Elvis presley

Page 1




Sulle rive del fiume Brenta si trova un edificio storico immerso in una delle zone più pittoresche di Bassano del Grappa. È in questa antica cittadina nel cuore del ricco Nord-est italiano che ha sede Montegrappa. Nata per produrre pennini in oro e penne stilografiche, Montegrappa divenne ben presto famosa per prodotti che fondono alla perfezione le caratteristiche del marchio: design raffinato ed eccellente fattura. È così dal 1912. Bassano ebbe la sfortuna di trovarsi su uno dei principali fronti della Prima guerra mondiale. Per la giovane azienda, tuttavia, si rivelò una fortuna: molti soldati di stanza lì usavano le penne Montegrappa per scrivere a casa. Tra di loro ci furono anche due leggendari autori americani: Ernest Hemingway e John Dos Passos, entrambi autisti di ambulanza volontari al fronte. La loro ammirazione per le penne Montegrappa li rese entusiasti ambasciatori del marchio. On the banks of the Brenta River stands an historical building in one of the most picturesque areas of Bassano del Grappa. This ancient town in the heart of the prosperous north-eastern region of Italy is the home of Montegrappa. Established as a manunfacturer of gold nibs and fountain pens, Montegrappa quickly became famous for products which blend perfectly the hallmarks of the brand: tasteful design and superb craftsmanship. It has been so since 1912. Bassano had the misfortune of being in a major war zone during World War I. For the young company, however, it proved fortuitous. Many soldiers stationed there used Montegrappa pens to write home. Among them were two legendary American authors, Ernest Hemingway and John Dos Passos, who were both volunteer ambulance drivers at the front. Their respect for the pens of Montegrappa made them eager ambassadors for the brand.



Montegrappa ha costruito il proprio successo negli anni mantenendo una tradizione che racchiude l’anima dell’Italia e la sua appassionante storia, la sublime bellezza delle sue campagne, i suoi colori vividi e i suoi indimenticabili profumi. Per assaporare questa secolare ricchezza di esperienze basta esaminare il meticoloso lavoro degli artigiani di Montegrappa, apprezzare l’attenzione che prestano anche ai minimi dettagli, toccare i materiali preziosi, meravigliarsi di fronte a una tradizione centenaria combinata a un design contemporaneo. Le edizioni limitate Montegrappa sono concepite per dare ai loro attenti proprietari un tocco di Italia, per far sentire la presenza dei grandi maestri che hanno dato vita con passione alle proprie opere per renderle immortali. Ogni oggetto per la scrittura Montegrappa riflette il tocco creativo italiano che onora ed eterna i grandi momenti della storia. Una penna Montegrappa è il frutto di un’Italia ricca di emozioni, il risultato dell’amore per le cose belle. Montegrappa has built its success over the years by preserving a tradition that embodies the soul of Italy and its passionate history, the sublime beauty of its countryside, its vibrant colours and its unforgettable fragrances. All one needs to do to savour this century’s worth of experience is to examine the meticulous work of Montegrappa’s artisans, to appreciate the attention they pay to even the smallest detail, to handle the precious materials, to marvel at a century-old tradition combined with contemporary design. Montegrappa’s limited editions are conceived to provide their discerning owners with a taste of Italy, to feel the presence of the great masters who passionately breathed life into their works and made them immortal. Every Montegrappa writing implement reflects Italian creative flair that both honours and transcends great moments in history. A Montegrappa pen is the child of an Italy full of emotion, the object of a love for beautiful things.



