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DOMENICA 18 FEBBRAIO 2018

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ANNO XVIII - N° 07 - DOMENICA 18 FEBBRAIO 2018

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ECCO I REATI CONTESTATI DAI PM A CARFORA E ALLA SUA COMPAGINE GOVERNATIVA


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ANTONIO BOTTA

ECCO I REATI CONTESTATI DAI PM A CARFORA E ALLA SUA COMPAGINE GOVERNATIVA

L’intervista al prof. e avv. Francesco Polizio, già sindaco di Casoria e parlamentare della Repubblica, verte sulla questione della violazione del patto di stabilità per l’anno 2012, di cui, in base alla pronuncia della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Campania (resa definitiva dalla sezione d’Appello della Corte dei Conti), si rese responsabile l’allora compagine governativa di Casoria guidata dal Sindaco Carfora. La vicenda risale agli anni 2013-2015; l’indagine prese avvio dall’interrogazione parlamentare del senatore Sollo, il quale pose in rilievo tanti episodi di malgoverno dell’amministrazione Carfora. In sintesi, gli amministratori dell’epoca, secondo l’Organo avente funzioni di giurisdizione contabile e amministrative di controllo, “alterarono le poste in bilancio, inserendo tra le entrate la cifra abnorme di circa 30 milioni di euro, che dovevano provenire dall’incasso delle contravvenzioni al codice della strada e che non si è mai verificato.”

A colloquio con il prof. e avv. Francesco Polizio sulla violazione del patto di stabilità per l’anno 2012

Entriamo subito nel merito, avvocato Polizio: ci spieghi precisamente quali sono i motivi dell’avvio di un procedimento penale a carico di amministratori e dirigenti del Comune al timone della città di Casoria nel periodo indicato. E’ doveroso e opportuno, allora, precisare il percorso di approvazione del conto consuntivo al comune di Casoria da parte degli amministratori e dei dirigenti. Il conto consuntivo relativo all’anno 2012 veniva deliberato dalla Giunta con atto 33 del 25 marzo 2013 nel suo schema con la presenza del sindaco Carfora e degli assessori D’Anna, Esposito,

Casillo, Lanzano, Marino, Marro e Tignola; acquisito il parere favorevole dei revisori dei conti e del dirigente del settore finanze dell’epoca, dott. Setaro, la proposta veniva trasmessa al consiglio comunale per l’approvazione. Nella seduta consiliare dell’8 maggio 2013, con atto n. 32, la proposta veniva approvata; il provvedimento adottato dal parlamentino locale veniva trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti per la Campania, che si pronunciava con la deliberazione n. 259/2014 comunicata al comune di Casoria per i provvedimenti conseguenti. Quali i rilievi critici espressi dalla Corte dei Conti? Essi erano precisi e puntuali e contenevano un invito conclusivo (pagg. 23 e 34 della deliberazione) a mettere ordine nei conti, rimuovere le irregolarità accertate, ad evitare le azioni elusive con un richiamo finale al responsabile dei servizi finanziari a valutare le violazioni accertate ed assumere le opportune iniziative. continua a pag. 5


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SEGUE da pag. 3

Invece di procedere nella direzione richiesta dalla sezione regionale della Corte dei Conti per la Campania, il Sindaco risponde con una proposta di delibera che viene approvata in consiglio con atto n. 3 del febbraio 2015, che si limitava a rettificare alcuni dati contabili senza superare i rilievi della Corte dei Conti. L’atto sopraindicato veniva approvato dai consiglieri Carfora (sindaco), Capano, Del Prete, Esposito, Orsino, Monaco, Galluccio, Mileto, Sosio, Cerbone, Petrone, Bene, Cortese, Colurcio e Ferrara, con il parere favorevole del dirigente del settore, dott. Ciro De Rosa. E’ illuminante il dibattito sul provvedimento contabile perché viene fuori la consapevolezza associativa dei consiglieri che votavano l’atto proposto in consiglio comunale nonostante i rilievi dei consiglieri di opposizione. Quali, allora, le conseguenze di tale presa di posizione della maggioranza al governo della Città? A seguito di ulteriore istruttoria, la sezione regionale della Corte dei Conti per la Campania adottava la pronuncia n. 174/2015 ed accertava: l’errata contabilizzazione nella gestione di competenza 2012 di entrate pari a 29.939.288,12 euro per sanzioni al codice della strada; il mancato rispetto del patto di stabilità per violazione di norme contabili e comportamenti elusivi del precetto normativo; l’inidoneità delle misure correttive adottate dall’Ente per rimuovere le irregolarità e le distorsioni finanziarie evidenziate. Come reagì la compagine governativa a tale pronuncia della Corte dei Conti? L’amministrazione comunale, invece di adeguarsi alla pronuncia della sezione regionale della Corte dei Conti, impugnava la decisione affidandosi a consu-

lenti ed all’avvocato Felice Laudadio, spendendo ulteriore denaro pubblico; al predetto professionista veniva liquidata una parcella dell’ordine di euro 10.150,40, distraendo risorse pubbliche per la difesa personale. A questo punto dell’intervista chiedo all’avvocato Polizio di entrare nel dettaglio “sull’errata contabilizzazione per sanzioni al codice della strada”. Egli, allora, mi mostra copia del documento della Procura della Repubblica (presso il tribunale di Napoli Nord) riportante l’avviso della conclusione delle indagini preliminari e l’informazione di garanzia e sul diritto di difesa, comunemente denominato “avviso di garanzia”, nel quale si contestano due reati a 25 amministratori dell’epoca: rispetto al primo, i Pubblici Ministeri sottolineano che i 25 destinatari della notifica , quali pubblici ufficiali, “approvando la proposta di rendiconto di gestione dell’anno 2012, composta dal conto in bilancio e dal conto economico e del patrimonio, attestavano falsamente come entrate correnti dell’Ente crediti pari a euro 29.939.288,12 per violazioni del Codice della Strada relative a ruoli degli anni 2000-2011, così effettuando una artificiosa operazione di sovrastima delle risorse dell’Ente, contabilizzando le predette entrate della gestione di competenza del 2012, conferendo altresì copertura finanziaria solo formale a impegni di spesa pari a euro 14.969,06 in

