Domenica 12 marzo 2023

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1 DOMENICA 12 MARZO 2023 Settimanale di Informazione Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero. it ANNO XXIII - N° 11 - DOMENICA 12 MARZO 2023 Show Room Casoria Via Pascoli, 21 info 081 7584382 infodelprete@virgilio.it www.delpretemarmieceramiche.it C C& CENTRO STAMPE SRL Via Pietro Casilli - n°26 80026 Casoria (NA) Tel. 0813086022 CENTRO STAMPA DIGITALE NEL TOTEM DI CASORIA
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L’EDITORIALE DI NANDO TROISE

NEL TOTEM DI CASORIA

Sui portali di informazione di Casoriadue e di Nano tv, casanapoli.net ed altri un altro dei racconti contestatari (ma fino ad un certo punto) di Ciccio Polizio. A tempo poi (non) perso si occupa di racconti, di drama, di novelas. Gli scempi edilizi, quelli moderni ed il contenzioso tra la Collegiata di San Mauro e il Comune di Casoria i film da poco prodotti e proiettati. Mauro Zurro e Raffaele

UNA TELENOVELA CASORIANA PRODOTTA DA POLIZIO CICCIO, IL CENSORE!

poli Nord che di quello della Corte dei Conti e naturalmente la curiosità da parte di tutti per questo nuovo filone giudiziario, in parte realizzato da lui e in parte dai consiglieri di opposizione, è notevole. I fascicoli aperti dalla Procura della Repubblica di Napoli nord dopo la caduta dalla poltrona di Sindaco di Pasquale Fuccio (oggi, purtroppo, defilato) non sembra siano stati chiusi. Gli fanno

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Scandalo nella Biblioteca Comunale

Il …. Sindaco cieco

° Durante uno delle tante visite fatte alla Biblioteca Comunale di Casoria, mi veniva fatto notare e di conseguenza lo faccio notare al Sindaco e Assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni, all’intero Settore dei Lavori Pubblici, le anomalie di questo punto di riferimento culturale, vero e proprio fiore all’occhiello della Città di Casoria.

Piove all’interno di essa; secchi per ricevere l’acqua dai tetti; spesso salta l’illuminazione; manca da anni il riscaldamento; stufette elettriche. Incredibile!

POLEMICA

GRAZIUSO – BENE

° Lo sanno in molti, anzi in tantissimi: c’è un consigliere del Comune di Casoria che si chiama Graziuso. Bene; Graziuso, figlio di Salvatore, fino a qualche anno fa attore protagonista nella vita amministrativa di Casoria, Sindaco per 5 anni (dal 1994 al 1999), alleato non suddito di Tommaso Casillo; da qualche anno sembra abbia dichiarato una sottile guerra a Raffaele che non è certo all’oscuro di tutto.

Non si sa cosa ne pensa Bene ma è certo che felice non sarà di certo. Tantissime sono le accuse rivolte a Raffaele Bene da parte di Alessandro Graziuso, capo-

gruppo del movimento Obiettivo Comune poi passato nel Partito Democratico e domenica scorsa impegnato al PalaCasoria alle elezioni per il nuovo segretario nazionale di quel partito e cosa strana, molto strana, impegnato così come il suo “avversario” leader di “Casoria Libera” a sostegno di Bonaccini e componente del gruppo consiliare Pd all’opposizione e riguardano la mancata bonifica dell’Alenia, l’abbandono delle proprietà comunali nel Parco Le Querce in via Piave e di quelle nella Smeraldo in via Castagna; il non utilizzo delle opere compensative Tav, la mancata riscossione dei fitti attivi e la ancora persistente presenza di fitti passivi. E tanto altro.

INCONTRI CON LA CITTA’

° Breve discorsino sulla differente situazione della Città di Casoria di cin- ella que anni fa e quella attuale. Tante le differenze da non trascurare. Si badi bene: tra il dare e l’avere, attivo e passivo, Casoria non è in equilibrio. Suggerivo al Sindaco in uno dei tanti incontri avvenuti in giro per la Città che sarebbe suo dovere organizzare degli INCONTRI monotematici con LA CITTA’. Settore per Settore, magari presso una delle scuole più centrali della Città, e dove l’Assessore ed il Dirigente al ramo raccontassero ai cittadini ed alla stampa tutto quello che hanno fatto da giugno 2019 a tutt’oggi. Sono tanti i sistemi di comunicazione e non certo solo facebook, habitat naturale sia di questo Sindaco che di quello a lui precedente. Ci sta

lo streaming, il webinar, le dirette web sulle webtv e tutte le altre forme di comunicazione (quotidiani, webtv, radio, tv, settimanali in edizione digitale, portali di in�ormazione/ sitiweb ecc.).

Partendo dal I Settore, quello degli Affari Generali e del Personale diretto dall’avvocato Roberta Giova; poi tutti gli altri: quello alla Nettezza Urbana ed Ecologia con Paola Ambrosio; il Settore degli Interventi di Polizia sul territorio con Marco Colurcio, la Pubblica Istruzione con la Sicurezza e l’Assistenza Sociale con Vincenzo Russo e Marianna Riccardi, la Ragioneria, Finanze e Bilancio con Rosario Poliso, i Lavori Pubblici e l’Inquinamento nelle mani del Sindaco, i Servizi Demografici, la Frazione Arpino, il Servizio Entrate, la Toponomastica, la Statistica.

Ce ne sta da raccontare

LA BORSA DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE

Dopo la scarpetta di Cenerentola, la borsa del Ministro all’Ambiente. Quella era da favola, questa è per il mestiere. Riempirla di temi ambientali casoriani.

Ci ha pensato Casoriadue, fornendo al Ministro alcuni numeri del settimanale, proprio quelli che hanno trattato i problemi ambientali e cioè: l’intervista al responsabile del Registro Tumori, il bollettino ARPAC con le bonifiche e le caratterizzazioni e quello del racconto dei disastri ambientali casoriani. Il Ministro ha fatto sapere “leggerò nel viaggio di ritorno verso ROMA”. Ha promesso.

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Piazza Benedetto XV, 5/A 80026 Casoria (NA) itegas.srl@libero.it Tel. 081. 757.31.07 338.490.71.90 339.415.87.00 www.casoriadue.it

ANTONIO BOTTA

NELLA RUBRICA

BONIFICATA L’EX RHODIATOCE. ARIA A CASORIA? INQUINATA

Nella rubrica “La Copertina”, Nando Troise legge e commenta i messaggi dei lettori, riguardanti gli articoli del settimanale Casoriadue digitale del 26 febbraio scorso, giunto, come sempre, attraverso vari social media, in diverse Regioni d’Italia, e non solo, dove viene letto da migliaia di persone. Il primo è del collaboratore del giornale Angelo Vozzella, a cui piace molto l’approfondimento del Direttore di Casoriadue sulla ex Rhodiatoce, soffermandosi, in particolare, sulla storia “molto triste dell’ultimo operaio poi suicida. Racconta quanto disagio sociale, oltre che ambientale, queste aziende hanno portato al territorio”. Un breve commento di Troise sul fatto che il fenomeno dei suicidi a Casoria “parte da lontano”, ma mai oggetto di attenzione delle istituzioni locali. Nel secondo messaggio, l’architetto Antonio Cerbone sottolinea che sull’area in questione tante “tesi di architetti” sono state prodotte; si potrebbe con esse organizzare una mostra “per dimostrare alla proprietà, all’amministrazione e ai cittadini le grandi potenzialità del luogo”. Commento di Troise: si è disponibili a dare spazio a Cerbone o all’Ordine degli Architetti e alla facoltà di Architettura per lanciare e sostenere la proposta; importante è che “non si spengano i riflettori sull’area dismessa di 166.000 mq. chiusa nel 1974, quasi 50 anni fa” Il terzo messaggio è del luogotenente Vincenzo Bruno, in pensione, com-

La nostra città in una mappa di rischio con livello 3 su 4 per smaltimento illegale dei rifiuti. Fonte: rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità e della Procura di Napoli Nord del 10 febbraio 2021

mento “molto toccante”: “Bellissimo articolo. Triste per chi come me ha perso un genitore di 49 anni e nostalgico per chi, allora, ragazzino, vedeva in Casoria una ricca cittadina. Concordo

pienamente sul fatto che l’architetto Napolitano è stato l’unico a fornire una dichiarazione chiara e sincera, nonché futuristica per l’area dell’ex Rhodiatoce, mentre quelle fornite dagli ex sindaci, sono state palesemente ridicole e vergognose. Complimenti da parte di un cittadino come me che, in tempi non sospetti, amava tantissimo questa città ed era orgoglioso di farne parte. Grazie per aver dato, ancora una volta, luce a questa triste e irrisolta faccenda e buona domenica a te e famiglia” . Un’altra testimonianza, prosegue il Conduttore, è pervenuta da Ferdinando De Luca, di origini casoriane, residente a Santa Marinella (Civitavecchia), agente di polizia a Roma: “Qualcuno molto competente qui in zona ma non casoriano e neanche campano mi ha fatto capire che per bonificare quell’area ci vorrebbero degli sforzi economici enormi ed anche di interventi chimici molto complessi tipo l’amianto e sostanze simili. In zona poi diversi dipendenti, tra i quali 2 miei parenti, morirono intorno ai 50-60 anni di morti con cause non diagnosticate e,premesso che ormai io non vivrò più a Casoria, mi preoccuperei molto dell’attuale popolazione residente, specialmente chi abita nelle immediate vicinanze di quella struttura. Spero ed auspico altresì che gli incaricati della bonifica, siano essi persone fisiche ma anche società, abbiano abbastanza competenze per smaltire in sicurezza le

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“LA COPERTINA” N. TROISE LEGGE IL COMMENTO DEI LETTORI DI CASORIADUE DEL 26/02 SCORSO.

varie sostanze tossiche tutt’ora presenti. Tu saprai che dalla consegna e fino al 1967 ho abitato in quelle palazzine adiacenti e conosco bene le varie dinamiche presentatevi, poi successivamente ho riabitato li con i miei dal 1979 e fino alla definitiva vendita nel 1984 e come tale mi sta a cuore la salute dei miei concittadini! Buon lavoro e buona domenica”.

A seguire l’ex assessore alle Finanze, Francesco Girardi, il quale, annota Troise, approfittando del titolo, senza nemmeno leggere il contenuto dell’articolo, scherzando, rivolgendosi a lui, scrive : “Quindi anche tu alla fine sei d’accordo con me. Meglio fare ... “Che cosa, meglio fare ?” gli chiede il Conduttore, “se da 50 anni l’area è stata dismessa e nulla si è fatto”? Aggiunge ancora Girardi: “Intanto questa amministrazione si avvia ad essere tra le più longeve”. Dopo l’annotazione del consigliere comunale Rino Fico, per l’emozione provata nel leggere l’articolo scritto dallo scrivente sul libro di Francesco Gemito “Vivo nel tuo ricordo”, si giunge alla lettura del messaggio di una lettrice: “Tutto quello che accade nelle stanze del ns. Comune, avviene in tanti altri... pensano solo a se stessi. Chi prova a far qualcosa gli mettono il bastone tra le ruote. C’è chi fa credere ai suoi concittadini che qualcosa sta cambiando.... solo fumo. Non so se le cose in futuro cambieranno, ma non mi fido dei politici. Ma spero di essere smentita Buona serata.” Da Aversa, scrive Michele Pommella augurandosi che l’attenzione posta da Troise sull’area ex Rhodiatoce porti “ad ottimi risultati”. Ecco, poi, le brevi annotazioni di Michelangelo Iossa, giornalista e scrittore napoletano: “Grazie mille, caro Nando! Viva Totò! Viva Casoriadue”. Commenta il Conduttore: “Iossa ha organizzato un evento dedicato a Totò in uno dei più begli alberghi napoletani, “Grande Hotel Parker’s”, sul corso Vittorio Emanuele”. E’ la volta di Francesco De Luca, Sindaco di Casoria negli anni ’90: “L’ho letta ieri. Rispondere alla tua seconda richiesta comporta un certo impegno se si vuole evitare qualcosa di banale. Resta comunque il fatto che qualunque proposta non potrà non scontrarsi con altre proposte. Uno spazio così ampio si presta a molteplici soluzioni, sarebbe quindi

necessario creare un comitato di studio con la partecipazione di tecnici di alto livello e di politici”. La considerazione amara di Troise: “Mentre i medici studiano, l’ammalato muore: l’ammalato è Casoria, i medici sono coloro che hanno “governato” la Cosa Pubblica”. Da Giuseppe Chiarolanza, già funzionario del Comune di Casoria, perviene questo commento: “Arch. Napolitano Progetto Rhodiatoce: Chissà se i figli dei figli dei miei figli lo vedranno. Oggi ne apprendo solo l’esistenza progettuale!; da Fausto Marseglia, poeta in vernacolo, già insegnante e dirigente scolastico i complimenti a Botta per l’articolo sul libro del casoriano Gemito.

