3 minute read
di Franca De Sio
from Pepeverde
Più libri, meno petrolio
Sharjah, la lettura apre le menti
di Franca De Sio
Capitale mondiale del libro nominata dall’Unesco, paese ospite al Salone del libro di Torino nel 2019 e ora della Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna, Sharjah è uno degli Emirati Arabi Uniti che più ha investito le sue ricchezze in cultura.
“O pen books open minds” fu lo slogan scelto da Sharjah nel 2019, quando per i suoi programmi di diffusione del libro e della cultura fu nominata dall’Unesco «capitale mondiale del libro». Lo slogan riflette le convinzioni del suo emiro: Al Qasimi sostiene che «il più grande investimento per un Paese risiede nel costruire generazioni di giovani educati e colti» e che la lettura permette di imparare il rispetto e di distinguere cosa è giusto e cosa è sbagliato1 . Torna alla mente il mondo arabo di molti secoli fa, i meriti dei califfi abbasidi che promossero il recupero e la traduzione in lingua araba di opere greche, persiane, indiane e di ogni trattato che potesse essere utile o anche semplicemente dilettevole: dalla medicina all’agricoltura, all’astronomia, alla matematica, alla filosofia; dalle opere di Aristotele a quelle sull’arte della falconeria. E torna in mente anche la “Casa della Sapienza”, la grande biblioteca di Baghdad, fondata nella stessa epoca e aperta a ogni forma di conoscenza, senza distinzione di provenienza. È grazie a questa eredità e a questo atteggiamento di apertura che a Sharjah si investe nella cultura e nella promozione della lettura, utilizzando la ricchezza derivante dall’esportazione di petrolio. Ne sono nate iniziative importanti. È forse l’opera più emblematica, la House of Wisdom che incarna l’idea di biblioteca del XXI secolo, da poco ultimata su progetto di Foster & Partners: 13mila mq. tra dune e giardini, uno specchio d’acqua e un’alta spirale che si srotola verso il cielo, opera dell’artista Gerry Judah ispirata agli antichi rotoli di scrittura. La “Casa della Saggezza” è specializzata nella storia dell’arte e dell’architettura araba e islamica, ha origine dalla collezione degli studiosi tedesco-americani Richard e Elizabeth Ettinghausen ed è supportata da tecnologia avanzata. La Sharjah International Book Fair, fondata nel 1982, è una delle fiere dell’editoria più grandi nel mondo, punto di unione e scambio tra l’editoria del Medio Oriente, del Nord Africa e dell’Asia. Nello scorso anno ha esposto 15 milioni di libri, ha visto 1,69 milioni di visitatori e 1.632 editori da 83 paesi. La Sharjah Publishing City, istituita nel 2013, è la prima “zona franca” al mondo a disposizione del settore editoriale. Estesa su 40.000 mq. la City offre 300 uffici arredati, più di 6.000 mq. di spazi commerciali, circa 20 sale riunioni e ogni tecnologia e attrezzatura necessaria. Il progetto Knowledge without borders, in atto dal 2008, ha portato una biblioteca in casa a circa 42mila famiglie, con una cinquantina di libri di varie discipline e libri per bambini; comprende l’organizzazione di conferenze, laboratori e attività educative per scuole, università, biblioteche, ed è rivolto a persone di diverse età e nazionalità. Complementare ad esso è il progetto Library without borders: un autobus-libreria che raggiunge i luoghi più remoti e offre anche reading e incontri con gli autori. Bodour Al Qasimi, figlia dell’emiro e Presidente della Sharjah Investment Authority, nel 2007 ha fondato Kalimat, casa editrice in lingua araba per bambini che ha vinto numerosi premi internazionali e venduto i diritti dei suoi libri in tutto il mondo2. Con la Fondazione omonima e il progetto Pledge a Library ha realizzato azioni di supporto e inclusione per bambini arabi in diversi luoghi e paesi. Le sue attività e i suoi ruoli sono molteplici: nel 2009 ha istituito l’Etisalat Award for Arabic Children’s Literature; nel 2014 ha organizzato Read to Syria’s Children: una biblioteca di oltre 3.000 libri per i bambini rifugiati della Siria; è presidente della Emirates Publishers Association; ha fondato e dirige la UAE Board of Book for Young People (UAEBBY), sezione dell’IBBY (International Board of Book for Young People) che coordina una rete di progetti di promozione della lettura a livello globale; nel 2020 è stata nominata presidente dell’International Publishers Association (IPA), prima donna araba e seconda donna al mondo a ricoprirne il ruolo dalla fondazione (Parigi, 1986). Guardando a tali iniziative è indubbio che, anche se dovessero diminuire le ricchezze derivanti dal petrolio, a Sharjah resterà la sua ricchezza in cultura.
Note
1 Si vedano: hiips://www.economymagazine.it /economy/2019/04/24/news/sharjahnuova-capitale-mondiale-del-libro-da-mille-e-una -notte-4331 e hiips://sheikhdrsultan.ae/Portal /en/biography.aspx?c=cat_33. 2 Per l’Italia ricordiamo i libri della collana “Gallucci Kalimat per bambini. Libri-ponte sul Mediterraneo”.