Domenica 14 aprile

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DOMENICA 14 APRILE 2019

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ANNO XIX - N° 14 - DOMENICA 14 APRILE 2019

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DESOLANTE LO SCONCIO NELLE AIUOLE DI PIAZZA DANTE


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ANTONIO BOTTA

DESOLANTE LO SCONCIO NELLE AIUOLE DI PIAZZA DANTE Sconcerta il fatto accaduto in piazza Dante, dove campeggiano nelle aiuole antistanti la stazione di Casoria – Afragola alberi maestosi, offrendo della Città una bella immagine di decoro e ai cittadini che vi sostano, soprattutto anziani, uno spazio verde per dare sollievo al corpo e allo spirito. Per questo, è stato desolante vedere, passando di lì, l’erba sintetica rimossa. Il motivo della rimozione? Tale manto “artificiale” stava rovinando gli alberi circostanti, togliendo ossigeno al terreno; un cedro, purtroppo, già è privo di vita, mentre altri due, pur danneggiati, potrebbero essersi salvati. Ci si domanda, perplessi, come mai gli esperti del settore Ambiente del Comune non abbiano previsto gli effetti disastrosi che l’installazione del manto sintetico avrebbe prodotto sugli alberi, i nostri “spazzini dell’aria”, visto che assorbono anidride carbonica, diffondendo ossigeno. Lo spettacolo deprimente, dunque, di piazza Dante dovrebbe far riflettere i responsabili comunali che si occupano di prevenzione e tutela del territorio, soprattutto dopo l’appello della caparbia

sedicenne svedese Greta Thunberg, la quale, appena qualche settimana fa, ha mobilitato i giovani di oltre 20 Paesi dei cinque Continenti, al fine di sensibilizzare i politici e l’opinione pubblica mondiale sui disastri dell’ambiente. “Non c’è più tempo” hanno gridato lungo le strade e nelle piazze, “ne va del futuro della nostra vita”. E’ vero, si è arrivati ad un punto di non ritorno, occorre, per questo, operare una netta inversione per scongiurare la catastrofe ecologica che potrebbe compromettere

la vita delle future generazioni. I ragazzi hanno indicato agli adulti tutti gli interventi essenziali per la tutela del pianeta: disinquinamento, controllo severissimo delle tecnologie inquinanti e contemporanea ricerca delle fonti alternative di energia, riforestazione e ripopolamento faunistico, riduzione dei consumi e raccolta differenziata. Sì, non c’è più tempo, perché,come ci hanno ricordato i ragazzi, ci troviamo ad un bivio decisivo: bisogna imboccare al più presto la strada della salvezza, desistendo da comportamenti di noncuranza e di sufficienza verso problemi così gravi.”Non c’è più tempo” è rivolto alla classe dirigente locale e a parte di cittadini casoriani che poche volte hanno mostrato rispetto e attenzione verso il poco verde che abbiamo in Città. “La terra non ci è stata data in eredità dai nostri padri, ma ci è stata data in prestito dai nostri figli”. Due volte è stato denunciato da questo giornale il taglio di un alberello in via Duca D’Aosta perché i rami occultavano l’insegna di un negozio. Non si è intervenuto, purtroppo!


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Linea alla “Parola pensata” di Carlo Verna

Incontro con il Presidente Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti

Accompagniamo il Dr. Carlo Verna in un suo viaggio che lo sta portando a Perugia, in una delle dodici scuole di Giornalismo attualmente presenti in Italia dove, ciclicamente, in quanto Presidente dell’Ordine dei Giornalisti italiani, insieme ad una commissione, Verna ha il compito di recarsi per poter vedere la tipologia di studenti ammessi al corso, quali sono stati i criteri di ammissione, seguire il tipo di formazione degli allievi, la didattica utilizzata. Soltanto uno dei tantissimi impegni che arricchiscono ancora di più un’attività lavorativa e giornalistica iniziata molto presto e che oggi lo vede presente in RAI da ben trentatré anni. Laureatosi in Giurisprudenza, Carlo Verna si iscrive all’Albo degli Avvocati del Foro di Napoli, ma la passione giornalistica prende il sopravvento. Scrive per il ROMA, dove acquisirà il tesserino di giornalista, è stato Direttore del giornale “Il Lavoro del Sud”, ha fatto parte della trasmissione Tutto il calcio minuto per minuto, conduttore ed inviato speciale del TGR Campania, ha seguito, viaggiando per il mondo – una cosa di cui sarà sempre grato alla RAI – i Giochi Olimpici, i Mondiali ed i campionati europei di nuoto. Infine, da Segretario dell’USIGRAI a Presidente dell’Ordine dei Giornalisti. Innumerevoli responsabilità in un tempo breve ma che si dilata se si pensa a quanto il giornalismo sia cambiato soprattutto negli ultimi anni. Nel suo discorso alla conferenza stampa dell’Ordine dei Giornalisti di fine anno 2018, a cui presenziò anche il Premier Conte, Carlo Verna definì i giornalisti “cani da guardia della democrazia”. Approfittiamo del viaggio

verso Perugia per farci raccontare, dalla sua inconfondibile voce, il senso di questa definizione: “I giornalisti sono sempre stati i cani da guardia della democrazia, solo che c’è stato un tempo in cui la nostra professione doveva vigilare sul potere politico, i pericoli del potere criminale, oggi, invece, dobbiamo difenderci anche dal potere della tecnologia e, quindi, dallo smisurato potere delle grandi piattaforme digitali. Questo è, in assoluto, il momento più critico che il giornalismo sta vivendo, da quando, nel 2007 nascono Facebook e gli Smartphone che eliminano, di fatto, la possibilità di parlare da uno a tanti. Prerogativa che era stata, fino ad allora, di chi faceva il giornalista con preparazione e competenza. I cittadini che fruiscono le notizie entrano quotidianamente in contatto con un mondo non professionalizzato. La disintermediazione è ciò che vive oggi l’informazione: il giornalista professionista ha competenze e responsabilità, caratteristiche che non possono risiedere in un qualsiasi soggetto.

