DOMENICA 18 APRILE 2021
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Settimanale di Informazione
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ANNO XIX - N° 16 - DOMENICA 18 APRILE 2021
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L’EDITORIALE DI MICHELE MITRAGLIA
LA MAGGIORANZA “DANZA” CON “DISAGIO”
INDAGINI & DENUNCE
Radio Fante tra una canzone di Enzo dong ed una di Francesca Marini ci comunica che, a Casoria, ci sono diverse indagini (civili, penali e contabili). La CAPPA GIUDIZIARIA degli anni 80 si è volatizzata, la Pubblica Amministrazione è andata a finire sotto le lenti di ingrandimento della Procura Regionale Giurisdizionale della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica di Napoli Nord, ubicata, quest’ultima, ad Aversa. Denunce di natura contabile sui lavori di Piazza Cirillo scritte in treno ed inviate da Montecitorio a Roma, alle varie Procure. Altre denunce riguardano il problema ex Snaidero in via I Maggio, certo non di chiarissima comprensione; le migliaia di euro spese per la comunicazione di un Santo che viveva di carità e provvidenza sono all’attenzione della procura contabile; un’altra indagine riguarda eventuali ed ipotetici “furbetti del cartellino”, attenzionati, questi ultimi, dalla Guardia di Finanza. Sono continue le visite degli uomini in
PIAZZA DOMENICO CIRILLO, PIAZZA TRIESTE E TRENTO E PIAZZA SANTA CROCE.
verde sia presso l’Ufficio del Personale del Comune di Casoria ed anche presso i vari Settori di cui fanno parte gli elementi segnalati. Continua, inoltre, il tortuoso iter giudiziario riguardante il bilancio comunale del 2012. Sembra sia stata fissata per il 16 giugno una nuova udienza.
Lo scassabolle ha pensato di interpellare il Dirigente del Settore Assetto del Territorio e dirigente del Settore “Lavori Pubblici ed Inquinamento”. Lungi da me romperle le scatole nel giorno del Lunedì dell’Angelo ma trovandomi in piazza la domanda nasce spontanea: quando organizzate un incontro con la Città e spiegate perché si ritrova quel tipo di piazza? “Ma parli di Piazza Cirillo? Io non lo so perché. E’ così perché il progetto non l’ho seguito io. Io so solo che il problema di quella piazza è che c’è; a Casoria tutti volevano uno svincolo che si chiamasse Piazza Cirillo. Nessuno voleva una piazza intesa come spazio pubblico pedonale”. Sarebbe giusto spiegare come è successo e perché è successo? “Lo deve spiegare la politica, la faccenda diventa difficile quando anche gli amministratori non hanno nessuna
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percezione dello spazio pubblico (mancanza nel caso di Casoria) ed anche loro volevano parcheggiare l’auto sotto il tavolo del primo piano oppure a fianco del balcone del bar per prendere il caffè. ----------------Quella piazza ha un solo difetto che non sarà mai perdonato, ha sottratto spazio alle auto per darlo ai pedoni. Il bello è il cittadino qualunque che critica la piazza e non si accorge che prima non aveva lo spazio per mettersi a pontificare. Alla fine, lanciati gli strali si sente uomo giusto vittima dell’ingiustizia, e potrà gettare il sacchetto dell’immondizia dove gli pare tanto la sua coscienza è tranquilla”. Quello spazio ha fatto uscire fuori tanto disagio sociale. L’Amministrazione Comunale di Casoria ha una sola speranza per rendere le due Piazze (Domenico Cirillo e Trieste e Trento) vivibili ma stento a credere che lo verranno a chiedere allo scassabolle. ----------------PRIVATIZZAZIONI Polemiche, tante polemiche. Chi è favorevole e chi è contrario. Votata in consiglio comunale la volontà di privatizzare l’Ufficio Tributi, il cosiddetto settore Entrate. Ci sono i favorevoli ed i contrari anche all’interno della maggioranza che governa la Città di Casoria. BUGIARDO è chi va dicendo che l’abbia chiesto il MEF. Non è vero! Il Ministero di Economia e Finanze in una delle ultime visite fatte dal Sindaco di Casoria, quello di prima, cioè quello prima del Commissario Prefettizio Santi Giuffrè e cioè Pasquale Fuccio gli ha consigliato di mettere in pratica una sola parola all’interno del vocabolario italiano: RISCOSSIONE. ----------------CASORIADUE, DA MARZO 2020, E’ IN EDIZIONE DIGITALE On line ci sono i portali di informazione, i siti web, i blog. Non ho mai sentito Napoli Magazine, Calcio Napoli 24, tuttonapoli.net, gianlucadimarzio.com, calciomercato.it, tuttomercato web, che uno dei direttori di questi siti dicesse “IL MIO GIORNA-
5 LE”. MAI!!! Il giornale, esempio IL CORRIERE DELLA SERA, si chiama così perché esce ogni giorno. CASORIADUE è un settimanale IN EDIZIONE DIGITALE. www.casoriadue.it è un portale di informazione. ----------------ALLONTANATEVI DAGLI SMARTPHONE L’incubo del multitasking ha portato telefonare a teatro, messaggiare al cinema. Neurologi e psicologi stanno raccontando con dovizie di particolari i problemi innescati dalla sindrome di dipendenza, uso eccessivo di telefono cellulare. Difficile dire se sia troppo tardi. Il problema è che i genitori sono i primi a essere incollati al telefono. Una delle cliniche americane più famose tra quelle specializzate in trattamento della dipendenza ha creato un programma per la dipendenza da smartphone. Una crisi, questa che ha colpito il mondo, più grave di quella da dipendenze da oppiacei. ----------------La domanda nasce spontanea: quando verrà scelto Il nuovo dirigente del Settore “Servizi diretti alla persona”? Quando si copre la vacatio di dirigente al Settore “Affari Generali e del Personale”? Quando verranno coperti tutti gli interim al Comune di Casoria? ----------------Sempre cogliendo l’occasione degli scambi di auguri pasquali interpelliamo il Sindaco che è anche Assessore ai servizi diretti alla persona. Ho anche saputo, con grande meraviglia da parte mia, che avete ancora il problema della gestione delle palestre. Che cosa è? Io, investito della problematica in modo indiretto, non essendo l’assessore con delega allo sport, cultura e tempo libero, ho suggerito alla Commissione Consiliare affinché le palestre scolastiche quando potranno riaprire siano solo utilizzate per la promozione dello “sport” e non come luoghi di aggregazione che dovrebbero avere altri spazi a disposizione…”. Il Sindaco precisa allo scassabolle una polemica evidenziata sul numero di Casoriadue in edicola la domenica di Pasqua: “Io sono per la completa divisione
dei ruoli… il politico dà l’indirizzo, non deve fare il dirigente (cioè la gestione) e il dirigente, sotto sua completa responsabilità, deve tradurre in atto la volontà politica… è un concetto semplicissimo che a non tutti piace e che non tutti, anche se in buona fede, applicano”. E COME SI FA A CAPIRE? Chi sono i Dirigenti di Settore? Oppure chi era? Cosa vuol dire il Sindaco? Siete una Giunta Municipale impenetrabile! Siete dei muri di gomma. “Veramente non so di cosa si parla… Io non ho mai guardato in faccia nessuno e non ho voluto mai conoscere nemmeno i partecipanti delle singole gare…. La mia impermeabilità è stata totale… a me è interessato sempre la qualità del servizio offerto, la professionalità degli operatori ed il rispetto, nei limiti condivisi anche dall’ANAC, della continuità del rapporto lavorativo per evitare tensioni sociali in un campo così delicato… senza derogare un minimo dal rispetto delle regole … cerco di far andare avanti la mia visione della politica ma mi accorgo che è un lavoro molto impegnativo”. ----------------Lo scassabolle non dimentica e ricorda agli esperti di mercato ed all’Assessore al Commercio il “mercato dei tessuti del venerdì” tenuto in maniera “temporanea” dal 1997 in via Mauro Calvanese che l’amministrazione comunale a guida Pasquale Fuccio ha trasferito nel parcheggio del centro polisportivo composto dalla Piscina Comunale e dal PalaCasoria. ----------------Il mio amico Aquila 1 che tanto ha fatto arrabbiare Tommy Casey è a sua volta arrabbiato per come è diventata la Piazza, la sua Piazza. Il chiazziere si arrabbia e fa denunce ed interrogazioni. Allora vado in Prefettura e chiedo ad un autorevole dirigente della Prefettura di Napoli. Vorrei chiedere alla Signora Riccio, già commissaria straordinaria prefettizia della mia Città perché ha chiuso gli uffici di via Po, nel Parco Le Querce? Costarono al popolo di CASORIA 2 miliardi di lire più Iva e sono da sette anni inutilizzati? La bella funzionaria mi risponde così: “Nando, lei sa bene che certe decisioni sono state prese in modo monocratico e con proprie motivazioni. Quindi, purtroppo, dovrebbe chiederlo alla Signora Riccio”. Non credo che si possa parlare con la signora Riccio. Certo il DANNO ERARIALE C’E’!
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Intervista al dott. Cosimo Sibilia, Presidente della Lega Nazionale Dilettanti di calcio e vicepresidente della FIGC
A PICCOLI PASSI VERSO LA NORMALITA’
l’estate, anche con l’accelerazione della campagna vaccinale, possa consentire alle società di organizzare eventi e tornei, con tutte le misure di sicurezza che si renderanno necessarie. Ciò che ha detto vale anche per la FIGC, suppongo Esatto. Una volta che la FIGC e il Settore Giovanile e Scolastico, che hanno diretta responsabilità dell’attività giovanile, avvieranno il confronto, La LND farà la sua parte sia come proposte che come sintesi. La LND comprende 12.000 società, un enorme vivaio da cui emergono calciatori che diventano professionisti. Eppure, si ha la percezione che le società professionistiche privilegino i giocatori stranieri, non permetten“Pur tra mille ostacoli, è in corso lo svolgimento dei campionati do ai calciatori italiani di emergere. nazionali e, a partire dalla scorsa domenica, di quelli regionali”. Qual è la sua opinione al riguardo? Credo serva più coraggio da parte del mondo professionistico e La LND ha ben chiaro il fenomeno. un’inversione di tendenza nel ricorso ai giovani talenti. Dobbiamo Anche per questo, sin dal mio primo colmare il gap con l’Europa, dove nessuno si scandalizza se un cal- mandato, ho dato un forte impulso alle attività di scouting e di sviluppo delle seciatore debutta nella massima serie a 18 anni. Da noi invece si dice lezioni nazionali. Senza dimenticare gli debba maturare, ma a 25 anni è considerato già vecchio. importanti sostegni economici alle società maggiormente impegnate nella vaCordiale e disponibile, il dott. Cosimo Lo è la dimostrazione, seppur tra mille lorizzazione dei vivai. In generale credo Sibilia di Avellino, deputato parlamen- ostacoli, dello svolgimento dei campio- serva più coraggio da parte del mondo tare di Forza Italia, ha immediatamente nati nazionali e, a partire dalla scorsa professionistico e un’inversione di tenaccettato la richiesta di farsi intervistare domenica, anche di quelli regionali a denza nel ricorso ai giovani talenti. Dobin qualità di Presidente della Lega Na- livello apicale. È un piccolo passo in biamo colmare il gap con l’Europa, dove avanti verso il ritorno alla normalità. nessuno si scandalizza se un calciatore zionale Dilettanti di calcio (L.N.D.). Confermato tale incarico per altri 4 anni, Che come tutti auspico si possa rag- debutta nella massima serie a 18 anni. nel febbraio scorso, dall’Assemblea giungere nel più breve tempo possibile. Da noi invece si dice debba maturare, Elettiva per il secondo mandato conse- A causa del lockdown, è noto, i ragaz- ma a 25 anni è considerato già vecchio. zi non hanno potuto frequentare, se A livello della Campania, come valuta cutivo con l’87% delle preferenze. Negli auguri di Pasqua che lei ha in- non, forse, per breve tempo, le società lo sviluppo del calcio dilettantistico riviato, in qualità di Presidente della calcistiche. Le è stato chiesto, sul suo spetto alle varie fasce d’età? Lega Nazionale Dilettanti, alle so- profilo fb, di fare tutto il possibile per Recentemente il presidente regionale cietà, ai calciatori, calciatrici, alle- farli ritornare sui campi per essere se- Carmine Zigarelli ha lanciato l’allarme natori, dirigenti e arbitri, ha evi- guiti da tecnici competenti, in modo sul rischio di abbandono da parte dei radenziato la consapevolezza che, in da consentire loro di svolgere attività gazzi campani come diretta conseguenza sicurezza, riprendere a giocare è pos- utili alla loro crescita. In prospettiva della pandemia. Ci vorrà il massimo imsibile. Qual è la situazione allo sta- immediata e futura, che cosa la LND pegno da parte delle istituzioni sportive to attuale del calcio dilettantistico? pensa di fare per i bambini e i ragazzi? nazionali e locali per contrastare questo La Lega Nazionale Dilettanti sta attra- Come ho già sottolineato è fondamentale fenomeno, anche perché la Campania versando il periodo più difficile in as- che si sia aperta la discussione sull’atti- rappresenta la prima regione d’Italia soluto della sua storia. Nonostante le vità giovanile. Sarà utile ragionare non per numero di club di settore giovanile. difficoltà, che restano enormi, stiamo solo sugli aspetti tecnici ma anche sul- Si tratta di un dato che non deve essere cercando di dare sostegno e prospet- le conseguenze psicologiche e sociali trascurato e che è sempre stato garanzia tive al movimento del calcio di base. di questo prolungato stop. E spero che di qualità nell’offerta tecnica e sportiva.
