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DOMENICA Settimanale di Informazione 29 SETTEMBRE 2019

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ANNO XIX - N° 28 - DOMENICA 29 SETTEMBRE 2019

Campo Rom in zona Cantariello a Casoria: Sgombero e smantellamento ancora in fase di decisione

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RITA GIAQUINTO E’ di non facile gestione lo sgombero e lo smantellamento del Campo Rom sito in zona Cantariello, l’area periferica al confine tra Casoria ed Afragola, che da anni ormai, è oggetto di cronache poco edificanti per la città di Casoria - a cui spettano tutte le competenze del caso - e di inciampi burocratici che nessuna amministrazione è riuscita ad alleggerire. Almeno fino ad oggi. Infatti, la Giunta del Sindaco Bene ha inserito questa criticità tra le urgenze da gestire quanto più celermente possibile. Questo ci è stato confermato dallo stesso Sindaco, ma anche dall’Assessore alle politiche ambientali, il Dr. Franco Russo che, ribadendo l’impegno del Comune a risolvere l’annosa questione, non può far a meno di constatare quanto obblighi e formalità rallentino la macchina comunale. E quindi, come è spesso accaduto in passato, anche l’attuale Giunta si trova a dover attendere i controlli, le verifiche, le analisi e le carte che finiscono per soffocare gli impegni più arditi e più certi.

Ma procediamo con ordine. Risale ad appena una settimana fa (questo articolo viene redatto in data 24/09/2019, n.d.r.) l’incontro che l’Assessore Franco Russo ha avuto con il Maggiore dei Carabinieri Franceso Filippo, il Sindaco Raffaele Bene, l’Architetto Napolitano del Settore ai Lavori Pubblici ed il Dr. Petrone, Assessore alla Sicurezza Urbana e per lo sviluppo delle periferie, per affrontare la questione in oggetto. Un summit di personalità e competenze da cui è emersa la ferma volontà da parte di tutti i presenti a procedere con lo smantellamento delle cinque baracche di legno vuote, inizialmente individuate, che ne sono poi diventate quattro in quanto una di queste baracche, proprio ultimamente, è stata occupata. Da questo incontro, come dicevamo, sono trascorsi circa otto giorni, senza che il Comune abbia ricevuto effettivo riscontro su come procedere e, soprattutto, quando.

Campo Rom in zona Cantariello a Casoria: Sgombero e smantellamento ancora in fase di decisione

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5 BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

La decisione, a quanto pare, spetta alle Forze dell’Ordine, in particolare al Comando dei Carabinieri, che, a loro volta, hanno la necessità di espletare una serie di passaggi obbligatori che, al momento, impediscono la possibilità di stabilire una data certa: dal ricevere le dovute autorizzazioni fino al concertare il tutto con la presenza dei vari corpi competenti, come, ad esempio, gli assistenti sociali, fondamentali nel momento in cui andranno smossi e reintegrati interi nuclei familiari con presenza di minori; la Polizia Municipale, fondamentale per garantire l’ordine pubblico; i responsabili di Casoria Ambiente che devono necessariamente intervenire, non solo per organizzare i camion e gli autisti, ma anche per l’adeguato smaltimento dei rifiuti speciali a cui questo tipo di sgombero inevitabilmente costringerà. Basti pensare a quanto materiale indifferenziato di plastica, acciaio, ferro, e tanto altro ancora, emergerà durante lo smantellamento. Anche secondo quanto ci comunica la Polizia Municipale, la prospettiva è quella della demolizione totale del campo Rom, ma per realizzare tutto ciò occorrerà del tempo. I circa settantacinque Rom che vi abitano non sono nomadi, ma sono intere famiglie, non integrate, ma ormai radicate nel territorio, i cui bambini, infatti, frequentano anche le scuole. Quando non si ha a che fare soltanto con cose ed oggetti ma con esseri umani, le questioni si complicano, le responsabilità aumentano e gli interventi non possono essere decisi dall’oggi al domani – come ci informa la P.M. , che auspica ad un intervento prefettizio dall’alto per fare in modo che le Forze dell’Ordine possano eseguire, in tutta tranquillità, le operazioni del caso. Un caso ancora e sempre aperto perché il Cantariello, una zona che, seppur non centrale, costeggia aree di interesse pubblico per la presenza di strutture ad alto richiamo, come l’UCI e l’IKEA, continua ad essere sempre di più una discarica a cielo aperto, occupata da rifiuti di ogni genere, e ad essere protagonista di roghi tossici. Non da ultimo l’incendio dello scorso mese di luglio, in cui si è seriamente temuto per l’incolumità dei cittadini e dove nubi di diossina si sono, ancora una volta, innalzate a contaminare la nostra aria, oramai malata, diventando dannosa per tutti i cittadini. Anche per i Rom.

Sedentarietà? 20 anni ne raddoppiano il rischio di morte precoce

La sedentarietà è sicuramente uno dei peggiori nemici dell’uomo. Bastano, si fa per dire, 20 anni di assenza di movimento per raddoppiare il rischio di morte prematura. A rivelarlo è uno studio norvegese presentato a Parigi al congresso dell’European Society of Cardiology. Gli epidemiologi hanno studiato tutti i residenti in Norvegia dai 20 anni in su, osservando in diversi periodi di tempo e nell’arco di oltre 20 anni il loro livello di sedentarietà o l’attività fisica svolta, così da poter studiare eventuali cambiamenti di abitudini nel tempo. Hanno diviso cosi’ il campione in gruppi: gli inattivi, il gruppo di chi faceva attività in modo moderato (meno di due ore a settimana), e coloro che la facevano in modo intenso (due o più ore a settimana). Sono stati registrati nel tempo tutti i casi di morte e le cause dei decessi: è emerso che, rispetto al gruppo degli attivi per 2 o più ore a settimana, chi era ed è rimasto sedentario (inattivo) per un periodo di 20 anni (tra 1984-1986 e 2006-2008) presentava una probabilità doppia di morire per qualunque causa e una probabilità quasi tripla di morire per malattie cardiovascolari. Coloro con un livello moderato di attività fisica nell’arco del ventennio considerato presentavano un rischio di morte per tutte le cause del 60% maggiore e un rischio di morte per malattie cardiovascolari del 90% maggiore rispetto ai coetanei più attivi. “I nostri risultati mostrano che per trarre il massimo beneficio per la salute dall’attività fisica in termini di protezione dalla morte prematura, devi restare fisicamente attivo negli anni – ha spiegato l’autore dello studio Trine Moholdt – Inoltre si può anche ridurre il rischio di morte divenendo attivi fisicamente, anche con un passato di sedentarietà”. Si consigliano almeno 40 minuti di passeggiata a passo svelto al giorno.

