Domenica 2 ottobre

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1DOMENICA 2 OTTOBRE 2022 Settimanale di Informazione Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero. it ANNO XXII - N° 32 - DOMENICA 2 OTTOBRE 2022 Show Room Casoria Via Pascoli, 21 info 081 7584382 infodelprete@virgilio.it www.delpretemarmieceramiche.it C C& CENTRO STAMPE SRL Via Pietro Casilli - n°26 80026 Casoria (NA) Tel. 0813086022 CENTRO STAMPA DIGITALE ASPETTANDO IL GOVERNO
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ANTONIO BOTTA

L’ABATE V. DE GREGORIO: “IL SANGUE E IL BUSTO DEL PATRONO IL VERO TESORO DEL SANTO”

Il 19 settembre scorso, la missione popo lare promossa dalla comunità parrocchiale di S. Marco in Afragola per celebrare la solennità del vescovo e martire S. Gen naro, Patrono, oltre che di Napoli e della Campania, anche della comunità cittadina afragolese, si è conclusa con la Santa Mes sa Pontificale preceduta dalla processione con la statua del Santo da S. Marco all’Ol mo a S. Marco in Sylvis. “La missione” ha detto il parroco don Peppino Delle Cave “è iniziata il 14 settembre con la liturgia pe nitenziale e l’intronizzazione della reliquia della ss. Croce ed è proseguita nei giorni successivi con la recita del Santo Rosario Missionario in memoria della B. V. M. Addolorata, con le Sante Messe animate dalle comunità catecumenali e dai giovani dell’Azione Cattolica e l’adorazione euca ristica nella quale si è meditato sul tema sinodale della “Missione, Partecipazione e Comunione”. Alla celebrazione eucari

Il parroco don Peppino Delle Cave: “Nella ricorrenza della memoria liturgica di S. Gennaro, missione popolare dal 14 al 19 settembre con riti liturgici, tra cui, oltre alle recite del rosario e le S. Messe, anche l’adorazione eucaristica sul tema sinodale “Missione, Partecipazione e Comunione”.

Atto di affidamento della Città da parte del Sindaco, prof. Antonio Pannone

stica pontificale in S. Marco in Sylvis, pre sieduta da Mons. Vincenzo De Gregorio, Abate della reale cappella del tesoro di S. Gennaro e concelebrata con don Peppino, hanno partecipato numerosi fedeli in rac coglimento orante, tra cui il Sindaco, prof. Antonio Pannone. Nell’omelia, Mons. De Gregorio ha in nanzitutto posto in rilievo che il sangue di S. Gennaro richiama “sia il senso di ap partenenza ad una comunità che si ritrova intorno a un personaggio capostipite sia il valore del sacrificio come dedizione, i due fondamenti del nostro essere umani. Intorno, dunque, al segno del sangue, si costruisce la famosa manifestazione di S. Gennaro. Anche questa mattina (nella concelebrazione in Cattedrale,ndr), appe na aperta la cassaforte il sangue era già liquido e soprattutto fervido”. Dopo al cuni cenni storici sulla morte del Santo, avvenuta a Pozzuoli nel 305 per decapi

AFRAGOLA: CELEBRAZIONE, NELLA PARROCCHIA S. MARCO, DELLA SOLENNITÀ DEL V. M. S. GENNARO, PATRONO DELLA CAMPANIA, DI NAPOLI E DELLA CITTÀ
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tazione durante le persecuzioni ai dan ni dei cristiani da parte dell’imperatore Diocleziano, il Celebrante ha spiegato che nel rispetto di coloro che morivano martiri per la fede, si cercava di racco gliere il loro sangue con spugna, custo dendolo, poi in un contenitore che si lasciava accanto al corpo posto nelle catacombe. “Nessuno di noi” ha pun tualizzato “può dire con esattezza se il sangue appartenga effettivamente a S. Gennaro, c’è, però, un fatto: l’ampolla che lo custodisce, com’è stato accertato da una commissione di archeologi, risa le al quarto – quinto secolo, il periodo storico in cui fu martirizzato il Patrono di Napoli. Inoltre una commissione di scienziati dell’università di Napoli e di Torino nel 1989, mediante la spettro scopia, un’ analisi scientifica che si ef fettua sui liquidi, stabilì che il contenu to dell’ampolla che si custodisce nella Cappella del tesoro, all’interno della Cattedrale arcivescovile, è effettivamen te sangue. Non parliamo troppo facil mente di miracolo, ma il fenomeno dello scioglimento e del successivo coagulo è incomprensibile, non trova, al momento,

alcuna spiegazione scientifica”. Mons. De Gregorio ha, poi, ricordato che i Longobardi, dopo la caduta del loro Regno al Nord Italia, si trasferi rono presso il Ducato di Benevento e, passando per Napoli, trafugarono alcune reliquie, senza, però, portare con loro la testa decapitata e l’ampolla. Furono i re

angioini che costruirono il busto quale reliquiario della testa di S. Gennaro. Da quella testa, qualche anno fa, lo stesso Abate, prelevò un pezzo d’osso su or dine del Cardinale Sepe per portarlo al gran Patriarca di Mosca Alessio II. Soffermandosi sul “tesoro” del Martire, l’Abate ha spiegato che esso è costitu ito dalle pietre preziose custodite nel la Cappella all’interno della Cattedrale arcivescovile,ma il termine si riferisce soprattutto all’ampolla con il sangue e al busto. Per i cristiani, dunque, “queste reliquie sono il vero tesoro di S. Gen naro, perché sono la testimonianza di Qualcuno che è morto per la fede in Dio, una testimonianza straordinaria di fede e di carità”, rimarcando, inoltre, che la civiltà cristiana, in ogni tempo della sto ria, ha espresso la fede in Dio mediante opere di arte pittorica, scultorea, archi tettonica e musicale, manifestazioni e “specchio” della Sua sublime Bellezza. “Insieme alla Bellezza”, ha aggiunto Mons. De Gregorio, “anche attraverso la carità si manifesta Dio, che è Amore e Misericordia”. A tal riguardo, ha citato alcune opere

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di carità compiute, nel corso dei secoli, dai napoletani nella loro Città: nel 1500, l’ospedale “Pellegrini” costruito da una Confraternita per soccorrere gli stranie ri che giungevano a Napoli numerosi, dato che era il più grande Centro urba no d’Europa; inoltre, grazie allo spirito compassionevole di una donna, Loren za Longo, fu costruito l’ospedale degli “Incurabili”, per assistere con amore oblativo tutti coloro che soffrivano per malattie inguaribili; ancora, il Banco di Napoli, “realizzato ad opera di un San to, S. Gaetano da Thiene, per liberare, sempre in nome di Dio, dagli strozzini e dagli usurai le famiglie indigenti in

debitate”; la SS. Annunziata per acco gliere bambini nati fuori dal matrimonio e/o abbandonati, i cosiddetti “figli della Madonna”; infine, il Conservatorio di Musica, edificato nel 1500 “collegio che ospitava i bambini, le prime vittime delle guerre, delle violenze degli adul ti, essi venivano accolti fino alla mag giore età, curati con amore evangelico, istruiti nell’arte musicale, imparando a suonare uno strumento e, in tal modo, esercitando anche un mestiere”. Il Cele brante ha concluso la riflessione omileti ca affermando che intorno a S. Gennaro si è sviluppata a Napoli la fantasia della carità e nella Sua cappella il simbolo

di essa è “una donna che ha al seno un bambino che viene allattato, con altri due accanto che aspettano il loro turno, rappresentazione di un amore che dà e non tiene nulla per sé. Il sangue del Santo ci esorta ad essere forti nella fede, nella vita, affrontando i sacrifici, pur di affermare e di testimoniare che Dio è Padre, quindi noi siamo figli e perciò fratelli”.

Al termine della Santa Messa, animata dal coro parrocchiale, il sindaco Pan none ha letto l’atto di affidamento della Città al Santo Patrono, di seguito è stata impartita la benedizione finale alla Città con la Reliquia del Santo.

BATTAGLIA:“OPERARE IN RETE PER DONARE LA POSSIBILITA’ DI RISCATTO”

Il 19 settembre scorso, nella Chiesa Cattedrale di Napoli, l’Arcivescovo Mons. Domenico Battaglia, per tut ti don Mimmo, ha celebrato la Santa Messa pontificale nel giorno della memoria liturgica di San Gennaro, Vescovo e Martire, Patrono della città di Napoli e dell’intera Arcidio cesi, nonché della Regione Campa nia. Davanti a una folla di fedeli, raccolti in preghiera, tra i quali erano presenti il presidente della regione Campania De Luca, il ministro Di Maio e il sindaco di Napoli Manfredi , si è rinnovato il prodigio del Sangue di S. Gen naro, già liquefatto quando l’ampolla è stata prelevata dalla cassaforte posta alle spalle dell’altare maggiore della Cappella del Tesoro.

Nell’omelia, il Celebrante, spiegando che il vescovo Gennaro è vivo e presente nella “Comunione dei Santi”, ossia di tutti coloro che, come lui hanno amato il Signore e i fratelli” fino al punto da sacrificare la propria vita, ha posto in luce che chiun que si dona per amore segue la logica del Vangelo, nettamente contraria a quella del mondo, in cui prevale la mentalità egoi stica, del dominio e della forza bruta. “Quante volte” ha sotto lineato “anche nella nostra Città vediamo imperversare questa logica! E quante volte, anche come credenti siamo tentati di gettare la spugna, di evitare di contrastarla poiché cadiamo nella sfiducia, iniziando a credere che gli strumenti del bene, della bellezza, della bontà in fondo sono vittoriosi solo nelle favole e nei film. Ma la Parola oggi ci dice altro. Ci dice che coloro che sembravano di aver perso in realtà hanno vinto. E hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello, grazie a Colui che per primo, vittima della violenza gratuita, ci ha testimoniato che l’amore trapassa il muro della morte, che l’amore non può essere sconfitto, che l’amore è un seme destinato a fio-

rire e a portare frutto, anche quando conosce l’inverno”. Da qui il suo forte appello a non lasciarsi dominare dalla logica dominante, a non cedere alla rassegnazione e alla sfidu cia, rimarcando che il segno del sangue del vescovo Gennaro, “versato per amore di Cristo e dei fratelli, ci dice che il bene, la bellezza e la bontà sono e saranno sempre vittoriose”. Ha precisato che “ciò che importa non è tanto che il sangue si sciolga o meno, ma ciò che importa davvero al Signore, ciò che ci chiede davvero il nostro vescovo e martire Gennaro è l’im pegno quotidiano a scommettere sull’amore, a sciogliere i gru mi dell’egoismo, a rompere le solide dighe che trattengono il bene lasciando che la linfa dell’amore, come il sangue, scorra nelle vene del corpo di questa città, donando a tutti speranza, fiducia, possibilità di riscatto e novità di vita”! Forte, allora, il richiamo, alle istituzioni, alle associazioni cul turali e sociali , a ogni cittadino, prendendo spunto dal testo della canzone “Gente, magnifica gente” , a vincere l’indifferen za, a non peccare di omissione, a non girarsi mai dall’altra parte “facendo finta che non esistano il male cancerogeno della camorra e della cultura mafiosa, della povertà educati va e della disoccupazione, piaga che investe in modo dramma tico i nostri giovani, spesso costretti a emigrare”. In concreto, come occorre riempire di progettualità, di prassi evangelica tale accorato appello ? Ecco, immediata, la risposta del Pastore della Chiesa di Napoli: “Sono certo che anche lui (S. Gennaro, ndr) unisce la sua voce alla voce dei più piccoli per chiedere il miracolo della solidarietà, per impetrare dai nostri cuori indu riti e indifferenti il prodigio del bene comune, per invocare la liquefazione di quei grumi sociali fatti di promesse non mante

