DOMENICA 15 APRILE 2018
Settimanale di Informazione
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ANNO XVIII - N° 15 - DOMENICA 15 APRILE 2018
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NANDO TROISE
Le interviste a Modo mio (a tradimento)
LIBERA MENTE: “La privatizzazione dei tributi fa parte del programma elettorale”
Siete voi la forza politica che ha chiesto di privatizzare l’ufficio tributi? “L’esternalizzazione dei tributi fa parte del programma elettorale. Comunque, sia il Mef che vari pareri dei revisori dei conti hanno segnalato la scarsa capacità dell’Ente nella riscossione dei tributi”. Sai anche chi è la forza politica che ha chiesto un nuovo Comandante della P.L. “Anche in questo caso la problematica è stata discussa sul tavolo della maggioranza, in quanto una Città come Casoria non poteva rimanere senza un Comandante della P.L.”. Al che il movimento Libera Mente mi fornisce un documento in carta intestata UILFPL inviato il 4 aprile ai capigruppo consiliari ed ai dipendenti del Comune di Casoria, a firma del Segretario Territoriale Luigi Martinelli. Il motivo del contendere è il salario accessorio al
personale dipendente. La Uil sottolinea che il lavoro incisivo delle OO.SS. è stato vincente e ribadisce che le uniche forze politiche che hanno dimostrato di avere senso della realtà e vicinanza ai dipendenti sono state: “Libera mente” e “A viso aperto”. “Il Movimento di Liberamente nel prossimo tavolo di maggioranza porrà 4 punti qualificanti: 1) in prossimità del Contratto Decentrato con i lavoratori dipendenti predisporre una piattaforma condivisa con le organizzazioni sindacali per migliorare l’organizzazione dei Settori e dei Servizi della Città per materia e competenza; 2) accelerare la redazione del programma “Progetto Integrato Urbano Europa” per circa 18 milioni di euro; 3) esternalizzazione dei tributi per contrastare l’evasione tributaria diffusa sul territorio; 4) un serio Piano industriale della società in house Casoria Ambiente trasparente, effi-
ciente ed efficace per ridurre la tassa sulla spazzatura. NON SI GOVERNA GESTENDO SOLO LE EMERGENZE, MA SI GOVERNA SOPRATTUTTO ATTUANDO SERIE POLITICHE SOCIALI ED ECONOMICHE NELL’INTERESSE DELLA CITTA’. CASORIA AI CASORIANI”. La UIL è il vostro riferimento sindacale? “Noi, dopo le rimostranze sindacali della CISL e UIL, abbiamo chiesto e ottenuto un incontro nel merito sollevato dal Segretario Generale del Comune. Nella fattispecie, abbiamo chiesto anche che per le problematiche inerenti agli oneri accessori dei dipendenti (rischio, disagio ecc.) venisse aperto un tavolo di confronto con le OO.SS. al fine di dirimere la conflittualità tra le parti. L’incontro è stato fatto e i sindacati hanno espresso la loro soddisfazione. continua a pag. 5
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DOMENICA 15 APRILE 2018 SEGUE da pag. 3
E’ chiaro, che il tutto sarà approfondito dopo le elezioni delle RSU e in sede di contrattazione decentrata sull’integrazione del contratto collettivo nazionale sottoscritto recentemente. E’ evidente che tutto ciò passi anche attraverso una riorganizzazione dei settori e dei servizi per materia e competenze”: Grazie per la tua risposta. Un’altra curiosità. “Penso che, al di là della facile demagogia, il gruppo di Liberamente stia dando il proprio contributo. Nando, come ben sai la politica è una cosa e il gossip è un’altra. Certo si po-
5 teva fare molto di più se l’attuale classe politica avesse ascoltato di più chi ha un poco di esperienza politica e amministrativa”. Che ne pensi della Giunta Municipale da me “rimpastata”? “Non penso niente, anche perché ho saputo che alcuni gruppi politici vogliono chiedere un tavolo per una rivisitazione della Giunta, anche in questo caso, bisogna vedere bene sulla tenuta della maggioranza e punti qualificanti programmatici di un eventuale rilancio politico ed amministrativo dell’amministrazione, penso con tutta onestà che se non ci dovesse essere chiarezza su ciò, credo che difficilmente una persona di buon senso
possa accettare un eventuale incarico”. A proposito di ascoltare, dissi al Sindaco qualche mese dopo aver completato Giunta, commissioni e sottogoverno che Lui è campione del mondo. Rinunciava in un colpo solo a Ciccio ed Emilio Polizio, Pino Balsamo, Giovanni Marigliano, Pasquale Amoroso, Sergio Fontanella e a qualsiasi forma ufficiale di comunicazione. “L’approvazione del bilancio sarà il prossimo banco di prova”. Spero di essere presente. Rinuncerò ad una lezione di storia sull’omicidio di Aldo Moro nell’Aula 1 della Facoltà di Lettere in via Marina per vedere ed ascoltare.
CARMEN PALUMBO
INAUGURATA LA NUOVA SEDE DELLA ASD LEPORI A CASORIA
Questa settimana abbiamo parlato con Domenico Ferrara, Presidente dell’associazione sportiva “Lepori”, che ci ha raccontato la storia di questa straordinaria società ciclistica e la fondazione della sua nuova sede proprio a Casoria. Tutto parte naturalmente da Arturo Lepori, bravissimo ciclista degli anni 20’, nativo proprio di Casoria, che all’età di diciotto anni, morì tragicamente mentre correva con la sua bici la settima tappa della Coppa di Caivano. Era un “Diciottenne, valoroso gentile. Caduto in tragico scontro sportivo il XXX aprile 1922, nella corsa della 7^ Coppa Caivano, a Santa Maria Capua Vetere”: così recita il suo epitaffio, nella cappella di famiglia che si trova nel cimitero di Casoria. In sua memoria, nella nostra cittadina, sono state dedicate molte iscrizioni e intitolate diverse strade, ma cosa più importante, la sua morte improvvisa portò gli appassionati casoriani ad organizzare un giro agonistico per ciclisti. Nel luglio del 1923, fu fondato il “Trofeo Arturo Lepori”, di 170 chilometri, che partiva e arrivava a Casoria, che durante questa occasione organizzava una sorta di festa di paese. Organizzato in grande stile, il Trofeo Arturo Lepori si è corso fino al 1975, annoverando tra i partecipanti grandi campioni del passato quale Ercole Baldini, Livio Trapè, Benito Roma-
gnoli, Eraldo Bocci, cominciò poi a perdere di interesse in luogo del gioco del calcio. Grazie all’impegno di un gruppo di imprenditori e professionisti di Casoria, tutti appassionati di ciclismo, è stata rifondata l’associazione sportiva ciclistica Arturo Lepori. Infatti, lo scorso 25 marzo è stata inaugurata la nuova sede, ubicata in Casoria alla Traversa Michelangelo 24. Al momento, l’associazione conta oltre 100 iscritti appassionati di ciclismo. L’imprenditore Domenico Ferrara è stato eletto Presidente dell’associazione, il Vice presidente è Umberto Pugliese, Segretario il Commercialista Dott. Mauro Galluccio, Tesoriere il maresciallo dei carabinieri Francesco Esposito e consiglieri l’imprenditore Gino Ravio e Salvatore Russo. Oltre al direttivo, tanti amici che spassionatamente danno il proprio contributo all’associazione. Obiettivo principale della associazione è quello di aggregare amici con la passione della bicicletta ed in particolar modo i giovani, con una serie di agevolazioni per gli under 18. “Prossimi obiettivi saranno quelli di incentivare i giovani al ciclismo, con una serie di agevolazioni, sogno di riportare nella nostra cittadina nuovamente il prestigioso trofeo Arturo Lepori” Queste le parole e le prospettive del Presidente Domenico Ferrara.
