Domenica 12 Febbraio

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AMORE PER NAPOLI, PER IL NAPOLI

UN INSULTO I CORI

CONTRO NAPOLI, DIEGO ARMANDO

MARADONA E SPALLETTI, I

POSTI DI BLOCCO, IL

TRASPORTO PUBBLICO

INTERNO ALLA MIA

CITTÀ,

LE AULE

SCOLASTICHE, I SUOI QUARTIERI

MOVIMENTANO LA MIA

VIGILIA

L’umore di Napoli, così sensibile allo scirocco, s’intorbida: dopo la notevole impresa del primo posto in classifica con tredici punti di vantaggio sulla seconda, l’Internazionale di Milano, che ha stizzito tutto l’impero Agnelli l’eliminazione in Coppa Italia non è piaciuta. Le due sberle, devo dirlo, sono esplose sul volto e sulle gambe ghiacciate del Napoli in maniera imprevista. La squadra aveva dato, sia pure stravolta dai molti mutamenti imposti e non da Spalletti, anco-

ra una volta, dopo serie di campionato, dimostrazione di vitalità; è crollata di schianto. Non voglio entrare nel merito della gara, anche perché non ero da quelle bande. Mi permetto solo dire che, a mio avviso, la partita andava preparata meglio sul piano psicologico. Spalletti, invece, probabilmente sulle euforiche ali dello spettacoloso cammino in campionato e anche perché costretto dal soprannumero di calciatori aveva dato a tutti (e soprattutto ai protagonisti del

campionato) perlomeno una sensazione di disinvoltura.

Aveva infatti, con una prontezza eccessiva, chiamato Berezinski, Ostigard, Juan Jesus, Gaetano, Zerbin e si era preparato al dentro o fuori con la Cremonese, con un disegno di squadra diversa. O almeno si aveva questa impressione. I calciatori hanno una mentalità sui generis. Una mentalità che pretende rispetto, specie quando il dovere risulta lo facciano per intero. La mia enorme sti-

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L’EDITORIALE DI NANDO TROISE
DI NAPOLI - CREMONESE

ma per Spalletti prende l’avvio, proprio dalle notevoli dimostrazioni offerte da questo tecnico nel campo di questa necessaria psicologia spicciola. Spalletti si lega e lega a sé la famiglia calcistica che gli viene affidata, con un senso di fedeltà e di riconoscenza che lo mette sempre al sicuro da qualsiasi malrovescio e crisi. Spalletti, l’anno scorso, l’altro campionato perse 7 (sette) partite in casa può perdere partite ma mai potrà accadere che venga messa in discussione la sua posizione. Figuriamoci da una sfortunata eliminazione in casa in Coppa Italia e dall’ultima in classifica. Ne deriva, da questo modo di procedere, un accrescimento del suo prestigio personale sensibilissimo. E così succede che il Napoli si ritrovi, dopo i trionfi in campionato, con il deretano per terra in Coppa Italia, ma Spalletti non viene nemmeno sfiorato dalle critiche. Spalletti si mantiene fedele al gruppo – base e immancabilmente il gruppo – base, si riporta e lo riporta a galla. Spalletti non deve farsi mettere in difficoltà dal soprannumero di calciatori.

In quanto all’impegno profuso da Di Lorenzo e co. con la Cremonese, in quella sfortunata serata al Diego Armando Maradona. credo comunque non sia il caso di parlarne. A dir poco il superamento del turno, per il particolare accordo sottoscritto con De Laurentiis, si sarebbe tradotto per i calciatori in vantaggio con tante migliaia di euro a testa!

E poi non esageriamo con la venalità di calciatori, già abbastanza ricchi! Si chiude così con la Coppa (ma il discorso va ripreso) e si riprende con il campionato che è splendidamente in piedi e sul quale la concentrazione potrà essere massima, da oggi in avanti.

Il calendario ci riserva proprio la Cremonese. “La bella”, “la rivincita”, “gli schiaffi da faccia”. Da gennaio 2023 ad oggi le uniche due squadre italiane che hanno battuto il Napoli sono Inter e Cremonese. Il Napoli torna in campionato forte di una sequenza di risultati a dir poco strepitosa. E’ primo in classifica.

Ha 13 punti di vantaggio sulla seconda in classifica che è l’Inter.

A mio modesto avviso il campionato è, nonostante la sua forza, ancora aperto.

E il Napoli, senza per questo dover favoleggiare di scudetto, può condurre in porto un girone di ritorno spettacoloso. Ha trovato un certo equilibrio, nel quale dovrà rientrare, senza turbarlo, Raspadori; ha le carte in regola per produrre un gioco migliore. Chiarisco che per migliore non intendo più bello ma più scarno. La settimana scorsa rilevai, non senza preoccupazione, le insidie di una manovra che mi sembrava frutto di spontaneità e basta. Non la sconfitta interna con la Cremonese, di per sé imprevista, ma la robustezza dell’impresa dei grigiorossi di Ballardini, conferma in me qualche perplessità.

La compagine di Luciano non poteva, né doveva prendere due gol. Un corto circuito di tal genere può solo esplodere in un complesso che giochi appunto spontaneo. E si regga sulla disinvoltura e sulla freschezza atletica. Chi ha duttilità tattica, furbizia, esperienza rimedia con quello alla stanchezza, che non escludo sia serpeggiata nella partita che ha visto l’eliminazione del Napoli dalla Coppa Italia per mano della Cremonese che domenica, 12 febbraio, viene a farci visita allo Stadio intitolato a Diego Armando Maradona alle ore 20.45.

In parole più povere esorterei Spalletti a rendere meno fluida, pur non alterandone la semplicità, la manovra che sta producendo oggi la squadra. Una manovra che tende a ripetere, mi sembra, quelle che ad altissimo livello fanno il Barcellona ed il City. Cioè sorniona a centrocampo, grazie ad un Lobotka da campionato del mondo, e rapida, agile in attacco. Dove andremmo più cauti, ad esempio, è nell’arrembante gioco che sviluppano i pur bravi Di Lorenzo e Mario Rui. Sulla formazione, al momento in cui scrivo, non ho notizia precisa. Comunque se Rahmani o Kim non dovessero farcela credo che Ostigard e Juan Jesus possano sostituirli degnamente.

Per il vice – tattico a destra e cioè due grandi calciatori quali il nazionale messicano Chucky Lozano ed il nazionale italiano Matteo Politano si può ricorrere a Zielinski ala tattica; il giovane polacco ha dimostrato di essere bravo anche di punta e di sostegno alla punta o alle punte.

Il problema, comunque, insisto nel dirlo, è rendere più scarno e meno brillante il movimento del complesso. Spalletti può riuscirci con la collaborazione ormai affettuosa che sta riscuotendo dai calciatori, con Di Lorenzo alla testa.

Tutti, in questi ultimi tempi si stanno affannando a scoprire il segreto di questo Napoli. Illustri critici hanno parlato di Osimhen, altri di Kvara. Dello spettacoloso Lobotka pochi si sono ricordati. Al centro della squadra Lobotka si sta muovendo con un’autorità ed una grinta eccezionali. La trasformazione che si sta verificando in lui è veramente notevole. Da finisseur delizioso ed elegante lo slovacco è diventato un inesauribile lottatore, disposto anche al contrasto ed al recupero palloni.

La posizione, la grinta, l’accanimento di Lobotka dovranno adesso temperarsi con la lucidità e lo spunto offensivo di Zielinski. Se questa verticale prevarrà nel gioco partenopeo e la difesa riuscirà a contenersi, il Napoli potrà ancora migliorare parecchio.

Va segnalato che in questa vigilia della insidiosa gara casalinga con la Cremonese, qualche bello spirito non ha mancato di ricordare ai napoletani l’insulto, non certo scherzoso, che i cremonesi riservano al Napoli ed ai napoletani. La Cremonese dopo aver eliminato Napoli e Roma vorrebbe dare un’altra brutta legnata al Napoli.

Appostati a Castelvolturno il Napoli ripensa adesso al suo campionato che, miracolosamente risvegliato, va adesso onorato con ancor più impegno. La Cremonese sembra proprio fatta apposta per proseguire la corsa mantenendo come minimo il vantaggio del primo posto in classifica sulla seconda classificata.

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ANTONIO BOTTA

“SI RENDA QUELLA STRADA ZONA RELIGIOSA”

“Occorre chiudere la via con un cancello”.

R. Volpe: “Il viale è uno schifo. Rotte anche le telecamere”. Don R. Ferrara: “Con Il progetto La cittadella della Buona Notizia”, attività ricreative per bambini e giovani”. Non va dimenticato il messaggio profetico dei nostri Santi, ossia di non relegare la fede entro l’ambito privato, ma di renderla operativa, incarnata, promotrice di civiltà e di progresso.

