Domenica 10 Gennaio

Page 1

DOMENICA 10 GENNAIO 2021

1

Settimanale di Informazione

Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero. it

ANNO XIX - N° 02 - DOMENICA 10 GENNAIO 2021

C&C

CENTRO STAMPE SRL

STAMPA OFFSET - EDITORIA MANIFESTI - BROCHURE DEPLIANTS - BIGLIETTI VISITA VOLANTINI - STAMPA DIGITALE S. S. Sannitica 87 - n° 9 80026 Casoria (NA) Tel. 08118254028

Festa a Casoria

Show Room Casoria Via Pascoli, 21 info 081 7584382 infodelprete@virgilio.it www.delpretemarmieceramiche.it


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

2 L’editoriale DI NANDO TROISE

E’ FESTA A CASORIA: SAN MAURO!!! E’ la settimana di festa del Santo Patrono, San Mauro. Le sue reliquie, causa la pandemia da coronavirus, non potranno andare in processione, accompagnate dai parroci di Casoria, in giro per il suo agglomerato urbano: 4 kmq affollati, piombati da qualche anno nel plumbeo mondo della totale indifferenza e massiccia indolenza. Credo e penso che la toponomastica sia fonte primaria per lanciare questa importante attività economica e sociale. Non so se mi sono sbagliato. Ho avuto fiducia in un gruppo di giovani (consiglieri comunali ed assessori, oltre al Sindaco) che pensarono, per la prima volta, di utilizzare un termine a me tanto caro: turismo religioso; organizzarono delle giornate dedicate ai miei e nostri Santi e iniziarono un discorso sulla toponomastica. Una certa cialtroneria casoriana e non, che negli anni ha praticato l’hobby dell’abusivismo edilizio, sta invece privilegiando un modus vivendi molto strano. Non entro nei particolari, nella festa del Santo Patrono, non certo per non essere scurrile e volgare verso coloro che hanno caricato Casoria di mille problemi ma solo perché noto sempre di più indifferenza e indolenza. L’ostracismo di pochi verso pochi. Emblematica chiave di lettura credevo che fosse la copertina raffigurante l’area tossica ed altamente inquinata dello stabilimento Resia sulla Statale Sannitica, proseguimento di via Principe di Piemonte, la strada dello shopping casoriano. Ho pensato nel fare quella copertina di essere un maniaco delle anoressiche ed evanescenti scene da film dell’orrore. No. Nessuno se ne raccapriccia. Milioni di auto passano da-

Il turismo religioso potrebbe essere volano di sviluppo per questa Città. Poi, solo poi: la sua storia, quella di ieri e purtroppo, quella di oggi

vanti alla Resia ed a nessuno fa schifo quell’orripilante scenario ed i suoi segreti di morte. Feci con piacere, qualche anno fa, insieme all’amico Raffaele Carlino e l’emittente televisiva Campania felix tv (canali dgt 210, 613 e 694), mettendo la veste del colto turista, un tour per scoprire il centro storico. Il mio cellulare si converte nella raffinata, estetizzante cinepresa di Raffaele. Un tour che, passata la pandemia, penso di ripetere con la webtv Nanotv. Monumento strepitoso, il più visitato e misterioso: “San Mauro”. Casoria, me-

lomania barocca o liberty; sconosciuta ai casoriani pigri. Suggestive immagini, conturbanti atmosfere, ma nella città “porosa”, paranoica, si esprime il cupo barocco spagnolo lagrimoso e sanguinolento. Ignorano i casoriani che dietro l’iconografia delle sue antiche e storiche Chiese si cela la complessa ideologia illuministica spesso indecifrabile di Donato Ferrara ed i suoi fratelli o dello stesso Giovanni Pisa. Così come ignorano che nelle Farmacie della guerra e del primo dopoguerra di Mattia Ferrara e Maria Del Giudice, medici – scienziati hanno studiato le prime pennicelline, oltre ai vaccini salva umanità (Sabin su tutti). I vasi di maiolica della farmacia Del Giudice, da me ammirati nella mia infanzia, erano disposti quale allegoria dell’”Albero della vita”. La cultura di Casoria? Sappiamo che le famiglie altoborghesi si mischiavano nelle carte sociali della piazza del primo novecento, passeggiando per via Pace o per la via della palma. Essere nati a Casoria, nel suo cuore antico (uno dei pochi posti non ancora invasi), facilita la comprensione di una “città religiosa e peccaminosa, devota ai suoi Santi ma abile nell’uso degli imbrogli: i concorsi truccati, le costruzioni abusive, le manie verticali, l’inquinamento ambientale, l’assenza di rispetto verso la cosa pubblica, l’arricchimento nella spartizione del pubblico denaro, lo sperpero di danaro pubblico)”. Casoria è “pagana e religiosa, superstiziosa e realistica, gioiosa e struggente”. L’attuale amministrazione, quella guidata da Raffaele Bene e gli avversari sconfitti nel ballottaggio, oppure l’opposizione con-


DOMENICA 10 GENNAIO 2021 siliare di Fuccio ed Orsino Esposito, di Elena Vignati e Palumbo e Baratto o anche quella parlamentare di Pina Castiello costituiscono una “rappresentazione realistica” di Casoria. La mia Città rivela un realismo solo di facciata: sovraffollata di personaggi. Il Sindaco interviene e non interviene sul dibattito che si è aperto in città sulla diatriba interna alla sua maggioranza: il gruppo Obiettivo Comune a cui si sono aggiunti Luisa Marro e Vincenzo Ramaglia gli hanno dichiarato una forte opposizione. Dice e non dice. Cerco di interpretarne il pensiero, affidandomi unicamente solo alle parole che gli ho sentito dire, ascoltandolo molto attentamente. “Ho sempre pensato che il cittadino è il vero autore del racconto amministrativo e politico, quello che lo completa. Ogni amministrazione, anche se ha una sua oggettività tecnica, in realtà è sempre completamente sogget-

3 tiva: ogni cittadino porta via con sé il proprio racconto, lo fa suo, sia che gli piaccia o no. Per questo io rispetto ogni opinione su quello che ho fatto, perché ogni critica (positiva o negativa) e ogni riflessione mi fanno scoprire spesso cose nuove su questo Ente e mi raccontano anche molto di chi le fa. Per questo il dibattito che si è aperto (specie sui social) naturalmente intorno ai 5 consiglieri mi fa stare con gli occhi sempre aperti. Non c’è niente di peggio per chi fa una qualsiasi opera che cadere nell’indifferenza”. Ascoltando le parole del Sindaco e molti dei suoi consiglieri mi rendo sempre più conto che non sono riuscito a raccontare Casoria com’è o come dovrebbe essere. Ho raccontato, in questi 36 anni, il mio personale viaggio – “stordito e abbagliato” – dentro Casoria. La visione di me stesso dentro una città costruita come un palcoscenico teatrale tra le quinte di due

sistemi vulcanici non comunicanti tra loro: Francesco Polizio fino agli anni 90 e poi subito dopo Tommaso Casillo. Due sistemi vulcanici: uno eruttante lava basica e l’altro emettente gas acidi. Casoria ha un diretto rapporto con la convivenza tra razionalità ed irrazionalità. Ogni angolo di Casoria è pieno dei fantasmi della sua storia. Da Paolo VI che a piedi si recava a casa del Cardinale Maglione o del Re Ferdinando II nella Chiesa di Santa Maria oppure Carlo Alberto Dalla Chiesa che passeggia con la moglie Dora e la figlia Rita lungo via San Mauro; Padre Ludovico ed il suo cero in via Santa Maria. L’ho raccontata tante volte, in vari modi. Causa dei miei racconti è stata la Passione, quella per la mia Città. Spero di essere riuscito ad accogliere Casoria dentro di me tanto quanto Casoria stessa è stata generosa a prendermi.

PER LA TUA PUBBLICITA’ info@CECSTAMPE.it 3384356954 - 3404820171


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

4 ANTONIO BOTTA

LA REPLICA DEI CINQUE DISSIDENTI ALL’INTERVISTA DEL SINDACO

La replica dei 5 dissidenti all’intervista richiesta dal sindaco Bene e concessa dal Direttore Nando Troise non si è fatta attendere. Sull’emittente web di NanoTv, dalla sede della CISL di via Marco Rocco, sono intervenuti la prof.ssa Marro, l’avv. Cassettino, l’avv. Graziuso, l’ing. Rullo e il dott. Ramaglia, i quali, stimolati dalle domande di Troise, hanno espresso le loro osservazioni rispetto alle dichiarazioni rilasciate dal Primo Cittadino. Di seguito, in sintesi le considerazioni e rilievi critici dei 5 esponenti politici Marro: dopo gli auguri ai cittadini in visione, ha anche espresso gli auguri al Sindaco, contrariamente, ha sottolineato, al suo modo di comportarsi, avendo l’avv Bene organizzato lo scambio augurale solo con alcuni consiglieri; “eppure” – ha notato la professoressa – “egli dovrebbe essere il Sindaco di tutti”: un Sindaco perbene deve invitare tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione”. L’intervista” ha osservato “mi ha fatto divertire, perché ho visto un sindaco in evidnte difficoltà: non vestiva i suoi abiti, ma abiti di chi gli vuole far indossare quelli di un uomo duro, tenace, forte”. La Marro ha proseguito affermando che Bene ha detto “una montagna di

“Ha usato 21 volte la parola “condivisione”, ma ha agito di nascosto, mostrando di non conoscerne il significato; vogliamo un confronto aperto sui temi che preoccupano i cittadini: problemi relativi al dissesto, sicurezza, strade dissestate, scuola, il ruolo dei Dirigenti. Non siamo noi a condizionarlo: è lui che è condizionato da qualcun altro” sciocchezze. Si sono rivelate contraddizioni continue. Ha pronunciato la parola condivisione 21 volte, ma ha un’ idea diversa della condivisione, perché se condividere vuol dire fare delle cose di nascosto o senza informare i consiglieri e, in particolare, i consiglieri di maggioranza, allora evidentemente non sa quale sia il significato di tale parola” Ha aggiunto, inoltre, di essere stato offensivo

quando ha accusato i 5 consiglieri di mandarlo a casa, raccontando che quando a settembre, dopo le elezioni regionali, era stata informata da qualcuno di una notizia falsa, secondo la quale lei stava organizzando una raccolta di firme mirata a sfiduciare il Sindaco, immediatamente lo ha avvisato, raccomandando di stare attenti, “perché c’era qualcosa nell’aria che non le piaceva”. In realtà, ha

evidenziato la consigliera comunale, “Bene ha inventato questa falsità come scusante per le sue scelte scellerate, aprendo all’opposizione nella formazione della nuova Giunta, avendo ricevuto pressioni per aprire un discorso con Italia Viva, di cui fa parte l’ass. Riccardi L’avvocato Cassettino ha fatto riferimento al confronto aperto in aula consiliare richiesto al Sindaco, ma a cui egli si è sottratto. Ciò che ha detto nell’intervista, ha sottolineato Cassettino,”è una diffamazione vera e propria”. Lo ha invitato ad un confronto all’americana con domande e risposte sui temi a cui i cittadini sono interessati, perché lei e gli altri 4 dissidenti si fanno interpreti dei disagi della collettività. Ecco i temi da lei segnalati a cui chiede risposte vere al Sindaco: progetto videosorveglianza per la sicurezza con 100 telecamere gratuite da installare è ancora bloccato; questioni relative al dissesto amministrativo; solo scuola dell’infanzia aperta, mentre l’ordinanza del governatore della Campania consentiva anche ai bambini di prima e di seconda della primaria di frequentare in presenza; dietro il Covid, il Sindaco intende nascondere le sue inadempienze in materia di politica scolastica; si concede nulla


