Casoriadue 04xweb

Page 1

DOMENICA 22 GENNAIO 2017

Settimanale di Informazione

Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero.it

1

ANNO XVI - N° 4 - DOMENICA 22 GENNAIO 2017

ESCLUSIVISTA AUTORIZZATO

Melluso, Cinzia Soft, Geox, Valleverde, Ara, Moda Confort, Pregunta, Braking ...

New Collection 2016 www.flessigno.com Via Pio XII - 77 Casoria tel. 081 737 17 02

Nel totem di Casoria


2

DOMENICA 22 GENNAIO 2017


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

3

EDITORIALE DI NANDO TROISE Breve discorso sulla differente classifica di valori di 10 anni fa e della Casoria attuale. Una delle differenze da non trascurare, è costituita non dalla certezza della pena ma dalla certezza del diritto. Sono anni che in questa Città avvengono omicidi eccellenti (e non) che dimostrano che manca la certezza dell’applicazione della legge e delle leggi. A memoria ricordiamo l’assassinio di Stefano Ciaramella, avvenuto in una sera d’estate in via Padova, a pochi passi dalla centralissima via Pio XII. Tantissimo clamore. Migliaia di persone al funerale dello sfortunato giovane che oggi avrebbe 32 anni. Televisioni regionali e nazionali, gli inviati di tutti i giornali e telegiornali. Le intelligence investigative sguinzagliate alla ricerca dei brutali assassini. Li trovano. Sono delle Salicelle. Era settembre 2002. Li arrestano, li processano, li condannano. Nel 2007 erano già usciti. Sconfortante. La vita di un ragazzo forte, dal futuro certo. Di grandi prospettive professionali e personali. E la stessa cosa successe per Salvatore Canneva. Aggredito e sparato per una rapina in una traversa di via Pio XII. Morto dopo anni di sofferenze. I suoi assassini sono liberi e girano indisturbati per San Pietro a Patierno.

Nel totem di Casoria

In questa Città, in Piazza Cirillo, avvenne anche l’efferato omicidio della signora Carmela Parisi. In un tentativo di rapina ridussero in fin di vita l’anziana donna. Mai trovati. Mai trovati gli assassini del ferroviere Enzo Pilato. Mai trovati gli assassini del farmacista Raffaele Ferrara, Sergio Esposito, Crescenzo Casillo, Antonio Coppola e Andrea Nollino e di tanti altri morti negli anni di sangue e di piombo (specie l’annata 1983/84). Hanno invece pagato con una condanna a 25 e 27 anni gli assassini di Nicola Ferrara. Il giovane ventunenne ammazzato sotto gli occhi della mamma e della sorellina in via Pietro Casilli, colpevole di aver difeso il proprio padre da ladri di auto e di cavalli di ritorno. Molti di questi omicidi sono stati dimenticati. O fingono di dimenticarli. Sapere e capire che anche gli omicidi non vengono pagati è raccapricciante. A cosa è servito lo scioglimento per camorra nel 2005 con attore protagonista l’allora Senatore Michele Florino, componente della Commissione Parlamentare Antimafia il quale esprimeva il desiderio di voler ascoltare il tintinnio delle manette per reati riguardanti la pubblica amministrazione? CONTINUA A PAG. 5


4

DOMENICA 22 GENNAIO 2017


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

5

SEGUE da pag. 3

Le centinaia di pagine della relazione secretata dello scioglimento accusavano politici e dirigenti di concussione, collusione, imbrogli riguardanti la gestione amministrativa del Comune. A cosa è servito l’arrivo della Commissione Straordinaria, arrivata dopo mesi di indagine della Commissione di Accesso agli Atti Amministrativi? Pochissime le cose cambiate in questa Città. Si è continuato a costruire. Tanto che un noto immobiliarista si augura che il 2017 sia l’anno del mattone. Ancora. Una Città cementificata al 93% . La politica vede assente ingiustificato Antonio Pugliese. Dirà che è impegnato a lanciare il figlio Pasquale. Sta cominciando a preoccuparsi. Deve costruirsi un futuro prossimo, molto prossimo. E’ confuso. E c’è Girasole. Pensa al posto di Direttore del Distretto 43 dell’Asl Napoli 2 Nord ma pensa anche alla politica e c’è Casillo. Mario è il riferimento politico regionale di Tommaso Girasole mentre Tommaso, vicepresidente del Consiglio Regionale pensa già al prossimo Sindaco. Dispiaciuto e pentito di aver accettato la candidatura a Sindaco di Giuseppe Santillo. E sono in tanti che hanno messo il pensiero a coprire la nobile poltrona di Major della City : Pasquale Pugliese, Luca

Scancariello, Mariano Russo, Giulio Russo, Salvatore Graziuso, Giuseppe Santillo, Luisa Marro, Elena Vignati ed altri. Poco hanno fatto le Commissioni e poco hanno fatto le Amministrazioni che hanno preceduto Pasquale Fuccio. L’ultima, quella della Prefetto Silvana Riccio, ha finalmente concluso il rapporto con quasi tutti i fitti passivi; non ha invece concluso il rapporto con i Dirigenti di Settore a tempo determinato, assunti dall’Amministrazione scioltasi da sola, rimandandolo al ritorno della politica. La Riccio ha riaperto, dopo tanti anni, l’8 novembre del 2015, lo Stadio Comunale San Mauro. Ha dato incarico, l’estate

scorsa, alla ditta manutentrice di controllare i pali della pubblica illuminazione. Non è riuscita invece a normalizzare una società nata male, quel pasticciaccio brutto di Casoria Ambiente, proseguita peggio e finita malissimo (due morti in pochi giorni è un primato così negativo che poche altre aziende di raccolta rifiuti si possono permettere). Da risolvere, adesso, per l’Amministrazione Fuccio, il problema della locazione degli uffici e non solo quelli di Casoria Ambiente (che fine faranno i locali di proprietà comunale, acquistati dal Sindaco Graziuso, in via Piave e in via Po?). Poco, molto poco per Casoria. Tra il dare e l’avere la nostra Città non è in equilibrio.

LO SCASSABOLLE a cura di Michele Mitraglia

Il film prodotto dalla Pubblica Amministrazione “gli assassini sono usciti” Al Cinema Rossi, al Super Cinema ed al Cinema Italia presto “Gli assassini sono usciti”. Un altro dei film contestatari (ma fino ad un certo punto) di Mauro D’Anna e Lucrezia Bollo. Mauro e Lucrezia, come è noto, sono figli e nonni di una penna nata nel pieno del centro storico di Casoria. A pochi passi dalla bellissima (e ormai chiusa) Cappella del Carmine, il vecchio Municipio e il Carcere Mandamentale di Casoria. A tempo poi (non perso) si occupano di raccontare. Per una strana coincidenza anche l’aiuto regista del film appartiene alla stessa famiglia: si tratta di Carmela Marigliano, nostra carissima amica, vive a Mergellina, ospite, a volte, di sotto a roce. I primi passi di questo racconto sono quanto mai promettenti. La sua preparazione, il suo gusto si sono subito imposti e naturalmente la curiosità da parte di tutti è notevole. Il Gelsomino o il Cardinale Sepe: a chi? Per un ragazzino è un cognome che suscita tanti ricordi. Sepe vuol dire non solo la Facoltà Teologica di Capodimonte dove ha studiato il prelato che è Crescenzio Sepe, costruita negli

anni 70 dalla famiglia Sepe. Vuol dire anche Cinema Teatro Gelsomino. Vuol dire i ricordi di tante generazioni. Non c’è sessantenne di Casoria e di Afragola che non abbia passato pomeriggi e sere in questo Cinema. Oggi vuol dire, grazie a Gianluigi Osteri, anche teatro. Vuol dire incontro ed appuntamento per tantissime famiglie che si rivedranno grazie a Francesca Marini (2 febbraio “Emozioni”), Maria Mazza (23 febbraio “il bello della diretta”), Pascià il 9 marzo, Putiferio il 23 marzo, Francesco Cicchella il 25 marzo, Nathalie Caldonazzo il 6 Aprile e tanto altro. Il 2 febbraio sarà la voce magica di Francesca Marini il motivo di incontro di tantissimi amici che vedono nella cultura e nel divertimento teatrale l’occasione per rivedersi ed incontrarsi. Scandali. Il…. Prete cieco, Suore mute Ci sono stati nel corso degli anni 80 tantissimi incontri tra la camorra e la Chiesa. Incontri di ravvedimento, di remissione dei peccati e di contributi in danaro ed opere da parte di famosi appartenenti alla malavita organizzata e gli appartenenti alle confessioni religiose. Anche la Chiesa Evangelica Cristiana, oltre a quella Cattolica, si è impegnata nella remissione dei peccati di persone legate al mondo della cronaca nera e giudiziaria, delle corse dei cavalli e del commercio.


