Venerdì 23 settembre

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1VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022 Settimanale di Informazione Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero. it ANNO XXII - N° 31 - VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022 Show Room Casoria Via Pascoli, 21 info 081 7584382 infodelprete@virgilio.it www.delpretemarmieceramiche.it C C& CENTRO STAMPE SRL Via Pietro Casilli - n°26 80026 Casoria (NA) Tel. 0813086022 CENTRO STAMPA DIGITALE BUON VOTO A TUTTI CAMERASCHEDAROSASENATOSCHEDA GIALLA
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ANTONIO BOTTA

L’AVVOCATO PASQUALE TIGNOLA, CONSIGLIERE COMUNALE, A COLLOQUIO CON TROISE SU NANO TV

“I PICS, PUNTO DI SVOLTA PER IL NOSTRO TERRITORIO”

Ospite del programma “La Coper tina”, condotto da Nando Troise è l’avvocato Pasquale Tignola, ca pogruppo della lista civica “Caso ria libera”, presente nel Consiglio comunale con 5 consiglieri, tra cui l’ass. Paola Ambrosio e Capano, Presidente del parlamentino locale. Il referente regionale di tale lista ci vica è il Presidente Vincenzo De Luca di “Campania Libera”. Il con duttore tesse le qualità di Tignola sul piano umano e politico, svolge il suo ruolo di amministratore con serietà e competenza, attento “ai problemi territoriali e preparato” nella ca pacità di comunicare con chiarezza. L’Intervistato, prima di commentare la copertina del settimanale Casoria due cartaceo e alcuni articoli che vi sono contenuti, augura un grosso “in

“A fine settembre i fondi regionali per acquisire il Parco Buontempo”. Grazie al PNRR e ad altri fondi sarà possibile l’attuazione di progetti messi a punto dall’Amministrazione

Bene”. Diversi i punti di vista di Troise e dell’esponente di “Casoria libera” sulla chiusura del Municipio ad Arpino. Gestita male la questione degli edifici di via Po per il Direttore di Casoriadue.

bocca al lupo”agli insegnanti, agli studenti e a tutto il comparto scola stico”, essendo il programma stato trasmesso su Nano Tv il primo gior no di scuola. Dopo che l’esponente di “Casoria libera” ricorda con piacere di aver fatto parte dello staff redazionale del settimanale diretto dal conduttore Troise e di avere anche contribuito alla realizzazione del sito web caso riadue.it, passa al commento della “copertina” dal titolo “Verso Il Voto”, osservando che la campagna elet torale, inattesa in un periodo molto difficile, “non è decollata del tutto, tante le schermaglie di natura per sonale. Diversi amici mi hanno con fidato che non hanno ancora deciso se andare a votare”. “Io” prosegue “da sempre faccio parte del Centro

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sinistra, ma non nascondo le diffi coltà che vi sono state nelle scelte e nelle alleanze in questa coalizio ne, difficoltà che si riscontrano an che nella campagna elettorale che sta conducendo il leader Enrico Letta; ma, al di là delle difficoltà riscontrate, credo che il 25 settem bre sia comunque uno spartiacque importante, perché se i leader po litici sono importanti, ancora più importanti sono gli ideali e il mo dus di pensare attraverso cui vie ne tradotta la loro azione politica. Abbiamo amici sul territorio che si sono candidati a cui porgo il mio in bocca al lupo: Luca Scancariel lo, Marianna Riccardi, persone che conosco e che stimo, è chiaro che il mio orientamento personale non può che essere quello del Cen tro sinistra, con la preferenza dei candidati alla Camera e al Senato di tale coalizione; ma non celo la mia amarezza per i due sistemi di voto, nominale e proporzionale”.

riferimento a quest’ultima annota zione di Tignola, Troise gli indi ca l’articolo, in prima pagina nel numero del 28 agosto, sul vigente sistema elettorale dal titolo “E’ un furto di democrazia l’attuale legge elettorale”, a firma dello scrivente, perché non consente agli elettori di esprimere le loro preferenze. L’o spite concorda pienamente sul con tenuto del testo, osservando che il Rosatellum non è assolutamente una legge che dà la possibilità ai territori “di poter esprimere in maniera chiara e libera il proprio voto, stigmatizzando che i candi dati sono scelti nelle segreterie dei partiti, catapultati in territori che non conoscono, perché non vi risiedono; “per giochi politici ven gono catapultati in altre realtà” e ciò genera sfiducia e disaffezione negli elettori. Ricorda che anni fa, quando vigeva il “mattarellum”, si formò il collegio Casoria – Fratta in cui i deputati erano punti di riferi

mento per l’elettorato di quell’area territoriale, “oggi ciò non avviene più, i collegi sono ampi e i depu tati eletti non potranno seguirli tutti, inoltre anche i consiglieri comunali, gli assessori e i sindaci sono meno coinvolti in questa leg ge elettorale. Io spero che essa sia cambiata, all’inizio, però, della prossima legislatura, non al termine di essa”. Dopo che Troise e Tignola,con l’ausilio di un riqua dro a corredo dell’articolo poc’an zi citato, commentano brevemente il Rosatellum - sistema misto mag gioritario /proporzionale, nel quale si potrà tracciare sulla scheda un segno sul nome del candidato del collegio uninominale, oppure su una delle liste che lo sostengono, o entrambe le cose, ma non sarà possibile il voto disgiunto – si passa a fare il punto della situazio ne a Casoria rispetto ai Pics (Piani Integrati Città Sostenibile) illustra ti dalla dott.ssa Tommasina D’Onofrio, Assessore all’assetto del territorio, nell’intervista a Troise su Nano Tv ed elaborata per Caso riadue da Maria Cristina Orga. All’ass. D’Onofrio, l’ospite ri serva parole elogiative, “prezio sa risorsa di quest’Amministra zione” per l’importante lavoro che sta svolgendo e afferma che “i Pics rappresentano il vero punto di svolta della Città, ma anche dell’Amministrazione a guida Bene. Certo, ci sono delle difficoltà operative,legate anche

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ad errori che vengono commes si dall’Amministrazione, dalle mancanze del Sindaco e dai con siglieri, però l’abnegazione e la tenacia dell’Assessore unite alla serietà dell’impegno del Sindaco e dell’Ufficio tecnico, capitanato dal dirigente Salvatore Napolitano, mi fanno ben sperare che i progetti saranno portati a termine. Proprio nei giorni scorsi ho avuto un’interlocuzione con il dirigen te Napolitano, il quale mi diceva che per fine anno potranno già iniziare le gare d’appalto per alcuni cantieri importanti e, quindi, da lì ci sarà veramente la svolta per il nostro territorio oltre a tutta una serie di attività che si stanno svolgendo”. Tra esse, sottolinea, la soluzione definitiva per il parco Bontempo, su cui Troise ha scritto diversi articoli. “A fine settembre” annuncia Tignola “arriveranno i fondi regionali, perciò il Comu ne avrà la possibilità concreta di acquisire quel parco per dare av vio a tutta una serie di lavori già previsti e programmati. Così si darà finalmente anche dignità ai cittadini di quella zona, che negli ultimi dieci anni, per le esecuzioni immobiliari, si sono giustamente impauriti perché potevano veder si scippata via la loro abitazio ne”. A questo punto, Tignola ha puntualizzato con soddisfazione che per il buon esito della solu zione “Parco Bontempo”, si sono adoperati anche i consiglieri co

munali del PD all’opposizione, Esposito Orsino e Pasquale Fuc ci, spiegando di avere cercato, non sempre riuscendovi, di sollecitare, al di là delle divergenze di vedute a livello nazionale, una coopera zione “su alcuni temi che riguar dano il futuro della nostra Città”, punti di sintesi da perseguire a favore del Bene Comune e della cittadinanza. Aggiungo, concor dando in pieno con Tignola, che è qui che si misura l’alto valore dell’agire politico, nel superare i pur legittimi interessi di parte, operando per un fine più grande, ossia per i bisogni e le esigenze della collettività, soprattutto delle persone vulnerabili e fragili, per le quali massimo deve essere l’inte resse della classe dirigente locale, una indiscussa sovranità su tutte le altre visioni, comprese anche l’af fermazione e l’avanzata del pro prio partito. Oggi, in un periodo difficile di smarrimento e di animi particolarmente cinici e aspri per problemi causati dalla pandemia, dalla guerra e dalla crisi energeti ca, occorre che tutti, a cominciare dai decisori politici, si esercitino nell’arte della mediazione, del dialogo costruttivo, dove ognuno perde qualcosa di sé pur di giun gere a qualche obiettivo di grande valenza sociale. In tale ottica, op portuno è stato l’appello di Troise agli esponenti del PD locale a par tecipare al suo programma. Terminata tale parentesi prettamen

te politica, il Conduttore focalizza l’attenzione su un altro problema cittadino trattato in un articolo da Rita Giaquinto .”Edificio in via Castagna, possibili prospettive di uno spreco di danaro pubblico”. “Piange il cuore” commenta Ti gnola “nel vedere questa come tante altre situazioni dove è evi dente lo stato di abbandono. Cosa, poi, accade? Che in quella zona ci sono tanti ragazzi senza luoghi di ritrovo. Dispiace vedere che gli unici punti di ritrovo in Città siano i bar. Anni fa, io avevo pro posto un centro di aggregazione per giovani, qualcosa che rendes se viva anche la speranza in una zona come il quartiere Castagna che necessita di un’area di ritrovo. Bisogna lavorare tanto in tal sen so. Noi, come Amministrazione, ci siamo trovate davanti tante, troppe difficoltà. Io sono stato assessore all’Ambiente, credo di avere fatto qualcosa di buono, ma non posso essere soddisfatto. C’è bisogno di un’attività continua su tanti pro blemi. Fortunatamente, il PNRR e i bandi messi a disposizione dei Ministeri potranno consentire l’at tuazione dei progetti messi a punto dall’Amministrazione”. Al riguar do, Troise pone in rilievo l’impor tanza dell’edificazione dell’asilo nido in via Castagna, assicuran do la presenza delle telecamere di Nano Tv nel riprendere l’avvio dei cantieri e l’inaugurazione della scuola, come successo con l’asilo