Nella rubrica “ La Foto Del Giorno”, in onda su Nano TV, il conduttore Nando Troise mostra la strada “Nuova Padre Ludovico”; in fondo, si trova la Chiesa ; attiguo al tempio, la struttura che ospita le suore elisabettine bigie, congregazione religiosa fondata da S. Ludovico e nei pressi vi è anche la Sua casa natale. “Per questo motivo, la via è nota ai Casoriani come “’o vico de’ munacielli”. Di fianco è situato anche il complesso delle “Francescane”, Ordine religioso fondato dalla beata Velotti, anche Lei in odore di santità”. Il Santo casoriano”, continua il Conduttore “fondò il “Serafico”, Istituto per bambini pluriminorati, 150 anni prima della Lega del Filo d’Oro. Ha creato anche l’ospizio marino dove oggi c’è la sua tomba, che suggerisco caldamente di visitare per la sua bellezza: si trova a Posillipo, affaccia sulla spiaggia, di proprietà dell’ospizio marino. S. Ludovico per tre anni è stato

ospite nel convento (nell’Ordine dei frati minori, ndr) di S. Antonio da Padova, in Afragola; i monaci francescani sono molto devoti al Santo casoriano, grazie al quale il Santuario ritornò alla fulgida luce”, evidenziando che la devozione per S. Antonio supera l’ambito locale, perché anche i napoletani, e non solo, Lo venerano. E’ testimonianza di ciò il pellegrinaggio a piedi, nel giorno della festa liturgica, di tanti devoti della città partenopea. In passato, vi si recavano a piedi dal primo al 13 giugno. Troise rilancia la proposta di rendere la strada “zona religiosa”, sostenendo la richiesta delle suore elisabettine di chiudere la via con un cancello. “Ieri” ha detto “ho inviato due foto (mostrate dal regista della trasmissione, ndr), della zona predetta a varie persone appartenenti al mondo ecclesiastico locale, mi hanno risposto solo alcuni di loro. Il primo messaggio inviatomi è stato quello del Preposito Curato don Mauro Zurro, Parroco della basilica di S. Mauro. Egli ha scritto: “Da quello che so, persiste lo stato di abbandono, ma le suore dicono di avere avuto la licenza dal Comune, precisamente dal settore tecnico, per il cancello da tenere aperto

durante il giorno e chiuso la notte. Ciò è già avvenuto con il cancello accanto alla Basilica minore, posto all’entrata del vicoletto che conduce al Madrinato S. Placido”. Da tempo, annota il Conduttore, “ho avanzato la stessa richiesta al settore tecnico del Comune per via S. Croce, via S. Mauro, via C. Maglione, “ma i gestori della cosa pubblica sono troppo occupati per accogliere e soddisfare le richieste di rendere zona religiosa le aree predette”.

Altro messaggio è stato scritto da suor Mariarca Iavarone: “Casa Natale di P. Ludovico da Casoria; casa del cuore, casa della carità, casa delle porte sempre aperte. S. Ludovico, proteggi le tue figlie spirituali,proteggi la tua Città e insegnaci a rispettare ogni uomo e ogni luogo”. Due messaggi sono stati inviati da Rossella Volpe, frequentatrice dell’oasi di S. Ludovico, di cui fa parte, fra l’altro, un magnifico chiostro, oltre all’Ambulatorio Polispecialistico di Medicina Solidale onlus S. Ludovico da Casoria: “Buongiorno. Il viale è uno schifo, non potrei scrivere buone cose, anzi è proprio scandaloso e irrispettoso verso S. Ludovico e verso la beata Luigia Velotti. Io vado spesso la

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NELLA RUBRICA “LA FOTO DEL GIORNO”, TROISE DENUNCIA LO STATO DI DEGRADO DI VIA “NUOVA PADRE LUDOVICO”
Piazza Benedetto XV, 5/A 80026 Casoria (NA) itegas.srl@libero.it Tel. 081. 757.31.07 338.490.71.90 339.415.87.00

mattina in chiesa a pregare. Il viale è pieno di escrementi di cani. Purtroppo non c’è ancora l’abitudine di alzare i bisogni dei propri animali ed è indecoroso quello che si vede. Fin da quando ero bambina, lì non si riesce a mantenere il decoro, sebbene sia un luogo da tutelare. Quando era Madre Superiora suor Elsi, mettemmo anche delle telecamere per arginare gli atti vandalici, ma ruppero anche quelle. Ultimamente gli atti vandalici sono finiti, ma resta il problema del viale che è sempre sporco. Qui è proprio questione di cattiva educazione cittadina. Con suor Maria Edilma (“attualmente in Ecuador, dove segue le mie trasmissioni e legge Casoriadue”, nota del Conduttore), chiedemmo anche di fare chiudere il viale, ma non fu possibile. Il senso del decoro non credo si possa imporre, questo è il problema, ma bisogna, in qualche modo, porre rimedio”. Nel commento a questa dichiarazione della signora Volpe, Troise manifesta sconcerto e indignazione per l’indifferenza degli amministratori pubblici: “in altre città, Solopaca, Frattamaggiore, Afragola … non si assisterebbe al degrado di una zona dedicata ad un santo cittadino e a una beata”. Allo scrivente che registra lo sdegno sia di Troise che di Rossella Volpe, viene da osservare che, quantunque Casoria vanti, come affermato dal Conduttore, più santi, tra cui S. Ludovico, figura di Dio in cui ardeva il fuoco della carità evangelica per tutti, in particolare per gli ultimi, manca nella Città natia una vera passione civile, sia da parte del governo locale che della cittadinanza. Dobbiamo forse ammettere amaramente che la fede dei laici casoriani è solo di tipo devozionistico, caratterizzata da una ritualità ripetitiva, incapace, quindi, di incidere nella vita sociale, di elevare la vivibilità ambientale? Eppure, S. Ludovico, S. Giulia Salzano, S. Cristina Brando, la beata Maria Luigia Velotti, sensibili alle istanze sociali del loro tempo, animate da una fede fervida nel Dio misericordioso, si prodigarono, zelanti di carità fraterna, per venire incontro ai bisogni dei più deboli, ammalati, poveri, bambini, anziani. Certo, la bat-

taglia per promuovere il “turismo religioso” é da sostenere, ma altrettanto non va dimenticato il messaggio di grande forza profetica dei nostri Santi, ossia di non relegare, sul loro fulgido esempio, la fede entro l’ambito privato, ma di renderla operativa, incarnata, promotrice di civiltà e di progresso, una fede che stimoli, dunque ad assumersi la responsabilità del Bene comune, dei quartieri indecorosi, delle strade dissestate, delle ville abbandonate, delle famiglie che assistono i loro cari gravemente disabili, degli anziani non autosufficienti, di nuclei familiari che vivono nella miseria. Quanti sono a Casoria gli assistenti sociali del Comune che supportano le famiglie incapaci di assicurare il diritto allo studio dei bambini, per i quali mostrarono un’attenzione evangelicamente amorevole i Santi casoriani?

La domanda “provocatoria” che rivolse all’inizio della sua riflessione omelica l’Arcivescovo don Mimmo Battaglia ai fedeli che parteciparono alla Messa nella basilica S. Mauro, in occasione della Sua festa liturgica, fu: “ Ma voi siete credenti”? Il “ Sì” fu unanime. “E allora, se lo siete” replicò il Vescovo, “sicuramente a Casoria i cittadini si amano e mostrano di amare e di avere cura della loro Città e dei concittadini che soffrono”. Calò sull’assemblea un silenzio glaciale.

Il successivo messaggio inviato a Troise è stato scritto da don Raffaele Ferrara, Parroco della chiesa “S. Maria delle Grazie”, in via P. Ludovico da Casoria, a pochi passi dalla piazza dedicata al capitano Formicola, morto negli anni 40 ad El Alamein, in Egitto; “è anche Parroco delle suore elisabettine bigie e delle francescane della Beata Velotti. “La Cittadella della Buona Notizia”, ha scritto “è un progetto nato nel 2018 dalla collaborazione tra la parrocchia S. Maria delle Grazie e l’Oasi delle suore bigie, che, mettendo a disposizione i propri spazi utili all’interno del territorio, hanno permesso la nascita di una vera e propria Cittadella che ha come scopo quello di curare e donare gioia e colore alla difficile quotidianità che vive il quartiere. Attraverso iniziative rivolte soprattutto ai più piccoli e ai giovani, la Cittadella della Buona Notizia da anni cerca di donare un po’ di spensieratezza attraverso attività ricreative, sia invernali che estive, affiancando le famiglie durante tutto l’anno. Questo è il progetto che stiamo portando avanti nella zona mostrata in foto, sotto la protezione della Vergine delle Grazie e sull’esempio di S. Ludovico da Casoria.