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realtà non sostenibili, in quanto basati su Entrate aleatorie ed inattendibili.” Rispetto al secondo reato, si legge che Sindaco, consiglieri di maggioranza e amministratori, “attestando falsamente il rispetto del patto di stabilità per l’anno 2012 invero sostanzialmente eluso, procuravano in tal modo a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale, sottraendosi alle sanzioni previste dagli artt. 30,31, e 32 della legge 12 novembre 2011, n.183, quali tra le altre l’obbligo di rideterminare le indennità di funzione ed i gettoni di presenza…” L’ultima domanda al prof. Polizio riguarda un suo parere sull’operato dell’amministrazione Fuccio. Al riguardo afferma che “c’è una continuità sostanziale con le precedenti Amministrazioni e non c’è stato il cambiamento annunciato. Anzi, la situazione è peggiorata e si trascura che siamo di fronte ad una situazione finanziaria di dissesto e si continua a tenere in vita Il carrozzone di Casoria ambiente Spa, che grava sulle casse comunali oltre ogni misura compatibile.” E’ opportuno chiarire, al termine di questa intervista, che l ’informazione di garanzia – meglio conosciuta con l’impropria indicazione solitamente utilizzata dai mess media di “avviso di garanzia” – è l’atto con cui il Pubblico Ministero informa l’indagato ed anche la persona offesa dell’addebito provvisorio mosso alla persona sottoposta alle indagini nonchè delle norme di legge che si assumono violate, della data e del luogo del fatto assunto come criminoso con il contestuale invito a nominare un difensore di fiducia. Inoltre, per il diritto di replica, chiunque sia stato coinvolto nella vicenda, oggetto dell’intervista, può utilizzare questo organo di stampa per esprimere sulla questione il proprio punto di vista.

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ANTONIO BOTTA

19 FEBBRAIO, ORE 18,30: S.MESSA NELLA BASILICA “S. MAURO” IN MEMORIA DELLA DIRIGENTE DURANTE Lunedì, 19 Febbraio, alle ore 18,30, su richiesta della comunità scolastica dell’I. C. I Ludovico da Casoria, sarà celebrata dal parroco don Mauro Zurro, la S. Messa in suffragio dell’anima della Dirigente Gerarda Durante. Vogliamo commemorarla e pregare per lei, che profuse le sue energie fisiche e mentali, le qualità umane e le competenze professionali per rendere la “S. Mauro” “ambiente educativo di apprendimento”. Nell’ottica dell’unitarietà da perseguire non solo sul piano dei contenuti, ma anche e soprattutto a livello metodologico e di sviluppo di capacità di fondo trasversali alle varie discipline, la Direttrice Durante si impegnò con tenacia e passione affinché i bambini fossero messi in grado di porsi dei problemi, di osservare, di interpretare la realtà fornendo peculiari chiavi di lettura, di sperimentare, di imparare modi di ragionare, di scoprire regole e concetti, di sviluppare competenze. Sempre i suoi orientamenti pedagogici, definiti nel P.O.F., miravano all’obiettivo di fornire a tutti gli alunni la possibilità di realizzarsi, sviluppando al massimo le peculiari potenzialità,

con un occhio particolare ai soggetti in difficoltà di apprendimento e ai bambini diversamente abili, senza trascurare l’educazione all’integrità, all’essere virtuosi nella ricerca del Bene, del Vero e del Giusto e della Cittadinanza attiva, completando e dando senso, in tal modo, a tutto il percorso formativo con la proposta di contenuti valoriali eticamente e civilmente significativi. Intere generazioni di alunni di Casoria, dott.ssa Durante, le esprimono la loro gratitudine con queste parole: “Grazie, per averci dedicato studi, sforzi e sogni per costruire le fondamenta della no-

stra vita e perché nell’esercizio della sua funzione dirigenziale si è sempre lasciata guidare dai valori che hanno connotato l’identità del I Circolo: l’amore e l’umanità per i bambini, la serietà dell’impegno e la professionalità-“ L’eredità, allora, raccolta dalla nostra Dirigente Maria Grazia Puzone rivela un cammino di espansione e radicamento, la cui novità si inserisce nella prospettiva pedagogica tracciata dalla Direttrice Durante; ciò a significare che, perpetuandosi sacrifici e speranze, voglia di crescere insieme umanamente e professionalmente, nell’anima continua a ravvivarsi la luce inestinguibile della dimensione educativa della nostra scuola, del senso di responsabilità di tutti gli operatori scolastici della “Ludovico da Casoria”, della loro tenace, coraggiosa e indomabile voglia di lottare “in trincea”, per dare punti di riferimento capaci di orientare la vita individuale e sociale dei ragazzi. Si sparga la notizia della Messa fra insegnanti che hanno lavorato alla “S. Mauro”, genitori ed ex alunni. Grazie!

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CIRO TROISE

“Le idee prima dei soldi”, la rivoluzione culturale di Sarri

“Negli ultimi trent’anni le idee hanno abdicato davanti ai soldi, diventa sempre più difficile superare i competitor più ricchi. Siamo l’unico club espressione di una famiglia, sarebbe bello battere queste multinazionali”, disse Sarri lo scorso 23 Luglio a Dimaro in conferenza stampa. Le “cifre drogate” del calcio moderno, il fallimento del fair play finanziario e le spese folli di sceicchi e multinazionali hanno fatto in modo che il potere del Dio Denaro sia sempre più influente. Le eccezioni nel corso degli ultimi anni ci sono state: il Leicester in Premier League, il Borussia Dortmund in Bundesliga e l’Atletico Madrid in Liga ma la serie A è sempre stata lontana da queste favole. Il Napoli in questa stagione sta ribaltando gli equilibri, tutti gli altri principali campionati europei sembrano ormai già scritti, sono dominati da una delle squadre più ricche: Manchester City, Paris Saint Germain, Bayern Monaco e Barcellona. I propositi estivi di Sarri finora stanno trovando concretezza nella realtà e tutto ciò sta avvenendo senza che la Juventus abbia un calo, i bianconeri, infatti, hanno due punti in più rispetto allo stesso punto dello scorso campionato. Sarri e questo gruppo così unito che va a cena insieme due volte al mese, che ha costruito un “cerchio magico” di spirito familiare tanto da includere anche i componenti dello staff medico ai propri appuntamenti, hanno “deviato” la storia del Napoli di De Laurentiis. Le squadre ricche per raggiungere gli obiettivi realizzano acquisti importanti,

