Elementi della Stampa Digitale

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Massimo Cremagnani

Sta mpa digitale per elementi Compendio al seminario omonimo realizzato con il contributo dalla Camera di Commercio di Milano, 01 Luglio 2010

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per elementi

Stampa digitale

Stampa Digitale per Elementi Un progetto di Massimo Cremagnani Compendio al seminario omonimo realizzato con il contributo dalla Camera di Commercio di Milano, 01 Luglio 2010

Art Direction Massimo Cremagnani info@capitolouno.com Grafica e impaginazione Capitolouno www.capitolouno.com In copertina: Ch’Art - Massimo Cremagnani, 2009

Si ringraziano per la collaborazione: Ilaria Bonetti (Innovhub) Barbara Crepaldi (Paper&People) Valentina Mazzi e Julia Cozzi (Xerox) Cristina Rossi (Il Poligrafico) Massimo Tosi e Stefano Melzi (HP) Media Partner

Technical Partner

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Luoghi comuni per un linguaggio universale Se l’uomo saprà utilizzarla con spirito creativo, la macchina sarà il servo e il liberatore dell’umanità. (Frank Lloyd Wright)

Negli anni novanta, la stampa digitale ha rivoluzionato il settore grafico con nuove tecnologie, nuovi strumenti e nuovi materiali. La transizione ha creato non pochi problemi: in parte per la scarsa praticità dei primi strumenti e in parte per la difficoltà nell'adeguare le conoscenze pregresse - inclusa la cultura visiva - a un linguaggio operativo estremamente diverso. Oggi le cose sono un po' cambiate. Il panorama presenta tecnologie maggiormente user friendly, la formazione è un po' più presente e, volente o nolente, anche noi ci siamo un po' adattati. Eppure, certi approfondimenti, certi parametri risultano ancora un po' troppo tecnici per molti operatori del settore. Per non parlare di tutti gli altri... Gli "altri" sono tutti coloro che, quotidianamente, hanno a che fare con la stampa digitale. In pratica, la popolazione globale. C'è chi si stampa le foto delle vacanze, la mappa di Google o le fatture. Chi ha bisogno di un'immagine coordinata per la propria attività, inclusa l'insegna e la brochure coi prodotti. Chi vuole decorare l'automobile e chi allestisce uno show room. C'è chi richiede questi servizi, chi ne progetta la grafica, chi stampa e chi fa l'allestimento. E poi c'è chi la subisce: per la strada, negli uffici, agli eventi sociali e, sempre più, addosso alle persone e all'interno delle case, la stampa digitale si propone in mille forme, materiali e colori. Questa invasione visiva, fatta un po' da tutti, implica qualche responsabilità e qualche approfondimento. Per noi stessi, che sicuramente vogliamo la stampa migliore (sì, anche il giusto prezzo), e per gli altri, a cui possiamo abbellire l'esperienza quotidiana grazie alle scelte più consone. Con questo evento suggeriamo un approccio più classico e più umano, un ritorno alle basi sensibili che tutti possediamo per gestire con maggiore naturalezza tanto le stampe di qualità come quelle a larga diffusione. Facciamo un passo indietro, risvegliando i nostri sensi e focalizzandoli sui cinque elementi che compongono lo stampato. Con un approccio così pragmatico sarà più semplice capire cosa funziona e cosa può essere migliorato, anche senza l'uso di strani strumenti o di ostici tecnicismi. In fondo, la bellezza è nell'occhio di chi guarda. Massimo Cremagnani 3


Elementi della Stampa Digitale

La stampa digitale, come e più di altre tecnologie di stampa, possiede un altissimo numero di variabili. Ci sono le variabili tecniche, come i meccanismi di caricamento o la tipologia delle testine. Ci sono le variabili fisiche, come le dimensioni del foglio o la compatibilità tra inchiostri e supporti. Ci sono le variabili atmosferiche, come l'umidità, la temperatura, l'energia elettrostatica. E poi ci sono le variabili umane, quella miriade di possibilità che chi opera nel campo dell'immagine digitale si permette, più o meno coscientemente, di applicare seguendo il proprio istinto e/o la propria maestria. La piccola differenza che distingue il digitale dalle altre tecniche di stampa è che ogni variabile può essere applicata o modificata in tempo quasi reale. Colore, risoluzione, coprenza, dettaglio, luminosità sono tutte variabili che è possibile applicare alle singole stampe, anche all'interno di un'unica produzione. A questo possiamo aggiungere tutto il potenziale di prestampa, facendo modifiche sostanziali alle forme e ai contenuti.