Ultimo messaggio letto è di don Giuseppe De Vincentiis, Parroco della chiesa S. Paolo: “Questi luoghi recuperati alla Città ( le due foto mostrate nello studio e inviate, ndr) per la santificazione di P. Ludovico, dovrebbero nel tempo diventare luoghi di incontro per i cittadini, essere fonti di persuasione perché sia lasciata l’auto per gli spostamenti e ci si muova a piedi in una Città che in poche centinaia di metri offre tutto il necessario. L’Oasi di P. Ludovico e la parrocchia S. Maria delle Grazie stanno facendo molto: bisognerebbe riuscire a dare continuità alle azioni già prodotte.” Per dare continuità a ciò che di bene, di bello e di etica pubblica si sta facendo nell’area dedicata a S. Ludovico, occorrono corresponsabilità e azioni sinergiche delle comunità ecclesiali, civili e politico – istituzionali. Che senso ha, come diceva don Lorenzo Milani vantarsi di “avere le mani pulite” se si

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COSA HA IN COMUNE IL CALCIO CON CASORIA E AFRAGOLA?

Caustico e chirurgico com’è nel suo costume, nell’edizione del fortunato rotocalco La Copertina web trasmessa da Nano TV e dedicata alla rilettura commentata in diretta delle principali notizie pubblicate sul numero di CasoriaDue della settimana precedente, l’indomabile direttore Nando Troise coglie la palla al balzo per bacchettare le società sportive di calcio e le amministrazioni locali di Casoria e Afragola, che scricchiolano e barcollano sugli stessi quattro cardini scardinati: dissesto finanziario, economico, amministrativo e sociale. In entrambi i casi c’è ben poco di cui andare fieri e ancor meno da scherzare, quanto piuttosto da fare una seria e onesta riflessione per invertire la rotta e correre ai ripari. Sempre che nel calcio e in politica se ne abbia a volontà, anche a costo di rinunciare a qualche privilegio e ai piccoli torbidi giochetti di scaricabarile che attribuiscono la responsabilità di ogni fallimento o mancato traguardo a chi ha receduto chi, o siede su altra poltrona. Il richiamo di Nando si leva più alto e forte del fischio dell’arbitro che sanziona un brutto fallo in area, ma non c’è nessuno a cui passare la palla perché calci la massima punizione uomo contro

uomo dagli undici metri e fare così giustizia. Piuttosto il grido del Nostro suona come un poderoso memento, perché poi se le cose vanno come vanno nelle classifiche di campionato di tutte le divisioni, come nelle urne alle prossime tornate elettorali nessuno di coloro che ne resteranno travolti abbia a dire di non essere stato avvertito e nessuno di coloro che sono chiamati a scegliere (tifosi, sponsor e cittadini elettori) possa invocare l’ignorantia legis che, ad ogni buon conto non è un’attenuante, piuttosto

il contrario. Ma gli strali del Troise non si abbattono solo sugli amministratori sportivi e politici, ma colpiscono in pieno petto anche gli eminenti dirigenti della sanità pubblica territoriale che hanno brillato per assenza alla conferenza tenutasi il 19 gennaio su salute e sanità in ricordo del dottor Nunzio Guerra a cui erano presenti il dottor Cristoforo D’Ascia cardiochirurgo, il dottor Franco Rengo, primario emerito di geriatria e medicina interna, il dottor Tommaso Celardo, specialista ambulatoriale e

cardiologo del distretto 43 dell’ASL Napoli2 Nord e al quale ha partecipato in collegamento a distanza dalla Valtellina anche il professor Mario Melazzini dirigente del presidio ospedaliero di Sandalo in provincia di Sondrio. L’instancabile direttore accende una luce su tutti gli argomenti presentati e analizzati nei tanti interessanti articoli redatti dalla squadra di Belle Penne della scuderia CasoriaDue, in particolare sulle ombre che non si diradano su Casoria, assurta a caso d’interesse europeo per il solo fatto che sui social è stata artatamente sbandierata la visita di due ragazze francesi agli uffici del settore tecnico del Comune. Piuttosto l’ombra lunga e amarissima lasciata dal suicidio di un giovane casoriano ventiseienne che si è tolto la vita in via Mauro De Rosa è il terzo gesto disperato andato a segno solo negli ultimi due mesi, ma la lunga scia di sangue versato volontariamente nella città di San Mauro dovrebbe indurre tutti a una riflessione seria sul mal di vivere che dilaga nel territorio e richiamare chi di dovere all’urgenza di organizzare quanto prima uno screening sul malessere sociale e individuale che serpeggia in maniera preoccupante soprattutto tra i gio-

7 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2023 IO RACCONTO STORIE magazine
Dissesto finanziario, economico, amministrativo e sociale: ecco i quattro “cardini scardinati” su cui si poggiano alcune società di calcio e le amministrazioni dei due popolosi comuni a nord di Napoli.

vani. Tanto ci sarebbe da fare anche dal punto di vista strutturale per rendere Casoria una città davvero degna di essere sbandierata sui social da parte dei solerti amministratori, invitati a prendersi cura della cosa pubblica e delle esigenze dei cittadini, a partire dalla fatiscenza delle strutture scolastiche e dalla mancata erogazione della mensa alla scuola dell’infanzia, per non parlare dei pericoli alla pubblica incolumità che pone la pericolante torre della dismessa Rhodiatoce. Strali alla maggioranza, tutti meritati. Chi ha orecchie intenda. E agisca. Visite pastorali, ragioni del no al PUC e aree dismesse, sono gli altri argomenti che

ANGELO VOZELLA

SPERIAMO!

Il 31 gennaio è andata in onda “La Copertina” di Nando Troise su NanoTV, una puntata speciale perché è iniziata con la commovente canzone “Na bambulella nera” di Ademar, artista emergente, con la regia video di Luca Blindo. Uno spazio meritato per questi artisti, nati e cresciuti proprio nel nostro territorio, l’area nord di Napoli. Dalla canzone di Ademar risalta sicuramente la sofferenza che si trasforma in stella, dunque un brano che trasmette sentimenti e speranza. E, se non con la speranza, come poteva mai continuare “La Copertina”? In questo numero del giornale, infatti, la prima pagina è stata tutta azzurra, dedicata al Napoli e alla sua scalata verso il tricolore.

“Saper governare significa saper unire” è un concetto piaciuto moltissimo a Mirko Calemme del giornale spagnolo AS, che ha aggiunto: “manca solo quello, l’unione, per completare l’opera”. L’interessante visione data dall’editoriale del direttore Troise ha riscosso l’interesse anche di Carlo Alvino di Radio Kiss Kiss “E’ un piacere leggerti e condividere i concetti espressi dal tuo giornale”. E anche i fratelli Antonio e Giovanna Cerrota sperano con noi: “E’ la prima volta che dopo venti partite una squadra di serie A colleziona 13 punti di vantaggio, questi risultati ci fanno sognare e speriamo sarà così fino a giugno!”. Un paragone, non troppo forzato, ci riporta alla cronaca casoriana: “Possa l’amministrazione prendere esempio dal Calcio Napoli per quanto riguarda l’unione, la frazione di Arpino, ad esempio, è sempre lontana dal centro e mal gestita, bisogna fare squadra per vincere questi problemi!”.

attraversano le pagine di CasoriaDue e i commenti del direttore mattatore, instancabile nel denunciare dei disservizi, sempre animato dalla filosofia del saggio pappicio, celebrato nell’antico proverbio, il quale resta convinto che anche la noce più dura si spertosa grazie al tempo e alla tenacia. Così, ogni settimana l’intrepido capitano Nando Troise e la sua ciurma di Belle Penne pervicacemente torna a raccogliere notizie, denunciare disservizi, accogliere segnalazioni, annusare l’aria che tira a Casoria e nel mondo e raccontare, raccontare, raccontare storie, fatti e misfatti di questo nostro tempo dolente eppure così prezio-

so e irripetibile, che solo l’omertoso silenzio offende oltre ogni violenza, oltre ogni negligenza. Omertoso silenzio che non sarà mai targato CasoriaDue, la cui voce, piuttosto è puntualmente rilanciata forte e chiara dal pappicio direttore durante gli appuntamenti de La Copertina messa in onda da Napoli Nord (NANO) TV. E chi non la sente, vuol dire proprio che non la vuole sentire e peggior sordo di lui non c’è. Con tutte le conseguenze che se ne possono trarre. Un consiglio in chiusura cari lettori: voi che le orecchie le avete, cliccate sul link sottostante! Buon ascolto e buona visione.

https://fb.watch/inoIzu6ay6/

COSÌ È INIZIATO FEBBRAIO, RIMBALZANDO DAL SOGNO AZZURRO AI SOGNI DI UNA CITTÀ MIGLIORE. I COMMENTI E LE SPERANZE DEI LETTORI DA “LA COPERTINA” DI NANDO TROISE

Dopo tante sofferenze, dopo tante delusioni calcistiche, emerse anche dai commenti dei nostri lettori, possiamo solo dire “speriamo”… Così, come speriamo anche che tutte le problematiche su cui Casoriadue prova a fare luce, possano trovare delle soluzioni, o almeno possano avere l’attenzione che meritano da parte degli amministratori. Spesso rispondono e commentano autorità e personaggi di un certo rilievo, ma i politici locali (tranne per alcune eccezioni) sembra facciano silenzio su tante, forse perché spigolose, questioni… e chi segue Casoriadue, come NanoTV, sa che ne sono tante.