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Piazza Benedetto XV, 5/A 80026 Casoria (NA) itegas.srl@libero.it Tel. 081. 757.31.07 338.490.71.90 339.415.87.00

nido comunale in via I Maggio ad Arpino, gestito con perizia da Al fonso Fiumarelli. Ma fin quando, rimarca Troise, ciò non avverrà, continua sarà la nostra attenzione e le critiche, se ne occorrono. Altri due argomenti trattati sono introdotti da due articoli, il pri mo, di M. C. Orga, sullo scempio dell’edificio comunale di via Po, “comprato per due miliardi di lire più IVA”, il secondo di Chiara D’Aponte riguarda “Lo sperpero di denaro pubblico: chiuso il Municipio ad Arpino” il Condut tore pone l’accento sul fatto che “per anni é stato occupato dagli Assessorati alla Pubblica Istru zione e all’Assistenza sociale. Fu chiuso dalla commissaria Riccio, Fuccio avrebbe voluto utilizzar lo per la sede dei giudici di pace delle due città confinanti, Casoria e Afragola, ma non se n’è fatto niente. Dicono che sia stato messo in vendita, ma non è stata avanza ta nessuna offerta”. Altro artico

lo, scritto da Chiara D’Aponte, riguarda “Lo sperpero di denaro pubblico” per la chiusura del Mu nicipio di Arpino”. Rispetto all’e dificio di via Po, Tignola auspica che si possa realizzare l’idea di uti lizzarlo per i giudici di pace delle due città, mentre per la chiusura del Municipio risponde alla cri tica dell’opposizione, secondo la quale “è stato tolto un presidio di Ente comunale”. Ecco quanto soso stiene: “Per chiarezza, ad Arpino ci sono gli uffici di questi settori: Lavori Pubblici, Urbanistica, Am biente, Patrimonio, Tributi. Certo, è una frazione che ha mille proble mi, Arpino non è un’isola felice”, lasciando intendere che non è poi grave la questione “chiusura” ri spetto ad altri problemi che rive stono carattere d’urgenza. Replica Troise osservando che la mancanza di sicurezza dei dipendenti e degli utenti non è per lui una motivazione valida per chiudere l’edificio. Anche sull’abbandono

degli edifici di via Po, Troise mo stra, ancora una volta, il suo fermo dissenso sul modo con cui Fuccio ha gestito la questione, estendendo le sue critiche anche all’attuale sin daco Bene. “Io non so” ha chiosato “come facciano i due a dormire la notte, rispetto alla gestione degli edifici di via Po e di via B. Croce”. Sull’ultimo argomento riguardante la gestione dei parchi e delle ville di Casoria, oggetto di un articolo di Angelo Vozzella, Tignola ha espresso il rincrescimento per lo stato di incuria in cui versano par chi pubblici e ville, ma la gestione spettante al Comune per renderli decorosi e accessibili, soprattutto ai bambini, è ostacolata dall’esiguità di dipendenti comunali, né, come si sa, sono possibili assunzioni essendo il Comune in dissesto. Ha concluso elogiando l’operato della precedente Ammi nistrazione per aver offerto alla cit tadinanza la possibilità di fruire del parco Michelangelo.

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IO RACCONTO STORIE magazine

L’AMORE NON LA LINGUA DELLE MADRI SÌ

Come il colore della pelle o degli oc chi. Come la latitudine in cui nascere o la nazione. Come i genitori o i parenti, non si sceglie chi amare. Si ama e basta. Quando si ama. Si ama davvero. E nul la può, come rimarcano il Sommo Vate o il leggendario drammaturgo inglese, l’ostracismo familiare e sociale laddove l’amore si impone. Piuttosto la morte che lasciarti. Piuttosto la morte che l’a biura. Piuttosto la morte che vivere in un corpo trappola che non riconosco nello specchio. Piuttosto la morte che subire lo stillicidio delle risatine ironiche o l’aggressione insensata della violenza omofobica che, quando non è armata di spranghe e bastoni o dell’ottusità del branco schiumante rabbia perché inca pace di accettare la propria vile medio crità, si arma di mouse, tastiera e social network attraverso cui odiare in pace in tranquillo anonimato. Piuttosto un fi glio drogato che ricchione, meglio una figlia violentata che lesbica e un figlio transgender non sia mai la Madonna, che non esco più di casa per lo scuor no, se non lo uccido con le mani mie. Come qualcuno peraltro fa. E ancora: niente diritti per i gay che poi, quali di ritti pretendono ancora che hanno già le Unioni Civili? Vogliono pure diventare di genitori, mo? Magari fare un figlio o diventare cogenitore di quello del part ner, o addirittura adottarne uno, che gli orfanotrofi e le case-famiglia straripano di bambini messi al mondo senza amore o dalla parte sbagliata del pianeta? Ma chiste so’ pazze! Un bambino o una bambina con due mamme o due papà si storzella pure lui o lei e che facciamo, poi? L’unica famiglia che va protetta e benedetta, sbandierata orgogliosamen

“Non c’è niente da accettare in un figlio omosessuale e niente da condannare nell’amore tra due persone dello stesso sesso”, dice la presidente di AGEDO (Associazione Genitori di Omosessuali), Carmela Smaldone, alla presentazione del romanzo di Marina Marinelli La lingua delle madri ospite della Libreria Vocali Editrice di Portici

te in pubblico e avvelenata in privato è quella composta di padre maschio, ma dre femmina e figli dall’identità sessua le certificata. Ma che pazziammo? Che schifo due uomini che si baciano in boc ca! E pure due donne! A meno che ov viamente, non stiano girando un porno ad uso e consumo del viril maschio ete rosessuale o si rotolino nel suo letto in sieme a lui. Ma quest’ultima immagine non fa schifo a nessuno, anzi, fa sangue. La verità è che l’essere umano non im para mai ad essere umano. La verità è che il 10% della popolazione italiana non è eterosessuale, anche se molti fin gono di esserlo, infelicitando la propria vita e quella di mogli, mariti e figli igna ri, per poi frequentare di nascosto i più sordidi locali. Ma la verità peggiore, che i paladini della famiglia volutamente omettono dai loro fiammeggianti comi zi come dalle conversazioni televisive o salottiere è che quel 10% (che avrebbe una rispettabile rappresentanza in par lamento, se fosse una forza politica) è composto dai figli e dalle figlie omo, bi e transessuali di rispettabili famiglie, rese tali nel sacro vincolo del matrimo nio dall’unione benedetta tra un uomo e una donna eterosessuali. Ma ahiloro, sono figli difettosi. Colpevoli di non essere conformi alle aspettative degli amorevoli genitori, anzi peggio: di es sere la loro grande delusione, lo spec chio implacabile del loro fallimento, la macchia di sporco sulla loro coscienza immacolata. E quanti padri e quante madri di non conformi vendicano que sto tradimento rinnegandoli, chiudendo loro in faccia le porte di casa e del cuo re? Quanti non sanno come affrontare il dramma di scoprire di avere messo al

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SI SCEGLIE,
MARIA CRISTINA ORGA
s.r.l. ® Via Pietro Nenni snc 80026 Casoria (Na) Via Bottaro snc 80058 Torre Annunziata (Na) Via Don Sebastiano De Rosa snc 80022 Arzano (Na)Distributori di carburanti

mondo un diverso? Come aiutare que sti infelici genitori a capire che i loro amati figli non sono colpevoli di nulla se non di voler essere se stessi e amare liberamente chi vogliono? Lo abbiamo chiesto a Carmela Smaldone, presiden tessa di AGEDO, Associazione Genitori di Omosessuali, che da anni si spende per favorire il dialogo tra genitori tra diti e figli diversi, a margine della pre sentazione del romanzo della scrittrice e storica dell’arte romana Marina Ma rinelli che la Libreria Vocali Editrice di Portici, da sempre promotrice di cultura ed eventi di rilevanza sociale e civica, ha organizzato il 17 settembre scorso. Come, quando e perché nasce AGE DO? Cosa fa e quali intenti persegue? AGEDO nasce ben trentadue anni fa al nord, per volontà di un gruppo di mam me che avevano compreso che parlare tra di loro della diversità dei loro figli le aiutava, dava loro sollievo. La sede del la Campania è sorta circa sei anni fa. Il nostro sportello è ospitato negli spa zi dell’istituto SINAPSI dell’Università Federico II, che si occupa soprattutto di cultura delle differenze nell’Orto Bota nico in via Foria 225, a Napoli e lì ci in contriamo il giovedì ogni quindici gior ni dalle 15,30 alle 18,00 e anche online ogni settimana. Riceviamo tutte le per sone che hanno desiderio di capirne di più e parlare senza essere giudicati. È uno spazio completamente libero. Potremmo definirlo un gruppo di auto aiuto?

In un certo senso. All’inizio ci sono an che le lacrime, le paure, i pregiudizi che vengono fuori, ma dopo ci rimbocchia mo le maniche per formare una società più accogliente per i nostri figli. Cer chiamo anche di arrivare nelle scuole, ma qualche anno fa era più facile, ades so meno…

A cosa attribuisce l’attuale maggiore difficoltà?

Nel tempo temo ci sia stata una chiusura su questi temi. Qualche anno fa l’omo

sessualità era compresa diversamente. Adesso si cerca, ahimé, di far passare il messaggio che i nostri figli sono diver si per scelta. Sono diversi come tutte le persone sono diverse le une dalle altre, ma non è una scelta. Si nasce non ete rosessuali e lo è il 10% della popola zione. È come nascere mancini o con i capelli rossi e non è assolutamente una scelta. E cercare di farlo passare come una colpa a noi non sta bene nel modo più assoluto.

Quanto fa paura l’attuale situazione politica nazionale e internazionale a chi agisce per affermare e tutelare i diritti?

Fa paura tantissimo. Noi confidavamo nel DDL Zan e consideriamo quell’ap plauso in aula per la mancata approva zione pieno di sangue, perché ci abbia mo letto una grave sconfitta non solo per noi, ma per tutta l’Italia, per tutte le persone perbene. È stata una gran de opportunità persa. Non è unendo le

persone che, si ottiene il cambiamento, ma si sarebbe potuto avviare un cam biamento. Sentir dire “Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno” è un incitamento all’odio, non una libera espressione del pensiero come in mala fede vogliono far passare.

Con i pochi strumenti giuridici che abbiamo a disposizione, cosa si può fare, allora?

Uscire allo scoperto senza avere aura o vergognarsi, portare la propria testimo nianza e far capire che siamo persone normali, comuni, non ci sono differen ze. E poi parlare, parlare, parlare. An che le associazioni, che sono tappabu chi: dove non arriva lo Stato, arriva il terzo settore. Ovviamente ci auguriamo che associazioni come la nostra scom paiano, perché vorrebbe dire che non ce n’è più bisogno, però dobbiamo essere realisti: la strada è ancora molto lunga, ma noi non ci fermeremo. Sono impor tanti anche i buoni libri, come quello di Marina che presentiamo stasera, che ci auguriamo leggano non solo i genitori di ragazzi omosessuali, ma soprattutto quelli che non conoscendo questa real tà, vivono di pregiudizi.

Raccogliamo anche la testimonianza di Anna Baiano, mamma AGEDO e mem bro del direttivo.

Quanto è difficile scoprire di essere madre di un ragazzo o di una ragazza omosessuale?

Molto, perché ti vai a scontrare con una società che non si è ancora evoluta, pri gioniera degli stereotipi, dove l’omofo bia, e le cronache ce lo raccontano tutti i giorni, è diffusa.

Secondo lei, perché è così diffusa l’o mofobia?

Perché c’è ancora troppa ignoranza. Perché fa tanta paura l’amore omo sessuale? In che modo minaccia la stabilità della società?

La paura è figlia dell’ignoranza. Chi si oppone all’amore omosessuale e non vuole riconoscergli pari dignità di quel

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lo eterosessuale pensa che omosessuali non si nasca ma si si diventi e forse teme di contagiarsi.

Qual è stata la sua maggiore difficoltà quando ha scoperto di avere una figlia omosessuale?

Il senso di inadeguatezza. Io, come tan ti, sono cresciuta con lo schema mentale della famiglia tipo uomo-donna, mentre invece mi sono resa conto che anche due donne o due uomini si possono amare, volersi sposare e avere figli. Perché no?

Chi lo stabilisce questo? Non è detto che una coppia etero a livello genitoriale sia migliore, assolutamente. Non ci crederò mai a questa cosa.

Come ha conosciuto AGEDO e cosa l’ha spinta ad entrare nel direttivo, quindi all’attivismo?