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

6 ALESSIA MANCO

Intervista a Salvatore Graziuso, Direttore del Consorzio Cimiteriale e ex sindaco di Casoria Lei ha sempre fatto politica. E’ stato sindaco di Casoria dal ’94 al ’99. Come si è trovato a ricoprire il ruolo di Direttore del Consorzio Cimiteriale dei comuni di Arzano, Casavatore e Casoria? E’ un ruolo a cui aspirava? Per la verità, devo dire di si. Era un obiettivo che mi ero posto e ho avuto la fortuna, grazie alla politica, di approdare a questo ruolo. Credo di averlo svolto con molto attaccamento, serietà e coerenza. Quello come Direttore è stato un periodo di grosse soddisfazioni. Aveva ambizioni in qualità di Direttore del Consorzio Cimiteriale? E’ riuscito a realizzarle? Non avevo precise ambizioni. Mi sono ritrovato Direttore ed è scattata una sfida con me stesso, perché credo che tutti sappiano com’era ridotto il cimitero. E’ partita una ribellione dalla mia coscienza, perché da sindaco non mi ero mai posto il problema di indirizzare maggiore attenzione verso il cimitero. Mi sono impegnato moltissimo e oggi, dopo quasi 4 anni, al concludersi del mio incarico, che terminerà il prossimo 28 Febbraio, credo di aver svolto un buon lavoro all’interno di questo Consorzio. E’ possibile una Sua riconferma come Direttore? Non credo sia possibile. Lo Statuto del Consorzio Cimiteriale prevede che per alcuni ruoli cimiteriali, tra cui quello del Direttore, ci sia una rotazione tra i vari comuni. Ora dovrebbe essere designato un Direttore del Comune di Arzano. Quali sono le maggiori difficoltà che ha incontrato nella gestione del cimitero, essendo la struttura abbastanza grande e trovandosi in un territorio “particolare”?

Ho avuto la possibilità di apportare cambiamenti radicali in questo cimitero, nonostante tutte le difficoltà. L’impegno costante, quotidiano, mi ha portato a questi livelli. Chi amministra ha tante problematiche da affrontare. Ma avere esperienza, essere nato nella pubblica amministrazione - provengo dal Ministero del Lavoro - e conoscere il cammino amministrativo, ti rende tutto più facile. Le difficoltà le ho incontrate sia in ambito amministrativo che “ambientale”, ma la maggior parte delle volte per superarle basta discutere, confrontarsi, parlare. Ho avuto un grande aiuto da parte della gente. La gente, una volta capito che il dialogo era intenso, mi è stata molto vicina e ha atteso affinché i problemi si potessero risolvere. Lei si confronta con persone che si trovano in momenti delicati della loro vita. Questa è una delle difficoltà che ha affrontato?

SCEGLI L’ OFFERTA MIGLIORE PER NAVIGARE DA CASA VELOCE E SENZA LIMITI

Si, mi confronto con persone che vivono un momento difficile. Abbiamo istituito, proprio per questo, un servizio di accompagnamento al lutto, una cosa importantissima. Questo ci ha aiutato moltissimo. La Dott.ssa Nunzia Giacco è presente almeno due volte a settimana al cimitero e fa accoglienza all’interno dei locali della Chiesa. E’ fondamentale non approfittare di coloro che si trovano in questi momenti particolari. E’ tristemente nota la storia di un impiegato che operava all’interno di questo cimitero, che ha poi perso il posto di lavoro, proprio perché sfruttava la situazione difficile di chi richiedeva i nostri servizi. Credo invece che, proprio in questi momenti, bisogna stare quanto più vicino alle persone e cercare di recargli quanto meno dolore possibile. Qual è la principale lamentela che Le viene mossa? Sicuramente la mancanza di loculi. Dalla mia gestione la situazione è, però, notevolmente migliorata. Precedentemente le salme di questo territorio consortile dovevano essere portate a Castelvolturno o a Napoli, perché non vi erano possibilità né di interro, né di tumulazione. Insieme ai miei collaboratori, in particolar modo i Consiglieri consortili, siamo riusciti a far costruire in posti strategici, su strutture già esistenti, altri loculi. Un ampliamento sarebbe molto importante, ma essendo il cimitero costruito sul territorio del Comune di Arzano, è proprio questo Comune a doverlo garantire. Nello Statuto è in realtà previsto che ogni Comune si attrezzi per la costruzione di un proprio cimitero. Ciò non significa che questo cimitero debba essere abbandonato, ma potrebbe essere

VIENI DA TELEFONO IN.. E TROVERAI LA SOLUZIONE MIGLIORE PER TE

Telefono in...

Via G. Carducci, 8 Casoria (Na) Info 0815405264 telefonoin@inwind.it


DOMENICA 22 GENNAIO 2017 portato a livello di cimitero monumentale, dato che la sua costruzione iniziò nel 1824 e che accolse il suo primo defunto nel 1837. Abbiamo anche istituito una Commissione Speciale per gli Uomini Illustri che vi sono sepolti. Questa Commissione ha ideato un libro sulla storia della famiglia dei Rocco di Torrepadula, essendo alcuni dei suoi componenti sepolti in questo Consorzio Cimiteriale. A questo proposito organizzammo anche una manifestazione, perché il cimitero è un luogo sacro in cui si viene a pregare, ma deve essere anche un luogo di accoglimento, di “normalità”. Secondo Lei, il Comune di Casoria potrebbe permettersi un cimitero proprio? Io credo che sia davvero difficile. E’ come amministrare Casoria: se non c’è un impegno continuo e quotidiano e non vi è la giusta armonia tra tutti gli amministratori è impossibile. E’ un argomento che bisognerebbe, però, sicuramente trattare, perché sarebbe bello dare importanza anche a questo aspetto doloroso e triste della vita. Ci sono progetti per il futuro di questo Consorzio Cimiteriale? Un progetto molto ambizioso, ideato insieme all’Assemblea e al Consiglio Consortili, è quello di costruire un impianto di cremazione all’interno del cimitero. Questo cimitero si mantiene con le quote ordinarie che ogni comune versa in proporzionalmente alla propria popolazione. Se si creasse l’impianto di cremazione, sarebbe il cimitero a dare le quote ai vari comuni del Consorzio. E’ difficile, ma si potrebbe arrivare a realizzarlo con tutte le dovute autorizzazioni e con un impegno costante e sempre maggiore. Si offrirebbe un servizio importante per la comunità consortile e per l’intera Regione, essendoci solo due impianti – quello di Napoli mi pare non funzioni ancora. Si creerebbe, inoltre, anche occupazione. Sarebbe una spesa in autogestione. Il nostro progetto prevede un costo di 3 milioni e 200mila euro. Per la struttura

7 che realizzeremmo, dovremmo incassare 2 milioni e 700mila euro. I restanti 500mila euro potrebbero accollarseli i comuni, ma abbiamo intenzione di fare una richiesta alla Regione per avere dei finanziamenti a fondo perduto, essendo il forno uno strumento ad alta tecnologia industriale. Questioni di vario tipo ci hanno allontanato da questo progetto, ma spero che il mio successore possa portarlo avanti. Come valuta il servizio offerto dal Consorzio? E’ all’altezza? E’ abbastanza supportato dai Comuni? Credo che bisognerebbe che i Comuni stessero maggiormente vicini alla struttura cimiteriale. Molte volte mi sono trovato in difficoltà, ho chiesto aiuto ai vari Comuni, e le istituzioni già cariche di problemi, tendono ad allontanarsi dal sostenere alcuni impegni riguardanti il cimitero. Questa è stata un’esperienza che mi ha fatto maturare, anche perché avendo fatto il sindaco sentivo una mancanza nei confronti dei cittadini. Oggi mi sento la coscienza a posto. Gli amministratori in genere si allontanano da questo luogo, che poi, invece, dà tanta serenità, perché ognuno di noi ha un suo caro qui. Mettere in un condizione decorosa questa struttura è una cosa gratificante. Molti prima venivano controvoglia, oggi mi dicono di venire più tranquillamente, grazie anche a una maggiore sicurezza. Da quando Lei è Direttore del Consorzio Cimiteriale cosa pensa sia migliorato? Io credo un po’ tutto. A partire dai loculi che sono aumentati, fino ai fossi, disponibili all’occorrenza. Prima una persona che moriva qui era costretta ad essere sepolta in altri territori, di inumazioni era impossibile parlare. Invece grazie ad una politica programmata di assegnazione dei loculi, oggi vi è la disponibilità di tanti posti, si ha la possibilità di scegliere. Da quando svolgo il ruolo di Direttore ho sempre garantito un loculo

