Esteso

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anno primo numero 0 — ottobre / dicembre 2009

esteso piccola rivista foto/grafica



esteso anno primo numero 0 — ottobre / dicembre 2009

piccola rivista foto/grafica

Attesa in questo numero:

20 fotografie di Roberto Miata


indicesteso 6/7

16/17

1/4000s f/8.0 ISO100 55mm

1/100s f/16.0 ISO1600 55mm

8/9

18/19

1/125s f/7.1 ISO100 18mm

1/320s f/5.0 ISO400 50mm

10/11

20/21

1/250s f/13.0 ISO100 28mm

1/1600s f/10.0 ISO1600 41mm

12/13

22/23

1/100s f/13.0 ISO100 50mm

1/400s f/14.0 ISO1600 54mm

14/15

24/25

1/60s f/20.0 ISO100 55mm

1/50s f/5.0 ISO1600 30mm


26/27

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1/320s f/9.0 ISO100 49mm

1/320s f/11.0 ISO100 18mm

28/29

38/39

1/100s f/5.6 ISO100 50mm

1/160s f/9.0 ISO100 39mm

30/31

40/41

1/100s f/2.2 ISO100 50mm

1/100s f/16.0 ISO100 37mm

32/33

42/43

1/25s f/1.8 ISO1600 50mm

1/800s f/11.0 ISO100 43mm

34/35

44/45

1/100s f/14.0 ISO1600 22mm

1/60s f/16.0 ISO100 18mm


colophon esteso anno primo numero 0 ottobre / dicembre 2009 esteso è una piccola rivista foto/grafica realizzata da Roberto Miata in venti copie numerate. È stampata su carta in avorio CopyTinta da 80 g/mq delle cartiere Fabriano. La copertina è stampata su carta in avorio CopyTinta da 160 g/mq delle cartiere Fabriano. Il font usato è Helvetica. Le foto, il testo e la grafica sono di Roberto Miata. In copertina: 1/250s, f/11.0, ISO1600, 41mm. A pagina 5: 1/60s, f/2.0, ISO100, 55mm. Questo numero è stato stampato nel mese di settembre 2009 in proprio. La distribuzione agli amici è gratuita. La copia che avete in mano è la numero:


attesa

Attesa

20 fotografie di Roberto Miata


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Attesa ha un significato duplice: è l’attendere e l’essere atteso. È l’azione (o la non-azione) di chi aspetta qualcosa o qualcuno che per questo diventa atteso, aspettato. C’è una differenza nei due significati, differenza dovuta all’incertezza di chi attende e alla certezza di chi è atteso (l’atteso è tale perché sa di essere atteso da chi attende); differenza che si colmerà solo con l’incontro di chi attende con chi è atteso. 6/7


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Le 20 foto mostrano soggetti che attendono. Cosa attendono? Per provare a dare una risposta distinguiamo due punti di vista: il primo è rappresentato dalla realtà da cui le attese sono tratte (la scena che la foto ritrae così com’era in quel preciso momento indipendentemente dalla macchina fotografica); il secondo rappresenta invece la realtà della foto in sé e della descrizione del suo soggetto (che è tale perché ritratto), dei suoi confini entro i quattro lati di un rettangolo. 18 / 19


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Se consideriamo il primo punto di vista, non sappiamo con certezza se queste attese saranno compiute, sono tutti soggetti che attendono, non che sono attesi. 20 / 21


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Considerando invece il secondo punto di vista, i soggetti cambiano, diventano attesi, perchĂŠ il fotografo li attendeva e li ha trovati e fermati. La macchina fotografica era in attesa di chi era in attesa. E qui l’attesa è compiuta. Ma non è chiusa. 22 / 23


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L’obiettivo appaga la sua attesa ritraendo l’atteso che attende. Ma l’atteso cosa attende? Questo non lo sapremo mai perché dovremo fare sempre i conti con il secondo punto di vista il quale, come detto prima, ci riconduce alla realtà della foto che inizia e finisce in quella porzione di supporto (cartaceo, filmico, video) su cui è impressa. 26 / 27


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Ma è proprio con il tener conto di questo punto di vista che possiamo provare a chiudere il cerchio e ad appagare anche l’attesa del soggetto ritratto. Perché il soggetto, nonostante non fosse lì per essere ritratto, era comunque lì ed è stato fotografato. Questo la foto dimostra: che non poteva andare diversamente da come è andata. Quindi per l’obiettivo della macchina fotografica il soggetto attendeva necessariamente di essere fotografato. 38 / 39


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attesa

Il soggetto è tale perché è nella foto e questo soggetto è in attesa della foto stessa. Essa descrive un’attesa attesa. I soggetti ritratti sono lì per essere ritratti. Attendono qualcos’altro nella realtà da cui essi provengono, ma dentro la fotografia la loro attesa diventa essere attesi. 40 / 41


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istantaneamente

Roberto Miata nasce a Palermo 26 anni fa. Diplomatosi al liceo classico nel 2001, realizza siti internet e si occupa di grafica dal 2000. Fotografa dal 2003. Altre foto si possono trovare sul suo sito personale: http://www.cameramilk.org Per realizzare le foto di questo numero ha usato una reflex digitale Canon EOS 400D con ottiche Canon EF 50mm f/1.8 e Canon EF-S 18-55mm f/3.5-5.6.

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esteso non diffuso.



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