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Animali anziani: vivere bene insieme

magazine

PET THERAPY quando gli animali curano

Speciale

ANIMALI & ANZIANI Guida pratica alla convivenza

ALIMENTAZIONE

I consigli di Sergio Canello

Adozioni

LA STORIA DI MONTINA


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L’alternativa NATURALE al farmaco* Disturbi del cane e del gatto frequentemente legati all’alimentazione: Congiuntiviti • Lacrimazione costante • Otiti • Alito cattivo • Prurito al collo e fondoschiena • Dermatiti • Forfora • Pelo secco e opaco • Perdita continua di pelo • Odore cattivo della cute • Infiammazioni delle sacche anali • Desiderio costante di erba • Vomito notturno a digiuno • Flatulenza • Diarrea • Leccamento • Ansia • Imprevedibilità • Aggressività da paura • Abbaio costante • Eccitabilità • Paure • Ansia da separazione

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COME FUNZIONA

Il magazine gratuito per vivere bene con il nostro amico a quattro zampe Direttore Responsabile Marzia Novelli Direttore Editoriale Riccardo Mazzoni Hanno collaborato: Emma Leonardi Ermanno Durantini Catia Lattanzi Antonio Sessa, medico veterinario comportamentalista Pier Luigi Attili, neurologo, Miriam Baroni, erborista cosmetologa Progetto grafico Morena Ceriotti/ Excalibur Realizzazione editoriale Giovanna Mazzoni/ Excalibur I nostri contatti www.youpet.it www.facebook.com/ YouPetTv/ www.magazinepress.it/ shop-3/ Concessionaria per la pubblicità

VIa Donizetti, 2 42100 Reggio Emilia (RE) 0522 383620 info@mediatic.it

magazine La rivista digitale può essere letta su cellulare, tablet e computer. I link sono tutti interattivi ma per funzionare hanno bisogno di una connessione internet attiva. LA COPERTINA Cliccando sui titoli raggiungerete la pagina corrispondente. In questo caso non occorre la connessione internet. I VIDEO Quando all’articolo sono collegati dei video troverete le indicazioni per guardarli. Per farlo basta cliccare sull’immagine. In questo caso occorre essere collegati alla Rete

IL SOMMARIO Basta cliccare sul titolo del servizio per raggiungere la pagina e leggerlo. Anche in questo caso non serve la connessione. LA PUBBLICITA’ Cliccando sulla pagina raggiungere, se siete collegati aInternet, subito il sito dell’azienda.

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I LINK In ogni pagina sono indicati dei link cliccandoli potrere raggiungere il sito o vedere il video collegato. In questo caso serve la connessione a internet.


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Sommario 5................... Cane & Gatto anziani 8................... ABC della vecchiaia 9................... La vera età dei Pet

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10................. Alimentazione la migliore per i senior 14................... Il gatto anziano 16................... Essenza delle erbe 18................... Jasmine. La piccola ribelle

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20................... La loro 3a età dipende da noi 22................... Osteoartrite 24................... Il prato... è ok! 26................... La medicina veterinaria geriatrica 29................... Il cane più adatto

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31................... Mici e anziani 33................... Aiutiamo Montina 35................... Pet Therapy 39................... Lo sai che? 41................... News a sei zampe


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di Emma Leonardi

Le cose da sapere...

Cane & gatto ANZIANI

U

n giorno guardando il nostro amico d’improvviso ci accorgiamo di qualcosa che è da tempo sotto i nostri occhi ma che non avevamo notato: il suo muso è leggermente imbiancato. Non solo. Ci viene in mente che ci sembra sempre un po’ stanco e che da qualche tempo dorme un po’ più di prima e ci rendiamo conto che sta diventando via via meno attivo. Coraggio, non è nulla di grave! Il nostro animale sta semplicemente invecchiando. L’invecchiamento, proprio come per noi,

è un processo naturale, che inizia più o meno precocemente a seconda della razza e delle condizioni di vita condotte dall’animale. Oggi fortunatamente per i nostri amici a quattro zampe le aspettative di vita sono fortemente aumentate rispetto al passato, con una età media che si aggira fra i 13 e i 14 anni, soprattutto grazie all’uso di una alimentazione adeguata, ai progressi della medicina veterinaria e a una vita per molti meno disagiata. Di conseguenza, si calcola che l’attuale popo-

Guarda il video "Cani anziani" 

lazione canina e felina di proprietà sia per il 25-30% da considerarsi

anziana. Non è un primato perché negli USA la percentuale supera

il 40%, ma è un bel segnale perché ci dice che molte condizioni

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che influenzano la longevità degli animali hanno virato in campo positivo. POSSIAMO RIMEDIARE? Ovviamente non è possibile invertire il processo di invecchiamento ma possiamo rendere il quadro clinico meno pesante e la prevenzione resta al primo posto aiutata dalla medicina veterinaria che ha fatto passi in avanti molto importanti. Appurato che la vecchiaia e le sue manifestazioni sono processi irreversibili; la chiave è nella parola processi, cioè percorsi anche lunghi, dobbiamo agire su

quelle iniziative che contribuiscono notevolmente a rallentarne la progressione: una buona igiene, un’alimentazione completa e bilanciata adatta agli specifici fabbisogni del nostro animale, uno scrupoloso e costante controllo della salute. INVECCHIARE SI MA BENE Oggi l’età massima della vita dei cani è fissata in circa 27 anni con una vita media di circa 13 anni. La vita media del gatto domestico è di circa 14 anni, con una vita massima di circa 30. La vita massima è un picco che solo alcuni

esemplari raggiungono, mentre il dato più interessante è quello dell’età media che si è alzata. La vecchiaia è sicuramente la fase più delicata della vita degli animali che hanno bisogno di maggiori attenzioni, cure e affetto e tutto passa attraverso una dieta corretta (gli animali anziani hanno maggiori difficoltà ad assimilare il cibo e necessitano quindi di ingredienti di alta qualità per digerire bene e non avere problemi intestinali a dall’attività fisica) ma non si deve dimenticare anche una corretta attività fisica. Scopriamo allora come capire lo stato di salute dei nostri animali.

Quando si sceglie di vivere con un cane (o un gatto ndr), è per sempre. Non lo si abbandona. Mai. Mettetevelo bene in testa, prima di adottarne uno - Daniel Pennac LA CURA DELL’ANIMALE ANZIANO Far invecchiare bene il nostro animale non è semplice soprattutto se non abbiamo prestato attenzione al suo stato di salute negli anni della sua giovinezza. La prevenzione è, come in tutti i campi, la chiave di volta troppo spesso dimenticata.

Ecco allora alcune semplici regole: •sottoporlo a regolari controlli medico-veterinaria (almeno due volte l’anno) •Alimentarlo con cibi altamente digeribili, bilanciati e con fonti proteiche di alta qualità •Evitare improvvisi e bruschi cambiamenti di vita •Fargli fare un regolare e moderato esercizio fisico •Controllare il peso e prevenire l’obesità •Controllare e curare i denti e le gengive

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I CAMBIAMENTI COMPORTAMENTALI NEL CANE? Per capire lo stato di salute del vostro cane ecco alcune semplici osservazioni che potete fare in casa. Se riscontrerete anche uno solo di questi sintomi parlatene subito con il vostro veterinario perché il vostro cane comincia ad accusare i segni del tempo ed è il momento di correre ai ripari! SONNO • Il giorno dorme moltissimo. • La notte si sveglia e chiede di giocare. • Si sveglia e abbaia senza motivo. • Vaga per la casa senza scopo.

APATIA • Risponde meno prontamente alle vostre chiamate. • Gioca meno volentieri. • Non chiede più la vostra attenzione. • Non mostra più entusiasmo quando lo accarezzate. • Al vostro rientro non mostra più entusiasmo.

• •

smarrito negli ambienti familiari. Fissa il vuoto o le pareti. Non vi riconosce.

PERDITA DI MEMORIA DELLE ABITUDINI • Non vi chiede di uscire per la passeggiata. • Non si entusiasma quando gli preparate la pappa. • Sporca in casa. • A volte sembra

COSA FARE PER CAPIRE SE IL VOSTRO GATTO STA BENE I gatti sono animali che nascondono molto bene di essere malati e spesso quando il proprietario si accorge che c’è un problema è tardi. Quindi allo stato di salute dei gatti anziani occorre prestare ancora più attenzione per evitare di trovarsi in serie difficoltà. Analisi periodiche aiutano a evitare di arrivare tardi con le cure. Tuttavia, un controllo empirico che vi suggeriamo può aiutarvi a capire se va tutto bene oppure se è opportuna una visita dal veterinario. • Il gatto mangia e beve in continuazione. • Non usa più la lettiera. • Non mangia mastica più volentieri e spesso lascia il cibo. • Se tentate di tirarlo su soffia e tenta di graffiarvi • Gira in tondo e perde l’equilibrio. • Miagola con insistenza e apparentemente senza motivo. Se avete risposto sì anche a una sola di queste domande è il caso che portiate il vostro micio a una visita di controllo. Ricordatevi: prevenire è meglio che curare.

