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I&Co
Immobili & Co. per l’Impresa Anno XXIV N. 3 - Maggio 2019
STARTER I workshop di BV invest a Expo Franchising Napoli pag. 5 FRANCHISING Il franchising fatto sul serio pag. 6 INTERVISTA Stefano Grassi Presidente di Affida pag. 16 REAL ESTATE Intervista a Mauro Mordini Regus Italia pag. 24
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L’UNICA FIERA UTILE PER CONQUISTARE IL CENTRO SUD!
IL NUOVO MERCATO È QUI
NAPOLI MOSTRA D’OLTREMARE a VEN
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MAGGIO 2019
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EDIZIONE
LA GRANDE OPPORTUNITÀ PER GLI ASPIRANTI IMPRENDITORI!
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EDITORIALE di Bruno Vettore - Direttore editoriale
AGENTI IMMOBILIARI E CONSULENTI CREDITIZI: UNA SINERGIA VINCENTE Le attività di un Agente Immobiliare e di un Consulente del Credito sono strettamente connesse. Nell’ambito di una trattativa per l’acquisto di un immobile il tema della richiesta mutuo è quasi sempre presente. Si stima che la percentuale di acquisti che avvengono con l’intervento di un finanziamento sia nell’ordine del 60/70% dei casi. In un momento di mercato che vede l’aumento del numero di compravendite con prezzi ancora stabili, la possibilità di migliorare gli standard di servizio ed incrementare la percentuale di immobili intermediati da Agenzie Immobiliari è certamente auspicabile. Nel 2018 le compravendite si sono attestate sopra le 570.000 in ambito residenziale, mentre le previsioni per il 2019 portano a raggiungere quota 586.000 e per il 2020 si sfioreranno le 600.000 transazioni. Teniamo conto però che solo il 55/60% delle transazioni è intermediato da Agenzie Immobiliari.
Solo l’innalzamento del livello di servizio farà crescere questa percentuale ed uno dei servizi assolutamente complementari è quello che attiene alla consulenza creditizia. Ogni potenziale cliente acquirente andrebbe gestito con la contemporanea presenza di un Agente Immobiliare e di un Consulente del credito. Ma purtroppo non sempre ciò avviene, talvolta c’è uno scollamento tra le varie figure professionali, una non perfetta sincronia che può generare equivoci o incomprensioni. Quando invece si riesce ad essere presenti e collaborativi, il cliente ne ha un beneficio enorme. Analisi preliminare circa la reale possibilità di ottenere un mutuo alle migliori condizioni, tempi rapidi di risposta, assistenza complessiva in tutte le fasi della compravendita, sono solo alcuni dei plus del quale il cliente può avvalersi. Insomma, quando l’Agente Immobiliare ed il Consulente del Credito lavorano in sintonia, può nascere davvero una sinergia vincente!
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SOMMARIO
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I&Co
Immobili & Co. per l’Impresa Anno XXIV N. 3 - Maggio 2019
pagina_16 INTERVISTA STEFANO GRASSI PRESIDENTE AFFIDA
pagina_18 GIOVANI ECCELLENZE DOTT. EMANUELE BUSCARINO NISSOLINO CORSI
pagina_5
pagina_20
STARTER
NORMATIVE
I WORKSHOP BV INVEST A EXPO FRANCHISING NAPOLI
AGENTI IMMOBILIARI E LEGGE EUROPEA 2018
pagina_22
pagina_6 FRANCHISING
MERCATO
IL FRANCHISING FATTO SUL SERIO
INTERVISTA A VITANTONIO SPINELLI
pagina_8
pagina_24
SPECIALE
REAL ESTATE
EXPO FRANCHISING NAPOLI BUONA LA TERZA
INTERVISTA A MAURO MORDINI REGUS ITALIA
pagina_10
pagina_26
VENDOCASA
FOCUS
UN GRUPPO GIOVANE PER I GIOVANI
GIANLUCA CAPONE PERSONAL BRAND E DIGITAL PR
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TENDENZE
PANORAMA IMMOBILIARE
BOTTIGLIERIE DI DESIGN E SALE DI DEGUSTAZIONE
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VALORIZZARE PER VENDERE… IN 7 GIORNI
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STARTER – A cura della Redazione
EXPO FRANCHISING NAPOLI: I WORKSHOP ORGANIZZATI DA BV INVEST BV INVEST in collaborazione con EXPO FRANCHISING NAPOLI organizza due Workshop sui temi dello sviluppo dei network immobiliari e delle nuove tecnologie del settore. I seguenti workshop si terranno all’interno dell’area espositiva della Fiera d’Oltremare a Napoli il giorno 17 e 18 maggio 2019.
Focus dei workshop La ripresa del mercato e l’evoluzione del settore creditizio sono analizzate nel primo workshop come opportunità di crescita anche per i network immobiliari con spunti di riflessione e focus sulle nuove tecnologie. Il protocollo operativo, i servizi integrati e l’uso virtuoso del web sono al centro del secondo workshop con analisi e prospettive di sviluppo future anche per i network.
Per informazioni: info@bvinvest.it
Per partecipare gratuitamente è necessario accreditarsi al seguente link: https://www.expofranchisingnapoli.it/pre-accredito-online/ Immobili&Co. per l’impresa 3_2019
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FRANCHISING di Luca Fumagalli – Senior Consultant Franchisinglab
IL FRANCHISING FATTO SUL SERIO l confronto tra i franchisor italiani e quelli esteri (americani, inglesi, francesi e spagnoli, su tutti) è impietoso e spesso ci fa sembrare veri e propri “dilettanti allo sbaraglio”. l problema principale è che da noi solo poche aziende di eccellenza hanno assimilato alcuni concetti chiave, su cui si fonda l’uso vincente della formula.
Una buona idea non basta a giustificare il ricorso al franchising. Prima l’idea deve essere sperimentata con successo grazie ad una o più unità pilota, poi si può replicare.
Una attività che funziona, di per sé, non è un format pronto per il franchising. Il processo che porta da un concept ad un format si chiama standardizzazione. Non è né semplice, né immediato, né intuitivo, e perciò dovrebbe essere impostato insieme ad esperti in materia.
Il franchising viene utilizzato da oltre mezzo secolo e da migliaia di aziende nel mondo. Chi lo ha studiato sa che esistono regole, prassi, standard, benchmark, comportamenti diffusi e condivisi, soluzioni adottate con successo per problemi comuni a tutti i franchisor. Non serve improvvisare, inventare fantasiosi accorgimenti, costruire a modo proprio: basta imparare da quelli bravi o scegliere un consulente capace.
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FRANCHISING
In Italia, fin dal 2004, c’è una legge sull’affiliazione commerciale apposita, che va conosciuta e rispettata. Nei principali Paesi del mondo ci sono leggi e regole analoghe. Ovunque conviene essere chiari e trasparenti con i candidati, sia nella presentazione del progetto che nella scrittura contrattuale. Le reti di successo si basano sempre su affiliati consapevoli, convinti, motivati e soddisfatti.