DOMENICA 10 GENNAIO 2021 osta ad un dirigente che opera in un settore strategico per il trasferimento presso un’altra Amministrazione Pubblica; sul parco Bontempi, conclude la consigliera, ha votato per l’acquisizione al patrimonio comunale, a dimostrazione che lei si sente parte della maggioranza, dissidente, dunque, sulla politica strampalata del Sindaco, su alcune scelte sbagliate, non certamente quando si deve operare per il Bene comune. L’avvocato Graziuso ha posto in rilievo che il consiglio comunale in streaming era del tutto illegittimo, mancando di regolamentazione, giunta, poi, in extremis dopo segnalazione dell’illegittimità; ha ribadito ciò che è stato espresso dall’av. Cassettino sulla votazione a favore dell’acquisizione del parco Buontempo al patrimonio comunale; quindi, sono illazioni destituite di ogni fondamento quelle di una congiura contro il Sindaco. In realtà, è lo stesso Bene, che da mesi remava contro, cercando all’opposizione consiglieri da inserire nella nuova squadra, come ha riferito Elena Vignati in un’intervista, alla quale era stato chiesto di entrare a far parte della maggioranza su offerta di un assessorato. Ciò

che i 5 “dissidenti” hanno palesato al Sindaco è la necessità di formare una nuova Giunta, maggiormente rappresentativa dei diversi gruppi politici facenti parte della maggioranza. Nessun condizionamento, dunque, come Bene ha asserito, ma solo rispetto degli equilibri politici. Altra scelta non condivisa è la scelta di Riccardi, nella precedente consiliatura vicesindaco di Fuccio, quale assessore alle Politiche sociali; non si condivide tale scelta non perché non si riconoscono le indubbie capacità della Riccardi, ma perché membro di Italia Viva, all’opposizione. Una scelta obbligata, il Sindaco é condizionato, dunque, da qualcun altro. Inoltre, sbagliata la scelta di escludere dalla nuova Giunta Goffredi, sostituendolo con

5

Girardi, cognato di Salvatore Iavarone, il quale, peraltro, ha votato contro il dissesto finanziario; infine, il Dirigente, Ciro De Rosa, trasferitosi alla Camera di Commercio, è stato sostituito da un Dirigente che ha vinto il concorso per le politiche sociali, ricopre, quindi un ruolo non confacente con le sue competenze. Ha concluso affermando che i 5 consiglieri fanno parte della maggioranza, “ma da uomini liberi, nell’interesse della Città”. Anche l’ing. Nicola Rullo ha criticato la “pesca” del Sindaco all’interno dell’opposizione nella formazione della nuova Giunta, agendo contro ogni principio democratico; ha auspicato che si ritorni a dialogare sugli obiettivi da raggiungere, agendo nella trasparenza amministrativa; è

un confronto a cui non intendono sottrarsi per forte senso di responsabilità. Infine, Enzo Ramaglia, il quale ha posto in rilievo che Casoria nel Cuore è nato in virtù della fiducia che i membri della lista riponevano in Bene, suscitando in loro molto entusiasmo. Casoria è un città difficile e il Sindaco, ha evidenziato Ramaglia, deve mostrare queste doti: rispetto, coraggio e fedeltà alla verità. Purtroppo Bene non ha rispettato proprio le liste che lo hanno sostenuto e gli hanno permesso di vincere le elezioni; egli non deve essere un ostaggio politico di qualcun altro. La verità richiede una giusta visione della politica, fruendo di una vera collegialità, non decidendo con due – tre persone; “noi, ha rimarcato Ramaglia, siamo dissidenti non perché ci interessano le poltrone, ma per lo stato comatoso in cui versa la Città, per le strade dissestate e bucherellate, per la mancanza di parcheggi, per l’aumento della delinquenza, per la mancanza di sicurezza. Deve cambiare il modus operandi di questa Amministrazione. Io ho votato contro il dissesto finanziario, a mio avviso un errore; secondo errore esternalizzazione dei tributi.”

ni

C&C

CENTRO STAMPE SRL

S. S. Sannitica 87 - n° 9 80026 Casoria (NA) Tel. 08118254028

nti a l o V 5000 A/5

0 0 , 0 €6 5000 Volantini A/4

€ 120,00


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

6 ANTONIO BOTTA

Intervista del Direttore Nando Troise al sindaco di Casoria, avv. Raffaele Bene

“COSTANTE E STRUTTURATO IL TENTATIVO DI MANDARMI A CASA”

“I 5 consiglieri dissidenti hanno avuto rapporti con altri soggetti, non della maggioranza, con l’obiettivo, non di costruire, irrobustire, rafforzare l’esperienza amministrativa, bensì di chiuderla. Non siamo stati in grado di declinare in maniera corretta i nostri obiettivi programmatici. Il momento storico difficile per Casoria, richiede, da parte della maggioranza, unità d’intenti, senso di responsabilità e alto civismo. Dopo 35 anni approvata la delibera di acquisizione al patrimonio comunale del parco BUONTEMPO.

Il 31 dicembre scorso, Nando Troise, Direttore di Casoriadue, ha intervistato, negli studi dell’emittente web NanoTv, il sindaco, avv. Raffaele Bene, (su richiesta dello stesso Primo Citadino), come già accaduto alla fine del 2019, per tracciare un bilancio dell’attività amministrativa e per un saluto augurale alla Cittadinanza di fine e inizio d’anno. Rispetto all’azione amministrativa e al compito di un’Amministrazione di rendicontare con puntualità gli atti approvati e le deliberazioni assunte, Troise ha pungolato il Primo cittadino, rimarcando, anche con toni decisi, che la comunicazione, da parte del governo locale, è gravemente deficitaria. A tal riguardo, ha rimarcato che, rispetto ad alcune questioni - azienda comunale definita dall’ assessore Goffredi, “macchina senza motore”, abbandono del patrimonio comunale, Palacasoria chiuso - su cui ha sempre posto domande e chiarimenti, non vi sono state risposte. Ma problema

preminente a Casoria, attualmente, è la tenuta dell’Amministrazione a causa di cinque esponenti della stessa maggioranza (3 di Obiettivo Comune, 1 di Casoria nel Cuore e un altro ex Campania Libera), in aperto contrasto con il Primo Cittadino. E’ stata proprio tale questione che ha posto sul tappeto il Direttore, chiedendo i motivi del rinnovo della Giunta e del dissidio all’interno della stessa coalizione al governo della Città. Bene ha spiegato che negli ultimi mesi, a partire da quelli estivi, vi è stata “una dialettica intensa all’interno della maggioranza, un’interlocuzione accesa” da cui è emersa la necessità, “pienamente condivisa dai gruppi consiliari, di cambiare passo, di avviare, partendo dalla Giunta, un’azione di rilancio amministrativo rispetto ad obiettivi prefissati, ad alcune priorità di natura programmatica”. Il Sindaco, a tal riguardo, ha sottolineato che l’esigenza di una svolta dell’azione amministrativa con

Natural & Vegan Shop logica

Vendita Prodotti Alimentari Bio e Vegani Cosmetica Bio

Via G. Marconi, 49 - Casoria (NA) - Cell. 333 6142063


DOMENICA 10 GENNAIO 2021 una nuova Giunta non è un misconoscimento dell’importante lavoro svolto finora dalla squadra governativa; essa ha dovuto affrontare, in un anno e mezzo dall’insediamento, enormi difficoltà economiche, che si trascinano da anni, e problemi emergenziali di grave entità, ultimo dei quali la pandemia, mostrando “un livello elevato di professionalità e di competenze”. Tuttavia, nei vari incontri tra i gruppi consiliari si è stabilito unanimemente di imprimere “un rilancio all’azione amministrativa, di iniziare un nuovo percorso attraverso una nuova Giunta con figure espresse dal territorio e gradite da parte di più soggetti politici dei vari schieramenti della maggioranza”. Con i 5 consiglieri dissidenti, Bene ha puntualizzato che “l’interlocuzione ha visto momenti di poca condivisione rispetto a precisi criteri: chiedevano una determinata rappresentatività in Giunta. Su tale punto, ha precisato il Primo Cittadino, “elementi di frizione” sono comprensibili in una franca dialettica, e anche superabili rispetto al ruolo del Sindaco di mediare e di giungere “ad una sintesi rispetto alle istanze espresse, ma altra cosa - e ciò riguarda l’etica - è di porre la rappresentatività come condizione per consentire il proseguimento dell’azione amministrativa e, al contempo, avere rapporti con altri soggetti, non della maggioranza, con l’obiettivo, non di costruire, irrobustire, rafforzare l’esperienza amministrativa, bensì di chiuderla.” “Si spieghi meglio, cosa significa”? ha interloquito il Direttore, molto sorpreso dall’ultima affermazione “lei vuol dire che Marro, Ramaglia, Cassettino, Graziuso e Rullo erano disposti a mandarla a casa, ripetendo ciò che è già successo con le tre precedenti Amministrazioni a guida Ferrara, Carfora e Fuccio”? Il Sindaco, dopo aver spiegato che in un confronto dialettico, egli, nell’ambito delle prerogative che gli vengono assegnati dal ruolo che riveste, nomina gli assessori tenendo conto delle indicazioni pervenutegli dai gruppi della coalizione, in un delicato lavoro di equilibri e di sintesi, ha anche aggiunto che è anche nelle prerogative di un soggetto politico, in maniera legittima, interloquire con esponenti della minoranza per verificare se ci siano le condizioni per ritenere conclusa l’ esperienza amministrativa, a causa di situazioni di disagio o per velleità personali rispetto a obiettivi eletto-

7 rali prossimi. “Ma bisogna avere l’onestà di dirlo, di rappresentare che questo è il fatto”. Il Direttore Troise, sempre più basito, quasi incredulo, ha incalzato: “Quindi, come già nelle precedenti esperienze amministrative, volendola mandare a casa, si cercava il consenso di 13 consiglieri per recarsi dal Notaio per la presentazione delle dimissioni e per avviarci a un’ulteriore esperienza commissariale? “Le rappresento” ha confermato il Sindaco “che i 5 consiglieri comunali, con i quali c’è stata un’interlocuzione, da parte loro, particolarmente accesa, si sono adoperati, coinvolgendo, tra l’altro, soggetti di livello provinciale e regionale, ex parlamentari, parlamentari dell’attuale legislatura, segretari provinciali, ex senatori, per cercare di trovare la sintesi, tra le varie anime del Consiglio comunale,con l’intento, costante e strutturato, di chiudere questa esperienza amministrativa”;“probabilmente” ha aggiunto, “senza andare nemmeno dal notaio, ma protocollando le dimissioni al Protocollo generale”. Ribadisco: le sto rappresentando, cristallizzando,in base alle domande che lei mi ha rivolto, i fatti così come si sono determinati. Per me ciò rappresenta un punto. Si va a capo e si ricomincia, senza preclusioni. A questo punto, Il Primo Cittadino, ha posto l’accento sul fatto che vi sono 25 consiglieri chiamati ad amministrare con responsabilità la Città, in un momento storico difficilissimo per Casoria e per l’Italia; va contestualizzato, pertanto, il mio operato e quello dell’Amministrazione che rappresento in un anno e mezzo problematico, soprattutto per Casoria, per gli annosi problemi che ci portiamo dietro, per varie situazioni emergenziali e imprevedibili accadute e per la pandemia in corso”. Tuttavia, il sindaco Bene ha voluto, con umiltà, “fare ammenda”, riconoscendo che “nonostante una serie di cose fatte, non siamo stati in grado di declinare in maniera corretta i nostri obiettivi programmatici, non soddisfacendo legittime aspettative della Cittadinanza e anche del sottoscritto. Da qui la necessità di cambiare passo, anche in tema di comunicazione alla Città: ho dovuto confrontarmi con tutti all’interno del Palazzo per mantenere certi equilibri,trascurando l’interazione con i cittadini. E’ importante, perciò, in questo momento, riprendere a dialogare partendo dai fatti.