a una famiglia che desiderasse la tumulazione per il proprio caro. Quando sono arrivato c’era una guerra, sono abituato a lottare e perciò sono rimasto. Se fosse per me, farei una legge nazionale che preveda che i loculi vengano assegnati solo in caso di morte: calerebbe di molto la speculazione, la camorra avrebbe meno terreno. Ogni cimitero dovrebbe adottare questa politica, che poi è quella che ho adottato io. Se si fa una buona programmazione, si può offrire un buon servizio e credo che noi abbiamo fornito un servizio decisamente migliore in tutti i campi. Non è mia intenzione vantarmi, ma credo sia sotto gli occhi di tutti. Oggi è leggermente calata la sicurezza, perché fino a poco tempo fa avevamo un servizio di guardie ambientali, volontari che per otto ore al giorno, forse anche di più, vigilavano sul cimitero. Questi giovani hanno effettuato un servizio continuo: facevano da accompagnamento a persone disabili e anziani, controllavano che non avvenissero furti, molto diminuiti. Dal 1 settembre questo servizio non è più in vigore, non so sinceramente per quale motivo, forse per qualche incomprensione, ed è ricominciata la cattiva abitudine di rubare i fiori. Sto cercando di farlo ripristinare prima di andare via o mi auguro che possa ripristinarlo il mio successore. Ci tiene ad aggiungere qualcosa? Credo che si dovrebbe stare più vicino a questo Consorzio Cimiteriale. Ogni sindaco, ogni persona designata per svolgere il proprio ruolo nel Consiglio Consortile, lo faccia con continuità e molta serietà, mirando soprattutto ad offrire un servizio efficiente ai cittadini. Come nelle attività istituzionali ordinarie, se si forniscono buoni servizi, tutti ne traiamo vantaggio, perché tutti ne usufruiamo. Ringraziamo il Dr. Graziuso per il lavoro svolto in questi anni e per il tempo dedicatoci, augurandoci il meglio per il Consorzio Cimiteriale, una struttura fondamentale per l’intera cittadinanza.

Via Nino Cortese, 5 - 80026 CASORIA (NA) - Tel./Fax 081 19546496 - Cell. 338 4456270 E-mail: dagcostruzioni@yahoo.it - www.dagcostruzioni.com


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

8 CARMEN PALUMBO

LA NUOVA PIAZZA CIRILLO: AREA PEDONALE O DISASTRO DI VIABILITA’?

Questa settimana ci occupiamo dei soliti disagi stradali e delle tante lamentele che ci arrivano da parte dei cittadini Casoriani, stanchi di dover vivere in un paese così problematico come il nostro. Questa volta la questione riguarda i lavori di ristrutturazione e riqualificazione apportati alla piazza principale di Casoria. Stiamo parlando di Piazza Cirillo, nel centro storico, che come molti sapranno recentemente è stata modificata e riaperta dopo mesi di lavoro. Nonostante la “nuova piazza” sia stata inaugurata da pochissimo, ha già creato motivi di critica e di malcontento da parte di cittadini e commercianti. In particolare questo nuovo assetto stradale, sembra creare molti problemi di viabilità e ostacolare la sosta delle auto all’interno della piazza. Dalle informazioni ricevute sappiamo che questo progetto di cambiamento rientra nel programma di riqualificazione urbana P.I.U. Europa e prima di procedere con i lavori naturalmente, ha ricevuto l’approvazione da parte del Comune di Casoria. L’obiettivo primario

A.I.A

di Santa Maria, ormai unico elemento di valore antico, all’interno del centro urbano. Un progetto che è stato portato a compimento nel miglior modo possibile, osservando la foto si vede chiaramente che lo spazio è stato ampliato, la piazza ha assunto un aspetto più libero e allo stesso tempo imponente. Sicuramente tutta l’area centrale è diventata un otti-

A I R O S A C S U L N O . S .

rmazione cuola di Fo

S

di questo progetto era la valorizzazione dell’area, rendendo pedonale una porzione molto importante della piazza, in modo da mettere di nuovo in rilievo l’aspetto fondamentale di ritrovo cittadino, proprio nel cuore di Casoria. Importante era anche l’inserimento di alberi e panchine con lo scopo di abbellire lo scenario e soprattutto il restauro della chiesa

Cam lla Regione creditata a

pania

le – Ac

Professiona

O.S.S.

AUTOFINANZIATI

OPERATORE SOCIOSANITARIO SANITARIO OPERATORE SOCIO O.S.S.SPECIALE

di 1000ore 1000 ORESeORIA O.S.S. A C S U L di in possesso dell'O.S.A e di400 400ore perper chichi è inè possesso dell’O.S.A. I.A .S. ON

A.

rofessio

rmazione P

ampania

a Regione C

ditata all nale – Accre

GARANZIA GIOVANI O.S.S.S. Scuola di Fo

400 ORE

OPERATORE SOCIO SANITARIO CORSI di 200 ore GRATUITISOCIO SANITARIO SPECIALE O.S.S.S. OPERATORE O.S.S.

QUALITY MANAGER

TECNICO DEL CONTROLLO DELLA QUALITA’

di 1000ore e Finanziati dalla Regione Campania di 400 ore per chi è in possesso dell'O.S.A ADDETTO AMMINISTRATIVO Se non hai superato ied 29 anni, sei iscritto al Centro dell’impiego Per informazioni iscrizioni: Segreteria A.I.A.S. – Sede corsuale Via G. Matteotti n.9 - Casoria (NA) TECNICO DEL CONTROLLO DI GESTIONE e a GARANZIA GIOVANI, hai la licenza media puoi Tel-fax 081/7586774 – inferiore 081/5405672 - E-mail: solidary.aias@libero.it frequentare gratuitamente un corso di 200 ore per conseguire la Tutti i giorni lavorativi dalle ore 09:00 – 12:00 e 16:00 – 18:00 - Il sabato dalle ore 09:00 alle 12:00 MASSAGGIATORE ESTETICO OPERATORE SOCIO SANITARIO SPECIALE qualifica professionale regionale

O.S.S.S.

O.S.S.S.

Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria A.I.A.S. – Sede corsuale Via G. Matteotti n.9 - Casoria (NA) Tel-fax 081/7586774 – 081/5405672 - E-mail: solidary.aias@libero.it Tutti i giorni lavorativi dalle ore 09:00 – 12:00 e 16:00 – 18:00 - Il sabato dalle ore 09:00 alle 12:00


DOMENICA 22 GENNAIO 2017 mo spazio di ritrovo cittadino e l’obiettivo iniziale, cioè quello di creare un’area che fosse prevalentemente pedonale, è stato portato a compimento. Nonostante tutto questo, nonostante lo scenario totalmente nuovo, c’è qualcosa che non va e che i nostri cittadini lamentano. In particolare il problema principale di questo nuovo assetto della piazza, è la viabilità delle auto che appare fortemente ostacolata. Su Piazza Cirillo si immettono moltissimi percorsi e come si potrà constatare, dopo i lavori apportati, queste strade risultano ogni giorno sempre più trafficate. Si creano continui ingorghi, questo perché si è soggetti a fare il giro completo della piazza, per arrivare praticamente a qualsiasi destinazione. Il maggior ostacolo è riscontrato dalle auto che partendo da Piazza Santa Croce e dirette verso Via Marco Rocco, si incrociano inevitabilmente con le macchine che arrivano da Via Gioacchino D’Anna o si immettono in Via Carlo Verre. Un altro problema riguarda l’impossibilità di sostare in piazza, magari davanti alle attività per fare degli acquisti. È questo il motivo che spinge i commercianti a criticare tantissimo questa nuova versione di Piazza Cirillo; “è un disastro, le nostre attività ormai possono essere raggiunte solo a piedi, la clientela è dimezzata, i negozi sono