Se non c’è know-how, non c’è franchising. Ma anche se non c’è capacità di trasferimento del know-how, non c’è franchising. Un franchisor che non crea manuali operativi e percorsi formativi adeguati, sta sviluppando una franchise senza futuro.
L’affiliato non è un cliente a cui “vendere il franchising” con tecniche “mordi e fuggi”, ma un partner che va seguito continuativamente e aiutato a raggiungere gli obiettivi.
Il successo del franchisor passa sempre attraverso la soddisfazione del franchisee. Tutti e due remano nella stessa direzione. Ma non basta. La rete è fatta da più affiliati e ciascun componente, come nel calcio, contribuisce al successo o all’insuccesso dell’intera squadra.
7 principi Il numero di Franchisor in Italia segna il passo, non solo rispetto a quanto avviene nel resto del mondo, ma anche rispetto alla crescita nella stessa Europa. Il problema principale è che da noi solo poche aziende di eccellenza hanno assimilato alcuni concetti chiave, su cui si fonda l’uso vincente della formula. Il franchising, quello fatto bene, passa attraverso poche semplici regole e si rafforza nella condivisione delle economie di scala e della capacità negoziale: la notorietà di marca ne è la conseguenza.
Il franchising, quello fatto bene, passa attraverso questi principi e si rafforza nella condivisione delle economie di scala e della capacità negoziale. La notorietà di marca che ne consegue, viene poi coltivata e accresciuta attraverso la comunicazione integrata a tre vie, tipica di questa formula.
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SPECIALE di Fabrizio Lo Russo – Amministratore Soluzioni Italia, editore "Start Franchising” e co-organizzatore Expo
EXPO FRANCHISING NAPOLI BUONA LA TERZA utto pronto per terza attesissima edizione di Expo Franchising Napoli, il primo e unico salone professionale dedicato a retail, franchising e startup nel cuore del Mediterraneo. L’evento, che si svolgerà venerdì 17 e sabato 18 Maggio presso la storica location partenopea della Mostra d’Oltremare, punta almeno ad eguagliare i numeri della scorsa edizione che ha visto la partecipazione di oltre 10.000 partecipanti tra visitatori ed espositori. Anche quest’anno sarà molto interessante la varietà di brand che prenderanno parte alla manifestazione, tra marchi consolidati o giovani e innovativi. Obiettivo principe di Expo Franchising Napoli è quello di creare il giusto matching tra domanda e offerta affinché potenziali franchisee e investitori alla ricerca di attività stimolanti possano trovare, tra le tante proposte presenti, quella più adatta alle proprie esigenze. I franchisor, inoltre, hanno la possibilità di concludere affari e incontrare partner commerciali con cui avviare nuovi progetti. Novità della terza edizione sarà la presenza di un “Finance Village” luogo in cui chi cerca finanziamenti o aziende di credito troverà il supporto necessario alla propria voglia di fare impresa. Tra i presenti nel Finance Village: BPM, Generali Assicurazioni, Grenke, CreaImpresa.
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SPECIALE
Elemento di distinzione, che caratterizza Expo Franchising Napoli fin dai suoi esordi, è la ampia offerta di workshop e interventi formativi tenuti da professionisti del settore. Presenti avvocati e dottori commercialisti, esperti di blockchain, del settore immobiliare, di marketing, comunicazione digitale, business e vendita figure fondamentali per l’avvio e lo sviluppo di una attività. Sarà un evento sempre più inclusivo, trainato dalla formula vincente del franchising di squadra. Anche quest’anno la prima fiera del franchising del centro sud Italia potrà contare sul patrocino di Federfranchising Confesercenti, impegnati anche in workshop di orientamento al franchising. Quest’anno si aggiunge un altro patrocinio, motivo di orgoglio: si tratta di IBAN, l’Associazione Nazionale di Business Angels. Lusinghiere le parole che Paolo Anselmo, presidente dell’associazione, ha dedicato alla manifestazione: “Napoli e l’evento Expo Franchising sono molto importanti per diffondere il concetto di Business Angel al centro sud. (…) Expo Franchising Napoli è l’unica fiera del sud Italia dedicata al franchising, alle startup e ai retailer, non potevamo non dare il nostro sostegno a un’iniziativa così rilevante (…). Ben vengano le iniziative come Expo Franchising Napoli che diventano una vetrina importante per tutte le realtà imprenditoriali di rilievo”. Napoli, d’altronde, è la terza città italiana per numero di startup. Expo Franchising Napoli rappresenta una straordinaria possibilità di cogliere opportunità di business, di ampliare la propria rete e di incontrare investitori e fornitori. Un’occasione da non perdere! Appuntamento il 17 e 18 Maggio alla Mostra d’Oltremare.
Terza edizione 17 e 18 Maggio le date della terza, attesissima, edizione di Expo Franchising Napoli, l’unico evento dedicato all’imprenditoria e al franchising del Centro Sud Italia. I prossimi mesi porteranno nuove opportunità d’impresa e di relazioni commerciali per aspiranti imprenditori e businessman di lungo corso. Per informazioni: Tel. 081 18779805 info@expofranchisingnapoli.it www.expofranchisingnapoli.it
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INTERVISTA Luca Casale - Legale Rappresentante Vendocasa
UN GRUPPO GIOVANE PER I GIOVANI Mi chiamo Luca Casale, classe 84’, sono nato e cresciuto a Racconigi in provincia di Cuneo, dove all’età di 19 anni è iniziata la mia carriera nel campo immobiliare come collaboratore d’agenzia. Nel giro di un paio d’anni arriva la mia prima agenzia e inizio un percorso di sviluppo con i primi collaboratori. Alla fine del 2011, con il mio socio Nicola e con i collaboratori delle prime 4 agenzie, diamo vita al Gruppo Vendocasa e iniziamo una politica di crescita che ci ha portato alle 27 agenzie attuali dislocate tra provincia di Cuneo,Torino e Liguria. Nel 2015 al marchio Vendocasa abbiamo affiancato Affittocasa specialisti in locazioni,per offrire un servizio di qualità anche nel campo degli affitti. Oggi il gruppo conta quasi cento tra soci e collaboratori e,mossi dalla passione per il nostro lavoro e da un continuo desiderio di crescere e migliorarci, puntiamo al traguardo delle 100 agenzie entro la fine del 2025.
