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DOMENICA 28 OTTOBRE 2018

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Settimanale di Informazione

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ANNO XVIII - N° 31 - DOMENICA 28 OTTOBRE 2018

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IL SINDACO CALMO


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EDITORIALE

IL SINDACO CALMO

Consigli a Pasquale Fuccio, “finto litigioso”: “come conquistare cuori, menti e vittorie”

LA PARABOLA DELLA LEADERSHIP La parabola della leadership dovrebbe essere personale, non generica. I vari archi dipendono più da te che dai lavori. Pensaci bene prima di decidere se accettare o meno.

oooooo La transizione da membro di uno staff a leader è meno semplice di quando si pensi. Bisogna capire che, a prescindere da quando un leader possa non dare troppo peso ad alcune sue parole o azioni, ha comunque una grande influenza su chi ha intorno. Prendi le tue responsabilità seriamente, abbi cura delle persone e non abusare del tuo potere.

oooooo Le difficoltà di gestione di una grande organizzazione a volte sono invisibili dall’esterno. Assumere un nuovo ruolo richiede il massimo della coscienziosità. Se non hai svolto bene i tuoi compiti non puoi lamentarti che ti hanno “rifilato una fregatura”.

oooooo Ogni rapporto, con il passare del tempo, può logorarsi, e arriva il momento di cambiare. Mai prenderla sul personale, ogni cosa ha un suo ciclo. Tutto sta nell’essere più produttivi possibili all’interno di questo ciclo. La schiettezza nei rapporti con il leader (Sindaco) deve essere tollerata. Anzi, un Sindaco deve incoraggiarla per il suo stesso bene. Non è un’opzione, è indispensabile. segue a pag. 4


4 SEGUE da pag. 3

Trova soluzioni, non perdere tempo a cercare i colpevoli.

ooooo Il rispetto è una valuta le cui quotazioni possono salire o scendere ogni giorno a seconda del tuo comportamento e delle tue scelte, non è la chiave di tutto.

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LA GERARCHIA Gestisci le aspettative della gente in modo da proteggere le persone che guidi.

o oooo Non avere paura di delegare: nessuno è così bravo da fare tut-

o o o o o to.o o o o o Non aspettarti sempre lealtà dalle persone con cui lavori. Cer- Non dare mai l’impressione di star “gestendo” i rapporti. ca di motivarle a grandi prestazioni nell’immediato e fai capire che ti importa davvero di loro e della loro crescita professio- o o o o o Non fare favoritismi, ricorda che si tratta di amministrare il nale. pubblico (che è sacro!!!). o o o o o danaro ooooo La fiducia reciproca è la punta della piramide relazionale, dimostra a chi ti sta intorno che può fidarsi di te e del tuo interesse per le sue capacità dal primo giorno.

LA CULTURA L’educazione culturale è efficace.

ooooo Gestire la Giunta Municipale è importante quanto gestire le capacità. La Giunta Municipale ti rappresenta ogni giorno in momenti cruciali. Sii certo che abbiano capito bene i progetti elettorali, e anche il modo in cui intendi utilizzarli.

ooooo Non sempre si ha bisogno davvero di quello che si credeva di volere. I cambiamenti possono essere liberatori: non opporti per partito preso. Presto sarai di ispirazione per altre persone, se riuscirai a far capire loro che sono lì per una ragione.

Devi instaurare e alimentare la miglior relazione con le persone che hai a disposizione. Da questo dipenderà anche il tuo rapporto con la gente (con chi ti ha votato e chi no).

ooooo Fai in modo che la dirigenza ti segua nel tuo percorso. Falle capire che ha voce in capitolo. Parlaci, meglio troppo che troppo poco, illustrale le tue idee – chiave per arrivare alla soluzione dei problemi e gestisci le “grane” che queste idee possono creare. La dirigenza è composta da Ronza, Mancaniello, Sciaudone, Napolitano, Auricchio, Colucci e Buonomo.

LA GIUNTA MUNICIPALE Relazionati agli assessori e agli impiegati – innanzitutto e soprattutto in quanto persone.

ooooo

le persone (posti chiave vuoti ce ne sono ancora tanti) o o o o o Recluta in base ai tuoi valori e alla sintonia culturale. Mentre costruisci La fiducia è indispensabile per delegare mansioni. gruppo tieni sempre a mente la tua “squadra futura”. o o o o o uno oooo La fedeltà è il fulcro di ogni relazione. Entrare a far parte di una famiglia è difficile, ma una volta entrati lo è ancora di più essere esclusi.

Evita intermediari (rapporti netti e chiari!). Più passaggi ci sono, più le cose si fanno complicate e si crea spazio per gli equivoci. Se possibile, parla direttamente con la persona interessata: il rapporto personale che hai con lui è la migliore polizza assicurativa nei momenti difficili.

ooooo La fedeltà va dimostrata nei confronti delle persone. oooo ooooo o Non puoi controllare un assessore. Puoi solo dargli le giuste Sforzati di comprendere la natura della Città di Casoria. Che storia e cultura ha? E’ una realtà piccola o una Città importante?

informazioni affinché raggiunga quello che si desidera raggiungere.

Fai dei passi per avvicinarti alla cultura della Città di Casoria in cui sei immerso. Dimostra di essere consapevole del fatto che sei solo un “ospite” in una casa altrui e ne verrai ripagato.

chance ai giovani. Non aver paura, prendila come opportunità.

oooo ooooo o Recluta in base al tuo budget, che spesso vuol dire dai una ooooo Non sopravvalutare il valore della fedeltà di assessori e assistenti. Non tutti continuano a crescere alla velocità di cui hai bisogno. Le persone ti giudicheranno in base alla produttività della Giunta che hai costruito, non in base alla tua o alla loro fedeltà.

ooooo La prima volta che incontri uno dei tanti colloqui che stai a fare (Casoria Ambiente, Avvocatura, P.I., I settore ecc) dimentica l’abc del tuo lavoro, le regole base. Prenditi il tempo per capirlo in quanto persona, capire ciò che lo ha reso quello che è, cosa conta nella sua vita e chi lo ha “plasmato”.

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DOMENICA 28 OTTOBRE 2018 Aiuta gli egoisti a capire le soddisfazioni e le ricompense che derivano dal mettersi al servizio delle esigenze altrui.

ooooo

La “presa a bordo” di (amministratore unico della società in house a totale capitale pubblico Casoria Ambiente, il dirigente del Settore Affari Generali e del Personale, il responsabile del servizio Contratti e Contenzioso, il responsabile dell’Ufficio Stampa, il dirigente del settore Pubblica Istruzione e Assistenza Sociale, il dirigente del settore Lavori Pubblici, Inquinamento e Manutenzioni) è una cosa seria. Più è forte la tua cultura, più è difficile per l’altro integrarsi. Sii aperto, ascolta e dimostra di volerti prendere cura dei nuovi.

ooooo Il tuo lavoro non è motivare – questo devono farlo da soli -, il tuo lavoro è non demotivare.