9

vuoti e tutto a causa di quest’area pedonale che nessuno aveva chiesto”. Questi i commenti dei commercianti che abbiamo registrato in queste settimane dopo la riapertura della piazza. Insomma ci chiediamo se la nuova Piazza Cirillo, sia davvero la realizzazione di un’ area pedonale a Casoria o solo un ennesimo disastro di viabilità? Per completare il panorama e per sentire entrambi i pareri abbiamo parlato anche con l’Architetto Salvatore Napolitano, Dirigente del settore lavori pubblici del Comune di Casoria. A lui abbiamo posto questa domanda ed esposto anche tutte le critiche ascoltate in questi giorni, in merito al cambiamento. “ Il progetto di riqualificazione di Piazza Cirillo è stato approvato tempo fa e noi ci siamo solo limitati ad attuarlo, naturalmente si trattava di un progetto volto a favorire i pedoni e di

conseguenza erano prevedibili possibili problemi per le automobili. Siamo in un centro storico ed in genere in tutte le città questa zona è pedonale. Piazza Cirillo prima della riqualificazione era una rotonda, assomigliava ad uno svincolo autostradale, adesso c’è molto più spazio per i pedoni, per i cittadini e per la socializzazione. Naturalmente i cittadini Casoriani dovranno abituarsi a non poter più prendere il caffè sostando davanti al bar, ma questa è una necessaria conseguenza del nuovo progetto architettonico. Per facilitare la percorribilità si potrebbe pensare a dei cambiamenti nel senso di marcia delle strade che si immettono nella piazza, ma questo fa parte di un progetto di viabilità che può sempre essere modificato.” Con queste parole Salvatore Napolitano ha messo in luce sicuramente un problema molto importante, quasi un “vizio” di noi casoriani o comunque della maggior parte dei cittadini, abituati magari a sostare davanti ad un negozio, ad utilizzare la macchina anziché fare pochi passi a piedi. Da sempre la piazza è un luogo di ritrovo, di socializzazione, di vita cittadina e forse questo nuovo scenario potrebbe riportare alla luce questo aspetto, che Casoria sembra aver totalmente dimenticato.


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

10 Alessia Diano

L’Avvocato Lucio Giacomardo in difesa dei giornalisti

Questa settimana abbiamo intervistato l’Avvocato Lucio Giacomardo, uno dei massimi esperti di Diritto del Lavoro, Diritto dell’Informazione e Attività Editoriali e Diritto Sportivo sul territorio campano. Ci siamo soffermati in particolar modo a discutere sul Diritto dell’Informazione e Attività Editoriali, campo nel quale l’Avvocato eccelle anche a livello nazionale. Quello del Diritto dell’Informazione è un ramo piuttosto complesso, che a differenza degli altri settori del diritto, come ad esempio quello Penale o quello Civile, non è scritto in un solo codice che possa essere consultato con semplicità. Di Diritto all’Informazione tratta l’Articolo 21 della Costituzione, ma esso consiste in un insieme di regole deontologiche e di norme ricavabili da settori eterogenei dell’ordinamento nazionale e sovranazionale che disciplinano l’esercizio della libertà di espressione attiva e passiva. L’Avvocato con grande disponibilità e precisione ci ha illustrato cosa significa occuparsi di Diritto dell’Informazione e ci ha raccontato di alcuni importanti processi in cui è stato coinvolto. “Sono stato Consulente dell’Associazione napoletana della Stampa, lo storico sindacato dei giornalisti campani. Seguivo le cause per conto dell’Associazione, occupandomi sia dei contenziosi dei singoli giornalisti, che per tutelare i loro diritti si rivolgevano all’Associazione, che le cause di sindacato. Il motivo principale per il quale un giornalista

si rivolge ad un avvocato è in genere il lavoro non regolare, quindi senza un formale contratto di lavoro. A causa della crisi dell’Editoria capita sempre più spesso di dover gestire vertenze di giornalisti sottopagati.“, ha affermato Giacomado. E a proposito di giornalisti adirati, Giacomardo vanta di aver gestito un’ importante denuncia di Assostampa ai vertici de “Il Mattino” nel 2006. I giornalisti all’epoca erano impegnati in un durissimo confronto con l’editore, che rifiutava di avviare le trattative per rinnovare loro il contratto di lavoro. Il malcontento sfociò in una serie di giornate di sciopero, proclamate dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (il Sindacato unitario dei giornalisti italiani), avute luogo tra settembre ed ottobre. In quella situazione incandescente i dirigenti del

Lunedi ore 19,30 e in replica martedi e mercoledi ore 07,30 va in onda su italiamia ch 274 la storica trasmissione ITALIAMIASPORTLIVE CUORE AZZURRO. Conducono Gaetano Buonomo e Monica Pignataro. Il parterre è composto da ospiti di qualità. I giornalisti Nando Troise e Alessandro Laurenza. Il presidente Federazione Calcio Caserta Gerardo Trombetta. Il procuratore sportivo Pietro Cassandro. L’opinionista Nicola Fontanella e il direttore della Cattedra di Pediatria della SUN prof. Bruno Nobili.

Mattino però decisero di trattenere ai giornalisti non solo la retribuzione relativa alle giornate di sciopero (come prevede la normativa in vigore), ma anche la retribuzione relativa al giorno di riposo settimanale non coincidente con la domenica, la cosiddetta corta, spettante ai medesimi giornalisti nella settimana durante la quale era stata indetta l’astensione collettiva dal lavoro. L’avvocato Giacomardo così a novembre presentò, per conto dell’Associazione napoletana della stampa, presieduta da Gianni Ambrosino, componente anche del comitato di redazione de “Il Mattino”, insieme a Enzo Ciaccio e Francesco Romanetti, una denuncia per attività antisindacale del Mattino. La sentenza, firmata dal giudice del tribunale di Napoli Linda D’Ancona, confermò la condanna per comportamento antisindacale dei dirigenti del Mattino per il mancato riconoscimento della corta ai redattori che avevano partecipato agli scioperi. Una grande vittoria per Giacomardo. L’Avvocato vanta anche la collaborazione con diverse riviste giuridiche, come “Diritto e Giustizia”, “Diritto e formazione – Lexfor” e “Diritto ed Economia dei Mezzi di Comunicazione”, in cui ha pubblicato, tra l’altro, un’ampia ricerca sulla professione giornalistica nell’elaborazione giurisprudenziale e un articolo sul tema “Rassegne stampa e diritto d’autore”. I giornalisti dunque non devono temere di far valere i loro dritti quando a seguirli ci sono professionisti del calibro dell’Avvocato Lucio Giacomardo.


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

11

ANTONIO BOTTA

Il Vescovo Lucio Lemmo a Casoria in occasione della festa di S. Mauro

“CORAGGIO, DIO CI E’ VICINO”

“La santità non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel lasciare agire Dio”: è ciò che ha testimoniato San Mauro nella sua fulgida vita terrena, il quale, come ha affermato Don Mauro Zurro, Preposito curato della Basilica dedicata al Santo Protettore di Casoria, “attraverso un’obbedienza pronta e pacificante, una vita interiore intensa, un’ardente azione apostolica, servì totalmente Dio, e divenne testimone autentico del Signore per i suoi monaci e per tutti i cristiani.” I Casoriani devoti al Santo, dal 6 al 14 Gennaio scorsi, si sono preparati alla festa dedicata al discepolo di San Benedetto partecipando a vari eventi e riti religiosi ( celebrazioni eucaristiche, processioni, vespri solenni, benedizione dei cavalli, bacio delle Reliquie, concerto musicale, donazione dell’olio che alimenterà la Lampada votiva.. ), nei quali hanno vissuto momenti di intensa spiritualità. Quindi, un’opportunità non solo per rendere vive certe tradizioni su cui si fonda una comunità civile, ma soprattutto per potenziare la fede sull’esempio di S. Mauro, così da sentirsi membri di una comunità ecclesiale che percorre il cammino di santità nella preghiera, nel servizio, nell’ adesione al progetto d’amore, di pace e di giustizia di Cristo. E proprio nella solenne celebrazione eucaristica dello scorso 15 Gennaio, presieduta dal Vicario generale e Vescovo ausiliare, Mons Lucio Lemmo, ciascun fedele si è sentito parte viva della Chiesa locale, in piena comunione con il Protettore della Città. Nel salutare Sua Eccellenza e le Autorità civili, militari e i Canonici della Collegiata presenti alla cerimonia religiosa, Don Mauro Zurro ha sottolineato che l’occasione della festa del Santo Patrono è uno stimolo forte di crescita spirituale e di conversione. L’ha puntualizzato anche il Celebrante durante l’omelia: solo se c’è il festeggiato, ossia Cristo, i festeggiamenti hanno senso e acquistano valore. “San Mauro” - ha proseguito il Vescovo – “ha reso gloria a Dio mostrando al Signore grande umiltà e obbedienza, la quale, non è passiva sottomissione, ma richiama capacità di