I fratelli Giovanna e Antonio Cerrota, ormai assidui e attenti “commentatori” del Settimanale, scrivono il seguente messaggio, interessantissimo per le notizie storiche sull’ex Rhodiatoce: “Rhodiatoc, non tutti sanno l origine etimologica della parola, in primis Rhodia, proprietà francese, poi Rhodiaceta che con la fusione tra la società elettrochimica del fiume Toce, che attraversa Pallanza e Ivrea, divenne Rhodiatoce. Ricorderai che il “mostro”che troneggia in viale Europa fu costruito dall’impresa Laudiero di Afragola. Così, il dopo lavoro e le palazzine, ancora esistenti per gli operai. Purtroppo è una questione ardua e annosa, mai risolta o nessuno mai ha voluto risolverla, perché? Appena venne aperta i contadini di Casoria e dei Paesi limitrofi lasciarono i loro nobili attrezzi per uno stipendio, sicuro, dapprima ogni 15gg. poi ogni 27 del mese. Anche la befana della ditta era lauta, con distribuzione di giocattoli, tessuti per camicie, bambole. Ricordo che a via Roma con la tessera della ditta, compravi in negozi convenzionati di tutto e di più, per poi pagare con comode rate e poi lo spaccio alimentare per le famiglie numerose e non. Ancora oggi l’ opificio di Acerra comprende un gruppo di persone, ancora in cassa integrazione. Come sempre, tutti gli altri articoli sono interessanti. I messaggi terminano con i graditi complimenti di Daniela Biancotto da Borgo, (Cuneo): “Che bello l’articolo sul libro di Francesco Gemito! Io anni fa (7?) ho conosciuto la moglie Anna a una premiazione a Napoli. Era seduta vicino

a me! Interessante l’articolo sull’epilessia. Bella l’intervista alla scrittrice Angela Visone”.

Come considerazioni finali, faccio riferimento a ciò che ha scritto il lettore Ferdinando De Luca, in merito alla bonifica dell’area dismessa. E’ opportuno precisare, al riguardo, che l’ex opificio di viale Europa è stato bonificato. In una circostanziata relazione, datata dicembre 2013, dal titolo “La Bonifica di siti contaminati da amianto: il caso ex Rhodiatoce” i sottoscrittori Raffaele Cioffi, Francesco Colangelo, Marco de Petris, Antonio Beneduce spiegano minuziosamente la procedura del lavoro effettuato per rimuovere l’amianto dall’area in questione. I quantitativi di materiale smaltito nei due anni di attività di bonifica, espressi in chilogrammi, furono “ suddivisi in base alla classificazione CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti)”: materiali isolanti contenenti amianto; codice CER 170601; materiali da costruzione contenenti amianto – codice CER 170605*;altri materiali isolanti diversi da quelli di cui alle voci 170601 e 170603 –codice CER 170604; plastica – codice CER 170203.

Detto ciò, occorre rammentare che Casoria, comunque, è una Città inquinata. L’Istituto superiore di sanità e la Procura di Napoli Nord nel rapporto presentato il 10 febbraio 2021 hanno fatto riferimento a una mappa di rischio in cui sono stati posti 38 Comuni delle province napoletane dove maggiore è l’incidenza dello smaltimento illegale. Essi sono stati suddivisi in quattro livelli in base a fattori di rischio, dai meno esposti (livello 1) a quelli più esposti (livello 4). Casoria è stata collocata al livello 3, insieme a Cardito, Melito di Napoli, Mugnano e Villaricca. Dunque, è mediamente alta nella nostra Città l’incidenza di rischi per tumori al seno, per varie forme di leucemia, malformazioni congenite e malattie respiratorie, in particolar modo quelle asmatiche. La causa, come accennato, é l’avvelenamento dei terreni e dell’aria prodotto, negli ultimi decenni, dallo smaltimento illegale dei rifiuti tossici e speciali sversati e/o interrati nelle campagne e da incendi di scarti di lavorazione (pneumatici, pellami, cuoio…), che sprigionano nell’atmosfera sostanze molto nocive.

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La Foto del Giorno che il sempre pasionario Nando Troise affida alle telecamere dell’ormai familiare web televisione Napoli Nord (per gli amici semplicemente NANO TV) questa volta assomiglia dolorosamente a quella che dalle nostre parti si chiama inappropriatamente paginetta (con lo humor nero che mi contraddistingue, come sa bene chi mi conosce, aggiungo che mai distorsione dialettale fu più appropriata). Eh sì, autorizzo chi è superstizioso al ricorso ad un gesto scaramantico (faccio finta di non sapere quale, noblesse oblige), perché sto parlando proprio della la più diffusamente nota pagellina, che generalmente si fa benedire durante la messa di suffragio celebrata per il trigesimo della dipartita, cioè trenta giorni dopo il passaggio a miglior vita del protagonista, ricorrenza che tradizione vuole non passi inosservata, piuttosto sottolineata da una cerimonia generalmente più sobria e contegnosa del funerale, ma altrettanto emotivamente coinvolgente. Al termine della celebrazione, ogni convenuto riceve dai parenti più prossimi una delle foto benedette a ricordo del caro estinto in un formato poco più grande di una carta di credito proprio perché destinata a fare a quest’ultima compagnia nell’apposito scomparto del portafogli, in modo che colui o colei che la Nera Signora ha strappato a questa vita, possa accompagnare e proteggere chi resta ancora a soffrire in questa valla di lacrime, anche se ci resta ben volentieri. Anche stavolta ho divagato, lo so. Ma la tentazione era troppo forte! Il fatto è che il Magnifico,

Un quotidiano costa quanto un caffè. Eppure, sono troppi i “De Profundis” intonati mestamente su saracinesche che si chiudono per sempre e redazioni che si svuotano, mentre i social ci inondano di Breaking News provenienti spesso da fonti di dubbia attendibilità, che poco informano e per niente formano.

DiRettore di una testata giornalistica on line a diffusione gratuita e popolare Conduttore di rotocalchi di informazione e approfondimento trasmessi da una televisione diffusa via WEB, ha dedicato un’intera puntata de La Foto del Giorno a tessere le lodi dei quotidiani che si ostinano pervicacemente a proporsi in forma fisica. E con orgoglio mostra la paginetta alle sue spalle, che fa da sfon-

do allo studio di NANO TV, in cui campeggiano i tre quotidiani che acquista e legge ogni giorno, più venduti dalle nostre parti: il Corriere della Sera, che deve molta della sua popolarità e della sua longevità allo specifico inserto Corriere del Mezzogiorno, quel giornale nel giornale che, approfondendo i temi più vicini ai lettori meridionali, si garantisce l’attenzione di un manipolo di fedelissimi lettori, come Il Mattino, ultracentenaria testata partenopea DOC, accompagnati dalle inconfondibili pagine rosa della Gazzetta dello Sport. Con orgoglio e rimpianto li mostra il Nostro, che, causa costi di stampa divenuti insostenibili ha dovuto rinunciare in pandemia a tenere tra le mani e a consegnare ai lettori il suo e nostro amato CasoriaDue, accontentandosi di sfogliarlo e farlo sfogliare con uno scroll sul freddo schermo retroilluminato di un dispositivo elettronico. Certo, un web magazine arriva potenzialmente in ogni angolo del pianeta, ancor più se gratis, ma vuoi mettere il piacere dei sensi con cui ti seduce un giornale in fogli e copertina? Il Magnifico parla e a noi, quasi sembra di poterla accarezzare quella carta stampata frusciante e profumata d’inchiostro di cui tesse nostalgico le lodi, quel quotidiano di materia nobile da stringere gelosamente sotto il braccio come la donna amata ( o l’uomo, che è lo stesso) e che oggi fa tanto intellettuale snob e vintage, razza in via di estinzione da segnalare al WWF perché tuteli la sopravvivenza degli ultimi esemplari, magari in apposite riserve al centro delle quali, come mo-

7 DOMENICA 12 MARZO 2023 s.r.l. ® Via Pietro Nenni snc 80026 Casoria (Na) Via Bottaro snc 80058 Torre Annunziata (Na) Via Don Sebastiano De Rosa snc 80022 Arzano (Na) Distributori di carburanti IO RACCONTO STORIE magazine EDICOLE E QUOTIDIANI: QUEL BUON PROFUMO
TEMPI LONTANI MARIA CRISTINA ORGA
DI

nolite incrollabile si elevi verso il cielo la tettoia possibilmente in ferro battuto a pianta esagonale di un’edicola. Un’edicola, sì. Come non sapete cos’è?! È uno di quei chioschi che un tempo punteggiavano le piazze e gli angoli delle strade principali tanto delle grandi città quanto dei più piccoli paesi e che ogni mattina all’alba tiravano su la saracinesca, o sollevavano le pesanti imposte di legno a tenda che ne rivelavano le vetrine e offrivano ai voraci passanti affamati di sapere l’ultima sugli avvenimenti di cronaca e politica, sport e spettacolo, cultura e società, o anche solo di leggere l‘oroscopo del giorno, le previsioni del tempo, i necrologi e gli spettacoli in cartellone nei cinema. Ho detto cinema??? Oh no! Posso celebrare una sola orazione funebre alla volta e questa di oggi è dedicata alla carta stampata e a quelle magiche oasi che ne spacciavano a piene mani. Forse non tutti sanno che, all’alba di ogni santo giorno dell’anno (a parte Capodanno e il 2 maggio, giorno che segue per logica cronologica il primo maggio che essendo la Festa dei Lavoratori si officia non lavorando) centinaia di furgoncini bianchi con la scritta sulla fiancata STAMPA, percorrevano in lungo e in largo le strade dei centri urbani, fermandosi ogni poche centinaia di metri per lasciare fuori ai chioschi ancora chiusi (spesso di colore verde come gli autobus dell’ATAN negli anni ’70) pacchi e pacchi di quotidiani tenuti fermi da lacci di corda incrociati, sostituiti in un secondo tempo da fascette di plastica impossibili da slegare, come le manette usa e getta che i poliziotti americani stringono ai polsi dei presunti criminali all’atto del fermo. La nostra labile memoria ha già cancellato l’entusiastica ammirazione che abbiamo provato nei tempi bui del lock down nei confronti degli edicolanti, già decimati da una crisi di settore avvilente e inarrestabile. Quei giornalai che continuavano ad aprire all’alba (il giornale era ritenuto

