle tue orchidee ed aiuta a prolungarne la durata.

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{Photos and Text Pamakane Pico}

https://www.instagram.com/ocean_dreamerr/

oceandreamerflorals@gmail.com

Immersi nei fiori Se penso alle Hawaii penso ad un paradiso perduto, creato su di una lussureggiante terra nera vulcanica, dove alti grattacieli vivono insieme a fiori tropicali e ai frutti. Campi con coltivazioni di canna da zucchero, ananas, lunghissime

spiagge bianche e tavole da surf, e non ultimo penso a personaggi famosi come Jason Momoa e Barack Obama. Pamakane raccontaci qualcosa di te, come e quando nasce la tua passione e il tuo lavoro con i fiori?

When I think about Hawaii I recall a lost paradise, created on a lush volcanic black soil, where tall skyscrapers live together with tropical fruits and flowers. Fields with cultivation of sugar cane and pineapple, long white beaches and

surfboards, and last but not least I think about famous people such as Jason Momoa and Barack Obama. Pamakane tell us something about yourself, how and when did your passion and your work with flowers originate?


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Aloha a tutti voi, sono cresciuta a Molokai, che è la quinta isola dell’arcipelago delle Hawaii, dove ho imparato fin da bambina l’arte del Lei da mia madre, che mi ha tramandato la cultura di questa meravigliosa ghirlanda floreale. E’ stata introdotta alle Hawaii dai primi navigatori polinesiani, partiti dalla lontana Tahiti, ed erano realizzate tipicamente con fiori, foglie, conchiglie, semi, noci, piume e anche ossa e denti di animali.

Nella nostra tradizione queste ghirlande sono solitamente portate intorno al collo o alla testa, ma possono essere anche indossate come braccialetto o alla caviglia, oggi è considerato il simbolo di benvenuto sull’isola. Una specificità è che ogni isola ha un suo tipico Lei fatto di fiori, foglie e bacche differenti. La creazione di un perfetto Lei richiede due abilità: una manuale per comporre e lavorare i fiori e le foglie e una interiore, di pace e di meditazione, perché

Aloha to all of you, I grew up in Molokai, which is the fifth Island of the Hawaiian archipelago, where as a chiId I learned the art of Lei from my mother, who handed me down the culture of this wonderful floral garland. It was introduced to Hawaii by the first Polynesian navigators, departed from the distant Tahiti. The garlands were typically made with flowers, leaves, shells, seeds, nuts, feathers and even animal bones and teeth.

In our tradition these garlands are usually worn around the neck or around the head but can also be worn as bracelets or anklets, they are nowadays considered the welcome symbol to the island. A specific feature is that each island has its typical Lei made of different flowers, leaves and berries. Creating a perfect Lei requires two skills: a dexterity for composing and working flowers and leaves and an interior one, of peace


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il Lei è soprattutto un segno di affetto e di amore verso gli altri. Per un matrimonio in spiaggia quali fiori consiglieresti alle spose? Uno dei simboli delle nozze hawaiane è il Haku Lei ovvero la famosa corona fiorita che sostituisce il velo della sposa e che rappresenta l’amore senza fine. Viene realizzata con vari fiori come peonia, plumeria, ibiscus, anthurium, garofani e orchidee, ma sono molto belli anche gli

abbinamenti particolari dei fiori giganti della Protea con i piccoli fiori della Lavandula stoechas. La ghirlanda viene regalata anche ai familiari e ai testimoni degli sposi e viene conservata per tutta la vita. Per le foglie in genere si utilizzano quelle delle felci, della monstera e quelle classiche della Cordyline fruticosa che vengono anche usate per la creazione della Ti-leaf Lei, l’altra classica ghirlanda hawaiana dedicata alla fortuna.

and meditation, because the Lei is primarily a sign of affection and love for others. What kind of flowers would you recommend for brides marrying at the beach? One of the symbols of the Hawaiian wedding is the Haku Lei or the famous flower crown that replaces the bride’s veil and represents endless love. It is created with various flowers such as peony, plumeria, ibiscus, anthurium, carnations

and orchids, but very beautiful are also some particular combinations of the giant Protea flowers with the small flowers of Lavandula stoechas. The garland is also given to family members, bridesmaids and best men and is preserved for the rest of their lives. Leaves of ferns, monstera and the classic Cordyline fruticosa are usually employed, the same ones also used to create the Ti-leaf Lei, the other classic Hawaiian garland dedicated to fortune.


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GEORGIA

“Nobody sees a flower - really - it is so small it takes time - we haven’t time - and to see takes time, like to have a friend takes time.”


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O’KEEFFE


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{ Photos and Text

Cristina Colli

}

www.cristinacolli.com

cristina@cristinacolli.com

Il mondo in un fiore La gente spesso mi chiede perchè scelgo di fotografare i fiori. Una semplice risposta è che li adoro da sempre. Amo la loro fragile

bellezza, e mi rendono felice. Questa potrebbe essere una ragione sufficiente, presumo, ma dietro la mia scelta c’è qualcosa in più.

People often ask me why I choose to photograph flowers. One simple answer is that I adore them, and always have. I love their fragile

beauty, and they make me happy. This could be reason enough I suppose, but there’s more behind my choice.

Instagram engagement & creativity


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Georgia O’Keeffe disse: “Ho scoperto che potevo dire cose con colore e forme che non potevo dire in un altro modo cose per cui non avevo

parole”. In ogni fiore c’è un mondo, e questo mondo parla di emozioni e di sentimenti che non posso esprimere con

Georgia O’Keeffe said “I found that I could say things with colour and shapes that I couldn’t say any other way things I had no words

for.” There’s a world in every flower, and this world speaks of emotions and feelings that I cannot express with


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visualstorytel


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MORE INFO

lling e-course


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le parole. I fiori mi incantano, mi calmano, e allo stesso tempo mi tirano su di morale, e quando creo le mie composizioni a volte mi sento come se stessi sollevando un velo per rivelare la loro magia intrinseca. Con la mia macchina fotografica cerco di catturare i piccoli

INFO E-COU RSE

dettagli: curve aggraziate, texture vellutate, un pizzico di polline sui petali come polvere di fate ... e spero che un po’ di quella bellezza effimera si faccia strada nelle mie fotografie, e che rimanga con me e con tutti quelli che le vedono, un po’ più a lungo.