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RITA GIAQUINTO
Gino Oliviero ed il suo ultimo libro da leggere e da “gustare”
Il primo appuntamento dopo le festività pasquali de LA COPERTINA, diretta dal Dir. Troise sul canale web NanoTV, è stato dedicato alla cultura, alla poesia, al romanzo e all’arte culinaria con la presentazione dell’ultimo lavoro dello scrittore Gino Oliviero , “Il Poeta e il Quadernuncolo, misteri e ricette all’ombra del Vesuvio”. In studio, l’estrema poliedricità dello scrittore Oliviero è stata presentata da Maria Cristina Orga, stimata collega della redazione di CasoriaDue, anche lei scrittrice e grande amica di Gino Oliviero con cui condivide , tra le tante cose, anche la grande passione per la poesia. Quella di Maria Cristina è stata una presentazione vera, autentica, “verace” - per restare nel tema culinario caro all’opera - come può fare solo chi ha il privilegio di conoscere molto bene lo scrittore. Grande talento e grande competenza in un uomo che ha avuto il coraggio di reinventarsi, stravolgendo completamente la sua vita, come ci ha raccontato Maria Cristina : “Gino è un prisma, un poliedro, una persona dalle infinite potenzialità e dagli infiniti talenti, ma molto ben definiti, perché a qualunque situazione lui si approccia, lo fa sempre con il massimo rigore, professionalità e competenza. E’ una persona che si è riconvertita, reinventata, un uomo che, quasi “francescanamente”, si è spogliato di tutta la dovizia che la vita da commercialista gli offriva , per ricercare l’essenza e la bellezza, diventando cultore del vino, quindi enologo ed enogastronomo di finissimo fiuto. Ha abbandonato una carriera avviata e redditizia per inseguire un
sogno e per scoprire il sapore della sua vita, accollandosi debiti per avviare quelle imprese in cui credeva tantissimo e dalle quali ha avuto grandi soddisfazioni, soprattutto umane. Se gli fossero bastate quelle economiche, avrebbe continuato a fare il commercialista. Ha diretto anche locali importanti, uno su tutti, “La Maschera” di Avellino, uno dei ristoranti più conosciuti in Campania e non solo”. Allo scrittore Gino Oliviero la parola: “Cristina, oltre ad essere una mia grandissima amica, è anche la mia mentore, se ho iniziato la mia attività di scrittura, prima con le poesie, poi con la prosa, lo devo a lei. Ho cominciato a scrivere nel momento in cui avevo definitivamente chiuso con il ristorante, nel quale avevo lavorato per circa vent’anni. Andai via da Avellino, ritornai a vivere a Portici, per rielaborare questa sorta di lutto. E dato che la poesia nasce spesso dal dolore, dalle situazioni complicate, non dalla felicità, avevo cominciato a scrivere delle cose. Timidamente, gliene ho parlato e da subito si è dimostrata entusiasta. E dalla raccolta di tutti i miei scritti, una volta rientrato a Portici, è nato il mio primo libro di poesie che si intito-
lava “Donne ed altri accidenti”, molto particolare, dedicato a tutte le donne della mia vita. Da lì, abbiamo scritto insieme “Amore sotto sopra, 69 poesie d’amore”, un libro che, da un lato, aveva 34 poesie scritte da lei, dall’altro lato le 34 poesie scritte da me, e al centro, una poesia scritta insieme a quattro mani. Contemporaneamente, è uscito un mio libro “Occhi di Giada”, formato da cinquanta poesie d’amore raccolte per una persona speciale. Poi, mi sono fermato con le poesie e, partendo da un racconto di una ricetta che avevo scritto - diventato il primo capitolo di questo nuovo libro - è nata l’idea della storia un po’ surreale de “Il Poeta e il Quadernuncolo””. Perché hai lasciato la tua attività di commercialista? “Non l’ho lasciata subito, anche per avere sempre un piano B. L’ho lasciata quando la passione per la ristorazione ha preso il sopravvento. Io ho iniziato a fare il commercialista abbastanza giovane, avevo 24 anni quando ho aperto lo studio e sono stato fortunato perché, per quanto giovane, ho seguito subito aziende di un certo peso, con la risoluzione di problemi gravosi per un commercialista giovane, ma molto sti-
molanti e mi sono divertito. Questo periodo ha subito un forte calo con la crisi degli anni ’90 che ha colpito molte aziende, ed io sono tornato a fare un lavoro più di routine. Poi per caso, un vecchio compagno di liceo che voleva aprire una pizzeria, mi chiamò per una consulenza fiscale, che poi è diventata una consulenza per l’arredamento, sul tipo di pizze da preparare, fino a che mi chiese di fare insieme questo progetto. Da qui è nata quest’idea della pizzeria “Pulcinella Pizza e dintorni”, la prima sorta a San Giorgio a Cremano, che abbiamo replicato ad Avellino e a Napoli. Il ristorante di Avellino è diventato impegnativo, puntava anche a riconoscimenti di carattere nazionale. Con la crisi del 2009/2010, ha cominciato ad essere un peso per me e non più un divertimento. Decisi quindi di chiudere, ritornare a Portici, dove ho cominciato a scrivere. Oggi sono il direttore di un ristorante a Portici Bellavista, il Cieddì. Siamo chiusi, come tutte le attività di ristorazione, categoria particolarmente bistrattata dalla pandemia, poiché prima ci hanno imposto di adeguarci adottando determinate misure, e poi ci hanno chiuso definitivamente”. Raccontaci un po’ la trama di questo libro “Il libro inizia in maniera un po’ insolita, con la descrizione dei personaggi e degli interpreti in ordine di “disapparizione”, una cosa che induce ad una naturale curiosità e simpatia verso i personaggi. Il libro ha proprio la forma di un quadernuncolo, come i vecchi taccuini di una volta. Si tratta di un li-
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8 bro di ricette improvvidamente prestato al poeta, protagonista del racconto, da uno dei cuochi dei ristoranti che aveva avuto, e che il poeta non ha mai più restituito. Il poeta si è ritirato a vivere in una casa in mezzo ai boschi, completamente scollegato da tutto, isolato dal resto del mondo. La sua caratteristica è che ogni volta che prova forti emozioni, se è nervoso o arrabbiato, cucina o si fa cucinare qualcosa. Quindi questo quadernuncolo è un po’ il suo salvavita. Le ricette sono tutte ricette tradizionali napoletane, dal Babà alla Delizia al limone, dai maccheroni alla genovese allo scarpariello, sia dolci che salate. Sono dieci in tutto, e sono scritte da me”. E Maria Cristina aggiunge : “Le ricette non sono messe a caso, hanno una loro
ragione di esistere lungo il racconto, perché sono delle chiavi che svelano vari misteri in cui il poeta si imbatte o si trova coinvolto, perché questo è un libro estremamente ricco di continui colpi di scena, quindi tutto ciò che sembra chiaro all’inizio viene stravolto nel corso della narrazione o, addirittura, contraddetto nel finale. Una piena circolarità narrativa, soprattutto emozionale, che prende tutti i sensi : è un libro che fa venire l’acquolina in bocca, trasmette ansia, empatia con i personaggi imprevedibili, inediti, oggetti che hanno un’anima, come il tavolo di castagno che introduce alla storia. La lingua utilizzata è molto accattivante, dolce, non cerca mai l’exploit , non vuole stupire, ma stupisce ed emoziona sempre”. Maria Cristina, diciamo ai nostri let-
tori come poterlo comprare? “Il libro è edito da Vocali, una piccola casa editrice di Portici con cui realizziamo progetti che hanno sempre un ottimo riscontro di pubblico. Per l’acquisto, lo si può prenotare presso la propria libreria di fiducia, oppure, nella maniera più diretta, mandando una e-mail ad : info@vocalieditrice.it oppure telefonando allo 081 27520. Infine, si può anche venire nella libreria Vocali Editrice a Portici, in via Roma 58/A, dove, su richiesta, possiamo far trovare il libro firmato dall’autore”. Un libro da leggere e da gustare e che, poeticamente, farà riscoprire gli antichi, intramontabili sapori della cucina tradizionale partenopea, deliziandoci l’animo – ed il palato - con cura, ingegno e fantasia.
SIMONA PIRO
L’incanto comunicativo, il dialogo professionale con Cristina Cennamo
Per il Casoria Due, Cristina Cennamo, giornalista, psicologa, imprenditrice e tanto altro. Un percorso insolito che inizia nel periodo dell’università, con la passione per la vela, sport ancora poco noto in Italia e che con l’American’s Cup da ad esso un tocco di innovatività e soprattutto un’alternativa al calcio. Erano i tempi di Paul Cayard, quando partecipa alla Whitbread conseguendone la vittoria, quell’anno gli consentì di trovare gli sponsor che gli permisero di partecipare nel 1999/2000 alla Louis Vuitton Cup con America One, giungendo sino alla finale persa per 5-4 contro Luna rossa. Gli anni dell’ascesa di Cristina che lascia la facoltà di psicologia che aveva seguito per il biennio sostenendo quasi la metà degli esami per il suo nuovo amore, il giornalismo: a cui si dedica con professionalità. Seguire entrambe le scelte sarebbe stato difficile. Cammino in salita e non molto condiviso dalla schiera di ingegneri ed architetti di cui si componeva il nucleo familiare, passo dopo passo inizia a guadagnare e con progressi costanti si ritaglia spazi in un mondo che le piace e che sente appartenerle. Dove vai ora Cristina? La domanda dei
tanti. Lei, dopo essere approdata al Mattino e dopo aver scritto per il giornale del capoluogo campano per qualche anno, giunge sino in Norvegia ove l’esperienza è notevolmente accrescitiva. Entra in contatto con giornalisti e pubblicisti di tutto il mondo e riesce a rendere se stessa sempre più interessata e coinvolta. Cura gli uffici stampa di notevoli asso-
ciazioni e imprese, aprendo i suoi confini anche al mondo dell’imprenditoria italiana che l’ammira; inoltre tante iniziative tra cui la nascita di Aeolians, una testata dedicata alla sua passione per i viaggi ed in particolare alle Isole Eolie e la realizzazione di eventi importanti. Ecco la sua massima: “Se c’è soluzione, perché ti preoccupi? Se non c’è soluzione, perché ti preoccupi?”, già, perché se la soluzione la hai il problema non sussiste e se non ce l’hai la soluzione al problema si trova, il grande spirito psicologico di stampo americanista le è rimasto come pure la voglia e la curiosità di proseguire il suo cammino nel campo. Una donna eclettica, bionda, dal sorriso che spicca con una grande voglia di far bene e soprattutto matta per le novità. L’amore per i giochi di colori per l’arredo della sua tana, il tappeto rosso Persia condiviso con un coniglio e un cane, il suo Beagle dalle orecchie grandi. Insomma, istinto, passione, femminilità e professionalità al servizio del giornalismo italiano, una vera esplosione di sapere. E per il futuro? Fonda un nuovo Magazine on line di giornalismo e comunicazione e l’ecommerce di contenuti digitali, battage.it, e poi, poi chissà tutto diventa possibile.