Con l’Università di Napoli, la Federico II, stiamo, da tempo, studiando come l’informazione non venga più generata dall’uomo, ma da algoritmi. Tra la fonte ed il fruitore deve continuare ad esserci il giornalista professionista, e non slogan, fake news e precariato”. La politica di oggi riesce a sostenere il pluralismo, le diversità e le differenze necessarie alla libertà di stampa? “Il Governo deve fissare le nostre proposte di riforma come obiettivo politico ma, ovviamente, i tempi non sono mai brevi. Ma noi non ci arrendiamo. L’articolo 21 della nostra Costituzione prevede, tra i tanti punti, il sostegno pratico al pluralismo, e quindi il non tagliare fondi alla piccola editoria, dove spesso vi si trovano voci di grande autorevolezza. Se i fondi stanziati dall’Europa per l’editoria non vengono utilizzati, ci troviamo di fronte all’inadempimento di un obbligo da parte del Governo.. Ed è un valore di redditività sociale che, in qualche modo, la politica deve comprendere”. Come vive il ruolo di Presidente Nazionale dell’ordine dei Giornalisti? “Con grande peso e con grande responsabilità. Sono diventato Presidente il 25 ottobre del 2017 e da allora faccio sempre grande fatica tutte le volte mi trovo di fronte al disagio dei colleghi o di chi ha tagliato il traguardo dell’essere un professionista e vive un certo smarrimento per il proprio futuro.. Bastano dei numeri a farci capire quanto sia peggiorato il mondo dell’editoria: fino al 2007 si vendevano, in media, circa sei milioni e cento mila copie di giornali, oggi siamo arrivati a ben oltre meno della metà.. Vendere meno giornali, vuol dire


DOMENICA 14 APRILE 2019 avere meno pubblicità, meno investitori, meno risorse per andare avanti. La carta stampata va sostenuta, altrimenti rischiamo l’estinzione”. Qual è stato il Suo primo articolo? “Più di quarant’anni fa, un articolo scritto per il ROMA, diretto allora dal Dr. Giovannini, nel Palazzo della Flotta Lauro a Via Marina, nel 1975 su una partita di prima categoria tra il Freccia Azzurra di Secondigliano contro il Pomigliano D’Arco, terminata in parità”. Quindi lo sport, già da allora. Un destino che l’ha portata a vivere anche il grande Napoli di Maradona, come giornalista ma anche come tifoso, o no? “I mie maestri, come ad esempio il grande Enrico Ameri mi hanno insegnato ad essere sempre al di sopra delle parti, anche nei commenti sportivi. Quindi non parlo del mio tifo. Posso soltanto dire che sicuramente si diventa, cronologicamente, prima tifosi di una squadra e poi si intraprende il proprio mestiere. E non aggiungo nulla di più. Sicuramente anche il mondo del calcio

5 è cambiato. Sono legato al fascino romantico delle domeniche fatte di ragù e di radio, l’attesa delle trasmissioni che dal tardo pomeriggio alla sera ci consentivano di vedere qualche immagine delle partite principali. Oggi c’è una overdose di offerta mediatica che ci fa essere tutti giornalisti, tutti esperti e tutti commissari tecnici. Gli stessi stadi, nel tempo, rischieranno di vedere sempre meno presenze perché la possibilità di raggiungere tutto con l’utilizzo del proprio cellulare si tradurrà in forme di estrema pigrizia”. Alla luce di tutti questi cambiamenti, cosa sente di consigliare ad un giovane che desidera intraprendere la carriera di giornalista? “Il sogno non va mai chiuso nel cassetto, anzi, va sempre e comunque coltivato, ma contemporaneamente, c’è la necessità di una grande concretezza. A tal proposito, anche con i giovani che incontriamo nelle scuole di giornalismo, mi piace sempre citare la mia metafora dei “due Maurizio” che, in qualche

modo hanno incrociato la mia vita: Maurizio Sarri, ex allenatore del Napoli, e Maurizio De Giovanni, scrittore e mio personale amico. Entrambi hanno realizzato il loro sogno, il primo diventando un allenatore di fama e di successo a livello europeo; il secondo, scrivendo libri che sono stati anche la base della sceneggiatura di una serie televisiva. Ma entrambi, fino a cinquant’anni sono stati bancari, sono stati dunque in grado di badare alla concretezza della vita pratica e, contemporaneamente, di realizzare il proprio sogno. E questa passione del giornalismo va coltivata con lo studio, la cultura, la preparazione e lo sviluppo delle competenze. Parlo sempre dell’importanza della “parola pensata”: cioè dell’uso di parole che vengano da una solida preparazione di base e che ci consentiranno sempre di difendere tenacemente, nella sua interezza, il diritto che i cittadini hanno di fruire le informazioni basate sulla verità delle fonti e le competenze di un professionista”.

ILARIA RICCARDI

PRESENTAZIONE DELLE LISTE PER LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE

Sono ormai vicine le elezioni 2019 , e come consuetudine bisogna ora annunciare la presentazione delle liste che concorreranno quest’anno per ottenere la dirigenza del Comune. Ebbene, venerdì 26 aprile alle ore 8:00 e sabato 27 alle ore 12:00 avrà luogo la suddetta presentazione. Per il momento vi sono 4 schieramenti: — la coalizione dell’ex sindaco Pasquale Fuccio, espressione del PD ; — il gruppo organizzato e capeggiato da Tommaso Casillo, leader di “Campania libera”; — l’alleanza di centrodestra, che pone la candidatura di Angela Russo di Forza Italia; — infine il M5s, che proporrà probabilmente la candidata Elena Vignati, come accaduto negli anni precedenti. Ad alcuni potrebbe sorprendere la ricandidatura a primo cittadino di Pasquale Fuccio, nonostante questo, durante la conferenza stampa tenutasi per far luce sulle accuse che hanno portato alla sua caduta, abbia già manifestato la volontà di continuare il suo operato. Durante la sua ultima esperienza, sono stati ben 14 i consiglieri che hanno firmato per la sfiducia; un’azione scaturita, secondo le voci, dallo scandalo riguardante la nomina del presidente di Casoria Ambiente. Tuttavia, secondo la strategia della coalizione, questo tentativo è necessario al fine di ottenere una continuità ineliminabile per il completamento della programmazione politica-amministrativa presentata in passato e avviata con talune difficoltà. È di linea opposta il centrodestra, che si dichiara “possibilità di riscatto” dalle preceden-

ti amministrazioni di centrosinistra, additate come causa di un regresso culturale, sociale ed economico del territorio. Proprio al fine di avviare il riassestamento della città, tra i i tanti temi del programma , la lista annunciò già in precedenza che il risanamento dei conti pubblici dovrà necessariamente rappresentare una priorità. È questo un problema sottolineato anche da Elena Vignati sulla sua pagina Facebook, attraverso la quale riesce ad esprimere il temperamento fortemente critico del team creatosi . I punti su cui invece preferisce far pressione Tommaso Casillo (il cui schieramento, era dato da alcuni, sconfitto in partenza a causa del progetto definito troppo fragile per resistere alla competizione) con Campania libera, secondo un incontro tenutosi presso l’Hotel Futura di Arpino, tratta la questione ambientale, di utilizzo delle aree dismesse, ed infine, dei collegamenti tra Napoli- Casoria, di grande importanza per riavviare lo sviluppo del Comune. Successivamente alla presentazione delle liste, dopo esattamente un mese, il 26 Maggio, si terranno le elezioni, e dopo 15 giorni vi sarà il ballottaggio, che determinerà chi otterrà la dirigenza dell’amministrazione. Con la speranza che queste elezioni portino la città verso una possibilità di riscatto. Indubbiamente si tratta di una situazione difficile quella di Casoria, così come per tanti altri Comuni, ma una commissione non egoista e corrotta, e fortemente fiduciosa riguardo i potenziali della zona, potrebbe realmente porre le basi per un cambiamento di direzione.