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Le “cose” fondamentali

ABC della vecchiaia ALIMENTI Occorre tenere conto delle differenze di taglia: quelli per i cani di taglia grande devono essere ricchi di energia e quindi in grado di compensare le dimensioni ridotte del tubo digerente, per ridurre al minimo i rischi di una dilatazione o di una torsione dello stomaco. ANTIDOLORIFICI Con opportune terapie veterinarie i dolori si possono alleviare e grazie a una azione di rilascio graduale delle sostanze medicali oggi è possibile somministrare una sola pillola al mese con la certezza di aver dato la giusta copertura per un lungo periodo al nostro pet. APPARATO RESPIRATORIO Subisce modificazioni, come l’apparato cardiocircolatorio. ARTROSI L’invecchiamento delle cartilagini comporta importanti modificazioni dello scheletro: l’artrosi, la lassità del tessuto muscolare e la perdita di elasticità della lamina ossea possono aumentare le sollecitazioni meccaniche a danno delle articolazioni. ATTIVITÀ FISICA Mantenere attivi gli animali anziani è un modo per tenerli in forma e vitali.

L’attività fisica fa bene a patto però che si rispettino le esigenze fisiologiche di un organismo ormai anziano. CUTE Perde elasticità e i tumori cutanei diventano più frequenti. METABOLISMO Come l’uomo, con l’invecchiamento, il cane è soggetto a una riduzione delle funzioni metaboliche e si registra diminuzione del fabbisogno energetico, disidratazione dei tessuti, diminuzione del potere termoregolatore e una maggiore tendenza al sovrappeso. MOVIMENTO Il cane anziano di solito è poco motivato e la solita passeggiata quotidiana diventa faticosa, il proprietario non riesce a stimolare l’animale e si lascia impietosire dalla pigrizia del proprio cane, riducendo sempre più le passeggiate ai brevi tratti necessari solo per espletare le funzioni fisiologiche. MUSCOLI L’apparato muscoloscheletrico è sicuramente, e ciò è facilmente riscontrabile anche a occhio nudo, quello che subisce i danni più evidenti. Le masse muscolari si riducono e la diminuzione funzionale

può rivelare un’atrofia delle fibre muscolari. OBESITÀ La dieta dovrebbe essere particolarmente attenta per prevenire l’insorgenza di eventuali obesità causate principalmente da un ridotto desiderio di movimento a cui non segue un adeguato ridimensionamento delle razioni alimentari. Questo aspetto non deve essere sottovalutato: gli animali obesi vivono un 20% in meno rispetto a quelli normopeso. OSSA Molto spesso gli animali anziani soffrono di patologie ossee che rendono i loro movimenti dolorosi. PELO Si dirada e perde morbidezza. Per mantenerlo bello si deve far attenzione che nella dieta siano presenti gli acidi grassi essenziali in particolare, l’acido linoleico. PROTEINE In generale la dieta dell’animale anziano non differisce molto rispetto a quella dell’animale adulto. Particolare attenzione deve essere posta alle proteine che devono essere di elevata qualità, per evitare e prevenire problemi renali. Naturalmente il

fabbisogno nutrizionale degli animali in età avanzata, deve tenere conto dei diversi stili di vita, del temperamento individuale, di eventuali patologie degenerative e dell’attività fisica che fanno. RENI Nei cani e nei gatti anziani deve essere posta particolare attenzione alla funzionalità renale. Questa, infatti, perde progressivamente la sua efficacia, con le conseguenze dovute a una minor capacità di metabolizzare le proteine. L’insufficienza renale è una patologia subdola che può nascere per diverse cause, ma che incide direttamente sulla nutrizione e sul regime alimentare. In caso di insorgenza della malattia con il consiglio del nostro veterinario tocca a noi tenere conto degli effetti diretti dell’alimentazione su un organismo che ha una sempre maggiore

difficoltà a eliminare le tossine derivanti dagli alimenti. Una dieta corretta in questo caso contribuisce in maniera preponderante ad allungare la vita dell’animale. SISTEMA IMMUNITARIO Diminuisce la sua efficienza rendendo l’animale maggiormente predisposto a malattie di origine infettiva e parassitaria. SISTEMA NERVOSO Nel cane anziano è caratterizzato prevalentemente da affezioni degenerative, disturbi vascolari e tumori. VITAMINE La dieta deve poi fornire un giusto apporto di vitamine del gruppo B, A ed E che intervengono sui metabolismi alterati dei soggetti anziani. Occorre invece ridurre la presenza di fosforo che incide pesantemente nell’insufficienza renale.

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Curiosità

LA VERA ETÀ DEI PET

Sapete quanti anni ha veramente il vostro amico? Confrontateli con l’età umana CANE piccoli Età cane

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Rispetto a quanto si è sempre pensato, ovvero che ogni anno di vita del nostro animale corrispondesse a sette dei nostri, oggi la veterinaria ha stabilito parametri nuovi secondo i quali il primo anno di vita corrisponde a 15/16 degli anni umani. Poi, nei cani, a seconda della taglia. ogni anno che passa porta un aumento di 5, 6 o 7 anni. Nei gatti, viceversa, la differenza varia tra gatti domestici e gatti “selvatici”: per i primi ogni anno di vita corrisponde a 4 per i secondi a 8.

LEGENDA Le età colorate evidenziano lo stato dei nostri animali: anziano geriatrico

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di Sergio Canello

Alimentazione

la migliore per i senior A cura del dottor Sergio Canello, fondatore e responsabile Centro Ricerche SANYpet, Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare

S

iamo ormai tutti consapevoli che molte patologie infiammatorie croniche allergie, patologie autoimmuni e un numero sempre crescente di casi di cancro rendono difficile o impossibile godersi pienamente questo traguardo, ottenuto mediante il miglioramento delle condizioni di vita e una disponibilità di cibo di tutti i tipi impensabile prima del boom economico degli anni Sessanta.

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Anche la vita dei cani, analogamente a quella dell’uomo, si sta allungando sempre più, ma il problema, per entrambe le specie, è arrivarci… www.youpet.it


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INVECCHIARE AL MEGLIO Purtroppo, è ormai evidente che la grande maggioranza dei problemi che affliggono i nostri amici migliori è dovuta agli alimenti, tutti divenuti veicolo di inquinanti chimici e farmacologici di tutti i tipi che, a seconda del loro grado di tossicità e di sensibilità individuale di ciascun essere vivente, provocano le patologie croniche più svariate, patologie che, purtroppo, possono comparire a carico di organi vitali. Quindi, quando i nostri cani si avviano verso la vecchiaia, poiché essi

non possono scegliere, abbiamo la responsabilità di assicurare loro quanto necessario per affrontare il viale del tramonto in serenità e lontani quanto possibile da acciacchi di tutti i tipi. QUALI STRUMENTI ABBIAMO? Uno è quello fondamentale: l’alimentazione, il carburante dell’organismo, carburante che deve essere il più possibile completo e sano, compresi gli additivi naturali che lo sostengano quando i vari organi cominciano a essere usurati.

LE PIANTE MEDICINALI

I PUNTI DI FORZA DI... FORZA10 • Materie prime di elevata qualità, sistematicamente controllate (oltre 5 mila controlli all’anno). • Unica fonte proteica: pesce di superficie (acciughe e aringhe pescate in mare aperto). • Unica fonte glucidica: riso (patata per i prodotti Dermo Active cane e Renal Active cane, mais per Renal Active gatto). • Ridotto numero di ingredienti per ridurre il rischio di intolleranze ed allergie alimentari.

Clicca sullo schermo per vedere il video

• Elevato apporto naturale di Omega3, fondamentali per la loro azione antinfiammatoria, di controllo della crescita delle cellule (specie quelle adipose) e della loro elasticità; riducono sensibilmente il rischio di sovrappeso e le frequenti e apparentemente inspiegabili lesioni ai tessuti elastici (rottura dei legamenti crociati, collaterali, menischi, lussazioni, distorsioni, lesioni dei dischi intervertebrali, difficoltà di parto). • Inserimento di una selezione di piante officinali, ciascuna accuratamente studiata dal Dipartimento di Ricerca e Sviluppo SANYpet nei suoi effetti antiossidanti, di modulazione dell’infiammazione e specifici sul sistema immunitario (effetto immuno-modulante). • Queste proprietà permettono di riequilibrare il sistema immunitario, quotidianamente aggredito e destabilizzato da sostanze inquinanti che ne alterano le capacità di difesa, con effetti rilevanti sullo stato di salute.

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LA DIETA MIGLIORE Vogliamo assicurare ai nostri animali un carburante ormai collaudato da oltre 22 anni e che ha condotto schiere di cani e gatti a una vita lunga, sana e serena? Abbiamo formulato un prodotto, FORZA10 Depura Active, che, per merito delle materie prime utilizzate e della quantità di Omega3 inseriti, ma specialmente per le

proprietà delle piante medicinali utilizzate, assicura non solo in prevenzione uno stato di salute veramente eccellente, ma è spesso in grado di far regredire delle problematiche molto invalidanti quali un invecchiamento precoce, la diminuzione delle capacità cognitive*, la debolezza del treno posteriore e l’incontinenza urinaria. Il tutto accompagnato da un miglioramento

dello stato del mantello, da sempre un chiaro segnale della salute dei nostri pet. Cosa rende possibile questi risultati? Nessun miracolo da parte nostra, ciò che permettiamo, attraverso un’alimentazione nata da anni e anni di studi, ricerche e pubblicazioni, è di purificare l’organismo dalle tossine accumulate negli anni, facendo tornare indietro l’orologio biologico.