NEWS LETTER

words. Flowers are soothing, uplifting, and enchanting all at the same time, and when I create my compositions it sometimes feels as if I’m just lifting a veil to reveal their inherent magic. With my camera I try to capture the little details:

INSTA GRAM

graceful curves, velvety textures, a sprinkle of pollen on petals like fairy dust, and I hope that some of that fleeting beauty finds its way into my photographs, and stays with me, and with those who see them, just a little longer.


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Reseda Campeggio

Camomilla

Robbia

Annatto

Betulla


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{ Text and Photos Simonetta Chiarugi }

www.aboutgarden.it

simonettachiarugi@gmail.com

Tingere con i colori estratti dalla natura Tingere con i colori estratti dalla natura non è poi così difficile per indossare solo fibre colorate con piante, fiori e frutta. Basta un po’ di radice di robbia come si usava nei secoli passati, per fare il rosso mattone. Un po’ di reseda essiccata se ti serve un bel giallo, e poi se come me ami il viola, ti innamorerai della magnifica tonalità regalata dal legno di Campeggio, un vegetale che non avevo mai

sentito nominare, originario della Baia di Campeche nel Messico. E poi i verdi, i rosa e gli azzurri, catturati nelle fibre della lana, della seta o tra i fili del cotone. La mia esperienza con la tintura naturale è solo all’inizio, mordenzatura e allume di rocca non hanno quasi più misteri, sono pronta a sperimentare, vorrei indossare solo fibre naturali colorate con piante, fiori e frutta.

To dye with colors extracted from nature is not too difficult and allows you to wear fibers only colored with plants, flowers and fruits. Just a bit of rogue root, as used in the past centuries, to make the color brick red. A bit of dried reseda if you need a good yellow, and then whether you, like me, fancy purple, you’ll fall in love with the magnificent shade provided by Bark Powder, a vegetable I had never heard of

before, original from the Campeche Bay in Mexico. And then the green, the pink and the blue shades, captured by the fibers of wool, silk or among the cotton threads. My natural dyeing experience is only at the beginning, etching and alum have almost no more secrets for me, I’m ready to experiment, I’d like to wear only natural fibers colored with flowers and fruits.


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Cocciniglia Robbia

Reseda


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{Text

}

Marzia Barosso

{Photos

http://ultimissimedallorto.blogspot.it

Gabriela Krikorian

}

marziabarosso@alice.it

https://flordepasto.mitiendanube.com

gabrielakricorian@gmail.com

Un giardino di semi Un giardino di semi, un vivaio, un rifugio per la biodiversità. Flor de pasto di Gabriela Krikorian a Lago Puelo, Chabut, nella Patagonia Argentina, è tutto questo. Gabriela, com’è nata l’idea di vendere semi e fiori di prato? Molti anni fa, lavorando come insegnante di plastica, ho avuto un infortunio alla mano destra e per diversi anni

non ho potuto dipingere e modellare. Sono cresciuta con una nonna giardiniera e da sempre trascorro molto tempo in giardino: qui potevo creare con le piante le composizioni di colori che non riuscivo più a dipingere. Il giardinaggio è stato una terapia eccellente per rafforzare i muscoli e ho fatto pratica progettando i giardini di amici e vicini. Mi piacciono soprattutto

A seed garden, a nursery, a shelter for biodiversity. Flor de pasto by Gabriela Krikorian in Lake Puelo, Chabut, Patagonia Argentina, is all this.

always spent a lot of time in the garden: there I could create with the plants the color compositions I could no longer paint. Gardening had been an excellent therapy to Gabriela, where did you strengthen my muscles get the idea to sell ​​ meadow and I practiced designing flowers and seeds? gardens for friends and Many years ago, working neighbors. I especially like as a plastic teacher, I had spontaneous plants that an injury at my right hand remind me the garden and for several years I of my childhood, but could not paint and mould. they are difficult to find I grew up with a gardener in nurseries, therefore grandmother and have I began to grow them


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le piante spontanee che mi ricordano il giardino dell’infanzia, ma sono difficili da trovare nei vivai, così ho iniziato a coltivarle personalmente e a venderle insieme ai semi raccolti nel mio giardino. C’è maggiore interesse verso il giardino naturale? Per fortuna sì! Sempre più persone ammirano i giardini in cui non solo i fiori ma anche i semi sono i benvenuti. Danno continuità al giardino verso l’esterno, estendendo lo spazio di fioritura, e offrono riparo e cibo alla fauna selvatica, agli insetti e agli uccelli. I miei clienti sono sensibili alla bellezza e sanno che non siamo soli in giardino. Un consiglio a chi sogna di aprire un vivaio come il tuo. Mi piacerebbe che più

persone raccogliessero rispettosamente i semi di piante autoctone per un giardino biologico. L’ambiente è in pericolo: con i pesticidi non ci sono semi fertili! Come riconosco i semi maturi? Il primo segnale che il seme è maturo è il cambiamento di colore: da verde può diventare marrone, grigio, nero. Anche se ci sono semi verdi e maturi! Svelaci i segreti per erbacee felici. Il segreto non è mio, ma di Ana Pavord e del suo libro “Plant Partners”: Il lavoro di un buon giardiniere è trovare le piante che lo amano! E quando le trova, permettere che si disseminino da sole e aggiungere compost di lombrichi, in primavera aiuta molto!

personally and sell them together with the seeds harvested in my garden. Is there more interest towards the natural garden? Luckily yes! More and more people admire the gardens where not only flowers but also seeds are welcome. They give the garden continuity towards the outward, extending the flowering space, and offering food and shelter to wildlife, insects and birds. My customers are sensitive to beauty and know that we are not alone in the garden. A tip for those who dream about opening a nursery like yours? I would like it if more people harvested respectfully the seeds of autochthonous plants for a biological garden. The environment is in danger: with pesticides there are no fertile seeds!