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IMMA CASTRONUOVO
Infezione da Covid19 e patologie urologiche: ne parliamo con il Dottor Michele Crispino, già Primario di Urologia all’Asl Na1 La pandemia da Covid-19 ha reso ancor più difficile la vita dei migliaia di persone affette da cancro alla prostata, di quelle che svolgono dialisi, sono colpite da immuno-reumopatie e/o da malattie infiammatorie croniche. Per la maggior parte di queste persone, che già vivono una situazione clinica di per sé complicata, è forte la convinzione di essere maggiormente esposti al contagio a causa dei trattamenti anti-tumorali; altri hanno evitato – ed evitano, ancora oggi, a distanza di oltre un anno dall’esplosione della pandemia - di andare in ospedale durante i mesi più difficili del lockdown, rinviando così cure e visite, o per causa di forza maggiore, essendo gli ospedali praticamente occupati per la maggior parte da pazienti Covid. Ne parliamo con il Dott. Michele Crispino, già Primario dell’Asl Na1, al fine di è creare maggiore consapevolezza sul tema e al contempo dare consigli pratici ai pazienti, in un periodo in cui occuparsi della propria salute non è facile, ma è necessario, e occorre coniugare sicurezza e continuità di cura. Dottore, è vero che c’è stata una vera e propria fuga da panico coronavirus dai vostri reparti ? Magari, all’inizio della pandemia, c’è stata, invece, una difficoltà degli ospedali a gestire la pandemia da covid-19 e le altre “urgenze” programmate che sono inevitabilmente slittate. Ad oggi, com’è la situazione? L’ EAU (European Association of Urology) ha di recente prodotto delle linee guida emergenziali affinché in piena tempesta COVID 19 si possano rivedere le priorità di trattamento per i pazienti oncologici e non. La carenza di anestesisti, impegnati nelle terapie intensive e, più in generale, del personale sanitario spesso riassegnato ai reparti Covid, rappresentano la maggior criticità del momento; inoltre si aggiunge il contagio del personale in prima linea e le relative misure di isolamento e confinamento sociale che pongono in discussione le precedenti linee di trattamento delle patologie urologiche . Oggi occorre saper dare le giuste prio-
rità per poter ridurre al minimo i rischi di trasmissione del virus per pazienti e gli operatori sanitari che forniscono le cure per patologie urologiche. A tal proposito si è creato una scala con codici a colori, dal nero al verde, con cui determinare l’urgenza o la differibilita’ di procedure diagnostiche o terapeutiche o di follow up, sulla base di probabilità di danno clinico ( progressione della malattia, sviluppo di metastasi, perdita di funzioni di organo o la morte) che si avrebbe se le procedure fossero rimandate nel tempo. Il tutto nel rispetto delle risorse locali, dei sistemi sanitari e delle varie fasi della pandemia. Evitare visite ambulatoriali non necessarie e servirsi della telemedicina per supportare i pazienti. Le procedure chirurgiche limitate ai codici rossi o neri quali i pazienti covid positivi e in particolare quelli con associate comorbilita’. Le procedure per pazienti covid negativi a bassa priorità sono da evitare per il rischio di falsi negativi o per la trasmissione tra i pazienti e il personale sanitario. Si è consapevoli che con la fine del periodo emergenziale la tempistica di ripresa delle attività ambulatoriali ed operatorie delle patologie urologiche anche benigne sara’ impegnativa, ma dovremo dare delle risposte su problemi meno mortali ma, purtroppo, quotidiani e sicuramente peggiorati.
Un recente studio condotto dalla Società Italiana di Urologia (Siu) ha evidenziato che nel 15% dei pazienti affetti da Covid-19 si è riscontrata la presenza del Coronavirus nel liquido seminale, e questo può causare alterazioni nella produzione degli spermatozoi e infiammazione dei testicoli. I media hanno riportato la notizia di una maggior mortalità nei maschi per la presenza del virus a livello testicolare. Tale supposizione è tuttavia labile per il basso numero di pazienti studiati. In altre pandemie tipo la SARS (malattia dovuta ad un coronovirus ) si sono avute delle orchiti ma mai in modo significativo. Il virus tende a manifestarsi in modo più evidente a livello delle vie respiratorie o intestinale con tipica sintomatologia diarroica o di nausea. Parliamo della correlazione tra Coronavirus e urologia pediatrica: questo virus, purtroppo, non risparmia nessuno, neanche i più piccoli, che possono essere colpiti, ad esempio, da cisti al rene o, peggio ancora, da tumore renale, e risultano positivi al Covid-19. Il Covid 19 è tendenzialmente meno aggressivo nei bambini. Studi tedeschi lo hanno attribuito a vasi sanguigni più robusti e ricchi di endotelio, agli alti livelli di vitamina D e ad una risposta immunitaria più forte. Anche il recettore ACE 2, che il virus utilizza per infettare le cellule, è meno attivo in questa delicata fascia di età. La maggior parte dei piccoli non presenta sintomi come la febbre, la tosse, la perdita di gusto o olfatto. Il microbiota intestinale, questo fantastico e ai più sconosciuto insieme di microbi, ci difende dai microbi cattivi. Ricco di vitamina D e melatonina, ha il compito di addestrare e poi tenere allenato il sistema immunitario. Uno dei motivi della scarsa virulenza del Covid in età pediatrica. Nel ringraziare il Dott. Crispino per la chiara ed esauriente trattazione, ci auguriamo che il presente articolo abbia illuminato i nostri Lettori sulla interrelazione tra il Covid e le patologie urologiche.
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La serie A del Procuratore Cecere Un mercato tutto da decidere sino all’ultima di campionato
Una stagione di serie A che andrà avanti sino al 23 maggio e che vede protagoniste le prime quattro in classifica che stanno andando a consolidare la voglia di partecipare ancora alla Champions league. Un campionato quello 2020/2021 che ha subito l’evento COVID nella totalità, la poca o addirittura assente presenza di pubblico ha inficiato l’andamento delle squadre meno forti ma certo ha fatto emergere i talenti che forse latenti non avevano mostrato grinta e carattere. Inter, Milan, Juventus e Napoli le prime 4 in questa settimana di campionato che vede le big in pool position, ancora palla sui piedi e passione nella testa sino a maggio. Alla penna del Casoria Due ritroviamo con la professionalità di sempre il Procuratore Crescenzo Cecere che in un intervista telefonica ci parla delle non poche difficoltà viste in questo campionato e delle nuove modalità d’ingaggio che risultano essere ottimali soprattutto in questa ondata pandemica. Ci parla di giocatori come Duvan Zapata, attaccante dell’Atalanta come ottimo giocatore e che in questa stagione con 27 presenze in campionato ha realizzato 10 gol di bella caratura. Certa-
mente una ventata d’iria nuova in un altro club gli gioverebbe a livello agonistico. Alves è in termine di contratto a fine stagione, il 30 giugno 2021, sicuramente un difensore di importanza per il Parma che quest’anno ha fatto penare la sua squadra chiudendola in zona retrocessione. Infatti sono in penultima posizione, una stagione da dimenticare per la squadra emiliana che rischia clamorosamente la Serie B. Il dialogo si fa ricco ed interessante quando parlando di questa stagione affrontiamo ad oggi le prime quattro di campionato, Inter, Milan, Juventus e Napoli. Un Conte in grande spolvero per l’Internazionale che ha visto e vede i propri giocatori protagonisti attivi di un campionato difficile e privo di pubblico. L’ampiezza della vision del mister rende la squadra coalizzata e ricettiva,
la voglia di vincere e di esserci determina la prima posizione in campionato. Vicini al traguardo, ma, non è finita, ancora qualche settimana in salita e con partite insidiose. Già l’unico gol segnato con la squadra sarda, il Cagliari, ci dice che la fatica inizia a farsi sentire e le altre squadre in campionato hanno voglia di essere a loro modo protagoniste. Il Milan a conduzione Elliott aumenta l’impegno economico per la squadra, puntando sul grande fuoriclasse svedese Zlatan Ibrahimovic, che resterà un’altra stagione spennellando gol e belle giocate senza ritegno alcuno. La sottolineatura e l’apertura alle giovanili, punta con il nuovo management ad una vera e propria rinfrescata della squadra. Un campionato insidioso per tutte le squadre, ma che con coraggio e determinazione
dichiara conquistatrici della vetta solo quelle che hanno saputo rimanere concentrate in questo drastico momento pandemico. Il Milan c’è ed è in seconda posizione, champions assicurata e corsa per la vetta senza distrazioni. La Juventus necessita di svecchiare certamente la sua rosa, soprattutto in zona difesa. La Signora torinese ha mostrato carattere e determinazione con qualche prolasso certamente da evitare. La trazione Pirlo che definisce anche in questa stagione la mentalità vincente ed il classico saper tamponare laddove le sbavature erano evidenti. Il Napoli Calcio ed il suo Mister Gattuso è riuscito e sta riuscendo nell’impresa qualificazioni Champions. Una squadra intermittente nella prima fase del campionato ma, che sta uscendo con la classe di sempre a gestire le partite con ogni giocatore. La qualificazione assicurerebbe senza discussioni la riconferma del coach Gattuso che con grinta ha ripreso la squadra nonostante tutto. Grande passione, grande classe, grandi giocate in un campionato non con poche difficoltà. Riascolteremo presto il procuratore Cecere che ci ha aperto alla sua visione di campionato in modo eccellentemente chiaro.
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SIMONA PIRO
L’ABBANDONO DEL PATRIMONIO COMUNALE
Chiara e senza via di scampo la constatazione di Casoria Due, che ancora una volta sul territorio rileva la poca voglia da parte dell’amministrazione casoriana a risolvere problemi ed edificare nel giusto. Un iperbole la catastrofe data dall’incuria, che senza ragione veduta lascia il territorio allo sbando. Dov’è allora la presenza del Primo Cittadino e dov’è la fattività della casa Comunale che ancora una volta lascia Via Castagna, Parco Smeraldo, via Battisti nel degrado più totale? Non l’unica struttura irrisolta come si può vedere dalle foto, ma, l’ennesimo scempio, che della città a nord di Napoli racconta un “tutto cambia per non cambiare mai”, la giunta Bene solo un ripetuto copione che trascina i suoi errori e ahi Noi una pratica amministrativa da brivido. A colloquio con il giornale è proprio l’assessore al patrimonio immobiliare comunale Francesco Girardi, che interrogato sulla questione incuria e grandi opere oramai in declino, risponde così:
Via Cesare Battisti
“Mi segnalano una situazione di rischio, degrado e pericolo a via Castagna. E’ oramai indifferibile intervenire sulla messa a valore del patrimonio comunale. E’ necessario rivedere sia la politica che la pratica di utilizzo delle strutture attualmente prive di funzione. Si sta valutando di destinare nella struttura di via Castagna la protezione civile. E’ evidente che sarà necessario intervenire per ristrutturare. I tempi lunghi per le assegnazioni e la competizione strumentale e ostruzionista degli ultimi anni ha lasciato segni profondi. Intanto si è definita una nuova linea sulle opere
Parco Smeraldo, III trav. Via Castagna
compensative nel senso della monetarizzazione per tutto il periodo del dissesto. E’ assolutamente controproducente assecondare una tendenza che produce beni collettivi che restano privi di gestione e si trasformano rapidamente in mali collettivi.