Il gruppo, le idee tattiche, la bellezza del gioco e la solidità difensiva, Sarri con queste risorse vuole spezzare il dominio del Dio Denaro si fiondano su obiettivi di primissimo livello, Sarri al Napoli ha inseguito un altro piano: rinnovare i contratti e non far partire nessuno dei titolarissimi dopo la ferita ancora aperta della cessione di Higuain alla Juventus. Niente più “Udinese dei ricchi” ma un progetto che guarda all’orizzonte attraverso la conservazione, il lavoro, la crescita nei meccanismi tattici, nelle idee, con qualche piccola aggiunta. Addirittura a gennaio il Napoli ha compiuto più cessioni che acquisti, ha indebolito ma

non molla e contro la Lazio si è affidato alle sue certezze: forza mentale e qualità del gioco. E’ stucchevole l’esaltazione della bellezza, m’incanta di più il fascino dell’organizzazione, il talento che accelera grazie al potere della testa, alla determinazione. Napoli-Juventus è una sfida tra due mondi diversi, Davide cerca di buttar giù Golia dal dominio assoluto sul calcio italiano con le sue caratteristiche. Il Napoli valorizza il talento dei singoli piegandoli all’organizzazione, alle esigenze del collettivo, la Juventus gestisce le caratteristiche dei propri campioni, portare al massimo il rendimento dei top players, nel quadro della consapevolezza della propria duttilità tattica, è la strada scelta da Allegri per il successo. La Juventus di Allegri è tornata alla sua classica identità, dopo la sconfitta di Genova è arrivata la svolta e i bianconeri hanno subito un solo gol nelle ultime sedici partite. Le partite di Cagliari, Verona e Firenze, al di là degli episodi, sono state disputate sotto tono dalla Juventus, hanno influito i carichi di lavoro in chiave Champions e l’assenza di Dybala, il tassello fondamentale tra le linee in virtù delle intuizioni di grande spessore tecnico di cui è dotato. Il Napoli deve combattere con la leggerezza del proprio sogno, la forza mentale di chi sta compiendo un’impresa e non vuole fermarsi. Guai ad acquisire l’obbligo di vincere, si cadrebbe nella trappola di chi ancora fa fatica ad accettare che attraverso la bellezza si può vincere, che il Napoli è espressione di un’impresa che sta ribaltando i rapporti di forza.

Le interviste di Nando Troise ogni sera alle ore 20.30 sui Canali 210 dgt - 613 dgt - 694 dgt PER LA TUA PUBBLICITA’ 3384356954 3404820171


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GIUSEPPE PESCE, UN GRANDE “PRODOTTO NAPOLETANO” PAOLA CONSOLETTI

Giuseppe Pesce, scrittore napoletano, di appartenenza alla terra napoletana, distintosi per numerosi romanzi, come “La Malanotte”, un romanzo di rottura, una “inchiesta sentimentale”, nel cuore nero di Napoli; “ Alfasud”, una storia italiana, la storia della fabbrica di Pomigliano, la più grande fabbrica del Mezzogiorno; “Ludovico Da Casoria”, il piano di Comunicazione per la Canonizzazione; “Napoli e i suoi Casali, itinerari dell’entroterra metropolitano”, un dibattito sulla provincia addormentata e dimenticata, della più grande città del Mezzogiorno. Nel 1999 ha iniziato anche la sua attività giornalistica in cronaca, in qualità di corrispondente con numerosi quotidiani, dal Roma al Il Mattino, al Corriere del Mezzogiorno e Nuova Stagione, settimanale diocesano, sino alla rivista letteraria “Achab”, in qualità di Redattore. Lo abbiamo incontrato, con il nostro settimanale Casoriadue, per conoscerlo meglio: Come è iniziata questo sua passione per la scrittura? In realtà la vera passione è la lettura; il desiderio di raccontare, almeno nel mio caso, è venuto dopo aver letto molti libri, di ogni genere, dai classici antichi a quelli contemporanei, alla letteratura straniera. La vita vera come si insinua tra le pagine di un narratore? Credo che non si debba scrivere “tanto per dire qualcosa”, ma “perché si ha qualcosa da dire”; e quel qualcosa è inevitabilmente nelle passioni che ognuno di noi ha vissuto: altrimenti, cosa racconti? In un romanzo coesiste quanta storia e quanta fantasia?

Ovviamente ci sono romanzi di diversi generi. Ma in generale, un vero romanzo è sempre una grande e riuscita “invenzione”, anche se contiene veri elementi storici (altrimenti diventa un saggio). L’importante è essere verosimili. Ed essere coerenti anche nei “voli” di fantasia. Come si sviluppa un romanzo quando di quel periodo storico, si conosce poco? Non funziona così: per ambientare un romanzo in una determinata epoca storica bisogna documentarsi e studiare; altrimenti il fallimento è assicurato. Tende a pensare al campo letterario come a uno spazio fluido, dove critica, pubblico e industria collaborano? No, non c’è alcuna collaborazione. È un rapporto gestito quasi esclusivamente dalla grande industria. L’industria produce i libri-oggetto, senza curarsi del contenuto letterario, ma soprattutto delle loro potenzialità commerciali. Attraverso una parte importante della critica e dei media, l’industria orienta le scelte del pubblico, che spesso acquista libri senza nemmeno leggerli. Il grande circuito editoriale è questo. Poi c’è il “sottobosco”, con i piccoli editori e le comunità di lettori, con esperienze belle