ascolto, intesa quale atto di intelligenza che apre la mente e il cuore alle novità e alle diversità”. Da qui, la sollecitazione del Prelato a praticare “l’arte dell’ascolto” in ogni contesto per capirsi, condividere, immedesimarsi nei problemi altrui: è così che si diventa maturi, uomini e donne aperti al dialogo; è questo il modo che rende i rappresentanti delle istituzioni, i coniugi, i genitori, gli educatori persone “autorevoli” . Va evitata “la stupida superbia con un confronto onesto e sincero”. Prendendo spunto dalla pagina del Vangelo proclamata durante la liturgia della Parola, Lemmo ha esortato i fedeli a non lasciare invadere il proprio cuore da sentimenti di scoraggiamento e di incredulità; Pietro stava raggiungendo il Signore sulla barca camminando sulle acque e, nel momento in cui temette di affondare, dubitò di Lui: “oggi il dubbio serpeggia in ogni rapporto, perché si è persa la fiducia in Dio e negli altri, soprattutto quando la malattia e la sofferenza segnano la nostra vita; ma il Signore ci è vicino sempre e ci sostiene, come sostenne e infuse fiducia in Pietro: coraggio, allora! Sappiate riconoscere Dio anche e soprattutto nelle tempeste che scoppiano nel vostro percorso esistenziale. Sia questa festa un’opportunità per rafforzare la vostra fiducia in Lui. Ciò è possibile se si ritorna alla vita buona e santa del Vangelo.” Il Vescovo ha concluso l’omelia con un richiamo a S. Paolo, evidenziando che proprio nella debolezza, nella fragilità l’Apostolo delle genti riconobbe la potenza del Signore, liberandoci dal peccato con la Sua passione e morte. La liturgia, raccolta, sentita, solenne, è stata animata dal coro delle suore catechiste del Sacro Cuore. I festeggiamenti si concluderanno Domenica 22, ottava di San Mauro con i Vespri solenni e la Processione della Statua del Santo Protettore di Casoria per le seguenti vie: S. Croce, Piazza Cirillo, Santa Croce e rientro in Basilica, dove sarà celebrata la Messa con successiva Benedizione finale e bacio delle Reliquie.


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

12 ROSA BERTENNI

Aruta: “Chi ama il calcio vuole viverlo da protagonista”

Ex arbitro, attuale osservatore arbitrale e giornalista, Giovanni Aruta racconta a noi di Casoria Due la sua carriera legata alla sua più grande passione: il calcio. Tra i vari ruoli che avrebbe potuto ricoprire in questo ambito, come mai proprio la scelta dell’arbitro? “Chi ama il calcio vuole viverlo da protagonista. Evidentemente ero scarso coi piedi, ed ho deciso di giocare in un altro modo. Scherzi a parte (ma qualcosa di vero c’è), per decidere di essere arbitro devi avere un forte senso di giustizia, ed un pizzico di sano masochismo. Di vero c’è che si inizia per curiosità. Poi scopri che la cosa ti piace, e vai avanti fino a 50 anni”. Qual è, secondo lei, la scelta più difficile che un arbitro deve prendere? “Espellere un giocatore. Credo sia umiliante per un calciatore essere costretto a lasciare il campo mettendo in difficoltà i compagni. Mi compenetravo molto in lui. Avevo meno problemi a fischiare un rigore, anche dubbio. Fischiavo

istintivamente quello che vedevo, senza pormi problemi. Espellere qualcuno era diverso”. In un ruolo difficile e importante come questo, l’arbitro è costretto a prendere decisioni immediate riguardo le azioni che avvengono sul campo, le è mai capitato di essere indeciso su quale decisione prendere in una determinata circostanza? Come si agisce in questi casi?

BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

“Si va per istinto. A volte il fallo non lo vedi, ma lo intuisci. Altre volte sei posizionato male e davvero non riesci a vedere. Io seguivo molto il mio istinto. Poi mi avevano insegnato a dimenticare subito la decisione presa. Non mi sono mai preoccupato di aver sbagliato. E quando prendevo una decisione di cui non ero certo, resettavo. Facevo in modo che se all’azione successiva ci fosse un’altra situazione complicata potessi farmi condizionare dalla voglia di compensare. Penso ovviamente di aver fatto molti errori, ma mai per compensarne uno fatto in precedenza. Almeno a livello conscio, ovvio”. Essendo lei anche un giornalista, ha mai pensato di scrivere magari un libro, raccontando ovviamente del calcio e unendo quindi le due passioni? “Magari tra qualche anno. Quando sarà giunto il tempo di fare un bilancio. Per adesso solo giornalista e sono arbitro al tempo stesso (faccio l’osservatore). E’ presto per una cosa del genere”.

A cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

Over 65: per invecchiare bene importante la prima colazione

Secondo Silvia Migliaccio, docente dell’Università Foro Italico di Roma, per gli over 65 il segreto per non invecchiare è una buona prima colazione. Lo ha affermato in occasione della ricerca ‘Un ritratto dei nuovi senior: generazioni a confronto’ (Osservatorio Senior 2016). Ben vengano quindi, sulla tavola la mattina, latte, yogurt, spremute o frullati di frutta fresca per reidratare l’organismo dopo il digiuno notturno e poi biscotti, pane e fette biscottate perché i carboidrati devono costituire circa il 70% dell’apporto energetico. Tre i menu consigliati dall’esperta, si annoverano quelli del nonno a tempo pieno, del pensionato sportivo e quello del più casalingo. Per il senior che svolge un’intensa attività sportiva il menu potrà prevedere 200 g di latte intero o uno yogurt anche alla frutta, da 125g; orzo o caffè a piacere; un cucchiaino di zucchero; 40g di pane o 4 fette biscottate con 2 cucchiaini di marmellata o miele o di crema di nocciole; una mela o una pera. Di tanto in tanto il pane con la marmellata può essere sostituito da un plum-cake, per un totale di circa 400 calorie. Per il nonno a tempo pieno o comunque sempre in movimento tra interessi e passioni, la colazione tipo è composta da 150g di latte intero o parzialmente scremato o yogurt anche alla frutta da 125 g; orzo o caffè a piacere; un cucchiaino di zucchero; 3 biscotti secchi o 30 g di cereali da prima colazione; una mela o una pera, per un totale di circa 300 calorie. Per il senior casalingo e sedentario, infine, l’esperta consiglia 150 g di latte parzialmente scremato o uno yogurt anche alla

frutta da 125 g (con latte parzialmente scremato); orzo o caffè a piacere; un cucchiaino di zucchero; 2 fette biscottate con un cucchiaino di marmellata o di miele o di crema di nocciole; un kiwi o un mandarino, per un totale di circa 250 calorie circa. Ricordiamo per la prima colazione rappresenta il pasto principale della nostra alimentazione; non deve mai essere saltata e deve essere abbondante e ricca di cereali integrali e frutta. Si può optare sporadicamente anche per una colazione salata, del pane tostato integrale con del formaggio spalmabile o ricotta o un paio di fette di prosciutto crudo DOP o per un pancake con farine alternative (ad esempio farina di mandorle o di cocco).


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

13 Psicologo - Psicoterapeuta Relazionale

LETIZIA SERVILLO

Programma S.A.L.U.T.E.

I SEI passi per raggiungere i buoni propositi 2017 senza più rimandare! Allora avete stilato la lista dei buoni propositi 2017? Le feste ormai sono alle spalle, nuovo anno, nuova vita. Ma è davvero così? La maggior parte delle persone che si prefigge buoni propositi, verso giugno inevitabilmente li rimanda a settembre, ma perché? Ecco i sei passi della S.A.L.U.T.E. che vi aiuteranno nella riuscita. S-FORZARSI di cambiare, ossia rinforzare la nostra RESISTENZA allo sforzo mentale e fisico verso la realizzazione del nostro obiettivo. Per raggiungere i propri obiettivi e realizzare i propri desideri occorre spirito di sacrificio, volontà, impegno, dedizione, determinazione e molta pazienza. “Lo faccio domani...”, “Sto troppo male per fare quella cosa...”, “oggi sono stanco...”, “Solo cinque minuti su Facebook e poi la faccio...”: sono solo alcune delle scuse che ci ripetiamo ogni volta che dobbiamo iniziare qualcosa che ci porta a cambiare stili e abitudini. Una sana alimentazione inizia sempre domani e un buon proposito dopodomani: ma sforzarsi di cambiare implica vivere oggi! A-CCETTARSI, AMARSI, A-UTOSTIMA: “Solo quando mi accetto come sono, posso cambiare […]”(Rogers, 1961). Sono le tre A indispensabili per dare VALORE al nostro Sé. Tutti vogliamo essere accettati, amati e stimati! Ma quanto accettiamo, amiamo, stimiamo noi stessi? Quanto meno ci accettiamo, ci amiamo, ci stimiamo, tanto più perdiamo VALORE ai nostri occhi e a quelli degli altri. Rischiamo di passare da un obiettivo all’altro, senza mai realizzarne alcuno. “Sono grasso, sono basso,