ANTONIO BOTTA SOLENNE CELEBRAZIONE EUCARISTICA NELLA CATTEDRALE DI NAPOLI NEL GIORNO DELLA SOLENNITÀ DI S. GENNARO
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nute, di impegni dichiarati e non perseguiti, di individualismi incancreniti che faticano a creare rete e comunità, unica via per spargere il bene a piene mani”. Don Mimmo, dunque, nel giorno della solennità del Patrono di Napoli e della Campania, rilancia il “Patto Educativo” con l’esortazione a impegnarsi insieme, in un sussulto di responsa bilità civica e di etica sociale, in progetti di rieducazione com misurati sui singoli territori dove forti sono i condizionamenti della subcultura camorristica: “nel mese di ottobre in alcune zone della città muoveranno i primi passi dei tavoli volti a creare delle “reti educative territoriali” , delle reti capaci di arrivare prima del sistema camorristico: un sistema che uccide un povero clochard prescelto per essere cavia dell’ap prendistato di un ragazzo apprendista killer, un sistema che arruola sempre più minori non imputabili di reato. Il Patto deve e può prevenire tutto questo, attraverso delle reti educa tive, con due t,( “reti educ –attive”), reti in cui tutti dimostrino volontà fattiva di camminare insieme, dando così speranza al presente e al futuro di questa nostra terra In questo processo di rigenerazione urbana, un ruolo di primo piano spetta alla Chiesa partenopea alla quale don Mimmo si è rivolto diretta mente: “Tu, Chiesa partenopea, radunata in Sinodo, oggi più che mai devi essere a servizio di questo processo culturale che pone al centro l’uomo ferito, per divenire ciò che già sei, un ospedale da campo, una comunità in uscita, un lievito capace di fermentare la pasta del nostro popolo strappandolo allo scoraggiamento e restituendolo alla speranza”. Dopo aver implorato S. Gennaro di pregare per Napoli, in particolare per i suoi figli più fragili, per l’Italia intera, per l’Europa e per il mondo afflitto da una guerra mondiale a pezzi, ha concluso con queste parole: “Prega S. Gennaro per ciascuno di noi, liberaci dalla logica di una vita vissuta a delegare, ridesta in

noi il desiderio dell’impegno, aiutaci ad avere il coraggio di pagare di persona testimoniando la bellezza della luce anche tra le tenebre più fitte: e dacci di credere con tutto noi stessi che la nostra piccola luce, unita alle altre, nutrita e abitata dalla luce di Dio, diverrà il primo sole di un mondo nuovo”! E’ opportuno evidenziare sul “patto educativo”, menzionato dall’Arcivescovo nella riflessione omiletica, che il Progetto é nato su idea dello stesso don Mimmo dopo essersi confronta to nei mesi scorsi con chi è impegnato quotidianamente nella cura dei più fragili. L’ obiettivo prioritario e ineludibile é di contrastare l’abbandono scolastico, che in alcune zone di Napoli tocca perfino il 50%. di studenti inadempienti E’ proprio la dispersione scolastica, infatti, ad alimentare la devianza giovanile, la violenza dilagante fra i ragazzi con il fondato rischio che essi si lascino intruppare nel sistema ca morristico. In tale percorso sono coinvolti le istituzioni loca li, la prefettura, il governo e l’associazionismo; è, dunque, un percorso condiviso, capace di creare rete, nella quale le varie realtà associative, fra cui anche la Diocesi di Pozzuoli, pos sono operare in sinergia d’intenti. E’ stata anche inaugurata la sede dell’”Osservatorio sulle risorse e sulle fragilità edu cative” , lo scorso 13 maggio, nella Chiesa dell’Immacolata a Mezzacosta, a Nisida. Stanziati già i fondi dal Governo na zionale per l’attuazione del progetto: per le scuole di Na poli 15 milioni e 40 milioni per quelle della Provincia; non interventi a pioggia, ma progetti mirati a intervenire sulle realtà più in difficoltà. Battaglia, a tal riguardo, ha chiesto di mappare le povertà e più presenza della scuola con attività extracurriculari, in modo da intervenire tempestivamente nelle situazioni di disagio, oltre a un coinvolgimento delle famiglie per “fare in modo che ‘il ‘sistema’ di cura sia capace di con trastare a livello preventivo il sistema della camorra”».

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CON OLTRE IL

DEI VOTI,

SI

L’INCARICO

A

UN

CON

MALAN, FRESCO DI RICONFERMA

“Tu racconti storie, quindi da te voglio l’analisi del voto!”, tuona il Magnifico diRettore della nostra testata alla vigilia delle prime elezioni politiche settembri ne della travagliata storia politica della nostra amata e maltrattata Repubblica. Deglutisco e mi metto sugli attenti: “Va bene, capo, come vuoi tu”, rispondo pronta e intanto penso che nella sua in finita bontà, Nando mi sovrastima, nean che ci fossi io alla scrivania di Mezz’ora in più o di Otto e mezzo! E invece sono solo alla mia scrivania, non ho telecame re puntate addosso, tantomeno milioni di ascoltatrici e ascoltatori che attendono impazienti la mia analisi del voto. Quin di non la faccio. Anche perché, scherzi a parte, da domenica notte ad oggi, analisti di ben altra levatura e caratura hanno ri voltato come un calzino le consultazioni elettorali, sottoponendo ad attentissima

vivisezione ogni elemento in campo, sia esso persona o partito, vinto o vincito re, trombato o esaltato, collocato in ogni possibile angolo dei due emicicli parla mentari, analizzando scrupolosamente tutte le ragioni della sconfitta degli uni e della vittoria degli altri, non senza to gliersi manciate di acutissimi sassolini dalle scarpe e lanciarseli reciprocamente in faccia tra vecchi rancori e nuove livi de invidie mascherate da sorrisi di cir costanza e di appartenenza. Quindi, cui prodest aggiungere la mia voce a quella di ben più titolati e degni commentatori di cui pieni sono tv, giornali e web? La storia a volte, non ha bisogno di essere raccontata, ma di essere vissuta, com presa e studiata per cercare di scriverne pagine sempre più degne di essere lette. Così, quando il clamore si sarà placato, i fatti dimostreranno la coerenza delle parole. E prima di raccontarle, le storie vanno raccolte, così ho chiesto al senato re piemontese Lucio Malan, esponente di primo piano di FdI, non solo un’analisi del voto, ma molto altro ancora. Oltre il 26% dei consensi è un risultato storico per FdI. Come è riuscito il par tito di Giorgia Meloni a passare dal 4% nelle politiche del 2018 ad essere il più votato del 2022?

È stato il frutto del lavoro di anni, a partire dalla fondazione alla fine del 2012. Anni in cui non si è raccolto un grande frutto elettorale, ma si è seminato molto in termini di coerenza, di voglia di costruire, contattare persone, di fare at tività. Dopo tutti questi anni di lavoro, di fronte ad una legislatura che ha visto le coalizioni più disparate e impensate raccogliere risultati tutt’altro che entu siasmanti, purtroppo, qualcuno ha detto

“Ma guarda un po’, questi Fratelli d’I talia sono anni che dicono le stesse cose e sono coerenti nelle azioni con quello che dicono.” E sono arrivati i risultati.

Certo, vincere le elezioni è indispensa bile per poi governare, ma qui la parte davvero importante su cui c’è la grande sfida è ora che avremo, a quanto pare, la responsabilità del governo, che cosa riusciamo a fare per gli Italiani e per la nostra nazione.

Gli elettori che si sono espressi han no riposto grande fiducia in Giorgia Meloni e in FdI che sono affiancati da amici il cui fuoco è temibile, perché si curamente nonostante le affermazioni sembrino andare in altra direzione, Salvini non è contento del responso delle urne e Forza Italia si affanna a farsi garante di una coalizione il cui sbilanciamento a destra è temuto da più parti. Ma c’è davvero bisogno di garanzie per la tenuta delle istituzioni democratiche italiane ed europee con FdI primo partito o è solo un modo di Berlusconi per farsi notare?

Forza Italia e la Lega fanno parte della coalizione. Berlusconi è stato il fondato re del centrodestra come c’è negli altri paesi, con una straordinaria intuizione politica trenta anni fa. Gli elettori ci hanno affidato, con misure diverse, ma è successo così anche in passato, quando è stata Forza Italia e poi il Popolo della Libertà ad avere una vasta maggioran za. Nel 2018, il primo partito del centro destra è stata la Lega e si è riconosciuta la leadership di Salvini. Purtroppo non avemmo abbastanza voti per ricevere l’incarico di governo. Ora ci sono nume ri diversi, ma sempre di centrodestra: gli elettori ci hanno chiamati tutti insieme

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IO RACCONTO STORIE magazineELEZIONI POLITICHE 2022: L’ITALIA S’È DESTRA MARIA CRISTINA ORGA
26%
IL PARTITO DI GIORGIA MELONI È IL VINCITORE INDISCUSSO DELLE ELEZIONI POLITICHE DEL 25 SETTEMBRE 2022 E LA SUA LEADER
PREPARA A RICEVERE
DI FORMARE IL NUOVO GOVERNO
TRAZIONE FDI.
RISULTATO STORICO. FACCIAMO IL PUNTO
IL SENATORE LUCIO
A PALAZZO MADAMA s.r.l. ® Via Pietro Nenni snc 80026 Casoria (Na) Via Bottaro snc 80058 Torre Annunziata (Na) Via Don Sebastiano De Rosa snc 80022 Arzano (Na)Distributori di carburanti

ad una grande responsabilità, in un mo mento così difficile e credo che ci sarà da parte di tutti la capacità di andare al di là di vanità e anche di comprensibi li rivendicazioni e di trovare i migliori accordi dal punto di vista dell’assetto per lavorare il più in fretta possibile al servizio degli italiani per gestire le tante emergenze che ci troviamo ad ereditare. Giorgia Meloni e FdI al governo, avranno gli stessi toni e gli stessi con tenuti della campagna elettorale?

A me non pare che FdI abbia usato toni pesanti in campagna elettorale, semmai al contrario i toni pesanti sono stati usati contro di noi, come ha fatto il go vernatore della Puglia Emiliano. Se noi abbiamo certe idee con cui intendiamo essere coerenti, questo non significa certamente che abbiamo toni estremi stici, ma continueremo nella nostra di rezione: non diciamo una cosa per poi farne un’altra. Come in tutte le cose poi si tratterà di gestire, di avere senso della realtà che noi cerchiamo di ave re ben presente. Quanto alla questione estero, c’è stata subito, per dirne una, la dichiarazione del segretario di Stato degli USA, in cui si dice “Abbiamo mol to desiderio di iniziare a lavorare con il nuovo governo italiano”. Questa storia della paura a livello internazionale era solo la paura del PD di perdere potere. Io ho rispetto del PD, che rappresenta tanti cittadini, però, come tutti i partiti democratici, a volte vince e a volte per de.

A proposito di governo: incombe la legge di bilancio che probabilmente verrà abbozzata da Draghi prima del passaggio di testimone alla Meloni. C’è all’orizzonte una soluzione di con tinuità o ci sono delle strade tracciate che si può continuare a percorrere su cui si stanno tessendo delle conver genze?

Nell’ambito della leale collaborazione, che oltre a essere principio da gentiluo mini e da persone che hanno a cuore le

sorti della propria nazione, è previsto anche dalla Costituzione all’articolo 97 la leale collaborazione tra gli organi dello Stato, per cui io credo che ci sarà la possibilità di avere interlocuzioni con l’attuale governo che resta in carica a tutti gli effetti, sia pure per la gestione degli affari correnti e delle emergenze che purtroppo non mancano. In questi mesi, dallo scioglimento delle Camere il governo ha fatto una serie di decre ti, ha speso decine di miliardi e ha fatto tantissime nomine, che forse non erano così urgenti. Fino al 13 ottobre, data in cui si riuniranno le Camere il gover no resta quello attuale. Dopo di che si formano nel giro di un giorno o due i gruppi parlamentari e il Presidente del la Repubblica apre le consultazioni che credo saranno molto brevi perché il mo mento lo richiede e perché il risultato delle elezioni stavolta è chiaro, per cui il nuovo governo si potrà formare mol to rapidamente. Per quanto riguarda la legge di bilancio, è vero che bisognereb be presentarla entro il 10 ottobre, ma il governo Draghi, nonostante avesse una maggioranza schiacciante in parlamen to, da febbraio la presentò il 24 ottobre, per non parlare del governo Conte che,

presentò qualcosa ad ottobre, però poi la cambiò completamente a ridosso del la scadenza. Io credo quindi che ci pos sano essere degli accordi per cui, come è avvenuto in passato, sarà possibile presentarla oltre il termine, giacché c’è il passaggio di consegne. È chiaro che il tempo è poco, i vincoli sono molti, i soldi già spesi sono tanti, per cui non si po tranno fare degli interventi spettacolari, ma faremo la nostra legge di bilancio. Visto che abbiamo parlato di bilan cio continuiamo a parlare di soldi: ci sono diversi dossier sul tavolo su cui c’è grande contrasto, come le sorti del reddito di cittadinanza e del PNRR. Quali saranno, se ci saranno, i cam biamenti a riguardo?

Parliamo dal PNRR: è stato scritto quando l’emergenza era il Covid, che adesso non è scomparso, ma non ha più certamente l’impatto degli scorsi anni e di questo va tenuto conto. Di conseguen za, visto che oggi le emergenze sono al tre, è più che legittimo proporre delle modifiche nell’ambito delle norme che regolano il PNRR, perché noi riteniamo che queste risorse vadano usate, ma nel modo migliore. Lo stesso documento del PNRR prevede la possibilità di modifi che. Il Portogallo ha proposto delle mo difiche, quindi lo può fare anche l’Italia. Modifiche che andranno in quale di rezione?