DATI COMPROVATI DALLA RICERCA *Come dimostrato da alcune ricerche scientifiche del Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10: Relazione tra stato di massa corporea e stress ossidativo, pubblicata su “Food and Nutrition Sciences”, e Una dieta a base di antiossidanti è in grado di migliorare i livelli sierici del fattore neurotrofico di derivazione cerebrale in cani anziani: risultati preliminari, pubblicata su “Journal of Veterinary Medicine”.

FORZA10 DepurA è un alimento di mantenimento efficace per alimentare i cani dopo aver somministrato una qualsiasi delle formule della linea Active. Contiene fitoterapici e antiossidanti che aiutano a promuovere la salute e il benessere dei cani portandoli a condurre una vita lunga e felice. La linea Active è l’alternativa naturale al farmaco: un alimento per risolvere i principali problemi di salute del tuo cane!

Guarda il video “Le intolleranze alimentari” 

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di Caterina Morlacchi

IL GATTO ANZIANO ha dei problemi

Salute

A

l giorno d’oggi i gatti domestici, vivendo in un ambiente protetto e con cure veterinarie costanti, hanno una maggiore aspettativa di vita e non è raro, infatti, che un gatto superi i vent’anni d’età. Normalmente si comincia a considerare un gatto anziano già a partire dagli otto/nove anni, anche se il grado d’invecchiamento dipende da numerosi fattori e concomitanze, tra cui l’alimentazione. A differenza dei cani, per i gatti non vi sono differenze rilevanti dovute alla razza.

Invecchiare, nei gatti come negli esseri umani, non rappresenta di per sé una malattia, tuttavia i drastici cambiamenti fisiologici correlati al processo di invecchiamento causano una minor capacità dell’animale di fronteggiare le pressioni sia interne, fisiologiche, sia dell’ambiente che lo circonda. Non è sempre facile stabilire se l’età avanzata rappresenti un fattore causale e significativo per una serie di sintomi o se, al contrario, l’età rappresenta solo un fattore incidentale per

disturbi già presenti da tempo nell’animale. Molti dei disturbi presentati da gatti ❶ anziani non sono

esclusivi dei soggetti geriatrici, ma possono venir esasperati quando l’animale invecchia. È il caso di patologie quali l’eliminazione inappropriata, le vocalizzazioni, l’aggressività o i comportamenti compulsivi. Con l’ausilio di questionari si può indagare se si tratti di una disfunzione cognitiva legata all’età del soggetto.

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Dopo aver escluso patologie ➋ sistemiche o lesioni

Sono necessarie molte più attenzioni, visite veterinarie e spese mediche

che possano essere la causa principale di un disturbo comportamentale correlato all’età, bisognerà trovare la terapia idonea con l’aiuto di uno specialista. Il deterioramento delle funzioni cognitive è un processo graduale, quindi è utile un intervento tempestivo, appena si riconoscono i primi sintomi; ciò potrà evitare peggioramenti irreversibili.

Le soluzioni consigliate possono ➌ rientrare in diversi ambiti come, per esempio, la terapia comportamentale, il supporto nutrizionale e la terapia farmacologica. Nei gatti anziani un aiuto farmacologico è spesso indispensabile, ma anche una valida terapia comportamentale, che comprenda modificazioni ambientali e il mantenimento di una rigida routine nella vita dell’animale, garantisce buoni risultati. Anche la dieta studiata ad hoc dal veterinario può essere utile a contrastare il deterioramento del sistema nervoso centrale correlato all’invecchiamento.

I gatti invecchiano più velocemente ➍ degli esseri umani e

quasi tutti i proprietari di gatti si trovano, prima o poi, a dover affrontare questa delicata fase di vita del loro amico. I sintomi più frequentemente riportati dai proprietari di gatti anziani sono: cambiamenti del ciclo di sonno-

È impossibile non accorgersi che il gatto è un amico di grande compagnia, un mirabile mimo, un astrologo nato, un musicista perfetto; un’unione di talenti e di grazia - François-Augustin de Paradis de Moncrif veglia, vocalizzazioni, modificazioni delle interazioni sociali intra e inter-specifiche, disorientamento. I proprietari spesso dimostrano rassegnazione di fronte a tali problemi. È utile ricordare però che uno stile di vita ottimale può migliorare le condizioni del nostro gatto anziano. La cosa veramente importante è riuscire ad apprezzarlo anche nei suoi ultimi anni, quando più ha bisogno di tranquillità e affetto.

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di Miriam Baroni

Benessere al naturale

ESSENZE ED ERBE P

er ottenere un rapporto ottimale tra uomo e animale ci vengono in aiuto molti rimedi naturali, integratori, prodotti erboristici e cibi biologici scelti con cura e poi movimento e gioco da fare rigorosamente insieme.

Guarda il video “Rimedi erboristici per animali anziani” 

Osservando gli animali interagire con i propri simili e tra loro è evidente che provano emozioni simili alle nostre. Gioia, desolazione, eccitazione, dolore e tristezza trovano riscontro nel mondo animale.

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Vediamo alcuni rimedi per armonizzare i disequilibri emozionali dei nostri animali BUSH FLOWERS DETOX PETS Per la pesantezza mentale e fisica, quando il manto si presenta sciupato e in caso di alterazioni alimentari e stress. BUSH FLOWERS EMERGENCY PETS Il dolore di un animale per la perdita del compagno o di un membro della famiglia (anche per un banale allontanamento temporaneo) è evidente, l’espressione di tristezza nei loro occhi, il linguaggio del corpo non lasciano dubbi e fa stringere il cuore. Anche in questo caso vedrete il vostro cane ritrovare la serenità. BUSH FLOWERS TRANSITION PETS Inizialmente aumenta la frequenza respiratoria a bocca aperta, il respiro diventa pesante e affannoso, l’animale presenta una forte agitazione, guaisce o vocalizza senza motivo apparente, compare ipersecrezione salivare e bava schiumosa fuoriesce dalla bocca, possono comparire vomito e diarrea, le mucose gengivali e congiuntivali sono iperemiche (rosso intenso). ❱❱ LA SOMMINISTRAZIONE Le essenze ricavate dai fiori del bush australiano vengono somministrate in dose di 3 gocce, 3/4 volte al dì per animali di piccola taglia e in dosi di 5/7 gocce 3/4 volte al dì per animali più grandi. Se lo stress dovesse produrre una dermatite il preparato Bush Flower Detox viene applicato direttamente sulla parte interessata oppure si miscela a Olio di Neem o a una crema base: 7 gocce per 50 milligrammi per ogni applicazioni topica. ❱❱ LE SITUAZIONI EMOZIONALI Se nella nostra vita e quindi nei nostri ambienti si verificano situazioni emozionali rilevanti o pesanti anche se non riguardano direttamente il nostro animale, sarà bene intervenire con nebulizzazioni giornaliere di Ambient Purity miscela di fiori australiani per ambienti, ricordando che i nostri pet vivono tutte le emozioni e molto spesso nel tentativo di alleviare le sofferenze del loro umano soffrono poi a loro volta.

TISANE E INFUSI PER I 2 ZAMPE Per il compagno umano potranno essere utili integratori a base di vitamine e minerali per arricchire l’alimentazione di base ed avere un surplus di energia da dedicare a se stessi e al rapporto con i propri affetti, animali compresi. Composti erbali o tisane rasserenanti a base di piante come tiglio, passiflora e fiori di arancio possono essere un valido aiuto serale per distendere i nervi e scacciare i cattivi pensieri che accompagnano la vita dell’anziano. Preparati erboristici a base di Griffonia simplicifolia o Rodhiola rosea da prendere al mattino possono migliorare notevolmente il tono dell’umore e le prestazioni fisiche per le incombenze quotidiane.

I SEMI DELLA GRIFFONIA O RODHIOLA ROSEA Contengono 5-idrossi-triptofano (5-HTP), un precursore della serotonina, l’ormone del benessere, che nel nostro organismo è coinvolto in varie funzioni fisiologiche, tra cui la regolazione del tono dell’umore, del sonno e dell’appetito e si dimostrano un ottimo co-integratore per raggiungere il benefico stato di rilassamento oltre alla compagnia del nostro animale domestico. La Rodhiola rosea è solitamente utilizzata per combattere la stanchezza fisica e mentale, nonché per sfruttare al meglio le energie dell’organismo. Un uso corretto dei prodotti naturali serve a ristabilire l’equilibrio fisico ed emozionale necessario per influire positivamente sulla profonda connessione uomo/animale.

Rimedi naturali e prodotti erboristici aiutano a creare un rapporto ottimale con i nostri animali domestici.