È possibile cambiare tecnologia, supporto, velocità... in un minuto, e altrettanto velocemente paragonare i risultati. Questo potenziale può essere sfruttato in due modi: per il direct marketing o per la ricerca della perfezione. Nel primo caso si parla di personalizzazione dei contenuti in relazione ai dati personali del cliente finale, nel secondo ci si rivolge ai suoi gusti reali, compatibilmente con un'accurata analisi di fattibilità. Nel primo caso si presume di sapere cosa vorrà vedere lo spettatore, mentre nel secondo bisogna fare di tutto per incontrare i suoi gusti. Bisogna quindi mettersi nei panni del non esperto, semplificare l'idea di stampa a ciò che è più facilmente e direttamente riconoscibile: il suo lato apparente e tangibile. Con un piccolo intervento di backengineering, separiamo gli elementi primari che compongono la stampa. Analizzandone le caratteristiche sarà molto più semplice individuare il modo e la forza con cui interagiscono tra loro per comporre lo stampato finale. 4


Appunti

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Immagine Ciò che deve essere stampato Soggetto Qualità Tecnica Impatto visivo Colori Dimensione Effetti

Digitalizzazione Risoluzione Gamut Quantità Punto di bianco Superficie Protezione Presentazione Si possono considerare diversi tipi di immagine basandosi sul contenuto, sulla tecnica e sulla forma. Ognuno di essi ha il suo metodo di interazione con gli altri elementi. • La fotografia prevede realismo o surrealismo. • L'arte è interpretazione, segno, simbologia. • La grafica è più lineare, pulita, evidente. • Il testo vuole soprattutto leggibilità e contrasto. • I progetti complessi, infine, comprendono tutte le tipologie sopra elencate, che devono essere combinate con equilibrio e rispetto reciproco.

Il primo elemento corrisponde ovviamente a ciò che deve essere stampato. Può essere una fotografia, un testo, una grafica o un progetto d’insieme. Può essere a colori o in bianco e nero, a tinte piatte o in tono continuo. Avrà una risoluzione e una dimensione. Il suo compito è di esprimere al fruitore un concetto nella maniera più chiara e precisa, un concetto che viene rivelato anche dalla cromia, dalla definizione, dalla luminosità e da altri cento fattori. Analizzare con attenzione l'immagine prima di definire come verrà stampata permette di passare dalla semplice riproducibilità alla sua esaltazione. 6


Appunti

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Tecnologia di sta mpa Lo strumento di riproduzione

Capacità Produttività Finalità Affidabilità Costo copia Qualità Risoluzione Stesura Essiccazione Caricamento Trascinamento In linea Fuori linea Il tipo di stampante, considerando il modo in cui riproduce l’immagine e il sistema digitale con cui viene gestita, influenza principalmente la resa dell'immagine, la fedeltà al progetto originale e l'impatto finale. Non solo costi e tempi di produzione. I suoi componenti determinano la dimensione, lo spazio colore, la risoluzione e la compatibilità con determinati supporti. C’è una stampante ideale per ogni progetto, e se a volte si adottano piccoli adattamenti forzati, è meglio riconoscerne limiti e peculiarità.

Le stampanti possono essere classificate in diverse maniere, a seconda dell'occasione e delle convenzioni del momento: • Dimensione: piccolo o grande formato. • Tecnologia: inkjet, laser, a impatto... • Gestione dell'inchiostro : pigmento, solvente, UV... • Gestione del supporto: a bobina, a foglio o flatbed. • Produttività: alta, personal, proofing... • Accessori: caricamento e finitura, in linea o fuori linea... 8


Appunti

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Ch’Art Digital Fine Graphic Art

Ch’Art è il trait d’union fra l’arte pura e le arti grafiche, richiamando nell’insieme strumenti, tecniche e teorie di entrambe le discipline.