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Imma CASTRONUOVO

TG LUNA, una TV DI SERVIZIO versus una TV DI STATO

Il Tg Regionale Campano ha un volto nuovo, che si sta imponendo sempre più: quello di TG LUNA, che ci accompagna ormai da anni, informandoci a trecentosessanta gradi su ciò che accade intorno a noi. Sul canale 14 del digitale terrestre, con due esaustive edizioni, delle 13.30 e delle 20.30, TG LUNA entra nelle nostre case per fornirci, in tempo reale, i fatti salienti del giorno. Con un approccio fresco e immediato, i giornalisti di TG LUNA si rivolgono ad un sempre più crescente pubblico campano, essendoci rilevamenti dell’emittente Tv Luna su tutta la Regione. Ci piace molto perché, a differenza dei cosiddetti tg “istituzionali” delle reti Rai e Mediaset, Tg Luna è un telegiornale dalla parte dei deboli, che dà voce alle persone; una Tv di Servizio, che cerca di aiutare i problemi di quelli che non hanno voce o che, magari, non hanno ascolto. Ogni giorno, il nutrito sapiente staff di Tg Luna, composto da 20 giornalisti, 10 troupe esterne, 16 tra operatori e registi, lavorano incessantemente per informare i suoi telespettatori su ogni sorta di tematica, dall’attualità allo Sport, alla Salute, al giornalismo d’inchiesta, con una redazione dotata di tre postazioni mobili, in grado di intervenire con edizioni speciali in presa diretta. Il Direttore Carlo Alvino sovrintende e dirige, con piglio carismatico, i propri Redattori, tra cui, Massimiliano Guerriero, Antonio Iorio, Matilde Andolfo, Marco Di Bello. Massimiliano Guerriero, in particolare, che si è gentilmente concesso ai nostri microfoni, ci ha aperto le porte della

Redazione e di questo magnifico Telegiornale, illustrandoci, oltre i molteplici componenti di questa organizzatissima ed efficiente macchina dell’informazione, lo spirito che li accomuna tutti, in una corale mission: “realizzare una Tv di Servizio, che dia voce ai più deboli, aiutando a risolvere i problemi, partendo dal più piccolo”. Giornalista “multitasking”, come ama definirsi, Massimiliano Guerriero, classe 1979, in azienda dal 2006, a Napoli dal 2014, giornalista di punta di Tv Luna, illustra, per noi, ai nostri lettori, le molteplici e svariate attività d’informazione di Tvluna. In primis, vi è la trasmissione “cult” del lunedì sera, la ormai famosa “ADL - ALVINO DALLA LUNA”a cura del Direttore Carlo Alvino, trasmissione seguitissima dagli appassionati di calcio, così come altrettanto famose sono le sue incursioni tra i tifosi partenopei che seguono il Napoli in ogni sua competizione, cui Carlo Alvino dà voce, in un vortice di animosità, passione e autorevolezza, nella ormai insostituibile “Luna Azzurra Stadio”, ed alla seguitissima striscia quotidiana dalle 19 alle 20.30 “Pane al Pane, vino Alvino”, che vanta un gruppo di fedelissimi telespettatori che interagisce ai commenti calcistici del Direttore e del suo nutrito parterre. Il Martedì sera, invece, c’è “Goal Show – Casa Rivieccio”, altra trasmissione di spicco di Tv Luna, in cui si commenta, con amabile competenza ed un pizzico di veracità campana, che tanto ci piace, gli episodi che, inevitabilmente, offrono spunti di accesa conversazione calcisti-

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ca. Non manca il giornalismo d’inchiesta: c’è infatti, “Dossier”, la trasmissione d’inchiesta del Sabato sera a cura di Matilde Andolfo, che approfondisce, ogni settimana, un tema di attualità, con una sorta di lente d’ingrandimento su quelli che sono gli aspetti più sconosciuti – e, in quanto celati, forse più importanti – di una tematica ogni volta di interesse generale. Vi sono, poi, la trasmissione “Salute a tutti”, che va in onda tutti i Venerdi, ed è dedita alla Salute, alla Salubrità, ed alle problematiche ad essa connesse, e la seguitissima “One to one”, a cura della Redazione, in cui vi è un’intervista, faccia a faccia, con un personaggio noto, dove vengono svelati aneddoti e caratteristiche e trattati temi particolarmente cari all’ospite di turno. Nel ringraziare Massimiliano Guerriero per il prezioso tempo concessoci, speriamo di avervi incuriositi, portando all’attenzione dei nostri lettori un assaggio di una realtà bella, autentica, come lo è il pubblico campano.

Massimiliano Guerriero, autorevole firma di TG LUNA

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FRANCESCO D’ANNA

La casa del Cardinale Luigi Maglione Casoria è una città molto importante nella quale sono vissuti personaggi illustri che l’hanno resa immortale, basti pensare a Padre Ludovico, Nino Cortese, Nicola Rocco, Santa Maria Cristina Brando, Santa Giulia Salzano... tra queste icone anche il Cardinale Luigi Maglione è una figura notevole, un diplomatico della Santa Sede, poi cardinale di curia fino a diventare Cardinale Segretario di Stato. Nacque a Casoria (NA) da una famiglia di possidenti, nel 1918 Papa Benedetto XV lo nominò rappresentante papale temporaneo presso la Società delle Nazioni e inviato in Svizzera, la quale in quegli ultimi mesi di guerra (1914-1918), fu al centro di un’ attività diplomatica che mirava a trovare una soluzione pacifica al conflitto e, grazie anche al sostegno della diplomazia vaticana, fu realizzata una serie di iniziative assistenziali tese a soccorrere le vittime della guerra e a favorire lo scambio dei prigionieri. Il cardinale Luigi Maglione ha avuto anche il merito di aver saputo scindere la politica dall’etica, in un’epoca colma di incertezze e di guerre, è stato un

