Casoriadue 30xweb

Page 1

DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

Settimanale di Informazione

Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero.it

1

ANNO XVI - N° 30 - DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

, TUNNO AU D IA LL FO

Si accettano

TUTTI I TICKET ,

UTUNNO FOLLIA DSiAac cettano

TUTTI I TICKissEionTi senza comm

senza commissioni orario to continua

orario orario to ato MegaMercato MegaMercato MegaMercato DonnaVincenza DonnaVincenza DonnaVincenza LaCittadella LaCittadella LaCittadella continu continua

Via P.di Piemonte, 66/c CASORIA (NA) - Tel. 081 7580081

Via Michele Parise, 59/61 POGGIOREALE (NA) Tel. 081 19312746

Gruppo Gruppo

Gruppo

Via Nazionale delle Puglie, 200/b CASORIA (NA) Tel. 081 7598364 - 081 19303356

MegaMercato MegaMercato MegaMercato

Roma, capitale mondiale del turismo religioso, non ha potuto abbracciare i napoletani


2

DOMENICA 22 OTTOBRE 2017


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

3

EDITORIALE di Nando Troise

Roma, capitale mondiale del turismo religioso, non ha potuto abbracciare i napoletani Roma – Napoli si è giocata sabato 14 alle ore 20.45 allo Stadio Olimpico di Roma. I tifosi del Napoli, residenti in Campania, non hanno potuto assistervi. Ha deciso l’Osservatorio delle Manifestazioni Sportive del Ministero degli Interni. Ha definito “il derby del sole”, “partita a rischio”. Niente Roma per i napoletani. Che peccato! Quali erano i pericoli? E’ stato impedito ai tanti professionisti che seguono la loro squadra del cuore di visitare una delle Città più belle del mondo. Il treno dell’alta velocità da Napoli delle 8.15; arrivo a Roma alle 9.20. La metropolitana da Piazza Esedra (oggi Piazza della Repubblica) in direzione Musei Vaticani oppure con fermata Ottaviano. Ecco, maestosa, la Basilica di San Pietro, Città del Vaticano. Immensa, bellissima, spirituale, religiosa ed internazionale. La tomba di Giovanni Paolo II, il mausoleo di Giovanni XXIII e poi, le

Chiese, tante Chiese (Santa Maria del Pozzo, la Scala Santa, San Giovanni in Laterano, la visita a Padre Tommaso). Roma è la capitale mondiale del turismo religioso. C’è anche il percorso turistico

“politico”: via Nazionale, svolta a destra per il Viminale ed il Quirinale. Tutto questo la mattina. Pranzo “Al Chianti” in via Ancona…. è vicino Via Veneto. continua a pag. 5


4

DOMENICA 22 OTTOBRE 2017


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017 SEGUE da pag. 3

C’è anche il tempo per uno sguardo nei templi della moda: via Condotti, via del Babbuino, via del Corso, la sartoria di Costanzo Veglia in via Sicilia, Elizabeth in via Veneto. Un caffè da Donney, poi Piazza di Spagna, Piazza Navona, il Pantheon, Palazzo Madama, Palazzo Chigi. Tutto ciò è stato proibito ai tanti napoletani; anche le famiglie che avrebbero voluto approfittare della partita a Roma, per organizzarsi un fine settimana romano. La partita è alle 20.45; anche il tempo per un gelato ed il Colosseo. Tutto a piedi o in metro. Roma è magnifica. Che brutto periodo, per il calcio e non solo! Che brutti tempi! Non ricordo un periodo così. Paradosso: neanche ai tempi degli anni di piombo; neanche nel 68 né nel 77, né durante il terremoto dell’80 o gli anni delle tar-

5 ghe alterne. Eppure erano anni difficili. Periodi bui di una Nazione tormentata! Mai successo tanto proibizionismo, Avviene in un Paese, cosa strana, accusato di troppo garantismo, senza la certezza della pena. Sono anni particolari: la Casta politica sta facendo vivere all’Italia un periodo di degrado umano, politico, religioso, civile, economico, etico, sociologico e psicologico. Gli anni dei “furbetti del quartierino”, anni di corruzione, gli anni di Tangentopoli, Calciopoli, Vallettopoli, Bancopoli. Anni strani. Ed in questi anni, il prodotto calcio, una delle prime industrie italiane per gettito finanziario ed indotto, viene sballottato da una classe politica ed imprenditoriale e non riesce a venirne fuori. Il segnale lo si potrà avere quando si avranno ai vertici del calcio federale e di lega, uomini e calciatori intelligenti

come Gianni Rivera e Paolo Maldini. La partita Roma – Napoli è una gara capitata in un periodo difficile, un vero tour de force. E’ andata benissimo con il 100° gol di Lorenzo Insigne tra i professionisti significando una prestigiosa vittoria in casa della seconda classificata dell’anno scorso. La chiosa finale la regaliamo alla Nazionale. Non è più impensabile: sono tanti i talenti napoletani in giro tra i club di A e B pieni di stranieri. Ed è una gioia assistere ai successi di questi due straordinari campioni di casa nostra: Lorenzo Insigne di Frattamaggiore e Ciro Immobile di Torre Annunziata, massime espressioni di tantissimi altri campioni nostrani (Donnarumma, Izzo, Quagliarella, D’Ambrosio, ecc.). Alla prossima………. Buona fortuna NAPOLI. diana.santucci@hotmail.it

DIANA SANTUCCI

Arch. Antonio Cerbone: sismicità, terremoti e disastri naturali In onda sui canali dgt 210, 613 e 694 di Campania felix tv, il Direttore di CasoriaDue, Ferdinando Troise, ha intervistato l’Arch. Antonio Cerbone sulla sismicità, sui terremoti e sui disastri naturali. L’Arch. Cerbone appartiene al Consiglio nazionale degli architetti pianificatori, paesaggisti e conservatori ed ha lavorato a seguito del terremoto di Casamicciola dal 24 agosto al 3 settembre. – afferma Troise - Ma non si è fermata madre natura a colpire non solo l’Italia, infatti dopo Ischia c’è stato quel tremendo terremoto in Messico, poi un’altra tragedia ha colpito la città di Livorno in cui sono state registrate 8 vittime tra i quali un bambino e la maggior parte dei ragazzi di 30 anni. Non è finita qua. Il mese scorso hanno perso la vita tre persone nella solfatara. Cosa che non ricordo che sia mai successo in passato e ci tengo a far sì che oggi il mio ospite e parli più di me perché questo è un tema scottante. Mi hai fatto capire che