Uno scambio di battute tra il direttore Troise e la preside Puzone ci fa capire quanto la politica sia sempre più autoreferenziale e si chiuda nelle proprie stanze, o comunque non riesca a farsi seguire e a suscitare interlocuzione, sulla scuola come su altre tematiche. Naturalmente, la speranza è l’ultima a morire e speriamo che un po’ di passi in avanti siano fatti presto e che anche le sedie vuote del pubblico in Consiglio Comunale possano man mano riaffollarsi.

Un’altra speranza, partendo da altre no-

tizie, più tristi come quelle dei suicidi di vari giovani in città, è che si possano “costruire nuovi riferimenti educativi e anche spirituali, nuove opportunità”. Da decenni si propone che il sistema sanitario nazionale possa fornire alle famiglie, oltre al pediatra e il medico di base, anche lo psicologo, perché il disagio sociale e mentale oggi produce tante, troppe, situazioni al limite. “I giovani sono soli con i loro problemi e i loro sentimenti, i loro riferimenti sono virtuali, isolati dalla realtà. Ci dicono che tutto va bene e non manifestano il loro male di vivere”, alcuni dei commenti arrivati in trasmissione.

Il direttore Troise, con i suoi messaggi telefonici e la lettura dei commenti in diretta su NanoTV, si sta facendo promotore di un grande forum, fisico e virtuale, e sta suscitando così dibattito e interesse intorno a tante tematiche. Questo lavoro è un prezioso taglia e cuci, un’opera di chi sa bene che di certe cose più se ne parla meglio è e che più idee messe insieme possono realmente portare a dei cambiamenti concreti, quindi, per l’appunto… speriamo!

8 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2023

LUCA BLINDO E ADEMAR, IL NUOVO GUERRIERO DELLA MUSICA PARTENOPEA

Sempre alla ricerca di nuovi talenti, il Dir. Nando Troise ha pensato bene di dedicare una delle ultime puntate della rubrica LA COPERTINA sulla rete web NanoTV, a due giovani cantanti. Il primo è Luca Blindo, trent’anni tra qualche giorno, di Afragola, già affermato artista rap che sin dalla tenera età si è dedicato alla passione per la musica; una passione che lo ha portato anche a diversificare i suoi impegni come, ad esempio, essere il regista del primo video del giovane esordiente Fabio Tarantino, in arte Ademar. Blindo ha curato la regia del video del suo primo pezzo che porta l’emeblematico, quasi cinematografico titolo “Na bambulella nera”

Voce graffiante quella di Ademar, un vibrato instenso che non lascia indifferenti, dalle tonalità cupe e possenti, cantano un testo non semplice per essere stato scritto interamente – musica e parole – da un giovane di soli ventun’anni. E Luca Blindo, con la sua esperienza, ha realizzato un video in grado di proiettare fedelmente le ombre – limpide ed autentiche – tanto della voce di Ademar,

quanto di un testo che, inevitabilmente, ci riconsegna alla solitudine delle strade di periferia, e agli scheletri di ipocrisia ed indifferenza che spesso si nascondono tra asfalto e nuvole, terra e pezzi di cielo, quasi dimenticati. Ma è proprio dai due protagonisti che il Dir. Troise si fa raccontare genesi e progetti di un incontro tra due artisti che già promette grandi cose. Luca Blindo ci racconta così: “Già dalla prima volta che ho ascoltato Fabio, ne sono rimasto colpito, sia dalla voce che dal testo. E ho pensato che con un buon video, era un pezzo che poteva girare. E così è stato. Ovviamente, è il suo primo video in assoluto, quindi ci vuole il tempo necessario per farlo conoscere e sta crescendo lentamente. Ma è giusto che sia così perché le persone si devono affezionare e lo devono capire. I dettagli sono come sempre fondamentali: la maglia che lui indossa nel video, macchiata di rosso sangue, rappresenta la passione di questa “bambulella” , di questa donna di cui parla la canzone. Approfitto per ringraziare il videomaker Michele De Angelis, che ha

collaborato con me: la sua fotografia è eccezionale. Ho un progetto ben definito su di lui, voglio portarlo a crescere sempre di più, per fare in modo che le persone si possano affezionare, perché è un ragazzo giovane, della mia terra, ha delle idee interessanti, e infatti il prossimo singolo lo incideremo sicuramente insieme. Credo che le nostre voci possano sposarsi molto bene”.

Incusiosito dal particolare pseudonimo, Troise ha

chiesto al giovane artista il motivo di questa scelta che lo stesso Fabio ci spiega: “Ademar significa “famoso guerriero”, e io penso che attualmente bisogna essere dei veri guerrieri per affrontare la vita quotidiana e tutti i suoi problemi. Quindi non ha un significato personale, ma generale, che riguarda e può riguardare tutti, perché in qualche modo la vita costringe tutti ad essere dei guerrieri. “Na bambulella nera” nasce, invece, come critica di

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RITA GIAQUINTO
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una società che guarda ogni giorno determinati problemi e difficoltà ignorandole, facendo finta di niente, nella totale indifferenza. Viviamo in una società dove la sofferenza altrui viene ignorata, dove persevera il pregiudizio nei confronti di chi è diverso da noi, e non penso sia una cosa giusta”.

Ma poi è proprio Blindo che, pseudonimo a parte, cerca di raccontarci Ademar chi è: un ragazzo che, nonostante la sua giovane età, si sacrifica tanto, cosa, oggi, difficilissima da trovare tra i giovani come lui. Si sveglia ogni mattina alle sei per andare a lavorare, un’attività onesta, in una pasticceria, per guadagnare quei soldi necessari non solo per vivere ma anche per

sostenere la sua passione per la musica. “Oggi non tutti, giovani e meno giovani, sono disposti a fare questi sacrifici” – ci racconta Luca, che chiosa : “Sono tanti i ragazzi che hanno sì la passione per la musica ma magari hanno i genitori alle spalle che li sostengono in tutto e per tutto. Fabio non è così, ed è esattamente come me; in lui mi sono ritrovato in tante cose, ed è per questo che credo molto nel valore del nostro rapporto artistico”. Le idee interessanti di Ademar, le sue doti e la sua voglia di raccontare il mondo delle ingiustizie sociali e di quanti se ne ignora l’esistenza, unite all’esperienza di Luca Blindo promettono una collaborazione di successo. Luca vorrebbe

spostare l’attenzione di Fabio sulle tematiche dell’amore, sempre incisive tra la gente che, tra difficoltà e sofferenza, vi cerca, da sempre, riparo e salvezza. Per il momento, l’obiettivo di Blindo è far presenziare Ademar a quante più serate è possibile, affinchè il pubblico lo conosca e ascolti ciò che ha voglia di raccontare. Prossimo appuntamento di un calendario che si farà sempre più fitto di eventi, è il 19 febbraio al Villaggio Coppola in occasione di una serata dedicata ai bambini speciali, figli di mamme guerriere, appunto. E Ademar non potrà essere padrino migliore della kermesse. Luca Blindo, invece, è impegnato in prima persona con la presentazione,

il prossimo 23 febbraio, del film “KNE, custodi Napoli

Est” di cui ha scritto l’intera colonna sonora con Vincenzo Sorrentino, di Casoria, il Maestro che ha curato la fiction “L’amica geniale”, tratta dai romanzi di Elena Ferrante; il film è interpretato da Tommaso Palladino, attore preferito del regista Pasquale Squitieri. La trasmissione - e questo articolo che ha provato a riportarne le parti più salienti - si chiudono con l’invito a web spettatori e lettori di guardare il video di Ademar, ascoltare la sua voce, conoscere il suo testo.

“Na bambulella nera” vi aspetta in streaming su Spotify, You Tube, profili social e tutte le piattaforme musicali digitali.