Ci sono arrivata in un momento in cui avvertivo un gran senso di inadeguatez za, dopo il coming out di mia figlia: nei suoi confronti non è mai cambiato nul la, ma io mi sentivo inadeguata e avevo bisogno di raccontare, di confrontarmi con qualcuno che mi capisse. Smanet tando su internet ho trovato il numero di telefono, ho chiamato, ho parlato con uno sconosciuto come se ci conoscessi mo da chissà quanti anni e da lì poi si è aperto un mondo. Si è creata una bella famiglia: siamo in prevalenza mamme, ma ci sono anche alcuni papà e condi vidiamo l’amore incondizionato per i nostri figli, ma anche il bisogno di con frontarci. Nei nostri incontri c’è molto amore, molta disponibilità, ascolto. In AGEDO nessuno è mai giudicante.

L’emozione è intensa, il coinvolgimento pieno, arrivano al cuore puro amore ed empatia e la forza di chi non ha paura di combattere il buio portando la luce e non si arrende, perché è dalla parte giusta della Storia. Emozionata, nell’ascoltare queste testimonianze è anche Marina Marinelli, storica dell’arte e scrittrice, che è venuta da Roma a Portici su invito di Carmela ed Anna per raccontare, nel suo secondo romanzo, La lingua delle

madri un’intensa storia d’amore nel Sa lotto della Libreria Vocali Editrice. Cosa l’ha portata dall’arte alla letteratura? Come ha incontrato AGE DO? E perché, pur non vivendo que sta realtà, ha scelto di raccontare il dramma di una madre che scopre che il suo unico amatissimo figlio è omo sessuale nel peggiore dei modi, cioè quando, coinvolto in un attentato a Parigi, rischia la vita in un letto di te rapia intensiva?

Dalla storia dell’arte alla letteratura il passo è breve, perché la mia attività principale è sempre stata la divulgazio ne e la narrazione ha grande importan za. Come scrittrice non guardo tanto alla mia materia, quanto alla realtà. Sono arrivata a questo tema perché ho conosciuto tante situazioni di genitori che hanno figli omosessuali e ho visto tanta impreparazione, mancata acco glienza e sofferenza da parte dei figli. Io non faccio politica, né volontariato o at tività sociali in cui esprimermi e quindi ho pensato che il mio strumento poteva essere quello di raccontare una storia, dare una mia testimonianza. Sono arri vata ad AGEDO su suggerimento di una persona e inizialmente mi è servita per la mia documentazione. Le testimonian ze dei genitori AGEDO mi hanno aiuta to ad entrare in punta di piedi in questo mondo che non conosco in prima perso na, ma nel quale volevo immedesimarmi e dare il io contributo. Ho fatto quattro viaggi in quattro re gioni diverse dove ho presentato il li bro: Lazio, Veneto, Friuli e adesso la Campania e tutte la mamme AGEDO che ho incontrato sono donne fuori dall’ordinario: donne che hanno vo luto informarsi e accettare i figli non solo amandoli, ma anche preparandosi. Donne che hanno sicuramente sofferto, ma che hanno trovato nell’attivismo una ragione per se stesse e per i figli. Que sto mi ha molto colpito, restituendomi la giustezza di questo argomento, che per

me era estraneo. La madre che raccon to nel libro, Irene, è una donna che si porta dentro dei vuoti d’amore e a causa di un’educazione molto tradizionalista soffre tremendamente nello scoprire l’o mosessualità del figlio, la vive come un tradimento.

E come in tutti i rapporti d’amore, il tradimento è un fattore scatenante di crisi e di disamore, quindi Irene compie tutto il percorso, dal riconoscimento di questo amore viscerale ed empatico, co mune a molte mamme mediterranee per il figlio maschio unico e poi, attraverso la demolizione di questo amore, ritro verà se stessa, curerà le proprie ferite e sarà pronta a trovare il suo Luca in un’altra dimensione di vita, di contenuti e di sentimenti reali ed autentici che de vono necessariamente rispettare l’altra persona coinvolta, anche quando queta è tuo figlio.

Quanto un libro come il suo può aiu tare non tanto chi vive questa realtà quanto chi la respinge?

Irene all’inizio respinge l’omosessualità del figlio, ma intorno a lei c’è un coro di personaggi, in una sorta di tragedia greca e ognuno ha il ruolo dell’interlo cutore di Irene.

Quindi la persona che non è realmente coinvolta può trovare le diverse forme di pensiero e di accettazione verso un tema così importante ed attuale. Io mi auguro che La lingua delle madri sia soprattutto una chiave che si traduca poi nel riconoscere che c’è necessità di lavorare sui diritti, di lavorare politica mente e soprattutto, che la diversità non deve far paura, qualunque essa sia. Noi purtroppo siamo in un momento stori co nel quale siamo fagocitati dall’idea della Grande Bellezza, facciamo di tutto per essere belli perché, secondo il mo dello greco, se sei bello sei anche bravo e nel momento in cui una cosa è ritenuta brutta, diventa automaticamente cat tiva. Dobbiamo risintonizzarci su altri canali.

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10 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022 FIORE DECISAMENTE ISA LA POLITICA FIORELLA ZABATTA Il 25 Settembre alla Camera dei Deputati vota Settembre al Senato vota Barra il simbolo Scheda rosa CHE SA COSA FARE Mandatario elettorale: Agostino Galiero il simbolo Scheda gialla Mandatario elettorale: Aldo Di Mascio MESSAGGIO ELETTORALE

ANTONELLA CIARAMELLA E IL PARTITO DEMOCRATICO ALLE PROSSIME ELEZIONI

In una delle ultime puntate de LA COPERTINA dedica ta alla prossima tornata elet torale, il Dir. Nando Troise, sulla rete web NanoTv, dà il benvenuto ad una ospite a lui particolarmente cara, Anto nella Ciaramella, esponente casoriana di spicco del Par tito Democratico. Dopo aver ricordato il padre, Mauro Ciaramella, uno dei presi denti più cari che il Dir. Troi se ha avuto nella sua lunga carriera calcistica, ed il fra tello Stefano, suo calciatore, classe ’84, atleta di grande fisicità e qualità calcistica, il dibattito politico entra subito nel vivo, quando il Diretto re chiede alla Ciaramella di commentare i quattro punti del programma politico di Severino Nappi , e quindi della Lega : la pace fiscale, pensioni con quota 41, sicu rezza, condono edilizio. Il commento della Ciaramella ci fa entrare immediatamen te nelle diversità di vedute, ma soprattutto di prospettive, delle coalizioni protagoniste del prossimo 25 settembre :

“Questi quattro punti parla no ad un Paese vecchio: la Destra si rivolge ad un Paese che guarda al passato; invece il PD, il partito di Centro-Si nistra, che, come recita il suo simbolo, è per un’Italia più democratica e progressista, vuole parlare ad un’Italia da fare e non da conserva re. Per fare una nuova Ita lia bisogna guardare avanti, e quindi dobbiamo parlare dei giovani. E non possiamo parlare dei giovani se non ci preoccupiamo del lavoro e di dare loro una pensione. Noi dobbiamo fare una scelta: o assicurare una pensione per tutti, o pensare solo a quel li che già ce l’hanno, cosa che mi sembra egoista non solo da parte di una propo sta politica, ma da parte di un Paese intero che afferma solo a parole di avere a cuore la nuova generazione ma che nella pratica pensa solo a sé stesso. Dobbiamo garanti re a tutti diritto di lavoro e pensione. Quando una ge nerazione pensa alla propria autoconservazione e non alla

prossima generazione, allora toglie il futuro ai propri figli, ai propri nipoti, al proprio Paese”. L’Italia democra tica della Ciaramella è una nazione che deve tenersi in sieme tra regioni diverse, età diverse, lavori e condizioni socio-economiche diverse: è giusto che chi ha di più deve sostenere chi ha di meno, ma chi ha di meno deve sapere di poter entrare nel mondo dignitoso del lavoro, e non di essere sostenuto a vita.

Chi è Antonella Ciaramel la? E cosa ha fatto in questi cinque anni di Consiglio Regionale?: “Sono sempre contenta quando negli incon tri non solo politici ma anche professionali le persone mi fanno i complimenti per il mio curriculum, perché mi fa piacere sapere che c’è chi vede il mio percorso, facendo così le dovute differenze con chi si improvvisa. Nonostan te le mie diverse esperienze formative, ancora mi chiedo se sono all’altezza: tutti i giorni ricordo a me stessa i miei limiti, non per frenarmi

ma per migliorarmi. Soprat tutto chi è in politica, secon do me, deve migliorarsi con tinuamente per poter essere un reale riferimento per gli altri. Io ho lavorato sia nel privato che nel pubblico pri ma di approdare al Ministero dello Sviluppo Economico, dove mi sono occupata di concorrenza, tutela dei con sumatori e incentivi alle im prese fino al 2015, anno in cui sono stata eletta al Con siglio Regionale. Mi sono oc cupata di settori industriali, vertenze di lavoro, in primis quella dell’ex Montefibre di Acerra: ricordo che mi di cevano che era una vicenda impossibile, ma decisi di in contrare le persone coinvol te, anche perché secondo me chi fa politica deve sempre metterci la faccia.Tutto il no stro impegno sulla questione ha portato alla possibilità di avere una mobilità in deroga, riuscimmo ad avere l’ultima tranche degli ammortizzatori , per garantire a quelle per sone un sostegno e riportare quell’area ad avere carat teristiche potenzialmente in teressanti per gli investitori. Prendo ad esempio questa battaglia perché è stata em blematica: abbiamo impie gato tre anni per ottenere qualche risultato, perché le cose non si risolvono in breve tempo, soprattutto se incan crenite. Far riconoscere l’a rea di crisi, prima semplice e poi complessa, ha garantito agli ex lavoratori della Mon tefibre la mobilità in deroga. Abbiamo cominciato a riqua lificare quell’area che può essere proposta per investi menti perché beneficiaria di agevolazioni. Ma fino a che

11VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022 RITA GIAQUINTO

non avremo raggiunto il tra guardo di riportare il lavoro in quei territori, per me la questione non sarà mai defi nitivamente chiusa”. Ritorniamo alle elezioni di domenica 25 settembre: “Innanzitutto, visto il pro liferarsi di liste civiche, in vito i cittadini, non solo di non astenersi, ma anche di andare a conoscere i candi dati e gli esponenti delle li ste, perché quando mettiamo una “X” sulla scheda, stia mo portando in Parlamento quelle persone che si occupe ranno della nostra vita. Non dimentichiamo che in Parla mento non si va per la buca o per il problema quotidiano ma per programmare, piani ficare, guidare l’intero Paese verso una direzione che è o quella dello sviluppo o quella della conservazione. Non so a quante persone piace l’I talia così come è. Personal mente, non sono soddisfat ta: vorrei che fosse vivibile, sicura, curata, speranzosa e che guarda al futuro e non che si protegge le spalle”. Perché votare il PD ? : “Vo tare il PD perché non è un partito di qualcuno ma è di tutti; anche quando ci sono gli scontri, c’è confronto; i segretari cambiano, si eleg gono, quindi possiamo anche migliorarlo e lo si fa parte cipando, perciò ho accettato di partecipare: la proposta

è arrivata dai circoli ed è un onore sapere che la gente mi ritiene degna della loro fidu cia. Bisogna sempre saper dimostrare con i fatti che si crede in qualcosa, ed io darò sempre una mano alla mia comunità di compagni e ami ci di partito. Fino a quando i cittadini lo vorranno, farò di tutto per essere un punto di riferimento ed un esempio per loro”.

