DOMENICA Settimanale di Informazione 22 DICEMBRE 2019
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ANNO XIX - N° 40 - DOMENICA 22 DICEMBRE 2019
L’INDIFFERENZA E’ CONNIVENZA
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L’EDITORIALE DI NANDO TROISE
L’INDIFFERENZA E’ CONNIVENZA BENE MARCANTE – GRAZIUSO ALA – FUCCIO IRA – ECODISTRETTO – PALESTRE - AREE DISMESSE LA CASA COMUNALE – LE LETTERE ANONIME – LE INTERROGAZIONI E GLI INTERROGATORI
Parliamo, parliamo di noi, amici. Dei nostri problemi innanzitutto. C’interessiamo, invece, normalmente delle altrui miserie. Le nostre non esistono. Eppure esistono. Politica e contro Politica. Per fortuna abbiamo il nostro lunedì. Chi legge? Questa è la domanda che il lunedì viene posta a tutti coloro che reggono la cosa pubblica ma non solo lì. In realtà si nascondono movimenti estremamente decisivi per il futuro della amministrazione pubblica di Casoria e del suo intero consiglio comunale. Assopite, sembra, le idee invasive di Napoli su via Pio XII, il salotto buono di Casoria. E’ Casoria che dovrebbe scetarsi. Ospite della discussione sono in tanti: da Raffaele Del Giudice, Assessore alla Ecologia della Città di Napoli, impossibilitato anche a liberare dai rifiuti le rampe che dall’asse mediano scendano e salgono su via Caserta al Bravo, a Ciro Borriello, Assessore allo Sport del Comune di Napoli; da Antonella Ciaramella a Tommaso Casillo, i consiglieri regionali della
Città di Casoria. Ci sembrava giusto che Vincenzo De Luca non risultasse assente in questa discussione un po’ casoriana ed un po’ sanpietrina che noi di Casoriadue cerchiamo in tutti i modi di non fare addormentare. I 28 mila metri quadrati situati tra via Giacomo Brodolini e via Pio XII sono oggetto del desiderio sia della Città Metropolitana che di altri. La partecipazione, finora, del presidente della Regione Campania, non vi è stata. Il Consiglio Comunale di Casoria e la 7’ Municipalità di San Pietro a Patierno hanno il dovere che il dibattito con il Comune di Napoli e con il suo Assessore alla Nettezza Urbana, Raffaele Del Giudice, non venga annullato. Già in passato ed in altre occasioni abbiamo denunciato la grave e palese mancanza di cultura ed il pochissimo amore verso la propria terra che va sì criticata ma anche difesa in talune funzioni. La Città di Casoria è viva. Raffaele Bene, il Consiglio Comunale di Casoria, i consiglieri regionali, il consiglio muni-
cipale della 7’ municipalità di San Pietro a Patierno devono raccogliere quanto seminato un anno fa. Hanno certamente sbagliato tutti quelli che hanno governato questa Città dal dopoguerra ad oggi nel non aver capito che quei 28mila metri quadrati di terreno che tutte le generazioni sia di Casoria che della vicina San Pietro a Patierno hanno chiamato “la pista” utilizzandolo come galoppatoio avrebbero prima o poi fatto gola al Comune di Napoli che ne risulta PROPRIETARIO. Cosa dire? Tutte le amministrazioni comunali succedutesi a Casoria hanno forse tradito quella zona genuinamente casoriana. Sarebbe potuto diventare un grandissimo Parco Pubblico, organizzato per far galoppare i cavalli come era proprio nelle sue origini, invece di tenerlo lì abbandonato come fa questa Città per tantissime altre realtà casoriane. Titoli Casoria ne ha perduti tanti, per sottolineare le incongruenze di casa nostra. continua a pag. 4
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La Rhodiatoce tra viale Europa e via Boccaccio doveva e poteva veder realizzato al posto del nylon la Città del Libro, della Comunicazione e della Informazione; la Resia, sulla Statale Sannitica, poi diventata Montedison, di proprietà Enichem, doveva essere trasformata in un P.I.P. (piano insediamento produttivo) invece, oggi, è nelle mani di una proprietà privata e mai una amministrazione sia essa commissariale che politica si sia domandata o domandi perché? La Tubi Bonna in via Padula in un Parco Residenziale. Sono tutte lì con i loro capannoni ed i segreti di morte che essi custodiscono. Poi ce ne sono tante altre: tutte lì a seminare attraverso il silicio, l’amianto, i fumi tossici, le resine fenoliche e superfenoliche un’altissima percentuale di morti per tumori di ogni genere e di ogni tipo. Casoria fa in media 1000 morti l’anno, più della metà con metastasi tumorali. Le abitudini e la indifferenza fanno convivere i suoi abitanti con tutto questo. Molti soggetti politici casoriani si lamentano per le lettere anonime, per le interrogazioni sia comunali che parlamentari e per le tante denunce inviate sia alla Corte dei Conti che alla Procura della Repubblica. Sono in tanti, ormai, a raccontarci i misteri che girano attorno
agli scioglimenti dei consigli comunali di Casoria, sia quello per infiltrazioni camorristiche avvenuto nel lontano 2005 sia l’ultimo di appena un anno fa quando 14 consiglieri comunali si presentano in un insolito orario mattiniero allo studio notarile per mandare il Sindaco di un anno fa Pasquale Fuccio a casa. Sono storie che i soggetti che hanno ballato nell’autunno del 2005 e poi quelli che fecero cadere dallo scranno di Sindaco prima Stefano Ferrara poi Vincenzo Carfora ed infine Pasquale Fuccio conoscono molto bene. Alcuni di essi sono in tutte le quattro storie. Ci sta chi ha pensato di avere il bandolo della matassa e poi non rieletto nel 2019, facendo accordi, trasversali e non, riuscendo ad unire i 9 della opposizione con i 5 della stessa maggioranza, le riunioni un po’ ovunque anche in un centro sportivo, le protezioni ed i salvataggi. Attori di un palcoscenico che vedo recitare sin dal novembre del 1970, alcuni di essi sono ancora presenti oppure hanno passato il testimone di reggitore della res publica a figli o nipoti. Solo la morte è riuscita a sottrarre dal palcoscenico alcuni di essi. Casoriadue, a carattere popolare. A questo giornale è stato chiesto da qualche consigliere comunale di maggioranza di fare UN GIORNALISMO DI INCHIESTA. Riportare a galla, all’attenzione della politica, del consiglio comunale, della
Giunta Municipale, dei nuovi Dirigenti di Settore, di Forze dell’Ordine e Magistratura gli spinosi casi dei terreni della Resia e sul come da Enichem siano passati in mani private. L’acquisto per 2 miliardi di lire più IVA degli uffici di via Piave situati all’interno del Parco Le Querce che per anni hanno ospitato il Settore dei Servizi diretti alla Persona e da quattro anni chiusi ed abbandonati nonostante un esoso prezzo condominiale. Ci chiedono del Parco Buontempo: scrivevamo una ventina di anni fa ed oggi scopriamo che il rapporto tra inquilini, Comune di Casoria e Banche si avvia alla cancrena. L’AREA DISMESSA SNAIDERO costata anche essa quasi due miliardi di lire diventato durante l’amministrazione Fuccio Asilo Comunale di nuovo chiuso ed abbandonato. INCHIESTE, REPORTAGE, REPORT ci chiedono. Ce lo chiedono i consiglieri comunali ai quali, ricordiamo, è consentito l’accesso agli atti amministrativi, per il controllo e poi una eventuale denuncia sia politica che amministrativa. Mi hanno chiesto un reportage sulle palestre scolastiche. Ci hanno assicurato assessori e dirigenti che sono tutte monitorate dalla pubblica amministrazione. Si discute. Raffaele Bene mormora. Da Casoria parte oppure arriva un treno per chissà dove. Non interessa. Qui interessa la Città di Casoria, la Frazione Arpino. Insistiamo.