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La sua società è formata da collaboratori molto giovani vuole spiegarci il perché? Perché crediamo molto nell’energia e nell’entusiasmo che le giovani risorse portano ogni volta all’interno delle nostre agenzie. I giovani hanno inoltre una maggiore propensione all’apprendimento, in quanto sono privi di quei pregiudizi che possono limitare il percorso di crescita umana e professionale. Ci piace insomma partire dal foglio bianco e formare le nuove risorse secondo il nostro metodo e la nostra etica lavorativa. Spesso nel real estate vi è un velocissimo turn over, secondo lei a cosa è dovuto? Intraprendere una carriera nel real estate non richiede attitudini specifiche se non una, la predisposizione al cambiamento. In un ambito commerciale come il nostro, dove riveste un ruolo importante il saper giocare di squadra, è
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INTERVISTA
importante che le nuove risorse siano disponibili ad effettuare un importante lavoro su se stesse per evolvere dal punto di vista umano e professionale, in modo da poter conquistare la fiducia dei colleghi e dei clienti. Non tutti hanno la volontà di affrontare questo cambiamento ed ecco perché si genera il turn over. Quali sono gli strumenti da fornire a un giovane agente immobiliare per far sì che si appassioni al lavoro? Innanzitutto, un affiancamento costante nei primi mesi lavorativi, fondamentale per trasferire ai neo agenti immobiliari la passione con la quale noi viviamo questa splendida professione. Poi l’utilizzo dei social quali Facebook e LinkedIn, che costituiscono ormai parte integrante del nostro metodo operativo. E infine è importante educare fin dal
principio le nuove leve a porsi obiettivi personali e a lavorare duramente per raggiungerli. Ed infine, può dare un consiglio ad un ragazzo/a che vuole lavorare nel mondo del real estate? Consiglio di lanciarsi in questo percorso senza se e senza ma, perché non credo vi sia un altro lavoro che, se affrontato nel modo giusto e con le persone giuste, possa offrire le stesse opportunità di crescita personale e di carriera del nostro. Consiglio allo stesso tempo ai giovani di munirsi di un po’ di sana pazienza, perché solitamente i risultati migliori iniziano ad arrivare dal 7/8 mese in avanti. D’altronde, come accade anche per i grandi vini, per fare dei capolavori occorrono tempo, pazienza e tanto duro lavoro.
Luca Casale con il suo Socio Nicola Barbero e la recruiter di Vendocasa Antonella Parisi
Gruppo Vendocasa Il Gruppo Vendocasa nasce alla fine del 2011 con il forte ideale di creare una rete capillare di agenzie immobiliari, capace di dare opportunità di crescita e di carriera a tutti i giovani desiderosi di apprendere la professione dell’agente immobiliare. www.gruppovendocasa.it
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TENDENZE di Laura Frattini, Sommelier e Wine Blogger e Edoardo Venturini, Architetto
BOTTIGLIERIE DI DESIGN E SALE DI DEGUSTAZIONE IN CASE PRIVATE* UNA NOVITÀ DEL MERCATO IMMOBILIARE si registra di recente nel mercato immobiliare residenziale una crescente richiesta di realizzare soluzioni d'arredo interno e spazi progettati ad hoc per cantine per sole bottiglie, o bottiglierie e, perché no, anche sale di degustazione vere e proprie. Il desiderio di molti appassionati “winelovers” di questa cultura, ma non solo, è quello di ritagliare nella propria residenza, villa o appartamento che sia, uno spazio dedicato alla conservazione e alla degustazione meditativa di vini e liquori. Questa tendenza sta diventando sempre più uno status simbol ed un elemento di gradimento per occupare al meglio il proprio tempo libero, tenendo le comodità a portata di mano. Un’alternativa personalizzata alla solita eno-
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teca, che a volte risulta troppo affollata e caotica. Questo fenomeno è generato dalla maggior diffusione della cultura sul vino, basti pensare all’incremento esponenziale che ha subito il turismo eno-gastronomico. Sempre più persone sono disposte a viaggiare per avere un contatto diretto con cantine e aziende agricole. Maggiori anche le presenze nei calendari fieristici per conoscere e degustare in modo mirato e piacevole quello che è divenuto il grande panorama vitivinicolo. Costruire un idoneo spazio da nuova costruzione oppure ricavarlo da una ristrutturazione edilizia quale redistribuzione funzionale bisogna apportare?
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TENDENZE
“Cantine fatte ad Arte” e Laura Frattini Sommelier “Wine Consulting & Executive Director”, hanno formato un team di esperti impegnati a progettare spazi idonei ad accogliere al meglio l’investimento in vini dei privati, dando ai committenti la sicurezza che non ci siano difetti di costruzione negli spazi destinati a conservare e valorizzare quelli che spesso sono ingenti investimenti “in bottiglia”: non si tratta necessariamente di realizzazioni di grandi dimensioni, ma di porre in essere tutti quegli accorgimenti importanti che consentono di conservare al meglio il proprio vino, facendolo arrivare perfetto al momento della stappatura. Se la residenza è di nuova costruzione, avrà una stanza appositamente dedicata alla conservazione delle bottiglie, realizzata con tutte le accortezze architettoniche, tecnologiche e impiantistiche all'avanguardia coordinando tutte le parti assieme fino agli arredi, tutto ben congegnato e in armonia con gli altri ambienti della casa. Altro discorso quando si vuole ricavare uno spazio per la sola conservazione delle bottiglie di vino nella propria abitazione, anche se la casa non è equipaggiata in nessun modo per assolvere a questo tipo di funzione e spesso ha strutture vetuste e impianti tecnologici datati. Vi è in questo caso una maggiore complessità da risolvere: ci si deve confrontare con il costruito esistente, puntando a conservare tutto ciò che si trova di buono attraverso il recupero di spazi utili al progetto, e qui il lavoro del progettista deve essere particolarmente attento e minuzioso. Ci si trova davanti ad approcci compositivi differenti che comportano impegni economici differenti. Interventi di architettura degli interni e di wine design diversi a cui aspirare a risultati diversificati. Cantine fatte ad Arte privilegia un’attenta personalizzazione e una realizzazione su misura, ascolta le esigenze del committente ed assieme a lui sceglie quale tipo di cantina realizzare; si
decide il taglio estetico-funzionale da attribuire, le dimensioni, l’articolazione dello spazio che si desidera conseguire ed il giusto posizionamento. L’ottimizzazione degli spazi rende utili e funzionali superfici che nella maggior parte delle abitazioni già esistenti rimarrebbero inutilizzati o mal adoperati: questo è vero il filo conduttore di ogni intervento. In questa prima parte dell’intervento si parla delle realizzazioni su nuova costruzione: nei prossimi numeri affronteremo i temi della ristrutturazione di spazi già esistenti. Realizzare una cantina per sole bottiglie ben attrezzata, con o senza sala degustazione: una "stanza indipendente" dedicata ai vini in bottiglia, a cui si accede percorrendo altre stanze della residenza che fanno da filtro: deve essere ben disposta secondo il ciclo dell'esposizione al sole e dunque protetta dalla luce solare (bioclimatica), tecnologicamente ben progettata e dotata di impianti all'avanguardia, e realizzata con materiali tradizionali o innovativi. Padiglione bottiglieria: realizzato all’interno di un ambiente residenziale esistente, come ad esempio un soggiorno, una taverna, etc, mediante
winelovers Sempre più i cultori del vino, e non solo, desiderano ritagliare nella propria residenza, villa o appartamento che sia, uno spazio dedicato alla conservazione e alla degustazione meditativa di vini e liquori. Questa tendenza sta diventando sempre più uno status simbol ed un elemento di gradimento per occupare al meglio il proprio tempo libero, tenendo le comodità a portata di mano. Un’alternativa personalizzata alla solita enoteca, che a volte risulta troppo affollata e caotica.