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Viabilità, vivibilità, per i residenti di Largo San Mauro: una “dead zone” che deve risorgere La voragine di Largo San Mauro sta fagocitando la pazienza dei residenti; i disagi aumentano sempre più fino ad esasperare gli animi di quanti devono fare, quotidianamente, i conti con una realtà oggettivamente complicata. Alcune attività commerciali hanno chiuso, pesantemente danneggiati dall’impossibilità logistica oltreché fisica di essere raggiunti dai clienti; i residenti lamentano, tra l’altro, la carenza di aree di parcheggio (e ci sono nuclei familiari con disabili per i quali il disagio è quadruplicato, lamentano alcuni intervistati); gli alunni della Scuola Elementare San Mauro vivono una vera e propria “confusione pedonale”; insomma, è un’autentica lotta per la sopravvivenza! Abbiamo intervistato il Parroco, Don Mauro Zurro, il quale ci ha aperto le porte della Basilica di San Mauro, lamentando il forte e continuo disagio che sta vivendo la comunità parrocchiale a causa di questo disastroso evento, che ha inciso nelle loro vite in maniera preponderante; in Chiesa è diminuita parecchio la partecipazione alla S. Messa, il numero dei visitatori, per non parlare dei disagi che i genitori dei piccoli che devono accostarsi ai Sacramenti della Prima Comunione e della Cresima stanno palesando al Parroco, per ragioni logistiche, tanto che le iscrizioni ai relativi corsi di preparazione sono collassate; così come profondo disagio viene vissuto dalla comunità parrocchiale in occasione di eventi quali funerali, ma-

trimoni, per i quali il Parroco è costretto a chiedere l’ausilio della Polizia Municipale. Don Mauro Zurro, dall’alto della sua carica di Padre spirituale della comunità parrocchiale, ci confida i disagi che la sua gente vive e lamenta: “In primo luogo, il mio pensiero va alle famiglie coinvolte direttamente dalla voragine, che ha sconvolto le loro vite, smembrandole; alcune sono andate in albergo, altre presso parenti, ora sono quasi tutte rientrate, ma vivono sull’orlo della precarietà quotidiana; ad esse va tutta la nostra solidarietà, poiché ne hanno bisogno” , sottolinea il parroco. “In secondo luogo, la zona è diventata praticamente morta: prima, almeno, c’era un po’ di vita grazie a quei negozi che, sia pure con difficoltà, riuscivano ad andare avanti, ma che dall’evento della voragine, hanno dovuto arrendersi e chiudere”. “In terzo luogo”, sottolinea Don Mauro Zurro, “ci sono i disagi che vive la vita parrocchiale; pensi che abbiamo dovuto cancellare il programma della Festa Parrocchiale, che non è solo una Festa di culto, ma un momento di aggregazione sociale, si animava il quartiere. Abbiamo dovuto rinviare la visita del Cardinale. Abbiamo dovuto rinviare l’inaugurazione della facciata restaurata. Abbiamo dovuto rinviare la Processione con tutti i Santi di Casoria. Ringrazio le Suore del Madrinato che ci danno la possibilità del parcheggio presso il loro cortile, per eventi che lo richiedano. Insomma, il disagio che stiamo vivendo è grandissimo; io mi informo costantemente sull’evolversi del-

la situazione, ma mi accorgo che siamo ancora in alto mare. Prego affinchè la situazione si evolva presto per ridarci la viabilità, la vivibilità”. Abbiamo scattato delle foto a testimonianza di quanto sia invivibile ed impraticabile la “zona rossa” di San Mauro, un tempo teatro di folclore e di vita, sia pure semplice, di gente semplice, che amava partecipare alle processioni del Santo, cui affidare le proprie preghiere intrise di speranza. Un miracolo, in verità, c’è stato, ed è stato quello vissuto dall’operaio di Casoria Ambiente precipitato, insieme al camion, nella gola profonda della voragine apertasi in Largo San Mauro il primo Luglio; il poveretto, scampato a morte certa, ha partecipato, dopo alcuni giorni, a quella che è stata definita da Don Mauro Zurro, una Messa di Ringraziamento cui ha partecipato non solo l’intera comunità, ma anche e soprattutto gli operai di Casoria Ambiente, per rendere grazie al Santo dello scampato pericolo; “in sostituzione della Festa di San Mauro, che non abbiamo potuto celebrare, abbiamo celebrato questa Santa Messa che è stato un momento di grande commozione e di raccoglimento per l’intera comunità”, ha evidenziato il parroco, visibilmente commosso, al quale ci uniamo invitando l’Amministrazione e tutti gli organi preposti, ad adoperarsi affinchè, il miracolo della vita, possa ripetersi ancora.


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ANGELA CAPOCELLI Quest’anno Napoli ha ospitato le Universiadi, manifestazione sportiva a cui ha presenziato anche Mauro Sarmiento, campione casoriano di Taekwondo e prima medaglia olimpica vinta dall’Italia in questa disciplina. Lo abbiamo intervistato e nelle risposte alle nostre domande traspare in maniera lampante l’amore verso lo sport, presenza costante nella sua vita, e l’affetto verso il suo comune d’origine, Casoria. Ci parli del suo sport, il Taekwondo. Il Taekwondo è una disciplina coreana arrivata in Italia nel 1960 e che vuol dire “arte del calcio in volo e del pugno”. E’ diventato sport Olimpico nell’ edizione del 2000 a Sidney e la FITA (Federazione Italiana Taekwondo) vanta tre medaglie: una d’oro di Carlo Molfetta, una d’argento e una di bronzo che sono le mie. Cosa può insegnrci il Taekwondo in quanto disciplina? Innanzitutto il rispetto, rispetto verso il prossimo, verso la propria persona, verso il maestro... Ma è importante anche per il suo avere delle regole da rispettare e quindi aiuta soprattutto i giovani nel dargli una formazione non solo fisica ma anche educazionale.

