DOMENICA 8 APRILE 2018
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Settimanale di Informazione
ANNO XVIII - N° 14 - DOMENICA 8 APRILE 2018
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26/03/18 20:05
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NANDO TROISE
Le interviste a Modo mio (a tradimento)
Continuiamo con la nostra inchiesta sull’idea della politica casoriana di cambiare il Comandante della Polizia Locale con il pubblicato avviso di mobilità esterna. Chiedo ad un Luogotenente della P.L. di Casoria in pensione. Con enorme ritardo da parte mia leggo sul sito istituzionale del Comune di Casoria un avviso di mobilità esterna per Dirigente / Comandante della Polizia Locale e del Settore “Sicurezza e Mobilità”. Perché? “E’ un atto dovuto anche per volontà politica ma comunque era scontato che prima o poi arrivasse un comandante. Le domande sono tre fra le quali quella di Pino Napolitano; poi sembra ci siano una di Civitavecchia, una del Lazio e sembra anche di Visone”. VIDEOSORVEGLIANZA
C’è un accordo tra il Comune di Casoria e Fastweb relativo all’installazione di 45 telecamere sul territorio di Casoria e di Arpino entro il 2018 e di altre 50 nel biennio 2019/2020. Operazione, questa, portata avanti dalla giovane Assessore agli Affari Generali, avv. Stella Cassettino. RIMPASTO IN GIUNTA MUNICIPALE
Sarebbe cosa buona e giusta. Il Sindaco ci sta pensando. A noi è una Idea che piace moltissimo. Cambiare le deleghe e non certo gli Assessori, i quali, tutti, hanno dimostrato valore e competenza oltre al garbo, educazione e stile nell’approcciarsi con tutti. Ecco quanto Radio Fante è riuscita a percepire nei pensieri del Sindaco:
Assessorato agli Affari Generali e del Personale, Contratti e Contenzioso, Giunta e Consiglio Comunale, Gabinetto del Sindaco, Commissioni Consiliari: avv. Stella Cassettino; Assessorato alla Ragioneria, Finanze, Economato, Tributi e Patrimonio Comunale: Avv. Maria De Rosa. Assessorato agli Interventi di Polizia sul Territorio: dott. Fabio Esposito. Assessorato alla Pubblica Istruzione, Assistenza e Sicurezza Sociale, Cultura, Sport e Tempo Libero (servizi diretti alla persona): dott. Giulio Russo. Assessorato all’Ecologia, Nettezza Urbana e Ambiente: Arch. Pietro D’Anna. Assessorato ai Servizi Demografici, Toponomastica, Statistica, Elettorale e Commercio: Avv. Antonio Ricciardi. Assessorato ai Lavori Pubblici e Inquinamento: d.ssa Marianna Riccardi. Nel frattempo che il Sindaco avv. Pasquale Fuccio individui una figura di alto spessore tecnico a cui affidare l’Assessorato all’Assetto del Territorio.
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4 ANTONIO BOTTA
L’Asd Casoria Calcio è ri- Intervista a Fabio Cristarelli, esponente che è capace di mettere al uscita a realizzare il sogno servizio del collettivo ; inoldi spicco dell’Asd Casoria Calcio di militare nel campionatre, è un calciatore in pento di Eccellenza, girone A. sione e, quindi, in possesso Racconti ai lettori di Cadelle competenze peculiari soriadue, a volo di uccello, per continuare ad offrire il la scalata dei “viola” dalla suo valido apporto nel monI categoria al traguardo do del calcio professionistiraggiunto, indicando i proco. Svolge il suo ruolo con tagonisti che hanno profupassione; lo consideriamo so le migliori energie per il “pater familias”, molto offrire alla città di Casoria, apprezzato anche dallo staff dopo anni di assenza, una tecnico, dirigenziale e da squadra che ambisce ad estutta la tifoseria che lo adosere sempre più ambiziosa ra: una persona, dunque, vee competitiva. ramente eccezionale. Il nostro progetto è partito E ora parliamo dei calciaquattro anni fa. L’idea, che tori. Chi sono? Da dove all’inizio sembrava quasi provengono? Qual è comuna follia, di riportare il calplessivamente il livello teccio a Casoria dopo due de“Molto soddisfatti per i risultati conseguiti, nico della squadra? cenni di astinenza è stata mia; I calciatori provengono da dima maggiore deve essere il sostegno sono davvero orgoglioso di esverse squadre campane, che dei Casoriani e dell’Ente locale sere stato una sorta di “fondamilitano nell’attuale campiotore ideologico della rinascita nato di eccellenza; qualcuno di Casoria calcio”. Ci era stata proposta la possibilità di acqui- ha anche militato in una categoria superiore. Il livello tecnico sire un titolo di Prima categoria e l’abbiamo sfruttata coinvol- della squadra non spetta a me valutarlo, ma i risultati parlano gendo nel progetto l’attuale presidente Giovanni Palmentieri e chiaro: sicuramente una compagine di livello medio – alto e di l’ex vicepresidente Raffaele Nocera. La compagine societaria, ciò siamo particolarmente soddisfatti. che nacque nell’estate del 2104, è rimasta sempre la stessa con Nell’immediato, quali sono i prossimi impegni della squadra la sola eccezione, avvenuta all’inizio di questa stagione, deter- e, in prospettiva futura, il Direttore Carlo Cristarelli, suo minata dall’avvicendamento nel ruolo di Vice – Presidente tra fratello, si prefigge qualche meta ambiziosa? Luigi Migliore, che aveva già dato un grande sostegno nelle L’obiettivo di tutta la Società, non solo ovviamente del nostro passate stagioni, e Raffaele Nocera, che decise di lasciare dopo DG, é di coronare il sogno che ci siamo costruiti con tanti sail campionato di promozione. Il primo anno non è stato sempli- crifici e andando contro ogni pronostico: quello di disputare i ce, inizialmente abbiamo pagato l’inesperienza e le difficoltà play-off. Tutte le nostre energie e le nostre attenzioni sono rivoldovute al fatto di non avere uno stadio. Però dopo una partenza te a questo obiettivo, al resto ci penseremo dopo... difficile, a dicembre la squadra fu rinforzata e sfiorò i play-off. Anche la squadra Juniores è ben impostata sul campo: due Anche il secondo anno non cominciò sotto i migliori auspici. giovani viola, in particolare, si distinguono per le loro doti Dopo 4 Giornate eravamo penultimi. La svolta venne con l’e- tecniche, tanto da essere stati convocati per la Rappresentasonero di Gerardo Esposito e l’arrivo sulla panchina viola di tiva Campania juniores per il torneo delle Regioni. E’ così? Vincenzo La Manna. Da allora è stato un crescendo: abbiamo Io credo molto alla programmazione del settore giovanile: vinto in sequenza il campionato di Prima categoria, attraver- quest’anno la Juniores è stata seguita con attenzione e occhio di so i play-off, quello di Promozione e ora siamo nelle posizione riguardo: sono soddisfatto dei ragazzi, che rispecchiano pienadi vertice in Eccellenza. Per quanto riguarda i protagonisti di mente, nel loro modo di essere e di agire, i valori umani e sporquesta scalata, penso che non sia il caso di citarne uno in par- tivi di lealtà, serietà, responsabilità, attaccamento alla squadra, ticolare, perché se tutto ha funzionato così bene è grazie ad un che connotano la nostra società calcio. lavoro di squadra che ha coinvolto, in una sola anima, Società, Hanno concluso il loro campionato, occupando in classifica Staff Dirigenziale, Staff Tecnico, giocatori e pubblico. Già, il un’ottima posizione, a dimostrazione dell’impegno profuso. pubblico. Proprio i tifosi sono stati la nostra arma migliore ne- Sono stati guidati da un allenatore, Mister Vincenzo Nettore, e gli anni di Prima Categoria e Promozione. Anche oggi abbiamo dal suo collaboratore Luca, di cui apprezziamo le qualità umauno “zoccolo duro” che ci sostiene sempre, ma spero che Caso- ne e tecniche. ria possa affezionarsi ancora di più alla maglia viola. Motivo di orgoglio per tutta la società, come lei ha sottolineato, Ci delinei la figura di mister La Manna che sta sorprenden- è la convocazione di alcuni di essi nella Rappresentativa Camdo, a detta dei tifosi, per le motivazioni forti e la carica giusta pania juniores. che sta infondendo nei giocatori. A suo avviso, sente la squadra il “calore” della Città durante Mister La Manna è una persona a cui sono particolarmente le- le partite interne ed esterne? gato, perché fonda la sua vita su grandi valori umani e , per Ci è vicina, in modo particolare, la tifoseria “storica”, molquesto, riscuote anche la stima enorme dei calciatori per il rap- to legata alla “magica viola” del tempo che fu: ci aspettiamo porto stupendo che instaura con ciascuno di loro, improntato che siano le nuove generazioni ad apprezzarci per i risultati che a fiducia vicendevole, di ognuno valorizzando le peculiari doti, conseguiamo e per i sacrifici che lo staff dirigenziale e tecni-
ALE’, VIOLA!
