Residenza Sanitaria Assistenziale

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RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE Fiumicino, Roma arch. Carlo Leopardi


Arch. Carlo Leopardi 00186 Roma - Piazza S. Anastasia, 3 Tel: +39.06.64770157 e-mail cleopardi@carloleopardi.com Collaboratore Arch. Erika Buoncristiani


UTILITÀ PUBBLICA Con riferimento ai servizi rivolti alla terza età si sono dovuti tenere presenti i fenomeni di trasformazione demografica che negli ultimi anni hanno accentuato i problemi di assistenza agli anziani oltre i sessantacinque anni, passati nell’ultimo ultimo trentennio dal 10 % al 25 % della popolazione e il cui numero è in progressivo aumento. Tale fenomeno ha portato ad un costante incremento delle malattie cronico-degenerative, accompagnate a disturbi nervosi, fra i quali principalmente la depressione e la perdita di autosufficienza nella persona anziana. Per fronteggiare il fenomeno si è ricorso inizialmente alla realizzazione di Residenze Sanitarie Assistenziali destinate alla riabilitazione di persone ritenute momentaneamente non autosufficienti; di fatto, tali strutture si sono poi rapidamente trasformate in residenze utilizzate per ospitare persone permanentemente non autosufficienti, per un periodo di tempo indeterminato. Nell’immediato si prospetta una realtà caratterizzata da una parte da sempre più carenti risorse pubbliche e dall’altra da una crescente domanda di residenzialità assistita. La soluzione andrà trovata nel giusto rapporto tra imprenditoria privata e committenza pubblica. Progetto di Residenza Sanitaria Assistenziale per 80 ospiti Criteri generali La residenza sanitaria assistenziale (RSA) si può definire una struttura extra-ospedaliera socio-sanitaria integrata a prevalente valenza sanitaria, organizzata secondo le indicazioni di cui al DPCM 22.12.89, destinata ad anziani non autosufficienti non assistibili a domicilio e richiedenti trattamenti continui, affetti da patologie cronico degenerative a tendenza invalidante che non necessitano però di specifiche prestazioni ospedaliere. Nelle Linee Guida del Ministero della Sanità alle Regioni (documento n. 1/1994) si evidenzia che “il rispetto della condizione delle persone anziane accolte nelle residenze implica una concezione architettonica e spaziale di tipo nuovo, atta a ricreare all’interno della struttura condizioni di vita ispirate a quelle godute dagli ospiti al proprio domicilio”: la configurazione tipologica e distributiva di una RSA deve quindi coniugare le esigenze di razionalità e funzionalità di un edificio specialistico con la personalizzazione ed il carattere “domestico” degli spazi, riducendo al massimo l’anonimità o la asetticità delle zone dedicate alle relazioni sociali e alle attività collettive. Per progettare una RSA è cruciale quindi pensare come articolare gli spazi in relazione ai differenti livelli di privacy e di autonomia da garantire agli ospiti, alle aree abitative, a quelle collettive e polifunzionali e a quelle aperte al pubblico, cioè ai fruitori esterni. La gradualità nel passaggio tra spazi a differenti livelli di autonomia è la condizione determinante alla base delle scelte tipologiche per questo tipo di struttura.

questi livelli sono schematizzabili in tre fasce funzionali; in ciascuna delle quali sono individuabili una o più Aree Funzionali; gli spazi che compongono ogni Area funzionale sono le Unità Spaziali (D.P.R. del 14/10/1997), dove si svolgono attività compatibili e strettamente relazionate tra loro. Prima fascia: l’Area Funzionale destinata alla residenzialità (AR). E’ l’area più strettamente privata della RSA perché costituisce lo spazio all’interno del quale l’anziano, soprattutto se non autosufficiente, trascorrerà la maggior parte del suo tempo. In quest’area sono aggregati gli spazi del Nucleo con camere e servizi. Il Nucleo è lo spazio riconducibile al concetto di “casa”; al suo interno, l’area delle camere è riconoscibile come la “zona notte” mentre la “zona giorno” è individuabile nell’area dei servizi. In queste zone si può ritrovare una gradualità di spazi, privati (camere e servizi igienici relativi) e semi-privati (cucina, sala pranzo, e altri servizi di Nucleo), capaci di garantire requisiti di privacy e di socializzazione, seguendo come modello di riferimento l’ambiente domestico e familiare. Seconda fascia: l’Area Funzionale della socializzazione. Comprende gli spazi destinati alle attività comuni e alle relazioni sociali tra gli ospiti “interni” alle RSA dei diversi Nuclei e tra gli ospiti “esterni” . I requisiti di questi spazi li collocano funzionalmente, e quindi progettualmente, al centro della vita e dei percorsi vissuti dai residenti della RSA e dagli operatori, visitatori, ospiti esterni; si trovano in prossimità dei Nuclei o in aree direttamente ad essi collegate. La posizione “centrale” di questi servizi di vita collettiva consente il massimo livello di integrazione dell’anziano nella vita comune, oltre a facilitare il controllo delle attività degli ospiti. Terza fascia, comprende tre Aree Funzionali: l’Area destinata alle Valutazioni e alle Terapie (AV - Servizi sanitari), le Aree Generali di Supporto (AG - Servizi generali) e le Aree Generali di Supporto Fuori Standard (FS - Servizi integrativi). Qui si trovano le Unità spaziali relative agli ambienti destinati, oltre che agli ospiti delle RSA, ai fruitori esterni , quelli destinati ad ambulatori, terapia riabilitativa e attività ginniche, gli spazi della portineria, posta, telefono, lavanderia, ecc., fino agli spazi per la sala ristorante, la foresteria, ecc. E’ la fascia dove prevale il carattere di “apertura” e di integrazione con il territorio e gli spazi urbani adiacenti alle RSA; le soluzioni progettuali da adottare devono quindi consentire contatti, soprattutto visivi, con la vita che si svolge fuori dall’edificio. Se Aree Funzionali e Unità Spaziali definiscono spazi ed attività specifiche come da norme vigenti, la loro estensione ed organizzazione spaziale dipende dalle dimensioni della RSA che si deve progettare, quindi dal numero di ospiti e dalle modalità di funzionamento dei servizi offerti.