UNA VITA PER LO SPORT: INTERVISTA A MAURO SARMIENTO

Crescere insieme...perfezionandosi Sicurezza edilizia Ambiente

Lei quest’anno ha presenziato alle Universiadi. Che importanza hanno rivestito, secondo il suo parere, per il territorio? Le Universiadi sono state una grande manifestazione sportiva italiana ma soprattutto napoletana, uno strumento di rilancio per le nostre strutture e per lo sport campano. Ritengo che i napoletani e Napoli abbiano fatto una bellissima figura e spero che sia stato UN PUNTO DI PARTENZA PER GLI IMPEGNI FUTURI E NON UN PUNTO DI ARRIVO. Ci lascia un messaggio per i più giovani riguardo l’importanza dello sport in quanto crescita personale e nel rapporto con gli altri? Per me lo sport è vita, vita sana, vita pulita e io mi faccio portavoce di uno sport onesto, che esula da doping e cose del genere. Quello che dico ai giovani è di avvicinarsi allo sport per rilanciarsi nella vita sociale ma anche per avere soddisfazioni a livello personale ma non solo, dal momento che chi è fortunato come me può anche trovarci l’amore, un matrimonio, dei figli. Quindi, ragazzi, avvicinatevi allo sport per stare bene, per aumentare le vostre capacità fisiche e poi, magari, per avere la possibilità di trovare un eventuale lavoro che oggi è un handicap in Italia!

Vincenzo D’Anna

Dottore in scienze dell’Ingegneria Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Napoli

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Francesco D’ANNA

INTERVISTA AL DIRIGENTE SCOLASTICO DEL “LICEO POLISPECIALISTICO GANDHI”

Com’è organizzare l’attività scolastica? “E’ certamente impegnativo, però è un lavoro che mi piace’’ Qual è il percorso da intraprendere per divenire dirigente scolastico? “Per essere dirigente scolastico è obbligatorio avere alcuni anni di ruolo come docente e poi superare un concorso pubblico” Analizzando un articolo pubblicato su ‘’L’Espresso’’ ‘’Un sistema dinastico chiamato scuola’’, emergono dati gravissimi, ovvero solamente una piccola parte dei diplomati con voti compresi tra 90 e 100 continuano gli studi con l’università. Quale causa spiega tali statistiche?’ “Secondo me la causa principale è una sfiducia dei ragazzi verso il loro futuro, verso il mercato del lavoro, perchè sanno che seppur laureati incontreranno difficoltà affinché trovino lavoro. Se lo trovassero, tuttavia, potrebbe essere a contratto a tempo determinato e con un salario medio-basso. Si spera le cose cambino’’ Qual è il suo punto di vista circa la sete di conoscenza, di cultura? “La cultura è importantissima, non è mai abbastanza, ha la capacità di elevare la persona e talvolta può essere anche funzionale al lavoro’’ “Attualmente un argomento di discussione riguarda il logoramento del siste-

ma scolastico causato da raccomandazioni, conoscenze, chi realmente detiene i poteri forti ha la sicurezza di arrivare ad obbiettivi altissimi, per cui oggigiorno la scuola non offre pari opportunità diventando quindi anti-meritocratica. Lei crede siano fondate queste tesi, oppure il sistema è diverso?’’ “Si e no; Negare che non esista questo meccanismo sarebbe da illusi, ingenui. Non siamo tutti uguali, dobbiamo avere la fortuna di nascere con determinate caratteristiche, è chiaro. Ci sono percorsi più facilitati, basti pensare che l’Italia è uno dei paesi più corrotti. Io personalmente provengo da una famiglia umile, ho vinto un concorso e ora sono dirigente scolastico. Esiste la corruzione, ma non deve diventare un alibi’’. ‘’Ritengo personalmente che la scuola dell’obbligo sia la base per costruire un futuro migliore, il voto finale ha sicuramente il suo peso, per cui è necessaria una rivoluzione culturale e deve partire dai banchi di scuola affinché si

crei un sistema meritocratico. Lo stato certamente dovrà intervenire, la scuola necessita di essere investita da una riforma che tuteli sia i docenti che gli studenti’’. “E’ un discorso davvero interessante, ma molto complesso, per raggiungere determinati obbiettivi purtroppo si deve scendere a compromessi. Io posso parlare della mia esperienza in questa scuola, ho cercato di ridurre al minimo questa forma di alterazione, non potrò avere la certezza di aver eliminato totalmente tutte queste forme di alterazioni poiché non sono sempre presente in ogni classe ogni giorno.’’ “Quindi lei ha ridotto al minimo queste forme di favoreggiamenti?’’ “Qualche episodio capita, o per le iscrizioni o per i voti, o per gli esami di stato, io ho cercato di scardinare questi fenomeni, ma non posso garantire per i docenti. Ritengo tuttavia si debba eliminare la variabilità tra gli alunni, utilizzando criteri di valutazioni uniformi. La difformità non potrà mai essere eliminata del tutto perché il docente eroga un servizio da persona a persona.’’ Il voto è insindacabile?’’ “No, ma bisogna dimostrare con i fatti ciò che si sostiene’’ Con queste parole il dirigente Gennaro Ruggiero ha offerto una panoramica dinamica del sistema scolastico attuale.