sono stupido, sono piccolo e nero ….” – sono solo alcuni dei giudizi che ogni giorno formuliamo su noi stessi o su gli altri, pensieri ai quali ci aggrappiamo e che ci tolgono energia vitale indispensabile per iniziare un nuovo cammino. Molto spesso non ci riusciamo, perché abbiamo immagazzinato negli anni un bel po’ di pensieri e non sappiamo fare altro, occorre dunque A-ffidarsi a professionisti. L-EGGEREZZA: “la leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore (Calvino)”. Per raggiungere i nostri propositi, occorre liberarsi dalle zavorre, da tutto ciò che ci appesantisce (compresi i kili di più): alleggerire il nostro

passo, ci permette di distribuire al meglio la nostra energia per coadiuvarla verso nuove opportunità. Riscoprirsi leggeri, comporta anche scoprirsi fragili, vulnerabili, imperfetti, spogliarsi dal peso delle aspettative, delle illusioni, che ci schiacciano impedendoci di volare. Diventare sempre più consapevoli delle proprie possibilità, approfondendo la conoscenza del proprio Sé e volare là dove tutto diventa possibile e ogni scelta azione responsabile. U-TILITA’. Tutto ciò che decidiamo di fare in questo 2017, dovrà produrre utile in termini di PIL (Prodotto Interno Lordo), inteso quale raggiungimento di uno stato di ben-essere interiore,

migliorando così la propria qualità di vita. Chiediamoci è davvero utile questo comportamento messo in atto? Mi fa stare bene? Molto spesso tra la consapevolezza di un comportamento di mal-essere e il fare qualcosa per modificarlo ci sono diverse variabili interferenti: la pigrizia, la noia, l’impotenza, lo spavento che nulla possa essere modificato, la paura del cambiamento. In questo caso occorre uno sforzo maggiore, che a volte proprio per le difficoltà che si incontrano in questi incastri, viene ricercato giustamente in una figura professionale. T-EMPO. Ogni proposito per produrre risultati, necessita di tempo: ciò che solitamente invece facciamo è di accantonare le nostre buone intenzioni non appena non ci danno subito i risultati sperati. Vogliamo tutto e subito, massimo risultato con il minimo sforzo. E-SSERCI. La presenza a sé, prestare la giusta concentrazione alla realizzazione dei nostri buoni propositi è un passo fondamentale. Vivere la vita pienamente, realizzandosi, comporta vivere nel tempo presente, essere nel qui ed ora, senza farsi teletrasportare in un tempo che non c’è più o che verrà. Questo può ridurre molte angosce, ansie legate al passato e al presente, rinforzando la capacità di aspettare passo dopo passo la realizzazione del nostro 2017! Allora che aspettate? Il programma S.A.L.U.T.E richiede una grande dose di coraggio per mettersi in gioco! Per approfondimenti o informazioni è possibile scrivere a psicologa@letiziaservillo. it o visitare il sito www.letiziaservillo.it


14

DOMENICA 22 GENNAIO 2017

Bluetooth

S.S. 87 KM 8.800 - ADIAC. P. CO COMM. I PINI - CASORIA (NA) TEL 0817585428 - WWW.CERBONEMOTO.IT - WWW.MOTOQUAD.IT


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

15

GIORGIO BORRELLI

Condominio: la responsabilità dei proprietari di animali domestici

Un tema di particolare interesse che desta sempre attenzione negli ultimi tempi riguarda gli animali da compagnia. Essi, pur essendo tutelati da leggi chiare, impongono ai loro proprietari il rispetto di norme ben precise per una corretta e civile convivenza all’interno dei condomini. Recentemente una pronuncia del Tribunale del riesame di Trieste, ha disposto addirittura il sequestro preventivo dei cani di una condomina che è stata indagata per i reati di “getto pericoloso di cose e disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”. Tali reati sono previsti e puniti, rispettivamente, dagli art. 674 e 659 Cp. In pratica, viene contestata alla condomina in questione, l’immissione di rumori molesti e di cattivi odori nel condominio, originati dai tre cani detenuti nel cortile che, da svariati anni, è stato lasciato dalla indagata in pessime condizioni igieniche. Pertanto, a seguito della denuncia di alcuni condòmini, ed acquisiti preventivamente i rilievi da parte delle Autorità Sanitarie, il Tribunale ha ritenuto che i predetti cani potessero essere considerati come “cosa pertinente al reato”, ritenendo, dunque, che tali animali avrebbero potuto dare occasione all’indagata/condomina di reiterare le condotte delittuose e, dunque, ne ha disposto il sequestro preventivo. Nel caso di specie si è pronunciata successivamente la Corte di Cassazione che, con la sentenza n. 54531, pubblicata il 22 dicembre 2016, ha successivamente affermato: “gli animali sono considerati “cose”, assimilabili - secondo i principi civilistici - alla res, anche ai fini della legge processuale, e, pertanto, ricorrendone i presupposti, possono costituire oggetto di sequestro

preventivo (a tal proposito si confronti la pronuncia emessa dalla Sezione 2, n. 18749 del 05/02/2013 e depositata il 29/04/2013; nonchè la pronuncia della Sezione 5, n. 231 del 11/10/2011 e depositata il 10/01/2012)”. Invero, l’art. 544 sexies del codice penale, secondo la Cassazione, “costituisce una conferma normativa recente che gli animali possono essere soggetti a confisca (...) e, quindi, a sequestro preventivo”. Inoltre, va precisato che l’art. 659 del Codice Penale impone ai proprietari degli animali domestici, di impedirne lo strepito, cosicché non può essere invocato dai padroni stessi il cd. “istinto insopprimibile” del cane al fine di sostenere l’insussistenza del reato. In analoghe pronunce, la Corte di Cassazione, richiamando al dettato normativo dell’art. 674 codice penale, ha affermato il principio secondo cui il proprietario di un animale domestico che non provvede all’adeguata pulizia dei recinti in cui custodisce i propri cani e del cortile circostante, mantenendovi a lungo i rifiuti prodotti dagli animali stessi, generando così esalazioni, tali da arrecare molestie ai condòmini confinanti, configura l’ipotesi contemplata dall’art. 844 del codice civile, allorquando tali molestie: “superino il limite della normale tollerabilità” (A tal proposito si richiama alla pronuncia della Suprema Corte, Sezione 3, n. 45230 del 03/07/2014 e depositata il 03/11/2014). In conclusione, dunque, la Corte di Cassazione afferma che: “il sequestro preventivo cani è legittimo: si tratta di cose pertinenti ai reati contestati la cui disponibilità da parte dell’indagata può protrarre la loro consumazione”. (Fonte: www.condominioweb.comarticolo del 27/12/2016 – avv. Accoti P.)


16

DOMENICA 22 GENNAIO 2017

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Grande successo di pubblico per la mostra “Wonders” di Berta Jayo al museo CAM di Casoria. L’evento si svolge in contemporanea alla Casas del Águila y La Parra a Santillana del Mar, alla Galleria Alonso Vidal a Barcellona, all’EFTI Centro Internacional de Fotografía y Cine a Madrid, e all’Arts Connection Foundation a Miami. L’artista spagnola sconcerta attraverso immagini da cartolina, paesaggi iconici da cui fa scomparire i simboli istituzionali. Calamite da frigorifero, ricordi di viaggi da Londra, da Pisa o da Parigi appaiono prive della famosa Torre obligua, del Big Ben o della Torre Eiffel. Tale cortocircuito è un invito alla riflessione, la rimozione dei monumenti è provocatoriamente la negazione e l’accettazione del valore di un immaginario comune. La mostra è visitabile fino al 22 gennaio presso il museo CAM.


