Casoriadue n 32

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DOMENICA 5 NOVEMBRE 2017

Settimanale di Informazione

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ANNO XVI - N° 32 - DOMENICA 5 NOVEMBRE 2017

Dal letame e dalla monnezza può nascere un fiore?

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EDITORIALE di Nando Troise

Dal letame e dalla monnezza può nascere un fiore? Usciamo dall’estate più imbarazzante della storia della Città di Casoria: niente assalto o occupazione dei due Municipi di Piazza Cirillo ma l’estate della eterna preparazione del parco urbano che dovrebbe nascere in via Michelangelo; l’estate dell’attesa dei pochi curiosi che aspettano la destinazione d’uso delle aree dismesse Rhodiatoce, Resia, Tubi Bonna ecc.; l’estate del problema dei rifiuti maleodoranti di via Capri e strade limitrofe; l’estate della chiusura della Cappella del Carmine; l’estate che vede ancora chiuso il PalaCasoria all’interno del Centro Polifunzionale di via Cava, nel mentre le società sportive di volley, basket e futsal chiedono ospitalità ad altre Città; l’estate del cambio al Comando della Polizia Municipale; Anna Bellobuono è Comandante a Potenza; l’estate delle fibrillazioni all’interno sia del PD che dell’ Amministrazione Comunale: sono le politiche sociali il motivo del contendere; l’estate di Urbact e della richiesta di andarsene ad Avellino

del suo ideatore nonché Dirigente dei Settori LL.PP. e Pianificazione del Territorio, l’Architetto Salvatore Napolitano. E’ stata anche l’estate che si è ritornato a parlare della Multiservizi, delle strisce blu e degli ausiliari della Polizia Municipale. E’ stata l’estate delle interrogazioni parlamentari su Casoria e rivolte al Ministro degli Interni di Pina Castiello, da poco passata nelle file della Lega Nord, folgorata sulle vie di Pontida e non nelle Cinquevie o nelle Salicelle dal verbo di Matteo Salvini. L’estate dell’archiviazione del procedimento contabile della Corte dei Conti nei confronti dell’ex segretario comunale Pasquale Monea, l’ex commissaria prefettizia Silvana Riccio e del dirigente

del Settore “Affari Generali e del Personale” Salvatore Pallara. Non si stupisca il lettore della fetida franchezza del titolo che abbiamo scelto per questo editoriale: in realtà, il riferimento è alto e sottintende una speranza che, ci auguriamo, non sia solo nostra. La frase integrale di “Via del campo”, titolo della canzone di Fabrizio De André (strada, non a caso, di prostitute e magnaccia è “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”. Ora, quale sia il letame che ha sommerso negli ultimi anni la Città di Casoria, è sotto gli occhi di tutti: è dal 1989 che denuncio la miopia, l’arroganza, l’imprevidenza, la superficialità, l’atteggiamento camorristico o mafioso e la cialtroneria di chi regge le sorti di quella che, una volta, era una Città in cui ci si veniva a curare la tosse convulsa per l’aria sopraffina e che, poi, divenne, a detta dell’allora Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, “la Sesto San Giovanni del Sud”. continua a pag. 5


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DOMENICA 5 NOVEMBRE 2017 SEGUE da pag. 3

Nessun dirigente di azienda, neanche nessun padre di famiglia – per quanto ricco, per quanto impunito, per quanto protetto – avrebbe mai gestito le cose a lui care con la stessa scellerata stupidità. I Grandi Peccatori del Passato sono coloro che, spendendo diversi milioni di euro, hanno partorito quell’obbrobrio di Piazza Cirillo; chierichetti innocenti, invece, hanno ridotto le vie del Centro Antico nelle condizioni del presente; Eppure, la forza della passione, deve avere veramente qualcosa di magico, se si trovano ancora migliaia di cittadini disposti a perdonare tutto, a credere a tutto; fino al masochismo, fino alla cecità. Questo popolo sussidiato che ringrazia, anonimo ed annoiato, crede che il proprio appartamento sia l’ombelico del mondo. Non partecipa! La nostra Città è sopravvissuta alle macerie della guerra, è sopravvissuta al terremoto del 23 novembre del 1980, è sopravvissuta a delusioni cocentissime come il fallimento di molte Amministrazioni del dopo Tangentopoli: da quella del Progressista Franco De Luca, caduto sull’approvazione del bilancio, a quella sciolta per camorra o a quelle mandate a casa dalle dimissioni davanti al Notaio di 13 consiglieri comunali. Dalla caduta di Francesco Polizio, nessun Sindaco e nessuna Amministrazione Comunale ha saputo fare meglio e di più. Casoria è sopravvissuta agli scandali dei concorsi truccati. Due consiglieri comunali, Rosalba Talletti ed Andrea Capano, stanno studiando come organizzare un incontro tra le parti: amministrazione comunale, partiti e movimenti per affrontare il ventennale problema del Piano Urbanistico Comunale per ridare euforia a un’estate di mille bugie e di imbarazzante micragna. E così tutti di nuovo a scodinzolare acriticamente e a pensare che il gioco delle tre carte possa improvvisamente sanare ogni magagna.