Adesso l’emergenza gravissima che sta mettendo in gravissima difficoltà le aziende e anche le famiglie è quella dell’energia. Per cui se si possono usa re dei fondi per questo fine se ne deve parlare e si deve fare. Se il quadro delle emergenze cambia, cambiano anche gli interventi per affrontarle. Rispetto al reddito di cittadinanza, abbiamo detto chiaro che non si può trattare allo stesso modo chi può lavorare, ma magari ha difficoltà a trovare lavoro come chi non può lavorare, o per condizione fisica o per altre motivazioni. Il provvedimento così com’è si è rivelato totalmente ineffi

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cace, anzi, gravemente controproducen te per quanto riguarda le politiche attive del lavoro. Un conto è sostentare chi non ha di che vivere, altro è aiutare chi non trova lavoro. Bisogna formare chi cerca lavoro e incentivare le aziende ad assu mere.

Su quest’ultimo punto sono d’accordo tutti, ma in che modo intendete farlo? Qual è la ricetta di FdI per aiutare gli inoccupati e i disoccupati a trovare la voro?

Noi siamo per il taglio del cuneo fiscale. La nostra proposta è “più assumi, meno paghi” e cioè la parte di bilancio delle aziende che paga le forze di lavoro ha una detrazione superiore al suo stesso costo.

Una sorta di 110% dell’edilizia?

Una cosa di questo genere, che incoraggi e premi chi assume. Dobbiamo poi ren dere l’Italia, sia la pubblica amministra zione che le aziende private, meno bu rocratica. È questa la strada da seguire. Non è una cosa che si fa in un giorno, ma non è possibile andare avanti con questo sistema costosissimo, che costa otto, die ci miliardi all’anno, che ha determinato una situazione per cui migliaia e mi gliaia di aziende hanno sempre lo stesso problema: è difficile trovare persone che vogliono lavorare perché molti preferi scono avere il reddito di cittadinanza, piuttosto che andare a lavorare per uno stipendio non di molto superiore al red dito di cittadinanza. Certo, sarebbe bel lo poter dare a tutti stipendi molto alti, ma all’inizio della carriera lavorativa sono bassi, ma poi aumentano. Parlavo qualche giorno fa con un ristoratore che avrebbe voluto assumere dieci collabo ratori, ma non li ha trovati, perché molti vogliono lavorare in nero, per mantene re anche il reddito di cittadinanza. Di contro ci sono i piccoli imprenditori, non solo ristoratori, ma anche titolari di piccoli negozi e artigiani costretti a chiudere perché fra tasse e bollette alle stelle non riescono più a soprav

vivere, per non parlare delle librerie indipendenti. E nessuno ne parla. Tra l’altro sono anche presidio di legalità e sorveglianza dei centri cittadini che si vanno desertificando, ma devono tirar giù le saracinesche anche a causa del la concorrenza sleale dei colossi delle vendite on line, come Amazon. Per tutelare loro cosa intendete fare? Bisogna combattere ogni tipo di con correnza sleale e ce l’abbiamo nel pro gramma. Come quella dei grandi colossi del web che lei ha citato, che hanno sede fiscale altrove, però forniscono beni an che in Italia e pagano meno tasse di un artigiano. Si può agire su questo sia a livello nazionale che internazionale. Ab biamo constatato però che il governo ha avuto molte difficoltà quando si tratta di colpire i grossi, è molto più bravo a col pire i piccoli. E invece il governo deve essere in grado di far pagare il giusto a tutti. Della questione bollette se ne è parlato in tutti i modi in campagna elet torale: ci sono una serie di interventi che vanno fatti e si possono fare da subito, come introdurre a livello europeo un tetto al prezzo del gas e disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas. Bisogna agire sugli extraprofitti delle grandi aziende che hanno avuto ed han no enormi guadagni dalla situazione attuale. I grandi colossi devono pagare le tasse. Quando poi sono di proprietà dello Stato o di Enti Pubblici ci posso no essere anche degli interventi diretti. Siccome lo Stato è il più grande azioni sta, sia pure senza avere la maggioranza assoluta di Eni, per esempio, credo che degli interventi si possano fare in questa direzione. Le difficoltà del piccolo com mercio e delle piccole imprese non sono mai state bene affrontate e adesso con l’aumento dei costi dell’energia sono peggiorate e vanno affrontate.

A proposito di tasse per tutti: la flat tax tanto amata da Lega e FI non è certo un esempio di giustizia fiscale e siete in maggioranza insieme. Come se

ne esce?

Noi siamo per fare le cose possibili. Nel programma del centrodestra c’è scrit to di estendere la flat tax ai lavoratori autonomi, cosa che ha un principio e u effetto completamente diverso che se ap plicata universalmente, perché si tratta di un’aliquota fissa rispetto al fatturato e non rispetto al reddito, due cose molto diverse.

Per chi fattura, senatore! Ma dal meccanico, all’idraulico al grande lumina re della medicina, ben pochi emettono ricevuta per i soldi che incassano, salvo accollare l’IVA ai clienti che la chie dono e iscriverli poi sulla lista nera! Questa è evasione fiscale, è un altro pro blema ancora, non c’entra niente con la flat tax. È vero che abbiamo vinto le ele zioni, ma non possiamo risolvere tutti i problemi in un colpo solo. Noi abbiamo proposto la flat tax incrementale e sui premi di produzione e sugli straordina ri. Questo per incoraggiare chi cresce e per chi in passato non denunciava e noi vogliamo incoraggiarlo a denunciare, perché il nero genera nero e il chiaro genera chiaro. La flat tax generale non è necessariamente negativa perché pre vede una no tax area fino a 15.000 euro lordi e da lì in poi scatta un sistema di progressività. Non l’abbiamo messa in programma perché non la riteniamo attualmente realizzabile. Semmai in se guito. Ci vuole senso di realtà, bisogna trovare delle coperture, adesso abbiamo urgenze diverse. Ma dobbiamo fare in terventi di semplificazione burocratica che consentano di uscire dal nero e ad ampliare le proprie attività e far pagare meno tasse a chi le ha sempre pagate. Allargare le maglie della burocrazia non può generare il rischio di infiltra zioni mafiose?

Non credo. Oggi se c’è una cosa che non manca burocrazia, eppure il malaffare e le mafie non sono scomparsi. E quindi come fermiamo le mafie? Non con le carte da bollo, ma mostrando

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Piazza Benedetto XV, 5/A 80026 Casoria (NA) itegas.srl@libero.it Tel. 081. 757.31.07 338.490.71.90 339.415.87.00

che lo Stato tiene il controllo del territo rio. Come faceva il generale Dalla Chie sa, che fece chiudere le rivendite di pane abusive, che sembravano una piccola illegalità, ma erano gestite dalle mafie. Quando ho fatto il servizio militare come carabiniere, ho avuto l’onore di avere come comandante un uomo che era stato stretto collaboratore del generale Dalla Chiesa e adesso che è in congedo col grado di generale è responsabile della sicurezza per FdI in Piemonte. Anche attraverso di lui ho visto che se tu non controlli il territorio c’è lo spaccio e la vendita abusiva di qualunque cosa. Ma non solo quello. È chiaro che la crimi nalità organizzata cercherà di prendere il controllo se già non ce l’ha su questo tipo di attività abusive, che sono consi derate piccole, ma se lo Stato rinuncia a intervenire su questi reati considerati piccoli, ci pensa la criminalità organiz zata. Se sullo spaccio di droga ci fossero stati gli stessi controlli che ci sono stati sul green pass e sulle mascherine credo che chi vuole cercare delle droghe non riuscirebbe a trovarle.

Parliamo di autonomia differenziata tanto cara agli alleati della Lega: non rischia di spaccare definitivamente un Paese già lacerato? L’autonomia differenziata è nella Costi

tuzione, tra l’altro a seguito di una ri forma approvata dal centrosinistra. Si tratta di applicarla in modo equilibrato: se una regione decide di gestire autono mamente determinate attività, questo, con i dovuti passaggi, deve poter essere fatto, ma non a scapito di altre regioni che fanno una scelta diversa o hanno meno risorse. È un modo per utilizzare meglio le risorse.

L’autonomia differenziata non rischia di creare disparità ancora maggio ri tra le regioni nell’erogazione delle prestazioni sanitarie in un Paese che invecchia, in cui il SSN, messo a dura prova dalla pandemia, ha invece bi sogno di essere potenziato, migliorato e reso sempre più accessibile a tutti i cittadini da Courmayeur a Canicattì?

Torno alla questione PNRR: curiosa mente nasce proprio per superare le dif ficoltà generate dall’emergenza Covid, peraltro gestite in modo sciaguratissimo dai governi precedenti, eppure la voce più piccola è quella relativa alla sanità. Io credo che coloro che sono per l’im mutabilità nei secoli del PNRR dovreb bero spiegare questa cosa. In un Paese in cui la popolazione invecchia e non si fanno figli, poiché invecchiando le spese sanitarie aumentano, comunque biso gnerebbe destinare maggiori risorse a

questo settore. Anche qui bisognerebbe superare certi burocratismi. Se parlia mo con i medici scopriamo che anche loro sono afflitti da una serie di aspetto burocratici che si potrebbero superare. Qui ci sono grosse competenze da par te delle regioni, che devono fare la loro parte: ci sono degli aspetti che possono essere migliorati. Uno degli interventi a costo zero che si possono fare subito è consentire ai giovani che vogliono iscri versi a medicina di poterlo fare, almeno attenuando il numero chiuso. Bisogna aumentare il numero dei medici e pagare meglio quelli che lavorano nel pubblico, per trattenere i più bravi che se ne vanno nel privato. In generale il momento che viviamo è molto difficile, il lavoro che ci aspetta è enorme, ma abbiamo senso del dovere e di lealtà verso la nostra nazione e i nostri concittadini e sentiamo la re sponsabilità del compito affidatoci. Noi saremo parlamentari o avremo incarichi di governo per qualche anno, ma saremo italiani per tutta la vita, per cui abbiamo anche l’interesse personale a far sì che il nostro Paese sia migliore. E abbiamo un interesse politico, cioè dobbiamo rispon dere in modo efficace alla fiducia che ci hanno dato gli Italiani, perché eviden temente la prossima volta la fiducia la danno a qualcun altro.

10 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022
Crescere insieme, perfezionandosi SICUREZZA EDILIZIA AMBIENTE VIA G. ROCCO, 2 - 80026 CASORIA (NA) TEL./FAX +39 081 19105654 - CELL. +39 335 8157475 E-MAIL: stdgroupsrls@virgilio.it - stdgroupsrl@pec.it

La società moderna corre velocissima ed è soggetta a continue mutazioni. E se questa mutevole velocità la riscontriamo nei rapporti sociali che oramai corrono sul filo di un messaggio su whatsapp o di una videochiamata su Skype a mag gior ragione questo vale per tutto quello che riguarda il mondo del lavoro. Sen za PEC e senza SPID puoi far ben poco ormai sia che tu sia un privato cittadino sia che tu sia titolare di un’azienda. Ade guarsi al progresso tecnologico, si sa, non è facile per tutti. Ed è da questo pre supposto che nasce il PAD (Polo delle Abilità Digitali) che è (cito testualmente il sito internet ufficiale) un’associazione di professionisti con competenze digita li avanzate il cui scopo è supportare le Piccole e Medie Imprese e la Pubblica Amministrazione nei processi di trasfor mazione digitale, transizione ecologica e valorizzazione del territorio. Il PAD sviluppa per i suoi interlocutori progetti innovativi e di comunicazione digitale attraverso una consulenza specialistica. Partendo dallo studio di settore e dall’a nalisi di fattibilità il PAD è in grado di individuare bandi e gare adatti ad Enti Pubblici ed aziende, al fine di ottenere agevolazioni economiche.

Anime di questo ambizioso progetto sono due campani: Elia Di Nardo, che del Polo è il Presidente ed Espedito D’Antò, consulente di comunicazione e marketing nonché vicepresidente del Polo. In una recente conferenza stampa tenutasi al Senato Espedito D’Antò ha spiegato che il progetto del Polo è nato in seguito al lockdown resosi necessario per arginare la diffusione del Covid. Lo ricorderete tutti, in quelle settimane non era consentito spostarsi se non per fare la spesa o recarsi in ospedale. In quel

periodo ci si è resi conto che c’era ur genza per le Pubbliche Amministrazioni di adeguarsi al progresso digitale sia per poter fornire un servizio più efficiente ai propri cittadini sia per poter approfitta re al meglio dei fondi che il PNRR ha messo e metterà a disposizione di comu ni ed aziende. “Non ci sono attualmente nell’ambito delle Pubbliche Ammini strazioni le competenze digitali adegua te per poter gestire la digitalizzazione e per poter approfittare al meglio dei ban di” afferma D’Antò.