Imma Castronuovo
Intervista del Direttore Nando Troise al Dr. Gianluca Aceto, neo Amministratore Unico di Casoria Ambiente: un autorevole e ben meritato successo del Giornalismo d’Inchiesta!
Questa settimana vogliamo riportarvi un grande risultato ottenuto grazie ad una sinergia di forze positive, che hanno lavorato all’unisono, quelle del nuovo amministratore Unico di Casoria Ambiente, il Dr. Gianluca aceto, e del Ns. Direttore Nando Troise, che con la sua perdurante ostinazione nel voler dar voce ai disagi dei cittadini casoriani, è da sempre il Grillo Parlante di una città non proprio da favola, a volte scomodo per la sua nuda schiettezza e tuttavia stimato per la sua indiscussa onestà intellettuale. Il Direttore Nando Troise ha intervistato, su Nano Tv, il Dr. Aceto, neo amministratore Unico della Società in house Casoria Ambiente, un serio professionista con un curriculum di tutto rispetto, cui ha rivolto, con la consueta pungente dialettica, delle domande a tratte scomo-
de cui il neo direttore non si è sottratto, rispondendo in maniera molto esaustiva. Questa Società del Comune di Casoria è vista, da molti, come un carrozzone politico, che sarebbe nata oltre venti anni fa per dispensare piaceri e favori. Secondo i fautori di quest’accusa – che poi, ricordiamolo, molti di essi sono poi diventati governanti di questa città , a vario titolo - quest’Azienda è ritenuta uno dei mali maggiori.
Secondo quest’accusa, finora, tra tutti quelli che ci hanno provato prima di Lei, nessuno mai è riuscito a portare sulla retta via questa Società, che ha un ruolo determinante per la nostra Città, per l’oggetto della sua attività: i rifiuti. Abbiamo saputo che state per presentare un nuovo piano industriale, ci farebbe piacere raccontare e spiegare ai nostri lettori, come farà il Dr. Aceto a portare sulla retta via una Società da molti ritenuta “negativa”. “Senza voler entrare nel merito dei miei predecessori”, replica l’intervistato, “va sottolineato che l’amministrazione mi sta molto sostenendo nell’attività che andrò a svolgere, spero di non deludere le aspettative della cittadinanza. Con onestà intellettuale, Le dico che il nuovo piano industriale - quindi, il contratto
DOMENICA 22 DICEMBRE 2019 dei servizi che stiamo approntando - e la nuova organizzazione della Società avranno l’obiettivo di migliorare i servizi erogati, e quindi anche il problema delle zone invase dall’abbandono di rifiuti, come Lei denunciava; però, ci sono anche due aspetti imprescindibili che bisogna affrontare per la riuscita dell’azione: la prima è una parte preventiva, ovvero la costruzione di un dialogo con la cittadinanza, a partire dalle scuole. Purtroppo, non tutti pagano la Tari, e questo è un problema che si riversa sull’efficienza dell’azione. Abbiamo un altissimo tasso di evasione della Tari. L’altro importante aspetto, è quello dell’ Educazione ambientale: purtroppo, la inciviltà di quanti abbandonano i sacchetti della spazzatura in ogni dove, non aiuta .” Il Direttore, nel corso dell’intervista, sollecita il Dr. Aceto per la risoluzione della incresciosa situazione di Via Pascoli, degenerata in una vera e propria “discarica “, avendo già sensibilizzato in tal senso il Sindaco Avv. Raffaele Bene, anche per l’analoga situazione di Via Cavour n.20, Piazza Santa Croce. Il problema di queste discariche di rifiuti ingombranti è ormai una piaga dilagante e sempre più preoccupante della nostra città. Lei ci garantisce che non assisteremo più a questo scempio? “Come Le dicevo”, replica il neo Amministratore, “il problema è che, se noi liberiamo un’area, e dopo qualche ora, questa viene nuovamente interessata dall’abbandono selvaggio, è evidente che non è più (solo) un problema di deficienza di Casoria Ambiente, deficienze che pure ci sono, ma non sono le sole. Abbiamo sensibilizzato le scuole , ma dovremo coinvolgere anche le associazioni di volontariato, le Forze dell’Ordine, i comitati di quartiere, con cui apriremo, da Gennaio, dei tavoli di confronto per sensibilizzare la città sul punto. In merito alla “discarica” da Lei evidenziata in Via Pascoli, stiamo approntando un’attività di bonifica, che coinvolgerà anche altre zone interessate dall’ingombrante problema.
5 In base a quello che ho denominato “Piano decoro”, non c’è differenza tra periferia e centro, avranno tutte le zone la stessa attenzione, per la liberazione delle aree interessate dall’abbandono selvaggio, con attività di bonifica . E’ per questo che, insieme con le Istituzioni, vogliamo dare un segnale alla cittadinanza; il Piano decoro si compone della mobilitazione straordinaria, andiamo a coprire anche quelle zone che prima non erano coperte dal servizio di spazzolatura, abbiamo avviato una interlocuzione con le istituzioni , stiamo mettendo su un piano di allestimento di video sorveglianza, in tal modo controllo anche con ausilii tecnologici, le aree che andremo a liberare. C’è il reato ambientale, ed è ora che tutti siano a conoscenza di essere nel mirino della giustizia. Per quanto riguarda i rifiuti speciali, non possono essere trattati da Casoria Ambiente, perché l’oggetto della sua attività è la raccolta differenziata. Saremmo abusivi, nel farlo. Se si vuole che Casoria Ambiente se ne occupi, dovremo fare un apposito contratto, in cui inserire anche questo tipo di attività. Se ne potrà parlare con il nuovo Piano industriale”, conclude il Dr. Aceto. Il Direttore Troise incalza, sollevando all’intervistato una questione “scomoda”: “In quale centro storico, una Basilica del 1600, con una strada di pari epoca, stretta ed angusta, è normale che ci passino i Camion, ed in particolare un auto compattatore così grosso come quello che è sprofondato lo scorso 1 luglio?! Io ho da sempre manifestato il mio disappunto attraverso il giornale che dirigo, le web tv e le radio di cui sono spesso ospite, e ci tengo a ribadire, agli Indifferenti, che l’indifferenza è connivenza, l’Indifferente è colpevole del reato di connivenza. Le faccio una promessa. La Stampa della città di Casoria sarà a sua completa disposizione ogni volta che Lei vorrà veicolare una iniziativa della Società che rappresenta.