è anche Casoria è una zona sismica infatti nel 80 abbiamo avuto anche qualche vittima addirittura un intero palazzo di 6/8 piani in via Stadera, marciapiede a destra era Casoria, marciapiede a sinistra era Napoli, si è visto crollare per intero il fabbricato con la cinquantina di morti. Casoria ha avuto le sue vittime anche nel terremoto dell’80 e quindi mi ha incuriosito questo fatto che tu insisti nel dire che Casoria sia zona sismica. Il 27 novembre 2016 hai mandato una lettera aperta al sindaco di Casoria, avv. Pasquale Fuccio, in cui hai parlato della Protezione Civile, dei piani di emergenza, di un eventuale terremoto, dei piani di fuga. C’era una piccola precisazione - risponde l’arch. Cerbone - sono andato a lavorare ma come volontario, perché noi, la rete dei paesi della protezione per la Protezione Civile, ci muoviamo in modo volontario, Ci tengo a precisare che il giorno 21 è venuto il sisma di Ischia, il giorno 24 ero già

presente sull’isola assieme alle altre squadre di colleghi, sia architetti, ingegneri, geometri, geologi nonché le forze già presenti, Vigili del Fuoco, Carabinieri e tutta la mobilitazione della Protezione Civile, alla quale va sempre un plauso per l’intervento sicuramente veloce nel cercare di migliorare la situazione in quel momento sicuramente disagiata. Il nostro operare è continuo. Non è solamente dell’istante in cui c’è l’emergenza. A noi ci piace operare anche praticamente al di fuori di quello che è l’emergenza. Colgo l’occasione per esporre degli argomenti che in momenti di pace rispetto alle calamità naturale, come stiamo vivendo sicuramente a Casoria, facciamo prevenzione nei confronti degli eventi che ci stanno intorno. Questa è l’azione che noi ci proponiamo: fare in modo che la gente conosca qual è il rischio o meglio la vulnerabilità di ciò che ci circonda. Ecco praticamente raccontavamo gli eventi: abbiamo avuto un

anno 2016-2017 sicuramente funesto per quanto riguarda il terremoto in Italia, ma certo è che era tutto già conosciuto e saputo. Se qualcuno adesso mi chiedesse dove verrà il prossimo sisma, io lo so. Verrà praticamente in un punto degli Appennini. Quindi è una cosa che sappiamo. L’unico modo per cercare di migliorare è prevenire. Come si fa prevenzione? La prevenzione viene fatta attraverso strumenti semplici: dobbiamo conoscere i nostri territori e questi ci permettono di cogliere nei momenti di difficoltà una maggiore chiarezza per come muoverci. Ecco praticamente dove nasce la mia lettera aperta di un anno fa al Sindaco del mio comune: l’ho fatta perché ci risiedo e mi sento cittadino partecipe, pertanto l’ho indirizzata a Lui ma in realtà andrebbe indirizzato a tutti i Sindaci della Campania. Questo piano prevede di dare alle persone una conoscenza. continua a pag.7


6

DOMENICA 22 OTTOBRE 2017


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017 SEGUE da pag. 5

Un’esperienza sicuramente che mi ha lasciato il cuore aperto è stata praticamente quel racconto di Ciro fattomi dalla Preside del suo istituto. In realtà Ciro risulta tra i primi classificati in una graduatoria in un’esercitazione interna della scuola. Ecco il risultato: avere un’azione di prevenzione significa questo, fare in modo che i ragazzi lo prendano come gioco e nel momento in cui arriva l’emergenza sanno come muoversi, sanno come agire e Ciro ha agito bene. Ha salvato i suoi fratelli e se stesso, infilandosi sotto al letto. Un’azione semplice ma efficace che viene dalla conoscenza perché hanno fatto un’esercitazione. Quindi torniamo a quel principio di base che sono i piani di emergenza. La necessità di averli e di portarli a conoscenza della popolazione rappresenta una delle strade principali. E’ quello da fare praticamente attraverso la scuola, perché la scuola educa i ragazzi e ai futuri genitori di altri ragazzi. Non solo attraverso le associazioni e attraverso gli enti pubblici che si mette a conoscenza. Troise: Premesso che a me interessa Casoria, mi chiedo come è possibile che ad Ischia, e i suoi comuni, tra cui Casamicciola, con il PIL più alto della Campania, ci siano case in quelle condizioni. Quello che mi incuriosiva riguarda i problemi sismici a Casoria. Cosa bisogna fare e cosa ci consigli? L’architetto risponde: “quello che accede negli altri posti ci occorre come monitor per il nostro comune. Voglio ricordare solo che con Gravina di Puglia ci furono dei bambini morti nella scuola e in realtà da quel momento, giusto per fare un esempio, Casoria è aumentato di livello sismico ed è stata ritenuta una zona a maggior rischio sismico. Che significa la parola rischio? Il rischio è un

qualcosa che è molto semplice da cogliere se si capisce il significato, che non sta nel pericolo. Però in realtà il pericolo di un evento sismico noi lo conosciamo, lo abbiamo avuto nell’ 80, ma ci abbiamo terremoti storici che ormai nelle cronache si vanno a registrare. Ricordo le torri che sono crollate praticamente ad Arpino. Molti edifici sono stati colpiti. Alcuni sono stati ristrutturati bene, altri male. Ma il problema è proprio questo: la vulnerabilità sismica dei nostri edifici. Casoria, in realtà è una città costruita negli anni 50 e 60 con il boom dell’industrializzazione e in realtà la maggior parte delle case risale a quell’epoca. Quegli interventi ormai sono tra virgolette, da un punto di vista sismico, vetuste perché nascevano con normative diverse da quelle che sono attuale oggi e che sono molto più severe. Una severità che definisco coerente, perché mette in prima linea la salvaguardia delle persone, perché Casoria è un territorio, come il bacino Casoria-Afragola, che sta nella zona pianeggiante e questa zona subisce un’accelerazione sismica. Sto dicendo qualcosa di non prettamente esatto da un punto di vista geologico, ma metto in evidenza solo che il terremoto del 30 ottobre del centro Italia lo abbiamo sentito fin qua, proprio perché nella piana campana c’è stata un’accelerazione. Invece quando è venuto dall’Irpinia, abbiamo subito il terremoto. E chi se lo scorda! Ricordo bene quell’oscillazione. Io ero un ragazzo all’epoca, appena tredicenne, ma ricordo bene quei momenti e ricordo bene le case come si sono comportate. Ma la cosa che mi viene da pensare è se quel terremoto venisse lo stesso oggi, la resistenza di molti tipi sarebbe la stessa? Probabilmente no, perché la vetustà degli immobili ha raggiunto un caso limite e quel limite non