DOMENICA 22 GENNAIO 2017 GIUSEPPE NAPPA

17

Intervista alla cantante e attrice Thayla Orefice

Thayla Orefice, cantante e attrice, inizia la sua carriera artistica da giovanissima con grande talento, grande grinta, porta avanti il suo percorso artistico e in questo periodo sta accumulando tante soddisfazioni e tanti consensi per un percorso sempre più brillante. Ecco alcune domande effettuate alla cantante e attrice: Come e quando inizia la tua carriera artistica? Avevo 14 anni e ho iniziato a fare i primi concorsi di bellezza; “Miss Muretto” in Campania è stato in assoluto il primo palco dove ho iniziato ad esibirmi ( se non contiamo le primissime esibizioni casalinghe da che avevo due anni circa), mi facevano cantare e così che ho approfondito questa passione. E di conseguenza cominciai a fare le prime serate di piano bar. Quindi direi che sono circa 18 anni che canto. Però in questi diciotto anni ho collezionato tante esperienze quella più importante è l’accademia d’arte drammatica del Teatro Bellini dove mi sono diplomata come attrice . Cosa stai preparando in questo periodo? Il 2016 è stato un anno ricco di nuove esperienze ci tengo a ricordare l’onore che ho avuto a lavorare con Lello Arena e i bravissimi attori comici di “Made in Sud”, in “Fatti Unici”. Mentre il 2017 è partito molto bene, a febbraio debuttiamo con Antonio Ottaiano e la sua compagnia in un nuovo spettacolo dal titolo “DAL RE A ME” con mini tour toccando anche qualche città italiana . Qual è il tuo sogno nel cassetto? Essendo un attrice il mio sogno sarebbe quello di avere un ruolo che mi dia l’opportunità di dimostrare il mio talento, fatto di passione e sacrifici. Un consiglio che dai ai giovani che vogliono intraprendere il magico mondo dello spettacolo? Non credo di cadere nella banalità se dico che la cosa importante è studiare innanzitutto, poi coltivare un sentimento che si chiama “ammirazione” verso gli artisti che ci sono e da loro imparare il meglio. Thayla Orefice si sente più cantante oppure più attrice ? Il mio insegnate di recitazione Livio Galassi, un pomeriggio che passai insieme a delle mie colleghe a trovarlo mentre faceva lezione alla nuova classe in accademia, disse ai suoi nuovi allievi quando entrammo a salutarlo: Vedete queste ragazze, si vede lontano un chilometro che fanno le attrici. E io ho pensato che avevo vinto perchè essere attrice è uno status, come un neo sulla faccia che tutti possono vedere. Insomma non si tratta di sentire una cosa più di un’altra recitare, cantare fanno parte di me stessa, io sono anche queste due cose.


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

18 Emilia Sensale

Gianfranco Coppola: “Internet ha tolto il fattore curiosità che è essenziale nel mestiere del giornalista” NAPOLI – C’è chi è giornalista fin dalla tenera età, lì tra i banchi di scuola dove il morbo, come lo chiama lui stesso, del diventare un cronista penna alla mano e gavetta rigorosamente per strada, tra la gente, lì dove le notizie devono essere trovate in maniera diretta, è nato e si è sviluppato, formando quella passione e quell’entusiasmo che lo ha portato fin nel piccolo schermo. Gianfranco Coppola, giornalista TGR Campania, ha iniziato da piccolo a scrivere articoli e non si è più fermato. Cosa è per Lei il giornalismo? “Se volessi dare una frase scontata, direi che è la mia vita. È il lavoro che ho sempre desiderato fare e lo faccio ancora con passione, a distanza di trentacinque anni”. Come ha iniziato? “Fu formativa una maestra delle scuole elementari, parliamo del lontano 1967, chiese di fare un giornalino di classe. Per le scuole rigide di quel tempo era un’idea innovativa, quasi impensabile. In quarta elementare io mi districavo abbastanza bene, scrivevo benino, ebbi questo ruolo di coordinatore e da quel momento forse mi è entrato questo morbo in testa perché non ho nessun parente giornalista”. E la Sua gavetta successivamente invece? “Da ragazzo, avevo ancora 16 anni, mi presentai a una radio privata per un programma dove non parlavo di calcio ma di altri sport, trovai terreno fertile perché tutti volevano interessarsi al calcio e io proponevo qualcosa di nuovo”. Ha consigli da dare a giovani, uomini e donne, che vorrebbero diventare giornalisti? “L’unico consiglio è che bisogna rendersi conto che questo è un lavoro di

passione, di sacrificio. Si può essere richiamati all’improvviso anche nel giorno in cui si è di festa, è un lavoro che ti assorbe molto. Bisogna lavorare molto, bisogna stare per strada, bisogna andare a caccia di notizie. Chiedere, chiedere, chiedere. È un lavoro che non si può fare senza curiosità. È un lavoro che la tecnologia ha molto impoverito nell’aspetto principale, vale a dire nella ricerca delle fonti, nella ricerca delle notizie”. Computer, internet e la tecnologia in generale dunque secondo Lei ci hanno aiutato molto nel mestiere ma al tempo stesso hanno rovinato un po’ il mestiere… “Basta cliccare un nome e un cognome su un motore di ricerca per sapere molte cose di una persona, ma sono cose trovate lì e scritte da altri e non si sa se sono veritiere mentre bisogna toccare con mano fatti e persone. Un’intervista viene sempre meglio quando tu hai un contatto diretto con la persona. Oggi potremmo scrivere da Casoria, da Na-

poli, da ogni posto della Campania in merito alla crisi di Timor Est o nel Sudan, ma lo scriviamo attingendo da un motore di ricerca ma senza carpire e toccare con mano le difficoltà dei popoli o dei personaggi coinvolti. Internet ha tolto il fattore curiosità che è essenziale nel mestiere del giornalista, soprattutto non si cercano più le notizie e non si verificano più le fonti che è un altro aspetto principale. Purtroppo, molti colleghi oggi non fanno tutto questo e tutto ciò che viene vomitato da internet è considerato certezza assoluta e questo è un grave errore. Oggi i giornalisti sono seduti, non camminano per strada, fanno il giro del mondo dalla propria postazione al PC”. Uno dei problemi del mestiere del giornalista in Campania è la scarsità del lavoro… “Sicuramente la situazione occupazione è molto, molto difficile, la tecnologia come in altri settori ha tolto forza lavoro. Un tempo, per chiudere un giornale di carta stampata con quarantasei, quarantotto pagine ci volevano circa cento, centoventi giornalisti, oggi con la tecnologia super rapida che c’è ne bastano quaranta”. Parentesi sportiva. Cosa ne pensa del Calcio Napoli? “Il calcio è un’impresa, come tale il Calcio Napoli va inquadrato, anche se dispiace che abbia venduto i migliori giocatori che aveva in organico come Lavezzi, Cavani e Higuain. C’è da dire che la società si è attrezzata per un futuro promettente e oggi nella rosa del Napoli giocano spesso tra gli undici titolari calciatori giovani, nati dagli anni Novanta in su, quindi molto giovani e questo è un aspetto molto interessante, molto positivo”.

PER LA TUA PUBBLICITA CHIAMA IL 3384356954 - 3404820171


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

19

CIRO TROISE

La Serie A così non regge, urge la riforma dei campionati

Per sette squadre, che oscillano tra la zona a ridosso della lotta Europa League e i bassifondi della classifica, il campionato non può dare grandi motivazioni e ciò falsa la competizione Il Napoli conquista la terza vittoria consecutiva tra campionato e Coppa Italia, il dodicesimo risultato utile consecutivo per la squadra di Sarri che non perde dalla sfida contro la Juventus del 29 Ottobre scorso. Questi numeri dovrebbero far volare gli azzurri che, invece, sono aggrappati al terzo posto con la possibilità che il Milan, battendo Torino e Bologna, possa scavalcarli ma in mezzo c’è lo scontro diretto di sabato sera a San Siro. C’è un divario incredibile tra la media punti delle squadre che guidano la classifica rispetto a quelle che lottano per la salvezza. La Serie A ha perso l’elevato tasso d’imprevedibilità, il suo tratto distintivo, l’elemento di maggiore appeal, ciò che la rendeva diversa da altri campionati che, invece, sono in crescita anche su quest’aspetto. “In Liga vincono sempre le stesse, in Italia ogni partita è una battaglia, le grandi possono perdere su qualsiasi campo”, questa definizione era tra le più condivise tra gli appassionati del mon-