bene di prima necessità al pari del pane e dei farmaci) e attendevano i pochi audaci che, autocertificazione in tasca e mascherina calzata, si avventuravano nel deserto cittadino per fare un po’ di spesa e sgranchire le gambe e si premiavano con un quotidiano, una rivista, un giornale di parole crociate, da portare a casa e sfogliare con calma in poltrona, tanto di tempo ce n’era eccome. Sarà la stanchezza, sarà la depressione strisciante post pandemica e neo bellica che ottunde i cuori e le menti dei tanti che non scorgendo davanti a sé alcun roseo futuro non vogliono sapere nulla neppure del presente che di quel futuro pone le basi, saranno il qualunquismo e la disaffezione alla riflessione, al pensiero critico, alla coscienza politica, fatto sta che la gente legge sempre meno e conseguentemente sempre meno sono le edicole che riescono a restare aperte a presidiare un territorio cittadino incupito e desertificato, preda perfetta dell’illegalità che, quella sì, non conosce depressione, né psico-emotiva, tanto meno economica, anzi. Prospera rigogliosa come la malerba. A proposito di crisi economica: insussistente argomentazione a discarico dei disaffezionati al giornale in carta (quotidiano o periodico che sia) la fiammata dell’inflazione e l’aumento incontrollato del carrello della spesa: un giornale costa quanto, o meno di un caffè al bar (da 1,20 a 2 euro rivista inserto compresa un quotidiano, da 0.50 a 2 euro un periodico, salvo inutili gadget imperdibili che prevedono eventuale supplemento a parte). Ciononostante, le edicole chiudono, o si trasformano in centri servizi polifunzionali, che campano col pagamento delle multe e delle bollette, il ritiro pacchi Amazon, la Posta Privata e la Santa Trinità di Nostra Signora della Ciorta: Gratta e Vinci, Lotto e Superenalotto per la gioia primaria di tanti fedeli, la maggior parte dei quali indigenti percettori della pensione minima che si illudono di moltiplicare attraverso la de-

vozione alla Dea Bendata le loro magre finanze, salvo fare la fila poi alla Charitas all’ora di pranzo. Di contro i bar proliferano e godono praticamente tutti di buona salute, perché la pausa caffè è sacrosanta come le paste la domenica, anche se per il primo un euro non basta più e per una guantierina di mignon lasci alla cassa un paio di banconote da dieci. Ma le lasci volentieri, perché la vita già è triste, almeno ce la addolciamo con un babà e nù bellu cafè che sulo a Napule sanno fa’. E pazienza se i giornali non si vendono, anzi meglio: raccontano solo guai e si deve pure pagare per intossecarsi. Ma anche no! Difende strenuamente la carta stampata il Pulzello di Casoria, invocando gran voce la discesa in campo dei paladini dell’informazione, quei politici colti e accorti (anch’essi razza in via d’estinzione) affinché riportino quotidiani e settimanali all’attenzione della gente, perché ne finanzino la diffusione gratuita nella scuole, in modo da far capire ai nativi digitali social dipendenti che l’informazione vera non è quella lobotomizzante controllata da un algoritmo che passa su Internet con la presunzione arrogante dell’errata e perniciosa convinzione che ogni sciocchezza se fatta circolare ad arte diventa fatalmente e pericolosamente dogma, ma quella di cui si conosce e garantisce la fonte, prodotta da professionisti seri che passano la vita a dare la caccia alle notizie, a inseguire una dichiarazione, a scartabellare documenti, dati e prove per costruire inchieste che siano pubblico servizio, cioè servizio al pubblico, a chi legge, a chi pensa, a chi esiste e resiste, di chi vuole vivere e morire da cittadino libero e non si consegna all’ignoranza e all’ignavia, fedeli ancelle dell’illegalità e di tutte le dittature. Non è difficile. Bastano un quotidiano in più e un caffè in meno al giorno. Che ce vo’. La Foto del Giorno che ha ispirato il racconto di oggi, la trovate al link: https://fb.watch/iUmnglz-wZ/

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RITA GIAQUINTO

SFOGLIAMO E RICORDIAMO

Sfogliamo, insieme al Dir. Troise durante LA COPERTINA, rotocalco di metà settimana che va in onda sulla rete web NanoTV, il settimanale in edizione digitale uscito domenica 26 febbraio. Copertina che porta un titolo emblematico, in quanto rappresenta uno dei problemi maggiori di Casoria, e cioè le aree dismesse. L’immagine della copertina illustra la più grande : 166.000 mq per i quali il Dir. Troise ha deciso di intervistare tutti i sindaci che si sono succeduti nel tempo dal 1977 ai giorni nostri, per cercare di capire anche con il loro aiuto “Di che cosa ha bisogno davvero la Rhodiatoce”, come, appunto, recita il titolo. I Sindaci interrogati sono : Francesco Polizio, Peppino Albano, Giovanni Spina, Francesco De Luca, Salvatore Graziuso, Giosuè De Rosa; altri non hanno risposto, come Fuccio e Bene. Andando avanti, troviamo un bell’articolo sempre di Antonio Botta sulla Rhodiatoce che poi diventò la Montefibre che nel 1974 andò via da Casoria per trasferirsi ad Acerra. Da allora, sono rimasti i capannoni abbandonati con i loro segreti di morte, come racconta qualche sindaco e qualche messaggio arrivato alla redazione. Negli anni ’70 del secolo scor-

so, entravano più di duemila persone al giorno in una fabbrica che produceva il nylon. L’architetto Salvatore Napolitano, intervistato da Antonio Botta sul tema, ha parlato di strategie di riqualificazione nel piano urbanistico comunale approvato a dicembre dal consiglio comunale per le aree dismesse. Il giornalista Botta fa, in calce, una sua riflessione : quali vantaggi - ragionando a bocce ferme - ha ricevuto la cittadinanza di Casoria nell’aver defenestrato i sindaci sfiduciati. Un interrogativo inevaso – per citare il compianto Prof. Bellavista – in quanto è una domanda a cui nessuno mai risponderà. Basti pensare che nessuno ancora ha dato una spiegazione chiara e precisa di cosa è accaduto con Pasquale Fuccio, mandato a casa con le firme di 14 consiglieri comunali – nove dell’opposizione e cinque della maggioranza - alle nove del mattino di un giorno di dicembre. I quattordici firmatari furono anche interrogati dalla Procura di Napoli Nord di Aversa, invitati a rispondere alle domande di magistrati ed agenti di polizia. Il segreto istruttorio ci impedirà di conoscere la verità per chissà ancora quanti anni. Poi, troviamo il racconto dell’ultimo libro scritto da

Francesco Gemito, presentato nella sala teatro della parrocchia di San Paolo, dedicato alla moglie Anna, prematuramente scomparsa a causa di una infausta ed implancabile malattia che, troppo presto, l’ha portata via dal marito e da quanti hanno avuto la fortuna di conoscerla. La nostra scrittrice Maria Cristina Orga elabora una trasmissione del direttore sul sogno che tutti i tifosi napoletani del mondo stanno avendo la possibilità di vivere con il Napoli calcio. Segue la cronaca sulla giornata internazionale dell’epilessia – articolo redatto dalla sottoscritta – che ha visto il Dir. Troise ed il Dir. Cerbone presenti al MANN, il museo archeologico di Napoli che ha aperto generosamente le sue porte per vivere un evento importantissimo a livello

mondiale. Intervistate la Prof. Leonilda Bilo, Imma Ruggiero che ha curato la grafica dell’evento, ed infine la Vice presidente dell’associazione ECO Epilessie campane ODV, Anna Stilo, e la Presidente Rossella Giaquinto, che si è mostrata orgogliosa per il successo riscosso dall’evento teso alla diffusione e ad una maggiore conoscenza della malattia per eliminare stigma e tabù che ancora gravano su una malattia troppo poco conosciuta.

Dopo l’intervista di Chiara D’Aponte al Maestro Enzo Campagnoli ed alla sua esperienza sanremese, troviamo, a seguire, un articolo di Maria Francesca Imbaldi sul campionato regionale Silver di ginnastica acrobatica che solo qualche giorno prima si era tenuto al Palacasoria.

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Angelo Vozzella ci porta al Carnevale di Scampia, il carnevale sociale GRIDAS, acronimo che sigignifica “Gruppo Risveglio Dal Sonno”.

Di fianco, una riflessione di Vozzella sul servizio di manutenzione delle strade : sono settimane che aspettiamo l’intervento del servizio manutenzioni del settore lavori pubblici per i marciapiedi di via Cimarosa, via Kennedy e via Marconi. Poi troviamo la pubblicità di CasoriAmbiente che non dimentichiamo mai di inserire, perché ogni settimana affronta un argomento, Questa volta si dedica all’organico. Andando avanti, l’Avv. Imma Castronuovo ci ha raccontato Il berretto a Sonagli di Pirandello nella stesura di Eduardo De Filippo, con la regia di Domenico Palmiero. Passiamo poi alla straordinaria rubrica dell’Avv. Mario Setola, civilista esperto di diritto di famiglia. “Matrimonio e diritti

del nuovo codice sui figli del partner”, è l’argomento della settimana. Passiamo poi al problema dei cartoni che non vengono ritirati davanti ai negozi. L’amministratore unico di CasoriAmbiente, Dr. Massimo Iodice ci infroma che c’è mancanza di personale ma stanno cercano di integrare il tutto. Elena Torre, la scrittrice di Viareggio, ci parla del libro di Luca Ramacciotti. Dopodichè, la bella notizia fornitaci da Paolo Animato, addetto stampa del Teatro Trianon Viviani, che l’attrice Marisa Laurito è stata riconfermata alla direzione artistica del teatro. Evidenziati da Kühne i risultati meravigliosi di Nauticsud 2023, con ingressi e presenze da record. Ancora, iIl grido di dolore che lancia la CISL sulla violenza negli ospedali : “Dalle aziende vogliamo fatti, non basta la solidarietà”. Andando avanti, il giornalista e scrittore Michelangelo Iossa ci ha inviato un ar-

ticolo sul “Grande Totò” : si è chiusa la settimana enogastronomica dedicata dal Grand Hotel Parker alle celebrazioni per i 125 anni dalla nascita di Totò, tra commozione, impegno e una grande partecipazione. Carmen Vicinanza ci informa che si è aperta la prima bibioteca georgiana a Napoli, domenica alle ore 15 c’è stata l’inaugurazione in piazza Enrico De Nicola a Napoli. Siamo alle ultime pagine con l’Associazione Vesuvius che racconta del grande successo del Carnevale di Brusciano; una bella locandina, “Lucio incontra Lucio”, incontro artistico mai avvenuto e solo immaginato tra Battisti e Dalla, concerto ispirato ad uno dei capitoli più belli della storia della musica italiana. Infine, il cartellone del Teatro Ateneo a Casoria, con tutti i vari appuntamenti tra cui Rosario Verde, la danza e Antonio Fiorillo con “Tutta colpa di Ludovico”.

L’UNITÀ D’ITALIA E UN CALCIO AL PALLONE...

L’IDEA DI UN “MANIFESTO DEL SUD”, ALTERNATIVE CONTRO IL POTERE DEL NORD

Può il calcio rappresentare l’inizio per il meridione di un avanzamento verso conquiste sociali e politiche più ampie? Questo non è dato sapere con certezza, ma sicuramente ciò che succede storicamente nello sport più amato dagli italiani, rispecchia lo status quo di questa nazione. Lo sport al sud manca di strutture e di prestigio, stenta rispetto alle grandi squadre e aziende del resto d’Italia. Ciò lo dicono i numeri, ma anche le difficoltà che le piccole squadre incontrano per iscriversi ai campionati e per giocare negli stadi locali, troppo spesso chiusi o ‘non a norma’ per determinate categorie. La nazionale italiana manca dallo stadio di Fuorigrotta da dieci anni e solo a questo mese ospiterà la partita di qualificazione agli europei ’24, Italia –Inghilterra.

