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DOMENICA Settimanale di Informazione 24 NOVEMBRE 2019

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ANNO XIX - N° 36 - DOMENICA 24 NOVEMBRE 2019

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LA CITTA’ DEVE PARTECIPARE


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L’EDITORIALE DI NANDO TROISE

LA CITTA’ DEVE PARTECIPARE

Sono tante le interrogazioni, i comunicati, le lettere che arrivano. 20 le interrogazioni del già Sindaco Pasquale Fuccio. Critica il metodo del Sindaco e della sua amministrazione. Inneggia alla partecipazione di Angela Russo e di Elena Vignati. Ecco, invece, la partecipazione del cittadino: “si venga a vedere in che condizioni si trova via Padula. Una serie continua di fossi ed avvallamenti. Lo stato pietoso dei marciapiedi di via Manzoni. Non esiste un metro quadrato di superficie esente da buche. Poi ci sono le graduatorie da scorrere per il fabbisogno del personale. Ci sono varie inchieste su queste vicende. La sicurezza? Per il mercato dei tessuti del venerdì all’interno del Centro Polisportivo in via Michelangelo non esiste alcun controllo mercatale sia merceologico che viario. Pulizia delle strade? Da noi non c’è una emergenza rifiuti ma una situazione endemica e stabile nel tempo nonostante gli acquisti delle eriche scoparie” questo quanto arrivatoci dal gentile lettore

I segnali arrivano da San Mauro, San Benedetto, Santa Maria, Arpino, Cittadella…

che ringraziamo. UNA CITTA’ NEL CAOS E’ tenuto in corso d’opera il confronto della opposizione consiliare con la Città. Le tematiche che i consiglieri comunali di opposizione affrontano insieme alla Città sono VIABILITA’ – SPAZZATURA – URBANISTICA. Da 7 mesi Raffaele Bene è il Sindaco di Casoria, dopo aver vinto al ballottaggio con Angela Russo. Dalle chiacchierate fatte in questi ultimi giorni, da cronista di trincea e periferia, con Pasquale Fuccio, Angela Russo ed Elena Vignati ma anche con autorevoli ed impegnati esponenti di questa maggioranza esce un quadro agghiacciante e severo dell’operato dell’amministrazione comunale: “L’operato dell’amministrazione è stato deludente – dichiara il già Sindaco Pasquale Fuccio (la sorpresa per l’anziano cronista che anche altri già Sindaci la pensino allo stesso modo ma questo Fuccio non lo sa. Non lo dicono in pubblico né organizzano conferenze stampa, convegni, dibattiti no. continua a pag. 4


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Lo dicono, però. Chiedono) – le attese di legalità e trasparenza non hanno avuto riscontri nei fatti; le motivazioni che hanno portato allo scioglimento della mia amministrazione comunale non solo non le ho mai conosciute ma piacerebbe sapere a me ed a tanti cittadini di questa Città quale opera di forte rinnovamento ha portato il nuovo Sindaco e i suoi sconosciuti assessori che governano il nostro territorio”. Nel consiglio comunale con ordine del giorno la voragine di Largo San Mauro e gli enormi problemi che essa ha procurato all’intero quartiere (via San Mauro, via Santa Croce, via Cardinale Luigi Maglione ecc.) i movimenti politici di opposizione hanno comunicato alla Città le loro critiche. E’ comunque, strano che alcuni componenti delle aggregazioni politiche che hanno governato la Città per tanti anni e dopo aver subito ben quattro scioglimenti si pongano come alternativa valida, come se i cittadini non li conoscessero, non ricordassero il malgoverno del territorio. Basta leggere gli atti dei quattro scioglimenti. Il pur deludente operato dell’amministrazione non può legittimare la demagogia di chi, non solo ha infestato di degrado Casoria ma non ha avuto neanche il coraggio di fare autocritica e costruire un percorso di partecipazione nuovo che ascoltasse le richieste dei cittadini di questa martoriata Città. Chi oggi denuncia, su facebook, la “possibile non avvenuta bonifica dell’Alenia” ricordi cosa successe sulla Resia, di proprietà Enichem, dopo il ritrovamento dei 90 fusti tossici di resine fenoliche e superfenoliche. Raccontino su “avvenute bonifiche” dei terreni della Rhodiatoce. Facciano un ricordo della Cutolo Metallorganica, la Montanino, la Dyrup e tanti altri capannoni abbandonati ed i loro segreti di morte. Rac-

contino alle nuove generazioni, magari anche ai nuovi assessori dell’acquisto miliardario dei locali, da tre anni chiusi, all’interno del Parco Le Querce, in via Po, dove erano allocati gli uffici del Settore Servizi diretti alla Persona. RITORNIAMO alle nostre proposte. Consigliammo e continuiamo a farlo al Sindaco Raffaele Bene ed alla sua Giunta Municipale un programma su cui costruire un dibattito volto ad esprimere delle idee, a mettere al centro delle proposte per la costruzione dei loro progetti elettorali, quelli che loro presentarono una mattina, ad inizio campagna elettorale, all’UCI CINEMAS. Un programma, il nostro, che suggeriva ai reggitori della cosa pubblica, la costruzione di un piano regolatore impostato al recupero degli spazi inutilizzati e delle aree dismesse e in cui venga sancito l’impossibilità di costruire ancora. Il PUC di questo Ente locale, Comune di Casoria, è bloccato dal 2009, così come ci informa uno dei gruppi della coalizione di maggioranza che sostiene o dovrebbe sostenere il Sindaco e secondo il leader di quel gruppo, il PUC è (o sarebbe) la panacea di tutti i i mali della Città di Casoria. Suggeriamo, sembra e forse lo è abbastanza dura questa proposta, il cambiamento di tutti i dirigenti di settore di questa Azienda. Quasi tutti i dirigenti di Settore di questo Comune vorrebbero andare via. Hanno fatto domande di mobilità, partecipano a colloqui e concorsi. Quale occasione migliore per cambiarli con concorsi seri e non pilotati, sperando in volti una volta tanto NUOVI. PROPONIAMO la valorizzazione dei dipendenti comunali per la gestione del verde e per la realizzazione di progetti di riutilizzo delle aree dismesse; lo scioglimento della fallimentare “Casoria Ambiente” e la costruzione di una società pubblica per la gestione dei rifiuti e la pulizia delle strade, i cui dirigenti ven-

