BOLLETTINO
cosa si muove in CasaPound Italia
GIUGNO 2013
NUMERO
6
LO IUS SOLI
NON LO VOGLIAMO
CASAPOUND ITALIA SI SCHIERA CONTRO L’IDEOLOGIA SOTTESA ALLO IUS SOLI, NEGATRICE DI OGNI IDENTITA’ CULTURALE.
LA PROPOSTA DI LEGGE SULLO IUS SOLI, è UN EMBLEMA DI COME vogliono esser prese D’IMPERIO DECISIONI FONDAMENTALI PER IL PRESENTE ED IL FUTURO DELL’ITALIA. QUELLO CHE VUOLE ESSERE IMPOSTO, è SOLO UNO DEI VARI MODELLI IDEOLOGICI Ai quali SI è PREPARATO ABBONDANTEMENTE IL TERRENO ATTRAVERSO LA DITTATURA DEL POLITICAMENTE CORRETTO. LO IUS SOLI VIENE PRESENTATO COME METRO DI CIVILTà, E DIFESO SU DI UN PIANO NON ARGOMENTATIVO MA EMOTIVO. CHI SI OPPONE A QUESTA VISIONE, VIENE IMMEDIATAMENTE TACCIATO DI RAZZISMO, A PRESCINDERE DAL TIPO DI COMMENTO O DALLA BONTà DEL RAGIONAMENTO. SE SI NEGA IL DOGMA, INTERVIENE SUBITO LA CONDANNA DEL SAN-
TO OFFIZIO DEL POLITICAMENTE CORRETTO. EPPURE L’ITALIA NON PRESENTA UNA LEGISLAZIONE MEDIEVALE IN MATERIA, E NON PAGA ‘RITARDI’ EPOCALI RISPETTO AD ALTRI PAESI. A MENO DI NON CONSIDERARE LA NAZIONALITà COME UNA MERA PRATICA BUROCRATICA, E LO IUS SOLI COME DESTINO INELUDIBILE DELL’UMANITà, IN NOME DEL METICCIATO, DELL’INDISTINTO, DEL CONFORMISMO E DELL’APPIATTIMENTO CULTURALE E SOCIALE. CASAPOUND ITALIA SI BATTE CONTRO LA SVENDITA DELLA NAZIONALITà, CONTRO IL PARAMETRO RAZZISTA CHE VORREBBE FAR DIVENTARE TUTTI ITALIANI, COME SE QUESTO FOSSE UN PASSAGGIO EVOLUTIVO VERSO IL PROGRESSO. QUEL ‘PROGRESSO’ CHE DA SEMPRE è SOLO UNA CHIMERA PER VENDERE INCUBI.
COSA
Lo Ius Soli prevede che chi nasce su di un territorio, ne acquisisce ipso facto la cittadinanza, indipendentemente da quella dei propri genitori. L’unico legame fra il nascituro e lo Stato in cui nasce, è quindi costituito dal luogo, e non dal sangue, dal retaggio culturale e da una reale appartenenza a quella Nazione. In Italia si sono assommati vari progetti di legge, che prevedono uno Ius Soli al momento temperato. Ma il ‘diritto del suolo’ assume per i suoi fautori un chiaro valore messianico e di manifesto ideologico. Pertanto uno Ius Soli integrale, è visto come un diritto riconosciuto integralmente. Va detto che in Italia non sussiste uno Ius Sanguinis puro, ma sono già previste eccezioni.
DOVE
Lo Ius Soli integrale viene applicato in modo automatico nel mondo in circa 30 stati su 194, e quasi tutti quelli del continente americano, cioè nati proprio dall’immigrazione, in seguito alla conquista dei territori. Gli Stati europei che ne fanno uso come Grecia, Francia, Portogallo, Irlanda, Regno Unito e Finlandia - invece, pongono alcune condizioni.
PERCHE’ Innanzitutto per razzismo. E’ necessaria una forte dose di razzismo socioculturale per sostenere che per un bambino extracomunitario acquisire la nazionalità italiana rinunciando a quella tunisina, congolese, somala, sarebbe un progresso. S’infarciscono la bocca di slogan antirazzisti ma i loro riflessi condizionati rivelano il razzismo della peggior specie.
