Casoriadue 34xweb by Casoria Due

DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

Settimanale di Informazione

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ANNO XV - NÂ° 34 - DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

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TUTTI KO

DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

Casoria & l’EDITORIALE DI NANDO TROISE

TUTTI KO • Casillo • Pugliese • Casoria • Girasole • Il 118 • Campania Libera • Il Partito Democratico • Casoria Ambiente • La Cultura della Scuola • Gli spazi giovanili • via P. di Piemonte • via Pio XII • La Chiazza • Il Centro Antico ….

L’Italia cambia. Casoria pure. Casoria era una volta, tanto tempo fa, una splendida Città della provincia di Napoli, tra le poche che riuscisse a praticare già nei secoli scorsi turismo religioso, buona agricoltura, aria buona e borghesia illuminata. L’altra era Afragola, la terza Cardito. Quante volte ho ripetuto queste cose! I santi nomi di San Ludovico da Casoria, e delle Sante Giulia Salzano e Cristina Brando e dei Cardinali oltre agli illuminati Conti Rocco di Torrepadula e Andrea Torrente nel ricordo indelebile dei conoscitori. Giovedì ho assistito ad una splendida anche se emozionante riunione religiosa nella seicentesca Chiesa di San Benedetto in ricordo di Don Maurino Piscopo, il Parrocchiano di San Benedetto. Al proscenio Nino D’Angelo. Un intervento, il suo, nostalgico e affettuoso. Problemi a Casoria? Sì, tanti. Si compatta la coalizione perdente attorno al simbolo del movimento che fa capo a Vincenzo De Luca. Il vicepresidente del consiglio regionale, i consiglieri comunali che si riuniscono in una sala gremita. Sta preparando l’attacco all’Amministrazione Comunale, al Sindaco ed alla sua Giunta o, se Renzi andasse a casa, con la vittoria del No, per le elezioni politiche. Talmente interes-

sante la serata da indurmi a giungere con ritardo alla Taverna del Business. Tavoli sempre numerosi. E incontro Andrea Capano, quest’ultimo prontissimo a reagire a qualche giusto appunto mossogli ma non altrettanto pronto ad almeno farsi vivo dopo tantissimi voti ottenuti. Ma tant’è. Siamo in tanti. Gennaro Casolaro, riferimento oggi di Italia dei Valori, si incontra con Girasole. E parla, progetta. Il massiccio F. mi parla a lungo della frattura esistente a Casoria nella coalizione sconfitta nel ballottaggio. Uno contro l’altro schierati. Del Prete contro Casillo. Luisa Marro arrabbiata perché sempre più convinta di poter diventare Consigliere Regionale prima e Sindaco poi. Pugliese meno. Si è ritagliato un suo spazio, dicono. Deve decidere se continuare il suo impegno politico a Casoria o valutare gli inviti nazionali che gli arrivano da Corrado Passera o da Stefano Parisi. Girasole, ancora una volta, sacrificato sull’altare degli equilibri “politici” da realizzare. Ma un posticino per Girasole bisognerebbe sempre trovarlo! Girasole, intanto, potrebbe anche prendere il posto di Direttore del Distretto 43 dell’Asl Napoli 2 Nord. Tommaso è un afragolese di Casoria, confuso da tante brutte cosucce. continua a pag.5

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DOMENICA 30 OTTOBRE 2016 SEGUE da pag. 3

O ha l’impennata che lo riscatta, o non lo sosterranno! Di Girasole si parla anche per altri importanti incarichi. I pensieri di Tommaso, sono tanti. Ma non da fargli dimenticare la base, sulla quale pur continua a reggersi. Poi c’è la monnezza che ha invaso Casoria. La si trova sempre sul marciapiede dell’Asl e nelle traverse del contradditorio Quartiere di San Paolo. Il Centro Antico cade a pezzi. Il proposito parte da lontano, da tanti anni fa. Quando strane finanziarie compravano i vicoli del Centro Storico. I piani di recupero sarebbero dovuti servire (e dopo tanti anni ci stanno per riuscire) a cancellare le strade dove sono passate le intelligenze dei nostri avi e posizionare brutti, orrendi ed

5 anonimi casermoni. Il cemento è il petrolio di questa Città. Arrivarono dieci anni fa per fermare il cemento dilagante ed i crolli degli antichi vicoli Capitan Ventosa, Striscia la Notizia e il Gabibbo. Quest’ultimo andò a visitare lo Stadio San Mauro e il PalaCasoria. Il Centro Polifunzionale di via Cava è la piaga più purulenta di Casoria. La ferita più sanguinante. La movida giovanile si è impossessata di tutta via Principe di Piemonte. Anche via Silvio Pellico, areta a terra, è affollata. Via Pio XII, un altro salotto buono, soffre di mancanza di iniziative sociali e anche politiche. C’è chi resta fedele e chi fedele, in qualche caso, non si è mostrato. Perfide, contorte ammissioni da parte di due fuoriusciti dal movimento che

ALESSIA DIANO

nuovo layout grafico di Casoriadue.it

Tempo di rinnovamento per il sito web di Casoriadue (www.casoriadue.it). Il portale di informazione, on line dal 2010 e che nel corso degli anni ha visto moltiplicare sempre più il numero di visite (se ne contano migliaia ogni giorno), per adeguarsi alle esigenze del web 2.0 è stato rinnovato nella grafica e arricchito nei contenuti. Il nuovo sito, che verrà presentato giovedì 3 novembre alle ore 17.30, nella sala teatro dell’Istituto Santa Maria Cristina Brando, via Armando Diaz, n. 1, Casoria, nasce con l’ambizione di consolidare la funzione che da anni assicura, ovvero, essere il punto di riferimento al servizio del cittadino nel garantire un’informazione costante, chiara e completa. Negli ultimi mesi la redazione di Casoriadue, con l’aiuto della FlamaCommunication, ideatrice e progettatrice del nuovo layout grafico, che renderà il sito più semplice, veloce e interattivo, si è occupata del trasferimento dei contenuti dalla vecchia alla nuova piattaforma multimediale. Un lavoro delicato e complesso, data la vastità del materiale, ma oramai tutto è pronto, manca davvero poco al lancio del nuovo portale di informazione. La vecchia versione di Casoriadue da qualche giorno non è più in rete, ma i nostri lettori non hanno di che preoccuparsi, la nostra redazione è più che carica: torneremo on line a breve e come sempre staremo sul pezzo. News dal Comune, cronaca, notizie in real time; garantiremo come sempre un’informazione a 360 gradi. Fare informazione è costruire conoscenza e noi siamo lieti e onorati di avere tale ruolo nella nostra città.

fa capo a Casillo. Chiamiamoli Clotar e Adolf. Il primo in crisi di pensiero; il secondo convintosi, finalmente, che i dissidenti sono gli altri. La dialettica della politica a Casoria è misteriosa, dico misteriosa per non dire incomprensibile. Le manovre si avvolgono attorno a questa nostra società come rampicanti complicati e difficili. E voi pure cari, vecchi, incredibili, inguaribili casoriani. Avete anche voi battuto “la politica mandata a casa”. Per pochi voti. L’allontanamento dall’Amministrazione Comunale del movimento che fa capo a Tommaso Casillo, nel frattempo diventato Consigliere Regionale e vicepresidente del consiglio regionale. Ma la Giunta Municipale guidata da Pasquale Fuccio regge o no?