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CHIACCHIERANDO CON Corrado Saccone, preparatore atletico
Nei giorni passati, abbiamo fatto una lunga e avvincente chiacchierata con Corrado Saccone, per i non studiati, o meglio, i non amanti dello sport, Corrado Saccone è un preparatore atletico, che ha lavorato nella SSC Napoli dal 2009 al 2016. Partiamo per gradi, Corrado Saccone nasce inizialmente come amante dell’atletica leggera, correre era la sua passione, principalmente era specializzato nei 3000 siepi. L’atletica lo ha poi portato a partecipare a grandi imprese come la maratona di Città del Messico, quella di Berlino e quella di Milano. Dopo le esperienze da atleta, diventa preparatore di atletica
leggera, preparatore di tennis a livello nazionale e consegue anche l’esame per ricevere il patentino da allenatore di calcio ed è da qui che parte la sua carriera nel mondo calcistico, con nel frangente, tante soddisfazione nella palla a spicchi del basket con la JuveCaserta. La carriera calcistica la comincia come allenatore nelle serie minori, anni e anni di gavetta prima di arrivare a diventare il preparatore atletico delle giovanili della SSC Napoli fino poi al passaggio in prima squadra, dalla fine del 2009 al 2016. In questi anni Corrado Saccone ha se-
guito atleti del calibro di Marek Hamsik, Edinson Cavani, Gonzalo Higuain e tanti tantissimi altri. Tante, anche, sono state le soddisfazioni con la vittoria di due coppe Italia e una Super coppa. Ci ha anche spiegato come in questi 8 anni, con l’avvicendarsi di diversi allenatori, si doveva essere sempre pronti al cambiamento di preparazione, soprattutto nel caso di Rafa Benitez, primo allenatore dall’esperienza Europea approdato all’ombra del Vesuvio. Corrado Saccone ci ha poi spiegato come al suo arrivo il centro di Castelvolturno non era nelle migliori condizione per poter lavorare al meglio, solo con il tempo e la sua diligente conduzioni, sono state apportate tantissime migliorie. Il lavoro del preparatore, è sempre quello di restare in sordina, ma non si può negare che sono la colonna portante di una società sportiva. Tanti risultati si raggiungono proprio per il sapiente lavoro dei preparatori, gente come Corrado Saccone, non può e non deve mai passare in secondo piano, deve essere ringraziato.
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GENNARO MOSCA
DUE POLTRONE PER TRE IL GRILLO PARLANTE Il salone in cui spiccano due belle poltrone davanti alla rispettiva bandiera – Europa e Turchia – e ancora più avanti, ma defilato, un grande sofà. Entrano i tre presidenti, sono il padrone di casa Erdogan, Charles Michel e Ursula von der Leyen. Prima qualche foto, poi i due uomini si siedono prendendosi le due poltrone e Ursula resta per un momento in piedi senza posto, fin quando qualcuno del cerimoniale le fa cenno di accomodarsi sul divano. In disparte. Uno sguardo tra i due europei, un colpetto di tosse della signora forse per l’imbarazzo che si taglia col coltello, e finalmente si siede. Crampi nello stomaco, ma avrà pensato: ‘ci vuole diplomazia e pazienza’. Il Consiglio Europeo è il consesso dei Presidenti o Primi Ministri dei singoli Stati che dà l’indirizzo politico all’Unione, ma non determina atti concreti per i cittadini. Il Consiglio conta, abbastanza. Charles Michel ne è il presidente. La Commissione Europea è quella che tiene i cordoni della borsa, assegna i fondi per i vari settori, come i trasporti, la ricerca, l’agricoltura. Sono i Commissari che decidono come e quando le risorse finanziarie possono essere assegnate ai singoli Stati. Per questo, la Commissione è l’istituzione più importante dell’UE. Ursula von der Leyen è la presidente. Questo per dire, per inciso,
che Ursula conta più di Charles, peraltro. L’hanno lasciata in piedi. Il cerimoniale ottomano ha previsto due poltrone per tre presidenti, perché uno era donna, questo non mi meraviglia, mi offende, ma non mi sorprende. La Turchia è ancora troppo lontana dal riconoscimento di certi valori, basti ricordare che è uscita dalla Convenzione di Istanbul – proprio Istanbul, che beffarda ironia – contro la violenza e la discriminazione verso le donne. Invece, penso all’educazione ricevuta da Michel, e da quel che ho visto me la immagino così. La madre, mentre prepara la cena, gli dice: «mangia figlio mio, perché tu devi studiare. Tu sei un uomo, nella vita dovrai lavorare e realizzarti. Tua sorella, se non vuole studiare non fa niente. Tanto è femmina, farà la casalinga. Ecco, per questo a te ho fatto il piatto migliore». Come tante mamme delle nostre parti che pure pensano ‘il figlio maschio è il maschio’, sarà trattato meglio e avrà di più. Povera Gertrude – monaca di Monza – noi maschi
ti saremo debitori in eterno per il tuo triste destino. Siamo tutti matti, o forse questo mondo maschilista è solo rimasto fermo a quell’oscuro Medioevo, seduto su due poltrone. La presidente von der Leyen è stata messa sul divano un po’ in disparte dagli altri due perché signora, mentre fosse stato maschio di poltrone ne avrebbero preparate tre. Questo mi indigna, ancora troppo spesso il genere fa la differenza. Invece, dalla mia prospettiva, non importa che fossero un Capo di Stato e due presidenti dell’UE e che ci fosse un cerimoniale da seguire, peraltro evidentemente sbagliato. Ai miei occhi erano tre persone a lavoro, senza nessuna differenza tra loro. O forse c’era, eccome, ma non certo per il genere. Un cuoco, un parrucchiere, un geometra, un chirurgo, un magistrato, un diplomatico, sono questo. Poi possono essere donne o uomini, ma non cambia niente, importa solo che chi fa il suo lavoro sia capace. Il mio dentista è donna, il mio
collega più bravo è donna, il mio capo è donna, il mio avvocato è donna. Perfino la mia compagna è donna. Gli uomini migliori e più importanti della mia vita sono donne. Mario si rivolge alla moglie Rachilina colf della famiglia Bellavista. M.: «Rachilì, ‘a signora Bellavista ha detto che domani devi passare al negozio per spolverare». R.: «Domani non posso, devo andare con la signora Cazzaniga alla manifestazione delle donne». M.: «E che c’entri tu con le donne? Quando faranno la manifestazione delle cameriere, allora ci andrai pure tu» (da “Così parlò Bellavista”, L. De Crescenzo). Mario dice più di una simpatica battuta, Rachilina alla manifestazione non ci dovrebbe andare perché è donna, ma da lavoratrice. Per concludere, permettete un pensiero poetico: «Ursulì, tu ca suoffr’ ncopp’ a stu’ divano oscuro / ‘a prossima vota, puortate ‘a seggia, ca è cchiù sicuro!». E chest’ è.
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Osimhen non è Lukaku ma un gioiello da custodire L’attaccante nigeriano ha grandi margini di miglioramento, è un tesoro su cui costruire per il futuro
Ci sono diversi modi di fare calcio. L’Inter, che sta per raccogliere l’eredità vincente della Juventus, ha scelto la via dell’Instant Team, termine nato con il Dream Team di basket degli Stati Uniti a Barcellona ’92. Conte ha seguito la linea che portò allo scontro con la Juventus: mescolare dei giovani validi come Barella, Lautaro Martinez e Bastoni con giocatori esperti, pronti alla vittoria come Lukaku, Young, Perisic, De Vrij, Vidal. Non è un caso che sia l’Inter a raccogliere l’eredità della Juventus, dopo anni in cui il Napoli, con il suo modello finanziario completamente diverso, ha rappresentato spesso l’unica alternativa credibile al dominio bianconero. Suning negli ultimi cinque anni ha speso più di 700 milioni di euro per l’Inter, potenziandosi in tutti i settori: la squadra e la coppia ConteMarotta che ha costruito un percorso coerente. L’Inter, una volta ritrovata la Champions League, ha deciso di puntare alla vittoria, nella scorsa stagione ha sfiorato l’Europa League, in quella in corso sta portando a casa lo scudetto, undici anni dopo gli ultimi successi di Mourinho. Il Napoli ha un altro modello, dall’era Sarri in poi sono cresciuti gli investimenti soprattutto nel monte ingaggi ma De Laurentiis non seguirà mai il criterio dell’Instant Team. L’obiettivo è arrivare in Champions League, poi se dovesse arrivare la vittoria in un’annata particolarmente positiva, si è felicissimi. Il Napoli nel corso degli anni ha vinto tre volte la Coppa Italia, in un’occasione la Supercoppa, ha sfiorato lo scudetto con Sarri e si è fermato solo in semifinale di
Europa League con Benitez. I risultati raggiunti nell’era De Laurentiis, sempre tenendo i conti in ordine, sono complessivamente da applausi ma bisogna sempre avere in testa bene cosa è il Napoli. Osimhen è l’investimento che lo racconta meglio, insieme ad Elmas gli ultimi brandelli di un’identità che è stata sottovalutata nel corso degli ultimi anni, con tanti acquisti un po’ diversi dalla filosofia che ispira il club di De Laurentiis. Lukaku è il colpo dell’Instant Team, forse l’unico acquisto giunto negli ultimi anni dalla Premier League nel momento caldo della carriera, non nella fase finale e calante. Costò 67,2 milioni al Manchester United, 6 agli agenti e 7,5 d’ingaggio all’attaccante belga. Osimhen è stato pagato dal Napoli 48,7 milioni di euro più 10 di bonus e quattro plusvalenze: Karnezis, Manzi, Palmieri e Liguori, tre ragazzi che il Lille ha mandato in prestito alla Fermana. La differenza si nota soprattutto sullo
stipendio: Osimhen percepisce 4,5 milioni di euro. Osimhen non è Lukaku, protagonista di 61 gol e 14 assist da quando è all’Inter, ma è un gioiello da custodire. Victor in questa stagione ha dovuto affrontare tante disavventure: l’infortunio alla spalla con i danni neurologici che ha creato, il Covid-19, il trauma cranico di Bergamo, la fase in cui si è provato ad affrettare i tempi per recuperarlo. Osimhen è tornato ad essere una risorsa e non un peso da Napoli-Bologna del 7 marzo scorso, da metà novembre è il suo primo vero mese in maglia azzurra, in cui ha segnato due gol contro Bologna e Sampdoria e si è procurato un rigore e soltanto a Genova ha giocato titolare. A Marassi Victor ha dato l’impressione di uscire dall’idea per cui va servito solo in profondità. La fuga in campo aperto è la sua caratteristica principale ma, sia sul primo gol che nell’occasione della doppia parata di Audero, ha legato il gioco, si è adeguato al calcio di palleggio prodotto dal Napoli. Osimhen è un gioiello da custodire dalla demagogia di chi ricorda in ogni occasione, con la stessa violenza della sveglia all’alba, il valore del suo investimento. “In campo non ci vanno i milioni”, diceva Allegri. Ci vanno gli uomini, con i loro percorsi, le difficoltà, le qualità e le speranze. Osimhen ha tanti margini di miglioramento, acquisendo fiducia può “mixare” le sue caratteristiche con lo spartito proposto dalla squadra. Il Napoli si custodisce il suo gioiello, per il rush finale di questo campionato e il futuro.