Poi per utopia. Sono i soliti apprendisti stregoni che fanno i maestrini fin dal ‘68 e che per più di quarant’anni sono andati avanti di disastro in disastro su ogni campo portando a fondo l’Italia e mezza Europa. Infine per interesse. Il sistema di “assistenzialismo” per gli immigrati costa milioni alla comunità nazionale. Solo per le spese spicciole quotidiane, fronte ad un numero di migranti stimato al di sotto dei 4 milioni, ci sono oltre 150 milioni di euro al giorno destinati alle strutture “caritative”. L’aumento massiccio dei migranti transitori, delle puerpere e dei parenti, farebbe moltiplicare la cifra di diversi zero contribuendo ad affondare una barca che già non galleggia più.
ORA
I bambini che nascono in Italia, con le attuali norme sulla cittadinanza, una volta maggiorenni possono scegliere la nazionalità italiana ripudiando quella dei genitori o, nei casi in cui esista, assumendo la doppia nazionalità. E prima della maggior età godono di tutti gli stessi diritti dei cittadini italiani, anzi, se si tratta di nazionalità non della UE spesso accedono gratuitamente a servizi maggiori. Se i genitori sono naturalizzati, il figlio può diventare cittadino italiano prima, seguendo i tempi della naturalizzazione dei genitori (4 anni per i cittadini di uno Stato membro U.E., 5 anni per gli apolidi 5 anni, 10 anni per gli altri). In Italia lo ius soli trova applicazione in circostanze eccezionali. Esso si applica in due casi: per nascita sul territorio italiano con genitori ignoti o apolidi o impossibilitati a trasmettere al soggetto la propria cittadinanza secondo la legge dello Stato di provenienza, oppure se il soggetto è figlio di ignoti ed è trovato nel territorio italiano.
DOPO I bambini che nascono in Italia diventerebbero automaticamente cittadini italiani fin dalla nascita, senza possibilità di scelta. Il che non solo non è un vantaggio, perché la legge di molti paesi esclude dai diritti d’eredità chi perda la nazionalità (es. Sri Lanka). Ma diventerebbero cittadini anche i genitori e, nel caso di genitori poligami, con la logica del raggruppamento familiare, tra le altre mogli e gli altri figli diventerebbero cittadini italiani in un colpo solo anche più di trenta persone, molte delle quali magari non hanno ancora messo piede in Italia. Il nato in Italia diventa italiano ancor prima di aver fatto un vagito, si dà per scontato che la sua famiglia resterà in Italia e che voglia assurgere al ruolo di “italiano”, al posto della propria nazionalità. I problemi che uno straniero può incontrare in Italia, sono principalmente dovuti alla burocrazia, pertanto la legge sulla cittadinanza è uno strumento scelto non per la sua efficacia, ma per omologare le popolazioni. I problemi non sarebbero risolti, mentre la cittadinanza verrebbe svenduta e diverrebbe uno specchietto per le allodole per tutti i disperati che vedrebbero l’Italia come porta di accesso per l’Europa.
Nessuno tocchi la Siria IN SIRIA UN GOVERNO LEGITTIMO VIENE ATTACCATO DA RIBELLI FINANZIATI DA POTENZE STRANIERE. IN SIRIA IN NOME DEI ‘DIRITTI UMANI’ SI LASCIA IL CAMPO ALL’ESTREMISMO RELIGIOSO E AI MASSACRI. IN SIRIA SI RIPETE UNA STORIA GIA’ VISTA IN MEDIO ORIENTE E NON SOLO. CASAPOUND ITALIA ADERISCE AL FRONTE EUROPEO PER LA SIRIA, CONTRO I DISEGNI EGEMONICI DEGLI STATI UNITI E DEI SUOI VASSALLI.