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Intervista ad Anna Magri, donna - coraggio, che ha saputo trasformare il dolore atroce per la perdita del figlioletto in amore per gli innocenti
“QUEL FILO COLORATO CHE UNISCE CIELO E TERRA” Anna Magri: una donna – coraggio, capace di trasformare un dolore atroce - quello di una madre che vede morire il proprio figlioletto, Riccardo, - in amore per i piccoli straziati da morbi micidiali, causati dalle sciagurate malefatte di individui pronti, come l’Erode del Vangelo, ad avvelenare e uccidere anche i bambini pur di tenersi stretti tra le mani lorde di sangue innocente ricchezze e potere. E’ vero, purtroppo: i “cuccioli” degli umani massacrati fanno parte della storia di ogni tempo e, più il tempo passa, più sembra che i tiranni massacrino gli innocenti. La signora Anna, dicevo, sostenuta da don Maurizio Patriciello, da familiari e tantissimi amici, ha il volto della speranza, perché la profonda sofferenza non ha inaridito il suo cuore,al contrario, l’ha trasformata in forza vitale per una lotta strenua a favore di un ambiente più vivibile e a misura di bambini, denunciando il male, praticando il bene e fasciando ogni ferita. A lei il sentito ringraziamento per avere accettato l’intervista Se la sente di raccontare brevemente il terribile dramma della perdita di Riccardo? Il dramma è la storia vera e non unica di un bimbo che nasce nella gioia più assoluta della sua famiglia e viene colpito da un male incurabile, a sei mesi: un’età, per definirla tale, in cui esiste solo l’amore, la mamma e la “ tetta”. A lui invece è toccato il distacco con il corpo della sua mamma, un chemioterapico attaccato ad una macchinetta e la LOTTA alla vita.
Come vive in lei suo figlio? E’vero che gli parla anche attraverso il linguaggio della poesia? Quali pensieri gli rivela? Mio figlio vive in me tutti i giorni, in ogni attimo, dal risveglio, ai sorrisi, ai colori che indosso quando mi vesto, al nero che cerco sempre di non indossare; gli parlo attraverso semplici parole che poi, stranamente, diventano versi, di cui la gente si complimenta, ma giuro che a me nascono così come le stesse lacrime quando penso fino in fondo a cosa mi (ci) è accaduto; gli rivelo la malinconia della sua mancanza, quanto ho imparato durante il suo male, e soprattutto dopo.. dando valore a cose spesso INVISIBILI ad altri intorno a me.. sono un pò sulla terra, un pò in mezzo e un pò lassù con lui, a volte,.. io me lo spiego così.. nel senso che sono
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qui a lottare per chi come lui lotta ancora per farcela, essendo presente nel suo ospedale, un pò in mezzo nel senso che cerco di essere parte attiva al cambiamento delle cose che riguardano la mia terra, affiancando comitati, rete di cittadinanza e altre associazioni in tutto, un pò lassù perché immagino lui lassù e cerco di non avvertire la sua mancanza, immaginandolo felice, sano, lontano dalle sofferenze che i miei occhi hanno visto sul suo corpo. So che lei ha dato un forte contributo alla creazione dell’associazione onlus “Noi Genitori di Tutti”. Chi ne sono i membri e quali finalità persegue? L’Associazione onlus è nata il 20 dicembre 2013 e si propone di operare, a livello regionale, in tutta l’area territoriale compresa tra i comuni della provincia di Napoli, Caserta, Benevento,
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DOMENICA 15 APRILE 2018 Salerno e Avellino. Insieme a Marzia Caccioppoli, Presidente dell’Associazione, tutte le mamme fondatrici (Raffaella Arena, Antonella Cecere Luisa Crisci Imma di Villio ed io), residenti nella “Terra dei Fuochi, camminiamo al fianco di Padre Maurizio Patriciello,il sacerdote che, per primo, sulle pagine di Avvenire, ha denunciato lo scempio dei nostri territori,condividendo con noi la croce del dolore sovrumano di avere un figlio in cielo: bambini diventati angeli troppo in fretta, fiori recisi dal cancro in una terra devastata dallo smaltimento illegale di rifiuti INDUSTRIALI. Siamo anche affiancate da soci e volontari che si impegnano a portare avanti la nostra missione con orgoglio e dedizione. Insieme abbiamo deciso di dedicarci alla denuncia di quanto accade ed è accaduto per trent’anni e di adoperarci a tutela dei bimbi che vivo-
no in Campania, tutelando l’ambiente e il diritto alla vita. Sotto la protezione dei nostri angeli guerrieri agiamo affinché nasca la cultura “del bambino prima di tutto”, priva di interessi, di profitti, di individualismi e egoismi di ogni tipo. Lo facciamo con loro, i nostri figli, per i vostri figli, per i figli del futuro......ecco il filo colorato che unisce cielo e terra! Gaetano Rivezzi, Presidente dei “Medici per l’Ambiente” (Isde) Campania ha dichiarato di recente: “Il disastro ambientale subìto dalle province di Caserta e Napoli è stato così grave da avere addirittura fatto perdere otto anni d’aspettativa di vita, come ha documentato l’istituto superiore di Sanità” Eppure i “negazionisti”continuano ad avanzare dubbi.. Guardi, da genitore orfano appoggio e stimo il dott. Rivezzi, per i negazionisti nessuna parola in più da quelle
7 espresse e gridate con forza in questi anni: è inutile negare la correlazione fra tumore e ambiente; i negazionisti se ne facessero una ragione: purtroppo è troppo evidente il rapporto causa – effetto tra elevato tasso di mortalità per cancro e rifiuti speciali interrati e /o bruciati nella “Terra dei veleni”. Cosa ha significato la manifestazione contro il “biocidio”,svoltasi il 24 Marzo scorso a Napoli? La manifestazione è stata unicamente un rigenero di forze, coalizione e di idee; nulla per attirare un’ attenzione che ormai è quotidiana, visto le morti continue, un bollettino di guerra costante .. La Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti nella Relazione sulla Campania votata a fine febbraio ha affermato che le bonifiche «rivestono ancora profili di estrema problematicità con specifico riferimento
all’impiego delle risorse finanziarie stanziate e alle soluzioni prospettate al riguardo dagli enti territoriali». Penso che sia questo un problema cruciale, come quello dei «ritardi» su monitoraggi e analisi dei terreni e dell’acqua nella Terra dei Fuochi”. Una sua riflessione al riguardo Condivido la problematicità sul ritardo sui monitoraggi e analisi dei territori, un esagerato rimprovero sulle fonti economiche stanziate e mai impiegate per le bonifiche e la salvaguardia ambientale alle istituzioni vigenti, ma ricordiamo anche quelle sulla prevenzione del cittadino, ormai abbandonato a se stesso, e al suo destino, un senso di responsabilità pari a zero da parte delle istituzioni per Terra dei Fuochi, un tema in voga solo in periodo elettorale, che poi va a perdersi quando in azioni concrete bisognerebbe darsi davvero da fare.
