RECUPERO URBANO CITTÀ DI KUFA, IRAQ arch. Carlo Leopardi
area di intervento
PROGETTO Il progetto di recupero urbano che di seguito illustriamo, ha alla base due temi cardine: la creazione di un parco archeologico e l’inserimento, all’interno di esso, di nuovi interventi architettonici funzionali alla migliore fruizione degli importanti elementi storico/culturali/religiosi esistenti. Il progetto sarà finalizzato a : 1. Pellegrinaggio nei luoghi sacri (moschee) 2. Visita al museo con il ricovero dei reperti portati alla luce anche all’interno del parco stesso 3. Visita all’area archeologica 4. Riposo e accoglienza dei visitatori
L’area oggetto di intervento prende forma, a livello di morfologia urbana da una consistente area prettamente archeologica che non viene progettata a sé, né costituisce un con-
cetto regolatore unitario ma è a stretto contatto con la parte recentemente urbanizzata e ad essa limitrofa. Questa vasta area. è costituita principalmente da tre elementi: edificato, verde e percorsi ,che ritroveremo quali punti cardine, anche nel nuovo intervento. Il verde sarà di tipo integrativo per quanto riguarda la parte della città consolidata e di supporto alla fruizione - attraverso l’ombreggiamento -, nella parte prettamente archeologica. I percorsi della città consolidata, principalmente carrabili verranno utilizzati per il raggiungimento dell’area archeologica al cui interno verranno individuati ulteriori percorsi pedonali di diverse origini; alcuni saranno desunti dalle evidenze archeologiche; altri definiti dalla cartografia ipotizzata attraverso studi teorici (e da verificare nella fase di esecuzione delle indagini archeologiche) e altri ancoradeterminati dall’antropizzazione del territorio negli anni.
planimetria generale: proposta di intervento
L’edificato esistente rappresenta, attraverso le moschee e il museo, la principale fonte di attrazione che verrà supportata da un nuovo edificato; si tratta di elementi poco intrusivi e di supporto alla fruizione, quali coperture, piazze attrezzate ad un hammam la cui localizzazione è stata ipotizzata a ridosso della moschea come parte integrante per l’accoglienza dei pellegrini. Il progetto viene inteso come un elemento in continua evoluzione e che prenderà forma in più fasi: La prima fase prevede lo sviluppo di un sistema già autonomo, con la realizzazione di piattaforme finalizzate all’accoglienza,( piazze coperte attrezzate), e l’individuazione dei percorsi principali di connessione tra il museo, l’area archeologica, e i luoghi sacri. Nella seconda fase viè l’intensificazione dei collegamenti tra piattaforme di accoglienza e luoghi sacri , l’estensione
dei percorsi pedonali non solo di collegamento tra i vari elementi di attrazione ma anche all’interno degli stessi, come il percorso museografico dentro le rovine del palazzo dar Al Imar. Vi è infine una prima delimitazione delle future aree di scavo archeologico Le fasi successive non sono che una intensificazione degli elementi che hanno origine nelle due fasi inizialie che di volta in volta, a seconda delle esigenzepotranno essere ripetuti in più punti e in tempistiche diverse così da rendere il processo di “recupero urbano” un organismo in continuo sviluppo.
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