“Il manifesto del sud”, sportivamente parlando, è una proposta, una suggestione, avanzata da tempo dal direttore Nando Troise, che ne ha parlato anche dalle pagine de “Il Corriere del pallone” e durante la sua trasmissione “La Copertina” su NanoTV. L’auspicio è quello di costruire delle vedute e una programmazione comuni tra le società calcistiche del sud, a partire dalla SSC Napoli di De Laurentis, dalla Salernitana di Iervolino e dal Benevento di Vigorito, coinvolgendo tutte le altre. Al centro di questo manifesto, oltre alla proposta di un ‘calcio mercato’ invernale da ospitare magari a Napoli e non come sempre a Milano, potrebbero esserci la crescita dei settori giovanili, come la valorizzazione delle categorie ‘inferiori’ dalla serie D in giù, il potenziamento delle strutture sportive. Esistono tanti esempi, purtroppo, di squadre che disputano categorie come la Lega Pro e non hanno la possibilità di giocare in casa. Lo stadio Alberto De Cristofaro di Giugliano vede la squadra locale disputare la Lega Pro e giocare ad Avellino; il team dello Gelbison di Vallo della Lucania avrebbe uno stadio

IL MANIFESTO DEL SUD LE ALTERNATIVE AL POTERE DEL NORD

Il Nord da sempre è stato centrale nella vita del nostro Paese, nel sociale nella politica, nel calcio, tempi e consapevolezze che mutano hanno creato, oggi un’alternativa, L’alternativa è ormai questa: Roma o Napoli. Inserito in questo contesto occorrerebbe una iniziativa. Tutti i presidenti delle società meridionali dovrebbero lanciare “Il Manifesto Sud”. Indispensabile, naturalmente, la presenza sia di De Laurentiis che Iervolino e Vigorito. Il sud, grazie alla provincia, deve agitare dai suoi scogli, una vecchia e buona bandiera. La “costruzione” di un discorso veramente meridionale. Il calcio nostro, oggi ancora artigiano, ha l’urgenza di salire un gradino più su. Bisogna suonare l’allarme anche per il Napoli: o si rinnova nel quadro appunto dei grandi mutamenti sociali e culturali che stanno avvenendo (sia pure tra tante indecisioni e sofferenze) o la Regione si indirizzerà verso altre soluzioni e smetterà di guardare al Napoli come alla società pilota. Ecco, tanto per fare un esempio, al sottoscritto viene fuori lo spunto di sollecitare, anche politicamente se è il caso, il trasferimento di un certo tipo di mercato (quello invernale) a Napoli. Il sud ha bisogno di nuove strutture, a tutti i livelli: è giusto che anche nel calcio si rinnovi. E’ compito dell’opinione pubblica agitare questi problemi. Lo potrà questo mai realizzare, che so?, tanto per fare un esempio, un quotidiano sportivo di Roma? Non di certo: quelli di Roma fanno il centro sud e in realtà attendono che Napoli, malinconicamente, manchi ai suoi compiti per trasformarla appunto nel satellite che sappiamo. De Laurentiis (propenso ad un Napoli satellite della Roma?) questo forse non lo ha ancora capito ma la Regione sì. La Regione sa bene che Roma non metterà dito su questa faccenda e su tante altre, in cui sarà necessario creare l’alternativa. A Roma il mercato sia estivo che invernale a Milano va benone: che se ne fregano della necessità di centinaia di società del sud di alimentare, per una parte maggiore, una

propria economia? Roma già prende per i fondelli con i giochi delle edizioni locali. Ecco perché è importante IL MANIFESTO SUD. E’ importante che anche la Lega Pro del sud cominci a scuotersi. L’allarme lo suono da anni, vedremo adesso se la Regione mostrerà carattere e continuità. Il Napoli, inteso nella sua organizzazione sociale economica, già in minoranza e costretto a prendere atto di iniziative che gli converrà da oggi in avanti patrocinare, in attesa che Vigorito riesca a risolvere una crisi che forse è prima sua e poi del Benevento, in sé per sé. Per fortuna il Napoli galoppa, non cammina. Spalletti aspetta per firmare anche per il prossimo anno. Idem Gianluca Grava ed il suo staff, strepitosi costruttori di giovani che Spalletti controlla e prima poi dovrà lanciare: il 2000 Gaetano e Zerbin su tutti. Oltre ad aspettare il rientro dei tanti prestiti in giro per l’Italia (Ambrosino, D’Agostino, Cioffi, Mezzoni, Contini, Folorushno ecc). Il campionato del Napoli è estremamente vivo, come da tempo andiamo sostenendo. Con l’Empoli la lieta novella del suo continuare. Il proietto

bellissimo che, però, non ospita la squadra di casa; l’Afragolese del presidente Raffaele Niutta in cinque anni ha calpestato campi di tutta la provincia tranne quello dello stadio casalingo Luigi Moccia; addirittura, il campo di Caivano, chiuso da tanto tempo, verrà abbattuto per farne una villa comunale. I problemi sono annosi e si mescolano tra questioni sportive, economiche e politiche. Di certo, le grandi società potrebbero dare degli stimoli, degli impulsi, facendosi promotrici di un piano generale di ricostruzione di un modello sud, che riesca a contrastare lo strapotere del nord, o almeno riesca a dare opportunità, strumenti e rilievo alle realtà meridionali.

O.K.L.(Osimhen, Kvara, Lozano) caricato nel cannone che devono armeggiare e puntare sulla Lazio, i famosi Lobotka, Anguissa, Zielinski. Per il resto tranquillità o quasi, con

Meret, Di Lorenzo, Rhamani, Kim, Olivera. Il trio dei funamboli poggerebbe così su una piattaforma in grado di “cercarla” in tutte le maniere. Potrebbe cioè avanzare Anguissa recando, alla maniera dei “postini” il messaggio a domicilio; potrebbe raggiungerli Lobotka, con lo scambio corto o lungo (sempre preferibile); potrebbe riuscire allo stesso scopo Zielinski, con il suo magistrale cross dalla sinistra, oltre che con le sue invenzioni deliziose. Ma Zielinski e Lozano devono puntare di più al gol! La Lazio, ovviamente, verrà per vincere; inutile che Sarri voglia farci capire asso per figura. Ha gli uomini per farlo, oltre la necessità urgente di catturare qualche punto. Sarri ha tentato la terapia d’urto; pare non ci sia riuscito. I laziali hanno reagito male. La quarta posizione non dovrebbe essere un problema ma sia la tifoseria che la dirigenza laziale puntano sia al risultato di prestigio che ad una classifica più importante. La giornata può risultare, se si da una occhiata al programma, parecchio favorevole al Napoli solo vincendo. Se Spalletti azzecca la piattaforma di lancio, in cui il più bravo manovratore resta Lobotka, forse lunedì sera la classifica potrebbe dirci qualcosina di meglio. La Lazio va accortamente infilata, non certo aggredita, amici.

Trentatré anni fa, guidato dal più grande, cui oggi è intitolato l’ex stadio San Paolo, il Napoli vinceva il suo secondo e ultimo tricolore. Quegli anni, per la città partenopea, rappresentarono un periodo floridissimo su tutti i piani, economico, turistico, culturale, naturalmente sportivo. C’era Maradona e anche oggi, lui c’è, più che mai. Lui che voleva essere idolo dei ragazzini poveri dei quartieri, che faceva del calcio anche uno strumento di riscatto e di lotta, lui c’è. E crediamo che l’idea di Troise, di un ‘manifesto del sud, per le alternative al potere del nord’ gli sarebbe sicuramente piaciuta!

10 DOMENICA 12 MARZO 2023
di Nando Troise
digital edition 03 giovedì 2 marzo 2023

“NOI NON SIAMO IL NOSTRO PERCORSO DI STUDI”

LETTERA A DIANA BIONDI, VITTIMA DELL’UNIVERSITÀ

Cara Diana, sei uscita dalla tua casa di Somma Vesuviana salutando i tuoi genitori per ritirare la tesi di laurea che avresti dovuto discutere il giorno dopo. Studiavi lettere moderne alla Federico II di Napoli, ma quel treno per raggiungere la tua università quel lunedì mattina non l’hai mai preso.

Saresti dovuta tornare nel pomeriggio, ma sei scomparsa tra il silenzio delle mancate risposte alle chiamate di tuo padre, e l’ultimo tuo messaggio che diceva “Non posso parlare”.

A casa tua si respirava già aria di festa, mentre dentro te celavi angoscia e senso di inadeguatezza. La tua famiglia, i tuoi amici, ti hanno cercato per giorni, ma tu avevi già deciso di chiuderti in quel sentimento di sconfitta e solitudine che ha trovato sfogo e liberazione in un salto nel vuoto in un dirupo di Santa Maria di Castello. Tu gli esami non li avevi mai finiti, ma a saperlo erano solo i tuoi compagni di università. Non tua madre, o tuo padre, o tua sorella: non sei riuscita a confidarti con loro e a trovare il coraggio di dire la verità, poiché credevi di essere su una strada senza ritorno. Hai lasciato la tua borsa accanto a un’inferriata, col il cellulare spento ma senza alcun messaggio all’interno, come a volerti separare da ciò che ti legava a questo mondo. Oggi dicono tutti che la tua morte si potesse evitare con la parola e con il confronto, ma cosa ne sanno loro di come deve essere sentirsi schiacciati da pensieri diventati insostenibili?

C’è chi dice che non pagassi la retta universitaria da un pò chi sostiene che ti mancasse solamente l’esame di latino, e che eri preoccupata per la tua età dato che eri “ancora” alla triennale. Ma adesso cosa importa?

Ora che non ci sei più tutti si mostrano tristi, arrabbiati, rassegnati. La tua stessa università ti piange, impotente, e sostiene di essere in grado di intercettare e contrastare malesseri legati alle difficoltà degli studenti tramite adeguati strumenti di supporto psicologico, ma che può capitare di fallire con coloro per

i quali chiedere aiuto sia più difficile. Il rettore della tua Università, Matteo Lorito, dopo la tua scomparsa ha dichiarato che i ragazzi non vengono mai messi nelle condizioni di sentirsi un fallimento e che si cresce tutti insieme tenendo conto delle specificità e delle individualità dei singoli.

Ma noi sappiamo che non è così, vero Diana?

Il fatto che quella universitaria sia una realtà di grande portata fa sì che si crei un forte distacco tra lo studente e i professori, i quali spesso non hanno modo o non sono in grado di sviluppare empatia nei confronti di coloro ai quali insegnano.

Oltre a questo c’è poi il fatto che insegnare non è per tutti, malgrado si creda il contrario. Ho sentito storie di studenti che nonostante l’impegno e lo studio sono state bocciate 14 volte per la troppa severità di un professore, o di altri definiti dai propri insegnanti incapaci di proseguire il proprio percorso di studi e invitati a mollare tutto, nonostante avessero tutte le carte in regola per conseguire la laurea.

Ci sentiamo o ci siamo più volte sentiti rappresentati da un voto, intrappolati nella spirale del non sentirci abbastanza tornando a casa con un voto basso a un esame, mortificati se si esce fuoricorso e la nostra famiglia è costretta a pagare un altro anno accademico per “colpa” nostra. Quale universitario non ha provato almeno una volta l’ansia del terminare gli studi in tempo e il pensiero di essere un peso per la propria famiglia? O magari pagando le tasse da solo si

è ritrovato a pensare di non farcela perché non bravo abbastanza da permettersi una borsa di studio? E quanto spesso ci si ritrova a lottare con i propri “compagni” di studio perché invece di fare gruppo si preferisce avere la meglio sugli altri non condividendo appunti o gioendo sui loro insuccessi? Siamo o siamo stati spesso “vittime di un sistema universitario fintamente meritocratico, che mette gli uni contro gli altri in una competizione forsennata, con il costante ricatto dell’aumento delle tasse” (sindacato universitario LINK).

Viviamo in una realtà in cui si è indifferenti verso chi resta indietro e che ti fa sentire frustrato se non eccelli nella competizione. Ciò di cui abbiamo bisogno è di un cambiamento, culturale, nella società, nel mondo dell’istruzione e del lavoro per non avere la perenne sensazione di paura del giudizio o di ansia e angoscia a causa delle proprie aspettative e di quelle degli altri.

