CARP E FEEDER FISHING N.4 LUGLIO - AGOSTO 2018

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04 2018

RIVISTA DIGITALE BIMESTRALE GRATUITA

Fipsas fiops - lbf

CARPFISHING L’ombelico del mondo

FEEDER

Pasturare ma non troppo

CATFISHING

Grossi calibri con il caldo


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graziano giambastiani Direttore Editoriale

NUMERO 4 EDITORE MATTEO MARMOCCHI

Numero Registro Operatori di Comunicazione 26536

direttore responsabile

Matteo Marmocchi matteo@carpefeederfishing.it

consulenti

White Koy, Graziano Giambastiani, Dario Ferrari, Dino Ferrari, Stefano Francia, Mattia Travasoni, Mauro Pitorri, Raffaele Mapelli, Simone Gatti, Michele Vallesi, Fabio Azzi, Alessandro Peracchi, Mick Henderson

direttore editoriale

Graziano Giambastiani graziano@carpefeederfishing.it

videoimpaginazione

Matteo Marmocchi

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è una pubblicazione bimestrale MATTEO MARMOCCHI Registrata presso il Tribunale civile e penale di Bologna con il numero 8458

graziano@carpefeederfishing.it

proprietà

MATTEO MARMOCCHI www.carpefeederfishing.it

Luglio/Agosto 2018

Tutti i diritti sono riservati. L’invio di fotografie e materiale dattiloscritto alla Redazione, autorizza implicitamente la pubblicazione a titolo gratuito sulla rivista Carp e Feeder Fishing. I manoscritti ed il materiale iconografico inviati in Redazione non verranno restituiti. Sono vietati la pubblicazione e l’utilizzo anche parziale di testi, foto e disegni, se non espressamente autorizzati.


SL U OMM A R I O G L I O - A G O S TO pr o v e pr o d o t t i 32 any water 74 middy 90 NASH 112 cc moore 142 imperial baits

r u b rich e 6 news 8 fipsas 12 fiops 14 cfi 16 lbf 178 OROSCOPO

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34,000 KG AL BRIDGE’S LAKE

l’ombelico del mondo

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piccoli ambienti, grosse soprese

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estate... da carpe

sono felice perché... amo pescare!

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avventura francese

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solid bag il meglio di sempre

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i verdi prati di casa

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a caccia di mostri

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a feeder nei canali

fishing

la prima volta non si scorda mai


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I TA L I A E-ZINE

H S NA Luglio 2018

N° 13 Giugno/

Tecnica CARPE CON LA C... MAIUSCOLA PESCA A LANCIO...

Prove Pesca SCOPEX SQUID SKINLINK BULLET MONO

O C I R T T E L E O R D I O G A L IL

il nuovo numero della rivista di

Nash


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SETTIMO CARP SUMMER FESTIVAL Si è svolto in un clima di festa il settimo Carp Summer Festival organizzato da Hobby Pesca e Acquari a Casalmaggiore. Il bel negozio di Eugenio Morini, ha messo a disposizione una fiera con alcune delle principali aziende di settore, tra cui NASH, IMPERIAL BAIT, FOX, TRAKKER e KKARP per la pesca al siluro. Decine di tende montate, altrettante brande e sedie, con i maggiori testimonial per ogni azienda, intenti a rispondere alle domande dei moltissimi visitatori provenienti da tutta Italia. Un evento che apre la stagione estiva del carpfishing, una due giorni supporta anche da un angolo ristoro. Eugenio vi invita all’ottava edizione l’anno prossimo, 15-16 giugno 2019!

news

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CC Moore Carpfishing Stories #3 Un video prodotto da due eccellenti membri del Team CC Moore Italia, Matteo Schenetti e Marco Balzola. Un viaggio in acque francesi dove il tempo avverso e la difficoltà di pesca non sono mancati. Matteo e Marco hanno raggiunto comunque il loro obiettivo mettendo a segno pesci senza paragoni trasmettendo riprese estremamente professionali e cariche di emozioni. Un video da vedere tutto d’un fiato, tanto bello che quando finisce lo si vorrebbe riguardare subito d’accapo. Presto ovviamente il seguito! I due bravissimi anglers sono già al lavoro probabilmente ancora con Pacific Tuna.

NEWS

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FIPSAS ROVIGO Continuano le operazioni di ripopolamento nelle acque in concessione a FIPSAS in provincia di Rovigo. Dopo la recente semina di circa 1200 esemplari di luccetti, nella giornata di mercoledì 13 giugno sono state fatte ulteriori immissioni di novellame per circa 800 kg fra Carpe, Tinche e Anguille. Per settembre sono previste nuovamente semine di Storioni nel fiume Po. A breve inoltre, FIPSAS si farà carico della gestione di ulteriori massicci ripopolamenti nelle acque libere NON in concessione, in virtù di un progetto regionale finanziato dalla Regione Veneto. Non ci stancheremo mai di ringraziare tutti i volontari che offrono il loro contributo ed in modo particolare le nostre Guardie Giurate Volontarie impegnate costantemente sul doppio fronte del contrasto all’illegalità da una parte, collaborando con le maggiori Forze di Polizia e la gestione delle acque attraverso i continui piani di ripopolamento e relativi monitoraggi.

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FIPSAS perugia LOTTA AL BRACCONAGGIO PRESSO IL BACINO DI PIETRAFITTA Grande successo della FIPSAS Perugia in collaborazione con il comando guardie ambientali delle associazioni Agriambiente ed A.E.O.P. (guardie giurate particolari e volontarie), con i Carabinieri Forestali del Comando Regionale e con i Carabinieri di Tavernelle e di Città della Pieve. Un lungo ed estenuante braccio di ferro tra un nutrito gruppo di malviventi non Italiani e la FIPSAS Perugia coadiuvata dall’Arma dei Carabinieri e da 2 associazioni di Guardie Giurate Volontarie è andato in scena presso il bacino di Pietrafitta tra il 22 aprile e la notte tra il 29 e 30 maggio. Le tante foto trappole e i vari sistemi di segnalazione sparsi per l’impianto hanno infatti rilevato, in numerose occasioni, la presenza sospetta di alcuni personaggi intenti a stendere reti da pesca all’interno del lago in orari notturni e successivamente ad allontanarsi con il pescato sottratto indebitamente. Dopo un paio di occasioni in cui i malviventi hanno avuto la meglio su gli organi di sorveglianza e sullo staff FIPSAS finalmente, nella notte tra il 29 e il 30 di maggio, il Presidente della Sezione di Perugia, Daniele Capezzali, il custode del lago Roberto Zugarini, i tesserati Leonardo Topini, Martina Lorenzini e Cesarini Francesco, in collaborazione con le Guardie Giurate Lauro Mortolini, Thomas Balduini, Gabriele Ursini, Franco Ursini, Ga-

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briele Moroni, Abdelilah Mokhchane e l’Arma dei Carabinieri, sono riusciti nell’intento di catturare e denunciare i pescatori di frodo e altresì di sequestrare il gommone utilizzato e le reti già stese in acqua liberando così, tra tutto, oltre 10 quintali di carpe, amur e black bass che senza tale intervento sarebbero andati sicuramente a rinfoltire quel mercato nero di pesce d’acqua dolce che da ormai qualche anno prolifera tra l’Italia e alcuni Paesi dell’Est Europa. Oltre che alla perseveranza e all’intraprendenza dei componenti della sezione Provinciale FIPSAS di Perugia e dei vari organi di controllo già citati, il tutto è stato possibile anche grazie ai moderni sistemi di videosorveglianza e alle telecamere termiche in dotazione presso l’impianto di Pietrafitta che hanno facilitato e di gran lunga la riuscita del piano di difesa. Vista l’efficacia di tali sistemi, su tutto l’impianto di Pietrafitta, verrà quanto prima effettuato un ulteriore ampliamento della rete di sorveglianza e di certificazione di eventuali reati in modo da rendere sempre più difficile il ripetersi

Le immagini sono il palese esempio di quanto sia complicato il lavoro di chi la notte cerca di combattere la piaga del bracconaggio. Nella pagina a fianco la sequenza delle foto trappole che hanno incastrato i bracconieri

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di tali eventi da parte di personaggi poco graditi al mondo della pesca sportiva. In attesa che le varie denunce facciano il loro corso e che la legge punisca i malviventi ci sentiamo in dovere di ringraziare tutti coloro che, senza curarsi piÚ di tanto degli eventuali rischi, hanno messo a disposizione il loro tempo e le proprie risorse affinchÊ la lotta al contrabbando del pesce d’acqua dolce facesse segnare una nuova vittoria in una guerra che appare ancora davvero troppo lunga e difficile da combattere. Grazie Ragazzi...

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Segui il canale Youtube FIOPS ROBERTO TRABUCCO VICE PRESIDENTE FIOPS: ‘Le aziende che hanno fondato e sostengono economicamente la FIOPS vogliono difendere la pesca e sopratutto i pescatori. Ci chiediamo le altre aziende cosa stanno aspettando?’

INCONTRO DELLA FIOPS CON L’ASSESSORE ALLA PESCA DELLA REGIONE VENETO GIUSEPPE PAN Prosegue l’impegno della FIOPS - Federazione Italiana Operatori Pesca Sportiva nella valorizzazione delle opportunità legate alla pratica della pesca sportiva e ricreativa nelle regioni italiane. Dopo l’incontro di ieri con i vertici della Regione Calabria il direttoreFrancesco Ruscelli ha incontrato stamani l’assessore alla pesca della Regione Veneto Giuseppe Pan accompagnato dal comandante Dario Baraldi di Catamarano Confort di Chioggia e da Pako Massaro.

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Oggetto dell’incontro la creazione, anche con la regione Veneto, di un percorso per l’implementazione delle capacità di valorizzazione in termini di marketing territoriale che la pesca sportiva in mare e nelle acque interne della Regione può produrre. I temi affrontati sono tra quelli più seguiti dalla Fiops: lotta al bracconaggio, pesca nei porti, barriere antistrascico, educazione ambientale, salvaguardia dei fondali. Per approfondire le varie questione saranno organizzate nelle prossime settimane iniziative specifiche. COME ADERIRE A FIOPS Il Direttore della FIOPS Francesco Ruscelli parla della campagna adesioni 2018. Scopri come poterti tesserare, oppure, se sei già tesserato, come rinnovare la tua iscrizione.

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In memoria di Nicola Nei giorni 16-17 Giugno 2018 si è svolto il 25° Enduro Sociale della Sede N°30 La Regina Rovigo, evento organizzato presso il Lago Caselle. Presenti alla manifestazione 9 coppie che si sono sfidate in un clima disteso e goliardico e nel rispetto reciproco. Particolare successo è stato il Terzo Tempo anticipato alle 12:30 del Sabato, in cui tutti i partecipanti hanno deposto le canne per riunirsi attorno ad una tavolata in cui oltre ad aver soddisfatto il palato di tutti i presenti è stato possibile confrontarci ridendo e scherzando creando un atmosfera davvero bella per un gruppo che si è dimostrato davvero eccezionale. Nel complesso è stato un evento che è stato pensato in modo Diverso e ideato per stare insieme come fosse una pescata in compagnia ma con un pizzico di competizione e rivalità: per la cronaca sono stati catturati N°34 pesci per un peso complessivo di 372,200 Kg, i vincitori sono stati la coppia Zurma – Borghetto che hanno saputo interpretare nel migliore dei modi la postazione assegnata totalizzando un peso di 126,800 Kg e il Big Fish della manifestazione amour di 18,800 Kg, al secondo e terzo posto si sono classificate rispettivamente le coppie Omietti – Zannato e Omietti – Prosdocimi. Il premio più ambito è andato alla coppia Bisson – Munerato che si sono aggiudicati il Cucchiaio di Legno 2018 essendosi classificati con il dispiacere di tutti all’ultimo posto. A fine gara sono stati premiati tutti i partecipanti, e questo è stato reso possibile grazie all’aiuto degli sponsor: FISHFOOD di Florian Mirko e La Mincio di Luca Foroni che ci hanno sostenuti nell’organizzare questo evento e a cui vanno i nostri più sentiti ringraziamenti. A nome del Consiglio Direttivo ringrazio tutte le coppie presenti a cui vanno i miei sinceri complimenti, e a quelle persone che si sono prodigate per organizzare nei minimi dettagli questo even-

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to, in particolar modo Mattia Bisson che si è occupato dell’organizzazione del Terzo Tempo con i complimenti finali da parte di tutti con recensioni estremamente Positive per il cuoco Massimo Moschetta, definito un Maestro della Griglia, inoltre un ringraziamento va anche ai due Giudici di gara Donato e Figlio che ci hanno assistiti per la pesatura e il regolare svolgimento della gara. Valore aggiunto di questo Nostro raduno è stata sicuramente la presenza di Agostino Zurma Presidente Nazionale CFI, che come Socio onorario della Sede N°30 La Regina Rovigo, non ha voluto mancare a questa nostra sfida annuale e di questo ci sentiamo Fortunati e orgogliosi. Alla fine non sono mancate le foto di rito delle premiazioni e l’immancabile foto di Gruppo finale in cui è stato ricordato il Nostro legame con Nicola Perin, Ragazzo molto legato al Nostro Club e a CFI, scomparso nel 2015. Questo è il nostro modo di ricordarlo per continuare a rendere visibile il filo che ci unisce con la sua Famiglia con cui ci teniamo in contatto ancora oggi. Ancora una volta ci sentiamo soddisfatti perché i commenti Positivi sono continuati fino a tarda sera con continui scambi di messaggi, segno sicuramente del buon esito di questo evento, sono queste piccole cose che lasciano un enorme soddisfazione in tutti coloro che dopo tanti anni continuano a riconoscersi nei Valori del Carpfishing e in CFI, e sono queste piccole cose che ci spingono ad andare avanti sempre e comunque e a credere in quello che facciamo. W La Regina Rovigo, W CFI ci vediamo alla Prossima.

Pegoraro Stefano

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XIV Raduno Nazionale LBF Italia Nel weekend del 28-29 Aprile 2018 si è svolto presso l’incantevole cornice dei Laghi La Ninfa di Barcaccia di San Polo d’Enza (RE) l’XIV Raduno Nazionale LBF Italia Lasciamo parlare le immagini.

Il contesto…

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Il comitato d’accoglienza di San Polo, cuochi del servizio “gnocco fritto”, gestori, presidenti, addette al servizio… a loro va il nostro immenso grazie!

Un’occasione per stare insieme…soci provenienti dal Nord fino al Centro Italia

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Gara – Coppa delle Sezioni si aggiudica in titolo per il 2018 la Sezione LBF Taro Secchia con la coppia Filippo Tonarelli ed Eros Blade Scasciamacchia, nella foto con il resto dei tarosecchiani

Momenti della Cena Sociale e della nostra consueta Lotteria di Beneficienza – col quale abbiamo sostenuto la nostra adozione a distanza con Action Aid – e l’attività della Onlus Steps Aba di Roma

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P r e m ia z i o n e sca t t i 1 ° c o nc o rs o f o t o grafic o – L b f C lick Ecco gli scatti premiati 1 Classificato: “L’Attesa” di Marcello Calandrini 2 Classificato: “Dream of Mirror” di Federico Marchi 3 Classificato: “Panta Rei” di Francesco Falconi Nell’immagine la premiazione di Federico Marchi Altre note di colore dal Raduno

Un doveroso grazie a tutti i Soci che ci hanno onorato con la loro presenza, e a chi ci ha fatto sentire ancora una volta a casa nostra!