gano scelti con regolare e trasparente bando di concorso. PROPONIAMO IL BILANCIO PARTECIPATIVO. Consigliamo la costruzione di un organo di partecipazione in cui valorizzare le idee dell’associazionismo e dei sindacati; Suggeriamo all’assessore alla Pubblica Istruzione una CARTA STUDENTI che agevoli gli studenti ad accedere ai consumi culturali; un organo di partecipazione giovanile formato da associazioni territoriali e comitati studenteschi; Suggeriamo all’assessore allo Sport l’utilizzo dello Stadio San Mauro con l’organizzazione di eventi sportivi compreso l’atletica leggera ricordandogli che quella pista nel 1958 fu ideata per diventare Velodromo Comunale; consigliamo all’assessore alla Cultura di battersi per la valorizzazione del centro storico e la promozione della Città come luogo di turismo religioso; suggeriamo all’assessore alla sicurezza sociale ed all’assistenza sociale I SALOTTI SOCIALI; CHIEDIAMO al Sindaco della Città di Casoria Raffaele Bene, iscritto all’Ordine dei Giornalisti Elenco Pubblicisti, il rispetto e l’applicazione nel campo della Comunicazione della Legge 150/2000; la stessa cosa la CHIEDIAMO, ANCHE A NOME del Consiglio Regionale dell’Ordine dei Giornalisti ai tantissimi iscritti all’Ordine dei Giornalisti, facenti parte sia del Consiglio Comunale della Città di Casoria e della sua stessa Giunta Municipale; All’Assessore al Personale SUGGERIAMO l’utilizzo del personale dipendente comunale in virtù delle proprie capacità ed attitudini (ed in questa occasione chiarire le polemiche su tante nuove figure professionali nate all’interno dell’Azienda Comune (le guardie ambientali, le guardie particolari giurate, gli ausiliari del traffico ecc.). ALLA PROSSIMA……..


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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Caro Direttore, Ho letto con attenzione il tuo fondo di domenica e come al solito offri alla politica casoriana spunti di riflessione e dibattito. E’ pur vero che, come ho scritto di recente, siamo di fronte ad una situazione di completo stallo. Un Sindaco alla mercè di dominus locali che da tempo governano questa città con lo stesso schema di sempre. Sarebbe interessante sviluppare un dibattito sulle ragioni di una chiusura dell’Asilo nido la cui apertura verrà postecipata ad anno nuovo o a fine anno, sulle procedure concorsuali concluse nell’anno 2015 e sui meriti e/o demeriti di quelli risultati vincitori, sulla avvertita necessità ed urgenza di richiamare dirigenti che hanno determinato clamorosi e non trascurabili danni alla Nostra città ed avversare, senza nemmeno troppa pudicizia, quelli onesti che hanno chiaro l’interesse pubblico e soprattutto

conoscono quale costoso prezzo abbia avuto, per il paese, la corruzione soprattutto nelle opere pubbliche. Sei un uomo anziano e ne hai viste tante, sei logorroico e incisivo in un triste destino che ci accomuna, ma sei un uomo splendidamente provocatorio ed intelligente, onesto, appassionato e, caratteristica che dovrebbero avere tutti quelli che fanno il nobile mestiere del giornalista (ma purtroppo è merce rara) sei un uomo LIBERO. Con la libertà che ti contraddistingue dovrai ammettere che questa amministrazione non ci fa rimpiangere le ultime a guida Casillo, lo schema è sempre lo stesso, un Sindaco in copertura e grandi manovre alle spalle, tutti pensano alla prossima campagna elettorale nessuno alle prossime generazioni. Casoria dovrà diventare la solita mucca dalla quale prendere latte per le prossime Regionali.

Ultima considerazione sulla copertina. Saprai che il pollice, nella antica Roma, sta a mimare la spada che avrebbe dato il colpo di grazia al perdente oramai esamine nell’arena. Ora se l’imperatore, a furor di popolo, portava il pollice all’insù voleva dire “sguaina la spada e uccidi”, al contrario stava a significare “riponila nel fodero o abbassala”, salvando quindi la vita al gladiatore. Sono convinto che ti sei ispirato alla Roma imperiale quando hai pensato alla copertina. Grato e riconoscente per le critiche sempre costruttive, grato e riconoscente come cittadino per il lavoro che fai per questa città da 20 anni. Buon lavoro, nella certezza che continueremo, finchè la vita ce ne darà l’occasione, ad essere onestamente e sinceramente veri in un paese troppo fintamente per bene. Pasquale Fuccio già Sindaco

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6 ANTONIO BOTTA

Eccellente la collaborazione del prof. dott. Luigi Bucci nel Presidio ospedaliero “S. Maria della Pietà”

QUALIFICATA STRUTTURA SANITARIA NEL TERRITORIO DELL’ASL NA2 E DELLA CAMPANIA

“Fratelli, pensate che gl’infermi sono pupilla e cuore di Dio, e quello che fate a questi poverelli è fatto a Dio stesso”: tutti gli operatori sanitari e amministrativi del presidio ospedaliero casoriano “S. Maria della Pietà” si ispirano, nel loro lavoro quotidiano, alla spiritualità di S. Camillo De Lellis, ben condensata nella Sua frase poc’anzi citata, essendo tale struttura gestita dai Religiosi camilliani, sotto la direzione di Fr. Carlo Mangione . L’elevato grado di umanizzazione, che si concretizza con un’accoglienza amorevole e cordiale ospitalità è, pertanto, un altro importante indicatore (insieme alle spiccate competenze professionali del personale sanitario, all’avanguar-

dia gestionale e tecnologica e alla politica di miglioramento continuo della qualità) che fa di questo “Ospedale Classificato”, operante nel territorio dell’ASL Napoli 2 Nord, uno dei più importanti e qualificati presidii sanitari, a gestione privata con funzione pubblica, non solo di Napoli e della Provincia partenopea, ma di

tutta la Campania. Esagero? Assolutamente no! Si consideri che il “S. Maria della Pietà” si avvale della preziosa ed eccellente collaborazione del prof. Luigi Bucci, responsabile del reparto di colon proctologia chirurgica dell’Ospedale Policlinico Federico II, reputato negli ambienti scientifici un

eccellente luminare della chirurgia napoletana; nel Presidio ospedaliero di Casoria, il noto e valente chirurgo ha trovato un ambiente ottimale per continuare le sue ricerche sulle malattie infiammatorie del colon e sui tumori in generale grazie a medici di esperienza e abili in tecniche chirurgiche e cliniche all’avanguardia. “Oltre a trattare patologie di colon, retto e ano” spiega il prof. Bucci in una frettolosa intervista avvenuta in un breve intervallo tra un intervento e l’altro “la mia attività si estende in tutto il campo della patologia proctologica: ragadi, fistole, incontinenze, prolassi rettali, emorroidi. Particolare attenzione è inoltre rivolta alla cura delle