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di Lorena Quarta

ATTUALITÀ

JASMINE la piccola ribelle L

a storia di Jasmine comincia una quindicina di anni fa. La sua casa, per la maggior parte della sua vita, è stato un grande terreno dove ha vissuto insieme a tantissimi cani, un

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signore si prendeva cura di loro in modo molto spartano, erano tutti poco abituati al contatto, poco socializzati con l’uomo, per niente abituati al guinzaglio e non avevano mai

visto un veterinario in vita loro. Dopo qualche tempo la sezione locale dell’Enpa comincia a seguirli, visitarli e sterilizzarli ma Jasmine, rispetto al branco, per motivi

sconosciuti è sempre isolata e considerata una vera ribelle. Quando l’anziano padrone si ammala, Jasmine arriva in canile, già anziana, insieme a una ventina di compagni, e qui

mantiene fede alla sua fama di cane selvatico e diffidente che non ha nessun interesse a instaurare con l’uomo, ma nemmeno con i suoi simili, alcun tipo di rapporto, tanto che è l’ultima del gruppo

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a essere adottata, a quasi un anno e mezzo dal suo arrivo. Jasmine non è solo anziana, non è per niente socializzata e presenta tutte le problematiche della deprivazione sensoriale, dopo una vita passata sempre nello stesso posto, senza stimoli e con gli stessi compagni. Quando è arrivata a casa Jasmine sapeva a malapena andare la guinzaglio ed era completamente dipendente da Lorena, la volontaria che l’aveva adottata e seguita in canile nei sei mesi precedenti l’adozione, era la sua ombra e aveva paura di tutte le altre figure, sia umane sia canine, all’infuori di lei. Lei, così avanti negli anni, ha dovuto imparare tutto: a relazionarsi con gli altri esseri umani, a stabilire un

rapporto con i suoi simili che, appena arrivata a casa, la terrorizzavano, ad adattarsi ai ritmi della vita casalinga con le passeggiate a orari precisi, ad andare a spasso in mezzo al traffico e ai rumori della città. Gli ostacoli più difficili sono stati abituarsi a stare senza la sua figura di riferimento e poi rimanere addirittura sola in casa. Ha dovuto imparare a contare su se stessa con la certezza che la sua mamma c’era sempre, anche se si assentava per qualche momento. La curiosità è sempre stata la molla che l’ha spinta ad affrontare ogni nuova esperienza in modo positivo: tra il timore del “nuovo” e la curiosità di conoscerlo, infatti, il più delle volte prevaleva quest’ultima

La sua adozione è stata una sfida che è stata vinta grazie all’amore, al tempo e alla pazienza che le sono stati riservati ma grazie anche alla sua determinazione e alla sua incredibile forza di volontà nel non lasciarsi sfuggire l’occasione di essere un cane di famiglia.

e questo le ha permesso di diventare un cane di casa “quasi” perfetto. Oggi Jasmine vive una vita che qualche tempo fa sembrava impensabile: ha imparato a giocare e a relazionarsi in modo positivo con i suoi simili, va al guinzaglio con sicurezza, entra nei negozi, va al ristorante, segue la sua famiglia in vacanza, si fa accarezzare, scodinzola, è curiosa nei confronti degli estranei tanto che spesso prende lei l’iniziativa di andare loro incontro per avere i grattini sulla testa. C’è voluto tempo, ma a distanza di quasi tre anni dal suo ingresso in famiglia, Jasmine

è una cagnolina che sta vivendo il suo ultimo spicchio di vita in totale serenità, si sente amata e ha imparato a ricambiare l’amore che le viene dato. Vederla correre con la sua bella coda alzata a bandiera, scodinzolare felice, mettersi a pancia per aria per farsi massaggiare il pancino appena si sveglia la mattina, eseguire i comandi di terra e seduto come il cane più addestrato del mondo danno una soddisfazione incredibile e non si può non essere orgogliosi di lei. La metamorfosi di Jasmine si è ormai completata, la cagnolina selvatica e ribelle di un tempo non c’è più!

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di Antonio Sessa

La loro 3 etĂ a

dipende da noi

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C

on l’evoluzione culturale e il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi proprietari, anche il miglior amico dell’uomo ha potuto usufruire di tale benessere che si è tradotto, grazie ai progressi della medicina veterinaria, a un’alimentazione più curata e corretta e al miglioramento delle condizioni igieniche più in generale, in un prolungamento delle aspettative di vita e della sua qualità. Oggigiorno una nuova branca del sapere arricchisce le nostre conoscenze sui nostri amici a quattro zampe che si possono sintetizzare in quattro percorsi.

a)

Il cane anziano sviluppa molti aspetti neuro-patologici simili a quelli osservati nell’invecchiamento cerebrale umano, come le placche senili, modificazioni cerebrovascolari e alterazioni neuronali (che si rinvengono sia nella demenza senile che nell’Alzheimer umane).

b)

La Medicina Veterinaria ha identificato una sindrome clinica caratterizzata da diversi disturbi cognitivi correlati all’invecchiamento, come perdita dell’orientamento, diminuzione dell’attenzione e disturbi del sonno.

Le conseguenze dell’invecchiamento IL RUOLO DEL PROPRIETARIO Il nostro compito allora diventa principalmente quello di comprendere tutti questi cambiamenti in atto, assecondandoli laddove non si può fare altro, oppure correndo ai ripari per tempo, prevenendo le conseguenze di un deterioramento progressivo di alcuni apparati, attraverso l’uso di farmaci mirati, uno stile di vita e un’alimentazione adeguati ai mutati fabbisogni dell’organismo, aiutandoci con appositi integratori e una corretta gestione dell’attività fisica, supportata da ausili fisioterapici in centri specialistici, quando i farmaci da soli non sono sufficienti.

c)

I test neuro-psicologici sulle funzioni cognitive rivelano disfunzioni relative a diversi tipi di attività cognitive nel cane anziano.

d)

Il livello di accumulo di proteina ß-amiloide è correllato al grado di disfunzione cognitiva in test basati sulle capacità di conoscenza nel cane anziano (così come nell’uomo).

Guarda il video “Cani anziani e il cambio di stagione” 

L’odio verso i cani, è la sconfitta dell’intelligenza umana. Gandhi

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OSTEOARTRITE un problema in aumento

Salute

P

iù comunemente conosciuta come artrosi, l’osteoartrite è un processo cronico, su base degenerativa, che coinvolge le cartilagini articolari, ovvero il rivestimento delle estremità delle ossa lunghe. Per fortuna, al giorno d’oggi, le maggiori conoscenze scientifiche hanno reso possibile intervenire con cure appropriate, capaci di migliorare sensibilmente la qualità della vita degli animali colpiti.

U

N PROBLEMA MOLTO FREQUENTE L’artrosi si manifesta principalmente nei cani anziani ma non è infrequente il suo riscontro anche nei soggetti giovani e/o di mezz’età portatori di alterazioni su base malformativa, prime tra tutte la displasia dell’anca e quella del ginocchio. Per quanto riguarda le articolazioni maggiormente colpite dall’osteoartrite, ricordiamo la spalla (articolazione scapoloomerale), il gomito

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Il trattamento corretto si basa sulla somministrazione di farmaci antinfiammatori non steroidei (i cosiddetti FANS) associati a quei preparati noti come condroprotettori. Nel panorama farmacologico degli antinfiammatori per uso canino merita una citazione il mavacoxib, innovativo principio attivo che, ormai disponibile

Gli animali di taglia grande e gigante, così come quelli obesi o sovrappeso, sono più a rischio dei loro simili.

anche in Italia, va somministrato per bocca una sola volta al mese, poiché è dotato di una persistenza prolungata nel sangue, consentendo l’ottenimento di risultati davvero sorprendenti. Per affrontare al meglio la problematica del nostro cane è fondamentale consultare sempre il proprio medico veterinario.

ATTENZIONE ANCHE ALLA DIETA

(articolazione omeroradio-ulnare), l’anca (articolazione coxofemorale), il ginocchio (articolazione femorotibio-rotulea) e il garretto (articolazione tibio-tarsica). I SINTOMI Il sintomo principale di tale patologia è il dolore: l’animale zoppica, deambula con difficoltà e non riesce più a compiere determinati movimenti. Inoltre, tale afflizione concorre alla sensibilizzazione del sistema nervoso centrale, con una conseguente più accentuata percezione del dolore medesimo. Di conseguenza, Il risultato può essere una notevole disabilità del nostro amico di casa, la cui qualità esistenziale subisce per questo un netto e progressivo peggioramento, cui è doveroso cercare di porre rimedio.

dell’osteoartrite, è che queste purtroppo non possono essere mai considerate risolutive. Bisogna inevitabilmente mettersi nell’ottica di intervenire sul

sintomo dolore per tenerlo sotto controllo e migliorare così la qualità della vita del nostro amico a quattro zampe, permettendogli di recuperare la mobilità perduta.

• La corretta gestione dell’osteoartrite canina prevede il controllo del peso dell’animale: sovrappeso e obesità possono amplificare il problema, costringendo le articolazioni a sostenere carichi di lavoro eccessivi. • In commercio esistono mangimi industriali appositamente formulati per cani con problemi articolari: tali prodotti, già arricchiti con condroprotettori e antinfiammatori naturali di vario genere, si rivelano estremamente utili sia per mantenere sotto controllo il peso del nostro beniamino con la coda che per attenuare la componente dolorifica. • Anche l’esercizio fisico è importante, in quanto aiuta a tonificare la muscolatura e a bruciare le calorie acquisite con i pasti e i bonbon.

