Bontât, free magazine di cucina. Primavera 2014

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Foto di Theodora Hurustiati. Tutti i diritti riservati

Primavera 2014

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Bont창t free magazine di cucina

Fai sbocciare la 1

Primavera

nei tuoi piatti!


Bont창t ] magazine

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Benvenuti! EDITORIALE A CURA DELLE REDATTRICI DELL’E BOOK FOTO COPERTINA DI Theodora Hurustiati IN COLLABORAZIONE CON

CASTELLO DI STRASOLDO DI SOPRA

HANNO COLLABORATO Giulia Godeassi Alessandra Colaci Chiara Selenati Valentina Cipriani Theodora Hurustiati Micaela Liberati Rossella Di Bidino CONTATTI bontatmagazine@gmail.com

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La Primavera di quest’anno ci ha così tanto ispirato, che avevamo mille idee per Bontât! Sfogliando il magazine, scoprirete tanti suggerimenti per passare le giornate baciati dal sole, organizzando brunch, pic nic e menù al bicchiere. Le erbe spontanee e i fiori eduli non avranno più segreti per voi e le colorate verdure che troverete dal fruttivendolo rallegreranno i vostri piatti. Non dimenticatevi di certo delle uova! Non le solite uova, ma prelibate portate provenienti dall’Oriente. E se state pensando a una piccola vacanza, non lasciatevi sfuggire la food guide della Capitale…

Buona Primavera e Buona Pasqua dalla redazione!


Gustatevi la Primavera Alessandra è un’imprenditrice triestina, che è riuscita a realizzare il suo sogno di abitare in "Una Casa in Campagna" (il nome del suo blog) in provincia di Udine. Lascia spesso la sua casa per partire verso l'Oriente e alla scoperta dell'Europa per condividere queste esperienze nel blog. Innamorata delle tradizioni della nostra terra, ci svelerà i segreti delle erbe e dei fiori eduli ... Il suo blog è http://www.unacasaincampagna.com/

Valentina si è innamorata della nostra terra e si è trasferita in Friuli qualche anno fa, dopo aver dedicato la tesi di laurea alla letteratura friulana. Il suo sito,corredato di bellissime foto, è una gioia per gli occhi. Cercate il suo brunch delle meraviglie, ideale per la domenica mattina! Il suo sito è http://valentinacipriani.eu/

Chiara vive a Sutrio, in Carnia. Cuoca e mamma di due bimbi, ha vissuto per un lungo periodo in Francia ma ora è tornata alle sue origini. Assieme al marito sogna un Bed & Breakfast. Nel frattempo, nel suo blog bilingue, vizia i lettori con dei dessert spettacolari che fanno venire voglia di leccare il monitor. In questo numero ci confiderà i segreti per un ottimo pic nic! Il suo blog è http://blogthatsamore.blogspot.it/

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a con le nostre ricette! Giulia ha una passione innata per la cucina, fin da piccola armeggiava con mestoli e padelle. Attenta alle nuove esigenze alimentari e alla continua ricerca di materie prime che sono andate perdute con il tempo, ama proporre ricette con ingredienti riscoperti. In questo numero ci propone vari piatti con le verdure colorate dell’orto. Il suo blog è http://julietsbelly.blogspot.it/

Micaela o Chela, il soprannome datole dalla sorella, si è laureata in antropologia culturale ed etnologia, socia aspirante sommelier, pubblica giornalmente recensioni di ristoranti ed osterie, oltre che ricette semplici e golose, in tono ironico e divertente . Amante delle giornate di sole, ci suggerisce un menù tutto al bicchiere, ottimo da consumare all’aperto. Il suo blog è http://www.cheladigranchio.it/

Theodora è indonesiana di Jakarta, ed è diventata udinese 11 anni fa per ragioni di cuore. Tre anni fa è arrivata seconda in un talent show gastronomico su Gambero Rosso Channel e ora collabora come insegnante al Civiform di Cividale e al Gem Nutrivita di Feletto Umberto. Specializzata nella cucina etnica, ci accompagna alla scoperta di ricette eggspress, ovvero veloci e con uova! Il suo blog è http://puracucina.blogspot.it/