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GIUSEPPE NAPPA
Nicoletta Russo: una presentazione piena d’amore
Presentazione elegante e raffinata, quella eseguita a Casoria nella Biblioteca Comunale Mons.Mauro Piscopo, per i due libri di Nicoletta Russo dal titolo: “Elisea, Amore Filosofia e Psiche” e “L’Amore è Perduto”. La conduzione è stata affidata al giornalista Giuseppe Nappa, direttore responsabile del quotidiano online “Occhio All’Artista Magazine”. Durante l’evento si è evidenziata la figura dell’autrice e dell’amore che emana attraverso i suoi scritti, una donna che oltre ad essere scrittrice e anche moglie e mamma. Alla presentazione sono intervenuti: il sindaco di Casoria Pasquale Fuccio, che fa i complimenti alla giovane scrittrice, saluta i presenti e ascolta con interesse le poesie e la presentazione, il professore Vittorio Benito Migliaccio, al Fagotto, professore di fagotto del Liceo Musicale Margherita di Savoia di Napoli e Francesco Fosco, alla Viola, docente di viola dell’orchestra sinfonica dei quartieri spagnoli di Napoli che ci hanno donato dei bellissimi momenti musicali. Il saluto alla Russo da parte dell’ospite: il make up artist Lino Nasti. La grande poetessa, definita da Accademie e Associazioni “Ambasciatrice
Uomo Nobile
della poesia italiana nel mondo” Tina Piccolo, ha fatto una critica bellissima sull’autrice, delineando in modo professionale e culturale la sua essenza di donna e di scrittrice letta dallo stesso conduttore. È intervenuto anche Don Elpidio Moccia che,ha scritto un libro con la collaborazione della Russo dal titolo”Lo spirito che canta...”, spiegando il libro con tanto amore e con tanta ammirazione e ha detto belle parole sulla scrittrice. La Russo ringrazia tutti i presenti, l’assessore alla cultura Fabio Esposito, il giovane cantante Lele Manna e tutti coloro che hanno contribuito a rendere una manifestazione piena di amore, impegno e cultura.
Fermati! gli affanni sfiancano e non puoi sciupare il tuo bel viso. Fermati! C’è un cuore grande all’infinito che ha intonato per te il suo canto d’amore. Vieni in silenzio, avvicinati in punta di piedi, guarda il mondo intorno a te: mirabile concerto di note umane, di gioiose tinte. Ascolta. Contempla. Sarà il pieno giorno o la serena notte, forse le tremule stelle o l’ondeggiar del mare a riportarti il mio sospiro. Sarà il mio sorriso, sarà il mio cuore che parla col suo accento al tuo incedere elegante e fascinoso. Uomo dall’animo nobile. Ora mi sei vicino, sei stupito, estasiato. Scava dentro di te nell’immenso dei tuoi pensieri silenziosi e illumina il cielo con il tuo sorriso che si staglia ai vertici dell’infinito Casoria, 7/04/ 2018 Nicoletta Russo. Dedicata a Giuseppe Iazzetta
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CIRO TROISE
La lezione di sport di Milik e Diawara, innamoriamoci del viaggio!
“sliding doors” annullando “Vincere è l’unica cosa che l’effetto Dzeko di quel sabato conta”, la pressione del “zero maledetto che ha colpito con tituli” di mourinhiana memoria eccessive negatività il gruppo a non possono appartenere al disposizione di Sarri. Un aiuto Napoli che ha conosciuto il può arrivare dalle forze fresche, gusto del trionfo solo nell’era l’impatto di Milik contro il Maradona. Il tifoso azzurro Sassuolo e il Chievo è stato da bambino sceglie l’identità, devastante, alimenta anche i l’emozione di una delle rimpianti per l’infortunio che pochissime grandi città d’Europa l’ha tenuto fuori per tanto tempo. che non conosce derby, che Con il centravanti polacco, forse proprio nel calcio riesce probabilmente sarebbe stata a trovare l’unità, la solidarietà risolta anche una delle cinque emotiva che viene meno a causa delle diseguaglianze sociali. Lo shock Diawara potrebbe annullare partite terminate senza riuscire a far gol e anche le coppe sarebbero “Nel frattempo c’innamoriamo l’effetto Dzeko che dura da state affrontate con maggiore del viaggio”, diceva Sarri in conferenza stampa quando il Napoli-Roma, ci si innamori del viaggio serenità. Manca soprattutto la lucidità negli ultimi venti metri, Napoli volava, macinando gioco, vittorie e diventando un punto di riferimento in Europa. La Mertens e Insigne non vanno a segno da più di un mese. Sarri strada giusta è tornare a questa consapevolezza, il Napoli deve riuscire a gestire il momento mantenendo equilibrio, non è una corazzata abituata a vincere ma una realtà che con sfruttando il momento di Milik senza abbandonare Mertens, i meccanismi di gioco, la compattezza, la determinazione, uomo-chiave per il rush finale. La difesa del Milan senza lasciando per strada le coppe, sta combattendo i dominatori Bonucci e Romagnoli potrebbe concedere tanto, la capacità del calcio italiano degli ultimi sei anni, una squadra dalla di Mertens di muoversi negli spazi, di non dare punti di dimensione internazionale che ha collezionato due finali di riferimento potrebbe essere un’arma devastante con la carta Champions League nel ciclo recente. Il 3 Marzo è cambiata Milik pronta a subentrare. L’assedio contro il Chievo Verona l’annata del Napoli, prima il gol di Dybala in Lazio-Juventus ha prodotto 35 tiri di cui 14 con Milik in campo, il Napoli e poi l’effetto Dzeko hanno spento l’entusiasmo agli azzurri, arriva al finale di stagione logorato dall’assenza d’alternative hanno tolto fiducia annullando la sensazione di sentirsi in vari ruoli, soprattutto sul fronte offensivo, ma anche con la invincibili dopo un percorso così esaltante. Il Napoli ieri ha consapevolezza d’avere un’alternativa tattica e di saperla anche portato a casa la ventiquattresima vittoria in campionato in mettere in campo. Contro il Sassuolo e il Chievo il Napoli trentuno partite, la trentesima stagionale, in serie A ha la stessa ha costruito occasioni da gol con i lanci lunghi, giocando in media punti del Bayern Monaco già campione di Germania. ampiezza con qualche cross, rendendosi pericoloso di testa Contro il Chievo Verona è arrivata l’ottava rimonta, la lezione e talvolta provando anche il tiro da distanza. Il gap con la di sport di Milik, Diawara e dell’intero gruppo azzurro anche Juventus è soprattutto sui gol fatti (ben otto in più), sta facendo al San Paolo intristito dai cori contro De Laurentiis e dai fischi la differenza più delle tre reti subite in meno e avere a propria ad Insigne è il tesoro da custodire per il rush finale. Il Napoli disposizione nuove idee per attaccare la porta avversaria è una è squadra di meccanismi, non d’individualità, deve ritrovare risorsa. A sette partite dalla fine, conta solo crederci perché la leggerezza per superare la stanchezza, lo stress mentale per anche la Juventus non sta benissimo, dalla Spal al Benevento cui ogni partita trasmette le sensazioni dell’ultima spiaggia. la flessione è evidente, lo dimostrano anche i sei gol subiti tra Il pazzesco finale di Napoli-Chievo può essere un nuovo campionato e Champions League.