ricercatore di pace, fu coinvolto negli sforzi della Santa Sede per salvare il massimo numero possibile di ebrei dallo sterminio nazista. Secondo alcuni i rapporti fra Maglione e Pio XII sarebbero stati freddi, tanto che il Papa non avrebbe informato il proprio Segretario di Stato, quando

accettò di prendere contatti con il governo del Regno Unito per conto di un gruppo di generali tedeschi, che stavano pianificando il rovesciamento del regime nazista. Un’indiretta comprova, secondo questa interpretazione dei fatti, potrebbe trarsi dalla circostanza che, dopo il decesso di Maglione, Pio XII lasciò vacante, fino alla propria morte, la carica di Cardinal Segretario di Stato. Casoria è il luogo dove si trova la residenza del cardinale Maglione collocata in Piazza Benedetto XV, si sviluppa lungo la strada che conduce alla Villa Comunale, si tratta di un vero e proprio palazzo di straordinarie dimensioni, circondato da un immenso giardino. La perfezione dell’immobile, ormai da tantissimi anni, testimonia l’orgoglio di aver ospitato quest’uomo nella nostra città. E’ importante, e spronante sapere che a Casoria oltre tutto ciò che è di negativo ci siano ancora monumenti rappresentanti dello splendore della nostra cittadina.


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ANTONIO BOTTA

Sesta edizione dell’evento musicale “Sulle ali della musica… nel segno e nel sogno di Pina”

CON PINA MUGIONE NEL CUORE SULLE ORME DI S. ludovico E’ giunto alla sesta edizione l’evento musicale “Sulle ali della musica … nel segno e nel sogno di Pina” organizzato dall’associazione culturale “Padre Ludovico da Casoria”: il sette Aprile scorso, nella sala – teatro della Parrocchia S. Paolo in Casoria, vari musicisti si sono esibiti gratuitamente alla presenza di un folto pubblico, che si è librato con lo spirito verso le vette della bellezza e del sublime grazie all’ascolto attento e partecipe di meravigliose melodie eseguite con alcuni strumenti musicali. Nell’introduzione, la prof.ssa Caterina Del Mondo, presentatrice della Kermesse culturale, ha posto in rilievo con acute riflessioni il senso profondo della manifestazione, alla quale ha presenziato anche il parroco Don Giuseppe De Vincentiis. “Questa sera” ha spiegato “siamo qui per onorare la memoria di Pina Mugione, fondatrice della nostra Associazione nonché maestra, ministro straordinario di questa Parrocchia, antesignana del dialogo interreligioso, grande appassionata di Padre Ludovico di cui noi abbiamo raccolto l’eredità cercando di portare avanti il suo progetto religioso e culturale insieme e come Lei, anche se senza la sua incisività cerchiamo di farlo nel nascondimento, di modo che la destra non sappia ciò che fa la sinistra”. Ha definito Pina “persona di cultura”, da intendere tale termine nel significato del verbo latino da cui deriva, ossia “còlere”: esso significa innanzitutto coltivare, nel senso figurato di avere cura, trattare con attenzione e quindi anche onorare. Dal verbo còlere, andando ancora più indietro nel tempo, troviamo una parola ancora più antica,che è Kwel,che vuol dire “ruotare”, “girare”, “camminare in cerchio, nel senso originario di girare la terra, dissodare e quindi di avere cura. Se dal participio futuro di còlere nasce cultura

da quello passato nasce culto ovvero il terreno dissodato, preparato e definito secondo la regola sacra da cui provengono le nostre parole di ruota, retto, diritto, rito”. “Il rito” ha proseguito la prof.ssa Del Mondo “definisce il culto ed è l’atto con il quale l’uomo collabora attivamente con il resto del creato alla costruzione e al mantenimento della sua vita e di quella del cosmo. Non é un atto esclusivamente privato, ma simbolico (dal greco syn bollo, metto insieme), mette in comunicazione,infatti, i diversi piani dell’esistenza. Pina, quindi, è colei che più di tutte le persone che ho conosciuto ha realizzato appieno l’essere persona di cultura, perché tutto ciò che ha fatto nella sua pur breve vita lo ha fatto con cura unendo il visibile all’invisibile”. Eccellente la performance di tutti gli artisti che si sono succeduti sul palco nel seguente ordine di esecuzione, riscuotendo calorosi applausi: Sara Mauriello (flauto), S. Mercadante -Variazioni sul tema “Là ci darem la mano”(dall’opera “Don Giovanni” di W. A. Mozart); Lidia Ciocchetti (pianoforte), F. Chopin – “Berceuse in Re bemolle maggiore op. 57”; Tommaso Cioffi – Vitaliano Lomodino (duo marimba), I. Trevino – “Catching Shadows” (Cattura le ombre); Luigi Silvestro (pianoforte), F. Chopin – “Studio n. 2 in Fa minore

op.25”; Giuseppe Papaccio (arpa) – Vincenzo Laudiero (flauto), L. Einaudi – Nuvole Bianche (per sola arpa) – E. Morricone “Per le antiche scale”; Vincenzo Laudiero (flauto) – Patrizio Rocchino (viola) – Carlo Rocchino (pianoforte), R. Schuman – “Tempo calmo con delicata espressione (dai Racconti Fiabeschi op. 132); Antonio Rosario Roccia – Valentina Branco, F. Gulda – “Toccata (da Play piano Play), S. prokofiev – “Scherzo (dalla Sonata n. 2 op. 14 in Re minore), A. Piazzolla – “Libertango (a quattro mani); Tommaso D’Avanzo – Antonio Fischetti (clarinetto), Carlo Rocchino (pianoforte), M. Mangani – “Pagina d’Album”; J. Newton – G. Lanier – “Amazing Grace (Grazia indescrivibile); Vincenzo Silvestro (pianoforte), S. Rachmaninov – “Preludio n.5 op.23in Sol Minore”; Giuseppe Perretta (pianoforte) – Vincenzo Laudiero (flauto), A. Piazzolla“Vuelvo al Sur (Torno al Sud) (per solo pianoforte), N. Rota – “Love Theme(dal film “ Romeo e Giulietta” di F. Zeffirelli): Rita Lanero (pianoforte), F. Chopin – “Studio n. 12 in Do minore op.10”. Hanno presenziato all’evento i genitori di Pina Mugione insieme ad Annamaria, la sorella, che continua, nell’ambito dell’associazione culturale fondata da Pina, a realizzarne il “sogno”, quello di testimoniare e diffondere, sulle orme di S. Ludovico, l’amore per Dio vissuto dal “poverello” casoriano, come Egli stesso scrisse nel Testamento, con “il lavoro, le opere, la fede, la salvezza delle anime”. “Fatti fratello del poverello, dagli da mangiare, e curalo nell’anima e nel corpo,; e tutto ciò fallo per amore di Dio, il quale ha amato te e si è fatto uomo per elevare te stesso fino a Lui. Di più, ti ha fatto partecipe di tutti i suoi tesori, mediante la sua santissima passione” (da “La Voce del Padre Ludovico”)