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34,000 KG

AL BRIDGE’S LAKE

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Testo e foto di Michele Vallesi

La sessione era stata programmata per le riprese del video in cui presentavamo il lago in questione, in tutte le sue sfaccettature. L’obiettivo era quello di catturare, tanto, con la speranza che tra un pesce e l’altro ci sia stato qualche peso importante

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Arrivati al Bridge’s Lake, dopo esserci confrontati con il nostro operatore video su come impostare la sessione, ci dirigiamo verso le nostre postazioni, 6 e 7, per iniziare a preparare il campo. Io decisi di pescare a sinistra, in una bella ansa, ricca di vegetazione ed ostacoli sommersi, dato il periodo pre-frega, sembrava la soluzione migliore. Mentre il mio socio Paolo decise di mettersi a destra, in modo da sfruttare sia il sotto sponda sia i basamenti dei piloni del ponte. In poco tempo il campo base era pronto, i nostri pod erano già montati, non ci rimaneva che iniziare a calare i nostri terminali. In questa cava è possibile usare la barca per svolgere l’azione di pesca, un ottima cosa! La scelta delle esche era abbastanza scontata, Peach & Papaya e Banana & Scopex erano a mio avviso le due soluzioni migliori. Esche dolci e fruttate, molto digeribili e con la capacità di dare il meglio sin dalla prima ora di immersione, tutto quello di cui avevo bisogno! Senza trala-

Una classica immagine di questo grande specchio d’acqua caratterizzato dal ponte che lo taglia al centro, le basi dei piloni sono il riferimento per calare gli inneschi

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Un momento di relax durante la registrazione del video che ha immortalato la cattura di un pesco di oltre 34 chili...

sciare la miriade di catture che vanta la Banana & Scopex di casa Any Water. Per la pasturazione ho optato per delle 14 mm, dato che non sono presenti molti pesci di disturbo, come cavedani, scardole e breme. Come inneschi ho utilizzato delle Balanced da 20 mm e dei piccoli snow-man 14/14 mm. Il momento più determinante della sessione, dove calare gli inneschi. Essendo una cava sorgiva, suppongo che la temperatura in acqua alta sia ancora freddina, cosa che mi conferma l’ecoscandaglio, marcando il termoclino intorno ai 5 m di profondità. Quindi decido di svolgere la mia azione di pesca prettamente in acqua bassa, da 0,8 a 2 m di profondità, scelta azzardata? Chi lo sa… Posiziono tre canne, in maniera maniacale come sempre, e la quarta? Avevo intercettato gli spot che ritenevo più redditizi, quindi pensai ancora un attimo a dove mettere quella maledetta canna. Lungo la sponda vi è un relitto di una vecchia imbarcazione di legno, e per un attimo pensai di metterla proprio li dentro, ma dopo un attenta “supervisione” capii che era come poggiarla fuori dall’acqua, ma mentre mi allontanavo vidi una “pulita” in pochi cm di acqua, proprio nei pressi del relitto, leggermente sulla destra. Dato che si stava facendo tardi, senza esitare ancora, posizionai la canna proprio in quella chiazza di pulito, grande come una palla da calcio, chiaramente a vista! 34,000 kg al Bridge’s Lake Pag.23


Posato il terminale con una singola bilanciata da 20 mm Banana & Scopex, pasturai con un paio di manciate delle medesime boilies affondanti ed un paio di palettate di Pellet Mix al Robin Red. Tornato a riva, compio i miei riti per controllare frizioni/avvisatori e boe, poi mi concedo un po’ di relax osservando il lago sorseggiando un caffè. Dopo aver consumato un pasto veloce, decidiamo di metterci in branda data la giornata stancante, un ultimo briefing per decidere dove e come fare le riprese in caso di cattura notturna e via in tenda. Passano solamente poche ore e la centralina emette un paio di bip, tempo di tirarmi su dal letto ed aprire la zip della porta, che una partenza fulminea mi fa scattare immediatamente sulla canna. Ferro e nonostante il nylon in bobina, riesco subito a capire che è un bel pesce ma, dopo nemmeno 10 metri sento il filo entrare nelle legnaie, fino a bloccare il pesce. Senza esitazione salto 34,000 kg al Bridge’s Lake Pag.24


in barca e mi dirigo verso lo spot più velocemente possibile. Arrivatogli sopra, riesco ad intravedere il filo che passa sotto un tronco e con l’ausilio del manico del guadino, riesco a tirarlo fuori, continuando a seguirlo e districarlo tra i vari rami e ramoscelli sommersi. Nemmeno un minuto per compiere il tutto, ma, in qual momento sembra passare un’ora! Riesco a liberare completamente il nylon e mi accorgo che, fortunatamente, il pesce era al di fuori degli ostacoli, verso il lago aperto. Inizia così il vero tira e molla, durato all’incirca 20 minuti, in quanto la signora non aveva nessuna voglia di mostrarsi. Mi trascina fino a sotto il ponte, dove, tra una ripartenza e l’altra, inizia ad affiorare. Riesco ad intravedere la sagoma e penso, è grossa! Credevo un pesce intorno ai 27/28 kg, poi una volta entrata nel guadino, realizzo, ed esclamo “ragazzi qui siamo sui 30”! Rientro a riva e Luca, il nostro cameraman, aveva già posizionato un numero indefinito di fari e faretti, oltre alle varie macchine per foto e video. Posiziono il pesce all’interno di una sacca galleggiante e lo slamo in acqua, onde evitare spiacevoli asole all’interno della bocca, poi con tutte le precauzioni del caso, tolgo delicatamente la rete del guadino da sotto il pesce, in modo da non avere stecche che potrebbero recare danni alla livrea.

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Per affrontare questa sessione sono state impiegate esche con particolari caratteristiche, sia meccaniche che attrattive. A fianco le bilanciate Banana-Scopex che in questo caso si sono rivelate delle esche davvero micidiali

Nel frattempo Paolo aveva già preparato il materassino e la bilancia. In due solleviamo la carpa e la poggiamo sul materassino, sempre tutto in maniera ultra delicata, data la mole e quindi l’età del pesce. Agganciamo lo sling ed iniziamo a sollevare, 20-25-30-35... 35.750 kg che al netto della sacca, 1,6 kg, si trasforma in 34,150 Kg di regina! Lo stupore e l’emozione erano alle stelle, mai visto un pesce così grande! Filmiamo senza troppa preparazione, emozioni reali. Un pesce che, nonostante l’età, si presentava in ottimo stato, la livrea era perfetta e la bocca non presentava “strappi”. Qualche foto, rigorosamente in acqua, e subito via col rilascio. Trattenere pesci del genere, per un lungo periodo fuori dall’acqua risulterebbe da incoscienti. Durante la notte, un’altra partenza, stavolta sulla canna di Paolo, quella posizionata a ridosso dei piloni del ponte. Una Regina di 19 Kg, anch’essa in perfetto stato di salute. Foto di rito e subito rilasciata. Dopo la prima nottata “di fuoco”, ci aspettavamo un incremento di catture nei giorni seguenti, invece non fu’ così. 34,000 kg al Bridge’s Lake Pag.28


CATTURE Le due notti successive furono molto “sterili”, solamente un paio di pesciotti ed un amur di piccola taglia. Tutto sommato non potevamo lamentarci! Bridge’s Lake...nuova gestione al top! Il regolamento è abbastanza rigido, come piace a me e, credo alla maggior parte dei carpisti, non è un luogo per poter fare delle scampagnate tra amici. 34,000 kg al Bridge’s Lake Pag.29


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Al Bridge’s Lake si và per pescare. La nuova gestione del lago sembra essere partita veramente con il piede giusto, ottimi propositi e progetti a lungo termine, atti a migliorare non solo la condotta del lago (dato la prima alquanto discutibile) ma bensì anche le acque libere del centro Italia. Moltissimi servizi e qualche comfort, tutto nel rispetto della natura e degli altri pescatori. Ci sono tutte le carte in regola per poter far bene e io posso solamente limitarmi a fargli un grandissimo in bocca al lupo. Michele Vallesi

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FOCUS prodotto carpfishing

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BIG... BAITING La linea di esche BIG BAITING è stata realizzata per soddisfare chiunque faccia utilizzo di una grande quantità di esche. Sostenere campagne di pasturazioni importanti, come ad esempio nei grandi laghi e fiumi, non sarà più un problema. Grazie alla loro composizione, attentamente studiata e testata, vi permetterà di ottenere ottimi risultati sia nel breve che nel lungo periodo, senza mai infastidire il pesce. L’intera linea viene prodotta all’interno dello stabilimento della VARIO SNC, produttrice e distributrice di tutti i prodotti del marchio Any Water, quindi avrete a che fare con esche 100% made in Italy. Tutte le materie prime impiegate, sono fresche e di prima qualità, come le farine di cereali, i dolcificanti, i birdfood e gli aromi.

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Ciò è stato possibile da realizzare grazie alla capacità produttiva giornaliera di circa 1250 Kg ed anche alle materie prime acquistate in quantità tali da ottener il miglior prezzo possibile, il tutto sommato ad una politica Aziendale atta a proporre un prodotto Low Cost la quale ci permette di offrire una buona esca ad un ottimo prezzo. Vengono prodotte nei diametri: - 14-20-24 mm. Sono confezionate in pratici imballi da 5 kg in ben 9 gusti: • Banana & Scopex • Cocco/Banana • Strawberry & Asafoetida • Indian Spice • New Age • Tangerinee /Squid • Peach & Papaya • Caramel Nut • 6.5 Ogni pacchetto, riporta sul retro la scheda con: lista ingredienti, analisi chimico-fisica, lotto di produzione e data di scadenza. Il tutto come sinonimo di garanzia e qualità.

Visita il sito: www.anywater.eu BIG... BAITING Pag.34



carpfishing

di E I R O ST

A C S PE

PICCOLI AMBIENTI, GROSSE SORPRESE

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Testo e foto di Fabio Azzi

Uno stile di pesca che esalta le fantasie piĂš strane, con cambi di spot continui e precisi, affrontando la passata primavera con delle condizioni ambientali non proprio favorevoli

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Spesso questi piccoli ambienti sono un’ottima palestra per affinare la propria esperienza, mai sottovalutare queste acque che regalano belle soddisfazioni

Una pesca che andremo a effettuare esclusivamente al lancio con canne di basso libraggio appunto per aver un contatto esaltante. Questa primavera scombussolata da fitte nevicate rende l’acqua ancora gelida che riesce a mandar il termometro a toccare malapena gli 8 gradi, i passi ancora nell’erba ghiacciata prima dell’alba mi spingono ad aprire la mia attrezzatura lontano dallo specchio d’acqua per non insospettire nessuno. Mi affido a due soli inneschi, montati entrambi a omino di neve 15/10 mm innescati su un amo n°6 con un montaggio BolwOut Back il mio preferito in queste situazioni. Lanci precisi e silenziosi vicino a spot che ho reputato nei giorni scorsi capaci di regalare risultati, inneschi circondati da poco più di 10 palline in modo Piccoli ambienti, grosse sorprese Pag.39


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CATTURE da provar a mandare il pesce ancora bello fermo, a mangiare solo in prossimitĂ del mio innesco. I rami in acqua dove ho calato fanno appena in tempo a illuminarsi con il primo sole mattutino, che il segnalatore di destra emette tre bip necessari a farmi volare sulla canna e ferrare. Il combattimento ĂŠ al minimo delle forze Piccoli ambienti, grosse sorprese Pag.41


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CATTURE Piccoli ambienti, grosse sorprese Pag.44


trattandosi di un pesce di piccola taglia, ma io sono alla ricerca di emozioni, non di quantità , a me quello che piace di questa pesca Ê appunto vivere la natura, e queste piccole carpe, un giorno saranno pronte a farci sudare per farsi vedere ancora, nulla può esaltare cosi tanto le mie emozioni, come lo star seduto ore e ore a vivere questi spettacoli.

Fabio Azzi Fabio Azzi

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carpfishing

L’OMBELICO DEL MONDO

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Testo e foto di Mauro Pitorri

Spesso mi ritrovo a pescare nei laghi naturali perché non riesco a stare lontano per lungo tempo dall’affascinante contesto del canneto che abbraccia dolcemente lo specchio d’acqua come mura di cinta di un ottocentesco castello

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Sì!!! Forse nel mio animo più profondo dopo tanti anni di pesca, vedo un lago naturale come un castello imponente ed inespugnabile, dove nel suo interno vive protetta una ricca corte di carpe, che nei misteriosi sotterranei trova astutamente cibo pace e gioia, in ritmi naturali scanditi dal tempo delle stagioni. In passato ho già scritto sulle mie esperienze di pesca nei laghi na-

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Spesso le carpe di taglia in periodi stagionali particolari o in presenza di pressione di pesca si staccano dalle ninfee per cercare altrove forme di nutrimento

turali, concentrando le riflessioni sui delicati ritmi che condizionano le carpe in spot produttivi specifici a ridosso del canneto o delle ninfee; ora invece voglio esprimere un concetto strategico di pesca che adotto in questa tipologia di acque che si discosta da quello classico. Nella mia continua ricerca della chiave di lettura di un lago naturale, ho espresso in passato questo pensiero di poche righe “Spesso le carpe di taglia in periodi stagionali particolari o in presenza di pressione di pesca si staccano dalle ninfee per cercare altrove forme di nutrimento, e un terminale depositato “nel nulla”, concretizzerà un risultato inaspettato che darà gioia immensa”. In realtà intorno a quel “nel nulla” tanto ricercato, ho trovato il lasciapassare per quei labirinti che mi hanno condotto da carpe celate e stanche del muro di cinta. I laghi naturali nella maggiore dei casi se analizzati con ecoscandaglio si presentano con fondali abbastanza regolari, con pochissime e graduali variazioni e con l’assenza di ostacoli centrali che possono rappresentare un riferimento. Ovviamente questa conformazione del fondale così tipicamente lineare non ci deve scoraggiare, perché in quel deserto apparente di melma e fango si nascondono fasce di terreno che hanno una diversa consistenza e durezza L’ombelico del Mondo Pag.49


L’ombelico del Mondo Pag.50


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dove le carpe migrano e stazionano per lungo tempo perché trovano nutrimento e la sicurezza occulta della profondità. Tanti anni fa pescando con regolarità in tre laghi naturali della mia provincia, mi trovai in difficoltà perché le carpe sembravano sparite nel nulla, dal momento in cui quasi tutte le mie calate che ricoprivano spot sicuri a bordo delle ninfee e canneto non sembravano di colpo più in grado di produrre partenze. Questa condizione dopo qualche tempo di mille interrogativi e assurde supposizioni mi fece arrivare al punto di ricominciare tutto da capo per ricercare le carpe, con un pensiero e una sicurezza diversa, imponendomi di intraprendere questa avventura accantonando totalmente tutto quello che fino al

Una presentazione perfetta con un D-Rig realizzato dal nostro Mauro, un vero maestro nella realizzazione dei rig