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Lo scassabolle
MICHELE MITRAGLIA/Nando Troise/palla avvelenata
E’? CI FA? CHISSA’?
E’ sicuramente un bravo ragazzo. Furbo? Non lo so. Passionale, impulsivo, certamente si! Diffidente al massimo ed anche molto preoccupato. Ha ottenuto la candidatura a Sindaco dal gruppo consiliare PD che si opponeva, come i loro manifesti recitavano, al duo CASILLO & carfora; ha vinto le elezioni principalmente per i dissidi interni alla coalizione che aveva candidato a Sindaco Giuseppe Santillo ma, poi, anche grazie all’appoggio elettorale della famiglia Polizio. Ciccio ed Emilio hanno sostenuto oltre Pasquale Fuccio, i consiglieri comunali, entrambi vincenti, Nicola Laezza e Susy Pagliuca. Finiti i festeggiamenti, dopo molti giorni, quasi o più di un mese, aspettando anche che chiarissero i loro dissidi interni al partito Italia dei Valori sulla scelta del loro assessore di riferimento, i consiglieri comunali Vincenzo Carfora e Gennaro Casolaro, finalmente, il Sindaco Pasquale Fuccio comunica la sua squadra, la Giunta Municipale. Telefono l’avv. Francesco Polizio e gli chiedo cosa ne pensasse di questa Giunta Municipale: “non ho ricevuto alcuna telefonata dopo la fine della campagna elettorale” mi dice. Nel frattempo Emilio Polizio vince il concorso per Comandante della P.L. di Bernalda ed emigra. Noto e constato che del gruppo consiliare PD che era riuscito ad ottenere, nonostante ostracismi, il simbolo del PD ed anche, principalmente, la sua candidatura a Sindaco, il solo Nicola Laezza ottiene la presidenza del consiglio comunale. A Pino Balsamo ed a Giovanni Marigliano NIENTE. Al segretario sezionale Dr. Pasquale Amoroso, NIENTE. Questi soggetti politici, purtroppo, sono scomparsi dalla scena politica casoriana. Resiste, e va sottolineato, il solo Tommaso Girasole, una volta, qualche anno fa, “il Richelieu” di Tommaso Casillo, oggi, anche lui, nel PD, oltre ad essere il Direttore Sanitario del Distretto ASL di Casalnuovo di Napoli. Il suo gruppo, ha due consiglieri comunali (i giovanis-
simi Carmen Migliore ed Ivan Ilardi) ed ha ottenuto nella spartizione dei posti in Giunta l’Assessorato ai Servizi diretti alla Persona, nella figura del medico dr. Giulio Russo. “Un uomo solo al comando impazzisce e fa danni”! Altri componenti della maggioranza manifestano malumori. Il Consigliere Gennaro Casolaro, eletto in Italia dei Valori, ha dichiarato che non voterà il bilancio. Fa parte della maggioranza? E’ fuori? E’ all’opposizione? Boh! Ha rifiutato tre interviste con la nostra testata. Perché? “Non mi va di dover parlare male di questa amministrazione, di questa maggioranza, di questa Giunta”.
LETTERA A CASORIA AMBIENTE ...Anche a Nicola Laezza, Nunzio D’Elia, Salvatore Napolitano ecc…… Caro Presidente, mi devi scusare se di venerdì pomeriggio, causa, questo mio, purtroppo, smisurato senso civico, importuno te, i tuoi collaboratori, perché da mesi segnalo monnezza varia sulla Statale Sannitica; il muro di cinta della Resia, dalla cabina del gas fino alla traversa dedicata a Jacopo Torello da Fano (un wc, una volta intero oggi frantumato, bottiglie di ogni genere, rifiuti vari ed anche qualche bel bustone nero). Chiedo anche scusa se segnalo alcuni mobiletti ed un copertone presenti da qualche settimana (da prima di Pasqua) nella rotonda di via Enrico Caruso. Devi perdonare “la mia ignoranza”, “ignorando” io a chi compete togliere dalle strade di Casoria i copertoni delle auto o i wc tra la società di cui sei presidente e cioè Casoria Ambiente o l’Ufficio Ambiente. Mi impegnerò, sperando di riuscirci, a non dare più fastidio. Dovrò anche respingere gli accorati appelli che fanno a me, alla mia testata ed ai miei collaboratori, i residenti in I traversa Diaz o in via Perugia che lamentano poca o nessuna raccolta dei rifiuti.
RUSPE SULLA STORIA Domando al Sindaco di Casoria Pasquale Fuccio ed alla intera Giunta Municipale: Ho letto l’articolo pubblicato dal sito web ildomenicale.it, diretto da Pasquale D’Anna, un preoccupato articolo di un cantiere che sta per abbattere e far scomparire un altro sito storico. L’articolo è stato postato su fb ed a commento ad esso ci sono i pareri di autorevoli personaggi di Casoria. Alcuni di essi, ed anche il sottoscritto, auspicano una risposta sua a questo ennesimo sconcio, segnalato da Pasquale D’Anna ed anche una risposta dall’Assessore al Turismo religioso, Fabio Esposito. “nessuna risposta!” Mi è arrivata, a voce, una idea di Fabio Esposito: organizzare nella scuola media “Padre Ludovico da Casoria” in via Pio XII un incontro con la Città dal titolo: “Due anni di amministrazione, tutto quanto è stato fatto da questa amministrazione”, da organizzare dopo l’approvazione del bilancio. In questa riunione, sperando che si faccia, visto da quanto tempo lo stiamo sollecitando, l’amministrazione comunale oltre a comunicare tutto quanto avrebbero fatto (sperando che non continuino ad elencare quello che dicono che faranno), chiarirebbero le ruspe sulla storia, Piazza Cirillo e tanto altro. Siamo in attesa, aspettiamo….