C’è una grossa polemica all’interno del PD sulla re cente candidatura del Ministro allo Sport Vincenzo Spadafora: tra tante figure eccellenti è stato scelto un esponente di un’altra lista, Impegno Civico. Come la vedi questa polemica ? : “Innanzitutto ci tenevo a ri cordare che il PD a Casoria ha una sua sede, in via Pio XII n.114 dove invito tutti a venire. Vorremmo essere un riferimento concreto sul territorio. Vengo alla tua punzecchiatura : non c’è nessuna polemica, solo una considerazione ma che non riguarda Spadafora ma la scelta del criterio delle liste.

In un primo momento, c’è stato un grande malconten to, ma non solo nel PD, ben sì in tutti i partiti, per come sono state formate le liste: molti esponenti nazionali sono stati candidati anche nei territori non propri, per effetto della riduzione dei

parlamentari (200 in meno), e quindi ci sono territori che non avranno rappresentan ti. Come PD, avremmo do vuto avere più candidati di altri partiti, e se c’è un po’ di amaro in bocca è proprio quello di non avere una coa lizione più ampia. Il mio in vito è di non astenersi, altri menti qualcun altro sceglierà per noi e questo potrebbe non piacerci. Ricordo che i sim boli della nostra coalizione sono quattro partiti : Partito Democratico, Impegno Ci vico, Più Europa e Sinistra italiana e Verdi - riuniti in un’unica lista; inoltre, nella nostra lista del PD abbiamo i nostri compagni di sempre Articolo 1 e LEU, Liberi e Uguali, con cui, in realtà, siamo sempre stati un unico progetto, condividendo tanti punti programmatici”. Come è possibile che possa nascere un Governo il 26 settembre? : “Ritengo che questa Destra sia pericolosa non per la democrazia ma per la sua ricetta politica se condo la quale sembrerebbe che l’Italia sia un Paese che sta talmente bene che può permettersi di non guardare al futuro, perché siamo tal mente sviluppati che andia mo bene così come stiamo. Il Paese, per certi versi, è già più avanti, siamo noi che siamo rimasti indietro e non abbiamo un’organizzazio

ne tale che riesca a gestire questo cambiamento: non ci sono leggi a tutela di una società che protegga tutti i cittadini, qualsiasi sia la pro pria inclinazione, la condi zione socio-economica, etc. Ed ecco che c’è il caos. La partita si gioca negli unino minali: nel nostro collegio, sono candidati Vincenzo Spadafora per la Camera e Davide Crippa per il Senato. Dobbiamo sostenerli perché ogni uninominale in più che risciamo a guadagnare, vuol dire maggiore forza in Par lamento per poter rappre sentare il Paese. Si riuscirà ad avere il 51%? Questo lo decideranno gli elettori e poi ricordiamoci che le elezio ni non si vincono con i son daggi. Il partito che ha una vera maggioranza in questo momento è l’astensionismo che, unito agli indecisi, farà il Governo. E’ per questo che invito ad andare a votare, e a chi è indeciso di informarsi ed esprimere la propria pre ferenza, perché è da loro che dipende il Governo che avre mo nel nostro Paese. Laddo ve c’è da risolvere problemi importanti, il PD è sempre pronto a dare la sua soluzio ne, quando c’è da decidere il PD si spoglia di qualsiasi propaganda e populismo, si scorcia le maniche e scrive programmi, proposte, solu zioni a beneficio di tutti”.

12 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022

MARIANNA RICCARDI:” METTO AL CENTRO

LA MERITOCRAZIA E LE OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO”

La sua storia politica par la per Lei. È già da un po’ donna delle istituzioni.

In quanto facente parte dell’amministrazione locale Lei ha svolto e svolge il compito durissimo di risol vere i problemi quotidiani dei cittadini. Quanto è pe sante e quanto è, però, gra tificante tutto questo?

Più che pesante lo definirei impegnativo, anche perché certe cose non dipendono solo dall’ambito locale. E spesso è complicato dover far capire ai cittadini che le amministrazioni locali pos sono intervenire solo fino ad un certo punto. Dall’al tro lato il fatto di poter ogni giorno essere in prima linea rende il tutto molto grati ficante. Le problematiche, quando le tocchi con mano, diventano anche un pò tue e quindi sei stimolata a risol vere con più impegno.

Un passato in IDV un presente nel Terzo Polo con Calenda e Renzi. Quali sono i punti di forza di questa coalizione? Cosa, a suo avviso, rende vincente que sto particolare matrimonio politico? Insomma perché, secondo Lei, gli elettori do vrebbero scegliere il Terzo Polo?

Riprendo una frase che ab biamo usato molto in questa campagna elettorale: mentre gli altri parlano alla pancia noi cerchiamo di far ragiona re con la testa. Più che ‘terzo polo’ noi siamo un polo al ternativo perché rifuggiamo

dagli opposti populismi.

E’ facile prendere il 20% promettendo tutto a tutti, più difficile essere una forza po litica credibile che parla con visione del futuro.

Il matrimonio politico tra Renzi e Calenda può sembra re a prima vista forzato, in realtà è molto più naturale di quanto sembri. Perché alla base appunto ci sono idee ed una visione del futuro che, a guardare i programmi degli altri partiti, pochi hanno. Può illustrarci i punti salienti del programma po litico che state portando avanti?

Il nostro programma può es sere riassunto in due grandi punti: meritocrazia e oppor tunità. Siamo un paese che non dà opportunità e so prattutto che non riconosce meriti. Le nostre proposte politiche sono improntate a mettere al centro questi due

grandi assenti nell’Italia di oggi. Tutto questo partendo da un punto fondamentale: l’attuazione “senza se e sen za ma” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il più ambizioso programma di modernizzazione che il no stro Paese abbia mai visto, un’occasione anche per in tegrare il nostro paese nella dimensione europea. Abbiamo tre obiettivi gene rali: favorire una crescita economica inclusiva e soste nibile, allargare le opportu nità per tutti e semplificare radicalmente la vita ai citta dini.

Lei è in lizza per un posto alla Camera. Se dovesse arrivare a Roma (e glielo auguriamo) quali sono le cose che vorrebbe fare per cambiare questo paese?

Torno al discorso di prima: meritocrazia e opportuni tà. Declinandole però, nel

lo specifico, alla realtà del nostro collegio. Qualora gli elettori e le elettrici doves sero premiarmi, porterò con me anche la specifica realtà del mio collegio. Casoria è una realtà emblematica del la dimensione che viviamo nel nostro Sud. Ecco, io cer cherò di fare in modo che i tantissimi ragazzi e le tantis sime ragazze di questa città, e delle realtà come Casoria, possano appunto avere op portunità e vedere realizzata una vera meritocrazia. Questa intervista verrà pubblicata venerdì matti na. Vorrei che lanciasse un messaggio agli elettori per convincerli a recarsi alle urne e per evitare il dram matico fenomeno dell’astensionismo.

Se dovessimo vincere con un’astensione alta sarebbe una vittoria a metà. E lo stes so vale per gli altri partiti e gli altri candidati. Un’asten sione alta indica la perdita di fiducia da parte del cittadino nella politica.

E questo, indipendentemen te dai risultati dello spoglio, non può che costringerci a farci domande. Io spero che i cittadini casoriani capisca no l’importanza del processo democratico, l’importanza del voto e della rappresen tanza.

Indipendentemente se il Ter zo Polo prenderà il 20% o l’1% mi farebbe molto piace re vedere una grande parte cipazione da parte del corpo elettorale.

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CHIARA D’APONTE
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14 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022MESSAGGIO ELETTORALE

COME SARÀ IL PARCO DI VIA BOCCACCIO?

Un cuore naturale e sociale tra i confini ridisegnati dell’area metropolitana

“Reinventing the fringe”. Reinventare i margini, ridisegnare i confini. Era que sto il titolo del progetto Urbact III, cui ha partecipato Casoria dal 2015 e che ha preparato il terreno per una serie di azioni successive, come la realizzazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC), il Piano di Azione Locale (PAL), l’inter cettamento dei fondi PICS (Programma Integrato Città Sostenibili).

Uscire dallo schema della ‘vecchia piaz za centrale’ ed estendere la vivibilità a nuovi orizzonti, avviando un processo di partecipazione, rigenerazione e tra sformazione urbana. Si è immaginato la Casoria del futuro come un grande ‘bosco periurbano’, con la nascita di nuovi centri, magari nel verde, collegati da piste ciclabili in una visione unitaria d’infrastrutture e servizi.

Lo spostamento di questi confini, la na scita di nuovi poli attrattivi, in una città che parla anche tanto di ‘turismo’, sono in parte già avvenuti negli ultimi anni, visti i primi risultati di questo grande processo di trasformazione e, soprat tutto, grazie all’impatto sociale e anche mediatico dell’uso collettivo del verde di via Boccaccio, che seppur in maniera non formalizzata, ha attirato ricercatori, viaggiatori, curiosi, da ogni parte della Regione e del mondo e macinato, anno dopo anno, eventi culturali di rilievo internazionale e nazionale, mostran do quale può essere il potenziale di un luogo quando esso diventa un ‘bene co mune’. Non a caso, fin dai documenti di Urbact come il “gebundeld” sulla stra tegia futura e dal progetto di fattibilità tecnico- economica del PICS (elabora to P8.R), finanche nel PAL, l’uso dello spazio da parte degli attivisti e delle atti

viste viene riconosciuto e valorizzato al fine di coinvolgere la comunità territo riale nella fase di progettazione e futura gestione del parco.

Tra i dieci interventi previsti dal PICS, quello del “Parco Boccaccio”, o meglio conosciuto come “Terranostra”, sembra essere quello più in ritardo sulla tabella di marcia, sarà forse perché è tra i più rilevanti o perché le caratterizzazioni ambientali erano propedeutiche al pro cedimento, quindi hanno richiesto più tempo. Fatto sta che la nomina provvi soria, quasi definitiva, del progettista esecutivo è avvenuta e, in attesa di co noscerne il nome e di conoscere gli esiti dei rilevamenti, viene proprio da chie dersi: come sarà questo parco?

Anche il sindaco Raffaele Bene, nel cor so dell’evento “Seminare beni comuni” organizzato da Terranostra in collabora zione con il Diarc (la facoltà di archi tettura Federico II) e l’osservatorio sui beni comuni, ha detto di non aver pro blemi nel definire il parco “Terranostra” e di voler indirizzare la progettazio ne verso i bisogni e le idee di chi quel parco lo ha vissuto e sognato in questi anni, “naturalmente coinvolgendo tutta la popolazione e lavorando nei confini consentiti dalle norme” … Allora quali sono questi sogni? E quali le certezze, stando agli indirizzi progettuali preesi stenti?

