CASORIA STA SVELANDO INGIUSTIZIE E DISUGUAGLIANZE
LE STRATEGIE PER SOPRAVVIVERE ALLE EMERGENZE
Un reddito minimo universale, lo smascheramento del capitalismo e delle diseguaglianze, una maggiore presenza delle donne nei ruoli decisionali ed un più ampio coinvolgimento dei quarantenni, nati analogici e cresciuti digitali. Sono alcune delle idee per la nostra vita.
CASORIA
La fragilità è forza. La vulnerabilità è il cuore dell’evoluzione
C’è del marcio a Casoria? Vorremmo proprio saperlo. Sono tantissime le denunce fatte dall’opposizione consiliare e non.
L’ultima mi è arrivata dal già Sindaco della Città di Casoria, avv. PASQUALE
FUCCIO: Il Sindaco Bene continua a pubblicizzare risultati della mia amministrazione. I suoi risultati sono: scuole lasciate sole, nessuna programmazione;
ha chiuso per un anno il primo asilo nido comunale di Casoria; ha perso 8 milioni di euro di finanziamenti dell’area metropolitana; ha dichiarato il dissesto finanziario”.
O vico e Sant Lione e o vico dei Fornari poi passando per i salotti buoni di via Principe di Piemonte e di via
Pio XII, fino alla estrema periferia di via Mauro Calvanese, la Frazione Arpino e la Cittadella arrivando fino alla Stadera.
Continua, invece, il consigliere comunale del Partito Democratico, Pasquale Fuccio: “per quanto riguarda la mia considerazione rispetto all’azione amministrativa ogni giorno rimpiango per la mia Città il fatto che hanno interrotto troppo presto quella stagione amministrativa, bastava che lo facessero dopo un anno, avrei potuto fare tante altre cose. Consigliavo di semplificare di molto la macchina comunale. Una struttura complessa che andrebbe diretta adeguatamente con poche spese e con una visione che questi hanno sostituito con l’interesse elettorale”.
Chiedono che in una Città come Casoria, spesso percorsa dai brividi dell’onestà, il Comune non debba restare ai margini delle grandi pulizie. Non saremo noi a scandalizzarci nel ricordare che moltissime componenti politiche esterne alla coalizione che ha vinto le elezioni hanno dato una mano a Raffaele Bene a diventare Sindaco della loro e nostra Città, sacrificando posti in Consiglio Comunale.
“Con la vittoria di Bene abbiamo battuto un blocco sistemico” mi diceva qualche sera fa un vecchio compagno di antiche battaglie giovanili.
Non siamo, noi, tra i cretini di regime che invocano e difendono il corporativismo. Chi ci segue sa che, da tempo, ci siamo battuti contro i maneggioni, i ladroni, gli imbonitori ed i fannulloni; respingendo, sempre, ogni ingerenza camorristica; odiando le sopraffazioni. Invece, il tutto si ripete: le interrogazioni consiliari fatte dai consiglieri comu-
nali del Pd sono sulle scrivanie del Prefetto e del Questore di Napoli, avviando procedimenti di indagine e di controllo nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Siamo contro i truffatori ma anche contro gli avvoltoi, quelli che volteggiano alla ricerca del cadavere.
Incredibile ma vero, proprio nel Palazzo di Città non hanno intuito la gravità del momento, eppure le fibrillazioni interne sono tantissime.
Le critiche nei confronti dell’Amministrazione da parte dei consiglieri comunali. Arrabbiatissima la consigliera comunale Stella Cassettino, per non aver avuto risposte alle sue interrogazioni sui tanti suicidi a Casoria e sull’operato della Publiservizi.
Ascolto il Sindaco in wap, “ la Giunta sta operando tra mille difficoltà facendo una serie di attività. Ci sono alcuni consiglieri comunali impegnati in azioni amministrative e anche sociali. Rispetto il lavoro che stanno facendo gli altri con impegno e sacrificio”.
Il Sindaco Bene, il suo assessore alla sicurezza e i suoi collaboratori sorridono e mostrano fiducia incrollabile anche agli attacchi del gruppo consiliare del PD. “Dovresti sottolineare quanto di buono stiamo facendo” diceva il Sindaco. Gli ricordo: due sono i pericoli che incombono sulla nostra Città: 1) la crisi morale ed economica, evitabile solo con una rifondazione degli organi istituzionali. Il secondo pericolo è: le mire di chi vuole impossessarsi della gestione della cosa pubblica, ai fini demagogici e non.
Stanno alla finestra pronti all’occupazione del Municipio, del Consorzio Cimiteriale, di Casoria Ambiente oltre a tutto quello che è collegato (i lavori pubblici, i servizi idrici, il patrimonio comunale (come si fa a dimenticare gli uffici costati due miliardi in via Po; il PalaCasoria, le opere compensative TAV mai utilizzate, gli immobili ricavati dalle convenzioni con le lottizzazioni e altro), i servizi sociali, la pianificazione del territorio e la ragioneria, polmone finanziario della Città di Casoria.
Dal primo giorno del suo insediamento, avvenuto 4 anni fa, stiamo sostenendo il Sindaco Raffaele Bene, la sua Giunta Municipale e la sua maggioranza, il quale mi dice: “sono fermo e determinato a cambiare la metodica del consenso. Darò prevalenza nella mia azione politica alla meritocrazia, al rispetto per i giovani, alle problematiche studentesche di ogni ordine e grado, mi confronterò, con gli universitari e con loro e tramite loro alla valorizzazione dei saperi”.
Intanto la sfiducia cresce: i sondaggi dicono che i casoriani non credono più alla classe dirigente e politica e neanche alle istituzioni.
Sarà importante, in questi giorni, l’impegno politico ed amministrativo del Sindaco e della sua Giunta Municipale per conquistare la fiducia dell’intera Città. Occorre che gli Assessori conquistino la scena pubblica, ne hanno sia le capacità che la possibilità di poterlo fare. Peccato se ciò non dovesse avvenire. Alla prossima…..
www.casoriadue.it
CIRO TROISE
LE DEDICHE DELLO SCUDETTO
Domenica, in una delle giornate più belle che il Maradona abbia mai offerto, in un rincorrersi d’emozioni ho pensato all’intervista di Massimo Troisi a Gianni Minà. Ci giocava con la sua magistrale arte ma a distanza di cinque giorni dalla certezza aritmetica dello scudetto, capisco quelle sensazioni: quando un’emozione è così forte, sembra tutto surreale, non vero, come se fossi stato trasportato in un sogno. Nel post-partita di Udine, quando il Napoli ha portato a casa la certezza aritmetica del suo terzo scudetto, ho scritto dei pensieri per provare a raccontare il viaggio emotivo di un trionfo atteso 33 anni dal popolo azzurro. Un’ora dopo dei momenti che ricorderemo per tutta la vita, poco dopo le 22:37 del 4 maggio 2023, scrivevo questi pensieri:
Per chi dei ricordi si è stancato, per chi magari stasera brinderà con una lacrima pensando a chi non c’è più, con cui ha condiviso vittorie e sconfitte e vorrebbe stare ancora al suo fianco. Verranno in mente le feste degli anni ‘80 e ci si farà prendere da gioia e malinconia.
Per Pino e Massimo, l’amore e la gioia si esprimono con quello che ci avete insegnato, siete sempre con noi.
Per Pasquale, Sergio, Giorgio, Ciro, oggi il pensiero va a voi più che in ogni altra occasione.
Per Diego, sempre indisturbato e unico re a cui Di Lorenzo e compagni stanno dicendo: “Grazie, ce la stiamo facendo anche noi semplici umani del pallone”. Diego sorride parlando con Gianni Mina’ che l’ha raggiunto per godersi questo momento.
Per Achille che dal campo di Carciato ogni estate sognava il tricolore.
Per Alessandro, ti aspettiamo in tribuna stampa e brinderemo insieme.
Per chi ha consumato le videocassette, rovistato YouTube, per chi ancora si commuove vedendo le giocate di Diego anche se non l’ha vissuto o era troppo piccolo per avere un ricordo nitido.
Per chi ha vissuto il Napoli di Diego e si è stancato di dire al figlio: “Spero che un giorno vivrai le stesse emozioni”, con quella malinconia che appartiene alla nostra cultura.
Per chi ha vissuto il Napoli di Diego, ha gioito e goduto ma ha ancora le lacrime agli occhi quando pensa al 1 maggio
1988.
Per chi è un po’ più adulto e da tempo sussurra: “Speriamo che vedrò di nuovo il tricolore” mentre magari recita ancora a memoria la formazione del Napoli di Vinicio.
Per la generazione del post Maradona, quella che non ha mai smesso di sognare nonostante il fallimento, le umiliazioni in serie A, il campionato dei 14 punti, le salvezze strappate in B, l’avventura della serie C durata due lunghissime stagioni, il riscatto del ritorno in A a Marassi il 10 giugno 2007, l’ammutinamento, il regolamento d’uso e la passione svuotata, il calcio ai tempi del Covid con gli stadi a porte chiuse.
Per noi che conoscemmo da bambini il peso della delusione con la Coppa Italia a Vicenza.
Per quelli della finale di Avellino, un dolore sportivo indimenticabile.
Per chi ha vent’anni e potrà dire “io c’ero” e non c’è cosa più bella.
Per chi ci ha creduto nella scorsa stagione e poi ha temuto che un’occasione così non tornasse mai più e, invece, è arrivata dopo l’estate più tormentata.
Per Marek, Ezequiel, Paolo, Kalidou, Lorenzo, Faouzi, Dries, Josè, Raul, Pepe, Jorginho, è anche vostro! Ce ne sarebbero anche tanti altri, questa magica storia parte da lontano.
Per il presidente De Laurentiis che è entrato nella Storia, per il direttore sportivo Giuntoli che ha la stoffa della gavetta compiuta sui campi polverosi, per Luciano Spalletti, maestro di calcio, uomo di connessioni tecniche, tattiche ed
emotive, per una squadra meravigliosa che ha reso ogni napoletano fiero per la qualità, la serietà e l’applicazione su ogni campo in tutta la stagione.
Per Tommaso Starace, alfiere dell’identità, per tutti i protagonisti tra campo e società cresciuti nel vivaio azzurro, so che gavetta hanno fatto e meritano questo trionfo.
Per chi era a Torino o a Capodichino nella notte tra il 22 e 23 aprile 2018, per chi la notte di Inter-Juventus non ha chiuso occhio, per quelli di Firenze, per chi non ha dimenticato ancora quella delusione e considera quest’emozione anche una sorta di risarcimento morale. Per la mia città ribelle, animata da contraddizioni e contrapposizioni anche ad un passo dal trionfo ma fatta di uomini d’amore, pronti al passo indietro per la causa collettiva, a far tutto per Lei, a perdersi dentro l’amore per Napoli e il Napoli.