LA CITTA’ IN PILLOLE

Il rinnovamento di Casoria I dirigenti, da sempre nell’occhio delle critiche, delle polemiche e delle contestazioni sia della società civile che degli addetti ai lavori. Le loro teste furono chieste un pò da tutti. Ci si aspettava, con l’arrivo della nuova Amministrazione Comunale, accolta con gli “olè” e gli applausi, il cambiamento dei dirigenti, perlomeno di quelli a contratto. Invece, prima li hanno toccati e poi confermati a seguito di una transazione. Nessuno, naturalmente, si è posto il pensiero di comunicare alla Stampa i “nuovi” dirigenti e di ciò neanche il sito istituzionale del Comune di Casoria è molto di aiuto. Allora, con un lavoro di ricerca e senza alcuna comunicazione ufficiale ed istituzionale cerchiamo di capire come sono divisi e diretti i Settori del Comune di Casoria. Al 1° Settore, Affari Generali, Organizzazione e Sistemi c’è, ad interim, il Segretario Comunale Pasquale Monea; al 2° Settore Ragioneria, Finanze e Tributi Ciro De Rosa; al 3° Sicurezza e Mobilità Anna Bellobuono; al 4° Servizi Demografici e Decentramento, ad interim, Ciro De Rosa; al 5° Servizi diretti alla Persona Salvatore Pallara; al 6° Ambiente e Gestione del Patrimonio Errico Colucci; al 7° Lavori Pubblici e Manutenzioni ed anche all’8° Pianificazione e controllo del Territorio Salvatore Napolitano. E’ tutto! n.t.

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GIUSEPPE NAVARRA

Bilancio Comunale di Previsione: questo sconosciuto Residui attivi, residui passivi, avanzo e disavanzo di amministrazione, residui di stanziamento, fondo di cassa, ecc. ecc. L’idea di scrivere questo articolo a beneficio di lettori con poca familiarità col linguaggio degli estensori dei bilanci di previsione degli Enti Pubblici, mi è venuta quando ho letto Nuova Dimensione del 9/10/2016 che tratta, tra l’altro, delle anomalie rilevate dal Commissario del nostro Comune nel rendiconto per l’anno 2015: evasione delle tasse e residui attivi riscossi in percentuali quasi ridicole. Cerchiamo di capire, allora, come si articola un bilancio comunale di previsione ricorrendo alle nostre esperienze in materia di bilancio familiare. Giusto per semplificare, limitiamo la disamina ad un bilancio mensile preparato dalle massaie. Partiamo dal termine fondo di cassa che corrisponde alla somma che una massaia è riuscita a risparmiare, cioè a non spendere, alla fine di settembre 2016: 200 euro. E’ il fondo di cassa di ottobre detto anche Avanzo di Amministrazione. Sarà la base per programmare il bilancio di questo mese a cui la massaia deve sommare le entrate certe previste. Nel nostro caso e nella maggioranza dei casi, si tratta di stipendio o di pensione. In termini ragionieristici le entrate certe, stipendi e pensioni, si dicono residui attivi. A questo punto la donna deve calcolare le spese prevedibili per il mese in corso: bollette luce, gas, telefono, condominio, fitto casa, eventuali tasse comunali in scadenza proprio in questo mese ecc. Le spese o uscite son dette residui passivi. Quindi per giungere alla fine di ottobre la ragioniera di casa deve sommare fondo di cassa più residui attivi meno residui passivi. Se dalla somma algebrica resta qualche euro, come è accaduto per settembre, si può dire che la

donna ha ottenuto un avanzo di amministrazione che costituirà il fondo di cassa del mese di novembre. Se essa spende tutta la cifra preventivata, pareggiando entrate e uscite, otterrà il pareggio di bilancio. Nel caso in cui la somma algebrica è negativa (ha utilizzato tutte le entrate; i soldi sono finiti il 26 del mese) dovrà fronteggiare un disavanzo di amministrazione. Come? Si farà prestare 100 euro da un amico firmando un impegno scritto. Se l’indebitamento continua anche nei mesi successivi la donna si indebita troppo e finisce in bancarotta. Del resto lo Stato fa lo stesso per coprire il suo disavanzo emettendo Buoni del Tesoro. Cioè ricorre al prestito pubblico. Ora, immaginiamo che nel corso del mese il canone RAI diminuisca e che i costi di luce e gas aumentino, la massaia è indotta a verificare se l’equilibrio tra entrate e uscite, tra residui attivi e passivi, regge ancora. Questo intervento si chiama Assestamento di Bilancio. Il 31 ottobre, infine, moglie e marito effettueranno l’ultimo controllo. Nei Comuni quest’ultimo controllo è il Conto Consuntivo o Rendiconto. Veniamo adesso alle alchimie contabili messe in atto da molte amministrazioni. Parliamo dei residui attivi incerti, inesigibili e/o inesistenti. Si tratta di vecchi crediti o entrate presunte, im-

possibili o difficili da incassare. Una volta, da ragazzo, m’imbattei in una signora in lacrime. Mi avvicinai per aiutarla e lei, tra le lacrime, mi confessò che piangeva per la morte di una sua conoscente…….. …… cui aveva prestato dei soldi. Questo è un chiaro esempio di residuo attivo inesigibile. Nel suo bilancio mensile la signora non potrà più inserire come residuo attivo la somma che le doveva la defunta perché non potrà più contare su quella entrata(residui attivi) e di conseguenza dovrà ridimensionare le uscite (residui passivi). La massaia che mal gestisce il bilancio e spende più di quanto ha previsto di incassare è inaffidabile. Va rimossa! Gli alchimisti contabili delle Amministrazioni per poter pareggiare i bilanci e quindi spendere a rotta di collo, ricorrono alla manipolazione delle entrate infarcendo il bilancio di residui attivi incerti, inesigibili o addirittura inesistenti. Tra i residui attivi incerti, ci sono anche quelli “inesatti”, cioè non riscossi: multe, canoni, ecc. Quindi gli amministratori potranno spendere più di quanto realmente incasseranno nascondendo, in questo modo, il deficit di bilancio. L’eccesso di spesa viene coperto artificiosamente dai crediti inesistenti o inesigibili. Questo marchingegno contabile, attuato e protratto negli anni, porterà immancabilmente al Dissesto Finanziario ed alla bancarotta dell’Ente. Per concludere l’Ente, per stare in salute, deve poter contare su un avanzo di amministrazione costante e reale, evitare la sovrastima dei residui attivi e spendere oculatamente il danaro pubblico, cioè il nostro. P.S. E’ evidente che quanto esposto è una semplificazione ad uso e consumo del lettore lontano dalla stanza dei bottoni e non pretende affatto di essere esaustivo.