Il futuro parco si trova nei pressi della stazione, vicino alle rampe autostradali e alla zona del ‘Cantariello’; è un ex-

deposito di carburante dell’aeronautica militare, con due piccoli casotti e 27mila metri quadri di verde, circondati da un muro di cinta in cemento armato e col filo spinato; due grandi cisterne di car burante interrate che, stando alle analisi effettuate dalla popolazione nel 2015 e molto probabilmente anche agli ultimi rilevamenti ufficiali, non hanno prodot to un inquinamento dell’area tale da in terdirne l’utilizzo; nelle aree circostanti, i binari della rete ferroviaria, un’altra area verde abbandonata tra via Alfieri e via Calvanese, le palazzine e una serie di recinti e aree negli anni occupate e lottizzate dai cittadini.

Stando al progetto d’indirizzo scritto nei PICS, le mura perimetrali verrebbero abbattute unendo così l’area al verde di via Calvanese, facendo un unico grande spazio che dalla stazione arriva alle pa lazzine. L’area verde verrebbe suddivisa

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in varie grandi ‘aiuole’, magari ognuna ideata per delle attività particolari. Sono previste aree per la coltivazione e per fare mercatini, spazi al riparo per eventi e dibattiti, stradine ‘panoramiche’. In prospettiva, ma non coperto dai due milioni del progetto, un passaggio so praelevato potrebbe unire il parco di rettamente alla stazione, ma sarebbe già importante una buona segnaletica per raggiungere il parco in sicurezza e a pie di (cosa attualmente difficile, visto che il cancello d’entrata vige su un tratto di strada con scarsa visibilità e pericoloso). Nel sito è presente una vegetazione mediterranea molto ricca, con alberi

e arbusti come sambuchi, pini, pioppi, robinie, meli, noci, fichi e tante erbe e fiori spontanei come il rovo selvatico (che fa le more), piantaggine, rucola, iperico, menta. A tutto questo, la cura del verde da parte della popolazione ha aggiunto negli ultimi anni un frutteto da oltre sessanta alberi di numerose varietà (pesche, pere, albicocche, prugne, mele, nocciole…), un pioppeto di centinaia di esemplari per sperimentare la fitode purazione, e poi ulivi, palme, cipressi e tanti altri.

La descrizione del verde presente (ad esempio, esiste nel retro di una collinet ta un vero e proprio boschetto!) è impor

tante per dare la dimensione di quanto quest’area già così com’è risulti un dono prezioso per tutta la città e per il futu ro dei suoi abitanti. Una delle richieste principali della comunità di Terranostra (e sembra anche essere la volontà dei progettisti) è infatti quella di non abbat tere nessun albero e di non invadere lo spazio con opere inutili o che vadano a ledere in qualsiasi modo l’ecosistema preesistente. Questi ed altri sono i pare ri emersi da un questionario d’inchiesta proposto alla cittadinanza.

Prima di ogni adattamento per l’utiliz zo sociale e senza guardare allo spazio come una tabula rasa, è bene dunque che si mantenga il rispetto per la natu ra e per la storia dei luoghi. L’indirizzo progettuale, pur prevedendo una rampa lunga settantacinque metri e interventi ‘più invasivi’, può essere modificata in tal senso dalla progettazione esecutiva, magari grazie a un proficuo dibattimen to pubblico, così da donare un parco in sintonia con la natura e in attivo contat to con la comunità cittadina… facendo sì che non sia solo un gioiellino per ar chitetti e ‘decoratori urbani’, bensì un posto con un’anima, che sappia donare alla città frutta in abbondanza, progetti agricoli e sociali, momenti conviviali, lavoro senza sfruttamento e in comu nità, luoghi sicuri e curati, alternative aggregative e culturali, insomma che sia un parco veramente attrattivo per tutta la provincia, un luogo centrale per la vita e il benessere di tutta la cittadinanza.

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IL NAPOLI È UNA SQUADRA DI CARATTERE, RIMONTE E MATURITÀ

Per arrivare lontano ad una squadra ser ve tutto: capacità di soffrire, attenzione in fase difensiva, maturità nella gestione dei momenti. È troppo comodo pensare di essere sempre nella propria comfort zone, con le partite che si mettono bene. La forza si vede nelle difficoltà e il Na poli sta dimostrando grande carattere, trovando finora nell’entusiasmo, nelle certezze riguardo a gioco e organizza zione tattica trasmesse da Spalletti, nel le qualità dei singoli, le soluzioni per la perdita d’esperienza e di vissuto rispetto alla scorsa stagione. Bisogna capire sul lungo periodo, nei momenti decisivi, quando il pallone scotta davvero ma nel frattempo carpe diem, il Napoli ha ritro vato il gusto della gioia dopo mesi “tos sici”, tra la fine dello scorso campionato e l’estate molto movimentata.

Il Napoli a Milano ha vinto da squadra completa, ha fatto fatica nei primi venti minuti con i rossoneri che soffocavano la costruzione del gioco, con Lobotka che ci ha messo un po’ di tempo per li berarsi nelle posture e nell’orientamento del corpo dalla pressione di De Ketelae re. È stato sempre dentro la partita, non ha mai sbandato, c’è stato il contributo di Meret, finora la favola più bella. Ha avuto la forza di farsi scivolare addosso un’estate da precario di lusso, prenden dosi sul campo la tanto agognata conti nuità da titolare nella porta del Napoli.

Il Napoli non ha fatto come l’Atalanta (che ha vinto con un solo tiro in porta) a Roma, non si è consegnato all’avversa rio per ampie parti della gara, ha trovato sempre i modi per reagire, stuzzicando per esempio nel primo tempo la mobilità di Raspadori che poche volte è riuscito

ad avere palloni giocabili, l’uno contro uno di Kvaratskhelia che ha portato a casa due cartellini gialli degli avversari. Nella ripresa il Napoli è partito meglio del Milan ed è stato premiato dal rigore, poi è arrivata la reazione della squadra di Pioli, l’infortunio di Politano, l’in gresso di Zerbin, preferito a Lozano reduce dall’influenza in un momento in cui bisognava lavorare a tutta fascia sulla spinta dei rossoneri con Theo Her nandez. Zerbin ha avuto un impatto sulla partita pesante, è stato protagonista della palla persa da cui nasce l’azione del tiro di Messias, poi ha subito l’accelerazio ne di Theo Hernandez in occasione del gol di Giroud, poteva rischiare di andare mentalmente fuori dalla partita e, inve ce, ha avuto la personalità di non farsi condizionare, dando poi il contributo d’energia richiesto dall’allenatore. Ha avuto anche la possibilità di andare al tiro subito dopo il gol dell’1-2. Spalletti ha più volte sottolineato il defi cit di vissuto rispetto ad un anno fa ma il Napoli sta impressionando per lo spirito, la forza emotiva reagendo ai momenti difficili. Che riuscisse a sviluppare una buona identità di gioco era prevedibile, l’hanno messa in mostra spesso le squa dre di Spalletti, che avesse trovato sul mercato dei giocatori validi come Kim e Kvaratskhelia è parso evidente (stanno andando oltre le più rosee aspettative), ma che avesse subito la personalità di uscire dalle difficoltà è un dato impres sionante.

Gli azzurri sono passati già per diversi stress test, a Verona alla prima di cam pionato dopo un approccio da dominato ri del campo hanno subito il gol d Lasa

gna, a Roma contro la Lazio il Napoli ha ribaltato una partita con una mezz’ora impressionante tra la fine del primo tem po e la fase iniziale del secondo. Non era scontato neanche superare la delusione per il rigore sbagliato da Osimhen con tro il Liverpool, a Glasgow per il dop pio errore di Zielinski dal dischetto o lo shock del pareggio di Giroud con inerzia a favore dei rossoneri. In serie A soltan to l’Udinese e il Milan hanno recuperato più punti da situazioni di svantaggio. Ne è uscito fuori con le qualità tecniche, l’organizzazione tattica, lo spirito di sa crificio, il coraggio a volte anche smisu rato, come quando all’85’ sulla traversa di Kalulu a San Siro ha rischiato di su bire la rete del 2-2 sugli sviluppi di una ripartenza nata per un pallone perso al limitee dell’area avversaria. È un lavoro di valorizzazione dei singoli attraverso l’atteggiamento collettivo che fornisce nuovi numeri e spunti signifi cativi. Basta notare la grossa partecipa zione agli impegni delle Nazionali: sono quindici i giocatori del Napoli convocati in Nazionale, con Anguissa ed Osimhen sarebbero stati diciassette. Un’altra bel la storia riguarda Mario Rui che a causa dell’infortunio di Raphael Guerreiro del Borussia Dortmund ritorna in Nazionale dopo quasi due anni.

Il Napoli adesso deve avere l’ambizio ne di non sentirsi mai pago, il 1 ottobre contro il Torino si riparte con un altro mese e mezzo d’impegni a ritmo forsen nato, con il girone di Champions Lea gue da portare avanti fino in fondo sulla scia positiva delle prime due gare e un campionato in cui c’è da combattere nel segno dell’entusiasmo.

17VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022

PUOI VOTARMI SE SEI RESIDENTE A:

Acerra - Afragola - Agerola - Arzano - Boscoreale

Boscotrecase - Brusciano - Caivano - Camposano - Capri

Carbonara di Nola - Cardito - Casalnuovo - Casamarciano

Casandrino - Casavatore - Casola - Casoria

Castellamare di Stabia - Castello di Cisterna - Cercola

Cicciano - Cimitile - Comiziano - Crispano - Ercolano

Frattamaggiore - Frattaminore - Gragnano - Grumo

Nevano - Lettere - liveri - Mariglianella - Marigliano

Massa di Somma - Massa Lubrense - Melito

Meta - Mugnano di Napoli - Nola - Ottaviano

Palma Campania - Piano di Sorrento - Pimonte

Poggiomarino - Pollena - Pomigliano d’Arco - Pompei

Portici - Roccarainola - San Giuseppe Vesuviano

San Paolo Bel Sito - San Sebastiano - San Vitaliano

Sant’Agnello - Sant’Anastasia - Sant’Antimo

Sant’Antonio Abate - Santa Maria la Carità - Saviano

Scisciano - Somma Vesuviana - Sorrento - Striano

Terzigno - Torre Annunziata - Torre del Greco - Trecase

Tufino - Vico Equense - Visciano - Volla

18 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022MESSAGGIO ELETTORALE
PER VOTARMI DEVI SOLO BARRARE IL SIMBOLO! COLLEGIO PLURINOMINALE #25settembrevotoLega Camera Campania 1 - 02 COMMITTENTE ELETTORALE EUGENIO PINELLI

IODICE: “FONDAMENTALE IL RUOLO DEI COMMERCIALISTI PER L’ATTUAZIONE DEL PNRR”

Martedì 20 settembre si è tenuta nella sala “Caduti di Nassiriya” a Palazzo Ma dama, il cuore del Senato della Repubbli ca, la presentazione del Polo Abilità Di gitali, presieduto dal Dott. Elia di Nardo ed introdotto per favorire il processo di digitalizzazione della pubblica ammini strazione in virtù soprattutto delle oppor tunità concesse dal Pnrr. Hanno parteci pato all’evento il senatore Lucio Malan, il sindaco di Oliveto Citra (Sa) Mino Pignata, l’esperto di comunicazione digi tale internazionale George Guido Lom bardi, il presidente di Fenalca Salvatore Filacchione, il Ceo di Ok Accedo Matteo Pitrelli e Alessandro Iovino, rappresen tante europeo del Museo della Bibbia. Il convegno è stato moderato e diretto da Espedito D’Antò, vicepresidente del Polo Abilità Digitali. Al dibattito ha par tecipato anche il Dott. Massimo Iodice, esperto in progettazione e rendicontazio ne dei fondi europei nonché presidente della Commissione Enti Locali per il Pnrr dell’Ordine dei Dottori Commercia listi Napoli Nord. I fondi in arrivo per i territori sono un’occasione storica, Mas simo Iodice ha raccontato l’importanza dei commercialisti riguardo al Pnrr: “Le amministrazioni comunali hanno della criticità per la valorizzazione dei fondi in arrivo a causa di problemi di personale sia a livello numerico che di competenza. I commercialisti possono essere preziosi,