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quel momento era certo. Una cosa che mi incuriosì facendomi scattare una strana molla dentro, furono i terreni della grande pianura che inglobava uno di quei laghi con uno specchio d’acqua da 70 ettari; erano stati da poco arati, ed il gioco di colori della terra per la prima volta mi portò a voler calpestare quei terreni che evidenziavano fasce diverse di materiale terroso, dove lunghe composizioni di colore chiaro argillose e dure si alternavano a strisce nere friabili e soffici. Non sò perché ma ipotizzai che anche il fondo del lago poteva in qualche modo essere caratterizzato da fasce di terreno dalla diversa consistenza, e che queste potevano influenzare la dislocazione del cibo e con esso le traiettorie delle carpe. Iniziai a solcare con la barca il lago, non più navigandolo parallelo al canneto, come ero solito fare per individuare nelle ristrette vicinanze del canneto o ninfee quello che secondo il mio giudizio era un buon posto, ma a strisce da una sponda all’alL’ombelico del Mondo Pag.53


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Di fronte a pesci sani e vigorosi, la taglia è un qualcosa di non rilevante...

tra letteralmente “pettinando” il lago, stimolato da tanta perseveranza, ecoscandaglio e una canna armata con un piombo. Navigando a bassissima velocità cercavo di associare la linea di fondo riportata dall’eco alla sensazione che mi trasmetteva il piombo mentre lo urtavo in verticale sul fondo, facendomi un’idea della composizione del fondale. Per individuare la composiL’ombelico del Mondo Pag.56


Nella sessione successiva non ebbi il coraggio di depositare tutti i miei terminali nelle zone che avevo individuato al centro del lago...

zione del fondale usavo la tecnica del “Leading�, dopo un pomeriggio in barca con le braccia stanche e la mente affaticata, riuscii a trovare nella parte centrale del lago tre fasce di fondale durissimo, una di queste era lunga circa 20 metri e larga 10. Incredibile!!! In quella distesa di melma quando percepii il piombo che urtava il fondo senza sprofondare saltai dalla gioia e con un marker fissai subito le zone. Nella sessione successiva non ebbi il coraggio di depositare tutti i miei terminali nelle zone che avevo individuato al centro del lago, sebbene mi ero preoccupato precedentemente di pasturarle con una modica L’ombelico del Mondo Pag.57


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quantità di boilies, collocando solo uno dei tre terminali nel nuovo spot. Alla fine di quella sessione la canna al centro lago fu l’unica a catturare carpe, tra le quali una bellissima specchi di 20 kg che mi fece marcare il posto sul mio GPS come big fish. Oggi non vi è sessione dove non almeno una o più canne sono depositate senza tener conto del canneto o ninfee, ma del fonL’ombelico del Mondo Pag.60


dale e quello che lo compone. Per descrivere quello che un lago naturale può nascondere e nello stesso tempo offrire, ho preferito raccontare quella che è stata una mia esperienza diretta, dove sistemi di ricerca del fondale classici e ancora estremamente validi come il leading e il plumbing possono cambiare la percezione di come immaginiamo un lago, ovviamente l’ecoscandaglio rimane un validissimo alleato, ma quello che non ci dobbiamo far mancare è una mente aperta. Ogni cacciatore di carpe può trovare “l’ombelico del mondo”. Mauro Pitorri

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I VERDI PRATI DI CASA

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Testo e foto di Stefano Francia

La passione che accomuna tutti noi, che da sempre ci fa battere il cuore, che non ci permette di dormire la sera prima del momento tanto atteso, spesso ha bisogno di tempo, dedizione e costanza

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Tutti termini che cozzano drasticamente con i vari impegni lavorativi e famigliari che dobbiamo affrontare quotidianamente. Vediamo come poter sfruttare al massimo quei magici momenti liberi che la routine giornaliera ogni tanto e benevolmente, ci concede. Poche ore a disposizione nel periodo primaverile/estivo, magari di rientro dal lavoro, possono essere sfruttate al meglio semplicemente guardandosi intorno e studiando attentamente il nostro territorio. Non obbligatoriamente si deve sempre aspirare a sfidare grandi laghi, grandi

Nella foto due classici pasturatori in grado di portare sul fondo una buona quantitĂ di pastura

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E’ il momento giusto per insidiare i pesci in superficie...

specchi d’acqua o le forti correnti di potenti fiumi del piano. Anche piccoli stagni, laghi di campagna, torrenti con piccole buche, possono rivelarsi pieni di sorprese e regalarci emozioni impagabili. Non solo per le taglie del pescato che andremo ad insidiare, ma anche e soprattutto per la strategia con la quale cercheremo di “fregare” le nostre prede. L’osservazione, in questa impresa, la fa decisamente da padrona e personalmente ritengo sia la caratteristica fondamentale che distingue un pescatore da un semplice frequentatore delle sponde. Saper aspettare accovacciati tra l’erba in attesa di alcuni segnali sopra o sotto la superficie, spostarsi silenziosamente lungo le sponde per non destare sospetti agli animali del luogo, interpretate ogni dettaglio nel migliore dei modi, penso siano la forza primaria di ogni speciment angler ma più in generale di tutti i pescatori. Una volta individuati gli spot interessanti, dobbiamo fare i conti con il limitato tempo a disposizione e spesso con lunghe pas-

Uno dei metodi migliori per avere la certezza di una pasturazione mirata e precisa

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seggiate per raggiungere i luoghi di pesca prescelti (molti specchi d’acqua sono di origine artificiale e di frequente si trovano all’interno di proprietà in cui è vietato l’accesso in macchina o più semplicemente risulta impossibile raggiungerli a causa della viabilità inesistente). Per essere agili ma al contempo efficaci in pesca, basterà organizzarsi al meglio e con estrema razionalità. Solamente lo stretto necessario dovrà essere preso in considerazione per permetterci di “volare come una farfalla e pungere come un’ape”. Un materassino da utilizzare anche come borsa di trasporto, guadino sempre capiente (il mercato offre I VERDI PRATI DI CASA Pag.66


ormai 1000 comode soluzioni!), una canna possibilmente già “armata”, uno zaino/borsa in cui inserire le minuteria davvero necessaria, qualche terminale di ricambio ed infine la parte cedibile da offrire alle nostre prede. Parlando proprio nello specifico di pasturazione ed esche, solitamente la sera prima, preparo in alcune magic box sigillate, o in alternativa in alcuni sacchetti a chiusura ermetica, le dosi sufficienti di pellet, mais, canapa e groundbait, tenendole ben separate in modo da poterle eventualmente mixare tra loro sul luogo di pesca. Sul versante esche invece la fanno da padrone chicchi singoli o tripli di Credence Corn, pellet di diverso diametro, Maggot (imitazioni delle larve a base di aminoacidi) e Rice Sticks (un estratto naturale degli amidi del riso) sia innescati tramite hair rig o maggot clip, sia direttamente calzati su ami anche generosi, ma sempre dimensionati alla porzione di esca utilizzata. Affrontiamo ora la parte di attrezzature necessarie e quali possono essere le varianti possibili a seconda dello spot scelto. Nel caso si affrontino acque ferme prediligo l’utilizzo di canne dalla lunghezza ridotta, che sfrutto per effettuare lanci sottomano o a pendolo, nei pressi di ostacoli, piccole rientranze, cespugli o piante che si stagliano verso la superficie dell’acqua.

Al classico “maggot clip” si possono aggiungere dei bigattini “Fake” per una migliore attrazione visiva

Anche il colore della pastura, in base all’ambiente e al fondale che si affronta, ha la sua importanza

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Spesso, quando si affrontano ambienti piccoli e naturali, si è consapevoli che la taglia delle catture può non essere rilevante, soprattutto di fronte alla bellezza di un pesce nato “libero” e non seminato

Normalmente una 9’ o 10’ abbastanza paraboliche e dal libraggio compreso tra 1.5 lb e 2.0 Lb con mulinelli taglia 5000/6000 caricati con nylon da 0.28/0.30 mm mi fanno sentire tranquillo in tutte le situazioni. Se invece la nostra attenzione sarà rivolta a piccoli corsi d’acqua, allora canne leggermente più lunghe (anche se la scelta risulta davvero molto personale) potranno agevolarci in caso di combattimenti in corrente. In questi piccoli ambienti fluviali dovremo prestare attenzione ai rientri di corrente ai lati delle buche che si formano nei salti d’acqua, oppure nei pressi di eventuali cambi I VERDI PRATI DI CASA Pag.69


di profondità del letto del fiume. In queste zone il cibo si ferma in maniera naturale trasportato dalla corrente e per i pesci è normale e facile reperirlo. Molte volte in queste sessioni non esiste nemmeno la reale necessità di lanciare ma, avvicinandosi silenziosamente allo spot prescelto, possiamo calare direttamente in acqua la nostra lenza nel massimo silenzio e furtività. Anzi, se proprio vogliamo dirla tutta, ritengo che siano altre due prerogative imprescindibili in questo tipo di pesca; visto che dobbiamo sfruttare al massimo il poco tempo a disposizione, che senso avrebbe disturbare lo spot magaI VERDI PRATI DI CASA Pag.70


Molte volte in queste sessioni non esiste nemmeno la reale necessità di lanciare ma, avvicinandosi silenziosamente allo spot prescelto, possiamo calare direttamente in acqua la nostra lenza nel massimo silenzio e furtività

ri in maniera irrimediabile già ai primi lanci? Ribadito ulteriormente questo concetto, vediamo quali montature sfruttare. I running rig rimangono tra i miei preferiti ma anche montature in linea, se le caratteristiche dello spot lo permettono, sono validissime alternative. I pesi possono variare da 20/25 gr fino a 50/60 gr a seconda se utilizzeremo piombi secchi abbinati a prodotti in pva, oppure i classici pasturatori. Personalmente mi sento di consigliare l’utilizzo di appositi piombi pasturatori o method feeder sui quali pressare piccole quantità di groundbait. Nelle veloci sessioni in questi piccoli ambienti l’utilizzo di tale strategia è spesso un compromesso ideale tra velocità di entrata in pesca e necessità di andare a segno nel minor tempo possibile. I terminali non saranno mai troppo lunghi invitando così i peI VERDI PRATI DI CASA Pag.71


Nelle sessioni brevi, nei piccoli ambienti, l’utilizzo di queste strategie è spesso un compromesso ideale tra velocità di entrata in pesca e necessità di andare a segno!

sci ad alimentarsi nelle immediate vicinanze della zona pasturata. Fluorocarbon in diametri compresi tra 0.22 e 0.30 mm, nylon dello stesso diametro e sottili trecciati di 0.10/0.12 mm saranno le nostre

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lenze, da scegliere in base alle condizioni dello spot, trasparenza dell’acqua, pesci presenti, tipo di montature utilizzate. Anche presentazioni pop up sono un’alternativa a volte determinante; proprio per questo motivo qualche esca floating con relativo terminale dedicato è sempre presente nella mia dotazione. Come vedete se sappiamo interpretare il territorio che ci circonda ed adattarci di conseguenza ad esso, anche pochi minuti possono fare la differenza tra l’andare a pesca o rinunciare miseramente. Stefano Francia

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FOCUS prodotto f

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Alte prestazioni Middy

Il redivivo marchio Middy sta prendendo sempre più piede sul territorio italiano grazie all’impegno dell’azienda Cogitech.srl con sede a Milano, distributrice ufficiale del Brand per il nostro mercato Ovviamente a decretare questo sempre maggior successo è anche e soprattutto l’elevato standard qualitativo sinonimo di alta affidabilità da parte di uno dei Brand leader del settore da decenni. Tra le varie proposte di attrezzature ed articoli rivolti ad ogni tipologia di pesca nelle acque interne, particolare attenzione è da porre alle nuovissime canne Arco-Tech proposte nelle versioni feeder e waggler. Di recentissima uscita anche sul mercato inglese, già alle prime uscite dimostrative hanno attirato l’attenzione di tutti i praticanti di queste discipline compresi gli esigenti agonisti del settore.

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Costruite secondo standard ben precisi e con un’idea piuttosto chiara in mente: realizzare prodotti davvero nuovi e performanti. Le versioni disponibili sono due per ogni tecnica ed ognuna dotata di una mini prolunga di 1ft da inserire tramite innesto a spigot nella parte superiore del calcio permettendovi di sfruttarla a due lunghezze differenti. Inoltre questa prolunga asportabile conferisce maggior “schiena” alla parte inferiore del grezzo andando ad irrigidirne l’azione. Di fatto avrete a disposizione ben due canne in una con due azioni differenti. Alla lunghezza minore l’attrezzo sarà più parabolico e soft, mentre alla lunghezza massima sarà capace di lanci potenti e combattimenti anche con prede di mole considerevole. La parte inferiore del grezzo è integrata con fibre di kevlar una vera e propria novità nel settore. Questo sistema costruttivo dona alla parte iniziale del fusto una rigidità unica con la capacità di tramutare la forza impressa per caricarla, in lanci lunghi e precisi. Ma le novità non sono finite qui... Anche i tips delle versioni feeder sono qualcosa di veramente innovativo. Denominati TS Trigger Tips hanno la particolarità di essere estremamente sensibili e flessibili tanto da essere virtualmente indistruttibili. La sempre maggior presenza di

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pesci quali breme e carassi anche di piccola taglia dalle mangiate quasi impercettibili, ha convinto gli ingegneri Middy a studiare e produrre questi particolarissimi tips intercambiabili, uno denominato soft ed uno medium. Oltre a tutte queste chicche tecnologiche, da segnalare gli anelli montati sono in pietra dura e con telaio low profile nella parte inferiore per aiutare al massimo la fuoriuscita della lenza madre, Porta mulinello ergonomico esclusivo Middy, hooh retainer in acciaio, calcio in morbido sughero, logo “R” inciso su nottolino in acciaio nella parte terminale. Le versioni disponibili delle nuove Arco - Tech Rods sono: • waggler rod: K-305 10/11’ F1, K-335 11/12’ Carp • feeder rod: K-275 9/10 F1, K-306 10/11’ Carp

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N U O VA D I S T R I B U Z I O N E

Distribuito da

via San Dionigi, 117/A - 20139 Milano Tel. +39.02.5695505 - Fax +39.02.5691752 - email: info@cogitech.eu

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carpfishing

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Testo e foto di Graziano Giambastiani

SONO FELICE PERCHé...

AMO PESCARE! In questo periodo così caldo tutto diventa più complicato e anche il fenomeno dell’apatia ci limita molto nelle scelte tecniche. Vediamo allora quale potrebbe essere la soluzione al problema, magari mettendo in atto qualche piccola strategia...

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Nelle mie sessioni, a volte anche brevi, amo utilizzare i picchetti perché mi rendono la vita molto più semplice. Il colore verde del nuovo monofilo Bullet di casa Nash è spettacolare!