“E’ ciò che mi ero proposto in questa intervista” ha commentato Troise,” ma mi preme oggi, da quanto lei ha riferito, sorprendendomi della sua franchezza, il dato politico da spiegare. Come può amministrare con 11 consiglieri? L’avvocato Bene ha risposto sottolineando che se l’esperienza amministrativa chiude anzitempo, procedura legittima peraltro, la responsabilità ricadrà naturalmente su chi si assumerà tale scelta. Dopo aver posto in rilievo la rappresentatività di Obiettivo Comune nella prima Giunta, ha detto che Franco Russo aveva accettato di assumere l’incarico di assessore nella nuova, ma “a distanza di un’ora ho appreso che non avrebbe fatto parte.” Sulla non conferma dell’assessore Luigi Goffredi nella nuova Giunta, che, come ha riferito il Direttore, “è riuscito tecnicamente ad attivare le procedure per dichiarare il dissesto finanziario”, il Sindaco ha chiarito che Goffredi, pur essendo “una delle figure più qualificate che abbia mai conosciuto”, con competenze tecniche straordinarie”, come del resto tutti gli assessori della prima Giunta, nella ricerca di diversi equilibri non c’è stato spazio per Goffredi, ma ha assicurato che chi lo sostituisce, Francesco Girardi, è un figura altrettanto seria, competente e capace; Tommasina D’Onofrio, altra figura di spicco, ha rinunciato, come ha confermato il Sindaco, per motivi personali e professionali; l’assessore Raffaele Petrone non è stato confermato per motivi di salute, ma, appena guarito, se ne discuterà, al momento la delega l’ha acquisita Bene; i 4 Dirigenti, di cui Troise ha chiesto i nomi, sono: dott. Amedeo Rocco, arch. Napolitano, il comandante della Polizia Municipale Sciaudone, dott. Mancaniello, la dott.ssa Di Napoli. Rispetto alla maggioranza, molto risicata, Bene ha rimarcato che il momento storico che stiamo vivendo richiede coesione e unità d’intenti su obiettivi programmatici; pertanto, facendo appello ai valori di alto civismo e di un impegno pubblico al servizio della collettività, si augura che, pur in 11, gli atti vengano votati a maggioranza, da 18 /19 membri. A tal riguardo ha comunicato che nell’ultimo consiglio comunale del 30 dicembre, dopo 35 anni, è stata approvata la delibera di acquisizione al patrimonio comunale del Parco Buontempo. Dopo gli auguri a tutti i dipendenti comunali e ai cittadini di Casoria si è conclusa l’intervista.


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

8 RITA GIAQUINTO

Dr. Paolo Ascierto : poniamo basi solide per sconfiggere il Covid “Dobbiamo vaccinarci per uscire dall’incubo pandemia”

Con queste parole, il Dr. Paolo Ascierto, Dirigente Medico dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie innovative dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” di Napoli, ci ha introdotto nella solida campagna vaccinale che, insieme a tanti altri medici ed alla comunità scientifica tutta, sta portando avanti. Importante figura medica nella ricerca e nelle sperimentazioni, professore di riferimento per i colleghi e per i pazienti e, sicuramente, una delle eccellenze della medicina napoletana, il Dr. Ascierto – salito alla ribalta dei media per il suo costante impegno nella battaglia contro il virus sin dagli inizi della sua insorgenza - è stato tra i primi a vaccinarsi all’Ospedale Cotugno proprio nell’ultimo giorno dell’anno. Ci siamo rivolti a lui per farci spiegare proprio l’organizzazione della campagna vaccinale con cui si è chiuso il vecchio anno e si è aperto il nuovo, tra paure e speranze : “Si tratta di un passo importante” – ci spiega il Dr. Ascierto – “Un evento che aspettiamo da marzo quando ci siamo resi conto dell’entità del problema COVID19, e che aspettavamo con ansia sapendo che la vaccinazione è, di fatto, l’unica misura efficace di prevenzione che potrebbe portarci al recupero di una vita normale. All’interno degli ospedali, i criteri per la vaccinazione sono stati decisi dagli organi di competenza e nella maggior parte dei casi si sta somministrando al personale over 50. Anche al Pascale, i criteri per la vaccinazione sono stati discussi dall’unità di Crisi. Attualmente, sono in corso le vaccinazioni dei soggetti “fragili” e del personale sanitario esposto ad alto rischio di contagio. Successivamente, sarà vaccinato il personale sanitario a medio-basso rischio di contagio e il personale amministrativo, dando priorità nelle singole categorie a chi ha un’età anagrafica maggiore e chi non ha contratto l’infezione in passato”. Le dosi di vaccino arrivate, sono state somministrate, ad oggi, a circa il 10% della popolazione (l’articolo viene redatto in data 03/01/2021, n.d.r.). Considerando che andrà fatto un richiamo, pensa che siamo in ritardo? “In Italia, come è possibile evincere dal portale del Governo, delle 469950 dosi

del vaccino a disposizione attualmente su tutto il territorio nazionale sono state somministrate poco più di 84000 dosi. In Campania, sono state somministrate 6671 dosi somministrate su 33870 dosi di vaccino ricevuto,con un dato percentuale di circa il 20% di dosi di vaccini effettuati rispetto alle dosi a disposizione. E’ vero che in alcune regioni non si è ancora arrivati al 10%, ma bisogna considerare che la maggior parte delle fiale sono arrivate in Italia il 30 dicembre e che ci sono stati ritardi di distribuzione dovuti al maltempo. Bisognerà aspettare qualche giorno e la ripresa della normale attività clinica per capire se, effettivamente, la campagna vaccinale sta procedendo a un ritmo adeguato. Di sicuro l’Italia è uno dei Paesi europei dove il processo di vaccinazione sta procedendo meglio”. Sappiamo che, per ottenere la giusta efficacia, dovrà vaccinarsi almeno il 75% della popolazione. Tra no-vax ed ansie, ritiene che in Italia riusciremo a raggiungere questo traguardo? “Spero di sì. Come dicevo prima, ad oggi sappiamo che l’Italia è il secondo Paese a livello europeo per la somministrazione dei vaccini. Chiaramente, visti i numeri di soggetti che devono essere vaccinati, sappiamo che è necessario l’approvazione di altri vaccini per riuscire ad ottenere una copertura completa del fabbisogno nazionale; nelle prossime giornate con l’approvazione del vaccino di Moderna ci sarà un ulteriore avanzamento nel processo di vaccinazione.

Per quanto riguarda gli scettici, quello che posso dire è che se c’è un modo per uscire dall’incubo pandemia, è solo se saranno vaccinati il maggior numero di persone possibili.Sappiamo che le vaccinazioni sono riuscite a eradicare malattie infettive importanti come il vaiolo, dichiarato scomparso dalla faccia della terra a partire dal 198, o dopo una campagna di vaccinazione di massa su scala mondiale”. Cosa direbbe a chi manifesta timori sui possibili effetti collaterali del vaccino? “Si tratta nella maggior parte dei casi di effetti collaterali lievi come cefalea, brividi, dolore nel punto dell’iniezione e febbricola che si risolvono in 24-48 ore. Considerato il potenziale rischio di una infezione da coronavirus, direi che questi effetti collaterali sono affrontabili dalla maggior parte della popolazione senza rischi aggiuntivi”. Lei teme la fatidica “terza ondata” e, quindi, ulteriori misure di contenimento da parte del Governo? “I numeri attuali non ci lasciano ancora tranquilli. Per quanto ci sia stata una contrazione delle curve di contagio, il numero dei positivi è elevato e, tra qualche giorno, capiremo quale sarà stato l’impatto epidemiologico delle festività natalizie. Dalla valutazione dei numeri di contagio e decessi nelle prossime due settimane si farà un bilancio e si agirà in maniera consequenziale”. Tutti conosciamo il suo ruolo all’interno della Fondazione Pascale : non ci si ammala di solo Covid. Come state


DOMENICA 10 GENNAIO 2021 gestendo la vostra delicata “ordinarietà”? Gli interventi, le terapie, i controlli vengono gestiti normalmente ? “Il Pascale non si è mai fermato. Nella fase più delicata, in pieno lockdown, in accordo a quanto concordato dalle società oncologiche italiane e internazionali, abbiamo dato priorità ai pazienti con malattia metastatica e che dovevano fare trattamenti adiuvanti. Nei cosiddetti follow up, si è fatto ricorso alla telemedicina e la tecnologia digitale. Gli interventi chirurgici sono stati gestiti normalmente.Al momento, invece, nel corso della seconda ondata, tutte le attività, incluse quelle di screening che hanno sofferto nella prima fase, sono andate avanti senza interruzione proprio per permettere di recuperare il gap dei ritardi nelle diagnosi. Abbiamo attivato degli ambulatori dedicati anche presso il presidio ospedaliero dell’Ascalesi proprio per dare ulteriori possibilità agli utenti”.

9 I malati oncologici potranno accedere tranquillamente al vaccino? Va fatta una terapia preventiva o, eventualmente, cambiata quella che stanno seguendo ? Può fornire indicazioni in merito ai nostri lettori? “Decisamente sì, i malati oncologici possono fare il vaccino. Anzi, da un’analisi di 28 studi, pubblicata il 22 dicembre su Cancer Discovery, si evince come i pazienti con malattia oncologica attiva dovrebbero essere presi in considerazione per un accesso prioritario alla vaccinazione anti COVID-19. Pertanto, a partire da lunedì, verrà distribuita la raccomandazione ufficiale delle tre società italiane oncologiche (AIOM, CIPOMO e COMU) sulla vaccinazione nei pazienti oncologici. Per quanto riguarda i pazienti che sono attualmente in immunoterapia, esiste già un documento della società internazionale di immunoterapia (la SITC) che

supporta la vaccinazione nei pazienti che stanno effettuando immunoterapia”. In questo momento di grande preoccupazione a livello mondiale, qual è la speranza che le farebbe piacere condividere con i nostri lettori? “In attesa che l’immunità di massa venga raggiunta, mi auguro che proseguiremo tutti quanti ad avere un senso civico elevato, continuando a utilizzare le mascherine, lavandoci spesso le mani e proseguendo nel distanziamento sociale, indipendentemente dal colore dato alla regione, così da proseguire speditamente nella campagna vaccinale. La speranza è che nel corso di quest’anno vengano poste basi solide per sconfiggere definitivamente il COVID e ritornare alla normalità”. Prendiamo queste indicazioni come la prescrizione di un medico di cui poterci fidare. Semplice, ma efficace, e che – speriamo – ci salvi tutti.