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POLITICA di nando troise

Alla conquista della libertà amministrativa del Comune di Casoria, polmone finanziario della Città Chi non vorrebbe avere una pubblica Amministrazione efficace ed efficiente, ad alto livello di produttività, fondata sulla fiducia, sulla responsabilità personale, sull’apprendimento continuato, sul merito, sui rapporti di solidarietà? Eppure se nessuno si mette in testa di praticare questo tipo di amministrazione continueremo a vivere nel modo che ben conosciamo. Casoria è un paese bizzarro; riesce bene in tanti settori, ma sempre incapace di curare il suo cancro amministrativo. Concentra la sua attenzione sulla politica, mentre non riesce ad appassionarsi al buon funzionamento del Comune. Architetta Dichiarazioni di Inizio Attività, permessi a costruire, lottizzazioni, PIP, PEEP, piani di recupero, ma finora non è riuscita ad apprendere i funzionamenti amministrativi corretti. Prevale ancora da noi, largamente, la logica assistenziale della tradizione amministrativa che va dagli anni 50 fino ai giorni nostri. Perché non riusciamo a modificare questo stato di cose? Perché, accanto alle libertà individuali, politiche e sociali, Casoria non gode della libertà amministrativa? Il risultato di questi paragoni, verifiche ed esperienze che hanno come refrain la penuria delle libertà amministrative è la messa a fuoco progressiva di un handicap – quello amministrativo – che risulta ormai insopportabile al cittadino, da un punto di vista economico, sociale e civile. Una constatazione disarmante di un fenomeno grave, che, se non verrà affrontato nella dovuta maniera, metterà, senza dubbio, a repentaglio il futuro di Casoria. Ma è un ragionamento che, al contrario, indica la strada di una possibile rigenerazione che approfondendo la tematica della crescita senza sosta del rendimento della pubblica amministrazione, si ispiri alle esperienze personali dei tanti dipendenti della pubblica amministrazione che amano il proprio lavoro e la propria città e fondi la sua ragione di essere, sul modo più genuino di amministrare, vale a dire sulla sua straordinaria realtà territoriale, frutto di una esperienza storica pluricentenaria. Liberata dal peso e dai condizionamenti di un Comune assistenziale ed incoraggiata nelle sue tendenze economico – sociali più positive, essa può rimettere effettivamente Casoria in carreggiata. Morale della storia: si parla di un cambiamento normale, a portata di mano, che deve prendere piede attraverso esempi parlanti di buona amministrazione, iniziando da “qualche parte” con il concorso di diverse istanze pubbliche, intrecciando volontà differenti verso un unico fine. Se, come segno di riscossione civile e di assunzione di responsabilità, ciò potesse verificarsi in situazioni particolarmente disagiate, che hanno sofferto indubbiamente della situazione amministrativa che si è venuta a creare, la cosa assumerebbe un significato di particolare valore. “Gli attori negativi”, oggi, sono tranquilli. Invece, restano gli interrogativi inquietanti e sembra inafferrabili. Occorre spaziare per molti fronti, osservando, sempre, la nostra realtà dal punto di vista dell’amministrazione (e non da quello politico – sociale) ed utilizzando un procedimento interattivo di analisi. Bisogna socchiudere varchi inattesi su radici lontane, interrogare Francesco Polizio e Tommaso Casillo quali testimoni privilegiati, ricostruire sequenze storiche poco conosciute sulla nascita del nostro sistema amministrativo, attingere a disavventure personali. Oggi, Casoria è molto peggiorata, sia rispetto alla sua storia o a quando divenne punto di riferimento di un periodo industriale. Oggi è una Città che sta perdendo la sua identità sociale, storica e religiosa, diventando, invece, il paese dei centri commerciali, con un traffico caotico e che non riesce a fornire i più elementari servizi. Una città non amata, abitata da cittadini anonimi ed annoiati e da un popolo sussidiato che ringrazia e da migliaia di immigrati che hanno devastato un territorio, non pianificato né controllato, con costruzioni abusive “poi condonate”. Casoria è uno dei più brutti scempi urbanistici al Mondo. Buona notte, Casoria, e Buona Fortuna.


