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UNA CITTÀ IN CRISI CHE NON SA E NON VUOLE RITORNARE “NORMALE”

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AVVISO AVVISO

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Riprendere a scrivere dopo aver visto le scene tragiche e commoventi delle ambulanze in fila al confine tra Siria e Turchia, il grido di dolore dei medici di medicina generale stressati dal troppo lavoro, gli uffici distaccati di via Benedetto Croce chiusi, i morti, i tanti morti di questa Città violentata e stuprata, è difficile. Persone strappate alla terra, ai giochi, agli affetti, ai loro ed altrui sorrisi.

Dobbiamo farlo….. tentennavo, in questi giorni a passare davanti alle scuole di Casoria, nel non vedere festanti i nostri bambini e tremare per loro, perché nelle scuole di Casoria, anche in quelle di recente costruzione, la parola sicurezza è un optional. Le richieste, le denunce, le grida di dolore, i reclami, le proposte che arrivano dagli Istituti Comprensivi Padre Ludovico – I circolo didattico e dal IV Circolo Didat- tico di via Arpino dedicato a Carlo La Catena, perennemente CHIUSO. Dobbiamo farlo…. Spieghiamoci ancora una volta: si può riconoscere al Sindaco Raffaele Bene da giugno 2019, la pacatezza dell’eloquio, ma questo non è, e non può essere, d’intralcio alle nostre valutazioni, anche molto critiche, circa l’operato dell’amministrazione.

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I 3 anni e 8 mesi di amministrazione della Giunta Municipale a guida Bene sono stati, a dir poco, mediocri. Molti i problemi non risolti: la viabilità, il traffico, l’ordine pubblico, i motorini senza casco; il Centro Antico; l’abusivismo edilizio e quello commerciale; il mercato dei tessuti del venerdì (ancora all’interno del Centro Polifunzionale dedicato a Mimmo D’Alise), le zone religiose, il patrimonio comunale, aspettiamo che qualcuno ne racconti lo stato attuale. In questo grande deserto di melma e di malaffare, di abusivismo e di illegalità l’Amministrazione Comunale racconta del Parco Michelangelo, fiore all’occhiello della passata amministrazione, quella a guida Pasquale Fuccio; neanche le Universiadi sono riuscite, una volta terminate, a tenere aperto, funzionante e funzionale il PalaCasoria. I dieci consiglieri di opposizione ne hanno di ragioni per criticare l’Amministrazione Comunale.

Cosa occorre per fare diventare Casoria una Città “normale”?

Occorre una logica di alternanza nella democrazia, che l’opposizione (Angela Russo, Vignati, Graziuso, Cassettino, Rullo, Ramaglia, Marro, Orsino Esposito, Palumbo e Baratto) propongano e mettano mano a piccole e poche cose: combattere la cementificazione e l’abusivismo sia edilizio che commerciale; controllare la bonifica da amianto, silicio e sostanze fenoliche e superfenoliche nelle aree dismesse ancora da bonificare per ottenere la diminuzione dei morti da malattie tumorali e la percentuale altissima che, purtroppo, affligge Casoria, antesignana della cosiddetta terra dei fuochi, causa le sue aree dismesse con i capannoni abbandonati pieni dei loro segreti di morte. Un’applicazione concreta su quella parola magica del turismo religioso. E’ un dovere dell’opposizione consiliare stimolare in maniera continua chi è stato demandato dal voto popolare a governare la Città di Casoria.

L’informazione: crediamo che il modo più corretto di informare in generale, e a maggior ragione a livello locale, non sia quello di chi ostenta un’improbabile neutralità ed equidi- stanza, occultando con ipocrisia le proprie propensioni ed opinioni. Non ho mai usato il registratore; non l’ho fatto perché ho la sensazione, spero non la presunzione, che coloro che mi leggono, credano a quello che scrivo.

Il mestiere del giornalista non va confuso né con quello del poliziotto né tanto meno con quello del magistrato. “Sono arrabbiatissima per ciò che capita a Casoria. Nessuno sa delle baby gang che aggrediscono gli anziani? Sere fa è stato aggredito un mio conoscente, un anziano di 70 anni. Casoria è una “nave senza nocchiero”, espressione dantesca che ben si adegua all’attuale situazione della Città. Il tuo giornale dovrebbe adoperarsi maggiormente per ripristinare il senso civico purtroppo, ormai, perduto”. “Aggressioni fisiche a persone da parte di balordi di cui è piena Casoria. Una campagna di sensibilizzazione è quello che serve. E’ una utopia?” E’ uno dei tanti messaggi che ogni settimana ci arrivano.

E torniamo ai problemi veri, reali, pratici, esistenziali. Sono anni che si scrive di PIP (Piano insediamento produttivo) sui terreni della Resia. Sono anni che aspettiamo che ci si dica cosa si voglia fare di quella area. Sono una ventina di anni che racconto la probabilità di sostanze velenose e tossiche nei siti dismessi, oggi, affermano (?!?) bonificati.

Li ricordo: Cutolo Metallorganica, Dyrup, Resia, Rhodiatoce, ISP, Montanino e poi ci sono bombe ecologiche di scarichi in fogna, raccolta rifiuti speciali che andrebbero sempre controllati.

A Raffaele Bene ed alla Giunta Municipale, visto che c’è tempo prima che vadano via, il MAXI FINANZIAMENTO EUROPEO DEL PNRR eviterà i giochetti verificatesi con i Sindaci e le Giunte del passato.

I CANTIERI dei PICS impediranno l’idea delle dimissioni dal notaio. Eviteranno la richiesta di commissioni di accesso.

Per adesso, sembra, si sia insediata la commissione che dovrà valutare le motivazioni che hanno portato questo Sindaco con il suo assessore alle finanze a dichiarare il dissesto economico, finanziario ed amministrativo, approvato in Consiglio Comunale solo dalla maggioranza consiliare.

Alla prossima….

ANTONIO BOTTA

NE “LA COPERTINA, TROISE LEGGE E COMMENTA I MESSAGGI DEI LETTORI SUL NUMERO SEI DI CASORIADUE

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