Rossella

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È friulana, ma trapiantata a Roma da un paio d’anni. Legata alle redattrici di questa rivista da una bella amicizia, è la food blogger ospite di questo numero. Rossella ci accompagnerà in un food tour della Capitale, facendoci scoprire le specialità tipiche di negozi, botteghe e locali. Il suo blog è http://machetiseimangiato.com


Indice

Pag. 8 Pag. 28 Pag. 54 Pag. 82 Pag. 100 Pag. 124

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Erbe e fiori in cucina Orient Eggspress Il brunch delle meraviglie Un pic nic in campagna I colori dell’orto Tutto al bicchiere

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Viaggi Pag. 116 Piccoli capricci culinari romani

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Eventi Pag. 138 Bontât a Olio capitale Pag. 148 I maestri della cucina Pag. 152 A Strassoldo in viaggio nel tempo


Sono le cose piĂš semplici a darmi delle idee. Un piatto in cui un contadino

mangia la sua minestra, l'amo molto piĂš dei piatti ridicolmente preziosi dei ricchi.

Joan Mirò

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e e fiori n cucina 9


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La viola nel piatto di Gaia “Una laurea in filosofia … l’amore per le ortiche e le rose, una casa di pietra e un giardino pieno d’erbacce, la macchina fotografica spesso in mano, nessuna voglia di mangiar carne e la passione per i cibi strani, per gli strudel salati, per i gusti singoli e per il verde, nei piatti, nei parchi, nelle infusioni” Così inizia la presentazione sul blog di Gaia Viola, un nome che racchiude terra e fiore, nemmeno a farlo apposta! La sua passione per le erbe spontanee inizia con un incontro, avvenuto in maniera casuale sul carso triestino, con una vecchia “signora delle erbe” che, passeggiata dopo passeggiata, le trasferisce tutta la sua esperienza in tema di spontanee commestibili. Oggi Gaia, dopo svariati anni di studio e raccolta del sapere orale di numerose donne delle erbe e dei boschi, organizza passeggiate per campi e orti a caccia di erbacce commestibili e conduce laboratori di cucina con le piante selvatiche e corsi di giardinaggio aromatico. Le sue lezioni sono sempre stimolo e occasione per conoscere ingredienti nuovi e sperimentare ricette facili, economiche ed eco-logiche. Le ricette preparate da Gaia, ci hanno piacevolmente sorprese per i sapori – ottima la sua béchamel vegana – e stupite per l’impatto visivo: i piatti di Gaia sembrano delle tavolozze dai mille colori. Ultimamente Gaia Viola ha raccolto ricette e riflessioni sul mondo delle sue amate “erbacce” in un libro illustrato da preziosi acquerelli botanici e meravigliose foto: Gaia Viola, Flavia Laurenti – Alimentazione Spontanea – Bianca e Volta Edizioni. Se volete partecipare ai laboratori, alle passeggiate e alle lezioni di riconoscimento della flora edule che Gaia Viola organizza sul Carso triestino e sloveno, visitate i siti web http://www.alimentazionespontanea.it/ e http://www.laviolanelpiatto.it/ oppure scrivetele all’indirizzo mail info@alimentazionespontanea.it 24