Iodice (presidente Commissione Enti Locali Pnrr Ordine Dottori Commercialisti Napoli Nord): “I commercialisti possono avere un ruolo fondamentale nell’assistenza alle amministrazioni comunali per il PNRR”

avere un ruolo importante nell’assistenza alle amministrazioni comunali, lo sostie ne anche l’ultima relazione della Corte dei Conti e, infatti, occorre introdurre la spese di assistenza tecnica finanziabile all’interno del PNRR. Si sta lavorando in tal senso anche con l’Anci”. Il Dott. Iodice ha parlato anche del ri schio d’infiltrazione delle mafie in queste risorse che fanno gola alla criminalità or ganizzata. Un pericolo da evitare soprat tutto per lo sviluppo del Mezzogiorno che ha un’occasione storica e irripetibile per risolvere delle storiche criticità. Il dott. Massimo Iodice ha portato nel di

battito i contenuti appresi durante il cor so d’alta formazione in amministrazione di beni sequestrati e confiscati alle mafie presso l’Università Antonianum Pontifi cia in partnership con Feder Manager e ha esposto una riflessione che dovrebbe interessare anche il dibattito politico: “È importante porsi la sfida di tenere lon tana la criminalità organizzata da fondi essenziali per i progetti di sviluppo. Non lo dico io ma hanno compiuto un appello del genere personalità di spessore nella lotta alla mafia come il Procuratore del la Repubblica Nicola Gratteri o Catello Maresca da Napoli”.

CIRO TROISE
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20 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022MESSAGGIO ELETTORALE

LA RACCOLTA RIFIUTI IN SICILIA-PALERMO

Purtroppo abbiamo visto che i rifiuti nella nostra città si vanno accumu lando, la raccolta rifiuti non funziona. Da cosa dipende... Non si sa cosa fare Problema complesso, la raccolta rifiuti. Quello dei rifiuti a Palermo, come nel resto della Sicilia e in altre parti di Italia, è un problema com plesso. Perché ha tante sfaccettature che da un lato hanno a che vedere con il Governo. Quindi con chi de cide, però bisogna avere l’onestà di ammettere che riguarda anche la cultura ambientale e con la sensibilità ad un corretto smaltimento dei rifiuti da parte della popolazione. Che non è molto alto. È un problema complesso anche sotto il profilo contabile e finanziario. Perché la questione che tradizionalmente mette in crisi l’azienda di raccolta dei ri fiuti, è la sostenibilità, visto che la gran parte della popolazione non paga la tassa apposita (TARI).

TARI:

Questo ovviamente dovuto anche qui a mal costume: poiché un bel pò di gente che ha i soldi, non paga le tasse. Ma anche perché la città di Palermo è una città povera, quindi una par te dei palermitani non paga e avrebbe il diritto all’esenzione,

purtroppo senza averlo riconosciuto. Ma ci sono altre debolezze in que sto sistema: come la differenziata che non è presente ovunque. Però la metà delle persone che hanno questa opportunità, non la sfruttano. Quindi è un problema sia con l’utenza, sia con la direzione. Inoltre la RAP ha un problema di organico, non è in grado di garantire un servizio adeguato alla città. Poiché non assume da decenni e ha una pianta organica ridotta e con personale anziano, specialmente degli operatori ecologici. Che si occupano della pulizia delle strade e della raccolta di rifiuti ingombranti che richiede un impegno fisico non indifferente.

RAP S.P.A.:

Finalmente adesso con la RAP S.P.A. (Risorse Ambiente Paler mo) si sta cominciando a muovere i primi passi verso assunzio ne di nuovo personale, per un ricambio generazionale. Seguen do l’esempio della società di rifiuti di Napoli che ha iniziato già da un po’ di tempo e con contratti triennali, ma senza tuttavia riuscire in pieno. Poiché sembra proprio che per 70 persone che vanno in pensione, ne assumono circa 50, con un vuoto di orga nico di una ventina di addetti.

Si sì lo so che lei lo segnala sempre !! Ho ascoltato molte tra smissioni durante le quali lei chiede lo stato dell’arte! So che la ricostruzione ex novo di una scuola è una “impresa” economicamente molto impegnativa sopratutto per un Comu ne che versa in un quasi perenne stato di dissesto, ma credo anche che la chiusura di uno scuola pubblica sia uno schiaffo alla democrazia e alla libertà di scelta degli utenti. Tutto qui. Mi sono trovata a dirigere questa scuola al mio pri mo incarico e gioco forza ho dovuto immediatamente impa rare questo “mestiere” perché da sette anni ho affrontato solo emergenze e mai una giornata di “normalità”gestionale! Auspico pertanto una risoluzione della questione di Arpino nel minor tempo possibile perché sono già trascorsi tre anni.

Certo ci sono persone che devo ringraziare perché in questi tre anni si sono sempre prodigati.

Cito Raffaele Petrone che per la scuola di Arpino si è speso tantissimo e mi ha dato sempre la forza di non mollare mai, i genitori che nel rinnovare la loro fiducia nel corpo docente iscrivendo i loro figli ancora da noi mi inducono a tenere alta la guardia, Marco Colurcio che da sempre si è interessato (ha fortemente voluto le due aule da poco ricostruite). Se persevero nel chiedere la ricostruzione di questa scuola sto rica è anche grazie a loro. A presto.

* Preside dell’Istituto Comprensivo “Puccini” di cui fa parte il IV Circolo Didattico intitolato a Carlo La Catena

RICEVIAMO E PUBLICHIAMO DA FABIANA SQUILLACE*
21VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022
COMMITTENTE ELETTORALE NUNZIO ROVITO
22 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022
MESSAGGIO ELETTORALE

RUBRICA “L’AVVOCATO RISPONDE” DI MARIO SETOLA

Egregio avvocato, mi chiamo Giuseppe e scrivo da Pomigliano D’Arco. Convivo con la mia compagna di nazionalità ucraina da 3 anni e abbiamo una figlia di 2: ospito in casa mia da 4 anni suo figlio che ora ha 17 anni e vorrei allontanarlo sia per motivi di spazio sia perché sono stanco di mantenerlo e suo padre se ne frega (il padre è in Polonia in casa tutt’ora co-intestata con la mia compagna) la casa invece a Marigliano è esclusivamente di mia proprietà e sia io che la mia compagna. Siamo tutti economicamente indipendenti. Come potrete facilmente intuire la cosa diventa con il passare del tempo sempre più complicata,inoltre il mio appartamento dispone solo di una camera matrimoniale e di una singola (ora occupata dalla sorella).

Gentile Giuseppe, non potrebbero sor gere dubbi riguardo il suo diritto di al lontanare il ragazzo da casa sua; l’abi tazione è intestata al 100% a lei, lei non ha sposato la sua compagna di nazio nalità ucraina (quindi in teoria, avrebbe diritto di allontanare dalla sua abitazio ne, anche la sua compagna !!!), il do vere di mantenere il ragazzo spetta ai suoi genitori e non a terzi estranei che giuridicamente non hanno nulla a che vedere con il mantenimento del ragaz zo. Il fatto che all’anagrafe del Comune risulti il nucleo familiare costituito da lei e dalla sua compagna, non potrebbe far sorgere un obbligo giuridico a man tenere tutta la famiglia della sua partner … questo è piuttosto ovvio !!! Tanto premesso, laddove lei non riuscisse a risolvere la questione con la diploma zia, consiglio di cambiare la serratura della sua abitazione, evitando di con segnare le chiavi al ragazzo. Laddove il ragazzo si introducesse ugualmente nella sua abitazione, fraudolentemente

o di nascosto, consiglio di denunciar lo per violazione di domicilio, ai sensi dell’articolo 614 del codice penale che testualmente recita: “Chiunque s’in troduce nell’abitazione altrui, o in un altro luogo di privata dimora, o nelle appartenenze di essi, contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi s’introduce clan destinamente o con inganno, è punito con la reclusione fino a tre anni. Alla stessa pena soggiace chi si trattiene nei detti luoghi contro l’espressa volontà di chi ha il diritto di escluderlo, ovvero vi si trattiene clandestinamente o con inganno. Il delitto è punibile a quere la della persona offesa. La pena è da uno a cinque anni, e si procede d’uffi cio, se il fatto è commesso con violen za sulle cose, o alle persone, ovvero se il colpevole è palesemente armato”. Consiglio di denunciare inoltre, suo padre per violazione degli obblighi di assistenza familiare, ai sensi dell’arti colo 570 del codice penale. Art. 570 del

codice penale. Violazione degli obbli ghi di assistenza familiare. Chiunque, abbandonando il domicilio domestico, o comunque serbando una condotta contraria all’ordine o alla morale delle famiglie, si sottrae agli obblighi di as sistenza inerenti alla patria potestà, o alla qualità di coniuge, è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa da euro 103 a euro 1.032. Le dette pene si applicano congiuntamente a chi: 1. malversa o dilapida i beni del figlio minore o del pupillo o del coniuge; 2. fa mancare i mezzi di sussistenza ai di scendenti di età minore, ovvero inabili al lavoro, agli ascendenti o al coniuge, il quale non sia legalmente separato per sua colpa.

Cordiali saluti

Avv. Mario Setola – Civilista Esperto in Diritto di Famiglia Cardito (Na)

Corso Cesare Battisti n. 145 Cell. 3382011387

Email: avvocato.mariosetola@libero.it

23VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022
C C& CENTRO STAMPE SRL Via Pietro Casilli, 26 - 80026 Casoria (NA) Tel. 0813086022 - e-mail:ceccentrostampesrl@gmail.com
24 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022

Per la collana I Cinquecento di Stampe ria del Valentino, in libreria La Leggen da di san Gennaro (82 pagg. euro 12), un volume di John Peter mai tradotto. Scritto a Napoli in francese nella secon da metà dell’Ottocento, era stato del tutto dimenticato e oggi, grazie alla cu riosità e alla tenacia dell’editore Paolo Izzo, torna alla luce come testimonianza di particolare pregio culturale. Il culto di san Gennaro, da sempre in precario equilibrio tra sacro e profano, viene qui analizzato dall’autore nella sua declinazione tardo ottocen tesca. Il punto d’osservazione, quello di un Protestante convinto, non fa che dimensionare in ambito storico le varie fonti e le relative leggende sulla vita e le opere del mitico protettore della città di Napoli. Dimensione anche questa – il lettore potrà scoprirlo – non proprio pa cifica, visto le storiche e campanilistiche contese tra i luoghi in cui visse, che han no tentato da sempre di appropriarsene. Una lettura fresca e gustosa su un argomento tutt’altro che frivolo, che va a toccare le corde più profonde della coscienza popolare non soltanto parte nopea. Affascinante non solo la penna, ma anche il punto di vista di un autore quasi anonimo che, invece, a Napo li visse 20 anni e approfondì, nei suoi studi, luoghi e personaggi, non ultimo Francesco Mastriani.