ma anche tante distorsioni. I suoi scritti presentano sempre un comune denominatore? Io ho cercato di seguire quello che diceva Benedetto Croce: «prendere un poeta e uno scrittore qualsiasi che non aveva “monografia” e, studiandolo esclusivamente, dare intorno a lui il più esauriente lavoro concepibile». Mi sono dato a ricerche storiche e letterarie alle quali non si dedicava nessuno: a “Malacqua” di Nicola Pugliese, che sono riuscito a far ripubblicare e tradurre in America; all’Alfasud di Pomigliano d’Arco, di cui ho ricostruito la storia in saggi e documentari RAI; a Francesco Proto, che ho portato sulla Treccani e nella Bibliografia ufficiale del Parlamento. In quali scrittori di oggi si rispecchia? Non mi affeziono molto agli “scrittori di oggi”, ma ci sono opere che per me sono state fondamentali: tra le più recenti (2003) “Di questa vita menzognera” di Giuseppe Montesano e le edizioni italiane dei romanzi dell’americano John Williams; ma anche diversi altri libri, dai classici contemporanei stranieri ai napoletani Raffaele La Capria ed Ermanno Rea; e tre autori che considero il “cuore” del Novecento italiano: Cesare Pavese, Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini. Secondo lei quale genere letterario è destinato ad avere fortuna nei prossimi anni? Tutto ciò che abbia la possibilità di trasposizione televisiva e cinematografica: ormai il mercato è quello. Ringraziamo Giuseppe Pesce per la sua disponibilità e gli auguriamo buon lavoro.


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Lo scassabolle MICHELE MITRAGLIA

INNAMORATO DI NAPOLI PRIGIONIERO DEI RICORDI IL SUDISTA

“E tu, tu napoletano, tu meridionale non sarai mai quello che potresti essere se non imparerai a credere in te stesso”. E’ su una nuvoletta l’ardito enunziatore di questa frase. Aveva ottantotto anni e una ventina di libri sulla soma di antico studioso delle cose di casa sua. La frase mi è venuta in mente dopo aver assistito a Napoli – Lazio, con Lorenzo Insigne e Ciro Immobile, titolari nel Napoli e nella Nazionale di Gigi Di Biagio, dopo aver visto e sofferto lo stupore di tanti altri napoletani. E saranno proprio i napoletani l’asse portante della nuova nazionale: insieme a Lorenzo e a Ciro dovrebbero diventare titolari lo stabiese Donnarumma ed il caivanese D’Ambrosio. Per fortuna attenua la nostra irritazione della mancata partecipazione al Mondiale il campionato. Lazio percorsa da un tremito. Con quattro botte splendide la questione con i biancocelesti risolta. Spiace molto, però, che ti vengano a riferire di un comportamento da parte dei laziali spocchioso e, in qualche spunto, molto discutibile. Durante la partita Benevento – Roma i cori contro Napoli sono stati continui. E allora viene voglia di insuperbire come certo non gradiamo per la vittoria raggiunta. Sottolineando la quantità e la qualità del successo. Viene anche voglia di ritornare per qualche opportuno chiarimento, su quella partita. Senza star lì a decifrare il sesso e l’anagrafe, ma opportunamente sottolineando la prestazione di Jorginho, sceso in campo e protagonista di una grande partita, dimostrando di essere il miglior play maker di questo campionato, bè questo è qualcosa che si sapeva. Spero che Di Biagio sia convinto di tutto ciò premiando un ragazzo che ha rinunciato alla nazionale brasiliana preferendo la maglia azzurra dell’Italia, già nell’amichevole con l’Argentina che si giocherà il 23 marzo a Manchester. Dal canto suo Lorenzo Insigne sembra proprio aver giocato una partita tutta concentrata a sfaldare la fola della sua esigua capacità atletica. Lorenzo non vuole riposare e non ne ha neanche bisogno. Naturalmente non si manca di segnalare, come merita, la parte eseguita con la Lazio da Mertens e Zielinski. Ed ecco rinascere dalla ennesima tegola caduta sulla testa del Napoli: il nuovo infortunio a Ghoulam che ha traumatizzato tutto l’ambiente azzurro, le speranze annacquate di tutti, meno che le nostre che mai annacquate sono state, ma piuttosto sempre vive. Ecco la samba ed il tamurè. Il giovane – vecchio Napoli non balla né la samba né altro. Ritrova solo i suoi punti di riferimento offensivi. I centrocampisti giocano e riescono a “vedere” Callejon, convince, specie Sarri, proprio per la buona abitudine che ha di rispettare la posizione. Un centrocampista deve sempre sapere dove indirizzare il pallone. Diversamente è costretto al palleggio insistito e all’avanzata, inopportuna. Sguarnisce la sua zona. E’ costretto

a recuperi che non sempre riescono. Non raramente l’avversario punisce. L’attacco napoletano non è più solcato dal razzo Milik. Offre i richiesti appoggi. C’è rammarico e si spera nel suo presto ritorno. Una “torre” sottoporta può essere utile. Lazio stimola reazioni che trascurerei, sinceramente. Ma quell’Inzaghi non è mica tanto simpatico con le lamentele del post gara. Il campionato ha ancora quattordici giornate da “attraversare”. Solo quando saranno attraversate tutte …. Sapremo. Il nostro computer, ecco, tanto per fare un esempio garantisce che l’Inter arriva terza. Il Napoli se la dovrà vedere in spareggio sul filo di lana, con la Juventus. Date più credito a Inzaghi che garantisce per la Juventus o a noi? Se lo date a Inzaghi siete dei malevoli o dei complessati, se date credito a noi siete dei buoni napoletani. ° Intanto a Benevento, durante la trasmissione di Silver Mele su Otto Channel 696, si tenta di riparare come meglio si può al trauma Dmsiti. Guerrieri o abatini? Ecco subito vestito da guerriero un calciatore che ha una concezione del calcio distorta. Fortuna ha voluto che il campione belga del Napoli ha recuperato bene e subito e quindi Sarri non ha avuto bisogno di come sostituirlo. Con la SPAL continueremo a vedere il trio delle meraviglie. Vedremo Mertens e Callejon “crossati” da sinistra, da Insigne. E Hamsik riuscirà a trovare una sua collocazione precisa, nell’attacco partenopeo? O continueremo a sostituirlo con il pericolo di nuocergli come nessun certo desidera? Ecco anche a questi interrogativi dovrà rispondere la ripresa del campionato che guarda caso, sembra ancora favorevole al Napoli.

