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A CASORIA, UNA CLASSE DIRIGENTE INCAPACE DI AFFRANCARSI DAI NOTABILI
from Domenica 19 febbraio
by Casoria Due
Nella rubrica “La Copertina”, trasmessa dagli studi di Nano Tv, di cui è direttore Maurizio Cerbone, il conduttore Nando Troise legge e commenta i messaggi ricevuti su wap dai lettori sugli articoli pubblicati nel numero 6 di Casoriadue del 5 febbraio scorso.
Il primo, di Raffaella Spizzichino, critica cinematografica a Roma, si compiace per l’articolo in cui si fa riferimento alla “memoria” nel servizio riguardante il momento di riflessione sulla Shoah, organizzato dall’I.C. I P. Ludovico da Casoria. E’ proprio la memoria, bisogna esserne sempre più convinti, che conduce le nuove generazioni al senso della storia e alla coscienza di un Paese, incitandole a ripudiare la logica dell’odio, per vivere in una società aperta, inclusiva, ordinata, attenta ai diritti sociali e civili delle persone. Il dott. Pasquale Amoroso, chirurgo, specialista in medicina vascolare, già per anni segretario del PD locale, pone in rilievo, sull’editoriale del Direttore, che la vera carenza a Casoria è una classe dirigente incapace di affrancarsi dai notabili, Polizio e Casillo. Per Amoroso, Casoria “può riscattarsi solo ponendosi in circuiti virtuosi regionali, nazionali ed europei che la facciano individuare come possibile sede di investimenti alternativi, a partire dall’ utilizzo delle aree dismesse. Invece si continuano a programmare solo nuove edificazioni”.
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Rossella Giaquinto scrive parole di apprezzamento per l’intervista al ricercatore casoriano, prof. Paolo Grieco,
Fortunato Antonio De Rosa, richiamando la scena conclusiva di “Napoli Milionaria”, pone l’accento sul fatto che la nottata è ancora lunga e puntualizza che “quella giungla, nella quale la guarigione della bimba é trascurata dalla mamma accecata dal fare soldi a tutti i costi, è cresciuta fino ad inglobare tutti: buoni e cattivi!” proponendo di organizzare una tavola rotonda con l’esimio scienziato e una intervista nella rubrica da lei diretta su Nano TV “Salute § Benessere”. Mauro Reccia, promotore di “Articolo1” e di “Liberi e Uguali”, auspica per Casoria “ un adeguato sviluppo imprenditoriale”, mentre Pina Ludi apprezza gli articoli sulla “Salute”. Maria Saccardo, responsabile di “Libera” del territorio sospetta che a ritardare i lavori pubblici potrebbero esserci “le attività estorsive” . Il dott. Francesco Girardi, già Assessore alle Finanze del Comune di Casoria, riguardo al PUC, osserva che “sia sempre meglio avere uno strumento da criticare, con responsabilità politiche definite (luci e ombre), piuttosto che non arrivare mai a definire le cose.” A seguire, la prof.ssa Maria Grazia Puzone, Dirigente scolastica dell’I. C. I P. Ludovico da Casoria sull’editoriale: “Sempre puntuale nelle analisi e senza peli sulla lingua. Talvolta noto una vena nostalgica”; alcuni apprezzamenti sull’articolo sulla SHOAH, “ Che bello”, “Complimenti, molto puntuale e dettagliato”, e un commento, articolato, della scrittrice Giulia Campece: “Caro Nando, leggo sempre con interesse Casoriadue. Questa settimana ci propone articoli come quello di A. Botta, che ricorda come le “pietre d’inciampo” debbano farci ricordare le vittime del Nazismo e sperare che non tornino più quei tempi; oppure l’interessante articolo dei “veleni che curano”, di M. C. Orga, intervista a Paolo Grieco. Tra i tanti altri articoli pubblicati, condivido le tue amare riflessioni nell’editoriale: “verso la primavera del 2023”. E tutto resta come prima. Mi fa ricordare il “Dialogo tra un venditore di almanacchi e un passeggero” di Leopardi, un’operetta nel cui dialogo s’intravede la visione pessimistica del poeta per il quale il tempo passa inutilmente, non arrecando mai novità che rendano felici gli uomini. Ti chiedi se non potessero gli uomini che hanno espresso il potere negli ultimi 50 anni a Casoria, Polizio e Casillo, organizzare dibattiti e riflessioni per recuperare il senso della pubblica amministrazione, ridare a Casoria una speranza che una ripresa è possibile: tu stesso, però, concludi che non lo farebbero mai. E come potrebbero? Si esporrebbero ad attenta analisi comportamentale, divenendo essi stessi capri espiatori di tutto un sistema negativo che nella società del “do ut des” ha visto il suo trionfo. Infatti è la società che ha beneficiato di quel sistema che è “complice consapevole “ e corresponsabile dell’attuale degrado. Rieducare le coscienze dalla scuola, fin dai primi anni di età credo che sia la via maestra da seguire e nello stesso tempo anche la “società adulta” (istituzioni, professionisti, politici, ecc.) dovrebbe fare un’attenta autocritica. C’è questa disponibilità? Se sì, siamo sulla buona strada”.