DOMENICA 8 APRILE 2018 co e giocatori affrontano per offrire alla città di Casoria una squadra che sta conquistando “sul campo” meriti enormi. Mi auguro che ragazzi, giovani, adulti e famiglie possano capire anche il valore educativo del gioco calcio, inteso come palestra di vita, dove si impara a saper perdere, senza sentirsi dei perdenti, e a saper vincere senza montarsi la testa, riconoscendo sempre il valore degli avversari, che mai vanno considerati dei “nemici” A livello finanziario, come si sostiene la squadra? La Società si autofinanzia attraverso gli investimenti del CdA e il contributo degli Sponsor. All’inizio di ogni stagione elaboriamo un preventivo finanziario per la copertura di tutte le spese e devo affermare, con grande soddisfazione, che un altro motivo di orgoglio è quello di essere sempre riusciti a rispettare il nostro bilancio, mantenendo ogni impegno e senza maturare debiti con nessuno. La nostra è una gestione economica molto virtuosa, e questo è un successo che magari dall’esterno non si può comprendere abbastanza, ma è
5 forse anche più importante dei successi sul campo... Ultima domanda: l’Ente locale come vi è vicino? La struttura dello stadio è adeguata o sono necessari interventi manutentivi? Alle Amministrazioni passate e a quella attuale, a guida Fuccio, abbiamo chiesto e chiediamo che ci siano le condizioni necessarie per fare sport. Per far crescere, sul piano calcistico, il nostro progetto, occorre, in primis, migliorare il terreno di gioco dello stadio S. Mauro, da realizzare in erba sintetica; inoltre urge una copertura, anche parziale, della tribuna dello stadio S. Mauro: è brutto, in una giornata di pioggia, vedere soprattutto persone anziane bagnarsi, non avendo dove ripararsi. Auspichiamo che una possibile soluzione futura possa essere quella di una concessione offerta dall’Ente locale, naturalmente a determinate e rigorose condizioni da rispettare, per far sì che un bene pubblico, quale lo stadio S. Mauro, possa essere fruito dalla collettività.
RITA GIAQUINTO “Un ulivo per un sogno” è una iniziativa realizzata dagli studenti dell’Istituto Comprensivo Sauro-Errico-Pascoli di Secondigliano per ricordare le vittime innocenti che, nella storia più recente della nostra città, sono morte per mano della criminalità organizzata. La manifestazione sì è inizialmente svolta nell’auditorium della scuola dove gli studenti hanno avuto modo di conoscere i familiari delle vittime, di mostrare i cartelloni che hanno realizzato in loro ricordo e per ascoltare la testimonianza dell’Assessore alle politiche giovanili del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, che alla tenera età di dieci anni, affacciata al balcone di casa sua, nel quartiere Arenella, vide la madre, la giornalista Silvia Ruotolo, accasciarsi a terra e morire perché uno dei quaranta colpi , che furono sparati durante un agguato di camorra per una faida tra clan, raggiunse la tempia della giovane giornalista napoletana, facendola morire all’istante. Il racconto, sincero e commosso dell’Assessore Clemente, che ha ancora vivo e nitido il ricordo dell’incomprensibile tragedia che colpì lei e la sua famiglia, ha emozionato l’intera platea che, subito dopo, ha visto studenti, docenti e il Dirigente dell’Istituto, il Prof. Piero De Luca, recarsi nel giardino della scuola per piantumare, in ricordo di chi, per “errore” non c’è più, degli splendidi ulivi, pianta simbolo della Resurrezione dell’anima e della coscienza di ciascuno di noi, con la speranza che possano crescere insieme a quei giovani studenti ed insieme al loro sogno e, soprattutto, bisogno di un mondo che sia fattodi vita e di giustizia. Per realizzare questo progetto, è stato scelto il 27 marzo, giorno in cui, esattamente 14 anni fa, nel 2004, moriva “per errore” la piccola Annalisa Durante che, nel difficilissimo quartiere di Forcella, si trovò, involontariamente, ad essere la protagonista di un agguato di camorra organizzato da alcuni killer per uccidere Salvatore Giuliano, fermamente deciso a ridare al suo clan familiare la posizione di assoluta sovranità di cui godeva negli anni precedenti, tentando una specie di golpe che lo avrebbe fatto diventare il padrone assoluto del quartiere.
Salvatore Giuliano rispose all’agguato, diretto a lui, con degli spari che colpirono, ferendola a morte, la piccola quattordicenne. Annalisa, infatti, morì dopo tre giorni di agonia in ospedale, dove nulla si riuscì a fare contro quel colpo che, attraversando l’occhio, le devastò il cervello. Annalisa, l’Angelo biondo, come ama ricordarla la sua famiglia, gli amici e la gente del suo quartiere, rivive, generosamente, nei beneficiari che hanno ricevuto parte dei suoi organi espiantati per volere dei suoi genitori, ed è, e deve essere sempre viva e presente non solo nell’Associazione Durante nata,in sua memoria, proprio a Forcella,dopo appena un anno dalla sua morte, non solo nei tanti eventi commemorativi come quello della scuola di Secondigliano, ma, soprattutto, nelle nostre coscienze, e nel ricordo e nella memoria di quanti sono sempre più convinti della necessità di vivere in uno Stato che possa non sbagliare mai più. Perché la camorra può commettere un errore, ma lo Stato no. Lo Stato non può e non deve più sbagliare. Lo Stato non può più sbagliare se decide di investire nella presenza sempre più massiccia di forze dell’ordine che possano salvaguardare la sicurezza dei cittadini; non può più sbagliare se condanna i responsabili con pene certe, rigide, rigorose e severe; non può più sbagliare se decide di scendere tra i vicoli ancora tanto malati della nostra città e diventare,contro l’illegalità, lo scudo concreto, ideologico e culturale posto a difesa dei cittadini che temono uno Stato troppe volte assente. Non rendiamo vana la morte di Annalisa e di tutti gli altri angeli che, come lei, non ci sono più. Non mortifichiamo i gesti innocenti e spontanei dei giovani che credono nel cambiamento. Gli ulivi della scuola di Secondigliano verranno curati e fatti crescere per coltivare un sogno, un sogno di legalità e di giustizia, un sogno di pace e di quieta sopravvivenza, ma soprattutto per ricordare Annalisa, un fiore prematuramente scomparso, la delicatezza della sua età, i colori, innocenti e puri, dei suoi anni, ed il suo sorriso che, al pari di un germoglio, stava cominciando a conoscere una vita, a cui, troppo in fretta e senza motivo, ha dovuto dire addio.