A più di due anni la Siria è in guerra contro milizie ribelli, armate e organizzate prevalentemente da cellule islamiche fondamentaliste in concorso con altri Stati, per stessa ammissione della stampa e delle televisioni italiane ed internazionali, coadiuvati dai sempre presenti Stati Uniti d’America. La giornata prevede una conferenza stampa dalle 12 alle 13, una conferenza/dibattito dalle 14.30 alle 16.00 e interventi dei rappresentanti delle comunità siriane in Europa supportati da un collegamento in diretta con la Siria tra le 17 e le 20. Priva di qualsiasi tipo di faziosità, colore politico o intento propagandistico a favore di partiti o movimenti, la manifestazione ha come unico scopo quello di sensibilizzare alla causa di un Popolo ieri libero, interreligioso, interculturale, oggi oppresso e soffocato da una guerra a tempo indeterminato. Alla manifestazione sono invitati tutti gli uomini e le donne libere che intendano sostenere la Siria, affinché si dipani il velo sulla reale essenza e gravità di ciò che sta accadendo in un Paese a noi così vicino per storia e tradizioni. Invitiamo tutti i giornalisti liberi, a mezzo di organi di stampa e radiotelevisivi a partecipare e a documentare adeguatamente l’evento, previo il rilascio di necessari accrediti. Non prevarranno tentativi volti a snaturare il senso e gli obiettivi preposti all’organizzazione di tale giornata. Per una Siria nazionale, laica e sovrana! COMUNICATO DEL FRONTE EUROPEO PER LA SYRIA IN OCCASIONE DELLA MOBILITAZIONE DEL 15 GIUGNO.
La notizia della morte in battaglia di “Ibrahim” Giuliano Delnevo, novello jihadista salafita in terra di Siria, ha fatto cadere ogni falsa certezza. Volenti o nolenti,si deve prendere atto che media, partiti e disinformatori di professione ci hanno ingannati ancora una volta,impuniti e impenitenti. Ci avevano raccontato di una guerra “civile” per la libertà. Ci avevano raccontato che un feroce dittatore opprimeva il suo popolo e che schiere di ribelli gli si opponevano con fierezza,che aiutarli era un dovere, e noi italiani lo avremo fatto fino in fondo. Una “questione umanitaria”,dogma indiscutibile con licenza di uccidere. I nostri “Illuminati” governanti, tra un richiamo alla sobrietà e una sforbiciata allo stato sociale, hanno garantito il loro appoggio: armi e intelligence ai ribelli, embargo per lo Stato Siriano. Soldi ben spesi e partner occidentali soddisfatti. Un copione già visto e nessuna protesta. Poco importa se l’Italia e’ alla fame, se la Siria era uno dei nostri migliori partner commerciali in vicino oriente (insieme all’Iran),se si tratta dell’ennesima ingerenza in affari interni di uno stato sovrano e se ripudiamo la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Quisquilie per complottisti, la massa dei governati deve pensare ad altro. La politica internazionale non e’ affar suo. La Siria e’ lontana e abbiamo ben altre priorità su cui scannarci: la dittatura Europea?la crisi indotta? la Sovranità monetaria perduta?i suicidi giornalieri? assolutamente no. Siamo razzisti, omofobi e misogini. Il pericolo fascista incombe e bisogna assolutamente integrare gli immigrati e sposare i gay. Questo si, farà di noi delle persone migliori. Siccome “Il Diavolo fa le pentole,ma non i coperchi” , la verità ha fatto breccia, deflagrando come una bomba nel cuore della notte in una città di dormienti. Siamo parte del problema, non la sua soluzione. La folle politica in Nord Africa con l’aggressione alla Libia; l’appoggio alle rivoluzioni sorosiane in Egitto e Tunisia, presto diventate il cavallo di troia dei movimenti islamisti; la complicità con le petromonarchie oscurantiste del Golfo Persico, come l’Arabia Saudita, il Qatar, il Kwait, portatrici del micidiale binomio “sharia e libero mercato”, dedite, da un lato, al finanziamento dei movimenti Salafiti piu’ estremisti, e dall’altro, ad arricchirsi