DOMENICA 24 NOVEMBRE 2019 Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, quali Colite Ulcerosa e Morbo di Crohn”. Grazie alle sue ottime competenze professionali, tanti pazienti ricoverati nel presidio ospedaliero “S. Maria della Pietà hanno risolto i loro problemi di salute. Al riguardo, va evidenziato che l’assistenza sanitaria che si riceve è totalmente a carico del Servizio Sanitario Nazionale per quanto riguarda i ricoveri e le relative prestazioni sanitarie diagnostiche e terapeutiche. Il prof. Bucci chiaramente è un valore aggiunto nel presidio ospedaliero di Casoria, dove i medici interni, come già accennato poc’anzi, mostrano di possedere, nelle Unità Operative Complesse (U.O.C.) e semplici (U.O.S.)

in cui quotidianamente esercitano, spiccate qualità professionali e umane: in Medicina generale (responsabile dott. R. Colurcio) si curano pazienti obesi, diabetici, endocrinopatici e pazienti con pluripatologie; in Cardioangiologia (responsabile dott. E. Celentano) sono trattati gli scompensi cardiaci, le aritmie, le cardiopatie ischemiche e sono applicati impianti defibrillatori e di pacemaker; in Pneumologia (responsabile dott.ssa A. Zedda) sono curate le patologie infettive e non infettive del polmone e della pleura e si effettuano diagnosi e terapie di insufficienze respiratorie acute e croniche e di malattie sonno correlate; in Gastroenterologia (responsabile dott. M. Delle Cave ) sono trattate

7 le malattie infiammatorie croniche intestinali, celiachie, cirrosi epatica scompensata, tumori epatici, neoplasie del pancreas, dello stomaco e colon…; in oncologia (responsabile dott.ssa R. Pennacchio) si effettua la diagnosi e la terapia dei tumori solidi con chemioterapie, con trattamento del dolore da cancro in modalità ambulatoriale e di degenza e trattamento delle principali tossicità da farmaci citotossici incluse le emergenze ematologiche… Un ospedale, dunque, che eroga i suoi servizi di cura e assistenza sanitaria rispettando in toto le nobili intenzioni dell’indimenticato dott. Vincenzo Ferrara, cittadino e medico di Casoria, il quale il 1° Luglio 1954 firmò l’atto di donazione con il quale,

con spirito cristiano, elargiva i suoi averi ai Religiosi Camilliani affinché realizzassero un ospedale nel cuore del vecchio centro storico. Nello spirito d’amore evangelico verso i malati di S. Camillo De Lellis, oltre al personale sanitario, all’interno del Presidio ospedaliero offrono la loro assistenza anche i volontari che, come ha scritto il Cardinale C. Sepe nella lettera pastorale “Visitare gli infermi”, escono “dalla propria casa, dal proprio mondo, per raggiungere l’altro nella sua debolezza. Quest’opera coinvolge affetti, premure, tensioni emotive. E’ l’opera che più di ogni altra diventa emblematica di una Chiesa che fa dell’uscire il tratto distintivo della sua sequela Christi”.

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RITA GIAQUINTO

Un evento letterario “fuori dal Comune”: la Sala Consiliare di Casoria diventa salotto letterario

Fuori dal Comune per la straordinarietà dell’evento, ma in realtà è proprio dentro al Comune, nella Sala Consiliare in Piazza Cirillo che – su consiglio e suggerimento del nostro Direttore Nando Troise – l’Assessore Gennaro Fico ha benevolmente accolto la proposta di organizzare un evento letterario in quello che rappresenta il fulcro amministrativo della città di Casoria. In quella sala, dove ogni giorno si parla, quasi esclusivamente, di manovre, bilanci, urgenze e spese, nel pomeriggio di martedì 19 novembre, si è deciso di parlare di cultura e di letteratura, con la presentazione del romanzo “Ricordati di me” del giovane scrittore casoriano Emanuele Bosso. L’evento è stato aperto dai saluti e dai ringraziamenti del Sindaco Raffaele Bene il quale, nonostante i suoi molteplici impegni, ha voluto presenziare alla rassegna, anche se per pochi minuti, grato a tutti i presenti per la piacevole occasione di crescita, dimostrando grande entusiasmo per l’organizzazione, vista la sua convinzione della possibilità di superare barriere e malcontenti solo con l’ausilio della cultura e della conoscenza. Prima di entrare nel merito del romanzo, il microfono è passato, di volta in volta, a tutte le personalità che sedevano al tavolo consiliare, per esprimere la gioia di vedere quella sala in una nuova, edificante veste per tutto il territorio: dal Consigliere Gennaro Fico, visibilmente contento ed emozionato, al Presidente del Consiglio Comunale, Andrea Capano, anch’egli più che soddisfatto del neonato salotto letterario all’interno del Comune, convinto che, il sostegno morale del Comune di opere di giovani autori come Bosso, può essere una valida spinta ad avvicinare i giovani – troppo distratti dal mondo dei social – alla lettura. Ma ciò che ha dato vita ed animo all’evento è stata la più che consolidata organizzazione della Rassegna Culturale “AppuntaMenti col libro” giunta – felicemente – alla sua 8^ edizione, grazie all’associazione culturale Clarae Musae ed alla sua Presidente, la Professoressa Vittoria Caso, una elegante padrona di casa che, con garbo e maestria, ci ha immediatamente introdotto tra le pagine, molto interessanti ed originali, del romanzo. Una storia apparentemente semplice con un’impalcatura architettonica ben salda, come la stessa Vittoria Caso ci spiega : “E’ come se ci fossero due romanzi in uno, che si intrecciano, si rincorrono, si incontrano : il “prima”, che delinea le cause che hanno determinato le situazioni di “quell’oggi” con cui inizia il romanzo e