D’APONTE PROTAGONISTA DE “LA FOTO DEL GIORNO”

CHIARA

LO STADIO LUIGI MOCCIA DI AFRAGOLA

Protagonista di una recente puntata de “La foto del giorno”, programma ideato e condotto dal nostro Direttore Nando Troise, la questione legata allo stadio “Luigi Moccia” di Afragola. Troise ha deciso di approfondire la vicenda contattando diversi soggetti. Ha risposto Alessandro Rosolino, General Manager dell’Afragolese calcio e padre di Roberto, uno degli attori principali dei lavori allo stadio. Rosolino dice che “Afragolese 1944 e Afragolese Soccer hanno chiesto ufficialmente l’affidamento temporaneo fino alla fine delle proprie attività sportive e solo per allenamento. Aspettiamo risposta ufficiale da parte del Comune di Afragola”. Comune che, attraverso il sindaco Antonio Pannone, ha risposto che darà “disponibilità totale alle due società”. Sono

stati chiesti numi anche ad Antonio e Giuseppe Iovino della Giove Academy, scuola calcio di Afragola, e Giuseppe risponde che “Al momento il campo C, che si trova all’ingresso della struttura, è inutilizzato. Il campo A vede ultimati i lavori ma è, anch’esso, inutilizzato. Palazzetto e campo B sono in funzione”. E’ stata contattata anche l’Architetto Antonella Iovino la quale conferma che l’inutilizzo è dato dalla inagibilità di alcune zone degli spalti. Inoltre i fondi stanziati sono troppo pochi per poter procedere, si spera infatti in fondi del PNRR, giacché la tribuna scoperta andrebbe addirittura abbattuta e ricostruita. “E’ impensabile che una squadra cittadina non abbia il suo stadio” commenta il Direttore.

10 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2023

IL NAPOLI PER “RADDOPPIARE” DEVE CONSERVARE IL SUO SPIRITO

In Italia c’è un giochino mediatico per cui il Napoli avrebbe praticamente già vinto lo scudetto e potrebbe, quindi, concentrarsi sulla Champions League. La squadra fortunatamente sembra essere impermeabile all’esterno, è uno dei punti di forza di questo gruppo rispetto al passato. Farebbero bene a non cadere nel giochino anche i tifosi del Napoli perché l’unico modo per rimettere in discussione il campionato è interiorizzare questa convinzione.

Il Napoli non ha vinto ancora nulla, tredici punti con lo scontro diretto perso a San Siro sono un vantaggio rassicurante, che fornisce serenità ma a diciassette partite dalla fine non chiude nessuna prospettiva. Nel calcio abbiamo visto di tutto, basterebbe qualche infortunio, una flessione con contemporanea cavalcata dell’Inter, che sta recuperando Brozovic e Lukaku, per far vacillare le certezze.

Il Napoli sembra avere lo spirito giusto per non farsi travolgere da questi discorsi, ha la serenità per saper affrontare in campo tutto ciò che accade. Non deve mai pensare di gestire le partite, nell’unica occasione in cui ha provato a farlo è scivolato contro la Cremonese in Coppa Italia.

È una creatura bellissima, meno forte nei singoli della prima Roma ma è più “democratica” perché in quella squadra di Spalletti c’erano tre giocatori che determinavano ritmi e scelte: De Rossi, Pizarro e Totti. Questa squadra è camaleontica, tutti hanno incorporato dei movimenti per ampliare le soluzioni a seconda dell’atteggiamento dell’avversario. Osimhen ha nell’attacco alla profondità la sua caratteristica principale ma sa far male di testa e quindi consente di andare in ampiezza e alzare il pallone, sta crescendo anche nel porsi come riferimento a cui appoggiarsi. Gli esterni d’attacco s’alternano nel venire dentro al campo, basta pensare all’azione di Lozano quando va al tiro dal limite dell’area o a tutte le situazioni in cui Kvaratskhelia sfugge ai riferimenti. È una squadra che ha Lobotka come fulcro del gioco ma distribuisce il flusso della manovra con i movimenti di Di Lorenzo e Mario Rui,

Anguissa e Zielinski che vanno come un orologio negli interscambi. Talvolta uno va sotto la punta, tra le linee, l’altro fa il doppio play quando Lobotka magari è schermato dagli avversari. Il Napoli deve raddoppiare, come ha detto Spalletti ieri: “Ci sono momenti nella vita in cui si raggiungono dei risultati e allora o ci si accontenta o si prova a raddoppiare. Noi non abbiamo nessun dubbio: abbiamo deciso di raddoppiare. Andiamo a giocarci le partite cercando di andare a determinare qualcosa per l’amore dei tifosi. Ci amano e dobbiamo esserne orgogliosi”. Ha anche la profondità dell’organico, la condizione fisica e mentale per non porsi alcun limite, affidarsi alle certezze del proprio calcio. Gli errori commessi dallo Spezia non sono casuali, la mole di gioco e di soluzioni che propone il Napoli inducono all’errore. Non è facile agire sotto pressione soprattutto perché lo Spezia ha dovuto rinunciare anche a tanti uomini importanti: Nzola, Bastoni, Gyasi e Holm su tutti. Il Napoli nel primo tempo era riuscito poco a far correre all’indietro lo Spezia e, quando l’ha fatto, per poco non ha raccolto frutti, come quando Caldara ha rischiato l’autorete andando in anticipo su Osimhen.

Sul primo gol Politano attacca la profondità, c’è la ricerca immediata della verticalità al primo pallone toccato su calcio d’inizio, un’idea che il Psg ha sfruttato con un gol di Mbappè contro il Lille.

Nulla è casuale, del resto lo staff di Spal-

letti sperimenta costantemente nuove idee, basta ricordare il gol di Rrahmani nello scorso campionato a Firenze, studiato da uno schema del Borussia Dortmund.

Sul secondo gol Dragowski, Nikolaou e Caldara sbagliano ma è difficile fare i conti con il salto da fermo di Osimhen, ha ricordato il gol contro il Torino in casa nello scorso campionato.

Il terzo gol esprime una dinamica simile: Caldara, stanco e sfiduciato sullo 0-2, sbaglia un appoggio anche per il modo in cui il Napoli va in pressione alta. Le grandi squadre hanno storicamente anche questa qualità, la capacità di indurre l’avversario a sbagliare quando magari non riescono a trovare l’azione illuminante o la grande giocata del singolo. L’auspicio è che a livello ambientale questo percorso venga goduto fino in fondo, a Reggio Emilia e ad Empoli sarà come a La Spezia, tanti tifosi del Napoli andranno nei settori con i sostenitori locali. È il risultato della scelta demagogica del divieto di trasferta dopo i fatti dell’A1, la speranza è che dalla trasferta di Torino del 19 marzo si possa respirare di nuovo la piena passione del tifo azzurro. Nel frattempo al Maradona contro la Cremonese si è di nuovo vicini al sold-out, manca solo qualche biglietto negli anelli inferiori delle due curve, la speranza è che tornino anche striscioni, bandiere, megafoni e tamburi che mancano dalla gara contro la Juventus, la prima dopo gli scontri dell’A1.

11 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2023
CIRO TROISE

Nel 2008 il Consiglio Comunale di Casoria, riconoscendo l’importanza del coinvolgimento dei giovani e delle aggregazioni giovanili come presenza attiva e propositiva in ambito sociale e culturale, ha istituito il “Forum Comunale della Gioventù” di Casoria, uno spazio di incontro tra i giovani e l’Amministrazione Comunale. Il Forum, nato come vero e proprio organo consultivo cui affidare la rappresentanza dei giovani con le istituzioni cittadine, nasceva allo scopo di promuovere, sostenere e agevolare i progetti di interesse dei giovani appartenenti ad una fascia d’età compresa tra i 16 e i 34 anni.

Ad oggi, solo due edizioni del Forum sono state realizzate. Questo spazio di incontro giovanile è inattivo dal 2017, ma l’Amministrazione comunale attuale ha deciso di ripristinare il valore di questa iniziativa pubblicando ad ottobre 2022 il bando per raccogliere le candidature al Forum.

Nonostante la poca pubblicizzazione dell’iniziativa, 28 domande sono pervenute al Comune di Casoria: di queste, solo 25 andranno a costituire l’assemblea del Forum dei Giovani, la quale rimarrà di ruolo tre anni, a prescindere dall’Amministrazione Comunale in carica.

Per decretare i 25 consiglieri del Forum della Gioventù di Casoria, verranno svolte delle vere e proprie elezioni alle quali tutti i giovani dai 16 ai 34 anni compiuti residenti a Casoria avranno il diritto e il dovere di partecipare. La scelta dei propri rappresentanti all’interno del Forum è fondamentale: essi avranno potere propositivo e consultivo nei confronti dell’Amministrazione Comunale nell’ambito delle politiche giovanili.

Durante il dibattito tra i candidati alle elezioni tenutosi in data 26 gennaio in Sala Consiliare, il Sindaco e i Consiglieri presenti hanno spiegato l’importanza della partecipazione giovanile attiva alla vita politica, e manifestato la necessità di supporto dei più giovani nel fronteggiare tematiche che li interessano da vicino.