MESSAGGIO ELETTORALE AI CANDIDATI DI AFRAGOLA Ad Afragola il 27 di maggio si vota per rinnovare il Consiglio Comunale e per scegliere il Sindaco. Il 27 di aprile (cioè fra 12 giorni) sarà data ufficialmente l’apertura della campagna elettorale. Visto che a Casoria sono residenti 5mila
DOMENICA 15 APRILE 2018 famiglie afragolesi con una cifra che dovrebbe raggiungere le 30mila persone; considerato che tutti i cittadini residenti a Casoria ma di estrazione afragolese sono tutti interessati alle elezioni amministrative nella Città di Afragola; tenuto conto che CASORIADUE è l’unico settimanale in forma cartacea ad essere pubblicato e distribuito gratuitamente nelle edicole di Casoria e di Arpino, qualche bar ed anche qualche edicola di Afragola e che si avvale anche del portale di informazione www.casoriadue.it sul quale nella stessa domenica viene pubblicato il pdf del settimanale prima in home page e poi nella rubrica gli sfogliabili; INVITO i candidati al Consiglio Comunale ed i candidati a Sindaco della Città di Afragola a comprare una pagina di propaganda elettorale sul settimanale Casoriadue; settimanale questo che ha raggiunto la veneranda età di 24 anni senza aver mai ottenuto contributi né
13 pubblici né privati, senza aver alle sue spalle, mai, un partito, una associazione, un movimento, un sindacato. Esiste solo grazie agli INSERZIONISTI PUBBLICITARI.
ROTONDA DI VIA BOCCACCIO Ho chiesto al Dirigente del Servizio Pubblica Illuminazione. Sono anni che la rotonda di via Boccaccio, nei pressi delle rampe autostradali e della zona poderale ponte tre luci è spenta. Perché? “non lo so bene, mi devo informare, ma le ultime informazioni che ho erano relative ad una cattiva realizzazione dell’impianto di illuminazione, comunque lunedì verifico”. Quando fu inaugurato il ponte tre luci, all’epoca il Sindaco era Stefano Ferrara, la rotonda fu alimentata in maniera gratuita dal Centro Sportivo Audax, cosa avvenuta per anni. Le
torri venivano illuminate, l’impianto funzionava benissimo. Sono cambiati tre Sindaci, due commissioni prefettizie, qualche assessore alla Pubblica Illuminazione e la rotonda è sempre spenta. Fortuna che non si sono avuti incidenti. La strada porta a Ikea, Leroy Merlin, alla tangenziale ed alle rampe autostradali. La meraviglia che non meraviglia e che, cosa strana, non suscita neanche tanta indignazione eppure la rotonda è nel buio totale, supponiamo che non sia neanche collegata alla rete pubblica, eppure la pubblica illuminazione deve essere appunto pubblica. Le contraddizioni di Casoria e di una intera regione. Un disastro, quello di Casoria, in cui tutti hanno ed hanno avuto un ruolo. Il mio stupore che non noto né indignazione né vergogna. Diceva Bertold Brecht: “guai alle Nazioni (o anche Città) che hanno bisogno di eroi”.
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Il volto coraggioso della bellezza E’ proprio così : oggi, più che mai, ci vuole coraggio. Per puntare al bello, per puntare in alto ci vuole tanto coraggio. Ne è la prova l’imprenditrice napoletana Rossella Giaquinto, titolare di un istituto di bellezza, il Nausicaa DI.BI. Center (Napoli – Rione Alto) che, in pochi anni, con instancabile determinazione, è riuscita a crescere e ad affermarsi nel difficile e concorrenziale mondo dell’estetica, del benessere e del make-up facendo diventare il Nausicaa non solo uno degli istituti più professionali del settore, ma anche un punto di riferimento che, al piacere del corpo, punta spesso al piacere di condividere, con i suoi ospiti ed i suoi clienti, eventi sempre particolari e svariati momenti di relax. Da salone di bellezza a salotto letterario, Rossella ha la “bella” abitudine di organizzare nel suo raffinato istituto, veri e propri momenti di incontri con l’arte, presentando mostre e vernissage; con la letteratura, presentando libri e raccolte; con la fotografia,l’arte orafa fino ad arrivare a degustazioni di pietanze, vini particolari ed un “Aperitrucco in bollicine”, che unisce al piacere di un calice di prosecco, un trucco ben fatto da Rossella. Insomma, un’ammirevole poliedricità che stesso Rossella ha accettato di raccontarci. Chi è Nausicaa e cosa rappresenta per te? Nausicaa è un’impresa che definisco “creatura”. La definisco tale perché le imprese sono un po’ come dei figli, vanno curate, amate, riguardate e la dedizione deve essere totale, proprio come tutto ciò che si fa per una creatura. Nausicaa è un istituto di bellezza e per me rappresenta la possibilità di dare a chiunque ci segue tutto quello che
io stessa avrei voluto trovare in un centro di estetica e che non ho mai trovato. Ordine, pulizia, professionalità. Ecco perché tengo tantissimo a chiamarlo “istituto” e non “centro”. Nausicaa e Rossella si assomigliano? Nausicaa e Rossella si rassomigliano molto: entrambe sono molto accoglienti , donano benessere con la bellezza , con il cuore e con l’amore; questo è sicuramente il valore aggiunto del mio istituto. Cosa ti ha spinto ad investire nel benessere e nella bellezza? Per una persona come me, le cose accadono di getto e poi,dieci anni fa, quando ho cominciato quest’avventura, ero ovviamente più giovane e ancora nell’età della “follia”. Innamorata sempre del bello, mi sembrò quasi facile entrare nel settore dell’estetica, trascurando il fatto che tenere tutto al top, dalle tecnologie al personale, dai prodotti ai servizi è una gran fatica, sia mentale che fisica. Ma oggi vivo la soddisfazione di constatare che, in pochi anni, il mio istituto ha superato anche i veterani del settore! Quanto è difficile diventare imprenditrice in Italia e quanto è difficile, se lo è, ri-
uscire ad affermarsi in una città come Napoli? Essere imprenditori in Italia è un po’ come saper guidare a Napoli: se sai farlo qui, sai farlo ovunque. In Italia, l’ostacolo peggiore è lo Stato, con tutto ciò che rappresenta: dalla pressione fiscale alla burocrazia; è il nostro socio occulto, ma socio solo nel prendere, perché quando abbiamo bisogno è inesistente. Un’impresa vive di alti e bassi, di momenti felici e di altri momenti tristissimi. Ed in quei momenti bui, dobbiamo essere noi, da soli, a puntare i piedi per terra e ad andare avanti. Napoli è una città meravigliosa, fatta di luoghi unici e non in pochi metri quadrati; è particolare! E, allo stesso modo, lo sono anche le persone che la abitano, ma io cerco in tutti i modi di farmi seguire dai napoletani veri. Il mio motto è “Nausicaa è per molti, ma non per tutti!” E a proposito di Napoli, quanta Napoli, quanto Sud c’è nella tua attività ? Luciano De Crescenzo diceva che Napoli è la città dell’amore; Nausicaa è il luogo del bello e del benessere, dove il lavoro si svolge con passione, professionalità e amore. Quindi, nel mio istituto c’è tutta Napoli! E, soprattutto,