* Prima perte
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TENDENZE scompartimenti e arredi fissi o mobili (mobili contenitori), termoregolabili, con ripiani in legno e antine in vetro a tenuta, oppure padiglioni separati da pareti fisse in cristallo - schermate - a tutta altezza termoregolabili. Realizzazione dei tipici casellari: nicchie predisposte e ricavate nei muri perimetrali esistenti, o in sporgenza, a mo' di "cappelle" con ripiani in muratura e/o legno, anche aperti, all'interno di un magazzino o altro ambiente secondario della residenza; "Caveau" di forma circolare interrato, mobile o fisso: questa tipologica non rispecchia una vera e propria bottiglieria. Nel web e in qualche rivista generalista si trovano esempi errati, storicamente e funzionalmente, ed ecco i motivi: - il "caveau" solitamente è disposto in mezzo ad un ambiente promiscuo, a volte in un angolo dell'abitazione, a volte nel sottoscala, senza nessuna identificazione dell'ambiente; - vi è un continuo e fastidioso passaggio dovuto al calpestio di personale,
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che crea un persistente inquinamento acustico e vibratorio, deleterio per la conservazione del vino in bottiglia; - l'oblò in vetro apribile, che solitamente consente l'apertura e l'accesso al caveau mediante una scala a chiocciola, per scelte esclusivamente di immagine e impatto scenico (l'errore tecnico tuttavia è dovuto alla mancanza di conoscenza del funzionamento di una bottiglieria da parte di molti artigiani e progettisti), non è mascherato e questo procura un durevole inquinamento luminoso all'interno del "caveau"; - l'apertura ciclica dell'oblò in vetro per scendere nel "caveau", comporta la costante formazione e inevitabile convogliamento di sgradevoli polveri (di natura diversa dalle polveri che si formano nelle vere bottiglierie) sollevate durante il passaggio delle persone in quota. Le soluzioni descritte comportano vantaggi e svantaggi a seconda degli ambienti in cui si deve andare ad arredare e, tuttavia anche condizioni sfavorevoli possono diventare opportunità per creare una eccellente bottiglieria di grande effetto estetico.
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MERCATO CREDITIZIO Intervista a Stefano Grassi – Presidente AFFIDA
INTERVISTA A STEFANO GRASSI PRESIDENTE AFFIDA 45 anni, laureato con lode in economia e commercio, Stefano Grassi inizia la sua carriera professionale nel settore finanziario, nel '99 come agente di vendita in attività finanziaria, di un'importante banca online. Grazie ai successi ottenuti nella vendita gli viene presto affidato il ruolo di coordinatore della regione toscana e successivamente quello di direttore commerciale del centro Italia, del più importante intermediario del credito, tra gli anni 2004 e 2008. Nel gennaio 2009 fonda, assieme ad altri soci, una nuova società di mediazione, della quale prenderà il timone per lasciarlo solo nel novembre 2018, dopo averla portata ad essere il secondo player del settore. Oggi è titolare effettivo di Affida, di cui detiene anche la maggioranza delle quote. Quali sono i trend del mercato del credito? Nel contesto attuale le previsioni sono sempre rischiose, dunque l’orizzonte temporale da prendere in esame non può a mio avviso superare i 12/18 mesi, giacchè i mercati sono esposti ai mutamenti socio-politici che coinvolgono non più un singolo stato ma un intero conti-
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nente e l’effetto butterfly oggi è più che mai una, a volte anche quando il battito delle ali avviene oltre oceano. Personalmente sono ottimista: la domanda di prestiti cresce a due cifre anche quest’anno; sul fronte dei mutui-casa continua ad incidere il calo delle surroghe che ha segnato tutto il 2018 e negli anni precedenti avevano gonfiato le percen-
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MERCATO CREDITIZIO
Affida tuali di incremento del comparto, suscitando eccessiva euforia; la crescita c’è, non galoppante, ma costante e stabile: la domanda si è consolidata e l’offerta è sempre allettante;le banche devono fare impieghi e il credito alla famiglia, per la casa, è il più sicuro; non ci sono più le cartolarizzazioni, che sono ripartite solo nel credito a breve e medio termine controgarantito dal tfr (cqs e cqp) ma i prezzi delle case restano ai minimi degli ultimi decenni e il costo del denaro tra lo zero e il sottozero da un lustro: il momento perfetto per comprare casa. Sul fronte dei tassi tiene il fisso, sebbene le banche lo stiano alzando; ma stiamo parlando di tassi medi al 2%, quando il boom del mercato dei mutui è stato nel 2007 con l’Euribor al 5% e le case che costavano il 30% in più! Anche il rinnovo del Consap (la garanzia dello Stato per facilitare l’accesso al credito) restituisce ottimismo. Si temeva infatti che la fine del QE (iniezioni di liquidità della BCE alle banche europee per sostenere la ripresa) potesse avere un impatto negativo, ma così non è stato; infine il 20% del mercato dei mutui è intermediato dalle reti terze alle banche, un dato che se da una parte ci rende felici come operatori, dall’altro ci fa ben sperare essendoci un 80% di spazio da conquistare!
esperienza abbia conosciuto: Alessandro Pollero. Quali sono le prospettive future? Oggi abbiamo 25 collaboratori, una dozzina di accordi, una quota rilevante di un broker assicurativo, un programma immobiliare ambizioso, 6 dipendenti e un fatturato che anticipa le previsioni; ma Affida deve ancora realmente nascere e si giocherà il campionato 2019 nel girone di ritorno: a maggio entreremo nell’elite delle prime 10 aziende del settore, oltre 100 collaboratori, presenza capillare su tutto il territorio, accordi con le migliori banche, progetti innovativi e ambiziosi, senza rinunciare alla tradizione
Come nasce e come si colloca AFFIDA sull’attuale mercato? Da un’iniziativa mia e di alcuni manager/amici che condividono con me valori e vision, oltre che dalla partnership forte e industriale con uno degli imprenditori più seri che nei miei 20 anni di
Cosa consiglierebbe ad un giovane che si avvicina al lavoro di consulente del credito? Di scegliere Affida e avere fame: i sogni si possono realizzare attraverso il lavoro, non solo sperando di vincere la lotteria
Affida S.r.l società di mediazione creditizia nasce il 19 dicembre 20018 da un iniziativa di Stefano Grassi, ed alcuni manager a lui vicini. La mission della società è sintetizzata nel suo pay off: “Far si che i desideri delle persone che si rivolgono ad Affida, diventino i nostri obiettivi”. Questo avviene grazie alla presenza di una forte presenza sul territorio, dalla partnership con We-Unit ed Henia ed alle convenzioni stipulate con i maggiori istituti bancari e creditizi.