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E’ nata: BIBLIOTECA DOMENICO E ALMERINDA D’ELIA

Sabato 24, presso la Parrocchia di San Giovanni Battista-Casavatore, un evento fuori dall’ordinario ha caratterizzato la vita della comunità: Monsignor Nunzio D’Elia ha donato una fornita biblioteca alla parrocchia. “Ringrazio il parroco Don Carmine Caponetto – ha affermato Mons. D’Elia - per avermi permesso di offrire quello che ho di più caro: la ricchezza dei libri, frutto delle mie ricerche e di studio; libri che sono a disposizione di tutti”. Mons. D’Elia, che il 10 settembre scorso è stato nominato Cappellano della Cappella del Tesoro di San Gennaro, ha voluto, infatti, condividere la sua “ricchezza” con la comunità parrocchiale, per l’affetto con cui lo ha accolto. E’ un piccolo tesoro questa raccolta di testi, sistemati in solidi scaffali, al secondo piano della Chiesa, con sala di lettura/ convegni. Per Casavatore è un bellissimo dono, soprattutto per chi si rende conto che ogni libro è uno strumento di crescita. “Gli Operatori pastorali – è la giusta riflessione di Don Carmine - da questo momento possono fare riferimento a un materiale pregevole, arricchente, utilissimo alla formazione. Finalmente, quanti venivano a chiedere libri da consultare per ricerche, riscontri, dubbi, hanno i testi adeguati a fornire le giuste risposte ai loro interrogativi.” Don Carmine evidenzia, infatti, come, oltre al valore materiale dei testi, vi sia da considerane il valore formativo per la vita cristiana; solo una comunità che legge, studia e si forma si arricchisce in modo da essere all’altezza del compito dell’evangelizzazione: formatori si diventa, infatti, attraverso lo studio, non ci si improvvisa! La biblioteca, che Mons D’Elia ha voluto intitolare ai suoi amati genitori “Domenico e Almerinda”, grato per avergli

consentito attraverso i loro sacrifici di studiare e diventare quella straordinaria persona che è e che tutti noi stimiamo, è costituita non solo da testi di carattere teologico, liturgico, agiografico e pastorale, ma anche da agevoli libri divulgativi, accessibili a tutti. Il prof. Francesco Russo ed il figlio prof. Ernesto hanno collaborato ad organizzarla ma certamente non finisce qui. Occorrono volontari per catalogare, custodire, tenere in ordine i libri, per turni di sorveglianza, che siano appassionati studiosi, universitari, persone di buona volontà, che comprendano quanto ogni libro sia prezioso per il suo messaggio valoriale. Guidandomi tra i suoi tesori, Don Nunzio mi confida il suo interesse per la musica, così intenso da indurlo non solo a dedicarvi la tesi di laurea “La tradizione musicale della chiesa: patrimonio d’inestimabile valore” in 2 volumi ma anche a

raccogliere numerosi testi e riviste sia di musica sacra, fra cui il ”Canto gregoriano” e la “Disciplina della musica sacra” di Pio XII, sia di musica contemporanea, sia ancora testi come “Musica e teologia” di Don E. Saliers in cui si evidenzia proprio l’intreccio fra cultura teologica e musicale; la celebre “Enciclopedia della canzone napoletana” di Ettore De Mura in 3 volumi; “La storia della canzone napoletana con versi e spartiti di 150 canzoni di Napoli antica” di Aurelio Fierro ma ci sono anche le canzoni di Baglioni, Enzo Iannacci, Pino Daniele, Aznavour, ecc. Numerosi sono i testi teologici e liturgici rari “Theologia moralis universa ad mentem S. Alphonsi M. De Ligorio” curata dal teologo Pietro Scavini, del 1869; la “ Rivista liturgica”, elledici, Torino–Leumann, il “Bollettino ceciliano”, periodico mensile, anno 114°, completo di tutti i numeri fin dal 1967; “Donne e uomini il servizio della liturgia”, “Liturgia e giovani”; testi di patristica basati sull’insegnamento di Sant’Agostino; numerosi sono i libri di cui lo stesso D’Elia è autore, di carattere teologico, liturgico, agiografico, o riguardanti le “sante” della cui canonizzazione è stato postulatore. Insomma, non è azzardato affermare che la Biblioteca Domenico e Almerinda D’Elia è uno scrigno che custodisce un tesoro; la parrocchia di S. Giovanni a Casavatore, già lungimirante guida della comunità grazie all’impegno di Don Carmine, ha adesso uno strumento in più “per rinnovarsi in una società che cambia a vista d’occhio, per individuare le sfide di oggi e fare progetti nuovi, - come dice Mons. D’Elia - collocandosi giustamente nel momento storico in cui vive”. La comunità, i giovani, scuole comprese, sapranno apprezzare sicuramente il valore del dono ricevuto.