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NANDO TROISE

Dei programmi e progetti della “rivoluzione” elettorale non si parla

Da 18 mesi a Casoria governa Pasquale Fuccio, dopo aver vinto il ballottaggio contro Giuseppe Santillo. L’operato dell’amministrazione è stato deludente, le attese di legalità e trasparenza non hanno avuto riscontro nei fatti; le motivazioni che hanno portato allo scioglimento dell’amministrazione comunale a guida Casillo & Carfora non hanno prodotto un’opera di forte rinnovamento da parte del Sindaco e degli assessori che governano il territorio. In questi mesi i movimenti politici di opposizione ma anche alcuni facenti parte sia della maggioranza che della stessa Giunta Municipale stanno comunicando alla Città le loro critiche. E’ veramente strano che le stesse aggregazioni politiche che hanno governato per tanti anni si pongano come alternativa valida, come se i cittadini non li conoscessero, non ricordassero il malgoverno del territorio con gli atti di ben tre scioglimenti. Il pur deludente operato dell’amministrazione non può legittimare la de-

magogia di chi, non solo ha infestato il degrado Casoria, ma non ha avuto neanche il coraggio di fare autocritica e costruire un percorso di partecipazione nuovo che ascoltasse le richieste dei cittadini in questa martoriata città. 18 mesi fa consigliammo un programma su cui costruire un dibattito volto ad esprimere delle idee, a mettere al centro delle proposte per la costruzione dei progetti elettorali. Nessun esponente politico si è interessato a quelle proposte. E’ importante ricordarne qualcuna: la costruzione di un piano regolatore impostato al recupero degli spazi inutilizzati e delle aree dismesse e in cui venga sancito l’impossibilità di costruire ancora; il cambiamento di tutti i dirigenti della macchina comunale (cosa questa che dovrebbe accadere il 31 dicembre con la scadenza dei loro contratti), che devono essere scelti con regolari e trasparenti bandi di concorso; la valorizzazione dei dipendenti comunali per la gestione del verde e

per la realizzazione di progetti di riutilizzo delle aree dismesse; la scioglimento della fallimentare “Casoria Ambiente” e la costruzione di una società pubblica per la gestione dei rifiuti e la pulizia delle strade, i cui dirigenti vengano scelti con regolare e trasparente bando di concorso; il bilancio partecipativo; la costruzione di un organo di partecipazione in cui valorizzare le idee dell’associazionismo, dei sindacati; una carta studenti che agevoli gli studenti ad accedere ai consumi culturali; un organo di partecipazione giovanile formato da associazioni territoriali, comitati studenteschi delle scuole; l’utilizzo dello Stadio San Mauro con l’organizzazione di eventi sportivi compreso l’atletica leggera; la valorizzazione del centro storico e la promozione della città come luogo di turismo religioso; i salotti sociali; l’applicazione nel campo della comunicazione della legge 150/2000; l’utilizzo del personale comunale in virtù delle proprie capacità ed attitudini.

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ANTONIO BOTTA

Workshop presso l’I. C. 1° “Ludovico da Casoria”, a conclusione del progetto “E…STATE CON MISS STEM”

QUEI VENTI GENIALI “TECNOATTIVI” Il Sindaco affascinato dal lavoro delle studentesse e degli studenti

Workshop “tecnologicamente” magnifico allestito il 26 Ottobre scorso presso l’I. C. 1° Ludovico da Casoria, a conclusione del progetto “E..STATE CON MISS STEM” elaborato e realizzato su iniziativa del Ministero dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con il Dipartimento delle Pari opportunità della Presidenza del Consiglio. Vi hanno presenziato, oltre ai genitori degli studenti e delle studentesse coinvolti, il Sindaco Pasquale Fuccio, l’Ass. Fabio Esposito, il consigliere comunale, prof.ssa Luisa Marro, suor Giocondina, in qualità di Dirigente del Liceo pedagogico parificato “M. C. Brando”, il prof. Francesco Palladino, una rappresentanza di membri del Consiglio d’istituto e di docenti della stessa Scuola e alcuni insegnanti di altri Istituti scolastici del territorio delegati dai rispettivi Dirigenti. Ha partecipato all’evento anche la DSGA della scuola, dott. ssa Rosa Ruggiero. Pienamente conseguito l’ obiettivo della “Ludovico da Casoria” di promuovere la cultura scientifica tra le studentesse e gli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Infatti, i 20 alunni selezionati, in maggioranza studentesse (sei di scuola primaria, 14 di prima classe di scuola secondaria), come ha evidenziato la Dirigente scolastica, prof.ssa Maria Grazia Puzone, si sono cimentati in attività concernenti le discipline STEM (Scienza, Tecnologia digitale, Matematica), non sganciate “dagli impegni scolastici curricolari”; esse hanno consentito di “mobilitare e sviluppare abilità cognitive fondamentali, quali il riflettere, il comprendere, il progettare, il verificare, che attraversano tutte le discipline”. Dopo aver rimarcato che il Progetto è stato selezionato dalla commissione nazionale STEM per il valore delle proposte didattiche ed educative, il Capo d’Istituto ha posto in rilievo che l’animatrice digitale, prof.ssa Genny Tuccillo, responsabile del percorso, è stata validamente affiancata da “partners qualificati (“Officina Leonardo”, nella persona della dott.ssa Anna Campana, e “Fondazione Cultura e Innovazione” nella persona dell’ing. Vincenzo Puzone), i quali hanno messo a disposi-