7

è stato mai adeguato. Questo è il nostro vero rischio. Dobbiamo cominciare a prevenire e fare prevenzione significa anche educare, sìa i cittadini sia i tecnici. Il piano casa aveva due elementi fondamentali da rispettare: un fabbisogno energetico di tipo 0, quindi raggiungere un’efficienza energetica notevole, e l’altro era la sicurezza sismica. Spesso e volentieri mentre il primo veniva soddisfatto con pannelli solari o cappotti termici, per il secondo sarebbero stati dovuti essere fatti interventi di miglioramento sismico alle strutture sottostanti, che non sono mai state fatte. Fare prevenzione significa avere la curatezza degli interventi. Troise: Mentre parlavi dei rischi sismici della città di Casoria, io pensavo a via santa Croce…Pensavo a San Benedetto, dove c’è ancora qualche rudere: uno di questi è di fronte alla straordinaria e bellissima chiesa di San Benedetto e d’altronde con un tetto in amianto da me segnalato 5 o 6 anni fa. Pensavo a Santa Maria. Pensavo alla zona del Rosario ad Afragola, via Plebiscito e tante altre zone dei comuni qui intorno. Cosa succederebbe se in queste zone avvivasse una scossa di terremoto come di Casamicciola o come quella del Messico? L’arch. Cerbone precisa che quella di Casamicciola è vero che è stata una scossa di 4 gradi ma ha avuto una caratteristica che dopo è stata spiegata bene: “è molto superficiale. Un’azione sismica sotto i piedi arriva a un chilometro

e 8. Per portare un esempio, la scossa del Messico è venuta al largo del mare a 75 km di profondità, quindi subito abbiamo stabilito come le scosse nel centro Italia sono tutte intorno ai 10-15 km di profondità. Quindi la magnitudo non è l’unico elemento che determina distruzione del luogo. La scala Mercalli stabilisce l’entità della distruzione di un terremoto. Andrebbe riformulato un sistema di salvaguardia del territorio facendo, migliorare queste zone mettendole in sicurezza. Troise invita a concludere l’arch. Cerbone con un consiglio che darebbe al sindaco di Casoria, Pasquale Fuccio, che è anche Assessore all’Urbanistica, e anche all’Assessore Lavori Pubblici, dottoressa Marianna Riccardi, e alle pubbliche amministrazioni. L’architetto Cerbone: - Realizzare immediatamente il piano di emergenza comunale e far sì che diventi un elemento vivo sul territorio, cioè da quello che parte la conoscenza della vulnerabilità e del rischio sismico in un territorio. Solo questo è lo strumento che, malauguratamente si verificasse un episodio, ci permette di lavorare. Noi arriviamo sul territorio in emergenza come volontari attraverso la Protezione Civile ed è il piano di emergenza che ci permette di conoscere il territorio. Prima dell’emergenza viene la conoscenza, quindi un piano di emergenza che permetta di conoscere la vulnerabilità sismica del nostro territorio.


8

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

4x3.pdf

1

24/02/17

13:40

4x3.pdf

1

24/02/17

13:40

DOMENICA 22 OTTOBRE 2017


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

9 diana.santucci@hotmail.it

DIANA SANTUCCI

Santillo: registriamo un’inerzia da parte dell’amministrazione del sindaco Fuccio che non è più sopportabile sia per l’adozione del piano urbanistico comunale che in altri settori amministrativi Per tali motivi, il 9 settembre è stata posta al Sindaco una interpellanza in merito Il piano urbanistico comunale è lo strumento indispensabile di cui ogni Comune deve essere dotato per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Il suolo pubblico è una risorsa che rappresenta il patrimonio collettivo della città ed è inconcepibile guardarne lo spreco restando inerti. Il luogo d’incontro di persone, in cui confluiscono interessi economici, sociali e culturali, deve essere tutelato in quanto si tratta di un interesse pubblico ed è giusto che la collettività ne usufruisca. “Il piano urbanistico – ha dichiarato il Consigliere Santillo, rappresentante del movimento democratico e progressista - rappresenta l’occasione per promuovere uno sviluppo moderno e compatibile per l’ambiente, vivibile per il cittadino e l’opportunità di promuovere nuova ricchezza e maggiore occupazione per la città di Casoria.” Le motivazioni che rendono indispensabile una nuova e diversa pianificazione del territorio comunale sono molteplici: il PUC vigente non risulta più corrispondente alle esigenze di sviluppo della città e dei bisogni dei cittadini, essendo di fatto necessario dotare la città di uno strumento di governo del territorio di nuova concezione, capace sia di interpretare ed orientare le scelte di sviluppo urbano che recuperare e valorizzare aree degradate e dismesse. Dunque, sono necessarie azioni trasformative sia per recuperare e riqualificare i nuclei edificati sia per riorganizzazione gli spazi aperti, intervenendo con la dotazione di servizi in tale aree nonchè valorizzando le risorse esistenti. “Per queste ragioni – prosegue Santillo - io ed il mio movimento politico dei democratici e progressisti abbiamo messo al centro della nostra iniziativa politica l’urgenza e la necessità di adottare nuovamente il piano urbanistico comunale, purtroppo registriamo un’inerzia da parte dell’amministrazione del sindaco Fuccio che non è più sopportabile sia in questo campo sia in altri settori amministrativi. Per tali motivi, il 9 settembre è stata posta al Sindaco una interpellanza in merito”. All’atto della presentazione delle linee programmatiche della nuova Amministrazione, dal rappresentante del movimento democratico e progressista fu

presentato un emendamento in materia urbanistica, che con spirito costruttivo ed istituzionale, invitava l’Amministrazione da poco insediata a dare tempi certi in merito all’approvazione di un nuovo strumento urbanistico. In particolare, l’emendamento, votato a larga maggioranza, prevede che “attraverso un lavoro di approfondimento e revisione del Piano Urbanistico Comunale, stimato in tre mesi, si giungerà all’adozione definitiva in Giunta dello strumento urbanistico con conseguente attivazione delle norme di salvaguardia. Contestualmente si darà ulteriore impulso alla redazione dei piani Operativi finalizzati alla riqualificazione dell’esistente ed allo sviluppo socio-economico e ad un miglioramento della vivibilità urbana. Da non sottovalutare che sul nostro territorio esistono tra grandi aree dismesse sulle quali quest’amministrazione intende operare scelte strategiche per la città di Casoria. Da considerare che per le suddette aree ci troviamo di fronte all’ultima possibilità di sviluppo per la nostra comunità. Per questo intendiamo da subito chiarire che le stesse dovranno essere utilizzate principalmente per destinazione di servizi di rilievo nazionale e internazionale (es. Università di eccellenza, poli ospedalieri di specialità, etc.) e per raggiungere i minimi di standard urbanistici previsti dalle vigenti normative in materia”. Di seguito il testo dell’interpellanza presentata: “Ebbene ad un anno da questo importante passaggio istituzionale non vi è stata alcuna azione efficace in tal senso intrapresa dalla sua Amministrazione. Ma quello che ancora più grave e preoccupante è l’assoluto silenzio in