LE CURE La prima considerazione da sottolineare, quando si parla di cure possibili

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Il PRATO... è ok! Un angolo di benessere che piace a tutta la famiglia: è la nuova proposta targata Green Pet che mette d’accordo tutti: anche i nostri amici a quattro zampe. Un prodotto innovativo che coniuga i principi della sostenibilità ambientale con la praticità che la vita di oggi richiede

F

ido e Micio, sopratutto se sono nostri compagni d vita in città, non hanno a disposizione molte ore da passare su un prato a giocare o a crogiolarsi al sole. I cani, passano qualche ora del loro tempo al parco e li si sfogano e giocano come è giusto che sia. Poi, il resto della giornata, lo passano in casa. Per non parlare degli animali anziani che non hanno più la forza di passare lunghe ore all’aperto ma hanno comunque bisogno di “stare” fuori. Oggi, grazie al rivoluzionario e innovativo prato sintetico GREEN PET, è possibile ricreare uno spazio verde, anche se si possiede un giardino di ridotte dimensioni o un semplice terrazzo, che sia soddisfacente per voi e il vostro amico. GREEN PET è un tappeto erboso sintetico che grazie alla tessitura dei suoi filamenti e alla cura del colore risulta essere particolarmente realistico al tatto e alla vista. Oltre a questo una resistenza eccezionale, a prova anche degli entusiasmi del cucciolo più vivace, a una straordinaria capacità drenante (come potete vedere dal video). Inoltre, poiché è stato pensato proprio per i nostri amici animali, è dotato anche di un efficace sistema antibatterico. Lo spazio rivestito con il tappeto erboso GREEN PET è anche isolato termicamente, permettendo agli animali di godere dell’aria aperta senza problemi di caldo o freddo eccessivi, derivanti dalla pavimentazione. LA QUALITÀ CHE GARANTISCE SICUREZZA, LONGEVITÀ E BENESSERE In commercio si trovano molti prati sintetici a prezzi molto differenti. Tuttavia, quando si sceglie un tappeto erboso sintetico dove deve soggiornare un animale, è importante valutare che questo non risulti tossico, poco igienico e poco resistente. Se si compra un prodotto scadente, purtroppo, presto si dovrà sostituirlo, annullando così il risparmio della spesa iniziale. Senza dimenticare che materiali scadenti e di origine non certificata possono mettere in serio pericolo la salute dei cani e dei gatti. Un prato sintetico di qualità, al contrario, non ha queste problmatiche ed è anche ideale per il nostro cane: è morbido, soffice, elastico e altamente ecologico. Il cane non avvertirà particolari differenze tra erba finta e quella naturale. Con il clima estivo sempre più siccitorso,

Guarda il video “Green Habitat” 

che negli ultimi anni sta affliggendo il nostro Paese, un prato sintetico consente un bel risparmio d’acqua e è quindi “utile all’ecologia”. Non si deve poi dimenticare che la natura del prato sintetico GREEN PET ed il suo sistema antibatterico evitano il proliferare di insetti e microorganismi dannosi per la nostra salute e per quella del cane. COSA SUCCEDE SE IL CANE LO UTILIZZA COME TOILETTE? Può capitare che il nostro beniamino faccia i suoi bisogni sul tappeto erboso sintetico. La loro rimozione non comporta grandi problematiche e dopo aver raccolto le feci sarà sufficiente un po’ d’acqua per eliminare il problema. Lo speciale sistema di filtraggio di GREEN PET ed il suo sistema antibatterico, faranno il resto.

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Acqua, energia elettrica e manutenzione sono ridotte all’80% con l’installazione di questo prato. Estremamente morbido sia alto che basso grazie all’arricciamento dei suoi filati, lo rendono il perfetto sosia del prato naturale.

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Grazie alle sue fibre morbide sottili, e antimicrobiche inibiscono la crescita di muffe e cattivi odori.

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A CHI PUÒ SERVIRE Le sue caratteristiche lo rendono un perfetto alleato per chiunque abbia necessità di ricreare uno spazio “verde” in città. Progettato per gli animali, con la sua rivoluzionaria capacità di drenaggio, e al suo aspetto estremamente realistico, lo rendono la scelta megliore per chi convive con degli animali in quanto, dopo lunghi test, ha dimostrato di essere resistente agli animali più impegnativi. Il prato è garantito otto anni con una aspettativa di vita di 15/20 anni rimanendo verde nel tempo. GREEN PET è talmente versatile che può essere usato per terrazzi e giardini, ma anche per strutture cinofile, angoli verdi negli alberghi che accettano i cani, cliniche veterinarie, strutture che si occupano di riabilitazione degli animali. Per maggiori informazioni: WWW.GREENHABITAT.IT Tel: 051 0471901 Mob. 344 3878028 info@greenhabitat.it seguici su FB

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di Pier Luigi Attili

Le cose da sapere...

La medicina veterinaria GERIATRICA

A

nche per i nostri animali l’invecchiamento è una fase delicata della vita e la medicina geriatrica rappresenta una delle discipline più nuove della pratica veterinaria, ma è anche un settore particolarmente delicato, non solo per il targetil paziente anzianoma anche per il ruolo svolto dal proprietario. È stato previsto che nei prossimi anni la popolazione dei cani e gatti anziani aumenterà del 25%. Sicuramente una corretta collaborazione e comunicazione proprietario-medico veterinario rappresenta la chiave vincente per la gestione e la cura dei nostri animali anziani. Essere anziani non significa necessariamente essere malati, ma alle volte dietro ai normali sintomi dell’invecchiamento

può nascondersi l’inizio di patologie d’organo anche rilevanti. L’invecchiamento è un processo innato che interessa tutti, ma il tasso d’invecchiamento varia da un soggetto all’altro ed è influenzato da una vasta gamma di fattori che possono essere raggruppati in difetti dello sviluppo, predisposizione genetica, fattori ambientali e malattie. A livello molecolare è dovuto al danno cellulare provocato dai radicali liberi, al deterioramento della funzione immunitaria, alla senescenza genica e ad alterazioni cromosomiche. L’invecchiamento

produce alterazioni a livello di tutti gli organi, e queste aumentano il rischio di sindrome da disfunzione d’organo multipla. In questa condizione, le singole disfunzioni s’influenzano a vicenda (effetto domino) rendendo molto difficile l’istituzione di una terapia valida.

Guarda il video “La visita del cane anziano” 

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L’invecchiamento produce alterazioni a livello di tutti gli organi COSA S’INTENDE PER INVECCHIAMENTO “NORMALE”? L’invecchiamento di per sé non è causa di malattia, ma la funzione e la riserva d’organo, unitamente alle capacità rigenerativa, sono diminuite rendendo gli animali anziani maggiormente suscettibili alle malattie, e le conseguenze del danno organico pregresso più significative. Nelle fasi iniziali, il deterioramento della funzione organica non causa malattia evidente, poiché la maggior parte degli organi ha un’ampia riserva funzionale che può essere gradualmente utilizzata. In generale, il processo di invecchiamento avanza lentamente, con gli animali anziani che mostrano un appetito diminuito, sono meno attivi, mentalmente meno vigili e con minore capacità di adattamento ai cambiamenti ambientali improvvisi. Vi possono essere modificazioni fisiche quali, mantello di qualità scadente, perdita di massa muscolare, alterazioni sensoriali dell’olfatto, della vista e dell’udito. E PER INVECCHIAMENTO CEREBRALE? È stato dimostrato come negli animali anziani, così come nell’uomo, ci sia una diminuzione volumetrica del cervello, fino al 15%. Quello che avviene, dal punto di vista fisiopatologico, è la perdita di neuroni corticali, soprattutto della corteccia frontale e temporale, e la riduzione di quei neuroni che sono presenti nella regione dell’ippocampo. Diminuiscono inoltre le interazioni sinaptiche tra i neuroni corticali in particolari strati della corteccia cerebrale. E infine la riduzione di alcuni neuro trasmettitori. È l’insieme di queste modificazioni cerebrali, note come “neurodegenerazione”, che determina i normali cambiamenti di comportamento dei nostri cani. QUALI SONO LE PRINCIPALI ALTERAZIONI RIFERIBILI A PROBLEMATICHE NEUROLOGICHE NEL CANE ANZIANO? Quelle di più frequente riscontro, per quel che riguarda lo stato mentale, sono sicuramente il disorientamento, alterazioni del comportamento che si traduce nel perdere la capacità di riconoscere persone e luoghi, perdita di comportamenti attesi. Alterazione del ciclo sonno/veglia con stati di veglia e sonno leggero soprattutto di notte. Movimenti afinalisti come il vagare senza meta con atteggiamento compulsivo.

QUALI SONO I SEGNALI DI UN “CATTIVO“ INVECCHIAMENTO? ➤ Lo stato del sensorio Il cane può mostrarsi molto disorientato e confuso, perfino tra le mura domestiche, girare in circolo senza motivo, presentare atteggiamenti di anteropulsione con la tendenza a poggiare la testa sul muro o a incunearla negli angoli. Può dormire tutto il giorno e, di notte, vocalizzare senza motivi apparenti. Può perdere le abitudini eliminatorie precedentemente apprese, diventare aggressivo o, talvolta, del tutto apatico come mai era stato prima. Può anche non riconoscere più il proprietario, cambiare abitudini alimentari o bloccarsi davanti alla porta di casa, posizionandosi dal lato sbagliato quando vuole uscire. Tutte queste alterazioni possono essere considerati “campanelli d’allarme” di forme degenerative cerebrali analoghe alla demenza senile dell’uomo (malattia di Alzheimer), o il frutto di patologie cerebrali acquisite di natura

Non ci si rende conto di quanto la presenza di un cane è forte in una casa fino a che, quando non c’è, anche i muri sembrano essere in un posto diverso. Meghan Daum

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vascolare (ischemia e/o emorragia cerebrale), infiammatoria (encefalite di natura infettiva o non infettiva) o neoplastica (tumori cerebrali) che possono degenerare in sintomi neurologici più gravi, tra cui i più frequenti sono le crisi convulsive.