Per chi è lontano e non potrà rientrare a Napoli e per tanto tempo ha subito solo sfottò, per il popolo azzurro che ho avuto modo di osservare in giro per l’Europa. Il destino ha voluto che le braccia al cielo arrivassero ad Udine, nello stadio più lontano da Napoli della serie A, tra i cuori degli emigranti.
Godiamoci questa festa, rendiamola unica, senza se e ma, senza disturbarla con nulla.
Le emozioni non tornano, riempiono l’anima, vanno godute fino in fondo, insieme, come sa fare un popolo.
Si stu sciore torna a maggio, pure a maggio io stongo cca.
SI PUÒ FARE! VILLETTA CIMAROSA RIPULITA. IL PICCOLO ATTO RIVOLUZIONARIO DI CASORIA DUE.
La caparbietà, il lavoro continuo, quella che dalle nostre parti si chiama “capa tosta” spesso ripagano. Segnalazione su segnalazione, diretta su diretta, messaggi e telefonate su messaggi e telefonate ed ecco che qualcosa si muove. A seguito di una delle tante segnalazioni del nostro Direttore Nando Troise la Villetta comunale Cimarosa è stata recentemente rimessa in sesto dagli uomini addetti alla manutenzione del verde pubblico. A dir la verità la cosa è nata per pura casualità: semplicemente la trasmissione è stata vista dal Sindaco il quale ha deciso di intervenire tempestivamente per ripulire questo importante centro di aggregazione. Come giustamente sottolineato dal Direttore nel corso di una puntata di “On the Road” la villetta è quotidianamente frequentata, e con l’arrivo dell’estate e della chiusura delle scuole lo sarà ancora di più, da tantissimi bambini e dai loro genitori. E’ giusto che queste persone possano camminare e passare il loro tempo libero in un posto sicuro, libero da sporcizia e da oggetti pericolosi (durante
ANTONIO BOTTA
la pulizia si è ritrovato di tutto, compreso un tirapugni). In effetti gli interventi di pulizia e ripristino dei luoghi sono stati profondi: potatura di alberi, rimozione di detriti ed immondizia ma anche rimozione dei bagni pubblici (allo stato non si sa se verranno ripristinati o eliminati definitamente). Si dice che saranno installate
delle videocamere di sorveglianza per far si che la ritrovata bellezza della villetta resti tale. Si spera nel senso civico dei casoriani. Perché in effetti il comune potrebbe anche pulire la villetta almeno una volta al mese ma se poi i casoriani la insozzano, capirete, che non ha molto senso lamentarsi.
PRESENTAZIONE DEL LIBRO “D”, DELLA PROF.SSA ANGELA PROCACCINI, NEL SALOTTO LETTERARIO “VITANOVA”, NAPOLI
DIGNITA’
Una mattinata “tutta al femminile” quella svoltasi, il 29 aprile scorso, nel salotto letterario Vitanova, in viale Gramsci, a Napoli, impreziosita dagli intermezzi musicali del cantautore Lino Blandizzi, che ha omaggiato la donna con quattro splendide canzoni:
“Marinella” di Fabrizio De André, “Quello che le donne non dicono”, di Fiorella Mannoia, “Donna cannone” di Francesco De Gregorio, “Vieni donna del sud”, dello stesso musicista. L’occasione è imperdibile: la presentazione del libro “D”, edito dalla Graus edizioni, della scrittrice, poetessa e operatrice culturale e sociale Angela Procaccini, già docente in Lettere classiche, attualmente Dirigente scolastica presso lo storico Istituto Bianchi, dopo avere diretto l’Istituto superiore polifunzionale dell’isola di Ischia e poi il Nautico “Duca degli Abruzzi.” Dirigente per molti anni nella Commissio-
“A sprazzi, in ciascuno dei racconti vi si intravede la mia anima, il mio dolore, la mia ansia d’amore, la mia voce, che dà voce a creature silenti. Dedico il libro a tutte le donne che si riscattano pensando al benessere altrui”. I diritti d’autore, ricavati dalla vendita del libro, saranno devoluti a favore della Fondazione “Santobono” – Pausillipon, l’ospedale per i bambini
“D” … COME DONNA, DONO, DOLORE, DOLCEZZA, DRAMMA,
ne Adozioni internazionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, in qualità di tutrice per bambini affidati, ha continuato, in seguito, a collaborare in progetti sociali e formativi a favore dei ragazzi, fra cui gli ospiti dell’Istituto penale minorile di Nisida. L’intervento dell’Autrice è stato preceduto dai commenti sul libro del giornalista Pierantonio Toma di “Repubblica”, dalla scrittrice Annella Prisco e dallo scrittore Mario Artiaco, i quali, pur soffermandosi su aspetti che a livello personale li hanno maggiormente colpiti, hanno evidenziato, in maniera concorde, quanto emerge dai sette racconti, in ciascuno dei quali le figure femminili, diverse per età ed estrazione socio – culturale, sono segnate dal dolore, originato da un sogno infranto, da un amore tradito dalla viltà, dalla grettezza mentale degli uomini, dalla loro superficialità e dalla violenza atroce inferta all’infanzia. Sono stati richiamati, nei commenti, anche riferimenti autobiografici, in rapporto alla terribile tragedia vissuta dall’Autrice per la morte dell’amatissima figlia Simonetta, uccisa all’età di 11 anni dalla camorra, in un agguato al padre, Magistrato. Come ha sottolineato soprattutto Annella Prisco, dal libro, la cui prefazione è stata curata dalla giornalista Bianca Berlinguer, emerge “una sete di riscatto, una forza interiore”, la stessa che connota il percorso di vita della Procaccini, la quale con “la generosità esistenziale” che la contraddistingue, “nel suo darsi a tutti”, in particolar modo ai bambini/e e ai ragazzi/e, non si è lasciata schiacciare dall’evento doloroso subìto, riprendendo in mano la propria vita, con una postura empatica, con una prossimità di condivisione e di cura verso gli altrui drammi e, infine, con uno sguardo attento e amorevole nel cogliere ciò che la natu-
ra di bello e incantevole offre nella vegetazione, nei fiori, negli stupendi paesaggi, soprattutto nella distesa marina che, nei colori, nei moti ondosi, negli orizzonti cangianti pare rispecchiare i momenti lieti e tristi dei vissuti quotidiani, “il fluire della vita”. Chi legge il libro, come ha evidenziato Artiaco, riscontra l’immediatezza della scrittura, la fruibilità e la scorrevolezza del linguaggio; aggiungerei, avendolo letto con molto interesse, la fine delicatezza e l’elegante raffinatezza del mondo interiore dell’Autrice, che traspare, in particolar modo, dalle scene descrittive, molto attente a cogliere emozioni, sensazioni, atmosfere particolari, chiaroscuri dell’anima Nel suo intervento, ricco di profonde annotazioni sulle qualità della figura femminile, Angela Procaccini ha evidenziato che la “dignità delle donne si afferma sempre più attraverso la loro concretezza ed evanescenza, l’intelligenza e sensibilità, il cuore e la mente, qualità diverse, ma che in loro si uniscono”, puntualizzando, però, che occorre sempre porre la dovuta attenzione a non perdere mai l’equilibrio, al fine di non arrivare a esasperazioni e rivalse”.
Nel libro “D”, ha aggiunto, il titolo fa riferimento alle donne, ma anche ad altre caratteristiche della figura femminile che iniziano con la stessa lettera: dono, dolore, dolcezza, dramma, desiderio, prediligendo, in particolar modo “la dignità e le determinazione”; ha rimarcato, inoltre, che nel libro, pur essendo “variegato il panorama femminile”, le protagoniste dei racconti sono unite “dall’esperienza del dolore, da un profondo sentire, dalla capacità di resilienza, dal desiderio di riscatto, dalla luce e dall’amore. La linea che percorre le narrazioni è, perciò, la tenacia, la volontà di farcela sempre, nonostante tutto” Profondamente in-
tensa la conclusione dell’intervento: “Chi mi conosce sa che sulla pelle ho scottature che hanno lasciato solchi profondi, ma, come ha scritto la poetessa Alda Merini, “Le radici del mio vecchio albero sono sane. Così alla mia età spuntano foglie verdi e fiori ancora profumati.
E’ una primavera continua”. “A sprazzi, in ciascuno dei racconti vi si intravede la mia anima, il mio dolore, la mia ansia d’amore, la mia voce, che dà voce a creature silenti. Dedico il libro a tutte le donne che si riscattano pensando al benessere altrui”.
Alla Dirigente e operatrice culturale Angela Procaccini, nell’esserle grato per la cascata rigenerante di emozioni generata dalla lettura del suo libro e per le illuminanti riflessioni che vi ha fatto scaturire, dedico questi stralci tratti dalla “Lettera alle donne” scritta da Papa Giovanni Paolo II, canonizzato dalla Chiesa, che trovo particolarmente pertinenti col suo fulgido mondo interiore: “Grazie a te, donna-lavoratrice, impegnata in tutti gli ambiti della vita sociale, economica, culturale, artistica, politica, per l’indispensabile contributo che dai all’elaborazione di una cultura capace di coniugare ragione e sentimento, ad una concezione della vita sempre aperta al senso del « mistero », alla edificazione di strutture economiche e politiche più ricche di umanità … Grazie a te, donna, per il fatto stesso che sei donna! Con la percezione che è propria della tua femminilità tu arricchisci la comprensione del mondo e contribuisci alla piena verità dei rapporti umani” I diritti d’autore, ricavati dalla vendita del libro, saranno devoluti a favore della Fondazione Santobono – Pausillipon, l’ospedale per i bambini. L’evento culturale è stato accuratamente coordinato dalla dott.ssa Silvana Guida.