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ANTONIO BOTTA Don Mimmo Battaglia, Arcivescovo Metropolita di Napoli, accanto ai lavoratori della Whirlpool di Napoli
“IL LAVORO DEVE VALORIZZARE LA PERSONA, NON UMILIARLA”
Don Mimmo Battaglia, Arcivescovo Metropolita di Napoli, fin dall’inizio della sua nomina a Pastore della Diocesi partenopea, ha mostrato di porsi sulla stessa lunghezza d’onda del predecessore, S. Em. Crescenzio Sepe, mostrando il volto di una Chiesa che si affianca alla gente, con l’opzione preferenziale per chi “rosicchia” le briciole della vita, degli afflitti, degli invisibili, degli ultimi. Durante la settimana santa, si è lasciato “scavare l’anima” dal dolore dei 340 operai della Whirlpool e dei 650 dell’indotto per i quali, dal primo aprile scorso, è iniziata la procedura di licenziamento collettivo. Infatti, ha celebrato la liturgia eucaristica all’interno dello stabilimento napoletano per condividere il dramma dei lavoratori, per “essere accanto alle infinite croci di oggi”. “Qui” ha affermato nell’introduzione alla Santa Messa “Cristo continua a essere crocifisso nella vostra carne”. Un operaio ha espresso a don Mimmo, a nome dei dipendenti della fabbrica napoletana di elettrodomestici, la rabbia e lo scoramento per un atto grave di ingiustizia che stanno subendo da due anni, con trattative con dirigenti dei vertici della Multinazionale mai approdate ad una soluzione positiva, sottolineando che “non si può parlare di legalità se si lascia il campo alle organizzazioni malavitose. Chi perde il lavoro perde anche la dignità e si trova ad accettare lavori sbagliati, che lo rendono schiavo, incapace di decidere che ne sarà del proprio futuro. Oppure cede il passo alla disperazione e accetta lavori sporchi”. In queste
“La Chiesa di Napoli è accanto a voi e condivide la vostra sofferenza e chiede che si cerchino senza indugio strade per trovare una soluzione per riaccendere la speranza nei vostri occhi. Se le leggi dell’economia sono contrarie a quelle della vita non c’è altra via che mettersi insieme per cambiarle: un’economia contraria alla vita è inaccettabile”
parole riecheggiano le riflessioni del prof. Pino Navarra, che nel suo significativo articolo pubblicato su questo Settimanale domenica scorsa, dal titolo “Mercato, Profitto e Lavoro”, ricco di saggezza e di buon senso, ha posto in rilievo, richiamando l’enciclica di Papa Francesco “Fratelli Tutti”, anche il punto in cui il Vescovo di Roma evidenzia che la migliore politica è quella che tutela il lavoro, dimensione irrinunciabile della vita sociale e cerca di assicurare a tutti la possibilità di sviluppare le proprie capacità. Dalle parole che don Mimmo ha pronunciato nella riflessione omelica emergono sentimenti di fraterna vicinanza e di profonda solidarietà umana e cristiana , condividendo pienamente le ansie e le preoccupazioni delle operaie e degli operai. “Le opportunità ci sono” ha affermato “i fondi Ue per la pandemia possono essere usati per nuovi percorsi e allora alle Istituzioni chiedo da questa fabbrica un
impegno concreto. Questi lavoratori non possono restare senza risposta. Chi perde il lavoro finisce per accettare di stare nel pugno di qualcuno oppure accetta le proposte di organizzazioni malavitose che, tante volte, si presentano come alternativa. Oggi ho portato un piccolo segno che, però, vuole dire tutta la vicinanza mia e della Chiesa a voi. Ci siamo per condividere la fatica di un momento in cui sentite le certezze vacillare”. […] “Il lavoro” ha proseguito mons. Battaglia con fermezza e vigore “deve sfamare, vestire, produrre, ma soprattutto valorizzare la persona, non umiliarla. Questo era un luogo di grande qualità del lavoro e di serenità tra lavoratori e dirigenti, poi sono subentrati logiche di profitto, so che sono stati fatti accordi per salvataggi, poi non rispettati […] “Come cancellare questa fabbrica che era un modello e di cui il Governo aveva finanziato ammortizzatori sociali? La Chiesa di Napoli è accan-
to a voi e condivide la vostra sofferenza e chiede che si cerchino senza indugio strade per trovare una soluzione per riaccendere la speranza nei vostri occhi. Non possiamo tacere, perché tacere è rendersi complici. Il male non è solo di chi lo commette, ma anche di chi si gira dall’altra parte.” Poi arriva dal Presule la puntualizzazione della funzione sia dell’Economia che della Politica, rispondente alle esigenze del Vangelo, in primis, ma anche a una visione nobilmente laica, che va nella direzione di ciò che oggi è definita “transizione ecologica “: “Se le leggi dell’economia sono contrarie a quelle della vita non c’è altra via che mettersi insieme per cambiarle: un’economia contraria alla vita è inaccettabile ; lo è anche una politica che la promuove, l’alimenta e la svincola da ogni responsabilità”. Colgo nella scelta dell’Arcivescovo Metropolita di celebrare la Messa nella fabbrica della Whirlpool e nell’incisiva omelia lo stesso ardore evangelico di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze, definito “sindaco con Dio” che, alla fine dell’ottobre del 1953, si mise dalla parte dei 2000 operai di uno stabilimento nei dintorni di Firenze del gruppo industriale Snia – Viscosa, di cui si decise la chiusura per creare in seguito una nuova gestione dell’impresa. La Pira provocò un tale rumore, con lettere ufficiali alla stampa, al Presidente della Repubblica, al Premier Fanfani, al Papa, appoggiando anche l’occupazione degli operai della fabbrica, da indurre i dirigenti a cambiare idea. Il 14 gennaio del 1954 gli operai ripresero il lavoro.
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALL’AVV. FRANCESCO POLIZIO
Il malgoverno della città di Casoria Nel corso dell’ultimo decennio il Comune di Casoria è stato attraversato da tante gestioni commissariali, compresa quella conseguente allo scioglimento per condizionamento camorristico, ed è stata sanzionata anche per la violazione del patto di stabilità con decisione conclusiva della Corte dei Conti a sezioni riunite n. 70/2015/EL con procedimento penale in corso con udienza fissata, per il 16/6/2021. Il risultato, ovvio, è stato il dissesto finanziario, deciso con notevole ritardo, con provvedimento consiliare numero 22 del 5 agosto 2020. Sia l’amministrazione Fuccio, sia la gestione commissariale Giuffrè, quest’ultima con l’aggravante di aver ricevuto una nota specifica per la declaratoria del dissesto, hanno omesso di prendere atto della situazione di dissesto che era evidente ed indubitabile. Le gestioni commissariali e l’amministrazione Bene contro ogni logica di buona amministrazione, hanno preferito procedere ad assunzioni non compatibili con la situazione dei Conti al Comune di Casoria. In costanza del patto di stabilità violato non si poteva procedere alle assunzioni. Il dissesto amministrativo e finanziario è riconducibile a scelte illegittime e violative della legge come la nomina dei dirigenti che pensavano a soddisfare le esigenze degli amministratori ed a peculare risorse per le proprie esigenze come risulta dalle conclusioni ispettive del Ministero dell’Economia e delle Finanze raccolte nell’atto ispettivo numero S.I. 1434 comunicato al comune di Casoria nel giugno 2016. Sulla nomina dei dirigenti e sulle procedure concorsuali la giunta eletta alle amministrative del 2016 adotta l’atto di indirizzo numero 9 del 3 novembre 2016; altro atto di indirizzo adottato dalla stessa giunta è il n. 10 del 23/11/2016 sulle conclusioni ispettive del Ministero delle Finanze. Sulle conclusioni ispettive del MEF veniva anche presentato un’interrogazione parlamentare da parte dell’on. Quagliariello. Nella relazione ispettiva venivano evidenziate numerose violazioni legislative e regolamentari che si sintetizzano di seguito:
• “omessa rideterminazione della dotazione organica e mancata adozione di atti di programmazione triennale del fabbisogno (rilievo n. 1); • mancato rispetto dei limiti di reclutamento di dirigenti ex art. 110, comma 1, Tuel e omessa adozione di procedure comparative per il reclutamento dei dirigenti (rilievo n. 2); • mancato rispetto del principio della riduzione della spesa del personale (rilievo n. 3); • reclutamento di personale in violazione dei vincoli posti in materia di assunzione del personale (rilievo n.4); • violazione della normativa in materia di conferimento di incarichi fiduciari, ai sensi dell’art. 90 del Tuel anche per incarico dirigenziale non consentito (rilievo n. 6); • mancato rispetto delle condizioni per l’affidamento di incarichi a soggetti esterni all’Amministrazione (rilievo n. 7); • mancata adozione dei provvedimenti in materia di mobilità del personale (rilievo n. 8); • omessa comunicazione degli incarichi autorizzati ai propri dipendenti e degli incarichi conferiti a soggetti esterni all’Ente (rilievo n. 9); • violazione della disciplina in materia di progressioni verticali; illeggittima copertura di posti vacanti a seguito di diverse selezioni interne (rilievo n. 10); • omessa quantificazione delle risorse del Fondo per il finanziamento della retribuzione accessoria del personale con qualifica dirigenziale (rilievo n. 11); • irregolare e incongrua determinazione del valore economico della retribuzione di posizione spettante al personale con qualifica dirigenziale; omessa graduazione delle posizioni dirigenziali (rilievo n. 12); • attribuzione della retribuzione di posizione in misura superiore a quanto previsto dalla normativa (rilievo n. 13); • irregolare applicazione delle disposizioni in materia di erogazione della retribuzione di risultato al personale con qualifica dirigenziale (rilievo n. 14); • irregolarità nella costituzione del fondo accessorio del personale del comparto (rilievo n. 16);