Un ulivo, un fiore, un sogno
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6 ANTONIO VALENTI
Maria Luisa Santella: con Napoli rapporto finito Come la giri la giri, brutta storia quella di una Napoli che ‘butta fuori’ i suoi artisti invece di attrarli, che spinge una brava attrice e persona pacata come Maria Luisa Santella a dire “Con Napoli rapporto finito, non tornerò mai piu”. Pure era una storia cominciata con ben altri auspici, una favola bella con un finale brutto. I dettagli li racconta Michele Gentile, artista e compagno dell’attrice. “Io e Maria Luisa ci eravamo trasferiti da anni in Australia dove stavamo benissimo e ci avevano dato anche la cittadinanza per meriti artistici; in occasione di un ritorno a Napoli incontrammo l’allora Sindaco Antonio Bassolino che ci disse ‘Napoli ha bisogno di artisti, restate e lavorate qua’ e per favorire il nostro ritorno ci assegnò dei locali per fare delle attività culturali, cosa che abbiamo sempre fatto e di cui abbiamo ampia documentazione” Succede poi che a Napoli,terra di mare ma anche di teatro, entra in ‘scena’ la Romeo.. “Molti anni dopo, quando Sindaco diventò Luigi De Magistris, ci arrivò un avviso della Romeo, gestore degli immobili del Comune di Napoli, che ci chiese per quei locali un fitto altissimo di migliaia di euro, assolutamente fuori del mercato
e di ogni logica, anche in considerazione che quando ci furono assegnati c’era un contestuale impegno del Comune alla loro ristrutturazione che non è mai avvenuta, tra l’altro i locali erano privi di qualsiasi impianto di sollevamento che permettesse a Maria Luisa, con notevoli difficoltà motorie, di spostarsi”. Una storia da chiarire. “Ci abbiamo provato eccome,anche qualche politico ha cercato di mediare ma senza successo, un’incomprensione totale con tante cose non vere e senza una reale volontà politica di risolvere la situazione nonostante tutta lo nostra volontà e il nostro impegno”. Una storia finita male, una favola poi trasformatasi in brutta avventura. “Ci siamo trasferiti da qualche anno in Calabria sul Monte di Cassano e in quei locali c’erano ancora documenti e lavori progettuali svolti e da svolgere”. Una di quelle storie di cui, pur senza entrare nel merito, per il livello artistico e umano dei personaggi coinvolti, sarebbe certamente opportuno che questa Amministrazione si occupasse cercando di sbrogliare il bandolo della matassa per evitare che Napoli oltre che Terra di Pizzaioli emigranti diventi anche Terra di Artisti emigranti. Come ti trovi in questa re-
altà, chiediamo a Maria Luisa? “Sto in un posto meraviglioso dove ho trovato la mia dimensione, vivo nella natura, aria pura e animali come cani e gatti. A Napoli non torno più”. Un amore tradito quello di Napoli verso di te che tanto l’hai amata. “E ancora la amo incondizionatamente, ma amo una Napoli potenziale, un Paradiso, e non quella reale che mi ha molto deluso e mi sono pentita di esserci tornata dall’Australia”. Comunque ci sei stata recentemente per girare il film “Napoli Velata”. “Sono stata in albergo e ho accettato per la grandissima stima che ho per Ferzan Ozpetek”. Nel film sei Donna Assunta, una sorta di novella Sibilla, un oracolo vivente che emette responsi. “Napoli velata è la Napoli del mistero, delle improvvisazioni dell’anima, il mio ruolo penso che esprima Napoli stessa che parla attraverso questa donna; girare il film è stata un’esperienza magica; un gruppo legato, bellissime scenografie, atmosfera e l’effetto di una magia che sboccia”. Il cinema ti affascina più del teatro? “In questo momento sì; nel cinema c’è più immediatezza, tante cose le improvvisi al
momento, insieme al regista; il rapporto con la vita è maggiore che al cinema, poi è un lavoro di gruppo, nel tempo delle riprese è come vivere in una famiglia che poi, alla fine, si scioglie e scompare come in una dissolvenza e tutto questo è meraviglioso”. Un mondo scoperto grazie a Ettore Scola e al personaggio di Iside in ‘Brutti, , sporchi e cattivi’ con Nino Manfredi, che ti ha fatto conoscere al grosso pubblico del cinema. “Certamente devo a Ettore Scola l’apertura su questo mondo meraviglioso ed è stata un’esperienza magnifica che poi è continuata; ho lavorato con i più grandi registi, oltre Scola, Ugo Gregoretti, Giuseppe Bertolucci, Gabriele Salvatores e altri fino a giungere a Ferzan Ozepetek di ‘Napoli velata’; certamente sotto l’aspetto della notorietà la Iside di ‘Brutti, sporchi e cattivi’ è quella che mi ha dato di più; artisticamente penso che sia rilevante ‘Oggetti smarriti’ di Giuseppe Bertolucci”. Artisti si nasce o si diventa? “Io credo che si nasca, fin da bambina improvvisavo e, in fondo, nella fantasia sapevo cogliere la magia della vita che è l’essenza dell’arte in genere; io penso che non c’è differenza, tra le varie manifestazioni artistiche: pittura, poesia, scultura, recitazione sono diversi modi di espri-
DOMENICA 8 APRILE 2018 mersi; quello che varia è il livello di ‘socializzazione’ l’attore opera e realizza la sua arte prevalentemente in gruppo, colleghi e pubblico; il poeta o il pittore, ad esempio, sono più individuali”. La tua scoperta della magia dell’arte, poi, come l’hai sviluppata? “Al Liceo Umberto c’era un gruppo di giovani che preparava una commedia, erano amici legati al mondo del teatro, io mi aggregai e fu il mio battesimo artistico. Il passo decisivo, però, furono le mie nozze con Mario Santella, insieme portammo avanti un lavoro di ricerca e messa in scena sul teatro sperimentale. Al Festival di Spoleto rappresentammo ‘Il Principe Costante’, uno spettacolo incredibile in cui gli interpreti
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si esprimevano con il corpo, l’anima e tutto il loro essere. Dopo passammo ad un lavoro di ricerca e di sperimentazione sulla nostra cultura e le nostre radici e così trovammo ‘Mescafrancesca’ di Antonio Petito che mettemmo in scena con due attori bravissimi come Marisa Laurito e Marzio Onorato; alternammo questo lavoro sul teatro
napoletano a quello su altri autori e culture come Moliere e il teatro francese. Un pomeriggio facemmo uno spettacolo napoletano di fronte ad un pubblico tedesco, non capivano niente di quello che dicevamo ma risero tantissimo per tutto il tempo dello spettacolo, è la riprova che l’attore non si esprime solo con la voce e
anche la magia del teatro”. Qualche spettacolo che ti ha dato più soddisfazione? “Continuando io e Mario Santella in questo lavoro di ricerca scoprimmo un autore del 700, Pietro Trinchera, di cui mettemmo in scena ‘La gnoccolara’ che portammo anche a Roma al Teatro Tenda, fu uno spettacolo di straordinario successo”. Cosa differenzia il teatro dal cinema come lo hai già definito e delineato? “Nel teatro hai più tempo per la preparazione e per un lavoro di ricerca e quando vai in scena i personaggi ti ‘chiamano’ per come li hai approfonditi; in una simbiosi artistica, il teatro si confonde con la vita, Eduardo diceva che gli attori a teatro recitano bene quello che nella vita si recita male”
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CIRO TROISE
Il calo psicofisico è evidente ma bisogna crederci
In ventisei giornate di campionato il Napoli aveva lasciato per strada solo nove punti, nelle ultime quattro, dalla Roma al Sassuolo, ne ha persi sette e la Juventus ne ha guadagnati cinque sugli azzurri. Sarri ha capito che la pressione del risultato è il principale nemico del Napoli, dalla sconfitta contro la Roma e dal sorpasso subito Insigne e compagni hanno smarrito le proprie certezze, anche nella sofferta vittoria contro il Genoa, perciò ha dichiarato il record di punti come obiettivo stagionale, nell’annata in cui tutti i calciatori hanno palesato il sogno e il patto scudetto. Sarri è il primo a crederci, alla ripresa ha chiesto a tutti di non mollare, di crederci fino a quando la matematica lo consente. Il campionato è ancora vivo, se il Napoli si libera dalle proprie paure e resta a -4 dalla Juventus con lo scontro diretto potrebbe riaprire tutti i discorsi. Napoli e Juventus sono due realtà molto differenti, il Napoli si alimenta dei suoi meccanismi acquisiti in maniera così autorevole che anche in prestazioni mediocri come quella di Reggio Emilia riesce a costruire nove palle-gol, la Juventus ha una straordinaria fase difensiva e poi vive delle sue individualità a livello offensivo. I bianconeri hanno subito quattro gol in meno e segnato sei reti in più e paradossalmente questo dato sta incidendo di più rispetto a quelli difensivi, che sono condizionati dall’evoluzione della gara contro la Roma. I campioni stanno facendo la differenza, il Napoli tira di più della Juventus ma segna di meno.