Il luogo migliore dove seppellire un bravo cane è il cuore del suo padrone. Ben Hur Lampman

➤ La postura e l’andatura Per quel che riguarda l’andatura, i nostri pazienti anziani possono avere gli arti posteriori sotto di sé con lievi alterazioni dell’andatura, che si presenta spesso con atassia ovvero incoordinazione dei soli arti posteriori o di tutti e quattro gli arti. Il proprietario ci racconta che vanno al rallentatore e sono più lenti, con la tendenza a compiere passi meno ampi, e più piccoli (ipometria). ➤ Il tono e il trofismo muscolare Il grado di tonicità e forza muscolare sarà diminuito con pazienti che sembrano più deboli. Neurologicamente ciò si può rilevare attraverso Chi tiene un cane in casa vive in media più a lungo di chi non ne vuole accanto a sé. Desmond Morris

COSA FARE E QUANDO INIZIARE È opinione comune che i piani di assistenza sanitaria dedicati agli animali anziani siano un idea valida poiché dovrebbero permettere d’individuare più precocemente le malattie e curarle meglio. Tuttavia, qualsiasi piano di assistenza sanitaria senior deve essere bilanciato con l’ansia potenziale che può creare nei clienti, e con lo stato attuale delle conoscenze per quello che riguarda la forma di intervento più efficace. Il proprietario raramente parla al veterinario dei problemi legati all’invecchiamento, perché molte volte l’esordio può essere asintomatico o compensato, o il proprietario pensa che siano segnali ineluttabili di invecchiamento. Cautela a rivolgersi al veterinario per paura di spendere, i proprietari che ne parlano spontaneamente al veterinario sono fra il 7 % e il 17%. Ciò fa sì che la patologia diventi ingravescente e si riducano significativamente le possibilità di successo terapeutico. Quello che raccomandiamo è quindi di segnalare al medico veterinario qualsiasi alterazione del comportamento e/o deficit o alterazione dell’andatura ,soprattutto se repentine, che potrebbero non essere legati solo ad un “fisiologico” invecchiamento, ma essere invece l’inizio di una patologia neurologica. Un’accurata visita clinica permetterà al medico veterinario di valutare lo stato di salute del paziente ed interpretare i sintomi rilevati in modo da escludere una loro connessione con patologie specifiche, che richiedono per quel che riguarda, per esempio, la neurologia una visita specialistica.

una, più o meno grave, diminuzione dei riflessi sugli arti, che testimonia una riduzione della forza, associata nel cane anziano a una fisiologica diminuita e concentrazione di fibre muscolare di tipo II che sono quelle che servono a compiere i movimenti più veloci, quelle dello scatto e della velocità. Nell’animale anziano, spesso, i problemi a carattere tipicamente neurologico si sommano a preesistenti problemi ortopedici, ciò può creare problemi diagnostici, tanto in sede di localizzazione neuroanatomica della lesione, quanto in ambito terapeutico e prognostico. Tutte le alterazioni dell’andatura e della tonicità/ forza muscolare sopra descritte sono legate a un fisiologico invecchiamento e degenerazione degli apparati muscolo-scheletrico e del midollo spinale. Spesso, invece, soprattutto a fronte di improvvisi e gravi alterazioni, possono essere il risultato di patologie che possono colpire il midollo spinale quali: malattie compressive (ernie/ protusioni discali), vascolari (infarti e/o emorragie spinali) o neoplastiche (tumori vertebrali o del midollo spinale), o il sistema nervoso periferico (SNP). Tale sistema è costituito dai nervi (nella loro parte che esce dal midollo spinale) e dai muscoli. Anche tale apparato può essere colpito da patologie di natura infiammatoria, degenerativa o neoplastica.

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A

IL CANE

di Ermanno Durantini

PIÙ ADATTO

nzitutto occorre dire che sbagliano quanti ritengono che a una persona della terza età vada regalato un cane “vecchiotto”. Certo, se si tratta del cane che, da anni, ama, conosce e ha accompagnato l’anziano, non si discute: nessuno meglio di lui potrà accompagnare le lunghe giornate da pensionati. Se, però, siamo intenzionati ad acquisire appositamente un cane, meglio puntare su un esemplare giovane, pieno di vita e di brio. In questo modo saremo ben sicuri di offrire al nonno uno sprone per affrontare l’esistenza con grinta e curiosità. Ben vengano anche i cuccioli, sempre che debbano accompagnarsi a una persona ancora perfettamente in grado di accudirli. Ovviamente non si deve puntare su razze dalle esigenze particolari, come ampi spazi, lunghe corse o che presentino un mantello difficile da tenere in ordine. Meglio, invece, affidarsi ad animali dolci, intelligenti e profondamente attaccati all’uomo. Se la persona anziana presenta qualche difficoltà motoria è preferibile scegliere un compagno di dimensioni ridotte, facilmente gestibile. Tutti i cani da compagnia possono venire consigliati, così come i Barboni (specie se medi o piccoli) e altre razze particolarmente sveglie e accondiscendenti.

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Il rapporto fra cani e persone anziane si basa su un “feeling” istintivo, su di una magica complicità fatta di sguardi e di silenzi: una compagnia che fa sentire più attivi, più vivi, più felici. Infatti, assecondando il bisogno di moto quotidiano del cane, l’anziano finisce per fare anche ginnastica. Il passeggio giova alla salute del corpo, ma anche a quella della mente, perché costringe ad affrontare il mondo in modo positivo. SBAGLIATO VIZIARLI Anche l’alimentazione ha la sua importanza nel rapporto tra cani e persone anziane. Se notiamo, i cani che accompagnano dei padroni ormai in là negli anni hanno tendenza a essere più “cicciottelli” del normale. Ciò è dovuto principalmente a due fattori. Anzitutto allo scarso moto, al quale, però, molto spesso non è possibile rimediare. In secondo luogo a una sorta d’iperprotezione riversata nei confronti dell’animale. Questo meccanismo è ben conosciuto dagli psicologi e si allinea perfettamente con l’atteggiamento troppo condiscendente che qualche nonno riserva ai nipotini. Uomini e donne che, fino alla maturità, si erano magari dimostrati intransigenti e di rigidi principi, di fronte ai figli dei propri figli subiscono una trasformazione diventando teneri, remissivi e facilmente influenzabili. Questo può avvenire anche con i cani che vengono, quindi,

Sono sempre più numerosi gli psicologi e i gerontologi che consigliano l’adozione di un cane alle persone della terza età. La presenza di Fido può, infatti, imprimere una nuova carica di energia alla vita dell’anziano.

La gioia che un cucciolo porta nell’esistenza dell’anziano è paragonabile a quella suscitata dai nipotini. Godere dell’amicizia di un cane significa anche non perdere il contatto con il mondo. “viziati” con crocchette e biscottini. Una tendenza che va assolutamente frenata per due ottimi motivi: in primo luogo per salvaguardare la salute del cane stesso, che non deve andare sovrappeso o, peggio, abituarsi a cibi inadatti al suo metabolismo, come i dolci; poi perché l’animale deve imparare ad

accondiscendere al volere del padrone e non viceversa. EDUCATI, SEMPRE! Un’altra raccomandazione è quella di far seguire al cane un corso base d’istruzione. Niente di complicato, ma quel tanto che basta a garantire un comportamento

corretto. Si tratta unicamente d’insegnare all’animale a passeggiare in modo ottimale e a sopportare il guinzaglio, oltre che a comprendere e a obbedire a qualche ordine fondamentale. A dire il vero questo accorgimento va consigliato a tutti quanti desiderino prendere un cane con sé, indipendentemente

dalla loro età; ma se un giovane può permettersi di venire strattonato per il guinzaglio da un cane non educato, l’anziano deve invece essere sicuro della reazione del suo compagno che, dopo poche lezioni ben impartite, imparerà a comportarsi bene, rendendo il passeggio un’autentica e irrinunciabile gioia quotidiana.

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MICI

di Giovanna Mazzoni

E ANZIANI C

i sono tanti motivi perché una persona avanti con gli anni accolga nella sua casa un gatto e possa godere della compagnia discreta e affettuosa che questo animale sarà in grado di donarle. SALUTE Numerose ricerche, condotte da eminenti studiosi universitari di vari Paesi, che durano da trmpo per poter produrre risultati accertati hanno evidenziato che la presenza di un gatto riduce il rischio di insorgenza di malattie cardiache del 30% rispetto alla media normale. Gli scienziati ritengono che il fatto che i gatti si dimostrino più “terapeutici” dei cani è dovuto alla loro indole, più tranquilla e rilassata, e al beneficio che deriva dall’attività di accarezzarli, che risulta molto rasserenante. Tutto ciò è evidentemente applicabile soprattutto agli anziani, il cui apparato cardiocircolatorio ha maggiore bisogno di essere salvaguardato.