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ELEZIONI DEL 25 SETTEMBRE L’ITALIA VIRA A DESTRA

A CASORIA TRIONFA IL MOVIMENTO 5 STELLE

Tutti i giornali del mondo si sono in teressati al risultato elettorale raggiunto da Giorgia Meloni in Italia. Un centro destra di un partito che si ritiene com pletamente di destra sociale e plurale. Sono giorni in cui la Meloni lavora ad un governo che – a suo dire – dovrà es sere di alto profilo, inattaccabile e che possa farci fare bella figura in Italia e all’estero. I punti cruciali da affrontare nell’immediato saranno sostanzialmen te tre : Ucraina, crisi energetica e bi lancio. Per quanto riguarda il conflitto russo-ucraino, la Meloni vuol creare un asse con Zelensky il quale, dopo essersi congratulato per il successo ottenuto, dice di contare su una proficua colla borazione tra i due paesi. Queto e tanto altro, sono stati gli argomenti delle ulti me “Notizie dal mondo” presentati dal Dir. Troise sulla rete web NanoTv degli ultimi giorni del post 25 settembre. Per quanto riguarda le elezioni, ricor diamo che i seggi totali al Senato sono 200, alla Camera 400. Il Centro-Sini stra riceve 42 seggi al Senato, il M5S 28 seggi al Senato, Azione Italia Viva 9 seggi al Senato, Il Centro-Destra pren de 112 seggi al Senato, alla Camera, in vece, 400 seggi, 84 vanno al Centro-si nistra, 52 al M5S, 21 ad Azione e Italia Viva, al Centro-destra 237 seggi . Ren zi, insieme a Calenda prende 9 seggi al Senato e 21 alla Camera. La leader di FdI ha preso a Milano il 18,9% di pre ferenze; il M5S ha preso appena appena il 6,9%, pochissimo Lega e Forza Italia, un autentico flop. Il totoministri resta ancora un’incogni ta, ci sono solo delle supposizioni : il nome di Giorgetti non è, per il momen to, in lista e pare che Tajani sia in cor sa per la Difesa. Avanza sempre di più l’ipotesi di due Vice Premier. Qualche nome fra i tanti: per il dicastero per lo sviluppo economico, il napoletano An tonio D’Amato; Matteo Piantedosi, 59 anni, Prefetto di Roma, già Capo di Gabinetto al Viminale; Giovan Battista Fazzolari, Senatore, responsabile del programma di Fratelli d’Italia; Carlo Nordio, ex magistrato 75 anni eletto alla Camera con FdI; Antonio Tajani , Vice Presidente del partito Forza Italia,

69 anni, Eurodeputato dal 2014; Anna Bernini, 57 anni, Vice Coordinatrice di Forza Italia.

Pino Insegno, Pupo, Montesano sono soltanto alcuni degli artisti che hanno sostenuto e sono stati al fianco di Gior gia Meloni; il Cardinale Ruini si au gura che il nuovo Governo possa rap presentare i moderati e non l’estrema Destra. Dati alla mano – come scrive Marco Demarco sul Corriere della Sera di mercoledì 28 settembre - il voto ci consegna un Sud all’opposizione e un Centro Nord maggioritario, il che vuol dire che siamo di fronte ad un Paese politicamente spaccato, diviso perfi no nell’umore e nello spirito pubblico. Per il momento, ne esce un quadro di crescenti disuguaglianze territoriali, con un Sud che si posiziona a difesa di certi livelli di assistenza. E, infatti, arriviamo nel nostro territorio, Casoria, dove c’è stato un autentico trionfo del Movimento 5 Stelle con circa il 48% dei voti. Alle elezioni della Camera dei Deputati, il candidato eletto è Pen za Pasqualino (M5S). Segue la coali zione di Centro Destra con il 23,70% di voti; la colazione di Centro Sinistra arriva al 19,93% dei voti. Azione e Ita lia Viva al 4,21% . I votanti sono stati n.29.199 (48,13%); schede nulle : 585; schede bianche : 229. Nessuna scheda contestata. Al Senato della Repubblica, invece, il candidato eletto è Maria Do menica Castellone (M5S) con 287 pre ferenze ottenute, pari al 49,28% di voti

espressi al partito pentastellato. Anche qui, seguono la colaizione di Cenbtro Destra con il 24,59% di voti, e la coala zione di Centro Sinistra con il 18,95% di preferenze. Azione e Italia Viva, al 3,75%.

Gli eletti in Campania sono 22 del M5S, 22 del Centro Destra (divisi in 13 per FdI, 5 Forza Italia, 3 della Lega e 1 Noi Moderati); 7 del Centro Sinistra (divisi tra 6 del PD e uno di Verdi Sini stra); 3 nella lista Calenda-Renzi, Azio ne e Italia Viva. I 5 Stelle si confermano la prima forza elettorale a Casoria, ma anche in tutta la Campania. Carichi di energia, dovranno ridisegnare il peri metro politico e socio-economico della nostra Regione che ha voluto in qual che modo premiare il progetto politico del Presidente Giuseppe Conte. Resta la sconfitta elettorale del Partito De mocratico che, in qualche modo, dovrà riflettere sugli esiti del voto ripartendo da una autentica rifondazione. Che Italia sarà? Il cammino di un Paese che ha virato verso Destra è solo all’i nizio.

Restiamo in attesa del nuovo esecutivo che, a detta della Meloni, deve essere formato da una rosa di personalità di alto profilo che non provochi inutili scontri polemici di cui non abbiamo affatto bisogno. Eppure, la Lega insiste per un Ministero importante da affidare a Matteo Salvini.

Siamo all’inizio, è vero, ma già c’è un po’ di confusione.

12 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022 RITA GIAQUINTO

ASPETTANDO LE VILLE COMUNALI…

“Decine di genitori sono indignati per tanta decadenza, siete completamente assenti!”; “Non c’è altra soluzione che andare via da questo quartiere, per ché sperare che le istituzioni facciano semplicemente il loro dovere è ormai un’utopia”; “Ci portassero i loro figli a giocare in questa villetta, abbandonata e piena di zanzare”; “Mio figlio cadde in un tombino coperto dalle erbacce e si fece male un occhio, quando l’ho detto al guardiano della villa mi rispose che quello non era l’unico tombino rotto, ma ce ne sono tanti”… Accompagnate da foto, prove incontro vertibili, queste sono le parole e i com menti che sulla pagina “Se sei di Caso ria- Arpino (Napoli)” si possono leggere a centinaia, lungo svariati post di denun cia per lo stato delle ville comunali. Di

Perdete ogni speranza, o voi ch’entrate… o, almeno, state attenti a non cadere in un tombino.

scussioni da pagine social, risalenti al 18 settembre ‘22, qualcuna di fine agosto, insomma roba davvero recente.

Qualcuno potrebbe pensare a ‘chiac chiere da bar’, dando poco peso alle pa role, ma dietro questi commenti, dietro i continui post di denuncia e reportage da parte dei cittadini bisognerebbe solo leggere e comprendere la frustrazione e il senso di abbandono che vivono le persone del territorio, passeggiando nei luoghi dove vivono, senza poter far nul la oltre che lamentarsi, denunciare, pro vare in qualche modo a porre dei riflet tori su tanto degrado.

Qualcun altro potrebbe ribattere che ci sono i vandali e le persone maleducate che non sanno tenere puliti gli spazi… e questo, è inutile girarci intorno, è co munque colpa delle istituzioni, perché la delinquenza trova terreno fertile lad dove c’è abbandono, i ragazzini non hanno argini e alternative, scavalcano e

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distruggono mentre in un Comune che funziona bene non avrebbero bisogno né di scavalcare, né di distruggere, per ché dall’altra parte ci sono accoglienza, cura, decoro, presenza e non colpevole assenza. Poi, a badare bene, le erbacce non crescono a causa dei vandali e pure il tempo e l’usura agiscono sulla rottura delle attrezzature.

Poche scuse, insomma. O meglio, le uni che scuse andrebbero fatte ai bambini, alle famiglie, a giovani, cui manca il re

spiro, cui vengono negati il diritto alla città e l’accesso alla bellezza che rende migliori le persone, che altrimenti s’im bruttiscono, come sono brutti i chiodi sporgenti e arrugginiti delle vecchie gio strine.

E’ Arpino, periferia della periferia… ma anche la villa del centro, in via Pio XII, non naviga in buone acque, anzi: sono giallastre e melmose, impantanate, paludose. Le foto di Arpino e quelle di Casoria sembrano quelle di uno stesso

posto, ma sono solo le condizioni ad es sere simili. Da queste parti una sola fo tografia, purtroppo, rende l’idea di una città… e quelle scattate in queste ville, che dovrebbero essere i luoghi centrali del vivere in comunità, idilliaci spazietti verdi in una città di cemento, ci danno la dimensione di un’inefficienza atavica, nascosta dietro tanti alibi e belle parole, sempre le stesse. “Non c’è personale”, anche se in verità spesso c’è anche quel lo. “Non ci sono i soldi” e quello sarà

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in parte vero, anche se certe accortezze, come il tombino divelto o la lampadina fulminata, piuttosto che l’erba un po’ alta, in verità non richiedono grandi mo vimenti di bilancio, ma forse soltanto un po’ di buona volontà.

Non abbiamo ancora notizia di denunce arrivate da parte di movimenti animali sti e ambientalisti, ma le tartarughe, le papere e le anatre, vivono in condizioni pessime, tra i rifiuti, senza cure. Un’a natra in via Pio XII ha le ali danneggia te, passeggia disorientata nei giardini in cerca di pane, non si sa se abbia ricevuto cure o le riceverà, ma anche questo non è un caso isolato, piuttosto un’altra spia della situazione emergenziale.

Perché si è arrivati a questo punto? Il bando per cedere la gestione delle ville ad enti privati non può essere la pana cea di tutti i mali, né sindaci e assessori possono usare le buste da aprire come sapone per lavarsi le mani di questi pec cati. Non certo serviva inasprire ancor di più gli animi degli abitanti, peggio

rare ancora le loro condizioni, per poter poi giustificare la cessione gestionale di questi patrimoni, tantomeno per gri dare prima o poi “Finalmente!” perché qualche investitore ha deciso, chissà con quale coraggio, o ambizione, o spirito di sacrificio, o progetto, di accollarsi questi oneri.

Sono sei le buste pervenute, in attesa di essere visionate da una commissione ag giudicatrice (ancora non nominata): due riguardano la villa comunale di Casoria, le altre quattro proposte insistono sulle ville di Arpino. Chi vincerà questi ban di farà, forse, riemergere l’acqua dalle fontane, re-incollerà le pavimentazioni di sicurezza sotto le giostrine, si occupe rà del benessere della flora e della fauna presenti, riaprirà i bagni pubblici, mette rà in sicurezza le buche e farà ricompa rire le altalene, ristrutturerà i chioschi e darà vita a tante iniziative sociali e cul turali.

Ebbene, aspettando gli esiti di questo bando per le ville, ci si augura uno sfor

zo in più da parte della macchina am ministrativa per tamponare almeno la situazione che, oltre ad essere uno spia cevole disservizio, mette anche a rischio l’incolumità di chi attraversa i luoghi. Che anche la popolazione faccia propria questa battaglia di civiltà, continuando a denunciare ma anche attivandosi per vivere di più i luoghi del territorio che, a volte e per quanto possibile, diventano più belli quando le persone si uniscono per averne cura, organizzandosi insieme per rendere più fruibile e sicuro il pro prio quartiere.

Aspettando, quindi, spazi vivibili e vis suti, grandi sogni e progetti realizzati, aspettando una vita migliore per chi vive la nostra città… ancora, ancora e ancora, le voci della gente e i bisogni di questo territorio, le denunce, il malcontento, troveranno spazio in queste pagine, fin ché non ci saranno le giuste e concrete risposte, le adeguate soluzioni a questi problemi... Finché davvero non potremo gridare “Finalmente!”.

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SERGIO MATTARELLA NEL CUORE DEI PALERMITANI

Sergio Mattarella, 12° presidente della nostra Repubblica, classe 1941, nato a Palermo e laureato in giurisprudenza. Nel ricordo dei palermitani La sua famiglia, originaria di Castella mare del Golfo (TP), discende da ma rinai e navigatori e tanto ha dato prima alla Sicilia, poi all’Italia intera: suo padre Bernardo, anche egli laureato in giurisprudenza, insieme a Giuseppe Alessi e Salvatore Aldisio, fonda la DC siciliana, diventando più volte ministro della neonata Repubblica Italiana. La sua famiglia paga un prezzo altissimo per essere in prima linea per lo svilup po e il progresso della nostra isola. Ma nonostante questo ha seguito l’esempio paterno prodigandosi per il bene del la nazione. Sono passati molti anni da quando lascia la città che lo ha visto na scere e crescere, ma ancora noi palermi tani ci ricordiamo di lui con tantissimo affetto. Quindi non mi resta che recarmi in via Libertà, tra le strade e la gente che lo conoscono da una vita Barone Salva trice, amica d’infanzia di Sergio Matta rella.

Mi ritrovo, dietro suggerimento di per sone ben informate, nella pasticceria San Michele, la preferita del presidente, dove faccio la conoscenza della signo ra Salvatrice Barone, che lo conosce dall’infanzia. Mi riceve cordialmente,

seduta dietro la cassa e con la mascheri na sul volto. Perché è doveroso.

Che ricordi ha del nostro Presidente?