Eri fragile, cara Diana. Spesso la fragilità viene vista come un difetto e, quando questo difetto lo possiedi, non è facile all’università trovare persone che ti tendano la mano per farti forza nell’affrontare ansie e paure.

Forse non credevi abbastanza in te stessa, e nessuno è riuscito a farti cambiare idea a riguardo, o magari non ne ha nemmeno avuto modo perché ti sei tenuta tutto dentro.

Ci hanno sempre insegnato a vivere in funzione del nostro tempo: a 25 anni devi sentirti sbagliato se ti laurei in ritardo, a 28 anni se non hai ancora trovato un lavoro stabile puoi considerarti un fallimento, a 30 anni sei già fuori tempo per trovare l’amore della tua vita e sposarti, a 35 anni ti chiedono come mai tu non abbia già un figlio, a 40 anni se non fai un salto di carriera le critiche sono dietro l’angolo.. Cara Diana, non sei stata la prima vittima dell’università e non sarai nemmeno l’ultima. Spero che ovunque tu sia, tu abbia trovato la pace che cercavi, lontano da insane competizioni, dalle tensioni, dal peso delle aspettative altrui e dalle tue insicurezze.

11 DOMENICA 12 MARZO 2023
MARIA FLORIANA ALAIA

ANTONIO BOTTA

“SIATE IL TABOR DI DIO”!

Di notevole spessore formativo e spirituale la catechesi sulla Quaresima svolta da suor Katia Roncalli, francescana, teologa e docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi. La Religiosa, invitata da don Agostino Sciccone, parroco della chiesa S. Antonio Abate, in Casoria, traendo spunto dal brano dell’evangelista Luca sulla “Trasfigurazione” di Gesù, letto prima dell’intervento, ha posto in rilievo, nell’introdurre la sua riflessione, che, per il cristiano, il percorso quaresimale procede dalla cenere al fuoco, dalla morte alla vita, come nel rito iniziale della celebrazione liturgica durante la notte di Pasqua, quando il buio è vinto dalla luce. La missione di ogni cristiano e di ogni comunità parrocchiale, ha spiegato suor Katia, in virtù del Battesimo ricevuto, è mostrare che “Cristo è vivo” testimoniando che la morte non ha l’ultima parola” .

Ciò richiede la liberazione dalla ce-

nere, segno di distruzione e di morte, attraverso tre passi: il primo è il superamento dell’”egoismo” mediante la “sottomissione” , termine poco accettato nel nostro tempo, ma usato da S. Francesco per esortare ad “amare a tal punto da preferire un altro a noi stessi, come fanno le mamme che danno tutto loro stesse ai figli, non per ragioni di sangue, ma per amore alla vita” ; il se-

condo passo da compiere è di liberarci dalla cenere del “pessimismo”, il male del nostro tempo”. La Suora, a tal proposito, ha evidenziato che, a differenza del passato, in cui viva era la speranza di poter cambiare il mondo, oggi dominano la rassegnazione, la sfiducia, la disillusione e una visione ristretta della vita, nella quale conta unicamente l’accumulo delle cose; i cristiani, invece, “vogliono salvare il mondo in Cristo annunciando “il fine della vita”, ossia la salvezza operata dal Signore, “e poi cambiarlo con la rivoluzione della fraternità, imparando a volerci bene”. Nella desertificazione spirituale, come ha scritto Papa Francesco nella “Evangelii Gaudium” c’è bisogno di “persone, anfore”, che attingono “l’acqua viva dalla sorgente, cioè dal Signore e la donano”; il terzo passo da compiere è di scrollarsi di dosso la cenere della “complicatezza”. “Dio è semplice” ha rimarcato la Teologa “volersi bene è semplice.

12 DOMENICA 12 MARZO 2023
CASORIA: NELLA PARROCCHIA S. ANTONIO ABATE CATECHESI SULLA QUARESIMA DI SUOR RONCALLI
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E’ più complicato farsi la guerra ogni giorno. Lo stupido orgoglio ci divora, generando rivalità, competizione, contese, invidia. Occorre “colmare le valli, appianare i monti”, diventando, in atteggiamento umile, benevolente, mite, operatori di pace per preparare la via al Signore”.

Liberàti dalla cenere, si sale verso il Tabor, dove Cristo trasfigurato, ci dona, come ha fatto con Pietro, Giovanni e Giacomo, “lo splendore, anticipazioni della bellezza che ci attende, caparre di vita nuova”. A tal proposito, suor Katia ha esortato a “far memoria” nella nostra vita, di “tutti i Tabor che il Signore ci ha regalato, situazioni nelle quali ci ha manifestato la sua gloria, la potenza del suo amore, della sua Risurrezione”, attraverso la luminosità di uno sguardo sorridente, l’incontro di un cuore generoso, un’esperienza in cui abbiamo provato una gioia incontenibile. “Ogni volta che ti innamori” ha sottolineato Roncalli “quello è il tuo Tabor: chi è innamorato vede tutto nella luce”, fino a trasfigurare anche i difetti della persona amata, puntualizzando, in riferimento al matrimonio, che si sperimenta il Tabor quando ci si impegna a non far spegnere lo splendore dell’amore, a riscoprirne giorno per giorno la bellez-

za, la grandezza, ad accoglierne le esigenze, rimanendo “innamorati per una vita intera”

Lì sul Tabor, dove Pietro ha esclamato che il sostarvi è bello, Dio ha mostrato lo splendore del Suo volto; ci ha creati per “accenderci” con la Sua Luce, da irradiare sugli altri. Noi cristiani, quindi, siamo chiamati a testimoniare la luminosità dell’amore del Signore.

La fede si diffonde per attrazione “Nella vostra comunità” ha chiesto suor Katia, la gente esclama, come Pietro, “quanto è bello stare qui?

Non si viene attratti dai piani pastorali, dagli aspetti organizzativi, pur importanti, ma dalla “gioia, dallo splendore che emana l’amore, dall’accoglienza, dal sorriso” .

Le tende che Pietro chiese di fare per rimanere sul Tabor, ha precisato la Relatrice, avevano il tetto non ermeticamente chiuso, vi era tra i rami una fessura per ammirare il cielo e le stelle. Ciò per significare che nelle comunità parrocchiali non si vive all’interno del proprio orticello, “non ci si sta al chiuso, ma bisogna offrire spazi di amicizia, di fraternità a tutti: le stelle, che si possono ammirare attraverso il tetto, sono il segno delle promesse di Dio.

Da qui la sollecita esortazione di suor

Katia a porci al servizio della vita e non della morte, dello splendore e non delle tenebre, della fraternità e non dell’egoismo; a intessere, dunque, relazioni costruttive, di cura, fondate sulla stima vicendevole, sulla fiducia reciproca, sulla solidarietà, sul perdono, bandendo sospetti, diffidenze, pettegolezzi, invidie, rancori. “Noi cristiani abbiamo una ricchezza che il mondo desidera, non bisogna avere paura di donarla, Dio è stufo delle false prudenze, osiamo gli incontri! Il Signore ci manda a disturbare, senza temere nulla, per portare luce dov’é il buio, gioia dov’è dolore, speranza dov’è sconforto. Siamo H24 in missione per conto di Dio! Ogni momento è buono per contribuire alla rivoluzione della gentilezza e della tenerezza. Ciò che conta, agli occhi di Dio, ha concluso, è “l’essenziale, non perdendo la vita in mille rivoli (casa, carriera, denaro …), ma dando massimo valore “all’umiltà d’animo, alla magnanimità, alla capacità di rendere unico, speciale l’altro. I nostri problemi – affanni, malattie, salute - non sono sufficienti a spegnere il desiderio di splendore e di bellezza che abbiamo dentro. Il nostro destino non è la cenere, ma la Luce infinita. Siate il Tabor di Dio”!

Foto di Biagio Bencini

13 DOMENICA 12
MARZO 2023

MAURO

BARATTO ANALIZZARE IL COMMERCIO IN UNA CITTÀ COME CASORIA È “SCIENZA” QUANTO MAI ARDUA.

La seduzione della retorica del “non funziona nulla” è molto forte ma da ex commerciante del territorio, operatore attivo in aziende commerciali da quasi 20 anni, studente universitario, consigliere comunale ed appassionato/studente di ecommerce ho il dovere di effettuare un’analisi quantomai puntuale. Provo per semplicità discorsiva a suddivere gli argomenti in 3 punti: Primo Punto - Problemi: Sono risapute le problematiche fiscali e la vessazione alla quale sono sottoposti i commercianti ma la materia di pertinenza nazionale non viene assolutamente mitigata dalle politiche locali/comunali. Negli anni in commercio vivevo il dramma di portare potenziali clienti al negozio attraverso i mezzi marketing più disparati che necessitavano di tempo e risorse ma che venivano sistematicamente vanificate da impedimenti oggettivi che i potenziali clienti trovavano nel territorio casoriano; parcheggio impossibile, viabilità indecente, pericolo sicurezza soprattutto nelle ore serali, un’offerta commerciale sempre più scarsa dovuta ad un’attrattività pari a 0 per i grossi marchi erano solo alcuni dei problemi che vivevo e vivono i commercianti anche oggi. HO trovato nella mia lunga esperienza tanti titolari di “microimprese” disposti a scappare da quella prigione a cielo aperto se messi in condizione di farlo. Questi però erano e sono ignari del fatto che rappresentano un patrimonio sconfinato per la città

Secondo Punto - Azione Comunale/

Potenziali Soluzioni:

Cosa può fare l’amministrazione? Può fare tantissimo! Atteso che gli esercenti sono il motore pulsante dalla vita di una città, immaginare di passeggiare a Casoria senza negozi ed attività commerciali significherebbe toglierle linfa vitale.

Proprio oggi ho avuto l’onore in consiglio di sedere di fianco al comandante della polizia municipale e gli ricordavo di quando anni fa alle mie prime commissioni si utilizzava (per la verità si usa ancora) un clichè utile ad argomentare le mancate azioni dall’amministrazione (al di là del colore politico) e cioè: personale in sottorganico, mancanza di risorse etc etc. Frasi ormai prive di ogni signi-

ficato se solo si pensa che chi amministra è deputato a risolvere i problemi. E quando in mancanza di risorse non si utilizzano mezzi creativi e competenze la situazione diviene irrisolvibile.

I su citati punti in una città normale sarebbero affrontati in maniera quantomai logica con gli strumenti in dotazione.. mi riferisco ad un piano straordinario di sicurezza Polizia Municapale/Carabinieri che tranquillizzino gli esercenti/ clienti, una programmazione seria di EVENTI che facciano da propulsore e da viatico per il commercio, un decoro urbano che possa offrire gratificazione a cittadini casoriani/non casoriani giunti per acquistare. E dulcis in fundo la questione imposte anche se per la verità non sono mai stato per la soluzione qualunquista per la proposta facile e demagogica dell’abolizione delle tasse comunali, TARI e tassa sulla Pubblicità. Piuttosto sarei stato contento di pagarle se i clienti avessero trovato soddisfazione nell’acquistare a Casoria, soprattutoo nell’arrivare a Casoria.

Perchè Fratta ci è riuscita? Perchè ad Afragola si è sviluppata una zona di movida serale?

Questo vedi è un’altro tasto dolente e cioè la mancata identificazione dei propri cittadini di cui soffre CASORIA dove la stragrande maggioranza dei Casoriani preferisce spendere altrove piuttosto che nel proprio territorio.. Credi che in questo non ci sia responsabilità istituzionale/politica?

Terzo ed ultimo punto - Chiave Futuristica

Chi ti scrive ama l’ecommerce da anni,

sono realizzatore e gestore di diversi negozi on line e non posso che affermarti che il commercio naturalmente vive già da un pò una svolta epocale. Lo scorso Natale 1 acquirente su 2 ha acquistato on line. E’ evidente che ignorare questi dati sarebbe gravissimo.