Altre congratulazioni giungono da Carmine Testa (“Bellissimo Editoriale”), da Giosué De Rosa, già Sindaco di Casoria in due legislature (“Bella l’intervista al Prof. Paolo Grieco, scienziato e figlio della nostra Casoria), da Ciro Tignola, figlio del prof. Pasquale Tignola (il cui nipote Pasquale, avvocato immobiliarista, già collaboratore di Casoriadue, già Assessore all’Ambiente, è attualmente Consigliere Comunale a Casoria):
“Condivido la tua opinione sui palazzi a 7 piani che ancora nascono a Casoria.
A mio parere una cosa assurda. Sono certo della legittimità della concessione edilizia su via Principe di Piemonte, conoscendo il dirigente Napolitano. L’ errore è politico, a mio giudizio, poiché si poteva inserire una norma anche nel Puc da poco approvato che limitasse le altezze nelle nuove concessioni edilizie. A me piacerebbe che si edificasse in futuro a Casoria con un limite di 4 piani. Non amo i grattacieli e considero che Casoria abbia troppi abitanti in 12 km quadrati. Non è stato posto il limite in altezza, spero lo si possa fare in futuro . Buona la riflessione sullo sterminio degli ebrei e le pazzie nazifasciste ( i campi di concentramento sono stati costruiti anche in Italia) . Ottimo anche la riflessione sulle aree dismesse. Spero che in un futuro non troppo lontano siano avviate iniziative su questi pregiati luoghi abbandonati, anche in virtù del nuovo Puc. Quali nuove prospettive, quali vantaggi, porterà il nuovo Puc alle aree dismesse. Bisogna chiederlo al Sindaco”. Non manca anche un commento anche ironico di Nicola Marrazzo, per anni consigliere regionale, tra i suggeritori di candidato a Sindaco di Casoria, nelle ultime elezioni comunali, dell’avv. Raffaele Bene: “Ma dai... parli di volontà a Casoria .. sempre ottimista e comunque condivido il tuo editoriale e conosci il mio pensiero sullo sviluppo di Casoria... e poi cosa potrei mai volere da Casoria... è così ben amministrata … beh, ogni città ha il sindaco che si merita”. Un altro commento lusinghiero relativo all’articolo di Botta sul momento di riflessione avente a tema la Shoah, svoltosi alla “Ludovico da Casoria il 27 gennaio scorso, è stato scritto dalla docente e poetessa Raffaela Vitale di Cardito, di cui riporto qualche stralcio: “Le parole, ricche di commozione, partecipazione emotiva, con dovizia di particolari, dei minimi dettagli, mi hanno fatta sentire presente all’evento...come se io fossi stata lì, insieme a voi, nel doloroso pianto per l’orrendo scempio su tante vite umane, specie dei bambini, giovani, adolescenti … non solo nel ricordo di una giornata, ma nell’opera quotidiana del loro vivere, i giovani, oggi, devono essere guidati, attraverso il racconto dello scempio, ad essere portatori di pace, di fratellanza, di una rinnovata umanizzazione. I giovani, devono rappresentare il cambiamento …”
Drammaticamente amaro il commento dell’ amico Fortunato Antonio De Rosa, il quale richiamando la scena conclusiva di “Napoli Milionaria” pone l’accento sul fatto che la nottata è ancora lunga e puntualizza che “quella giungla, nella quale la guarigione della bimba é trascurata dalla mamma accecata dal fare soldi a tutti i costi, è cresciuta fino ad inglobare tutti: buoni e cattivi! E paradossalmente nessuno promuove azioni concrete per combattere tutto ciò. Quest’aria di finta parificazione fa vivere e si ciba di un pericoloso egualitarismo che mette insieme su una nave da crociera quanto piu eterogeneo ci possa essere.
La finta abolizione delle classi sociali, ecco i pupari come hanno operato negli ultimi 30 anni! Io non so voi, ma io sono molto triste e preoccupato”. Infine, il commento di Antonio e Giovanna Cerrota: “Riguardo al primo articolo, non credo che i “grandi”citati, si incroceranno o si parleranno; sono troppo diversi, sia per ideologia (ma questo sostantivo, esiste ancora?) politica, che per storie personali. Mi auguro che un giorno ciò possa esserci; la prima stagione dell’ anno, che tu definisci con un aggettivo molto forte, risveglierà Casoria dal lungo letargo? È vero,i palazzinari sono entrati dalla porta principale, vuoi per i puc, vuoi per dia ed altro, il cemento a iosa la fa da padrona”.