Ricordi bellissimi, per me è come un fratello. Al di la della politica di cui non mi interessa molto. Lo conosco fin da ragazza, la nostra pasticceria è qui fin dal 1950, al tempo dei miei genitori. Ci andavo io a fare le consegne a do micilio in casa sua. Anche ora è nostro cliente, dopo tutti questi anni, gli invia mo ancora la nostra pasticceria fino a Roma, per le grandi occasioni: festività e compleanni. Il suo dolce preferito è la torta Savoia.

Pensa che sarà ancora lui il presidente della Repubblica italiana?

Noi ce lo auguriamo, lui ha fatto sem pre cose belle, soprattutto per Palermo. Ma penso proprio che non si ricandida un’altra volta, purtroppo. Lo vede spesso? Ogni volta che viene a Palermo?

Purtroppo no.

Purtroppo no? Neanche ieri, per le elezioni? Il presidente Sergio Matta rella venuto a votare a Palermo.

Non sempre riusciamo a vederlo, pur troppo, anche se torna a Palermo. Lui si reca sempre a messa nella parrocchia di San Michele, proprio qui di fronte, vor rebbe tanto venire a trovare anche me e altre persone amiche. Ma oramai vive sotto scorta. Arriva sempre un uomo in perlustrazione e se vede che non è pos sibile farlo entrare in sicurezza, perché c’è troppa gente nella pasticceria, deve rinunciare. Pensa prima all’incolumi tà degli altri.

Davvero lodevole da parte del nostro presidente, signora Salvatrice. Ma ora che, come pensa lei, non accetterà più la carica di Capo dello Stato italiano, pen sa che ritornerà nuovamente a Palermo?

Non penso, ma mi farebbe molto piace re. Non solo a lei signora, il presidente Sergio Mattarella è rimasto nel cuore di noi tutti palermitani.

16 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022

SETOLA

Egregio avvocato mi chiamo Giorgio e scrivo da Casoria. So che la sua è una rubrica legale, ma in questo momento mi piacerebbe chiederle un parere sulle elezioni di domenica, una sua analisi. Grazie

Egregio Giorgio, più che un’analisi sul voto concentrata sul dato – incontro vertibile – che ha premiato la coalizio ne di centrodestra, mi dai la possibilità di fare delle osservazioni su questa tor nata che, forse, in pochi hanno fatto. Mi riferisco al fortissimo astensionismo. Domenica scorsa, il 37% degli italia ni non ha esercitato il proprio diritto/ dovere al voto. Se fossero andati tutti a votare (ovviamente dalla stessa parte) sarebbero stati il primo partito nazio nale. Ecco il primo dato. Ecco il reale vincitore delle elezioni, l’astenuto. In realtà questo è un dato che fa perde re un po tutti. In questo delicatissimo momento a livello planetario, scegliere da chi essere governati sarebbe dovuto essere un “richiamo” senza preceden ti. Nulla di tutto questo. Ovviamente i “politicanti” di ogni schieramento han no attribuito questo dato alle avverse condizioni metereologiche. Ognuno di essi rimarcando il fatto che se fossero andati a votare il loro dato sarebbe stato altissimo. Nessuno, e dico nessuno ha dato il minimo rilievo ad un fenomeno sempre più galoppante: la sfiducia nelle

istituzioni. A loro non conviene creare allarmismi in tal senso. A noi – gentile lettore – invece interessa sottolinearlo e tu me ne hai dato la possibilità. La dimensione degli elettori che hanno disertato le urne, costituisce un dato critico per la qualità della nostra de mocrazia.

Mi chiedevi un’analisi. Bene. Atteso che, come dicevo in apertura si è re gistrato un forte vento di centrodestra, Fratelli D’Italia col vento in poppa che ha letteralmente “trascinato” alla vitto ria ciò che resta della Lega e Forza Ita lia. La Meloni avrà l’onore e l’onere di formare un governo stabile e duraturo che possa con competenza e professio nalità affrontare le innumerevoli pro blematiche che attanagliano il nostro paese. Sconfitto il centrosinistra. Una sconfitta amara per Letta e soci che apre una riflessione seria all’interno della coalizione in generale del Pd in particolare. Solita affermazione plebi scitaria dei 5 stelle al sud (primo partito in assoluto, ma stavolta senza apparen tamenti e quindi all’opposizione). Un ultimo – breve – inciso lo voglio

fare sulla legge elettorale. Un sistema perverso che mortifica la territorialità e la scelta da parte dell’elettore finale a vantaggio di logiche di partito calate dall’alto.

La speranza è che il nuovo governo metta mano anche ad una modifica in tal senso. Potrebbe, hai visto mai, ri durre quell’astensionismo di cui sopra, forse alimentato anche da questo inelu dibile fattore.

Cordiali saluti

Avv. Mario Setola – Civilista Esperto in Diritto di Famiglia Cardito (Na)

Corso Cesare Battisti n. 145 Cell. 3382011387

Email: avvocato.mariosetola@libero.it

17DOMENICA 2 OTTOBRE 2022
RUBRICA “L’AVVOCATO RISPONDE” DI MARIO
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CIRO TROISE

IL DRIBBLING DELLE NAZIONALI TRA ENTUSIASMO E RISCHI

L’onda lunga dell’entusia smo del Napoli arriva anche a distanza, con quanto stanno facendo gli azzurri in giro per il mondo. La sosta per gli im pegni delle Nazionali nel cal cio con gli impegni “frullati” in pochissimo tempo è vissuta con ansia dai tifosi che seguo no ogni partita con la speranza che non si fermino i giocatori della propria squadra. Guar date cosa è successo al Milan con gli infortuni di Maignan e Theo Hernandez, all’Inter con Brozovic, al Barcellona che ha perso entrambi i difensori centrali fermandosi Araujo e Koundè. Ha ragione Manci ni quando chiede amore per la Nazionale ma quest’affetto ad intermittenza è il risultato del calendario folle del calcio moderno, con i calciatori che hanno l’ansia di diventare vit time sacrificali con i problemi muscolari.

Il Napoli ha già perso Politano per la distrazione alla caviglia destra rimediata durante la sfida contro il Milan. Speran do che negli ultimi due giorni delle gare delle Nazionali tut to vada per il verso giusto, al momento al Napoli arrivano buone notizie dalla sosta. Il rientro di Demme è impor tante, Spalletti dovrà rilanciare

anche a livello psicologico, in termini di fiducia questo ra gazzo che può rappresentare un’alternativa a Lobotka, un gioiello da custodire con gran de cura.

Il centrocampista slovacco si è fermato più volte la scorsa stagione a causa di infortuni muscolari, uno scenario che bisogna provare ad evitare ge stendo proprio il carico di la voro da sostenere giorno dopo giorno.

Spalletti potrà incassare dalle Nazionali giocatori che au mentano il livello d’autostima. Basta pensare a Kvaratskhelia, che ha trascinato la Georgia alla promozione in Lega B della Nations League. Realiz zando cinque gol, tre assist e procurando l’autorete che ha determinato nella partita con tro la Macedonia del Nord.

In Nazionale ha fatto anche

la punta, reggendo l’attacco da solo nel finale della gara contro la Macedonia del Nord. Spesso Kvaratskhelia partiva palla al piede da destra, gui dando le ripartenze, si tratta di uno spunto su cui riflettere come ulteriore soluzione per il Napoli senza Politano. Raspadori ha l’immagine della speranza per l’Italia del cam pionato con il 61% di stranieri, fuori dal Mondiale per la se conda volta consecutiva, con Immobile unico italiano tra i centravanti titolari delle “otto sorelle”. Ha tanto ancora da crescere, per funzionare da at taccante centrale ha bisogno di una squadra corta, compatta, che sappia sviluppare palleg gio di qualità, triangolazioni rapide e non è facile, perciò rende meglio da seconda pun ta e può essere prezioso anche da esterno offensivo partendo

da sinistra. È stato decisivo sia con l’Inghilterra che con l’Un gheria, portando l’Italia alla fi nal four della Nations League. L’assist di Mario Rui a Bruno Fernandes contro la Repubbli ca Ceca è un’altra traccia cari ca di speranza, l’infortunio di Guerreiro gli ha aperto le por te della Nazionale, è l’unico della rosa del Napoli che può sperare nel Mondiale oltre i cinque giocatori già certi della convocazione: Anguissa, Zie linski, Kim, Olivera e Lozano. Il Chucky non ha ancora mes so in campo le sue qualità, i due-tre mesi di rendimento alto con Gattuso in panchina esprimono un livello che non è riuscito a raggiungere con continuità dopo che quel pe riodo magico si è spezzato. Può essere la prossima sfida di Spalletti, che ha compiuto un grosso lavoro finora proprio nel valorizzare l’organico a sua disposizione. Basta pensa re a Mario Rui, Lobotka, Juan Jesus, Rrahmani, tutti i gioca tori che hanno cambiato volto nella sua gestione.

La strada è quella giusta, la missione più complessa è por tarla avanti con continuità, il Napoli deve provarci senza farsi condizionare dall’ansia da prestazione.

18 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022

IL NESSUN DORMA DI AMADI LAGHA

DAL 3 OTTOBRE, SU ETICHETTA AIDA MUSIC

Dopo aver ottenuto un grande successo con il suo debutto nel ruolo di Canio ne I pagliacci di Leoncavallo andato in scena a giugno scorso al Teatro Verdi di Trieste, il tenore Amadi Lagha ha scel to l’etichetta Aida Music per incidere per la prima volta la celeberrima aria “Nessun Dorma” di Giacomo Puccini che sarà disponibile a partire da lunedì 3 ottobre insieme al video ufficiale ed anticipa un album dedicato alle arie più famose delle opere che uscirà nel 2023.

“Il “Nessun Dorma” è un momento chiave nella trama dell’opera Turan dot di Puccini -dichiara il tenore- è più una sfida al potere della principessa Turandot che una dichiarazione d’amo re. Nella mia attuale carriera, questa celebre aria mi ha sempre dato partico lari soddisfazioni tanto che mi è stato chiesto quasi sempre il bis. È diventata un portafortuna -prosegue- spero viva mente lo sia anche in questa occasione.

La stagione autunnale e invernale di Amadi Lagha lo vedrà impegnato in una serie dei di concerti e recital natalizi e impegni internazionali.

Il tenore sarà: Radames nell’Aida di Verdi al Corum salle Berlioz all’Opera di Montpellier il 30 settembre, 2 e 4 ot tobre 2022; Don José nella Carmen di Bizet all’Opéra de Marseille il 16, 18, 21, 23 e 26 febbraio 2023 e 30 aprile; il 2 e 5 maggio 2023 all’Opéra de Tou lon e Calaf nella Turandot di Puccini al Teatro Verdi di Trieste 12, 14, 19 e 21 maggio 2023.

Breve biografia

Amadi Lagha è un tenore franco-tuni sino, si avvicina alla musica studiando chitarra classica e canto diplomando si in entrambe le discipline nel 2000.

Prosegue e approfondisce i suoi studi a Parigi seguendo vari corsi di perfezio

namento.

Vincitore di numerosi concorsi di canto lirico tra i quali: Concorso “Benvenuto Franci”– Opera Pienza; Concorso Inter nazionale Voci Liriche – O.M.E.G.A a Firenze; Concorso Internazionale “Ka tia Ricciarelli” a Verona; primo premio, premio della critica e premio Melodram ma al Concorso di Amandola; Concorso Internazionale di città di Alcamo, in Si cilia: Concorso “Maria Caniglia” a Sul mona. Si è distinto durante la stagione 2017 del Festival Puccini di Torre del Lago ottenendo il premio “Michelan gelo Cupisti” per il migliore interprete.

Si è esibito in prestigiosi teatri in Euro pa e nel mondo interpretando vari ruoli tra cui:

Rodolfo ne La bohème al Festival Puccini di Torre del Lago e al festival Opera en plein air di Parigi; Calaf nel la Turandot a Shanghai Opera House, Les Arts di Valencia, al NCPA di Pechi no al Festival Puccini, al teatro Verdi di Trieste, al Savonlinna Opera Festival...; Don José nella Carmem all’Arena di Verona, al teatro di Capitole di Tolosa, al Savonlinna Opera Festival, al Teatro di Hannover e di Lipsia …; Radamès in Aida al Carlo Felice di Genova; Manrico nel Trovatore al Petruzzelli di Bari; Mario Cavaradossi nella Tosca al Festival Puccini e all’opera Corum di Montpellier, Pinkerton nella Madama Butterfly al teatro la Maestranza di Si viglia; Don Alvaro nella Forza del de stino al Capitole; GustavoIII nel Ballo in Maschera al NCPA di Pechino; Rodolfo nella Luisa Miller al Festival Ver di di Parma, CarloVII nei teatri Pava rotti-Freni di Modena e Reggio Emilia, Canio ne I Pagliacci al teatro Verdi di Trieste, Turiddu nella Cavalleria Rusticana al teatro lirico di Cagliari.