Non potrò mai dimenticare quel giorno di tanti anni fa, era la fine degli anni Ottanta, un giorno che segnò la mia storia, sia nel bene che nel male. Ma questo non vale soltanto per il sottoscritto, ma per tutti i nostri collaboratori, vecchi e giovani, che da anni mantengono un filo diretto con chi ama il carpfishing e con i tanti giovani alle prime esperienze desiderosi di tutto purché possa servire a migliorare il proprio bagaglio tecnico. È vero, spesso si tende a dire “quanta acqua è passata sotto i ponti!”, modo di dire comune per chi scrive da anni di pesca, ma in questo caso non credo che il termine sia molto appropriato. Credo forse sia più giusto dire: “quanti articoli abbiamo pubblicato, quanti racconti, quanta tecnica, quante belle foto, quante novità, quanta passione, quanta gioia!”. Ecco, la parola che a me piace tanto: “quanta gioia”. Gioia di essere riusciti ad entrare nella vostra vita quotidiana, gioia nel condividere con voi i risultati dopo tanti sacrifici, gioia nel vedere tanti ragazzi crescere nella convinzione che questo nostro piccolo mondo sarà, un giorno, più giusto e più pulito e sono convinto che succederà grazie Sono felice perché... amo pescare! Pag.80


alla volontà e al desiderio di tanti bravi carpisti stanchi di assistere alla lenta agonia della nostra natura. Chiedo scusa a chi non sopporta questa retorica che poco ha a che fare con l’argomento che andrò a trattare, ma spero che molti di voi capiranno questo mio sfogo. Se una volta il nostro lavoro, il nostro desiderio, il nostro impegno era quello di offrire a tutti la possibilità di andare a pesca per divertirsi, oggi abbiamo un compito molto più importante da portare a termine, quello di aiutare la pesca sportiva a riguadagnare con la legittimità tutto ciò che per anni è stato sottratto ingiustamente o perlomeno tentare che ciò che è stato rimanga soltanto un triste e vecchio ricordo. P A R L I A MO D I TE C N I C A Anche se l’introduzione può apparire come una sfida e il titolo può servire da richiamo, “Sono felice perché...amo pescare” il mio obiettivo è quello di condividere quelle difficoltà che si incontrano pescando in estate, anche se quest’anno la stagione è abbastanza capricciosa, per portare a guadino qualche buona cattura. Sinceramente però bisogna anche dire che i mesi estivi non sono mai stati facili da affrontare, soprattutto luglio e agosto sono sicuramente i mesi più complicati. Quest’anno forse è un po’ meglio degli anni scorsi per le numerose piogge che hanno caratterizzato i mesi passati,

Specialmente nella stagione estiva, le granaglie ricoprono un ruolo fondamentale e spesso gli inneschi di Tiger Nut, oltre ad essere efficaci nei confronti delle carpe, evitano anche il problema dei pesci disturbo e delle tartarughe

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Ricordatevi che le granaglie devono essere sempre ben cotte...

ma non dobbiamo farci tanto la bocca. Il caldo soffocante non limita soltanto i nostri movimenti, ma condiziona la vita dei ciprinidi che, a parte casi eccezionali, riducono la loro attività alimentare a poche ore del giorno privilegiando quelle notturne. Ma anche questo, se si vuole essere precisi, non è del tutto vero, perché mi è capitato più volte di rimanere in attesa per giorni senza vedere una mangiata, sia di giorno che di notte, i pesci sembravano spariti nel nulla, ma nello stesso periodo, pescando in cave caratterizzate da flussi di acqua sotterranea più fresca, ho catturato pesci in pieno giorno e in pieno sole. Il mese di luglio, agosto e in parte quello di settembre sono senza dubbi i più difficili e i più tosti per la pesca e mai come in questi frangenti la scelta del posto diventa assolutamente decisiva. Anche se spesso si sente di qualche grossa carpa caduta nell’inganno del pescatore, credo che siano più che altro casi sporadici che non possono essere presi come riferimento. Sono del parere che in questi due mesi sia sbagliato parlare di regole, bisogna invece adeguarsi il più possibile alle caratteristiche ambientali e accontentarsi di quello che riusciamo ad ottenere, con sacrificio e, perché no, anche con un pizzico di fortuna. Sono felice perché... amo pescare! Pag.82


L o sp o t È giusto scegliere attentamente il luogo di destinazione, lo si deve fare sempre attentamente, ma specialmente in questo periodo è ancora più importante, a prescindere da fatto che, se le leggi lo consentono, ognuno è libero di scegliersi la propria destinazione come meglio crede. Naturalmente sarà maggiore la possibilità di fare qualche bella cattura in ambienti di medie dimensioni, con acque più fresche e ossigena-


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te, magari in qualche lago di altitudine, anziché in grandi e profondi laghi vulcanici soggetti a temperature spesso al limite del sopportabile. Sarà sicuramente più facile riuscire a catturare qualche buona carpa in tutte quelle zone che offrono riparo durante il giorno dalla luce del sole, mentre sarà sicuramente più difficile catturare pesci pescando in acque aperte con scarsi punti di riferimento.

In estate le esche fruttate come le nuove Strawberry Crush o le blasonate Citruz sono la scelta migliore

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ESCHE E INNESCHI Anche se sono un convinto sostenitore dell’uso della boilie, devo purtroppo ammettere che, in questi periodi così caldi, le granaglie hanno una marcia in più rispetto anche alle


migliori self made. Mais ben cotto o fioccato tenuto bene in ammollo e tiger nut ben dosate sono sicuramente degli ottimi veicolanti per attirare i ciprinidi sui nostri inneschi, anche se saranno sicuramente molte le partenze di piccole carpe o pesci disturbo attratte dalla nostra pastura. Una buona alternativa potrebbero essere due grosse tiger nut alleggerite con del sughero o del foam, mantenute staccate dal fondo alcuni centimetri e calate o lanciate leggermente fuori pastura. Questa soluzione, che a prima vista può sembrare illogica, racchiude invece un ragionamento molto importante che ci permetterà di fare, nei limiti delle possibilità, un minimo di selezione. Non è necessario calare l’innesco a dieci metri di distanza della zona pasturata per tenerlo fuori pastura, basterà un paio di metri perché possa creare curiosità per la carpa più grande che per abitudine è più solitaria e rimane in disparte rispetto ai pesci più piccoli intenti a mangiarsi tutta la pastura. Ma c’è di più. Creando una zona ben pasturata a granaglie in grado di attirare anche i pesci più piccoli si creeranno in poco tempo una miriade di segnali positivi, i famosi sali biliari presenti nelle feci dei pesci che, disciolti in acqua, saranno da guida anche per gli esemplari più grandi.

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Questo piccolo stratagemma mi è servito spesso per risolvere delle situazioni che sembravano non avere soluzioni. E L E BO I L I E S . . . Credo che la scelta dell’esca per questi periodi così caldi, con acque bollenti, debba essere fatta sulla qualità anziché sull’aromatizzazione. La frutta credo che faccia la differenza, dovete soltanto decidere quale strategia adottare, in base naturalmente all’ambiente e a quello che intendete insidiare. Se

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non volete avere i problemi elencati poco fa, lasciate a casa i recipienti con le granaglie e pasturate con delle buone boilies, senza scendere troppo di diametro, meglio se partite da una misura del 20 o del 24 a salire. Un modo classico per diminuire le partenze e fare un po’ di selezione, una scelta che in questi periodi può regalare grandi soddisfazioni. Graziano Giambastiani

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FOCUS prodotto carpfishing

DOT SPOD

Il sistema sicuro per pasturare a qualsiasi distanza. Il Dot Spod è un prodotto semplice da usare, ma altrettanto affidabile ogni volta che dovete pasturare pescando da riva Il Dot Spod lancia a distanze estreme, senza il rischio di perdere per strada il contenuto per la pasturazione, e rilascia il contenuto solamente all’impatto con l’acqua, sia che cada di testa oppure di lato o accidentalmente di coda. Galleggia perfettamente, si recupera agevolmente senza nessun attrito e lo si può caricare semplicemente con una mano. Il Dot Spod è adatto a qualsiasi tipo di pastura. E’ disponibile in due versioni: nero per climi temperati e massima visibilità, oppure bianco per le stagioni più calde quando il Dot

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rimane tante ore sotto il sole. In questo caso il colore bianco evita che la plastica si surriscaldi e si possa deformare, compromettendo la funzionalità del prodotto. Facilità d’uso: la pastura può essere introdotta rapidamente portando il Dot Spod all’interno del secchio, evitando strumenti di caricamento che possono impedire il ritmo. Aerodinamica: nessuno spazio occupato all’interno del meccanismo pasturatore, questo garantisce che il carico sia tutto concentrato nella testa del pasturatore, migliorando anche le performance del Dot Spod. Con la dovuta attrezzatura e la giusta tecnica il Dot Spod è stato lanciato alla distanza re-

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cord di 160 metri. Può caricare all’incirca 30 boilies da 15 mm o 80 grammi di canapa. Peso approssimativo a pieno carico 150 grammi. Rilascio dell’esca garantito: Il designe del Dot Spod assicura che quando si pesca con precisione, il carico viene rilasciato in modo affidabile, evitando, come spesso avviene, di recuperare pasturatori ancora carichi e parzialmente carichi. Versatilità: può essere impiegato con qualsiasi tipo di carico, dalle pasture farinose, al mix di diversa granulometria, micro pellets, granaglie e boilies. Il suo meccanismo impedisce l’apertura anticipata con la inevitabile fuoriuscita delle esche.

Visita il sito: www.nashtackle.co.uk o clicca sul LINK AL PRODOTTO DOT SPOD Pag.92


X E P SCO UID SQ HOW

ALAN BLAIR’S SQUID FLOATER MIX Cattura più carpe in superficie questa estate con il metodo super attrattivo di Alan per una risposta alimentare continuativa.. La combinazione del metodo di Alan si basa su un comprovato mix di Riser Pellet e Slicker Floater, ma potenziati aggiungendo gusto, odore, inducendo le micro particelle affondanti e galleggianti a emanare attrazione nella colonna e in superficie, per un richiamo imbattibile.

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Gli ingredienti richiesti sono: Slicker Floaters, Riser pellet, Scopex Squid Cultured Stick Mix e il Liquid Bait Soak allo Scopex Squid.

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Aggiungere un sacchetto di Slicker Floaters in un secchio. Mantenere un grande numero di grossi pellet nel mix di questa tipologia, impedisce alle carpe di preoccuparsi e le rende più catturabili.

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Aggiungere un sacchetto di Riser Pellet nel secchio e mescolare in modo uniforme.

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Dare al pellet una spruzzata di Liquid Bait Soak. La base in olio si appiattisce in superficie attorno all’esca per una pasturazione incredibilmente adescante e aiuta a vedere l’innesco.

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Aggiungere lo Scopex Squid Cultured Stick Mix e mescolare bene in modo che tutti i pellet ricoperti dal liquido vengano ricoperti dalle particelle del Cultured Stick Mix.

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Pastura con continuità e cattura, puoi vedere l’aumento di reazione alla pasturazione rispetto ai pellet lanciati con sacchettino. Questa miscela di squid in superficie è come carburante per le carpe!

www.nashtackle.com


carpfishing

ESTATE... DA CARPE

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Testo e foto di Mattia Travasoni

Moltissimi anglers detestano il periodo estivo prediligendo momenti come autunno e primavera per dedicarsi maggiormente alla ricerca delle carpe piĂš grosse

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Una cattura di fine agosto segna la riuscita della sessione proprio durante un momento in cui il lago era davvero mosso

Quando pesco a lancio principalmente su fondali alti, amo usare sacchetti molto molto conditi

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Le paste sono utilissime per creare una fonte di richiamo elevatissima

Non è un ragionamento sbagliato, infatti, se si parla su base statistica, le carpe più grosse tendono a essere catturate all’inizio della primavera oppure in tardo autunno. Molte varianti però si sommano alla miriade di sfaccettature che la pesca ci mostra ogni volta in cui scegliamo di recarci a pesca identificando nel meteo, nel luogo e nell’andamento stagionale la possibile riuscita di una sessione di piena estate. Fino a qualche anno fa non amavo l’estate per la pesca ora però mi sono drammaticamente ricreduto trovando in questo periodo dell’anno il momento giusto per convincere le carpe in alcune precise acque. Non intendo l’estate di giugno e luglio, questi mesi sono quasi sempre difficili per via della frega, del troppo caldo, della scarsa ossigenazione e di tanti altri fattori che rendono difficilissima la localizzazione. Si tratta di periodi in cui le carpe sono estremamente nomadi e per questo motivo trovarle non è semplice, a volte restano in mezzo ai canneti per settimane per poi farsi trovare in pochi giorni a profondità di oltre 10 metri e successivamente farsi vedere ancora tra i canneti pochi giorni dopo. A volte stazionano di giorno in certe aree del lago mentre di notte le troviamo a chilometri di distanza. Non è certamente un periodo semplice! Discorso differente è il momento da agosto in poi, in pratica il pieno post frega. Ma perché questo articolo? A chi ESTATE... DA CARPE Pag.97


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Alcuni “attrezzi del mestiere”

Inneschi semplici e montature altrettanto semplici sono sempre il segreto della riuscita di una sessione

è indirizzato? Ho scelto di riportare pochi ma fondamentali punti di forza che mi fanno scegliere un settore piuttosto che un altro nel periodo che va dal 1 agosto all’inizio dell’autunno; sono date piuttosto concrete che in realtà rapPochi minuti dopo la bella carpa eccone un’altra!

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Un innesco bilanciato da una semplicissima pallina di sughero. Adattissimo su fondali melmosi

presentano una forzatura per definire un tempo teorico che indica un periodo specifico dell’anno definito meglio con il termine piscatorio “post frega”. Chiaramente il post frega non è l’autunno! Trovo molto appassionante questo momento dove le carpe devono assolutamente reperire cibo per ripristinare le fatiche della frega, riparare i tessuti e mantenere un ottimo turnover alimentare per via delle temperature dell’acqua ancora piuttosto elevate. Anche i tassi di ossigenazione incrementano rispetto a qualche settimana precedente implicando un metabolismo più rapido. Consegue ovviamente la presenza di pesci più affamati e disposti a integrare la loro dieta con le nostre esche a patto di lanciarle nelle zone adatte. Il settore Sono convintissimo che le vecchie dinamiche di pesca in cui si diceva “Io voglio che le carpe mangino qui dove pasturo” siano ormai passate. Credere che una carpa possa alimentarsi dove vogliamo semplicemente perché pasturiamo in quel punto è un concetto assolutamente utopistico. La tarda estate obbliga i pesci a cercare cibo per motivi già accennati in precedenza, si aggiungono però altri fattori come il ritmo circadiano e l’ossigenazione delle acque. Senza dilungarmi in tematiche troppo teoriche mi limito a dire che i bassi fondali saranno meno pattugliati portando le carpe a profondità

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Un liquido “fai-date”. Basta bollire per circa 1 ora qualche manciata di croccantini per gatti. Semplice e efficace, magari l’argomento per un testo futuro

maggiori. Chiedersi il perché è deduttivo. Solitamente le motivazioni sono svariate, in primis però aree in cui è presente un livello di ossigeno costante e sbalzi di temperatura limitati comportano tanto ma tanto plancton. In pochi ci pensano, ma livelli costanti e adeguati di ossigeno e un’esposizione alla luce corretta favoriscono la proliferazione di microorganismi che compongono la flora e fauna planctonica del lago; diventa semplice Il risultato è drammaticamente attrattivo, dal segnale dedurre una maggiore presenza alimentare elevatissimo! di pesci in queste zone. Questo è sostanzialmente il motivo per cui troviamo carpe in aree del lago apparentemente sterili in questi periodi. Rendendo più pratico il discorso, un consiglio è quello di scegliere aree piuttosto profonde, lontane da riva oppure zone ESTATE... DA CARPE Pag.104