Il rischio è farsi trascinare dalla negatività, un crollo vertiginoso sarebbe mortificante. Il Napoli deve crederci, le sorprese sono dietro l’angolo
Gli azzurri trasformano in gol il 14,6% dei propri tiri, il 19,9% di quelli in porta, la Juventus il 25,7% delle proprie conclusioni e il 32,7% di quelle che inquadrano lo specchio della porta avversaria. Il reparto offensivo del Napoli ha messo a segno 34 gol, quello della Juventus 47, la differenza è nel cinismo dei propri uomini più rappresentativi. Insigne e Mertens convertono in gol il 12,1% dei propri tiri e il 20,8% di quelli in porta, Higuain e Dybala il 24,6% dei tentativi e il 37% delle conclusioni nello specchio della porta. Il Napoli ha dieci punti in più e ha subito tredici gol in meno rispetto ad un anno fa, i dati negativi riguardano la fase offensiva, la formazione di Sarri non è più il “luna park” che viaggiava su medie-
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gol pazzesche. Sono cinque i gol fatti in meno rispetto alla trentesima giornata dello scorso campionato, quando il Napoli pareggiò contro la Juventus, e il divario sta proprio nelle reti realizzate dagli attaccanti. Il reparto offensivo, dopo trenta giornate, ha messo a segno tredici gol in meno rispetto allo scorso campionato chiuso dal Napoli al terzo posto. Solo Callejon e Zielinski sono in vantaggio di un gol, Insigne è il leader delle occasioni sprecate con cinque reti in meno, lo stesso gap di Hamsik a lungo a secco, Mertens e Milik viaggiano a -3 e non ci sono le tre reti di Gabbiadini considerando che Ounas è andato a segno solo in Europa League. Condurre una stagione dal playoff di Champions fino alla fine del campionato con pochissime variazioni è un’impresa complicata ma il Napoli corre, lo dimostrano anche i dati atletici della sfida di Reggio Emilia e il finale in crescita sotto il profilo dell’intensità. Il calo è mentale, gli azzurri sono in deficit di lucidità anche per la scarsa abitudine alla vittoria dell’organico e per la pressione che si fa sentire. La sensazione di non poter sbagliare sta incidendo sotto il profilo nervoso oltre allo stress che si fa sentire dopo quarantadue gare stagionali esclusi gli impegni con le Nazionali, quelli che storicamente incidono sul gruppo di Sarri, come dimostra il crollo di Udine di due anni fa. Il calo psicofisico è evidente, a Reggio Emilia si è stabilito il record stagionale delle palle perse (ben 73), per restare in scia della Juventus bisogna innanzitutto liberare la mente.
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ROSSELLA VERZE
L’INSULA CASORIANA DEI ROCCO DI TORREPADULA
L’Arciconfraternita della Pietà e del Buon Consiglio, adiacente alla Basilica di S. Mauro, nell’omonimo Largo, è stata lo splendido scenario in cui è stato presentato il 23 marzo: “L’insula Casoriana dei Rocco di Torrepadula”, ultimo lavoro dell’ Ing. Giuseppe Clarino. Si è trattato di un momento di forte spessore culturale per la comunità casoriana, che ha condiviso con gioia l’emozione dell’autore nel dare un valido contributo alla riscoperta della storia della città. Tutti i relatori, dal dott. Giuseppe Storti, anche moderatore dell’incontro, all’architetto Tommaso Arcella, alla prof.ssa Vittoria Caso, al prof. Ermanno Corsi, a Don Mauro Zurro, parroco di San Mauro e all’ing. Lucio Rossi, priore della Congrega, si sono complimentati con l’ing. Clarino e l’hanno ringraziato per aver acceso la luce della conoscenza su preziose testimonianze finora inesplorate: le proprietà casoriane dei Rocco di Torrepadula. Nel testo, infatti, l’autore ha ricostruito la storia dei palazzi dei conti di Torrepadula e precisamente dell’edificio in Via Nicola Rocco 8, di quello in Via Nicola Rocco 3, dei due contigui di Via Nicola Rocco 13, di quello all’angolo tra Via Nicola Rocco e Via Giacomo Matteotti e di quello di Via San Benedetto 16, con un rapido cenno alla chiesa della
Madonna della Mercede in Via Campanariello, cappella privata dei Rocco (le cui origini pare risalgano addirittura ai tempi in cui Cesare era solito assegnare ai suoi veterani vasti terreni) e alla cappella gentilizia, annessa al palazzo di via San Benedetto, dedicata a San Giulio Papa. Il dott. Giuseppe Storti, appassionato studioso della storia di Casoria, oltre che stimato giornalista, sia nella prefazione, sia nel suo intervento, ha rilevato l’importanza del recupero della memoria storica, poiché ignorare le radici, dimenticarle o cancellarle equivale a
condurre una vita priva di riferimenti. Concetto, rinforzato anche dal prof. Arcella, apprezzato artista oltre che architetto, che ha precisato l’importanza del saper cogliere la specificità del linguaggio architettonico, vero e proprio codice connotativo storico-sociale. E, infatti, Clarino, come ha precisato anche la prof.ssa Vittoria Caso, promotrice di cultura dal ’91 sul territorio distrettuale e presidente dell’Associazione Clarae Musae, ha condotto una ricerca accurata e analitica con pazienza, precisione, passione, amore per la sua terra, attraverso l’ indagine sul campo per recuperare tutti quei dati che potessero consentire di ricostruire l’avventura antropologica ed esistenziale sia dell’illustre famiglia, sia di Casoria. Un ulteriore e interessante approfondimento sul percorso storico di Casoria, dall’etimologia del nome fino all’avventura industriale e postindustriale, è stato operato dal prof. Ermanno Corsi, docente e saggista oltre che celeberrimo giornalista, già relatore alla presentazione del precedente testo di Clarino, “Palazzo Carmignano e altro”. Un bel momento, dunque, in cui la comunità casoriana ha avuto la possibilità di riflettere sul suo passato, per comprendere meglio la propria identità e programmare con cognizione di causa il futuro.
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Lo scassabolle
MICHELE MITRAGLIA/Nando Troise/palla avvelenata
LA MAGGIORANZA “DANZA” CON “DISAGIO” INDAGINI & DENUNCE
Radio Fante tra una canzone di Enzo Dong ed una di Francesca Marini ci comunica che, a Casoria, ci sono diverse indagini (civili, penali e contabili). La CAPPA GIUDIZIARIA degli anni 80 si è volatizzata, la Pubblica Amministrazione è andata a finire sotto le lenti di ingrandimento della Procura Regionale Giurisdizionale della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica di Napoli Nord, ubicata, quest’ultima, ad Aversa. Denunce di natura contabile sui lavori di Piazza Cirillo scritte in treno ed inviate da Montecitorio a Roma, alle varie Procure. Altre denunce riguardano il problema ex Snaidero in via I Maggio, certo non di chiarissima comprensione; le migliaia di euro spese per la comunicazione di un Santo che viveva di carità e provvidenza sono all’attenzione della procura contabile; un’altra indagine riguarda eventuali ed ipotetici “furbetti del cartellino”, attenzionati, questi ultimi, dalla Guardia di Finanza. Sono continue le visite degli uomini in verde sia presso l’Ufficio del Personale del Comune di Casoria ed anche presso i vari Settori di cui fanno parte gli elementi segnalati.