quella Napoli che sta crescendo e che sta cambiando, quella Napoli che vuol mostrare le sue eccellenze, i suoi numeri uno, la sua capacità organizzativa, il suo bisogno di emergere, la sua caparbietà di riuscire e di migliorarsi tra le tante difficoltà. Da pochissimo, hai festeggiato un importante traguardo: i 10 anni di vita del DI.BI. Center Nausicaa e hai scelto di festeggiare in un modo che, secondo me, rispecchia molto la tua personalità, è cioè con il piacere di “condividere”, anzi, di “condividere il bello”: vorrei che tu ci raccontassi come è andata ma, soprattutto, le tue emozioni di quella serata. Ho deciso di dedicare la celebrazione dei dieci anni del mio istituto a chi crede che fare del bene porta solo al bene. Parlo del maestro Gianni Maddaloni, judoka da sempre e campione olimpionico (con il figlio Pino) alle olimpiadi di Sydney del 2000, ma soprattutto un maestro di strada, un uomo che dà rispetto ed insegna il rispetto attraverso il suo amato sport. Con la sua palestra in una zona di frontiera, a Scampia, una delle periferie più degradate di Napoli, il maestro Maddaloni aiuta oltre 600 ragazzi ad allenarsi gratuitamente pur di toglierli dalla strada, per evitare che possano essere facili prede e possibili vittime della malavita organizzata. Questo è amore, ancora una volta la parola “amore” risuona e rimbomba in tutto ciò che mi coinvolge. Dunque, non potevo far altro che dedicare a lui, a loro, la mia celebrazione. Con un biglietto, costato solo venti euro, abbiamo garantito una serata meravigliosa all’Agorà Morelli (approfitto
DOMENICA 15 APRILE 2018 per ringraziare, ancora una volta, pubblicamente, Massimo Vernetti) sponsor numero uno della serata, insieme alla BCC Napoli; abbiamo realizzato un sorteggio di regali extralusso e la certezza di poter usufruire di ben 10 trattamenti nel mio istituto. La mia emozione è stata enorme ed ancora oggi porto l’adrenalina addosso di quella serata. Devo ringraziare il maestro Maddaloni che mi ha donato la possibilità di fare ed essere qualcosa, seppur una piccola cosa, per lui e per la sua comunità. Per realizzare l’evento abbiamo formato una catena umana fatta di imprenditori e di persone che mi hanno seguita, dagli sponsor a chi a comprato i biglietti. E, grazie a questa cordata umana, siamo riusciti ad abbracciare ben 12mila volte Gianni Maddaloni, con una donazione di, appunto, dodicimila euro : “Top Ten Nausicaa Party, un filo d’erba nel cemento di Scampia”. Parliamo di Make- up: da una passione al lavoro o vi-
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ceversa? Il trucco c’è ma, forse, non si vede? Brava Rita! Solo una sorella poteva scoprire gli altarini nascosti ! Mi sono sempre occupata di progettazioni di scale e, per sette anni,ho anche condiviso il doppio lavoro. Poi, però, ho dovuto fare una scelta dettata dai troppi impegni anche, e soprattutto, familiari. Mi sono ritrovata, quasi senza accorgermene, con i pennelli tra le mani a ridisegnare le linee del volto. Una “velata” conseguenza, dalla matita da disegno alle colorate matite da sfumatura per occhi o labbra. In maniera silenziosa, ma strepitosa, mi sono ritrovata a fare del make-up una vera e propria progettazione (come facevo per le scale) disegnando, evidenziando ed esaltando le linee del viso. Grazie a delle particolari sfumature, propongo make-up in 3D e ridisegnare le sopracciglia, insieme a questo speciale tipo di trucco, è sicuramente una delle mie specialità : ad entrambe le cose, mi avvici-
BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE
no sempre pensando che, in realtà, così come facevo tempo fa, sto progettando e disegnando qualcosa, piuttosto che strappare semplicemente peletti dal bulbo o, semplicemente, “truccare”. Dove ti porterà Nausicaa o dove tu porterai lei o, ancora meglio, dove andrete insieme, data l’indissolubilità di questo legame? Sì, in realtà io porto lei ma è anche lei a portare me... Dove arriveremo non lo so ma, poiché il futuro si costruisce anche sul passato… Provo, come ho fatto fino ad oggi, a puntare sempre in alto: se pensi che sabato 14 aprile siamo stati sponsor di una serata a Roma organizzata da Anna Fendi, fondatrice e firma di uno dei marchi italiani di alta moda più prestigiosi al mondo. Una serata di beneficenza di altissimo livello sociale ed imprenditoriale,che si è tenuta in una esclusiva location di via Veneto a Roma. Esserci, ed aver portato e condiviso la mia esperienza
personale e professionale con chi rappresenta, da anni, il miglior “Made in Italy” nel mondo è, sicuramente, per me , un motivo di grande orgoglio e soddisfazione. A questo punto, ad una donna come te, non possiamo non strappare un “realizzabile” segreto di bellezza… La pigrizia ci rende tutte brutte; è un dato di fatto! Con poche mosse al mattino possiamo essere tutte bellissime! Fondotinta, cipria, mascara, rossetto ed un bel sorriso ! Chi passerebbe inosservata? Ci vuole solo un po’ di coraggio … Null’altro da aggiungere alla spontaneità, sincera e sempre appassionata, delle risposte di Rossella, al suo sguardo fiero e al suo animo tenace, che chi legge – ahimè – può solo immaginare. Ma alla sottoscritta che l’ha davanti, e anche da un bel po’, si lasci, per lungo tempo ancora, il privilegio di vederla così enormemente realizzata ed il piacere, unico e speciale, d’averla intervistata.
a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista
La pasta non fa ingrassare
Già riabilitata dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), la pasta non fa ingrassare. La fake-news che la pasta faccia ingrassare è stata infatti inserita nell’elenco delle “food-fake-news” dall’Iss e ad avvalorare questa tesi arriva ora uno studio del St. Michael’s Hospital, in Canada, pubblicato su BMJ Open, che vede tra gli autori la ricercatrice di origine italiana Laura Chiavaroli e John Sievenpiper. In pratica lo studio ha analizzato le differenze tra la pasta a basso indice glicemico e la maggior parte dei carboidrati raffinati rapidamente assorbiti nel flusso sanguigno. Secondo i ricercatori questa proprietà della pasta provoca un minor aumento dei livelli di zucchero nel sangue rispetto al consumo di cibi con un alto indice glicemico. E’ stata effettuata una revisione sistematica e una meta-analisi di tutte le prove disponibili provenienti da studi randomizzati controllati, identificando 30 ricerche che hanno coinvolto quasi 2.500 persone che hanno mangiato pasta invece di altri carboidrati come parte di una dieta sana a basso indice glicemico. “Lo studio ha rilevato che la pasta non ha contribuito all’aumento di peso o all’aumento del grasso corporeo”, evidenzia John Sievenpiper. “In realtà – aggiunge – l’analisi ha mo-
strato una leggera perdita di peso, quindi contrariamente alle preoccupazioni, la pasta può essere parte di una dieta sana come ad esempio quella a basso indice glicemico”. Le persone coinvolte hanno mangiato in media 3,3 porzioni di pasta alla settimana e non altri carboidrati. Da controlli effettuati è emerso che avevano perso circa mezzo chilo in 12 settimane. Gli autori sottolineano che i risultati sono generalizzabili alla pasta consumata insieme ad altri alimenti a basso indice glicemico, ma avvertono: sono comunque necessarie ulteriori ricerche.