Alcune esche in plastica utili per indentificare l’innesco sul fondale

alla base di ripidi scalini fermo restando che i fondali non siano limacciosi. Spesso alti fondali di deposito e inconsistenti equivalgono ad aree in cui l’acidità è alta, quindi identificati come zone da evitare. S ch e m a d i pas t u ra z i o n e Il vademecum di questo periodo sancisce che ogni fase di pasturazione deve assolutamente adattarsi a pesci girovaghi per grandi aree del lago. Identificata la zona “giusta” la soluzione che può esserci di aiuto è quella di pasturare su una vasta area coprendo quindi zone in cui non pescheremo ma sarà nostro obiettivo quello di segnalare ai pesci la presenza di cibo massivo in una fittizia area del lago. Dovremo in qualche modo stimolarle alla ricerca di cibo invogliandole a chinare la testa proprio in quella vasta zona in cui intendiamo pescare. Un aiuto che penso sia fondamentale in questo periodo e soprattutto per lo stile di pesca intrapreso, è l’uso di abbondanti liquidi coalizzanti l’esca e farina di Krill. I liquidi tendono a dissolversi in acqua su vari livelli lanciando ai pesci segnali alimentati ben evidenti mentre il Krill

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Un’altra splendida regina

tende a disperdersi indicando la presenza di cibo ma senza saziare. Se le condizioni saranno quelle corrette e la nostra zona sarà tra quelle pattugliate, allora avremo fatto bingo e le partenze non tarderanno. Mi capita spesso di pescare con questo stile appunto nella seconda parte dell’estate quando gli altri carpisti insediano carpe a ridosso di canneti o nei pressi della riva. Loro, i capisti, si infrascano dentro i canneti mentre io li guardo praticamente da centro lago, loro increduli e io invece certo. I risultati mi danno ampia ragione sia in termini di catture che in termini di taglia. I nn e schi ? Spinner rig? Whity Pool? Blow out? Non penso abbia importanza il tipo di rig, questo deve essere assolutamente valido e testato munito di un ottimo amo affilatissimo, ciò che invece deve essere curato è l’assetto dell’esca in acqua. In ogni caso l’esca, quindi l’innesco, deve essere leggerissimo e scendere con il solo peso dell’amo. Questo per il semplice motivo che la nostra boilie deve spiccare in modo inequivocabile su tutte le altre esche pasturate,

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Il lago di Nemi è uno dei miei laghi preferiti, sia per la tecnica che per la bellezza delle sue carpe

questo perché le carpe non sempre pattugliano il fondale ma girano a mezz’acqua, chinando la testa solo per aspirare qualche pallina e tornare a mezz’acqua. La nostra esca deve essere quindi super evidente tra le altre, magari giocando su snow man dotati di colori accesi che possano incuriosire le carpe. Probabilmente giallo, rosa o arancio possono sortire i risultati migliori primariamente quando le acque sono cristalline.

Amo usare fili molto robusti seppur implicati in lenze semplici

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Seppur quest’anno svolga meno sessioni da oltre una settimana, amo trascorrere molto tempo sull’acqua e con tutti il necessario per isolarmi dalla quotidianità

Ho soltanto elencato alcuni rapidi step con cui approcciare un’acqua in questo determinato periodo aggiungendo alcune riflessioni, ovviamente non si tratta di una regola adatta ad ogni acqua, probabilmente non va bene in zone a pagamento o sottoposte a estrema pressione di pesca, tuttavia trovo siano soluzioni adatte in gran parte delle acque libere come per esempio laghi di origine glaciale o vulcanici. ESTATE... DA CARPE Pag.110


Diventa il mio ABC di approccio, per esempio, al Lago di Nemi dove moltissimi fattori mi spingono a trovare precisi punti in zone in cui altri anglers non pescherebbero mai. Come molti sanno, è meglio un’esca di normale qualità lanciata nel punto giusto piuttosto che un’esca di qualità elevata lanciata a casaccio, ma se l’esca è di qualità e viene lanciata nel punto giusto allora è bene stare vicino al rod pod! Matteo Travasoni

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FOCUS prodotto carpfishing

NS1 ORANGE POP UP

Si aggiunge alla gamma NS1 un nuovo colore. A richiesta di molti anglers europei abbiamo voluto creare un nuovo colore: l’arancione. Diventa una nuova esca che può ribaltare le sorti delle sessioni principalmente quando si vuole insidiare le carpe su alti fondali o quando dobbiamo scegliere l’innesco diverso dal normale. E’ appunto opinione comune che i colori standard siano il bianco, il rosa e il giallo, ora noi abbiamo voluto anche l’arancio ottenendo già dai primi test ottimi risultati quando i colori classici delle NS1 rendevano meno partenze. Un elemento in più che incrementa l’intramontabile gamma di esche NS1. Disponibile nelle misure 12 e 14 mm.

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N S 1 BOO S TE R L I QU I D F OOD 5 0 0 m l Questo incredibile nuovo additivo liquido sarà lanciato a breve ed è destinato a diventare un’aggiunta estremamente importante alla gamma Northern Specials famosa in tutto il mondo! È dolce dal profilo agrumato, si basa sullo stesso gusto utilizzato nella gamma NS1. Questo liquido versatile può essere utilizzato in molti modi per migliorare tutti i tipi di esche. Perfetto per l’uso come ammollo, additivo per particles, liquido per spod mix o semplicemente come booster per gli inneschi. Dal colore latteo, siamo certi che garantirà un numero enorme di catture! Disponibile in una comoda bottiglia da 500 ml. NS1 Bait Booster proprietà: • Ottimo per gli inneschi; aggiunge un eccellente aroma di agrumi e un sapore dolce • Basato sul profilo delle NS1 • Penetra nelle esche per poi essere rilasciato continuamente su tutta la colonna d’acqua • Profilo potente ma non invadente, adatto per esche anche al pesce

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• Ottimo da usare come additivo per particles mix o spod o, addirittura, quando si pesca a zig rig • Brillante da utilizzare come elemento liquido in sacchetti o stick! • La combinazione di oli e elementi solubili assicura la dispersione su più strati d’acqua • Il profilo lattiginoso aggiunge un eccellente aspetto visivo, soprattutto in acque limpide • PVA Friendly

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EEDE

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fishing

A FEEDER NEI CANALI

In estate la varietà di pesca è ampia e varia. Non solo fiumi e laghi, anche i canali grazie alla disponibilità di acqua che serve per bagnare i campi possono farci divertire. Andiamo ad analizzare le varie strategie che possiamo utilizzare pescando a feeder A FEEDER NEI CANALI Pag.116


Testo e foto di Raffaele Mapelli

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Pescando in questi ambienti è importante essere prevenuti, un grosso pesce può essere sempre dietro l’angolo C anal e M u z z a Il canale Muzza è una diramazione del fiume Adda ed è uno dei primi canali artificiali costruiti in tutto il mondo. Le specie ittiche che si possono insidiare sono prevalentemente barbi, ma la Muzza regala anche catture importanti di carpe cavedani e qualche trota. S T R A TE G I A D I P E S C A La Muzza non è un canale semplice, la forte corrente che la caratterizza può rendere difficile la pescata, ma non sempre c’è sempre bisogno di tenere il feeder fermo e immobile, io molto spesso faccio una pesca in movimento con un finale molto lungo. Vediamo come si effettua la pesca in movimento. In un precedente articolo di Carp e Feeder Fishing avevo già dedicato

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ampio spazio a questa tecnica, ma vediamo di rinfrescarci la memoria. In pratica si lancia a monte e con la canna rivolta verso l’alto si fa rotolare il nostro pasturatore verso valle che rilascerà il suo contenuto adescante a favore di corrente, il movimento del pasturatore deve essere lento ma continuo e anche la nostra esca sarà montata su un finale lungo. In questo modo la nostra esca sembrerà naturale come se fosse realmente trascinata dalla corrente. Si effettua una sorta di passata, sarà una pesca molto dinamica: si lancia si fa fare la passata si ricarica e si rilancia e via così. In questo modo terremo alimentata quotidianamente la nostra zona di pesca, in questo modo oltre a poter mettere in movimento i pesci potremo andare alla loro ricerca. Per una corretta pesca in movimento, è importante sapere che la canna va’ tenuta alta e leggermente posizionata controcorrente, questa posizione facilita il controllo del pasturatore tramite la lenza madre sempre ben in tensione. In presa diretta con la lenza, l’attacco alla nostra esca sul vettino verrà segnalata con delle bellissime starate, per starata si intende quando la lenza madre di colpo perde tensione oppure con delle mangiate secche. La costruzione della lenza è molto semplice: una girella con moschettone un piccolo stopper e poi una piccola treccina brillata per evitare fastidiosi

L’uso di un buon diametro è fondamentale, mai rischiare di perdere una cattura per colpa di un eccesso di sportività!

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CATTURE

garbugli dove andremo a legare il nostro lungo finale. Il finale lungo servirà a far fluttuare l’esca e renderla più naturale possibile, e scatenando nel pesce, anche quando è svogliato, la reazione istintiva. Le canna che vi consiglio deve avere una lunghezza minima di 4,20, una lunghezza adeguata per affrontare la potente e imponente corrente della Muzza e assecondare le fughe dei potenti barbi che vi abitano, non scendete mai sotto finali dello 0,18 e ami non più piccoli del 14 misure minime per affrontare questo canale, non fatevi scoraggiare dalla forte corrente la Muzza può regalare veramente belle sorprese. A FEEDER NEI CANALI Pag.120



Non vi preoccupate troppo per il diametro dei vostri terminali, questi astuti “combattenti” non si arrenderanno tanto facilmente, meglio allora andare sul sicuro! C A N A L E QU I N T I N O S E L L A Nel novarese la ricca quantità di acque disponibili ci può far scegliere diversi canali per effettuare la pesca, un posto molto conosciuto e ricco di pesce è il canale quintino sella, carpe, barbi, pighi, gardon cavedani una ricca varietà di pesce che ci consente di variare e scegliere la tecnica di feeder che più ci piace. S T R A TE G I A D I P E S C A La notevole varietà di pesce ci consente di effettuare diverse tipologie di pesca dal feeder light allo specialist per le grosse carpe. Per la tecnica light la montatura è la stessa descritta sopra, cambiando ovviamente lunghezza del finale e la misura dell’amo in base al movimento dei pesci nella giornata di pesca, un finale lungo e con amo piccolo in condizioni di pesce svogliato un finale più corto e un amo di dimensioni più grosse con

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pesce in attività. Se vogliamo andare sullo specialistico method e bandum è la soluzione per grosse carpe e barbi innescando dei bandum tramite le bait bayonets (piccole vitini che facilitano l’innesco di pellet e boiles) così da cambiarle in maniera molto rapida e semplice. Le canne per affrontare questi piccoli canali possono variare da una 3,30 metri per pesche più light a una 3,90 dove bisogna affrontare correnti più impetuose. Vi ricordo inoltre che per pescare in alcuni tratti del quintino bisogna munirsi di un permesso giornaliero di euro cinque oppure di un tesserino annuale di euro trenta oltre alla licenza di pesca, i permessi possono essere reperibili nei negozi in zona il tutto perfettamente scritto nel sito (http://www. fipsas.novara.it/).

Alcuni pasturatori cilindrici adatti per una pesca di ricerca allo scarroccio, una tecnica che se eseguita bene, può regalare numerose e belle catture

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CATTURE A FEEDER NEI CANALI Pag.124


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E’ buona regola che la brillatura sia fatta nel modo giusto, ne troppo lunga ne troppo corta, bastano 10 centimetri per evitare fastidiosi grovigli sul pasturatore

CONCLUSIONI Due canali diversi tra loro, ma un’ottima palestra per imparare sempre di piÚ su questa fantastica tecnica che ci concede diverse varianti Due canali che ci consentono anche quando i fiumi sono in piena di confrontarci con pesci selvatici, e per chi non ha voglia o non gli piacciono le acque commerciali, di passare una piacevole giornata. Se avete bisogno di ulteriori informazioni o chiarimenti non esitate a contattarmi, ci vediamo presto. Raffaele Mapelli

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carpfishing

AVVENTURA FRANCESE

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Testo e foto di Peracchi Alessandro

A dicembre, con la collaborazione di Eugenio Morini che ci ha fornito il nome del lago, io e Claudio Ghirardi decidiamo di organizzare una sessione di pesca in un lago francese, una distesa d’acqua di circa 750 ettari (7 km quadrati) con una profondità massima di 7 metri AVVENTURA FRANCESE Pag.129


Nonostante che il tempo non sia stato dei migliori, l’entusiasmo non ha mai abbandonato i nostri due ragazzi

Il lago in questione è poco conosciuto e le informazioni tramite internet sono nulle, riusciamo a recuperare i permessi di pesca per essere pienamente in regola e a conoscere il periodo di chiusura alla carpa. Non avendo idea di quello che avremmo trovato, decidiamo di affrontare quest’avventura l’ultima settimana di maggio per avere giornate con maggior ore di luce e un meteo, sulla carta, più confortevole. Alla fine di aprile inizio i preparativi per le esche e avendo la possibilità di pescare con 4 canne decido di portarmi 4 esche diverse. Delle ready made per la precisione le Crawfish tra le ultime uscite in casa Imperial Baits, due tipi di boilies diverse self-made e 15 kg di Tiger Nuts con una preparazione AVVENTURA FRANCESE Pag.130


particolare. Le Tiger non mancano mai nel mio bagaglio per avere una valida alternativa in caso di gamberi e numerosi pesci di disturbo, ma anche in combinazione con boilies nella pasturazione. La scelta della produzione delle self made ricade sempre sull’IB Fish Mix impastato con 15 ml di Liquid Amino, 6 ml aroma Fish e 4 ml di Pepe nero. La seconda scelta è un IB Elite mix con 20 ml di Amino Complex Liquid, 4 ml NHDC, 5 ml aroma Elite e 1ml Olio essenziale all’Aglio. Per la preparazione delle Tiger prima sono state risciacquate in abbondante acqua, poi ho mescolato 1 litro di IB Liquid Amino con 65 ml di NHDC, ho aggiunto il tutto alle Tiger e 8 litri di acqua, le ho lasciate in ammollo per 4 giorni e poi fatte bollire per 25 minuti. Questa particolare preparazione permette alle Tiger di assorbire tutti gli attrattori, operazione che le rende particolarmente dolci e con un forte potere attrattivo. Claudio non avendo la possibilità di prodursi boilies per un problema fisico che lo ha tenuto ai box per oltre un mese decide di utilizzare solo ready nello specifico le Osmotic Oriental Spice, Elite e Monster’s Paradise. Ormai l’attesa è finita e decidiamo di partire di giovedì, subito dopo il lavoro per viaggiare di notte ed essere sulle sponde del lago già dalle prime ore del mattino. Il viaggio è stato piuttosto faticoso visto i 700 km percorsi e l’arrivo a destina-

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zione alle quattro di mattina. Dopo tre ore di sonno seduti in macchina, cominciamo a girare intorno al lago per trovare il punto migliore per mettere le nostre imbarcazioni in acqua, tutto questo, giusto per aumentare la difficoltà, sotto una pioggia incessante e vento. Trovato un accesso agevole, gonfiamo il nostro IBoat 320, montiamo la Mariposa, carichiamo tutto e con l’aiuto di un motore a scoppio cominciamo a perlustrare una buona zona di lago in cerca di una postazione. Le dimensioni sono tali che dopo un paio d’ore abbiamo visto solo una piccola parte di lago, ma è stato sufficiente per farci scegliere una posta quasi all’estremità di un braccio. La postazione ci è sembrata molto buona perché ci avrebbe permesso di pescare sui due lati dell’area e di conseguenza avere più possibilità di intercettare le carpe, anche se questo comportava non poche difficoltà, tenere i picchetti e il rod pod in 1,2 metri di acqua per stare al di fuori dei canneti e indirizzare le canne nella direzione giusta e calare le lenze a 350/450 metri da riva. Capimmo fin da subito che la permanenza in quella zona non sarebbe stata delle più confortevoli a causa della conformazione della sponda e della presenza dei canneti che ci costringeva a tenere i waders indossati tutto il giorno ed a portata di mano anche di notte per un eventuale partenza. Montiamo il campo, mangiamo e subito in acqua per cercare gli spot migliori dove calare le nostre lenze. AVVENTURA FRANCESE Pag.134


Le dimensioni dello specchio d’acqua sono tali che dopo un paio d’ore abbiamo visto solo una piccola parte di lago, ma è stato sufficiente per farci scegliere una posta quasi all’estremità di un braccio...