Nel 2009, Montegrappa è tornata alle proprie radici, alla famiglia Aquila, leader nella produzione di strumenti per la scrittura interamente italiani. Montegrappa è da sempre famosa per i metodi produttivi accurati e la fattura eccellente, nonché per lo stile e il design di prodotti che racchiudono l’essenza dell’Italia. Le penne Montegrappa sono creazioni esclusive che, riga dopo riga, esprimono una serie di emozioni attraverso il semplice gesto della scrittura. Fra le penne prodotte in edizione limitata da Montegrappa c’è la collezione Icons, concepita per onorare personaggi riconosciuti in tutto il mondo che hanno dimostrato la propria grandezza in diversi campi, compresi la musica, il cinema e lo sport. Alcune edizioni passate della serie “Icons” hanno reso omaggio ai successi di Muhammad Alì, Bruce Lee e Frank Sinatra. In 2009, Montegrappa returned to the fold where it belongs: the Aquila family, the leading manufacturers of purely Italian writing equipment. Montegrappa has always been known for its painstaking production methods and superb craftsmanship, as well as for the style and design of products that possess the essence of Italy. Monte¬grappa pens are exclusive creations that, line after line, express a series of emotions through the simple act of writing. Prominent among the limited edition pens produced by Montegrappa is the Icons Collection, conceived to honour globally-recognized individuals who have achieved greatness in a variety of fields, including music, movies and sports. Previously-released pens in the “Icons” series have acknowledged the accomplishments of Muhammad Ali, Bruce Lee and Frank Sinatra.


le e o ch tan iÚ o n gi e i p l e re s d e i v p i pr pa uno di rap no o g a ns te br se on cele un i M e t e n i d c h p i : tha e ia ra em e re r e g u t g p a c r t i i t t i i vile pa mo i ap e : pi li a scr tutt r p r m n g i i d eg om ime co e i d d è a n e e n t a n t i t an ont s c all t t E d t i g i r u m a n t ligh at M en of r t e c m a i s di d n ru ers gl an of ome inst ing g r nse w g st s n se nd iti te a en a wr rea g h e t wi sm th he s raft you of t i It e c to ne th nt o se ting ra


In qualsiasi studio o dibattito sulla musica del Ventesimo secolo, soprattutto quando si parla della nascita delle registrazioni, c’è un’affermazione netta che non può essere messa in discussione: Elvis Presley è membro permanente di un ristretto gruppo di cantanti che ha cambiato per sempre la musica, assieme a George Gershwin, Louis Armstrong, Frank Sinatra e i Beatles. L’autorevolissima All Music Guide sostiene fermamente che ‘Elvis Presley può essere considerato la singola figura più importante nella musica popolare americana del Ventesimo secolo.’ Record Collector ha scritto che “Senza Elvis, oggi ascolteremmo una musica diversa”. Ma per quanto rivoluzionario sembrasse Elvis quando irruppe sulla scena musicale americana nel 1954, la sua importanza è anche di tipo evoluzionistico: il giovane cantante ha miscelato i generi già consolidati del country, del blues e del gospel, citando fra i propri eroi Dean Martin, che incarnava il tipico cantante amato dalla gente in quel periodo, colui che dava voce al “Great American Song Book”. La reputazione di Elvis è frutto del nascente Rock & Roll, ma avrebbe dimostrato di esser capace di cantare qualsiasi melodia catturasse il suo orecchio. In una carriera lunga 23 anni, ha ridefinito per sempre il ruolo del cantante.


In any study or discussion of music in the 20th Century, particularly in terms of the arrival of recorded sound, there is one indisputable statement that can never be challenged: Elvis Presley is a permanent member of a select group that changed music forever, along with George Gershwin, Louis Armstrong, Frank Sinatra and the Beatles. The highly-respected All Music Guide boldly comments that, ‘Elvis Presley may be the single most important figure in American 20th century popular music.’ Record Collector wrote that, ‘Without Elvis, we would be hearing a different kind of song today.’ As revolutionary as Elvis seemed when he burst onto the national music scene in 1954, his importance is also evolutionary: the young singer blended the established genres of country, blues and gospel, while citing among his heroes Dean Martin, who epitomised the smooth popular vocalist of the day, adept at interpreting ‘The Great American Song Book.’ Elvis’ reputation would be born of the nascent Rock & Roll, but he would prove adept at singing anything that caught his ear. In a career lasting 23 years, he would redefine forever the role of the singer.