MANN DELLE MERAVIGLIE
Maggio mese della rosa, della mamma, della Madonna. Maggio mese della vita che torna, dei frutti che s’indorano al sole, degli uccelli che intrecciano nidi e voli nuziali, dei primi tuffi in mare e della prima tintarella, di nuova luce nel cielo che esplode d’azzurro ritrovato, azzurro Napoli che dopo trentatré anni torna meritatamente campione d’Italia. Maggio di turisti e di viaggiatori. Decine, centinaia di migliaia di viaggiatori ammaliati dal millenario fascino di Partenope. Celata dalla città dolente, batte la coda la meravigliosa sirena che stregò migliaia di naviganti prima di precipitarsi in mare a togliersi la vita, perché a sua volta stregata da Odisseo, l’eroe acheo dal multiforme ingegno, trattenuto da funi poderose all’albero maestro del vascello, riuscì a godere della malia del canto della diva senza pagarle il dazio della vita. Che Napoli fosse la città più incantatrice del mondo, se n’erano accorti i protagonisti dei Gran tour sette-ottocenteschi, dipingendone ammirati ritratti in punta di penna su indimenticabili pagine di diario. Napule Napule donna bella, l’aje perduta la chianella, stornella la Gatta Cenerentola, Napule è mille culure, le fa eco struggente l’indimenticabile Pino partenopeo. Sarà l’arte, la pizza, la storia, la tarantella. Saranno le tradizioni, gli spaghetti a vongole, la mozzarella. Sarà il babà o la sfogliatella. Sarà il respiro in-
quieto dello sterminator Vesevo, le regge dei Borbone, ‘o sole, ‘o mare, ‘o cielo blu, ‘o mandulino e ‘o putipù finalmente Napoli torna ad esistere come capitale della bellezza, della cultura, dell’arte e non più (o non solo) della camorra, del traffico perenne, dei parcheggiatori abusivi, degli ambulanti altrettanto abusivi, dell’approssimazione, dell’assistenzialismo, dei professionisti dell’arte di arrangiarsi, laureati con lode e bacio accademico nel raro talento di arrangiarsi benissimo, ma sempre a spese altrui, di Gomorra, dei neomelodici accorsati con i boss e della monnezza. Napoli torna a fare Napoli. E a Napoli tornano i turisti che la scelgono come meta italiana preferita in assoluto alle altrettanto splendide Firenze e compagne. Ah, che soddisfazione! È in questo clima di rinascimento partenopeo che ritrova il meritato ruolo da protagonista il massimo museo cittadino, quel MANN divenuto fucina di idee e sperimentazioni, oltre che secolare scrigno di uno straordinario, ineguagliabile passato. Così, accanto alle collezioni permanenti, che mandano puntualmente in visibilio i visitatori, come la rinnovata collezione egizia (tra le più preziose in Europa, seconda solo a quella torinese), la ricchissima gipsoteca la raccolta epigrafica, quella delle civiltà preromane della piana campana, la collezione Farnese, quella degli oggetti di vita quotidiana dell’area vesuviana, i
mosaici, le stanze segrete, la numismatica, gli affreschi, il tempio di Iside, Magna Grecia, preistoria, protostoria e villa dei Papiri (giusto per citare qualche tappa da non saltare), trovano spazio altre speciali exhibitions temporanee, come l’Altro MANN-deposito in mostra, che restituisce allo sguardo ammirato degli ospiti centinaia di reperti provenienti dagli scavi dell’area vesuviana dormienti da decenni nei magazzini del museo e fino al 27 agosto, l’incantevole Picasso e l’antichità classica, curata dal professor Clemente Marconi, che fa parte del progetto internazionale “Picasso Celebration 1973 – 2023: 50 mostre ed eventi per celebrare Picasso”, in occasione del 50° anniversario della morte dell’artista. Ospitata nelle sale della collezione Farnese, l’esposizione temporanea si compone di due parti: la prima tratta dei soggiorni napoletani di Picasso, quando l’artista ebbe occasione di visitare il Museo Nazionale, in un momento in cui non aveva ancora raggiunto l’attuale “spettacolo archeologico” perché conteneva ancora la Pinacoteca Farnese, poi trasferita a Capodimonte nel 1957; la seconda sviluppa invece un confronto tra alcune opere d’arte del Museo, provenienti soprattutto da Pompei e alcune realizzate da Picasso nelle quali appaiono evidenti i tratti di ispirazione. Altra perla a tempo determinato (25 giugno ultima chance) è Il sogno di essere napoleta-
Stagione di grandi eventi al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, prezioso scrigno culturale e artistico, dove accanto alle inestimabili collezioni che celebrano lo stupefacente passato delle civiltà mediterranee e italiche, trovano spazio mostre temporanee da non lasciarsi sfuggire
DOMENICA 14 MAGGIO 2023
no, che raccoglie una ricca collezione di spartiti e testi olografi, abiti di scena, accessori, dischi d’oro e di platino e oggetti “di culto” appartenuti a Lucio Dalla che ne testimoniano il profondo attaccamento verso Napoli, Sorrento e l’intero Golfo vesuviano. È orami tardi per dare uno sguardo a Un tesoro di luce e foglie, di Danilo Ambrosino, conclusa il primo maggio, ma, oltre Picasso e Dalla, meritano assolutamente Monumento Memento di Yvonne De Rosa,
MARGHERITA DE ROSA
(nella sala dei Tirannicidi fino al 22 luglio), Supernature (fino al 22 maggio), Fantascienza all’orizzonte (fino al 26 maggio), e le Annerite Scaglie di Aulo Pedicini, con cui abbiamo chiacchierato la settimana scorsa, al MANN fino al 26 giugno, in attesa che vengano confermate le date per l’inaugurazione de Alessandro Magno e l’Oriente, dedicata al visionario condottiero macedone, che immaginò per primo la globalizzazione di un mondo finalmente pacificato, mul-
ticulturale, multietnico, tollerante, inclusivo, colto, bello e felice in cui fosse bello vivere. Ma il l’utopia di Alessandro si infranse sbattendo violentemente contro la Nera Signora a Babilonia sulle rive dell’Eufrate nel 332 avanti Cristo e nel 2023 dopo Cristo il meraviglioso futuro sognato dal Grande Macedone lo stiamo ancora aspettando. Meno male che almeno c’è il mare. Meno male che almeno c’è (di nuovo) Napoli. Meno male che c’è il MANN.
A NAPOLI UN NUOVO SANTUARIO
Lo scorso 5 maggio, un grande evento ha avuto luogo presso la Chiesa di San Nunzio Sulprizio e San Domenico Soriano, sita in Piazza Dante, che è stata elevata a Santuario.
Notevole e crescente il culto per San Nunzio, giovane operaio, fervido cattolco, morto a soli 19 anni e canonizzato il 14 ottobre del 2018 da Papa Francesco; il piccolo grande santo, infatti, pare sia prodigo di grazie ed è quindi amatissimo dal popolo napoletano. La suggestiva cerimonia liturgica, presenziata da S.E. il vescovo di Napoli Domenico Battaglia, ha visto conclebrare con il Presule numerosi sacerdoti e diaconi inizialmente, il parroco della comunità, di Antonio Salvatore Paone, ha mostrato i seni della sua gratitudine a S.E. per la sua presenza e la condivisione di un così importante avvenimento. Nel corso dell’omelia l’arcivescovo si è detto onorato per l’accoglienza ricevuta e, come sempre, ha evidenziato il suo modo di “essere pastore”, che non disgiunge mai, in nessuna occasione, il suo ministero dalla vita concreta, infat-
ti ha raccontato che, nel raggiungere il neo-santuario c’era stato un casuale incontro con un giovane ammalato di leucemia, per il quale egli ha pregato san Nunzio Sulprizio.
La sua presenza, dunqe, oltre a conferire solennità all’evento ha anche reso evidente, ancora una volta, quello che
è lo stile del Presule, il quale pone in primo piano la gente, gli infermi, gli ultimi, facendosi chiesa che va verso gli altri, Chiesa che giammai si rinchiude in un’oasi protetta, ma è in cammino al fianco di tutti, in particolare di chi soffre.
Inoltre S.E. ha ripreso quanto richiesto da padre Antonio nel suo saluto iniziale, il quale ha chiesto di pregare per lui e per il suo cammino pastorale; l’Arcivescovo ha evidenziato che tale preghiera è necessaria per tutti, perché ciascuno ha bisogno del’aiuto di Dio per poter perseverar nella propria scelta di vita, è stata poi data lettura da parte di fra Luigi Ortaglia, ex cancelliere del Tribunale Ecclesiastico, del decreto che ha elevato a dignità di Santuario la chiesa di San Nunzio Sulprizio e San Domenico Soriano, e così, nel giubilo generale, ha avuto fine la celebrazione generale, a cui ha fatto seguito un momento di agape fraterna, a sugello di un tempo di grazia, fede, preghiera, speranza, vincastri di cui tutti necessitano nel difficile percorso dell’esistenza.