“Uno degli obiettivi che mi sono prefissato”, replica l’Amministratore di Casoria Ambiente, “è aumentare la qualità e la quantità della raccolta differenziata; intanto, a breve partiranno le bonifiche pianificate. Noi vogliamo essere un soggetto operativo, che non vuole solo rimuovere i rifiuti, ma si propone di risolvere le cause dei problemi. Se ci riusciremo, lo vedremo tra qualche tempo”. E, possiamo dire con meritato orgoglio, che il Dr. Aceto ha accolto le istanze del Ns. Giornale e dalla web TV - cui ha dato personalmente voce il Suo Direttore Nando Troise, denunciando, senza giri di parole, i problemi che angustiano Casoria - bonificando, in primis, quella che era diventata una vera e propria “discarica” in Via Pascoli, come testimoniano le foto allegate. Il Direttore Troise, lieto di apprendere la notizia, desidera ringraziare Nano tv, il Settimanale Casoriadue e l’Amministratore Unico di Casoria Ambiente, il Dr. Gianluca Aceto, per aver mantenuto l’impegno preso durante l’intervista concessaci web TV, ed il Direttore tecnico di Casoria Ambiente, Ing. Antonio Isoldo, che ha realizzato la bonifica di quest’area. Aspettando, naturalmente, il completamento delle bonifiche. Ci congediamo, così - con un bel successo della Stampa, dell’ottimo giornalismo d’Inchiesta dai Nostri lettori, augurando Loro un Sereno e Luminoso Natale, pieno di promesse già in parte mantenute, che fanno ben sperare in un Anno Nuovo Migliore.
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L’orgoglio Casoriano undici anni dopo il trionfo: intervista a Mauro Sarmiento
Sono trascorsi oltre 11 anni dai giochi della XXIX Olimpiade a Pechino, e nonostante il calore di una torrida estate che volgeva al termine, si festeggiava la conquista nazionale nonché Casoriana ottenuta dal taekwondoka Mauro Sarmiento: la medaglia d’argento, la prima vinta dall’Italia nel taekwondo ai Giochi Olimpici da quando quest’ultimo è diventato sport ufficiale (Giochi Olimpici di Sydney 2000). Nato a Casoria il 10 Aprile 1983, a venticinque anni conquista la medaglia di bronzo ai campionati europei e partecipa alla XXIX Olimpiade di Pechino arrivando in finale e conquistando l’argento nella categoria che racchiude gli atleti di peso compreso fra i 68 e gli 80kg, venendo sconfitto solo dall’esperto iraniano Hadi Saei. Nell’estate del 2011, ottiene la possibilità di partecipare alla XXX Olimpiade di Londra 2012, occasione durante la quale vincerà la medaglia di bronzo. Orgoglio nazionale ma soprattutto Casoriano, Mauro confessa che la sua passione più grande da bambino era quella di giocare a calcio: crescendo in un periodo e in un contesto storico-culturale come quello partenopeo, Mauro si sentiva molto legato alla disciplina calcistica, stregato e nutrito dalla figura leggendaria di Maradona. Impossibilitato, però, di poter intraprendere tale sport, seguì una strada diversa, quella del taekwondo, uno sport da combattimento a contatto pieno nonché arte marziale core-
ana. Pur avendo iniziato controvoglia, Mauro imparò nel tempo nozioni di vita attraverso lo sport: lealtà, correttezza, educazione e decisione, fino a diventare un vero e proprio campione mondiale. Lo intervistiamo ponendo alla sua attenzione tre semplici domande, chiedendogli di raccontare ai lettori l’esperienza vissuta a Pechino 2008 a più di 10 anni da quel successo: “sicuramente rimane un grandissimo ricordo, uno dei ricordi più belli sportivamente parlando. Pur avendone vinte due, il primo amore non si scorda mai. È stato un qualcosa fuori dal normale, non ero dato come favorito e il dissenso del pubblico mi ha dato la forza di scalare fino ad arrivare alla finale.”
Sappiamo che il mondo del taekwondo si è evoluto molto negli ultimi anni, ma resta ugualmente un’importante palestra di vita: gli chiediamo cosa consiglierebbe ad un giovane che vorrebbe avvicinarsi a questo sport: “la mia prima medaglia olimpica ha dato un vero e proprio input, attraverso i media, per lo sviluppo sportivo italiano e ancor di più per il taekwondo, ed è proprio grazie a quella medaglia che si è iniziato a parlarne di più. Sicuramente lo sport rimane una scuola di vita, una cosa favolosa che consiglierei sempre a tutti i giovani, perché permette di raggiungere obiettivi fisici e psicologici che la vita sociale di tutti i giorni non favorisce: lo sport è il benessere interno ed esterno dell’essere umano.” Chiediamo, infine, come si è avvicinato alla disciplina e in quale momento preciso della sua vita, e, in merito a questo, quale fosse il suo “idolo” da ragazzo: “mi sono avvicinato grazie a mio padre. Era un vigile urbano a Casoria e mentre svolgeva le sue attività lavorative io praticavo il calcio. Non ero minimamente a conoscenza del taekwondo, non sapevo nemmeno come si scrivesse, ma grazie ai figli di un suo collega ho iniziato a conoscere questa disciplina. In merito a questo, il mio idolo da ragazzo era Domenico D’Alise. Quando iniziai, lui era già un atleta affermato e un campione a livello mondiale. Un grande maestro di vita nonché un grande insegnante per i giovani.”