Chi non cavalca questo cambiamento e non riesce per mancanza di competenze e mezzi ad aggiornarsi è destinato ad essere tagliato fuori.

Il piccolo negoziante dati alla mano purtroppo non è destinato a sopravvivere ed ha la necessità di rimodulare/riprogramma la propria attività.

Naturalmente citando un esempio assai caro alla nostra regione non sono tutti “Centro Campania” ed è per questo che soltanto un’azione istituzionale/Comunale può sovvertire un destino che appare segnato. Intendere il commercio nella sua complessità, valorizzare le botteghe che offrono prodotti/servizi di qualità, rendere le attività interconnesse magari da scontistiche collegate, rendere le attività raggiungibili facilmente con il piacere di una passeggiata serena magari attraverso tanti negozi adibiti al food. Ovviamente tanti e insuperabili appaiono gli ostacoli (incontrati ad esempio in alcuni sporadici/sperimentali appuntamenti dell’amministrazione FUCCIO) ma un’amministrazione miope che non è capace di sognare una città diversa decreta la parola fine al commercio locale. Gli “eroi” che tirano avanti le proprie attività/botteghe per 12/15 ore al giorno per uno stipendio dignitoso e che animano stoicamente la città di CASORIA saranno sempre più difficili da trovare.

14 DOMENICA 12 MARZO 2023

LO SCEMPIO EDILIZIO NELLA CITTÀ DI CASORIA

Lo scempio edilizio nella città di Casoria è datato, ma il percorso speculativo è stato costante nell’indifferenza ovvero nella copertura dei pubblici funzionari.

Già con la legge Ponte il territorio fu massacrato con il rilascio di 360 concessioni edilizie in 3 giorni per la realizzazione di edifici con sei piani. Durante gli anni ottanta l’attività edilizia fu più controllata ed ordinata per esplodere nel trentennio successivo.

L’amministrazione in carica nel 1992 invece di procedere con l’adozione dei piani di recupero ad iniziativa pubblica, pronti in consiglio comunale, preferì il rilascio di interventi edilizi per soddisfare istanze private. La stessa amministrazione di sinistra rinviò la definizione degli strumenti urbanistici.

Negli anni che vanno dal 1992 al 2007 i controlli sulle concessioni rilasciate divennero aleatori per diventare inesistenti nel prosieguo del tempo.

Il quindicennio sopraindicato viene anche ricordato per la politica delle lottizzazioni convenzionate e per l’invasione cementizia del territorio, relizzandosi, nella sostanza, residenze abitative in sostituzione delle attività produttive e commerciali previste.

Nel predetto arco temporale sono sorti quartieri residenziali senza dotazione dei servizi e senza una viabilità in violazione della legge ed in contrasto con i titoli abilitativi rilasciati.

Nel periodo 2003/2010, venivano rilasciati quasi un centinaio di permessi a costruire per attività produttive con la previsione occupazionale di molte

unità lavorative. In realtà è stata solo una speculazione selvaggia con consumo di suolo senza sbocchi produttivi ed occupazionali sempre per realizzare residenze in maniera violativa della legge.

Certamente la responsabilità primaria ricade sul dirigente del tempo e sui funzionari che hanno rilasciato i permessi a costruire senza controllare la realizzazione e l’uso finale.

Ma c’è una più aggravata responsabilità che ricade sugli amministratori che sceglievano i dirigenti e consentivano lo sfruttamento intensivo del territorio senza benefici per la collettività solo a vantaggio della speculazione edilizia.

Le zone destinate ad attività produttive e commerciali, trasformate in residenze abitative hanno interessato via Concordia, via Mitilini, via 4 giornate, via Casillo, via Torella e traverse, via

Indipendenza e traversa, via Etna, via Vinci e traverse, via Martiri d’Otranto e tante altre zone periferiche della città il cui elenco sarebbe lunghissimo. Allo scempio edilizio degli anni precedenti, si è aggiunto nel decennio successivo, la corsa al Piano Casa con ulteriore sfruttamento sempre per fare residenze senza servizi per la collettività. E si è anche giunti all’assurdo che il comune ha fittato per i suoi uffici un immobile abusivo senza procedere all’acquisizione pur avendo a disposizione le pronunce favorevoli dell’autorità giudiziaria.

Con una città che scoppia ed ha necessità di adeguare i servizi all’eccessivo peso demografico, si continua ad usare lo strumento del Piano Casa in maniera non sempre lineare per riscuotere titoli abilitativi che aggravano la consistenza demografica e contrastano con gli stessi indirizzi dell’amministrazione comunale e mettono in discussione lo stesso strumento urbanistico recentemente approvato nella seduta consiliare del 27/12/2022. Sul Piano Urbanistico della città di Casoria, approvato con delibera consiliare 52/22 pesano i rilievi di Nuova Dimensione e della città Metropolitana.

Il consiglio comunale poteva e doveva restituire alla Giunta lo strumento urbanistico per dare alla città un segnale di cambiamento della direzione di marcia per recuperare il ruolo produttivo e per spingere per la realizzazione di attrezzature collettive per la città di Casoria, per la città Metropolitana, e gli interessi più generali.

Festival

15 DOMENICA 12 MARZO 2023
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA PROF. AVV. FRANCESCO POLIZIO
della canzone napoletana…
Tanti saranno gli artisti che parteciperanno, tanti saranno gli ospiti che onoreranno con la loro presenza e il tutto accompagnato da una giuria d’eccezione. Prossimamente.
“UNA VOCE PER NAPOLI” IL FESTIVAL TARGATO U&S RECORD’S / OP MUSIC

PICCOLI gesti fanno la DIFFERENZA

CANINE, RISPETTA
Riduci, Ricicla, Riusa. Seguici su e sul sito web www.casoriambiente.it
munisciti di paletta e bustine per la raccolta!
DEIEZIONI
L’AMBIENTE! utilizza gli appositi CONTENITORI VERDI
e

SI È SVOLTO A MONTESANTO (NA) IL 16° MEMORIAL

DEDICATO AL M° GEPPINO SILVESTRI ORGANIZZATO DA NAPOLI BOXE

Giovedì 2 marzo si è svolto il 16° memorial del M° Geppino Silvestri, oscar alla carriera per i quattro olimpionici, campione d’Europa e del mondo. La manifestazione ha visto lo svolgimento di dieci incontri: tre regionali e sette interregionali, contro una rappresentativa della Puglia e della Calabria. Le società campane che hanno partecipato sono: Napoli boxe, Salernitana Boxe, Cotena Boxe e Irpinia pro ring.

Il memorial è stato organizzato dal M° Lino Silvestri( NapoliBoxe) di Montesanto, a cui è stato consegnato un pre-

mio sociale per l’impegno profuso con la sua attività sul territorio. Ospite d’onore l’olimpionico Franco Porzio, presidente onorario dell’Acquachiara, che vanta importanti riconoscimenti nella sua carriera da pallanuotista, ha omaggiato il M° Silvestri e la manifestazione per il grande lavoro che coinvolge numerosi ragazzi nel mondo della boxe. Match clou della serata è andato a Salvatore Ottati che ha battuto Bevilacqua di Cardamone. Intanto numerose società potrebbero essere sgomberate dalla rispettive strutture poiché il Comune di Napoli ritiene nul-

li i contratti da queste stipulati. Maestri e titolari insorgono contro la decisione perché si ritiene ingiusto danneggiare persone e attività che hanno scopo sociale, punto di riferimento per tanti ragazzi della città.

Le società che saranno costrette a sgomberare sono: Napoli Boxe di Lino Silvestri, Franco Porzio Acquachiara, Gianni Maddaloni StarJudo di Scampia, Lello Andreozzi Raggiosole di Scampia, due circoli nautici Posillipo e Canottieri, l’ippodromo di Agnano, Circolo Tennis di via Caracciolo..

MEDICO PEDINATO E AGGREDITO DAVANTI ALL’OSPEDALE L’ESCALATION DI VIOLENZA CONTRO IL PERSONALE SANITARIO

La denuncia di Cisl Fp: è un bollettino di guerra quotidiano, pronti a costituirci parte civile nei processi.

Ancora un atto di violenza contro i professionisti sanitari, ancora un’aggressione che questa assume i contorni dell’agguato. Un medico è stato assalito all’esterno della struttura ospedaliera e pestato a sangue dal familiare di un paziente. E’ successo in pieno giorno nel centro storico di Napoli. “Un medico, il ginecologo, è stato aggredito all’esterno della Clinica Ostetrica dell’università Luigi Vanvitelli di Napoli. Lo hanno aspettato a fine turno e picchiato mentre usciva dall’ospedale. E’ l’ennesimo, gravissimo episodio che conferma la gravità del fenomeno. Ora le aggressioni non avvengono solo nei pronto soccorso ma anche all’esterno dei presidi sanitari”. A denunciare quanto accaduto è Roberto Crisafulli, se-

gretario aziendale Cisl Funzione Pubblica dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Luigi Vanvitelli di Napoli.

“Non è più possibile assistere inermi a una escalation di violenza contro il personale sanitario, chi indossa un camice bianco non può e non deve essere il bersaglio della rabbia di assistiti e pazienti” aggiunge il sindacalista Cisl Funzione Pubblica di Napoli.

Vittima dell’aggressione è il ginecologo responsabile dell’Unità Operativa di Pianificazione Familiare.

Secondo quanto accertato il medico sarebbe stato assalito da un uomo il cui nipote, un neonato, aveva accusato poco prima problemi respiratori. L’uomo avrebbe atteso la fine del turno del responsabile dell’Unità per poi aggredirlo all’esterno della clinica.

17 DOMENICA 12 MARZO 2023 MARIA PARENTE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA CISL FP
La Fortuna si Diverte PRESENTA La Comicissima commedia in 2 atti di Athos Setti Regia di Umberto Saba SABATO MARZO ORE 20,30 18 DOMENICA MARZO ORE 18,30 19 Via G. Verdi, 25 ARZANO (NA) Tel. 081 0140898
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MARIO PERSICO RITORNA AL CONSERVATORIO DI SAN PIETRO A MAJELLA DI NAPOLI

E’ stato consegnato alla Biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, una delle istituzioni più antiche al mondo il saggio di Luca Lupoli “Mario Persico e la sua produzione operistica”, fondata da Saverio Mattei nel 1791, avo del compositore partenopeo. Il testo scritto da Luca Lupoli, Aletheia Editore, presenta la prefazione del tenore Fabio Armiliato, ed è stato realizzato anche con il minuzioso reperimento delle fonti bibliografiche e ricerche del soprano Olga De Maio.

Un giorno memorabile il 2 marzo ’23 per i cantanti lirici, i cui nomi resteranno per sempre nella storia della musica in una delle biblioteche più antiche ed importanti al mondo.

Un tassello aggiunto della musica del 900 rappresenta il saggio inserito nel catalogo dei testi della Biblioteca del Conservatorio di Napoli. La sentita riconoscenza è andata vivamente dai cantanti lirici al Direttore M° Carmine Santaniello, alla Dott.ssa Tiziana Grande, Responsabile della Biblioteca, al M°

Carlo Mormile, Docente e Direttore del Coro di Voci bianche.

I cantanti lirici, onorati di essere ritornati al Conservatorio San Pietro a Majella, dove hanno ricevuto la richiesta di inserire nel Catalogo della Biblioteca, il loro ultimo libro su Mario Persico, hanno condiviso proprio nello stesso luo-

go dove hanno studiato, una gran bella gratificazione, eppure nella stessa Istituzione dove in precedenza ha studiato il compositore Mario Persico, con il quale si sono per un giorno sentiti in comunione, oltre le distanze del tempo nello stesso spazio che li ha accolti.