Quasi sono i principi cardine della vostra filosofia aziendale? Si leggono nel nostro pay-off: che i desideri delle persone che si affidano a noi, divengano i nostri obiettivi: una magnifica ossessione nella quale impegnarci con competenza, professionalità e passione, finchè non sarà agguantato il risultato; quando parlo di persone che si affidano a noi mi riferisco alle famiglie e imprese clienti, ma anche ai nostri agenti, ai quali riserviamo il luna park per chi fa questo bellissimo mestiere di vendita: tutto ciò che serve per incontrare tanti clienti
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GIOVANI ECCELLENZE - La Redazione
INTERVISTA
Dott. EMANUELE BUSCARINO NISSOLINO CORSI Alcune storie partono da lontano, da prima della propria nascita. Sono nato nel 1991 eppure il mio futuro aveva iniziato a prendere forma già sul finire degli anni ’70, quando mio nonno, il Maresciallo della Guardia di Finanza Pierangelo Nissolino, scrisse il primo libro per la preparazione ai concorsi nelle Forze di Polizia e nelle Forze Armate. Alla base di questo libro ci fu un’intuizione: esistono dei concorsi pubblici aperti a tutti, ma non tutti hanno
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le informazioni necessarie per accedervi e il metodo di studio adatto per superarli. Con il passare del tempo, questa intuizione si è evoluta: da un semplice libro ciclostilato siamo passati alla casa editrice Nissolino Editore per poi arrivare all’attuale Nissolino Corsi, una scuola di preparazione ai Concorsi nelle Forze di Polizia e nelle Forze Armate con 65 centri di preparazione e oltre 300 collaboratori tra diretti e in franchising.
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GIOVANI ECCELLENZE
Nissolino Corsi
Lei è un giovanissimo manager in un settore molto competitivo, a cosa deve il suo successo? Ho mosso i primi passi in azienda pensando a cosa si potesse ancora trarre dall’iniziale intuizione di mio nonno, cercando di applicare il concetto alle regole comunicative del web. Negli anni la mia famiglia ha saputo rispondere adeguatamente alla necessità di preparazione alla carriera militare, sviluppando un metodo di studio efficace, perfezionando i libri, creando scuole ad hoc in tutta Italia e sviluppando una piattaforma e-learning. Ciò che mancava era un servizio di informazione e orientamento continuo alla carriera militare, per sensibilizzare i giovani, una standardizzazione del metodo ed un materiale informativo che potesse sintetizzare in maniera pratica il know-how acquisito negli anni. Per perseguire questo obiettivo, ho deciso di potenziare la nostra area web, creare un team di editori, aggiornare il modo di fare formazione e strutturare una fitta rete di orientamento post scolastico sul territorio. La Nissolino Corsi, azienda di famiglia prima e leader nel settore della formazione poi, ha registrato una forte crescita nelle nuove aperture in franchising vuole rivelarci il segreto? In verità non c’è nessun segreto, abbiamo applicato solo una delle regole più importanti nel mondo dell’offerta di servizi, cioè ascoltare la propria domanda. Lo abbiamo fatto attraverso gli strumenti messi a disposizione dal web e proiettato poi sul territorio grazie agli orientamenti post scolastici che ho già citato, per condividere informazioni sulle opportunità fornite dal nostro stesso
paese. In questo modo, anche se non proprio in maniera palese, sono stati i nostri stessi utenti a chiederci di aprire nuovi centri di preparazione della Nissolino Corsi. Negli ultimi tre anni abbiamo aperto circa 30 nuovi centri ed il nostro obiettivo, in tal senso, resta quello di riuscire a coprire tutte le province italiane e diventare l’unico punto di riferimento per coloro che desiderano intraprendere la carriera militare. Quali sono, secondo lei, i fattori determinanti per sviluppare con successo un network in franchising? Sicuramente circondarsi di professionisti competenti e instaurare con loro un rapporto fatto di fiducia e collaborazione. Per perseguire ciò, abbiamo potenziato la nostra area di selezione, gestione e sviluppo delle risorse umane e migliorato i nostri sistemi di formazione e aggiornamento continuo della rete in franchising. Relativamente a quest’ultimo aspetto, abbiamo implementato un sistema di formazione a distanza che ci ha permesso di abbatterne in maniera notevole sia i tempi, sia i costi legati.
La Nissolino Corsi è la Scuola leader in Italia per quanto riguarda la Preparazione Concorsi Militari Forze Armate e Forze di Polizia. Il metodo di studio Nissolino Corsi è il migliore alleato per superare tutte le prove di selezione dei Concorsi Militari nelle Forze Armate (Concorsi Esercito, Concorsi Marina, Concorsi Aeronautica, Concorsi Carabinieri), dei Concorsi Militari nelle Forze di Polizia (Concorsi Guardia di Finanza, Concorsi Polizia di Stato, Concorsi Polizia Penitenziaria), dei Concorsi Vigili del Fuoco, dei Concorsi Polizia Locale e dei Concorsi Scuole Militari. Per informazioni: www.nissolinocorsi.it
Ed infine, può dare un consiglio ad un giovane manager che vuole intraprendere una carriera nel del franchising? Penso di essere ancora nella fase di ascolto dei consigli, ma una cosa l’ho capita e la condivido volentieri: credere innanzitutto nelle proprie capacità, sapersi relazionare e dimostrarsi leader, ma soprattutto alimentare giorno per giorno il potere del gruppo e della rete; con questa solida base alle spalle è possibile raggiungere qualsiasi obiettivo.
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NORMATIVE di Samatha Riva, segretaria di redazione I&Co.
IL 16 APRILE 2019 IL SENATO HA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA LA LEGGE EUROPEA 2018 l testo, licenziato dal Consiglio dei Ministri il 6 settembre 2018, è stato approvato in prima lettura dal Senato lo scorso 5 dicembre, poi dalla Camera dei Deputati il 12 marzo 2019, prima di ritornare all'esame del Senato, che lo ha approvato nella seduta del 16 aprile: i voti favorevoli sono stati 137, cinque i contrari e 85 le astensioni.
guarda la professione di agente d'affari in mediazione. L'attuale regime è difatti stato contestato dalla Commissione europea in quanto limiterebbe fortemente le attività che un agente immobiliare può svolgere e non rispetterebbe i principi di necessità e proporzionalità richiesti per le restrizioni all'accesso ad una professione.
Il provvedimento, per effetto delle modifiche e integrazioni apportate in prima e in seconda lettura, si compone di 22 articoli, di cui uno riguarda la possibilità di offrire servizi aggiuntivi alla compravendita immobiliare.
