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Salendo si impara | Terza dimensione

a cura di Bruno Tecci e Franco Tosolini - Illustrazioni di Luca Pettarelli

Salendo s’impara che nelle carte topografiche – oggetti d’indiscussa attrattiva – ci si può letteralmente entrare. Quando, per esempio, apriamo una mappa sul tavolo per pianificare un’escursione che abbiamo in mente, e passando il dito sulla superficie piana iniziamo a immaginare quello a cui andremo incontro e ciò che vedremo, è un po’ come se ci saltassimo dentro, facendoci piccoli piccoli, tanto quanto la scala di riduzione dalla cartina impone. Oppure, all’opposto, quando fisicamente ci ritroveremo lungo quel percorso, e magari riapriremo la carta per aver conferme a un bivio del sentiero, saremo noi che rimarremo della nostra proporzione mentre lei crescerà a dismisura trasfigurandosi in vere vette e valli, torrenti, dirupi e altopiani, bocchette e creste. Diverrà lo scenario maestoso da cui siamo attorniati. Uno spettacolo non più fatto delle due dimensioni del foglio di carta stampata. Ma tridimensionale, totalmente immersivo, in realtà aumentata. Perché, quando siamo in montagna, la percezione di tutto ciò che ci circonda aumenta.

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