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ANTONIO BOTTA pi della cultura, dello spetDi notevole valenza culturale e tacolo, del giornalismo e sociale la manifestazione finale dello sport; tra esse: Gianni della sesta edizione del ConcorParisi, Antonio Buonomo, so Internazionale “AmbasciaLucia Cassini, la piccola tore del Sorriso”, svoltasi il 22 Noemi e famiglia, Corrado Settembre scorso nella Sala dei Ferlaino, Carmine Sepe, Baroni del Maschio Angioino. Avv. Angelo Pisani, DoL’Evento, dedicato quest’anno menico Contessa, Barbara al compianto giornalista Luigi Ciarcia, Nicola Graziano, Necco, di cui è stato scoperto Erennio De Vita, Franceil busto scultoreo realizzato dal sco Iannelli, Luciano SorM° Domenico Sepe, ha visto billo, Alessandro Incerto, come Madrina della splendiErminio Sinni, Il Generale da serata proprio la figlia del di Brigata Carmine Sepe, il grande e indimenticabile opegià citato D. Sepe e il maratore napoletano della comuNel Maschio Angioino, la VI edizione estro dell’arte presepiale nicazione, Alessandra Necco. del Concorso internazionale Ferrigno. Riconoscimenti Con la consueta spigliatezza e anche per i Sindaci di alinesauribile verve ha condot“Ambasciatore del Sorriso” cuni Comuni per la loro to la Kermesse l’ideatore del dedicata al giornalista Luigi Necco. piena adesione alle finalità prestigioso premio, l’artista del Concorso. A seguire, la Angelo Iannelli, validamente premiazione dei finalisti del affiancato da Edda Cioffi e da Concorso di poesie suddiviEmanuela Gambardella con si per sezione, in lingua su le miss Angela Etiope e Ludotema libero, su quello sociavica Masucci. Di raffinata eleganza l’apertura della manifestazione con il “corteo storico le e in vernacolo; tra i poeti premiati: Giuseppe Perone (II di Carlo V” del Centro Internazionale Einaudi da San Severo premio, su tema sociale in vernacolo) e Vincenzo Giglio (FG),in cui il pubblico ha potuto ammirare sgargianti costumi (terzo premio, vernacolo su tema sociale) di Afragola, Cardel Rinascimento, e con la sfilata di moda a cura dell’Accade- mela Porco Centanni del Venezuela, Fausto Marseglia di mia Maria Mauro. Nel suo intervento introduttivo, l’artista Marano, Antonio Botta (I premio in lingua su tema sociale) Iannelli, dopo aver rimarcato l’efficace apporto dell’associa- di Casoria, Gabriella Giuliani di Roma, Cossa Carmelo di zione Vesuvius nell’organizzazione del premio, ha ringraziato Torino, Gazzarra Salvatore di Messina, Alfonso Gargano i vari organismi – Enti istituzionali che hanno offerto il loro di Salerno, Antonio lanzetta Striano di Napoli. Infine, ripatrocinio morale (Assessorato alla cultura del Comune di Na- conoscimenti meritati per artisti della Pittura, della Scultura, poli, nella persona di Nino Daniele, Esercito Italiano Coman- della Fotografia e della Moda. Al termine dell’Evento, attesa do Forze del Sud, Diplomacy Justiz O.N.U., Diocesi di Napoli, degustazione dei deliziosi “fiocchi di neve”, di tarallucci e di Unicef, Telethon, Regione Campania, Fondazione Città della una squisita torta della famosa pasticceria di Ciro Poppella Scienza,Associazione “Ciro Vive”, Il Simposio delle Muse del con assaggio di prelibato liquore al babà. La manifestazione ha premio Penisola Sorrentina e l’ Ordine Giornalisti della Cam- acquisito un ulteriore e inestimabile valore culturale e artistico pania), ponendo in rilievo il nobile fine del Concorso volto ad grazie alla presenza della XII edizione della mostra “Percorsi offrire un sorriso a chi ha il fisico e il cuore segnato dalle ferite d’Arte”. Le fasi della premiazione sono state riprese in diretta del dolore, con il solidale impegno di lenirne le sofferenze con TV e streaming dalla rete Capri Event e da altri operatori di TV locali, a dimostrazione che il Premio “Ambasciatore del il balsamo dell’accoglienza e della cura amorevole. Nel corso della serata, allietata dalle lodevoli e applauditissime Sorriso”, di cui è presidente onorario Marcello Colasurdo, ha esibizioni coreografiche delle ballerine con sindrome di down, acquisito nel corso degli anni sempre maggiore prestigio perdei ragazzi diversamente abili su musica della tradizione clas- ché capace di coniugare, in un mirabile connubio, arte, musica, sica napoletana, della paranza Vesuvius con le sue tammorre e spettacolo e cultura; il tutto impreziosito dal sorriso generato di Augui Desheeva con “giochi di luce”, sono state premiate dalla gioia del cuore, la “vincitrice” assoluta del Concorso, le “Eccellenze”, personalità distintesi per le loro spiccate doti frutto della consapevolezza che il senso della vita consiste nel umane e professionali poste al servizio dell’umanizzazione dei sostituire un’esistenza egoistica e astiosa con una fatta d’accorapporti, in uno spirito di amicizia e di condivisione, nei cam- glienza, d’amore e fraternità.

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DANIELE ESPOSITO*

RESTARE IN FORMA e PERDERE PESO DOPO I 40 ANNI? SI PUO’ FARE! Come ogni altra cosa a che fare con la tua salute, mantenere il tuo peso diventa sempre più difficile man mano che invecchi. Ci sono alcuni motivi per questo. Prima di tutto il tuo metabolismo inizia a rallentare con l’età, il che significa che le abitudini alimentari che potrebbero averti snellito nella giovinezza non avranno più quell’effetto. Diventa più difficile per te costruire muscoli e quindi, l’apporto calorico viene trasferito principalmente ai grassi, infatti il tipo di grassi che trattieni è diverso man mano che invecchi. Quando sei più giovane generi principalmente qualcosa chiamato grasso bruno, questo genera calore e brucia calorie; dopo i 40 anni tendi a produrre più grasso bianco che ha l’effetto opposto, quello di immagazzinare calorie in eccesso. È difficile rompere tutte le abitudini che ti hanno mantenuta in salute per tutta la vita a favore di nuove, ma se vuoi mantenere il peso e qualcosa che devi fare. Quindi, se hai più di 40 anni e stai cercando di perdere peso, ecco un paio di cose che potresti provare che potrebbero aiutarti a perdere un po’ di quei fastidiosi chili in più. Fai gli esercizi giusti Sei abbastanza libero di sperimentare l’esercizio quando sei giovane. Il tuo corpo non è logorato e risponde bene a una varietà di allenamenti diversi. Ma invecchiando, il tuo corpo non sarà in grado di resistere ad alcuni di questi regimi di allenamento più intensi e potresti finire per farti del male. Quello che dovresti fare quando invecchi in termini di esercizio fisico, è il lavoro per trasformare il tuo corpo in una macchina brucia grassi. È necessario stimolare la perdita di grasso e mettere in moto il metabolismo. Un modo efficace per mantenere