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ANTONIO BOTTA

UN PERCORSO SPORTIVO DI ALTO PROFILO SOCIALE I ragazzi dell’oratorio “S. Antonio Abate” in Casoria vincitori del torneo calcistico Arriap, finanziato anche da De Laurentiis

Vincitori del torneo calcistico interparrocchiale Arriap i ragazzi dell’oratorio della parrocchia S. Antonio Abate in Casoria, categoria giovanissimi: hanno stravinto nella finalissima contro la squadra della chiesa “L’Immacolata Concezione” al Vomero con un risultato netto, 6 a 0, che rivela l’alto livello tecnico raggiunto dalla compagine calcistica “S. Antonio Abate”, allenata da Di Filippo Luca e da Gaetano Di Palo. Essa ha espresso, in tutte le gare, un gioco corale, in cui gli interscambi continui hanno consentito di superare gli individualismi, mostrando compattezza e capacità di ognuno di porre le personali doti tecniche al servizio del collettivo. Il progetto Arriap, com’è noto, nasce con il contributo e sotto la supervisione dell’Arcidiocesi di Napoli e della Fondazione “Fare Chiesa e Città”. Esso, unico nel suo genere, è finanziato esclusivamente da sponsor privati quali la Società Sportiva Calcio Napoli, grazie all’impegno del Presidente De Laurentiis, e Zeus Sport. L’intento del torneo, come più volte posto in rilievo dal Cardinale Sepe, è di riportare il calcio negli oratori, superando l’impatto delle barriere di natura economica, culturale e sociale che impediscono a tanti fanciulli di praticare lo sport più amato dagli Italiani. E’ vero che Napoli e la sua provincia ospitano numerose strutture sportive, ma sono gestite da privati e, a causa dei costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, un buon numero di fanciulli non hanno

la possibilità di frequentarle; al contempo, le piazze e le strade sono costellate da agglomerati talvolta molto numerosi di ragazzi che si trattengono per ore, simulando il gioco del calcio in condizioni precarie e con rischi enormi per la loro incolumità nonché per quella dei malcapitati passanti. A ciò va aggiunto che tale opportunità, offerta ai circa 2500 ragazzi coinvolti, consente loro di compiere un percorso sportivo di alta valenza formativa, in cui imparano ad interiorizzare le regole della competizione a partire dai

princìpi (lealtà, interazione costruttiva, capacità di sacrificio, riconoscimento del valore degli avversari…) e non dai risultati. Se, poi, questi arrivano, com’ è accaduto ai campioncini casoriani, tanto meglio, ma, come ha sottolineato il parroco don Marco Liardo, “senza montarsi la testa”. Un progetto, dunque, sicuramente da sostenere ancora con maggiore forza e convinzione ( di cui occorre essere grati alla nostra Chiesa diocesana e alla Società Calcio Napoli) dopo il grave episodio, fuori l’I. C. Teresa Confa-

lonieri di Napoli, dell’accoltellamento e del ferimento di un ragazzo da parte di un suo coetaneo. Il primo rapporto sulla criminalità e la sicurezza a Napoli è, a tal proposito, eloquente: il tasso di delittuosità medio dell’area metropolitana partenopea risulta al di sotto della media di altre città italiane, ma nei reati predatori e di criminalità violenta minorile è tra i primi posti. E’ necessario, allora, offrire ai giovanissimi alternative valide alla strada, mediante iniziative coinvolgenti, accattivanti, promosse in maniera sinergica dalle istituzioni territoriali, nelle quali i ragazzi possano sentirsi protagonisti “positivi”, riducendo, in tal modo, il rischio di essere “intruppati” nella manovalanza del crimine. Al termine della partita, giocata in maniera impeccabile, sia sotto il profilo tecnico che dell’impegno e della determinazione, il Cardinale Sepe si è complimentato con lo squadrone della “S. Antonio Abate”, composto da Ficco Antonio, Esposito Ciro, Coppeta Ermanno, Esposito Ivan, Cioffi Diego, Iodice Fabio, Dell’Aversana Pio, Calabrò Alessio e dal capitano Romano Antonio. Emozionati e felici anche i genitori, che, durante la partita, hanno applaudito i loro pupilli, non facendo mancare il necessario incoraggiamento. Ancora complimenti vivissimi ai ragazzi da parte di tutta la comunità parrocchiale di S. Antonio Abate e della cittadinanza casoriana, con la raccomandazione di profondere lo stesso impegno e lo stesso entusiasmo anche nello studio.

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CARMEN PALUMBO

SCUOLA CALCIO LUIGI VITALE, ANTONIO COSTANZO: “IL CALCIO NON E’ SOLO DIVERTIMENTO MA SOPRATTUTTO DETERMINAZIONE”

Questa settimana ci siamo occupati di l’essere stato un calciatore ha facilita- positiva per i ragazzi, lui ha risposto toCalcio e in particolare di una struttura to sicuramente il suo ruolo attuale di gliendoci ogni dubbio sull’importanza molto importante sul nostro territorio allenatore che svolge fin dal 2001 con che questa scuola ha per la nostra città; che vanta grandi figure di professioni- molto successo, grazie allo straordina- “ io credo che in Campania si facciano sti, si tratta della Scuola Calcio Luigi rio rapporto che riesce a stabilire con i spesso nomi importanti di Scuole CalVitale. Si tratta dunque di una struttura ragazzi e in particolare fa parte dell’or- cio, che magari distano molti kilometri sportiva che offre tantissime opportu- ganico della Luigi Vitale da tre anni, da noi e da dove abitiamo. Quasi sempre siamo disposti a sponità di crescita e di insegnamento, per dedicandosi al settore dei giovanissimi. tutti coloro che già da piccoli sognano Alla domanda su come si trova a vesti- starci, a costringere i nostri figli, che di diventare calciatori o anche per chi re i panni di allenatore, Antonio ci ha inseguono questo sogno, ad una vita di sacrificio solo per inseha solo voglia di sociaguire promesse che speslizzare e divertirsi. so non vengono manteLa struttura infatti, molnute. to ampia e ben organizNon ci rendiamo conzata, offre soprattutto to invece che spesso le l’opportunità di mettere strutture migliori sono a insieme dei ragazzi, fadue passi da noi, l’amcendoli conoscere e inbiente sano e positivo segnando loro il lavoro che ogni famiglia cerdi squadra, creando così ca per suo figlio è più un ambiente sereno e povicino di quello che si sitivo in cui possano crepuò credere e la Scuola scere. Nello specifico tra Calcio Luigi Vitale è sile tante figure di profescuramente un esempio. sionisti che danno il loro Abbiamo a disposiziocontributo alla Luigi ne una struttura qui sul Vitale, questa settimana nostro territorio che può abbiamo parlato con Anoffrire tutto, sia a livello tonio Costanzo, allenadi campi che a livello di tore dei giovanissimi del logistica e futuro”. 2002 che ci ha raccontaNella foto: Antonio Costanzo ed Enrico Ventola, Da ottimo allenatore Anto la grinta e la passione attaccante della “Lupa Roma” tonio Costanzo ci lascia che muove questi piccoli con un consiglio che talenti e li spinge a dare risposto con molta schiettezza che per vorrebbe dare a tutti i ragazzi che decisempre il meglio in ogni situazione. In particolare Antonio Costanzo si defi- lui non è cambiato nulla; “la grinta e la dono di intraprendere questo duro, ma niva un allenatore in campo, già ai tem- passione che avevo io a 12 anni, quan- bellissimo percorso: “il mio consiglio è pi in cui giocava lui stesso a calcio; “la do ho iniziato a frequentare le prime fare ogni cosa come se non fosse tutto voglia di essere istruttore e la passione scuole calcio a Fratta, cerco di comuni- solo un divertimento, bisogna prendere questa professione sul serio fin da subidi insegnare ai ragazzi è sempre stata carla anche ai miei ragazzi”. dentro di me, già quando ero proprio io Riguardo alla Luigi Vitale invece, abbia- to e metterci tanta determinazione per mo chiesto ad Antonio Costanzo come essere formati al meglio e avere la posad essere protagonista in campo”. Come lui stesso ci dice dunque, proprio trova questa struttura e se la considera sibilità di fare strada”.

DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

PAOLA CONSOLETTI

Salotto gelosia, un salotto di qualita’

Salotto Gelosia, nasce ad Aprile 2016 dalla rinomata famiglia Giglio, è ubicato sulla Strada Statale Sannitica, a Casoria, nel napoletano, e si presenta con una grande squadra lavorativa, capitanata da Vincenzo Giglio, un giovane imprenditore di 30 anni, il quale ha fatto del suo sogno una realtà, in quanto ha creduto nel lavoro familiare, ha avuto sempre le idee chiare di continuare la discendenza, tanto da amare questo “impegno artigianale”, svolgendo la stessa attività. Produttori di gelato artigianale naturale da generazioni, il bisnonno Vincenzo Giglio vendeva i suoi gelati su un carretto tipico dei gelatai di un tempo, tramandando questo amore allo stesso figlio Antonio, il quale nel 1986 inaugura una gelateria in Viale Sant’Antonio ad Afragola, sempre in provincia di Napoli, ancora oggi presente. Dopo esattamente 30 anni, la scelta mirata, insieme al figlio Vincenzo, di onorare la generazione, avendo ormai una salda esperienza commerciale alle spalle, con l’apertura di Salotto Gelosia, un grande ed elegante salotto per ospitare nella piena comodità, cura, accoglienza, quei clienti che amano apprezzare la qualità del buon gelato, anzi del vero gelato. I prodotti, come ci ribadisce Vincenzo, sono tutti prettamente artigianali, naturali, gli ingredienti sono quelli semplici composti da acqua, latte e zucchero. In questi meravigliosi banconi da esposizione per la clientela, sono presenti esattamente cinquanta varietà di gusti per il gelato, poi viene presentata una

dolcissima mini gelateria, sempre artigianale, dei dolci e pasticceria a base di gelato. Le varietà di gusti danno la possibilità di accontentare anche la clientela più esigente, anzi Vincenzo ha dato importanza ed attenzione anche ai clienti con problemi di celiachia, attraverso i propri prodotti. Entrando nel salotto, si ha la sensazione di essere coccolati, grazie al sorriso e all’accoglienza dello staff, ma soprattutto alla premura dello stesso proprietario, il capitano di una nave che ormai viaggia verso grandi orizzonti, infatti l’imprenditore è cosciente del fatto che la sua, è un’attività di altissimo livello, e proprio per questo che ci sottolinea che la sua è una “Gelateria Rivoluzionaria”, al passo con i tempi moderni e creata proprio per tutti i tipi di clientela. Vincenzo Giglio non ha dato importanza solo ai suoi prodotti commerciali, ma avendo a disposizione grandi spazi, un raffinato e grande salone con due terrazze, ha curato molto anche l’aspetto esteriore, inserendo particolari minuziosi nell’arredamento.

L’elegante salotto, accoglie i suoi clienti dal mattino alle 08.00, con la sua dolcissima colazione, sino a notte fonda, con serate musicali e musica dal vivo. Il suo nome “Gelosia”, nasce a sua volta dalla fusione di due parole (Gelo)+(sia), appropriato per una gelateria di qualità, dove la qualità è percepita soprattutto dai buoni palati, e non vede il “gelo” come elemento principale, anche se è essenziale, ma espone il grado di bontà dei suoi ingredienti. La parola “Salotto” invece, è sinonimo di comodità, infatti Vincenzo ha voluto creare proprio questo per i suoi clienti, un comodo e maestoso salotto dove poter assaporare non solo una varietà di gusti per il gelato ed i dolci, ma anche aperitivi, brunch, ed organizzare sempre con il suo ausilio, eventi con cene o pranzi e tutto curato nei minimi particolari, dalla preparazione dei tavoli, affidata ad uno staff di competenza, alla cucina con lo chef a disposizione per la preparazione di succulenti piatti a base di carne o pesce. Il giovane imprenditore Giglio, con la sua famiglia, dimostra come si possa amare il proprio lavoro, tramandato di generazione in generazione, un lavoro che ti permette di relazionarti continuamente con il pubblico, una platea varia, una clientela esigente, dove l’attenzione ed il contatto è fondamentale, condividere ogni momento con le persone, accoglierle in un ambiente piacevole e familiare, questo è l’obiettivo di Vincenzo con il suo “Salotto Gelosia”, sentirsi a casa propria con “bella” gente.

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ANTONIO BOTTA

A 5 anni dalla nascita al Cielo, presentato libro “Don Mauro Piscopo, un prete tra la gente”

IL CARDINALE SEPE: “RIVIVE IN NOI ACCOGLIENDO LA SUA EREDITA’”

A 5 anni dalla nascita al Cielo di mons. Mauro Piscopo, commosso e molto partecipato è stato il convegno del 20 Ottobre scorso sulla Sua nobile figura di autentico uomo di Dio, sacerdote “di strada” e pastore di anime, al servizio di Cristo che Egli scorgeva nel volto di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di ricevere da Lui un sorriso, una carezza, una stretta di mano, un abbraccio, una soluzione ai loro problemi di vario tipo. Nel santuario di S. Benedetto Abate, dove don Maurino ha evangelizzato instancabilmente per 44 anni, ponendo l’amore concreto del prossimo come condizione basilare per amare Dio, è stato presentato il prezioso libro dall’eloquente titolo “Don Mauro Piscopo, un prete tra la gente”, ed. Rogiosi, Napoli. Molto appropriata anche l’espressione posta sopra il titolo: “La chiesa dell’abbraccio”, che condensa efficacemente il modo in cui il “Parroco di Casoria” ha reso visibile “l’ekklesia”, anticipando di anni, con il suo operato, la famosa definizione di Papa Francesco: “ La Chiesa è un ospedale da campo dopo la battaglia”. Al riguardo, gli autori Giuseppe Pesce e Ludovico Silvestri, insieme con il prof. di Teologia pastorale Carmine Matarazzo (Direttore dell’Istituto di Scienze Pastorali presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale), che ha curato la prefazione del Testo, hanno ben posto in rilievo la scelta missionaria compiuta nel suo impegno sacerdotale da padre Piscopo, che si è fatto “compagno” della gente (cum panis), dandosi tutto a tutti, con una particolare attenzione ai bisognosi, agli indigenti, ai poveri nel corpo e nello spirito di qualsiasi età. Si è messo al loro fianco con sincero spirito “samaritano, lenendo le loro piaghe con l’olio della disponibilità evangelica, non temendo di scomodare con insistenza politici, sindacalisti, persone facoltose per ottenere ciò che occorreva per restituire serenità e dignità a chi bussava alla porta del suo cuore per un aiuto concreto e immediato. “La vita di don Mauro Piscopo” ha sottolineato Matarazzo, “è stata tutta segnata dalla straordinarietà della Parola di Dio, che gli porta gioia e annuncia con altrettanta gioia. L’intera sua esistenza è una vera e schietta testimonianza cristiana! Un uomo che ha saputo annunciare, anche tra difficoltà e delusioni, il Vangelo della misericordia, facendosi prossimo degli ammalati, dei sofferenti, dei bambini, degli anziani, dei moribondi. Ha osteggiato con tutte le sue forze quella che è stata chiamata