PIAZZA DOMENICO CIRILLO, PIAZZA TRIESTE E TRENTO E PIAZZA SANTA CROCE Lo scassabolle ha pensato di interpellare il Dirigente del Settore Assetto del Territorio e dirigente del Settore “Lavori Pubblici ed Inquinamento”. Lungi da me romperle le scatole nel giorno del Lunedì dell’Angelo ma trovandomi in piazza la domanda nasce spontanea: quando organizzate un incontro con la Città e spiegate perché si ritrova quel tipo di piazza? “Ma parli di Piazza Cirillo? Io non lo so perché. E’ così perché il progetto non l’ho seguito io. Io so solo che il problema di quella piazza è che c’è; a Casoria tutti volevano uno svincolo che si chia-
masse Piazza Cirillo. Nessuno voleva una piazza intesa come spazio pubblico pedonale”. Sarebbe giusto spiegare come è successo e perché è successo? “Lo deve spiegare la politica, la faccenda diventa difficile quando anche gli amministratori non hanno nessuna percezione dello spazio pubblico (mancanza nel caso di Casoria) ed anche loro volevano parcheggiare l’auto sotto il tavolo del primo piano oppure a fianco del balcone del bar per prendere il caffè. Quella piazza ha un solo difetto che non sarà mai perdonato, ha sottratto spazio alle auto per darlo ai pedoni. Il bello è il cittadino qualunque che critica la piazza e non si accorge che prima non aveva lo spazio per mettersi a pontificare. Alla fine, lanciati gli strali si sente uomo giusto vittima dell’ingiustizia, e potrà gettare il sacchetto dell’immondizia dove gli pare tanto la sua coscienza è tranquilla”. Quello spazio ha fatto uscire fuori tanto disagio sociale e non mi riferisco certamente agli zingari. L’Amministrazione Comunale di Casoria ha una sola speranza per rendere le due Piazze (Domenico Cirillo e Trieste e Trento) vivibili ma stento a credere che lo verranno a chiedere allo scassabolle.
PRIVATIZZAZIONI Polemiche, tante polemiche. Chi è favorevole e chi è contrario. C’è una proposta di privatizzare l’Ufficio Tributi, il cosiddetto settore Entrate. Ci sono i favorevoli ed i contrari anche all’interno della maggioranza che governa la Città di Casoria. BUGIARDO è chi va dicendo che l’abbia chiesto il MEF. Non è vero! Il Ministero di Economia e Finanze in una delle ultime visite fatte dal Sindaco di Casoria gli ha consigliato di mettere in pratica una sola parola all’interno del vocabolario italiano: RISCOSSIONE.
AVVISI DI GARANZIA Un esperto di materia legale ha suggerito al Sindaco di Casoria, visti i tanti “informati di garanzia” presenti all’interno della sua maggioranza, di recarsi dal Prefetto di Napoli e CHIARIRSI! Magari accompagnato da un Parlamentare di riferimento.
ALLONTANATEVI DAGLI SMARTPHONE L’incubo del multitasking ha portato telefonare a teatro, messaggiare al cinema. Neurologi e psicologi stanno raccontando con dovizie di particolari i problemi innescati dalla sindrome di dipendenza, uso eccessivo di telefono cellulare. Difficile dire se sia troppo tardi. Il problema è che i genitori sono i primi a essere incollati al telefono. Una delle cliniche americane più famose tra quelle specializzate in trattamento della dipendenza ha creato un programma per la dipendenza da smartphone. Una crisi, questa che ha colpito il mondo, più grave di quella da dipendenze da oppiacei.
I GIORNALI SONO QUELLI DI CARTA On line ci sono i portali di informazione, i siti web, i blog. Non ho mai sentito Napoli Magazine, Calcio Napoli 24, tuttonapoli.net, gianlucadimarzio.com, calciomercato.it, tuttomercato web, che uno dei direttori di questi siti dicesse “IL MIO GIORNALE”. MAI!!! Il giornale, esempio IL CORRIERE DELLA SERA, si chiama così perché esce ogni giorno. CASORIADUE è un settimanale.
www.casoriadue.it è un portale di informazione.
DOMENICA 8 APRILE 2018
LA GIUNTA MUNICIPALE BALLA CON DISAGIO ALLA RICERCA DI UN COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE E LANCIA ANCHE UN BANDO DI CONCORSO PUBBLICO PER TITOLI ED ESAMI PER LA COPERTURA DI N.1 POSTO A TEMPO INDETERMINATO E PIENO DI UN DIRIGENTE TECNICO DA ASSEGNARE AL SETTORE “AMBIENTE E PATRIMONIO”. SCADONO IL 23 APRILE
La domanda nasce spontanea: quando si chiude il concorso già espletato e vinto di dirigente del Settore “Servizi diretti alla persona”?. Quando si copre la vacatio di dirigente al Settore “Affari Generali e del Personale”? “Da programmare nel fabbisogno triennale del personale”. Il concorso per avvocato in mobilità è già scaduto. Una sola domanda pervenuta. Approfittando dello scambio di auguri pasquali lo scassabolle coglie l’occasione per porre una domanda al gentilissimo Assessore agli Interventi di Polizia sul territorio: Fabio approfitto: con enorme ritardo ho visto sul sito istituzionale del Comune di Casoria l’avviso di mobilità esterna per Dirigente/Comandante del Settore della Polizia Locale (“Sicurezza e Mobilità”). Perché? “Perché abbiamo dovuto rifare la delibera del fabbisogno”. Non sei molto chiaro. Forse sono io che non capisco.
13 “Nella prima delibera non era stato previsto il fabbisogno per il Comandante perché l’avevano già essendo il posto del Comandante a tempo indeterminato. Nonostante ciò una parte politica ha insistito perché fosse specificato ed abbiamo dovuto rifare la delibera e di conseguenza si è perso tempo. Tutto qui”. Sempre cogliendo l’occasione degli scambi di auguri pasquali interpelliamo l’Assessore al Personale che è anche Assessore ai servizi diretti alla persona. Caro Assessore, con enorme ritardo da parte mia ho visto sul sito istituzionale del Comune di Casoria l’avviso di mobilità esterna per Dirigente/Comandante del Settore della Polizia Locale (Sicurezza e Mobilità). Perché? Ho anche saputo, con grande meraviglia da parte mia, che avete ancora il problema della gestione delle palestre e dell’uso che di esse ne fanno alcune scuole di danza. Che cosa è? “Scusami, il perché a cosa si riferisce? Il Dirigente ha messo in atto gli adempimenti di legge per dare seguito alla volontà dell’amministrazione, espressa con delibera di giunta su proposta dell’Assessore al Personale, di ricoprire un ruolo dirigenziale vacante nel rispetto totale dei requisiti previsti per tale figura, senza proroghe e senza ricorso ad interim. Per il problema delle “scuole di danza” nelle palestre penso che sia stata rispettata la normativa come da regolamento comunale vigente… Io, investito della problematica in modo indiretto, non essendo l’assessore con delega allo sport, cultura e tempo libero, ho interessato il consigliere comunale Nunzio D’Elia, presidente della Commissione comunale, pregandolo di apportare le dovute modifiche al regolamento affinché le palestre siano solo utilizzate per la promozione dello “sport” e non come luoghi di aggregazione che dovrebbero avere altri spazi a disposizione… con affetto Giulio”.
L’Assessore alla Sicurezza e Assistenza Sociale precisa allo scassabolle una polemica evidenziata sul numero di Casoriadue in edicola la domenica di Pasqua: “Quale gara alle politiche sociali? Non mi sono mai, dico mai, interessato di gare e mai lo farò. Io sono per la completa divisione dei ruoli… il politico dà l’indirizzo, non deve fare il dirigente (cioè la gestione) e il dirigente, sotto sua completa responsabilità, deve tradurre in atto la volontà politica… è un concetto semplicissimo che a non tutti piace e che non tutti, anche se in buona fede, applicano”. E COME SI FA A CAPIRE? Chi è il Dirigente di quel Settore? Oppure chi era? Cosa vuol dire l’Assessore? Siete una Giunta Municipale impenetrabile! Siete dei muri di gomma. “Veramente non so di cosa si parla… Io non ho mai guardato in faccia nessuno e non ho voluto mai conoscere nemmeno i partecipanti delle singole gare…. La mia impermeabilità è stata totale… a me è interessato sempre la qualità del servizio offerto, la professionalità degli operatori ed il rispetto, nei limiti condivisi anche dall’ANAC, della continuità del rapporto lavorativo per evitare tensioni sociali in un campo così delicato… senza derogare un minimo dal rispetto delle regole … cerco di far andare avanti la mia visione della politica ma mi accorgo che è un lavoro molto impegnativo”. Intanto “ballavano” nelle palestre. “Era il vecchio regolamento che lo permetteva… speriamo che possa essere cambiato in Consiglio Comunale”. Esiste un verbale del Comando di Polizia Locale a riguardo la gestione di alcune palestre delle scuole comunali. Verbale che è all’attenzione del Sindaco e del Segretario Generale, con l’interrogatorio di alcuni dei responsabili delle scuole di danza. Suppongo che sia anche alla sua attenzione. continua a pag. 13
DOMENICA 8 APRILE 2018
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“Spero di si…. Non vorrei che tutto ricadesse sull’istruttore della pratica … ribadisco il concetto: i regolamenti se ci sono devono essere rispettati… i fatti personali, dico personali o sindacali non mi interessano molto e non sono molto seri”. Lo scassabolle, caro Assessore, non conosce i fatti personali all’interno dell’Azienda Comune e neanche quelli sindacali; capisco che il suo riferimento è molto pertinente ma non vogliamo conoscerlo, essendo fatti tipicamente aziendali; a noi interessa solo la Città ed i suoi cittadini. Ci risponda: ci sono responsabili a tutto questo? “Non sarò certo io a fare finta di niente anche se, e lo ripeto, è un fatto gestionale non dipendente dal mio assessorato e a tutto oggi non ho avuto alcuna comunicazione ufficiale … tutto un sentito dire. E anche il dirigente interessato… non come segretario ma come dirigente, in caso di difformità conclamate, dovrebbe segnalarle … se non lo ha fatto voglio pensare che non ci siano.. a meno che non l’abbia fatto con il Sindaco e l’Assessore al Ramo”.