Fatto questo rientriamo a riva e cominciamo con la preparazione delle canne e non sapendo di preciso cosa avremmo trovato in acqua decidiamo di innescare le nuove IB RAMBO: particolari boilies specifiche da innesco con delle caratteristiche che portano ad indubbi vantaggi, resistenti ai gamberi ed altri pesci di disturbo e leggere come una piuma ma non galleggianti. Una boilies dall’assetto quasi neutro ma allo stesso tempo con un elevatissima resistenza. In queste distese d’acqua con profondità il vento e la pioggia che ci accompagnano dall’inizio della sessione influiscono positivamente sull’alimentazione delle carpe ed infatti subito nella prima Affrontare la sessione con le idee ben chiare, ma soprattutto con i prodotti giusti

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Rompiscatole come gamberi, pesci gatto etc. ci rendono la vita difficile, ed è necessario essere astuti. Per essere sicuri di restare in pesca, soprattutto pescando a lunghe distanze, è importante avere la certezza di essere in pesca, così le carpe sospettose si sentiranno più tranquille

CATTURE

notte portiamo a guadino quattro carpe, non di taglia notevole ma comunque quattro pesci fin da subito non è male... anzi! Durante il week-end la pesca diurna è particolarmente difficoltosa per la presenza di numerosissime imbarcazioni con potenti motori a scoppio e molte di queste praticavano sci nautico. Capite la difficoltà nel restare in pesca ma con l’utilizzo di molti tendifilo siamo riusciti comunque a restare in pesca e portare a guadino qualche

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carpa. La taglia però non appagava in pieno le nostre aspettative e questo ci ha fatto valutare l’idea di cambiare postazione. Dalla posizione dove ci trovavamo, non riuscivamo a vedere se c’erano altre postazioni e tantomeno se fossero libere, allora abbiamo decidemmo di andare a fare un altro giro di perlustrazione prima di smontare l’intero campo. Il lunedì, aiutati anche dalla splendida giornata di sole e dalla completa assenza di vento ci mettiamo in barca e giriamo per oltre tre ore in cerca di un altra postazione in un altro braccio del lago, il risultato però è stato deludente: quella che avevamo visto come una valida alternativa alla nostra era occupata, spostarci di 500-600 metri nello stesso braccio ma con le stesse condizioni di pesca non ci sembrava il caso visto che non avevamo visto carpe in acqua bassa o saltare, o cambiavamo completamente zona o era meglio restare dov’eravamo già. Decidiamo quindi di restare nella stessa postazione ma di provare a diversificare la strategia di pesca. Abbiamo pensato che forse le carpe di taglia maggiore non si alimentavano nelle stesse zone di quelle più piccole, così decidemmo di spostare 4 delle 8 canne. Non abbiamo abbandonato gli spot già pasturati ma semplicemente abbiamo spostato alcune lenze dalla pastura. Preparammo inneschi di diametro minore, precisamente del 20, sia singole che a omino di neve e di buttare solo una quindicina di palline “pimpate” intorno all’innesco ed una manciata di Tiger. Quest’operazione di pimpaggio ci permetteva di avere poche boilies intorno all’innesco che rilasciano una impressionante scia attrattiva e magari così avrebbero indotto le carpe più sospettose ad entrare

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nell’area. Il pimpaggio consiste nel bagnare le boilies in un contenitore, nel nostro caso un IBox da 12,5 litri con una parte liquida, scuotere bene il contenitore per far bagnare le boilies per poi aggiungere una farina solubile che andrà ad aderire alle nostre esche. Decidemmo per due tipi di pimpaggio: uno particolarmente dolce con del Liquid Amino e NHDC come parte liquida e del Carptrack inP come farina solubile; l’altro con il Carptrack inLiquid come parte liquida e del Carptrack Powder come parte secca. Quest’approccio lo decidemmo anche tenendo in considerazione che la pasturazione abbondante richiama branchi di carpe che si muovono in massa alla ricerca di cibo e che una volta individuato, spazzolano tutto compreso il nostro innesco non lasciando nulla alle carpe di taglia che invece tendono a cercare cibo in solitaria o in numero di due o tre esemplari. Sulle nostre esche “pimpate” si è formata una crosta, ricca di aminoacidi naturali e farine molto solubili, che una volta in acqua crea una nube estremamente attrattiva. Così facendo abbiamo pensato di creare meno sospetto negli esemplari più grossi ma allo stesso tempo di avere un attrazione più concentrata e l’innesco può essere localizzato con più facilità. La scelta di cambiare approccio di pesca si rivelò fondamentale nel proseguo della sessione, indirizzandola verso la direzione che cercavamo, con AVVENTURA FRANCESE Pag.140


carpe di taglia decisamente maggiore. Qualche siluro ha in parte disturbato la nostra azione di pesca ma questo si sa, questi sono i rischi di chi fa carpfishing. La sessione ci ha messo fisicamente a dura prova, non è stato affatto facile passare 8 giorni in quelle condizioni; queste difficoltà però, hanno reso ancora più grande la nostra soddisfazione per il risultato ottenuto con due carpe over 20, due leggermente inferiori e una quindicina tra gli 8 e i 16 kg. Non abbiamo preso la carpa dei nostri sogni ma già è stato un sogno aver affrontato un lago così grande, a noi quasi completamente sconosciuto e aver avuto dei buoni risultati. Il sogno continua: grande lago francese... torneremo.

Peracchi Alessandro Peracchi Alessandro

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FOCUS prodotto carpfishing

IB CARPTRACK

I B C A R P T R A C K C O N C E N T R A TO D I P R OTE I N E Miscela altamente proteica con un potere digestivo eccezionale. Basso tenore in fibre. Quantità elevate di proteine idrosolubili. Eccellente legante. Lavorazione come prodotto estruso. Ideale per la produzione di boilies. Effetto stimolante molto elevato per tutte le specie di pesci, facilita la concorrenza alimentare tra di essi. Da utilizzarsi dal 5 al 10% per tutti i tipi di mix. Per questo vi apporterà una base solubile elementare indispensabile per una buona esca. Questo ingrediente è inevitabilmente presente in tutti i mix della gamma Carptrack. A nalisi Umidità: 3-6%, Proteine: 68-72%, PH: 5.5 - 6, Grassi: 10-16%, Ceneri: max. 9%, Digeribilità della proteina cruda (pepsin method) min. 97% A m in o A ci d s Lysine: 4.64%, Proline: 6.17%, Methionine: 1.44%, Glycine: 9.90%, Cysteine??: 0.60%, Alanine: 6.40%, Threonine: 2.54%, Valine: 3.54%, Tyrosine: 1.81%, Isoleucine: 2.43%, Asparagine: 5.73%, Leucine: 4.96%, Serine: 3.03%, Phenyla-

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nin: 2.81%, Glutamine: 10.43%, Histidine: 1.39%, Arachidonic: 2.00%, Arginine: 4.47%, Taurine: 0.081% I B C A R P T R A C K C O N C E N T R A TO D I S QU I D / L I VE R Il concentrato Carptrack di calamaro/fegato è una farina molto solubile, che contiene una forte proporzione di aminoacidi liberi. Questi ingredienti speciali per boilies devono essere utilizzati in una percentuale del 10% ma i test effettuati hanno dimostrato che si può arrivare fino al 50% e vi permetterà di arricchire in modo significativo tutti i tipi di mix. Il loro forte potere gustativo donerà al vostro mix un’attrazione persistente in tutte le situazioni. C ara t t e ris t ich e e analisi Contiene proteine solubili in acqua, peptidi e aminoacidi. La farina è stato sviluppato per dare l’esca più Attratività. Umidità: 6%, Tenore in proteine: 70%, Grasso: 15%, Ceneri: 9%

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I B C A R P T R A C K A DD F A T Il Grasso è l‘esaltatore di gusto N°1 L‘Add Fat è basato su una farina speciale a base di carne che contiene sostanze aromatizzanti che creano un forte e caratteristico sapore di carne. Crea le tue boilies od il tuo Stick mix con l‘Add Fat ed intensifica il loro sapore. Inoltre il grasso è un‘importante fonte di energia ed apporta vitamine A, D ed E. Si consiglia un dosaggio dal 5 al 25% nel mix. Cattura di più con Carptrack Add Fat e falle impazzire con le tue esche! Proteine grezze min. 60% - Grassi grezzi min. 17% - Ceneri grezze min. 18

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Testo e foto di Simone Gatti

LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI

Con l’arrivo della “pappa gioia” per chi non la conoscesse sotto questo nome si tratta del fiore della Acacia, le sponde dei nostri fiumi si colorano di un bel bianco candido, il profumo inebriante dolciastro che si percepisce stimola i nostri sensi più remoti Stiamo attraversando un periodo di trasformazione, è la fine di aprile, la natura che mi circonda mi trasmette importanti sensazioni, mi accorgo che questa sorta di “alchimia, magia, natura, evoluzione” non sta accadendo solo a piante o animali che vivono sulla sponda del fiume, ma è proprio sotto la superficie dell’acqua che sta avvenendo la magia più straordinaria. Il fiume sta maturando, sì proprio così, è come un frutto, lo percepisco dal colore delle

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sue acque dal suo odore inconfondibile, la sua portata è perfetta e anche il meteo è incoraggiante... non rimane altro che organizzare una stupenda battuta di pesca. A P P R O C I O E TE C N I C A UT I L I ZZ A T A Per questo periodo ho voluto affrontare la sessione di pesca sulla Bormida un fiume molto interessante della mia Provincia utilizzando la tecnica oramai collaudata del feeder. La particolarità di questo corso d’acqua è data dalla sua prescosità offrendo, rispetto ad altri fiumi della zona, stupende catture ad inizio stagione. Le primizie! La mia scelta è stata quella di utilizzare canne

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Grazie alle copiose piogge dei mesi scorsi, molti corsi d’acqua presentano ancora delle buone caratteristiche per essere affrontati, è meglio approfittare prima che i livelli ne risentano del caldo estivo

munite di grande potenza studiate per affrontare situazioni estreme in acque veloci, quello che consiglio sempre agli appassionati che si avvicinano a questa tecnica è di munirsi di attrezzatura leggermente sovradimensionata per avere del margine sui combattimenti più estremi soprattutto in fiume è cosa buona non farsi trovare impreparati, rischiando di perdere molti pesci che si troverebbero in situazioni critiche con svariati metri dei nostri mono fili addosso. Un buon equilibrio su svariati montaggi è stato quello di utilizzare sui miei mulinelli un monofilo dello 0.28 seguito da un paio di metri di fluoro carbon da 15 lb per aumentare la tenuta verso la parte finale della montatura per via di un fondale ricco di ostacoli. Altro particolare importantissimo è stato utilizzare prima del terminale uno spezzone di power gum doppiato da 1,5 mm per contrastare le fughe più estreme, per il terminale ho utilizzato un fluoro carbon dello 0,25 montato su amo ad occhiello della misura 10. Per quanto riguarda la pasturazione e gli inneschi ho mantenuto una linea XXL utilizzando esche da 15 mm montate doppie sul capello per gli inneschi, le stesse esche spezzettate sono state unite alla pastura per caricare i pasturatori. Questa strategia ha fatto la differenza aumentando notevolmente la qualità e la dimensione delle catture, nonostante stessimo utilizzando una tecnica non proprio LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI Pag.149


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CATTURE CATTURE mirata alle grosse carpe che popolano quel tratto di fiume, ma con alcuni accorgimenti e un pizzico di fortuna abbiamo avuto ragione, catturando ben 3 pesci al di sopra di qualsiasi aspettativa. M A N E G G I A R E E R I L A S C A R E L E C A TTU R E C O R R ETT A ME N TE Da amante della natura e degli animali che la vivono volevo spendere due parole senza soffermarmi troppo sul come gestire alcune situazioni che ci

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possono capitare durante le nostre sessioni di pesca. Utilizzare sempre l’apposito materassino per appoggiare le nostre catture, mi capita molte volte di vedere alcune foto di pesci su materassini che sono stati al sole per ore un consiglio è buona cosa bagnare e raffreddare la superficie prima di appoggiarvi la cattura. Altro consiglio per rilasciare correttamente alcune catture, soprattutto i grossi pesci che magari hanno subito uno stress più intenso dopo un lungo combattimento, un ottimo metodo è quello di far stare la cattura alcuni minuti all’interno di una capiente sacca di mantenimento. Io solitamente uso un modello con stecche rigide molto largo al suo interno, questo fa si che il pesce abbia più tempo di riprendersi prima di dover affrontare le veloci correnti del fiume. Tenete sempre a portata di mano un piccolo recipiente con dell’acqua che vi servirà sia per idratare le vostre catture nel momento di slamarle e sia per idratarvi le mani prima di toccare la vostra cattura. Ultimo punto ma non meno importante che vedo raramente utilizzare sono le pinze o slama pesce appositi per slamare correttamente ogni singola cattura senza arrecare danni permanenti Utilizzare sempre l’apposito materassino per appoggiare le all’apparato boccale. nostre catture e bagnare bene la superficie prima di R I F L E S S I O N E DE L L ’ O S P I TE appoggiarvi il pesce... Con Simone condivido da diverso tempo, uscite in barca a spinning rivolte ad un divertente predatore dei nostri fiumi, l’aspio e in altre occasioni il siluro. Ho avuto la fortuna di trascorrere un weekend intero dedicato alla mia passione, quindi abbiamo organizzato un’uscita usuale a spinning, anche con l’amico Roberto, con un buon numero di catture il sabato (sei aspi e un big barbo a gomma). La domenica invece ho preferito provare una tecnica per me nuova: il feeder. Dal primo approccio cambia tutto rispetto alle LA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI Pag.153


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Per quanto riguarda la pasturazione e gli inneschi, ho mantenuto una linea XXL utilizzando esche da 15 mm montate doppie sul capello e le stesse esche spezzettate sono state unite alla pastura per caricare i pasturatori

mie abitudini piscatorie, si sceglie il posto e, dopo una sapiente miscela di vari tipi di sfarinati e additivi, iniziamo l’opera di richiamo, quella che definisco “fare capire al pesce dove sia la festa”. Assolutamente condivisibile è la scelta dell’esca, pellet anziché bigattini, per selezionare la taglia delle nostre prede. Altrettanto interessante e per me nuovo è l’uso della brillatura per scendere di diametro con i terminali e permettere di contrastare le agguerrite fughe di barbi e carpe, come è successo a noi, senza per fortuna, mai rompere il terminale. Indubbiamente le belle carpe e i barbi portati a guadino, si sono mostrati avversari di tutto rispetto, combattuti con un’attrezzatura adeguaLA PRIMA VOLTA NON SI SCORDA MAI Pag.155


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ta, perchĂŠ in fiume tra la corrente, gli ostacoli del fondo e i rami degli alberi sempre in agguato il rischio di perdere i pesci è sempre dietro l’angolo. Non amo le pesche statiche in attesa del pesce, per me la preda va ricercata, mi sono ricreduto nella tecnica del feeder, per quanto riguarda la necessitĂ di continui lanci precisi per creare la giusta zona di richiamo e non disperdere i pesci che una volta iniziato il banchetto, devono essere necessariamente nel nostro raggio di azione. Le mangiate sono spesso violente, per cui la concentrazione deve essere al massimo per non perdere pesci ed attrezzatura. Ovviamente la postazione, preparata ad oc, permette di rilassarsi, mangiando e bevendo un buon Lambrusco DOC. Simone Gatti


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Testo e foto di Dino e Dario Ferrari

Questo inizio d’estate è stato caratterizzato da continue piogge e, di conseguenza i livelli dei fiumi sono costantemente alti e torbidi, quale momento migliore per andare a caccia di mostri durante lo ore notturne A CACCIA DI MOSTRI Pag.159


Vedendo la dimensione di questo “mostro” delle acque dolci, potete immaginarvi cosa significa combatterlo da riva...