A ottobre una prima versione del Testo di Legge prevedeva la totale apertura ai servizi di mediazione a qualsiasi lavoratore dipendente o iscritto a un ordine professionale di fare mediazione. Le associazioni di categoria sono riuscite però a far modificare il passaggio, riuscendo a far votare e approvare un emendamento che vieta di poter essere al contempo agenti, professionisti con-
Al centro dell’interesse per i professionisti del Real Estate vi è l’Articolo 2 che affronta le incompatibilità per quanto ri-
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NORMATIVE
tigui all’immobiliare e lavoratori dipendenti, specialmente delle banche. L’attuale legge conferma l’incompatibilità di mediazione e attività di impresa, ma leggendo attentamente il testo agevola gli agenti. È vietato infatti l’incrocio tra mediazione immobiliare e attività imprenditoriale «di produzione, vendita, rappresentanza o promozione dei beni afferenti allo stesso settore merceologico». Però, a differenza del testo iniziale, non viene più citata la fornitura di “servizi” dello stesso settore, che quindi si ritengono ammessi. Possono quindi essere accorpati numerosi servizi, come home staging, ristrutturazioni e gestioni di affitti brevi e servizi annessi alla gestione delle locazioni. “Un passo in avanti importante per l’intera categoria, che grazie alla nuova legge potrà modernizzarsi e competere sul mercato con i grandi del web – dichiara il presidente nazionale Fiaip, Gian Battista Baccarini–. Per anni Fiaip ha lavorato per aggiornare la nostra legge professionale alle mutate esigenze del mercato. Attendiamo dunque il passaggio al Senato speranzosi di una riconferma del voto favorevole che vedrebbe il consenso anche della Consulta interassociativa dell’intermedia-
zione immobiliare composta dalle maggiori e più rappresentative associazioni di categoria”. “Prima di cimentarsi in nuovi ambiti – ha scritto su Diritto 24 del Sole 24Ore, l’Executive Manager Bruno Vettore – l'Agente Immobiliare dovrebbe preoccuparsi di innalzare il proprio livello di competenze e di professionalità che, spesso, non rispecchia le aspettative della clientela. Sarebbe opportuno adeguarsi agli standard internazionali, riferiti all'uso di piattaforme di condivisione e a protocolli operativi più efficaci ed in grado di tracciare in ogni momento l'attività in corso. Un battaglia andrebbe inoltre condotta, con il contributo di tutti i protagonisti del settore, sul tema dell' introduzione e della diffusione di attività complementari di tipo consulenziale, valutazioni ed advisoring, che dovrebbero essere retribuite a prescindere e non solo in caso di definizione della compravendita.”
La legge Europea 2018 Le novità previste dalla Legge Europea 2018 (ddl 822-b) approvata dal Senato hanno generato nel settore spunti di confronto ed analisi. Si tratta di una riforma positiva, ma serve alzare gli standard qualitativi della professione, in grado, se non altro, di colmare in primis il gap delle transazioni immobiliari in Italia in cui ci si avvale di un Agente Immobiliare, ferme al 55%, rispetto a paesi come Germania, Francia e Inghilterra in cui i volumi intermediati sono invece decisamente più elevati, tra il 70% ed il 90%.
La nuova norma rapprensenta quindi un’ottima opportunità per una svolta decisa del settore, in cui prevalga più cultura e preparazione e i valori fondamentali della professione si coniughino con un profondo e reale processo di cambiamento verso l'innovazione.
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MERCATO - A cura della Redazione
INTERVISTA
VITANTONIO SPINELLI Nel 1989, nella notte della festa patronale del mio paese - Acquaviva delle Fonti - quello che considero uno dei miei maestri, mi propose di andare a lavorare con lui. La mattina dopo, è iniziata la mia carriera di agente immobiliare. Nel 1992, dopo aver lavorato per due noti marchi di franchising (Grimaldi e Tecnocasa), ho deciso di fondare la Spinelli Immobiliare. Ho fatto parte di varie Associazioni di categoria tra le quali AICI (Associazione Italiana Consulenti e Gestori Immobiliari) di cui ricordo sempre con piacere il suo pro-
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motore Alberto Maria Lunghini. Lui mi ha insegnato molto, in particolar modo quel che attiene i vari metodi di valutazione immobiliare e su come leggere gli indicatori per fare previsioni sull’andamento di mercato. La mia agenzia si occupa essenzialmente di mercato residenziale e commerciale ad Acquaviva delle Fonti e dintorni, offrendo servizi di intermediazione, consulenza e valutazione sia per la compravendita e sia per la locazione.
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MERCATO
Quale è il suo parere sull’attuale andamento di mercato? Dopo la discesa inesorabile, avvenuta negli ultimi anni dei prezzi, in questo momento, anche nella mia zona, si sono stabilizzati. Sicuramente c’è più gente, soprattutto tra i giovani, che manifesta la volontà di acquistare ma non sempre, questa volontà, si traduce in una compravendita, soprattutto per la mancanza dei giusti requisiti per l’accesso al credito. Al sud, la mancanza di lavoro stabile, influenza pesantemente il mercato immobiliare. Molti ragazzi, anche tra le menti migliori, stanno emigrando nelle capitali del mondo, per realizzarsi nell’ambito del lavoro. Questo fa sì che molti capitali, che potrebbero essere investiti in immobili dalle mie parti, vengono investiti, appunto, a Londra, a Parigi, ad Amsterdam o a Milano. Per fare in modo che, in molte parti del Sud, compresa la mia, ci sia una vera e stabile ripresa nel mercato immobiliare, ci vorrebbe una sana politica di rilancio del mercato del lavoro. Crede che l’agente immobiliare è ancora il protagonista del settore immobiliare? Sicuramente. Cito quel che mi ripeteva sempre il mio primo maestro: “Per fare in modo che si realizzi una buona compravendita immobiliare, c’è bisogno di un venditore, di un acquirente e di un bravo agente immobiliare che li metta
d’accordo.” Di questo, il mercato immobiliare avrà sempre bisogno. Certo, non si può continuare a svolgere il nostro lavoro come i sensali di una volta. I clienti, oggi, hanno bisogno di agenti immobiliari preparati e capaci di guidarli, in tutta tranquillità, in un mercato immobiliare diventato sempre più complesso. In Italia, esiste ancora, purtroppo, un problema di percezione negativa della nostra categoria, questo dovrebbe essere motivo di riflessione, su come affrontare il futuro, per tutti noi. Quale ruolo giocano, a suo avviso, le associazioni di categoria? La nostra categoria, se vuol crescere e vuol far sentire la propria voce al nostro Governo, ha bisogno di una rappresentanza forte ed autorevole. Comprendo la voglia di pluralismo di alcuni, ma avere più associazioni a rappresentarci, secondo me, non giova affatto alla categoria. Il pluralismo si può esprimere anche all’interno di un unico organismo democratico. Per questi motivi, io sono per la nascita di un’associazione unica, solo così, potremmo diventare una categoria unita, forte ed autorevole. Può darci un focus sull’attuale mercato immobiliare della Puglia? Come ho già detto prima, al Sud come in Puglia, escludendo alcune zone turistiche note, che hanno un trend a sè, il mercato soffre ancora per via di una mancanza persistente di lavoro stabile.