con cui il protagonista Gabriele vive, tentando di recuperare la perdita di sé stesso tra rabbia e angoscia”. L’amore, bello e coinvolgente, tra il protagonista Gabriele e la sua amata Silvia, finisce – quasi incredibilmente – a causa dell’impossibilità di Gabriele di darle un figlio : da qui, una crisi irreversibile che, in un crescendo di tensione narrativa, abilmente costruita dal giovane autore, porterà Gabriele a rifugiarsi in un piccolo paesino, a Rocca San Felice che, con le sue antiche tradizioni, i valori antichi, i legami e le amicizie sincere, lo aiuterà a risalire quella improvvisa parabola discendente che aveva spezzato la sua esistenza. Qui, incontrerà il piccolo Leonardo, quello che la Prof.ssa Caso considera come il secondo protagonista della storia: un bambino, che vive solo con la mamma, fa capire a Gabriele in cosa può consistere il ruolo di padre, il senso di responsabilità e la dolcezza necessarie per conquistare la sua fiducia. Gabriele e Leonardo, hanno da darsi, vicendevolmente, qualcosa che l’altro non ha. Ma è la storia d’amore tra Gabriele e Silvia che appassiona il lettore, un amore che però si blocca dinanzi alla spinosa questione della mancata paternità : i due non comunicano, manca il confronto, non riescono a sintonizzare i propri sentimenti, ad esprimere i sogni inespressi : a spiegare scientificamente, al tavolo consiliare, questa difficoltà è la Dott.ssa Teresa Capparelli – psicologa clinica – fortemente voluta dalla Prof. Caso, che molto chiaramente ci spiega quanto Emanuele Bosso abbia centrato quello che può essere considerato un dramma della cultura del mondo occidentale : nascondere, quasi con vergogna, le nostre emozioni negative, senza pensare che, in qualsiasi legame, il “non detto” è di gran lunga più significativo di ciò che si dice. E’ sicuramente lodevole che, un così giovane ragazzo, sia riuscito ad affrontare argomenti che focalizzano l’attenzione del lettore e che meritano di essere approfon-

diti. Si tratta, dunque, di un bellissimo romanzo, di cui consigliamo vivamente la lettura: la storia raccontata è un inno alla vita, un viaggio in cui l’avvicendarsi di incontri ed esperienze invita a riflettere sull’importanza delle nostre scelte, che vanno necessariamente compiute per trovare se stessi. Quando la parola passa al giovane autore del romanzo, Emanuele non può che esprimere la grande soddisfazione della presentazione del suo libro nella sua città. Ci ha raccontato che non è un libro autobiografico : ha studiato, ha letto, si è documentato per tentare di avvicinarsi ai sentimenti del protagonista in un modo mai banale. Come ha aggiunto, infine il suo editore, Emanuele ha fatto effettivamente ciò che fa un vero romanziere e cioè, inventare una storia, che vuol dire anche inventare se stessi, lasciando libera tanto la fantasia, quanto le emozioni. Ricordiamo che la discussione è stata coordinata dal Poeta Dott. Daniele Capuozzo, sempre presente agli incontri culturali organizzati dall’associazione Clarae Musae sul nostro territorio, e non solo; la Dott. ssa Nicole Lanzano, che ci ha deliziato con la sua voce narrante, leggendo alcuni passi tratti dal romanzo; l’accompagnamento musicale del Maestro Gaetano Pellegrino ha emozionato tutti con magnifiche esibizioni con il sax di alcune tra le più belle canzoni della musica classica napoletana ed italiana; infine, il Maestro Carmine Mondola, che, come da sua abitudine a questi eventi letterari, “scatta” schizzi dei vari momenti, con abilissima ironia. All’indomani della rassegna, tanti sono stati i commenti positivi, a prova che la sinergia di intenti, tra la politica - con gli assessori presenti nella Sala Consiliare, la comunicazione, con CasoriaDue ed il Dir. Troise e l’associazione culturale Clarae Musae, con tutto il suo storico entourage, risulta indispensabile per la buona riuscita degli eventi e per la crescita – etica e culturale – del territorio.


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IMMA CASTRONUOVO

Lo storico Palazzo Rocco di Via Nicola Rocco 13 tra vecchie glorie e nuove speranze di rinascita La nobile Casata dei Rocco di Torrepadula ha avuto una preziosa e radicata appendice in quel di Casoria, in cui, dalla prima metà del 1600, si trasferì stabilmente, dando luogo a quelle magnifiche costruzioni che ancora oggi ne testimoniano la loro esistenza in loco. Parliamo, in particolare, dell’imponente costruzione edificata in Via Nicola Rocco 13, un magnifico palazzo che si sviluppa su ben quattro livelli, con annesso un vasto cortile pertinenziale ed un giardino ricco di preziosi alberi e piante ornamentali, che è recentemente balzato agli onori della cronaca locale a causa del crollo di alcuni solai a seguito delle torrenziali piogge che ne hanno compromesso la stabilità. La nobile famiglia Rocco di Torrepadula fu molto attiva politicamente, presente per oltre mezzo secolo, a partire dal finire del 1800, sia in Parlamento che nell’amministrazione di Casoria, con esponenti Deputati e Sindaci. Varie lapidi ed epitaffi testimoniano il prestigioso apporto di questa importante casata alla nostra cittadina. Ricordiamo, tra gli altri, l’Avv. Nicola Rocco, nato a Casoria nel 1811, che all’età di venticinque anni pubblicò un imponente trattato di diritto civile e, successivamente, ricoprì l’incarico di Magistrato prima al Tribunale di Palermo, poi al Tribunale di Napoli e, di seguito, quale Presidente di Sezione della Corte di Appello. La Famiglia Rocco di Torrepadula ha lasciato un’ingente eredità morale, oltreché immobiliare; purtroppo, la loro ultima presenza risale al 1986, anno in