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Il Giardino Commestibile di Giusi Se invece preferite le passeggiate in Friuli, dovete andare a trovare Giusi Foschia nel suo “Giardino Commestibile”. L’azienda agricola di Giusi è specializzata nella coltivazione di piante aromatiche, fiori eduli ed erbe fresche. “Il Giardino Commestibile” è situato in un ambiente collinare e selvaggio e le lavorazioni dell’azienda seguono i ritmi e i tempi della natura. Giusi, assieme al compagno Cesare, coltiva da più di dieci anni, con metodi naturali e senza l’utilizzo di sostanze di sintesi, oltre 200 piante aromatiche e commestibili, fornendo con i suoi prodotti anche le cucine di chef stellati. Siamo state a trovarla nella sede dell’azienda a Zomeais di Tarcento (UD) e siamo rimaste stupite dalla quantità di erbe aromatiche e fiori commestibili presenti. Alcuni non li avevamo nemmeno mai sentiti nominare! Il Giardino Commestibile elabora anche infusi, marmellate, sali aromatizzati e composti di spezie partendo sempre dalle coltivazioni dell’azienda. Ogni pianta è raccolta nel momento balsamico e trasformata con un’accurata lavorazione manuale. Giusi Foschia organizza, inoltre, corsi di riconoscimento della flora edule, laboratori e passeggiate nei campi per la raccolta delle erbe spontanee. Se invece sognate di creare un “giardino commestibile” tutto vostro, Giusi e Cesare mettono a disposizione la loro esperienza di giardinieri per aiutarvi nella scelta e cura delle piante più adatte. Il Giardino Commestibile ha due sedi, il vivaio d’erbe a Zomeais di Tarcento (UD), aperto durante la stagione primaverile-estiva, dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18, e il laboratorio del giardino “Essentia d’Erbe”, a TamarNimis (UD), che accoglie i visitatori da settembre a dicembre. Per andare a trovare Giusi e rimanere informati sulle iniziative organizzate dal “Giardino Commestibile” visitate il sito web http://www.ilgiardinocommestibile.it/ … non dimenticate di portare il cestino! 27


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Orient Eggspress 29


Non si può negare, le uova e gli asparagi si di qualità, questa zuppa si serve di soli te come un amuse-buche prima della ce l’appetito e per ingannare l'attesa. Nelle zuppa viene resa più preziosa (in modo degli squali o i nidi di rondine, formati d granchio.

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stanno bene assieme. Nei ristoranti cineito come antipasto, anzi, pi첫 precisamenena vera e propria, giusto per stuzzicare occasioni speciali, come le nozze, questa sconcertante) usando le pinne essiccate dalla loro saliva (!), al posto della polpa di

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Per la cultura Cinese, il cibo è celebrazione e preghiera. Si mangia per festeggiare una ricorrenza importante e, nel contempo, per esprimere un desiderio al cielo. Ciò che cuciniamo e consumiamo solitamente simbolizza una cosa specifica, può essere per via del suo colore, della sua forma o del suo nome che magari ricorda un'altra parola con un significato positivo (o negativo). Per questa ragione, un alimento molto importante è l'uovo, considerato simbolo di vita, di rinascita e di fertilità; è cosa buona, quindi, mangiarlo all'inizio dell'anno. Queste uova al tè, infatti, si mangiano in particolare durante le celebrazioni del Capodanno Cinese. Nulla ci vieta di prepararle a Pasqua al posto delle solite uova sode colorate.

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Si tratta di un piatto tipico di Sumatra, piĂš precisamente della cittĂ di Padang, nella zona Ovest dell'Isola, in cui si fa un largo uso dei peperoncini in cucina. Tradizionalmente, la salsa di peperoncino, chiamata Balado, una volta cotta viene mescolata ai pezzi di melanzana fritta o alle uova di gallina sode e, successivamente, fritte. Il piatto poi si degusta accompagnandolo con del riso al vapore caldo. Per dare un aspetto piĂš appetibile, ho pensato di presentarlo a modo di finger food, utilizzando le uova di quaglia. 39


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Telur dadar è un piatto da “disperazione” ni si preparano degli spaghetti all’aglio, o no quasi nulla nel frigo, gli Indonesiani si re con il sempre-presente riso al vapore. realtà, non servirebbe neanche una ricet

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� nelle case Indonesiane. Se gli Italiaolio e peperoncino quando non hani cucinano queste frittate da mangia. Sono cosÏ facili da preparare che, in tta per farle.

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Questa è una ricetta veloce ispirata dalle uova sode al tonno della suocera di Theodora. La si prepara in un lampo e, a suo parere, si sposa bene con gli asparagi, uno degli ortaggi preferiti di famiglia. Se tenete tanto alla linea, però, forse non è un piatto che fa per voi!

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Nella cucina del Vietnam capita spesso di sentire l'influenza Francese - uno dei Paesi che ha occupato la zona nella storia - come in questo dessert che richiama decisamente la crème caramel. Tradizionalmente lo si fa utilizzando il latte condensato, ma, visto che in Sud-Est Asiatico il cocco cresce in abbondanza, Theodora ha voluto sostituirlo con il latte di cocco.