IL LUOGO DI LAVORO In quanto Sindaco, la tua responsabilità è nei confronti delle persone di cui sei a capo.

ooooo Il carisma vince sempre sulla coercizione ooooo Stronca le faide sul nascere, il più rapidamente possibile. Conflitti reiterati possono causare danni seri.

5 Incoraggia gli elementi che ti danno energia, allontana quelli che te la tolgono.

LA RESPONABILITA’ Gli assessori siano molto coinvolti individualmente non è abbastanza, devono essere allineati con gli obiettivi elettorali a lungo termine. Nessuna delle due cose, da sola, è sufficiente.

ooooo La pazienza non sempre è una virtù; non aspettare troppo quando devi prendere una decisione importante.

ooooo Cerca di non arrabbiarti troppo spesso; se succede di rado ha più effetto.

ooooo Arrabbiati solo per le cose davvero importanti: la mancanza di rispetto nei confronti dell’etica lavorativa o verso la sua applicazione, la violazione della cultura e dei valori.

ooooo Gli assessori vogliono svolgere un ruolo attivo nella guida del mezzo che porterà tutti a disposizione.

I VALORI Tieni sempre a mente le tue figure di riferimento: dai primi mentori a quelli che hanno raggiunto traguardi cui aspiri anche tu.

ooooo ooooo Incoraggia la Giunta Municipale a prendere possesso dell’ambiente e della cultura del luogo di lavoro. E’ la loro seconda Staccare la spina è fondamentale: trova un tuo santuario. casa, il loro domicilio politico ed amministrativo, il posto in o o o o o cui trascorreranno un sacco di tempo. Lascia che gli assessori diano una loro impronta.

“Sii fedele a te stesso”: non puoi essere quello che non sei, quindi non ci provare nemmeno.

TERESA D’ANGELO

La Venezuelana da “Lacrime e sorrisi” Grecia Colmenares

Si è svolta nella sala Kompetere a Casoria, giovedì 18 ottobre, una delle tante e varie tappe del tour, la conferenza stampa per la presentazione del primo libro autobiografico “Lacrime e Sorrisi “della favolosa attrice Grecia Colmenares. Un progetto curato nei minimi dettagli dal giornalista Antonio D’Addio che ha raccolto il testo e con la supervisione di Giovanni Ruggiero del fan club italiano della Colmenares. Prodotto dalla Graus edizioni. Un evento molto accogliente ed organizzato benissimo dal giornalista Giuseppe Nappa con la grande disponibilità data dal Dott. Massimiliano Musto. Una grande attrice di fama mondiale, acclamata in tanti paesi ma soprattutto in Italia. Le tante persone presenti per lei,

ricordano Grecia per i suoi tanti personaggi recitati nelle telenovelas, come il successo di “Topazio”, acquisendo l’appellativo di “Regina delle Telenovelas”. Tanti giornalisti presenti per ascoltare, filmare ed intervistare la Colmenares ma soprattutto tanti fan col desiderio di incontrarla e comprare il suo libro. In primis sono stata onorata nell’intervistare la frizzante attrice, per la testata Casoriadue del direttore Nando Troise, ed è stata un’intervista emozionante, dal sapore pulito, spiritoso e saggio di una donna che ha dato tutta se stessa in questo libro come nella vita. Una grande personalità a cui auguro tanto successo, e tanta buona lettura da parte delle tante persone che sapranno apprezzare questo stupefacente libro.


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CARMEN PALUMBO

INAUGURATO L’ASILO NIDO COMUNALE: UN GRANDE TRAGUARDO RAGGIUNTO DALL’AMMINISTRAZIONE

Mercoledì 24 ottobre è stato finalmente inaugurato il primo asilo nido comunale di Casoria, un traguardo importantissimo raggiunto dall’amministrazione, guidata dal Sindaco Pasquale Fuccio. Il nuovo asilo comunale sorge in Via Bellini/ 1 Maggio, nell’ex zona dismessa della fabbrica Snaidero, per anni lasciata distrutta e abbandonata. All’inaugurazione hanno partecipato con molto successo il Sindaco di Casoria, Pasquale Fuccio, l’assessore alle politiche sociali Tommasina D’Onofrio e il Presidente della Giunta Regionale,Vincenzo De Luca. Nella giornata augurale dell’apertura i tre rappresentanti politici si sono espressi in una conferenza stampa, dove hanno manifestato l’orgoglio e la soddisfazione per questo risultato portato a termine, la presenza del governatore De Luca è stata sicuramente il fiore all’occhiello dell’evento. La struttura come appare dalle foto è stata completamente ristrutturata e dotata di tutti i mezzi innovativi e funzionali per la sicurezza dei bambini. Personale qualificato ed edificio completamente a norma renderanno meraviglioso e divertente il soggiorno dei piccoli alunni. Il Sindaco Pasquale Fuccio si è espresso con delle parole molto importanti per festeggiare questa nuova apertura: “ Scriviamo a Casoria una pagina di grande civiltà, diamo un segnale concreto alle famiglie ed ai più piccoli e non ci fermeremo qui. Siamo in prima linea per costruire un’altra immagine delle nostre comunità, della Campania e del Sud. Recuperiamo ritardi antichi e non più sopportabili”. Piene di orgoglio anche le parole dell’Assessore Tommasina

D’Onofrio: “Siamo davvero molto orgogliosi perché si tratta di una struttura attrezzata e all’avanguardia in cui sono state utilizzate le attrezzature più recenti e moderne. La costruzione di questo asilo in un’area fino ad ora dismessa e abbandonata è inoltre simbolo di un’importante riqualificazione urbana e territoriale. La decisione di costruire un asilo nido ha una duplice funzione, da un lato vuole offrire un servizio sociale al territorio, ma anche aiutare le mamme lavoratrici che potranno usufruire per la prima volta di un nido comunale. Per il momento l’asilo ha una sola classe con 30 bambini, ma speriamo che molte altre famiglie decidano di affidarsi a questa fantastica struttura.” Un ringraziamento speciale va senza dubbio alla Cooperativa Sociale Raggio di Sole, che si è aggiudicata il bando di gara per la costruzione e l’organizzazione dell’asilo nido.


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ANTONIO BOTTA

LA PARROCCHIA S. ANTONIO ABATE CHIESA GIUBILARE PER UN ANNO A 25 anni dall’edificazione della chiesa S. Antonio Abate, il parroco don Salvatore Piscopo e la sua comunità parrocchiale rendono lode al Signore alla lietissima notizia che la Parrocchia, sita in via Duca D’Aosta, a seguito della richiesta del Cardinale Crescenzio Sepe a Papa Francesco, sarà chiesa giubilare. L’inizio dell’anno giubilare parrocchiale avverrà il 16 Dicembre prossimo, quando il Sua Eminenza, in una solenne concelebrazione, affiderà a don Salvatore Piscopo il mandato di Parroco, avendo sostituito, poco più di un anno fa, l’amato don Marco Liardo, inviato a svolgere il suo servizio presbiterale a Ponticelli, nella chiesa S. Maria La Neve. Gioia accresciuta per don Salvatore, perché nella stessa data egli, insieme con l’Arcivescovo e la sua famiglia parrocchiale, manifesterà la Sua immensa gratitudine al Signore, commemorando l’evento della celebrazione della sua prima Messa avvenuta nel mese Settembre di diciassette anni fa.