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RAFFAELE SILVESTRO
STADIO DAN MAURO PRIMA E DOPO Stadio San Mauro. Basta dire queste semplici tre parole, che nella mente dei cittadini casoriani si rievocano ricordi, emozioni e gesta importantissime. Un impianto che ha visto la sua nascita nel 1959, sessant’anni tondi tondi, nei quali ha visto la sua ristrutturazione per ben due volte, ultima ‘ricostruzione’ in ordine di tempo, durante questo anno in occasione delle Universiadi tenutesi dal 3 al 14 luglio, nelle quali il San Mauro di Casoria è stato la sede per molte partite di calcio maschile e femminile della competizione. Avvenimenti, le Universiadi, che hanno riportato la gente di
Casoria nel loro impianto, che unito al grande ritorno del Casoria calcio, cinque anni fa, ha reso lo stadio San Mauro luogo di aggregazione sportiva e soprattutto sociale. La struttura ora è sede di partite del campionato di eccellenza, torneo questo, dove ne fa appunto parte la squadra calcistica cittadina, che proprio da inizio di questa stagione è ritornata a ‘casa’ dopo anni di militanza in altra stadi vista l’inagibilità della struttura. La compagine casoriana è seguita sempre in massa dai proprio tifosi, questi che negli anni non hanno mai smesso di seguire i “viola” lungo il suo cammino. Cammino che ha visto la squadra di Casoria calcare palcoscenici importantissimi tra serie D e serie C2, attuale serie C, tutto questo nei primi 10 anni di vita fino allo scioglimento del 1993. La rinascita è avvenuta nel 2014, la quale ha riportato lentamente il Casoria calcio dalla prima categoria fino all’eccellenza proprio negli ultimi due anni. Ritorno al calcio che conta che combacia perfettamente con la riapertura dello stadio San Mauro dopo le ristrutturazioni, con tutti i casoriani che hanno trovato un impianto con luci, manto erboso, spogliatoi e spalti com-
pletamente nuovi e una capienza che supera le due mila anime. Che sia, questo, l’inizio di una massiccia presenza di manifestazioni e eventi sportivi, che siano calcistici o di qualsiasi altro sport che si possa praticare nella struttura, ma, soprattutto, riapertura che possa far rinvigorire, in maniera costante la squadra di calcio, riportandola ai fasti di più di trent’anni fa. Perché Casoria e i suoi cittadini meritano i grandi palcoscenici calcistici e hanno bisogno di una struttura del genere per accrescere il senso civico e l’amore per il proprio territorio.
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ANTONIO BOTTA
CON MARIA, IN CAMMINO VERSO GESU’ Dal 12 al 15 Dicembre scorsi, la parrocchia S. Antonio Abate, in Casoria, a conclusione del giubileo parrocchiale, ha vissuto, con la “Missione del Rosario”, una forte esperienza di spiritualità comunitaria. Tutta la famiglia ecclesiale, accogliendo il Quadro Pellegrino della Madonna di Pompei, condotto in spalla, la sera dell’arrivo, per un breve tratto, dallo slargo di via Duca D’Aosta in Chiesa, ha chiesto a Maria, nelle recite quotidiane del Rosario, nella celebrazione delle Sante Messe e nelle Novene di impetrazione e di ringraziamento, “la grazia di compiere nella nostra vita”, come evidenziato dal Parroco, don Salvatore Piscopo, “il disegno di Dio di farci santi insieme con Lei”. Prima della celebrazione eucaristica del 12 Dicembre, sono state consegnate dal Sindaco di Casoria, Raffaele Bene, le chiavi della Città nelle mani dell’Arcivescovo di Pompei,Rev.mo Mons. Tommaso Caputo, in segno di affidamento della Cittadinanza a Maria; il Rev.mo Prelato, durante l’omelia, facendo riferimento alla pagina del Vangelo della visita della Madonna a S. Elisabetta, ha posto in rilievo che la Vergine “é la Nuova Arca dell’Alleanza”, avendo portato in Sé la Parola eterna e definitiva; da ciò anche il titolo di Madre di Dio, attribuito a lei dai Padri della Chiesa nel Concilio di Efeso. Lei è Donna di fede, per aver creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto, accogliendo senza riserve il Suo progetto, ma “anche di carità, ponendosi al servizio di Elisabetta, parente anziana e incinta, per tre mesi. Maria, pertanto, ci ricorda la nostra missione, quella di testimoniare la fede in Gesù, portandolo
nella parrocchia S. Antonio Abate S. Messa presieduta dal Cardinale Sepe, a conclusione della “Missione del Rosario”
agli altri con le opere. Lo capì bene, ha concluso il Vescovo, “ il Beato Bartolo Longo, fondatore del Santuario di Pompei, che sull’esempio della Madonna, stimolato da Ludovico da Casoria, aprì orfanotrofi e istituti per i figli dei carcerati. La Madonna, quindi, non è solo Colei che intercede per noi, ma è anche la Madre che ci esorta a vivere ciò in cui si crede, indicandoci la strada per arrivare a Gesù.” Ha delineato la figura di Bartolo Longo anche Mons.Francesco Paolo Soprano nella Santa Messa celebrata per le suore degli istituti religiosi di Casoria. Da Latiano, cittadina pugliese, giunse a Napoli per laurearsi in Legge; qui, dopo aver abbandonato la fede cristiana, seguì la moda dello spiritismo. Lo salvò Ludovico da Casoria, che esercitò su di lui un influsso potentissimo, tanto da ritornare a Dio, dedicandosi, anche sull’esempio di Caterina Volpicelli e di Giuseppe Moscati, alle opere di carità. Il gruppo missionario di Pompei, che ha coordinato con grande disponibilità e spirito di servizio i vari momenti liturgici nel corso dei quattro giorni ( iniziati con il “Buongiorno a Maria” e terminati con il “Buona notte a Maria”), ha anche animato incontri di preghiera con le mamme e i bambini del catechismo, con gli studenti dell’Istituto Superiore “Andrea Torrente”, oltre a celebrare una Messa con l’unzione dei malati, facendo visita a casa gli infermi impossibilitati a parteciparvi; per le famiglie parrocchiali si è svolta, Sabato 14 Dicembre, la celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo ausiliare Sua Ecc. za Rev. ma Mons. Lucio Lemmo con rinnovo delle promesse matrimoniali e benedizione dei fidanzati. A disposizione dei fedeli, per le Confessioni, i sacerdoti della Missione del Rosario di Pompei, ogni mattina e pomeriggio. A conclusione della Missione, Domenica 15 Dicembre, è stata celebrata la Santa Messa presieduta da Sua Eminenza Rev. ma Card. Crescenzio Sepe, a cui il Par-
roco don Salvatore ha rivolto, a nome della comunità parrocchiale e delle Autorità civili e militari presenti, “l’affettuoso e filiale benvenuto”, sottolineando che nei quattro giorni di fervore spirituale, i fedeli, uniti in preghiera, si sono messi in cammino, con rinnovato spirito di conversione, sulla via del Vangelo, avendo Maria quale modello di santità”. Il Cardinale, nella riflessione omiletica, seguita alla proclamazione della Liturgia della Parola, richiamando il tema della “gioia” ha sottolineato che la fonte della letizia, per il Cristiano, è Gesù, in cui Dio si è incarnato e ci viene incontro, per condividere le nostre speranze, le nostre pene e “per guarirci, come ha guarito i non vedenti dando loro la vista, i non udenti, restituendo loro l’udito, i paralitici, consentendo ad essi di camminare; ma la guarigione più grande è quella della nostra anima, offrendoci con il sangue sparso sulla croce la salvezza, restituendoci, quindi, la dignità di Figli di Dio perduta col peccato. Da qui nasce la nostra felicità, quella del cuore, fondata sull’impegno a vivere di Gesù, con Gesù, testimoniando insieme, nell’aiuto reciproco,sull’esempio di Maria, i valori evangelici dell’accoglienza,della solidarietà, della pace, della misericordia e della giustizia.”. Al termine della Messa, è stata letta la supplica alla Regina del SS Rosario di Pompei e, infine, le suore di Pompei hanno donato alla comunità parrocchiale due quadri: il primo raffigurante la Madonna, il secondo il Beato Bartolo Longo, “segno di continuità”, ha spiegato mons. Soprano “per i giorni che verranno in consonanza spirituale con quelli già vissuti intensamente.”