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Mandi, sono Rossella.

Sono arrivata a Roma nella primavera del di sole e di scoprire il mondo. Sulle spall giovanili ed ambizioni, sfacciate a volte. M ta di convertirmi alle gioie del cibo. Tutto Beribbe, qualche incontro fortunato e l’av giornaliera scoperta di come una città et angoli, ingredienti e la creatività di chi na chi ha voglia di leggere questo, c’è http://m Oggi vi accompagno in tour tra piccole chic

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2003 con una discreta voglia le un bagaglio ricco di sogni Mai e poi mai mi sarei aspettaè cominciato con la pizza di vventura col blog. Il resto è terna sappia sorprendere tra asce o approda ad essa. Per machetiseimangiato.com cche golose della capitale.

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Pizza ebraica o di Beribbe Ci sono dolci che vanno bruciacchiati. Questo è uno di quelli. E’ un dolce della tradizione dolciaria ebraica romana. Oltre ad essere uno dei cavalli di battaglia della Pasticceria Boccione al ghetto, questo dolce viene preparato per le occasioni speciali. Il nome Beribbe sembra derivare dalla parola Berit Milah o Brit Milah, termine che indicano l’alleanza tra Dio e l’uomo. Non richiede burro, ma olio. Olio di semi, di girasole o persino d’oliva secondo le ricette trapelate tra web e voci di quartiere. Non servono neppure le uova ed il lievito. Le dosi esatte non sono note, come molti dolci delle tradizioni di famiglia. Frutta secca e candita, vino bianco o dolce arricchiscono un impasto, che prima di approdare al forno, è morbido e bagnato. Ecco la versione della friulana approdata a Roma. Le dosi sono per 8 piccoli pezzi di pizza ebraica. Queste dosi possono essere duplicate, triplicate a seconda del quantitativo desiderato. Ingredienti 60 grammi mandorle ridotte in farina 190 grammi farina tipo 00 (o di farro) 80 grammi zucchero 100 grammi olio extra vergine d’oliva 60-75 grammi vino bianco o dolce 15 grammi pinoli 50 grammi mandorle intere o tagliate molto grossolanamente 80 grammi tra cedro ed arancia candita 30 grammi uvetta Cominciare col tostare 50 grammi di mandorle, nonché col ridurre in farina, col tritatutto, altri 60 grammi di mandorle. Preriscaldare il forno a 230°C. Unire in una ciotola le mandorle ridotte in farina, la farina, lo zucchero. Mescolare il tutto. Unire l’olio extra vergine d’oliva e mescolare bene il tutto. L’impasto risulterà umido, ma ancora non compatto. Versare il vino. L’impasto comincerà allora a compattarsi. Aggiungere le mandorle intere e tostare, la frutta candita e l’uvetta. Lavorare il tutto con le mani. Dividerlo in due parti. Formare con ogni parte un rotolo lungo 15-20 cm, alto due dita. L’impasto tenderà a sfaldarsi qua e là, ma non preoccupatevi. Formare i rotoli anche direttamente sulla teglia ricoperta con carta forno. Col coltello segnare le 8 parti in cui si taglierà, dopo la cottura, il dolce. Cuocere a 230°C per 20-30 minuti. La cottura è rapida. Personalmente adotto la tecnica dei cantucci. Cuocio per 20-25 minuti, poi taglio il dolce a pezzi, precedentemente segnati, ed infine cuocio ancora 2-5 minuti. L’attenzione è nel non bruciare il dolce, 122 pur volendolo bruciacchiato. Lasciar raffreddare e servire.