How can I recognize mature seeds? The first signal that the seed is ripe is the change in color: from green it can become brown, gray, black. It’s true though that there are seeds green and ripe! Reveal the secrets for happy herbaceous. The secret is not mine, but Ana Pavord’s and of her book “Plant Partners”: The job of a good gardener is to find the plants that love him! And when he finds them, allow them to spread out by themselves and add worms compost, in spring it helps a lot!


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GEORGIA


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O’KEEFFE

“Decisi che se avessi potuto dipingere quel fIore in una scala piU’ grande, non avreste potuto ignorarne la sua bellezza”


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{Text and Photos

Dana Frigerio

}

www.blossomzine.eu/blog

blog@blossomzine.eu

Slow Flowers un’ esperienza di condivisione Primavera 2017 nasce una nuova idea. Fioristi e coltivatori stanno diffondendo un’estetica sofisticata e una nuova coscienza ecologica: orientare alla produzione di fiori “da taglio” finalizzata all’eco-sostenibilità cercando di favorire

e di incrementare le produzioni floreali locali della toscana. Una location perfetta in toscana. Una vecchia cascina nelle proprietà delle cantine Barone Ricasoli, un casolare abbandonato circondato da ulivi e da vigne, a Podernovi nel

Spring 2017, a new idea arises. Florists and growers are spreading a sophisticated aesthetics and a new ecological conscience: orientating on the production of “cut” flowers finalized for eco-sustainability, seeking to encourage and increase local floral productions in

Tuscany. A perfect location in Tuscany. An old farmhouse in the properties of Barone Ricasoli cellars, an abandoned farmhouse surrounded by olive groves and vineyards in Podernovi in Chianti; the location was used in 1996


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Chianti; che venne usato nel 1996 durante le riprese del film “Io ballo da sola” di Bernardo Bertolucci. Le installazioni oniriche. Le magiche installazioni floreali sono state realizzate da un gruppo di creativi e professionisti capitanati

da Tommaso e Tania Torrini, titolari de “La rosa canina“ laboratorio fiorentino specializzato in wedding floral design e dalla fotografa Lelia Scarfiotti. L’ispirazione per le composizioni floreali. Compositivamente le nature morte dei quadri fiamminghi del 17° e 18°

during the film “Stealing Beauty” by Bernardo Bertolucci.

in wedding floral design, and by the photographer Lelia Scarfiotti.

Dreamlike installations. The magical floral installations were made by a group of creative and professional executives led by Tommaso and Tania Torrini, holders of “La Rosa canina”, a florentine lab specialized

The inspiration for floral compositions. ‘Compositionally’ the still-life of Flemish paintings of the 17th and 18th centuries; ‘Territorially’ the new idea to show to the great audience was the


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secolo; “territorialmente” l’idea nuova da mostrare al grande pubblico è stata quella di abbinare fiori nobili e fiori comuni, inserendo nelle composizioni di fiori classici anche i fiori campestri e le erbe di campo. Slow Flowers Italy ha voluto dedicare una consapevolezza

nuova alla filiera dei fiori italiani, sotto la direzione artistica della Rosa Canina e di Lelia Scarfiotti in partner con la Cooperativa Flora Toscana hanno saputo emozionare e coinvolgere. 3000 visitatori in tre giorni, più di 50 persone volontarie che vi hanno partecipato sono arrivate

matching of noble flowers and common flowers, inserting wildflowers and field herbs in the classical flowers compositions. Slow Flowers Italy wanted to devote a new awareness to the Italian flower chain, under the artistic direction of La Rosa Canina and Lelia Scarfiotti in partnership

with Cooperativa Flora Toscana they were able to move and engage. 3000 visitors in three days, more than 50 volunteer people who attended it from all over Italy to help achieve this desire to promote the local flora. More than 10,000 flowers were employed for the


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da tutta Italia per aiutare a realizzare questo desiderio di promuovere la flora locale. Più di 10.000 fiori sono stati utilizzati per la creazione scenografica del luogo, i rami del bosco e degli ulivi sono stati raccolti con potature mirate e consapevoli nei dintorni del luogo.

Un’esperienza bellissima da rifare l’anno prossimo; noi la aspettiamo fiduciosi, magari esportandola anche in altre regioni italiane, perché la voglia di verde e di natura è contagiosa.

scenographic creation of the site, the branches of the woods and olive trees have been harvested with targeted and conscious prunings in the nearby area. A wonderful experience to be done again next year; we look forward to it with confidence, perhaps exporting the idea to other

Italian regions since the longing for green and nature is contagious.


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Hanno collaborato a Slow Flowers Italy: La Rosa Canina, Lelia Scarfiotti, Barone Ricasoli, Puscina Flowers, Il Profumo dei Fiori, Flora Toscana, Chianti Garden, Matteo Castelluccia, Shhh my darling, Nataly Montanari, Alma Project e numerosi volontari. Slow Flowers Italy contributors: La Rosa Canina, Lelia Scarfiotti, Barone Ricasoli, Puscina Flowers, Il Profumo del Fiori, Flora Toscana, Chianti Garden, Matteo Castelluccia, Shhh my darling, Nataly Montanari, Alma Project and many volunteers.