Anche se le primissime manifestazioni del Rock & Roll sono anteriori a Elvis, lui ha rappresentato il punto di rottura. Oltre al background nel puro gospel e nel blues, la sua musica ha unificato le due principali correnti che crearono quel travolgente nuovo genere. Il suo suono primario era un perfetto mix fra Rhythm & Blues e Country & Western. E poiché Elvis adorava ed emulava anche gli interpreti “classici” della musica popolare, dimostrò anche una capacità vocale che trascendeva i generi. In modo particolare, Elvis possedeva una presenza scenica sconosciuta prima del suo arrivo nella musica di massa, in cui i cantanti sembravano incollati all’asta del microfono. Elvis ignorava le barriere di colore, in un periodo in cui il termine “musica razziale” veniva ancora usato dalle case discografiche per indicare le registrazioni dei cantanti afro-americani. Era quindi ben felice di assorbire quelle movenze esagerate ed eccitanti di cantanti come Jackie Wilson e Roy Hamilton. L’amore di Elvis per tutti i tipi di musica spiega come mai il suo LP di debutto potesse includere “Tutti Frutti” accanto a “Blue Moon”, “I Got a Woman” e “I Love You Because”. Il suo gusto impeccabile nella scelta musicale gli consentì di trarre ispirazione da Ray Charles, Rodgers & Hart, Carl Perkins e Little Richard. Per quanto la sua figura Rock & Roll sembrasse spaventare i genitori del 1956, Elvis era un cantante con le capacità, la sottigliezza, il vocabolario e - soprattutto - la voce seducente per aspirare al ruolo di cantante più versatile nella musica leggera.


Although the earliest manifestations of Rock & Roll preceded Elvis, he represented the point of critical mass. In addition to his background in pure gospel and blues, his music unified the two major streams that created the fiery new genre. His primary sound was a perfect blend of Rhythm & Blues and Country & Western. Because Elvis also adored and emulated ‘classic’ interpreters of popular song, he also demonstrated vocal prowess that transcended genres. Most notably, Elvis possessed stage presence unknown before his arrival in the mainstream, where singers seemed glued to the microphone stand. Elvis ignored colour barriers, at a time when the term ‘race music’ was still employed by the music industry to describe recordings from African-American performers. Thus, he was happy to absorb the flamboyant and exciting moves of performers including Jackie Wilson and Roy Hamilton. Elvis’ love for all types of music explains how his debut LP could include both ‘Tutti Frutti’ and ‘Blue Moon’, ‘I Got A Woman’ and ‘I Love You Because’. His impeccable taste in material enabled him to source songs from Ray Charles, Rodgers & Hart, Carl Perkins and Little Richard. As fearsome as his Rock & Roll persona seemed to worried parents in 1956, Elvis was a singer with the skills, the subtlety, the phrasing and, above all, the seductive voice to position him as arguably popular music’s most versatile vocalist.


In un mondo affamato di eccitazione, dopo una guerra brutale e un periodo di ricostruzione, era il momento perfetto per l’arrivo di un eroe sul mercato esplosivo dei teenager. Il concetto stesso di “teenager” era qualcosa di nuovo. Grazie alla prosperità che gli USA sperimentarono negli anni Cinquanta, i giovani fra i 12 e i 20 anni avevano soldi da spendere per i nuovi formati, i 45 giri, con una canzone su ciascun lato. Elvis era il catalizzatore, sommando al talento il suo gusto per il vestire, lo stile dell’acconciatura e altre piccole astuzie che avrebbero creato un aspetto adatto alla sua musica. Grazie all’istantaneo successo internazionale dei suoi primi dischi, soprattutto dopo essersi spostato dalla piccola Sun alla multinazionale RCA, il ventunenne Elvis avrebbe passato ciò che restava della sua vita sotto l’occhio del pubblico. Tutto nella sua vita sarebbe finito sui giornali, sulle riviste dei fan e, con la stessa puntualità con cui uscivano i suoi 45 giri, su quel nuovo mezzo che era la TV, che si diffuse in tutti gli Stati Uniti negli anni Cinquanta. Dal suo esordio come rocker, il primo film musicale a Hollywood, il suo servizio militare in una base tedesca, il ritorno alla vita civile, il matrimonio, un decennio concentrato in film, grandi ritorni, trasmissioni in mondovisione, la conquista di Las Vegas, avanti fino alla sua figura di uomo maturo e alla sua morte tragica 42 anni: Elvis Presley era, ed è, parte della coscienza globale. A 36 anni dalla sua scomparsa, la sua musica resta un elemento immancabile nei programmi radiofonici, e i suoi dischi continuano a essere fra i più apprezzati dai collezionisti.