Per gli oltre diecimila fedeli della comunità parrocchiale, nella quale per oltre dieci anni ha esercitato il suo ministero sacerdotale mons. Lucio Lemmo, attuale Vescovo ausiliare della Diocesi di Napoli, inizia un cammino comunitario in cui, come più volte ha sottolineato don Salvatore, occorre “mettersi in gioco” e porsi alla sequela di Gesù, non limitandosi a stare accanto agli altri, “ma a vivere l’uno per l’altro nella gioia reciproca, animati dallo spirito di misericordia, che richiede la disponibilità ad avere a cuore le miserie di chi ci è vicino”. Ciò che, infatti, preme al Parroco, prima di

ogni piano pastorale, è di formare uno spirito di famiglia, specchio della comunione trinitaria, liberando il cuore, lungo la strada dell’Esodo, dalle gelosie, dai risentimenti e dalle rivalità, per procedere non in ordine sparso, ma uniti in Cristo, testimoni della luce del Maestro di Galilea. L’indulgenza che si riceve durante il cammino giubilare occorre poi donarla e viverla in ogni contesto: famiglia, parrocchia, lavoro, quartiere, condominio, mediante la fiducia vicendevole, lo spirito di accoglienza, la carità fraterna, l’umiltà nel porre al servizio della comunità i propri carismi.

“Il Giubileo parrocchiale sia per la nostra comunità ecclesiale una meravigliosa grazia del Signore da non sciupare”, ha evidenziato più volte don Salvatore. Va diritto al cuore di ogni fedele questa esortazione del Parroco: una forte sollecitazione a ritrovare la via della santità. “Siate santi come il Signore è santo”, leggiamo nella Bibbia. A tal proposito è molto significativa una sollecitazione di don Tonino Bello a una comunità parrocchiale che visitò da Vescovo: “Non siate sacri, ma santi. E’ un invito a uscire in mezzo alla gente (…). La parrocchia è fatta per servire il territorio: dobbiamo aprire gli occhi, esplorare i bisogni che ci sono, le situazioni emergenti di povertà morale e fisica. La parrocchia (…) diventi come la fontana del villaggio: chi viene per dissetarsi, chi per lavarsi, chi per attingere l’acqua. Siate accoglienti con tutti, arroganti con nessuno. Non giudicate, amate, eccedete in tenerezza, in discrezione”.

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Intervista al giornalista Antonio D’Addio

Come inizia la carriera giornalistica di Antonio D’Addio? “Finita l’Università, con una bella Laurea in Lettere Classiche, da un lato studiavo per i concorsi a cattedra e dall’altro portavo avanti la mia passione per il giornalismo e per la scrittura. Mi iscrissi alla Scuola di Giornalismo di Gino Pallotta e iniziai a fare pratica nelle redazioni dei telegiornali, noi corsisti avevamo come docenti Carmen La Sorella, Anna La Rosa, Enrico Mentana, Michele Cucuzza, la compianta Maria Grazia Capulli. Al termine della Scuola, durata biennale, i più meritevoli andarono a fare il praticantato nei quotidiani cittadini, a me capitò il Roma. Mi assegnarono al settore Cultura e Spettacoli e per 18 mesi ho scritto quasi due articoli al giorno. Il mio primo pezzo è datato martedì 16 aprile 1991”. Vanta tantissime collaborazioni, le può elencare? “Lo faccio solo perché mi viene chiesto, non mi piace peccare di presunzione. Sono direttore responsabile di Sciuè, un mensile dedicato alla musica neomelodica, vicedirettore de Lo Strillo, rivista di attualità, turismo e spettacolo, versione cartacea e online, collaboratore di numerose testate settimanali a livello nazionale, sono il direttore responsabile dei servizi giornalistici di Radio Studio Emme. Inoltre sono un consulente esterno della Rai, curo l’ufficio stampa di alcuni eventi e, insieme alla giornalista Annamaria Ghedina, direttore de Lo Strillo, organizzo il Premio Il Sognatore, giunto alla sua quarta edizione. Inoltre ho condotto per sei anni una trasmissione cult, Buonasera Rita, in onda su Tv Luna”. Nasce un libro, “Lacrime e Sorrisi”, di Grecia Colmenares, la regina delle

telenovelas, il cui testo è stato raccolto da lei con la supervisione di Giovanni Ruggiero, responsabile del Fan Club Italiano Ufficiale di Grecia, Edizioni Graus, ce ne parla? “Sicuramente, si tratta di una favola senza tempo, una magia che si rinnova ad ogni sua apparizione, un’alchimia perfetta per una protagonista del mondo dello spettacolo destinata a rimanere immortale nel cuore della gente. Grecia Colmenares ha fatto scalpore in tutto il mondo, tenendo incollati al piccolo schermo milioni di telespettatori, nel libro si racconta in modo ironico e brillante, offrendo al lettore stralci di passioni e segreti del set, ma non solo. Attraverso una serie di episodi e di fotografie inediti, Grecia Colmenares svela la sua eclettica personalità, legata anche al mondo del teatro, del ballo, del cinema e dei fotoromanzi, facendo emergere un profilo psicologico allegro, puro e leale che, grazie soprattutto alla fede, non ha perso la grinta neanche nei momenti bui che hanno tracciato il suo percorso, inevitabilmente segnato da “lacrime e sorrisi”, proprio come quello dei tanti ruoli da lei interpretati

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e amati che hanno segnato un’epoca. Di più non voglio dire, dovete comprare il libro!!!”. Lei e Grecia avete fatto un tour durato una settimana a Napoli e dintorni, ci può descrivere le emozioni e i luoghi? “Sì, in effetti Grecia ed io sembravamo due trottole, ma abbiamo sfruttato ogni momento per fare quante più firmacopie: martedì 16 ottobre siamo andati presso la Sala Consiliare del Complesso di Santa Maria La Nova, a Napoli, mercoledì 17 ottobre è stata la volta di All Center di Maria Puddu, a Pozzuoli, e il ristorante Honzen, a Napoli, giovedì 18 ottobre siamo stati prima in un centro estetico a Giugliano, poi nel negozio Ottica Giò di Enzo Maione, a Casoria, e presso la sala Kompetere, venerdì 19 ottobre ci siamo immersi nel clima festoso del Centro Commerciale Auchan di Giugliano e sabato 20 ottobre ci siamo recati all Fiera del Mobile di Riardo. Inoltre Grecia è stata ospite nel programma Mattina 9 su Canale 9, nel programma Mille e un libro di Gigi Marzullo su Rai Uno e in un servizio per il Tg3 Campania oltre a tantissime interviste. Nel corso delle presentazioni si sono alternati vari relatori tra cui Renè Bonante, visagista, giornalista e scrittore, Massimiliano Musto, giornalista, Giuseppe Nappa, giornalista, Ettore Scarpa, attore, Cristina Grillo, docente di Filosofia e Roberta Beolchi, presidente dell’Associazione Edela mentre il vignettista Ciro Scialò ha omaggiato la nostra nuvola bionda di un’apprezzatissima caricatura. Ovunque abbiamo vissuto emozioni grandi ed indimenticabili, siamo stati sommersi dal calore e dall’affetto di tantissimi fan”.