cui morì un loro esponente, Marco Rocco, e con lui, scomparve la Famiglia Rocco da Casoria. Nel frattempo, alcune proprietà immobiliari erano state alienate a terzi; il Palazzo Rocco, di Via Nicola Rocco 13, in particolare, è stato oggetto di diverse alienazioni fino a quando, da ultimo, è stato trasferito ad una importante e facoltosa famiglia autoctona, che lo ha acquistato recentemente, ritornando, così, ad avere, nuovamente, un proprietario del luogo, capostipite di una prestigiosa famiglia di imprenditori. La qual cosa ci riempie di orgoglio, atteso che il Palazzo Rocco è ritornato ad essere, a ragion veduta, un pregio e prestigio della nostra cittadina; e, citando l’Autore di una significativa ed imponente opera che si è interessata alla disa-

mina delle proprietà della Famiglia Rocco, l’Ing. Giuseppe Clarino e “l’Insula casoriana dei Rocco di Torrepadula”, pare che la costruzione risalga al XVII secolo; secondo l’Autore, l’edificio in questione, “costruito da Marco Rocco, è il risultato di due corpi di fabbrica contigui e uniti ed è un compromesso architettonico tra lo stile del 700 barocco e quello dell’800 neoclassico; ne è nato così un connubio architettonico tra il palazzo di città e la villa suburbana. Nella foto 61, si vede chiaramente la fine del prospetto del primo fabbricato e l’inizio del secondo” (cfr. op.cit., pgg.81-82). Il Palazzo in questione, tuttavia, è stato oggetto di svariati crolli succedutisi nel tempo, che ne hanno compromesso la bellezza e la staticità; l’ultimo, si è verificato recentemente, ed ha comportato il crollo dei solai, probabilmente a causa delle infiltrazioni delle forti piogge; a seguito dell’intervento dei Vigili del Fuoco, e dopo un summit con i tecnici del Comune, si è proceduto alla immediata messa in sicurezza dello storico Palazzo, che tuttavia ha comportato gravi disagi per la viabilità, comportando necessariamente delle variazioni nei sensi di marcia ed una difficoltà anche del traffico pedonale. Speriamo che la situazione si sblocchi quanto prima ed il Palazzo Rocco ritorni al suo antico splendore, ridonando lustro alla nostra cittadina e, soprattutto, facendo rifulgere l’impronta del Suo fondatore in quella del nuovo dominus, in una sorta di continuum di Storia e di Prestigio.


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ESPEDITO D’ANTO’

L’emergenza rifiuti che non trova soluzione: svincoli ancora chiusi sulla Circumvallazione Esterna

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Il problema dello smaltimento dei rifiuti sulla rampa che scende verso Via Caserta al Bravo ancora non trova una risoluzione: ai lati delle carreggiate un muro di rifiuti di ogni genere, così imponente da costringere la chiusura del traffico tramite delle barriere in attesa di un intervento di bonifica. Frigoriferi, materassi, pneumatici, scarti edili, e decine e decine di buste sature di spazzatura: è questo il tetro spettacolo che si osserva da Via Circumvallazione Esterna, un vero e proprio veleno per una società che ha combattuto e vinto contro problemi simili il decennio scorso. L’emergenza dei rifiuti oltre a colpire l’importante rampa che agevola l’entrata nel comune di Casoria e Casavatore, colpisce tante altre zone trascurate, come Via San Salvatore tra Casoria e Afragola, completamente sotterrata da rifiuti di ogni genere che vengono ripetutamente scavati da chi non ha una casa e si “organizza” con quel che trova. Alle nostre domande, perplessità e richieste di bonifica ci risponde Raffaele Del Giudice, educatore ambientale e responsabile del Circolo Legambiente Area Nord di Napoli del settore rifiuti, informandoci che pur avendo trasmesso la notizia all’A.S.I.A. (Azienda Servizi Igiene Ambientale) e alla polizia locale, gli stessi hanno affermato che ci saranno ritardi dovuti al sito di stoccaggio ormai saturo. Il problema, che facciamo notare a Raffaele Del Giudice, è che la situazione di disagio e degrado non è nuova, ma persiste da anni e solo da pochi mesi la strada è stata chiusa al traffico, ricevendo una risposta dallo stesso che afferma che: “chi sporca e crea disagi alla popolazione dal punto di vista ambientale, deve essere punito affinché ciò che è stato fatto non avvenga più”. Attualmente, però, non ci sono progressi: con gli impianti ingolfati, le piattaforme per la plastica bloccate, un sito di stoccaggio chiuso e impianti stir incendiati una risoluzione ci pare lontana. Raffaele Del Giudice ci fa notare che inquinare e di conseguenza segnalare la presenza di rifiuti è molto semplice, ma in alcune occasioni, come la nostra, è molto complicato ottenere i permessi per agire in tempi brevi, soprattutto nel momento in cui la strada in questione è chiusa al traffico. Si resta quindi in attesa di un’istruttoria completa emanata dalla polizia ambientale, uffici mobilità, igiene e A.S.I.A.


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DANIELA CESARINI

LA CANOTTIERI NAPOLI GIOCA A CASORIA La CC NAPOLI, meglio conosciuta come Circolo Canottieri Napoli, è tra le più longeve e prestigiose squadre italiane di pallanuoto, vantando 8 titoli di campione d’Italia, una Coppa Italia e una Coppa dei Campioni d’Europa. Dopo 18 anni di Paolo Zizza, attualmente la squadra è allenata dal 47enne Christian Andrè, capitano della formazione giallorossa dal 1995 al 2004. Impegnata nelle partite di campionato A1 con una giovanissima squadra, la CCNAPOLI si trova ad affrontare una strada certamente in salita per ritornare ai fasti d’un tempo, ma l’impegno e l’entusiasmo non mancano. Ad ospitare le partite di campionato di quest’anno della società

sarà la piscina PalaCasoria, messa a nuovo in occasione delle Universiadi 2019. La struttura, infatti, dopo aver accolto quest’estate il Settebello rosa, vedrà giocare nelle sue vasche le squadre italiane di pallanuoto, tra cui ovviamente anche le altre due napoletane Posillipo e Rari Nates. Casoria sarà dunque ancora vetrina dello sport nazionale, dando continuità al lavoro e agli investimenti che sono arrivati per le Universiadi. Si spera che questa possa essere un occasione per Casoria di mantenere vive le strutture sportive ammodernate recentemente, ma soprattutto per far conoscere e appassionare il pubblico casoriano ad uno sport di così lunga tradizione per la nostra terra.