NEL TOTEM DI CASORIA Il settimanale Casoriadue ed il portale di informazione www. casoriadue.it augura alla Giunta Municipale più facilità di comunicazione, augurando di completare il percorso della loro missione amministrativa.

NOTIZIE Il film prodotto dal Settore Ambiente “L’isola ecologica sta arrivando; abbiamo un nemico comune: la burocrazia”


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CARMEN PALUMBO Questa settimana siamo entrati nel mondo della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici “Academy School” di Napoli, grazie all’aiuto del Presidente e Fondatore Eduardo Piccirilli. Come lui stesso ci ha raccontato, l’Academy School è un ente accademico e si propone di erogare, ormai da diversi anni, il corso di laurea triennale in Mediazione Linguistica e di conseguenza di rilasciare il titolo di mediatore linguistico, che ha valore uguale a quello rilasciato dalle università statali. “Per Mediazione linguistica si intende un’ approfondita competenza nel trasferire, oralmente e per iscritto, i contenuti e gli articolati significati di una lingua in un’altra e, conseguentemente, la capacità di ottenere una comunicazione compiutamente corretta ed esaustiva. La missione della Scuola è la formazione di esperti linguistici, interpreti e traduttori, e nasce dall’esigenza, riscontrata nelle aziende, di profili con una preparazione linguistica ad alto livello, con l’obiettivo di ridurre le distanze fra la formazione Universitaria classica, sempre più teorica, e le necessità di un tessuto economico internazionale sempre più globalizzato”. L’istituto nato ben ventidue anni fa come ente linguistico, ha ottenuto nel

IUMNA ACADEMY SCHOOL: PARLA IL PRESIDENTE EDUARDO PICCIRILLI

2009, il riconoscimento come Università, dal Ministero dell’Istruzione. La sede principale è situata a Napoli, ma c’è anche una sede ad Afragola dove si svolgono dei corsi di lingua ed il progetto prevede anche una nuova apertura a Roma. Tantissimi sono i docenti messi a disposizione per lo sviluppo dei corsi, molti dei quali arrivano dalla Federico II di Napoli o dall’Università del Sannio, oltre ai numerosi Madre Lingua che si occupano di conciliare i diversi profili linguistici. Per completare le competenze degli studenti, oltre allo studio delle lingue europee, è stato introdotto lo studio di due lingue extraeuropee, il cinese e l’arabo, sempre più richieste dal mondo del lavoro. Infatti l’obiettivo di questa straordinaria realtà scolastica è proprio quello di rendere più facile l’inserimento lavorativo dei giovani laureati, che come sappiamo incontrano sempre più difficoltà. Infine l’Academy School si impegna anche ad erogare dei corsi di alta formazione giuridica e commercialistica, in modo da garantire un’approfondita preparazione culturale, giuridica e professionale per tutti coloro che intendono intraprendere la carriera di mediatore linguistico.

IDA PICCOLO

SANREMO 2018 : LA MIA GRANDE AVVENTURA Un luogo d’incontro per il mondo della musica dove ha visto i grandi artisti della musica Italiana esibirsi al Teatro Ariston, non solo, anche ospiti come: autori, editori, produttori, discografici, creatori startup sulla musica e giornalisti incontrandosi per un confronto con il pubblico sulle tematiche legate al mondo della musica a “Casa Siae e Area Sanremo” a pochi passi dal Teatro, una vera semisfera multimediale che dal 7 al 10 febbraio ne ha visti tanti, dove anch’io Ida ho consolidato tanti rapporti e con interviste ho valorizzato soprattutto la musica leggera italiana, i giovani artisti e gli autori. Il 68esimo Festival della Canzone Italiana è stato ricco di programmazioni, un palinsesto articolato, un calendario di eventi, esibizioni live, interviste e tavole rotonde per tratteggiare il presente e il futuro della musica, motore che muove Sanremo nei giorni del Festival. Un appuntamento utile non solo Per chi desidera capirne di più, ma anche per chi

ha interesse a entrare in questa realtà per viverla da protagonista. A questi progetti si affiancano quelli sociali e artistici di volti noti dello spettacolo, infatti quest’anno all’interno della rassegna c’è stato uno spazio dedicato ai progetti legati al sociale che la Società Italiana degli autori ed editori ha sostenuto ogni anno in diversi ambiti, dagli ospedali pediatrici alle carceri, dalle zone colpite da grandi eventi naturali alle periferie; infatti il direttore Artistico Claudio Baglioni ha donato 700.000 euro alle vittime del terremoto, un gesto solidale che lo rende ancora più amato, facendo scomparire le tante polemiche legate al suo cachet di Sanremo. Quest’anno il Festival mi è piaciuto di più, forse perché l’ho vissuto in prima persona ed ho conosciuto tanti artisti e celebri personaggi. Concludo complimentandomi con i vincitori Ermal Meta e Fabrizio Moro, pronosticando sin dall’inizio che avrebbero vinto il 68esimo Festival.