VIALE RISORGIMENTO, 6 80026 CASORIA (NA)

do del pallone. Una classifica, che dopo venti giornate presenta trentuno punti di distacco tra la zona Champions e quella salvezza, ridimensiona fortemente l’immagine di campionato imprevedibile ed equilibrato che ha accompagnato la storia della serie A. Negli ultimi ventisei anni, dallo scudetto doriano del ’91 ad oggi, il tricolore è stato affare di Milan, Inter e Juventus, con le parentesi Lazio e Roma nelle stagioni 99-2000 e 2000-01. L’equilibrio e il fattore sorpresa nella vittoria del titolo è già scomparso da tempo, come certifica il dominio bianconero degli ultimi cinque anni, se diventa prevedibile anche l’esito della giornata di campionato allora la possibilità d’incrementare la vendita all’estero del campionato di serie A è messa veramente sotto attacco. Tavecchio presentò come priorità del suo mandato la riforma dei campionati ma di quella promessa al momento non c’è traccia. Il calcio italiano deve fare una scelta, o si procede alla riduzione del numero di squadre in serie A almeno a 18 squadre portando magari anche la B da 22 a 20 realtà oppure alla redistribuzione dei proventi dei diritti televisivi in modo più equo. Il divario economico che intercorre tra le grandi e le realtà in

lotta per evitare la retrocessione ha generato una situazione insostenibile, un campionato che ad inizio del girone di ritorno presenta già dei verdetti difficilmente sovvertibili. L’Empoli ha un vantaggio di otto e nove punti su Crotone, Palermo e Pescara, un distacco considerevole ma ciò che preoccupa di più in merito alla regolarità del campionato è rappresentato dalle scarse motivazioni della fascia di squadre che oscillano tra la lotta per l’accesso all’Europa League e quella per evitare la retrocessione in serie B, pericolo ammortizzato a livello finanziario dal paracadute predisposto dalla Lega. Tante altre ipotesi andrebbero studiate e discusse in modo urgente: l’inserimento del meccanismo dei play-off e play-out, un sistema di premialità più incentivante per il raggiungimento della posizione in campionato, il raggiungimento dei risultati in ogni partita come avviene nelle competizioni Uefa. Cagliari, Udinese, Chievo, Sampdoria, Genoa, Bologna e Sassuolo hanno poco da chiedere a questo torneo e c’è bisogno di un altissimo livello di vigilanza per fare in modo che la lotta per altri obiettivi non sia falsata dal deficit di motivazioni che affligge queste realtà.

STAMPA OFFSET - DEPLIANTISTICA MANIFESTI - EDITORIA GRAFICA COMPUTERIZZATA STAMPA DIGITALE - VOLANTINI

info@printinghousesrl.it


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

20

ERRATA CORRIGE

In merito all’intervista al prof. Valter De Bartolomeis, Dirigente scolastico dell’I. C. F. Palizzi, pubblicata su Casoria due del 25 /12 scorso, sulla questione della “chiamata diretta”, oggetto dell’ultima domanda, il Professore puntualizza quanto segue: “E’ possibile che qualcuno possa temere favoritismi, ma tenga presente che noi dirigenti saremo valutati, obbligati, quindi, a rendicontare ogni nostro atto”. Ringraziando tantissimo per l’attenzione e, soprattutto, per lo splendido articolo, porgo cordialissimi saluti al Direttore Nando Troise e all’insegnante Antonio Botta.

PER LA TUA PUBBLICITA CHIAMA IL 3384356954 - 3404820171


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

21

Marica De Martino Ci troviamo presso a poco nel 1800 quando prese forma quella che è l’arte della fotografia. L’invenzione è convenzionalmente attribuita a Joseph Niépce. Al tempo ci furono molti studi e molte prove per fare in modo che si potesse prendere un momento e farlo rimanere tale, bloccandolo. Attualmente fotografare un momento o una persona è un gesto così semplice e automatico. Molto spesso siamo soliti fare i cosiddetti “selfie” o anche immortaliamo tutto quello che ci colpisce ignari di tutti i tentativi dei nostri antenati, i quali, hanno provato e riprovato a scattare quello che per noi è una semplice fotografia. Siamo sempre più perfezionisti e pretendiamo che la foto si veda in maniera sempre più peculiare e nitida, negli anni antecedenti se “questo momento bloccato” si vedeva era già un grande traguardo. Prima la foto una volta scattata si poteva rivedere solo dopo la stampa, il mio papà me lo ripete sempre, perché una volta c’erano i rullini fotografici; ora invece possiamo riguardare la foto facendo un semplice click. C’è stato un grandissimo cambiamento tecnologico. Quest’arte è stata coltivata da tantissime persone che l’hanno praticata sviluppando il loro talento. Uno di questi talenti è Gino Marzano, un fotografo che gentilmente ci ha concesso un’intervista sulla sua vita e attività esplicando i suoi pensieri.

Com’è iniziata questa professione? E’ iniziata un po’ per hobby e poi è diventata una scelta di vita. La pratico da più di 20 anni e il tutto è nato facendo il collaboratore per poter guadagnare autonomamente per uscire con gli amici ed è così che successivamente è diventata una professione. Quando ha capito e cosa lo ha spinto a inseguire la strada della fotografia? Facendo il collaboratore è diventata una cosa estetica e mi accontentavo di quel poco, ma poi pian piano ci sono state delle soddisfazioni personali ed inoltre il piacere di praticare la fotografia e fermare momenti. Ci sono stati scatti che gli sono piaciuti particolarmente? Ce li può descrivere? Due in particolare. Facendo un servizio fotografico ad una coppia di giovani, una coppia di persone anziane si baciarono forse per emularmi ed io immortalai quel preciso istante, un’altra è una signora affacciata dalla finestra, in un posto di montagna, che guardava con grande amore il marito che tagliava la legna. Ha frequentato qualche scuola? Non esattamente ma ho seguito molti corsi di aggiornamento, workshop e meeting. Una considerazione sulla fotografia È la cosa più bella, l’unica cosa che può fermare il momento, è il vero ricordo, poiché il vero ricordo secondo me non è la mente ma la foto perché costituisce un ricordo materiale.

Gino Marzano: “La fotografia come ricordo materiale”

NUOVO LAYOUT GRAFICO VISITA IL NOSTRO SITO

www.casoriadue.it

ROMANAUTO di Antonio Romano

CENTRO O T U A I B M A RIC

www.autoricambi-romanauto.it

Via Duca D’Aosta, 25 A/B - 80026 CASORIA (NA) Tel. 081.540.26.71 - Fax 081.235.22.85


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

22

Perché perdersi il piacere di ascoltare bene

e senza problemi?

Una lieve perdita uditiva può progressivamente danneggiare la vita sociale, e diventare un serio problema che rischia di rendere estranei all'ambiente circostante.

Perché perdersi il piacere di un ascolto semplice e naturale? Acustica Valente by Acustica Campana offre la possibilità di controllare l’udito gratuitamente!

I NOSTRI SERVIZI: Prova gratuita degli apparecchi acustici

Possibilità di pagamento a tasso Ø

Possibilità di convenzioni ASL e INAIL (fornitore riconosciuto e convenzionato)

Carta fedeltà che le permetterà di usufruire di numerosi vantaggi

Revisione gratuita degli apparecchi acustici (qualsiasi marca o modello)

Fornitura di batterie per tutti i modelli

SIAMO PRESENTI A:

Casoria Via G. D’Anna, 18/B

Chiami e prenoti il suo appuntamento!

Tel. 081.757.31.81


DOMENICA 22 GENNAIO 2017

23

Voglio regalarti stelle di carta Ti ho sentito fibra del destino nell’anelare di dolci pensieri, nell’assenza banale del respiro quando morì la mia indifferenza. Sembravi un comodo posticino ove lasciare l’insoluto ieri promettendo nel domani sospiro di piacere, non più sofferenza. Voglio regalarti stelle di carta da bruciare negli indumenti stanchi di ricordi, sguardi, giorni sanguigni, scoprir passione che paura scarta mentre mi stringi con le mani i fianchi e mente e cuor sono fragili scrigni. Emilia Sensale LICEO STATALE “M.K.Gandhi” Via A. Moro Casoria (NA) Ambito 18- c.m. NAIS02900R

e-mail: nais02900r@istruzione.it

Tel/Fax 081.7375850 – FAX 081.7375850 C.F. 93025750634 – c/c post. N.34856047

sito web: www.liceogandhi.gov.it

IN OCCASIONE DELLE ISCRIZIONI ALL’ANNO SCOLASTICO 2017/18 OGNI SABATO DALLE ORE 9,00 ALLE ORE 12,00 NELLA SEDE CENTRALE DI VIA ALDO MORO E NELLA SEDE DI VIA TORRENTE IL PERSONALE SARÀ A DISPOSIZIONE DI GENITORI E ALUNNI PER FORNIRE TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALL’OFFERTA FORMATIVA DEL LICEO

Editore CASORIA DUE s.a.s Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000 Direttore Responsabile:

Ferdinando Troise Stampa:

PRINTING HOUSE CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 19 gennaio 2017

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) email: casoriadue@libero.it


24

DOMENICA 22 GENNAIO 2017


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.