MARGHERITA DE ROSA
Il direttore di Casoria due dà inizio alla sua trasmissione denunciando la situazione delle aree dismesse, sfiorando anche quello che è lo stato del Palacasoria , il quale, a suo avviso, potrebbe e dovrebbe essere un centro sportivo molto più efficiente. Egli fa poi riferimento alla pianificazione, realizzata da già quattro anni, di un nuovo polo sportivo che avrebbe dovuto nascere nelle vicinanze della chiesa di Sant’Antonio Abate, in via Duca D’Aosta, laddove ne farebbero, probabilmente, le spese alberi considerati “malati” al solo scopo di cementificare…la Cittadella dello Sport, afferma Troise, che dello sport è un amante a 360°, non può costare la vita al verde…ancora, il direttore riprende il discorso delle aree dismesse, manifestando la sua soddisfazione per l’attenzione riservata dalle autorità competenti a Villetta Cimarosa, di cui egli ha scritto e parlato attraverso “La Copertina”; infatti, sono stati garantiti interventi di risanamento a breve termine. inoltre, circa il suo impegno nella segnalazione del degrado del territorio, cita una lettera a lui inviata da una Dirigente della Regione Campania, in cui vi è un vero e proprio encomio per quanto egli realizza con le sue indicazioni, con le quali, per la dirigente, mostra un grande amore e una profonda del suo territorio. Viene poi commentato l’articolo di Antonio Botta, relativo alla Giornata della Terra, celebrata alla Ludovico da Casoria e nel cui corso i ragazzi hanno esposto la necessità di agire tempestivamente, affinché non si comprometta del tutto il futuro dell’ambiente e delle generazioni che verranno: anche i dinosauri pensavano di aver tempo e invece…dunque, è d’obbligo intervenire al più presto, perché già domani potrebbe essere troppo tardi. Dell’articolo di Maria Cristina Orga viene poi ripreso il discorso sulla mancata rivoluzione dell’ex sindaco Pasquale Fuccio: la giornalista procede da un’intervista del direttore Troise a Giovanni Del Prete, posta in essere proprio a “La copertina” e sottolinea che dei “perché” della sfiducia a Fuccio, di cui Del Prete fu artefice, se ne individuano ben pochi…di autismo si parla nel servizio di Chiara D’Aponte, che chiarisce che essere autistico non costituisce una diversità. Ancora si tratta di alberi nel reportage di Angelo Vozzella, alberi che hanno dei diritti, per il giornalista, per cui vanno sorvegliati e tutelati; quindi, tornando alla Cittadella dello sport, questa non deve costituire una minaccia per il verde urbano. Raffaele Fumo, provocatoriamente, intitola il suo articolo: una città pulita si può? Riprendendo, in proposito, l’intervista fatta in trasmissione dal direttore a Massimo Iodice, amministratore unico di “Casoria Ambiente”. Si passa poi agli articoli della scrivente su “La Copertina”, sul mito di Osimhen, che per Nando Troise ha siglato la vera vittoria da scudetto per
il Napoli con la sconfitta della Juventus a Torino, e su un giovane talento della musica classica, quale Nicola Polese. Si torna a parlare del degrado ambientale con Salvatore Iavarone, che riporta nel suo articolo la situazione vergognosa della circumvallazione esterna, condizione resa visibile al pubblico di Nano Tv dalle riprese di “On the road”, la trasmissione di “giornalismo pellegrino”, potremmo definirla, grazie alla quale più che le parole sono i fatti a raccontare le storie raramente belle e, troppo spesso, tristi della nostra terra. Viene poi presentato l’interessante articolo del dottor Paolo Grieco, che avrà una rubrica di medicina, grazie alla quale renderà edotti i lettori di quel mondo ancora poco conosciuto qual è quello della medicina; c’è poi spazio per la musica, con l’articolo di Elena Torre, che presenta l’ultimo disco di Federico Marchioro, intitolato “Amore e guerra a Berlino”; c’è poi spazio per il servizio ai cittadini, servizio reso mediante la pubblicità del contatto telefonico del numero verde di Casoria Ambiente, mentre Fabrizio Kunhè rende noto che la performance “Pizza Village” avrà come sede non più il lungomare di via Caracciolo, che, come ha sottolineato il direttore, assolve ad altre funzioni, ma la mostra d’Oltremare. La rubrica di Mimmo Caiazza poi ricorda che è prossima la seconda edizione del Memorial “Pasquale Apicella-Giovanni Vivenzio”, che si terrà il 28 il 29 pp.vv; si parla inoltre del ritorno del Salone del libro a Portici, come scrive Michelangelo Iossa, e della tappa di Miss Grand all’Ippodromo di Agnano, notizia riportata da Francesco Celiento, mentre Teresa D’Angelo ci parla del concerto di Sting al carcere di Secondigliano, evento straordinario e degno di nota. Sono poi presenti le locandine della B.V. di Pompei, che ha soggiornato ad Afragola nei giorni scorsi ed è stata inviata al direttore Troise dal sindaco della città Pannone, e quella del Primo Maggio, inoltrata da Fortunato Antonio De Rosa, indicante la giornata celebrativa della Festa del Lavoro e, nel contempo, commemorativa dei caduti nell’adempimento del proprio dovere, in onore dei quali, presso la Pontificia Basilica di san Mauro si è celebrata una Messa di suffragio, appunto il 1°Maggio, presieduta dal Preposito Mauro Zurro; ancora poi inviti a presentazioni e premiazioni, come Kinorama, personale di Andrea Grieco e l’onorificenza ricevuta dall’ASD “Gioventù Partenope”. Più che una copertina, una full immersion nella notizie, le più varie, le più interessanti, le più coinvolgenti: una trasmissione, La Copertina, che entra nei fatti e rende ancora più interessante la lettura di quanto prodotto da tanti bravi giornalisti, che crescono professionalmente in maniera esponenziale grazie all’esperienza e alla bravura di Nando Troise.
RAFFAELE FUMO
A Napoli, nell’ambito della medicina chirurgica si sperimentano nuove tecniche innovative, nel giorno 24 novembre in collegamento con Strasburgo, il prof. Franco Corcione e il suo staff avevano portato a termine un delicato intervento di chirurgia oncologica del retto, facendo uso appunto di tecniche operatorie avanzate. In particolare due innovazioni: la ricostruzione preoperatoria dell’anatomia del paziente, e quindi di studiare tutte le variabili anatomiche; il test verde indocianina (ICG), un colorante
che si inietta per via endovenosa, impiegato nelle indagini diagnostiche della gittata cardiaca, della funzionalità epatica e dell’irrorazione sanguigna epatica.
Viene inoltre impiegata nella determinazione del volume plasmatico e dei parametri emodinamici di vari organi tra cui il rene, gli occhi e i polmoni. Grazie a esso si è potuto verificare la validità della vascolarizzazione dei risegmenti, con il quale sono stati riutilizzati per l’anastomosi.
Ma c’è di più: Il professore nonostante la veneranda età, ovvero 70 anni non ha voglia di smettere: anche dopo l’esperienza accademica continua a formare nuove leve.
D’Emilio: “per la prima volta in città un accordo su formazione ed informazione per i dipendenti dei servizi pubblici”
La Cisl Fp di Napoli e l’Inail hanno firmato una intesa per la sicurezza sui luoghi di lavoro nel pubblico impiego in città. Nasce per la prima volta una collaborazione strutturata e permanente tra l’istituto e la federazione sindacale tendente a trasformare la prevenzione dei rischi da forma burocratica in esigenza prioritaria per i lavoratori ed i cittadini.
Luigi D’Emilio, leader della Funzione Pubblica dell’area metropolitana, definisce l’accordo “una grande opportunità per rafforzare tutto il sistema pubblico, a partire dalla sanità, dove la sicurezza è fondamentale per evitare conseguenze drammatiche come infezioni e malattie, e dai comparti particolarmente esposti, come la polizia locale, gli addetti alla manutenzione del verde pubblico e del decoro urbano, ed altre figure professionali che devono assicurare ai cittadini servizi indispensabili e fondamentali per la comunità”.
Il protocollo ha per obiettivo la realizzazione di attività congiunte volte alla riduzione degli eventi infortunistici e delle malattie professionali. In particolare, la collaborazione si articolerà sull’organizzazione congiunta di eventi e seminari a carattere divulgativo finalizzati a promuovere la cultura della
salute e sicurezza sul lavoro, sull’attività di informazione ai lavoratori nel campo della prevenzione, sulla formazione del personale e sulla promozione di progetti ed iniziative territoriali finalizzati allo sviluppo di una rete di diffusione e condivisione delle conoscenze tecnico-scientifiche.
Un apposito Comitato di Coordinamento composto da 6 referenti (3 per ciascuno) avrà la responsabilità del monitoraggio delle attività.
“La sensibilità manifestata dal direttore regionale dell’Inail Daniele Leone – sottolinea D’Emilio – nella stipula di questa intesa è un viatico importante per raggiungere i risultati sperati. E’ la prima volta che a Napoli si firma un accordo su formazione ed informazione ai lavoratori, che come sindacato riteniamo decisivo per promuovere una cultura nel settore. I rischi sono cambiati, si registra anche un incremento delle malattie in ambito psicologico legato agli effetti della pandemia. Siamo insomma davanti ad una nuova emergenza nel pubblico impiego, che la Cisl Fp e l’Inail cercheranno di contrastare attuando questo protocollo”.
Avviata la fase sperimentale a Napoli, la Cisl Funzione Pubblica ha già messo in cantiere la possibilità di replicare in futuro la collaborazione con l’Inail anche in Campania.
LA CRONACA INFINITA DELLO STADIO MOCCIA
L’AFRAGOLESE DEL CALCIO È SALVA, MA LO STORICO IMPIANTO SPORTIVO ANCORA NO…
Reti distrutte, vetri rotti, strutture vandalizzate. È ciò che resta del campo da rugby del complesso sportivo “Moccia” di Afragola, che praticamente stava per vedere la luce dopo anni di cattiva gestione e intoppi burocratici.
Una luce in fondo al tunnel che bisognerà, invece, ancora soltanto intravedere.
I fondi delle universiadi avevano dato il via ad annunci roboanti di sindaco e assessori su nuovi impianti all’avanguardia, con i pannelli solari, il campo da calcio in erbetta sintetica, il palazzetto... “finalmente un impianto sportivo che una città come Afragola merita”, dicevano. Una volta recuperato il fondo di un milione e trecentomila euro, che già nel 2020 si rischiava di perdere. Anche il sindaco Pannone si lanciava in post di vanto sui social: “guardate che bel manto erboso ha finalmente lo stadio Moccia”.
I lavori, però, non sono mai terminati e solo in parte e a intermittenza negli ultimi tempi le strutture sportive sono state fruibili dalla cittadinanza. Il prof. Vittorio Mazzone, che segue l’ormai storico progetto afragolese del rugby, ha scritto al ministro dello sport, allo stesso presidente De Luca, e denunciato in varie sedi lo scandalo
che vede la sospensione di un attività sportiva tanto educativa e utile ai giovani del territorio.
L’emittente NanoTV s’è occupata spesso del caso “Moccia”, mostrando, grazie alle dirette di Maurizio Cerbone, le condizioni dell’impianto, che potrebbe ospitare bocce, atletica, volley, rugby, oltre al calcio. Le realtà sportive della città sono, però, ostaggio dell’inefficienza amministrativa e dello sperpero di denaro avvenuto.
È un colpo al cuore notare quanto sia in decadenza un campo che fino a pochi mesi fa era un vero e proprio gioiellino, soltanto da assegnare alla gestione delle associa-
zioni sportive e che, invece, è rimasto in balia degli atti vandalici, magari compiuti dagli stessi ragazzini che nell’attività sportiva troverebbero le alternative giuste all’abbandono sociale che avvolge, purtroppo, un po’ tutta l’area nord di Napoli.
Lo Stadio Luigi Moccia è aperto. La Virtus Afragola che milita nel Campionato di Promozione si allena dal 23 febrbaio e gioca a porte chiuse dal 12 marzo c.a.
Dirlo di questi tempi può sembrare pretestuoso o soltanto romantico. Lo stadio “Moccia” di Afragola ha visto il grande Diego Armando Maradona. Ha anche ospitato negli anni tante squadre vin-
centi, progetti di eccellenza sul panorama sportivo nazionale, sia nella pallavolo che nel rugby, e non solo con l’Afragolese del calcio, una storia che meriterebbe ulteriore spazio, perché attualmente vive un momento di rottura e di difficoltà sia sportiva (rischio retrocessione appena scongiurato) sia societario. Un futuro, quindi, incerto per l’Afragolese, che in questa stagione ha disputato la serie D nel girone H.
“
Ora a noi interessa salvarci e poi capiremo come quando e dove continuare a fare calcio”, ha raccontato il general manager Alessandro Rosolino. Si vociferava anche che il titolo della squadra potesse essere venduto e, dunque, la società potesse addirittura scomparire o, si spera, rilanciarsi in caso di reperimento di nuovi investitori. La buona notizia è che l’Afragolese ha battuto il Molfetta per 2-0 nell’ultima partita, assicurandosi la salvezza. Per il resto, non si sa come andrà… Stessa incertezza per le condizioni generali dello Stadio, che resta un cantiere aperto e, una volta approvata dalla Regione una variante sui fondi, vista l’importanza del progetto, l’auspicio è che i lavori vengano completati in tempi brevi e che, questa volta, possa davvero essere quella buona.