La pasticceria Boccione nel ghetto, si trova in Via del Portico d’Ottavia, 1 Roma 123


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Nella splendida cornice della Stazione Marittima abbiamo seguito l’ottava edizione di

Olio Capi-

tale: il salone dedicato agli Oli Extra Vergini Tipici e di Qualità che si è tenuto a Trieste dal 7 al 10 marzo. Una location d'eccezione, completamente affacciata sul mare, che permette ai visitatori di coniugare la bontà dell'olio con la bellezza di Trieste. Un’occasione unica quindi sia per i professionisti del settore food, sia per gli appassionati che desiderano avvicinarsi alla cultura dell’olio. L’edizione 2014 di Olio Capitale ha segnato un nuovo record di presenze sia di pubblico sia di espositori. Nell’arco dei quattro giorni dell’ottava edizione del Salone degli Extra Vergini Tipici e di Qualità sono state 10.600 le persone che hanno visitato la fiera dedicata esclusivamente al principe degli oli, molte delle quali provenienti dall’estero. La presenza di oltre 200 espositori giunti da numerose regioni italiane, ma anche da Croazia, Spagna, Albania e Grecia, ci ha offerto la possibilità di degustare numerose tipologie di cultivar presenti nel nostro Paese e nel bacino Mediterraneo. Noi di Bontât abbiamo voluto dedicare un occhio di riguardo ai produttori della nostra regione. In Friuli Venezia Giulia il settore oleario comincia ad acquisire importanza, con una produzione che, ragionando in termini di quantità, si può definire di nicchia, ma che raggiunge alti livelli di qualità. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere alcuni dei principali produttori regionali e di farci guidare nella degustazione e scoperta dell’ interessantissimo mondo dell’olio extra vergine locale. Come sempre a Olio Capitale, ampio spazio è stato dedicato alla "cultura dell'olio", grazie a incontri tematici, conferenze e iniziative di ampio respiro. E proprio nell’ottica di sviluppo della cultura dell’olio è stato allestito l’Oil Bar, un vero e proprio punto d’assaggio dove abbiamo potuto accomodarci e scoprire le centinaia di etichette esposte in fiera, approfittando delle degustazioni guidate condotte dagli esperti assaggiatori dell’Organizzazione Nazionale Assaggia140 140


tori Olio di Oliva (ONAOO). Ci siamo anche messe alla prova grazie ai mini corsi d’assaggio, cogliendo l’occasione per imparare l'arte della degustazione ed esser parte della giuria popolare che ha contribuito all’elezione degli oli vincitori del Concorso Olio Capitale 2014. Tra gli obiettivi di Olio Capitale c’è poi la volontà di accrescere la cultura del mangiar bene e sano. Obiettivo assicurato grazie agli eventi collaterali della “Scuola di Cucina di Olio Capitale”, curata da Emilio Cuk, presidente dell’Associazione Cuochi Trieste, e che noi, come potete ben immaginare, abbiamo seguito con particolare interesse. Diversi i ristoranti della città invitati a proporre un piatto legato al tema della “cucina povera”, riscoprendo l’abbinamento tra l’olio extra vergine e i piatti tipici. Un’occasione unica per vedere riuniti noti chef e ristoratori, gastronomi, nonché giovani cuochi emergenti del panorama triestino. Momento clou della giornata conclusiva, come tradizione, la proclamazione dei vincitori del Concorso Olio Capitale, che diventa sempre più internazionale grazie ai buoni piazzamenti, oltre che degli extra vergini italiani, anche degli oli spagnoli e croati. Buono il risultato della Puglia, della Toscana, della Sicilia e del Friuli Venezia Giulia che con l’Azienda Zorzettig si è classificato tra i finalisti nella categoria “Fruttato leggero”.

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I vincitori Categoria Fruttato Leggero - Light Intensity OLIO CASTRO (Sicilia) Categoria Fruttato Medio - Medium Intensity FRANTOIO ROMANO (Campania) Categoria Fruttato Intenso - Intense Intensity MASIA EL ALTET Alicante - Spagna

MENZIONI D'ONORE Giuria Popolare - Menzione Ex Albis Ulivis AZIENDA AGRICOLA SALVATORE STALLONE - LE TRE COLONNE (Puglia) Giuria Assaggiatori MASIA EL ALTET (Alicante, Spagna) Giuria Ristoratori POTOSI 10 (Spagna)