zione i loro laboratori e strumenti, coinvolgendo la scolaresca in esperienze di apprendimento di alto profilo scientifico, distinte in tre fasi: pensiero computazionale, robotica e cyberbullismo”. Al riguardo, la Dirigente ha puntualizzato che “sul territorio siamo stati i pionieri dell’ora del Codice e di percorsi sul pensiero computazionale, contenti di aver contagiato altre scuole dello stesso ambito territoriale”, concludendo che le competenze che si acquisiscono e si sviluppano in questo campo costituiscono un importante investimento per il domani, essendo indispensabili per consentire alle nuove generazioni di svolgere le future attività lavorative. A seguire, l’intervento della prof.ssa Tuccillo, la quale ha posto l’accento su alcuni aspetti metodologici del progetto effettuato, sottolineando che le studentesse e gli studenti sono diventati esperti “tecnoattivi”, perché hanno imparato a programmare, a inventare giochi, sperimentando anche

alcune piattaforme relative alla Robotica educativa e ai video”. La dott.ssa Campana, invece, ha messo in risalto la partecipazione attiva ed entusiastica della scolaresca, volenterosa e coesa, alle attività scientifiche proposte in maniera ludica, mentre l’ing. Puzone si è soffermato sulla realizzazione del video sul cyberbullismo, in cui le studentesse e gli studenti hanno formulato varie definizioni del fenomeno, evidenziando gli stereotipi e i pregiudizi con cui spesso si giudicano le persone senza conoscerle e fornendo, nella seconda parte , indicazioni su come combatterlo. Alla fine degli interventi, i ragazzi e le ragazze hanno fornito un saggio delle competenze acquisite “sul campo”, fornendo all’attento e curioso pubblico spiegazioni sulla maniera in cui hanno programmato robot e droni. Molto successo ha riscosso, nei partecipanti, la stampante 3D, usata a scopi didattici, durante il percorso, dagli studenti. Appassionato alla tecnologia digitale lo stesso Sindaco, che, edotto dagli esperti/e tecnoattivi/e, si è divertito a “giocare” insieme con loro. Un particolare encomio meritano le 14 studentesse e i 6 studenti per la realizzazione del video sul cyber bullismo: un vero e proprio “spot”, simpatico e d efficace, di“Pubblicità Progresso” mirato a contrastare il fenomeno, contenente anche un “rapp”creato da loro. Giustamente e meritatamente premiati, dunque, a conclusione del Worhshop, con una pendrive, un attestato pergamenato e gli applausi scroscianti dei presenti, a dimostrazione dell’ entusiastico apprezzamento per le eccellenti e creative competenze acquisite da ciascuno di loro: Ambrosetti Santiago, Arigò Roberta, Auriemma Amalia, Capasso Giulia, Cesario Giusy Cristina, Cozzolino Beatrice, D’Ascia Valentina, Di Febbraro Giuseppe, Grieco Sabrina, Guglielmelli Giulia, Moschella Giorgio, Napolitano Domenico, Papaccio Ilaria, Piemonte Ilaria, Rocchino Flavia, Rocco Francesca, Rubizzo Sofia, Santoriello Chiara, Vecchione Alfonso, Vittozzi Anna. Delizioso il buffet offerto dagli studenti dell’ Istituto scolastico “A. Torrente”.