In a world hungry for excitement, after a brutal war and a period of recovery, the timing was perfect for the arrival of a hero for the burgeoning teen market. The mere concept of ‘teenagers’ was something new. With the prosperity that the USA enjoyed in the 1950s, 12-20-year-olds had pocket money to spend on the newest format, the 45rpm single, with a song in each side. Elvis was the catalyst, adding to his talents an eye for clothing, hair styles and other touches that would create a look worthy of the music. Thanks to the instant international success of his first recordings, particularly after he moved from the small Sun label to the global RCA, the 21-year-old Elvis would spend the remainder of his life in the public eye. Everything about his life would be played out in the newspapers, the fan magazines and – as timely as the arrival of the 45rpm single – on that new-fangled TV, which spread throughout the USA in the 1950s. From his early days as a rocker, the first Hollywood feature films, his period in the US Army stationed in Germany, the return to civilian life, marriage, a decade concentrating on films, amazing comebacks, global broadcasts, the conquering of Las Vegas, through to elder statesman gravitas and his tragic death at the age of 42, Elvis Presley was, and remains, a part of the global consciousness. 36 years after his passing, his music remains a staple part of the broadcasting diet, his recordings continue to be among the most collectible.


Nato nel 1935 nel Mississippi in una famiglia povera durante la Depressione, Elvis si spostò a Memphis da adolescente. la nuova città era la culla della musica del Sud, e il giovane Elvis assorbì tutto ciò che la città aveva da offrire: blues, country, bluegrass e gospel. Nel 1953 e nel 1954, Elvis registrò alcuni pezzi per la Sun, un’etichetta locale, per soddisfare il sogno del proprietario del marchio, Sam Phillips. Era convinto che il mercato avrebbe accolto bene un cantante bianco con la capacità musicale di un artista nero. La Sun era ben radicata nel Blues e nel R&B, e Phillips aveva registrato brani di Howlin’Wolf, Roscoe Gordon, Rufus Thomas e altre leggende afroamericane: conosceva perfettamente i generi e i repertori. Fece registrare a Elvis il classico blues di Arthur Crudup, “That’s All Right”, accompagnato dal chitarrista Scotty Moore e dal bassista Bill Black. Fu il primo singolo di Elvis. Seguirono “That’s All Right”, “Blue Moon of Kentucky”, “Good Rockin’ Tonight”, “Baby Let’s Play House” e “Mystery Train”: il giovane cantante aveva così già un repertorio di base leggendario, un modello per il Rock & Roll. Il successo in tutta Memphis e nel Sud arrivò subito, attirando l’attenzione delle grandi etichette. Sotto l’egida del nuovo manager, il Colonnello Tom Parker, Elvis si spostò alla RCA quando Sam Phillips vendette il suo contratto alla major nel 1955 per 35.000 dollari, soldi di cui Phillips aveva bisogno per investire nella Sun.


Born in 1935 in Mississippi to a poor family during the Depression, Elvis moved to Memphis when a teenager. The new location was hotbed of Southern music, and the young Elvis absorbed everything the city had to offer in blues, country, bluegrass, and gospel. In 1953 and 1954, Elvis recorded demos for Sun, a local record label, answering the dream of the label’s owner, Sam Phillips. He was convinced that the market would embrace a white singer with the musical prowess of a black artist. As Sun was steeped in the blues and R&B, Phillips having recorded Howlin’ Wolf, Roscoe Gordon, Rufus Thomas and other African-American legends, Phillips knew the genres and the repertoire. He recorded Elvis singing Arthur Crudup’s blues classic, ‘That’s All Right’, backed by guitarist Scotty Moore and bassist Bill Black, as Elvis’ first single. Followed by ‘That’s All Right’, ‘Blue Moon of Kentucky’, ‘Good Rockin’ Tonight’, ‘Baby Let’s Play House’ and ‘Mystery Train’, the young singer had already produced a legendary basic repertoire, a template for Rock & Roll. Success throughout Memphis and the South followed, attracting the interest of major labels. Under the aegis of a new manager, Colonel Tom Parker, Elvis would move to RCA when Sam Phillips sold his contract to the label in 1955 for $35,000 dollars – money needed by Phillips to invest in Sun.