GRAZIELLA MELANIA GERACI
SHAZAR GALLERY PRESENTA THAI MAINHARD
OPENING: VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 DALLE 17,00 ALLE 20,00 - FINISSAGE: VENERDÌ 7 LUGLIO 2023 DALLE 14,30 ALLE 19,30 DAL 12 MAGGIO AL 7 LUGLIO 2023
Venerdì 12 maggio, alle ore 17.00, la Shazar Gallery ha presentato Things come together when they do di Thai Mainhard a cura di Valeria Schaefer, la prima personale a Napoli dell’artista brasiliana.
Negli spazi di via Pasquale Scura il percorso espositivo si sviluppa attraverso 7 dipinti su tela e 7 disegni a tecnica mista su carta in cui tutto il mondo visivo dell’artista esplode tra forme e colori combinati in composizioni complesse ed emotive di matrice espressionista.
Nata e cresciuta fino ai 20 anni a Rio de Janeiro, l’artista porta nelle opere l’ambiente in cui ha vissuto e i suoi colori, il verde lussureggiante, le sfumature del blu e il candore delle spiagge di sabbia bianca. Questo universo vivace si accosta ai ricordi, non sempre sereni, e ai sentimenti che confluiscono in uno spazio unico, terreno di battaglie, in cui si intravede il nero assoluto che ingloba e contemporaneamente mostra la molteplicità dell’essere.
Mainhard lavora con differenti media tra cui pittura ad olio, vernice spray e carboncino, per creare immagini intuitive tra segni espressivi e densi blocchi di colore, tra forme astratte e precise aree che definiscono lo spazio della tela. Come su un luogo aperto alle emozioni Thai Mainhard dipinge sulla tela per portare in superficie immagini, visioni quasi smarrite che non trovano la strada per delinearsi e conciliarsi con il caos interiore. Le sue opere traggono ispirazione dall’espressionismo astratto, e se inizialmente sembrano ispirarsi al lavoro di Wil-
lem de Kooning, Cy Twombly e Joan Mitchell, un suo personalissimo linguaggio astratto prende il sopravvento catturando la complessità umana.
Thai Mainhard (Rio de Janeiro, 1990) ha esposto a livello internazionale in Italia, in Germania e negli Stati Uniti, a Los Angeles, New York, Boston, San Francisco ed ha partecipato a fiere d’arte negli Stati Uniti e a Shanghai. Things come together when they do rimarrà aperta fino al 7 luglio 2023 dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 19.30 e su appuntamento.
BARBARA CARERE
Il figlio della lava e del mare LIVIO CORI torna a Napoli insieme alla sua band per uno spettacolo unico nel suo genere. Dopo la pubblicazione del suo ultimo progetto discografico “SOLIDAGO” per Magma Records (Believe), il rapper campano ha deciso di portare tutta la potenza delle sue canzoni sul palco del Teatro Bolivar il 18 maggio 2023 alle ore 21,00: AD ACCOMPAGNARLO ANCHE TANTI OSPITI A SORPRESA!
All’evento organizzato dalla B&G Art Event Communication, l’artista farà ascoltare tutti i principali successi del suo repertorio, da quelli più recenti fino ai brani che hanno segnato la sua ascesa fra gli artisti più famosi della scena campana. È possibile acquistare i biglietti per l’evento sul sito GO2.IT da Mercoledì 3 maggio 2023.
Significativo il gesto dell’artista Livio Cori che ha deciso di donare dei biglietti del suo concerto al Teatro Bolivar ad una cooperativa “Assistenza e territorio” che è’ una realtà consolidata da oltre 25 anni sul territorio della prima municipalità San Ferdinando, Chiaia e Posillipo. Si occupa di famiglie e minori disagiati e di vari problematiche di carattere sociale. Livio sin da piccolo è vicino a queste realtà del suo quartiere trovando come punto in comune il ritmo e ‘ballegria che accompagna questi ragazzini che pur non avendo tanto seguono la sua musica, restituendo così al suo quartiere un messaggio di speranza e di riscatto”. Si ringraziano gli sponsor: Davide Civitiello, Nino Russo Jewellary, KFC Napoli, Go Now Store.
BIOGRAFIA
Livio nasce il dodici marzo del 1990. Figlio della lava e del mare, nato e cresciuto nei quartieri spagnoli. Esordisce sulla scena musicale a soli 18 anni, nel 2008, collaborando con artisti come Dj Uma e Jesa. Nel 2015 realizza il singolo “Tutta la notte” in collaborazione con Ghemon, posizionandosi in vetta alla classifica di MTV. Viene premiato con il Premio MEI, come miglior artista emergente hip hop. Esce il singolo Veleno, realizzato insieme a Luché, nel 2016. Nello stesso anno riceve la chiamata per partecipare al provino di Gomorra 3. Il ruolo interpretato
è quello di ‘O Selfie, raggiungendo così la popolarità nel 2017, partecipando alla terza stagione di Gomorra. Per la serie produce la colonna sonora Surdat, una canzone interamente ispirata a Napoli e al Quartiere presso cui è cresciuto. Nel 2018 pubblica il suo primo EPMontecalvario come il luogo dove è cresciuto ai Quartieri. Firma con l’etichetta di Caterina Caselli, la Sugar Music. L’EP contiene brani come “Nenné”, “Luce” e “M’adda passà”, “A casa mia”. Nel 2019 prende parte alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, in coppia con il cantautore Nino D’Angelo e presentando il brano Un’altra luce. Posticipa l’uscita del suo primo album subito dopo Sanremo. Esce difatti nel 2019 “Montecalvario (Core senza paura)”, da cui vengono estratti due singoli remix “A casa mia“ con Samurai Jay e “Adda passà” con CoCo. Nel 2020 esce “Femmena”, il suo disco realizzato insieme a Eitaway nel quale Livio Cori esplora i suoi legami con le figure femminili che lo hanno segnato nel bene e nel male. Nel 2021 collabora con Neffa al singolo “Nn’è cagnato niente”. Pubblica il suo secondo EP “Blu Verano”, che contiene un altro brano realizzato con Neffa, “Respiro ancora”. Nel 2022 è protagonista musicalmente nel programma “Made in Sud” in onda su Rai Uno. Nello stesso anno esce il suo secondo EP “Tarantelle”. Nel 2023 pubblica il suo ultimo progetto discografico “SOLIDAGO”, anticipato nel dicembre 2022 dal singolo di presentazione “SULO PE CHELLA”.
Press Agency: B&G Art Event Communication Srl Contatti: bgarteventcommunicationsrl@gmail.com
ANTONIO IESCE
Continua senza sosta l’organizzazione dell’evento “Una Luce per la Vita”, la fiaccolata per i malati oncologici in programma a Pietrelcina domenica 28 maggio dalle ore 17.30. Una grande manifestazione organizzata da ‘The Power of Pink’ e Futuridea con il patrocinio del Comune di Pietrelcina e della Provincia di Benevento con un programma che sarà ufficializzato nei prossimi giorni. “In questi giorni sono arrivati tutti i gadget per questa giornata importante (foulard, cappellino ecc) – afferma il dottor Carlo Iannace, anima di questa organizzazione e primario della Breast Unit di Senologia dell’Ospedale Moscati di Avellino che ha, tra l’altro, la fama di coniugare professionalità e umanità in maniera determinante per le sue pazienti – e sono davvero orgoglioso per questa macchina organizzativa che corre spedita verso il 28 maggio dove, dalle adesioni che abbiamo, saremo in migliaia. Da molti paesi stanno organizzando anche dei pullman ed in merito consiglio a tutti di organizzarsi con pullman o pulmini per la comodità. Sarà un pomeriggio ricco - continua Iannace - con la celebrazione della santa messa in piazza e con la fiaccolata lungo la via del Rosa-
rio che ci porterà a Piana Romana. La Via del Rosario - spiega il dottor Iannace - è una stradina di campagna che veniva percorsa quotidianamente da Padre Pio, prima come giovane ragazzo insieme ai genitori e poi come sacerdote con la mano che scorreva la corona del Santo Rosario, la Sua arma potente. Un percorso lungo tre chilometri che porta a
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Piana Romana e che ispira sentimenti di amore e gratitudine a Dio. Ed in merito al Santo Rosario - racconta Carlo Iannace - nessuno saprà mai con certezza quanti rosari completi recitasse al giorno Padre Pio. Una serie di testimonianze ci orienta sul numero di 33. Ma l’unica certezza è che non lasciava mai la corona, neppure quando doveva lavarsi le mani. Il 28 maggio faremo un cammino nella preghiera e meditazione sulle orme di Padre Pio. E proprio per questo abbiamo scelto Pietrelcina, - spiega il dottor Iannace - perché Padre Pio ha testimoniato con la Sua stessa vita e con le opere il rispetto e la venerazione verso l’ammalato. Si prodigò a realizzare la “Casa Sollievo della Sofferenza” che non doveva essere un ospedale come gli altri ma un luogo dove i malati si potessero sentire a proprio agio. Ecco perché Pietrelcina è il luogo giusto per questo evento di sensibilizzazione alla prevenzione e per dare un segnale di speranza e di importanza al reinserimento dei malati oncologici nella società dopo l’esperienza della malattia. E maggio –conclude Iannace - è stato scelto perché è il mese della Madonna, tanto amata da San Pio”.
COMUNE DI CASORIA RICEVE ED ESPONE LA BANDIERA DELLA
CROCE ROSSA: “SOSTEGNO A CHI OPERA PER LE COMUNITÀ E PER CHI SOFFRE”
In occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, il Comune di Casoria ha esposto la bandiera ricevuta in segno di sostegno all’organizzazione fondata da Henry Dunant, il padre dell’umanitarismo moderno.
Lunedì 8 maggio il presidente del Comitato della Croce Rossa Italiana Napoli Nord Giambattista Ganzerli si è recato in Comune per donare il vessillo all’Amministrazione comunale. A riceverlo c’erano il sindaco Raffaele Bene, l’assessore ai Servizi Sociali Marianna Riccardi e l’assessore alla Sicurezza Marco Colurcio. Come ormai da consolidata abitudine, il Comune di Casoria ha issato la bandiera che sventolerà per tutta la settimana mondiale dedicata all’associazione.