Arriviamo sulla sponda del fiume con la macchina stracolma di attrezzatura (ed è tutto indispensabile!!!) iniziamo con il gonfiare un piccolo gommone che andremo ad utilizzare per perlustrare un tratto di fiume e valutare i rigiri d’acqua che si formano quando la corrente del fiume scende impetuosa e trova innanzi a se ostacoli di varia natura: piante, rientranze di rive in frana, piccole punte di massicciate. Questa è la fase più problematica da valutare perché ogni tratto di fiume può essere più o meno proficuo in base allo stato di crescita delle acque. Se in un tratto di fiume avete catturato non è detto che con uno o due metri d’acqua in più troverete ancora siluri in caccia. A CACCIA DI MOSTRI Pag.160


A fianco uno degli ultimi, concitati, momenti della cattura di questo gigante, per un appassionato sono ricordi che non si potranno mai cancellare

Comunque dopo aver valutato vari spot ci posizioniamo in un tratto di fiume che ci sembra offrire piĂš possibilitĂ di successo, una sponda con alberi sommersi e belle rientranze con acqua ferma nel sotto riva.

Canne ben tese in attesa della fatidica mangiata...

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Fotografare e misurare la coda è una prassi comune tra i siluristi per archiviare i dati della cattura!

Posizioniamo con cura le varie canne pensando dove il siluro risalendo la corrente del fiume troverà più facilmente la nostra esca. All’imbrunire le canne sono in pesca, comincia l’attesa. Ad ogni bip si scatta come molle perché ora ogni momento può essere quello buono, quello da “Mostro”. Mangiamo un boccone e giù sulla branda con un occhio aperto e uno chiuso, “cotti” dopo aver trasbordato chili e chili di attrezzatura... ci addormentiamo. Come nel Carpfishing non c’è una regola sull’orario in cui i pesci abboccano, ma solitamente è sulla canna più lontana dove pensi: quà se mangia c’è da morire! Nel cuore della notte arriva il bip del segnalatore, la canna non smette di piegarsi, Dario con fatica la sfila dal porta canne ben piantato a terra e inizia il tiro alla fune, è grosso, è sulla canna più lontana e ci sono parecchi alberi in acqua. Trecciato 0.70 mm, terminale 1.20 mm, dopo un A CACCIA DI MOSTRI Pag.163


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duro combattimento il testone è a riva, lo slamo e gli metto una corda lungo la bocca per dargli il meritato riposo dopo averci regalato questi momenti di adrenalina pura. Alle prime luci dell’alba facciamo le foto di rito e gli sussurriamo le stesse parole che usiamo per tutte le specie che ci arrivano tra le mani “grazie gigante buono alla prossimaâ€?. Dino e Dario Ferrari


carpfishing

SOLID BAG

IL MEGLIO DI SEMPRE

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Testo e foto di Mick Henderson

State cercando un valido segreto per pescare con chods e Ronnie Rigs? Mick Henderson sta catturando tante big dopo aver scoperto l’efficacia dei sacchetti PVA solidi – rifinendoli con molta cura prima del lancio

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Con questa modifica sia hanno i vantaggi di usare un piombo in-line e la certezza, che in caso di incaglio, il piombo si sgancia dalla montatura

Pesco con i sacchetti PVA solidi da molti anni e sono tra le mie presentazioni preferite, semplicemente perché sono davvero efficaci quasi in tutte le acque. Con l’esperienza, si tende sempre a cercare qualcosa che funzioni sempre meglio. Nei primi anni del 2000 usavo tantissimo i soldi bag, poi per qualche anno ho voluto cambiare usando i chods proprio perché si adattavano a qualsiasi luogo di pesca, ma oggi sono tornato ad usare i sacchetti solidi e li adoro nel vero senso della parola. Sono in grado di offrire presentazioni affidabili, li potete lanciare ovunque, anche su un letto di esche proprio per porre attenzione all’innesco. Il grande errore è quello di etichettare i sacchetti PVA solidi come un metodo adatto SOLID BAG Il meglio di sempre Pag.168


CATTURE

CATTURE

solamente per catturare piccoli pesci. Avendo catturato due carpe inglesi da 50 libbre, non sono assolutamente d’accordo con questa teoria. Si trattava della famosa Benson direttamente dai laghi Bluebell a Peterborough più grande di 59 libbre, insieme all Woolpack Syndacate’s Paddle. Entrambe erano pesci messi sottopressione, ma riuscii a catturarli con un solid bag SOLID BAG Il meglio di sempre Pag.169


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PREPARAZIONE 2

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1 I piombi In-line sono essenziali per i solid bag. Uso misure da 2-4 oz, dipende anche dalla distanza del mio lancio. Segno un solco con un coltello sul rivestimento camo sul centro del piombo. 2 Una dritta importante è quella di appiattire leggermente l’occhiello della girella Double Ring Swivel. Il piombo sarà rifinito in stile Drop Off, riducendo il diametro dell’occhiello il quale aiuterà la girella a saltare fuori con più precisione, facendo cadere il piombo più velocemente. 3 Dato che molte mie tenute di pesca hanno un divieto di utilizzo dei leader e leadcore, infilo 12 pollici di tubicino D-Cam Tubing 1 mm e la lenza principale viene usata in concomitanza con un Tail Rubber, poi il tutto viene legato sulla girella con doppio anello, facendo un nodo su uno degli anelli più ampi. 4 Il corpo della girella viene introdotto nel tubo interno frontale del piombo, ed il tubicino D-Cam viene localizzato sulla scanalatura lungo la cima del piombo. Con delle forbici affiliate taglio il tubo rigido in punta al piombo, questo aiuterà il piombo a fare ritirare la gomma più velocemente. 5 Spingete il Tail Rubber verso il tubicino rigido del piombo dalla parte posteriore, completando così il terminale. Fare calare

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il piombo velocemente previene il fatto che la carpa sia in grado di agitarsi, facendo in modo che venga guadinata più facilmente in tenute erbose. 6 Per i solid bag uso presentazioni di questo tipo: combino un amo Fang X misura 7 con una Citruz da 12 mm, insieme ad un tubicino termoretraibile Shrink Tube 1 mm, dandogli una leggera curvatura come in foto. I terminali sono di cinque pollici (12 cm) di Armourlink da 25 libbre, il quale è più resistente ed affonda più velocemente. 7 Adoro riempire i sacchetti con le boilies Scopex Squid sbriciolate con alcune parti rese farina. Di seguito aggiungo del liquido Scopex Squid Liquid Bait Soak che è PVA Friendly per aumentare l’attrazione delle briciole. 8 Uso i sacchetti PVA medi Medium Nash Fast Melt che sono molto resistenti, facili da maneggiare e con i quali si può pescare anche a più di 120 yards. Per iniziare carico il sacchetto a metà con briciole di Scopex Squid. 9 Poi spingo il piombo direttamente verso il fondo prima di impacchettare le briciole sulla cima e compattare il tutto. Così il piombo frontale farà in modo che il sacchetto sia più stabile nella fase di lancio. 10 Il tutto viene compattato. Poi un paio di giri di nastro con il Fast Melt PVA Tape insieme ad un bel nodo in stile per fissare il collo del sacchetto. 11 Un altro elemento da tenere presente è trascorrere del tempo per arrotolare bene il sacchetto, lo metto tra i palmi delle mani per renderlo uniforme e più cilindrico possibile – ciò aiuta ad aumentare la distanza e la precisione. Gli angoli del sacchetto hanno bisogno di essere arrotondati per renderli aerodinamici come un proiettile. Leccate leggermente la parte inferiore e spingetelo nell’angolo sacchetto, fissatelo poi in posizione con la pressione delle dita. 12 Usando un ago da innesco, buco con cautela il centro della base del sacchetto e poi spingo l’anello della girella fuori attraverso il sacchetto PVA. Creo un nodo ad 8 (classico cappio) e attraverso l’anello per legare il mio terminale. 13 L’innesco e l’amo passeranno così attraverso l’anello per attaccare la lenza alla girella dell’anello, senza legare nodi o senza avere bisogno di forbici. Questo adattamento significa che posso cambiare l’innesco o la lunghezza della lenza anche quando un sacchetto è già stata lanciato. 14 Il terminale viene piegato su se stesso e la punta dell’amo slitta meticolosamente attraverso la parete del sacchetto PVA, giusto sopra all’angolo del sacchetto. Non c’è alcuna possibilità che la punta dell’amo venga mascherata dalle briciole.

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contenente un mix ad alta attrazione. I risultati con i sacchetti PVA, oggigiorno, sono probabilmente più consistenti rispetto a quelli di alcuni anni fa. La mia attuale meta di pesca non è facile e i solid bag hanno prodotto circa dieci beep solo nella mia ultima sessione, anche quando gli altri pescatori lottavano e le loro esche non davano i propri frutti. Un solid bag ha molto da offrire, è una vera e propria trappola per le carpe. Tutto questo è cambiato nel corso degli anni, anche perché ho rifinito il mio modo di lanciare i sacchetti per fare in modo di farli arrivare più lontano, permettendomi di ottenere più versatilità nella fase di cambiamento della lunghezza della lenza e nella scelta dell’innesco anche quando un sacchetto è già stato legato.

SCIOGLIMENTO

Il sacchetto si dissolve velocemente, sembrando una palla di piccole esche spezzettate con un innesco bilanciato perfettamente nel mezzo di una zona attiva di pasturazione.

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I M P O R T A N TE DOVE E QU A N DO Ovunque. Un solid bag è uno tra i più affidabili metodi per andare ovunque. Spesso svalutato, ma davvero perfetto per catturare sia big carp che small carp. Fantastico per ottime presentazioni su fondali erbosi e limosi. Eccellente per ottenere beep anche quando le carpe si comportano in modo indifferente o non mangiano. Lanciatelo in punti dove le carpe si fanno vedere oppure su aree già pasturate. A V R ETE B I S O G N O D I . . . Sacchetto PVA Medium Fast Melt PVA bags, Nastro PVA Narrow Fast Melt PVA tape, Piombo n-line flat pear lead, 1 mm D-Cam Tubing, Tail rubbers, Girella Double ring swivel, 25 lb Armourlink, Citruz 12 mm wafters, Amo di misura 7 Fang X, 1 mm Shrink tube.

Mick Henderson

Mick Henderson

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LA NUOVA MIGLIOR FIBRA DI SEMPRE STRUTTURA RIVESTITA DI ULTIMA GENERAZIONE TRECCIATO INTERNO AFFONDANTE IN KEVLAR

Il trecciato rivestito per terminali più avanzato di sempre – affondamento veloce, facilmente sguainabile e con una treccia resistente all’abrasione formata da Kevlar. Disponibile con rivestimento rigido (stiff) o semi-rigido (semi-stiff), per le più moderne presentazioni. 10 metri per bobina. Disponibile in 15, 20, 25, 35 libbre nelle colorazioni mimetiche antiriflesso Gravel (sabbia/ghiaia), Weed (erbaio) o Silt (Fango).

DISPONIBILE IN GRAVEL (SABBIA/GHIAIA), WEED (ERBAIO), SILT (FANGO/MELMA) 10 METRI PER BOBINA

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L’amore non è bello se non è litigarello! Qualche tensione nei rapporti di coppia, ma per futili e stupidi motivi, come per esempio la pesca o il fatto che al supermercato non avete acquistato il gelato; da una piccola cosa nasceranno liti infinite di due giorni. Consiglio: tappatevi le orecchie e la bocca, fisicamente parlando! Se non siete tranquilli a casa, non lo sarete nemmeno sul lavoro e nemmeno quando andrete a pescare. La pesca deve essere fatta a mente libera, solo così si possono ottenere degli ottimi risultati, se con la mente pensate ad altro, è statisticamente provato, che il cappotto è più probabile. Vi state portando dietro una tosse molto fastidiosa, forse è il caso di farvi controllare se non ci sono dei problemi alle vie respiratorie, o semplicemente smettete di fumare, se lo fate! Per risolvere la tosse per i non fumatori, è necessario coprirsi la sera, questa stagione è iniziata con dei venti da nord molto fastidiosi. Le vostre sessioni di pesca potrebbero essere non ottime, anzi, alcuni di voi potrebbero inanellare cappotti su cappotti, a volte inspiegabili, ma a volte riconducibili ad una preparazione approssimativa, se siete tranquilli e fate le cose per bene, al limite della maniacalità, potreste avere risultati inaspettati contro il volere degli astri. Finanze nella norma, avrete un gruzzoletto da spendere per qualche kg di pastura in più, boilies di maggior qualità, o perché no, anche per fare un regalo inaspettato al vostro compagno di pesca!

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toro

Un piccolo calo sia mentale che fisico potrebbe avvenire nei mesi estivi, gli astri in opposizione possono essere contrari per quanto riguarda la salute soprattutto come mal di testa e cervicale, alcuni sintomi di febbre, per prevenire tutto ciò, evitate l’esposizione prolungata al sole o ai venti freddi, tipici di questa strana estate. Ci potrebbero essere delle incomprensioni di carattere “social”, vi ritroverete in mezzo a discussioni senza fine ed il consiglio è quello di non scrivere senza aver prima riflettuto. Questo atteggiamento si potrebbe allungare perfino ai rapporti con il coniuge, voi raccontate dell’accaduto e dall’altra parte riceverete una sgridata, incolpandovi di non aver lasciato perdere. Agosto andrà meglio, potrete godervi meglio il vostro hobby, forse ci sarà anche una vacanza o una pescata di lunga durata, dove vi potrete rilassare, anche se il mese più proficuo per le catture, secondo gli astri, è Luglio, dove le avventure saranno ricompensate. Calo delle finanze, ma non per vostra colpa, vi ritroverete a fronteggiare una spesa improvvisa che vi seccherà e non poco. Se ciò non avverrà, ci potrebbe essere una spesa extra causata da altre persone. A rischio anche gli acquisti di materiale da pesca, dove potreste avere qualche difetto di fabbrica, comprate solo materiale di consumo ed evitate materiale di grosse dimensioni.