Lontano dall’attaccamento alle radici di Phillips e della Sun, Elvis fu preparato per approdare a un pubblico più ampio. Seguirono una hit dopo l’altra, da pezzi rock trascinanti come quelli della Sun alle ballate, musiche per film, gospel, canzoni natalizie, classici e qualsiasi altra cosa gli piacesse. Tanto i singoli quanto gli LP scalavano le classifiche di tutto il mondo. RCA ed Elvis costruirono un insieme di circostanze perfetto per creare un flusso di brani superlativi che sembrava inarrestabile. La squadra di Elvis comprendeva i migliori musicisti disponibili, mentre i materiali da registrare arrivava da autori leggendari come Otis Blackwell e Leiber & Stoller. La splendida vocalità era completata dai cori di sottofondo dei sublimi Jordanaires. In un’era in cui nessuno ancora parlava di merchandising, ma in cui molti cantanti fecero incursioni nel mondo cinematografico, Elvis comprese che il suo potenziale poteva esprimersi al di là dei dischi per il mercato dei teenager. Nel 1956, Elvis recitò nel suo primo film di Hollywood, Fratelli rivali (originale: Love Me Tender), cui sarebbero seguiti i film che molti considerano le sue opere migliori, e in particolare Il delinquente del rock & roll (orig.: Jailhouse Rock) e La via del male (orig.: King Creole).


Away from the rootsiness of Phillips and Sun, Elvis was groomed for much wider acceptance. Hit after hit followed, from stirring rockers worthy of Sun, to ballads, music for films, gospel and Christmas music, standards and anything else he fancied. Both his singles and his LPs would top charts around the world. RCA and Elvis devised a perfect set of circumstances for creating a seemingly endless flow of superlative recordings. The team behind Elvis would include the finest session musicians available, while material for him to record came from legendary songsmiths including Otis Blackwell and Leiber & Stoller. The sonic brilliance was completed by the Jordanaires sublime backing vocals. In an era before anyone knew about merchandising, but at a time when many singers crossed over to motion pictures, Elvis realized that his potential meant more than records for the teen market. In 1956, Elvis starred in his first Hollywood movie, Love Me Tender, which would be followed by the films many consider to be his best efforts, especially Jailhouse Rock and King Creole.


Dopo una pausa di due anni, in cui prestò servizio attivo nell’esercito americano, Elvis tornò alla vita civile nel 1964 ritrovando una carriera intatta. Durante la sua assenza l’attenzione era stata mantenuta alta pubblicando registrazioni fatte prima della sua partenza per la leva. Elvis si lanciò quindi in una lunga serie di produzioni di film e album, di qualità variabile. Ma la sua fama era tale che il pubblico gli rimase fedele. Quando la sua supremazia fu sfidata dall’invasione dei gruppi che si scrivevano i propri materiali, come i Beatles, Elvis si concentrò soprattutto sui film. Nonostante fosse controllato soprattuto dal Col. Parker - un uomo notoriamente poco al passo con la musica popolare - Elvis si riguadagnò un’integrità artistica entro la fine degli anni Sessanta, producendo “vere” canzoni Rock & Roll che lo riportarono in classifica, e fra di esse “Guitar Man” e “US Male”. Nel 1968, il suo ritorno da rocker in vestito di pelle, dimostrò che il vecchio Elvis c’era ancora, con la voglia di tornare alle sue radici blues e country dopo un decennio di canzonette leggere. Elvis colse l’opportunità del suo ritorno alle scene del 1968 per affrontare i cambiamenti della musica, che comprendevano i già citati Beatles, la nascita del folk-rock, in genere dei cantautori, e una maggiore consapevolezza sociale che avrebbe portato a pezzi più impegnati come “In The Ghetto”. Il ritorno, inoltre, rappresentò anche un ritorno ai concerti live, soprattutto nel suo tempio di Las Vegas, così come in diversi tour nazionali, e significò la fine dell’avventura cinematografica. Anche se non avrebbe più raggiunto le vette qualitative degli esordi, i suoi lavori successivi come “Burning Love” del 1972 - l’ultimo della sua vita - riaffermarono con forza che quella era una voce che non aveva rivali.