• irregolarità nell’utilizzazione del fondo accessorio del personale del comparto (rilievo n. 17); • non corretta istituzione delle posizioni organizzative; irregolare e incongrua determinazione del valore economico della retribuzione di posizione e risultato spettante ai dipendenti incaricati di posizione organizzativa (rilievo n. 18); • corresponsione di emolumenti incentivanti per l’attività di contrasto all’evasione TARSU ed altri tributi locali, in assenza di specifiche previsioni normative (rilievo n. 19); • attribuzione di incentivi per l’attività di progettazione interna in misura incongrua, ovvero per attività non rientranti nel campo di applicazione della normativa in materia (rilievo n. 20); • corresponsione dei compensi previsti per gli avvocati comunali in difetto dei presupposti contrattuali; corresponsione di quote dei compensi previsti per gli avvocati comunali ai dipendenti in servizio presso il Settore Avvocatura (rilievo n. 21); • non corretta applicazione dell’istituto del c.d. “galleggiamento”; erogazione del “galleggiamento” in mancanza di adozione di atto legittimante (rilievo n. 24); • corresponsione della retribuzione di risultato del Segretario Generale in difetto dei necessari presupposti (rilievo n. 25); • attribuzione al Segretario Generale di emolumenti per incarichi svolti presso l’Ente in contrasto con il principio dell’omnicomprensività del trattamento economico già percepito (rilievo n. 26) Terminata l’analisi dei rilievi, si ricorda, infine, che l’Ente è tenuto, comunque, ad accertare la responsabilità dei funzionari che abbiano, in forza dei procedimenti amministrativi di cui erano titolari, determinato eventuali danni erariali. Tale attività di accertamento deve essere, peraltro, avviata tempestivamente, in modo da impedire che intervenga la prescrizione e l’Ente subisca un pregiudizio patrimoniale a causa della condotta dei propri funzionari.” Sinora, tale adempimento è stato omesso con ulteriori conseguenze di natura contabile e penale. Prof. Avv. Francesco Polizio
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Salvatore Iavarone
Consigliere Comunale di Casoria
OSSERVATORIO PERMANENTE PER LA LEGALITÀ E IL CONTRASTO ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA Una nostra proposta per Casoria
Gli ultimi avvenimenti di criminalità a Casoria, rendono necessario un intervento dell’amministrazione comunale, serve istituire un osservatorio comunale sulla criminalità. Dopo aver dato vita ad un protocollo d’intesa con SOS IMPRESA, su nostra proposta dalle pagine di questo giornale, per la nascita di uno sportello antiracket ed antiusura, che ha portato a decine di denunce, ora dobbiamo fare un ulteriore passo avanti. L’Osservatorio Permanente per la Legalità e il contrasto alla criminalità organizzata è un organismo con funzioni consultive, propositive, centro studio, ricerca, documentazione e iniziativa sociale a sostegno della legalità e contrasto alle diverse forme di criminalità organizzata nei vari settori della vita economica e amministrativa, non solo della nostra città ma utile per tutto il territorio metropolitano. L’Osservatorio, ha funzioni consultive, propositive, centro di studio, ricerca, documentazione, collaborazione, iniziativa sociale a sostegno della legalità e per il contrasto alla criminalità e microcriminalità ad essa connessa. Altresì, per le sue funzioni, l’Osservatorio è da considerarsi come strumento utile per le attività a sostegno di azioni di promozione della legalità e di prevenzione dei fenomeni criminali. Favorire processi di integrazione delle politiche sulla Legalità con le altre politiche settoriali rafforzare i principi di trasparenza e legalità all’interno dell’Amministrazione, in stretta collaborazione con il Responsabile per la trasparenza e l’anticorruzione, , affiancare l’azione degli assessorati per un arricchimento delle progettualità e di un maggiore controllo territoriale sulle situazioni a rischio. Rafforzare azione congiunta
tra Amministrazione Comunale, forze dell’ordine, questura, associazioni di categoria, sindacati e cittadini al fine di garantire una maggiore sinergia sul tema, Individuare i settori di attività a livello metropolitano a maggiore rischio di infiltrazione criminale, Studiare in maniera scientifica, grazie al coinvolgimento delle diverse professionalità, le diverse mafie presenti nel nostro territorio, nonché le condizioni socio-economiche della loro proliferazione, al fine di realizzare una quanto più puntuale mappatura del rischio, Promuovere azioni mirate, previo studio approfondito, volte a favorire la prevenzione, il controllo e l’intervento sui più diffusi fenomeni criminali presenti sul territorio, Costruzione di un sistema di monitoraggio continuo a supporto delle azioni di programmazione, progettazione e gestione delle politiche di intervento, Essere un punto di riferimento per i cittadini, imprese, commercianti, etc.., che potranno supportare l’Osservatorio in termini di scambio di informazioni e di segnalazioni su situazioni che possono destare criticità Coordinare, congiuntamente con tutti gli attori sociali del territorio, attività di promozione e diffusione della cultura della legalità. All’Osservatorio, possono partecipare: • a livello istituzionale, rappresentanti delle amministrazioni locali • La Prefettura e la Questura • i dirigenti e tecnici dei diversi settori amministrativi interessati alle attività e ai progetti in seno all’Osservatorio stesso. • le associazioni di volontariato del territorio • le associazioni di categoria professionali, economiche e non, del territorio • le associazioni sindacali • le forze dell’ordine a tutti i livelli
INFORMAZIONE: monitoraggio, ricerca, studio, approfondimenti, tavoli di lavoro, sviluppo progettualità di medio-lungo periodo, pubblicazione di un report annuale sui fenomeni criminali e le strategie di contrasto a livello metropolitano. Tale relazione verrà presentata in una giornata dedicata, invitando non solo gli attori coinvolti nel processo di ricerca e stesura ma soprattutto la cittadinanza, rendendola così partecipe del processo di conoscenza e diffusione dei dati relativi al tema della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata. SOCIAL: creazione di una sito internet dedicato, diviso per sezioni, all’interno delle quali verranno caricate tutte le informazioni utili, dando evidenza sia al lavoro svolto dal territorio metropolitano sia a livello nazionale di maggiore rilevanza. FORMAZIONE: percorsi rivolti a studenti, insegnanti, mondo delle professioni, famiglie, cittadinanza tutta e attivazione di tirocini formativi o borse di studio in collaborazione con l’Università. Il Comune deve ritenere necessario dotarsi dell’Osservatorio, come strumento di maggiore controllo del territorio e di coordinamento tra tutti gli attori sociali e istituzionali che ne condividono gli obiettivi e modalità di attuazione attraverso la definizione di strumenti e misure che non solo tutelino i cittadini e i beni comuni, ma che impediscano tentativi di corruzione, turbativa negli appalti o traffici illeciti nel nostro territorio. La sinergia tra i vari soggetti coinvolti fa si che questo organismo sia anche e soprattutto uno strumento di vigilanza su tutte le attività che possano essere appetibili per la criminalità organizzata.
www.casoriadue.it
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IDA PICCOLO
LA SEMPLICITÀ, L’UMILTÀ E LA BRAVURA DI GIUSY ATTANASIO
L’ARTISTA NAPOLETANA A TU PER TU CON ANTONIO D’ADDIO E IDA PICCOLO A PARTENOPE TV È terminata un’altra bellissima puntata di “A Tu per Tu”, la dodicesima, condotta dal giornalista Antonio D’Addio e dalla presentatrice/speaker radiofonica Ida Piccolo, in onda, il martedì sera, sulle frequenze di Partenope Tv, l’emittente regionale leader in Campania (canale 188 del digitale terrestre), Puglia, Calabria e in tutto il Meridione (canale 190), ora anche in Abruzzo e in Croazia, e in diretta streaming su www.partenope.tv. Nella prima parte, in collegamento Skype da casa sua, c’è stato Lello Marangio, scrittore, umorista, autore teatrale e televisivo, che ha presentato il suo attuale libro, Una Lunghissima Giornata di Merda, pubblicato per “Homo Scrivens” e ha anticipato l’uscita de Il mercatino di Roccagioiosa – Venghino signori, venghino, sempre della stessa casa editrice. Subito dopo è intervenuta in studio l’elegantissima e in formissima Giusy Attanasio, fasciata in un abito luminoso e scintillante di Alessia Couture, che si è raccontata a 360 gradi ripercorrendo le tappe fondamentali della sua carriera partendo dagli inizi fino ai giorni nostri sottolineando tutte le sue più grandi soddisfazioni artistiche. Ampio spazio è stato dedicato anche al suo privato: le sue passioni, il suo rapporto con i fan, gli Attanasiani, e i social, la sua famiglia, il marito Peppe, i due figli Noemi e Christian, i suoi amici. Tra chiacchiere, ricordi, battute, messaggi arrivati sulla pagina ufficiale de La Voce di Napoli di Bruno Cirillo,
che ha trasmesso in diretta Facebook la puntata, si è parlato di prossimi progetti (l’uscita del suo film “Io Giusy”, la preparazione di un disco nuovo e di un nuovo concerto che celebrerà i suoi primi dieci anni di carriera), della sua vicinanza a tante manifestazioni di beneficenza e di solidarietà, delle numerose soddisfazioni ricevute durante il suo percorso artistico e ha visto, con piacere e commozione, le tante sorprese preparate tra cui i blocchi fotografici sulla sua carriera e sui suoi molteplici look, i videomessaggi della figlia, del fratello Genny, del regista Nilo Sciarrone, degli attori Angelo Di Gennaro, Rosa Miranda, Leonardo Di Costanzo e Diego Sommaripa), di Lady Sasha, del suo collega Gianni Fiorellino, degli amici Felice, Maria e Carmela. La Attanasio si è sottoposta anche ad un fuoco di fila di domande, a cui ha risposto con sincerità e verità, ha ringraziato i suoi numerosi Fan Club e, accompagnata dal suo maestro personale, il grande Alberto Costa, ci ha regalato tanti momenti live, coinvolgenti ed emozionanti. Un doveroso ringraziamento a tutta la squadra composta dall’intraprendente editore Angelo Ucciero, dal valente direttore artistico, Renato De Carmine, dal bravo regista Giuseppe Strazzullo, dai fonici, da Giovanni Cappetta, che cura il settore fonico live, e al team Celentano Saloon di San Giorgio a Cremano La puntata andrà in replica domenica sera, alle ore 21,00, su Partenope Tv.