La prima mattina dopo le festività pasquali il Consigliere Comunale Nunzio D’Elia, investito dall’Assessore ha riunito la Commissione di cui è presidente. Alle 10.30 di martedì 3 aprile si è riunita la commissione consiliare per il regolamento dell’uso delle palestre. Perché questa riunione così rapida e così urgente domando al presidente di commissione Nunzio D’Elia, alla presenza di alcuni consiglieri e qualche assessore “La maggior parte le pagano per 1 ora e le usano per 5. Poi sono tutte società non di Casoria. Una è di Cardito”. Quello che lei sta dicendo è gravissimo. “e pagano 5,50 euro all’ora”. “Adesso finirà anche questa storia. Un po’ alla volta. Facciamo passare il momento bilancio”. “Stiamo anche cambiando il regolamento della polizia urbana”. Lo scassabolle non dimentica e ricorda agli esperti di mercato ed all’Assessore al Commercio il “mercato dei tessuti del venerdì” tenuto in maniera “temporanea” dal 1997 in via Mauro Calvanese sbarrando le porte della Chiesa, della scuola per l’infanzia, del centro sportivo, di negozi, fabbricati e
condomini. Ricorda al Sindaco che mi arrivano da Napoli allarmi sul rischio che si possano perdere le Universiadi causa una questione di collaudo definitivo del Pala Casoria. Il mio amico Aquila 1 che tanto ha fatto arrabbiare Tommy Casey è a sua volta arrabbiato per come è diventata la Piazza, la sua Piazza. Il chiazziere si arrabbia e fa denunce ed interrogazioni. Allora vado in Prefettura e chiedo ad un autorevole dirigente della Prefettura di Napoli. Vorrei chiedere alla Signora Riccio, commissaria straordinaria prefettizia della mia Città che è Casoria perché ha chiuso gli uffici di via Po, nel Parco Le Querce? Costarono al popolo di CASORIA 2 miliardi di lire più Iva e sono da due anni inutilizzati? La bella funzionaria mi risponde così: “Nando, lei sa bene che certe decisioni sono state prese in modo monocratico e con proprie motivazioni. Quindi, purtroppo, dovrebbe chiederlo alla Signora Riccio”. Non credo che si possa parlare con la signora Riccio. Certo il DANNO ERARIALE C’E’!
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IDA PICCOLO
IL SALOTTO D’ITALIA CANTA NAPOLI E NON
Il 12 Aprile sull’emittente televisiva Italia Mia digitale Terrestre 274 c’è il Salotto d’Italia di Pino e Vincenzo Ricci che con tanto amore e passione portano avanti da diversi anni. La conduzione è toccata a me dallo scorso anno, valutando il progetto e mettendo in atto la risoluzione giusta per un adatto format televisivo trasformandolo in un Salotto molto familiare. Il grande timone con un pregevole merito spetta a me sempre con la loro super visione; infatti abbiamo trattato di tante tematiche con egregi ospiti che hanno dato vita ad un grande dibattito. È una bellissima esperienza, sembra aver fatto un salto nel passato quando conducevo tanti programmi, ma quest’anno con tanti cambiamenti, scegliendo quel poco e giusto che compensa la mia professione in voga con tanti nuovi propositi, abbracciando la musica, il teatro, la danza con la quale sono nata diplomandomi nel 2005 e tutt’ora parte di me completandomi e dandomi nuovi sproni sfociando in tante idee. Amo raccontare le mie radici ma ci vorrebbero tanti articoli, mi soffermo
nel mio percorso attuale tra radio, TV ed eventi dove vedono la mia partecipazione. Una cosa è certa da parte mia e dei collaboratori, avere sempre la prontezza e convinzione di approcciare con nuovi mondi, sia in ambito locale che Nazionale, l’importante è avere quella sinergia e interesse di quello che si va
ad affrontare. Mi accingo a preparare e ultimare le ultime puntate di questa grande stagione che ha fatto si coinvolgesse un signor pubblico ed è per questo che è solo l’inizio, ci saranno nuovi progetti dove parlerò di musica anni 80 e ricomincerò a danzare traendo il meglio di me unendolo alla conduzione, fermo restando che il canto non l’ho mai abbandonato, ci lavoro attualmente con live show in feste pubbliche e private insieme a tanti maestri di musica che accompagnano la mia voce. Per tutti i lettori, ho voluto raccontare una piccola nozione di ciò che svolgo, voluto fortemente dal Direttore Nando Troise che ha creduto in me sin dal primo momento visto e considerando non scopro nulla in prima persona di quanto faccia da ieri e credo per sempre grazie alla mia passione viscerale nei rapporti col pubblico che con tanto amore mi dimostra ogni giorno benevolenza ed essendo sovrano spero mi tutelerà sempre e riconoscerà sempre la piccola “Ida Piccolo” diventata grande ma con tanta voglia ancora di imparare e percepire ogni linguaggio, per poi renderlo universale.
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DOMENICA 8 APRILE 2018
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MINO MAISTO La strategia adottata dalla Cina è senz’altro vincente con investimenti nell’educazione, dalle scuole dell’infanzia sino ai percorsi accademici e post-laurea, costruendo campus, università, biblioteche, conservatori musicali, Accademie di Belle Arti e impianti sportivi. Nel piano quinquennale 2016/2020, la formazione accademica è uno dei principali obiettivi a cui sono destinate ingenti risorse finanziarie, favorendo anche il turismo per recarsi negli altri paesi ed acquisire “la conoscenza” in ogni campo al fine di incrementare la produzione autoctona e limitare la dipendenza dagli altri paesi esteri. Il Governo Cinese è orientato a creare una nuova classe di studiosi, di custodi e di diffusori dell’enorme patrimonio culturale al fine di creare e stimolare la nascita di nuovi talenti artistici che nel mondo testimonino la grandezza e le grandi potenzialità della nuova nazione egemone del pianeta.Il continuo investimento in ricerca e formazione costituisce la base necessaria per la crescita economico-finanziaria del paese. La Cina chiede collaborazione all’Italia per la creazione di percorsi formativi e accademici congiunti tra scuole e Univer-
ziario, ma bisogna essere pronti preparando un’azione sistematica. E’ necessario un programma di investimenti pubblici nel settore della Formazione media, superiore e Universitaria. Se solo decidessimo di puntare sugli investimenti infrastrutturali e economici per migliorare “la SCUOLA”, per ridurre il numero di studenti nelle classi a rischio sociale, per migliorare le infrastrutture didattiche specie nelle periferie e nel meridione, per rendere quindi più agevole per tutti l’accesso ai corsi accademici, per aumentare il richiamo internazionale di tutte le nostre lauree magistrali in modo da tornare ad essere un riferimento mondiale della Formazione Accademica, allora potremmo continuare a crescere come riferimento mondiale nella alta formazione. Non si puo’ pensare che la piccola impresa italiana trasferitasi in Cina sia da emulare per il solo fascino del made in Italy, ma bisogna creare un rapporto sistematico che possa garantire il flusso dell’import-export, vicendevolmente tra Italia e Cina in tutti i campi. E’ necessario preparare gli italiani ad accogliere i cinesi ed essere pronti, a loro volta per inserirsi nella società cinese.