“Da sindaco e da membro dell’esecutivo dell’Anci non posso che accogliere con grande piacere l’invito della Croce Rossa e mostrare, anche simbolicamente, la vicinanza del nostro Comune alla loro opera meritoria. Quella bandiera rappresenta un simbolo per chiunque si mette al servizio di una comunità e
in generale di chi soffre e vive condizioni disagiate” ha dichiarato Raffaele Bene, che ha assicurato la massima vicinanza dell’amministrazione comunale per le future iniziative della sezione locale.
“UNA LUCE PER LA VITA”, LA FIACCOLATA PER I MALATI ONCOLOGICI HA GIÀ MIGLIAIA DI ADESIONI
FRANCESCO RUSSO
CROCIERA DELLA MUSICA NAPOLETANA: PRONTA LA 15ESIMA EDIZIONE
Torna a salpare la “Crociera della Musica Napoletana”, che arriva alla sua 15esima edizione e che dal 23 al 30 Settembre 2023, varcherà a bordo della MSC Grandiosa il Mar Mediterraneo. Organizzata dalla Scoop Travel Srl in collaborazione con MSC Crociere, per quest’anno, l’ideatore dell’evento Francesco Spinosa, ha pensato di rendere ancora più “napoletana” la crociera invitando personalità artistiche e della cultura DOC per ampliare ancor di più il progetto di espansione culturale partenopeo in giro per il mondo.
I PORTI COINVOLTI
In 8 giorni e 7 notti, la nave che porta a bordo arte, cultura e musica napoletana, toccherà i porti di Napoli, Genova, Marsiglia, Barcellona, La Goulette e Palermo.
GLI OSPITI DI QUESTA EDIZIONE
Per questa edizioni sono stati coinvolti: Fabrizio ed Aurelio Fierro, Roberto Colella, Lino D’Angiò, Amedeo Colella, Alan De Luca, Francesca Maresca, Morena Chiara ed i Napulantica.
GLI OBIETTIVI DELLA CROCIERA DELLA MUSICA NAPOLETANA
Per la quindicesima edizione l’obiettivo si rafforza e propone nuovamente di far conoscere agli ospiti che saranno a bordo della nave, la tradizione della canzone, dell’arte e della cultura Napoletana, attraverso degli incontri con degli esperti dal punto di vista non solo musicale, ma anche delle tradizioni, della saggezza popolare e soprattutto delle chicche che raccontano la Napoli del passato, del presente... e ipotizzano quella del futuro.
Si tratta del primo evento
ideato che racchiude turismo, cultura ed identità, per fare conoscer a tutti, le eccellenze della città di Napoli e di tutta la Regione Campania. Oltre all’arricchimento culturale ed emozionale degli ospiti a bordo, l’idea portante del progetto, è anche quella di sollecitare la collaborazione tra gli operatori della filiera turistica con dei live show, delle estemporanee, dei talkshow, a scambi culturali nei porti dove si fa sbarco e relazioni di marketing turistico che hanno l’obiettivo di durare nel tempo.
LE DICHIARAZIONI
Francesco Spinosa racconta in merito: “Quindici anni fa, quando il problema della spazzatura sembrava aver ridotto la città di Napoli in ginocchio, noi di Scoop Travel, da operatori turistici, avevamo una visione diversa: sapevamo che la città era un tesoro di musica, cultura e arte, e che era importante metterli in luce. Così nacque la Crociera della Musica, Arte e Cultura Napoletana, un evento unico e itinerante, transnazionale che celebra tutto ciò che rende Napoli unica “la sua musica”. L’evento è ormai alla sua 15esima edizione, portando a bordo di una nave da crociera
nel Mediterraneo il meglio che Napoli ha da offrire”. “Sono contento di ospitare a bordo di MSC Grandiosa la15sima edizione della Crociera della musica napoletana che rende omaggio alla cultura partenopea e alla città di Napoli, che sempre di più, riveste un ruolo importante per la Compagnia, poiché rappresenta una tappa strategica dei nostri itinerari nel Mediterraneo. Quella con Scoop Travel è, ormai, una collaborazione longeva che mira a creare un prodotto turistico, culturale e musicale di alto livello e permette di esportare il Made in Naples fuori dai confini regionali con importanti nomi della nostra tradizione”, ha dichiarato Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere.
Ha aggiunto l’Assessore al Turismo Teresa Armato che ha dichiarato: “La musica napoletana è da sempre una grande attrazione, piace ai turisti ed è un nostro elemento identificativo su cui puntare. La musica è veicolo di cultura e sapere, riesce ad abbracciare un pubblico sempre più eterogeneo proprio come è nell’identità della città di Napoli che attrae turisti di ogni età anche per
i suoi artisti che portano in giro le melodie di Napoli in chiave jazz, urban, rock e tanto altro. Non a caso nella nostra programmazione turistica abbiamo inserito diversi generi musicali con concerti e spettacoli in diversi spazi delle singole municipalità.
La Crociera della Musica mira a questo: trasmettere la tradizione musicale napoletana con i suoi artisti e farla conoscere ad un pubblico sempre più ampio”. Alla conferenza stampa di presentazione moderata dal giornalista Francesco Russo, insieme agli organizzatori e al cast artistico sono intervenuti l’Assessore al Turismo Teresa Armato e Flavia Sorrentino, Vicepresidente del Consiglio Comunale di Napoli.
INFORMAZIONI SULLA MSC GRANDIOSA
MSC Grandiosa, battezzata ad Amburgo nel novembre 2019, è una nave di classe Meraviglia Plus, lunga 331 metri e in grado di ospitare oltre 6.300 crocieristi, equipaggiata con tecnologie d’avanguardia e orientate a ridurre le emissioni e migliorare le prestazioni ambientali complessive sia in mare che a terra, ha 1.704 membri di equipaggio, 2.400 cabine e viaggia ad una velocità massima di 22.3 nodi. Con un’ampia promenade di 93 metri, aree dedicate ai più piccoli (da 0 a 17 anni), simulatore di Formula1, palestra, MSC Aurea Spa e una sfavillante MSC Yacht Club, MSC Grandiosa per tutta l’estate 2023 partirà ogni sabato da Napoli per crociere settimanali alla volta di Genova, Marsiglia, Barcellona, Tunisi e Palermo.
STREPITOSO SUCCESSO E SOLD OUT PER MAGIE DEL BELCANTO E DANZE D’EPOCA AL MUSEO DIEGO D’ARAGONA PIGNATELLI CORTES
Domenica 7 maggio 2023, prima domenica del mese, in occasione delle aperture gratuite dei luoghi della cultura statali per tutti i visitatori, le “Domenica al Museo”, la Direzione Regionale dei Musei della Campania,il Museo Diego Aragona Pignatelli Cortes, in collaborazione con l’Associazione Culturale Noi per Napoli APS, ha presentato l’evento “Magie del belcanto e danze d’epoca”. Un particolare evento nato dal connubio tra il belcanto e le danze d’epoca, curate dal Gruppo Culturale Danzando nel Tempo,che si è snodato in modalità itinerante tra il Parco, con una affascinante Promenade in abiti d’epoca, il Museo delle Carrozze, con una prima esibizione tratta dal repertorio dell’ Operetta del fantastico trio lirico Partenopeo,composto dal soprano Olga De Maio ed i tenori Luca e Lucio Lupoli, proseguito poi nel Salone da ballo con le Danze d’Epoca e terminato nella Veranda neoclassica con il meraviglioso Concerto Operistico del trio lirico, ac-
compagnato al pianoforte sempre dalla pianista Nataliya Apolenskaja.
“...Nell’atmosfera ammaliante della splendida Villa Pignatelli, un evento in cui canto e danza hanno fatto apprezzare il bello dell’arte che fa gioire l’anima. Brillante prestazione degli artisti Olga de Maio, Luca e Lucio Lupoli che con abilità vocale hanno fatto rivivere al meglio le emozioni del bel canto con arie dei grandi maestri del melodramma quali Verdi, Puccini, Cilea e del classico napoletano. (i.i.)
Pregevole l’esibizione dei cavalieri e delle dame in costumi ottocenteschi che
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danzando hanno impreziosito la bella suggestione romantica del programma...”
Pubblico da sold out ha tributato agli artisti ed ai danzatori applausi entusiasti per avere vissuto una mattinata magica, fuori dal tempo, nell’atmosfera della belle epoque.
Presto ci auguriamo di seguire altri eventi del genere in altre indimenticabili location storiche della nostra splendida città!
Un ringraziamento alla Ium Academy School di Napoli, in Piazza Nicola Amore 6, per essere stata partner dell’Evento.
IL SINDACO DI CASAVATORE MAGLIONE HA NOMINATO IL GARANTE DELLA PERSONA DISABILE
Con proprio decreto, il sindaco Luigi Maglione ha nominato il Garante delle persone con disabilità.
Il difensore dei cittadini diversamente abili è Adriano Spagnuolo Vigorita, scelto a seguito di partecipazione ad avviso pubblico.
La nomina ha la durata di tre anni e sarà svolta a titolo gratuito, con mezzi e strutture proprie.
Il Garante perseguirà, come obiettivo primario, la piena realizzazione dei diritti delle persone in condizioni di disabilità, nonché l’integrazione e l’inclusione sociale delle persone con
handicap.
Interverrà, inoltre, di propria iniziativa o sulla base di segnalazioni scritte che lamentino disfunzioni, irregolarità, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli o qualunque altro comportamento, anche omissivo, dal quale siano derivati o possano derivare danni materiali o morali al disabile.
Il decreto del primo cittadino chiude un procedimento iniziato nell’agosto del 2022 con l’approvazione del regolamento consiliare con il quale è stata istituita la figura del Garante e sono stati disciplinati funzioni, compiti e poteri in capo a tale figura.
SIMONETTA DE CHIARA RUFFO
IL PROFESSOR GIUSEPPE ARGENZIANO È IL NUOVO PRESIDENTE SIDEMAST
Il neo-presidente: “Ho in mente tanti progetti, ma uno su tutti è quello che mi preme di più: trovare il modo di riunificare le varie anime associative della dermatologia italiana sotto un’unica casa comune che possa, quindi, farsi rappresentanza, voce e azione per tutti i dermatologi italiani”.
Il Professor Giuseppe Argenziano è il nuovo Presidente della SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse. L’elezione è avvenuta nel corso del Consiglio Direttivo tenutosi il 4 maggio a seguito delle dimissioni del Prof. Giuseppe Monfrecola.
Giuseppe Argenziano, napoletano, è Professore Ordinario e Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. Il suo preminente filone di ricerca scientifica e attività didattico-assistenziale si identifica nel campo della dermatologia oncologica, ed in particolare nella diagnosi precoce del melanoma mediante i più innovativi sistemi di diagnostica non invasiva. La sua attività di ricerca inizia nel 1997 ed in circa 25 anni pubblica più di 800 articoli scientifici in riviste recensite da Pubmed, guadagnando il primo posto fra gli autori di pubblicazioni scientifiche indicizzate nel campo della dermoscopia (Scopus, 2023). Figura inoltre nella top 50 degli autori più produttivi in ambito dermatologico (Scopus 2010-2014).