cui è finito il dibattito sul PUC. Nessun dibattito in Commissione urbanistica, nessuna iniziativa politico programmatica né dell’Amministrazione Comunale, né delle forze della maggioranza che la sostengono, in un progressivo impoverimento del dibattito pubblico ancora più grave in un quadro generale di disaffezione dalla politica e dalle sue istituzioni. Non è naturalmente in discussione il diritto dell’amministrazione ad avere una propria visione delle questioni relative al governo del territorio, ma l’inerzia in una situazione complessa e difficile è segno evidente di incapacità ed inadeguatezza. Pertanto, ai sensi di quanto previsto dall’art. 75, comma 3 del regolamento si interpella il Sindaco affinché risponda sul grave ritardo in merito all’adozione del Piano Urbanistico Comunale e sulle iniziative che intende intraprendere nel rispetto degli impegni assunti di fronte alla Città. Si ricorda che, ai sensi di quanto disposto dall’art. 5 comma 5 la risposta all’interpellanza deve essere prodotta in 30 giorni informandone per conoscenza i Capigruppo ed il Presidente del Consiglio Comunale.” Così il consigliere comunale Prof. Giuseppe Santillo: “Non facciamo solo denunce, ma concretamente indichiamo proposte fattibili. I primi punti da affrontare riguardano Casoria Ambiente (un’azienda con poco personale, tra cui anziani che non riescono a sopperire ai servizi che dovrebbero garantire) e le entrate. E’ necessario cambiare Assessori e Dirigenti che non siano in grado di agire positivamente, portando a termine i loro compiti nei tempi indicati e puntualmente non rispettati. Ma c’è di più: si parla di una eventuale privatizzazione in merito e colgo l’occasione per dichiarare di non essere assolutamente d’accordo. Deleghiamo ed aumentiamo le spese per enti o società private? Il nostro compito - conclude Santillo - è quello di far funzionare la macchina comunale, quindi proponiamo un potenziamento degli uffici già esistenti attraverso una formazione adeguata dei dipendenti, una informatizzazione e digitalizzazione degli atti nonché un rinnovamento con nuove e giovani unità lavorative”.


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

10

Corso di Formazione in

Social Marketing & Communication

081 5401081 info@kompetere.it

Kompetere Business & Management

PER LA TUA PUBBLICITA’ 3384356954 - 3404820171


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

11

DOMENICO BORRIELLO

Premio Mimmo Ferrara, il ricordo di un giornalista all’avanguardia

Sabato mattina. Mi trovo a Piazza Matteotti, devo svolgere il mio ruolo di inviato per CasoriaDue alla cerimonia d’assegnazione della prima edizione del premio Mimmo Ferrara. Mi guardo intorno e cerco l’Emeroteca Tucci, il luogo in cui nel giro di una trentina di minuti sarebbe avvenuta la premiazione. Mi guardo intorno, cerco, non trovo. Mi fermo davanti al palazzo della Provincia, faccio un giro di telefonate e, infine, mi decido a chiedere informazioni a un uomo in giacca e cravatta che stava fumando davanti al palazzo della posta. “Emeroteca Tucci? Entra qui, secondo piano. Prendi l’ascensore. Anzi aspettami un secondo, saliamo insieme”. “Anche lei per il premio Ferrara?” gli chiedo. Lui annuisce, spegne la sigaretta. Secondo piano, si sale. Un uomo all’ingresso mi chiede: “Giovanotto, lei è invitato?”. “CasoriaDue, sono qui per rappresentare il Direttore Troise”. Entro, senza troppe aspettative sul luogo. E la reazione può essere una, solo e soltanto una: “Wow”. Ovviamente questo “Wow” traducetelo in napoletano, potrete facilmente immaginare le paroline che ho pensato. A destra, a sinistra, ogni singolo passo mi lasciava estasiato. Documenti storici, stralci di riviste per cui ha scritto la grandissima Matilde Serao, una donna d’incredibile garbo e ingegno. Un ennesimo gioiello, l’Emeroteca Tucci, che Partenope nasconde incredibilmente bene, proprio come il famoso uovo nascosto da Virgilio nelle viscere della città. Ed è per questo che mi sento di sottoscrivere in pieno l’appello fatto nel corso della giornata alle istituzioni per salvaguardare le attività dell’Emeroteca, che custodisce ben 300.000 volumi che raccolgono ben

9000 collezioni di quotidiani e riviste. La cerimonia d’assegnazione comincia con un video che racconta la vita di Mimmo Ferrara, eccellente giornalista nato nella città di Ludovico, Casoria. Si ripercorrono le tappe della sua carriera, la cui prima parte lo ha visto soprattutto protagonista nel campo sportivo. Indimenticabile, per i suoi colleghi e per i suoi lettori, il suo racconto quotidiano del “Mundial” argentino del 1978, vissuto da Ferrara nelle vesti d’inviato. Ritornato nel Bel Paese, per lui nella redazione de “Il Mattino” c’è un nuovo ruolo di responsabilità, che coincide con la tragica vicenda del terremoto in Irpinia del 1980 e con la tristemente nota prima pagina del quotidiano di Via Chiatamone, quella su cui campeggiava il titolo a caratteri cubitali: “Fate presto”. Negli anni a seguire, amareggiato dalla chiusura di SportSud, deciderà di lasciare “il Mattino” per lanciarsi nel progetto volto alla rinascita de “il Roma”, per poi passare alla RAI e, infine, ritornare a “il Mattino”. Gli interventi dei presenti sono riusciti a disegnare bene la personalità di Ferrara per chi, come me, non ha avuto il piacere di conoscerlo. Un uomo dalle mille risorse, “una persona all’antica proiettata al futuro” è stata la frase che più mi ha colpito. Nel ritratto che ci è stato offerto, Ferrara si è sempre prodigato per i giovani, su cui ha sempre puntato. Ettore Di Lorenzo, giornalista RAI, ha rimarcato proprio questo aspetto. Avendo avuto l’onore di incrociare più volte, mentre ero giurato, Di Lorenzo al “Giffoni Film Festival”, posso pensare che forse sia stato proprio Mimmo Ferrara a trasmettere la passione e l’entusiasmo

verso il mondo giovanile a quello che, a mio modo di vedere, oggi è uno dei migliori giornalisti che abbiamo in Italia. Mimmo Ferrara ha vissuto un’importante fetta della sua carriera alla Casagit, “Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani” . Un impegno costante volto alla salvaguardia e prevenzione salutare che lui, “persona all’antica proiettata al futuro” aveva esteso, nel suo ruolo di responsabilità alla Casagit, anche alle coppie delle stesso sesso. Ecco il motivo per cui mi ha colpito molto quella frase, che ha trovato effettivamente riscontro nei fatti. Uomo all’antica inteso per un uomo rispettoso e rigoroso, ma proiettato al futuro perché aveva una mentalità incredibilmente aperta. C’è un pizzico d’orgoglio per il fatto che una persona di spessore come lui sia nato a Casoria. Orgoglio misto a quella solita sensazione di smarrimento per una città che non riesce mai a mettere in vetrina i suoi fiori più belli. Capita nello sport, con i mancati riconoscimenti a sportivi che hanno dato lustro alla nazione a Giochi Olimpici ed Europei, capita nell’arte e capita nel giornalismo. Mi si perdonerà la piccola digressione, ma è che proprio non riesco a comprendere il “modus operandi” casoriano. Ma, ritornando al “Premio Ferrara”, la prima edizione era aperta ai giovani giornalisti fino ai 35 anni che avessero scritto un articolo in ambito medico, questo proprio per ricordare l’impegno di Ferrara per i giovani e per la salute. La vittoria è andata alla giornalista de “Il Mattino” Maria Pirro per un servizio giornalistico sui bambini sordi alla nascita e le novità terapeutiche legate al caso.