CINA POTENZA MONDIALE GRAZIE ANCHE AL SUO INVESTIMENTO IN CULTURA E RICERCA
sità nel campo dell’istruzione parimenti nei campi di cultura, commercio, arte e sport. Si osserverà una enorme crescita delle capacità manifatturiera e artigianale autoctona, che diventerà grande esportatrice di arte e artisti sia figurativi, che musicali e che diventerà una nuova terra delle opportunità per i giovani di tutto il mondo. Fioriscono costruzioni di università, teatri, conservatori musicali, impianti sportivi, così la Cina sarà pronta ad accogliere il turismo mondiale attratto dalle sue Eccellenze. In Italia si parla molto della Cina, come la nuova risorsa commerciale che potrebbe aiutare a risolvere i problemi che attanagliano il nostro paese da un punto di vista finan-
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DOMENICA 8 APRILE 2018 BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE
19 a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista
Dallo zucchero di canna all’ananas che fa dimagrire: 10 food-fake
Dall’ananas che fa dimagrire allo zucchero di canna che “fa meno male”, di fake news che circolano intorno a cibi e salute hanno radici antiche che si sono diffuse e amplificate con l’aiuto del web. Questa volta a mettere in guardia da false credenze e informazioni ‘fasulle che riguardano gli alimenti è l’Istituto Superiore di Sanità che, alle fake news sull’alimentazione, ha dedicato un’intera sezione sul portale ISSalute.it. La regina delle bufale sull’alimentazione è che lo zucchero di canna sia meno nocivo di quello bianco: “il processo industriale al quale viene sottoposto lo zucchero per diventare bianco non danneggia il prodotto, estraendo solo il saccarosio dalle impurità presenti nella melassa”, scrivono gli esperti dell’Iss. Che la pasta faccia ingrassare e l’ananas dimagrire è una falsa verità che si tramanda da generazioni, mentre in realtà “non esistono alimenti buoni né cattivi: tutti vanno inseriti, nelle giuste proporzioni, nell’ambito di una dieta sana e varia”. Quanto agli spinaci, nell’immaginario collettivo sono fonte di ferro, ma quello che contengono è molto meno assimilabile dal nostro organismo rispetto a quello della carne. Ma le fake news riguardano anche la salute in generale. E’ falso, ad esempio che non ci si debba preoccupare dell’obesità
infantile perché passa con lo sviluppo. “Un bambino obeso – scrive l’Iss – ha un altissimo rischio di diventare un adulto obeso”. Così come è falso ritenere che il colesterolo sia solo una questione genetica e non alimentare. O, ancora, che i cibi grassi e il latte siano “un toccasana per la gastrite” perché “foderano” lo stomaco”. Anzi proprio “l’alto contenuto in grassi di questi alimenti riduce lo svuotamento dello stomaco rendendo la digestione più lunga”. Ci sono poi i miti legati alla natura, come quello secondo il quale i cibi prodotti del contadino sono più sicuri e genuini degli altri. “I controlli effettuati lungo tutta la filiera alimentare, garantiscono che i prodotti commercializzati negli esercizi autorizzati alla vendita siano sicuri per la salute”. O quelli dettati da nuove mode, come l’idea che i cibi glutenfree siano più salutari. Bollino rosso anche qui. Utilizzare prodotti senza glutine per chi non ha problemi di celiachia “non solo è una scelta immotivata, ma anche controproducente”. Sono, infatti, “più calorici del corrispondente alimento contenente glutine”, “hanno un più alto indice glicemico”, “un minor effetto saziante” e “un minore contenuto di fibre, sali minerali e vitamine”.
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Teresa D’angelo
Applausi al Cilea
Sembrava azzardare tanto, eppure è stato un super successo per i Mr.Hyde, esibirsi come prima volta dopo tanti concerti, in un bellissimo teatro, come il Cilea al Vomero. Gli stessi artisti, che preparavano questo spettacolo da mesi, incerti e dubbiosi nel garantirsi successo in questo grande teatro, hanno vinto le loro incertezze. La grande ammirazione del pubblico che li segue, ed anche quel pizzico di fortuna, insieme alla loro bravura e alla collaborazione dei tanti artisti ospitati, gli ha garantito l’esito che speravano; Un Cilea alle stelle !.Presenti nella stupenda serata, dal titolo “Ammore”, i Mr.Hyde hanno saputo regalare emozioni forti, lacrime di commozione e tante risate con i comici presenti. Si apre il sipario ,e la grande umiltà dei Mr.Hyde colpisce tutti, anche il sindaco De Magistris, seduto in prima fila. Canzoni cantate dal loro nuovo album, duettando con Luca Sepe, Gianluca Capozzi, Andrea Sannino con la sua splendida “Abbracceme”, Rosario Miraggio, la grande Valentina Stella, Emiliana Cantone, gli Audio2, Peppe Rienzo e
i simpatici comici Ciro Giustiniani, Peppe Iodice che chiude il primo atto, Lino D’Angiò, ed il grande Angelo Di Gennaro, che crea un’atmosfera molto emozionante, tra il comico ed il drammatico della situazione dei giorni d’oggi, omaggiando anche il grande Fabrizio Frizzi, che ci ha lasciati da poco. Ragazzi dal cuore buono, che raccontano attraverso le loro canzoni, immedesimandosi un pò nelle vite di tutti noi con gli stessi sogni, gioie, momenti belli o brutti, delusioni e tristezza. In primis da spettatrice in platea, e poi al raccontarvi la magica serata in un articolo, posso dirvi che non bastano complimenti positivi, per questi grandi artisti che hanno saputo regalare, tutto il bello delle emozioni, in un unico spettacolo al teatro. Hanno saputo illuminare, il viso di tutti i loro fans, e colorare di rosso tutti i cuori che cantavano il loro nuovo singolo “Ammore”, perché di amore si vive, di amore si canta, di amore si colorano i sogni che per loro si sono esauditi tutti in un una splendida serata. Grazie ai Mr.Hyde ed ai tanti artisti intervenuti nella serata.
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22 DAVIDE GUIDA
Napoli si racconta attraverso un format TV condotto da Magda Mancuso
“Napoli Arte e Musica” è un format televisivo, ideato nel 2017 da Magda Mancuso e da Gabriele Nappi, che ne è anche produttore. Il format è nato principalmente per mettere in luce la napoletanità positiva, quella che ha fatto conoscere Napoli non solo in Italia ma in tutto il mondo, tramite le sue bellezze naturali, i musei, il mare, ma soprattutto per l’arte, per il teatro e per la bella musica. La trasmissione si svolge in forma di salotto, con un tema specifico per ogni puntata, in cui sono presenti ospiti inerenti proprio all’argomento trattato. La prima mezz’ora della trasmissione è sviluppata attorno a un personaggio, che sia attore e autore di rilevante importanza, non solo in Campania ma che ha dato il suo contributo anche a livello nazionale. Al personaggio viene fatta una intervista speciale che ne mostra tutti gli aspetti personali e professionali. Nelle puntate già mandate in onda, fra gli artisti di rilievo che sono intervenuti in qualità di ospiti è giusto citare il grande maestro Bruno Lanza, che per tantissimi cantanti ha scritto brani e canzoni di successo, fra queste “Mente-cuore”; il maestro Enzo Di Domenico, cantautore, paroliere, arrangiatore, attore, compositore italiano (suo successo è “Passione Eterna”); Antonio Ottaiano, Anna Merolla, Antoine, Ciro Giorgio, Lidia e la Doliwer Band, gli Alma Partenopea.