La purezza dei colori, la loro dichiarazione d'intenti e la dinamica nel portamento rendono Ch'Art il simbolo della stampa digitale a misura d'uomo.

Un'opera della serie Ch'Art, di Massimo Cremagnani. La soluzione grafica è basata sulla distorsione dinamica delle tavolozze colore (chart, per l'appunto), un'azione che restituisce un tocco umano alla fredda rappresentazione degli schemi cromatici. La serie Ch'Art viene utilizzata come leit motiv di iniziative dedicate alla cultura sulla stampa digitale, tra cui seminari, corsi, libri e... un museo.

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Appunti

I tasselli di Ch'Art riportano fedelmente la componente cromatica nativa, per non dimenticare le proprie origini

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Inchiostro L a

m a t e r i a

v i s i va

Composizione Quantità Gamut Impatto Resistenza Densità Grip

Gamut Combinazione Quantità Densità Grip Coprenza Resistenza Rigidità

Il vero e proprio colore (bianco e nero inclusi) dell’immagine, è composto da finissimi pigmenti o coloranti, più tanti altri ingredienti. Che siano diluiti in acqua o solvente oppure solidi o in polvere impalpabile, gli inchiostri possiedono una propria estensione cromatica, una densità, una coprenza e una lucentezza che, nell'insieme determineranno la resa dell'immagine. Inoltre possiedono individualmente una capacità di aderenza e una resistenza agli agenti esterni, fattori essenziali alla durata dello stampato in relazione al suo utilizzo. 12

Una distinzione di base per gli inchiostri fa riferimento alla tecnologia di stampa utilizzata: quelli per stampa laser si chiamano toner, mentre per l'inkjet assumono il nome del componente determinante: • Dye: colorante solubile, molto fine ma delicato. • Pigmento: colorante in particelle solide, coprente. • Solvente: adatto a supporti sintetici, traslucido ed elastico. • Latex: simile al solvente ma privo di esalazioni chimiche. • UV: polimerizzato con raggi ultravioletti, molto resistente.


Appunti

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Supporto Lo sfondo della composizione Dimensione Resistenza Punto di bianco Superficie Materia Costo

Resa Concetto Formato Tipologia Grip Punto di bianco Ergonomia Protezione

La base su cui si stampa è rappresentata generalmente da carta o pellicole sintetiche, ma anche da tessuti, lastre o altri materiali. Ormai, in digitale, è possibile stampare su tutto. Ha una superficie più o meno liscia e con un certo grip, un punto di bianco o una dominante, o una texture grafica o materica. Noi vediamo tutto questo, anche con l'immagine stampata sopra. Consideriamo anche, valutando le condizioni di utilizzo finale, la presenza fisica, la rigidità e la resistenza all’uso.

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Il supporto tradizionale per la stampa è la carta, di cui esistono infinite tipologie. Quella più utilizzata per i documenti è definita uso mano, mentre per riviste e brochure si usano le patinate. Le pellicole sintetiche vengono utilizzate per insegnistica di grande formato. Con le pellicole adesive vengono rivestiti i veicoli, i mobili o le vetrate. Come supporto autoportante, le lastre stampate direttamente stanno avendo molto successo, sia sintetiche che naturali.


Appunti

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Finitura L av o r a z i o n i e a cc e s s o r i

Presentazione Protezione Esaltazione Struttura Resistenza Costo

Esaltazione Presentazione In linea Fuori linea Mantenimento Protezione Ergonomia Funzionalità

Accompagna la stampa nel suo scopo illustrativo, determinandone l’utilizzo e valorizzandone il contenuto. Una rilegatura per un libro o l’affissione per un manifesto; la protezione dalla luce, dall’acqua e dal vento; il taglio, il rifilo, la piega; l’aggiunta di ulteriori passaggi di stampa, non necessariamente digitali. Alla nuda stampa possiamo fare lavorazioni aggiuntive di ogni genere, finalizzate a una presentazione più funzionale, impattante e sicura. Purché non si scontrino con il suo valore espressivo. 16

Finitura può essere tante cose, ogni lavorazione aggiuntiva per rendere presentabile e godibile la stampa. Le finiture di taglio includono il semplice rifilo, ma anche il ritaglio, il mezzotaglio, la sagomatura... Le finiture di protezione possono essere applicate, come la laminazione, la plastificazione o la verniciatura, ma anche montate, come vetri e cornici. La finitura struttrale per il piccolo formato è la rilegatura, mentre per il grande formato può essere una tensostruttura, un telaio, una pannellatura...