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20 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022

“SPOSE - LE NOZZE DEL SECOLO”

MARIANELLA BARGILLI E SILVIA SIRAVO SARANNO ELISA E MARCELA, PER LA PRIMA VOLTA SU UN PALCOSCENICO LA STORIA DEL PRIMO MATRIMONIO OMOSESSUALE

Presentata la stagione teatrale del teatro Off/Off di Roma. Tra gli spettacoli più attesi “Spose - Le nozze del secolo” con Marianella Bargilli e Silvia Siravo per la regia di Matteo Tarasco. In program ma in prima nazionale dal 26 al 30 aprile 2023.

Lo spettacolo “Spose – Le nozze del se colo” porta in scena la vera storia d’a more, avventurosa e picaresca, tragica e ironica al contempo, di due donne che, a dispetto del giudizio della legge e dell’opinione pubblica dell’epoca, ri uscirono con un atto creativo di volontà e coraggio a difendere la propria libertà e identità, il proprio inalienabile diritto a perseguire la felicità.

E così l’8 giugno 1901 alle sette e trenta: Elisa e Marcela si sposano nella chiesa di San Jorge, La Coruña.

In quel caldo giorno di fine primavera si celebra non soltanto un matrimonio, ma un evento di portata storica: quello tra Elisa e Marcella fu il primo matrimo nio legale fra due persone dello stesso sesso mai celebrato dai tempi dell’Im pero Romano. A distanza di più di un secolo, quel matrimonio non è mai stato annullato né dalla Chiesa né dal registro civile.

“Nonostante il mondo, per fortuna, sia andato avanti su molte tematiche, è per me importante, anzi necessario conti nuare a parlare di certi argomenti” - Di chiara Marianella Bargilli - “L’amore è un’espressione magnifica dell’essere umano, non ha sesso, l’amore unisce le

persone, l’amore ha unito Elisa e Mar cela, due eroine che nei primi del Nove cento, in un’epoca difficile hanno messo a rischio la propria vita per difendere il loro amore, per poter stare insieme. Parlare di amore omosessuale in teatro è importante -continua- perché permet te di riflettere insieme al pubblico sul la bellezza di un sentimento ricambia to, sull’importanza di seguire il cuore. Io interpreterò Elisa che si travestirà da uomo e si farà chiamare Mario per coronare il sogno di stare accanto alla donna che ama.

È un progetto a cui tengo molto, nato diversi ani fa. Silvia Siravo è un’amica e una collega che me lo ha proposto ed è il caso di dire che l’ho sposato subito. Con il regista Matteo Tarasco – conclu de- ho già collaborato ne “La signora delle camelie” e tornare a lavorare in sieme non può che rendermi felice”.

“Nel luglio del 2005 a Barcellona Seba stiana e Veronica sono le prime donne a potersi sposare ufficialmente, senza mentire e senza doversi travestire. La storia di Elisa e Marcela è, ancora oggi, un emozionante e necessario esempio di coraggio, forza e libertà, da non dimen ticare” - aggiunge Silvia Siravo - “Io sarò Marcela, la più giovane ma non per questo meno risoluta, che affronte rà con intelligenza e caparbietà il suo percorso di autodeterminazione. È per me un piacere tornare a lavorare con Marianella Bargilli e Matteo Tarasco e inaugurare una collaborazione con Fa bio Bussotti”.

Sia Marianella Bargilli che Silvia Siravo sono grate a Federica Vincenti e Franco Clavari, che hanno creduto in questo progetto, e felici di debuttare in una cornice così viva come quella dell’Off/Off”.

ELENA TORRE
21DOMENICA 2 OTTOBRE 2022
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AL VIA UNA NUOVA INIZIATIVA IN CITTÀ

LO SCREENING DELL’ETÀ EVOLUTIVA PER LE PATOLOGIE VERTEBRALI (SCOLIOSI, CIFOSI E POSTUROLOGIA)

In qualità di Presidente della IV Commissione Consiliare ho seguito e promosso l’avvio di una nuova iniziativa che in città coinvolgerà gli studenti delle scuole elementari e medie. L’iniziativa è promossa dall’’Università Popolare Galeno, un’as sociazione, presieduta dal dott. Marino Salvatore, che nasce come Associazione di Promozione Sociale interamente dedicata alla promozione e all’organizzazione di attività formativo/infor mative, professionali e specializzate, allo sviluppo di progetti in campo sanitario volti a favorire la diffusione della cultura della prevenzione nei cittadini. Nello specifico, il presente progetto si indirizza agli allievi delle scuole di primo e secondo grado, alle famiglie e ai dirigenti scolastici nell’ambito dell’EDUCAZIO

NE ALLA SALUTE per l’adozione di buone pratiche volte a ri durre l’insorgenza di patologie a carico della colonna vertebrale nell’età dello sviluppo. Le attività progettuali si svolgeranno in collaborazione con:

· AIPU (Associazione Italiana di Posturologia Universitaria)

· PSAF (Professionisti Sanitari Assicurativi e Forensi)

In Cosa consiste?: È un programma di educazione, prevenzione e monitoraggio per le patologie vertebrali in età scolare.

Perché farlo?: Nell’età dello sviluppo possono insorgere pa tologie vertebrali la cui DIAGNOSI PRECOCE È FONDA MENTALE per limitare l’evoluzione di patologie, ove presenti, a carico della colonna vertebrale che con lo sviluppo puberale potrebbero aggravarsi.

A chi è dedicato?: Secondo gli studi scientifici, la scoliosi (pa ramorfismi e dismorfismi) e le altre patologie vertebrali si svi luppano tra gli 8 ed i 14 anni; per questo, il progetto presentato esaminerà gli/le scolari/e delle classi comprese tra la terza, quar ta e quinta elementare e la prima, seconda media e terza media. Perché sottoporsi allo screening?: La diagnosi precoce della scoliosi si basa su alcuni parametri clinici, quali:

• la misura della gibbosità

• l’alterazione del triangolo della taglia (che è lo squilibrio del fianco dove insiste la curva scoliotica) Pertanto, una diagnosi precoce ci dà (attraverso lo screening) la possibilità di orienta re l’alunno/a verso lo specialista (ortopedico, fisiatra) che po trà tempestivamente prendere in carico la deviazione scoliotica e quindi arginare un’eventuale evoluzione sfavorevole. Oltre la deformità estetica (gibbo) che caratterizza l’insorgenza della scoliosi, vi possono essere altre complicanze, quali:

• alterazione della deambulazione

• dolori vertebrali con componenti radicolari (da compressione nervosa)

• complicazioni respiratorie quando la deformità del torace è molto importante (GRAVISSIMA SCOLIOSI) Il rischio di evo luzione in una scoliosi non è costante ma varia in base all’impor tanza e al tipo di curvatura, del sesso e della potenziale crescita del paziente. L’inizio della pubertà rappresenta il periodo più critico nell’evoluzione di una scoliosi. È proprio all’inizio della pubertà che il rachide cresce di più: tra gli 11 e i 13 anni nelle ra gazze e tra i 13 e i 15 anni nei ragazzi, il rachide cresce in media di 8 cm. È in questo periodo che il rischio di aggravamento della scoliosi aumenta e la sorveglianza deve quindi essere maggiore.

Una volta terminata la crescita, il rischio di sviluppo è scarso, se non addirittura nullo nei pazienti adulti. Al fine di evitare le complicazioni sopra citate, la scoliosi deve essere diagnosticata e trattata il più rapidamente possibile: solo così il paziente potrà essere indirizzato, secondo la gravità del caso, verso un’attività fisica controllata o un trattamento medico, sia esso conservati vo (corsetti o gessi) che chirurgico (rari casi) comunque sempre eventualmente associati a fisioterapia specifica di accompagna mento.

Come si svolge?

Fase I: L’Università Popolare Galeno con la partecipazione del Comune di Casoria organizzerà un incontro con i D.S. del ter ritorio sul tema specifico come previsto dal progetto. Ciascun D.S. interessato farà espressamente richiesta di partecipare allo screening per le patologie vertebrali.

Fase II: Presso ogni Istituzione Scolastica aderente allo scree ning verrà svolto un breve incontro pubblico dove si illustrerà l’importanza di tale progetto con i genitori ed alunni. Contestual mente, si raccoglieranno le autorizzazioni previste. Sarà predi sposto un calendario degli incontri dove verranno effettuati: · esame obiettivo

· misurazione della scoliosi.

Per ogni alunno verrà redatta una scheda clinica dal personale specialistico che effettuerà lo screening. Tale progetto potrà es sere inserito dall’Istituto aderente nel programma dell’offerta formativa triennale (PTOF) perché sarà in grado di offrire con le proprie forze, potenzialità, capacità e rete di conoscenze a van taggio dei propri allievi.

Come si attuerà?: Gli incontri, precedentemente concordati con il Dirigente Scolastico, saranno così articolati: una breve esposi zione teorica (durata circa 30 min.) succeduta da uno screening vero e proprio con misurazione dell’eventuale deformità. Ad ogni alunno verranno rilasciati una scheda personale e dei con sigli clinici, utili alla famiglia per la gestione a domicilio della problematica e per l’eventuale coinvolgimento di figure mediche di proprio riferimento (Ortopedico Pediatra, Fisiatra...) L’Istituto scolastico riceverà in anticipo i fogli da far firmare alle famiglie riguardanti la tutela delle persone e di soggetti nel rispetto al trat tamento dei dati personali ai sensi del GDPR del 28 maggio 2018 – INFORMATIVA PRIVACY

I professionisti coinvolti nel progetto: Dott. CLAUDIO LU VINO (Tecnico ortopedico) Dott. Prof. LUIGI CATANI (Orto pedico Specialista in Chirurgia Vertebrale) Dott. RAFFAELE ZINNO (Medico Chirurgo Specialista in Medicina Legale) Dott. Prof. GAETANO AGLIATA (Medico Chirurgo docente di Po sturologia) Dott. FLAVIO MAIONE (fisioterapista).

Per le scuole del territorio informazioni: il presidente della IV Commissione Consiliare dott. Salvatore IAVARONE3477995400 - s.iavarone@comune.casoria.na.it - salvatore.ia varone@pec.comune.casoria.na.it

*Politiche Sociali e della Salute, Servizi sociali e Sanità, Cultura, Istruzione e Sport, Pari Opportunità, Occupazione e Lavoro, Immigrazione

23DOMENICA 2 OTTOBRE 2022 SALVATORE IAVARONE - PRESIDENTE IV COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE*
24 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022 Via Indipendenza, 23 - 80026 Casoria (NA) ristorante-bistrot partenopeo Via Indipendenza, 23 - 80026 Casoria (NA) 3663591108Per info e Prenotazioni: Lo scenario perfetto per i vostri momenti indimenticabili

NAPOLI AL...MASSIMO

ROBERTA TONDELLI IN CONCERTO

Un elogio alla canzone in lingua napoletana e ai suoi protagonisti, di oggi come del passato. Venerdì 7 ottobre, ore 21, torna sul palco Roberta Tondelli con il suo concerto Napoli al…Massimo, con la partecipazione di Angelo Di Gennaro e Antonio Spenillo, a Villa Bruno – Fonderie Righetti di San Giorgio a Cremano

Tra cover di brani indimenticabili e i suoi singoli più amati, la serata sarà piena di emozioni e i momenti musicali si alterneranno al racconto e a sane iniezioni di allegria, assicurate dalla partecipazione di Angelo Di Gennaro. Sul Palco con Roberta Tondelli ci saranno Andrea De Luca alle tastiere, anche autore musicale di alcuni suoi brani, e Francesco Gallo alla chitarra. Interverranno la giornalista e presentatrice Lorenza Licenziati e Antonio Spenillo, autore insieme con Mauro Spenillo di Doje Parole, l’ultimo singolo di Roberta Tondelli in duetto con Monica Sarnelli.

Il concerto sarà preceduto, alle 20.15, da una visita guidata all’associazione “A casa di Massimo Troisi”, un luogo di vita in cui si può respirare l’animo dell’autore. Eccezionalmente aperta di venerdì, la visita sarà a cura di Maria Falbo, vicepresidente dell’associazione, che racconterà ai presenti tanti aneddoti legati agli oggetti presenti in casa, molti dei quali sono dei veri cimeli che Troisi serbava come ricordo di ogni suo film. Si prosegue sul palco, con un omaggio alla musica di Pino Daniele, Renato Carosone, Eduardo De Crescenzo e tante sorprese da scoprire nel corso della serata. Pezzi più intimi, per chitarra e voce o piano e voce, si alterneranno a brani dal sound più deciso e coinvolgente. Non mancheranno i singoli più amati di Roberta Tondelli. Come Femmena, un pezzo scritto a quattro mani da Gaetano Amato e Andrea De Luca e scelto nel 2018 per il Festival di Napoli. Un elogio alla donna, alla sua resilienza, alla capacità di fronteggiare mille ostacoli, tutto per il bene della famiglia. <<Quando ho ascoltato per la prima volta le parole di

Femmena – racconta la Tondelliho pensato ai valori e alla tempra delle donne di un tempo. Ho pensato a mia madre, ed è a lei che ho deciso di dedicare questa canzone>>. Altro brano in concerto sarà Sienteme, scritto da Mauro Spenillo e Antonio De Carmine. Definito da Gianni Simioli come “il nuovo inno all’amicizia”, questo pezzo porta tra le sue note una parte di Roberta: la sua vita tra le corsie di un ospedale nelle vesti di clown, per donare sorrisi a bambini, anziani e diversamente abili con la Clownterapia

L’intero ricavato dalle vendite del singolo sarà devoluto all’associazione Teniamoci per mano onlus di cui Roberta fa parte.