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Franco Pezzella
Tesori di arte e fede a Casoria: l’affresco di Angelo Mozzillo raffigurante San Mauro Protettore della città nella sacrestia della Collegiata Agli inizi dell’Ottocento, dopo già aver prodotto un buon numero di tele per la Collegiata di San Mauro di Casoria, il pittore afragolese Angelo Mozzillo fu di nuovo attivo nella chiesa con l’affresco raffigurante San Mauro nelle vesti di Protettore della città, realizzato sotto la volta della sacrestia nel 1802 a spese del capitolo collegiale, come documenta una scritta in calce al dipinto (Angelus Mozzillo F./SVMPTIBVS. ECCLE/STÆ A D MDCCCII). L’affresco, inserito in una cornice in stucco di forma ovale, raffigura il Santo, vestito dell’abito benedettino, con il pastorale nella mano sinistra e la mitra sorretta da un angelo ai suoi piedi, simboli della sua dignità di abate, mentre, dall’alto di una nube, attorniato da un nugolo di altri angeli e cherubini, è nell’atto di benedire Casoria che, circondata da una lussureggiante vegetazione, si staglia nella parte sottostante con sullo sfondo il Monte Somma a sinistra, il Monte Faito a destra e il Vesuvio al centro, raffigurato con il classico pennacchio di fumo, diventato ormai un elemento imprescindibile nella sua rappresentazione anche nei periodi di relativa calma. E non crediamo di scostarci molto dalla verità nell’ipotizzare che l’affresco nacque proprio con una funzione ben precisa: quella di scongiurare, attraverso la protezione di san Mauro, i nefasti effetti delle eruzioni del Vesuvio su Casoria e i suoi abitanti nei cui ricordi erano evidentemente ancora ben presenti i momenti di profonda angoscia che avevano accompagnato le strepitose eruzioni del Vesuvio con la conseguente distruzione di Torre del Greco tra il 15 e il 24 giugno del 1794, quando le ceneri furono disperse in vari luoghi molto distanti dal Vesuvio, Casoria compresa, e nei giorni 18 e 19 si dovette ricorrere alle torce come ricordano numerosi autori - anche durante il giorno a causa della scarsissima visibilità (A. Filomarino Duca della Torre, Lettere due sull’eruzione del Vesuvio del 15 giugno 1794, Napoli 1794; G.M. Olivieri, Breve descrizione isterico-fisica dell’eruzione del Vesuvio avvenuta il di 15 Giugno 1794, Napoli
1794; E. Scotti, Della eruzione del Vesuvio accaduta il dì 15 Giugno 1794, Napoli 1794). La rappresentazione di Casoria ai piedi del Patrono, al di là del pur notevole aspetto devozionale insito nell’affresco, è l’elemento di maggiore interesse della composizione in quanto documenta con straordinaria evidenza lo stato dei luoghi prima delle massicce trasformazioni subite dall’abitato nella seconda metà del secolo scorso che lo hanno ormai inesorabilmente ridotto a un quartiere dormitorio della confinante Napoli. La scena urbana è costituita, infatti, da una serie di caseggiati senza alcuna pretesa architettonica, seconda una tipologia dei nostri centri rurali qual era anche Casoria nei secoli passati, sui quali campeggiano le sole chiese di San Mauro e di San Benedetto con le loro ardite cupole e una sorta di torre medievale animata da beccatelli. Nato ad Afragola nel I756, Angelo Mozzillo fu operoso fino agli inizi del sec. XVIII a Nola, dove si era trasferito e dove probabilmente morì nel 1807, anno ultimo in cui è documentato dal Ruotolo un suo intervento per «gli accomodi di pitture nel secondo quadro della volta della nave grande
e nella mezzaluna del finestrone sopra la cappella del Beato Giovanni nella chiesa napoletana di Santa Maria degli Angeli a Pizzofalcone». Dopo una prima formazione a Napoli presso la bottega del Bonito, il prolifico pittore di Castellammare di Stabia molto quotato presso la corte borbonica per i suoi ritratti, Angelo Mozzillo esordì a San Vitaliano, presso Nola, con un dipinto su tela nella volta della chiesa della locale confraternita dell’Immacolata. Poi, con una serie di commissioni in rapida successione, eseguì affreschi e dipinti un po’dovunque in Campania: dalla natia Afragola, a Caivano, ad Acerra, a Marano; da Cimitile a Nola, a Liveri, a San Paolo Belsito, a Palma Campania, a Scafati; da Ottaviano a Castellamare di Stabia, a San Giuseppe Vesuviano, a Cicciano fino a Sant’Agata dei Goti, Cerreto Sannita, Solopaca, Cairano, Sparanise, Calvi Risorta, Rocchetta e Croce, Cava dei Tirreni, Montecorvino Rovella, Polla, e finanche in Calabria, giusto per citare solo alcune delle località dove fu attivo. La fama raggiunta dal Mozzillo fu tale che nel 1788 i governatori del Pio Luogo di S. Eligio a Napoli lo incaricarono di decorare volte e pareti della Sala delle Udienze destinata a ospitare i sovrani borbonici allorché si recavano ad assistere all’annuale festa della Madonna del Carmine. Qualche anno dopo la realizzazione degli affreschi di Sant’Eligio, i monaci camaldolesi commissionarono al Mozzillo una serie di affreschi da eseguirsi per gli eremi di Napoli e Visciano. I lavori di abbellimento erano parte di un programma di rinnovamento degli eremi convenuti nella confraternita Eremitica Napoletana, dopo il distacco - su richiesta del re di Napoli e l’assenso di papa Clemente XIV - di alcuni di essi, dall’originaria congregazione di Montecorona. In particolare sulla volta a botte della navata centrale dell’eremo del SS. Salvatore a Napoli, il Mozzillo eseguì una Gloria di S. Romualdo incorniciato da dieci lunette e da due ovali raffiguranti rispettivamente una serie di altrettanti santi camaldolesi e due episodi della vita del
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FABRIZIO KüHNE
AIRB ITALIA SBATTE LA PORTA E CHIUDE
L’associazione italiana regalo, bomboniera e confetti conclude l’anno di lavoro. Il presidente: “Inutile andare avanti, il Governo ignora le nostre necessità” “Si è concluso un ciclo che è servito all’intero comparto del mondo della bomboniera, regalo e confetto, per trovare coesione e vitalità. Ora dobbiamo pensare a recuperare il lavoro perso a causa delle restrizioni dettate dalla pandemia e, magari, rilanciare il valore delle feste celebrative come: battesimi, comunioni, cresime, lauree e matrimoni che segnano i passaggi più importanti della vita di ognuno di noi”. Queste le parole di Luciano Paulillo, presidente dell’Associazione Italiana Regalo Bomboniera e Confetto, ai soci sostenitori dell’AIRB. L’associazione, che ha iniziato la sua attività proprio ad inizio della pandemia di Covid -19, a marzo 2020, e che è diventata nota grazie alla cronaca mondiale per la famosa protesta del-
le giovani spose a Fontana di Trevi, ad un anno dalla nascita chiude i battenti. La decisione, in controtendenza con le neo nate associazioni di categoria, è dettata, secondo i vertici del direttivo, dall’inutile attesa di un riscontro assistenziale dal Governo ed anche dalla necessità di trovare una risposta per le aziende e negozi del settore che oramai sono al collasso. La protesta Airb con le spose al Parlamento italiano “Abbiamo sempre lavorato senza sussidi e finanziamenti – afferma Paulillo – e prodotto ricchezza, ben 35 miliardi di fatturato annuo per l’intero comparto wedding, senza aiuti. Ora dobbiamo tornare a fare gli imprenditori altrimenti finiamo tutti in mezzo alla strada. I pochi riconoscimenti economici dei ristori ricevuti per i negozianti, neanche il 5% del fatturato annuo, fanno da contraltare alle tasse da pagare e alle spese vive mai sospese. Per questo motivo concludiamo la nostra azione associativa”.
TOMMASO PELLEGRINO
Vaccini, è corsa alle dosi. Pellegrino (Iv): “Imperativo colmare ritardi per scongiurare chiusura hub campani”
“E’ emergenza, reperire i vaccini è la sfida da vincere. Sono poche le dosi disponibili, in Campania quanto nel resto del Paese. Va scongiurata la chiusura dei centri vaccinali della Campania per mancanza di dosi. Una situazione che mette a rischio la tenuta della campagna di immunizzazione. Si fa fatica a mettere a riparo dal Covid gli anziani e i fragili. Appare un puntino minuscolo all’orizzonte l’immunità di gregge. Conseguenza anche della disastrosa gestione Arcuri che ha generato una Babele. Finalmente con la gestione del presidente Draghi e del commissario Figliuolo c’è un indirizzo univoco per l’intero Paese ma la mancanza di vaccini può compromettere l’intero Piano. In Campania, la complessa macchina organizzativa messa in campo dalla Regione funziona e risponde, ma se mancano i vaccini si può fare poco e la macchina si inceppa. Le multinazionali non hanno rispettato i contratti e i termini di consegna. Bene ha fatto il premier Draghi a richiamare le aziende
produttrici dei vaccini al rispetto degli impegni presi. Condivido le sue parole di condanna rivolte ai furbetti del vaccino durante l’ultima conferenza stampa: “Con che coscienza una persona salta la fila sapendo di lasciare esposto una persona a rischio”. “Il nostro Paese deve guarire dal Covid e da quel male endemico e oscuro che mira a risparmiare e favorire gli “amici degli amici”, le corporazioni, le clientele. Anche in piena pandemia il sistema clientelare ha funzionato, sui tamponi prima e sui vaccini dopo. Il problema è la continua impunità per questi soggetti. I responsabili e soprattutto coloro che hanno favorito e consentito questo becero e vergognoso fenomeno di protezioni, in uno Stato di diritto, vanno puniti penalmente e interdetti dai pubblici uffici, così come prevedono le norme. Confido nel cambio di passo che Draghi ha invocato”. Così Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale.
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ANITA CURCI
Ma tutto è Zero - Il trionfo dei Trionfi di Luciano Pennino, Oèdipus Edizioni. Nelle principali librerie e in tutti gli store online di settore
Nelle principali librerie e in tutti gli store online di settore Ma tutto è Zero - Il trionfo dei Trionfi di Luciano Pennino, Oèdipus Edizioni, 60 pagg corredate di immagini a colori dei Tarocchi marsigliesi, € 13,50. Un’originale raccolta poetica, in cui l’autore si lascia guidare da suggestioni liriche, filosofiche ed eclettiche sulla valenza degli Arcani Maggiori. Operazione dal sapore surrealista che attraverso improvvisi flussi di coscienza regala versi di rara bellezza. Una rapsodia metaletteraria, densa di perturbanti figure retoriche. Monito affettuoso contro l’eccessivo timore reverenziale con cui, troppo spesso, il neofita si avvicina al mondo dei Tarocchi. Da questa considerazione deriva la potenza del sottotitolo Il trionfo dei Trionfi. Un parossismo che, sfatando i cliché legati al simbolismo delle carte, ne evidenzia il valore archetipico già messo in luce, molti decenni fa, dallo psicanalista Carl Gustav Jung. Da secoli, i Trionfi (gli Arcani Maggiori), stuzzicano la fantasia in un gioco senza tempo e senza spazio, che è a sua volta metafora della vita e bisogno di trascendenza. Le strofe viaggiano attraverso i Trionfi, quindi, alla scoperta dell’Io più profondo, nel segno della tarologia che, lontano da ogni pretesa di veggenza, indaga sui sogni, sui dubbi e sulle nostre paure più profonde. Il volume non ha alcuno scopo esoterico, dunque, ma vuol fornire un punto di vista personale sulla valenza che gli Arcani Maggiori dei Tarocchi possono avere per ognuno di noi. La raccolta è
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un divertissement, un inno alla Poesia in tutte le sue sfumature. Il Matto, ossia lo Zero, la carta dell’eterno pellegrino è l’inizio di tutto, e ben rappresentata nei suoi aspetti positivi, e persino in quelli negativi, l’energia primordiale che ci anima e ci sostiene, il caos indispensabile e vitale, perché da quel magma che fonde estasi e dolore, tutto nasce e tutto ritorna. Perché il Matto siamo noi. U no stralcio del libro dodici [l’appeso] prova a pensare diverso nello specchio dei segni restando immobile per aria antipode del mondoverso da qui rinascerai e il falso annegherà per sempre dentro al vero espiato della luce colante a stille L’AUTORE Luciano Pennino, napoletano, negli anni Settanta si forma artisticamente negli ambienti della musica e del tea-
tro sperimentale. Fonda alcune compagnie teatrali e inizia una produzione di scrittura creativa i cui testi vengono pubblicati su varie riviste libere. Negli anni Ottanta crea la società per i servizi editoriali Pegaso. Nel 1992 edita il primo free press italiano di arte, cultura ed ecologia Metrò|Treno cittadino. Due anni dopo edita il catalogo dell’editoria campana Profili di editori e altre pubblicazioni locali. Dal 1996 ad oggi svolge un’intensa attività di grafico editoriale. Nel ’97 esce per le edizioni Intra Moenia la raccolta di poesie Segno in versi; nel 2001 per i tipi di Araba Felice è presente nella raccolta collettiva multimediale di poesia Guerra; negli stessi anni per la casa editrice Dedalus del poeta Emilio Piccolo esce il poemetto Di contrasti e piccoli disastri. LA CASA EDITRICE Oèdipus nasce nel 1997 per farsi testimone dei percorsi nuovi e, non di rado, sperimentali sui quali si sono incamminati nel nostro Paese i linguaggi della poesia e della prosa. Vocazione accompagnata allo speciale interesse per testi rari e (ancora) nascosti e alla ricerca storico-culturale. Aderisce a temi e motivi espressi dalla cultura latinoamericana, insieme alla (più audace) decisione di mantenere viva l’attenzione sulla drammaturgia, non solo nazionale. Oèdipus pubblica 22-25 titoli all’anno e i periodici Lo Stato delle Cose, pensiero critico e scritture; Trivio, poesia, prosa, critica e i Quaderni dell’Agro, documenti e studi (sull’area sarnese-nocerina e sul territorio campano).