FRANCESCO D’ANNA

A NANO TV IL DISSESTO AMMINISTRATIVO

Vola su un mare di consensi il mix di conoscenze e cultura giornalistica, tra il direttore di Casoriadue, Ferdinando Troise e il responsabile di NanoTv, Maurizio Cerbone. L’esperienza sperimentata dai due lo scorso 07/11 è stata un successo sotto diversi punti di vista: in primis sul piano dei temi trattati, quali allarme sicurezza e problematiche cittadine, ma anche sul piano formale e dialettico, il dialogo tra i due giornalisti è stato decisamente equilibrato. In virtù di ciò, vi è stato un nuovo incontro dedicato sia ai web spettatori di NanoTv, trasmesso in diretta il 15/11, sia al pubblico a cui è indirizzato il settimanale Casoriadue. Prima di tutto, la via di Casoria scelta come teatro di quest’intervista è stata Via Principe di Piemonte, scelta allegorica, interpretabile come la volontà di voler comunicare con ambedue le facce della città, sia con il centro storico (prima intervista), sia con il ‘’salotto buono’’. Il direttore Troise parte brillantemente con un’analisi ed un’ indagine storica del luogo scelto per la discussione: nell’attuale Via Principe di Piemonte, strada Sannitica che nasce a Capodichino e termina nel Casertano, secondo molte leggende vi sono passati il Principe di Piemonte, il Duca D’Aosta e il re Ferdinando II. Casoria, insieme ad alcuni comuni confinanti, ha rappresentato per vari lustri un luogo ove per-

sone di altre città riuscivano ad ottenere lavoro per via della grande mole di industrie ed attività commerciali, tuttavia la crisi generale economica e finanziaria che ha colpito l’Italia, non ha risparmiato il nostro territorio, per cui le fabbriche sono state costrette a dichiarare il fallimento. Oggigiorno si parla di problematiche diverse, ma che comunque il comune casoriano dovrà affrontare, infatti, nel lungo dialogo tra i due giornalisti, si è parlato anche di dissesto amministrativo, il direttore Troise ritiene che la città di Casoria sia priva di libertà amministrativa, tesi nata dalla prospettiva critica, frutto delle esperienze del giornalista Casoriano, il quale ha argo-

mentato le sue affermazioni sostenendo che l’attuale amministrazione ‘’non ha intenzione di riorganizzare la macchina comunale’’. Il primo punto sul quale si dovrebbe agire, prosegue Troise, è la riorganizzazione dei dipendenti comunali, i quali dovrebbero essere selezionati in base alle loro capacità attitudinali, c’è da evidenziare anche che il settore della polizia locale dovrebbe essere rinforzato affinché si garantisca un miglior servizio di sicurezza. Il format condotto dai direttori Maurizio Cerbone e Ferdinando Troise si è rivelato, secondo tutti i pronostici, un’esperienza interessante per tutti coloro che sono legati alle tradizioni e alle novità di Casoria.


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DANIELE ESPOSITO*

PERCHE NON RIESCO A DIMAGRIRE?

C’è una sostanza, disponibile in questo momento, che migliora l’umore e la cognizione, riduce il rischio di ipertensione e glicemia alta e aiuta a ridurre il peso corporeo e l’eccesso di cibo. Esistono anche prove convincenti che il consumo regolare riduce il carico di malattie cardiache e renali e, di fatto, migliora tutti i tipi di cellule nel loro lavoro. L’acqua. Se pensavi che l’acqua fosse semplice e noiosa, è tempo di guardarla sotto un’altra luce. Precedentemente visto come uno stato (sì, no o quasi), l’idratazione potrebbe essere meglio considerata come un processo che include un insieme continuo di comportamenti e funzioni biologiche. Determinare lo stato di idratazione di una persona è complesso, infatti si sposta ripetutamente nel corso della giornata. L’assunzione regolare di liquidi (in particolare acqua semplice) non è solo uno degli interventi sanitari più facili ed economici di sempre; può anche essere una delle chiavi per ottimizzare la salute e il benessere a lungo. Le buone abitudini di idratazione sembrano avere un impatto positivo fuori misura sulla salute renale, cardiovascolare ed endocrina e posso-

no persino svolgere un ruolo importante nell’affrontare l’obesità. Potrebbe sembrare strano, ma l’acqua non è tutta uguale. L’acqua che consiglio e bevo io, a prescindere dal concetto dimagrante è un’acqua con residuo fisso inferiore a 80 mg/litro. Un concetto un po’ più ampio, legato alla depurazione del corpo. Cerco sempre e comunque di tenere un valore di acidità del sangue e del corpo sempre molto basso, tendente all’alcalino. Il residuo fisso è un valore che distingue le varie tipologie di acqua quantizzato e definito portando ad ebollizione l’acqua di diversi tipi (100°C) con successiva es-

siccazione alla temperatura di 180° C. È ovviamente importante capire che il residuo fisso alto non è nocivo in assoluto, gli effetti collaterali possono manifestarsi nel caso in cui si esageri con le quantità e nel tempo. I sali in eccesso tendono a depositarsi nei tessuti richiamando acqua ad accumularsi a livello renale. Dobbiamo scegliere quelle con residuo fisso non superiore a 80 milligrammi per litro, per drenare in maniera efficace il nostro organismo. Un’acqua a residuo fisso basso è anche un’acqua alcalina, in quanto povera di Calcio e Magnesio. Se fai un semplice calcolo, puoi capire che in un anno consumi in media 1000 litri di acqua, quindi non parliamo di numeretti. Rimettersi in salute, ragionando innanzitutto sulle cose più semplice, è un grande passo avanti. Articolo estratto dal libro “5 segreti per restare magri”, di Daniele Esposito. Leggi altri estratti del libro qui: www.trasformailtuocorpo.it *Personal Trainer e consulente della nutrizione sportiva, da oltre 15 anni nel settore, è autore del libro il Metodo 5, premio eccellenza italiana a Washington D.C.