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Progetti futuri? “Sto promozionando il libro, sto pubblicando varie interviste a personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema, della televisione, del teatro, della musica e della moda che transitano per Napoli, a breve riprenderò un programma su Radio Nuova Vomero, mentre sarò coinvolto in numerosi speciali che andranno in onda su Radio Studio Emme. Dopo Quelle Brave Ragazze, Sereno Variabile, Pomeriggio Cinque, La Vita in Diretta dovrei prendere parte ad una nuova trasmissione che andrà in onda su Rai Due il prossimo anno”.

Un consiglio che si sente di dare ai giovani che vogliono intraprendere la strada del giornalismo? “Studio, preparazione, umiltà e curiosità. Quella del giornalismo è una professione seria, importante e determinante, bisogna conoscere a fondo le tematiche che si affrontano, andare in giro a cercare le notizie e non basarsi su quello che si trova in rete, viaggiare, conoscere le lingue ed essere sempre imparziali. È sbagliato orientare il lettore verso le proprie idee, insomma fare il giornalista è bello, ma anche difficile e stressante. Se si è determinati e animati da una forte passione ci si riesce!!!”.

Pia Pennino Si conclude con quest’ultima domenica l’appuntamento con la festa Giustiniana. Ho sempre raccontato in queste Domeniche il dinamismo della festa sia nella sua mondanità che nella sua sensibilità cristiana dando meritate rilevanze alle Associazioni come l’AIL (Associazione Italiana contro le leucemie-Linfomi e mieloma), che con la sua presenza ha dato un vero ed importante contributo sociale alla nostra festa; ma non ho mai posto l’attenzione a San Giustino De Jacobis, nostro Santo Patrono, grazie al quale, ancora oggi, ci ritroviamo a festeggiare, con celebrazioni religiose e con un intenso programma civile, per apprezzare sempre più la figura di un Santo, il cui unico torto è – come disse Paolo VI in occasione della Canonizzazione il 26 Ottobre 1975 – essere poco conosciuto. Giustino nacque a San Fele in Basilicata il 9 ottobre del 1800 e nel 1812 si trasferì a Napoli dove divenne prete nella congregazione della missione di San Vincenzo dei Paoli. Curò con amore e con dedizione i malati di colera a Napoli negli anni 1836/37. Nel 1839 arrivò come missionario in Etiopia, dove pensò a formare subito preti etiopici, fondando un seminario chiamato collegio dell’Immacolata. Per la sua innovativa missione ecumenica, Giustino avvicinava i cristiani copti con rispetto e amicizia. Nella regione cresceva la popolarità di Giustino chiamato Abuna (Padre Jacob) e si sviluppava la comunità cattolica. Il missionario lucano morì il 31 luglio 1860 rimanendo per sempre con loro, ad Hebo, dove alla sua tomba rimane un costante pellegrinaggio. Doveroso da parte mia questo breve cenno alla vita del Santo, per dare migliore significato all’impegno di tanti operatori pastorali, che ogni Domenica del mese, con grande de-

dizione si attivano per la buona riuscita della Festa. Non dimenticate, pertanto, l’appuntamento di Domenica 28 Ottobre è dedicata alla “Famiglia”, Primo Nucleo della nostra comunità. La manifestazione si aprirà la mattina con la vendita dei dolci e la presenza del mercatino all’interno dei locali parrocchiali. A seguire ore 13,30 “La Convivenza” (Pranzo Comunitario) grande e significativo momento aggregativo in cui ogni operatore avrà come suo ingrediente di base: “la condivisione reciproca”. Più tardi gli operatori saranno impegnati nella preparazione della festa che inizierà alle 19,00 con la tanto attesa partecipazione del gruppo: “Flowin Gospel” capitanato magistralmente da Rita Ciccarelli, che ci stupirà con la Sua splendida voce. Presenti come sempre tutti gli Stand a cui questa settimana si aggiunge quello dell’“Esperienza Famiglia” prossimo grande impegno ed appuntamento parrocchiale che si terrà in Gennaio 2019 (ultimo week-end), invitiamo tutte le famiglie che volessero partecipare a rivolgersi agli uffici parrocchiali . Vorrei ringraziare tutti per la vivace partecipazione e grazie soprattutto al nostro Parroco P. Arcangelo Caratunti, che ci incoraggia e ci guida nelle nostre scelte, che crede fortemente nella realizzazione di questa manifestazione, si rivela costantemente preziosa Guida Spirituale e si conferma, quindi, sempre pronto sostegno sia nelle sfide impegnative che nei momenti gioiosi della nostra vita comunitaria. Beh arrivati a questo punto, un sentito ringraziamento da parte mia per la Vostra attenzione e.. non c’è altro da dire se non: ti Aspettiamo, non mancare! senza di Te nulla si potrà fare. Ricorda... Domenica 28 - Ottobre 2018 con…“Ottobre Giustiniano”.

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Rossella Verze

LA MUMMIA DI POSILLIPO “La mummia di Posillipo” è un giallo che non ha nulla da invidiare ai maestri del trhiller: ben costruito, ben organizzato, curato in tutti i dettagli, dalla caratterizzazione dei personaggi alla ricostruzione storica degli ambienti. Il ritrovamento inatteso di un cadavere nel giardino di una splendida villa a Posillipo è il punto di partenza di un enigma che sarà risolto con successo dall’avvocato Capone, un vero segugio! Il primo sopralluogo evidenzia che il corpo è vestito con una divisa militare tedesca, anzi, addirittura, stringe tra le mani la medaglietta di riconoscimento, su cui è incisa la matricola. A questi elementi, che sembrano identificare con chiarezza l’uomo e semplificare in maniera evidente il caso, fanno tuttavia riscontro altri elementi discordanti che insinuano seri dubbi nell’avvocato Capone, curioso, attento, buon osservatore. Infatti, il medico legale comunica che, pur presentando il corpo segni evidenti di coltellate, la divisa è intatta; un’altra stranezza è la presenza sul volto del cadavere di una tela bianca. Cosa significa quel telo sul viso? L’uomo è stato prima colpito e poi vestito? Qual è la reale causa della morte, considerato che le coltellate sembrano piuttosto superficiali? Perché quest’uomo è stato ucciso e in quali circostanze? Perché mai è stato sepolto lì? Sembra un tedesco ma lo è davvero? Le risposte a queste e ad altre simili domande non sono immediate ma saggiamente dosate nell’economia del testo; nella costruzione del giallo, infatti, l’autrice dissemina qua e la indizi, che,