Da Noi la bontà è di casa Via Vittorio Emanuele,2/E - Casoria (NA) Tel. 081.5401141

Mini Caseificio S.Maria


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

12 ROSA BERTENNI Dopo essersi dedicato per tanti anni alla gestione della sicurezza e mobilità del Comune di Casoria, Giovanni Cresci dice la sua sia nello specifico sul settore di cui si è occupato lui stesso, sia in generale sull’amministrazione della città. Per quanto riguarda il settore sicurezza e mobilità della città, quale cambiamento attuerebbe per migliorarlo? “Una cosa che ritengo di vitale importanza, ai fini della mobilità, è la regolamentazione della sosta per la quale lo scrivente predispose una procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio di sosta a pagamento, trasmessa alla Stazione unica appaltante e rimasta finora priva di esito. L’affidamento prevedeva l’esternalizzazione del servizio affidato ad una impresa del settore con una percentuale degli incassi a favore dell’Ente e senza nessun costo a carico dello stesso. Allo stato il servizio non viene svolto. Altra questione importante che riguarda la sicurezza è il piano comunale per la protezione civile ultimato dai tecnici incaricati nell’anno 2015 e, credo, ancora mancante della individuazione dei luoghi comunali da individuarsi a cura dell’Amministrazione”. A tal proposito, negli ultimi tempi, gli episodi di criminalità nelle vie della città, sono numerosi e sembra aumentino sempre di più. A partire dai furti di auto, rapine ad enti pubblici e ai cittadini. Come potrebbe migliorare la sicurezza per rendere più vivibile la quotidianità? “L’amministrazione Carfora chiese ed ottenne dal Prefetto un controllo interforze del territorio, soprattutto al termine dell’orario di servizio della polizia urbana, ricordo che - ad esempio - Piazza Dante ( Stazione FF.SS.) era presidiata nel pomeriggio dalla G.di F. ; credo che l’Amministrazione possa

Cresci: “Per migliorare, dobbiamo agire tempestivamente” e debba chiedere al Prefetto di ripristinare tale controllo. I vigili urbani di Casoria, la cui professionalità ed abnegazione è indiscussa, sono pochi ed hanno tanti anni di servizio di un lavoro logorante”. Avendo osservato, per molti anni, Casoria non solo dal punto di vista di un comune cittadino, com’è migliorata secondo lei la gestione della città e come potrebbe migliorare ulteriormente? “Non riesco a cogliere alcun cambiamento positivo, pur riconoscendo una indubbia buona volontà di alcuni amministratori. Le poche risorse economiche sono state perse (leggi Parco delle Arti) o utilizzate in modo assolutamente incongruo (vedi la nuova piazza). La città è assolutamente priva di pianificazione urbanistica e sono ormai tre i PUC che non hanno avuto definizione nonostante i notevoli costi a carico dell’Erario cit-

tadino. Non condivido, infine, la individuazione di amministratori che siano estranei al territorio fatta salva l’ipotesi di conclamate professionalità e certificata esperienza nel ramo. Le cose da fare per migliorare la città sono tante e sono sotto gli occhi di tutti; è fondamentale agire, tuttavia, con tempestività e soprattutto con tanta buona volontà”. Quanto ha aiutato la nascita di un vero e proprio archivio al Comune, per quanto riguarda l’ufficio contratti e contenzioso? “Intorno alla metà degli anni ‘80 fui incaricato di costituire l’ufficio contratti che, allora, veniva tenuto dal settore Servizi Tecnologici. Con grande sollievo, per essersi liberato di un compito ritenuto inutilmente gravoso, il settore mi affidò i faldoni ed i Registri (rectius: Repertori) ed io provvidi, unitamente al compianto amico carissimo Antonio De Martino, a catalogarli e ordinarli per anno. Recuperammo dall’archivio comunale anche altri contratti fino all’anno 1950 e successivamente ho provveduto a farli rilegare sottraendoli alle acque meteoriche che per ben due volte hanno invaso l’archivio creando notevoli danni. Nell’era digitale sembra strano parlare di archivio cartaceo ma d’altra parte se non c’è il cartaceo non si può passare al digitale. Voglio dirti poi che in essi si conserva la memoria storica di una società ed i documenti più significativi che la riguardano (ad esempio la realizzazione di opere pubbliche). La conoscenza dei fatti salienti della città aiuta a costruire il senso di appartenenza alla comunità e ad aumentare l’affezione dei cittadini nei confronti delle pubbliche istituzioni. Tante volte, infine, l’esame dei repertori e degli atti di tanti anni prima, ci ha consentito di ricostruire fatti e situazioni e risolvere questioni importanti”.


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

13

CARMEN PALUMBO

CARMELA GIACOMETTI E LA COMPAGNIA DEI CARMENAUTI: IL TEATRO E’ VITA, E’ UN URLO, E’ RIVOLUZIONE!

Questa settimana abbiamo avuto il piacere di fare un’interessante chiacchierata con la professoressa Giacometti, insegnante di italiano e storia al Liceo Scientifico Gandhi di Casoria. Oltre alla sua professione di insegnante, Carmela Giacometti ci ha raccontato della sua grande passione per il teatro, una passione che lei definisce come “ciò che più ama fare, quel posto in cui da sempre ama rifugiarsi”. Tutto è iniziato nel 1985, Carmela Giacometti non era ancora insegnante, ma lavorava al Comune nella sezione urbanistica. In questi anni da impiegata comunale, ha intrapreso anche la strada teatrale, coinvolgendo molti dei suoi colleghi, Carmela ha creato la SPEI, “Scompagnia precaria e instabile”. Con questa compagnia fino al 99’, la professoressa Giacometti ci racconta di aver girato tantissimi teatri napoletani, portando in scena opere brillanti della tradizione, ma anche testi nuovi, inediti, scritti proprio da lei. Un grande successo ha avuto la rappresentazione del testo “Storia di una città nelle sue canzoni”, che racconta il percorso della canzone napoletana partendo dal 200 fino ad arrivare alla musica degli anni 80’ con

Bennato e Pino Daniele. Dopo essersi fermata per alcuni anni, per dare spazio alla famiglia e alla professione di insegnante, Carmela Giacometti ci ha raccontato di aver ritrovato questo grande amore per il mondo teatrale, mai dimenticato, nel 2013. Il ritorno al teatro ha subito però dei cambiamenti, abbandonata la compagnia SPEI, che nel frattempo aveva proseguito il suo percorso da sola, Carmela insieme ai colleghi della scuola ha creato la nuova compagnia dei Carmenauti, “ I viaggiatori della poesia”. Questo nuovo gruppo composto più o meno da tredici attori, si è esibito in vari teatri, girando tantissimo tutta la Campania e dando vita a straordinarie rappresentazioni. In particolare Carmela ci ha raccontato della sua traduzione in napoletano del Mercante di Venezia di Shakespeare, andato in scena anche all’Augusteo di Napoli e dell’adattamento sempre in dialetto napoletano dell’Avaro di Moliere, tutt’ora in scena. Una caratteristica di questi spettacoli è quasi sempre la musica dal vivo, perchè la presenza dei musicisti sul palco, riesce senza dubbio ad impreziosire ancora di più lo spettacolo teatrale. Da circa un anno, Carmela ci ha

raccontato di aver esteso il suo orizzonte anche all’ambito religioso e sacro. - Tutto è partito da un libro di Erri De Luca, “Il nome della madre”. Sono riuscita a smontare il testo e a ricavare un mio pensiero, un mio percorso personale, che grazie all’aiuto di Martina Nappi, sono poi riuscita a portare in scena. Sempre seguendo un percorso mariano, ho scritto una lauda, che spero di riuscire a mettere in scena nell’occasione dell’ Immacolata, l’8 dicembre. Ci sono poi ancora altri progetti che ho in mente e che spero di regalare al pubblico. Non rinuncio mai alle mie idee e quando ho un pensiero, amo comunicarlo. Nella mia vita ho sempre cercato ciò che mi rendeva felice, ed ora so che il teatro è ciò che più mi fa stare bene. Per me il teatro è cultura, è vita, è urlo, è una rivoluzione. Viva il teatro!