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DAVIDE GUIDA
Il caso letterario di Domenico Dara a “Scrittori in Prima Linea”
Continua, con l’impegno dell’associazione culturale I Colori della Poesia, la serie d’incontri con gli studenti e i grandi autori contemporanei Italiani, grazie alla formula Scrittori in Prima Linea. La rassegna culturale, ormai alla sua quinta edizione, ha riscontrato da subito un notevole successo, diventando un punto di riferimento tra gli studenti del territorio e il mondo della cultura. Come ha più volte affermato Annamaria Pianese (presidente dell’associazione) la più grande soddisfazione è quella di sentirsi dire dai giovani reticenti alla lettura di aver iniziato ad amare i libri dopo gli incontri con gli autori proposti dalla rassegna a cui hanno aderito, con entusiasmo, i dirigenti scolastici di istituti del territorio di Pomigliano d’Arco tra cui: il Vittorio Imbriani, il Cantone, ISIS Europa. Ma è stato il sostegno dell’amministrazione del Comune di Casalnuovo di Napoli, il suo sindaco Massimo Pelliccia e l’assessore alla cultura Simona Visone che ha permesso all’associazione di presentare le più autorevoli penne nazionali. Infatti, dal giorno dell’inaugurazione, hanno partecipato alla rassegna nomi come Antonella Cilento, Maurizio De Giovanni, Davide Rondoni, Dacia Maraini, Pino Imperatore, Antonio Menna, Angelo Petrella, Marco Perillo, Agnese Palumbo, Sara Bilotti, Wanda Marasco e tanti altri scrittori che hanno saputo incuriosire i giovani lettori con gli argomenti dei propri libri. Tra cui, il recente caso letterario di Domenico Dara (con Malinverno – Feltrinelli Editore) giunto alla sua quarta ristampa. L’autore, presentato dal presidente Annamaria Pianese e ospite
del Liceo Classico Imbriani, nel parlare dei personaggi del suo romanzo, non si è sottratto alle numerose domande dei ragazzi e agli entusiastici commenti delle insegnanti Luisa Campana e Giovanni Buglione che hanno magistralmente guidato i ragazzi nella lettura e nelle pertinenti osservazioni sul libro. Domenico Dara, straordinario talento letterario dei nostri tempi, ha dimostrato piena disponibilità e partecipazione – prolungando il tempo previsto per l’incontro – come solo i grandi fanno elogiando, l’attenzione e l’impegno con cui la rassegna “Scrittori in Prima Linea” crea opportunità d’incontro di altissimo livello tra autori e lettori.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Vaccini, Italia senza dosi. Rostan (Misto): “Priorità ai fragili poi categorie economiche”
“Il governo indichi con chiarezza le priorità del Piano vaccinale, che devono contemplare sicuramente il completamento della vaccinazione delle persone fragili e quelle più a rischio. Prevedendo subito dopo la necessità di riavviare i motori del Turismo, settore che ha sofferto più di tutti la crisi e, al tempo stesso, quello che per primo può guidare la ripartenza economica. L’ipotesi delle isole Covid free è un buon punto di partenza, a patto che si allarghi immediatamente a tutti gli altri siti turistici di pregio del nostro Paese. Senza voler privilegiare nessuno, ma da qualche parte si deve pur ricominciare in attesa dell’immunità di gregge”. Queste le parole di Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera. “La corsa indiscriminata all’approvvigionamento di vaccini – prosegue Rostan - vede l’Italia in grave ritardo rispetto agli altri Paesi UE. La Germania viaggia ad oltre seicentomila vaccinazioni al giorno, la Francia e la Spagna avanzano a ritmi di cinquecentomila al giorno. Noi fatichiamo ad
arrivare alle 200mila dosi giornaliere. Una discriminazione inaccettabile che deve essere colmata al più presto. La verità è che qui da noi la coperta è corta e, ad aggravare la situazione, c’è il caos comunicativo che alimenta incertezze e perplessità, oltre all’odioso fenomeno dei furbetti salta fila con 2 milioni di vaccinazioni considerate ‘anomale’ su un totale di dieci milioni complessivi. In queste condizioni il rischio di ripartire dopo tutti gli altri è sempre più concreto. E non ce lo possiamo permettere”. “Non si doveva arrivare a questo punto – conclude la vicepresidente della Commissione Affari sociali – e non credo che alimentare polemiche sia la strada giusta per uscirne. Da mesi sto chiedendo, prima al governo Conte, poi a quello attuale, di velocizzare tutte le procedure per la produzione dei vaccini in Italia, unico sistema concreto per fare fronte alla carenza di dosi. Senza questo passaggio, saremo costretti ad assistere ancora per molto alla penosa diatriba su chi ha diritto a vaccinarsi per primo”.
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
CONSIDERAZIONI DI ERASMO MORTARUOLO Consigliere Regionale e Vicepresidente della Commissione Lavoro e Attività Produttive della Campania
“Con il presidente della Commissione Lavoro e Attività Produttive, Giovanni Mensorio abbiamo fatto nostre le preoccupazioni espresse da Cgil, Cisl, Uil, CSA, Anci Campania in relazione a coloro che sono risultati idonei al corso/concorso Ripam della Regione Campania. Siamo al lavoro per convocare per le prossime ore un’audizione con le organizzazioni sindacali, con una rappresentanza del Formez e della Direzione Generale Lavoro, così come richiesto anche dai colleghi Consiglieri Bruna Fiola e Massimiliano Manfredi, per favorire ulteriormente l’applicazione del D.L. 44 del 1 aprile 2021 attraverso una ulteriore semplificazione alla luce
delle due prove scritte già sostenute dai tirocinanti e dell’intero percorso di formazione, della durata di un anno, che terminerà il 31 maggio. Soprattutto in questa fase di emergenza, vi è l’urgenza di inserire risorse umane nella pubblica amministrazione per colmare i crescenti vuoti organici determinati da anni di blocco del turn over nonché per la programmazione delle risorse europee e per il lavoro di progettazione legato al Recovery Plan”. Così Erasmo Mortaruolo, Consigliere Regionale e Vicepresidente della Commissione Lavoro e Attività Produttive della Campania.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA DANIELA LOMBARDI
L’amore all’improvviso di Barbara Fabbroni ed. Curcio alla sua femminilità e all’amore, finché sulla sua strada appare Benjamin, un giovane affascinante e galante che la corteggia regalandole momenti indimenticabili. Ma proprio quando sembra che l’amore stia sbocciando... una scoperta sconvolgente e lui sparisce nel nulla. Non è ancora riusci-
Figlia di un nobile avvocato romano, Sveva segue le orme del padre che ripone in lei grandi aspettative. Dopo varie esperienze nei più importanti studi legali del mondo, si trasferisce a Londra per una nuova sfida. Sempre presa dal lavoro e dal desiderio di non deludere il padre, Sveva non aveva mai dato importanza
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del B.P. Ludovico da Casoria
Associazione di volontariato per minori a rischio e le loro famiglie
Iscritta all’Albo delle Associazioni di volontariato della Regione Campania D.P.G.R.C. n. 05630 del 20.04.99 - O.N.L.U.S. C.F. 93020870635 Via N.P.Ludovico 15- 80026 Casoria ( NA ) TEL 3346486635 Fax 081 5447604 Email info@caritasineconditio.com PEC caritasineconditio@certificazioneposta.it
ta a dimenticarlo, ma è consapevole che
Benjamin se n’è andato per sempre. Lanciata verso una nuova vita, tra successi professionali, felici dinamiche familiari ritrovate e una nuova consapevolezza della sua femminilità, Sveva torna a Roma per il Natale dove qualcosa di meraviglioso l’attende... Lancio Serve solo un buon caffè - si dice mentre
indossa il suo tailleur gessato. Stamani dovrà essere impeccabile in tribunale. Deve assolutamente vincere! Anche questa sera sarà una sorpresa. Non le dice nulla sulla meta pensata, arrivano in un piccolo aeroporto privato e un velivolo è pronto al decollo.
Associazione di volontariato Caritàsineconditio ONLUS http://www.caritasineconditio.com/
http://www.caritasineconditio.com/videofiabe/
Nel 1996, su una terrazza della città di Assisi (S. Francesco) nacque l’idea da un ristretto gruppo di giovani di Casoria, di mettere su un qualcosa che servisse a realizzare un sogno: aiutare i più deboli e bisognosi, senza alcuna distinzione di razze, di religioni, creando un luogo di accoglienza dove bambini, genitori, e chiunque ne avesse avuto il bisogno avrebbe potuto “bussare” per trovarsi ascolto. Ecco allora che nasce la nostra Associazione, che diventa ONLUS nel 1999 con il riconoscimento da parte della Regione Campania e la successiva iscrizione nel registro delle Associazioni di volontariato. Da allora, con l’aiuto della provvidenza e con l’aiuto di numerosi volontari che in questi anni si sono avvicendati, abbiamo messo su un Centro di Aggregazione per minori e famiglie, riconosciuto quale centro polifunzionale. Il Centro, è attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì ed ospita circa 50 minori/adolescenti che frequentano attività di recupero scolastico nonché laboratoriali.
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DOMENICA 18 APRILE 2021
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Parità retributiva, sostegno all’occupazione e all’imprenditoria femminile
“Parità retributiva, sostegno all’occupazione e all’imprenditoria femminile, valorizzazione delle competenze. La proposta di legge a firma della consigliera Loredana Raia coglie appieno le sfida che abbiamo di fronte, a partire dalla piena inclusione del potenziale femminile. È stato un onore per me, questa mattina nella seduta della III Commissione consiliare, poter dare il via libera alla discussione nel merito e all’avvio del procedimento per l’approvazione. Le donne hanno pagato più di tutti gli altri il peso della pandemia, sul piano economico e sociale. Basti pensare che in Campania nel 2020 le donne occupate sono solo 564 mila e la disoccupazione femminile aumenta di molte migliaia di unità”. Così Erasmo Mortaruolo, Consigliere regionale e Vicepresidente della Commissione Lavoro e Attività Produttive della Campania. “Nella proposta di legge - spiega Mortaruolo - sono previsti sgravi IRAP alle aziende che assumono donne con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato. La legge istituisce, tra le altre cose, un apposito “Sportello Donna” presso i Centri per l’Impiego della Campania e una sorta di cabina di regia con la stipula di protocolli di intesa con i Comuni, le
organizzazioni sindacali, datoriali e con l’articolazione regionale dell’ispettorato nazionale del Lavoro per approfondire e monitorare le esigenze lavorative dei territori di riferimento; introduce corsi di formazione specifica per le donne che abbiano perso il lavoro, favorendone il reinserimento lavorativo. Si prevedono, inoltre, benefici economici alle aziende virtuose che applicano la parità salariale e la revoca a quelle imprese che hanno licenziato le donne, in violazione della normativa vigente in materia di tutela della maternità o paternità. Ulteriori benefici sarebbero corrisposti alle imprese che assumono donne vittime di violenza e l’istituzione di un Fondo regionale per il sostegno alle donne in situazione di disagio sociale. L’obiettivo rimane il lavoro come leva per la libertà e l’autonomia delle donne, partendo dal sostegno concreto alla loro indipendenza. Solo con la piena espressione delle donne, nel campo sociale ed economico, possiamo ambire ad una società migliore. Declinare la nostra azione sull’impatto che ha sulle vita delle donne deve essere il monito delle scelte presenti e future”.
7 giorni su 7 vaccinazioni all’Ospedale camillianI di casoriA
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PILLOLE DI POESIA di Maria Cristina Orga
Mani nelle Mani
E restano impigliate le parole giorni troppo difficili e non c’è neanche il sole. E resta in fondo all’anima l’amore si esprime solo a gesti non vuole far rumore. Restano in fondo agli occhi le lacrime e gli sguardi resta muto il telefono è sempre presto o tardi non è il momento giusto per dire “Come stai?” “Ma come vuoi che stia? come mai prima, mai”. E allora resti fermo le mani nelle mani resti in attesa, immobile e aspetti sia domani. E poi domani è uguale è solo un altro oggi e resti ancora e aspetti e il cuore non lo appoggi nemmeno sul cuscino nemmeno tra i ricordi di quando eri bambino. Lo senti, è lì che batte e ti fa compagnia rallenta, è accelerato che quasi schizza via e poi rallenta ancora affanna, è affaticato e batte per dovere perché è un bravo soldato. Si accomoda al tuo fianco e aspetta insieme a te c’è nelle notti in bianco nel buio del caffè resiste anche se è stanco lo fa anche un po’ per sé. È sempre lì paziente e aspetta le parole in questi giorni lividi. E non c’è neanche il sole. Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.
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