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{ Text and Photos Anna Marangella }

www.ultimissimedalforno.blogspot.it

ultimissimedalforno@gmail.com

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Insalata con ceci, germogli e fiori eduli Ingredienti 1 piccolo cespo di lattuga riccia 2 mazzetti di rucola 150 grammi di ceci lessati 2 cipollotti freschi 1 mazzetto di ravanelli 2 cetrioli germogli di soia fiori eduli per la vinagrette: 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva il succo di mezzo lime la scorza grattugiata di mezzo lime sale pepe nero Tagliare finemente la lattuga e la rucola. Affettare i cipollotti e i ravanelli.

Affettare i cetrioli senza sbucciarli, potete divertirvi a ritagliare le fettine usando un piccolo tagliabiscotti. In una ciotola mescolare tutte le verdure con i ceci ben scolati dal loro liquido di cottura. Decorare con i germogli di soia e i fiori eduli. In un vasetto mescolare tutti gli ingredienti della vinagrette, chiudere il vasetto e agitare bene per far amalgamare i sapori. Versare sull’insalata e servire.

Salad with chickpeas, soybeans and edible flowers. Ingredients 1 small drop of curly lettuce 2 bunches of ruccola salad 150 grams of boiled chickpeas 2 fresh spring onions 1 bunch of radish 2 cucumbers soybeans edible flowers For the vinagrette: 6 tablespoons of extra virgin olive oil half a lime juice grated husk of half a lime black pepper salt

Finely cut the lettuce and the ruccola. Slice onions and radishes. Slice the cucumbers without peeling them, you can then enjoy yourself to shape the slices using a small biscuit cutter. In a bowl mix all the vegetables with the chickpeas well drained from their cooking liquid. Decorate with soy sprouts and edible flowers. In a jar mix all the ingredients of the vinagrette, close the jar and shake it well to stir the flavors. Pour on the salad and serve.

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MITU up

Mitu up il vaso con riserva d’acqua Mitu è la linea giovane e frizzante che vede come protagonista assoluto il colore, elemento indispensabile se si desidera respirare aria di freschezza e vivacità. Non semplici vasi di diverse forme e dimensioni, ma un assortimento versatile per dare voce alla creatività e personalizzare gli ambienti in cui vivi. come funziona la riserva d’acqua

www.euro3plast.com/it


la voce delle piante

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{Text and photos Matteo Ragni }

www.matteoragni.eu

matteo@matteoragni.eu

Portobello market SULCOREBUTIA RAUSCHII Essendo la prima pianta grassa che ho avuto ho una preferenza spropositata per la Sulco. La pianta non è facile da coltivare perché spesso marcisce. Per questo motivo spesso la si trova innestata su una altra pianta che le fa da piede. La mia colonia di Sulco è ormai selvaggia e ogni anno si generano nuove testine che io in primavera stacco e regalo ad amici e parenti. Una volta a casa questa pianta va dimenticata e lasciata al freddo in inverno per avere delle piante compatte, rosse e soprattutto fiorifere in primavera.

SULCOREBUTIA RAUSCHII Being the first succulent I’ve had, I have a disproportionate preference for Sulco. The plant is not easy to grow because it often rots. For this reason it is often stacked on another plant that provides it a foot. My Sulco colony is now wild and every year new little heads come out, and in spring i cut them off and give as gifts to friends and relatives. Once at home this plant must be forgotten and left in the cold in winter in order to have compact, red, and especially flowering plants in spring.

ECHEVERIA SETOSA CRESTATA La sua forma crestata la rende unica, nel vero senso della parola: impossibile trovare due Echeveria setosa uguali! È una pianta solida e di facile coltivazione. È molto importante, nel periodo vegetativo, fare delle annaffiature regolari senza mai lasciare acqua stagnante tra le foglie e nei sottovasi, la pianta infeltrisce! Concimare in primavera e in estate, non da settembre in poi, quando la pianta va in “letargo”. ECHYVERIA SILKY CRESTATA Its crested form makes it unique, in the true sense of the word: it is impossible to find two silky Echeveria alike! It is a solid and easy to grow plant. It is very important, during the vegetative period, to provide regular watering without ever leaving stagnant water among the leaves or in the saucers, the plant felts! Fertilize it in spring and summer, not from September onwards, when the plant goes into “lethargy”.

FEROCACTUS STAINESII PILOSUS Benedetto da una bella e folta pelliccia di spine il pilosus vive bene in compagnia. si ricrea nelle comunità di suoi simili tutte intorno che fioriscono e tendono a fruttificare tutti insieme. Questo gran coccolone di un cactus arriva fino a 40 cm di altezza e resiste un pochino al freddo, certo deve essere tenuto asciutto in inverno. La caratteristica principale è il colore delle spine, rosse e metalliche, colorazione che si perde quando la pianta sta male, manca di sole, è troppo bagnata o ha qualche parassita. FEROCACTUS STAINESII PILOSUS Blessed with a beautiful and thick thorny fur, Pilosus lives well in company. It recreates in surrounding communities of its kind that bloom and tend to fructify all together. This great coddler of a cactus reaches 40 cm of height and resists just a little to the cold, it certainly must be kept dry in the winter. The main feature is the color of the thorns, red and metallic, coloration that is lost when the plant isn’t well, lacks sun, is too wet or some parasites afflict it.

MAMMILLARIA CARMENEA Pizzi rosa su una capoccetta singola. La Mamillaria carmenea vive di niente, si accontenta di poco anzi vuole poco perché sennò marcisce molto bene. Fiorisce a fine primavera con una bella coroncina di fiori bianco panna o rosa. Fiorisce bene se in inverno prende un pochino di freddo. In modo molto diligente si lascia dividere quando le crescono dei figli da sotto e cerca sempre di primeggiare se messa in composizione con altre piante. MAMMILLARIA CARMENEA Pink laces on a single cap. Mamillaria carmenea lives on nothing, it is content with little, in fact it desires little because otherwise it will rot. It flowers in late spring with a beautiful crown of whitish or pink flowers. It flowers well if in winter it gets a bit of cold. In a very diligent way, it lets itself split when ‘children’ grow from below and always tries to shine if put together with other plants.