VISITA IL NOSTRO SITO

www.casoriadue.it Non abbiamo mai sognato il successo Ma lavoriamo tanto per ottenerlo

.it eria2r m a n g 682 .fale • www el. 0815404 o t n e am ia - T llarred i 17 - Casor e d i t r #isa rico Ferm Via En


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

10 IMMA CASTRONUOVO

L’oculistica al tempo del coronavirus: protocolli e raccomandazioni.

Non c’è settore della nostra Vita che non sia stato colpito dal coronavirus: dal corpo alla psiche, dal singolo alla collettività, è qualcosa con cui dovremo conviverci ancora a lungo, ed i suoi effetti sono sempre più, per così dire, “sorprendenti”. Un organo importante che non va assolutamente trascurato, sono gli occhi: la vista, questo bene così prezioso, potrebbe essere seriamente compromesso in soggetti che necessitano di cure oculistiche che non possono attendere: penso a chi è affetto da patologie come un glaucoma o una retinopatia diabetica o, anche, da una semplice congiuntivite che, in questo particolare periodo, è da accertare se non sia una congiuntivite da Covid-19. E’ accertato infatti che il Coronavirus nei soggetti positivi si trova anche nelle lacrime e può essere trasmesso tramite il contatto delle mani con gli occhi. E’ perciò fondamentale non trascurare, ma anzi assicurare, una continuità delle visite e delle cure sia a soggetti con patologie croniche in atto, sia a soggetti con patologie apparentemente “innocue” ma che invece potrebbero essere la “spia” di qualcosa che può degenerare. A tal proposito, la Società Oftalmologica Italiana (SOI) a maggio 2020 ha emanato le linee guida per la riorganizzazione dell’attività oculistica in relazione all’emergenza Coronavirus. Abbiamo rivolto pertanto le nostre domande al Dott. Paolo Annunziata, stimato medico oculista che esercita all’ ASL Na 2 Nord, al quale abbiamo chiesto in che modo sia stato ri-

organizzato l’accesso agli ambulatori oculistici nella struttura in cui esercita la propria professione, invitandolo ad illustrarci i protocolli di sicurezza che sono stati assunti in linea con quanto raccomandato dai vari Enti preposti, per garantire le cure dei pazienti con problemi visivi acuti e cronici. La ringrazio della domanda che mi permette di parlare di un argomento che in modo preponderante è entrato nella nostra vita. Come tutti ben sappiamo questi virus appartengono alla famiglia dei coronavirus e i loro ospiti abituali sono pipistrelli e occasionalmente possono trasmettersi anche all’uomo. In particolar modo il SARS – COV- 2 si sta rivelando molto insidioso proprio per le sue caratteristiche di contagiosità.

Tra le ormai ben note modalità di trasmissione, esiste anche quella per via oculare. Infatti nei soggetti contagiati sono state rilevate tracce del virus nelle lacrime. Proprio per questo, come da Lei prima ricordato, la SOI, società oftalmologica italiana, una delle maggior associazioni scientifiche di categoria, ha disposto delle linee guida per fronteggiare questa via di trasmissione . Tenendo ben presente le varie disposizioni ministeriali in tema di prevenzione, recepite dagli Enti regionali e quindi dalle Aziende Sanitarie Locali, nonché le elementari regole di igiene, bisogna ricordare che all’interno dell’ ambulatorio oculistico devono trovarsi accanto ai classici dispositivi di protezione individuale, come gel disinfettante, occhiali, mascherine, guanti, camici, rilevatore di temperatura, caschetto con visiera, anche una barriera protettiva (schermo para-fiato) per gli strumenti che il professionista abitualmente usa (lampada a fessura ed oftalmometro). Relativamente all’accesso presso gli ambulatori di oculistica, sono state introdotte nuove disposizioni che hanno interessato: l’agenda di prenotazione delle prestazioni con lo scopo di evitare la sosta al di fuori degli ambulatori di più persone (eventuali assembramenti); un rigido rispetto dell’ orario di visita; un breve triage anamnestico volto ad indagare sulla probabilità di un potenziale contagio del paziente. Una volta che il paziente entra in ambulatorio verrà sottoposto alla visita con gli strumenti che di volta in volta vengono preventivamente disinfettati (ivi comprese le su-

Via Pietro Nenni snc 80026 Casoria (Na)

®

s.r.l.

Distributori di carburanti

Via Bottaro snc 80058 Torre Annunziata (Na) Via Don Sebastiano De Rosa snc 80022 Arzano (Na)


DOMENICA 10 GENNAIO 2021 perfici) . Un problema che ci siamo posti è come debba comportarsi un oculista, nel momento in cui si presenti un paziente asintomatico, inconsapevole di essere positivo al covid-19, per una visita oculistica, in caso di sospetta congiuntivite: potrebbe essere, il paziente, affetto da congiuntivite virale? E, in caso affermativo, potrebbe, questa, essere contagiosa? Qual è il protocollo che adotta un oculista, allorquando deve visitare e/o operare un paziente a rischio covid-19? Come ho prima accennato, il medico oftalmologo che effettua una visita ha la necessità di dover proteggere adeguatamente la bocca, il naso e gli occhi e quindi deve indossare dei guanti monouso, mascherina FFP2, occhiali o visiera. Terminata la visita è necessario disinfettarsi le mani con soluzioni a base di alcol o clorexidina . Se il paziente è chirurgico allora al normale protocollo che si segue per ogni tipo di intervento chirurgico (sterilizzazione della camera operatoria, degli strumenti chirurgici, delle superfici, dell’ambiente, dei sanitari e dei chirurghi) si associa la richiesta di un tampone rinofaringeo 24 ore prima dell’intervento sia per il personale sanitario che per il paziente. Va da sè che la manifestazione clinica di una congiuntivite ci deve far riflettere, rappresentando gli occhi un potenziale target del virus. Infatti, se ci troviamo di fronte ad un paziente con occhio rosso (iperemia congiuntivale), monolaterale (di frequente), con lacrimazione, difficoltà a guardare la luce (fotofobia) ed un possibile rigonfiamento dei linfo-

11 nodi all’angolo della mandibola (linfadenopatia preauricolare) allora la diagnosi di congiuntivite virale è probabile. Va detto che la congiuntivite virale da coronavirus non ha caratteristiche differenti da una congiuntivite virale causata da altri tipi di virus (adenovirus) ed una corretta diagnosi differenziale nasce da un’ attenta anamnesi volta ad indagare su altri sintomi (febbre, tosse secca, artralgie). E’ ormai acclarato che, per scongiurare la trasmissione del coronavirus, è necessario non trascurare neppure quella che all’inizio potrebbe essere una banale congiuntivite, ma affrontarla con accuratezza e tempestività . Un quadro di congiuntivite virale può essere la manifestazione di esordio dell’infezione da Coronavirus e le secrezioni oculari sono potenziale fonte di contagio. Cosa raccomanda ai pazienti che utilizzano abitualmente lenti a contatto ? Le congiuntiviti virali, indipendentemente dal tipo di virus, sono in genere contagiose, quindi di fronte a questa evenienza bisogna adottare delle precauzioni in termini di igiene per evitare eventuali contagi. Vanno lavate e disinfettate frequentemente le mani, bisogna evitare di toccarsi o pulirsi con le mani gli occhi, in caso di secrezioni bisogna pulire gli occhi con fazzolettini monouso, occorre usare asciugamani monouso, conviene evitare di scambiarsi il cuscino e seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche del medico oftalmologo. Nel caso di portatori di lenti a contatto con infezione in atto, è assolutamente sconsigliato l’uso delle stesse

Boutique più di mille

Cellulare

3770233244

così come sarebbe opportuno, almeno in questo periodo di pandemia, usare esclusivamente gli occhiali, perché la lente a contatto potrebbe costituire un “habitat” idoneo all’ attecchimento di agenti patogeni ivi compreso il coronavirus. Ad ogni modo, qualora fosse proprio necessario utilizzare le lenti a contatto sarebbe preferibile scegliere lenti monouso giornaliere, al fine di ridurre le probabilità di infezioni. Dottore, una congiuntivite virale da Covid-19, può portare alla perdita della vista? Come già ribadito, la congiuntivite da coronavirus, clinicamente, non è dissimile dalle altre congiuntiviti virali e quindi tali forme, se non repentinamente diagnosticate e correttamente trattate, possono causare disturbi della qualità della vista e nella misura più grave posso arrivare ad una riduzione del visus . Ringraziamo il Dott. Paolo Annunziata per la chiara ed esaustiva disamina delle tematica trattata, che ci riguarda molto da vicino, e che illustra, in maniera chiara ed intellegibile, le interrelazioni del virus da Covid-19 e gli occhi, oltre ad averci offerto delle rassicuranti informazioni circa l’espletamento della visita oculistica in periodo di pandemia. Non sottovalutiamo questo prezioso organo del nostro corpo, che va preservato soprattutto durante questo terribile periodo che stiamo vivendo, rispettiamo il calendario delle visite fissate e rivolgiamoci, con fiducia, alle strutture ed agli ambulatori medico-oculistici che, come abbiamo appreso, sono organizzati per poter fornire al paziente, un’adeguata tutela sanitaria.

Merceria - Biancheria Casalinghi - Articoli da regalo Scolastica - Materiale elettrico

Via G. Marconi, 10 - Casoria (NA) boutiquepiudimille


12

DOMENICA 10 GENNAIO 2021


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

13

GENNARO MOSCA

INTERVISTA AL PROF. DOTT. ESCULAPIO

Oggi incontro il Prof. Dott. Esculapio, primo docente di Medicina all’Università dell’Olimpo. Ma prima, una breve biografia del Professore. Coronide, sua madre, era principessa dei Lapiti, una popolazione della Grecia orientale. Ragazza raffinata e di bellissimo aspetto, fece innamorare Apollo mentre nuda si bagnava in un lago. I due vissero una notte d’amore. Ma Apollo era un dio e non poteva restare legato alla bella fanciulla, e così l’abbandonò per recarsi a Delfi, lasciandole di guardia un corvo bianco (fino ad allora i corvi erano bianchi), affinché ne controllasse la fedeltà. Coronide era bella d’aspetto ma non di carattere, perché forte e testarda, e non avrebbe sciupato la sua vita dedita solo ad Apollo per quell’unica notte d’amore, sebbene si trattasse di Apollo. Le bastò conoscere Ischi, aitante, alto, per dimenticare quella notte. Ischi era muscoloso, e allo stesso tempo agile, bellissimo, insomma era tutt’uno tra il fisico di Roberto Bolle, il viso di Raoul Bova, e il fascino di Luca Argentero. Resistettero due minuti, e poi furono scintille e fiamme di passione. Il corvo fece il suo dovere e volò a fare la spia ad Apollo; nonostante durante il volo fu avvisato da una cornacchia di desistere – perché lei stessa per fare da spia a Minerva era stata trasformata in brutta e nera – arrivò dal suo padrone e riferì dell’adulterio di Coronide. Tuoni, fulmini e saette, e il primo a rimetterci il colore delle penne fu proprio il corvo, che da bianco fu trasformato in nero. Apollo chiese vendetta alla gemella Artemide che trafisse la fedifraga, ma che prima di morire ebbe il tempo di avvisare Apollo che portava in grembo suo figlio. Così Apollo lo salvò chiamandolo Esculapio. Esculapio ha avuto in dono da Atena la possibilità di cambiare il suo sangue con quello di Medusa e, per questo, il sangue che gli esce dal fianco destro ha la capacità di guarire e addirittura far risorgere dalla morte. Esculapio il ‘Medico’ ha sposato Epione che gli ha dato sei figlie femmine e tre maschi, tutti con il potere di guarire. Igea, invocata per la salute e la cura, Panacea è la guarigione universale da ogni male, Iaso la guaritrice, Acheso la dea della cura, Egle madre