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

14

L’ INGLESE e le ALTRE LINGUE le IMPARO SOLO all’ ACADEMY SCHOOL - Traduttore - Ambasciate - Marketing - Interprete NAPOLI

Piazza Nicola Amore, 6 Tel.: +39.081.55.38.629 Fax: +39.188.51.436 infoiumna@gmail.com

ROMA

Clivo di Monte del Gallo, 48 Tel.: +39.06.60.66.1055

- Hostess - Turismo e Moda - Erasmus - Placement

AFRAGOLA

Via D.Mocerino,52 - Parco Guerra Tel.: +39.081.85.25.819 info@professionalacademyschool.it

Per contatti o maggiori informazioni sul “Corso di lingua INGLESE” o sugli altri “Corsi di Lingue” visita i nostri siti:

iumna.it oppure corsiacademyschool.it

www.casoriadue.it

STAMPA SU SHOPPERS di carta

VIA CASERTA AL BRAVO,160 - NAPOLI TEL. 081.19711240 / CELL. 366.4247870 e-mail:digital.time@yahoo.com


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

15

PAOLA CONSOLETTI

PINO MADDALONI ED IL SUO JUDO Giuseppe Maddaloni, nasce a Napoli il 10 Luglio del 1976, è un judoka italiano, anzi napoletano, la sua storia è stata anche romanzata e narrata nel film per la televisione, “l’Oro di Scampia”, del 2014, con l’attore Beppe Fiorello. Giuseppe Maddaloni, detto Pino, ha iniziato a praticare l’arte del judo a soli 4 anni, sotto la guida del padre Giovanni, in una palestra a Scampia, zona periferica a nord di Napoli, dove viveva. Il suo primo successo risale al 1988, quando vinse i giochi della gioventù, da quel giorno ha riscosso una lunga serie di risultati in tutte le categorie, sia in campo internazionale che nazionale, dove oltre ai suoi titoli detiene un record, non ha mai perso nelle categorie giovanili. Numerose vittorie culminate con la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney 2000, in Australia, dove lui stesso non dimentica l’emozione delle sue lacrime sul gradino più alto del podio. Nel suo percorso sportivo, Pino è stato costretto poi, a saltare i tornei che gli servivano a guadagnare i punti necessari alla qualificazione, impedendogli di partecipare

ai giochi di Atene 2004, in seguito riesce a riprendersi, come solo un vero Campione sa fare, e dopo un accurato potenziamento muscolare, conquista un oro ai Giochi del Mediterraneo e uno ai mondiali militari, nonché un argento ed un bronzo ai Campionati europei. Dal 1995, Giuseppe Maddaloni, fa parte delle Fiamme Oro, il Gruppo Sportivo della Polizia di Stato. Pino, è un vero Campione, umile, che ha fatto del judo la sua stessa essenza di vita, dopo la sua notorietà non ha scelto di partecipare ai reality, di apparire in televisione, ha scelto di aiutare i giovani, “togliendoli dalla strada”, per integrarli nello sport, in questo caso in palestra, a “suon di Judo”, infatti si è battuto proprio per loro, con lo scopo di creare un centro sportivo d’eccellenza, soprattutto nel suo quartiere, Scampia. Secondo il nostro Campione, crescere a Scampia non è facile, e non è vero che le difficoltà danno una spinta in più, è più facile trovare gli stimoli ed il suo obiettivo è proprio quello, fare “Judo Napoletano”. Come possiamo sottolineare,

i ragazzi attraverso quest’arte possono misurarsi con le proprie abilità. Fare judo non significa vincere le medaglie, secondo Pino Maddaloni fare judo significa, servirsi delle regole che vengono insegnate per portarle anche fuori dal “Tatami” (un materassino sottile dove ci si allena scalzi), dunque allenarsi per la legalità, i giovani devono impiegare le loro energie nella giusta direzione, senza “false e pericolose distrazioni”. Lo Star Judo Club Centro Gianni Maddaloni, è la palestra gestita dal papà di Pino, un luogo dove si lavora, ci si allena dando particolare attenzione ai giovani, soprattutto ai tanti ragazzi meno fortunati, per dar loro un’importante opportunità. Il maestro Giuseppe Maddaloni, afferma che nel judo non si usa la violenza, la persona che ti ritrovi di fronte è un tuo amico, il saluto è fondamentale in quest’arte, è

una disciplina completa che ha come principio il miglior impiego di energia, con lo scopo di proiettare l’avversario o di immobilizzarlo al suolo. Il judo si pratica per ottenere una migliore condizione psico-fisica, una più forte concentrazione, l’autocontrollo e una giusta convinzione nei propri mezzi e nelle proprie potenzialità. Pur essendo uno sport individuale, ha una grandissima valenza sociale, dovuta alle necessità di allenarsi con compagni diversi. Per il nostro Campione, il judo, attraverso i ragazzi, rappresenta una grande soddisfazione personale, perché permette loro di allenarsi e partecipare alle gare, anche fuori porta, facendoli vivere esperienze sportive e sociali differenti, nella piena consapevolezza che questa è un’arte che può diventare una grande passione, un esempio utile nella vita.


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

16 ANTONIO VALENTI

Viaggio nel multiforme mondo artistico di Nunzia Schiano, attrice a tutto tondo: teatro, cinema e televisione con esperienze sia in ruoli comici che drammatici nella sua ormai lunga esperienza artistica coronata da tantissimi successi e caratterizzata da bravura e impegno costanti. Pure nell’immaginario collettivo è la madre di Alessandro Siani in “Benvenuti al Sud”. “Diciamo che con questo ‘figlio’ è arrivata la notorietà che il teatro non può darti per il numero di spettatori ai quali si rivolge; con Alessandro è stato un incontro importante da un punto di vista artistico ma anche affettivo”. Cosa significa per lei essere attrice? “Quello che ha sempre significato, è un lavoro, un modo di vivere, io mi considero un’artigiana. In ogni lavoro noi attori diamo vita a un personaggio che diventa reale nella misura e nel modo in cui lo vediamo: dopo ci riappropriamo della nostra realtà e torniamo alla vita di tutti i giorni”. Che differenza ci sono tra caratterista e ruolo principale? “Non esiste una differenza tra caratterista e prima attrice, si è solo attori e basta”.