Nel 2015 riprende servizio presso la
UOC di Clinica Dermatologica della Seconda Università di Napoli nel ruolo di professore associato e nel 2016 è chiamato al ruolo di Professore Ordinario e Responsabile della stessa struttura. Sotto la sua guida, il gruppo multidisciplinare per la gestione dei pazienti con tumori cutanei arriva a gestire nel 2019 più di 600 nuovi pazienti con melanoma, diventando il centro di riferimento leader per la regione Campania.
“
In primo luogo – dichiara il neo-presidente nella sua lettera di saluto ai Soci - sento il bisogno di ringraziare i membri del Consiglio Direttivo SIDEMAST che mi hanno dato l’onore e l’onere di presiedere una società di così grande valore storico nell’ambito della nostra branca. Io cercherò di rappresentare i membri della nostra società con la usuale passione e tenacia che hanno sempre contraddistinto le mie giornate di lavo-
ro. Ho in mente tanti progetti, ma uno su tutti è quello che mi preme di più: trovare il modo di riunificare le varie anime associative della dermatologia italiana sotto un’unica casa comune che possa, quindi, farsi rappresentanza, voce e azione per tutti i dermatologi italiani”.
“La dermatologia è una branca medicochirurgica in grande espansione, - prosegue il Prof. Argenziano - e questo per vari motivi. Il primo è rappresentato dal fatto che oggi solo i giovani medici più brillanti e motivati riescono ad accedere alle nostre scuole di specializzazione. Questo significa che avremo generazioni future di dermatologi di grandi capacità, che avranno quindi il potenziale di migliorare sempre più, non solo la qualità dell’assistenza offerta ai pazienti, ma anche quella della ricerca in campo dermatologico. Il secondo motivo di grande espansione della dermatologia è rappresentato dallo sviluppo sempre crescente di tutta una nuova generazione di farmaci biotecnologici, terapie target ed immunoterapie che, di fatto, ha cambiato il volto della terapia di tante malattie della cute, infiammatorie e neoplastiche”.
“La dermatologia italiana – conclude il Presidente- è quindi chiamata a raccogliere queste sfide, e l’unico modo per affrontarle è quello di essere uniti nella sostanza ma anche nella rappresentanza dei nostri organi associativi”.
FORMAZIONE: CON IL PROGETTO ACCSEA LE IMPRESE CERCANO I NUOVI PROFESSIONISTI DELLA
LOGISTICA FRA GLI STUDENTI DEGLI ISTITUTI TECNICI DELLA CAMPANIA
All’ITTL Duca degli Abruzzi di Bagnoli incontro con il vicepresidente di ACCSEA Giovani Daniel Schuster: “Puntiamo sulla formazione per un settore in continua crescita”.
Tappa all’ITTL Duca degli Abruzzi di Bagnoli per il Progetto PCTO portato avanti da ACCSEA, l’Associazione Campana Corrieri, Spedizionieri e Autotrasportatori e dagli Istituti Tecnici della Campania per avvicinare i giovani al mondo della logistica. Il settore è pronto ad accogliere i ragazzi formati nelle scuole della Campania per rispondere alla crescita della richiesta di figure professionali in atto dal momento dello scoppio della pandemia. Nel corso dell’appuntamento organizzato all’ITTL Duca degli Abruzzi, gli allievi del Triennio dell’articolazione Logistica accompagnati dalla Dirigente Scolastico Antonietta Prudente e dalla
MARCO CALAFIORE
professoressa Anna Auricchio e dal professor Antonio Serpe nella veste di Docenti Tutor, hanno incontrato Daniel Schuster, vicepresidente di ACCSEA Giovani e amministratore unico del Gruppo Ria Express, storico leader della logistica con sedi ad Arzano e Salerno. Schuster ha parlato agli studenti degli aspetti della logistica e dei suoi cambiamenti oltre che delle varie fasi e mansioni lavorative, dal trasporto alla distribuzione, all’organizzazione del magazzino alla manutenzione.
“Il mondo della logistica –ha spiegato Schuster - vive un momento di forte espansione che fa seguito proprio alle esigenze di spedizione, trasporto e distribuzione sopravvenute in epoca covid e che ha creato nel settore un trend economico in controtendenza con quello di tanti altri settori imprenditoriali. Proprio per questo, il progetto ACCSEA vuole
invogliare i ragazzi ad avvicinarsi al mondo della logistica”.
Nel corso dell’incontro, il vicepresidente di ACCSEA Giovani ha illustrato nei dettagli quello che è l’ambito di lavoro, i reparti e le varie funzioni, soffermandosi poi sulla figura dell’addetto della logistica che, diversamente da quello che in buona parte è il pensiero comune, non è solo l’operatore che smista e consegna i pacchi.
“Il nostro mondo si compone di tanti aspetti e tante figure e questa visita è servita
a raccontare ai giovani le tante opportunità che la logistica oggi offre loro. Sono rimasto piacevolmente colpito dall’interesse mostrato dalla platea e questo lascia ben sperare per il futuro, a dispetto dell’opinione diffusa sui giovani che non hanno voglia di lavorare. I processi di formazione non sono più differibili nel tempo in un settore alla continua ricerca di risorse lavorative per tutte le figure professionali, soprattutto in un’epoca di crescita esponenziale della logistica.” ha concluso Schuster.
CLAUDIO MATTONE TORNA AL TEATRO AUGUSTEO DI NAPOLI
de coro per la canzone “Napule mia”, scritta e dedicata a Napoli e al Napoli. Al riguardo, questo il commento del M.° Mattone: “Non aspettatevi uno spettacolo, sarà una serata diversa, insolita, una riunione familiare che ci farà sentire più vicini cantando insieme il nostro amore per la nostra città e la nostra squadra.
Claudio Mattone torna al teatro Augusteo di Napoli (Piazzetta Duca D’Aosta 263) mercoledì 17 maggio 2023 alle ore 21:00 “per Napoli e il Napoli”, un evento di beneficenza in cui riunirà tutte le compagnie di “C’era una volta… Scugnizzi” per registrare, insieme a chiunque vorrà partecipare, un gran-
Il titolo della canzone che ho scritto è “Napule mia”, posso solo dire che è semplice, sincera e molto sentita. Spero vi piacerà.
In tanti hanno già espresso il desiderio di esserci, ne sono felice. Sarà una bella occasione per rivederci o conoscerci!
L’ingresso simbolico di 5.00 euro è un piccolo dono per l’Orchestra Sinfoni-
ca dei Quartieri Spagnoli, una bellissima iniziativa napoletana che ho visto nascere molti anni fa.
Oggi è una solida realtà, dedicata ai ragazzi e alla musica, la stessa idea che ispirò il musical “C’era una volta… Scugnizzi”.
VERONICA CAPRIO
MONTE DI PROCIDA OSPITERÀ LE FINALI NAZIONALI DI BASKIN
Si giocheranno a Monte di Procida (Na) i giorni 20 e 21 Maggio, le finali nazionali di baskin.
Il baskin è una disciplina sportiva che ha ridefinito l’idea di sport per tutti, dandone una connotazione totalmente inclusiva. Pensato per atleti dai 14 anni in sù, si tratta del primo sport che riesce ad unire tutte le diverse abilità dei giocatori e permette di raggiungere gli obiettivi, grandi e piccoli, di tutti gli atleti in campo. Il baskin nasce nel 2001 in una scuola media di Cremona, coinvolge atleti normodotati e con disabilità: tutti i componenti di una squadra sono messi nella condizione di esprimere al meglio le diverse potenzialità, grazie a regole personalizzate.
Le differenti abilità di chi scende in campo concorrono al successo di una compagine, senza essere un elemento penalizzante. L’evento sarà presentato il 19 Maggio in conferenza stampa alle ore 17 presso la Sala Consiliare del Comune di Monte di Procida, che ha dato il patrocinio dell’evento, assieme alla collaborazione di Sport e Salute Campania, Regione Campania, Unicef, Artur e Fiera dello Sport S.E.B.S.
La presenza di più canestri posti a diverse altezze, l’utilizzo di palloni di peso e grandezze diverse e le 10 regole speci-
fiche del baskin, trasformano la pallacanestro, da cui si ispira, in uno sport “design for all”, favorendo la partecipazione attiva di tutti i giocatori, rendendo il gioco dinamico e spettacolare in tutte le sue fasi.
Il Baskin, quindi, unisce letteralmente le abilità di persone con e senza disabilità, offrendo uno spettacolo di sport e socialità unico. Uno sport nato in un contesto
scolastico grazie all’impegno di genitori e docenti di educazione fisica e sostegno che sta trovando in Italia terreno fertile tanto da ritagliarsi il ruolo apripista ad altre discipline sportive che hanno trovato spazio all’interno dell’EISI.
Il Delegato Regionale EISI Campania Vittorio Scotto di Carlo, sostenitore di questa grande manifestazione inclusiva dichiara: “Ho voluto quest’ evento a Monte di Procida in quanto è una grande occasione per tutto il territorio campano”.
Chi si approccia al Baskin, come istruttore o insegnante è uno sperimentatore ed un progettista. Oggi come una filiera e come tutte le buone prassi, il baskin nella scuola, riscuote enorme successo. Dalla scuola alle Associazioni sportive, in Campania sono già 4 che ad oggi praticano Baskin e che partecipano al campionato regionale targato EISI. L’evento del 20 e 21 maggio sponsorizzato dal Sindaco di Monte di Procida Peppe Pugliese e dal suo staff, è la chiave di volta per aprire nuovi orizzonti sportivi, dove al centro c’è la persona con le sue potenzialità e peculiarità. La Virtus Monte di Procida con i suoi tanti giovani saprà infatti, diffondere una cultura orientata all’accoglienza e garantire la partecipazione attiva di tutti.