IL GRILLO

PARLANTE

di ogni Grazia, e Meditrina la guaritrice. I maschi: Telesforo dio della convalescenza, Macaone e Podalirio medici. Veniamo a noi. Io: Professore che può dirci di questo Covid? Esculapio.: Abbiamo affrontato epidemie gravi nella storia dell’Umanità, e abbiamo sempre vinto con l’aiuto di Zeus. Io.: Che giudizio ha del vaccino? Esc.: Tutto ciò che è cura, o – come nel

caso del vaccino – protezione contro la malattia, è sempre un bene. Io.: Ai negazionisti – contro le mascherine e il vaccino, contro la stessa esistenza del virus – cosa dice? Esc.: ll negazionista è incapace di affrontare il momento drammatico. E allora negare è una via di fuga, un modo per deviare dalla strada che porta dritto al problema. Come un guerriero che, per paura, nega la forza di Achille. Ma non sono tra quelli che vogliono vedere solo i limiti degli altri. La Comunità Scientifica dovrebbe dare loro delle risposte soddisfacenti e concrete, per dimostrare gli errori che commettono, e per evitare che i comportamenti temerari e sbagliati di pochi possano compromettere l’efficacia delle misure contro il virus. Io.: Cosa pensa dei medici no-vax? Esc.: Un medico no-vax è come un sacerdote di mio padre Apollo che non abbia fede in Apollo stesso. Un medico no-vax è un ossimoro, una contraddizione. E’ Coalemo [demone della stupidità – ndr] che si è impossessato dell’anima e dell’intelletto di questi colleghi. Dire no al vaccino è un atto gravemente irresponsabile. Se poi a farlo è un medico, è ancora più grave. A questi medici dico: avete perso la fede in Me. Allora lasciate camice e medicinali, e ritrovate la strada smarrita. Per fortuna, questi colleghi sono una sparuta minoranza. Io.: Come vuole salutare i nostri lettori? Esc.: Voglio rassicurare chi ancora ha dei dubbi sul vaccino. E’ sicuro: è stato sperimentato su tantissimi soggetti, perché l’Industria Farmaceutica ha investito moltissimo, e per questo i tempi sono stati veloci, ma i trial clinici [le tre fasi della sperimentazione – ndr] sono stati completi. Non causa mutazioni geniche: l’mRNA portato dal vaccino non può modificare il DNA, sarebbe come dire che dal frammento di codice genetico di un velociraptor ritrovato nel sangue della zanzara fossile, posso ricreare quel dinosauro, come in Jurrasic Park, e dinosauri sulla Terra non ne vedo, quello era solo un film. Non è pericoloso, o almeno non più del rischio di prendere un aereo. Per Zeus e Apollo, bisogna vaccinarsi, vaccinarsi, vaccinarsi! Io sono Esculapio, queste cose le so.


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

14 Maria Cristina Orga

FAMACISTE IMPAVIDE VS COVID 19

DONNE DI SCIENZA E DI CORAGGIO AL NOSTRO FIANCO NELLA LOTTA ALLA PANDEMIA Gli occhi riparati dietro lenti da sole con montatura bianca stile Wertmüller (niente di peggio per la retina del riverbero della luce sui basoli scivolosi in una giornata di pioggia-sole-pioggia e via così) appoggiate sulla mascherina rosso Natale tempestata dai volti allegri delle renne di Santa Claus (perché comunque sia siamo pur sempre nelle feste di fine anno) che occulta naso, bocca, mento incluso come è giusto che sia, in perfetto stile Agente 007 mission impossible, mi accingo a guadare il fiume di gente che fluttua come un’onda lungo la via Marconi, meglio nota come miez’ ‘o mercato. Obiettivo: raggiungere la Farmacia Di Fraia, schivando bancarelle dell’impossibile, venditori vocianti, acquirenti boccheggianti stracarichi di sporte colme di generi di conforto, perché bisogna pur sopravvivere alla pandemia e, in situazioni di forte stress psicologico nulla è più consolatorio del cibo per resistere alle spallate che l’ipocondria infligge al nostro povero sistema nervoso da dieci mesi a questa parte ormai. Mi fermo a studiare il percorso migliore e, come in un Matrix de’ noaltri mi si illuminano davanti agli occhi socchiusi scie di led luminosi che mi condurranno incolume (si spera!) alla meta agognata, senza entrare in contatto di gomito o di alito con chicchessia, poi prendo la rincorsa e senza distogliere lo sguardo dallo schermo illuminato dietro la mia fronte (o davanti?... mah!), in men che non si dica sono al cospetto della magica porta scorrevole della antica spezieria nel cuore storico di Portici. Ce l’ho fatta, nemmeno uno sfiora-

mento, anche se non sempre sono riuscita a difendere il mio sacrosanto metro quadrato di spazio vitale: siamo in zona rossa, è vero, ma da sempre qui imperversa la tara oftalmica del daltonismo. Sarà per il terreno vulcanico impastato con un’abbondante manciata di fatalistico menefreghismo, o per l’indiscussa fiducia nella celeste protezione del patrono San Ciro, medico e taumaturgo non a caso, certo è che ognuno ci vede un po’ il colore che può, bisogna essere comprensivi. Ad ogni buon conto, sono arrivata e almeno qui dentro sarò al sicuro per un po’. Mi viene quasi da sollevare le braccia e invocare il magico «apriti Sesamo!», ma il sensore con concretezza algoritmica mi precede schiudendo silenziosamente le porte di vetro. Entro e fisso con spavalderia il termoscanner assiso sul tripode alla destra: lui mi ricambia dall’occhio di vetro e poi si arrende a un insignificante (per lui) 36,2°. Mi aspergo le mani con un’abbondante dose di soluzione idroalcolica e percorro il breve spazio fino al bancone sormontato da un’alta palizzata di plexiglass antisputacchi, pardon anti droplet, al di là della quale, dietro le candide mascherine a becco che i tecnici siglano FFP2, mi sorridono Alessandra Strano e Valentina Diana le due farmaciste oggi di turno che hanno garbatamente accettato di sottoporsi al fuoco di fila delle mie domande. E allora accendo il registratore e inizio subito, che sul ruolo dei farmacisti nell’era del Covid19 c’è davvero tanto da dire. Dottoressa Diana, qual è stato l’impatto della prima e della seconda ondata della

pandemia sulle farmacie? L’aspetto più complicato nella prima ondata è stato gestire per così dire la mente delle persone, a partire da noi. Entrare in una forma di vita completamente diversa, anche nell’approccio col cliente: non puoi avvicinarti, men che mai toccarlo, mentre noi da napoletani siamo molto propensi a questo contatto e vedere a volte l’altro come un nemico, come colui che ti può causare un male è stato brutto. Magari qui dietro il vetro, che è stato montato nel giro di ventiquattro ore ti sentivi più protetta, quando poi dovevi uscire e andare magari verso l’esposizione esterna, ti prendeva un po’ di panico, perché ti sentivi nuda, vulnerabile. E poi le persone non erano abituate a mantenere le distanze, a non entrare tutte assieme, a rimanere fuori senza però accalcarsi e non è stato facile per noi, da qui, far capire loro i comportamenti adeguati. Altro problema è stato l’uso della mascherina, spesso scorretto, addirittura c’era chi chiedeva candidamente: “Ah, ma perché, si deve mettere anche qua la mascherina?” e poi, come si può immaginare, in una farmacia di quartiere come questa… Parliamone: in un quartiere popolare la farmacia è un presidio di salute ma anche di legalità di senso civico. Certo, ma in un contesto socio-culturale medio-basso con gran parte della popolazione di età medio-alta non è stato affatto facile far capire alle persone quale fosse il modo giusto di comportarsi. Un momento catartico, per me indimenticabile, c’è stato nella prima fase quando, durante il lock down passò

una pattuglia della Guardia di Finanza ed una finanziera entrò in farmacia per vedere cosa stava succedendo perché fuori c’era tanta gente e tentò di convincerla a distanziarsi invocando; “voi qui vi ammalate tutti!”. Ma fu inutile. Senza dire che la farmacia sembrava un campo di battaglia, con le corsie di entrata e uscita definite dai nastri usati nei cantieri, il termoscanner, il dispenser con il gel antisettico e nonostante tutto pochi rispettavano le indicazioni. Questo nella prima fase. Poi col passare del tempo le persone si sono quasi tutte abituate almeno a indossare la mascherina e anche noi siamo così avvezzi a tenerla sul volto giornate intere che quando la togliamo ci sentiamo un po’ disorientati. Qual è stata la diffusione della malattia nelle due fasi in questa zona? Nella prima ondata per fortuna casi di contagio ce ne sono stati pochi, nella seconda invece il virus è dilagato: ogni giorno e più volte nell’arco della giornata chiamavano persone che erano ammalate e chiedevano a domicilio i farmaci per la terapia. E siete riusciti a sostenerle a casa? Per fortuna siamo riusciti a tamponare grazie al servizio di consegna a domicilio, ma quello che è stato avvilente è stata la mancanza di bombole di ossigeno. Questo è stato dovuto alla difficoltò di produzione e distribuzione dell’ossigeno terapeutico o alla mancata restituzione dei vuoti da parte dei pazienti? Soprattutto al deficit di produzione e distribuzione, perché i pazienti, appena hanno potuto, hanno sempre


DOMENICA 10 GENNAIO 2021 restituito i contenitori, anche perché avevano capito che se non restituivano la bombola vuota non potevano averne un’altra piena. Vedere i parenti delle persone in ipossia disperati è stato devastante, perché tu ti rendevi conto della tragedia e, restando impalato come un cretino, dovevi rispondere “mi dispiace, ma l’ossigeno non c’è”. È stato orribile. Dottoressa Strano, quando a fine turno si tornava a casa e si metteva la testa sotto la doccia, qual era il pensiero? Era un’invocazione al soffione dell’acqua calda: toglimi tutto da dosso, non solo lo stress, ma proprio la paura che il virus si annidasse anche tra i capelli. Noi in questa farmacia abbiamo sempre “fatto famiglia” con la gente di questo quartiere così particolare, che ci raccontava le cose sue, ci portava regalini, aveva spesso bisogno anche di una pacca sulla spalla e di una carezza e pensarla come un nemico nel lock down è stata la cosa peggiore. Fortuna che da maggio, con la rimozione dei nastri e l’abitudine delle persone ad un certo comportamento più corretto ci siamo un po’ ripresi. Almeno fino all’autunno, quando tanta gente che conoscevamo è stata colpita anche in modo grave dal Covid e qualcuno purtroppo non ce l’ha fatta. La sofferenza emotiva è stata enorme. Durante la prima fase c’era la paura, sì, ma non il dolore. Un altro aspetto terribile della prima fase è stato dover attraversare tutti i giorni la città per tornare a casa a fine turno, spesso col buio, in un vuoto e silenzio spettrali, interrotti solo dai propri passi sull’asfalto. Alla paura del virus si aggiungeva ad ogni angolo quella di essere aggredite, con la consapevolezza che non ci sarebbe stato nessuno a cui chiedere aiuto.