come tanti tasselli di un mosaico, ne delineano l’immagine in maniera completa alla fine della narrazione, in un graduale crescendo, portando progressivamente luce al mistero. Per tenere desta l’attenzione del lettore, anzi, ai momenti di luce che sembrano condurre alla verità, fanno riscontro come improvvisi flash, nuovi misteri e nuovi quesiti , che a bella posta, sviano e distraggono l’attenzione del lettore . Margherita Savastano, l’autrice, si rivela una giallista di classe, capace di trovare il giusto ritmo tra la narrazione e l’attesa. In verità, la Savastano è davvero una donna sorprendente, per la vena feconda, piacevole, fluida che connota i romanzi, i racconti, i versi. “La mummia di Posillipo” sarà presentato il 6 novembre, ore 18, secondo lo stile Clarae Musae, presso il Salotto letterario D’Anna, nell’omonima libreria. Per sapere come si risolve l’inchiesta di Capone, alter ego dell’autrice, avvocato di professione, sarà necessario partecipare all’evento. Quindi, gli AppuntaMenti col Libro, rassegna ideata dalla prof.ssa Vittoria Caso, riprendono presso il Salotto letterario D’Anna, in sintonia d’intenti con IC Romeo, IS Torrente, Uniti per Casavatore, Casavatore Segnala, Centro Polivalente Anziani Casavatore, CRI, Le Aquile e Sigma–Protezione Civile; Prospettive, Kompetere Journal, Casoriadue. Agli studenti del triennio che parteciperanno a tutta la rassegna sarà rilasciato un attestato eventualmente utile come credito formativo. Non mancate!


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EMILIA SENSALE È proprio della fenice, uccello mitologico, la capacità di rinascere dalle proprie ceneri. E capita spesso anche all’essere umano di affrontare determinate situazioni che distruggono mente e corpo e poi, con un pizzico di fortuna e tanta forza di volontà, di rinascere con nuovo entusiasmo e nuovi progetti. Marcello Affuso, classe 1989 e laureato in Lettere Moderne e poi in Filologia Moderna, ha fondato il giornale ‘Eroica Fenice’ nel 2013, dove è oggi ancora caporedattore, autore e fotografo. Cosa significa per te scrivere, pubblicare notizie, relazionarsi con un pubblico tramite web? “Ho sempre pensato alla scrittura come una forma di realizzazione dei moti dell’animo. Da quando ho intrapreso la strada del giornalismo a questa mia visione, maggiormente legata a forme diverse di redazione scritta, si è associata l’esigenza di informare e di portare avanti con la maggior onestà intellettuale possibile la fiaccola della cultura. Essere a capo di un giornale è un onore, ma soprattutto un onere che mi porta ad essere ossessivo nel controllare che tutto sia il più interessante e facilmente fruibile per i nostri lettori”. In che modo i social hanno influenzato la diffusione delle notizie secondo te? “I social hanno messo in luce diversi problemi sociali anche perché penso che queste grandi reti globali siano uno specchio perfetto del disagio degli anni 2000. Uno dei più importanti è sicuramente l’incapacità del lettore medio di capire se la notizia che sta leggendo sia vera o falsa. E questa carenza, questa espressione di ignoranza, viene troppo spesso sfruttata dai giornaletti online per aumentare views e finanziamenti politici”. Perché il nome ‘Eroica Fenice’? “Nel 2013 ero a capo della redazione Napoli di un altro giornale. Mi ero preso questa responsabilità perché credevo nel progetto ma l’atteggiamento assurdamente arrogante, meschino e quasi dittatoriale mi ha fatto ricredere qualche mese dopo. In seguito ad uno scandalo che uscì su questo quotidiano

universitario online, decisi di porre fine alla collaborazione e invitai quelli che erano i miei articolisti a seguirmi. Un ammutinamento di massa che ci portò a consolidare la nascente amicizia tanto da pensare poi di fondare un blog assieme. Un blog che nasceva dalle ceneri di una bruttissima esperienza condivisa, ma ci ha portato adesso ad essere una delle testate più lette in Campania”. Spesso ti occupi di cibo in Campania, tra eventi e scoperte di luoghi e persone…. “Il mondo del food nella nostra regione presenta diverse sfaccettature così come sono tante le tipologie di eventi e di persone che ad essi partecipano. Per me parteciparvi e documentarli è un vero onore perché sono veramente partito da zero un anno fa e ora mi tocca sempre il minestrone a pranzo per non ingrassare, dato che ogni sera ci sono inviti e accrediti. Per fortuna, ho collaboratori affamati quanto me quindi riesco sempre a cavarmela nel confronto con la bilancia”. In che modo ti rapporti alla città di Napoli e come vedi il suo futuro? “Sono ottimista di natura e negli occhi cerco sempre di avere una riserva di bellezza per i momenti no. Napoli negli ultimi anni è in forte ripresa, soprattutto dal punto di vista culturale, e penso che colmate le carenze nelle infrastrutture e nei servizi, tutto il resto verrà da sé. La criminalità si alimenta nel putrido e nello stantio ma tende a perdere vitalità se non ha fonti di sussistenza a cui aggrapparsi”. Cosa consiglieresti a una persona che vuole seguire il tuo stesso percorso? “Di non farlo, o meglio, di farlo ma soltanto se si possiede il più importante dei talenti: la passione. La morte dell’editoria e la diffusione a macchia d’olio dei giornali online ha reso veramente difficile vivere di scrittura quindi non consiglio di investire tutto le energie in questi settori. Io l’ho fatto ma sono anche stato molto fortunato perché ho un altro lavoro che mi permette di mantenere la mia famiglia. Se non insegnassi, non avrei forse tutto questo entusiasmo per il mondo del giornalismo”.