da Papa Francesco “la cultura dello scarto”. Dal dialogo costante col Suo Signore e con Maria nella preghiera traeva l’alimento spirituale che, pur nella stanchezza e nelle inevitabili amarezze e delusioni, gli forniva l’energia necessaria per svolgere a tempo pieno il suo ministero presbiterale, non stancandosi mai di andare alla ricerca di qualche “pecorella smarrita”, a cui non risparmiava i necessari rimproveri e “lavate di testa” quando occorrevano (la testimonianza dell’artista Nino D’Angelo docet). Quindi, “i punti fermi, i riferimenti stabili, che guidarono il suo ministero sacerdotale, possono essere riassunti in tre parole: Parola, Preghiera, Pane, letti e interpretati nel seguente modo: Parola donata, Preghiera vissuta, Pane spezzato. Queste tre parole sintetizzano l’essenza della scelta sacerdotale, fatta di fedeltà a Cristo e alla Chiesa, di impegno costante e dedizione assoluta.” Diverse le intuizioni anticipate da don Maurino prima del Concilio, a testimonianza della sua sapiente lungimiranza, come quella di rendere i laici corresponsabili delle azioni pastorali, in un clima di collaborazione fraterna, e di considerare la Parrocchia non solo un luogo di culto, ma uno spazio di promozione umana e di servizio, “la fontana del villaggio”, per usare un’espressione di Giovanni XXIII. Molto si prodigò anche per le famiglie, non solo “oggetti”, ma “soggetti” dell’azione pastorale”. Capì che le famiglie vanno seguite con molta attenzione, perché costituiscono il tessuto vitale della società; per questo, anche qui, anticipando ciò su cui insiste Papa Francesco, creò in Parrocchia un centro di ascolto per sostenere e aiutare i nuclei familiari con difficoltà di vario tipo. Non manca nel libro, come è stato anche evidenziato dai relatori, il capitolo sulla profonda devozione di mons. Piscopo per la Madre di Gesù e sui pellegrinaggi a Lourdes, dove affidava a Maria tutti gli ammalati, pregando per la loro guarigione fisica e/o spirituale. Concluso il convegno con una breve testimonianza del dott. Giosuè De Rosa, che ha fornito il suo apporto collaborativo alla produzione del libro, è stata celebrata la Santa Messa, officiata dal Cardinale Crescenzio Sepe, preceduta dai saluti del Parroco don Pasquale Fioretti. Durante l’omelia, Sua Eminenza ha esortato a far rivivere don Maurino accogliendo la Sua grande eredità morale e spirituale, così da continuare ad essere uniti a Lui, nella piena comunione.

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DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

IDA PICCOLO

GIUSY TUCCILLO E LA SUA PASSIONE

Nel panorama musicale e teatrale abbondano sempre grandi talenti e questa settimana incontriamo Giusy una ragazza bella e simpatica con il suo grande sogno nel cassetto. Giusy come ti definisci per far si tu possa piacere ad un pubblico competente? “Sono una ragazza solare con tanta voglia di fare e un obiettivo da raggiungere, quello di realizzare il sogno di una vita, che è quello di fare musica”. Quando ti sei accorta di questa passione? “È nata sin da piccola, anche se la consapevolezza di voler percorrere seriamente questa strada l’ho acquisita un anno fa”. Chi ringrazi in questo tuo percorso? “In primis la mia famiglia e il mio fidanzato che mi hanno sempre sostenuto, inoltre l’attore Gigi Attrice insegnandomi tanto e conoscendo nuovi mondi;

grazie a lui ho avuto la possibilità di far parte dei suoi spettacoli onorandomi della conoscenza del grande maestro Enzo Di Domenico”. Quali sono stati i tuoi eventi e quali sono le tue novità? “ Come già ho accennato con tanto piacere lavoro con Attrice, ma quello che amo fare è cantare e interpretare la canzone classica Napoletana, anche se mi cimento in altri generi, infatti ho inciso alcuni brani inediti e a breve uscirà un singolo scritto dal Maestro Di Domenico”. Cosa sogni o speri di fare? “Io spero di realizzare il mio più grande sogno, quello di diventare una cantante affermata, di continuare e riuscire a far conoscere alle persone qualcosa più di me; amo fare questo e credo che i sacrifici fatti prima o poi si trasformeranno in grandi soddisfazioni”.

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DAVIDE SORRENTINO

Psicologo- Psicoterapeuta Relazionale

Leggendo l’articolo della dr.ssa Letizia Servillo, pubblicato su questo giornale alcune settimane fa, ho deciso di raccontarvi la mia esperienza di psicologo “sul campo”. Da alcuni anni il Settore Giovanile e Scolastico della F.I.G.C.(Federazione Italiana Giuoco Calcio) ha istituzionalizzato il ruolo dello psicologo all’interno della scuola calcio. Quest’ultima viene a configurarsi come uno dei luoghi in cui emergono le potenzialità, ma anche i limiti e le difficoltà dei ragazzi. Per questo chi scrive ha progettato di utilizzare questo contesto come possibile collegamento tra i diversi protagonisti che entrano in gioco (famiglia, giocatori, allenatori) e lo psicologo. La sperimentazione è iniziata presso la Scuola Calcio Arci Scampia, ricevendo consensi e attenzioni anche da parte di altre scuole calcio. Ma come si struttura nello specifico? Si tratta di una “stanza d’ascolto” per i giovani e le famiglie che sentano il bisogno di parlare con un esperto e che desiderino superare qualsiasi tipo di difficoltà personale e relazionale. L’innovazione di questa proposta è rappresentata dal fatto che lo psicologo lavora anche sul “campo” con i giovani, gli allenatori e le famiglie, attraverso giochi relazionali, focus group e role playing. Queste sessioni mirano a rendere i partecipanti consapevoli dei propri atteggiamenti, evidenziando sentimenti e vissuti sottesi alla situazione creata, alle modalità di proporsi nella relazione e nella comunicazione dell’esperienza sportiva. In considerazione degli ottimi risultati ottenuti alla Scuola Calcio Arci Scampia, il cui progetto va avanti da circa quattro anni, (in un territorio particolare come Scampia), si è pensato di esportare il modello anche in altre realtà: lo scopo