Avrete due mesi da IN e OUT, molto altalenanti, vivrete dei momenti di completa spensieratezza a momenti di noia misto a rabbia. In questi casi è necessario non vivere all’estremo, ma cercare sempre di stare nei binari. Gli astri offrono una visuale ottima per luglio, dove i rapporti con le persone, specialmente nei gruppi o club, vi daranno voce in capitolo per alcuni argomenti, questo farà in modo di aumentare la vostra autostima nel portarvi a godere di giornate radiose, soprattutto sul lato della pesca, dove potete anche trovare delle catture all’ultimo minuto che vi faranno venire il sorriso. Agosto sarà invece meno fortunato, anzi, qui viene in gioco il vostro carattere, dovete cercare di assorbire eventuali critiche o eventuali delusioni, solo un carattere forte e schivo potrà avere successo in agosto, ma chi si farà abbattere, rimarrà con un mese tra i più brutti dell’anno. Prendete in mano la situazione e se vedete che le cose non stanno andando per il verso giusto, c’è una semplice, ma efficace soluzione, armatevi delle vostre canne da pesca e staccate la spina! Alcuni di voi potranno soffrire di mal di schiena o dolori alle gambe, alcuni di voi hanno trascurato la palestra o il moto, preferendo giornate seduti o sul divano…o meglio sul lettino da pesca. Ora ne pagate le conseguenze! Finanze eccellenti, in questo punto avrete modo di poter vedere, toccare e comprare quello che desiderate: un bel set di canne da pesca, o perfino cambiare totalmente la vostra tenda.

cancr o

A R I ETE

Già a giugno avete visto una netta ripresa, anche se avete accusato un raffreddore o un malanno di qualche giorno. Avrete Luglio dalla vostra parte, potete osare avventure ed avrete anche il consenso di amici e familiari stretti. Se curate i dettagli potreste anche ottenere dei risultati eccellenti, soprattutto sul lato hobby, come nel vostro caso la pesca. Agosto sarà un mese dove le cose non andranno per il verso giusto, potrebbe essere diametralmente opposto a luglio, l’importante è coltivare e seminare bene a luglio per raccoglierne i frutti nel mese successivo, potrebbe essere la soluzione a qualche sbalzo d’umore. Attenti alle uscite notturne, potrebbero causarvi forti mal di gola o problemi alle vie respiratorie. Finanze nella norma, anzi, una piccola vacanza extra o un bell’oggetto messo in vetrina dal negozio di fiducia, potrebbe allietare qualche giornata no. Anticipo che si potrebbero prospettare ottime giornate autunnali, quindi su di morale!

A cura di White Koy


b ilancia

In ascesa. Siete sul trampolino di lancio per godervi l’estate in maniera ottimale e soprattutto il periodo autunnale. Qualche tensioni di troppo sul lavoro o nei rapporti con il socio di pesca nelle prime settimane d’estate, tutto risolvibile con qualche scusa da parte vostra, a volte porgere l’altra guancia è meglio perché in fin dei conti vivere sereni è la soluzione per vivere meglio! La pesca sarà caratterizzata da una serie di sessioni molto faticose, intervallate da ozio e lunghe dormite, difficile stabilire quale delle due siano le meglio per il vostro stile. Fatto sta che ve la godrete alla grande. Sarà un periodo dove potete osare qualcosa in più degli altri, cogliendo dei successi che erano già dentro la vostra mente. Forse una cattura esagerata da far invidia a qualcuno. Attenti alle cadute, ci potranno essere dei problemi per quanto riguarda le articolazioni come braccia e gambe, le quali potranno subire dei traumi a causa di una caduta accidentale, non usate ciabatte che possono precludere la camminata o la corsa verso una canna che parte. Finanze in crescita per agosto, ma solo per chi ha già risolto il problema del pagamento della vacanza, qualcuno di voi ha speso un po’ troppo, forse per far felice l’altra metà. A fine agosto avrete da parte un piccolo gruzzoletto, il consiglio è di tenerlo da parte, perché in autunno vi potrà servire.

v e rgin e

State vivendo un periodo eccellente, alcuni di voi hanno scoperto come vivere serenamente a contatto con gli altri e tutto questo si ripercuote sia nel lavoro, sia nel vostro hobby e soprattutto nel rapporto di coppia. Ci sarà un gruppo di persone, specialmente nella pesca, che vi seguirà, non sarà stalking, ma semplicemente perché nei mesi precedenti avete detto loro alcune parole o consigli, i quali sono rimasti impressi, questo significa che avete la loro stima, perché quindi non cogliere l’occasione di fare nuove amicizie? Forse da uno di loro potrà nascere un’amicizia importante ai fini della pesca. Le vostre sessioni saranno proficue, anche se poco fortunate a luglio, in questo mese sarete voi a cogliere l’occasione derivata dalla vostra esperienza, cosa contraria in agosto, dove, nonostante qualche distrazione, avrete la possibilità di fare una cattura da sogno, forse la più grande di tutto l’anno, ma evitate di parlarne subito, aspettate qualche settimana. Qualcuno di voi ha avuto un problema alle articolazioni, situazione che si porterà dietro anche in questo periodo, il cambio di tempo vi farà scricchiolare, stringete i denti. Finanze ottime, molti di voi hanno già pagato in anticipo le vacanze di agosto, o meglio, le hanno già fatte, questo prevede un pensiero in meno a livello di spese extra. Anzi! Ci sarà un regalo da un familiare inaspettato, non mettetelo da parte, ma usatelo per il vostro hobby, sarà da questo che potrete ricevere sorrisi dal vostro partner, se siete voi felici, allora lo potete manifestare per la gioia di chi vi è accanto.

Chi meglio di voi? Godetevi il momento, anzi, sembra proprio che dalla metà di questo anno, le cose per voi sembra vadano per il verso giusto. Tutto se ovviamente lo volete. Se desiderate ottenere qualcosa, fate di tutto per averlo, la fortuna è dalla vostra parte per quanto riguarda le scelte a lungo termine e le scelte dei rapporti sociali. Avrete a disposizione il consenso di familiari stretti o di amici fidati, potrete godere della loro compagnia e farete voi da “Cicerone” soprattutto per le scelte di cosa fare e dove andare. Un agosto ancor più promettente se lo farete non troppo sotto lo stress del lavoro, la mente libera vi permetterà di viaggiare e fare conquiste, nel caso della pesca avrete la possibilità di svolgere alcune sessioni indimenticabili, forse tra le più belle della vostra vita, non abbiate timore nel provare cose nuove. Tutti questi traguardi sono raggiungibili solo con un forte stato d’animo, ci potranno essere delle piccole battute d’arresto, ma con il volere si supereranno ed, appunto, potrete ottenere i risultati sopra descritti. Salute in netta ripresa, avrete un ottimo aspetto sotto al sole, copritevi con una buona crema solare e andrete in giro con un’abbronzatura da invidia. Finanze eccellenti, è il momento di godervi la vita anche sotto l’aspetto economico, senza strafare ovviamente, ma per parecchi mesi azzeccherete la gran parte di acquisti da pesca, specialmente se si tratta di minuterie nuove, come un nuovo amo, un nuovo filato e perfino mulinelli.

sc o rpi o n e

leone

I mesi estivi vi vedranno protagonisti tra le stelle, riceverete consensi positivi a livello familiare e a livello di rapporti con le persone, il vostro lavoro vi porta a respirare aria, fuori dalle mura di un ufficio, o se lavorate dentro 4 mura, avete sempre l’occasione di andare a fare passeggiate. Respirare aria è la cosa migliore per avere un corpo sano, come una giusta alimentazione! Moto, palestra, vi faranno tornare il sorriso dopo alcuni momenti no, anche se non sono stati poi così tanti. Gli astri vi prospettano giornate intense di pesca con ottimi risultati, ma saranno ottimi se accompagnati dalla giusta compagnia; se state troppo soli, poi pensate alle cose negative, invece con qualcuno, si ride e si scherza! La pesca ricoprirà un ruolo importante per voi, sarà quella valvola, quella batteria necessaria. Circa a fine luglio ci potrebbero essere delle piccole incomprensioni con un familiare, in questo caso potreste avere la ragione, andate dritto e saprete convincere del contrario chi vi si porrà davanti. Qualche problemino a livello di cervicale, anche se alcuni di voi dovranno andare dal dentista per un problema di poco conto, ma fastidioso. Finanze nella norma, ci saranno dei leggeri ritardi nei pagamenti di grosse cifre, ma saranno ricompensate da pagamenti di piccoli importi, questi vi potranno far godere un agosto all’insegna della vacanza, avete già deciso dove andare? Questa volta consigliamo una vacanza dove le canne restano a casa, durante questo periodo pianificherete con la mente un settembre che si prospetta molto interessante.

oroscopo Pag.179


A c q u ari o

Il periodo buio per molti nati sotto questo segno, sembra essere alle spalle, ci saranno ancora dei momenti no in questa estate, ma già a fine luglio, l’umore sarà totalmente diverso. Forse l’estate che si è fatta attendere ha reso difficile questo processo e molti di voi stavano soffrendo di situazioni dove le paranoie erano di prima importanza. Tutto inesistente, viaggi mentali elaborati. Forse questo atteggiamento è di protezione nei vostri confronti, molti di voi pensano negativo, ma a volte vivere in modo negativo, rende la vita al limite dell’ossessione. Alcuni di voi non hanno la voglia di andare a pescare, ma dentro di voi sta tornando questo desiderio, quindi il consiglio è di prendere un pacco di pastura o boilies, metterlo in macchina e andare a pasturare, così facendo la voglia aumenterà, il passo poi per prendere le canne in mano, è veramente breve…sono sicuro che ciò accadrà a breve! Non sopportate i social, specialmente Facebook con le sue infinite discussioni, raramente ne fate parte, a volte volete scrivere, ma poi vi fermate e ragionate. Discussioni infinite che non portano a niente, cercate di lavorare sodo e senza pensare agli altri, cercate di inventare, cosa che gli Acquario sanno fare molto bene. Raccoglierete parecchi frutti dalle vostre decisioni tra qualche mese. Vivrete qualche giornata con un senso di noia e insoddisfazione verso gli altri, fisicamente state bene, ma questo atteggiamento vi rende un po’ irascibili e poco propensi al moto. Cercate di farvi delle risate allo specchio, questo rimedio, funziona! Finanze in rialzo nel mese di agosto, ci sarà un’entrata inaspettata o un pagamento da tanto tempo atteso, non sperperatelo e mettetelo da parte, i mesi autunnali saranno redditizi per acquisti e investimenti.

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CAPRICORNO

Una fase di stabilità, intervallata da giornate no per l’umore, forse avete bisogno di caldo e sole? Dovete prendervi una vacanza extra, non siate tirchi, il relax diminuisce lo stress e non abbiate paura di perdere chissà che cosa, quello che avete è frutto dei vostri sacrifici e non dovete abbattervi pregiudicando il tutto. Siate forti nei momenti tristi e siate gioiosi con gli altri nei momenti sereni. Cercate la felicità! Luglio e agosto saranno mesi di riflessioni sull’atteggiamento che dovete tenere con gli altri, specialmente nei social, dove a volte vi mettete delle paranoie assurde. Con la vostra imprevedibilità, sapete come spiazzare tutti e rendervi interessanti sotto gli occhi di chi vi segue. Ottime le giornate di pesca nel periodo estivo, ma saranno ottime se andate a pescare! Ultimamente alcuni di voi stanno poltrendo, avrebbero l’occasione di svago a pesca, ma preferiscono andare nel caos di una città. Ricordate che l’aria aperta per voi è fondamentale, sia per l’umore che per la salute. Qualche piccolo acciacco, ma derivato da stanchezza inaspettata, la mattina non avete lo sprint giusto, anche se fa male…prendete qualche caffè! Finanze nella norma, nessun grosso sbalzo, ne positivo ne negativo, avrete da parte un gruzzoletto per godervi qualche regalo che vi potrebbe risollevare il morale in alcune giornate particolari, nei mesi autunnali e invernali ci potranno essere delle ottime occasioni di spesa per il vostro hobby!

Un’estate armoniosa. Molti di voi hanno capito che il lavoro non è tutto nella vita, si vive una volta sola e a volte basta avere il minimo indispensabile, con qualche extra ogni tanto, per essere felici con se stessi e con gli altri. Alcuni di voi avranno un cambiamento di vita, forse un lavoro part-time al poso di uno full-time. All’inizio le entrate economiche saranno di meno, ma diventerete più ricchi perché il tempo sarà vostro e la salute migliorerà. Alcuni di voi hanno passato l’ultimo mese con una febbre improvvisa, causata da questa pazza estate e da una primavera con alti e scendi della temperatura. I rapporti con gli altri, specialmente in gruppi o club di pesca, andranno molto bene, avrete le energie da dedicare per l’organizzazione di eventi come enduro o gare sociali, vi metterete a disposizione degli altri e avrete anche stima da parte dei più piccoli per la vostra voglia di insegnare. Nonostante questi impegni, avrete la possibilità di svolgere delle ottime sessioni di pesca, sia in solitaria che in compagnia, sono un po’ penalizzate le pescate in grandi gruppi, molti di voi non amano la confusione a pesca, ma quando sono con il terminale in acqua, l’unico pensiero è catturare e portare a termine una sessione fruttuosa, senza troppe chiacchiere. Ci potrà essere a cavallo tra luglio e agosto, una sorpresa, derivato da una cattura eccezionale o da un numero incredibile di catture in un giorno. Potete cogliere l’attimo pescando come sapete fare, senza stravolgere troppo le vostre abitudini. Finanze nella norma, avrete il tempo per scegliere un prodotto di alta qualità che vi servirà per l’autunno, forse una nuova tenda o un gommone, ma comunque un prodotto necessario al vostro tipo di pesca, sono favorevoli gli sconti se li chiedete.

p e sci

sagi t t ari o

Cogli l’attimo. Mesi alterni, un po’ sottotono i rapporti sociali in luglio per poi riprendersi con fermezza grazie ad una vostra decisione o a un vostro dibattito che vi porterà vincitori agli occhi di tutti. Qualche tensione sul lavoro o nel proprio hobby nel mese di agosto, forse volete fare troppe ferie o godervi di più le vacanze, ma non esagerate, a volte il piacere serve per il relax, ma non bisogna mai perdere di vista ciò che fa vivere, e purtroppo per molti è il lavoro. Sul lato pesca sono favorite le uscite a luglio, ci potranno essere delle sorprese, in agosto avrete qualche problema con i guardia pesca, qualche multa inaspettata, tutto questo si può prevenire stando attenti. Potreste avere dei piccoli problemi legati a dermatiti, forse troppa esposizione al sole o un’allergia, il consiglio è quello di prendere il sole con la giusta maniera e stare attenti a materiali come il nickel o a creme che ne fanno uso. Finanze in rosso per molti di voi e se si aggiungerà qualche sanzione di livello burocratico o a livello di multe da pesca, queste diminuiranno ancora, non sarà un bell’agosto sotto questo aspetto e quindi evitate spese inutili anche per la pesca, sono favorevoli solo gli acquisti di pasture e cibo per pesci perché l’astro che protegge i benefattori, li tutelerà sotto questo aspetto.


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05 2018

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FIPSAS FIOPS - LbF

! E R ETTEMB S a E N ONLI CARPFISHING LE NOTTI DI FINE ESTATE

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PASTURA? COME E PERCHé

CATFISHING SI RIPARTE ALLA GRANDE


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