Following a two-year spell during which he served active duty in the US Army, Elvis returned to civilian life in 1964 with his career intact. During his absence, releases recorded before his induction were issued to keep interest high. Elvis would settle into a groove producing films and albums of variable quality. But so great was his celebrity that his audience remained faithful. After his supremacy was challenged by the invasion of self-contained groups writing their own material, led by the Beatles, Elvis focussed increasingly on films. Elvis, though primarily controlled by Col. Parker – a man notoriously out of step with popular music, regained his artistic integrity by the late 1960s, producing ‘proper’ Rock & Roll songs that would return him to the charts, including ‘Guitar Man’ and ‘US Male’. And in 1968, his ‘comeback as a leather-clad rocker, proved that the old Elvis was still there, willing to return to his blues and country roots after a decade of lightweight soundtracks. Elvis took the opportunity provided by the 1968 comeback to address the changes in music that included the aforementioned Beatles, the arrival of folk-rock, the genre of singer-songwriters and a general increase in social consciousness that would lead to serious material such as ‘In The Ghetto’. The comeback, in turn, would herald to a return to live performing, most notably a residency in Las Vegas, as well as national tours, and an end to the formulaic films. While he would never reach the qualitative heights of his early material, later works such as ‘1972’s Burning Love’ – the last hit during his lifetime – would reaffirm that here was a voice without peer.


Elvis morì nella sua casa “Graceland” a Memphis il 16 agosto 1977. Ci sarà sempre un aspro dibattito sulle cause del declino e sulle esatte circostanze della morte di Elvis. Ciò che è fuori discussione è che l’interesse per Elvis Presley non ha fatto che aumentare. E dalla sua prematura scomparsa, la leggenda è cresciuta in modo esponenziale, e a ragione. L’eredità di Elvis Presley comprende l’intera reinvenzione della musica popolare e il contributo all’affermazione della musica rock - non solo il Rock & Roll puro - come forma dominante dal 1956 in poi. La sua influenza è talmente grande e ampia che è impossibile analizzarla con precisione: qualsiasi musicista di musica leggera dal momento della comparsa di Elvis ne ha subito l’influenza, in maniera più o meno consapevole. Secondo lo statistico Joel Whitburn, Elvis Presley detiene il record per il maggior numero di canzoni in classifica su Billboard Top 40 e Top 100, con rispettivamente 104 e 151, brani, oppure 114 e 138 a seconda di come vengono conteggiati i dischi doppi, come ‘Hound Dog/Don’t Be Cruel’. Condivide con Madonna il maggior numero di canzoni in Top10, a quota 38, assieme al secondo posto per le Hit al numero uno, a quota 18. Le statistiche sono impressionanti, perché i record si aggiornano ogni volta che viene pubblicato un brano dal suo archivio. Ciò che ha lasciato dietro di sé è un corpus che copre tutti gli ambiti della musica leggera nella seconda metà del Ventesimo secolo, con le radici ben salde nell’America rurale. Si tratta di un crogiuolo di stili e generi, mescolati e raffinati a formare una singola, coesiva forma musicale che ha attraversato una generazione, e tutte quelle che sono seguite.