Marcello Affuso: “Sono ottimista di natura e negli occhi cerco sempre di avere una riserva di bellezza per i momenti no”

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C’era una volta la Galleria, il ritrovo degli artisti

“C’era una volta la Galleria…” è l’inizio delle favole e la Galleria Umberto I di Napoli, ex Ritrovo degli Artisti è stata favola e sogno per i tantissimi che la popolavano giorno dopo giorno alla ricerca della gloria da raggiungere o, perché no?, alla ricerca del tempo perduto dei trionfi passati. La Galleria era il Tempio dell’Arte, il ritrovo di quanti vivevano di Spettacolo. Vista da dentro, che cosa era la Galleria per gli addetti ai lavori, artisti & company? “Era il luogo dove la speranza del successo era l’ultima a morire” Così è se vi pare ma anche no, visto che la definizione è di Raimondo Salvetti, uno che la Galleria l’ha vissuta ed è vissuto, ieri, oggi e domani è il caso di dirlo, di arte. Perché nasce e si sviluppa la Galleria come tana degli artisti? “Era la grande Agenzia dei ‘Lavoratori dello Spettacolo’, l’orario era dalle 12 alle 14 , naturalmente molti andavano prima e se ne andavano dopo. Lì in Galleria si stipulavano contratti, scritture, impegni occasionali. Di più avevi occasione di conoscere artisti come Benniamino e Rosalia Maggio, Anna Walter e Lino Mattera, Trottolino, Aldo Tarantino, Maghizzano, Lino Crispo, Virginia Da Brescia, Isa Landi, Nino Formicola, Maria Paris e musicisti come Augusto Visco, Eduardo Alfieri, Tonino Rapidità, Felice Genta ed altri;poi addetti ai lavori e impresari veri o presunti, la Galleria era una giostra in perenne movimento”. Solo artisti locali erano habituè della Galleria, visti i nomi. “No, anche attori nazionali che venivano settimanalmente con Compagnie nei vari Teatri di prestigio a Napoli, artisti come Gianni Agus, Paolo Panelli, Bice Valori Valeria Moriconi. Un giorno ero con Gloriana e il compianto Pino Moris quando vedemmo passare Charles Aznavour, all’epoca ci dovemmo arrangiare con gli autografi, pensa oggi quanti selfie…”. Il Mal di Galleria, nella definizione di Giuseppe Marotta riferita a Milano, da noi non c’era? “Esisteva anche quello, c’erano glorie e miserie, la Galleria era anche teatro di liti accese e botte, resta un luogo dove si

manteneva in vita sempre e comunque il sogno del successo artistico” Un sogno infinito che è anche solida realtà per Raimondo Salvetti che, con la sua Compagnia con i figli Luciano e Massimo, il 17 e 18 novembre sarà in scena alla Sala Teatro il Pittore di San Giorgio a Cremano con lo spettacolo ‘Pane amore e…Napoli mia’ A farla rivivere quella Galleria è impegnato da anni Angelo dei Visconti con il suo Blog “C’era una volta la Galleria – ex ritrovo degli Artisti” e il Raduno degli Artisti con cadenza annuale. “Iinizialmente ci incontravamo alla Galleria alle ore 12, location e orario storici del ritrovo degli Artisti, poi quattro anni fa ho pensato di fare il Raduno in un locale; il primo anno ci incontrammo al ristorante “verde Luna” di Licola, poi al Ristorante “La Botte” di Torre del Greco e quest’anno al Ristorante “La Sirena” a Lago Patria, ottima accoglienza e trattamento” Alcuni dei partecipanti: Angelo dei Visconti, Antonio Buonomo, Tony Sigillo, Gianni Sacco, Franco D’Ambra, Salvatore Minopoli, Ciro Perna, Giusy Ciano, Laura Grey, il Duo Macumba, Raimondo Salvetti, Enzo Romano, Franco Miro, Tony Lama, Claudio Esposito, Mario Messina, Oreste Fiscale, Lucio Cantilena, Enzo Guida, Ralph Stringile. Quanti erano i presenti? “Ottanta solo gli artisti, molti si sono esibiti accompagnati dal maestro Clau-

dio Buonomo. Il blog come questi incontri ovviamente non sono a fine di lucro ma unicamente per mantenere vivo quello che era lo spirito degli artisti della Galleria in tanti si complimentano ed io sono orgoglioso di tutto ciò; ci si incontra per il piacere di stare insieme di raccontare aneddoti e avventure; io ho lavorato con molti di loro ed ancora sono in attività con feste di piazza e locali con il mio Gruppo” Che cosa era”‘lo Spirito della Galleria?” “Il rispetto e la voglia di vivere insieme tante ore in Galleria, molti ci incontravamo alla stazione Centrale, al Deposito Bagagli, per poi aspettare quelli che venivano con la macchina ed andavamo insieme; spesso il finale della giornata era un pranzo insieme nei locali della zona”. Essere artista ieri ed oggi. “C’era un grande rispetto tra noi e per il palcoscenico, peccato che grossi personaggi come Rino Marcelli siano scomparsi; ricordo, per esempio, Leo Frasso ritiratosi: mancano i comici che facciano ridere con il grottesco, con una semplice battuta tipo Raimondo Salvetti, uno del vecchio stampo che è ancora pienamente attivo come me che ho incominciato con Pippo Baudo a ‘Settevoci’, anni sessanta, e poi ho fatto anche Festival di Napoli e tantissime trasmissioni sia in Rai che nelle televisioni locali; poi ho fatto ‘Il Salotto’ di Raffaela Carrà e il Cantagiro”


DOMENICA 28 OTTOBRE 2018 Il prossimo raduno del gruppo degli artisti della Galleria? “E’ previsto per aprile del 2019, prima di Pasqua”. La rivisitazione, foto e filmati, dell’evento è possibile visitando il Blog del Gruppo. Chi può rivisitare il mondo dello spettacolo è Enzo Romano, cantante e attore di lungo corso. Che mondo era quello della Galleria? “Io mi considero un lavoratore dello Spettacolo; quello della Galleria era un mondo pulito in tutti i sensi, venivano gli Organizzatori per Feste di Piazza o di feste Private poi teatro in inverno. Molti guadagnavano bei soldi, io non mi sono mai ‘abbuffato’ per mentalità, facevo massimo due partecipazioni a sera spostandomi con la mia 126.” Un lavoro molto più duro di quanto comunemente si creda, vero? “Assolutamente, magari capita di dover fare un mese di prove per poi fare un numero inadeguato di serate, allora devi dire no anche a queste proposte che da giovane accetti per fare esperienza. Al tempo del teatro 2000 con Lino Crispo e Bianca Sollazzo si lavorava da mezzogiorno fino a sera tardi, peggio della catena di montaggio, oggi per me sarebbe impensabile fisicamente”. Che cifre giravano in quei tempi?

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“Per le Feste di Piazza il cachet era sulle settemila lire; ad Avellino era sulle diecimila. All’inizio facevo l’imitatore e quindi facevo 3 o 4 personaggi, per incidere un 45 giri prendevo ventimila lire a facciata; guadagni più consistenti dopo con il Duo di Cabaret ‘E figlie ‘e ‘ntrocchia’” La sceneggiata? “Ne ho fatto tante anche con Mario Merola che aveva un cuore d’oro ed era disponibile sempre ad offrire un pranzo a tutti gli amici, fuori Napoli pagava sempre lui, chiunque venisse a trovarci.