HOYA CARNOSA Le piate grasse ricadenti sono una meraviglia e tra le pendule le Hoya sono le mie preferite. bella vegetazione particolare con le sue foglie piatte e fiori come di cera molto profumati di sera quando si prepara ad uscire. Molte sono le Hoya in natura, a me piacciono quelle bianche e fresche, con i fiori a mazzetto grandi e preziosi. Essendo ricadenti consiglio di metterle in alto o di farle arrampicare, si fa per dire visto che non hanno dei viticci, su un muro esposto a sud. Se siete al mare, al lago o in città belli al calduccio vedrete che la pianta se la cava bene anche se lasciata all’aria aperta tutto l’anno. HOYA CARNOSA The falling succulents are a wonder and among them the Hoya is my favorite. Beautiful vegetation, particular with its flat leaves and its waxy flowers, very fragrant in the evening when people get ready to go out. There are many Hoya in nature, I like those white and fresh, with large and precious bouquet flowers. Due to their falling nature I suggest you to put them up or make them climb up, providing some trusses, on a wall facing south. Whether you are at sea, at the lake, or in the warmth of a city you will see that the plant will be good even when left outdoor all year round.

SENECIO PENSOLUS E’ il cactus più strano che io conosca. A casa mia se ne sta in una composizione da anni e fa quello che vuole. Cresce bene in altezza, poi si ferma e ramifica dalla base. Va prima a destra e poi a sinistra e per par condicio ogni tanto si ferma, fa delle foglioline sul capo e poi si ri mette a crescere formando come dei cetrioli. Io il mio non l’ho mai visto fiorito ma come tanti Senecio fa dei fiori arancioni che poco centrano, secondo me con il suo portamento. SENECIO PENSOLUS It’s the weirdest cactus I know. At my place it has been in a composition for years and does whatever it pleases. It grows well in height, then stops and branches from the base. It goes first to the right and then to the left and for ‘par condicio’ every once in a while it stops, grows some leaves on the head and then restarts growing something like cucumbers. I have never seen mine flowered, but as many other Senecio it produces orange flowers.


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L’estate è arrivata! Il tuo giardino è pronto ad accoglierti? Una manutenzione minima per il massimo relax di questa estate! Noi tutti vogliamo un bel giardino ... Ma come si fa a dedicargli il minor tempo possibile? La risposta è semplice, dobbiamo orientarci verso il mondo delle piante grasse. Sapranno sopravvivere, crescere e fiorire anche in estate nel vostro giardino senza la necessità di cure particolari. Il loro segreto? Si sono adattate a lunghi periodi di siccità e calore imposta dal loro ambiente naturale, accumulando l’acqua, delle scarse piogge, nelle loro foglie, rami o radici. La nostra estate non le spaventa!

Quale succulenta scegliere? Yucca, cactus, Euphorbia, Agave ... La scelta è complicata, come sapere quale pianta vi piacerà e vi offrirà la migliore vegetazione e splendidi fiori? Noi siamo qui per aiutarvi a trovare le piante che sono fatte per voi per abbellire il vostro giardino o terrazzo. La loro immensa diversità vi sedurrà e renderà il vostro angolo di natura unico!

Come creare il proprio paesaggio desertico? Quale vaso scegliere per il tuo terrazzo, come disporre naturalmente le piante succulente nel vostro giardino? Dalla proposta alla realizzazione, ci prendiamo cura di tutto! Vi rimane solo da sistemare la vostra sedia a sdraio e godervi l’estate nel vostro nuovo piccolo paradiso ...

rinvaso di un cactus

come fare

A&G FLOROOROTOAGRICOLA S.S.A.

Via Armea 162 Sanremo – Italia Tel. 0039/0184510844 www.agsanremo.it agsanremo@hotmail.com


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GEORGIA Rimane affascinata dalle forme scoscese del canyon e dai fenomeni naturali


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O’KEEFFE


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{Text and Drawing

Dana Frigerio

{Photos Fabio Frigerio }

}

www.blossomzine.eu/blog/

https://500px.com/youngadam70

blog@blossomzine.eu

fabiofrig@libero.it

Il giardino di Georgia O’Keeffe al Ghost Ranch Acquista nel 1945 una casa a nord di Santa Fe con un albero di lillà in mezzo al giardino e la ristruttura; dalle grandi finestre ad angolo del suo studio la vista è incredibile, le montagne circostanti hanno colori

spettacolari che virano dal rosso al giallo e dal verde al rosa porpora; questo magnifico paesaggio ha ispirato molti dei suoi più importanti dipinti.

In 1945 she bought a house, north of Santa Fe, with a lilac tree in the middle of the garden and restructured it; from the large windows at the corner of her studio the view was amazing, the surrounding mountains

had spectacular colors ranging from red to yellow and from green to purple rose; this magnificent landscape inspired many of her most important paintings.


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Appassionata di orticoltura e avida lettrice delle tecniche di giardinaggio sostenibile realizza il suo sogno, un giardino in mezzo al deserto.

Dai suoi numerosi scritti sono emerse le liste della piante che acquistò e coltivò, dagli alberi da frutta come pere, ciliege, prugne, cachi, pesche, fichi, albicocche e gelsi alle piante di aromatiche Fortunatamente la casa disposte a grandi di Abiquiu era posta su macchie come timo, una roggia e su un antico rosmarino e salvia. sistema di irrigazione e questo le diede la Amava anche i fiori possibilità di coltivare, come le peonie e la rosa sola e isolata dalla città, Rosa xanthina ‘Allard’ frutta e verdura. dal colore giallo canarino

Passionate for horticulture and avid reader of sustainable gardening techniques she realized her dream, a garden in the middle of the desert.

vegetables.