John Peter (Jean-Charles) era uomo col

to e curioso, raccolse i suoi principali scritti in due volumi: Études napolitaines (1882) pubblicato a Napoli e a Losanna, e Nouvelles ètudes napolitanes (1887) anche questo in fase di traduzione e di prossima uscita presso la Stamperia del Valentino. Proveniente da una fami glia di Ginevra, dov’era nato nel 1833, Peter scrisse un libro su Padre Rocco e uno su san Gennaro, rimanendo un pa store protestante. Nel 1860 fu in Borgo gna (Chalon-sur-Saone), poi a Saint-De nis, nel cuore di Parigi, e nel 1866 arrivò a Napoli, dove fu pastore della chiesa

francese fino all’86. Nel 1878 pubblicò l’opuscolo sul domenicano Padre Roc co (1700-1782), che Dumas definì “più potente a Napoli del Sindaco, dell’Ar civescovo, e anche del Re”. Nel 1884 Peter si dedicò alla stesura del testo sulla leggenda di san Gennaro, in coda al quale introdusse anche le recensioni della prima raccolta.

La leggenda di San Gennaro – così come gli altri suoi scritti napoletani –non essendo stata mai tradotta e pubblicata, è rimasta finora sconosciuta. Dopo il soggiorno partenopeo, Pe ter tornò a Ginevra, dove pubbli cò Fleurs d’herbier e Petites chroniques genevoises. Morì nel 1901.

Il volume è acquistabile su tutte le piat taforme di settore e sul sito della casa editrice: www.stamperiadelvalentino.it La casa editrice

Editore dal 2002, Paolo Izzo, alter-ego della Stamperia del Valentino, gestisce con estremo rigore le scelte editoria li della sua “creatura”. Il risultato è un catalogo di alto profilo sia nell’ambito della cultura napoletana, che in quello della produzione di stampo umanistico, esoterico e storico. La Stamperia del Valentino vuole riportare all’attenzione del pubblico la Napoli colta, folkloristi ca e letteraria. A tal proposito seleziona opere rivolte al curioso colto come allo studioso, con un occhio all’originalità e completezza dei temi proposti.

“LA LEGGENDA DI SAN GENNARO” UNA TESTIMONIANZA DIMENTICATA DI JOHN PETER. SCRITTA NELL’800 A NAPOLI IN FRANCESE E MAI TRADOTTA, ARRIVA A SETTEMBRE IN LIBRERIA PER STAMPERIA DEL VALENTINO
ANITA CURCI
25VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022
www.casoriadue.it
26 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022

Si tiene alla Casa del Cinema di Roma – nelle due sale Deluxe e Kodak, il 30 settembre, 1 e 2 ottobre 2022 la Mue stra de Cine Mexicano Otoño 2022. A ingresso gratuito fino a esaurimento po sti, fondato e diretto da Cecilia Romo Pelayo, la terza edizione del festival si rinnova dopo due anni di pandemia. Il programma del festival di cinema messicano prevede lungometraggi e cortometraggi, tutti presentati in ante prima assoluta in Italia, proiettati in lin gua originale con sottotitoli in italiano. Per la prima volta il festival si avvale della collaborazione di due tra i festival più prestigiosi e con una lunga tradizio ne in America Latina: El Festival In ternacional de Cine de Morelia (FICM Presenta) che presenta due programmi di cortometraggi, e il FICUNAM Festi val Internacional de Cine de la UNAM, dell’Universidad Nacional Autónoma de México.

Unico evento dedicato in Italia al cine ma messicano in tutta Italia, la Muestra De Cine Mexicano Otoño 2022 è – nelle intenzioni della direzione artistica - una voce nella scena culturale italiana, un’i

niziativa che, speriamo, possa conqui stare sempre più spettatori, che possano godere di un altro magnifico cinema messicano, il cinema che molto difficil mente arriverebbe nelle sale italiane e anche, in alcuni casi, sulle piattaforme digitali. “Uno degli obiettivi del festival – continua Cecilia Romo Pelayo - è po ter, attraverso il linguaggio cinemato grafico, far conoscere la nostra cultura, la nostra Storia, le nostre tradizioni e le differenti realtà della nostra società”.

Il festival aprirà il 30 settembre alle 17.00 con EL SEMBRADOR, di Me lissa Elizondo Moreno. Un insegnante di una scuola della montagne del Chia pas, la trasforma in una seconda casa per tutti i bambini della comunità. Alle 19.30, ospite d’onore di questa edizione, la brillante cineasta messica na Ana Laura Calderón, che presenterà il suo CORAZÓN DE MEZQUITE, in prima assoluta in Italia, film che invita a non rinunciare ai propri sogni, toccando i cuori di bambini e adulti. Già presen tato in tutto il mondo e con numerosi premi internazionali, il film racconta la storia di Lucia, bambina yoreme orfa

na di madre e del suo sogno di suonare l’arpa, per cui dovrà lottare con tutte le sue forze, in un Paese dove gli arpisti sono considerati guardiani delle tradi zioni.

Sabato 1 ottobre alle 15.30, anteprima italiana di ANA Y BRUNO di Carlos Carrera film d’animazione adatto ai bambini dai 9 anni. Ana è una bambina curiosa che scappa da una clinica psi chiatrica in cerca di suo padre per salva re sua madre. Con l’aiuto di divertenti e strani esseri fantastici, che ha conosciu to in quel luogo, inizia un viaggio ricco di emozioni e avventure commoventi. Basato sul romanzo di Daniel Emil. Alle 17.30 MALINTZIN 17 di Eugenio e Mara Polgovsky. Il regista e sua figlia di 5 anni filmano dalla loro finestra una tortora che sta nidificando, ciò suscita la curiosità della bambina e dà il via ad una conversazione sul rapporto com plicato che abbiamo con la natura e sul significato stesso di fare cinema.

Alle 19.00 EL TREN FANTASMA di Gabriel García Moreno. Filmoteca de la UNAM, Cinema muto. Musiche ori ginali anno 2015, composte arrangiate

27VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022
III EDIZIONE - MUESTRA DE CINE MEXICANO OTOÑO 2022 REGGI & SPIZZICHINO Crescere insieme, perfezionandosi SICUREZZA EDILIZIA AMBIENTE VIA G. ROCCO, 2 - 80026 CASORIA (NA) TEL./FAX +39 081 19105654 - CELL. +39 335 8157475 E-MAIL: stdgroupsrls@virgilio.it - stdgroupsrl@pec.it
28 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022 Via Indipendenza, 23 - 80026 Casoria (NA) ristorante-bistrot partenopeo Via Indipendenza, 23 - 80026 Casoria (NA) 3663591108Per info e Prenotazioni: Lo scenario perfetto per i vostri momenti indimenticabili

e interpretate dall’”Ensam ble cine mudo” José María Serralde Ruiz, pianoforte, direzione e partitura ori ginale; Roberto Zerquera, percussioni; Omar Álvarez, violino. Il giovane ingegnere Adolfo Mariel deve affron tare una pericolosa banda di assaltatori di treni che ha rapito Elena, la figlia del ri partitore della stazione di Orizaba, di cui Adolfo è in namorato.

Alle 21.00 CORTOME TRAGGI. COMPENDIO DE CINEASTAS CON TEMPORÁNEAS FICM PRESENTA. COMPEN DIO DELLE CINEASTE CONTEMPORANEE, DEL “FESTIVAL INTERNA CIONAL DE CINE DE MO RELIA PRESENTA” (FICM PRESENTA)

di Luna Marán-7:15’, Rita Basulto-6:47’, Natalia Be ristain-7:33’, Itandehui Jensen-5:22, Ángeles Cruz 7:45’, Elisa Miller 9:42’, Lucía Gajá 4:27’, Claudia Sainte- Luce-5:09’, So fia Carrillo-6:52’, María Sojob-8:13’, Astrid Ronde ro y Fernanda Valadez-6:17. Messico 2022, 73’ v.o.sott.it. Ê un progetto creato grazie alla piattaforma FICM pre senta del Festival Interna cional del Cine di Morelia, il cui obiettivo è diffondere il lavoro dei registi messicani e collaborare per promuovere un’industria messicana con temporanea più ugualitaria e con prospettiva di genere. Per la giornata finale del festival, domenica 2 otto bre, sono previsti alle 16.00 SELECCIÓN DE COR TOS ANIMADOS PARA PÚBLICO INFANTIL, una selezione di Corti Animati

del “XIX Festival Interna cional De Cine De Morelia” (FICM PRESENTA) adatta ad un pubblico di bambini con più di 3 anni, con i se guenti titoli: Más allá del espacio| Beatriz Álvarez (4’)

| A, El cuervo y el venado | Mauricio Calderón Rico (7’)

| A, Fonos | Gabriela Badillo Sánchez (9’) | A, Mi abue la Matilde | Miguel Anaya Borja (10’) | A, La casa de la memoria | Sofía Rosales Ar reola (13’) | A Alle 17.00 verrà presentato un classico del cinema Mes sicano della Filmoteca della UNAM: DOS MONJES di Juan Bustillo Oro. Ambien tato nel XIX secolo: la stessa

storia è raccontata in modo diverso da due monaci che ingaggiano una guerra psico logica per amore della stessa donna, fino alla resa dei conti finale. Il regista è influenzato dall’espressionismo tedesco evidente nell’uso del bianco e nero che crea un’atmosfe ra strana riflettendo gli stati d’animo dei personaggi. Il Festival si chiuderà con la proiezione, alle 19.30, di POBO TZU di Tania Xime na e Yollotl Gómez Alvara do (FICUNAM). Nel 1982 l’eruzione del vulcano Chi chonal ha sepolto Esquilpas Guayabal, paese della comu nità zoque. Dopo più di 35 anni, gli abitanti di Nueva

Guayabal ricostruiscono le loro vite mentre il vulcano e il paese sepolto li continua no a tormentare. Trinidad, un poeta nato il giorno dell’eru zione, ha visioni oniriche che si diffondono rapidamente nel paese, risvegliando uno sforzo collettivo per dissot terrare le vecchie abitazioni. Sin dalla sua prima edizione nella primavera del 2019 la Muestra De Cine Mexicano a Roma, si è potuta realizza re grazie al patrocinio econo mico del settore privato: per il secondo anno consecutivo collaboreranno le imprese Rolland Solutions e THB An Amwins Group Company. Parteciperanno sempre, con il loro patrocinio, istituzioni culturali messicane: la FIL MOTECA DELL’ UNAM, l’archivio filmico più impor tante in America Latina con la sezione del cinema clas sico messicano restaurato, IMCINE Instituto Mexicano de Cinematografía e l’Am basciata del Messico in Ita lia. Le istituzioni italiane che collaborano a questa terza edizione 2022: Roma Cultu re SPQR, la Casa del Cine ma a Villa Borghese, Zètema Progetto Cultura, Villa Bor ghese Roma, Cinecittà, Rai Cinema, 01 Distribution Rai Cinema S.p.a. L’Associazio ne Nazionale degli Autori Cinematografici (ANAC), fondamentale per il Festival fin dalla prima edizione, ha riconosciuto l’importanza della partecipazione dei ci neasti messicani nel presen tare le proprie opere a Roma.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti - Film in lingua originale con sotto titoli in italiano.

29VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022
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Scade il prossimo 31 ottobre il bando di partecipazione alla undicesima edizione del premio di giornalismo “Francesco Landolfo”. Indetto da Ordine dei giornalisti della Campania, Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, quotidiano “Roma” e Arga Campania, il premio vuole valorizzare le intui zioni e l’impegno di Francesco Landolfo – fondatore dell’Arga Campania, vicedirettore del “Roma” e segretario dell’Ordine dei giornalisti della Campania – nella formazione dei giovani colleghi e premia i migliori servizi giornalistici sui temi di am biente e natura, agricoltura e agroalimentare, territorio e ricerca scientifica in Campania. I vincitori delle tre sezioni (carta stam pata, radio-televisione, web) riceveranno un assegno di mille euro e una targa. Dal 2018 l’Arga assegna anche un riconosci mento intitolato alla memoria del giornalista Gianpaolo Necco. Tutte le informazioni sul sito www.premiofrancescolandolfo. com

–––––––– BANDO ––––––––ART. 1

L’Ordine dei Giornalisti della Campania, il Sindacato Unita rio Giornalisti della Campania (Sugc), il quotidiano Roma e l’Arga Campania indicono l’undicesima edizione del Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”. Il premio ricorda e valoriz za le intuizioni e l’impegno di Francesco Landolfo, fondatore e presidente dell’Arga Campania, vicedirettore del “Roma” e segretario dell’Ordine dei giornalisti della Campania, nella for mazione dei giovani colleghi e premia il miglior lavoro giorna listico su ambiente e natura, agricoltura e agroalimentare, terri torio e ricerca scientifica in Campania.

ART. 2

Il premio è rivolto ai giornalisti professionisti, praticanti e pub blicisti iscritti all’Ordine dei Giornalisti.

ART. 3

Il premio è diviso in tre sezioni: carta stampata, radio-televi

sione, web. Il vincitore di ogni sezione sarà premiato con una targa e un assegno di euro 1.000,00 (mille).

ART. 4

Ogni candidato potrà partecipare con un solo lavoro pubblicato nel periodo 2021-2022. La partecipazione è gratuita; articoli, foto e cd non saranno restituiti.

ART. 5

I lavori, corredati da abstract, breve curriculum vitae, dati ana grafici e recapiti del/della concorrente, dovranno essere inviati entro e non oltre il 31 ottobre 2022 a mezzo raccomandata con R.R. o portati a mano alla segreteria del premio “Francesco Landolfo”, presso la sede del SUGC, Vico Monteleone 12, 80134 Napoli; oppure inviati a mezzo pec all’indirizzo sgc@ poste-certificate.it con oggetto Premio Landolfo.

ART. 6

La Giuria del premio è composta da: Ottavio Lucarelli, pre sidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania; Claudio Silvestri, segretario del Sindacato Unitario Giornalisti della Campania; Antonio Sasso, direttore editoriale del “Roma”; Pa squale Clemente, direttore responsabile del “Roma”; Geppina Landolfo, presidente Arga Campania; Antonella Monaco, dele gata Arga Campania; Gennaro Famiglietti, presidente dell’Isti tuto di Cultura Meridionale. Il giudizio della giuria è insindaca bile; la partecipazione al Premio implica l’accettazione di tutte le clausole del presente bando.

ART. 7

I risultati del concorso saranno pubblicati sui siti dell’Ordine dei Giornalisti, del Sugc, del quotidiano Roma e dell’Arga Campania. La data e il luogo di premiazione sarà comunicata direttamente agli interessati via email. I premi saranno con segnati esclusivamente ai vincitori presenti alla cerimonia di premiazione. L’invito ufficiale alla Cerimonia di Premiazione non dà diritto al rimborso delle spese di viaggio e di soggiorno. EDIZIONE

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PREMIO DI GIORNALISMO “FRANCESCO LANDOLFO” 2022 XI
GIUSEPPINA LANDOLFO
32 VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022

IL MELODRAMMA DI PIETRO METASTASIO: PRESTO UN SAGGIO E UNA PRODUZIONE OPERISTICA

In arrivo un saggio e una produzione ope ristica dedicata all’autore e grande rifor matore del melodramma

L’ indagine sui carteggi di Metastasio, pseudonimo di Pietro Antonio Domenico Bonaventura Trapassi, nato a Roma il 3 gennaio 1698 e morto a Vienna il 12 apri le 1782, poeta, librettista, drammaturgo e grande riformatore del melodramma e del dramma moderno, attribuitogli dal noto letterato e giurista, fondatore dell’Acca demia dell’Arcadia, Gian Vincenzo Gra vina (1664 1718), dal greco metìstemi, trapasso allusivo del suo cognome, come luogo di una teoria del testo per musica, è alla base ed è la finalità del prossimo la voro saggistico del M° Luca Lupoli, noto tenore partenopeo, che alterna la sua vita artistica professionale a quella di studioso della storia del melodramma italiano che ha le radici nella cultura partenopea set tecentesca.

Questo lavoro, di prossima pubblicazio ne, insieme a quello annunciato sulla pro duzione operistica del musicista napoleta no Mario Persico, farà parte di una serie di saggi che riguarderà appunto la storia del Melodramma, il dramma in musica, la nascita dell’opera lirica, quale oggi ve diamo rappresentata sui più grandi palco scenici internazionali e vero patrimonio della nostra cultura nazionale, ha le radici negli studi e nella formazione giovanile del maestro Luca Lupoli, dedicati alla letteratura teatrale italiana,realizzati pres so la Facoltà di lettere e filosofia dell’Uni versità degli Studi di Napoli Federico II.

La ricerca di una corrispondenza tra teo resi e laboratorio di scrittura avendo come referente principale i carteggi del “poeta cesareo”, in special modo quelli che per mettono la ricostruzione di una teoria me tastasiana del testo per musica,dall’ altro verificare l’ipotesi ideologica di un ”pri mato del testo“.

Il riscontro dell’ epistolario metastasiano è fondamentale per questo come per ogni altro discorso che si voglia intraprendere sulla produzione e sulle idee di Metasta sio, il quale si rivela in esso tutto intero nella sua sensibilità di uomo ed artista ,nei comportamenti ufficiali e privati, nei pro blemi di vita e di arte.

Il nostro autore certamente occupa, nella storia della cultura europea, una delle più singolari posizioni: quella di chi, in un’

altra arte, ha esercitato un’ azione ed ha avuto un’ importanza non minori che nel la propria. Valga a conferma di ciò, il fatto che nella storia della musica si è soliti par lare di ”opera metastasiana”

Il teatro barocco, dopo essersi propagato dall’ Italia alle corti di tutta Europa, aveva portato ad un successo enorme il genere melodrammatico, ampiamente caratte rizzato da virtuosismi canori e ricerche armonico strumentali che si fissarono su bito come stereotipi e cliché: “i loro ar chetipi sono i rosignuoli, i flauti, i grilli e le cicale, non le persone e gli affetti loro; quando han suonato con la gola la loro sinfonia ,credono di aver adempiuto tutti i doveri dell’ arte…”

Una vera e propria lotta si svolgeva sul palcoscenico, dove l’una con l’altra le belle arti erano impegnati a sopraffarsi in antagonismo violento: “L’esecuzione di un dramma è difficilissima impresa, nel la quale concorrono tutte le belle arti, e queste per assicurare quanto è possibile il successo convien che eleggano un dit tatore. Aspira per avventura la musica a cotesta suprema magistratura?”. Ritroviamo tutta intera l’annosa querelle del melodramma: il disagio del poeta nel la competizione con gli altri artisti. Al poeta che si avvale di uno strumento razionale, quale il linguaggio verbale, spetterebbero di diritto la qualifica ed il rispetto dovuti ad un intellettuale da parte di pittori, architetti, compositori, musici

sti considerati artigiani e dunque subordi nati al poeta, quanto al prestigio, eppure sulla scena si comportano come rivali: da qui la necessità della rivendicazione sul piano espressivo della superiorità della poesia su tutte le arti “subalterne” impie gate ad assecondarla e sul piano morale invece esaltava la qualità e la capacità della poesia di parlare alla mente ed al cuore e non ai sensi…e delineare così un primato del testo,della parola sul modello della tragedia greca.

Così il M° Luca Lupoli attrverso tre per corsi che riguarderanno:

1) I carteggi di Metastasio come luogo di una teoria del testo per musica;

2) Culmine della prima fase ”Didone ab bandonata verifiche testuali;

3) Il poeta cesareo, testo e dibattito ide ologico a Vienna, verifiche testuali, de lineera’ ed illustrerà questo affascinante viaggio nella memoria del melodramma settecentesco del grande riformatore che ha dato origine al melodramma moderno dei più grandi operisti da Verdi, Wagner, Puccini.

Il lavoro sarà curato e presentato a partire da dicembre 2022 e proseguirà nei primi mesi del 2023, attraverso una serie di in contri organizzati dall’ Associazione Cul turale Noi per Napoli Aps, fondata dalla Dott.ssa Emilia Gallo da trent ‘anni e più, di cui il tenore Luca Lupoli è legale rap presentante con il soprano Olga De Maio che collaborerà in qualità di consulente alla ricerca bibliografica e delle fonti.

33VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022
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Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Direttore - CASORIA numero il 22 settembre 2022 Direzione, Pubblicità Pietro /Fax 08113086022

Augurissimi

Angelo Panico e Francesca Di Pietro Sposi Lunedì 19 settembre

“Che la gioia di oggi vi leghi l’uno all’altra per tutta la vita. Vi augu riamo uno splendido matrimonio e tutta la felicità del mondo. Nell’e sprimervi le nostre più vive felicitazioni formu liamo gli auguri più belli e più affettuosi. Che questo giorno sia il riflesso che mostra il vostro futuro”. La redazione.

Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.

35VENERDI’ 23 SETTEMBRE 2022
Responsabile: Ferdinando Troise WEB: C&C CENTRO STAMPE SRL
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Via Pietro Casilli - n° 26 80026 Casoria (NA) Tel. 0813086022 Trasformiamo le tue idee in realtà La stampa offset è un processo di stampa su rulli del tipo indiretto, cioè l’immagine non è trasferita direttamente dalla lastra alla carta, ma attraverso un complesso sistema di rulli, permettendo così stampe ad alta definizione e su supporti con superficie irregolare. La C&C CENTRO STAMPE SRL da 30 anni nel settore della stampa, dell’editoria e dell’arte, ha sempre messo a disposizione della propria clientela passione, competenza e professionalità, offrendo utili servizi alle complesse esigenze dei suoi clienti. Facciamo in modo che ogni pensiero comune diventi un pensiero unico e venga percepito nel modo nel quale volete farlo arrivare al cuore della gente. C C& CENTRO STAMPE SRL di realizzare Riviste e Cataloghi, Biglietti da visita di qualità ed altri strumenti di comunicazione nel piccolo e nel grande formato. Trasforma il tuo progetto in un prodotto finito. Siamo in grado di stampare e progettare qualsiasi cosa, da banner a brochure, prodotti promozionali, moduli, packaging personalizzato con opzioni di stampa variabili, con prezzi e qualità imbattibili. Packaging GRAFICACOMPUTERIZZATA STAMPADIGITALE Brochure, Pieghevoli, Flyers, Manifesti, Locandine, Volantini, personalizzati per la tua azienda

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