Il libro è stato presentato già al Pan di Napoli, alle Stanze della Musica di Roma, al Teatro Bellini di Napoli, prossimamente sarà presentato anche all’ Archivio di Stato a Napoli, poi alla IV Edizione NapoliCittàLibro 2023 presso la Stazione Marittima di Napoli ed a Milano. “Mario Persico e la sua produzione operistica” che rappresenta la riscoperta di un compositore poco noto, o quasi dimenticato che con le sue opere testimonia la sintesi tra la tradizione della scuola musicale napoletana del 700 con le innovazioni dei generi operistici del 900, ritorna alla memoria nel tempo dei nostri giorni per volere del Tenore Luca Lupoli che ai tempi della sua tesi di Laurea lo aveva conosciuto come autore da studiare.

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20 DOMENICA 12 MARZO 2023

ASSEGNATO A ROCCARASO IL TROFEO ITALO KÜHNE, IN RICORDO DEL GIORNALISTA SPORTIVO

Ha vinto la XXI edizione lo sci club romano Czero6, per il terzo anno consecutivo.

Sono trascorsi 22 anni da quando, nel marzo del 2001, è scomparso il giornalista sportivo Italo Kühne e da allora, ogni anno, si celebra il suo ricordo con una gara di sci con un trofeo a lui intitolato.

Il Challenge perpetuo, che è stato messo in palio dai figli Diana e Fabrizio nel 2002, viene assegnato ogni anno per ricordare la sua grande passione per questo sport e il contributo che lui ha dato allo sci napoletano. Per il terzo anno consecutivo è stato però uno sci club romano ad aggiudicarsi il prestigioso trofeo, che è stato trionfalmente alzato sul podio dalla squadra dello sci club Czero6 del comitato Lazio che lo ha conquistato nelle finali del Circuito MasterMind, organizzate dallo sci club 0.40, a Roccaraso nello scorso weekend. Al secondo posto, sul podio che premia le migliori squadre del circuito riservato alle categorie Master al quale partecipano sciatori di tutta Italia, il SAI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA ASMEL

Napoli che nel passato lo ha vinto per parecchie edizioni, con un team di amici e del giornalista napoletano come Gianfredo Puca, Giuseppe Fiordiliso e Andrea Ballabio.

Sul terzo gradino del podio quest’anno si è piazzato il team dello sci club Posillipo. È stato però il comitato campano-pugliese a dominare la classifica di tutte le 14 gare del circuito, che si sono svolte a Roccaraso, Campo Felice e Ovindoli. Il secondo posto in questa graduatoria è andato al CLS (Comitato Lazio Sardegna) e il terzo al Comitato veneto che ha raggiunto l’ottimo risultato con soli tre atleti, ma che hanno accumulato un notevole numero di piazzamenti in tutta la stagione. Nelle due gare disputate sabato sulla pista Canguro di Pizzalto hanno conquistato l’oro in entrambe le prove, Maria Francesca Laganà (sc Ascoli) nella categoria Femminile Master D, Andrea Ballabio del SAI (Master C), Giuliano Cuomo del SAI (Master B) e il trentino Patrick Andreis dello sci club Fassactive nella categoria Giovani Senior.

DAL 7 MARZO APERTE LE CANDIDATURE PER TUTTE LE ASSUNZIONI DEI COMUNI ASMEL

Il Segretario Generale Asmel, F. Pinto: “L’Elenco di Idonei è una procedura consolidata che funziona ed è al passo con i tempi e i bisogni di Comuni e cittadini”

Dopo il successo del primo bando con più di 60.000 candidature, ASMEL pubblica due nuovi avvisi in GURI, Serie Speciale Concorsi n.18 del 7 marzo 2023, per l’aggiornamento dei profili professionali previsti dal precedente concorso e per la creazione di nuovi elenchi per gli ulteriori profili per laureati e diplomati, coprendo così tutti i fabbisogni dei Comuni. Da questi elenchi possono attingere gli oltre 4.000 enti soci ASMEL, l’Associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli enti locali.

La procedura dell’Elenco di Idonei introdotta dal Decreto Reclutamento permette ai Comuni aggregati di attingere a detti elenchi tramite chiamata (cd interpello) a quanti hanno superato una prima selezione in via telematica a cura di ASMEL. “Una procedura che funziona, veloce, smart e al passo con i tempi e con i fabbisogni dei Comuni e dei cittadini che desiderano lavorare nella Pubblica Amministrazione, potendo

scegliere di restare nei territori più vicini e senza aspettare i tempi biblici delle tradizionali procedure concorsuali”, dichiara il Segretario Generale Asmel, Francesco Pinto, che aggiunge: “Asmel ancora una volta è al fianco dei Comuni italiani fornendo soluzioni concrete anche per la messa a terra del PNRR.”

Una risposta efficace rispetto all’alto tasso di rinunce, spesso vicino al 60%, riscontrato nei recenti concorsi nazionali che mettono, invece, in secondo piano le necessità e le preferenze territoriali dei candidati (come rilevato dal Rapporto Formez Pa 2022).

Il meccanismo di assunzione da parte dei Comuni è velocissimo, esaurendosi in sole 5 settimane, e trovando una soluzione immediata al fabbisogno di profili professionali soprattutto di quelli specializzati per la gestione dei fondi PNRR. Il precedente bando ha all’attivo oltre 300 interpelli molti dei quali già conclusi con la formalizzazione delle assunzioni. Inoltre, in collaborazione con la SDA Bocconi di Milano, per i neoassunti è imminente un percorso di formazione in ingresso per migliorare le competenze per lavorare nella PA.

21 DOMENICA 12 MARZO 2023

REGGI & SPIZZICHINO

IL REGISTA ARI FOLMAN PREMIO ALLA CARRIERA 2023 DI “CARTOONS ON THE BAY” – INTERNATIONAL FESTIVAL OF ANIMATION, TRANSMEDIA AND META-ARTS’

Il regista, sceneggiatore e compositore israeliano Ari Folman riceverà il Premio alla Carriera della 27a edizione di ‘Cartoons On The Bay – International Festival of Animation, Transmedia and MetaArts’, evento promosso dalla Rai e organizzato da Rai Com, che torna a Pescara, dopo il successo dello scorso anno, dal 31 maggio al 4 giugno 2023.

Nato ad Haifa nel 1962, Ari Folman frequenta la Tel Aviv Film School e nel 1991 scrive e dirige, con Ori Sivan, Comfortably Numb, documentario che racconta un viaggio notturno a Tel Aviv durante gli attacchi iracheni della Prima Guerra del Golfo, vincendo il Premio Ophir dell’Accademia israeliana del cinema e il Jerusalem Film Festival come Miglior Documentario. Nel 1996 esordisce nel cinema di finzione scrivendo e dirigendo (sempre con Ori Sivan) Clara Hakedosha, che apre la sezione Panorama al Festival di Berlino e vince 6 Premi Ophir, tra cui Miglior Film e Miglior Regista, oltre al Premio Speciale della Giuria al Festival di Karlovy Vary. Nel 2001 scrive e dirige Made in Israel, vincendo altri due Premi Ophir. Tra il 2002 e il 2004 scrive per la tv israeliana per la serie Betipul (In Treatment). Nel 2008 scrive, dirige e produce il documentario animato Valzer con Bashir, presentato al Festival di Cannes, che vince nel 2009 il Golden Globe per il miglior film straniero e viene nominato al Premio Oscar per il miglior film straniero. Il film vince oltre 26 premi in tutto il mondo, tra cui il Premio Miglior Regista Documentari al Directors Guild of America, 6 Premi Ophir, tra cui Miglior Film, Regista e Sceneggiatura. Nel 2013 dirige The Congress, girato in tecnica mista, live action e animazione in rotoscope, che ha per protagonista Robin

Wright, che interpreta una versione fittizia di se stessa, oltre ad Harvey Keitel. Il film, presentato come film d’apertura della Quinzaine des réalisateurs al Festival di Cannes, vince il Premio come Miglior Film d’Animazione agli EFA - European Film Award. Nel 2021 scrive e dirige Anna Frank e il diario segreto, adattamento animato del Diario di Anna Frank.

Tema dell’anno di Cartoons On The Bay sarà “Reale, Irreale, Virtuale. Mondi immaginati e mondi immaginari. Tra utopia, opportunità e alienazione. La sospensione dell’incredulità tecnologica”. Il Festival, diretto da Roberto Genovesi assegnerà a giugno tre nuovi Pulcinella Award che guardano al futuro e alla capacità di innovazione del settore: Premio Transmedia (al brand in grado di portare gli spettatori su diverse piattaforme grazie alle sue capacità narrative), Premio Meta (al brand in grado di immergere lo spettatore in un ambiente digitale affascinante, stimolante e sicuro). Cartoons è anche il primo festival al mondo a introdurre il riconoscimento al prodotto creativo che meglio di altri ha saputo raccontare ai target di riferimento la complessità della tematica del gender, il Premio Arlecchino. Novità anche per le categorie del concorso, al quale è possibile iscriversi fino al 31 marzo: Preschool Tv Show (2-4 anni), Upper Preschool Show (4-6 anni), Kids Tv Show (7-11 anni), Youth Tv Show (11+ anni), Interactive Animation, Live Action And Hybrid Show, Tv Pilot, Short Film e Animated Feature. Trecentosessanta le opere in concorso nell’ultima edizione, oltre mille i professionisti del settore accreditati al Festival, più di 5mila le presenze agli spettacoli in piazza Salotto, migliaia gli studenti che hanno assistito alle proiezioni in anteprima.

22 DOMENICA 12 MARZO 2023

BARBARA CARERE

L’ARTISTA NAPOLETANO LIVIO CORI SI ESIBIRÀ IL 4 MAGGIO 2023 AL TEATRO AUDITORIUM SALVO D’ACQUISTO

Il figlio della lava e del mare LIVIO CORI torna a Napoli per un concerto unico a Teatro insieme alla sua band per uno spettacolo unico nel suo genere. Dopo la pubblicazione del suo ultimo progetto discografico “SOLIDAGO” per Magma Records (Believe), il rapper campano ha deciso di portare tutta la potenza delle sue canzoni sul palco del Teatro Auditorium Salvo D’Acquisto il 4 maggio 2023

All’evento l’artista farà ascoltare tutti i principali brani del suo repertorio, da quelli più recenti fino ai brani che hanno segnato la sua ascesa fra gli artisti più famosi della scena campana. È possibile acquistare i biglietti per l’evento sul sito www.promosticket.it/ livio-cori da Lunedì 6 marzo 2023.

BIO

Livio nasce il dodici marzo del 1990. Figlio della lava e del mare, nato e cresciuto nei quartieri spagnoli.

Esordisce sulla scena musicale a soli 18 anni, nel 2008, collaborando con artisti come Dj Uma e Jesa. Nel 2015 realizza il singolo “Tutta la notte” in collaborazione con Ghemon, posizionandosi in vetta alla classifica di MTV. Viene premiato con il Premio MEI, come miglior artista emergente hip hop.

ELENA TORRE

Esce il singolo Veleno, realizzato insieme a Luché, nel 2016. Nello stesso anno riceve la chiamata per partecipare al provino di Gomorra 3. Il ruolo interpretato è quello di ‘O Selfie, raggiungendo così la popolarità nel 2017, partecipando alla terza stagione di Gomorra. Per la serie produce la colonna sonora Surdat, una canzone interamente ispirata a Napoli e al Quartiere presso cui è cresciuto. Nel 2018 pubblica il suo primo EPMontecalvario come il luogo

dove è cresciuto ai Quartieri.

Firma con l’etichetta di Caterina Caselli, la Sugar Music. L’EP contiene brani come Nenné, Luce e M’adda passà, A casa mia. Nel 2019 prende parte alla sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, in coppia con il cantautore Nino D’Angelo e presentando il brano Un’altra luce. Posticipa l’uscita del suo primo album subito dopo Sanremo. Esce difatti nel 2019 Montecalvario (Core senza paura), da cui vengono estratti due singoli remix A casa mia con Samurai Jay e Adda passà con CoCo.