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ANTONIO BOTTA
ESALTATA “L’ANIMA” VIVA DELLA CITTA’ PARTENOPEA Ad Arpino, splendido spettacolo dal titolo “Napule ‘e ‘na vota”organizzato dall’Istituto parificato G. Fiumarelli
Non ha smentito le attese la manifestazione “Napule ‘e ‘na vota” organizzata dall’Istituto parificato “Gabriella Fiumarelli”, che ogni anno, in prossimità delle festività natalizie, offre ai genitori e ai familiari degli alunni uno spettacolo di ottima fattura e di alto gradimento. Anche il successo della rappresentazione messa in scena il 14 e il 15 Dicembre scorsi è da attribuire all’impagabile impegno del corpo docente e di tutto il personale scolastico, ben motivati e contagiati dal trascinante entusiasmo della Dirigente G. Fiumarelli. Quest’anno, gli organizzatori, tra cui anche genitori disponibili, hanno ricostruito, nell’area nei pressi della scuola, in via Benedetto Croce di Arpino – Casoria, uno spaccato della Napoli del passato, allestendo botteghe caratteristiche e qualche squarcio dei “bassi”, con la presenza del mitico Pulcinella a fare gli onori di casa,di un abile giocoliere e del classico teatrino di burattini per lo spasso dei bambini. Passeggiando tra gli stand, preparati con meticolosa cura, ascoltando la canzone “Gente, magnifica gente”, incontrando ragazze ridenti e danzanti, in abbigliamento da classiche popolane, il pubblico ha immediatamente percepito la tipica atmosfera suggestiva che fa di Napoli una città viva, festosa, vibrante di sentimenti genuini; il cuore avvertiva, dunque, quel clima inconfondibile che ben ha saputo cogliere il compianto Luciano De Crescenzo con queste parole: “Ogni luogo del mondo avrebbe bisogno di un pò di Napoli, perché Napoli non è una semplice città, ma uno stato d’animo”. E lo stesso stato interiore, posto in luce dal noto scrittore napoletano, gli spetta-
tori hanno provato durante lo spettacolo a cui hanno assistito al termine della passeggiata, nel quale, come ha ben spiegato il prof. Francesco Palladino nell’intervento introduttivo, la comunità scolastica della “Gabriella Fiumarelli”, ha inteso fornire un essenziale, ma significativo ed emblematico quadro storico di Napoli, offrendone un interessante “assaggio culturale” mediante accurate e coinvolgenti coreografie e rappresentazione di scene relative ad alcuni eventi del passato. In primis, una docente, indicando una sirena collocata sul fondo del palco,ha spiegato che essa fa riferimento al mito della sirena Partenope che, con il suo canto ammaliatore, cercò di conquistare l’amore di Ulisse; ma, non corrisposta, si lasciò morire in una zona della costa tirrenica. Da allora il luogo si chiamò Neapolis, cioè Napoli. Dopo, il pubblico ha mostrato di apprezzare con scroscianti applausi il brioso ballo corale su canto antico delle mitiche lavandaie, che dalla collina del Vomero si recavano a lavare i cesti di panni delle famiglie nobiliari nei ruscelli delle campagne; a seguire, una romantica danza dedicata all’amore, in riferimento al contesto meraviglioso di panorami incantevoli che hanno favorito, in ogni epoca storica della Città, la nascita e il fiorire di questo sentimento in tanti cuori innamorati, amore esaltato anche in versi e canzoni sublimi; in successione, danza sulle invasioni che ha subìto nei secoli la città partenopea e scene sui “Vattienti” devoti della Madonna dell’Arco, sull’eruzione del Vesuvio (molto realistica, con fuoriuscita
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di lava, lapilli ed emissione di rumori roboanti), con intervento prodigioso di S. Gennaro, ed infine la scena della Natività con una dolcissima Maria che mostrava il Bambinello tra le braccia e S. Giuseppe; ciò a dimostrazione che a Napoli convivono in modo integrato ed armonico sacro e profano, bene e male, vita e morte, gioia e dolore, che si mescolano fra loro creando un “mosaico” di sentimenti, pensieri ed emozioni che i napoletani vivono quotidianamente. Al termine dello spettacolo, tutti i protagonisti, nei loro ammirevoli costumi tipici delle varie epoche, sono risaliti sul palco per riscuotere i meritatissimi applausi del pubblico, soprattutto i baby artisti che si sono esibiti egregiamente, e per ricevere i ringraziamenti sinceri e commoventi della Dirigente G. Fiumarelli, la quale ha posto in rilievo che, oltre alle peculiari abilità di tutti coloro che hanno fornito il loro prezioso contributo per la realizzazione della manifestazione, è stata necessaria la mano del cuore, ossia il lavorare insieme con passione, animati dalla voglia di far vivere agli alunni esperienze di apprendimento mirate alla loro crescita umana e relazionale, oltre che cognitiva. Per alcune famiglie e ragazzi, la splendida serata si è conclusa con una gustosa cena nell’osteria, allestita appositamente, dove hanno assaggiato leccornie tipiche della tradizione culinaria napoletana. Da menzionare, la presenza tra gli spettatori della consigliera regionale Antonella Ciaramella, che ha espresso alla Dirigente, agli alunni e a tutto il personale scolastico vivissime congratulazioni per la rimarchevole performance.