I finalisti Categoria Fruttato Leggero - Light Intensity ZORZETTIG S.S.A. - Friuli Venezia Giulia ALMAZARAS DE LA SUBBETICA - Cordoba, Spagna AZIENDA AGRICOLA MOFFA - Puglia MARINA COLONNA SOCIETA' AGRICOLA SRL - Molise OLIO CASTRO - Sicilia Categoria Fruttato Medio - Medium Intensity FATTORIA ALTOMENA SRL - Toscana AGROFIN d.o.o. - Croazia AZ.AGR.GIACOMO GRASSI - Toscana AZ.AGR.DECIMI - Umbria FRANTOIO ROMANO - Campania Categoria Fruttato Intenso - Intense Intensity AZ.AGR. DE CARLO SAS - Puglia TERRA NOSTRA SAS - Puglia POTOSI 10 - Spagna MASIA EL ALTET - Alicante, Spagna AZ.AGR. DI SALVATORE STALLONE - LE TRE COLONNE - Puglia 142


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Involtini di peperoni all’olio aromatizzato Ingredienti per una ventina di involtini 1 peperone arrostito 20 acciughe sott'olio 1 spicchio d'aglio una manciata di pinoli prezzemolo olio evo pane q.b.

Tritate l'aglio e i pinoli. In una ciotola lasciate riposare per almeno mezz'ora l'aglio, i pinoli, prezzemolo e olio. Tagliate a striscioline un peperone arrostito, su ogni striscia disponete un'acciuga. Arrotolate e chiudete con uno stuzzicadenti. Disponete su un piatto da portata e su ogni involtino mettete un cucchiaino di olio aromatizzato. Servite con cubetti di pane caldo e profumati con l'olio aromatizzato. In una padella scaldate l'olio aromatizzato che vi è avanzato con tocchetti di pane.

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Tapena olive

Dosi per una g prepa

200 g di olive ve 120 g di tonno in sca 1 cucchiaio di ca 1 cucchiaio scarso d 2 spicchi 15 cl di olio extra sale & pe

Privare gli spicchi d’agl trale. Dissalare i capper l’acqua, strizzarli bene eccesso e porli nel bicc me alle olive, all’aglio tonno sgocciolato del l ne. Azionare il mixer come per preparare un re fino al raggiungime desiderata. La tapenade crostini di pane o in ac pinzimonio di verdure.


Antipasto misto

ade alle verdi

Ingredienti per un piatto di antipasti

grossa tazza di arato

erdi snocciolate atola all’olio d’oliva pperi sotto sale di succo di limone i d’aglio a vergine d’oliva epe nero

lio del germoglio cenri lavandoli bene sotto per togliere l’acqua in chiere del mixer assietagliato a fettine e al liquido di conservazioversando l’olio a filo, na maionese. Continuaento della consistenza e si serve spalmata su ccompagnamento a un

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1 mozzarella qualche fetta di prosciutto crudo olive marinate 1 mazzo di asparagi pane tostato pezzetti di parmigiano Sale e pepe olio d'oliva aceto balsamico di Modena 1 spicchio d'aglio Eliminate il gambo più duro degli asparagi e lavateli, poi passateli in padella una decina di minuti con un filetto d'olio d'oliva. Tagliate la mozzarella a pezzi, salate, pepate e versate un po' d'olio e d'aceto balsamico. Mescolate bene e disponetela in una ciotolina. Tostate il pane, sfregatelo d'aglio e versateci sopra un po' d'olio d'oliva. Condite gli asparagi con sale, pepe e un po' d'olio, disponeteli sul tavoliere di legno assieme agli altri ingredienti e servite!


Pesto alla rucola e pistacchi Ingredienti per 4 persone 50 g di rucola 30 g di pistacchi non salati 3 cucchiai di olio d’oliva 1 spicchio d'aglio 20 g di basilico fresco 2 cucchiai di parmigiano un pizzico di sale Lavare e mondare le foglie di rucola. Tritare prima la rucola con un coltello e poi metterla in un mixer assieme ai pistacchi, al parmigiano, al basilico, all'olio d'oliva e all'aglio. Frullare il tutto e aggiustare di sale e di pepe A questo punto avrete ottenuto il pesto di rucola e pistacchi. Se riponete il pesto in un contenitore ermetico oppure in un vasetto di vetro ben chiuso, potrete conservare il pesto in frigorifero anche per una settimana. Cuocete poi la pasta e mescolatela al pesto. Il pesto, con il calore si amalgamerà bene con la pasta e, se necessario, aggiungete un filo d'olio a crudo per completare il tutto. Potete decorare il piatto con pomodorini ciliegino tagliati a metà e foglie di rucola fresche.

