Report da Cassibile
Caporalato e guerra fra poveri Rete Antirazzista Catanese Nella giornata mondiale del rifugiato si è tenuto un incontro interetnico con i migranti di Cassibile nella tendopoli informale, da loro costruita durante la stagione di raccolta delle patate (aprile-maggio). Nel corso dell’incontro i volontari di Africa Unita hanno distribuito decine di tende e sacco a pelo. Come avviene da quasi 20 anni centinaia di braccianti stagionali si trasferiscono a Cassibile durante la transumanza del lavoro migrante nelle campagne meridionali. La stragrande maggioranza di loro è
regolare con il permesso di soggiorno - rifugiati, richiedenti asilo, protezione umanitaria, in regola con il PDS, in attesa di rinnovo - ma, non essendo riconosciuto a loro il diritto di lavorare nel rispetto delle norme contrattuali, viene spinta verso il lavoro irregolare con il rischio di perdere il permesso di soggiorno, grazie a vergognose leggi razziali come la Bossi-Fini e le leggi (in)sicurezza. Se venisse rispettato il Contratto di Lavoro l’assunzione di manodopera dovrebbe essere
LeSiciliane Casablanca 46
eseguita tramite gli uffici preposti, il salario orario netto dovrebbe essere di 6 euro e venti, la giornata lavorativa di sei ore e trenta minuti, spese logistiche, di trasporto e materiale di lavoro (scarpe antinfortunistiche, guanti) a carico del datore di lavoro. Ma nella pratica il collocamento è sostanzialmente in mano ai “caporali” e ai subcaporali, in base alle varie etnie. I caporali