Sebbene i giovani al giorno d’oggi si sentano ai margini del contesto politico casoriano, avranno in queste elezioni l’opportunità di far sentire la propria voce, votando il candidato con le proposte più valide.

I membri eletti, tramite periodici incontri con l’Amministrazione comunale, potranno proporre la promozione di iniziative pubbliche, convegni, dibattiti, progetti a livello locale, provinciale e regionale nei seguenti ambiti:

- ambiente urbano, habitat abitazione, trasporti, mobilità e scambi;

- sviluppo sostenibile, tutela ambientale e tutela degli animali;

- occupazione e lotta alla disoccupazione; tempo libero e vita associativa (politiche dello sport);

- accesso alla cultura (rapporti con scuo-

le e università), formazione ed educazione, sanità e sessualità;

- P.O. (disabili, fasce deboli, uguaglianza uomo-donna) legalità, violenza, delinquenza discriminazione, acceso ai diritti;

- arte, musica, spettacolo, tradizione e religione.

Ma quando si terranno le elezioni dei 25 membri che costituiranno il nuovo Forum comunale dei giovani?

La risposta è giovedì 9 marzo 2023 dalle ore 10.00 alle 19.30.

I seggi saranno diversi a seconda della zona di residenza dei votanti: i residenti di Casoria Centro dovranno recarsi presso la sede Comunale in Via Pio XII 130 a Casoria; i residenti di Arpino Cittadella dovranno invece recarsi presso la sede Comunale in via Nazionale delle Puglie n. 232 (centro polivalente anziani) a Casoria

Per maggiori informazioni sul Forum Comunale della Gioventù di Casoria è possibile collegarsi al sito www.casoriatrasparente.it , recarsi nella sezione “Disposizioni generali”->”Atti generali” e selezionare il documento STATUTO FORUM DEI GIOVANI DI CASORIA.

12 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2023
ELEZIONI 2023: IL 9 MARZO SI VOTERÀ PER IL “FORUM COMUNALE
GIOVENTÙ” DI CASORIA
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DELLA
MARIA FLORIANA ALAIA

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

AREA VERDE EX A.M.,VIA BOCCACCIO

Questa grande area verde, potrebbe sull’esempio dei siti borbonici, essere il primo caso di spazio pubblico, usufruibile da tutti, compresi i nostri amici a quattro zampe. Non più cartelli esposti di divieti, ma là possibilità: di giocare, correre, passeggiare e stare seduti. Come un grande giardino didattico, si potrebbero recuperare le essenze arboree della nostra storia, descritte con apposti cartelli.

L’organizzazione di mercatini ed eventi, con buvette e panchine, potrebbero rendere piacevole il soggiorno, con percorsi ed eventi anche di storia contemporanea.

L’apertura su via Aifieri, con un parcheggio esterno, il collegamento con la pista ciclabile di via Petrarca e il collegamento viario e pedonale tra via Alfieri e via Caruso, renderebbero fruibile il nuovo parco dai cittadini di via Calvanese. Grazie di tutto. Giosue’De Rosa

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Il concorso letterario, nato a Casalnuovo di Napoli nel 2016, giunge quest’anno alla sua ottava edizione, registrando nuovamente il patrocinio della Regione Campania Pubblicato il Bando 2023 del Premio Letterario Una Città Che Scrive, ottava edizione. L’Associazione “Una Città Che…” in occasione dei 250 anni dalla morte di Luigi Vanvitelli, lo straordinario architetto napoletano, intende ricordarlo e celebrarlo, ripercorrendone la vita, attraverso una sezione speciale del concorso letterario, nato a Casalnuovo di Napoli nel 2016, e giunto quest’anno alla sua ottava edizione.

L’iniziativa avrà come titolo “Vanvitelli: una vita per la bellezza. Sezione speciale dell’8^ edizione del Premio Letterario Una Città Che Scrive”.

Ricordiamo che – tra le altre opere – l’architetto Luigi Vanvitelli ha progettato la Reggia di Caserta, voluta dal Re di Napoli Carlo di Borbone.

“Per questa nuova edizione intendiamo celebrare Vanvitelli e con esso la nostra Regione. I testi con i quali si potrà partecipare alla sezione speciale dovranno, infatti, essere ispirati alle bellezze della nostra terra, la Campania”, il commento di Giovanni Nappi, ideatore del concorso letterario nazionale.

La Sezione Speciale per Luigi Vanvitelli giunge dopo lo straordinario successo della scorsa edizione, riservata all’Isola di Procida, Capitale Italiana della Cultura.

Si partecipa al Concorso entro e non oltre il 12 maggio 2023. Le premiazioni sono previste per il mese di giugno.

Ad ospitare l’evento sarà il piccolo Museo Biblioteca Sociale Giacomo Leopardi di Casalnuovo di Napoli, presso cui non mancheremo altri omaggi (Reading, Dipinti, Sculture) a Luigi Vanvitelli.

Il Bando completo lo si scarica dal sito www.unacittachescive. com. Il Premio Letterario Una Città Che Scrive ha già ottenuto il patrocinio della Regione Campania.

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“UNA CITTÀ CHE SCRIVE” CELEBRA VANVITELLI

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Entro marzo il Comune fissa il tavolo di concertazione per lo studio di fattibilità del porto a Mergellina, pronti gli interventi finanziari di BCC Napoli e CCIAA di Napoli. Si è svolta il 6 febbraio, in sala Italia del Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli, la presentazione della 49esima edizione del Salone Nauticsud, in programma dall’11 al 19 febbraio. Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, mette l’economia del mare al centro dell’agenda dell’Amministrazione cittadina.

“Vediamo in questo Nauticsud 2023 l’inizio di una nuova fase di impegno e di maggiore interesse nei confronti del rapporto di Napoli con il mare – ha detto Gaetano Manfredi -. Per fare questo ci vuole visione, programmazione da parte dell’amministrazione, ma ci vogliono i capitali dei privati. È indubbio – ha proseguito - che il mare rappresenta una grandissima potenzialità del nostro territorio, l’ho detto nel 2020 e lo ripeto oggi, perché Napoli è una città di mare che non mette al centro della sua economia il suo mare, che significa turismo, e noi abbiamo una straordinaria rifioritura del turismo in città, però se noi abbiamo anche l’opportunità di utilizzare il mare come risorsa turistica, questo turismo si può moltiplicare”.

Le aziende presenti al Nauticsud, oltre 200, con molti brand partecipanti, più di 400 e quasi 800 imbarcazioni esposte, hanno evidentemente acceso un “faro” sull’economia della filiera nautica che non è sfuggita al Sindaco: “Analogamente abbiamo il grande tema del potenziare l’economia del mare che significa cantieristica, produzione, servizi a terra, e tutto un indotto che porta posti di lavoro, economia e ricchezza in città. Abbiamo le prospettive economiche di fare un piano di investimento e rafforzamento del rapporto della città con il mare che deve partire dal consolidamento della

portualità turistica in città. Cominciamo da Mergellina, è una realtà che va potenziata e modernizzata”.

Gennaro Amato, presidente dell’Associazione Filiera Italiana della Nautica (AFINA), nel suo intervento ha fatto pieno riferimento alla progettualità. Unica strada per raggiungere obiettivi: “Il Salone nautico non è solo una mera esposizione di barche, ma rappresenta l’intera filiera. Un caleidoscopio di attività e professioni completo, quindi, del variegato e dinamico mondo della nautica, con al centro un osservatorio permanente che consente a questo florido settore produttivo di rimodularsi e riproporsi alle necessità e regole del mercato. Niente ci vieta di poter diventare una delle forze propulsive del PIL del nostro territorio, però non andiamo avanti! Basta parole, passiamo ai fatti servono porti e servizi di prima accoglienza sulla terra ferma, manca una fitta e fattiva collaborazione tra pubblico e privato”.

Durante la conferenza stampa anche i vertici di Mostra d’Oltremare, la Consigliera Delegata ed il presidente, Maria Caputo e Remo Minopoli, hanno sottolineato l’importante traguardo organizzativo conseguito in questi anni grazie

alla sinergia con Afina: “Lo sviluppo del Nauticsud e della nautica rappresentano un volano economico per la città – ha sottolineato Maria Caputo – e di questo ne parleremo mercoledì 15 al convegno dell’Ordine dei Commercialisti e Esperti Contabili (ODCEC)”. Sulla valenza dei buoni propositi espressi dal Sindaco, in merito ad un repentino cambio di direzione dell’Amministrazione comunale con la programmazione di un tavolo esecutivo entro metà marzo, si sono espressi favorevoli anche Ciro Fiola (CCIAA di Napoli) e Amedeo Manzo (BCC Napoli): “Da anni siamo consapevoli che servono i porti – ha affermato Fiola -. Ho già dato incarico agli uffici di costituire una SpA che veda la Camera di Commercio, almeno in una prima fase, progettare tre porti turistici su Napoli. Poi, dopo, sarà aperta ai privati”. Mentre Manzo ha confermato: “Siamo l’unico istituto bancario con la parola Napoli nel logo, proprio per questo, forse sostituendoci al Banco di Napoli di un tempo, siamo il riferimento cittadino e dell’imprenditorialità fattiva. Siamo pronti a scendere in campo al fianco di Afina e fare la nostra parte con una struttura di finanza straordinaria del nostro gruppo ICCREA”.