15

Nella foto: a sinistra la dottoressa Alessandra Strano e a destra la dottoressa Valentina Diana, punte di diamante dello staff dei farmacisti di quartiere guidato dalla dott.ssa Patrizia Di Fraia, titolare dell’omonima storica farmacia di Portici

È stato brutto, sì. Ma per fortuna non ci è mai successo niente. Meno male… almeno questo! Restiamo sul problema dell’ansia e della paura, che è stato ed è molto sentito. Il farmacista come ha aiutato le persone a superarlo? Dando spiegazioni e facendo chiarezza su ogni aspetto della malattia e anche consigliando rimedi di origine naturale. Quindi c’è stato il boom degli ansiolitici? Soprattutto di preparati a base di lavanda, melatonina e valeriana, che mi sento di consigliare alle persone più vulnerabili anche per affrontare le settimane che ancora ci attendono che non sono poche. Il farmacista purtroppo talvolta è considerato quasi solo un banconista, mentre è uno scienziato e quindi a voi scienziate chiediamo un parere sui vaccini e sulla diffidenza di molti, compresi alcuni medici negazionisti. Ritengo che, soprattutto in situazioni critiche come questa, le uniche risposte concrete e affidabili le dia solo la ricerca scientifica, che si sta mobilitando in tutto il mondo come mai prima, dice la dot-

toressa Diana, personalmente non vedo l’ora di vaccinarmi e invito tutti a farlo. Molti temono gli effetti collaterali. Dottoressa Strano, come possiamo tranquillizzarli? Partendo dal presupposto che tutti i farmaci possono avere effetti collaterali, anche la tanto amata Tachipirina può indurre shock anafilattico per dirne una e in ogni caso il vaccino non può mai far più male del Covid, quindi meglio vaccinarsi che correre il rischio di ammalarsi. In alcune regioni come Veneto, Lazio, Emilia Romagna, è possibile effettuare test sierologici rapidi in farmacia. Qual è la situazione qua? E voi cosa ne pensate? Alcune farmacie stanno facendo il tampone antigenico, cioè quello con il prelievo solo dal naso, ma non quello molecolare che richiede tempi di sviluppo e attrezzature più lunghi e complessi, però ci vogliono spazi per farli, ingressi e uscite differenziati per i potenziali positivi e ambienti dedicati, non è semplice - dice la dottoressa Diana-. Con il test rapido da automedicazione invece non sono d’accordo, perché affida troppo all’operatore, che è lo stesso cliente che lo viene

a comprare, il quale se malauguratamente risulta positivo, può sfuggire al controllo perché non tutti sarebbero così civicamente corretti da autodenunciarsi poi all’autorità sanitaria e il rischio di diffondere il contagio quindi aumenterebbe. L’autovalutazione diagnostica sarebbe utile -aggiunge la dottoressa Strano- solo se fosse praticato a casa dei pazienti da personale sanitario qualificato in contatto con l’ASL per la tracciabilità dei risultati. Qual è stato l’atteggiamento delle persone durante queste feste? Purtroppo è mancata l’autodisciplina raccomandata da tutti, scienziati e politici: bastava affacciarsi in strada per rendersi conto che in moltissimi si comportavano in maniera sconsiderata, senza rispettare né distanziamento, né uso corretto della mascherina, come se niente fosse, risponde desolata la dottoressa Diana. E quindi cosa dobbiamo aspettarci adesso? Purtroppo quello che hanno annunciato. La famosa terza ondata? Secondo me sì. Non vorrei fare l’uccello del malaugurio, ma temo proprio di sì… l’estate non ci ha insegnato niente. Quindi ora come ci possiamo proteggere? Più che rispettare il distanziamento, evitare di incontrare amici, parenti e indossare la mascherina e lavarci le mani correttamente non possiamo nulla, se non affidarci a… (e punta un eloquente indice verso l’alto). Penso che ci siamo dette tutto, così spengo il registratore, ringrazio e saluto le due coraggiose dottoresse e mi preparo a sfidare nuovamente la strada brulicante, affidandomi a mia volta alla mascherina, al distanziamento e a… chi ci guarda da lassù per provare a cavarmela anche oggi.


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

16 GIUSEPPE NAVARRA

Da “Ritorniamo a sognare” di Papa Francesco Fratellanza

Dice il Papa: « … ci mettiamo la mascherina per proteggere noi stessi e gli altri da un virus che non riusciamo a vedere. Ma che cosa facciamo per affrontare i virus che non riusciamo a vedere? Come fare a difenderci dalla pandemia della fame, della violenza e del cambiamento climatico?» Il covid 19 ha portato dolore in molte famiglie. Le notizie giunte dalla Lombardia hanno provocato la compassione in molti, nel senso etimologico di soffrire insieme, cum-patire. La Lombardia, il Veneto, la Liguria sono terre italiane e noi, da compatrioti e da fratelli in Dio, ci sentiamo coinvolti nella loro afflizione. Quando in TV scorrono sul monitor immagini di fanciulli denutriti, di gente in fuga da guerre fratricide, di sollevazioni di popoli oppressi, ci commuoviamo. Commuoversi non basta. Bisogna compatire. Il che significa fare qualcosa. Agire. «Se l’era moderna così assorta a sviluppare e progettare l’uguaglianza e la libertà, vuole affrontare bene le sfide che ci aspettano, d’ora in avanti

deve aggiungere la fratellanza con altrettanto slancio e tenacia.» Liberté, Egalité, Fraternité, il grido di battaglia dei rivoltosi di Parigi fatto proprio da molte democrazie occidentali, si è ridotto ai primi due. La fraternità, laddove è presa in considerazione, è intesa come solidarietà, con il significato prevalente di “io sono con te,” ma meno con quello di “io soffro e lotto con te.” La prima delle tre rivendicazioni dei rivoluzionari del 1789 fu rappresentata per la prima volta da Eugène Delacroix in un dipinto a ricordo della rivolta del popolo nel 1830 contro la politica del re Carlo X. Il dipinto ha per titolo : “La libertà che guida il popolo.” Secondo il critico d’arte Argan “è il primo quadro politico nella storia della pittura moderna.” La Francia è rappresentata da una donna, Marianne, su una barricata. Impugna un fucile con baionetta innestata e sventola il tricolore. E’ attorniata da combattenti di tutti i ceti sociali e di ogni età. E’ un simbolo che sarà a varie riprese utilizzato da politici come De Gaulle, Mitterand

e dai movimenti studenteschi del 1968. Quanto all’uguaglianza, secondo me, si tratta di un mantra ficcato a viva forza nel bagaglio di numerosi neo- e/o vetero-politici che si accingono a scalare il potere. Parlare di uguaglianza è facile. Comportarsi da eguale lo è molto meno. Il mondo pullula di volpi e gatti che se ne servono per abbindolare i pinocchi. I politici seri riflettano sul significato vero di fratellanza che ingloba l’uguaglianza. Essi devono avere la consapevolezza che «abbiamo bisogno gli uni degli altri, che siamo responsabili verso gli altri e il mondo. Dobbiamo proclamare che provare compassione, avere fede e lavorare per il bene comune sono grandi mete esistenziali che richiedono coraggio e integrità». Con la fondatrice dei focolarini, Chiara Lubich, mi sento di aggiungere che il requisito per una vera fratellanza è sintetizzato in una sua celebre frase:: ”Non bisogna attendersi di essere amati, ma di amare per primi.” “Su, venite e discutiamo!” (Isaia 1, 18)


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

17

IDA PICCOLO

CLAUDIO MALFI MANAGEMENT Claudio Malfi è un impresario napoletano in giro da sempre per il mondo portando la musica e il cabaret dei suoi artisti e personaggi. Sono 45 anni di lavoro e sacrifici perché si sa è un settore che ha bisogno sempre di rinnovarsi e annoverarsi in situazioni all’altezza di esso. Tanti sono gli artisti che hanno ruotato nei suoi entourage e tante le soddisfazioni che lo portano sempre in pole position. Nonostante tanti anni di esperienza e il mostro invisibile che da un anno ha messo a tappeto l’intero settore “il Malfi” non si è perso di coraggio, organizzando sempre e contrastando ogni tipo di tristezza e nostalgia che incombeva non solo ai suoi artisti ma a tutto il settore

poiché stimato e apprezzato dall’etere. Un maestro anche di vita e come direbbe lui “venite a lezioni di impresariato”

capace di indirizzare nella giusta direzione tanti giovani che ambiscono a questo lavoro. Sorprendenti le sue azioni

sui social uniti con la sua super ironia riesce a fare breccia nei cuori anche di persone che non lo conoscono, insomma quasi un influencer con i suoi detti e motti. Attualmente la sua circolare viaggia lontano, perché per lui ed i suoi colleghi sarà un anno di rinascita, infatti sta già pianificando il lavoro di quest’estate. Gli artisti della sua scuderia in esclusiva sono: Andrea Sannino, Maria Nazionale, I ditelo Voi, Peppe Iodice, Simone Schettino e Rosalia Porcaro, alcuni di questi gestiti da moltissimi anni dal Malfi. Lasciamo i lettori e i curiosi dello spettacolo “bello” con questa sua celebre affermazione: Teng a pentola ngoppo o fuoco!!!! .

Crescere insieme, perfezionandosi Sicurezza edilizia Ambiente

Vincenzo D’Anna

Dottore in scienze dell’Ingegneria Collegio dei geometri e dei geometri laureati della Provincia di Napoli

VIA G. ROCCO, 2 - 80026 CASORIA (NA) TEL./FAX +39 081 19105654 - CELL. +39 335 8157475 E-MAIL: stdgroupsrls@virgilio.it - stdgroupsrl@pec.it


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

18

ReSound Enya 2 Grazie al contributo ASL, il prezzo degli apparecchi acustici non è più un problema - Anna, 68 anni

Vieni a provarlo gratuitamente! Ti aspettiamo nel nostro centro acustico a:

CASORIA (NA)

Via G. D’anna, D’Anna,18/B 18/B Tel. 081.757.31.81

Seguici su

info@acusticacampana.it www.acusticacampana.it

Se fossi impossibilitato/a a recarti nel nostro centro, chiama per prenotare una visita a domicilio.