Spinelli Immobiliare La Spinelli Immobiliare nasce ad Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, nel 1992 su iniziativa del suo fondatore Vitantonio Spinelli. La sua mission è la professionalità: professionalità nel valutare gli immobili, professionalità nell'approccio con i clienti, professionalità nella promozione degli immobili, professionalità nelle trattative. Nel tempo si è specializzata nei servizi d'intermediazione per la compravendita e la locazione di immobili residenziali e commerciali ubicati in Acquaviva delle Fonti e nella provincia di Bari. www.spinelli-immobiliare.it
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REAL ESTATE - A cura della Redazione
COUNTRY MANAGER REGUS IN ITALIA Perché una realtà come IWG ha scelto di proseguire la sua espansione attraverso la formula del franchising? Regus ha assistito a una crescita esponenziale dei propri business center negli ultimi anni: da 10 sedi presenti sul territorio italiano nel 2009 a quasi 50 in 12 diverse città italiane solo 10 anni dopo. L’obiettivo per il 2019 è ancora più ambizioso: chiudere l’anno con all’attivo 65 centri sul territorio nazionale. È evidente che il mercato degli spazi di lavoro flessibili è in grande ascesa, con trend di sviluppo davvero invidiabili per qualsiasi segmento di mercato: CBRE stima una crescita a livello globale pari
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al 13% all’anno, ma noi di Regus in Italia stiamo crescendo ancora più di così. È chiaro che per mantenere questi alti livelli di crescita e tenere il passo con una domanda in costante aumento, è necessario ampliare i propri orizzonti. Da questa consapevolezza nasce il progetto franchising, che applica un format di business consolidato in Italia, ma mai applicato al settore del real estate fino ad ora. Questo rende la proposta di Regus un’opportunità di investimento del tutto innovativo, un progetto interessante per tutto il mercato immobiliare, ma anche per i franchisee più esperti, in cerca di una diversificazione del proprio investimento.
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REAL ESTATE
Regus
Regus, Milano Porta Nuova, interno
Che tipo di investitore state cercando e perché? In realtà non abbiamo in mente un profilo preciso. Possono essere società già esperte di franchising o che si affacciano per la prima volta a questo modello di business. Imprenditori, manager con basi finanziarie solide e spirito di iniziativa, ma anche – perché no – semplici proprietari di immobili sul territorio italiano che vogliano mettere a frutto questo loro patrimonio, trasformandoli in un prodotto innovativo e all’avanguardia con le esigenze dei lavoratori di oggi. Con questo progetto, vogliamo dare ai franchisee l’opportunità di entrare in un mercato consolidato insieme a un brand e a un know-how che vantano più di 30 anni di esperienza nel settore: stiamo già discutendo il nostro progetto con alcuni attori italiani, speriamo di poter vedere presto i primi frutti di queste collaborazioni. Quali previsioni, in termini numerici, avete per lo sviluppo del network Regus? Dopo il debutto a livello globale nel 2015 in 12 Paesi extra-europei, il progetto franchising di Regus è stato esteso nel 2018 anche ai mercati europei di Gran Bretagna, Francia, Germa-
nia, Spagna e Italia. E proprio attraverso il franchising, la società si pone l’obiettivo di accelerare ulteriormente la crescita e di andare oltre i 65 business center già previsti per la fine del 2019. Si tratta di un progetto ambizioso, per il quale stiamo lavorando a un business model che preveda un EBITDA superiore al 20% e un tempo di recupero del capitale investito di 4 anni circa. I canoni di locazione pagati alle proprietà sono una delle voci più rilevanti del nostro conto economico, pertanto condurre una buona trattativa può determinare il successo o meno del nostro business model. Anche in questo siamo vicini ai nostri franchisee: Regus, infatti, supporta i futuri candidati nelle negoziazioni con la proprietà grazie a un’esperienza trentennale il questo settore.
Regus, nata in Belgio nel 1989, è stata una delle prime società nel mondo a offrire spazi di lavoro flessibili. La società dispone di oltre 1.000 sedi negli Stati Uniti, più di 350 nel Regno Unito e almeno 100 sedi rispettivamente in Canada, Cina, Francia, Germania, India, Giappone e Paesi Bassi. Obiettivi a medio termine: i nuovi mercati di Repubblica Dominicana, Guyana, Giamaica e Tajikistan. In Italia el 2009 gestiva 10 sedi sul territorio nazionale in sole 3 città; oggi, dieci anni dopo, i business center sono diventati quasi 50 in 12 diverse città di tutta la penisola. Entro la fine dell’anno, Regus si pone l’obiettivo di arrivare a quota 65 business center. Per informazioni: www.regus.it
Ad un mese dal lancio ufficiale di questa iniziativa qual è la risposta del mercato? Abbiamo presentato il nostro progetto a diversi potenziali investitori sia dell’area Retail, sia dell’area Real Estate. I riscontri sono stati più che positivi sia per il progetto che per la potenzialità del prodotto. Alcune trattative si stanno intensificando e pensiamo di poter partire con i primi contratti a breve.