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17 a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizioni-

BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

Dolore cronico: le possibili terapie alternative ai farmaci

Dal tai chi all’agopuntura, sono tante le terapie alternative al dolore cronico, ma ognuna deve essere mirata e focalizzata per un diverso tipo di disturbo. Per la fibromialgia ottimo il tai chi, un’antica arte marziale cinese basata sul concetto taoista di Ying-Yang, l’eterna alleanza degli opposti. Nato come sistema di autodifesa, si è trasformato nel corso dei secoli in una raffinata forma di esercizio per la salute ed il benessere. La pratica del Tai Chi Chuan consiste principalmente nell’esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che ricordano una danza silenziosa, ma che in realtà mimano la lotta con un opponente immaginario. L’agopuntura, invece, può essere efficace contro il mal di testa come lo yoga per il mal di schiena. A dare indicazioni sulle terapie complementari per lenire il dolore cronico provocato da fibromialgia, mal di testa, lombalgia, dolore al collo, osteoartrite e artrite reumatoide è il National Center for Complementary and Integrative Health (Nccih). I dati clinici, scrive sulla newsletter Clinical Digest, “suggeri-

scono che alcune terapie e l’approccio corpo-mente possono avere una modesta efficacia sui sintomi associati al dolore cronico giorno per giorno. Tuttavia si tratta di pochi dati per stabilirne l’utilità”. Ad esempio, per la fibromialgia ci sono dati incoraggianti sull’effetto lenitivo di tai chi, che ha mostrato di ridurre la gravità dei sintomi dopo 4 mesi di esercizio, fatti due volte a settimana, mentre è fortemente sconsigliata la chi-

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ropratica. Rimane poco chiara invece l’efficacia di biofeedback, mindfulness e tecniche di rilassamento. Per il mal di testa sembrano avere un effetto positivo agopuntura, massaggi, yoga meditazione, chiropratica e idroterapia, e il biofeedback per l’emicrania nei bambini, mentre sono pochi chiari i dati sulla manipolazione spinale. Per chi ha mal di schiena cronico nella zona lombare, l’indicazione dell’ordine dei medici americani è di ricorrere inizialmente alle terapie non farmacologiche, come esercizio, agopuntura, mindfulness, tai chi, rilassamento, biofeedback, stimolazione spinale, mentre sono raccomandati soprattutto chiropratica, yoga e agopuntura. I massaggi hanno invece un’efficacia di breve durata e vanno evitati da chi ha problemi del sangue o prende farmaci anticoagulanti. Per il dolore al collo sembrano utili l’agopuntura e la manipolazione spinale, mentre per l’osteoartrite il beneficio dell’agopuntura dura poco, ed è più indicato il tai chi, così come per l’artrite reumatoide.

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ESPEDITO D’ANTO’

L’ITALIA MESSA IN GINOCCHIO DAL MALTEMPO: VENEZIA SOMMERSA, PIEMONTE E LOMBARDIA INNEVATI E CASORIA ALLAGATA Da giorni l’Italia è flagellata da ondate di maltempo causate da intense perturbazioni frequenti: si pensi ad esempio agli allagamenti che hanno creato, e stanno ancora creando, scompiglio nella città di Venezia, nevicate eccezionali nelle zone del Piemonte e della Lombardia, e altrettante drammatiche situazioni nell’Alto Adige dove sono esplose addirittura linee di alta tensione. Il fenomeno non concentra la sua intensità solo ed esclusivamente nelle regioni settentrionali e padane, ma si protrae fino al meridione, causando seri danni alla viabilità che prevedono interventi immediati per garantire sicurezza ai residenti delle zone colpite. Puntando la lente d’ingrandimento su Casoria, i danni causati dal maltempo sono ingenti: recentemente, il sottopasso che collega Via Gaetano Pelella, una traversa di Via Pietro Nenni, a Via Concordia è stato completamente invaso dall’acqua. La protezione civile Folgore Casoria informa attraverso i social network della chiusura del sottopassaggio al traffico

a causa di un allagamento, obbligando gli automobilisti a percorrere una strada alternativa per raggiungere la zona residenziale retrostante. Dopo la voragine del primo luglio scorso nello spiazzale all’uscita della Chiesa San Mauro che ha inghiottito un camion ed è diventata una notizia d’importanza allarmistica nazionale, negli ultimi giorni si sono verificati altri due casi simili. Protagoniste indiscusse sono sempre le strade che, cedendo ancora, mostrano problematiche tangibili sempre più evidenti agli occhi dei cittadini. È successo in Via Tasso, nei pressi di piazza San Paolo, e un episodio pressoché identico in Via Verdi, nella zona di Arpino. Il panico si diffonde tra i residenti che, oltre alla seria paura di crolli ancora più gravi, hanno avuto pesanti difficoltà domestiche e di viabilità. Gli interventi sono stati effettuati rapidamente: il Comune ha chiuso la strada al traffico e, dopo aver commissionato un sopralluogo effettuato da tecnici, è giunto alla conclusione che la causa è probabilmente dovuta ad un cattivo funzionamento della rete fognaria. L’am-

ministrazione comunale infonde calma e rassicurazione ai cittadini informando sul da farsi e mostrando sempre grande interesse e dedizione. Dopo gli impegni intrapresi anche dal punto di vista ambientale, (come il recentissimo intervento di pulizia straordinaria in alcune arterie di ingresso alla città di Casoria) l’amministrazione comunale, nonostante tanti cittadini abbiano avuto il gas staccato per tre giorni, auto bloccate nei parcheggi dei condomini e attività lavorative altrettanto compromesse, non hanno mai smesso di seguire la vicenda e di ringraziare gli uffici del Comune che sin da subito si sono attivati per la problematica. Uno scambio di ringraziamenti che vedono da una parte il comune dedito al suo lavoro amministrativo e dall’altro cittadini che desiderano essere ascoltati mettendo alla luce problematiche che possono, e devono, essere risolte. Non resta nel confidare nella buona riuscita di tutti gli interventi, sperando che anche le condizioni metereologiche siano più favorevoli.