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12 Rossella Verze

LEGALITÀ: IL RICORDO DI GIANCARLO SIANI ALL’I.C. ROMEO Grande emozione, il 5 aprile, presso l’I.C. Romeo mentre scorrevano le immagini di Giancarlo Siani, crivellato di colpi, vittima innocente della criminalità organizzata. “Educare le studentesse e gli studenti alla legalità, al rispetto dei diritti e dei doveri di ogni cittadino e delle regole, promuovere la loro partecipazione alla vita civile del Paese, favorire il contrasto alla criminalità organizzata”: questi gli obiettivi della Carta di intenti siglata dal MIUR con Ministero Giustizia, Direzione Nazionale Antimafia, Associazione Nazionale Magistrati. A tal fine, l’I.C. “N. Romeo” e l’Associazione “Clarae Musae” hanno organizzato un momento di riflessione sulla legalità attraverso la lettura di “Fatti di camorra” (iod), testo che propone una selezione di scritti e inchieste di Giancarlo Siani che costarono la vita

all’aspirante giornalista, “ che faceva il suo lavoro, con passione, animato dalla convinzione – afferma Saviano nella prefazione – che raccontare la verità fosse il primo passo per liberare la sua terra dalle organizzazioni che l’avevano resa centro del traffico di droga e terra di violenza”. Studenti e studentesse si sono impegnati con grande serietà, guidati dalle loro docenti, evidenziando attraverso le letture, le performances e tante domande di aver compreso sia il senso e l’attualità delle parole di Giancarlo, sia l’importanza della legalità, quale valore condiviso. Testimone d’eccezione, Paolo Siani, che, emozionato, nonostante gli anni trascorsi, ha suscitato a sua volta vera commozione: “Arrivai a casa pochi attimi dopo il delitto. Di quella sera ricordo tutto perfettamente. Ho subito pensato a un errore di persona. Quando penso

al suo assassinio mi arrabbio sempre perché fu una vera e propria cattiveria. Giancarlo non voleva fare l’eroe; raccontava solo quello che accadeva nel territorio dove lavorava, Torre Annunziata. Niente di più. Giancarlo, però, riusciva ad andare, nei suoi articoli, al di là del dato di cronaca e provava a ricostruire gli scenari di camorra, gli equilibri di potere.” Giancarlo, in effetti, come molti giovani degli anni ’80 e come tante persone che vivono l’odierna quotidianità, mirava a migliorare la società, anche attraverso un lavoro di ricerca, analisi, denuncia. “La scuola, da sempre presidio di legalità, -ha precisato nei suoi interventi la D.S. prof.ssa M. Evelina Megale- deve far comprendere ai ragazzi che senza legalità, senza rispetto delle regole, senza giustizia non c’è coesione sociale, non c’è spazio per la crescita sana di un individuo, di una comunità e di un Paese. La scuola può aiutare i giovani a diventare cittadini attivi e responsabili, aprendosi come luogo privilegiato d’aggregazione e di dibattito, d’incontro e di confronto, in cui i giovani trovano il giusto spazio di crescita civile e di sviluppo culturale. La scuola è insostituibile nel rispondere agli interrogativi dei giovani e a soddisfarne i bisogni perché il suo intervento è costante, intenzionale, pedagogicamente equilibrato.” “E’ alla scuola – ha aggiunto la prof.


DOMENICA 14 APRILE 2019 ssa Vittoria Caso, presidente Clarae Musae- che i giovani della nostra travagliata periferia chiedono aiuto per non lasciarsi intrappolare dalle maglie del disagio e sedurre dall’inganno del facile guadagno, per riconoscere i tentacoli della criminalità che si presenta sempre sotto mentite spoglie. Momenti di riflessione su temi così importanti rendono sicuramente più incisiva l’azione pedagogica e formativa, più mature e sensibili le coscienze agli ideali universali di dignità, uguaglianza, giustizia, solidarietà”. Tanti gli applausi per Paolo Siani, per gli studenti e per l’équipe di docenti che ha guidato i ragazzi: proff. Carmen Stingo, Sarno Antonietta, Iengo Anna, Elisabetta Magliulo, Antonio Lizio, Scognamiglio Fabiano, Anna Iavarone, Annamaria Nicosia e ai collaboratori della D.S. proff. Mendozzi Salvato-

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re e Angelica Ruggiero. Un particolare e sentito ringraziamento alla prof.ssa Lina Perone, che non si è risparmiata sia per coordinare il tutto con impegno, professionalità, passione, sia nel preparare il gruppo di lettura per gli AppuntaMenti col Libro della prof.ssa Caso. Folto e entusiasta il pubblico tra cui: i tutori dell’ordine, i componenti del C.I,

i presidenti delle associazioni super partes, rappresentanti delle istituzioni e delle scuole locali, la D.S. prof.ssa Antonella Barreca, il dott. Sergio D’Anna, Francesco Testa della Iod, il dott. M. Musto e la dott.ssa N. Lanzano, molti docenti, collaboratori scolastici, moltissimi studenti, molti cittadini, la CRI, Sigma P.C., ecc.