Tra attori comici o drammatici invece quali differenze? “Uguale, non esistono differenze, le differenziazioni vengono attribuite dall’esterno. Se così non fosse, Pasolini non avrebbe chiamato Totò per interpretare un suo film e non ci sarebbero tanti attori che interpretano entrambi i ruoli; il ruolo è indifferente, dipende dal copione e dal personaggio, sono sfaccettature diverse”. Artisticamente lei nasce come attrice teatrale, anche tanto cinema e televisione nel suo vastissimo curriculum artistico. “E’ diverso il mezzo. E’ chiaro che cinema e televisione hanno approccio e tempi diversi, il teatro è più immediato, ma certamente non è che solo chi fa teatro è attore, tanto è vero che ci sono bravissimi attori sia tra quelli che fanno teatro che tra quelli che fanno cinema o televisione”. Come è approdata al teatro? “All’epoca non c’erano tante Scuole di Teatro come oggi, io ho cominciato a Portici, dove sono nata ed ancora vivo, in un piccolo gruppo teatrale diretto da Lello Ferraro, è stato come un laboratorio artistico e il mio incipit artistico

Nunzia Schiano: con Alessandro Siani benvenuta alla notorietà

continuato poi a Napoli con grossi personaggi come Renato Carpentieri, Davide Iodice, Giacomo Rizzo, Andrea De Rosa, Luca De Fusco e tanti altri”. Qualcuno ha influito in modo particolare sulla sua crescita artistica? “Tutti mi hanno aiutata sotto questo aspetto, ognuno ha contribuito alla mia crescita artistica nel farmi capire il comico o il drammatico, i tempi ed il rigore che insieme alle doti artistiche è un elemento fondamentale di un attore, essere artisti richiede grosso impegno come tutti i lavori” Lei ha lavorato con due grossi attori comici come Paolo. Caiazzo e Alessandro Siani: differenze. “Paolo Caiazzo ha una comicità più all’inglese, è più pacato; Alessandro Siani ha una comicità più forte, a volte pare anche aggressivo, sostanzialmente c’è una differenza di approccio tra i due. Paolo Caiazzo è molto generoso, da poco ha terminato la direzione al Premio Massimo Troisi” Essere o non essere: il cabaret è o non è teatro? “Sono due cose diverse, non è questione di essere o non essere, lo stesso potrebbe dirsi per l’opera lirica, sono comunque certamente tutte forme di spettacolo.

Vendita di integratori alimentari, nutraceutici, functional food, linee proteiche e iperproteiche per sportivi e non Servizi di Consulenza e Personal Trainer su appuntamento +39 338 9234286

nutra_store_casoria

Nutra Store

nutrastorecasoria@gmail.com

Via Paolo Piccirillo, 13 - 80026 Casoria - (Traversa via Papa Pio XII)


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017 Paolo Caiazzo è un cabarettista che fa teatro e non si può dire che sia cabaret, Ficarra e Picone pure sono cabarettisti ma certamente i loro film non sono cabaret. Sono sempre grossi artisti”. Lei ha interpretato sia opere di Raffaele Viviani che di Eduardo. Che differenze ha riscontrato? “La differenza è strutturale, sono drammaturgie diverse anche nel linguaggio: quello di Viviani è più forte, meno borghese rispetto a Eduardo. Di Eduardo attualmente abbiamo in scena al ‘Carcano’ di Milano “Filumena Marturano”; Viviani ho interpretato ‘Zingari’ e ‘Pescatori’; in Francia anche ‘Stazione Marittima’ e ‘Circo Equestre Squeglia’ nella traduzione francese” Esiste una crisi nel Teatro? “Rispetto ai numeri che riscontro ai miei spettacoli non posso confermarla, andiamo in scena da Aosta alla Sicilia e i teatri sono sempre pieni; a Napoli c’è un fermento di iniziative teatrali tra i giovani che, ritengo personalmente, dovrebbero prestare maggiore attenzione alla drammaturgia moderna e mettere in scena testi nuovi”. Che consigli darebbe ai giovani che si accostano al mondo teatrale? “Prima di tutto, come in tutte le cose, di studiare ed impegnarsi e poi fare at-

17 tenzione a chi si propone come maestro perché un sogno poi non sia un incubo, non credere che si sia bravo solo perché a scuola faccio ridere i compagni e non incolpare sempre gli altri: se si fallisce una prova non bisogna sempre pensare che chi la supera sia raccomandato o chissà che, bisogna riprovare. A me è capitato di vedere che ci si presenti senza conoscere un testo: beh, è impreparazione”. Attualmente è impegnata a Milano con “Filumena Marturano”, spettacolo di enorme successo. “Sì, al Teatro ‘Carcano’; poi saremo a Palermo e, in Campania, a Caserta, e Salerno. Io interpreto il ruolo di Rosalia Salimene; Filumena è una straordinaria Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses è Domenico Soriano, la regia è di Liliana Cavani. Lo spettacolo ha debuttato a luglio 2016 al Festival dei Due Mondi, l’anno scorso siamo stati anche el Bellini di Napoli”. Chi è per lei Filumena Marturano? “Una donna forte che cresce tre figli in un’epoca diversa in cui non erano riconosciuti i diritti attuali ai figli nati fuori dal matrimonio, io penso che sia la madre che Eduardo avrebbe voluto”.

Lei è stata impegnata anche al Teatro Area Nord a Piscinola. “Certamente, da quando è sorto, anche attualmente sono socia anche se l’anno scorso e quest’anno ci sono un poco di meno per gli impegni; è stata ed è un’esperienza importante mantenere il teatro tra mille difficoltà in una zona che rappresenta una bella realtà per le tante iniziative sociali e la partecipazione” Lei è nata e vive a Portici. Come è cambiata nel tempo la Città? “E’ più vivibile perché è diminuito il numero degli abitanti; come in altri posti ci sono difficoltà in alcune zone, come al Granatiello, per la movida notturna; come dovunque, poi, non mancano quelli senza educazione e senza cultura per cose tipo la differenziata. Con la nuova Amministrazione speriamo che diventi ancora più normale e vivibile”. Oltre “Filumena” quali sono i prossimi impegni? “E’ uscito da poco il film “Nove luna e mezza”; parteciperò al film ‘Dogman’ di Matteo Garrone; sarò a Napoli al Piccolo Bellini con lo spettacolo ’Ranavuottoli’, una Cenerentola vista dalla parte delle sorellastre; parteciperò, poi, alla fiction Rai ‘L’amica geniale’ dal bestseller di Elena Ferrante”.