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FOCUS – di Gianluca Capone - Consulente aziendale ed esperto strategie web marketing per il Real Estate
PERSONAL BRAND E DIGITAL PR DELL’AGENTE IMMOBILIARE ’agente immobiliare per tradizione storica ha interpretato questo ruolo sempre come un “commerciale” e quindi è abilissimo a porre il focus sulla promozione e pubblicità. Oggi il mercato immobiliare si è evoluto e anche la professione dell’agente immobiliare deve adeguarsi a questo cambiamento. I paradigmi sono cambiati e la pubblicità sta lasciando il passo alla comunicazione. Le persone si fidano delle persone, ed una professione come l’agente immobiliare richiede sempre più la capacità di creare empatia. “Le persone non credono a quello che dici, raramente credono a quello che mostri, spesso credono a ciò che dicono i loro amici. Però credono sempre alle impressioni che ritengono di aver ottenuto da soli” - Seth Godin. I social network sono lo strumento fondamentale per comunicare le nostre qualità ed aiutare le persone ad avere la giusta percezione della nostra professionalità. “Le percezioni sono più importanti della realtà” – P. Kottler Gli agenti immobiliari non sono tutti uguali. Ognuno ha caratteristiche uniche: chi è abile nella mediazione, chi in acquisizione, chi è più focalizzato sul compratore come il Property Finder, chi è specializzato sul taglio di immobili (medio basso, alto, pregio, lusso), chi ha una specializzazione sul commerciale, chi è abile in investimenti immobiliari, chi su un determinato territorio, e possiamo proseguire per ore… Le persone vanno su internet per risparmiare tempo. Devono subito percepire che siamo il professionista giusto per gestire le loro necessità. Ricordatevi che “credono sempre alle impressioni
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che ritengono di aver ottenuto da soli”. Se osserviamo i profili Linkedin degli agenti immobiliari è facile comprendere questo concetto. Quindi sarà anche facile fare la differenza. Un consiglio? Conoscere Linkedin e comprenderne le sue dinamiche. Il Personal Brand risolve un problema concreto, ma raramente esternato del rapporto fra agenzia e collaboratore di agenzia. Spesso i collaboratori di agenzia o delle reti non si prodigano a sviluppare determinati rapporti ed utilizzare questi strumenti perché pensano di dare “solo” valore alla struttura e organizzazione. È un corto circuito che riscontro spesso nelle varie realtà. Un approccio professionale basato sul personal brand invece è win-win perché pone in sinergia la risorsa umana con la sua organizzazione e viceversa. L’organizzazione porta valore al singolo, il singolo con la sua attività di personal brand porta valore all’organizzazione. Se un domani questa collaborazione dovesse cessare, il valore generato dalla persona diventerà comunque un bagaglio di reputazione personale e brand identity che porterà sempre con se, mentre l’organizzazione non ne subirà alcun danno ma solo vantaggi finchè durerà la collaborazione. Non sviluppare tali capacità per “paura” sia da una parte che dall’altra è uno spreco di tempo e di opportunità semplicemente per scarsa conoscenza di questo paradigma e gestione degli strumenti. “Un profilo d’un professionista è il risultato della fiducia che lo circonda delle promesse che ha mantenuto e della connessione umana che ha saputo creare attraverso la condivisione” – R. Scandellari
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PANORAMA IMMOBILIARE -
Barbara Medici, Ufficio Stampa HSL
Roberta Anfora, fondatrice di StageRo e Consigliere Direttivo dell’Associazione Home Staging Lovers
VALORIZZARE PER VENDERE… IN 7 GIORNI on è frutto del caso, e non è nemmeno un record di rapidità (si vende anche in 24 ore!): è l’home staging, la strategia di marketing e valorizzazione immobiliare che permette di ottenere ottimi risultati quando si parla di tempi di vendita. È il caso di questo appartamento di circa 60 mq, in una palazzina anni 70 nel cuore della città marittima di Fiumicino, il cui progetto di allestimento è stato ideato e curato da Roberta Anfora, fondatrice di StageRo e Consigliere Direttivo dell’Associazione Home Staging Lovers. Creatrice di emozioni negli spazi abitativi, Roberta prepara in maniera semplice ma raffinata gli immobili, migliorandone l'aspetto in modo da velocizzarne la vendita o l'affitto e riducendo la forbice di sconto. Per questo appartamento, l’home stager e fotografa ha puntato su un allestimento dai toni fre-
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schi, in stile Nordic. “Contrariamente al mio modus operandi, in questo progetto ho avuto la necessità di rispettare un budget programmato (con proprietari inizialmente un po’ scettici…); ho quindi cercato elementi semplici ma di effetto che rispondessero però anche alla richiesta di una committenza che desiderava spazi freschi”, spiega. “La cucina era l’unico elemento di arredo trovato nella casa che ho mantenuto e utilizzato; il mood è stato dettato da elementi lignei naturali e da una base di colori neutri (bianco, grezzo e corda), uniti ad una palette di color verde acido che ho adottato, anche con pochi tocchi, in tutta la casa. L’immobile non vantava una eccellente illuminazione naturale, per cui sono state scelte tende leggere che permettessero di far entrare facilmente la luce. Sono stati inoltre utilizzati diffusori di fragranze di pregio e candele
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PANORAMA IMMOBILIARE
al profumo di American Cookies, oltre ad accogliere i visitatori con cioccolatini sul tavolo centrale. L’obiettivo era quello di far vivere una esperienza sensoriale ai potenziali acquirenti colpendo i 5 sensi. L’immobile è stato venduto alla seconda visita dopo solo 7 giorni, con uno sconto del 3%”, conclude Roberta. VENDERE CASA IN UN LAMPO: QUESTIONE DI… EMOZIONI Vedere è molto più semplice che immaginare, e questo porta al raggiungimento degli obiettivi. Parliamo di home staging, la strategia di marketing immobiliare grazie alla quale gli immobili vengono allestiti al meglio per essere presentati ai potenziali acquirenti. E i risultati sono evidenti! Incremento massiccio dei click sull’annuncio e sui portali, conseguente richiesta di appuntamenti e informazioni, e quindi… risultati!
Perché grazie all’home staging gli immobili si vendono prima e meglio, riducendo lo sconto di vendita e offrendo al nuovo proprietario degli input stilistici per la sua nuova casa. L’Associazione Home Staging Lovers - riconosciuta dal MISE - promuove e attua iniziative (tra cui attraverso workshop, manifestazioni, partecipazione a eventi fieristici e di settore) che hanno lo scopo di far crescere la conoscenza e la consapevolezza sul mondo dell’home staging, con focus particolare sulla qualità. “L’home staging è ormai sempre più richiesto dagli agenti immobiliari di tutta Italia, i quali hanno sempre più chiari gli innumerevoli vantaggi che questa strategia di marketing può portare. La sinergia fra agente e home stager fa sì che i risultati siano rapidi e positivi”, spiega Fosca de Luca, Presidente dell’Associazione Home Staging Lovers.
HSL Associazione Nazionale Home Staging Lovers È associazione di categoria degli home stager italiani, i professionisti della valorizzazione immobiliare che preparano gli immobili per una loro collocazione sul mercato veloce e redditizia. L’Associazione garantisce ai propri partners la collaborazione con Home Stager Professionisti, rilasciando a chi ne ha i requisiti, l’Attestato di Qualità e Qualificazione Professionale dei Servizi prestati ai sensi della Legge 4/2013. Web: homestaginglovers.it Facebook: Associazione Nazionale Home Staging Lovers
Foto: © HS Roberta Anfora www.stagero.com
Due locali prima e dopo un intervento di Home Staging
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Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 576 del 21.09.1996 Direzione e Redazione: AG&P s.n.c. Immagine e Comunicazione Via Monte Rosa, 18 - Senago (Mi) Tel. 02 99055532 - agepmail@tin.it Contatti: immobili.co@tin.it Foto di copertina: Tom Coe su Unsplash
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IMMOBILI&Co. attraverso il contributo di professionisti e tecnici, sotto la Direzione Editoriale di Bruno Vettore, con cadenza bimestrale, tratta i temi più attuali, le tendenze del mondo del Real Estate, dell’Economia, dell’Alta E’ un’iniziativa: Formazione, del Franchising e molto altro ancora. Il vasto sucesso di pubblico, la diffusione gratuita a professionisti, manager e aziende del mondo del Reale Estate e del Franchising, e delle imprese in genere, ne fanno un utile strumento di promozione per i Brand affermati e le Start up che intendono farsi conoscere da una platea altamente profilata. Per maggiori informazioni: antonio.sposari@bvinvest.it
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