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IL CASORIA CALCIO E IL DG, ENZO CORREALE

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Gioca in casa il Dir. Troise nell’ultima puntata de LA COPERTINA sulla rete web NanoTV con l’ospite Vincenzo Correale, l’attuale direttore generale del Casoria Calcio. A lui, innanzitutto i complimenti per la stagione che sta facendo la squadra della nostra città, un campionato straordinario che oggi la vede ad un solo punto dall’Ischia, grazie anche al lavoro straordinario dell’allenatore Gaetano Perrella; e anche perché grazie a tutto il suo staff lo Stadio San Mauro è stato riaperto. Felicissimo di essere a Casoria e dei risultati importanti raggiunti in così breve tempo, è proprio Enzo Correale che ci racconta la sua esperienza, breve ma intensa, nella città di Casoria che lui, e noi con lui, ci auguriamo possa durare per sempre: “Per me, per noi, Casoria è una piazza di calcio molto importante. Stiamo lavorando bene e i risultati sono un motivo di vanto. Quest’anno l’obiettivo era la salvezza, ma i risultati alla fine ci stanno dando ragione, soprattutto grazie a tutto lo staff che ho il piacere di guidare e al lavoro che è stato fatto dalla parte tecnica ma anche ammini- strativa e organizzativa: se non c’è una sinergia tra le parti, i risultati non si raggiungono. Siamo in un campionato difficile, nel girone A dove ci sono corazzate come Pompei, Ercolanese, Ischia ma ce la stiamo giocando alla grande”. Il consigliere comunale Rino Fico che ha seguito la trasmissione e segue costantemente, in casa e fuori casa, il Casoria ha posto a Correale una domanda interessante e pertinente sull’accoglienza che gli è stata dedicata. Scarsa, mediocre, sufficiente?

“Appena arrivato a Casoria, mi sono sentito subito a casa, in particolar modo nel San Mauro che lo sento cucito sulla pelle. Infatti, il nostro rammarico è di non poterci allenare nel nostro stadio per il problema del manto erboso che non può essere calpestato tutta la settimana, e siamo costretti ad allenarci al Borsellino di Volla. Ma in realtà una squadra si dovrebbe allenare sempre a casa propria”. Su questo punto il Direttore Troise non è d’accordo : le grandi squadre non si allenano nei loro stadi, come Napoli, ad esempio, si allena a Castelvolturno; il Milan a 60 km da Milano, quasi a Varese; l’Inter a Como, ma Correale spiega che vivere maggiormente il proprio stadio potrebbe essere un validissimo elemento aggregante tra squadra, tifosi e Comune: “Le istituzioni e le amministrazioni comunali devono capire che le squadre di calcio sono un bene per la città e i cittadini, perché attraverso il calcio si possono fare tantissimi servizi sociali e cose buone proprio per il territorio. Fortunatamente, i nostri tifosi sono tanti e sempre più affezionati, grazie anche i notevoli risultati raggiunti. Se non avessimo avuto la battuta d’arresto con il Pompei, saremmo stati a 14 vittorie consecutive. Grazie alla stampa che, come te, ci supporta, grazie al passaparola, ogni domenica i tifosi sono sempre più numerosi. Domenica alle 11.30 giochiamo col Saviano, il biglietto costa cinque euro, quindi vi aspettiamo in tanti, speriamo sempre in uno stadio gremito, anche per arrivare allo scontro diretto del 25 febbraio – quindi a breve – nel migliore dei modi”.

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Insomma, piena soddisfazione per la vicinanza dimostrata, sin da subito, da tutta l’amministrazione casoriana: “Devo dire la verità, lo stesso Sindaco Raffele Bene, , lo stesso consigliere Fico che ci accompagna tutti i giorni in questa nostra avventura ci sono sempre stati vicini e presenti. Sappiamo tutti le problematiche dei Comuni, e so per certo che vorrebbero fare di più, ma mi hanno promesso che si impegneranno - come del resto stanno già facendo - per fare in modo che la squadra possa sentirsi a casa. Quindi approfitto anche per ringraziarli pubblicamente”. Una sinergia importante perché – come lo stesso Correale confessa - aiuterà a creare tutti i presupposti affinché questo nostro progetto duri nel tempo, sia lungimirante : “Si, noi non ci vogliamo fermare qui, a questa categoria, perché Casoria merita altri palcoscenici ed ha i numeri e le potenzialità. Anzi, approfitto per lanciare un piccolo appello agli imprenditori di Casoria, affinché possano stare un pochino più vicino a questa squadra. Alcuni già lo fanno, come Euronics-Gruppo Tufano, che è nostro main sponsor. Tu, Nando, che sei uomo di sport, sai molto bene che per fare calcio c’è bisogno di risorse. Noi siamo sicuramente abituati a fare un calcio senza spendere soldi, ma il supporto degli sponsor è fondamentale affinchè un progetto possa decollare. Si devono mettere insieme tanti elementi: un’amministrazione che ti consenta supporta, sponsor che ti sostengono, non fare disaffezionare i tifosi ed una squadra che ci mette impegno. Con questi presupposti, vi assicuro che con il mio entourage rimarremo a Casoria per lunghi anni”. E anche sulla gestione dello Stadio, Correale è convinto che bisognerebbe sedersi ad un tavolo di lavoro e programmare il futuro insieme alle scuole calcio che orbitano intorno alla squadra satellite del Casoria: “Anche qui, bisognerebbe creare delle sinergie: la gestione dello stadio non deve essere vista come la squadra di Casoria che deve gestire tutto, non è così, piuttosto il Casoria deve essere il fiore all’occhiello e intorno ci devono stare tanti partners che possono collaborare insieme. Per essere più chiaro: tutte queste scuole calcio che hanno la volontà di lavorare insieme, si possono tranquillamente unire sotto un unico nome che è quello del Casoria. E questa è una collaborazione che gioverà a tutti. Dare la gestione dello stadio alla società principale è, in realtà conveniente anche per l’amministrazione, perché lo stadio è una spesa enorme da sostenere. perché lo stadio è una spesa enorme per la pubblica amministrazione. Bisognerebbe che le amministrazioni comunali riuscissero a comprendere le potenzialità di uno sta- dio. In Inghilterra sono circa 30 anni che le società di calcio hanno lo stadio di proprietà e li gestiscono come meglio credono, all’interno degli stadi ci sono alberghi, ristoranti, etc. una cosa che crea un indotto importantissimo”. A tal proposito, il Dir.Troise ricorda la sua idea, lanciata già tanti anni orsono, di dare lo stadio in gestione agli alberghi che, tra Casoria e Arpino, ce ne sono tantissimi e tutti molto belli, uniti dalla Federalberghi, sotto l’egida del Casoria Calcio, si potrebbe creare un movimento di sport ed economia che potrebbe portare soltanto benefici a Casoria come squadra di calcio e come città. Il campionato termina il 5 aprile con altre 10 partite da disputare: l’augurio del Direttore, ma anche di tutti i tifosi web spettatori e lettori, è quello di poterle vincere tutte fino alla fine, ma soprattutto quello di poter imparare dagli errori del passato e costruire, finalmente, un futuro su solide basi. Tenere presente che anche una squadra di calcio – come conclude Correale –deve essere vista e sostenuta come un bene di tutta la comunità da coltivare e far crescere sarà sicuramente un primo passo importante verso grandi traguardi.

MARIA CRISTINA ORGA

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