B

VIA IPPOLITO SALVIANI

VIA IGNAZIO NOCCIOLI

A

A

B

pianta piano terra 0 1

5

N

pianta piano tipo

10


vista 3D

DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO EDILIZIO Sull’area fondiaria si realizzerà un edificio disposto ad L avente funzioni non residenziali, più esattamente una R.S.A. disposto su cinque piani. L’edificio è caratterizzato da un atrio d’ingresso dove saranno dislocati due ascensori ed una scala centrale che collegheranno i piani dell’edifico dal seminterrato al terrazzo di copertura. La struttura portante dell’edificio sarà realizzata con telai di c.a. e solai in latero-cemento; in particolare le murature perimetrali saranno realizzate con doppia parete vetrata all’interno e frangisole all’esterno, con passerelle di servizio esterne per tutti i piani. Esternamente parti di facciata cieche saranno rivestite con travertino, mentre i locali tecnici e di servizio con lastre metalliche. Il tetto a copertura sarà di tipo piano, con locali adibiti in parte a servizi tecnici ed in parte a giardino pensile, con finalità anche terapeutiche per gli ospiti. PARCHEGGI I parcheggi ad uso privato sono previsti in parte in superficie e in parte nell’interrato. L’accesso al parcheggio in superficie avverrà dalla via Salviani , mentre il parcheggio interrato sarà servito da una rampa da via Noccioli. Per il calcolo dei parcheggi si sono seguite le norme disposte dal Piano Particolareggiato secondo il rapporto di 1 mq/10 mc edificabili.

ubicazione

Comune di Fiumicino - Roma

tipologia intervento

nuova costruzione

capacità ricettiva soggetto attuatore progetto

80 ospiti Garfim srl. - Italcliniche Architetto Carlo Leopardi coll: arch. Erika Buoncristiani

anno di completamento

2011

nuova costruzione volume fuori terra volume entro terra superficie utile lorda superficie funzionale utile superficie parcheggio

mc mc mq mq mq

13.512 6.160 4.222 3.330 1.358


foto di cantiere

PIANO INTERRATO Al piano interrato sono previste oltre ai parcheggi le seguenti funzioni: -Locale raccolta rifiuti -Deposito biancheria sporca -Deposito di biancheria pulita -Locale d’arrivo catering -Spogliatoi e servizi per il personale -Deposito per gli ospiti -Camera ardente PIANO TERRA Il piano terra è impostato a quota +0,90 dal piano stradale al quale sarà raccordato per mezzo di rampe e scale e zone a verde. L’ingresso sarà preceduto da un ampia corte scoperta, collegata con due camminamenti che condurranno alla scala e ai due ascensori che connettono i vari piani. Al piano terra sono collocati, oltre all’atrio d’ingresso dell’edificio, gli spazi di relazione con l’esterno e di socializzazione secondo le seguenti aree spaziali: -Soggiorno comune -Sala polivalente -Locale per attività occupazionali -Locale per il culto -Angolo bar -Locale per servizi all’ospite Al piano terra è disposta la palestra con le aree spaziali connesse. La palestra, che appartiene all’area funzionale della valutazione e delle terapie, è completata ai piani superiori dalle altre aree spaziali, collocate in prossimità dei collegamenti verticali in modo da non interferire con le attività più propriamente residenziali .

PIANO TIPO (Piano primo,secondo,terzo,quarto) Il piano tipo coincide con l’area funzionale della residenzialità le cui aree spaziali sono di seguito elencate -Camera e servizio igienico camera -Spazio soggiorno e saletta pranzo -Cucina attrezzata -Ambulatorio medicheria -Bagno assistito -Locale vuotatoio -Locale biancheria pulita -Locale biancheria sporca -Locale per personale di assistenza -Servizio igienico per personale di assistenza Il piano residenziale tipo prevede nuclei di venti posti letto, articolati in dieci camere doppie dotate,ciascuna, di servizio igienico riservato. Il piano tipo per una migliore fruibilità degli spazi comuni è articolato secondo uno schema che colloca tali spazi al centro di due gruppi di cinque camere . Il collegamento con le aree di servizi è assicurato, oltre che dagli ascensori, da due monta-lettighe poste alle estremità del piano. PIANO COPERTURA Sul piano copertura troveranno spazio locali tecnici e di deposito e sarà inoltre realizzato un ampio giardino pensile, date le potenzialità terapeutiche che il verde ed il giardino hanno per gli anziani affetti da patologie cognitive e comportamentali. Giardino, nel quale, oltre alla deambulazione, si potranno svolgere attività occupazionali, percettive e sensoriali con funzione terapeutica estremamente importante. Una vasca per ortaggi permetterà piccoli lavoretti con la terra, e la possibilità di avere diversi tipi di piante e fiori.


foto di cantiere


foto di cantiere


foto di cantiere


vista

vista dal parco pubblico


vista


sezione A-A

sezione B-B


vista della corte d’ingresso

vista della corte d’ingresso


vista dal balcone di una stanza


vista scala centrale

vista scala centrale


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