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ROSA BERTENNI È appena terminata una delle feste più colorate e rumorose della Germania, più nello specifico, Colonia. “Kölle Alaaf” è il tipico saluto che dà inizio a tutto, una festa che dura una settimana arricchita di eventi, dalla parata di carri che sfilano per la città fino ad arrivare all’ultimo giorno, detto “delle Ceneri” (Aschermittwoch) che chiude definitivamente il carnevale; i turisti, per concludere, affollano i ristoranti di Colonia mantenendo la tradizione di mangiare piatti a base di pesce. Ufficialmente questa festa apre nel mese di Novembre, dando un piccolo assaggio di quello che accadrà poi qualche mese dopo. È proprio in questi ultimi giorni, detti “giorni folli” che la maggior parte della gente si dedica completamente al carnevale. Prima prerogativa: essere mascherati, anche per entrare nei locali; tutti si travestono, dai più piccoli agli adulti e la folla si divide nelle vie principali della città fino a tarda sera, ci sono feste ovunque. I locali non conoscono orari di chiusura

durante il festival, affollati soprattutto dai ragazzi che ballano fino a notte inoltrata. In Italia chiacchiere e sanguinaccio, a Colonia birra (Kölsch) e Bratwurst (tipica salsiccia tedesca). Durante i 5 giorni di festa lo street food regna e ogni dieci metri ci sono chioschetti che vendono i tipici piatti tedeschi. Il giorno più colorato del Kölner Kareval è il lunedì, durante il quale si tiene la sfilata ufficiale (Rosenmontagszug), che riunisce milioni di persone; la particolarità di questa sfilata è che le persone sui carri distribuiscono tonnellate di dolcetti e fiori alla folla al grido di Kamelle! Durante il martedì grasso ci si dedica a bruciare bamboline di paglia per celebrare la fine della stagione. Dopo il mercoledì delle ceneri, si ritorna lentamente alla routine quotidiana, smaltendo litri e litri di birra ingeriti durante il festival mentre le loro menti si mettono in moto per organizzare il prossimo carnevale sempre più colorato e estremo.

Kölner Karneval

GIUSEPPE NAPPA

Al Teatro Augusteo di Napoli, da venerdì 16 fino a domenica 25 febbraio 2018,

sarà in scena il musical “Dirty Dancing”

Quando nel 1987 l’autrice Eleanor Bergstein scrisse la storia di “Dirty Dancing”, non si sarebbe mai immaginata un tale successo. Il racconto di Baby e della sua storia d’amore con Johnny, il bel maestro di ballo, nata in una lontana estate degli anni ’60 nella scanzonata atmosfera del resort Kellerman, si è trasformato in un vero e proprio cult senza tempo a livello cinematografico e teatrale. Per celebrare i 30 anni di successi del film, “Dirty Dancing, the Classic Story on stage” torna a teatro per un lungo tour italiano, con una speciale versione firmata dal regista Federico Bellone. “Dirty Dancing” è un titolo da record: un successo planetario al cinema, un Golden Globe e un Oscar per il brano “(I›ve Had) The Time of My Life”, oltre 40 milioni di copie della colonna sonora vendute e, solo negli Stati Uniti, oltre 11 milioni di dvd e Blu-ray. A teatro ha ottenuto i più alti incassi nella storia del teatro europeo. Per il pubblico la versione teatrale è oramai, come succede per il film, un classico da vedere e rivedere per vivere ogni volta tutte le emozioni e la magia di una storia senza tempo. “Dirty Dancing, the Classic Story on Stage” ha la capacità di conquistare e coinvolgere non solo gli habitué del genere, ma di avvicinare al teatro tutta una nuova ed eterogenea parte di pubblico, impaziente di assistere ‘dal vivo’ alla storia d’amore tra Johnny e Baby, raccontata da musiche e coreografie indimenticabili, fedelmente riprese dalla versione cinematografica. Anche in questa nuova versione teatrale la colonna sonora comprenderà, oltre all’iconico brano vincitore di un Premio Oscar e di un Golden Globe “(I’ve Had) The Time Of My Life”, le hit indimenticabili “Hungry Eyes”, “Do You Love Me?”, “Hey! Baby” e “In the Still of the Night”.


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Lucia Cassini: oggi e domani? Canzoni e ‘Ischia Forever’

Non solo i Bastardi a Pizzofalcone, ma la Scuola Militare della Nunziatella; Gerardo Marotta nel Palazzo Serra di Cassano con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici e in origine gli studi della sede RAI di Napoli, oggi a via Marconi a Fuorigrotta, in un vecchio deposito adattato alla grande. Napoli è anche questo e non è l’abito che fa il monaco, mai come in questo caso, vero? “Certo, io praticamente nasco artisticamente in quegli Studi con la trasmissione ‘Piccolo Mondo’ presentata da Silvio Noto, zio Silvio come lo chiamavo io; lì ci ritrovammo con un giovane Roberto De Simone al piano, la Compagnia di Canto Popolare, Peppe Barra, Fausta Vetere, e tra le autrici Ziettà Liù, personaggio mitico e madre della regista Velia Magno”. In tempi in cui non c’era ancora Capitan Findus, in quella trasmissione c’era Capitan Zicavo, al secolo Mario Zicavo, idolo dei bambini che incontrava anche con i suoi spettacoli in giro per l’Italia e che si vantava di aver lanciato in un suo locale Johnny Dorelli e un certo Enrico Montesano. Gli artisti di Pizzofalcone li racconta Lucia Cassini, una vita nell’arte e per l’arte a tutto tondo. Come ti ritrovasti in questa straordinaria combriccola televisiva di personaggi tanto talentuosi? “Ci andai a 9 anni, in famiglia padre, nonno, zio, tanti, erano artisticamente impegnati ed io mi divertivo a cantare e fare imitazioni per cui, direi, quell’approdo fu piuttosto naturale. Successivamente partecipai anche al Festival di Castrocaro nell’anno in cui vinse Luciana Turina. Contestualmente, poi, partecipavo a Cerimonie e Feste di Piazza e mi ritrovai nel mio mondo”. Cantante tout court, quindi, nei tuoi inizi artistici. “Sì. Poi una sera, ricordo che c’era anche Nunzio Gallo, in una Festa di Piazza il presentatore mancò e io lo rimpiazzai, ero giovanissima ma già del mestiere, facevo imitazioni, raccontavo