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“Mylord: Sir Andrea Frankfourth e il tesoro degli Incas” approda in un salotto di bellezza
“Mylord : Sir Andrea Frankfourth e il tesoro degli Incas” - edito da TerreBlu - è il titolo dell’ultimo libro della giornalista e scrittrice Anna Maria Ghedina, conosciuta come Lady Ghost, la Signora dei fantasmi, che, con quest’opera, darà vita ad una lunga saga che coinvolgerà i lettori appassionati con circa dieci libri. Il primo dei dieci, l’intrigante ed avventurosa storia di Sir Andrea Frankfourth, è stato presentato lo scorso 11 dicembre nell’Istituto di bellezza Nausicaa DI.BI. Center, al Rione Alto – Vomero - dell’imprenditrice napoletana Rossella Giaquinto che, periodicamente, decide di trasformare il suo salone di bellezza in un vero e proprio salotto letterario, confortevole ed accogliente, facendo di ciò che battezziamo con il termine “Beauty-cult”, uno dei migliori trattamenti per anima e corpo. Ed anche questa volta, la trasformazione ed il trattamento sono stati di grande effetto : presenti la scrittrice Anna Maria Ghedina, che ci ha raccontato genesi e destino dell’opera- il libro è la rielaborazione di un racconto
che lei stessa ha scritto all’età di 17 anni - incuriosendo ancora di più gli spettatori anticipando una trama di intrighi, omicidi, nemici ed un grande amore; il giornalista Massimiliano Iossa che ha presentato il romanzo con maestria, grande simpatia e verve comunicativa ponendo l’accento su alcuni dettagli di sapore londinese che affascineranno il lettore sin dalle prime pagine; il giornalista Antonio
D’Addio che ha egregiamente mediato il dibattito, sottolineando, sia nell’apertura che nei saluti finali, quanto sia importante, per la nostra città, sostenere ed incentivare eventi in cui cultura e bellezza trovino una congiunzione perfetta; l’attrice Tiziana Tirrito che ci ha deliziato con la sua voce, leggendo alcuni passi tratti dal romanzo. Tra i tanti spettatori che hanno preso parte all’incontro, era-
no presenti Angelo Iannelli, il vero Pulcinella napoletano e ambasciatore del sorriso per eccellenza, lo scrittore Roberto Della Ragione, Domenico Kontessa di Villa Domi, Claudio De Martino, hairstylist, ed infine, Dino Piacenti e le telecamere di We can Dance hanno accompagnato questo piacevolissimo momento culturale, terminato con uno gustoso aperitivo gentilmente offerto dal Ristorante “La Brace” di Rossella Pace e deliziosi calici di vino bianco offerti dalla Azienda Agricola Perna. Un pomeriggio che si è tinto di mistero, di viaggi fantastici ed immaginari che, esattamente come nel libro, ci hanno portato da Londra al Perù, pieni di note romantiche, quelle che scandiscono, pagina dopo pagina, le intriganti e appassionanti avventure di questo aitante, aristocratico e giovane eroe, che consigliamo a tutti i nostri lettori per un Natale pieno di enigmi e tesori da scoprire. E, magari, da conservare, come il ricordo di tutti gli importanti momenti di cultura che ci offre la parte bella, intellettuale e sana della nostra città.
Buone FESTE
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L’8 dicembre benedice la VII edizione del “Training with my friends” organizzato dalla Run for Love p-AC
Un allenamento di gran successo all’insegna dello sport, dell’amicizia e della solidarietà Si conclude con grandi soprese ed intense emozioni l’allenamento di piacere organizzato dalla Run for Love p-AC sotto il nome di “Training with my friends”, giunto, felicemente, alla sua settima edizione. Una corsa di 10 chilometri per i veri runner ed una passeggiata di 4 chilometri per i meno allenati - a cui si è preso parte con una donazione libera - si sono trasformati, per il settimo anno consecutivo, in un goliardico pretesto per poter tenere fede ad un progetto importantissimo per l’associazione: poter confermare le tre adozioni a distanza tramite l’organizzazione internazionale Save the Children, di Nhu, la piccola vietnamita di 10 anni, Mohamed, egiziano di 14 anni e Thu, la più piccola di 9 anni, sempre del Vietnam. Tre bambini che stanno crescendo insieme alla Run for Love e che, grazie al gran cuore di tutti coloro che hanno preso parte all’allenamento, possono ancora far parte di questa grande famiglia. La generosità dei partecipanti si riassume in una cifra importante che inorgoglisce tutti: € 1.038,70 è il risultato delle donazioni, che supera abbondantemente
Run For Love, donne uniche e uomini straordinari, che hanno contribuito, senza alcuna esitazione e con l’entusiasmo che fa parte di questa grande squadra, a rendere questo giorno davvero speciale. Tante le associazioni podistiche intervenute, con i rispettivi Presidenti ed una folta rosa di atleti che, con i loro colori, si sono uniti ai nostri con l’unico, sincetutte le aspettative. Ma amore chiama ro, leale intento che dovrebbe essere alla amore, e la sua catena è lunga ed indi- base di ogni percorso sportivo: condivistruttibile, quindi, poiché per confermare dere, senza barriere, una grande passiole adozioni bastava la cifra di € 900, la ne. differenza raccolta con l’evento, sarà de- Senza il loro sostegno, la loro presenvoluta ad un altro progetto che vede pro- za e l’energico contributo che anche tagonista anche la Run for Love, insieme tanti sponsor hanno messo a disposizioad altre associazioni podistiche: si trat- ne per la perfetta riuscita dell’evento, la ta del progetto Mi Coloro di Blu a favore Run for Love non sarebbe mai stata in dei bambini autistici, per i quali ci siamo grado di realizzare tutto questo. Non è uniti per sostenere, con forza, un’altra un caso che questo evento si organizzi, importantissima iniziativa in cui la RfL ogni anno, l’8 dicembre, nel giorno in crede molto. Gadget, estrazioni a premi, cui nelle case di tutti, si accendono, con ed un brindisi finale hanno chiuso la ker- le luci degli addobbi, le speranze per il messe in uno spirito di grande allegria. Natale che arriva. E se arriva all’insegna La mattinata si è conclusa con i ringra- dei grandi sentimenti espressi in piccoli ziamenti da parte del comitato direttivo gesti, e con la volontà di esserci per gli dell’associazione che ci ha tenuto parti- altri, con le gambe e con il cuore, sarà colarmente a ringraziare tutti i soci della sicuramente un Natale d’amore.
TERESA D’ANGELO
Prima o poi, al Teatro Bolivar, lo spettacolo di Milena Setola che ci fa rivivere i magnifici 80’
Si è svolto il 13 dicembre 2019, lo spettacolo della meravigliosa cantante, vocal coach, Milena Setola al Teatro Bolivar di Napoli, con “Prima o poi”, 80 voglia di cantare. Una voce partenopea molto calda, grintosa e dolce, che ha saputo divertire e riscaldare molti cuori. Tanti amici hanno fatto parte di questo straordinario spettacolo/concerto diretto dalla regia di Salvatore Catanese, hanno duettato con lei vari artisti, come Gennaro De Crescenzo, Peppe Rienzo, Ernesto Dolvi, Youri Menna, Ludo Brusco dei Mr Hyde, Angelo Di Gennaro e due bravi attori teatrali, che hanno narrato un po’ la storia, Mattia Grillo e Peppe Carosella.Un repertorio pieno di vecchi e nuovi succes-
si che hanno ricordato gli splendidi anni ottanta e diversi inediti di Milena, come la nuova versione della canzone “Nell’aria “ duettato con Claudia Megré. Un vero mix di melodie, ritmo, sonorità,stupore ed un timbro vocale caldo e colorato.Una grande band che ha reso il palcoscenico un luogo di vera magia, vera esperienza musicale, il tutto diretto dal produttore musicale ed artistico Luigi Pignalosa. Vorrei ringraziare Milena in prima persona,perché da tempo ho vissuto con lei questo stupendo progetto, poi ripreso dalle camere di Contatto Television, di cui sono fiera di aver vissuto lo spettacolo dall’inizio della serata ai saluti finali.Grazie Milena, continua così.