Sono stato io a fargli incidere i primo disco con la Phonotype dei fratelli Esposito grazie ad un amico del settore, si chiamava Cardinale ed aveva un ufficio”. Anche molto teatro, cinema e televisione “A teatro ho lavorato molto con Tato Russo; Mario Scarpetta; Carlo Croccolo; Maurizio Scaparro; Carlo Giuffrè e tanti altri; molta televisione, per il cinema è appena uscito il film ‘Achille Tarallo’ in cui sono il padre di Biagio Izzo”.


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BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

Tè freddo vs tè caldo: il primo fa bruciare più calorie

a cura della dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista Amanti del tè approfittate di questi giorni di caldo prima che arrivi l’inverno per fare il pieno di tè freddo: questo infatti farebbe bruciare più calorie di quello caldo. Ad essere arrivati a questa conclusione sono stati i ricercatori dell’Università di Friburgo che hanno cercato di capire quale fosse la temperatura perfetta per portare i maggiori effetti sulla perdita di peso. Lo studio è stato pubblicato su Frontiers in Physiology. Gli studiosi svizzeri hanno posto alla loro attenzione il tè di Yerba Mate, molto popolare in Sud America e ricco di caffeina. I partecipanti allo studio hanno bevuto 500 millilitri di questo infuso, non zuccherato, sia a 3 sia a 55 gradi di temperatura. Durante i 90 minuti successivi all’ingestione del tè, sono state misurate molte variabili, tra cui la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, il flusso sanguigno pompato dal cuore, il consumo di ossigeno e l’ossidazione dei grassi. Questi dati sono stati poi confrontati con le stesse variabili misurate durante la mezz’ora prima dell’ingestione del tè. E’ grazie a questo confronto che è stato dimostrato come la spesa energetica sia circa due volte superiore con un tè freddo (+ 8,3%), rispetto a quella con il tè caldo (+ 3,7%). Inoltre, il tè freddo favorisce l’ossidazione dei grassi e diminuisce il carico metabolico del cuore. Si raccomanda di non consumare più di due tazze al giorno.

CARMELA MARIGLIANO

Quando la Parola diventa FANTASIA. Premi e Riconoscimenti per la Maestra Scrittrice ed Enigmista Marylon La scrittrice Maria Rosaria Longobardi, alias Marylon, nativa del Vomero, ma residente a Melito da oltre 20 anni, ha conseguito importanti premi e riconoscimenti per la sua attività letterario – enigmistica. Ha la capacità di ‘anatomizzare’ le parole, scomponendole e ricomponendole per crearne di nuove e non solo, poichè sorprendentemente lei arriva a toccare, come dice lei stessa , anche ‘le corde della Poesia’ realizzando testi di senso compiuto attraverso l’arte degli anagrammi, ed anche per le sue innumerevoli storie rimate e in prosa, tradotte in varie lingue , che sono veri e propri tuffi nel sogno e nella fantasia senza limite. Anche nel social la Longobardi sta diventando popolare, e questo che riportiamo è un breve esempio della sua variegata Arte: ‘Scrivo da tanto, da lunghissimo tempo. Credo dal ‘75, da quando inviai un racconto alla rivista femminile ‘Intimità’, che pur apprezzandolo, come mi dissero – non lo pubblicò. ‘Se telefonando’ era la storia dell’incontro avvenuto tra me e mio marito, grazie ad un colpo di telefono. Precedentemente, a soli nove anni, composi un’incredibile poesiola senza senso, ma contenente una rima d’effetto, forse suggestionata dalle affascinanti liriche che la mia indimenticabile maestra di scuola elementare Assunta Mari Falco della scuola del Vomero, quartiere collinare di Napoli, già ci leggeva in classe. Uso le parole per dire, comunicare. Dure, talvolta, come le pietre, per URLARE i miei risentimenti verso i tanti delinquenti, ca-

morristi e corrotti che ci stanno rubando i sogni. Le metto in riga, le faccio “ballare” nel gioco musicale delle rime, le metto in croce negli schemi con caselle nere. Scrittrice, poetessa, enigmista? Chi ha una buona vista sa riconoscere le doti di una artista. Ed io son contenta di sapere che in questo gruppo tutti mi sappiano leggere, per rieducarci alle Emozioni e prevenire insieme l’Anestesia del cuore’, come dice l’Amica Teresa Gentile’ (dal suo Club ‘The exclusive Marylon Fashion’ , nome scelto dall’amico Rodolfo Santilli di Tagliacozzo, suo Ideatore). Alcuni risultati raggiunti : una sua poesia, ‘Il Mondo della Fantasia’, tratta da Favole in fiore, editato nel 2002 è declamata in inglese in un video Disney junior del 2012 dall’attrice americana Premio Oscar 2017 Viola Davis ; un volumetto di fiabe sue tradotte è stato pubblicato in Messico nel 2014; una serie anagrammatica è stata trasformata in pezzo lirico e interpretata dal soprano Rosy Pinto in un teatro locale; una fiaba, tratta sempre da Favole in fiore, è diventata ballata musicale grazie

alla cantautrice Maria Aprile ed incisa nel suo secondo album discografico (La strega Melodia – vedere su Youtube) e da premiata è diventata anche premiatrice. Infatti è stata insignita del prestigioso Premio Letterario dedicato alla memoria del Maestro martinese Egidio Gentile, e dietro segnalazione di Teresa Gentile, sua figlia, Presidentessa del Salotto Recupero di Martina Franca (Ta), ha ricevuto anche il Premio Gifuni della Fondazione culturale Nuove Proposte consistente in una minibiblioteca – composta da: un’enciclopedia britannica, libri vari di narrativa per ragazzi ed un vocabolario Treccani - che l’insegnante ha voluto devolvere alla Scuola in cui ha operato fino a tre anni fa, essendosi prepensionata con la cosiddetta Opzione Donna. Si tratta del 5° Circolo di Scampia ‘ Eugenio Montale’ e la cerimonia è avvenuta nella sala della Biblioteca dedicata alla compianta docente Olimpia Luongo, scomparsa da qualche anno e alla quale la nostra Marylon ha dedicato anche un anagramma ( Olimpia Luongo = Poni lumi a logo – ‘l’invito a porre in quel luogo di studio i lumi della conoscenza’). Ha pubblicato anche un secondo libro di narrativa infantile nel 2017 ed a settembre di quest’anno ha realizzato una raccolta poetica sulla Scuola di ieri e di oggi – l’Opera gratuita e scaricabile - è stata realizzata insieme al Poeta Docente Massimo De Mellis e ne abbiamo parlato anche qui . Cosa augurarle, noi della Redazione, se non ‘UN FUTURO DA FAVOLA’?