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CHINA TIME
Perchè i cinesi mangiano con le bacchette, e qual’è la loro origine? a cura di M.Antonietta Sciancalepore Oggi nel mondo si mangia principalmente in tre modi: gli europei e gli americani usano coltello, forchetta e cucchiaio; i cinesi, i giapponesi, vietnamiti, coreani usano le bacchette; gli africani, i mediorientali, gli indonesiani e gli indiani utilizzano invece le mani. La Cina è il luogo d’origine delle bacchette, che vantano almeno 3000 anni di storia. Le bacchette, che paiono due semplici bastoncini, hanno tuttavia le funzioni di afferrare, sollevare, sciegliere, mescolare, e così via, sono facilmente utilizzabili e costano poco. Tuttavia chi e quando inventò le bacchette? Non esiste alcuna registrazione storica in merito. Forse allora i nostri avi non avevano ancora inventato la scrittura, oppure i testi in materia sono andati tutti perduti. Insomma nelle loro ricerche, gli studiosi hanno scoperto tre leggende sull’origine delle bacchette, che ora ve ne presenteremo due. La prima leggenda s’intitola “Daji e le bacchette”, ed è diffusa nel Jiangsu, nel sud della Cina. Si diceva che il re dell’epoca Shang (14° - 11° secolo a.C.) Zhowang avesse un caratteraccio. A pranzo, se non si lamentava che il pesce non era fresco, diceva che il brodo di pollo era troppo caldo, oppure che i piatti erano freddi, impossibili da consumare. Per questi motivi molti cuochi persero la vita. Anche la sua concubina più amata Daji sapeva che era assai difficile da servire, perciò prima dei banchetti, assaggiava di persona tutti i piatti per evitare che uscisse dai gangheri. Una volta la donna capì che alcuni piatti erano troppo caldi, tuttavia non c’era tempo di cambiarli perchè il re era già a tavola. Per accattivarselo, improvissamente ebbe
un’idea. Si sfilò allora uno spillone di giada dai capelli, prendendo con questo il cibo dalla ciotola, si mise a soffiare per raffreddarlo e poi lo mise in bocca al re. Costui trovò molto piacevole essere imboccato dalla concubina, e in seguito volle che lo facesse ogni giorno. Daji chiese quindi agli artigiani di fabbricare appositamente due lunghi spilloni di giada per afferrare il cibo, l’embrione delle bacchette di giada. Poi questo modo di mangiare si diffuse fra la popolazione, e nacquero le bacchette. Questa leggenda è piuttosto vicina alla vita. Malgrado ciò la leggenda non corrisponde ai fatti storici, perchè gli archeologi cinesi hanno scoperto bacchette di ferro nella tomba n.1005 di epoca Yin - Shang (14° - 11° secolo a.C.) nel villaggio di Houjiazhuang ad Anyang nel centro della Cina, verificando che erano anteriori all’epoca del re Zhouwang, ossia alla fine del periodo Yin. Da ciò risulta che le bacchette non sono un’invenzione del re Zhouwang e di Daji, ma un prodotto di un periodo precedente. La seconda storia s’intitola “Dayu e le bacchette”. La storia, diffusa nel nordest della Cina, risale all’epoca degli imperatori Yao e Shun (inizio del 26° - fine del 22° secolo a.C.). All’epoca si verificavano sempre gravi inondazioni. L’Imperatore Shun ordinò allora a Da Yu di domarle. Yu guidò di
farlo nell’interesse della popolazione, per cui durante i lavori passando tre volte davanti a casa, non ci entrò, lottando giorno e notte contro la calamità. Una volta con la barca Da Yu giunse su un’isola. Avendo molta fame, si mise a cuocere della carne in una pentola di terracotta. La carne nell’acqua bollente scottava, quindi non poteva prenderla con le mani. Per non sprecare tempo, aspettando che la carne si raffreddasse, dovendo domare l’inondazione prima dell’arrivo della cresta, tagliò due rami da un albero per afferrare la carne dall’acqua bollente e consumarla. Da allaora in poi Da Yu usò sempre rami o bambù sottili per prendere la carne dal brodo caldo, risparmiando così del tempo per domare le inondazioni. Vedendo che mangiava in tal modo senza scottarsi e sporcarsi le mani, i subordinati imparavano da lui, così nacquero le bacchette primitive. Da queste leggende possiamo dedurre che la causa della nascita delle bacchette è principalmente legata al calore dei cibi. Si tratta di un’inevitabile legge di sviluppo dell’umanità in uno speciale quadro di vita. Studiando la forma delle bacchette di oggi, possiamo notare che mantengono ancora le caratteristiche primitive dei bastoncini di legno e di bambù. Anche dopo 4000 anni di sviluppo, le loro caratteristiche originarie non potranno cambiare. Sia dalle leggende storiche che dalle esperienze degli avi, emerge che le bacchette devono essere un’invenzione collettiva delle masse popolari e non di un unico individuo. Tuttavia forse la loro origine è da far risalire all’epoca di Da Yu, e poi attraverso migliaia di anni di ricerche e popolarizzazione, in epoca Shang diventarono uno strumento usato comunemente a tavola.
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TERESA D’ANGELO L’attesa è finita, esce il decimo successo, prodotto dalla Zeus record, Nancy Coppola, lancia il suo nuovo disco dal titolo “È tutto sotto controllo” …. Grande evento e firma copie, per la presentazione di questo album ai tanti fan, svoltosi venerdì 6 aprile da Giancar, storico negozio di vendita discografica a Piazza Garibaldi, a Napoli. Un giorno tanto atteso, che ha messo insieme fan grandi e piccoli da tutta Italia, per omaggiare l’artista è comprare il nuovo album, da essa stessa autografato con molteplici dediche. Non solo il popolo napoletano, ama la grande bravura, la grande umiltà, la grande spontaneità di Nancy, ma lei stessa ha saputo catturare un po’ tutti, con le sue splendide canzoni sin dalle prime origini, con i suoi primi successi. La “Nunziatina “ del popolo, dei vicoletti di Napoli , rispecchia nei suoi brani, tante realtà molto
Dopo il fenomeno, “mi chiamo Nancy!”, l’artista lancia il suo nuovo album…
apprezzate, tanti amori felici o turbati, tanti sogni da inseguire, tanto coraggio e voglia di farcela in tante situazioni. Alle varie domande che le ho fatto nella mia intervista, ella mi ha risposto che dedica questa nuova uscita, a suo figlio Vincenzo e alla sua famiglia, a cui lei è tanto attaccata e che ha come forza ed esempio di vita. Il titolo del film, risale ai tempi dell’isola dei famosi, dove in un audio messaggio Alessia Marcuzzi, gli fece sentire il piccolo Vincenzo, che rassicurò la madre dicendo “È tutto sotto controllo”. Dopo mesi di preparazione al nuovo lavoro discografico, Nancy disse è quella la frase giusta per intitolare l ‘album. Oltre la tanta dedizione ai fan che la seguono, ha ringraziato per gli arrangiamenti Francesco D’Alessio, che collabora con lei da tanti anni. Si è concluso, venerdì un evento caloroso e speciale, con tanto di torta, per augurare tutti i migliori successi a questa stupenda artista, che si raccomanda di non smettere mai di sognare.