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

18

I Viaggi del Leoncino

Via Principe di Piemonte 34 Casoria - TEL. 081/7576847 3938899012 I Viaggi del Leoncino

AGENZIA VIAGGI E TURISMO

3 DICEMBRE mercatini al Castello di Limatola: solo bus € 15 a persona

31 OTTOBRE Halloween al Rainbow bus + ingresso intera giornata € 40 a persona

7 – 10/12 Mercatini di natale in trentino: bus + hotel mezza pensione € 330 a persona 17/12 Shopping natalizio a Roma: solo bus andata e ritorno € 20 a persona 10, 16 e 23/12 Luminarie di Salerno: solo bus andata e ritorno € 15 a persona

31 DICEMBRE 2017 - 1 GENNAIO 2018 capodanno SULLA NEVE ( tutto incluso ) € 250 a persona

Prendi a Cracovia 2-5/02/18 € 110,00 a persona Volo l’Offerta Budapest 6-10/02/18 € 130,00 a persona

Amsterdam 29/01 - 01/02/18 € 190,00 a persona Praga 15-18/11 € 140,00 a persona Parigi 11-14/11 € 170,00 a persona Londra 4-7/02/18 € 170,00 a persona Vienna 21-24/02/18 € 150,00 a persona Barcellona 29/01 - 01/02/18 € 155,00 a persona Berlino 31/01 - 03/02/18 € 165,00 a persona

NB: tutte le offerte comprendono volo da Napoli + hotel centrale e ass. med/bag


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

19

IL TUO TEMPO IL TUO BENESSERE LA TUA VITA

COSTRUZIONI E SERVIZI GENERALI


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

20

Air Clima di Galluccio Pietro

RIPARAZIONI e ASSISTENZA SCALDINI e CALDAIE a GAS IMPIANTI di Riscaldamento CONDIZIONAMENTO e IDRAULICI

347-6183831 Numero Pronto Intervento

www.paginegialle/airclima.it e-mail: airclimacasoria@libero.it

Via L. Manara, 9 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 081 7575070

PER LA TUA PUBBLICITA’ 3384356954 - 3404820171


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

21

BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

A cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

Donne in menopausa: i benefici dell’acqua gassata

Con buona pace di tutti coloro che pensano possa far male e soprattutto gonfiare lo stomaco, bere dell’acqua gassata, per le donne in menopausa, può produrre alcuni effetti benefici, come l’abbassamento del colesterolo nel sangue, con conseguente riduzione anche del loro rischio cardiovascolare. A sostenerlo è uno studio americano pubblicato sul Journal of Nutrition . Nello studio un campione di donne è stato invitato a bere un litro di acqua liscia al giorno per due mesi e successivamente un litro di acqua gassata al giorno per altri due mesi. “Dopo aver bevuto acqua gassata è stato riscontrato un calo del 6,8% del colesterolo totale, un calo del 14,8% del colesterolo LDL (quello cattivo) e un aumento del 14,8% del colesterolo HDL (quello buono)”. “Tra i sintomi più frequenti della menopausa – commenta Claudio Paganotti, ginecologo all’Istituto Clinico Città di Brescia – sono molto conosciute le vampate di calore. Interessano il 6070% delle donne e consistono in un’im-

provvisa e imprevedibile sensazione di intenso calore con arrossamento del viso del collo e del decolleté. Durano pochi minuti, ma possono ripetersi più volte nella giornata; spesso sono accompagnate da sudorazioni profuse. Verificandosi soprattutto di notte possono portare all’insonnia”. Ovviamente la raccomandazione è da prendere con le pinze ed è consigliato sempre variare la tipologia dell’acqua consumata. Menopausa è il termine con cui viene comunemente indicato il climaterio, cioè il periodo della vita della donna in cui cessano le mestruazioni. La menopausa è dovuta alla fine dell’attività delle ovaie causata da una minore produzione di ormoni estrogeni. Si tratta di un momento determinato geneticamente e, quindi, prevedibile, in larga misura, sulla base dell’età in cui si è presentata nella propria madre. Se i sintomi della menopausa interferiscono con il lavoro, le relazioni e la vita di coppia è possibile sottoporsi a un trattamento a base di estrogeni, a volte associati a proge-

stinici. Si tratta della terapia ormonale sostitutiva, costituita da pillole, cerotti, gel o spray che correggendo gli squilibri ormonali contrastano i disturbi associati al climaterio. Questi trattamenti devono essere prescritti dal medico. Calcio, vitamina D attivata e bifosfonati possono aiutare a contrastare l’osteoporosi, mentre la clonidina trasndermica, i progestinici e i fitoestrogeni ricavati dalla soia e dal trifoglio rosso sono farmaci complementari alla terapia ormonale sostitutiva. Infine, alcuni antidepressivi possono tenere sotto controllo le vampate e il testosterone può essere utilizzato per aumentare la libido e migliorare l’umore.


22

DOMENICA 22 OTTOBRE 2017


DOMENICA 22 OTTOBRE 2017

23

NICOLETTA ROMANO

Refezione scolastica, genitori e docenti in visita al centro cottura Lunedì parte il servizio, per 120 famiglie l’accesso al servizio sarà gratuito

Casalnuovo. Partirà lunedì prossimo, 23 ottobre, e sarà erogata dal lunedì al venerdì fino alla prima settimana di giugno 2018, la refezione scolastica negli istituti scolastici della città di Casalnuovo di Napoli. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Massimo Pelliccia, ha annunciato l’avvio del servizio durante la prima commissione mensa convocata presso il centro cottura della ditta appaltatrice del servizio: i genitori ed i docenti componenti della commissione hanno avuto così l’occasione di visitare i locali della cucina e di verificare da vicino la completezza del servizio offerto. Confermato il servizio di scodellamento: i pasti saranno serviti direttamente al piatto per conservare il gusto e le proprietà dei cibi ma anche per sensibilizzare i giovani a rispettare l’ambiente evitando così sprechi in termini di materiali indifferenziati prodotti. Confermate anche le esenzioni per le famiglie appartenenti alle fasce disagiate: saranno 120 le famiglie che usufruiranno gratuitamente del servizio di refezione scolastica con una graduatoria che sarà pubblicata prima dell’avvio del servizio. «Partiamo puntuali, anche quest’anno - dichiara il sindaco Massimo Pelliccia - rispettando gli impegni presi con le famiglie. Il servizio di refezione è di fondamentale importanza per i genitori che lavorano: abbiamo scelto di convocare la commissione mensa all’interno del centro cottura per permettere ai genitori ed ai docenti di verificare con mano dove ed in che maniera vengono preparati i cibi che consumano i bambini. Investiamo ogni anno una quota importante per la mensa scolastica, assicurando a 120 famiglie l’accesso gratuito al servizio, con l’obiettivo di dare ai nostri alunni e ai loro genitori il miglior servizio possibile. Durante l’anno effettueremo periodicamente dei controlli per garantire i massimi standard qualitativi».

www.casoriadue.it Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 18 OTTOBRE 2017

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817311062 email: casoriadue@libero.it

ROMANAUTO di Antonio Romano

CENTR O O RICAMBI AUT

www.autoricambi-romanauto.it

Via Duca D’Aosta, 25 A/B - 80026 CASORIA (NA) Tel. 081.540.39.91 - Fax 081.235.22.85


24

DOMENICA 22 OTTOBRE 2017


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.