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
APERIART
Inaugurazione 19 maggio
2023 ore 21.00 fino al 7 giugno 2023
Music performance
CICCIO MEROLLA Special Guest
BATERIA PEGAONDA
Azul
Dj Set PAPPEL_G
Mostra fotografica
FABIO DONATO | ALESSIO PADUANO | CIRO PIPOLI | FELIX | KRISTEL PISANI | GIUSEPPE MORELLI | FRANCESCO FREDDO | MICHELE
AMORUSO | ANDREA
MATACENA | GIULIANO
GUARIGLIA | ROSSELLA MARINO | MARCO
CRISCUOLO | ROBERTA VINCI | SAN SPIGA | ALESSIA CAPASSO | ARIANNA DIMICCO | SOFIA SCUOTTO
Il 19 maggio 2023 a partire dalle ore 21.00 il CAM MUSEUM si colora di Azzurro presentando le opere di fotografi napoletani e argentini che con i loro scatti hanno immortalato la festa dello scudetto del Napoli. Un focus artistico fotografico sulla trasformazione della Città e della provincia di Napoli influenzata dal calcio. Una visione della città non solo folcloristica ma
- AZZURRO NAPOLI
anche introspettiva. La serata vedrà la partecipazione del musicista Ciccio Merolla, protagonista del fervore popolare della scena musicale contemporanea con la sua hit “Malatìa” che ha scalato le classifiche nazionali con milioni di ascolti, percussionista di fama internazionale e precursore della scena urban e etnica da trent’anni. Una targa sarà consegnata dal Museo CAM e dall’Amministrazione Comunale di Casoria per la sua attività artistica e impegno sociale.
Seguirà una performance musicale del Gruppo Bateria PegaOnda. Un gruppo di artisti che condividono la passione per il samba, da sempre punto fermo e presenza costante nel cuore di Napoli a ritmo di percussioni, che li ha visti partecipare a numerosissimi festival nazionali e internazionali.
La performance musicale del gruppo Azul, una band che nasce nel 2019 dalla volontà di Marilena Vitale (Fede’n’Marlen) e Dario Di Pietro (Flamenco Napuleño) che, insieme alla tromba di Enrico Valanzuolo e Riccardo Schmitt (Onda Nueve), formano la band proponendo brani inediti quasi interamente scritti in
spagnolo dalla cantautrice napoletana. La possibilità di collaborare con tre musicisti dalle diverse influenze fa sì che il progetto musicale rientri di diritto nella world music, in cui si sottolineano le ispirazioni jazz, folk, flamenco ed anche latin. Il nome della band deriva da una parola berbera (Tamazight) che significa “Vieni verso il mio cuore” ed è un chiaro invito alla mescolanza ed alla contaminazione. Conclude la serata il DJ Set PAPPEL_G. Luigi Castiello in arte PAPPEL_G è un musicista, compositore, produttore e Dj napoletano. Dal
2017 è leader della band specializzata in Soundtrack e musica elettronica: KamAak, al fianco della violinista e compositrice Stella Manfredi.
Nella sua carriera ha collaborato con innumerevoli artisti di fama internazionale tra cui Ennio Morricone, Cher, Rita Pavone, Raffaella Carrà, Fiorello, Checco Zalone, Gianni Morandi, Alvin Curran, Simon Emerson, Stefano Gervasoni, Edicson Ruiz, Scott Colley, Antonio Sanchez, Donny McCaslin, Enrico Pieranunzi, Aaron Goldberg e molti altri.
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AFINA TRACCIA LA “ROTTA” DEL DIALOGO E INCONTRA 5 MINISTRI
Un programma strategico ed ambizioso, questo il contenuto del progetto messo a punto dall’Associazione Filiera Italiana della Nautica (AFINA), presieduto da Gennaro Amato, per affrontare i nodi della nautica in Italia, dalla mancanza di porti turistici da diporto sino alla necessità di promuovere il segmento produttivo tra i 5-16 metri.
Cinque incontri programmati, con diversi Dicasteri, per poter affrontare e tentare di risolvere i numerosi punti critici che affliggono un comparto che, tutto sommato, è in trend di crescita, per fatturato e produzione, da oltre 6 anni consecutivi, ma che ora rischia di fermarsi.
Deus ex machina, per la difesa della filiera nautica, Gennaro Amato, presidente di Afina, che ha chiesto di fissare, nel corso dei prossimi mesi, tavoli programmatici al Ministero del Made in Italy (Urso), a quello delle Politiche del Mare (Musumeci), a quello delle Infrastrutture (Salvini) a quello del Turismo (Santanchè) e non ultimo a quello degli Esteri (Tajani).
“Da tempo la nautica italiana gode di buon vento, grazie ad oltre 3 miliardi e mezzo di commesse con l’estero e 3 miliardi di fatturato prodotto dalle vendite sul mercato interno nazionale, rappresentando sia un vanto per il made in Italy sia un punto di forza del Pil nazionale – spiega Gennaro Amato -, eppure non è tutto oro quello che luccica! L’assenza di Marina e posti barca lungo gli oltre 8.000 chilometri di coste italiane, l’impossibilità di ospitare attracco per il turismo estero nelle rotte del Mediterraneo, rischia di comprimere la produttività del settore nautico tra i 5 e 16 metri, un comparto che rappresenta, tra gozzi, battelli pneumatici, motoscafi e piccoli yacht la nautica vera, quella che si vede nelle baie e insenature. Nessuno compra una barca, se non può ormeggiare, senza poi considerare il mancato indotto per i territori che accolgono il diportismo nautico e il turismo da diporto”.
Sono questi i temi trattati nel primo dei cinque incontri, che si è tenuto qualche giorno fa, con il Dicastero al Turismo
presieduto dal Ministro Santanchè.
I numeri presentati, che tracciano le problematiche indicate in tutta la Penisola, hanno proprio nella città di Napoli la massima espressione negativa. “Non è possibile che una regione come la vostra, una città come la vostra, immaginifica e baciata da Dio, non abbia quello che è giusto che abbia per svilupparsi – ha sottolineato il Ministro Santanché -. Presenteremo a breve un progetto con l’onorevole Schiano, completo di tutti i dati, per far sì che lo sviluppo nautico possa favorire il transito di turisti e risolvere i problemi strutturali”. Ha poi continuato il Ministro, sul rischio di mancato indotto economico per il sud Italia: “Se non partiamo dal Sud, se non facciamo ripartire il Sud, non vinciamo. Perché vince la squadra e nemmeno noi Governo vinciamo da soli. Abbiamo bisogno anche delle istituzioni locali, a Napoli, del sindaco e della Regione Campania. Nella vita vince la squadra, neanche il Governo può vincere da solo, qui ci sono i presupposti, questa squadra c’è, io sono a disposizione con il sindaco e gli imprenditori per andare avanti e risolvere le problematiche”.
Parole di conforto per il numero uno di Afina, che però teme alcuni ritardi decisionali dell’Amministrazione comunale e degli organi competenti che,
pur avendo annunciato un tavolo di concertazione per l’ampliamento del porto di Mergellina, al momento non hanno ancora convocato le parti. “Ho ascoltato con grande interesse – ha proseguito Gennaro Amato – e ho capito che finalmente esiste una sinergia istituzionale per risolvere il nostro maggior problema: l’assenza di ormeggi e la necessità di realizzare porti turistici in Italia. A Napoli, però, il progetto di ampliamento del porto turistico Mergellina è ancora fermo al palo e questo rischia anche di fermare l’espansione del Salone Nautico Internazionale Navigare che si svolge al molo Luise e che sta ricevendo numerose richieste di partecipazioni per l’appuntamento in programma a novembre (11-19)”.
L’incontro si è poi concluso con la promessa di un appuntamento, tra le parti, all’ombra del Vesuvio, per poter portare avanti il progetto celebrativo del 50° appuntamento del Nauticsud 2024 (febbraio) che potrebbe prevedere la partecipazione di oltre 20 nazioni all’appuntamento fieristico dedicato alla filiera nautica. Nelle prossime settimane Afina, società organizzatrice dell’evento con la MdO, chiederà un incontro ai vertici della Mostra d’Oltremare per definire i contenuti dell’evento da sottoporre al ministro Santanchè.
MATERA FICTION PRIMA EDIZIONE
Si svolgerà a Matera la prima edizione di Matera Fiction, organizzato dalla GFG Media Associati, un osservatorio sulla serialità televisiva internazionale, con il patrocinio della Regione Basilicata, il Comune e la Provincia di Matera. L’evento si propone di far conoscere gli eroi ricorrenti, le ambientazioni messe in scena, le trame e i personaggi, i temi e le tendenze produttive più praticate dalla fiction mondiale coinvolgendo i professionisti della produzione; su questi e molti altri aspetti l’evento vuole aprire ogni anno una finestra culturale privilegiata ed esclusiva sul mondo.
L’idea-forza di Matera Fiction, è quella di concentrare tematiche apparentemente eterogenee tra loro, in un unico e ricco programma che le mette in relazione. Difatti, le stesse, che spaziano dal cinema all’editoria, dalla musica con inevitabile passaggio per la televisione e che s’indirizzano efficacemente tanto agli addetti ai lavori quanto a un semplice pubblico di appassionati al genere, sono accomunate da un minimo comune denominatore, ossia il tema cardine della “fiction”.
La serialità televisiva affrontata in diverse giornate di studio tra testimonianze, approfondimenti, mostre tematiche, musiche e degustazioni. Sì, proprio degustazioni di immancabili e irrinunciabili piatti tipici “cucina&televisione” che favoriscono, incentivano,
anche attraverso il “palato”, una presenza autoctona e d’oltralpe.
Un quadro ricco e variegato che svela, tra gli intenti di fondo, quello di rileggere e favorire la multietnicità, la valorizzazione dei territori, i cambiamenti nello sviluppo sociale ed economico, la
memoria storica, la riscoperta delle aree interne facendo, dell’attuale Basilicata, così come la storia la descrive, la proiezione di quella che è stata nel tempo, ossia un crogiolo di culture, etnie, credenze. E questa manifestazione altro non poteva essere che una grande finestra sul mondo da un osservatorio privilegiato come quello di Matera e del suo hinterland. Personaggi, trame, ambientazioni, temi e tendenze si fanno argomenti di studio e approfondimento sorvolando, in questa edizione, tanto sull’America Latina con la presenza del Brasile (interessantissima la nuova serialità di Tv Globo) e l’Argentina, quanto sull’area mediterranea per la quale sono presenti Algeria, Tunisia e Turchia.
I nomi sono tutti di richiamo internazionale, a garanzia di un prodotto culturale che non teme confronti e che privilegia, nella fattispecie, un territorio come quello lucano che si presta, per le sue peculiarità e per la sua duttilità, da una parte a contribuire alla crescita del genere e dall’altra a convertirsi in un indotto economico e attrattivo, in ambito turistico e culturale.
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Presentazione del libro
GIANFRANCO COPPOLA
Prefazione del Cardinale Crescenzio Sepe
Arcivescovo Emerito di Napoli
MarteDI' 16 maggio ore 17
Autorizzazione del Tribunale di Napoli
n. Reg. 5116 del 28/02/2000
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Direttore Responsabile: Ferdinando Troise
WEB: C&C CENTRO STAMPE SRL - CASORIA
Questo numero è stato chiuso il 11 maggio 2023
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