15 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2023
NAUTICSUD, IL SINDACO: “NAPOLI NON METTE AL CENTRO L’ECONOMIA DEL MARE”
FABRIZIO KÜHNE AFINA, PRESIDENTE AMATO: “BASTA PAROLE, ORA SI PASSI AI FATTI: FARE I PORTI”
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MICHELANGELO IOSSA

BUON COMPLEANNO TOTÒ!

IL GRAND HOTEL PARKER’S CELEBRA IL MITO DI TOTÒ

Dal 15 al 22 febbraio il Grand Hotel Parker’s di Napoli dedicherà un’intera settimana al “Principe della Risata”, Antonio de Curtis, per celebrare i 125 anni dalla sua nascita.

Il 15 febbraio 2023 Elena Anticoli de Curtis, nipote di Totò, presenterà il libro “Antonio de Curtis – Il Principe Poeta” (Colonnese Editore). Per celebrare i 125 anni dalla nascita di Totò, l’iconico attore napoletano, il Grand Hotel Parker’s di Napoli ha scelto di rendere omaggio al Principe della Risata con una mostra, un percorso enogastronomico e la presentazione di un libro. L’evento, dal titolo “Buon Compleanno Totò”, avrà inizio il 15 febbraio 2023, alle ore 18.00. Nel giorno del compleanno di Totò, si parlerà del grande attore grazie al libro “Antonio de Curtis - Il Principe Poeta. Tutte le poesie e le liriche di Totò”, curato dalla nipote Elena Anticoli de Curtis e da Virginia Falconetti, edito da Colonnese, a cui seguirà fino al 22 del mese una mostra a lui dedicata, che sarà aperta agli ospiti dell’hotel. La nipote del grande Totò presenterà il volume e incontrerà il pubblico: a dialogare con la de Curtis sarà il giornalista e scrittore Michelangelo Iossa. Nel corso della presentazione del libro sarà presente anche Francesca Mazzei, imprenditrice/editrice che, da alcuni anni, guida la storica casa editrice partenopea Colonnese.

“Signori si nasce e io lo nacqui, modestamente”, come lo stesso Totò afferma nel film Signori si nasce del 1960: dopo 125 anni, ancora si celebra la nascita di questo Signore del cinema italiano che ha influenzato non soltanto l’arte recitativa, ma anche il costume del nostro Paese.

Totò, attore e poeta, simbolo di Napoli, è considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano; tra gli anni ‘30 e gli anni ‘40 fu ospite proprio dello storico Grand Hotel Parker’s, chiedendo però di mantenere il silenzio riguardo la notizia per motivi di riservatezza. Oltre alla terra natia, il Grand Hotel Parker’s è legato a Totò da un rapporto “personale” che ne ha segnato la storia. L’Hotel ha, quindi, pensato di celebrarlo con la presentazione di un libro che ne racconta il lato poetico e musicale e una mostra di illustrazioni realizzate da Micaela Distinto, giovane laureanda in Media, Design e Arti multimediali, in collaborazione con gli alunni dell’Istituto “Cuoco Campanella” - il più antico Liceo Scientifico di Napoli, situato nel Rione Sanità, proprio dove nacque lo stesso Totò - che hanno curato la traduzione in lingua inglese delle sue poesie.

L’evento si lega al progetto “Gli Under 20 raccontano Totò”, ideato non soltanto

per promuovere il libro, ma anche per accrescere il senso di appartenenza alla comunità e vede la cooperazione tra il mondo della scuola e dell’impresa. Nel 2019 le ragazze e i ragazzi del Liceo Scientifico Linguistico “Cuoco Campanella” di Napoli hanno avviato il progetto “TotòIl Principe Poeta” con la nipote di Totò, Elena De Curtis, che dalla pubblicazione del libro “Antonio de Curtis –Il Principe Poeta”, gira l’Italia per far conoscere l’uomo oltre la maschera Totò.

Il progetto, nato da un’idea di Daniela Chiariello di Activart in collaborazione con Colonnese Editore, ha visto in questi mesi uno studio approfondito del pensiero del celebre attore da parte degli studenti su tematiche quali il bullismo, il rapporto con la propria città e l’amore. L’obiettivo è quello di dare visibilità al lavoro svolto dagli studenti, restituire loro attenzione da parte del mondo adulto extra-scolastico per farli sentire parte attiva della società, oltre che a favorire un costante dialogo con il territorio per la promozione della lettura.

Nella stessa settimana, lo chef Vincenzo Fioravante del ristorante Muse, al sesto piano panoramico del Grand Hotel Parker’s, dedicherà a Totò un piatto al giorno, traendo ispirazione dal libro di ricette “Fegato qua, fegato là, fegato fritto e baccalà” curato dalla figlia dell’attore, Liliana De Curtis, e dalla giornalista Matilde Amorosi, edito da Rizzoli. Tra le scelte dello chef non mancherà lo “Spaghetto alla puveriello”, celebre piatto della tradizione partenopea. Un vero e proprio omaggio quello del Parker’s a Totò, amante della buona cucina ed ottimo cuoco e simbolo, come il Grand Hotel della più autentica e vera napoletanità.

17 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2023

Dal “confessionale” dell’ambulatorio un focus sorprendente sul complicato rapporto fra chirurgo estetico e paziente. Dai casi più bizzarri alle storie più drammatiche, ecco il primo “manuale etico” per una vita senza filtri.

E’ già in vendita su tutte le piattaforme digitali “Mi dica cosa non le piace di sé”, il primo libro del dottor Alessandro Pasquali, medico di Cesenatico che, sulla scorta della sua esperienza ambulatoriale, posa la lente d’ingrandimento sul complicato rapporto fra chirurgo estetico e paziente.

Un libro che spigola tra deontologia, paternalismo, psicologia e professionalità per svelare, per la prima volta, le dinamiche, a volte bizzarre, che si originano all’interno del “confessionale” di uno studio estetico.

“Penso che, prima di iniettare botox, un medico che si occupa di bellezza dovrebbe frequentare un corso accelerato di psicologia avanzata perché troppe volte, anziché stirare una ruga, ci ritroviamo a curare le ferite dell’anima”. Parte da questa valutazione il dottor Pasquali, fervido sostenitore della “chirurgia etica”, quella che dovrebbe portare, ogni tanto,

il medico a di dire di no.

“In una società dominata dagli stereotipi di bellezza - scrive Pasquali nel libro - non è mai facile spiegare alle donne che il miglior lifting è sempre la felicità. Se ascoltassi, senza obiettare, le richieste delle mie pazienti, sarei circondato da statuette di Capodimonte. Tutte lucide,

uniformi, perfettamente proporzionate sui loro piedistalli. In una parola, tutte uguali, acqua e silicone”.

Il libro parte da una domanda: il “ritocchino” è sempre sinonimo di felicità e realizzazione? Parlando di moda, emulazione, social e fake-news, Pasquali affronta in maniera chiara e coraggiosa la madre di tutte le questioni raccontando una serie di aneddoti e case-history che riflettono le profonde contraddizioni che, a volte, spingono le pazienti a rivolgersi al chirurgo estetico.

C’è chi lo fa per risolvere un problema fisico importante, chi per omologarsi ai parametri della moda dominante. Chi vuole assomigliare alla star dei social (che posta le foto con i filtri di FaceApp) e chi, invece, vuole semplicemente provare a colmare le sue voragini emotive e la carenze di autostima. Sempre più uomini e donne, però, scelgono di rifarsi piuttosto che accettarsi.

Ma la chirurgia plastica non può diventare un’officina di pezzi di ricambio e il silicone non è il Parmigiano che sta bene su tutto. Il bisturi - sostiene Pasqualinon è una bacchetta magica. Ti migliora “fuori” solo se stai bene “dentro”.