è di monitorare e migliorare le condizioni psicofisiche dei giovani atleti e favorire la prevenzione del disagio minorile e familiare. Imparare a riconoscere i propri stati d’animo, le potenzialità e i limiti in modo da porsi traguardi raggiungibili, senza però smettere mai di sognare. Sperimentare la capacità di fidarsi e affidarsi ai compagni, all’allenatore e ai tecnici della squadra permette di costruire un gruppo coeso. Favorire il senso di appartenenza a sfavore dell’individualismo, la cooperazione a scapito della competizione. Infine, ultimo ma non per importanza, far comprendere ai giovani che il rispetto delle regole è fondamentale non solo all’interno del contesto scuola calcio, ma particolarmente nella vita di tutti i giorni. Per raggiungere tali obiettivi la figura dell’allenatore diventa centrale. Non solo per l’importanza che riveste come adulto di riferimento, dal quale apprendere valori, competenze calcistiche e non, ma anche e soprattutto per la sua capacità di mettersi in discussione con umiltà e consapevolezza. Inoltre, la co-presenza di un professionista come lo psicologo, mediatore e facilitatore di alcune dinamiche relazionali che entrano in gioco (figli vs allenatori, allenatori vs famiglie, famiglie vs figli) è fondamentale per la crescita sana di ogni giovane atleta e della propria squadra. Considerando che la maggior parte degli apprendimenti emotivi dei ragazzi avviene in ambito familiare, lavorare anche con i genitori diventa necessario per scongiurare il rischio che i loro sogni non realizzati possano essere trasferiti automaticamente nei figli, facendogli perdere di vista i propri. Un giovane che riesce oggi a “ri-appropriarsi” dei propri sogni sarà domani un adulto più consapevole e felice. Per informazioni e approfondimenti potete scrivere a: dott.sorrentino@tim.it

Lo psicologo scende in “campo”: le nuove frontiere del calcio

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SABRINA CIANI

CHRISTIAN PALLADINO FA…CHIASSO A partire dal 27 ottobre in tutte le radio il nuovo singolo del cantautore sannita

Esternazioni sul mondo della discografia, commenti personali, messaggi autentici, brani musicali che non decollano; sono questi i temi che affronta e che ascolteremo nel prossimo disco dell’artista Christian Palladino. Un ragazzo semplice, un cantautore d’altri tempi che nonostante la giovane età, restituisce alla musica quel valore per lui più prezioso: la tradizione. Un richiamo verso la terra, l’infanzia, i valori della famiglia. Chiasso, pezzo scritto da lui stesso, racchiude la personalità di una voce che “urla” la propria delusione sottolineando le numerose difficoltà cui gli artisti sono sottoposti per assaporare il successo. Dolcezza nelle parole, stornelli, citazioni popolari, ballate pop, ritmo jazz, si intrecciano magicamente e le canzoni prodotte sono un dialogo perfetto tra voce e suono. Firmare a tutti i costi un contratto discografico. Cosa prevede? Quali sono le aspettative e le delusioni? La musica è in continua evoluzione e come essa, tutto ciò che ruota attorno. Sicuramente però, il fatidico contratto discografico resta il sogno di qualsiasi artista desideroso di successo purchè firmato con una Mayor è chiaro. Altrimenti è molto meglio custodire le canzoni piuttosto che cedere una parte di edizioni ad etichette “fasulle”, disposte a fare promozione con i tuoi soldi ed incassare il 50% dei proventi derivanti dai diritti dei brani. Un contratto però ha molti vincoli, soprattutto quello di standardizzare la musica, nello specifico la struttura della canzone; come la linea melodica, l’arrangiamento, la durata del brano non superiore ai 3’30 perché si rischia che le radio non la passino, ecc. E’ una procedura che implica una modifica dello stile del messaggio che l’artista avrebbe voluto dare ad un particolare pezzo musicale. Chiaramente per un’interprete non sarebbe una limitazione, ma io sono un cantautore. Lavoro ed investimento dietro ogni artista. Cos’è la musica per Christian Palladino? Come disse una persona a me vicina: “la musica è determinazione, impegno con un briciolo di follia”. Credo che sia una frase emblematica, è il giusto equilibrio tra mente e cuore, dove la prima gestisce il marketing costituito da un intreccio complesso e multifattoriale caratterizzato da una rete di contatti tra: ufficio stampa, addetti ai lavori e lo stesso artista la fine di veicolare al meglio il prodotto. Il cuore invece è l’archè, l’imput da cui parte l’intera macchina; è l’energia indispensabile di ogni artista intesa ad ogni livello. Per me la musica è libertà, comunicazione, espressione di ciò che l’animo chiede. Ogni canzone che nasce è il ritratto perfetto delle emozioni che prendono forma nel preciso istante in cui suona quella nuova melodia, proprio come lo scatto di una macchina fotografa che fissa un paesaggio, un luogo, un oggetto. Le canzoni immortalano le emozioni. Come ha vissuto il periodo subito dopo il successo del disco Mia signora? “Mia signora” è stato un progetto molto interessante, una bomba mediatica che ha proiettato il mio nome verso la discografia inteso come mondo della musica vero e proprio. Tante tv (Rai, Mediaset), hanno parlato del brano anche perché il video era arricchito dalla presenza della senatrice Stefania Pezzopane e Simone Coccia Colaiuta; una coppia sicuramente chiacchierata ma dotata di estrema sensibilità, però volevo che poi si parlasse del mio stile, della mia musica, della mia personalità, e non ho rinnovato il contratto con quella produzione. E’ nata così una

nuova canzone, “un’estate fantastica”, presentata a Mattino cinque, anteprima video su Tgcom24, suonata da circa 70 radio e posizionandosi al 10 posto della classifica indipendente. Il videoclip ad oggi ha raggiunto 140000 view, e ancora mi capita di ascoltarla per strada dalla suoneria dei ragazzi. E’ uscito pochi giorni fa il suo brano “Chiasso”, edito dalla Smalix Publishing. Cosa rivendica nelle sue parole? Il brano si, è uscito il 27 ottobre, e già recensito da alcune testate. E’ un brano che nasce un pò dall’esigenza di ironizzare un pò sui criteri di giudizio utilizzati dalle Major per stabilire la produzione o meno di un brano. Hanno il “pallino” del brano originale, una teoria comprensibile qualora in Italia non ci fossero persone disposte ad ascoltare la bella musica, testi che parlano di sentimenti, di sensazioni d’amore, delle meravigliose terre bagnate dai mari connazionali. L’Italia è abitata ancora dal romanticismo, dalla poesia, dalla magia di una bella melodia, e non capisco perché ci propinano il reggaeton, la tecno, le canzoni americane interpretate da bambole di plastica. Capisco che il progresso è in continua evoluzione, ci proietta ai cambiamenti, ma forse oggi più che mai e in ogni campo, dovremmo fare un passo indietro e valorizzare ciò che abbiamo, tornare ad essere patriottici e custodire gelosamente la nostra terra. Non intendo chiudere le barriere alla povera gente in cerca di un futuro dignitoso; sono un militare della Marina quindi a favore; intendo importare meno cose dall’estero e produrre più cose con i materiali italiani, creare più indotto e conservare il made in Italy . A tal proposito cito la frase di Giovanni, uno dei miei musicisti il quale dice: “meno chitarre elettriche e più fisarmoniche”. Cosa significa oggi essere o “diventare” un musicista indipendente? Essere indipendente oggi è una forzatura dettata dalle regole del mercato e dal fatto che sempre meno etichette investono su nuovi talenti, inevitabilmente quindi, ci si trova in una condizione di sfiducia nella musica stessa. Diventare indipendente invece è la condizione più etica del termine, l’aver deciso autonomamente di essere libero di scrivere, pensare e fare in musica ciò che l’artista sente, senza doversi preoccupare sulla “spendibilità” del pezzo, se potrà funzionare o meno. Ad esempio nel mio prossimo disco ci saranno brani che durano 5 minuti e si parlerà di vino, di donne, di organetti, di paesaggi. Alcuni brani non saranno costruiti secondo le strutture standard: strofa strofa ritornello, strofa e special, ma liberi di esprimersi per come sono nati e solo se trovo un’etichetta che la pensa in questo modo, potrò lavorarci insieme.

DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

17 Psicologa - Psicoterapeuta

LETIZIA SERVILLO

La “buona” scuola oggi: il benessere in classe La scuola da agenzia per la formazione ad agenzia per la socializzazione

L’esperienza scolastica riveste un ruolo importante per il processo di crescita di ogni individuo, aiutando il bambino prima e l’adolescente poi a superare una serie di compiti di sviluppo, importanti sul piano individuale e sociale. In concomitanza con l’arrivo a scuola dei figli adolescenti della famiglia affettiva, in questi ultimi anni, si è riscontrato che il compito consolidato e tradizionale dell’istituzione scolastica è stato messo in crisi. A partire da questo nuovo quadro familiare e sociale, quindi, non è più possibile spiegare e comprendere l’adolescenza in termini edipici, ma in termini più narcisistici: “Si tratta dunque di adolescenti più fragili narcisisticamente, più depressi e meno arrabbiati rispetto agli adolescenti di alcune generazioni prece-

denti” (Lancini, 2003). In ambito scolastico, di conseguenza, esprimeranno, prevalentemente, il loro disagio attraverso atteggiamenti apatici e annoiati piuttosto che conflittuali. Inoltre, contemporaneamente alla perdita di centralità rispetto alla tradizionale funzione formativa, assistiamo al peso crescente che la scuola va assumendo quale contesto di socializzazione: non è più, dunque, il primo contesto di socializzazione extra-

familiare, ma diviene il primo contesto di socializzazione in assoluto. L’obiettivo diviene, allora, quello di rendere questo luogo quanto più possibile accogliente. In particolar modo l’insegnante viene sempre più sollecitato a essere “dentro al gruppo, come un amico fra amici” (Petter, 1968), ricoprendo però sempre la sua funzione principale di docente. In tale processo, “la scuola si trasforma: da agenzia formativa in agenzia per la promozione del benessere” (Sandomenico, 2007), richiedendo, ai docenti in primis, nuove competenze e nuovi strumenti adatti a riqualificare in tale direzione la propria professionalità. Per approfondimenti o informazioni è possibile scrivere a psicologa@letiziaservillo.it o visitare il sito www.letiziaservillo.it

PIA PENNINO

Ultimo appuntamento a “OTTOBRE GIUSTINIANO”

Protagonista di quest’ultima serata è La “Famiglia”, nucleo primordiale della nostra comunità sociale e Parrocchiale. In questa manifestazione ”La Famiglia” si adopererà nella sponsorizzazione e nell’accogliere adesioni per un altro evento che in Gennaio la vedrà impegnata sempre nella nostra Parrocchia, in occasione della “25^ ESPERIENZA FAMIGLIA “che si terrà ad ASSISI, magistralmente condotta nella parte spirituale dal nostro Parroco P. Arcangelo Caratunti. La serata sarà animata da canti e balli e come di consuetudine per quest’ultima Domenica, “La CASTAGNA” farà da protagonista culinaria, infatti alcune degustazioni dolci e salate saranno a base di Castagna. La serata, inoltre, volgerà la sua attenzione a temi importanti quali : “la dipendenza”, con l’Associazione “Crescere Insieme” a cui seguirà un’ intervista al Fondatore Rosario Fiorenza; Un accenno, inoltre, sarà rivolto alla conoscenza del nostro Santo :”San Giustino de Jacobis”, con uno Stand a Lui dedicato, composto di Libri e trattati anche sulla Sua Canonizzazione;

Il tempio, protagonista essenziale della nostra vita spirituale e della nostra comunità resterà aperto e nell’ultima Domenica diverrà “Porta Santa” . L’apertura del Tempio favorirà la riemersione delle emozioni spirituali represse, sopite e/o, a volte, volutamente dimenticate e ci condurrà in un cammino verso DIO. Ma tutto questo è realizzabile per l’impegno e gli sforzi costanti che dai Responsabili della manifestazione a tutti gli operatori pastorali ci travolgono in un clima di assoluta gioia e serena disponibilità. Ritengo, infine, che l’impegno ed il sacrificio siano dettati da un’unica fonte: “il desiderio d’Amore verso Dio e verso gli altri” e che costantemente il nostro Parroco P. Arcangelo Caratunti ci ricorda ogni giorno con il Suo coraggio e la Sua forza spirituale. RICORDA Domenica 30/10/2016 alle ore 19,00, Appuntamento con noi, staremo insieme e ci divertiremo TANTO il vero protagonista della Festa sei Tu con la Tua presenza ed il Tuo divertimento. Ti ASPETTIAMO..… NON MANCARE!!

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specificare “Nuova Erreplast in memoria di Crescenzo Raccioppoli”. Per l’assegnazione della borsa di studio parziale faranno, infatti, fede la tua data di nascita, il merito scolastico, le condizioni economiche familiari e l’iscrizione al concorso di Intercultura presso il Centro locale di Napoli. La tua partecipazione sarà soggetta alle stesse regole in vigore per chi si iscrive alle “Borse di studio offerte da Intercultura” descritte a pag. 28 del depliant informativo della Associazione o sul sito di Intercultura. “La borsa di studio non copre l’intera quota di partecipazione al programma di studio all’estero, ma rappresenta un contributo parziale. La rimanente somma sarà a carico della famiglia del vincitore. Per maggiori informazioni, contattare Angela Piccinini, Responsabile dei programmi di studio all’estero del Centro locale di Napoli, al numero 338 8260141 oppure la sede di Roma di Intercultura al numero 06 48882411 o all’indirizzo segreteria.roma@intercultura.it. *L’età esatta per ciascun Paese di destinazione è indicata sul sito www.intercultura.it;

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Investito dal camion della ditta dei rifiuti per cui lavorava, Casoria sotto choc per Stefano

Tragico incidente mortale sul lavoro. In via Bari, a Casoria, ha perso la vita Stefano Basile, 53 anni, dipendente della ditta Casoria-Ambiente, che raccoglie i rifiuti urbani. Secondo una prima ricostruzione come riporta Il Mattino- l’uomo, che era addetto all’autocompattatore, è stato investito dallo stesso automezzo nella manovra di retromarcia. I primi soccorsi gli sono stati prestati dai colleghi di lavoro, ma per l’operaio non c’è stato nulla da fare. Fonte: Ilmattino.it e Internapoli.it DOMENICO BORRIELLO