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DANIELE ESPOSITO*
Festeggiare il Natale senza ingrassare
Quanti chili aumenterò a Natale? Come posso fare per non ingrassare nonostante dolci e pizze farcite? Il trucco sta nel ritornare subito ad un regime sano nei giorni compresi tra Natale e Capodanno, nei famosi “giorni di mezzo”. Il segreto è iniziare da subito a ristabilire le buone abitudini alimentari e fare un po’ di movimento. È un grave errore digiunare sperando di recuperare rispetto ai danni alimentari fatti nei giorni precedenti. Quindi svegliati, inizia la giornata con il nuovo allenamento gratuito che trovi su www.danieleesposito.it/newyork , ma innanzitutto depurarti sorseggiando una delle mie bevande DE-tox. È semplice prepararle ed averle subito pronte. Basta lasciare in infusione la frutta e la verdura in acqua fredda. Vanno ovviamente lavate, tagliate e sistemate in un recipiente grande d’acqua, che lasceremo in frigo per almeno 4 ore, massimo 24 ore. Maggiore sarà il tempo d’infusione, maggiori saranno le sostanze presenti nella nostra acqua: la frutta, infatti, rilascerà nell’acqua una serie di sostanze idrosolubili tra cui vitamine, sali minerali e antiossidanti. Acqua DE-tox per gonfiore addominale Per la preparazione hai bisogno di 1,5 litri Acqua, 1 limone, 1 finocchio, 2 infusi di tè verde e 1 camomilla e se riesci un
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BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE E’ carenza di ferro per una persona su tre nel mondo, con o senza anemia. Affaticamento, pallore, fragilità alle unghie, perdita di concentrazione, irritabilità e in alcuni casi anche picacismo, cioè il desiderio di ingerire cose non commestibili, sono i sintomi. Durante la vita fertile, quasi una donna su tre soffre di carenza di ferro, principalmente associata alle perdite eccessive di sangue dovute a un ciclo mestruale abbondante, condizione con cui deve fare i conti il 10-30% dell’universo femminile. Lo stato anemico, se importante e prolungato, raddoppia il rischio di parto prematuro e triplica per il bambino il ri-
a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista
Emergenza anemia schio di basso peso alla nascita. Può perdurare anche dopo il parto e aumentare il rischio di depressione post partum, ansia e insufficienza primaria di lattazione. In
media, il 40% delle future mamme inizia una gravidanza senza adeguate scorte di ferro e il 90% non assume sufficiente ferro durante la gestazione. Il problema, però, è legato anche alle malattie cardiache. “Il 50% dei pazienti affetti da scompenso cardiaco ha una qualche forma di carenza di ferro - dice Maurizio Volterrani, primario di Cardiologia all’Irccs San Raffaele Pisana di Roma – La carenza di ferro aumenta il rischio di mortalità di oltre il 40%, causa un peggioramento della qualità di vita e riduce di oltre il 10% la capacità di esercizio fisico che è invece fondamentale per mantenere in buone condizioni la funzionalità cardiaca”.
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IL BAR DELLO SPORT
Partendo dal principio, il Bar dello Sport nacque nel lontano 1952, pochi anni dopo la fine della seconda guerra mondiale e il suo impatto sul territorio fu notevole: un luogo di ritrovo per tutti, dai giovanissimi ai più anziani dove vi era la possibilità di gustare uno dei migliori caffè di Casoria. Facendo un excursus della storia dell’attività commerciale denominata attualmente “Bar Dello Sport’’, come già accennato nell’ introduzione, alle origini (1952), il bar era gestito dalla famiglia Casolaro, solo successivamente Vincenzo Piscitelli ne divenne il proprietario e lo denominò “Bar Dello Sport’’. Un nome audace, derivante dall’abitudine domenicale che avevano le persone che frequentavano il bar, poiché, insieme al gustoso caffè molti scommettevano sulle squadre calcistiche, giocando, quindi, la cosiddetta schedina. Arrivando ai giorni odierni, il bar è stato acquistato dalla famiglia Napolitano, nello specifico dai due fratelli Vincenzo e Marco e la loro storia potrebbe essere un modello iconico per le generazioni attuali. I due fratelli Napolitano in principio lavoravano per il bar come dipendenti, ma la loro caparbietà li portò ad una scelta importantissima: ACQUISTARE IL BAR, cosicché oltre che baristi divennero dei veri e propri imprenditori.
Buone FESTE
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Gentilissimo Direttore, sono 40 anni che abito a Casoria Arpino e precisamente in via R.Viviani. Con tanta rabbia che scrivo a Lei per uno sfogo e conforto; i paesi limitrofi a Casoria, compreso le frazioni, in questi giorni li vedo più belli con tante luci e stelle di Natale, perché Casoria Arpino è abbandonata e tutti gli anni per Natale non mettono mai un piccolo alberello di Natale con qualche addobbo e luminarie? Eppure le tasse le paghiamo, perché dobbiamo essere cittadini di serie B? grazie Direttore, conoscendola, sono sicuro che mi darà una risposta. La saluto ben distintamente. Gaetano Loconte
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GAETANO CAPUTO
“I Paesaggi di Casoria” In Europa, negli ultimi decenni, si è puntato molto alla valorizzazione dei paesaggi formando tecnici specializzati con competenze specifiche. Poco si è fatto per sensibilizzare tutti gli operatori le cui azioni indirettamente, ad esempio, determinano sostanziali modifiche del territorio, così come per formare e sensibilizzare i non tecnici alla salvaguardia e promozione dei paesaggi, ovvero per favorire lo sviluppo di una coscienza collettiva che riconosca effettivamente i paesaggi come risorse e che non consideri la loro tutela come una forma di limitazione all’uso del territorio. Un paesaggio è l’espressione di come la società vive e percepisce un luogo e il territorio appare come un sistema materiale da usare e che viene costruito in ragione di un suo uso (Raffestin, 2005). In tale ottica si rende necessario attivare percorsi formativi partendo dai giovani, più ricettivi a tali tematiche, in modo da trasmettere i concetti di paesaggio e della sua tutela ai propri contesti familiari. Ritenendo fondamentale guidare le nuove generazioni ad essere consapevoli che anche loro con le proprie
azioni possono contribuire a modellare il paesaggio in cui vivono, si è deciso di operare per sensibilizzarle al concetto di paesaggio, convinti che la conoscenza e la consapevolezza sono la premessa necessaria per lo svolgimento di azioni corrette, ovvero volte a favorire la messa in atto di forme idonee di politica, salvaguardia e gestione del territorio. In tale contesto nasce all’IC “F. Palizzi” di Casoria un laboratorio sperimentale sul paesaggio. Il progetto didattico “Casoria e i suoi paesaggi” nasce proprio dal bisogno di implementare percorsi di educazione alla cittadinanza attiva e responsabile, e di educare i ragazzi a vivere “dentro” il paesaggio, esercitando diritti, doveri e vivendo da protagonisti attivi e partecipi. Il progetto sarà applicato a spazi “significativi” che insistono sul territorio di Casoria che comprende aree rurali, il centro storico, spazi fortemente antropizzati e aree industriali dismesse che hanno lasciato sul territorio numerose “cicatrici ambientali”. Di carattere interdisciplinare, il progetto si articolerà su più ambiti disciplinari: storia, archi-
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tettura, geologia, botanica, urbanistica. “Casoria e i suoi paesaggi” si inserisce nel più ampio ed articolato Progetto Pilota “Paesaggio da tutti – Paesaggio per tutti”, rivolto ai docenti di scuola di ogni ordine e grado, svolto nell’ambito delle attività di ricerca del Gruppo UNISCAPE dell’Università di Napoli Federico II, alla sua terza edizione, a seguito di Protocollo d’intesa tra il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale (DICEA) dell’Università di Napoli Federico II e l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) della Campania. L’obiettivo principale del progetto è quello di accrescere la sensibilità, nelle nuove generazioni, verso tali tematiche per cercare di favorire uno Sviluppo che sia il più Sostenibile possibile.