18 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2023
“MI DICA COSA NON LE PIACE
È USCITO IL PRIMO LIBRO DEL DOTTOR ALESSANDRO PASQUALI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Crescere insieme, perfezionandosi SICUREZZA EDILIZIA AMBIENTE VIA G. ROCCO, 2 - 80026 CASORIA (NA) TEL./FAX +39 081 19105654 - CELL. +39 335 8157475 E-MAIL: stdgroupsrls@virgilio.it - stdgroupsrl@pec.it
DI SÉ”

VERONICA CAPRIO

Si è tenuta il 7 febbraio l’inaugurazione della Somnia Aura Spa, la luxury spa della città dei fiori creata in sinergia dal Gran Hotel des Anglais e dal Dream Massage per donare momenti di puro Benessere agli artisti e addetti ai lavori del festival di Sanremo. Madrina della serata la meravigliosa Ex Miss Italia Nadia Bengala, che insieme all’ideatore del Dream massage e Spa manager internazionale Stefano Serra, al direttore della struttura il dott. Madonia e al proprietario il dott. Da Fre ha tagliato il nastro e dato il via alla settimana più frenetica dell’anno. Presenti lo staff dream: Paolo Manna e Simona Puttolu (i tutor) e Susanna Petruzzella, Francesco Filomeno, Rosetta Severo, Sonia Campaniello, Fabio Cecchi, Oleksandra Hryhorenko, Nazzareno Bartolaccini, Giulia Toccoli, Katiuscia Faverio, Barbara Maio, Maria Cortese, Claudia Sassone, Pina Accetta, Sara Palazzo, Martina Quiriconi, Alessia Orsini e Luigia Spina. La docente Claudia Musaj arrivata direttamente dalla Svizzera e anche i partner dell’evento: Germana Parisi per Riducella, Alessandro Tonelli per Divise Chic e Vincenzo Labruna per Magma Sport,

Subito sono iniziate le attività con le prime consegne della Vip Card, una tessera del valore di 1500€ donata a cantanti e personaggi del mondo dello spettacolo e del giornalismo, spendibile

DIANA KÜHNE

durante questa settimana nella Spa. Molti gli artisti che già hanno ricevuto il dono, e molti i cantanti che nei prossimi giorni avranno il piacere di vivere la magica esperienza della somnia aura Spa.

La squadra Dream è pronta ad accogliere con la massima professionalità tutti i suoi ospiti in un dream infinito.

IL COMITATO CAMPANO IN TESTA AL MEDAGLIERE CRITERIUM INTERAPPENNINICO

Ancora 9 podi per il CAM che vince nel Gigante delle categorie Ragazzi e nel SuperG degli allievi.

In tutto 16 le medaglie conquistate. Spicca il volo il Comitato campano pugliese nel medagliere del Criterium Interappenninico Partenope, che si sta svolgendo a Roccaraso, con altre 9 medaglie vinte nella seconda giornata di gare: 3 d’oro, 3 d’argento e 3 di bronzo.

Sotto una fitta nevicata gareggia e torna sul podio Ragazzi Giada d’Antonio (sc Vesuvio) che vince il gigante femminile con

un secondo di vantaggio su Lavinia Sambuco dello sci club Lazio. Completa il trio medagliato, un’altra atleta del Comitato campano, Laura Grande Giacomelli che corre con i colori del Sai Napoli.

Nella categoria maschile, un podio tutto campano grazie alla vittoria di Giancarlo Ferraro del Sai Napoli e del campione di ieri nello slalom Nicola Spada che in questa disciplina ha vinto l’argento seguito dal suo compagno del 3000 ski race Alessandro D’Aniello.

Prove e SuperG nella stessa giornata per gli allievi che hanno gareggiato sulla pista Pallottieri dell’Aremogna. Nella categoria femminile il titolo di campionessa interappenninica è andato all’abruzzese Valentina Pistilli (sc EUR) e gli altri posti del podio sono stati occupati dalla napoletana Alice Caronti del BBC Team che ha conquistato l’argento con soli 13/100 di distacco e da Semire Dauti, la vincitrice del gigante, ha conquistato il bronzo.

Anche nella classifica maschile due medaglie per il comitato campano, con l’oro di Luigi Attanasio (Settecolli-BBCTeam) e l’argento di Lucio Materazzo del Sai Napoli. Al collo di Andrea Piccone del CLS (sc MM Crew) è andata la medaglia di bronzo.

19 DOMENICA 12 FEBBRAIO 2023
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

ENTI LOCALI IN CAMPANIA, GRIDO DI ALLARME CISL FP: “20 MILA ASSUNZIONI, O E’ LA FINE DELLE AUTONOMIE”

“MEDICI:

UNA

La Funzione Pubblica della Cisl della Campania lancia un SOS sugli enti locali della regione. “Servono subito – dice il leader della categoria Lorenzo Medici – 20 mila assunzioni per colmare i paurosi vuoti in organico esistenti nei 550 Comuni, e serve anche restituire ad essi la capacità di poter procedere, pure in deroga dei vincoli finanziari, visto che più della metà sono in dissesto o in pre-dissesto.

Una situazione non facile, per la quale ci sarà tempo di individuare le responsabilità, ma che va affrontata ora e non in futuro se non vogliamo perdere anche la straordinaria, e forse ultima, occasione di rilancio che ci arriva dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

Medici chiede di rivedere la normativa per quelli che sono al collasso finanziario, individuando nuovi percorsi di rientro dal debito e di riequilibrio economico.

“Questa terribile crisi – sottolinea il segretario generale della federazione – non può compromettere l’erogazione dei servizi

fondamentali ai cittadini, come la sicurezza urbana, il sistema educativo, gli asili nido, gli stessi servizi demografici, che hanno bisogno di addetti ed al tempo stesso di convenzioni tra i Comuni per assicurare economie di scala e un efficiente utilizzo delle risorse umane”.

Sul PNRR, Medici lancia una proposta. “Bisogna stipulare –afferma – un protocollo d’intesa con l’ANCI Campania, sulla scia del protocollo nazionale, per costituire un’Agenzia con dentro istituzioni locali, ordini e professioni, parti sociali, INPS e mondo accademico cui affidare la funzione di aiutare e sostenere le Autonomie ed accelerare l’attuazione dei progetti e degli interventi previsti con le risorse provenienti dal Piano. La Cisl FP offre la sua disponibilità a lavorare a questo percorso. Il nostro appello è rivolto a quanti hanno a cuore le sorti della Campania e l’obiettivo della ripresa e del rilancio dei nostri territori. Non possiamo in nessun modo rinunciare a questa opportunità. Sarebbe drammatico”.

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L’UOMO CHE DISEGNO’ DIO DI FRANCO NERO

Uscirà in sala il 2 marzo, distribuito da L’Altrofilm, “L’uomo che disegnò Dio”, lungometraggio drammatico diretto da Franco Nero. Il regista per la seconda volta dietro la macchina da presa, ricopre anche il ruolo di protagonista, interpretando un anziano insegnante di ritrattistica non vedente. Il film è stato interamente realizzato per 5 settimane a Torino, tra maggio e luglio 2021, con il contributo del POR FESR Piemonte 2014-2020 - Azione III.3c.1.2 - bando “Piemonte Film TV Fund” e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Prodotto da Louis Nero per L’Altrofilm insieme al produttore americano Michael Tadross JR, Bernard Salzman e al russo Alexander Nistratov con le case di produzione Tadross Media Group e BullDog Brothers, in collaborazione con Rai Cinema. ”L’uomo che disegnò Dio” - realizzato con il sostegno e il contributo del Ministero della Cultura – vanta nel cast principale Stefania Rocca, Wehazit Efrem Abraham, Isabel Ciammaglichella, Diana Dell’Erba e Vittorio Boscolo, nonché i Premi Oscar Kevin Spacey e Faye Dunaway, insieme a Robert Davi e Massimo Ranieri.

Emanuele è un anziano, solitario e cieco, con un grande dono: la capacità di ritrarre

chiunque semplicemente udendone la voce. Nessuno conosce questa “magia”, tranne la sua assistente sociale Pola e gli studenti della scuola serale dove insegna ritrattistica a carboncino. La sua vita viene sconvolta quando Pola gli presenta due immigrate africane: Maria, una vedova che è venuta in Italia sperando in un futuro migliore, e sua figlia Iaia. Le due si trasferiscono da lui occupandosi in cambio della casa. Una sera, Iaia registra l’anziano mentre sta disegnando un suo ritratto e carica il video online. La “magia” diventa virale in brevissimo tempo. Emanuele viene notato dal “Talent Circus”, uno show televisivo che scopre straordinari talenti che sfrutta per audience. Una favola sulla necessità di riscoprire il miracoloso potere della dignità in un mondo dove il rumore dei media ha risolto il problema dell’imperfezione dell’uomo semplicemente eliminando il problema stesso. Ispirato a una storia vera, il soggetto del film è di Eugenio Masciari e la sceneggiatura, a sei mani, è a cura dello stesso regista con Eugenio Masciari e Lorenzo De Luca.

Louis Nero, l’americano Zeno Pisani, Michael Tadross, Bernard Salzman e Alexandre Nistatrov sono i produttori esecutivi.

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Questo numero è stato chiuso il 9 febbario 2023

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Auguri a Francesca Pia Niutta per i suoi

18 Anni

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