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20 ELENA TORRE “Sciolgo te e i tuoi figli nell’acido”. Non è una minaccia. È una promessa. Pochi mesi dopo, l’uomo prende un coltello e tenta di assassinare la moglie. Ci riesce quasi. Con il figlio di un anno ci riesce. Sette coltellate. Nessun giudice, nessun medico lo aveva ritenuto pericoloso abbastanza da allontanarlo dalla famiglia. Un giudice, invece, c’è che pensa di dover tenere lontano uno stalker dalla sua ex compagna. Forse perché ha già tentato di ammazzarla un paio di volte. Si è anche fatto la galera e non ha mutato d’avviso. Appena uscito ci ha riprovato subito. Allora gli impone un divieto di avvicinamento alla donna. Distanza minima: 3 metri. Di questo parla “Per ammazzarti meglio”, libro inchiesta in 12 storie sulla violenza di genere: di come lo Stato sia complice, ogni giorno, in tutte le sue declinazioni, dei femminicidi, dei maltrattamenti, degli stupri. E, ancora peggio, di come alimenti la cultura dell’umilia-

“Per ammazzarti meglio” il nuovo libro di Ilaria Bonuccelli

zione delle vittime. Che per lo Stato italiano valgono - se morte - 7.200 euro; se stuprate 4800 euro. Questa è l’inquadratura che del fenomeno della violenza sulle donne ha voluto dare la giornalista Ilaria Bonuccelli, caposervizio de Il Tirreno, ideatrice per la sua testata della campagna che ha portato all’approvazione della legge per l’utilizzo dei braccialetti elettronici per la vigilanza degli stalker colpiti da divieto di avvicinamento alle vittime. Sono storie nelle quali parlano le vittime, certo. Ma anche gli aguzzini, attraverso i messaggi inviati alle donne. Si entra così dentro il male vero. Si tocca con mano. E si scopre la reazione dello Stato, attraverso gli atti dei magistrati, le perizie (che non ti aspetti) dei medici, i verbali delle forze dell’ordine che liquidano lo stupro di un uomo verso la compagna come “affari di famiglia”. Obbligando le donne a chiedere aiuto all’Europa per avere giustizia. Perché in Italia, in casa propria, non la trovano.


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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

8a edizione del Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”

Ambiente, ricerca scientifica e territorio al centro dell’ottava edizione del Premio di giornalismo “Francesco Landolfo”, dedicato alla memoria del vicedirettore del “Roma”, segretario dell’Ordine dei giornalisti e fondatore dell’Arga Campania, venuto a mancare 13 anni fa. Gremita la splendida sala di Palazzo Arlotta, sede dell’Istituto di Cultura Meridionale. Ad accogliere gli ospiti il padrone di casa, l’avvocato Gennaro Famiglietti, presidente del’Istituto e console onorario di Bulgaria. Al tavolo dei relatori il direttore editoriale del Roma, Antonio Sasso, il direttore responsabile Pasquale Clemente, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il segretario del Sindacato Unitario dei giornalisti della Campania, Claudio Silvestri, e Geppina Landolfo, figlia di Franco e presidente dell’Arga Campania. Tanti i ricordi che si sono succeduti negli interventi dei giornalisti Giuliana Gargiulo, Gianfranco Coppola, Gerardo Ausiello, Umberto Belpedio, Ermanno Corsi e Franco Buononato. Dieci i premi assegnati nelle diverse categorie. Carta stampata

(ex aequo): “Napoli con Alex, in fila per la speranza” di Ciro Fusco (Ansa), “Coltivazioni di verdure circondate da pneumatici, rifiuti e secchi di vernice” di Monica Cito (Roma). Radio-televisione (ex aequo): “Nido Bianco 2.0” di Mariaclaudia Catalano (Canale21), “Il Vallo perduto” di Pasquale Sorrentino (Italia 2Tv). Web (ex aequo): “Terra dei fuochi, finto compost nei terreni” di Antonio Musella (Fanpage), “C’era una volta Napoli Est: viaggio tra i disperati del palazzetto dello sport dell’ex Nato di Poggioreale” di Oscar De Simone (Il Mattino.it). Menzioni speciali: “Boschi di pioppi dove c’erano veleni: così rinasce la Terra dei Fuochi” di Filippo Femia (La Stampa), “Solo interventi per emergenze. Con incendi e abusivismo più insicurezza” di Ilenia De Rosa (Ilfattoquotidiano.it), “C’è amianto nell’oasi, interdetta Torrefumo” di Patrizia Capuano (Il Mattino). Targa Gianpaolo Necco a Elisabetta Donadono per “Mediterraneo, via del cibo” (Napolipost). Il premio è indetto dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, dal Sindacato Unitario Giornalisti della Campania, dal quotidiano “Roma” e dall’Arga Campania.

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Dottore in scienze dell’Ingegneria Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Napoli

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TERESA D’ANGELO

I Mr Hyde con il loro nuovo singolo “Amami forte”, ed un nuovo progetto tutto rivolto al sociale…

Ospite in radio Rtc targato Napoli, Ludo Brusco dei Mr Hyde, si racconta ai microfoni descrivendo la sua vita artistica, i primi inizi del cammino del Duo composto anche da Rudy Brasiello.Una persona limpida e semplice, che col calore della propria umiltà è saputo arrivare ai cuori dei tanti fan e persone che li ascoltano. Ci ha raccontato dei tanti duetti fatti con tanti artisti e le correlate avventure, come con Gigi D’Alessio allo Stadio San Paolo di Napoli, con Gigi Finizio, Emiliana Cantone, Rosario Miraggio, Ivan Granatino, Valentina Stella, Sal Da Vinci, Gianluca Capozzi, Maria Nazionale, Pietra Montecorvino, Clementino, gli Audio2 e tante altre collaborazioni. È da questi grandi successi con tutti questi artisti, hanno portato tanta popolarità

ai Mr Hyde e grandi amicizie.Ludo poi ha raccontato la nascita dell’ultimo singolo, già da un mese sul web e su tutte le piattaforme social, dal nome “Amami forte”, una canzone molto sentita, nata da una scommessa di scriverla completamente in italiano. Un azzardo riuscitissimo, perché sta piacendo tantissimo, un inno all’amore, con un ritornello fantastico. Ma il Duo non è solo canzoni, ma stanno sposando un grande progetto per il sociale. A breve apriranno una scuola di canto a Secondigliano, il sogno di una vita di Ludo e la forza di aiutare i tanti giovani a scoprire la musica, scoprire nuovi talenti, lì dove la città ne vanta tanti. Un bel progetto a cui facciamo grandissimi in bocca al lupo, ed io da super fan tifo per voi.

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione

Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 20 novembre 2019 Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it


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