Nel 2020 esce Femmena, il suo disco realizzato insieme a Eitaway nel quale Livio esplora i suoi legami con le figure femminili che lo hanno segnato nel bene e nel male. Nel 2021 collabora con Neffa al singolo Nn’è cagnato niente. Pubblica il suo secondo EP Blu Verano, che contiene un altro brano realizzato con Neffa, Respiro ancora.

Nel 2022 è protagonista musicalmente nel programma “Made in Sud” in onda su Rai Uno. Nello stesso anno esce il suo secondo EP Tarantelle. Nel 2023 pubblica il suo ultimo progetto discografico Solidago, anticipato nel dicembre 2022 dal singolo di presentazione SULO PE CHELLA.

NICK THE NIGHTFLY DUE SERATE IMPERDIBILI AL BLUE NOTE DI MILANO PER FESTEGGIARE UN DOPPIO ANNIVERSARIO

Saranno due serate da ricordare quella di venerdì 17 e sabato 18 marzo al Blue

Note di Milano.

Quattro concerti celebrativi per festeggiare come si deve il ventennale della nascita dello storico locale e della Nick

The Nightfly Orchestra

Quello che Nick The Nightfly ripercorrerà sul palco sarà un lungo viaggio nella musica accompagnato da grandi ospiti.

Venerdì 17 ore 20,30 e 23,00: Blue Note

Milano 20th Anniversary Party – Nick

the Nightfly Orchestra & Special Guests

Insieme a lui si esibiranno anche Mario

Biondi, Simona Bencini e Matthew Lee

Sabato 18 ore 20,30 e 23,00 Blue Note

Milano 20th Anniversary Party – Nick

the Nightfly Orchestra & Special Guests

Insieme a lui Paolo Fresu, Nina Zilli,

Simona Molinari, Dado Moroni e forse una grande sorpresa…

Non solo due concerti per festeggiare questo doppio anniversario, ma anche la ripubblicazione del primo disco registra-

to vent’anni fa Live at The Blue Note Milano (Incipit Records) in una special edition con bonus track di Paolo Fresu, Mario Biondi e Sarah Jane Morris. Si tratta di “una ripubblicazione dell’album del 2003 per celebrare i 20 anni della mia Orchestra e i primi 20 anni del Blue Note di Milano -racconta Nick The Nightfly- oggi questo disco era ormai introvabile.

Ho registrato un brano nuovo nell’album “That’s What Friends Are For” dedicato all’amicizia, a Mr Burt Bacharach e le sue indimenticabili canzoni.

Nell’album ascolterete altri 4 suoi brani. Insieme a me in “That’s What Friends Are For” ci sono alcuni amici artisti che stimo da tanti anni: Sarah Jane Morris, Mario Biondi e Paolo Fresu”. Nick The Nightfly.

23 DOMENICA 12 MARZO
2023
24 DOMENICA 12 MARZO 2023 Via Argine, 827 - C/o Complesso Breglia Capannone 15/A 80147 Napoli - Tel. 3938420805 e-mail: raffaeleniutta@brandevolutionsrl.net ww.brandsrl.net

PROIEZIONE E A SEGUIRE CONFERENZA STAMPA CON IL CAST

A ROMA Venerdì 17 marzo dalle ore 10:30 Nuovo Cinema Aquila – Via l’Aquila 66/74

PROIEZIONE STAMPA A MILANO

Venerdì 17 marzo ore 10:30 Anteo Palazzo del Cinema – sala Astoria

Vincitore come Miglior Film al Fantafestival 2022

Vincitore come Miglior Film Sci-fi al Cinequest San Jose Film Festival 2022

Nominato come Miglior Film Fantasy

Sci-fi al Burbank International Film Festival 2022

Esce in sala il 23 marzo, distribuito da P.F.A. Films e Cooperativa Cinema

Mundi, 2028: La Ragazza Trovata Nella Spazzatura di Michal Krzywicki con Michal Krzywicki e Dagmara Brodziak, film polacco vincitore dell’ultimo Fantafestival. Il film co-finanziato dall’Istituto Cinematografico Polacco è una miscela di fantascienza e romanticismo. Il film verrà presentato in anteprima al Nuovo Cinema Aquila di Roma (gestito dalla stessa cooperativa Cinema Mundi), Sabato 18 Marzo alle ore 21.00 e al termine della proiezione si terrà un incontro con il cast: il regista e protagonista Michael Krzywicki, la protagonista e sceneggiatrice Dagmara Brodziak e la produttrice Natalia Bednarska risponderanno alle domande del pubblico. Seguirà nel foyer del cinema un concerto acustico folk/jazz di Marta Pytel e Iga: due artiste provenienti stilisticamente da mondi diversi, ognuna unica nel suo genere, si uniscono per una serata in acusti-

co con un mix di brani inediti e le grandi canzoni della musica pop, arrangiati con un tocco folk jazz. Le due voci, chitarra e violino creeranno lo spazio per la riflessione dopo la visione del film.

L’AMORE ALLA FINE DELL’EUROPA.

L’ex attivista sociale Simon Hertz annuncia online che vuole suicidarsi e che il suicidio sarà trasmesso live sul suo canale streaming durante la note di Capodanno 2028/2029. Un’ultima dichiarazione contro il Governo Polacco e la schiavitù degli automi ormai diffusa nel Paese.

Il giorno prima del suo suicidio, Simon trova una ragazza-schiava nella spazzatura. Blue è una ragazza considerata una pericolosa fuggitiva, ma, in realtà,

anche dopo che il suo collare viene rimosso, Blue risulta essere una persona totalmente indifesa e innocua, un’anima gentile che vuole riscoprire nuovamente la bellezza dell’umanità, come se fosse una bambina, anche se non ricorda nulla del suo passato.

“2028: La Ragazza Trovata nella Spazzatura” racconta una storia per ricordarci che bisogna lottare per le cose importanti, anche quando ci troviamo in un mondo buio, difficile e terribile. Quanto è facile incolpare gli altri e dimenticarsi della propria umanità quando ci sentiamo spalleggiati da chi governa?

IL DUO CREATIVO MICHAL KRZYWICKI & DAGMARA BRODZIAK

Michal Krzywicki (2 agosto 1989) e Dagmara Brodziak (17 marzo 1989) sono due giovani attori e autori polacchi. Hanno lavorato e realizzato insieme in svariati progetti polacchi come le serie TV Diversion End e Szparandox, i cortometraggi Mice and Rats e Echo, recentemente hanno anche lavorato al film giallo Kontrakt del 2021. Nel 2021 i due hanno scritto insieme il film sci-fi distopico 2028: La ragazza trovata nella spazzatura diretto dallo stesso Michal Krzywicki e prodotto dall’indipendente Società polacca Wonder Woman Production, con Dagmara Brodziak come produttore creativo e Natalia Bednarska come produttore esecutivo. Il film è stato presentato a svariati festival, specialmente quelli concentrati sul genere Fantascientifico e Fantasy, ottenendo il plauso di molte testate giornalistiche.

25 DOMENICA 12 MARZO 2023
2028:
RAGAZZA
SPAZZATURA
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REGGI & SPIZZICHINO
LA
TROVATA NELLA
DI MICHAL KRZYWICKI
26 DOMENICA 12 MARZO 2023

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

AUGURISSIMI

Il 2 marzo 2023, la docente Rosa Della Vecchia ha salutato gli anni di lavoro condivisi con le colleghe della scuola comunale, alla presenza della dott.ssa Mariella Bruno, del vice sindaco Paola Ambrosio, della direttrice Anna Torretti e delle alunne Barbara e Federica.

SABATO

18

MARZO

ORE 20,30

Via G. Verdi, 25

ARZANO (NA) Tel. 081 0140898

“Si saje scavà ‘nfunno, ll’aria bbona ‘a puó truvà a qualunqua parte”, così Anika Russo – attrice, regista e autrice – descrive la sua Secondigliano e metaforicamente ogni periferia, ogni problema o persona. “Il pelo” è un dramma che entra in scena con un tamburo e un pugno allo stomaco, dopo la lettura di una poesia sulle imperfezioni del corpo, si passa subito alle voci, quelle esterne e quelle “di dentro”, che tormentano le donne sul palco.

DOMENICA

19

MARZO

ORE 18,30

PRESENTA

La Fortuna si Diverte

Comicissima commedia in 2 atti di Athos Setti Regia di Umberto Saba

PERSONAGGI ED INTERPRETI IN ORDINE DI ENTRATA

Maddalena (moglie di Pasquale)

Gina (la figlia)

Carolina (amica di Famiglia)

Rosina (la figlia)

Arturo (figlio di Maddalena)

Pasquale De Felice (marito di Maddalena)

Dante Alighieri

Filomena (l’amante del Farmacista)

Sciuscella (vicino di Casa)

Rafele (il Cameriere)

Assuntina (la Cameriera)

Jack Hilton (fidanzato di Gina)

Felice Trapasso (pompe funebri)

Medico

Assunta Simonetti

Anita Bisceglia

Tina Polito

Titty Pellino

Marco Saviano

Luigi Carraturo

Giuseppe De Martino

Loredana Russo

Nicola Ippolito

Mario Rebecchi

Carmela Falco

Pasquale Criscuolo

Camillo Denis Giuseppe De Martino

Ripresa Televisiva

Aiuto Regista: Luigi Carraturo - Direttore di Scena: Pasquale Criscuolo

Assistenti alla Produzione: V. Evangelista - R. Postiglione - Titty Pellino

Staff tecnico: G. Lauretti - Scenografie: VISUALSACS

Luci e Fonica: Perrella Service

Trucco: Antonella Buonaurio - Elvira Pia Mari

Grafica e Stampa: C&C CENTRO STAMPE SRL

www.gliappassionati.it

Autorizzazione del Tribunale di Napoli

n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore

C&C CENTRO STAMPE SRL

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise

WEB: C&C CENTRO STAMPE SRL - CASORIA

Questo numero è stato chiuso il 9 marzo 2023

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità

Via Pietro Casilli, 26 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 08113086022

email: casoriadue@libero. it

La storia è autobiografica, Anika nel ruolo di se stessa racconta un incontro-scontro con i fantasmi del passato, quelli del presente e forse anche quelli futuri, ma si parla soprattutto di riscatto, di resistenza. Non è di certo uno spettacolo comico, ma l’ironia e l’autoironia non mancano nelle battute tra il mostro-pelo e la nonna, due eccellenti interpretazioni di Peppe Loffredo e Francesca Retta; quest’ultima ha inoltre indossato i panni di sua madre, vivendo una vera e propria catarsi accanto alla figlia. L’altro personaggio è Rita, una donna transessuale, con il suo carico di sofferenze, espresse magistralmente da Anna Letizia, che si emoziona e commuove il pubblico. Altra presenza, prima angelo nero poi candido, è una giovane donna (Benedicta Inglese) che infesta o accompagna i sogni delle protagoniste sulle note di Pino Daniele. Le luci e la musica sono elementi imprescindibili per questo testo, a tratti crudo, che ricorda la penna di drammaturghi napoletani del calibro di Annibale Ruccello. I temi sono molteplici, a volte sviscerati e declinati in ogni contesto, altre solo accennati, ma sempre incisivi.

Il messaggio che arriva è che tutti cercano la propria salvezza in qualcuno o qualcosa e Anika Russo la trova nel teatro. Noi spettatori possiamo solo ringraziare che sia così, perché non è soltanto una via sana, uno strumento costruttivo e utile, ma è un’arte basata sulla condivisione e sulla capacità di trasmettere emozioni, e questo spettacolo lo fa, in ogni momento; anche quando l’autrice, eccessivamente stanca per il carico di responsabilità e problemi che ne conseguono, lascia trapelare la sua di emozione, quella di mettersi a nudo e inscenare il proprio dramma, come una sorta di autoanalisi.

Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.

27 DOMENICA 12 MARZO 2023
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