Among the numerous writings she left have emerged the lists of the plants she bought and cultivated, from the fruit trees like cherries, Fortunately, the house plums, persimmons, of Abiquiu was placed peaches, figs, apricots, on an ditch and on an and mulberry trees, to ancient irrigation system aromatic plants such as and this gave her the thyme, rosemary and opportunity to cultivate, sage. alone and isolated from the city, fruits and She also loved flowers


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che abbinava a tamerici e ginepri, oltre a quelli come papaveri, calle e iris che dipingeva nelle sue opere. Visse in questi posti fino alla morte, centenaria e osannata come la madre del modernismo americano. Aveva una particolare affinitĂ con questo luogo dimenticato e arido, dove anche da molto

anziana faceva lunghe passeggiate per scoprire nuovi punti di vista e dove dipingeva con ogni condizione di tempo, dal vento estremo al caldo torrido. Una vera donna: forte e libera.

like the peony and the Rose xanthina ‘Allard’ with a canary yellow color that she matched to tamerici and junipers, besides to flowers like poppies, calle and iris that she painted in her works. She lived in these places until her death, centenarian, and acclaimed as a mother of American modernism.

She had a particular affinity with this forgotten and arid place, where, even very old, she used to take long walks to discover new perspectives, and where she painted with all kinds of weather, from the extreme wind to the torrid heat. A real woman: strong and free.


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{Text and Drawing {Photos

Dana Frigerio

Fabio Frigerio

}

}

www.blossomzine.eu/blog/

https://500px.com/youngadam70

blog@blossomzine.eu

fabiofrig@libero.it

il New Mexico di Georgia O’Keeffe Georgia O’Keeffe 1887-1986 nasce nel Wisconsin, frequenta negli anni ‘20 l’Istituto d’Arte a Chicago e inizia a sperimentare la pittura astratta; notata dal famoso fotografo e gallerista Alfred Stieglitz, che sarebbe poi diventato suo marito, si trasferisce ben presto a New York e giovanissima realizza

la sua prima mostra personale. Pittrice e icona di fama mondiale è interessata a dipingere solo la natura, a 29 anni scopre un luogo speciale, Abiquiú nel New Mexico, l’idea iniziale era di restarci solo per alcuni mesi, ma qui trova la sua spiritualità e vi fa ritorno ogni estate e ogni autunno

Georgia O’Keeffe 1887-1986 was born in Wisconsin, in the 20s she attended the Institute of Art in Chicago and began experimenting with abstract painting; noticed by the famous photographer and gallerist Alfred Stieglitz, who would later become her husband, she soon moved to New York and still very

young realized her first personal exhibition. World famous painter and icon she was interested in painting nature only, at 29 she discovered a special place, Abiquiú in New Mexico, her original idea was to stay there just a few months, but there she found her spirituality and returned every Summer


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“Odio i fiori: li dipingo soltanto dei modelli e in piĂš non si muovo


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o perché sono più a buon mercato ono.”


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per i decenni a venire. La sua unica fonte di ispirazione sono le nuvole, i fiori e gli aspri paesaggi dove le montagne rocciose del New Mexico si stagliano ben presto anche sulle sue tele con colori potenti, vigorosi e saturi. Rimane affascinata dalle forme scoscese del canyon e dai fenomeni naturali: dall’arancione della terra, al rosso acceso del tramonto, dal nero del terreno del deserto fino

al bianco delle stelle che brillano di notte.

and every Fall for the decades to come.

I suoi quadri sono l’espressione di un’emozione pura e sincera.

Her only source of inspiration were the clouds, the flowers, and the rugged landscapes where the rocky mountains of New Mexico soon appear on her canvases with powerful, vigorous and saturated colors.

Sempre in continuo contatto con la natura incontaminata raccoglie e colleziona dai teschi di cavallo e di bufalo sbiancati dal sole ai sassi, rocce e rettili nella sua casa, chiamata Ghost Ranch, un luogo appartato dal mondo e

to the red of the sunset, from the black of the desert land to the white of stars shining at night. Her paintings are the expression of a pure and sincere emotion.

Always in constant contact with the untouched nature, she harvested and collected from horse and buffalo She was fascinated by the skulls whitewashed by the shrill forms of the canyon sun to stones, rocks and and natural phenomenons: reptiles from her home, from the orange of the soil called Ghost Ranch, a


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dominato da una catena montuosa che lo sovrasta drammaticamente. Complice il marito fotografo dipinge grandi fiori fuori scala, trovando una nuova dimensione rispetto alla tradizione ed esplorando così nuove strade. “Decisi che se avessi potuto dipingere quel fiore in una scala più grande, non avreste potuto ignorarne la sua bellezza.”

Alfred Stieglitz la immortala nuda in alcune fotografie in bianco e nero e i critici interpretano in maniera freudiana sia i dipinti dei fiori che le foto del marito, lei si ribella, non lo accetta e si allontana dalla società di New York.

place secluded from the world and dominated by a mountain range dramatically overlooking it. Accomplice her photographer husband she painted large off-scale flowers, finding a new dimension, compared to the tradition, and exploring new ways. “I decided that if I could paint that flower on a larger scale, you could not ignore its beauty.”

Alfred Stieglitz immortalized her naked in some black and white photographs and critics interpreted in a Freudian way both her flowers paintings and her husband’s photos, she rejected that, didn’t accept it, and moved away from the New York society.


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GEORGIA

“If you take a flower in your hand and really look at it, it’s your world for a moment.”


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O’KEEFFE


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{Text

Matteo Ragni e Annarita Manera

{Photos

}

}

www.matteoragni.eu

matteo@matteoragni.eu

Saverio Chiappalone

Pelle di Spine - Romanzo Manuale “Se non sai dove metterla, interrala! Le cose belle con il tempo si sciupano, solo i gioielli e il vino migliorano con il tempo. Le piante con il tempo cambiano. Alcune diventano mature e più belle, altre si sformano e perdono di interesse.

menta che mi fa tanto bene.