“Giochiamo a fare il cittadino”, un progetto di successo

All’istituto comprensivo Cardinale Maglione, nella giornata di mercoledì, si è tenuto l’incontro finale di “Giochiamo a fare il cittadino”, un progetto che ha coinvolto 16 classi degli istituti Maglione e Martin Luter King. L’incontro è stato il modo per concludere l’iniziativa, che ha avuto uno straordinario successo, alla presenza del vicesindaco. Tutti i partecipanti hanno cominciato il progetto dal modulo che ha preso il nome di “La Costituzione come una favola”, imperniato sull’importanza della Carta, una vera e propria garanzia dei diritti umani. Nel corso del primo modulo i giovani partecipanti hanno avuto modo di interfacciarsi con la storia d’Italia, dalla monarchia alla Repubblica. Il secondo modulo, “Viaggio tra le diversità”, non ha coinvolto l’intero bacino delle classi partecipanti, ma ha

interessato soltanto le classi prime e seconde attraverso la lettura della fiaba della Gabbianella e del Gatto dalla quale sono emersi valori essenziali quali l’importanza della diversità, il rispetto dell’altro e il valore dell’amicizia. Sulla scia dell’insegnamento della fiaba, i bambini si sono impegnati a rafforzare il percorso formativo e hanno stipulato il “Patto d’amicizia”, esposto su un cartellone e appeso nelle rispettive classi. Il terzo modulo, intitolato “I bulli di quartiere”, ha affrontato il delicato tema del bullismo, con i giovani partecipanti che suddivisi in piccoli gruppi hanno realizzato dei cartelloni per rappresentare una campagna di prevenzione al bullismo, dopo una psicoeducazione sullo stesso. Di vitale importanza è stato certamente anche il modulo sull’emergenza rifiuti

che ha sensibilizzato i bambini sulla necessità del recupero e del riutilizzo, aiutandoli così nel sviluppare una maggiore responsabilità sociale. I giovanissimi protagonisti del progetto, nel corso dell’incontro di mercoledì, hanno avuto modo di interfacciarsi con il vicesindaco e di porre delle domande sulla base di ciò che hanno imparato nel corso del progetto, partendo dai meccanismi e dal funzionamento della macchina comunale. Il progetto, cominciato ad aprile, è stato promosso dalla “Cooperativa Eos” che l’ha proposto alle parti interessate, ovvero Comune e scuole, che hanno abbracciato la proposta con grande entusiasmo. I risultati si sono visti dato che i bambini hanno vissuto quest’esperienza con grande curiosità, sempre propositivi e creativi.

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Scuole, completati i lavori alla palestra della M.L. King

Completati i lavori di adeguamento funzionale della palestra del plesso scolastico “M.L. King” di via Aldo Moro. Tra gli interventi, il rifacimento del tappeto di gioco, che si è voluto realizzare in Pvc sportivo multistrato compatto per garantire un buon assorbimento acustico, stabilità dimensionale ed un’eccellente resistenza all’impronta. Portata a termine anche la ristrutturazione degli spogliatoi e dei servizi igienici, con l’adeguamento degli impianti e la sostituzione degli scambiatori d’aria. “Con le opere di riqualificazione realizzate – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici e vicesindaco Marianna Riccardi – la palestra riacquista piena funzionalità sia per le attività didattiche che per quelle delle associazioni sportive di Casoria, che tradizionalmente utilizzano l’impianto per le gare dilettantistiche, specie in ambito pallavolistico”. “Si tratta di un intervento che aiuta i nostri giovani a crescere in modo sano e con spazi di socializzazione in grado di soddisfare le loro esigenze”, commenta il sindaco Pasquale Fuccio, che poi aggiunge: “L’attenzione verso gli edifici scolastici e la popolazione studentesca è massima. Nelle prossime ore informeremo la cittadinanza in merito ad altri interventi messi in campo dal Comune per migliorare sempre più le condizioni dei plessi e la qualità delle attività svolte a scuola”.

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Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria A.I.A.S. – Sede corsuale Via G. Matteotti n.9 - Casoria (NA) Tel-fax 081/7586774 – 081/5405672 - E-mail: solidary.aias@libero.it Tutti i giorni lavorativi dalle ore 09:00 – 12:00 e 16:00 – 18:00 - Il sabato dalle ore 09:00 alle 12:00

DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

CASORIA DUE

LANCIO del

NUOVO SITO WEB Sala Teatro Istituto Santa Maria Cristina Brando Via Armando Diaz, 1 - Casoria

www.casoriadue.it

2016 3 Nov. ore 17.30

DOMENICA 30 OTTOBRE 2016

A.G.E.A.S. Onlus

A.G.E.A.S. Onlus a favore di anziani svantaggiati

Associazione Geriatri Extraospedalieri

Presenta gli

a favore di anziani svantaggiati

“Instabil...mente”

Via M. Tenore 17 - Napoli

Gli “Instabil...mente”: vecchi e nuovi amici che insieme all’A.G.E.A.S Onlus cercano di realizzare Eldercare, un programma di assistenza ad anziani affetti da demenza e a chi li assiste, con la messa in scena, il 13 dicembre prossimo al teatro Totò di Napoli, di una commedia di forte ilarità: “Ce penza mammà”. ELDERCARE, un progetto annuale di intervento psicosociale rivolto agli over 65, con demenza lieve o moderata e ai rispettivi caregiver; un servizio che integrerà le peculiarità di un centro diurno e di un Alzheimer-cafè. In particolare, attraverso incontri programmati ad hoc con personale specializzato, i pazienti saranno impegnati in attività occupazionali e ludico-creative per la stimolazione delle funzioni cognitive e relazionali e i caregiver riceveranno, durante interventi di gruppo, mutuo aiuto, sostegno psicologico ed educativo. Il Presidente Salvatore Putignano

Ce penza mammà di Gaetano e Olimpia di Maio

Teatro Totò

Via F. Cavara, 12/e - Napoli

13 Dicembre 2016 ore 20:00

Regia Teresa Buonomo Suggeritori: Rita Ferrara e Tino Verola Scenografie: Laboratori Malavolta Capelli e make up: M.ro Vincenzo Iniziato

Il cast

Si ringraziano:

in ordine di apparizione

Personaggi

Interpreti

Mariangela Arena Rachele Cristina Maria Teresa Salierno Giannina Gloria Nurri Geppino Gennaro Esposito Bernardino Crescenzo De Stefano Margherita Velia Antonelli Mammà Giulia Tancredi Agostino Domenico Salierno Pasquale Fortunato De Rosa Lauretta Giulia Tancredi Fioraio Antonio Auriemma Titina Tina Porcaro Armandino Saverio Marino

Piam farmaceutici

Casavatore

Roberto Di Napoli - Private Banker (081.4297611)

A.G.E.A.S. Onlus a favore di anziani svantaggiati

Via M. Tenore, 17 - Napoli

Augurissimi

Congratulazioni alla neo dottoressa in Farmacia Carmen Caputo. Ti auguriamo che questo importante traguardo sia solo il primo gradino di una scalinata di successi e soddisfazioni! Dai tuoi genitori Andrea e dalle tue sorelle Maria e Francesca

Pina

Augurissimi Auguri all’Assistente Capo della Polizia Municipale Vincenzo Fanzini diventato nonno di una splendida bambina, Mia. Auguri alla mamma Maria ed al papà Antonio Oliviero

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 27 ottobre 2016

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DOMENICA 30 OTTOBRE 2016