Sienteme è stata incisa anche in versione spagnola, riscuotendo un buon successo in America latina. E non può mancare Doje Parole, ultimo singolo cantato in duetto con Monica Sarnelli Un brano che parla di Napoli, del suo incantevole fascino, di quella bellezza capace di stregarti e farti dimenticare il suo lato più oscuro. Roberta Tondelli nasce a Torre del Greco e cresce coltivando fin da bambina una grande passione per la musica. A 16 anni inizia le sue prime esibizioni in pubblico.

Fonda un trio e successivamente una band, con la quale si esibisce in numerosi locali del Centro e Sud Italia. Nel 2013 partecipa al Festival di Castrocaro; nel 2017 incide e produce il suo primo lavoro discografico Canterò…per chi mi vuole ascoltare. Fa parte dell’album il suo primo inedito, Femmena Nel 2019 incide ‘Na canzuncella doce doce, omaggio a Renato Carosone. Realizza successivamente un singolo extra dal titolo Voglia di uscire, dalle sonorità dance. A maggio 2022 prende parte al progetto ArkaNapoli di Mario Iappelli per interpretare il brano Aneme dint’ ‘o viento scritto dallo stesso Iappelli e Mauro Spenillo.

Un brano dedicato agli scugnizzi di tutto il mondo affinché non si perdano in cattive strade ma trovino sempre, con il sostegno degli adulti, il coraggio e la forza di regalarsi il meglio.

25DOMENICA 2 OTTOBRE 2022 FRANCESCA PANICO
www.casoriadue.it

CONCLUSA LA II EDIZIONE DEL POMPEI STREET FESTIVAL

La manifestazione fa registrare un in cremento di flussi turistici in città, come conferma il sindaco Carmine Lo Sapio: “Grazie a questo progetto abbiamo tri plicato la permanenza dei turisti in città” Il red carpet di sabato 24 settembre ha ce lebrato la chiusura della seconda edizione del Pompei Street Festival. La consegna dei premi al teatro Mattiello ha consacra to questo appuntamento, ideato da Nel lo Petrucci e realizzato in collaborazio ne con il Comune di Pompei e Art and Change, che ha consentito alla cittadina vesuviana di accogliere da ogni parte del mondo street artist e cineasti. “Grazie a questo ambizioso progetto che abbiamo messo in campo – ha sottolineato il sin daco Carmine Lo Sapio -, siamo riusciti ad allargare gli orizzonti d’interesse dei turisti che vengono in città a vedere gli scavi. Siamo passati da una sola notte di permanenza a tre giorni, il risultato con forta gli sforzi realizzativi evidenziando che il Pompei Street Festival può essere un ottimo strumento di promozione turi stico-economico per la nostra città”. Dopo la giornata inaugurale che ha visto gli street artist all’opera negli scavi del Parco archeologico, grazie al protocollo d’intesa sottoscritto tra Amministrazio ne cittadina e il direttore del Parco e la seconda, animata dal bellissimo concerto del gruppo partenopeo La Maschera, il cinema è stato protagonista della giorna ta conclusiva.

Il concorso internazionale cinematografi co di docufilm e corti, curato da Andrea

Valentino, ha celebrato l’assegnazione dei premi della rassegna. La giuria, com posta da: Annalisa Insardà (attrice), Peri cle Odierna (compositore), Otwin Bier nat (regista), Mohamed Fard (regista) e Mehmet Oflazoglu (art director) ha asse gnato i riconoscimenti ai vincitori.

A salire sul palco del teatro antico Mat tiello, a ritirare il primo premio per la miglior regia dei corti e del docufilm, sono stati l’italiano Valerio Vestoso con il corto Le buone maniere ed i brasilia ni Vinicius Donola, Roberta Salomone e Joao Rocha, per il docufilm Phoenix. David’s dream. La menzione speciale archeo film, premio Maiuri – intitolato allo storico archeologo – è andato al la voro italiano Antica Trasversale Sicula. Il cammino della Dea madre di France sco Bocchieri e Luana De Cunto. Questi

gli altri premi assegnati dalla giuria: Premio menzione speciale - The Boy and the mountain (Cile) di Santiago Aguilera e Gabriel Manreal

Premio miglior colonna sonora - Just like water (Grecia) di Manos Triantafil lakis

Premio Miglior fotografia - Storia d’a more di Filippo Tamburrini

Premio miglior regia sezione corti –Antimo Campanile (Leggero leggerissi mo)

Premio miglior regia sezione docu mentari - Phoenix David’s dream (Bra sile) Vinicius Donola Roberta Salomone e Joao Rocha

Premio miglior attore – Gigi e Ross Amici per La pelle di Angela Bevilacqua Premio del pubblico – Leggero legge rissimo (Italia) Antimo Campanile

FABRIZIO
26 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022
KÜHNE

GALÀ CINEMA FICTION – ITALIAN IDENTITY

Napoli e Castello di Castellammare di Stabia 13 – 24 settembre 2022 – 14a edizione Tra i premiati Fabrizio Gifuni, Giorgio Marchesi, Mario Mar tone e Giorgio Pasotti. Si è con clusa con la serata di premia zione al Castello Medioevale di Castellammare di Stabia, la 14a edizione del Galà Cinema Fic tion – Italian Identity. La mani festazione, ideata e prodotta da Valeria Della Rocca e organiz zata dalla Solaria Service, agen zia di organizzazione eventi di Napoli si avvale della direzione artistica di Marco Spagnoli, ed è realizzata in collaborazione con la Film Commission Regione Campania, con i patroci ni del Ministero della Cultura, del Comune di Napoli, di Rai Campania e AGIS e con il contributo della Regione Campania e della Film Commission Campania. Numerose le personalità del mondo della cultura e dello spettacolo intervenute alla ce rimonia condotta da Maurizio Casagrande, alla presenza della madrina del Galà Denise Capezza. La Giuria di questa edizione, formata da Titta Fiore (Presiden te), Tonino Pinto, Enzo Sisti, Valerio Caprara e Felice Casucci, ha designato i seguenti vincitori delle categorie Fiction e Film: Miglior Film: È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino con Filippo Scotti, Toni Servillo e Teresa Saponangelo Miglior Fiction: Non ti pago di Edoardo De Angelis con Sergio

Castellitto e Maria Pia Calzone MIGLIOR REGISTA DI CI NEMA Mario Martone per Qui rido io con Eduardo Scarpetta, Cristiana Dell’Anna e Tony Ser villo

MIGLIOR REGISTA DI FIC TION Marco D’Amore e Clau dio Cupellini per Gomorra - La Serie, 5 Stagione con Salvatore Esposito e Marco D’Amore

Miglior Documentario: Una Squadra di Domenico Procacci Premi speciali assegnati a: Premio Speciale Cinema & Teatro: FABRIZIO GIFUNI

Premio Speciale Attore di Fiction: GIORGIO PASOTTI

Premio Speciale per le Serie Tv: EMANUEL CASERIO, PIETRO MASOTTI, FRANCESCA DEL FA, CHIARA RUS SO, CON IL PRODUTTORE GIANNANDREA PECORELLI

Premio Eccellenza Artistica Antonio Casagrande – Attore dell’anno: ENZO DECARO

Premio Speciale per la Fiction “La Sposa”: GIORGIO MARCHESI

Premio Speciale per la Fotografia di Scena: ANNA CA MERLINGO

Premio Speciale Attrice di Cinema: ELENA RADONICICH

Premio Speciale Cinema & Fiction: NUNZIA SCHIANO

Premio Attrice di Fiction: NINA SOLDANO

Premio Speciale Rising Star: GAIA MESSERKLINGER

27DOMENICA 2 OTTOBRE 2022
REGGI & SPIZZICHINO

TUTTE LE NOVITA’ SULLE TERAPIE

“La Reumatologia negli ultimi anni ha avuto un periodo di particolare evoluzione grazie alle importanti acquisizioni offerte dalla ri cerca scientifica dal punto di vista della com prensione delle basi genetiche e dei meccani smi fisiopatologici delle malattie reumatiche.

La più approfondita conoscenza della patoge nesi ha permesso lo sviluppo e l’introduzione nella pratica clinica di farmaci biotecnologici e “small molecules”, farmaci per uso orale, che hanno rivoluzionato l’approccio terapeu tico alle malattie reumatiche, permettendo di raggiungere sempre di più la remissione di malattia, consen tendo di proporre “una medicina di precisione”.

Partendo da questi presupposti, il Congresso SIR Crei della Campania è stato pensato con l’intento di affrontare in manie ra sempre più multidisciplinare i diversi aspetti delle malattie reumatiche coinvolgendo: dermatologi, gastroenterologi, ocu listi, infettivologi, ortopedici ecc.”. E’ quanto afferma Enrico Tirri, organizzatore del Congresso, Direttore della UO di Reumatologia dell’Ospedale San Gio vanni Bosco di Napoli e Consigliere Nazionale della SIR (So cietà Italiana di Reumatologia) alla vigilia del Congresso SIR e Crei (Collegio Reumatologi Italiani) Campania 2022, che si è svolto presso l’Hotel Renaissance Mediterraneo. Inoltre, Tirri aggiunge: “Sono in programma anche relazioni dedicate alle nuove linee di indirizzo, della Regione Campa nia, alla prescrizione dei farmaci biologici/biosimilari in ar trite reumatoide, artrite psoriasica e spondilite anchilosante, che i reumatologi della Campania, per primi hanno prodotto a livello nazionale”.

Al Congresso erano presenti Roberto Gerli, Presidente della Società Italiana di Reumato logia e Daniela Marotto, Presidente del Colle gio dei Reumatologi Italiani; l’appuntamento ha visto la partecipazione attiva di molti gio vani reumatologi afferenti a strutture reuma tologiche universitarie, ospedaliere e territo riali della Campania.

Hanno partecipato in qualità di Presidenti onorari del Congresso Raffaele Scarpa e Ste fano Stisi. Sono stati, inoltre, presenti figure di spicco della reumatologia italiana tra cui: Francesco Ciccia Professore Ordinario di Reumatologia Uni versità della Campania “L. Vanvitelli”, Roberto Caporali Pro fessore Ordinario di Reumatologia dell’Università di Milano, Giandomenico Sebastiani Direttore UOC di Reumatologia Ospedale San Camillo di Roma e Presidente eletto della So cietà Italiana di Reumatologia, Antonio del Puente Professore Associato di Reumatologia Università di Napoli Federico II di Napoli e tanti altri. Gli aspetti dermatologici delle malat tie reumatiche sono stati relazionati da Gabriella Fabbrocini Professore Ordinario di Dermatologia dell’Università di Na poli Federico II. Hanno discusso anche di Covid e di malattie reumatiche con Alessandro Perrella Direttore UOC Malattie Infettive Emergenti ad alta contagiosità Ospedale Cotugno di Napoli. Presente con una relazione sui farmaci biosimilari an che Ugo Trama, Dirigente Responsabile Politiche del Farmaco della Regione Campania. I pazienti reumatologici sono stati rappresentati al Congresso da diverse associazioni dei malati reumatici che hanno partecipato ad una tavola rotonda a loro dedicata.

SOTTOPASSO VIA CONCORDIA

Buongiorno, lunedì partono gli interventi di ripristi no. Non sono operazioni semplici perché molto probabilmente sono danneggiate entrambe le pompe.

Tommasina D’Onofrio, Assessore all’Assetto del Territorio

Il Sindaco ha rilasciato anche delle dichiarazioni. Nel sottopasso sono rotte entrambe le pompe. L’ufficio lavori pubblici ci sta lavorando.

Paola Ambrosio, Vice Sindaco

Bisognava fare un pò di manutenzione alle pompe di drenaggio installate per quel tipo di cavalcavia progettato all’epoca, con i fondi RFI. E queste pompe si dovevano azionare per le emergenze piovane, purtroppo sono ferme e in disuso da molto tempo. Si pen sa ad altro a progetti più grandi.