Elvis passed away on August 16, 1977, at his home Graceland in Memphis. The controversy will forever rage about the causes of Elvis’ decline, and the exact circumstances of his death. What remains indisputable is that interest in Elvis Presley only increased. And since his untimely passing, the legend has grown exponentially, deservedly so. Elvis Presley’s legacy includes the complete redefining of popular music and helping to establish rock music – not just pure Rock & Roll – as the dominant music form since 1956. His influence is so great and so all-encompassing that it is impossible to analyse with any precision: every musician working in the field of popular music since Elvis first appeared has been influenced by him, whether blatantly or subconsciously. According to statistician Joel Whitburn, Elvis Presley holds the records for most songs charting in Billboard’s Top 40 and Top 100 at respectively 104 and 151, or 114 and 138 depending on how one counts double-sided hits such as ‘Hound Dog/Don’t Be Cruel’. He shares with Madonna the number for the most Top 10 hits with 38, along with ‘second place’ for Number One Hits with 18. The statistics overwhelm, because he continues to set new records as the archival releases follow. What he left behind is a body of work that covers all aspects of popular music during the second half of the 20th Century, with its roots in rural America. It is a melting pot of styles and genres, refined into a single, cohesive music form that moved a generation. And every one that has followed.





Quattro modelli rappresentano altrettante fasi importanti della carriera di Elvis dal 1954 al 1977. Sono state scelte quattro selezioni perché il “4” ricorda il leggendario “Million Dollar Quartet” composto da Elvis, Johnny Cash, Carl Perkins e Jerry Lee Lewis, i quattro artisti pionieri della Sun Records che si riunirono in una sola occasione, oltre alla data dell’evento, il 4 dicembre 1956. Ciascuna penna è composta da un fusto in resina che ricorda ciascuna era, con finiture in argento che rappresentano anch’esse i periodi. I pennini delle stilografiche riportano l’incisione del profilo intero di Elvis al microfono. Altri dettagli unici di ciascuna penna come pure la confezione, denotano un momento specifico della carriera di Elvis. Four models represent important phases in Elvis’ career from 1954 to 1977. Four selections were chosen because the number “4” recalls the legendary “Million Dollar Quartet” of Elvis, Johnny Cash, Carl Perkins and Jerry Lee Lewis, the pioneering Sun Records artists who met for one occasion only, and the date on which it occurred, December 4th, 1956. Each pen possesses a resin body in a colour suggestive of each era, with silver accents also representative of the period. The fountain pen nibs are engraved with the full-height profile of Elvis at the microphone. Other details unique to each pen, as well as the packaging, denote the specific stage of Elvis’ career.


Aqua rappresenta gli anni Cinquanta, in una tonalità che si vedeva sulle carrozzerie bicolori delle auto e sulle prime chitarre elettriche. La clip ricorda un jukebox d’epoca. Poiché il 1956 fu l’anno in cui Elvis “esplose”, l’edizione consiste in 500 stilografiche, 500 roller e 956 penne a sfera. L’edizione in oro include 7 pezzi per ciascun tipo - stilografica, roller e sfera - pari a 21, l’età del cantante nel 1956. Aqua represents the 1950s, a hue that would have been found on two-tone automobiles and early electric guitars. The pocket clip recalls a period jukebox. As 1956 was the year that Elvis “hit the big time,” the edition consists of 500 fountain pens, 500 roller balls and 956 ballpoint pens. The gold edition comprises seven of each type – fountain pen, roller ball and ballpoint – equalling 21, his age in 1956.

A

A U Q



Verde è il colore del 1958, l’anno in cui Elvis partì per la leva nella US Army. Ricordando l’epoca in cui Elvis vestiva l’uniforme, la penna ha una clip con i baffi che indicano il suo grado di sergente. Per questo modello sono state realizzate 500 stilografiche, 500 roller e 958 penne a sfera. Nell’edizione in oro sono presenti 11 stilografiche, 11 roller e 11 penne a sfera, per un totale di 33, come i film che ha realizzato: 31 film e due documentari. Green marks 1958, the year Elvis was drafted into the US Army. Reminiscent of the period when Elvis was in uniform, the pen features a pocket clip with the stripes to show his rank of sergeant. For this model, 500 fountain pens, 500 roller balls and 958 ballpoint pens have been issued. The gold edition numbers 11 fountain pens, 11 rollerballs and 11 ballpoint pens, the tally of 33 equalling the number of films he made: 31 features and two live documentaries.