il metabolismo in movimento è quello di concentrarsi sulla costruzione muscolare. Esegui esercizi che sono una combinazione di costruzione muscolare e lavoro cardio. Eccone alcuni efficaci: saltelli sul posto, squat a corpo libero, Crunch da terra, Burpees Cerca di mettere insieme una routine di allenamento settimanale che comprenda questi e altri esercizi simili. Inoltre, non impazzire troppo ad allenarti ogni singolo giorno. Sarà troppo faticoso quando sarai più grande e potrai fare il lavoro allenandoti tre giorni alla settimana. Puoi prendere in considerazione l’assunzione di un personal trainer. Un professionista saprà esattamente come affrontare un programma di perdita di peso e adattarlo alle tue circostanze e abilità personali. I personal trainer sono sicuramente un investimento utile quando sei orientato ai risultati. Mangia frutta secca e verdura Sostituire i cibi ad alto indice glicemico come pane e pasta, con una buona porzione di frutta secca e verdure, può nettamente contribuire a ridurre il grasso corporeo e a darti più energia. Mandorle, noci, Avocado, broccoli, zucchine, spinaci sono solide scelte da includere in un programma di perdita di peso. Ricorda inoltre che puoi essere creativo con tutti questi diversi tipi di frutta secca e verdura in modo che si adattino ai tuoi gusti personali. Ridurre l’alcool Ci sono alcuni motivi per cui non dovresti esagerare con l’alcool quando hai più di 40 anni e, se lo fai, hai praticamente ipotecato il grasso in eccesso. Non devi smettere di bere del tutto (anche se sarebbe l’ideale), ma almeno riduci significativamente o modifica ciò che bevi. Prova a spostare il tutto verso il fine settimana. Evita la birra per esempio, e se proprio

non riesci a non assumere alcool, opta per il vino che ha un basso contenuto di calorie. Ricorda che, indipendentemente dall’alcool che stai bevendo, se ne bevi troppo ci saranno comunque delle conseguenze. Se non moderi l’assunzione di alcool, a lungo termine queste conseguenze saranno peggiori di un semplice pancia di birra. Misura i tuoi progressi Qualcosa che molte persone non fanno quando stanno cercando di raggiungere un obiettivo è tenere traccia dei loro progressi lungo il percorso. Sbagliato!!! Focalizzarsi solo sull’obiettivo finale e quindi non misurare i progressi, non ci permettete di capire, se ad esempio, la nostra progressione è stata per esempio instabile o incoerente. Ciò che può essere misurato può essere migliorato, e questo vale anche per la perdita di peso. Fissati obiettivi a breve termine. Lavora su base settimanale e registra il tuo peso ogni settimana, ma registra anche cose come l’apporto calorico e quali esercizi hai fatto. Soprattutto, ricorda che questo è qualcosa che accadrà praticamente a tutti, per questo non significa che hai vissuto la tua vita nel modo sbagliato. Quando si invecchia, il nostro stile di vita dovrà cambiare, e questa è solo una di quelle cose. E come puoi vedere, puoi fare molte azioni che ti guideranno nella giusta direzione. Ecco per te un allenamento facile da poter aggiungere alla corsa o alla camminata che fai. Scaricalo gratuitamente sul sito www.ilmetodo5.it *Personal Trainer e consulente della nutrizione sportiva, autore del libro il metodo 5 premio eccellenza italiana a Washington D.C.


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COMUNICATO STAMPA

Convegno internazionale “Napoli-Il Cairo: la nuova rotta per lo sviluppo economico”

Gremita la sala delle Grida della Camera Commercio di Napoli per il convegno promosso dalla CISE presieduta dall’avv. Giuseppe Romano. Alla presenza del Ministro per le Forniture e del Commercio interno della Repubblica araba d’Egitto, Ali Almoselhy, del Vice Ministro, Ibrahim Ashmawy e dell’ambasciatore d’Egitto in Italia Hosham Badr si è dato vita ad un dibattito sul tema: “Napoli - Il Cairo: una rotta per lo sviluppo economico”, con il fine di creare un anello di congiunzione fra Europa e Africa. L’evento è stato foriero della firma congiunta di una lettera di intenti tra la CISE ed il governo egiziano, che ha lo scopo di rafforzare i rapporti economici e commerciali tra i due paesi, andando così a definire le linee guida sulla futura cooperazione economica e industriale. Il presidente della CISE, avv. Giuseppe Romano, soddisfatto dell’incontro per i suoi contenuti e per le iniziative messe in campo per la cooperazione con l’Egitto ha dichiarato: “É un punto di partenza fondamentale per Napoli e per il Mezzogiorno che ha lo scopo di considerare il luogo Campano un bacino strategico per il meridione ed il mediterraneo. La presenza del ministro è importante per stabilire nuove rotte commerciali per le aziende campane che godranno di maggiori benefici commerciali grazie anche l’opportunità fornita al recente raddoppio del canale di Suez”. Grande soddisfazione espressa dal Ministro al Commercio della Repubblica araba d’Egitto, Ali Almodelhi: “Sono lieto di essere presente qui oggi per consolidare i rapporti commerciali tra Egitto e la città di Napoli. L’Egitto ha rapporti commerciali con l’Italia per miliardi di dollari. Quello che chiediamo ai nostri partner Non sono investimenti ma conoscenza e capitale umano utili ma perfezionare l’industria manifatturiera egiziana grazie alle grandi competenze italiane. Quello che oggi si sancisce è un dialogo produttivo e commerciale tra Napoli come principale protagonista nel Mediterraneo e il Cairo come porta d’ingresso nel territorio egiziano ed africano”.


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Le nuove frontiere dell’assistenza ai Pazienti onco-ematologici

Leucemia: attivato in Campania il programma “ConCura” Supporto infermieristico remoto dedicato a pazienti e caregiver