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Rossella Verze
‘ A CUNTRORA
“Sento ‘e vvoce d’ ‘a cuntrora, sento ‘a gente cammenà…” . S. Di Giacomo
E’ tornata la primavera dopo un inverno lungo, piovoso, freddo un po’ più del solito. Con il sole ben s’intona un momento di poesia dialettale: il 20 aprile, presso il Salotto Letterario D’Anna, ore 17, nell’omonima libreria di via Campanariello, Clarae Musae organizza «‘A cuntrora», evento di tenzone poetica in napoletano. Francesco Gemito, Vincenzo Cerasuolo, Vincenzo Moccia, Giulia Campece, Antonio Esposito Aiardo, Margherita Savastano, Ciro De Novellis, Giovanni D’Amiano, Raffaele Zocchi, Gioconda Oliano, nomi celeberrimi e pluripremiati del panorama poetico letterario locale, nazionale, internazionale, declameranno i loro versi, rigorosamente in vernacolo. Perché il titolo «‘A cuntrora»? Per indicare un momento di pausa reale o metaforica, sia dalle fatiche lavorative, sia dagli affanni del cuore; e nulla più della poesia, soprattutto in napoletano, può costituire una sosta, non solo quale momento di riflessione, ma anche di recupero dello spirito che, ritemprato, riprende le battaglie quotidiane con rinnovata energia.
Com’è tipico dello stile Clarae Musae non mancheranno Vibrazioni musicali e canore con la melodiosa voce di Luigi Candice alla chitarra e Grafiche con l’incisiva matita di Carmine Mondola. L’evento sarà coordinato da Daniele Capuozzo, assieme a Vittoria Caso, presidente dell’Associazione Clarae Musae e Sergio D’Anna, titolare dell’accogliente Salotto Letterario e padrone di casa. C’è chi definisce il napoletano, una lingua, chi un dialetto e le scuole di pensiero sono spesso in disaccordo sulla sua ortografia. Tutti però sono concordi sul fatto che il calore e il colore del dialetto, la sua duttilità e flessibilità, identificano il nostro territorio, ne racchiudono le radici storico culturali in quanto lingua dei nostri avi: è un modo di essere, di pensare, di vivere. Malinconici o allegri, tristi o gioiosi, ironici o graffianti, i versi che saranno declamati ci doneranno un momento magico. Uniti per Casavatore, Casavatore Segnala, Pro Loco Casavatore, Le Aquile e Sigma – Protezione Civile; CRI, Prospettive, Kompetere Journal, Casoria due, assieme all’I.C. Romeo – Casavatore e all’I.S. Torrente- Casoria condividono in sintonia d’intenti l’ iniziativa. Ingresso libero, vi aspettiamo numerosi.
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Daniela Marfisa: “L’accoglienza di clienti con cani al seguito è un target da non sottovalutare da parte dei ristoratori”
L’arrivo di Lilli, deliziosa lagottina, nella vita della dolce giornalista e food blogger Daniela Marfisa ha rappresentato per lei un importante punto di partenza non solo per le emozioni del cuore ma anche per l’aspetto quotidiano. Daniela si occupa di tante cose nel suo noto blog ‘All’assaggio!’, che è una grande avventura condivisa con l’amato marito Massimo, e Lilli ne rappresenta un fulgido fulcro d’amore riga dopo riga. Cosa significa per te occuparti di cibo? “Il cibo è parte imprescindibile delle nostre vite. Non è semplicemente un mezzo per la sopravvivenza, ma è emozione, è ricordo, è convivialità, è cultura. Reca con sé tante storie: di lavoro, di territori, di produttori. Ecco, per me scrivere di cibo significa raccontare storie. Scoprire cosa c’è dietro un prodotto, come lavora un artigiano del gusto, e cercare di illustrarlo al meglio”. C’è un piatto campano che ami più di altri? “Amo molto la pastiera. Non solo per il gusto squisito, ma in particolar modo
perché a casa mia la preparazione era un vero e proprio rito. Tutti i membri della famiglia davano il proprio contributo, anche solo tagliando i canditi a cubetti o grattugiando la scorza del limone. Un rituale collettivo, un ricordo indelebile”. Come è iniziato questo tuo impegno? “Sono appassionata di buon cibo da sempre. Io e mio marito Massimo abbiamo finanche intrapreso viaggi solo per assaggiare un determinato piatto o
per acquistare un particolare prodotto! Così, insieme, nel 2011 abbiamo deciso di condividere sul web le nostre scoperte gastronomiche, unendo le rispettive passioni per la scrittura e la fotografia. Il nome ‘All’assaggio!’ rappresenta la nostra sconfinata brama di ricercare e di provare specialità di ogni genere, ed anche il nostro impeto all’azione! All’assaggio si occupa di news, eventi e incursioni varie nel mondo dell’enogastronomia. Spazia dallo street food ai ristoranti stellati, segnala tanti esercizi testati e approvati, così come aziende e prodotti meritevoli di fiducia. Il suo intento è quello di raccontare le virtuose realtà produttive della Campania, ma anche incuriosire i lettori e spingerli al pellegrinaggio gastronomico”. Spesso con la tua Lilli giri per locali che recensisci come ‘dog friendly’, quanto è importante l’accoglienza di un ristorante nei confronti degli amici a quattro zampe? “Credo che l’accoglienza di clienti con cani al seguito sia un target da non sotto-
DOMENICA 15 APRILE 2018 valutare da parte dei ristoratori. Sempre più persone hanno la voglia o l’esigenza di portare con sé il proprio peloso, quindi è essenziale che ci siano strutture disponibili a questo tipo di ricettività. L’avventore è più invogliato a uscire se sa di poter garantire una piacevole permanenza anche al suo quadrupede”. Cosa consiglieresti a una persona che vuole aprire un blog in cui si parla di eventi golosi e cucina? “A mio parere, in generale, l’apertura di un blog dovrebbe essere dettata
23 unicamente dalla voglia di trasmettere qualcosa, e di provare a farlo nel migliore dei modi. Spesso mi capita di imbattermi in progetti di cui non si capisce lo scopo, o peggio, di cui non si comprende il linguaggio! Avere un blog non è uno status symbol o una moda, o un mezzo per diffondere il proprio narcisismo, tutt’altro. Comporta un impegno continuo, spesso quotidiano, come nel mio caso. Per gestire un blog dedicato al food bisogna avere tanta voglia di andare in giro, as-
saggiare e, soprattutto, ascoltare. Non deve mancare la curiosità, ma anche la preparazione è importante, al fine di essere comunicatori accorti e consumatori consapevoli. Io, ad esempio, nel corso del tempo ho frequentato tantissimi corsi specialistici, focalizzando l’attenzione su formaggio, olio, birra e tè. Comunicare in modo corretto è fondamentale. Narrazione e linguaggio appropriato sono il segreto per una comunicazione efficace”.
TENNIS CLUB PACHA TORNEO NEXT GEN I 4 SEMIFINALISTI CERBONE, CANNATELLI, PATRICIELLO E BIANCARDO
IL PROF. IODICE IMPARTISCE LEZIONI DI FILOSOFIA, ITALIANO, INGLESE, LINGUA E CIVILTA’ ITALIANE A STRANIERI DIZIONE E PRONUNCIA DELLA LINGUA ITALIANA GEOGRAFIA, STORIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA TEL. 3400582672
Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
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