REDAZIONE

Wav- e Space, la nuova frontiera dell’allenamento Sabato 30 marzo 2019 la palestra Wav-e Space di Frattamaggiore, sita in via Atellana, 85 ha festeggiato il suo primo anno di attività. La struttura gestita da uno staff giovane, ma esperto, ha portato sul territorio un metodo di allenamento innovativo e rapido, adatto a tutti: sportivi, sedentari e persino ai più pigri, nemici giurati delle palestre. La spiegazione è molto semplice: la Wav-e Space è un sistema di allenamento dinamico, veloce e divertente che permette di ottenere risultati tangibili in soli 15 minuti a settimana. Si avvale dell’elettromiostimolazione dinamica, metodo che consente di coinvolgere simultaneamente tutti i muscoli del corpo sia in fase agonista che antagonista, permettendo un allenamento molto intenso ed efficace per tonificare, rassodare, potenziare la muscolatura, ridurre la massa grassa e la cellulite, migliorare il metabolismo, aumentare la mobilità e la percezione muscolare. Gli impulsi trasmessi al corpo attraverso una tuta speciale amplificano l’allenamento svolto in palestra, rendendolo più funzionale ed in modo assolutamente sicuro, come dimostrato da studi clinici condotti

presso alcune università tedesche. Il piano di allenamento personalizzato va incontro alle esigenze di ogni utente, il quale concorda l’orario eil giorno della sessione con il proprio personal trainer e il gioco è fatto. Per ottenere risultati ottimali è sufficiente anche soltanto un incontro a settimana, abbinando una sana alimentazione e un corretto stile di vita. Anche in questo caso lo staff della palestra si dimostra attento alle necessità dei propri iscritti, offrendo, per quanti siano interessati, una consulenza con il nutrizionista direttamente in sede. Infine, tra gli aspetti più accattivanti della nuova formula di workout vi sono la prova gratuita e l’attenzione data alla privacy e alla comodità del cliente, al quale viene offerto uno spogliatoio personale dotato di tutto il necessario prima e dopo l’attività fisica. Niente più borsoni da preparare, né scarpette o asciugamani da lavare, né tutto ciò che occorre quando si decide di iscriversi in una palestra tradizionale. Ma, soprattutto, niente più scuse.


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MARICA DE MARTINO

Casoriadue all’evento “NapoliCittàLibro”: due chiacchiere con Gigi e Ross!

Dal 4 al 7 Aprile Castel Sant’Elmo ha fatto da cornice all’evento “NapoliCittàLibro”, un salone dedicato ai libri e all’editoria che ha ospitato personaggi del mondo dello spettacolo. Una fiera che ha accolto una serie di mercatini, adibiti in un padiglione specifico, per la vendita di libri per ogni età e gusto. Allestito con gran classe! Dal soffitto pendevano dei libri costruiti in modo da poter tirare un piccolo spago e farli aprire e chiudere come se fossero uccelli in volo, ed anche, libri aperti da cui sgorgavano fili di pagine tagliate come se fosse una cascata. Tra i tanti ospiti presenti alla fiera ha preso parte un duo comico conosciutissimo in tutte le case italiane che ci ha fatto ridere partecipando a varie trasmissioni televisive, Gigi e Ross! Il duo comico ha colto l’occasione per presentare il loro libro intitolato “La maledizione dell’acciaio”, incentrato su contenuti drammatici che caratterizzano la realtà napoletana. Ideato dalla coppia comica, ma scritto da un altro componente della compagnia di Made in Sud, Oreste Ciccariello. Nell’intervista ci hanno raccontato gli inizi della loro carriera, la loro esperienza televisiva e qualche anticipazione sulla storia del loro libro. La vostra è una collaborazione che va avanti da anni. Vi ha portato a formare una delle coppie più divertenti del mondo dello spettacolo. Com’è nata questa sintonia? Molti anni fa! Circa nel 2000 in estate, durante una tournee estiva di teatro, ci siamo incontrati ed è scattata la scintilla professionale tra noi; “è stato amore

a prima vista”. Entrambi avete iniziato con programmi radiofonici a Radio kisskiss. Com’è stata questa esperienza e quali differenze avete riscontrato con la tv? “Non ci sono telecamere!”. Essendo in radio eravamo esortati a fare cose ancora più belle ed inventarci qualcosa di alternativo perché dovevamo ovviare al fatto che non c’erano telecamere, quindi l’intrattenimento non era visivo. Duo comico di grande successo con partecipazioni a trasmissioni tv conosciutissimi tra il pubblico. Quelle che ci sono rimaste nel cuore sono state con la “Gialappa’s” e “Lo zecchino d’oro”, però più di tutti “Made in Sud”. Made in Sud: programma di grandissimo successo sulla comicità del sud che è cresciuto sempre di più negli anni. Cosa avete provato a condurlo e vederlo crescere sempre di più negli

anni? E’ stata una piccola compagnia teatrale nata dal nulla e cresciuta sempre di più. E’ una grande e bellissima famiglia a cui siamo veramente tanto affezionati e siamo orgogliosi dei risultati che ha raggiunto e che sta continuando a raggiungere. Il libro “la maledizione dell’acciaio”, ideato da voi e scritto da Oreste Ciccariello. Com’è nata questa idea? Racconta di tematiche drammatiche che ci riguardano da vicino ed è lì che subentra questo super eroe che ci salva. A chi vi siete ispirati per costruire questo personaggio? Volevamo scrivere una storia ambientata all’Italsider di Bagnoli e per risolvere quel problema lì, abbiamo avuto l’esigenza di creare questo super eroe. Naturalmente vi invitiamo a leggerlo per scoprire e appassionarvi a questa storia.

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Torre Maura: un caso italiano L’inizio della scorsa settimana è stato segnato da disordini e proteste dei cittadini del sesto municio romano nella zona di Torre Maura dove era previsto il trasferimento di un centinaio di persone in un centro di accoglienza del comune. Supportati da numerosi militanti di Forzanuova e Casapound i cittadini si sono macchiati durante le loro proteste di atti incresciosi indipendentemente da che opinione si possa avere riguardo l’accoglienza e il funzionamento dei centri di accoglienza: un camper bruciato, la distruzione dei panini destinati agli immigrati e numerosi riferimenti all’ideologia fascista. In generale la protesta, pur partendo da temi importanti quali l’assenza dello stato in quelli che sono i municipi che soffrono maggiormente il degrado dell’amministrazione romana, è stata come spesso accade in periodo di campagna, strumentalizzata in vari modi oltre poi a deviare completamente da quello che sarebbe stato il corretto binario sul quale si sarebbe dovuta mantenere tale manifestazione. Inevitabilmente in una zona in cui la nostalgia del fascismo è molto più presente che nelle zone d’Italia questa protesta non poteva passare inosservata e non essere vista come una facile preda da trasformare in una celebrazione e sfogo di puro odio razziale diretto non tanto alla critica della gestione degli immigrati in periferia ma a una pura aggressione verso lo straniero.