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

19

ANTONIO BOTTA Casoria: la mensa caritas “S. Teresa di Calcutta”, aperta anche nel periodo natalizio

IL “MIRACOLO” DELL’AMORE “E’ Natale ogni volta che permetti a Dio di amare gli altri attraverso te”. Questa frase di S. Teresa di Calcutta ha sicuramente corroborato il cuore di tanti volontari e benefattori delle mense di Napoli e provincia, aperte per gli ospiti nel periodo natalizio. Un clima di letizia, illuminato dal sorriso, regnava, in tale periodo, anche nella mensa “S. Teresa di Calcutta” di Casoria, in via Duca D’Aosta. Il 24 e il 25 dicembre scorsi, infatti, così come nel giorni di S. Silvestro e Capodanno, i cooperanti e i benefattori del “cenacolo d’amore” non hanno fatto mancare la loro presenza, offrendo agli indigenti del territorio, oltre al cibo per sostenere il corpo, anche l’alimento spirituale, pregando e ponendosi in ascolto della Parola commentata da don Salvatore Piscopo, parroco della parrocchia S. Antonio Abate. Da quando è sorta, del resto, la Mensa, dedicata all’Apostola e Testimone della carità, è una casa accogliente dov’ è percepibile l’atmosfera di famiglia: qui la preghiera quotidiana e le brevi riflessioni del Parroco e della responsabile Cristina Laezza su un brano della Sacra Scrittura quotidianamente precedono l’agape fraterna, e, quindi, si assiste al “miracolo dell’amore”, a ciò che accadeva di frequente nelle prime comunità cristiane, dove “la moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo

L’augurio del Cardinale Sepe agli operatori delle mense: “Solo aprendo il cuore e le mani al nostro prossimo possiamo realizzare una società più giusta e solidale, in cui ciascuno può davvero sperimentare la presenza di Cristo Salvatore e la gioia del suo Vangelo”. e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune. Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore”. (Dagli Atti degli Apostoli) “E’ importante, per noi, ha commentato la signora Cristina “soprattutto in questi giorni, mostrare la nostra accoglienza e vicinanza agli ospiti della Mensa, facendo loro percepire che il Signore s’incarna e si fa piccolo, nascendo povero, proprio per indicare in chi, in particolar modo, bisogna servirlo e

adorarlo”. Quindi, essi sono i prediletti di Dio, che ha bisogno delle nostre mani, delle nostre gambe, del nostro cuore per aiutarli, sostenerli, condividendo le loro ansie, problemi e necessità. Ciò è stato ribadito anche da don Salvatore, il quale, nel porgere gli auguri ai cooperanti e agli ospiti, sia a Natale che a Capodanno, ha posto in rilievo che non solo noi abbiamo bisogno di Dio per tirare avanti, ma anche Lui ha bisogno di noi, chiedendoci di darci da fare per affermare la Sua Giustizia e per contribuire a realizzare il Suo Regno d’amore e di pace, nell’unità d’amore e

nella fratellanza. Significativo, a tal riguardo, il messaggio augurale del Cardinale Crescenzio Sepe indirizzato alle mense della Diocesi il giorno 29 dicembre. “Quest’anno” ha sottolineato “viviamo il nostro pranzo in una modalità differente, a causa dell’attuale emergenza sanitaria. La Pandemia che stiamo vivendo, però, ci ha fatto riscoprire un bisogno fondamentale per la nostra esistenza. Infatti, come ha scritto Papa Francesco nell’ultimo Messaggio per la IV Giornata Mondiale dei poveri, “abbiamo maturato l’esigenza di una nuova fraternità, capace di aiuto reciproco e di stima vicendevole. Questo è un tempo favorevole per sentire nuovamente che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che abbiamo una responsabilità verso gli altri e verso il mondo.” “Da soli non andiamo lontano” ha concluso Sua Eminenza. “Solo aprendo il cuore e le mani al nostro prossimo possiamo realizzare una società più giusta e solidale, in cui ciascuno può davvero sperimentare la presenza di Cristo Salvatore e la gioia del suo Vangelo. Assicuro la mia preghiera per ciascuno, affinché Gesù Cristo, il Verbo incarnato, l’Emmanuele, che ha preso la nostra nudità ci avvolga di tenerezza e di umanità. Di vero cuore saluto ciascuno di voi. Dio vi benedica e…”a Maronna V’Accumpagn”!

PER LA TUA PUBBLICITA’ info@CECSTAMPE.it 3384356954 - 3404820171


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

20 Pina Palmentieri - RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

“I t’sent…tu m’siee”

Istituzioni di Casoria hanno dato spettacolo di loro stesse, in un consiglio comunale via streaming Mercoledì 30 dicembre via streaming è andato in scena il consiglio comunale di Casoria, tra figuranti e pseudo protagonisti. Un momento importante della vita democratica di una città si è trasformato, in una farsa tra connessioni improbabili, appelli falsati, conteggi errati e letture improbabili. Sindaco, sono una sua elettrice e lei ha tradito il suo mandato, dalla discussione emersa, cioè dalle poche cose che si è capito, lei ha dato incarichi istituzionali ai componenti dell’opposizione che sono diventati maggioranza, respingendo di fatto e politicamente alcuni consiglieri della maggioranza all’opposizione, che a loro volta non si sentono opposizione perché lei non si è espresso in merito e perché eletti nella sua coalizione. Un ginepraio. Sindaco la res publica non è res privatae, il suo operato ricade sulla pelle dei cittadini e anche non far nulla come nel suo caso, è un danno per

la comunità. Si dimetta! Da cittadina poco mi interessano le sue ragioni politiche, in quanto la sua carica istituzionale deve rispondere e dar conto del suo operato ai cittadini tutti e anche ai suoi elettori poi. Il suo operato da primo cittadino fino ad adesso è stato anonimo, la situazione socio-economica e ambientale della città di Casoria è peggiorata nel concreto. I vigili a Casoria sono diventati una figura mitologica, non c’è presenza sul territorio. Le strade sono sporche e insicure, non

so, ci u l c n i Tutto

bisogna scomodare l’antropologa Jane Jacobs per sapere che la sicurezza delle strade inizia dai marciapiedi, e a Casoria non c’è ne sono, vedi Via Leonida Bissolati, Via Santa Maria proprio a ridosso di piazza Cirillo, dove i pedoni rischiano la vita anche per andare a fare la spesa e non è un’esagerazione è realtà fattuale. Mi sovviene in questo momento, una promessa che lei mi ha fatto quando durante la campagna elettorale in suo favore, le strinsi la mano e le dissi non si dimentichi degli esclusi cioè le periferie, e lei mi rispose sicuramente penseremo alle periferie. A via Leonida Bissolati 23, (ex legge 219) di cui il Comune è il locatario non entra nemmeno l’operatore ecologico a spazzare, e le case sono ridotte da un punto di vista infrastrutturale dei luoghi ameni per la vita delle persone perché ci sono infiltrazioni d’acqua dalle pareti esterne. Per fare qualche esempio contingente Buon anno a tutti noi! Una cittadina

noi! o m a i s pen

• Installazione • Defangatore • Dosatore anticalcare • Termostato Wi-Fi e manuale • Lavaggio impianto • Pratica della cessione del credito

ECO BONUS

Sconto in fattura del 65% € 2.570,00

€ 899,90

Rate da € 30,00 al mese senza interessi

Via F. Petrarca, 97 - Casoria (NA) - Tel. 081 7586580


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

21

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Caro Nando, da affezionato lettore, ma soprattutto da amico tuo, da quando la nostra reciproca conoscenza si è approfondita, voglio esprimere la mia gratitudine per l’invio del settimanale on line al mio cellulare, cosa che mi consente di leggere subito (e ovunque, tempore dato) gli interessanti articoli, e il mio compiacimento per aver formato una redazione colta e competente, te mentore, instancabile giornalista e non sempre mite censore del malcostume amministrativo, sentito dai cittadini più come “incapacita frutto di mediocrità “ che di disonesta furbizia partecipativa al potere “ad usum praecipue delphini” (essi stessi).

Nel tempo, sto apprezzando i tanti articoli, oltre ai tuoi editoriali, che la redazione produce, da quelli di Vittoria Caso, Antonio Botta e Imma Castronuovo a quelli di Angela Capoceli e ai tanti altri che riempiono le pagine del settimanale. La linea dell’equilibrio e del distacco emotivo, professionale e all’insegna di una vera deontologia del settore comunicativo, è quella giusta e rende al settimanale un profilo non localistico, ma proiettato ad orizzonti più ampi. Le interviste di Rita Giaquinto al dott. Celardo, di Antonio Botta al dott. Santillo, di Angela Capoceli al dott. Ronga, di Imma Castronuovo al

dott. Scancariello e a Rosa Coppola, arricchiscono il lettore sull’emergenza Covid e sull’utilità del vaccino e ampliano la conoscenza del panorama politico casoriano; anche l’articolo di Gennaro Mosca mi è piaciuto per la garbata ironia espressa sulla tradizione di tutti a criticare tutti, giudici e Soloni incontrollabili, con un passaggio su Craxi e finendo a “LUI”, quell’uomo misterioso che circa 2000 anni fa fu ucciso, ma il suo pensiero ha rivoluzionato il mondo occidentale. Un saluto a tutta la redazione da un affezionato lettore, Francesco Iorio, preside nei licei statali.

MARCO STILETTI

Casavatore, amministrazione Marino risolve problema acquedotto

I problemi dell’acquedotto da tempo affliggono l’intera popolazione non solo per acqua improponibile da bere in quanto piena di calcare, ma anche perché da un paio di anni a questa parte alcune ore è mancata. Ultimo problema il 29 dicembre prima mattinata del 30 quando la pressione idrica ha smesso di pompare negando dalle 17 alle successive 24 ore l’acqua alla popolazione. Il Comune è intervenuto con un avviso sul suo sito il giorno 28 che in determinate ore sarebbe mancata l’acqua e poi con l’amministrazione, principalmente con il sindaco Marino, che il giorno 1 gennaio, vedendo che la pressione dell’acqua usciva lentamente dai rubinetti, si è recato sul posto per controllare di persona il problema. Tra le vasche e le pompe insie-

me agli operai dell’acquedotto il primo cittadino ha riscontrato il disagio: nel sistema di pompaggio c’era una valvola guasta che non permetteva alla pressione di salire in modo corretto. Fino a 6 mesi fa esisteva una ditta che provvedeva alla manutenzione dell’acquedotto, ora invece a provvedere al giusto funzionamento è il Comune che grazie all’amministrazione Marino ha risolto subito nel sostituire la valvola e revisionare la pompa. Intanto per adesso il primo cittadino, insieme alla squadra acquedotto, ha risolto il problema, ma nelle prossime settimane si attiverà per trovare risorse per ingaggiare una nuova ditta specifica che se ne occupi definitivamente tanto da non lasciare la popolazione con lentezza e scarsità d’acqua.

MARCO STILETTI

Casavatore, scuole chiuse fino al 17 gennaio. Medie dal 25

In base all’ordinanza pubblicata dalla regione il 5 gennaio anche il Comune di Casavatore ha preso provvedimenti e cautele nell’aprire le scuole sul territorio. Il sindaco Vito Marino ha disposto che per ora tutti gli alunni delle scuole, sia di primo sia secondo grado, tornino tutti il giorno 25 gennaio. Settimana che parte da lunedì 18, è stato disposto che a ritornare per primi tra i banchi, siano gli alunni di scuole di infanzia, asili e primaria sia pubbliche che private. Poi settimana dopo quella dal 25 anche secondaria primo grado. Questo ovviamente sempre seguendo le direttive nazionali e regionali per poi prendere de-

cisioni proprie. Resta consentita la DAD e le attività di segreteria delle scuole in presenza e anche le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, previa valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, delle specifiche condizioni di contesto e in ogni caso garantendo il collegamento on-line con gli alunni della classe che sono in didattica a distanza. Infine deve essere comunque assicurata, su richiesta, la fruizione dell’attività didattica a distanza degli alunni con situazioni di fragilità del sistema immunitario, proprie ovvero di persone conviventi.