barzellette e me la cavai egregiamente per cui continuai artisticamente su questa strada”. Artisticamente dotata ma anche, seppur giovanissima, già navigata per affrontare la Piazza. “Già avevo fatto la gavetta e poi avevo fatto anche l’avanspettacolo con il grande Trottolino, uno che mi ha insegnato tantissimo, al Salone Margherita dove all’epoca lo spettacolo si replicava 3 volte al giorno, una cosa pesante ma ti facevi le ossa; in quel tempo non è che ci fossero tante Scuole di Teatro come oggi e, quindi, il mestiere lo apprendevi stando sul palco e dietro le quinte”. Molti dei vecchi attori non credono molto nella Scuola quando si tratta di comicità. “E’ vero, il comico ha i suoi tempi, le

sue pause, un suo modo di vedere le cose, comici si nasce”. Come …nasce Concetta che balla? “Fu un …parto naturale, nacque in mezzo alla strada, come ti dicevo prima: un giorno ascoltai delle persone che parlavano in modo ritmico ed incalzante, ipso facto,li imitai e nacque Concetta, o meglio ‘Balla Concetta’ che è stata la prima canzone rap in Italia, la scrissi così in modo spontaneo, dopo è diventata il mio cavallo di battaglia, una soddisfazione enorme”. Poi gli incontri importanti della tua vita: Angelo Fusco. “Era un personaggio straordinario, di fondo ero cantante e lui mi ha inventata artisticamente avvicinandomi al cabaret, c’eravamo io, Renato Rutigliano Aldo de Martino ed altri che poi si sono avvicendati; siamo stai insieme dal ’69 fino al ’77-’78 poi ci siamo divisi come quasi sempre succede in questi casi per i più svariati motivi ed anche per cercare ognuno una propria strada, anche se poi abbiamo lavorato ancora insieme in diverse occasioni fino al 1996-’97; Angelo Fusco era un grande personaggio, giornalista e scrittore, per me era un tipo alla Raffaele Viviani”. Alfonso Guadagni, poi, cosa ha rappresentato per te sotto l’aspetto professionale e personale? “Alfonso per me è stato tutto, è stato l’amore mio, ci sposammo a San Marino e ci dividemmo un paio di anni prima della sua prematura scomparsa ma restammo uniti sempre artisticamente e con ottimi rapporti che, alla fine, stavano portando ad un nostro riavvicinamento. Alfonso era un uomo di grande cultura, era regista, scrittore, faceva radio e televisione; era bravo sia nel comico che nel drammatico e tirava fuori di me artisticamente il meglio”. Teatro o cabaret, tanti i modi di vedere questi due mondi. “Sono due forme diverse di spettacolo, per fare cabaret devi essere ancora più bravo perché oltre a recitare devi anche sapere cantare e avere i tempi giusti del genere comico.


DOMENICA 18 FEBBRAIO 2018 A me piace il cabaret della vecchia guardia, quello alla Gaber che facevamo noi dei Cabarinieri, il nostro cabaret era anche abbastanza politicizzato e alla fine questo l’abbiamo pagato. Oggi molti improvvisano ed hanno un successo effimero; a me piace molto Checco Zalone, è completo ed è un vero artista. Io ho lavorato con artisti come Rosalia e Beniamino Maggio e artisticamente mi sento vicina a Rosalia come tipo; bravissima, anche Monica Vitti. Nel cabaret non possiamo dimenticare la Smorfia con Troisi o il Trio MarchesiniSolenghi-Lopez. Personaggi come Totò o Nino Taranto li considero artisticamente veri maestri e ho studiato vedendo e rivedendo i loro film per capire i loro segreti artistici, tempi, gestualità e il resto. Tu hai lavorato con molti grandi personaggi oltre quelli che già citati. “Oltre Angelo Fusco come autore ho lavorato molto con Dino Verde che era bravissimo; poi ho fatto il ‘Bagaglino’ con Castellacci e Pingitore e lavorato con Walter Chiari, Leo Gullotta, Enrico Beruschi, Gianfranco D’Angelo e tanti altri; ho fatto pure molto cinema e televisione”. Cosa ti piace ti più del tuo lavoro? “Far ridere le persone, una risata allun-

17 ga la vita ed io mi sento comica, anche se poi in genere il comico in privato molto spesso è triste e capita anche a me. Credo che a Roma o Milano avrei avuto più successo, là ci sono possibilità che da noi mancano, ma io amo troppo Napoli. Che dovevo fare? Lasciare la mia Città e poi, come faceva Totò, tornarci di nascosto di notte per vederla, oltre tutto oggi coi tempi che corrono sarebbe anche pericoloso. Sono rimasta anche se

oggi mi divido tra Napoli e Roma dove c’è mia figlia con i due nipotini, sono la vita mia”. Il rimpianto maggiore. “Non è che abbia tanti rimpianti, forse l’avere rifiutato, per diversi impegni a Milano, di fare il Sistina, nel 1986, con ‘Se il tempo fosse un gambero’di Garinei e Giovannini, sì quello è proprio un rimpianto, se il tempo fosse un gambero tornerei indietro per farlo, il Sistina ancora oggi manca”. Lucia Cassini oggi e domani, anche da un punto di vista letterario ultimamente. “Ho le mie serate poi lavoro spesso a Roma al ‘Salotto di Pulcinella’ e ogni mese sempre un paio di serate ad Ischia al Grand Hotel “Re Ferdinando’, sono comunque sempre impegnata. Inoltre ho scritto un libro ‘Ischia Forever’ edito da Parche Edizione e sono molto impegnata nella presentazione del libro, è una cosa che avrà certamente un seguito perché mi appassiona molto. Da ‘Ischia Forever’ ho tratto anche una fiction che sto ancora girando, con me c’è un attore come Carlo Croccolo ed io credo molto in questa cosa, al momento poiché ci tengo tanto anche alle mie canzoni direi oggi e domani Canzoni ed Ischia Forever”.