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QUESTIONE DI RAZZA O NO? Naturalmente tutto dipende se il senior in questione convive già con un micio oppure no. Nella prima ipotesi, ovviamente il problema non si pone. Viceversa, se il nostro senior vuole scegliere un felino domestico si possono trarre alcune considerazioni utili. Sia gli esseri umani che i gatti sono dotati di personalità diverse, e bisogna valutare con attenzione il tipo di compagnia si cerca. Nel caso di persone con problemi fisici e limitata autonomia, per esempio, è il caso di cercare la compagnia di un gatto tranquillo, che non abbia troppe esigenze di manutenzione e che si mostri molto affettuoso: esemplari di Ragdoll o Devon Rex potrebbero essere la scelta giusta. D’altro canto, per chi si sente solo, una ventata di vivacità di un gatto dal carattere esuberante può diventare benefica. Il Thai, per esempio, “amando comunicare” sa riempire la casa silenziosa con i suoi mille miagolii! MEGLIO CUCCIOLO O ADULTO? Questa scelta si ricollega facilmente al paragrafo precedente poiché riguardo l’età del micio-convivente con una persona anziana, allietandone le giornate, bisogna considerare alcuni elementi importanti. Sicuramente al primo posto vanno evidenziate le esigenze di un cucciolo: va educato, abituato alla nuova casa, senza pensare che è molto vivace e richiede disponibilità per le prime visite veterinarie e i

INSIEME NELLA CASA DI RIPOSO È POSSIBILE

richiami vaccinali. Esigenze che non devono trasformare la convivenza in un peso per la persona anziana che, in questo caso,

per preoccupazioni e incombenze potrebbe perdere ogni beneficio dall’affettuosa convivenza con un micino...

Anche se la benefica influenza della pet-therapy sulle persone anziane è da tempo confermata e sempre più spesso cani e gatti (accuratamente selezionati) vengono portati in visita nelle case di cura, ancora oggi molti regolamenti interni degli istituti vietano la permanenza di animali domestici. Perciò, quando una persona si vede costretta, per sopraggiunti problemi fisici, a lasciare la propria abitazione per trasferirsi in una casa di riposo, il gatto di casa non lo può seguire. Tale divieto effettivamente è giustificato da motivi di ordine igienico e per non turbare le esigenze della comunità dell’istituto, dove in effetti potrebbero essere ospitate persone allergiche o che comunque potrebbero essere disturbate dalla presenza del gatto. Fortunatamente, negli ultimi anni si sta ripensando al modello delle RSA con particolare attenzione ai benefici che si possono ottenere da una convivenza a sei zampe. Ne è un esempio il progetto Dog Camp delle Residenze Heliopolis, la prima struttura per anziani in Italia che ha organizzato appartamenti attrezzati per accogliere le persone anziane con il loro amico a quattro zampe.

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AIUTIAMO Montina

La storia di una adozione

L

a storia di Montina potrebbe sembrare una delle tante... una di quelle il cui protagonista è un cane abbandonato e senza futuro. Fortunatamente non è così. Infatti, Montina, che ha imparato a lottare per la sopravvivenza fin da embrione, nel ventre dellla sua mamma, ha incontrato persone generose, anzi di più! Il suo bel muso allegro e dolce, oggi ci può ispirare tanti sorrisi grazie a chi si è presa cura di lei e l’ha curata amorevolmente. Per conoscere l’intera

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storia bisogna fare qualche passo indietro e tornare all’autunno 2016, poco più di un anno fa, quando la nostra cucciola, ospite del canile di Olbia, in seguito a una storia davvero impensabile ha cominciato a non stare bene molto seriamente. Non si reggeva sulle zampette; le si erano gonfiate prima le articolazioni carpiche e poi le femorali e poteva stare solo rannicchiata su un cuscino. Dunque, è stata portata in clinica per essere sottoposta ad analisi specifiche,

come biopsia e citologia. Il sospetto, che poi è stato confermato dalla diagnosi, era che la piccola fosse affetta da osteomielite, ovvero l’infiammazione dell’osso dovuta a un’infezione batterica. La piccola è stata sottoposta immediatamente a una terapia con alte dosi di antibiotici sistemici ad ampio spettro. Per poterla curare, dai responsabile del rifugio di Ostia sono stati lanciati tanti appelli sia per l’aiuto per le

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L’Associazione L.I.D.A. di Olbia gestisce da sei anni il Rifugio “Fratelli Minori”, situato in località Colcò, dove sono ospitati 520 cani dei comuni di Olbia, Palau, Aggius e Calangianus.

BENVENUTO NEL MONDO HILL’S

medicine che per il cibo, che in casi come questi - una dieta adeguata - diventa il primo alleato della cura. LA DIAGNOSI È CONFERMATA Dopo gli accertamenti del caso, la diagnosi viene confermata e per Montina inizia la lunga cura, grazie al sostegno di Hill’s. che ha scelto di adottare a distanza Montina e pagarne tutte le spese cliniche. Sì, perché oltre al cibo per una dieta specifica, la

cucciola ha dovuto subire un’operazione, avvenuta alla fine dello scorso mese

di agosto. Una situazione, quella di Montina, risolta in modo favorevole,

Adottare un cane è una scelta che richiede grande responsabilità, ma che regala soddisfazioni immense. L’importante è saperla vivere al meglio!

Da sempre Hill’s sostiene l’attività di diversi rifugi, trasformando le vite di cani e gatti meno fortunatati. Ha donato più di 226 milioni di euro a migliaia di canili e gattili nel mondo. Ed è proprio grazie alla collaborazione con uno dei rifugi italiani che nasce la storia di MONTINA. Il 14 maggio 2017, Hill’s ha adottato Montina, una cagnolina affetta da osteomielite (una malattia che causa la deformazione delle articolazioni) ospite presso il rifugio LIDA di Olbia (http://www.lidaolbia.it/). Tramite l’adozione, Hill’s ha partecipato attivamente alla cura e alla guarigione di Montina, inviando il cibo adatto ai suoi bisogni e sostenendo le cure veterinarie. Ora Montina ha bisogno di una famiglia vera e Hill’s rilancia l’appello: aiutateci ad adottarla! Per conoscere meglio Montina è stato preparato un video, che racconta la sua storia. È importante condividerlo!

grazie alle sinergie messe in campo da lla LIDA di Olbia e da Hill’s, che ha abbracciato completamente la causa della cucciola malata. Oggi Montina, può scorrazzre sulla spiaggia e giocare con gli altri ospiti del Rifugio canile. Ma, soprattutto, può

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ambire a trovare una bella famiglia che la accolga e con la quale condividere gli anni futuri che l’aspettano. E, all’appello della Lida di Olbia e di Hill’s, ci uniamo anche noi di YouPet, perché Montina merita di trovare un nucleo familiare con il quale passare la sua vita.

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PET THERAPY

di Patrizia Lia

animali+anziani!

Salute a 6 zampe

N

umerosi episodi, anche di cronaca, segnalano il ruolo salutare, se non terapeutico degli animali in rapporto ad anziani, bambini e persone con disturbi diversi, psichici e organici, tanto che oggi è definita terapia d’aiuto attraverso gli animali o, Pet Therapy. La dizione deriva dall’unione di due termini: pet o animale d’affezione, e therapy o terapia, cura. È rilevante che pet e il suo derivato petting, significa anche coccolare, accarezzare con affetto e, quindi, uno stretto contatto

fisico affettuoso, che è sempre più importante per comprendere taluni aspetti della Pet Therapy. Il rapporto “terapeutico” nella coppia uomo/ animale in genere ha finalità psicologiche-educative (trattamento disturbi comportamentali soprattutto nei bambini; riduzione dell’aggressività in situazioni critiche (manicomi criminali, prigioni, riformatori, e così via); trattamento e prevenzione nelle sindromi depressive dell’anziano, controllo degli stati d’ansia e delle tensioni neuro-psichiche.

Guarda il video “Pet Therapy” 

Come funziona la Pet Therapy nello stretto rapporto tra anziani e animali (spesso anziani a loro, volta)? • Le ricerche che si stanno accumulando indicano diverse modalità d’azione che di solito si potenziano tra loro. • Il più importante meccanismo d’azione salutare del rapporto uomo-animale è di tipo affettivo e ha una più o meno forte base emozionale. Anzi, quanto maggiore è il legame emozionale, tanto più intensi sono

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i risultati benefici. Secondo le più recenti ricerche la compagnia e le cure che prestiamo ai nostri animali opera attraverso le stesse vie biochimiche della risposta di rilassamento, in altre parole se la mente si quieta il corpo la segue. • Un rapporto uomo-animale tranquillante, rassicurante, positivo interviene sulla produzione d’adrenalina (epinefrina) e altri ormoni corticosteroidi od “ormoni dello stress” con un’azione specifica sul corpo per cui avremo una minore pressione arteriosa, un ritmo cardiaco e respiratorio più lento e tutta una serie di altri benefici. • La produzione di ormoni dello stress (glicorticoidi) elaborati a partire dalla neuro-ipofisi, ha un effetto immunosoppressivo e intervenie nel mantenimento di molte patologie infettive croniche. • Con l’induzione della risposta di rilassamento data dalla relazione con il nostro pet avremo una significativa diminuzione del consumo d’ossigeno e ripristineremo il metabolismo del corpo che consente agli organi interni di funzionare in modo corretto. • Risulta chiaro che tutto ciò che stimola in noi una risposta di rilassamento è di fondamentale importanza per il nostro benessere. • Un intenso rapporto uomo animale, come quello che si sviluppa tra gli anziani e il loro animale da compagnia, è un forte stimolo psicologico, che coinvolge diversi e complessi settori della psiche umana come il comportamento sociale e meccanismi di relazione, componenti caratteriali e aspetti cognitivi.

Il divertimento che nasce dal comportamento buffo del nostro pet, è parte integrante nel rapporto uomo-animale.