In momenti di difficoltà come questo dove la presenza dello stato sembra divenire sempre più flebile ovunque, la distanza tra singolo e comunità è fisiologica e se in certe parti del nostro paese questo spinge i cittadini nelle braccia delle criminalità organizzate, in certe altre parti la gente si rifugia in vecchie e becere ideologie dove lo stato era così presente da cancellare ogni individualità. Anzi spesso queste due “false salvatrici” vanno a braccetto, basti pensare al collegamento tra casapound e il clan spada presente in tutta la periferia romana. I giovani romani trovano riparo e sicurezza sotto un’unica parola d’ordine: violenza. Torre Maura quindi è stata solo il sintomo di una patologia più grave che da tempo affligge il nostro paese e assume forme diverse. Le “stese” mafiose e il saluto romano non sono così distanti sotto questo punto di vista. Sono miraggi di sicurezza e speranza per gente troppo debole per credere nella presenza dello stato o anche solo per cercarlo. Però a volte in situazioni disperate come quella dei municipi di Roma non tutto è perduto. A volte la macchia scura dell’odio e dell’ignoranza non sporcano ogni coscienza e vengono travolte dalla voglia di libertà e confronto di un ragazzo di appena quindici anni che in un paio di frasi da la lettura più limpida e sintetica della situazione: “a me 70 persone nun me fanno a differenza. State strumentalizzando la rabbia della gente per farvi sentire da Roma ma quelli non c’entrano nulla.”

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Milano chiama, Casoria Risponde!

Sulla scia della storica frase del grandissimo giornalista Luigi Necco, vogliamo raccontare la stupenda avventura dei nostri podisti casoriani appartenenti all’ASD Podistica Casoria. La classica ed emozionante Generali Milano Marathon giunta alla sua 19.ma edizione, si veste di nuovo in tutte le sue sfaccettature. Oltre 7mila gli iscritti, diventa l’unica maratona italiana a essere inclusa nel circuito internazionale “Abbott world marathon majors Wanda age group world rankings”. Di diritto entra nel gotha delle maratone mondiali grazie al nuovo record del keniota classe 1993 Titus Ekiru, che ha polverizzato il precedente primato di 2h 07:13, tagliando il traguardo in 2h 04:46, quarto tempo mondiale dell’anno. Stefano La Rosa è il primo italiano in classifica, al settimo posto in 2h 14:16. Dopo di lui Alessandro Giacobazzi con 2h 17:45. Miglior crono femminile di sempre su suolo italiano per la keniota Vivian Kiplagat Jerono all’arrivo in 2h 22:25. A fianco della competizione regina, le strade di Milano hanno visto correre anche i partecipanti della staffetta benefica Europ Assistance Relay Marathon. Il progetto solidale Charity Program, con madrina la modella e influencer Paola Antonini, ha raccolto oltre un mi-

lione di euro, devoluti in beneficenza a favore delle oltre cento Onlus partecipanti, posizionando Milano al secondo posto in Europa tra gli eventi di raccolta charity dopo l’inavvicinabile London Marathon. Non poteva certamente mancare la presenza di Casoria e dei suoi atleti a questa strepitosa manifestazione. L’ASD Podistica Casoria, capitanata dal Presidente Dott. Stefano D’Anna, ha presenziato con 8 dei suoi atleti: Bertenni Francesco, Difficile Nicola, De Rosa Pasquale, Cervo Alberto, Fiorentino Antonio, Esposito Attilio, Mormile Rosario. Si dichiara molto soddisfatto della “spedizione” il nostro Presidente. “Grazie a queste manifestazioni a caratura nazionale, possiamo dimostrare che in città come Casoria, con tutte le difficoltà che vive

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per la mancanza di strutture adeguate per la pratica del podismo e di altri sport cosiddetti “minori”, riescono ad emergere gruppi di amatori uniti da uno spirito comune e da un unico slogan: Lo sport è vita! È stata un’esperienza fantastica non solo vedere tante persone partecipare alla gara competitiva e sono rimasto esterrefatto dalla partecipazione massiccia di cittadini presenti ad ogni angolo di strada con l’intento di incitare tutti gli atleti. L’ASD Podistica Casoria, continua D’Anna, ritorna a casa con un bel bottino di tempi di percorrenza. È doveroso evidenziare la stupenda performance del nostro Cervo Alberto con 02:59:02 battendo così il suo record personale e posizionandosi al 274 posto, del nostro Difficile Nicola con il suo tempo di 03:30:53, Bertenni Francesco con 03:42:25, Mormile Rosario con 03:43:59, Fiorentino Antonio con 04:13:13, De Rosa Pasquale con 04:28:46, D’Anna Stefano ed Esposito Attilio con 05:26:12.” Insomma da come si può intuire, è stata una straordinaria festa dello sport per tutti. Entusiasmo, preparazione e solidarietà sono state gli ingredienti segreti dell’Organizzazione Generali Milano Marathon. Al prossimo capitolo cari amici podisti!


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TERESA D’ANGELO

Al mio segnale scatenate l’inferno Un Titolo molto grintoso, un titolo che può sembrare grido di rivolta, ma è proprio così che Lello Marangio, scrittore professionista di testi comici, ha intitolato il suo libro, facendosi contagiare dall’ ironia e dalla comicità, si è raccontato con una biografia comica che parla della sua vita da disabile e delle varie problematiche collegate, facendoci divertente ma invitandoci a riflettere .Un libro super divertente sulla disabilità, arricchito dalle sue battute più divertenti. Lello Marangio napoletano Doc, è nato e vive a Napoli, città che ama tantissimo e che gli da anche tanta riconoscenza artistica. Uno tra i più bravi autori, umorista per il Teatro, per il cinema e per la televisione. La sua carriera artistica lunga ed articolata, ha fatto sì

che scrivesse testi e che scrive tutt’ora per numerosi artisti, come Peppe Iodice, Biagio Izzo, Paolo Caiazzo, Lino Barbieri e diversi cabarettisti della trasmissione Rai Made in Sud.Ha scritto e scrive testi per programmi comici in onda su Rai 1, Rai 2, Radio 2, Canale 5, Italia Uno, La7, Sky. Lello Marangio è un umorista soprattutto della sua vita, ed è splendido che dalle disavventure possano nascere, il vivere la vita in modo comico, mettendo prima se stesso in gioco con l’autoironia e poi tutto il suo lavoro. Una persona geniale, brillante tutta da scoprire, come lo si vedrà in questo libro disabilmente comico .Prodotto dalla Homo Scrivens, con scritti e battute di Lello Marangio.Risate sane e divertenti tutte da leggere.

BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

Viaggiare con l’obesità. Una piccola inchiesta

Le persone obese, quando viaggiano, possono incontrare difficoltà con i voli, nell’accesso agli hotel e a partecipare ad attività di svago. Un gruppo di ricercatori irlandese capitanato dallo scienziato Flaherty ha realizzato su questi aspetti una piccola inchiesta, intervistando uomini e donne gravemente obesi sulle loro esperienze nei viaggi internazionali. Flaherty e colleghi hanno intervistato 12 pazienti che stavano frequentando un programma di modifica dello stile di vita bariatrico in Irlanda. La maggior parte aveva circa 50 anni e un indice di massa corporea classificabile nella categoria “obesi” o “severamente obesi”. I partecipanti hanno parlato della necessità di avere più tempo per percorrere le lunghe distanze tra i banchi del check-in e i gate negli aeroporti e della mancanza di sedie a rotelle

dimensionate per le loro esigenze Hanno anche discusso dell’imbarazzo che provano durante il viaggio aereo e dei pregiudizi degli altri passeggeri. I partecipanti hanno menzionato i corridoi stretti, i sedili degli aerei di dimensioni standard, la necessità di estensioni delle cinture di sicurezza e il fatto di non

potersi sedere nelle file delle uscite di emergenza. Alcuni hanno espresso una preferenza per i viaggi in nave, perché più confortevoli e più confacenti alle esigenze dei viaggiatori obesi. Talvolta i partecipanti hanno avuto problemi con l’accesso alle camere d’albergo e hanno sollevato preoccupazioni riguardo alle procedure di evacuazione per gli ospiti obesi. Hanno anche segnalato la difficoltà a scegliere alcune destinazioni a causa del caldo, e la tendenza a limitare le loro attività ricreative come per esempio le passeggiate storiche. Tutte scelte che hanno limitato la loro capacità di godersi la vacanza con parenti e amici. Complessivamente, comunque, il gruppo ha riconosciuto i benefici del viaggio, ma ha anche evidenziato come l’obesità sia una barriera ai viaggi internazionali.

visita il nostro sito www. casoriadue. it


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ROBERTO CONTE

Le nuove frontiere della comunicazione al servizio della prevenzione oncologica

Al via il progetto di ricerca e comunicazione tra ASL Napoli 2 Nord e Università Suor Orsola Benincasa per promuovere la prevenzione oncologica a 490.000 cittadini di 32 Comuni della provincia di Napoli. Dai social network allo storytelling. Ci saranno le nuove frontiere della comunicazione multimediale al servizio della prevenzione oncologica nel progetto di ricerca e comunicazione che unisce l’ASL Napoli 2 Nord e l’Università Suor Orsola Benincasa, sede del più grande Polo della comunicazione del Mezzogiorno (con due corsi di laurea, un dottorato di ricerca, una Scuola di Giornalismo, una Web Radio e numerosi percorsi di alta formazione post laurea). La partnership è nata per promuovere la corretta comunicazione della prevenzione oncologica sul territorio dell’ASL Napoli 2 Nord. L’Azienda Sanitaria, infatti, nell’ambito della campagna di promozione degli screening promossa dalla Regione Campania, è impegnata in un’importante attività di sensibilizzazione diretta a circa 490.000 cittadini residenti nei suoi 32 Comuni di riferimento territoriale (dalle isole di Ischia e Procida ai comuni

dell’hinterland a nord di Napoli compreso tra Pozzuoli, Giugliano e Acerra). Per essere ancora più efficace nella propria azione l’ASL ha chiesto all’Università Suor Orsola Benincasa un supporto di ricerca e affiancamento sul campo, utile a valutare le forme più appropriate di comunicazione. A tal fine l’ASL finanzierà due borse di studio della durata di un anno a due giovani ricercatori specializzati nella comunicazione multimediale e nella gestione dei processi di comunicazione per un valore complessivo di 24.000 euro. Il Suor Orsola assicurerà, mediante i propri ricercatori e, avvalendosi delle competenze del proprio Ateneo, il contributo necessario a costruire nuove forme di campagne di comunicazione espressamente pensate per la popolazione da coinvolgere. “Il contesto in cui lavoriamo è estremamente particolare - spiega Antonio d’Amore, direttore generale dell’ASL Napoli 2 Nord - perché circa il 30% del milione dei nostri assistiti si trova in una condizione di disagio economico, tanto da richiedere l’esenzione dal pagamento del

ticket. Spesso poi, la deprivazione economica si accompagna a livelli culturali medio-bassi e, conseguentemente, come dimostrato da diversi studi internazionali, ad una scarsa sensibilità alle attività di prevenzione. Costruire una partnership con l’Università Suor Orsola Benincasa che fa ricerca nell’ambito della comunicazione diventa per noi fondamentale, perché ci permette di individuare i modi e i mezzi più efficaci per parlare con i nostri assistiti”. Grande soddisfazione per questa nuova sfida nelle parole del Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, fondatore nel 2003 della prima Scuola di Giornalismo del Mezzogiorno. “Si tratta di un compito di altissimo valore sociale che accogliamo con grande orgoglio e con la certezza che i nostri giovani siano stati adeguatamente formati per raccogliere questa sfida con la necessaria competenza professionale ma anche con la consapevolezza dell’impegno etico che richiede un’attività di sensibilizzazione su un tema così delicato come quello della salute pubblica”


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DOMENICA 14 APRILE 2019

Congratulazioni

Vivissime alla maestra Giovanna Bocchetti, che ha ottenuto il secondo premio alla III edizione del concorso letterario “Uniti per la legalità “ ideato e organizzato dal nostro concittadino, poeta e scrittore Francesco Gemito. Il suo racconto breve, “ASPETTANDO UN AMICO”, è molto originale: infatti, com’ è stato scritto nella motivazione dalla qualificata giuria, a narrare “in prima persona è un cane randagio, testimone di un episodio di cruda violenza messo in atto da esseri umani. Con una prosa scorrevole e mai banale l’autrice, attraverso il pensiero animale, esprime un animo che ci fa riflettere sui valori umani”.

23 La nostra collaboratrice Emilia Sensale ha meritato il Plauso Speciale del ‘Premio di Poesia Pino Daniele’ organizzato dall’Associazione La Madia Dell’Arte. La cerimonia di premiazione è stata celebrata presso il Palazzo delle Arti di Napoli lo scorso 6 aprile 2019. A Emilia i complimenti di tutta la redazione di CasoriaDue.

www. casoriadue. it Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 04 APRILE 2019

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it


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