Appunti

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La Ricerca

Massimo Cremagnani - capitolouno Arte Design Comunicazione Consulenza

Massimo Cremagnani è laureato con lode all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 1999. La sua tesi su etica ed estetica dell’arte digitale, intitolata “Arte Digitale Capitolo Uno” è in ambito accademico la prima sull’argomento e la prima su supporto multimediale interattivo. Nel 1998 presentava alla mostra Salon I, presso il palazzo della Permanente di Milano, il suo primo lavoro digitale: Homo Sapiens Marsupialis. Sempre nel ‘98, era già assistente ai corsi di computer grafica e fotografia digitale per l’Accademia milanese. Nello stesso anno redigeva la rubrica “Computerarte?” per la rivista Computer Graphics and Publishing. L’esperienza giornalistica, protrattasi per oltre un decennio su diverse testate professionali, gli ha permesso di approfondire e sperimentare direttamente ogni tecnologia per la figurazione digitale, familiarizzando con i maggiori rappresentanti del settore. In questi anni la ricerca si evolve su più fronti, incontrando nuove sinergie tra arte, grafica e comunicazione: - identificazione del “metodo creativo non lineare”, evoluzione del modus operandi utilizzato per la realizzazione artistica e grafica con tecniche tradizionali - sviluppo la tecnica di Laserigrafia, abbinando con risultati sorprendenti la stampa laser a diverse tipologie di carte pregiate - creazione del sistema di analisi percettiva delle prove di stampa “Elite PrinTest” - stampa con diverse soluzioni su ogni tipologia di materiale, esclusa l’acqua - applicazione dell’analisi per elementi alla stampa digitale, riuscendo così a riunire in un unico ampio contesto ogni tecnologia e applicazione della stessa - ideazione e progettazione del primo museo dedicato alla stampa digitale ...e altro ancora. In tutto questo mantiene un filo logico tra ispirazione, tecnologia e sinestesia, tra vecchia scuola e innovazione oltre gli standard. Oltre alla realizzazione di diversi seminari sull’argomento, Cremagnani ha insegnato presso l’Accademia Santa Giulia di Brescia e l’Istituto Padre Monti di Saronno. I suoi corsi spaziano tra arte e tecnologia, con un intento creativo ben distante dal freddo nozionismo normalmente riservato alle tecniche digitali. Spinge sul valore contestuale dell’immagine unito allo sviluppo maieutico della percezione, per un apprendimento più “umano” e individuale della creatività digitale.

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Making of

Questo booklet è stato stampato con tecnologia Xerox Color 1000 Press con Clear Dry Ink. La particolarità di questa stampante laser da produzione consiste in un quinto canale colore, che si aggiunge al consueto CMYK, dotato di inchiostro trasparente che consente diverse soluzioni di nobilitazione: • Aumento dei contrasti in immagini fotografiche. • Maggiore leggibilità del testo. • Incremento della saturazione e della vivacità dei colori su campiture piene. • Evidenziazione di particolari. • Simulazione di superfici lucide e/o riflettenti. • Creazione o di texture o incentivazione di quelle esistenti. • Utilizzo grafico con giochi di lucido/opaco. Per la copertina è stata utilizzata carta Cordenons Plike da 240 grammi, fornita da Paper&People. Le pagine interne sono state stampate su carta Xerox Colotech Silk Coated 120.

Progetto complesso

Laser alta produttività

Toner CMYK + trasparente

Carta Plike 240g + Xerox Colotech Silk Coated 120g

Cordonatura, rifilo, punto metallico

Per ulteriori informazioni sulle stampanti Xerox con Clear Dry Ink: www.xerox.it Per ulteriori informazioni sulle carte pregiate: www.paperandpeople.com Per consulenze e graphic design in stampa digitale a valore aggiunto: www.capitolouno.com

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20 Concept, grafica e impaginazione: Massimo Cremagnani - Capitolouno - www.capitolouno.com


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