Le piante grasse restano ferme all’apparenza. Ingrassano direi.

Potrei essere Sara, una Echeveria setosa crestata, una pianta semplice come le altre Echeveria ma che si sviluppa in crestazioni così da essere ancora più eccentrica. Calda e solare, bisognosa di luce e di poco altro.

Mi prendo una pausa. Mi pianto in un vaso capiente. Una bella terra soffice, drenante si dice. Giù le gambe fino alla pancia. Mi copro con una bella montagnola di terra e dal mio vaso guarderò tutti. Saluterò la gente che passa.

Ci saranno giorni, lo so, durante i quali sarà difficile stare nel vaso. Altri invece saranno stupendi. Perfetti. Io sola nel mio vaso, con la mia terra intorno. E tutti gli altri fuori.

E quando sarò stanca e soddisfatta di stare nel mio vaso, chiederò a mio marito di staccarmi un pezzo. Fare una talea di Aspetterò paziente che me e piantarmi in un la notte passi e il giorno nuovo destino, magari sorga. Avrò un bel un giardino roccioso cappello per proteggermi al mare o in un piccolo dal sole e un bicchiere vaso da tenere in serra sempre pieno di acquasempre al caldo.“

Pelle di spine è un “romanzo manuale”, un approccio nuovo nel parlare di piante. Al centro della storia la biografia di un’imprenditrice, Annarita Manera di Cactusmania, e l’amore per le piante di un giornalista, Matteo Ragni, accompagnati dalle immagini di un fotografo ignaro.

La ragione per la quale Pelle di spine - romanzo manuale è stato scritto, è per rendere accessibile a tutti il mondo delle piante, in particolare le piante grasse, che sono una vera mania per molti appassionati. Le schede tecniche sono chiare, esplicative, e corredate da immagini a colori prese dalla vita vera di un collezionista di piante grasse.


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{Text and Photos

Valerio Cozzi

}

www.valeriocozziarchitetto.wordpress.com

valerio@valeriocozzi.it

Duemilacinquecento ettari Duemilacinquecento ettari. Due milioni e mezzo di metri quadri di superficie quasi mai piana a poco più di 600 metri sul livello del mare. Riyadh, Arabia Saudita. Il deserto di rocce taglienti fa su e giù e per pochi attimi l’anno è conquistato dalla

vegetazione nativa. Poco tempo per fiorire, poco tempo per disseminare. Il deserto è una presenza costante nell’intimo dei sauditi. Allontanarsi dalla città per riconquistarlo è l’aspirazione e l’abitudine di molti. Il deserto ha però fortune alterne: da meta arcaica

Two thousand five hundred acres. Two and a half million square meters of surface almost never flat at a little over than 600 meters above sea level. Riyadh, Saudi Arabia. The desert of sharp rocks goes up and down and for a few moments per year is conquered by the native vegetation. Little time for

flourishing, little time for disseminating. The desert is a constant presence in the soul of the Saudis. Getting away from the city to reconquer it is the aspiration and the habit of many. The desert has alternating fortunes though: from archaic destination to open sky landfill.


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a discarica a cielo aperto. Rifugio di ciò che non serve più là dove vento e calore sanno distruggere in poco tempo, eliminando qualsiasi traccia. Eppure qualcosa rimane anche per poco in queste valli (wadi) erose: la variabile tempo. Essa è la spina dorsale del progetto di sistemazione paesaggistica di quest’area periferica. “Usa quel che trovi… alberi non ne pianteremo”: solo manodopera. Apparentemente scarne,

le indicazioni di progetto ricevute erano tutto ciò che serviva per fare un buon lavoro: pali di legno, ossidiana, rocce taglienti, fusti di metallo, grandi copertoni, rottami ferrosi, il cassone di un camion e una betoniera arrugginita. Incisioni nella roccia, canaloni che trasportano l’acqua delle rare piogge. “Fammi girare, costruisci dei percorsi senza renderli evidenti”. Chiarissimo. “Fammi godere il deserto”: il silenzio, l’assenza delle luci della città e una

Shelter of what no longer serves, there, where wind and heat can destroy in a short time, eliminating any trace. Yet something remains for a while in these eroded valleys (wadi): the unknown time. Time is the backbone of the landscaping project of this peripheral area. “Use whatever you find... we will not plant any tree: manpower only”. Apparently slim, the design instructions received were all those needed for doing a

good job: wooden poles, obsidian, sharp rocks, metal drums, large tires, ferrous scrap, a lorry box and a rusty cement mixer. Rock engravings, big canals carrying the rare rain water. “Make me go around, build paths without making them noticeable”. Very clear. “Let me enjoy the desert”: the silence, the absence of city lights and a slight coolness. Leisure spent by whole families, kids and many


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IL CLIMA DOWNLOAD

clima

funzione DOWNLOAD

DOWNLOAD

dimensione DOWNLOAD

forma DOWNLOAD

l’orto 1 DOWNLOAD

l’orto 2 DOWNLOAD

l’orto 3 DOWNLOAD

o In regal per te

Il giardino che vorrei, progettiamo insieme


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lieve frescura. Tempo libero trascorso da tutta la famiglia, bambini e tanti ragazzi. L’acqua piovana scroscia prepotentemente per una settimana l’anno: a volte, non sempre. Disegna specchi d’acqua ‘temporanea’ se sai trattenerla e darle una forma. Poi tutto scompare e sono le fiamme di

un falò a dare vita al paesaggio notturno della memoria collettiva tra le ripe dello wadi. Rimettere ordine a ciò che si è gettato via consente di giocare un po’ con i colori. Ti diverte e fa divertire finché c’è tempo e il vento non si è portato via tutto.

teenagers. The rainwater abounds dramatically for a week per year: sometimes, not always. It draws ‘temporary’ water mirrors if you can hold it and give it a shape. Then everything disappears and the flames of a bonfire give birth among the wadi to the collective memory’s night landscape.