22

DOMENICA 10 GENNAIO 2021

le rampe sulla SP1 chiuse da anni LA NOSTRA BATTAGLIA PER LA RIAPERTURA DELLE RAMPE CONTINUA. QUESTO È LO STato attuaLE


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

23

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Oggetto: riapertura rampa Sp1 (Circumvallazione esterna di Napoli) uscita in direzione nord CasavatoreCasoria. La scrivente organizzazione sindacale, con nota del 22 luglio 2020, ad ogni buon fine allegata, sollecitò gli adempimenti tecnico - amministrativi propedeutici alla “effettiva” riapertura della rampa in oggetto. Ad oggi nulla è stato prodotto in tal senso! Intanto il sito in questione, bonificato nel giugno 2020, è ritornato ad essere una discarica a cielo

aperto. A nulla sono serviti i successivi solleciti, nelle vie brevi e mediante la stampa locale, sta di fatto che l’impegno di spesa sostenuto risulta totalmente vanificato. Come previsto, con la ns. precedente nota, la mancata sinergia tra le istituzioni ha acuito la vulnerabilità del sito in questione che è ripiombato nello squallore dei suoi giorni peggiori. Ci duole inoltre costatare che, in termini di salute pubblica, quanto descritto si somma ed acuisce i disagi derivanti dell’emergenza pandemica, tuttora in atto. Cordiali saluti. CGIL - Area Nord Napoli

165 docenti federiciani tra i migliori scienziati mondiali Con un importante contributo dei partecipanti al progetto “SII SAGGIO GUIDA SICURO”

Secondo uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PLOSBiology (https:// doi.org/10.1371/journal.pbio.3000918), tra i migliori ricercatori al mondo figurano Gaetano Manfredi, Ministro dell’Università e della Ricerca, Edoardo Cosenza, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli, Piero Salatino, ex Presidente della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II, Andrea Prota, Direttore del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura della Federico II e Alfonso Montella, Professore Ordinario di Sicurezza Stradale della Federico II. Gli autori della pubblicazione hanno elaborato un metodo di classificazione basato su un indicatore composito che prende in considerazione citazioni e impatto scientifico degli scienziati valutati, mettendo a confronto la produzione scientifica di circa 8 milioni di ricercatori di Università e Centri di ricerca di tutto il mondo, suddivisi in 176 sub-discipline scientifiche, e valutandone l’impatto sia di lungo periodo (1996-2019) sia di breve periodo (2019). Il risultato di questo studio è una fotografia attuale ed approfondita della ricerca mondiale. I risultati (cfr. https://data.mendeley.com/ datasets/btchxktzyw/2) evidenziano la presenza di 104 ricercatori dell’Uni-

versità di Napoli Federico II tra i migliori scienziati al mondo nella classifica relativa alla carriera e ben 165 ricercatori nella classifica relativa al 2019. La Federico II si conferma così una delle principali realtà di ricerca non solo al Sud, ma soprattutto in Italia e nel mondo. L’Università di Napoli Federico II collabora da anni al progetto #SiiSaggioGuidaSicuro dell’Associazione Meridiani che punta a stimolare la discussione e la riflessione sui temi della sicurezza stradale, delle misure di prevenzione e della tecnologia, aprendo le porte al dibattito e al confronto tra Famiglie, Scuole, Enti

Locali e Forze dell’Ordine per sensibilizzare i giovani ai corretti comportamenti da assumere in strada. Il progetto, il cui Comitato Scientifico è coordinato dal prof. Alfonso Montella, si articola in tre fasi: un’attività di formazione; l’elaborazione di progetti da parte degli studenti che partecipano attivamente al Concorso di Idee Inventa una soluzione per la sicurezza stradale! e la manifestazione conclusiva con l’allestimento del <<Villaggio Sii Saggio, Guida Sicuro>>, destinato alla diffusione materiali informativi e divulgativi sulla sicurezza stradale e alla premiazione del Concorso di Idee.

La pubblicità sulle edizioni digitali e sui siti dei giornali offre una informazione credibile. Il settimanale CASORIADUE ha una storia cartacea di 30 anni e dal lockdown ha iniziato la sua storia in edizione digitale; in aggiunta ha anche un sito del giornale. La pubblicità è un’antenna molto sensibile in una fase di ridefinizione dei valori e delle priorità. La nostra testata da la possibilità alle aziende che intendono puntare sulla qualità e sulla capacità creativa di immaginare un tempo post pandemia.


DOMENICA 10 GENNAIO 2021

24 Salvatore Iavarone

Consigliere Comunale di Casoria

La nostra proposta diventa realtà, i commercianti denunciano

Lo Sportello anti racket ed anti usura nasce a Casoria

Dalle pagine di questo giornale avevo lanciato la proposta della nascita di uno sportello antiracket in città, dopo gli ultimi avvenimenti che hanno colpito i commercianti locali. È un primo passo, solo un primo passo, a cui devono seguire anche tante altre azioni concrete. E finalmente il Comune di Casoria e il coordinamento regionale della Campania dell’Associazione “SOS IMPRESA – RETE PER LA LEGALITA’ hanno siglato un protocollo d’intesa, che prevede anche la nascita dello sportello antirachet ed antiusura. Un segnale importante per la città, che molti hanno apprezzato che ha già portato degli imprenditori locali a trovare la forza e la fiducia per presentare delle denunce. Il protocollo è stato firmato dal Sindaco Raffaele Bene e da Luigi Cuomo referente di SOS Imprese, alla presenza mia e della referente di Libera Casoria. Alcune delle premesse del protocollo d’intesa sono queste: • la criminalità organizzata è stata ed è fattore di diseguaglianza, personale e territoriale che crea disparità sociali e lede gli interessi fondamentali, costituzionalmente tutelati, di ciascun cittadino. • in particolare, la criminalità organizzata si esprime oggi, anche in misura consistente e prevalente, attraverso fenomeni criminosi quali l’estorsione e l’usura. • tali reati sono di particolare allarme sociale in quanto distorsivi dello sviluppo economico territoriale, anche in assenza di vittime conclamate. • l’area della non collaborazione ed acquiescenza e persino della collusione è ancora molto vasta e compromette l’efficacia dell’azione di contrasto tanto istituzionale che sociale. • dalla prassi applicativa della normativa di contrasto ai fenomeni criminosi summenzionati, risultano evidenti criticità che devono essere vigilate dalle Istituzioni competenti, anche attraverso l’analisi delle obiezioni mosse dal mondo dell’associazionismo che opera in tali settori. • la nuova azione di contrasto sociale e condivisa deve attivarsi con strumenti innovativi finalizzati alla costruzione di capacità e competenze

diffuse, promuovendo la sinergia interistituzionale e interassociativa. • a tal fine si rendono necessarie azioni di sistema da attuare a livello territoriale attraverso la costituzione di luoghi fisici e culturali dove far interagire partner istituzionali e stakeholder economici, sociali, culturali della Legalità, della Responsabilità e della Giustizia. • per tali motivi, Sos Impresa Rete per la Legalità, in collaborazione con il Comune di Casoria, intende promuovere la realizzazione di un Circolo della Legalità quale luogo di incontro sistematico tra istituzioni, enti locali, forze dell’ordine, parti sociali, sindacali e datoriali, enti ed associazioni sportive, organizzazioni laiche e religiose, movimenti e comitati civici, parrocchie, scuole e singoli cittadini, affinché costruiscano una rete permanente di presidio antimafia. • nel territorio del Comune di Casoria è necessario mantenere una azione di contrasto alla criminalità organizzata ed è altrettanto rilevante l’esigenza di rafforzare gli impegni civili di prevenzione e lotta a tale fenomeno in tutti i suoi aspetti; • nel territorio del Comune di Casoria è necessario mantenere una azione di contrasto alla criminalità organizzata ed è altrettanto rilevante l’esigenza di rafforzare gli impegni civili di prevenzione e lotta a tale fenomeno in tutti i suoi aspetti; Secondo dati recenti del CENSIS risulta che la libertà imprenditoriale é condizionata da strumenti criminali, quali l’estorsione e l’usura, che

continuano ad incidere pesantemente sull’equilibrio e sulle dinamiche dei mercati e sull’economia di interi settori produttivi, per cui il numero delle imprese attive risulta in forte diminuzione e circa l’80% degli imprenditori ritiene che negli ultimi due anni siano aumentati i reati riconducibili, prevalentemente, a fenomeni di racket e di criminalità organizzata ai danni dell’impresa. Tale esigenza di svolgere, con maggiore efficienza ed efficacia, una incisiva attività di prevenzione e contrasto al racket ed all’usura, sussiste anche nei confronti di tutti gli altri cittadini, e soprattutto verso quelli che, in questo contesto storico pervaso da una grave crisi economica, versano in oggettive condizioni di disagio sociale, per cui diventano più fragili e vulnerabili a tali fenomeni criminali. Anche Papa Francesco ha recentemente sottolineato la gravità di tali problemi definendo «Usura... drammatica piaga che ferisce la dignità inviolabile della persona umana». Nel protocollo siglato si pongono alcuni principi: • la sicurezza dei cittadini è un bene comune, alla cui salvaguardia concorre l’azione sinergica delle istituzioni e dei privati; • è necessario sviluppare un sistema di sicurezza che integri le iniziative pubbliche e private all’interno di una cornice ispirata ai principi di coordinamento e sussidiarietà; • in base al principio di sussidiarietà e secondo specifiche disposizioni di legge, accanto alle istituzioni operano, altresì,


DOMENICA 10 GENNAIO 2021 le associazioni, impegnate in tantissimi settori della vita sociale; • sia, quindi, fondamentale valorizzare e sostenere il ruolo dell’associazionismo e manifestare concretamente il sostegno delle istituzioni alle associazioni che svolgono azioni di prevenzione e contrasto al racket e all’usura nonché di aiuto alle vittime di questi fenomeni criminali; • Sos Impresa Rete per la Legalità ha maturato, nel corso degli ultimi vent’anni, particolari competenze specifiche nell’ambito del contrasto ai fenomeni criminosi dell’estorsione e dell’usura, realizzando una rete territoriale, a livello locale e nazionale, volta a promuovere tanto l’impegno specifico antiracket e antiusura, tanto

25 quello culturale e sociale per una cittadinanza attiva. • l’Amministrazione Comunale di Casoria ha manifestato particolare interessamento alla realizzazione di un Circolo della Legalità intercomunale da attivarsi sul territorio della propria città. Gli obiettivi del protocollo d’intesa sono: • aiutare le imprese ed i cittadini a prevenire e contrastare i fenomeni criminali dell’usura e del racket; • fornire informazioni sulla rete di prevenzione e aiuto estesa sul territorio di riferimento; • incentivare un valido ed efficace rapporto di collaborazione con le forze dell’ordine; • incentivare e sostenere azioni di

prevenzione e contrasto dei fenomeni dell’usura e del racket; • accompagnare le vittime alla denuncia; • costituirsi parte civile nei processi per estorsione ed usura; • promuovere iniziative culturali tese a diffondere i temi della legalità democratica nelle scuole e nei luoghi di cultura; • promuovere iniziative tese a rinsaldare il patto sociale tra cittadini ed istituzioni per un fronte civile antimafia. Il prossimo passo che come consigliere comunale porterò avanti, sarà la nascita di un osservatorio comunale sulla legalità, ma poi seguiranno anche altre azioni concrete.

Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.

PER LA TUA PUBBLICITA’ 3384356954 3404820171 Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise WEB: C&C CENTRO STAMPE SRL - CASORIA Questo numero è stato chiuso il 7 gennaio 2021

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità S.S. Sannitica, 9 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 08118254028 email: casoriadue@libero. it


26

DOMENICA 10 GENNAIO 2021


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.