con gli occidentali e flirtare con Israele per la destabilizzazione della Regione, con reciproci vantaggi. Il regime Turco islamista di Erdogan e la sua volontà di dominio regionale,l’isolamento dell’Iran e l’aggressione camuffata alla Siria di Bashar Al Assad,chiudono il cerchio di una “politica del caos” che ha creato l’humus ideale per il prosperare dell’islamismo piu’ radicale e aggressivo alle porte di casa nostra. Se aggiungiamo che in Europa si sta agendo per la disgregazione di ogni identità sociale e nazionale, aggredendone la cultura, la religione, l’economia e i valori, abbiamo anche creato i presupposti per l’attecchimento e il diffondersi di tali ideologie religiose anche da noi. Le migliaia di immigrati clandestini, emarginati, sfruttati e mai integrati realmente, costituiscono altro terreno fertile e un ottimo viatico per la propaganda islamista che penetra come un coltello nel burro di una società volutamente portata allo sbando. Con assoluta nonchalance, apprendiamo quindi della presenza di “40-50 italiani presenti in Siria per combattere con i ribelli” la Jihad islamica, senza mai chiederci come si comporteranno una volta tornati a casa, in una patria nemica ed infedele. Moltiplichiamo questo dato nel mondo (con percentuali ben maggiori) e abbiamo un’attendibile idea della situazione reale. La corsa alla smentita di Bonino, Boldrini, Kyenge & Co., deve solo fare aprire ulteriormente gli occhi sulla realtà. Dargli ascolto sarebbe come affidare ai piromani la lotta agli incendi. Abbiamo gridato in pochi per mesi,senza voce e senza ascolto,tra ironia e condanna,che la guerra in Siria era qualcosa che ci riguardava economicamente,socialmente e politicamente; abbiamo denunciato il ruolo preponderante dell’islamismo fanatico salafita, i suoi massacri e il suo pericolo; abbiamo denunciato il ruolo dei mercenari internazionali e i loro stretti legami con il nostro mondo occidentale, anche la nostra terra; abbiamo smascherato la falsa informazione, la complicità sionista, i veri interessi economici celati dietro ogni intervento militare occidentale.
Non ci stancheremo mai di rifiutare il “buonismo finto umanitario”, di non confondere l’Islam con l’islamismo, come non si puo’ confondere una pepita d’oro con il piombo di un proiettile. La nostra voce adesso è roca e non serve più parlare, perché i fatti parlano da soli. In Siria si combatte anche per noi e noi dobbiamo fare la nostra parte, fino in fondo. G. DESSI
22 GIUGNO EPSILON - LUCCA
Gli eventi estivi marcati epsilon si aprono con una festa che incrocia il sol levante con il sole estivo. Epsilon japanese night, riservato ad un pubblico di kamikaze.
9 LUGLIO PELLERIA - LUCCA
Per il secondo anno consecutivo Epsilon organizza una serata dedicata al burraco in Pelleria. Le carte diventano strumento per una festa di quartiere.
28 GIUGNO PELLERIA - LUCCA
In occasione dell’uscita del numero di Giugno del Bollettino, CasaPound Italia Lucca illustra il progetto alla base del megazine politico gratuito. Saranno descritti i principi alla base del giornale, ed illustrate alcune delle tavole grafiche che hanno veicolato gli aggiornamenti di CPI Lucca in questi mesi.
SOSTIENICI
La sede di CasaPound Italia, come tutte le attività del movimento, è sostenuta dall’autofinanziamento. Senza soldi pubblici, facciamo quello che i partiti politici non riescono nemmeno più a sognare. Partecipa anche tu al sogno, sostieni le nostre attività, contribuisci a tenere aperta la nostra sede, uno spazio di libertà. Contattaci su casapoundlucca@yahoo.it o passa a trovarci in sede, in Via Michele Rosi 63.
CASAPOUND ITALIA - LUCCA Via M. Rosi 63 centro storico
*
Dante Alighieri | poeta
ORARI martedi e giovedì: 18.30 - 20.00 martedì: 22.00 - 23.30 sabato pomeriggio
“Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello� *