Ogni anno in Italia si registrano circa 2.700 nuove diagnosi di LLC - Leucemia Linfatica Cronica (1.600 uomini e 1.100 donne), una malattia cronica che impatta negativamente sulla qualità di vita di chi ne è affetto. In Campania l’incidenza è del 10% di quella nazionale (circa 270 nuove diagnosi). E anche in Campania già 37 pazienti, afferenti a 7 centri regionali di eccellenza in onco-ematologia, possono usufruire di “ConCura”, un programma totalmente gratuito di assistenza e supporto infermieristico, realizzato da Domedica insieme ai centri di onco-ematologia di tutta Italia e con il supporto incondizionato di Janssen È un “coaching terapeutico” a metà fra il reale e il virtuale che permette di accompagnare il paziente con leucemia linfatica cronica nel proprio percorso di cura. Il programma si chiama “ConCura”, è attivo anche in Campania, ed è suddiviso tra supporto ‘reale’ e ‘virtuale’. Da un

lato, quindi, vi è un supporto ‘umano’, ad personam, cioè un infermiere specializzato, assegnato all’inizio del percorso terapeutico ad ogni paziente o caregiver, incaricato di controllare l’andamento della terapia e supportare emotivamente il paziente, fare tutoring, programmare i successivi appuntamenti telefonici e incontri in orari confortevoli e condivisi. L’infermiere svolge dunque un monitoraggio telefonico periodico e costante. Dall’altro lato, all’infermiere si affianca una risorsa virtuale, un’innovativa piattaforma tecnologica ITC (realizzata da Diomedica e denominata Tech n’Care) che memorizza le principali evidenze e dati clinici emersi dai contatti con i pazienti, ed è consultabile dai soli medici specialisti che seguono i pazienti in programma. Insieme, la risorsa ‘reale’ e ‘virtuale’, lavorano a favore del paziente per ottimizzare la cura, l’aderenza terapeutica e la qualità di vita. Solo nel primo anno di

programma per ogni paziente sono già stati gestiti 1.000 minuti di supporto, in 32 chiamate programmate, con la possibilità, per il paziente stesso, di contattare il ‘proprio’ infermiere nell’arco della giornata, dal lunedì al sabato tra le 8 e le 20 in base alle proprie necessità. Partito tre anni fa, il programma è oggi attivo in molti centri clinici di alta specialità in diverse Regioni del territorio (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto), e fra queste anche la Campania. L’apprezzamento del programma è confermato dal numero di strutture aderenti e dai pazienti già iscritti. Solo in Campania partecipano 7 strutture delle 86 ad oggi coinvolte a livello nazionale, arruolando nel tempo 37 pazienti dei 534 a livello nazionale[1]. I pazienti possono autonomamente decidere di partecipare al programma e possono aderire a “Con-

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Tali servizi sono possibili anche attraverso le modalità di voucher rilasciati dai Comuni di appartenenza. Chi è interessato può farlo e/o richiedere informazioni alla segreteria dell’AIAS Casoria Via Giacomo Matteotti n.9 – Tel.081/5405672 – Tel/fax. 081/7586774 email: solidary.aias@libero.it - pec: aiascasoria@pec.it – sito web: www.aiascasoria.it


DOMENICA 29 SETTEMBRE 2019 Cura” compilando un apposito modulo, da inviare a un indirizzo dedicato o chiamando un Numero Verde. “Il programma ‘ConCura’ – spiega il prof. Felicetto Ferrara, Primario della Divisione di Ematologia dell’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli, – è dedicato a pazienti con leucemia linfatica cronica (LLC) in trattamento con ibrutinib ed è finalizzato a migliorare il flusso di informazioni medico-infermiere-paziente riguardo la malattia, a verificare costantemente l’aderenza e la corretta assunzione terapeutica, supportando emotivamente sia il paziente che i suoi caregiver, e accompagnandoli in tutte le fasi della malattia. Il programma si avvale di due risorse: un infermiere specializzato, assegnato al paziente al momento dell’ingresso in programma, che lo segue in modo personalizzato tramite un monitoraggio telefonico costante e periodico, e una piattaforma virtuale che consente di raccogliere dati clinici e parametri, ad uso esclusivo del medico, importanti per l’ottimizzazione della terapia e la migliore gestione della malattia, compresi gli eventi avversi”. Attivo in quasi tutte le Regioni italiane, il programma ha riscosso e riscuote

grande interesse sia da parte dei medici coinvolti, sia di pazienti e caregiver, che hanno aderito su larga scala. “In Campania – dichiara il prof. Ferrara – hanno aderito al programma 7 strutture, con la partecipazione di 37 pazienti. L’assistenza al paziente è di elevata qualità, garantita da personale infermieristico specializzato e appositamente formato negli anni nel supporto sia domiciliare che remoto, ed elevata competenza in infermieristica, assistenza di emergenza e assistenza remota”. “La formazione dei pazienti – aggiunge Ferrara – è incentrata su 5 percorsi educazionali (tutorship), su tematiche inerenti informazioni e implicazioni legate alla LLC, che possono essere condivise, modificate, personalizzate in base alle indicazioni del medico e in funzione della necessità e della risposta specifica di ogni paziente”. “Confidiamo che il programma “ConCura” – conclude il professore – aiuti i medici a perfezionare l’assistenza al paziente, con un “triage” ancora più raffinato nella selezione dei candidati idonei alla terapia e al programma, a vantaggio anche di una migliore relazione medico-infermiere-paziente.

17 Mentre auspichiamo che questo ‘coaching terapeutico one-to-one’, paziente-infermiere dedicato, rappresenti una importante occasione per il paziente per acquisire più consapevolezza riguardo la LLC, l’importanza di una corretta adesione terapeutica a favore del migliore esito della cura e di una riguadagnata qualità della vita”. E’ auspicabile che, visti i risultati del progetto, iniziative simili possano essere estese ad altre malattie tumorali del sangue.


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COMUNICATO STAMPA

CORSI DI PORTAMENTO GRATUITI A “TUTTO SPOSI” DIRETTI DALLA MAZZINI EVENTI 5 giorni di corsi gratuiti per aspiranti modelle dal 21 al 25 ottobre arricchiscono il nutrito programma della Fiera che prevede anche i corsi della wedding planner Cira Lombardo, il concorso Vieni e Vinci a Tuttosposi e l’ingresso gratuito per i fidanzati in possesso di privilege card