Enzo Ramaglia, consigliere comunale del PD

28 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022
SIMONETTA DE CHIARA RUFFO

EROE E CANTANTE: BETOBAHIA PREMIATO DALLA FIN

A Riccione un prestigioso riconosci mento per il “bagnino” Alberto Paz zaglia protagonista la scorsa estate di numerosi salvataggi e autore del brano “Angeli Rossi” diventato una sorta di inno nazionale dei bagnini

Non solo cantante ma, adesso, anche “eroe del mare”, almeno secondo la FIN, la Federazione Italiana Nuoto (Se zione Salvamento) delle province di Ri mini e Forlì-Cesena che, ieri a Riccione, ha voluto premiare con un prestigioso attestato di merito il cantautore e mari naio di salvataggio Alberto Pazzaglia, alias Betobahia. Il riconoscimento, che per una volta non riguarda solo il mondo della musica, è stato assegnato a Pazza glia “per essersi distinto in azioni di sal vamento estreme in mare e per l’apporto artistico didattico del brano musicale con relativo videoclip in titolato ‘Angeli Rossi’, inno nazionale dei salvataggi italiani”. Il brano con il relativo video, lo ricordiamo, è stato divulgato sui siti social e Youtube e la canzone è scaricabile online su tutti gli store musicali internazionali come iTunes , Spotify, Ama zon, Alexa ecc…

Alberto Pazzaglia, nato a Cesena nel 1967, da ben 34 anni ma rinaio di salvataggio, presta servizio per La Società Coopera tiva Levante di Cesenatico che è stata coinvolta - insieme ai propri marinai di salvataggio - nel video e nelle immagini di azione girate su tante spiagge della Riviera Romagnola (Viser ba, Bellaria Igea Marina e San Mauro Mare). L’artista cantau tore Betobahia è anche il regista cinematografico e creatore del video, oltre che autore della canzone “Angeli Rossi”.

A premiare Betobahia con una perga mena è stato il Coordinatore Nazionale della FIN, il Cavalier Giorgio Gori, re sponsabile della Sezione Salvamento delle province di Rimini, Forlì e Cesena.

L’assistente bagnanti Alberto Pazzaglia è stato premiato per alcuni rocambo leschi salvataggi effettuati durante la scorsa estate, ma anche per il suo ap porto “artistico e didattico” fornito con il brano “Angeli Rossi” diventato, come detto, una sorta di inno ufficiale dei sal vataggi. Una canzone che ha avuto im portanti riscontri sull’intero territorio nazionale e che ha avuto il pregio di ac cendere l’attenzione sulla professionali tà e l’eroismo dei Baywatch italiani. Betobahia ha ritirato il premio martedì pomeriggio nell’ambito dei Campionati Mondiali di Salvamento attualmente in corso a Riccione. “Sono davvero orgoglioso di questo riconoscimento - ha detto Alberto Pazzaglia - che considero una sorta di ‘premio alla carriera’ dopo 34 anni di onorato servizio. Nel corso degli anni ho aiutato e salvato molte persone in difficoltà. Non sempre le cose hanno avuto il ‘lieto fine’, ma ogni volta che sono riuscito a salvare una vita per me, come per tutti i miei colleghi, è sem pre stata un’emozione unica e indescrivibile. D’altronde questo è un lavoro fatto di professionalità, ma an che di passione. Una passione che ogni giorno provo a traman dare alle giovani generazioni. Il mare va sempre rispettato ma, quando la prevenzione non è sufficiente, bisogna intervenire in maniera rapida e decisa mettendo in campo tutta l’esperienza lavorativa accumulata in tanti anni”.

Nella foto Betobahia con il Cavalier Giorgio Gori, coordinatore e responsabile nazionale FIN (Sezione Salvamento)
29DOMENICA 2 OTTOBRE 2022
PUBBLICHIAMO

Sono ormai anni, sicuramente troppi, che le Ville Comunale di Casoria rap presentano una vera e propria spina nel fianco per il Palazzo Comunale e per gli assessori al ramo che negli anni si sono succeduti.

Sono ben 4 le Ville Comunali che insi stono sul territorio del Comune di Ca soria:

La Villa Comunale di via PIO XII, Villa Comunale di Via Enrico Toti, Villa Comunale di Via Benedetto Croce

Villetta Comunale di Via Nazionale delle Puglie

Una risorsa che rende il nostro territorio quasi unico nel suo genere.

Difficilmente un Comune ha la possi bilità di offrire ai suoi residenti ben 4 Ville Comunali, peccato però lo stato di degrado e di abbandono in cui si tro vano. I residenti delle varie zone in cui insistono le 4 ville comunali, da quanto espongono ogni giorno sui vari gruppi social come ad esempio “Sei di Casoria se…” “Sei di Casoria-Arpino (Napoli)” esprimono spesso il loro dissenso e la loro delusione nel vedere inutilizzabili gli spazi dedicati alla cittadinanza, do vendosi spostare nei comuni limitrofi per poter utilizzare ville comunali ade guatamente attrezzate e ben custodite. La realtà di oggi è fatta di ville con aiuole completamente rinsecchite e o erbaccia che cresce e non viene taglia ta, giochi quasi distrutti, animali incu stoditi e non curati, panchine, servizi e videosorveglianza inesistente, rifiuti

non raccolti e, specie di sera, gruppi di giovani e giovanissimi che purtrop po utilizzano questi luoghi per svolgere pratiche ritenute non legali, spesso con il grande utilizzo di stupefacenti. Problemi di vecchia data che sono di ventati di assai difficile risoluzione. Il personale è ridotto all’osso - solo alcu ni custodi che si limitano ad aprire e a chiudere i cancelli - le casse del Comu ne sono vuote o quasi, e l’inciviltà di molti soggetti di certo non aiuta. Proprio per i motivi esposti, gli ammi nistratori del Comune di Casoria, hanno pensato di mettere a Bando le 4 Ville Comunali, chiedendo l’intervento dei privati a sostegno della riqualificazione e gestione delle Ville. Un solo Bando diviso in quattro singoli lotti, ognuno con le proprie caratteristiche. Una procedura, quella pubblicata sull’albo pretorio del Comune di Caso ria, alquanto ostica e scoraggiante, an che dal punto di vista imprenditoriale, che ha richiesto interventi di riqualifica zione degli impianti illuminanti, idrici, di videosorveglianza, sostituzione dei manti erbosi, piantumazione di nuove specie arboree e l’inserimento di ele menti di arredo a favore delle ville, po nendo a carico dei privati anche il costo del personale e delle utenze derivanti dalle attività svolte, il tutto però deve essere svolto da imprese del terzo set tore con l’obbligo previsto dall’assenza di scopo di lucro. Sembra che a questo bando, qualche impresa coraggiosa, ha risposto presentando l’istanza di parte cipazione alla procedura per la conces

sione delle Ville.

Le istanze dovevano essere presentate al protocollo del Comune di Casoria tramite l’invio delle buste a mano entro il 24 Agosto 2022.

Forse qualche scettico ha pensato che questo bando andasse deserto, per la “inconvenienza assoluta” da par te dell’aggiudicatario, ma sembra che qualche impresa coraggiosa abbia ri sposto alla procedura per la concessio ne delle Ville.

Un Grande plauso a questi partecipanti che nonostante “l’inconvenienza asso luta” hanno risposto alla chiamata degli amministratori comunali e sicuramente hanno risposto alla cittadinanza Caso riana che merita, almeno nella fruizione degli spazi a verde per la comunità, un po’ di dignità e rispetto.

Adesso gli amministratori Comuna li non hanno più scuse, devono solo portare avanti la procedura, aprire le buste e comunicare alla cittadinanza che a breve ci sarà qualcuno che rida rà dignità alle Ville. L’aggiudicazione è prevista anche in presenza di una sola busta quindi è solo questione di tempo prima di ricevere una sperata buona no tizia. Da cittadina le domande che mi pongo e mi incuriosiscono sono: come mai non sappiamo ancora nulla? Chi ha partecipato? Perché sul sito del comune non c’è scritto ancora nulla? Almeno in questo i nostri amministratori saranno veloci? Spero di si anche perché poi il resto lo devono fare i privati, e questo mi fa sperare.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO ANNA VINCIGUERRA
30 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022

Dopo il successo estivo dei venerdì con 8.000 visitatori nei sei appuntamenti ad agosto e settembre, programmate altre cinque aperture dalle 20 alle 23 nei mesi di ottobre e novembre Nell’ambito dei progetti di valorizzazione 2022, il Palazzo Re ale di Napoli organizza nei mesi di ottobre e novembre l’ini ziativa “Un sabato da Re” che prevede l’apertura straordinaria serale al pubblico dalle ore 20.00 alle 23.00 (ultimo ingresso alle ore 22.00) al costo ridotto di 2 euro.

La prima data, il 1° ottobre, è stata scelta in coincidenza con la rassegna “Campania Libri Festival della lettura e dell’ascolto” che si svolgerà nei porticati del Palazzo dal 29 settembre al 2 ottobre 2022.

Sarà un fine settimana intenso anche in previsione dell’apertura gratuita, il 2 ottobre, per l’iniziativa ministeriale “Domenica al Museo”, durante la quale sarà possibile visitare l’Appartamen to Storico dalle 9.00 alle 20.00 (ultimo ingresso ore 19.00)

Le aperture avranno cadenza quindicinale e, quindi, il Palazzo Reale aprirà le porte anche il 15 e il 29 ottobre, mentre le date scelte per i mesi di novembre sono il 5 e il 19.

Quest’estate l’iniziativa delle aperture serali ha riscosso un no tevole successo, facendo registrare un numero di visitatori che ha di poco superato le 8.000 unità nei mesi di agosto e settem bre, durante i quali sono state effettuate sei aperture straordina rie serali con l’iniziativa “Venerdì a Palazzo”.

Durante le aperture serali resteranno chiusi al pubblico il Giar dino Romantico e la Galleria del Tempo, visitabili durante i consueti orari e giorni di apertura. Non sarà possibile prenotare il biglietto per l’iniziativa “Un sabato da Re”, che sarà acqui stabile direttamente a Palazzo Reale, in Piazza del Plebiscito.

DIANA KÜHNE
31DOMENICA 2 OTTOBRE 2022

LA MINIMAL ACCADEMY PORTA IN TOUR IL METODO MUSAJ

Grande successo per il corso di formazione Body Massage a cura della Maestra Claudia Musaj promosso dalla MiniMal Accademy che si è tenuto lo scorso lunedì presso la me ravigliosa struttura Hotel Horizon Wellness & Spa Resort a Varese.

La MiniMal Accademy è una solida realtà nel settore beauty, da anni opera portando avanti la sua mission: “la bellezza è per tutti”, aiu tando la sua clientela nella ricerca del proprio benessere e quindi della felicità.

In questo percorso si inseriscono i corsi di for mazione di Body Massage che da settimane stanno ottenendo ottimi risultati, formando sempre più operatori/operatrici e rendendo così il metodo Musaj disponibile ad una sem pre più vasta clientela.

La maestra Musaj è ormai un volto noto del settore benessere, da anni opera nelle più prestigiose strutture italiane e svizzere, dove è considerata la regina del body Mas sage, il rivoluzionario protocollo di lavoro creato dalla master Claudia Musaj, fondatrice del metodo Musaj.

Il Corso TEORICO E PRATICO Body Massage Remodelling è stato creato per fornire una formazione specifica nel Massaggio Modellante Professionale.

Attraverso l’utilizzo dei principi attivi di MiniMal Trilogy Body, in combinazione a innovative manovre manuali è pos sibile agire a livello cutaneo e sottocutaneo, ottenendo risultati efficaci per contrastare ed eliminare i più comuni inestetismi,

come cellulite e ritenzione idrica.

Ora dopo, il successo del corso tenutosi in Lombardia, la maestra Musaj e la MiniMal Accademy sono già in preparazione del la prossima data a Napoli: il 9 e 10 ottobre presso la splendida location del MILLENIUM GOLD HOTEL****di Napoli (Via Coman dante Umberto Maddalena, 192).

Dopo il tutto esaurito della data di settembre, era d’obbligo un ritorno nella città partenopea. Il metodo Musaj è ormai divenuto un fiore all’occhiello del settore, e clienti ed operatori di tutta Europa richiedono questo trattamento.

La collaborazione tra MiniMal Accademy e la Maestra Musaj però non finisce qui. E’ già pronta una nuova data il 24 ottobre a Varese, la città lombarda divenuta ormai la roccaforte del metodo Musaj.

Emanuela Pozzi titolare della Minimal Accademy ha dichiara to: “da sempre credo che la bellezza sia un dono che va condi viso, ed è per questo che ho fortemente voluto introdurre i corsi di formazione con il metodo Musaj con tappe in tutta Italia. La bellezza deve poter arrivare ovunque, senza limiti, dopotutto anche Dostoevskij diceva che La bellezza salverà il mondo”. Molti sono i progetti che verranno portati avanti da questa part nership di successo, e per restare sempre aggiornati sui corsi di formazione o le novità di prodotti della MiniMal Accademy è possibile visitare il sito www.minimalgroup.it o la pagina face book MiniMal Cosmetici & Technology.

32 DOMENICA 2 OTTOBRE 2022
VERONICA CAPRIO

CENTRO

Augurissimi S. Angela 2 ottobre 2022 Auguriamo a Angela Manco, Angela Buonaurio, Angela Farina di trascorrere un felice onomastico insieme alle tre cose più preziose: salute, felicità e l’affetto dei cari.

Casilli,

Responsabile:

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33DOMENICA 2 OTTOBRE 2022
Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000 Direttore
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