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INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

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BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

Yoga: un anno di lezioni contro la sindrome metabolica Può sembrare banale ma l’attività fisica svolge un ruolo fondamentale nella salute dell’organismo, e ad ogni patologia corrisponde uno sport preciso. Ad esempio, per tenere a bada la sindrome metabolica, condizione che predispone ad un elevato rischio di diabete, problemi cardiovascolari e fegato grasso, basta un anno di yoga. A riprova degli effetti positivi di questa pratica mutuata dall’Oriente è uno studio dell’Università di Honh Kong, pubblicato sullo Scandinavian Journal of Medicine & Science in Sports. La sindrome metabolica è una patologia molto diffusa che raggruppa una serie di fattori di rischio come ipertensione arteriosa, obesità viscerale, insulino-resistenza e iperglicemia. I ricercatori hanno reclutato 97 partecipanti asiatici con età media di 57 anni, che presentavano questa sindrome, dividendoli in due gruppi. A 52 di loro è stato fatto fare un allenamento di yoga per un anno, mentre 45 di loro sono stati assegnati a un gruppo di controllo. Lo yoga ha diminuito le adipochine proinfiammatorie e aumentato l’adipochina antiinfiammatoria. I risultati supportano l’idea che questo tipo di attività possa essere un efficace

intervento sullo stile di vita per ridurre l’infiammazione cronica e gestire le conseguenze della sindrome metabolica, come il diabete. “Era già noto che lo yoga può dare benefici per la pressione arteriosa e ridurre la circonferenza addominale”, chiarisce Francesco Giorgino, direttore dell’U.O.C di Endocrinologia e Malattie Metaboliche del Policlinico Universitario di Bari. “In questo caso – prosegue – ci si è concentrati sulla risposta delle adipochine all’esercizio di yoga a lungo termine, evidenziando che riesce ad attenuare lo stato infiammatorio del grasso viscerale e dunque ne riduce la sua pericolosità. Più è infiammato, infatti, più il grasso produce sostanze dannose in grado di favorire malattie cardiova-

scolari e diabete. Questi risultati – conclude l’esperto della esperto della Società Italiana di Diabetologia (SID) – essendo limitati a un numero ridotto di casi e a una sola etnia, andrebbero confermati da uno studio più ampio”. La sindrome metabolica è una condizione clinica meritevole di particolari attenzioni per via della sua gravità e diffusione. Con questo termine non si indica una singola patologia ma un insieme di fattori predisponenti che, uniti insieme, collocano il soggetto in una fascia di rischio elevata per malattie come diabete, problemi cardiovascolari in genere e steatosi epatica (fegato grasso). Per poter parlare di sindrome metabolica devono essere presenti contemporaneamente ALMENO TRE dei seguenti fattori di rischio: pressione arteriosa superiore a 130/85 mmHg; trigliceridi ematici superiori a 150 mg/dl; glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl (100 mg/dl secondo l’ADA); colesterolo HDL inferiore a 40 mg/dl nell’uomo o a 50 mg/dl nelle femmine e circonferenza addominale superiore a 102 centimetri per i maschi o a 88 centimetri per le femmine.

PAOLO ANIMATO

«Toni Servillo legge Napoli»: nuova programmazione dello spettacolo

Al Trianon Viviani, l’attore sarà in scena da venerdì 23 a domenica 25 febbraio Nel teatro del popolo di Forcella, l’attore sarà in scena con Toni Servillo legge Napoli venerdì 23 e sabato 24 febbraio, alle 21, nonché domenica 25 febbraio, alle 18. Gli abbonati ai turni del Giovedì e del Lunedì, nonché i possessori dei biglietti con l’indicazione della rappresentazione nei giorni 22 e 26, sono invitati a rivolgersi al botteghino per la nuova assegnazione del posto nella data più gradita. Lo spettacolo è un viaggio nelle parole di Napoli – da Salvatore Di Giacomo a Ferdinando Russo, da Raffaele Viviani a Eduardo De Filippo, fino alle voci contemporanee di Enzo Moscato, Mimmo Borrelli, Maurizio De Giovanni e Giuseppe Montesano – per descrivere «la città, dai mille volti e dalle mille contraddizioni, nella quale da sempre convivono vitalità e disperazione». Prosegue, intanto, la possibilità di sottoscrivere al Trianon Viviani un abbonamento a sette spettacoli del ricco cartellone. Gli abbonamenti possono essere acquistati presso il botteghino del teatro (aperto tutti i giorni: dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19; la domenica dalle 10 alle 14), o nelle prevendite convenzionate riportate nel sito istituzionale www.teatrotrianon.org. I prezzi partono da 85 euro.


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CIRO TROISE

Precisazione sull’articolo sui siti di Casoria potenzialmente inquinanti In merito all’articolo pubblicato a pag.3 del settimanale “Casoriadue” domenica 11 Febbraio, la redazione ritiene opportuno pubblicare un’errata corrige, una precisazione in merito all’inserimento del Punto Vendita Carburanti Esso sito in via Principe di Piemonte, 38, a Casoria (Na). Esso non è potenzialmente contaminante perchè, come indicato anche nell’articolo, il sito in questione gode dell’approvazione del Piano di Caratterizzazione in cui è stato accertato che non è potenzialmente pericoloso. Il punto vendita in questione è l’unico sito privato sul territorio ad aver ottenuto la certificazione Arpac da quando esiste tale ente.

IL PROF. IODICE IMPARTISCE LEZIONI DI FILOSOFIA, ITALIANO, INGLESE, LINGUA E CIVILTA’ ITALIANE A STRANIERI DIZIONE E PRONUNCIA DELLA LINGUA ITALIANA GEOGRAFIA, STORIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA TEL. 3400582672

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s.a.s società messa in liquidazione

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA

Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 15 FEBBRAIO 2018

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817311062 email: casoriadue@libero.it


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