To put in order what was thrown away allows you to play a bit with the colors. It is fun for you and for others as long as there’s time and the wind has not swept everything away.


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{Text

}

Alberto Trabucchi

{Photos Dana Frigerio }

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alberto@trabucchi.eu www.blossomzine.eu/blog/

blog@blossomzine.eu

Masdar city, una città nel deserto Sul perimetro della città di Abu Dhabi, in prossimità dell’aeroporto internazionale sorge la “città modello” di Masdar City. La città è un progetto dalla società Masdar, colosso delle energie rinnovabili, a sua volta controllata dalla Mubadala Development Company, la società di sviluppo immobiliare ed economico del Governo di Abu Dhabi. Progettata dallo studio di architettura inglese Foster & Partners,

coprirà una superficie di 6 kmq e vuole essere un esempio ed un prototipo di città ad impatto zero, ovvero basata esclusivamente sull’energia solare, con un bilancio energetico in pareggio, un’economia a emissioni zero e un’ecologia senza rifiuti. Le linee guida su cui si basa il progetto sono essenzialmente 6. • Schermatura degli edifici dall’irraggiamento

On the perimeter of the city of Abu Dhabi, near the international airport stands the “model town” of Masdar City. The city is a project of the Masdar company, a giant of renewable energies, in turn controlled by the Mubadala Development Company, the real estate and economic development company of the Abu Dhabi Government. Designed by the English architectural studio

Foster & Partners, it will cover an area of 6​​ sq. Km. and wants to be an example and a prototype of a city with zero impact, that is based solely on solar energy, with an energy budget in balance, an economy with zero emissions and a waste-free ecology. The guidelines on which the project is based are essentially 6. • Shielding of buildings from solar irradiation. Through the use of


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solare; attraverso l’uso di materiali tradizionali, ad alta inerzia termica come i cementi che sfruttano l’accumulo dell’aria fresca notturna o riproducono le schermature tradizionali (mashrabiya) o innovativi e altamente riflettenti come le ceramiche che servono a riparare gli spazi interni dall’irraggiamento solare e quindi dal surriscaldamento. 50 gradi in estate.

la creazione di moti convettivi dell’aria riducendo quindi la temperatura percepita dal corpo.

• Sfruttamento dei moti convettivi dell’aria attraverso la disposizione della città e delle vie e di strutture come la Torre del Vento che tendono a massimizzare

• Materiali riciclati a ridotta impronta ecologica come il cemento Portland, per il 60% del tipo a basso impatto ecologico, ovvero realizzato con aggregati di scarto dalla

• Massima produzione di energia solare con un campo fotovoltaico di 21 ettari e con installazione sulla maggior parte delle coperture degli edifici di pannelli fotovoltaici con i quali si arriva a produrre l’80% dell’energia elettrica necessaria.

traditional high thermal inertia materials (cements) which exploit the build up of fresh night air or reproduce traditional (mashrabiya) or innovative and highly reflective shielding like ceramics, the designers want to repair indoor spaces from solar irradiation and hence from overheating. 50 degrees in summer. • Exploitation of air convective motions. The layout of the city, of the streets and of some structures such as the Wind Tower tend to maximize the creation of convective air motions, thereby reducing the perceived body’s temperature.

° Maximum solar energy production. A photovoltaic field of 21 hectares and the roofs of buildings mostly covered with photovoltaic panels arrive to produce the 80% of the needed electricity. • Materials recycled with reduced ecological footprint. Use of 60% Portland cement, the ecological low impact type that is with waste aggregates from iron production. Use of 90% of recycled aluminum, utilization of metals such as steel with a lower environmental impact, or wood for covers hence gray energy reduction.


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produzione del ferro. Utilizzo per il 90% di alluminio riciclato e uso di metalli come l’acciaio a più basso impatto ambientale, o legnami per le coperture per la riduzione dell’energia grigia. • Sistema di trasporto automatizzato e interrato (LTR). Il sistema della mobilità su gomma o ruota viene distinto completamente da quello pedonale portandolo sotto la città, riprendendo una lunga tradizione urbanistica che partendo da alcune esperienze americane degli anni 70 dell’800, viene sistematizzata negli studi di E. Henard e A. Sant’Elia all’inizio del ‘900, per arrivare fino alle proposte degli anni ‘30 del ‘900.

• Sistema di riciclo massimizzato. In un ecosistema così difficile il riciclo e la minimizzazione degli spechi è un elemento fondamentale. Riciclo delle acque grigie per l’irrigazione e riciclo dei rifiuti superiore al 95% oltre a sistemi di desalinizzazione innovativi. In definitiva Masdar City, la sua importanza, è nel suo poter essere considerata una sperimentazione di quanto già ad oggi è possibile ottenere con una efficiente progettazione integrata in merito alla sostenibilità ambientale anche in territori climaticamente ostili.

• Automated and Underground Transport System (LTR). The rubber or wheel mobility system is completely distinguished from the pedestrian one crossing under the city, resuming a long urban tradition, that starting from some American experiences of the 70’s of the 1800s, was systematized in the studies of E. Henard and A. Sant’Elia at the beginning of the 20th century, to reach the suggestions of the 1930s.

95%, innovative desalination systems. Ultimately the importance of Masdar City, is that it can be considered as an experimentation of what is already possible with an efficient project integrated with environmental sustainability, even in climatically heavily hostile territories.

• Maximized recycle system. In such a difficult ecosystem recycling and minimizing waste is a key element. Reclaiming gray water for irrigation, waste recycling over

masdar city

masdar city / Abu Dhabi


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