Parliamo quindi di personaggi, molti dei quali che si sono affacciati al panorama artistico nazionale, grazie anche alla partecipazione a eventi come il Festival di Napoli (in particolare le edizioni andate in onda su Retequattro) e tanti più giovani che sicuramente lasceranno il segno nella tradizione classica napoletana. E’ in corso di preparazione l’ultima puntata di questo primo ciclo di trasmissioni, che punterà sul tema della tradizione napoletana, in particolare i detti antichi, la pizza, la sfogliatella, il caffè. In studio saranno invitati a discuterne i più storici rappresentanti di
queste “arti” napoletane. Il format ha riscosso un grande successo di pubblico e critica, grazie soprattutto alla frizzante conduzione di Magda Mancuso, bella showgirl, conduttrice di eventi di moda e spettacolo, danzatrice, che oltre a condurre la trasmissione “Napoli Arte e Musica” ne ha curato anche, con dovizia e professionalità, la direzione artistica. Magda sviluppa la sua passione per l’arte e la cultura a 360 gradi e opera da diversi anni sul territorio campano e non solo. Ha qualità giornalistiche non indifferenti grazie alle interviste mirabilmente svolte, con simpatia e originalità, per conto dell’azienda di comunicazione DGPhotoArt a presentazioni pubbliche di eventi cinematografici e mondani. Di recente si è distinta anche nel teatro, per la sua partecipazione in alcuni spettacoli teatrali. Non per ultimo è stata fra le partecipazioni straordinarie in un recente progetto cinematografico a sfondo sociale, “Vittima della mia libertà”, lungometraggio che tratta il tema del bullismo e delle ideologie liberali giovanili, scritto e diretto da Davide Guida, produzione indipendente di DGPhotoArt in collaborazione con la Associazione “Artisti sotto il Vesuvio”. In questo film Magda veste i panni di ballerina spagnola accompagnata dalla musica di Mario Todaro e dalla tammorra di Carmen Percontra.
COMUNICATO STAMPA
“Interventi regionali per il recupero, il rimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di medicinali inutilizzati in corso di validità”
Il Consiglio ha approvato all’unanimità, con 29 voti favorevoli, la proposta di legge “Interventi regionali per il recupero, il rimpiego e la donazione ai fini del riutilizzo di medicinali inutilizzati in corso di validità”. “La proposta di legge va incontro alle difficoltà economiche di ampie fasce della popolazione, quelle più deboli, gli ultimi, che spesso non hanno possibilità di acquistare farmaci. Sono felice di avere partecipato ad una bella pagina di politica, nella quale ha prevalso lo spirito di collaborazione, lasciando
da parte i contrasti partitici. Bisogna dare un segnale forte, lasciare da parte le vetrine politiche e lavorare nell’unica direzione possibile: il benessere dei cittadini”. Dichiara la consigliera Regionale PD Antonella Ciaramella. Ho preferito stralciare da una mia proposta di legge lo spreco farmaceutico per integrare con degli emendamenti il testo in esame in aula, l’importanza del tema è fondamentale, era giusto velocizzare i tempi d’approvazione e rendere operativo il testo”. Conclude Antonella Ciaramella
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ANTONIO BOTTA
Quinta edizione dell’evento “Sulle ali della musica… nel segno e nel sogno di Pina”
“AMARE E’ DIRE: TU NON MORIRAI” Come sempre, non ha deluso le aspettative la quinta edizione dell’evento musicale organizzato dall’associazione culturale “Padre Ludovico da Casoria” dal titolo “Sulle ali della musica… nel segno e nel sogno di Pina”. La manifestazione, svoltasi nella sala teatro della Parrocchia S. Paolo, ha avuto, come sempre, il fine di far vibrare nell’animo dei partecipanti, mediante il linguaggio raffinato della musica, le stesse corde del cuore nobile, magnanimo, generoso e casto della maestra PINA MUGIONE, nata al cielo 5 anni fa, così da farla vivere dentro di noi, senza ridurre il ricordo dell’amatissima donna, figlia, sorella, collega e amica a vuoto momento commemorativo. Chi ha ascoltato le stupende melodie eseguite da affermati musicisti, ha vissuto, pertanto, una forte esperienza significativa e generativa dello stile di vita di Pina, umile, mite, affabile, garbato, pervaso di spirito autenticamente evangelico, tanto da costituire uno stimolo a farlo nostro, migliorando e affinando il proprio modo di essere e di agire . Il tratteggio della personalità di Pina reso all’inizio del concerto da due testimonianze scritte, lette dalla conduttrice, prof.ssa Caterina Del Mondo, e da quella dell’insegnante Adriana Aprea, sua amica e collega, hanno, in tal senso, contribuito a maturare la consapevolezza che la sua memoria non può essere ancorata solo alla dimensione del passato , ma necessita di un costante rinnovo da parte di chi ha avuto la fortuna di conoscere Pina, di farsi “accarezzare” il viso dal suo sorriso dolce e celestiale e di lasciar “sedurre” il proprio mondo interiore dal suo fervore spirituale, animato da ideali di pace, giustizia, fraternità, amore e comunione, gli stessi ai quali dedicò tutto se stesso S. Ludovico da
Casoria. Questi ideali alti e forti vanno incarnati con la testimonianza di vita, spronati dal suo esempio. L’appuntamento annuale con la musica rappresenta, allora, un impegno a elevare il nostro animo “nel segno e nel sogno di Pina”. Quale il suo sogno da rendere realizzabile? Quello, appunto, di fare ciascuno la propria parte per rendere il nostro mondo più a misura d’uomo, migliore, in cui si rispetti la dignità divina di ogni essere umano e nel quale le relazioni interpersonali siano caratterizzate dal proposito di essere ciascuno un dono per l’altro, di essere felici rendendo felice chi vive nella nostra orbita esistenziale, di alleviare il peso della croce di chi vi soggiace per sofferenze fisiche e spirituali. Con il linguaggio della musica, che supera la materialità del tempo, proiettando mente e cuore verso altezze sublimi, si vuole affermare, con G. Marcel, che “amare è dire: tu non morirai”. Tu, Pina, sei e resterai viva in ogni anelito di libertà e di amore, in ogni risveglio dal torpore dello spirito, in ogni vita germinante il Bene, in ogni godimento e contemplazione della Bellezza, da te intesa alla stessa maniera di S. Giovanni Paolo II, come “cifra del mistero e ri-
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chiamo del trascendente, dell’arcana nostalgia di Dio”, che l’arte musicale sa interpretare con accenti ineguagliabili. A tutti i musicisti che si sono esibiti gratuitamente, il pubblico ( in primis il parroco Don Giuseppe De Vincentiis, i carissimi genitori e la sorella di Pina, Annamaria) ha manifestato, al termine di ogni esecuzione , il proprio apprezzamento con un caloroso applauso, riservandone uno ancora più scrosciante a tutti, alla fine del saggio. Essi hanno eseguito i loro brani musicali, rispettando il seguente ordine di apparizione: Vincenzo Laudiero (flauto) – Giuseppe Perretta (Pianoforte) con “Beau Soir”, (flauto e pianoforte) di G. Debussj, “Tambourin” (flauto e pianoforte) di F. J Gossec, “Vissi d’arte”(trascrizione per pianoforte solo) di G. Puccini; Giuseppina Papaccio (Arpa) – Antonio Rosario Roccia (pianoforte) con “Medley” di colonne sonore da film di E. Morricone; Tommaso Cioffi (Marimba) con “Asturias (Lejenda ) dalla Suite Spagnola (trascrizione di L. H. Stevens); Antonio Rosario Roccia con “Buonanotte Rossana” di L. Luttazzi – A. R. Roccia e con la “ Marcia alla turca jazz di F. Say; Patrizio Rocchino (violino) – Carlo Rocchino (pianoforte) con “Czardas” di V. Monti; Lidia Ciocchetti con “Ballata n. 1 in Sol minore op.23 di Chopin; Sara Mauriello e Vincenzo Laudiero con “Allegro con gusto” (Primo duetto - dai tre duetti, op. 80). Dopo avere ascoltato i loro brani musicali non possiamo non affermare con S. Ludovico da Casoria che”Nelle arti la più bella di tutte è la musica”. A conclusione dell’evento, un delizioso buffet è stato offerto a tutti i partecipanti alla splendida e riuscita serata. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
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DOMENICA 8 APRILE 2018