«La forma più naturale di guarigione è quella che il paziente procura a se stesso» Herbert Benson

• La presenza di un animale, se partecipata, di conseguenza, induce la persona a “uscire” dai suoi problemi, interessarsi all’animale e tramite questo anche agli altri. Da questa partecipazione scaturiscono molti effetti benefici, anche indiretti. Per esempio doversi interessare all’alimentazione di un animale porta anche a interessarsi alla propria alimentazione, un aspetto importante per molte malattie che danno inappetenza e svogliatezza. Un altro aspetto molto importante è il gioco,

Guarda il video “Pet Therapy all’Ospedale Infantile Regina Margherita” 

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il divertimento, il ridere per il comportamento buffo del nostro pet, che spesso è parte integrante nel rapporto uomo-animale. IL GIOCO, PARTE INTEGRANTE NEL RAPPORTO UOMO-ANIMALE Quando un anziano gioca con un gatto, o ride per come si comporta un cane aumenta le sue possibilità di difesa e quindi di benessere o guarigione. Il gioco inoltre induce a muoversi: quale migliore ginnastica? Poiché la psiche influisce sul corpo (soma) e molte malattie fisiche hanno una

componente psichica, attraverso i meccanismi affettivi, emozionali, di stimolazione psicologica e ludici, si attivano importanti reazioni di tipo psicosomatico. La componente fisica è indubbiamente importante ed é sfruttata in diverse occasioni anche perchè s si associa sempre a quella emotiva e relazionale. È questo il motivo perché anche la semplice passeggiata con il proprio cane è sempre più stimolante e quindi più fisiologica e salutare - soprattutto da un punto di vista psicosensoriale - di una solitaria pedalata

Il gioco è movimento: quale miglior ginnastica di una passeggiata con il proprio cane? su di una “cyclette” posizionata nel bagno. A questo punto possiamo fare un passo indietro nella notte dei tempi e chiederci perché l’uomo (o più probabilmente la donna) abbia addomesticato gli animali? Inizialmente per compagnia e diletto, poi per necessità materiali. Al giorno d’oggi viviamo in ambienti devitalizzanti come la città, in famiglie di dimensioni ridottissime o come single, e tocchiamo nuovamente con mano il bisogno che l’uomo ha degli animali. Un animale diventa in famiglia un nuovo membro, e al tempo stesso antico mezzo d’equilibrio mentale e di contatto con la natura. Purtroppo

non è raro che anche gli animali di famiglia diventino a loro volta troppo cittadini e perdano il contatto con la natura subendone le negative influenze. Convivere con gli animali significa prender-

sene cura con consapevolezza, sensibilità e conoscenza nel rispetto della loro identità biologica. Se la loro vita è troppo isolata in casa, diventano loro stessi bisognosi di un equilibrio mentale esterno che solo il padrone può fornire. Per questo in alcuni casi, il padrone è chiamato ad intervenire (e scuotersi dal suo torpore ricavandone un beneficio per entrambi! ) come mezzo di terapia del suo animale, in una condizione quasi di Man Therapy perfettamente speculare alla Pet Therapy! In molti casi si affronta il problema a livello di coppia uomo/animale, sia per la salute mentale, sia fisica. Non basta infatti dare un gatto o un cane a una persona sola, sofferente o ammalata per vederla quasi automaticamente migliorare o guarire. La presenza di un animale se vissuta con empatia e consapevolezza può essere un efficace aiuto alla guarigione e, soprattutto al mantenimento della salute.

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Lo sai

CHE?

QUANDO DOBBIAMO COMINCIARE A CONSIDERARE ANZIANO IL NOSTRO AMICO?

?

La regola empirica di considerare un anno del cane uguale a sette dei nostri, non è attendibile. L’inizio dell’età geriatrica dipende da molteplici variabili, la più importante fra queste è senza dubbio la taglia. I cani di taglia grande invecchiano più precocemente e iniziano a manifestare, prima di quelli più piccoli, le patologie dell’invecchiamento. Quindi, mentre uno Yorkshire terrier o un Chihuahua di sette anni sono ancora nel pieno del vigore tipico di un animale adulto, un Alano o un Rottweiler della stessa età vengono già considerati animali anziani. I gatti sono classificati anziani intorno al decimo anno di vita ed è da questo momento che potranno partire gli esami di routine (sangue, urine, valutazione della tiroide, rx torace), per verificare le loro condizioni di salute. Ovviamente molti fattori incidono sull’invecchiamento ma la razza e la taglia dell’animale sono tra i più rilevanti. Le razze giganti e di grossa taglia (con un peso superiore ai 22 kg) possono essere considerate senior tra i 6 e gli 8 anni, geriatriche sopra i 9 anni di età. Pazienti di media e piccola taglia (al di sotto dei 22 kg) sono considerati senior tra i 7-10 anni e geriatrici dopo i 12 anni. In un’altra classificazione i cani fino ai 10 kg di peso vengono considerati senior sopra i 9 anni d età, quelli tra i 10 e i 20 kg dopo gli 8 anni, quelli oltre i 20 kg sopra i 7 anni di età. Per quel che riguarda i gatti possiamo considerarli mediamente anziani tra i 7 e i 10 anni ,senior sopra i 10 anni.

QUALI SONO LE MANIFESTAZIONI DELLA VECCHIAIA?

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La vecchiaia è uno stato biologico caratterizzato da maggiori difficoltà del corpo a mantenere le funzioni di omeostasi (equilibrio biologico), rendendo in questo modo l’organismo vulnerabile alle malattie. Gli effetti dell’invecchiamento si manifestano su tessuti e organi in modo differente: ◗ il pelo perde lucentezza e si dirada, ◗ la pelle perde elasticità, ◗ il metabolismo tende a rallentare,

◗ il sistema cardiocircolatorio diminuisce le sue funzioni, così come quelle di reni e fegato udito, vista e l’olfatto si indeboliscono, ◗ i denti e le gengive soffrono per l’accumulo di tartaro, ◗ l’apparato digerente perde di efficienza e rende più lunghi e difficili i processi digestivi, ◗ l’artrosi appesantisce i movimenti soprattutto al mattino, dopo il riposo notturno. Se il quadro vi sembra già poco gradevole pensate che c’è di

peggio perché possono comparire formazioni tumorali di varia natura, ed infine nel cane anche le funzioni cerebrali possono diminuire dando vita alla disfunzione cognitiva del cane anziano. Altro aspetto tipico della senescenza è quello della riluttanza a cambiare abitudini. Una nuova casa, l’arrivo di un nuovo membro in famiglia o altri cambiamenti significativi che possono interessare il nucleo familiare in cui il cane o il gatto anziano sono inseriti, possono creare nell’animale

stati di depressione, alterazioni delle funzioni

fisiologiche e delle abitudini alimentari.

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Quali sono i sintomi che ci parlano di invecchiamento nei nostri cani e come si riconoscono?

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I problemi comunemente riportati dai proprietari, perché sono quelli che maggiormente colpiscono la loro attenzione, interessano per lo più i cambiamenti nella vita di relazione del loro beniamino e comprendono: ◗ Calo dell’attenzione e diminuzione dell’attività fisica (il cane passa molto più tempo

dormendo e diventa inevitabilmente più sedentario), Molti proprietari riferiscono che il loro cane è molto meno interattivo con loro, e risponde con molto minor entusiasmo ai saluti; alcuni soggetti apparentemente non riconoscono più il loro nome o le persone familiari. ◗ Incapacità a salire e/o scendere le scale.

Analogamente, alcuni soggetti perdono la capacità di salire e scendere le scale, anche in assenza di disturbi ortopedici o visivi. ◗ Tendenza a smarrirsi e perdita di orientamento.I cani colpiti spesso mostrano disorientamento, ad esempio perdendosi nelle vicinanze della loro abitazione, o perdendo la capacità di usare una via di accesso che

hanno usato per anni, nonostante una capacità sensoriale apparentemente intatta. ◗ Disturbi dei cicli sonno/veglia. Sono di certo i più problematici per i proprietari, come quando, per esempio, il cane sveglia ripetutamente il padrone durante la notte con vocalizzazioni persistenti.

◗ Alcuni cani sviluppano incontinenza urinaria e/o fecale in assenza di disturbi urogenitali o sistemici, e questo si manifesta al proprietario con la perdita delle modalità di eliminazione insegnate: è come se si tornasse indietro nel tempo, per cui il cane perde tutte le buone abitudini igieniche, apprese durante la prima parte della sua vita.

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News a sei zampe 5 Video “animali” da non perdere e condividere

1

È intitolato The Present e racconta la storia di un’amicizia tra un ragazzo e il suo cane... Una storia commovente che ha vinto decine di premi.

2

È l’ultimo arrivato, dei video con protagonista Simon’s Cat. Una video guida… per festeggiare il compleanno del nostro micio.

3

Ecco il trailer dello splendido film in stop motion realizzato da Wes Anderson: una storia ambientata nel 2037, da non perdere.

4

Quali sono i problemi oculari dei nostri animali anziani? Lo abbiamo chiesto al dottor Guandalini, medico veterinario specializzato in oculistica.

5

Come invecchiano i conigli e a quali patologie vanno incontro? Come fare per farli invecchiare bene? Tutti i consigli nel video del dottor Paolo Selleri, medico veterinario specializzato in animali non convenzionali-

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La FOTO del mese

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