Tuttosposi regala alle aspiranti modelle 5 giorni di corsi di portamento organizzati da Mazzini Eventi - azienda internazionale di fashion shows - che si svolgeranno dal 21 al 25 ottobre alle 16.30 nella sede della kermesse che torna alla Mostra d’Oltremare di Napoli dal 19 al 27 ottobre. Le ragazze impareranno a muovere i primi passi nel magico mondo del fashion e respireranno l’atmosfera degli eventi mondiali grazie alla preziosa guida e agli insegnamenti di Alessandro Mazzini, regista di moda specializzato nella realizzazione di eventi d’immagine famosi in tutto il mondo, a partire dalla Milano Fashion Week: per loro un’occasione unica, da non perdere. Al termine del corso sarà rilasciato un attestato di partecipazione a tutte le neomodelle e le più meritevoli vedranno inserito il loro composit sul sito, così avranno più visibilità per partecipare ai casting. Per iscriversi basta andare sul sito: https://www.tuttosposi.it/ diventa-una-modella/ Ma le novità di Tuttosposi sono tantissime, a partire dal concorso Vieni e Vinci a Tuttosposi, che regala alle coppie che si sposano entro il 2020 prodotti e servizi per il loro matrimonio, compilando semplicemente una cartolina all’ingresso della fiera. In palio una cucina, un abito da sposa, trucco e parrucco, una splendida location per il ricevimento, auto per il giorno del matrimonio, servizio fotografico e viaggio di nozze. Inoltre, per i fidanzati torna la Privilege Card, da richiedere attraverso i social, per poter entrare gratis in fiera. Infine, la Wedding Planner Cira Lombardo terrà 4 giorni di corsi gratuiti ai futuri sposini sull’ottimizzazione del budget, sulle tendenze in fatto di abiti da sposa, sul dress code per gli invitati, sulla distinzione tra cerimonia di giorno e di sera e su tanti temi importanti per poter organizzare al meglio il grande giorno, qualunque sia la portata delle nostre tasche.


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È in tutte le librerie d’Italia Il sentiero dei figli orfani

il romanzo di formazione di Giovanni Capurso, edito da Alter Ego Edizioni

È la casa editrice Alter Ego, fondata nel 2012 a Viterbo da Danilo Bultrini e Luca Verduchi, a pubblicare il terzo romanzo dell’autore pugliese Giovanni Capurso, Il sentiero dei figli orfani (euro 14), che nelle sue 204 pagine narra la storia di un ragazzo, Savino Chieco, ma affresca anche il ritratto di un’epoca, facendo luce in particolare sulla vita e le abitudini di un paesino della Lucania, San Fele, dove appunto Savino vive. Il libro, che è il racconto del passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza, vissuto da un giovane che si vede imprigionato in un’esistenza a cui sente di non appartenere, in un luogo in cui non si prospetta cambiamento, né futuro, ricorda agli adulti quali sogni splendevano nei loro giovani cuori. Un’opera che riflette sulla situazione ancora attuale dei ragazzi costretti ad emigrare dai loro paesi per potersi costruire un avvenire dignitoso. Attraverso gli occhi, il cuore e i pensieri di Savino, i capitoli prendono forma e contenuto, si animano dell’entusiasmo della giovinezza, dei suoi turbamenti d’amore (i primi per una ragazza), della preoccupazione di vivere, dell’ansia di dovere fare scelte sulla propria sorte. E, infine, del desiderio di evadere, di andare alla scoperta del mondo. Cosa che farà da adulto per poi ritornare. E sarà proprio il ripercorrere quelle strade che in un lontano passato lo hanno visto crescere e lo hanno fatto sentire orfano nel suo territorio a causa di una realtà opprimente, che Savino sentirà di aver compreso il senso del suo viaggio interiore e fisico. Per tale motivo il romanzo è anche una riflessione sul tempo che passa, sui desideri sfumati e sull’importanza di ritornare sui propri passi per chiudere un cerchio e comprendere il proprio percorso senza sentirsi più orfani della propria terra. Il sentiero dei figli orfani si apre in un’estate torbida degli anni Novanta, quando Savino è al fiorire della sua giovinezza, un’età che deve fronteggiare come si affrontano gli irti sentieri del suo paese, che si inerpicano tanto in cima da far sembrare gli altri “presepi accartocciati”. Da principiante della vita scruta senza troppa curiosità il ca-

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rattere malinconico del padre Michele, quello singolare e bizzarro dello zio Gaetano, da cui ha ereditato il “demone del dubbio”, e si lascia rasserenare dai modi placidi e rassicuranti della madre Carmela, mentre è in lotta con le esuberanze del fratello maggiore Aldo. Tutto pare procedere secondo una calma apparentemente piatta, in verità l’intera trama prende la via del giallo intimistico con un finale inimmaginabile, eppure realistico, lucido. A urlare tra le righe non sono soltanto le turbolenze interiori di Savino, spesso accompagnato dall’amico Anguilla, un ragazzo schivo e di poche parole, ma anche i sentimenti e le ombrosità di un personaggio misterioso, Adamo. Adamo è un forestiero con alle spalle una figlia perduta e il buio della galera, nel libro è un personaggio da non sottovalutare. Sarà proprio lui ad accelerare e orientare il processo di crescita dell’acerbo protagonista. Savino, ormai adulto, ripensa con nostalgia al suo passato, alla semplicità di San Fele in cui la vita scorreva al ritmo della natura tra passeggiate nei boschi e tuffi nel fiume, e ripercorre un’estate fondamentale per la sua maturità: per la prima volta conosce da vicino la morte e l’amore. Su uno sfondo pietroso, ma vivido, e tra atmosfere ancestrali, si apre uno scorcio di vita che è quella degli orfani della Lucania, di coloro che, dopo un’adolescenza passata a chiedersi cosa sia il futuro, lasciano la loro terra ma non abbandonano le proprie radici. Giovanni Capurso è nato a Molfetta nel 1978. È docente di Filosofia e Storia, giornalista e scrittore. Ha pubblicato i romanzi di formazione Nessun giorno è l’ultimo (Curcio Editore, 2015), La vita dei pesci (Manni Editori, 2017) e Il sentiero dei figli orfani (Alter Ego Edizioni, 2019). Scrive regolarmente per vari periodici e blog.


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Gli auguri più affettuosi dalla redazione per le vostre nozze d’oro. L’amore che vi unisce è ancora più prezioso del metallo che lo rappresenta.

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 26 settembre 2019

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it


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