Vincenzo D’Anna
Dottore in scienze dell’Ingegneria Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Napoli
VIA G. ROCCO, 2 - 80026 CASORIA (NA) TEL./FAX +39 081 19105654 - CELL. +39 335 8157475 E-MAIL: stdgroupsrls@virgilio.it - stdgroupsrl@pec.it
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NANDO TROISE
GATTUSO STRINGE VICINO A SE IL NAPOLI RASSODATO IL CENTROCAMPO; A SASSUOLO FIDUCIOSI
Archiviato, purtroppo, con tanto rammarico ed ennesima delusione, il capitolo campionato con l’ennesima sconfitta casalinga contro il Parma, il Napoli si reca in visita a Sassuolo. Sarebbe opportuno che DeLa capisse di cercarsi un po’ di simpatie a tuttora trascurate. L’estraneità del Napoli alla Regione cui pur appartiene rasenta il disprezzo, bisogna dirlo. Che attorno Napoli ci siano altri quattro milioni circa di campani sembra un particolare non trascurabile. In caso contrario si tratta di ignoranza. Tra piazza Trieste e Trento e Piazza Vanvitelli si racchiude il mondo, per taluni, penso per molti. Eppure Napoli è una Città della Regione chiamata Campania. Solo una Città, certo la più grande. Ad inserirla nel contesto regionale nessuno ha mai badato. La piega borbonica non significa certo sud, diciamolo, ma solo vezzo. L’inserimento del Napoli nella sua regione, credeteci, è importante. Occorrono rapporti più continui, incontri, sviluppo di trattative, scambi. Segnalazioni. Il Napoli sta preparando Sassuolo, dopo la sconfitta interna con il Parma, a Castelvolturno. Buon pro le faccia. Napoli è una Città elegante e sensibile. Questo è il motivo per cui entra nel cuore e nell’anima di Katia ed anche di tutte le mogli dei calciatori
che hanno giocato nel Napoli. Non elegante e sensibile ci si augura sarà il Napoli a Sassuolo. La giornata diciassette gli oppone la squadra di De Zerbi, che sembra, fino ad oggi, essersi fatta notare per la spontaneità del suo palleggio e per il fraseggiare del suo calcio. Il turno è perfido assai. E questo dovrebbe stimolare il ciuccio della nostra inesausta passione. La Juventus se la vede al Ferraris di Genova Marassi con la Sampdoria. L’Inter, che resta cliente assai pericoloso, gioca in casa con l’altra genovese, il Genoa. Le altre, quelle che ci stanno davanti in classifica sono: Atalanta – Milan; Fiorentina – Roma; Lazio – Verona; Parma – Brescia; Udinese – Cagliari. Il Napoli rischia più di tutti. Uno spunto ottimistico ci viene dall’utilizzo più continuo di Allan, speriamo senza antinfiammatori. Tutti coloro che masticano di calcio si rendono conto cosa significa sostituire un elemento ragionatore del calibro di Allan con un centrocampista dinamico. Sarebbe convenuto ad Ancelotti prima ed a Gattuso oggi se lui con il suo direttore sportivo ed il suo presidente avessero cercato, in quella zona di campo, un degno sostituto di Jorginho o Hamsik, invece durante il periodo estivo di calcio mercato si sono liberati anche di Diawara. continua a pag. 23
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SEGUE da pag. 21
Gattuso, oggi, in quella zona di campo, vertice basso davanti la difesa, un po’ come fece con Bakayoko al Milan, ha solo Allan. Il brasiliano Allan purtroppo agita, prorompe, guasta, modifica la squadra che lo detiene e……. quella avversaria. Sulla sua disciplina tattica c’è poco da fidarsi. Gattuso ci dovrà lavorare. Sono convinto che potrà fare benissimo, sono sincero: gli do lo stesso valore che do a Vjnaldum ed ad Henderson. Appartengono al tipo di laterale cavallo. Trottano, anzi galoppano molto. Non li ha Gattuso. NO. Proprio non li ha. In questi pochi giorni verso l’impegno di domenica sera alle 20.45 al Mapei Stadium di Reggio Emilia deve far capire al brasiliano Allan che solo lui in questo Napoli può restituire buonsenso al centrocampo. Deve mantenersi più tranquillo. Su Zielinski inoltre si parla spesso a sproposito. Zielinski il meglio lo può dare partendo dal centrocampo. Invocarlo in avanti è banale. Meglio Fabian Ruiz, che possiede guizzo e piede più raffinato. Fosse Allan più disciplinato non esiteremmo a dare pronostico favorevole al Napoli. Si punta pertanto sulla autorità di Allan, che può imporre, e impone un più serio presidio della zona. Sassuolo – Napoli si può perdere o vincere lì in mezzo. La squadra di Gattuso ha tutte le carte in regola per farsi valere su quel difficile terreno. Tra le carte in regola non è esclusa la tenuta atletica. Marcare e giocare: ecco, questo ci sembra la sintesi migliore. E in avanti, Rino, sganciamo Milik, chissà che non venga fuori qualche sorpresa! Da quel che si sa Milik sta giocando meno ossessionato. E i golletti stanno venendo. Una ragione in più per provare. Altro da dire non c’è. Auguri.
AUGURA Buone FESTE Augurissimi
A IMMA MARTINA D’ANNA Ha discusso la tesi dal titolo “Il Mondo silenzioso dei non udenti: un viaggio visivo ed educativo” con il relatore Ch.ma Professoressa Sandra Ciarcianelli presso l’Università Telematica e-Campus nella Facoltà di Psicologia presso la Sede di Novedrate (Como), conseguendo la Laurea Triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione. Alla neo dottoressa Imma Martina D’Anna gli auguri dei suoi genitori Raffaele e Teresa D’Anna a cui si uniscono i fratelli Mimmo e Antonio.
ERRATA CORRIGE
L’articolo pubblicato sul nostro settimanale di domenica scorsa a pag. 3 DAL TITOLO Piazza Cirillo: passato, presente e futuro non è stato scritto da antonio botta, bensi’ da rita giaquinto
Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.
Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
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Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 18 dicembre 2019 Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it
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