GR

N E E



Il nero è il colore del 1968, l’anno del “comeback special”, il ritorno di Elvis, in cui indossava il famoso completo di pelle nera. La clip rappresenta la zip della giacca, mentre le decorazioni sul fondo del fusto sono ispirate ad altri dettagli della mise in cuoio nero di Elvis. Per questo modello sono state realizzate 500 stilografiche, 500 roller e 968 penne a sfera. Nella versione in oro ci sono 11 stilografiche, 11 roller e 11 penne a sfera, per un totale di 33, la sua età nel 1968. Black characterizes 1968 – the year of the Elvis “comeback special”, in which he wore the famous black leather outfit. The pocket clip represents the zipper on the jacket, while the decorations at the bottom of the barrel were inspired by other details of Elvis’ black leather attire. For this model, 500 fountain pens, 500 roller balls and 968 ballpoint pens have been created. For the gold version, 11 fountain pens, 11 rollerballs and 11 ballpoint pens equal a total of 33, his age in 1968.

BL

K C A



Bianco è il colore dell’ultimo modello del quartetto, a ricordare l’Elvis del 1973 - l’anno del pionieristico “Aloha From Hawaii”, il concerto trasmesso in diretta via satellite il 14 gennaio 1973, che si stima sia stato visto da un miliardo di spettatori. Famose di quel periodo erano gli spettacoli di Elvis a Las Vegas, e le sue tipiche tute decorate di strass. La clip riporta il messaggio di Elvis alla sua band: “TCB”, per “Taking care of business”. La clip della versione Argento è incastonata con cristalli Swarovski di colore rosso, mentre nella versione in Oro massiccio è decorata con rubini. Per questa edizione sono presenti 500 stilografiche, 500 roller e 973 penne a sfera, per un totale di 1973 pezzi. La versione in oro comprende 42 penne - 14 stilografiche, 14 roller e 14 penne a sfera - a ricordare la sua età quando si spense nel 1977. White is the color of the ultimate model in the quartet, defining Elvis in 1973 – the year of the ground-breaking “Aloha From Hawaii” broadcast, transmitted live via satellite on 14 January 1973 and seen by an estimated one billion people. This period was also noted for Elvis’ Las Vegas appearances, and his signature jumpsuits with gem-stone accents. The poket clip recalls the message to his closely-knit band of friends: “TCB,” for “Taking Care of Business.” The clip of the Sterling Silver version is set with Swarovski red crystals, while the Solid 18K Gold version is set with rubies. For this edition, 500 fountain pens, 500 roller balls and 973 ballpoint pens provide the tally of 1973. The gold version totals 42 – 14 fountain pens, 14 rollerballs and 14 ballpoint pens – denoting his age when he passed away in 1977.

s a g

la

e v s



Sin dal 1912 Montegrappa produce strumenti per la scrittura di alta qualità nello stesso storico stabilimento di Bassano del Grappa, nel Nord Est dell’Italia.

Since 1912, Montegrappa has been manufacturing high-quality writing instruments in the same historic building in Bassano del Grappa, North East Italy.


Elvis Presley Enterprises, Inc. (EPE), una divisione della CORE Media Group, Inc., ha sede legale a Memphis e uffici distaccati a Los Angeles. Oltre alla gestione di Graceland e alle attrazioni a essa collegate, fra cui l’Heartbreak Hotel, la EPE è fortemente impegnata in un programma di gestione delle licenze a livello globale, nel merchandising, nella pubblicazione discografica e in progetti televisivi, cinematografici, video e internet. Per maggiori informazioni su EPE e Graceland, visitare il sito www.elvis.com.

Elvis Presley Enterprises, Inc. (EPE), a division of CORE Media Group, Inc., is based in Memphis, with additional offices in Los Angeles. In addition to Graceland and its related attractions in Memphis, including the Heartbreak Hotel, EPE is aggressively involved in a worldwide licensing program, merchandising, music publishing, and television, film, video and Internet projects. For more information on EPE and Graceland, visit www.elvis.com.





Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.