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Simonetta de Chiara Ruffo

BAGNO DI FOLLA PER SIMONA VENTURA Napoli, 22 ottobre 2018. “Amore e Napoli sono strettamente connessi, i napoletani sono passionali e ti sostengono in tutto e per tutto. Adoro questa città da molti punti di vista, dà tante emozioni ed è anche una città folle e per questo l’adoro”. Così Simona Ventura, protagonista amatissima della seconda giornata di Tuttosposi, la festa della famiglia organizzata dall’Osservatorio Familiare Italiano alla Mostra d’Oltremare di Napoli. La spumeggiante conduttrice è stata letteralmente travolta dall’affetto dei fans a cui ha concesso foto e selfie; subito dopo, sul palco del Palasposa ha ricevuto il prestigioso Premio Working Woman Award, l’ambito riconoscimento che, giunto alla sua terza edizione, premia le donne meritevoli di apprezzamento per la loro attività professionale e per la loro condotta morale. Con lei sono state premiate anche l’idolo delle adolescenti Eleonora Gaggero, la giornalista Ansa Alessandra Magliaro, le cantanti e attrici Maggie e Bianca e la produttrice Carolina Terzi. Contenta ed emozionata, Supersimo si è intrattenuta anche con la stampa, con la quale ha parlato a lungo dichiarando un amore incondizionato verso Napoli: “Sono contenta di stare qui a Napoli; non a caso il mio rapporto con

i napoletani è strettissimo. E Tuttosposi è una realtà importante non solo per la Campania ma per tutta la Nazione, una vera locomotiva economica.” Concetto che ha ribadito dal palco del Palasposa, quando ha affermato che “Tuttosposi è la Fiera Sposi più grande del mondo”. Complice la sua presenza in quello che ha definito il “tempio dell’amore”, Simona ha risposto alle domande parlando anche di se stessa, dei suoi amori, della sua famiglia e della sua idea di famiglia in generale: “Siamo tutti madrine e padrini di un matrimonio andato fallito, ma dai fallimenti si impara tanto. La famiglia per me è quella allargata: c’è il mio ex- marito, il mio attuale compagno e l’amore per i miei figli che va al di là di

tutto. E quando mi chiedono cosa penso delle famiglie “omo” io rispondo che per me ognuno può fare ciò che vuole nella propria camera da letto. Per me esistono solo persone perbene e non perbene. Che si tratti di partners etero o gay non cambia nulla. L’amore non ha né sesso né colore.” Il Premio Working Woman Award tornerà in settimana e nel prossimo week-end, quando tante altre stelle della moda e dello spettacolo saliranno sul palco e tante sorprese animeranno le giornate dei visitatori. Il momento moda ha visto protagonisti due atelier: Pinella Passaro Sposa e Stella White. Pinella Passaro ha avuto come ospite d’onore Giovanni Ciacci, colonna portante del programma tv Detto- Fatto e ha regalato al pubblico una sfilata all’insegna della tradizione e dell’innovazione con tanti mood affrontati, dal più romantico al vintage, dal boho-chic al mediterraneo. Stella White ha presentato una collezione con linee morbide e sobrie per una sposa romantica e sognatrice, abiti sensuali a sirena per le spose più audaci e abiti dai colori più caldi rispetto al bianco. Molto apprezzati quelli con code rimovibili per le spose che sognano di mostrare il loro lato romantico ed anche il più sensuale.


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DIANA KHUNE

30 bimbi del Santobono-Pausilipon in gita in barca con l’ANRC Napoli, 24 ottobre 2018 – Due yachts da 50 piedi, messi a disposizione dall’organizzazione del Navigare - l’evento nautico in svolgimento al circolo Posillipo sino a domenica 28 - hanno ospitato trenta bambini dell’ospedale Pausilipon per una giornata di spensieratezza e felicità. Una delegazione dei piccoli ammalati, accompagnati dalla dottoressa Laura Catapano, musicoterapista del nosocomio, è salita a bordo delle imbarcazioni per una gita nel golfo di Napoli e successivamente sono stati ospitati a pranzo sulle terrazze del circolo. “Nautica e beneficenza”, questo il messaggio voluto da Gennaro Amato, presidente Anrc, che dichiara: “Da anni sosteniamo con un’offerta la ricerca e cura dei piccoli ammalati della onlus Santobono Pausilipon, ma dallo scorso anno abbiamo deciso di donare loro anche una bella giornata di mare e di felicità fuori dall’ospedale. Inoltre – prosegue Gennaro Amato aiuteremo anche la onlus Missione Effatà che si adopera nel mondo per i bambini audiolesi”. Doppia, infatti, la responsabilità solidale degli operatori di settore nautico regionale che, per la prima volta, sosterranno un ulteriore impegno con un’offerta in favore dell’associazio-

ne “Missione Effatà onlus”, fondata in seguito alla canonizzazione di San Filippo Smadone. Al Navigare interverranno, per l’associazione che opera in tutto il mondo in favore dei bambini audiolesi, il vice presidente Filippo Sbordone e madre Clementina. Il salone della prove a mare ha intanto registrato oltre quindicimila visitatori nel primo weekend e giovedì celebrerà l’assegnazione degli ANRC Award. Nel salone dei trofei del sodalizio posillipino, in occasione della cena di gala dell’associazione, verranno consegnati i premi alle aziende che maggiormente si sono distinte nel 2018 per attività e produzione. Ad essere premiate quattro aziende produttrici di barche, ma anche società della filiera nautica di servizi, rivenditori e charter. Durante la serata saranno consegnati due riconoscimenti destinati alla stampa: a ricevere il premio il resposnabile della redazione di Napoli dell’Ansa, Angelo Cerulo ed il direttore della rivista di settore, Il gommone, Pierpaolo Bellina. L’esposizione Navigare, con ingresso libero al pubblico, sarà aperta sino a giovedì dalle 12.30 alle 18.30. Da venerdi 26 a domenica 28 l’accesso sarà anticipato alle ore 10.30 del mattino.


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DOMENICA 28 OTTOBRE 2018 COMUNICATO STAMPA Si comunica che con Determinazione del Commissario dell’ACaMIR n. 258 del 19.10.2018 è stata indetta una Procedura aperta, sopra soglia comunitaria, per l’aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, dei servizi tecnici di ingegneria e architettura per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’intervento “Nuovo collegamento in sede propria tra la stazione AV di Afragola e la rete metropolitana di Napoli”. CUP: B49D17009050001 – CIG: 76604757F2. Invio alla GUUE 19/10/2018. Scadenza offerte 26/11/2018 ore 12:00 La procedura di gara verrà espletata in modalità completamente telematica utilizzando la piattaforma di e – Procurement Napoli 2019 disponibile al seguente indirizzo web: http://universiadi.jelastic.dogado.eu/PortaleAppalti/it/ ppgare_bandi_lista.wp?actionPath=/ExtStr2/do/FrontEnd/Bandi/view.action¤tFrame=7&codice=G00184

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Auguri di buon compleanno al direttore Emilio Fede (gli anni non si dicono) da parte del portale di informazione www.casoriadue.it.

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www. casoriadue. it Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari.

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 25 OTTOBRE 2018

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