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“Ceviche Trota

Ing

15-20 Nacho 150 gr Trota R Metà Una piccola manciat 1 friggi Un lime, Un pizzico di co Un pizz Un cucchiaio di Extra Ragogna d

Tagliate la trota regin battetela grossolanam Tagliate l'avocado più sura della trota e il fr Quindi, tritate il coria Ponete tutti gli ingred scolate con i condim polvere, il succo e zes te a "marinare" per a Servite un cucchiaino tortilla chips. Guarnit dolo.


e” Bites di Regina

redienti

Brownies al cacao e olio d’oliva Ingredienti

o/ tortilla chips
 egina San Daniele
 à avocado
 ta di foglie di coriandolo
 tello verde
 succo e zest
 oriandolo in polvere
 zico di sale
 a Vergine di Oliva "Uèli" di di San Daniele

3 cucchiai di cacao amaro 180 g di zucchero di canna 100 ml di olio extravergine d'oliva 2 uova 125 g di farina 00 2 banane 1 cucchiaino di lievito per dolci 1 manciata di gocce di meringa 1 manciata di granella di Pistacchio

na a cubetti, 0,5 cm circa e mente con il coltello.
 ù o meno della stessa miriggitello a dadini finissimi. andolo fresco
. dienti in una ciotola e mementi: sale, coriandolo in st di lime, e l'olio.
 Lasciaalmeno 30 minuti. o di tartara su un pezzo di te con una foglia di corian-

In una terrina mescola il cacao con lo zucchero, versa a filo l'olio extravergine d'oliva, unisci le uova leggermente sbattute, la farina setacciata con il lievito e mescola delicatamente. Schiaccia una banana matura e aggiungila all'impasto. Versa una manciata di gocce di meringa. Imburra quattro piccole pirofile da forno, infarina e versa il composto. Taglia a rondelle o striscioline la banana rimasta e decora la superficie dei brownies. Spargi abbondante granella di pistacchio e inforna a 180 gradi per 25 minuti.

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Immergersi nel fascino di giardini secolari in fiore, sali le antiche scale in pietra e percorrere saloni pregni mentre bravissimi artigiani e artisti vi stupiscono co nuove proposte. Una favola che si rinnova ogni anno a di Strassoldo durante il week-end delle Palme con “In ra: Fiori, Acque e Castelli”. Costruiti quasi mille anni f manieri, i loro borghi e la natura circostante rapprese unicum di rara bellezza. Spinte dalla volontà di salva questi scrigni di storia e di valorizzare tutto il territori prietarie aprono gli aviti saloni per due rassegne d’e (in primavera e in autunno) durante le quali antiquari, decoratori e artisti d’eccellenza presentano le loro ope sterno, i giardini ospitano una ricca selezione dei migl sti e ibridatori italiani con pregiate collezioni di piante insolite e rare. I visitatori possono trascorrere una bell ta passeggiando lungo le vie in acciottolato del borg rando gli antichi saloni e gli splendidi giardini. Esper non perdere le visite guidate al parco del castello di borgo e al territorio che ospita i castelli, per scoprire le risorgive, la natura e la cultura che in questo spec biente si è sviluppata. Tra una sosta per farsi spiegare c tare un glicine e l’acquisto di un set per il tè di seta d possibile anche ristorarsi in uno degli angoli gastronom sistere alle esibizioni di musica antica e agli appuntam turali in programma. Per conoscere le date del prossimo evento, visitat www.castellodistrassoldo.it 152


ire su per di storia on le loro ai Castelli Primavefa, questi entano un aguardare o, le proeccezione artigiani, ere. All'eiori vivaie antiche, la giornago, ammirienza da Sotto, al da vicino ciale amcome podipinta, è mici o asmenti cul-

te il sito

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Arrivederci al prossimo numero

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