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10 CARMEN PALUMBO È cosi che Maria Montessori portava avanti il suo progetto di educazione e di amore nei confronti dei bambini ed è seguendo questo stesso progetto che dal 1970 opera l’Istituto Fiumarelli di Casoria. Situato in Via Arpino 39, il Fiumarelli è un Istituto paritario e si occupa della scuola primaria e dell’infanzia. È una struttura molto bella ed ampia che segue attentamente tutte le norme per la sicurezza dei bambini, ma cosa più importante il suo personale agisce seguendo il principio che educare significa prima di tutto “Amare”. Tutto inizia nel lontano 1970, la giovanissima Gabriella Fiumarelli decide di aprire una scuola elementare e materna privata a Casoria, grazie alla sua grande passione per i bambini. Il suo obiettivo è quello di creare una scuola che sia un laboratorio di formazione del carattere e di costruzione del sapere. Con gli anni la scuola si è ampliata, ed è diventata senza dubbio una delle strutture scolastiche più frequentate e più importanti del nostro territorio. Con la scuola dell’infanzia l’istituto si rivolge a tutti i bam-

ISTITUTO PARITARIO FIUMARELLI: DAL 1970 SUL NOSTRO TERRITORIO “Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino”

bini dai tre ai cinque anni, con lo scopo di promuovere lo sviluppo. Le sezioni presenti sono tutte omogenee, cioè composte solo da bambini della stessa età. Con la scuola primaria invece si passa alla conoscenza dei mezzi espressivi della lingua italiana e naturalmente anche all’alfabetizzazione della lingua inglese. Il ruolo dell’educatore soprattutto nell’ambito dell’infanzia è molto delicato e difficile, si tratta di interagire con il bambino, donare sicurezza e amore materno, ma allo stesso tempo cercare di trasmettere un insegnamento. Per l’Istituto Fiumarelli la scuola deve essere una continuazione della famiglia, un luogo di crescita, ma soprattutto un luogo sereno e stimolante per una formazione umana e cristiana. Per questo secondo il loro progetto, il compito di ciascun insegnante deve essere di educare, sostenendo la crescita degli alunni, con l’essere, il fare e il parlare; gli insegnanti non si sostituiscono mai nel percorso di apprendimento, ma semplicemente accompagnano il bambino.

La prossima settimana andrà, invece, in onda il reportage nella Chiesa delle Vittime Espiatrici del Sacramento di Santa Maria Cristina Brando con la consulenza del Prof. Ludovico Silvestri

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EMILIA SENSALE

Gaetano Russo: “Ecco a voi Monnezza Differenziata, l’app che offre istruzioni per una corretta raccolta”

Alzi la mano chi non ha difficoltà con la raccolta differenziata. Parliamo di una realtà importante per il presente e il futuro delle nostre città e dei singoli cittadini, ma bisogna ammettere che non sempre è facile orientarsi. All’interno delle proprie abitazioni si rischia di perdere la bussola nel seguire i giorni per la raccolta e soprattutto nel capire cosa può essere gettato in un determinato giorno. Difficoltà che ha avuto anche il giovane Gaetano Russo, il quale però ha messo insieme le problematicità riscontrate e le sue competenze per creare una soluzione: è nata così Monnezza Differenziata, una app disponibile gratuitamente nello store sul proprio cellulare e che a portata di click dà molti chiarimenti su come differenziare i rifiuti. L’app è disponibile da pochi giorni e i download sono in costante aumento, molte poi sono le recensioni positive, spesso caratterizzate da ringraziamenti da parte dei cittadini, pubblicate sulla pagina dell’app o che riceve lo stesso Gaetano. Come è nata l’idea di questa app? “L’idea è nata, quando ho iniziato a fare la raccolta differenziata. Molti prodotti non sapevo come differenziarli e nell’indecisione andava quasi sempre tutto nell’indifferenziato. Essendo un programmatore informatico ho cercato di sfruttare la tecnologia per rendere la raccolta differenziata meno complessa e più efficiente”. Qual è la difficoltà maggiore che vivono i cittadini in merito alla raccolta differenziata? “Credo la difficoltà maggiore è data dal fatto che fino ad ora non era presente una soluzione semplice e veloce, per rendere la raccolta più efficiente.

Molte volte diventava un vero problema differenziare, ora credo e spero che l’app sia di aiuto a tutti noi”. Che tipo di accoglienza riscontri in merito alla tua app da parte degli utenti? “In questi primi giorni di uscita dell’app ho ricevuto molti apprezzamenti positivi sia da parte di amici e parenti sia da altre persone che hanno scaricato l’app. Vuol dire che l’idea piace ed è utile”. Possiamo dire che la tua app dimostra che la tecnologia viene molto in aiuto del cittadino e può essere un valido aiuto nella quotidianità…. “In questo caso possiamo dire che la tecnologia ha reso la vita più facile a tutti noi e speriamo anche in una raccolta più efficiente. Sono dell›idea che avere una guida pratica e semplice da utilizzare possa semplificare la vita del cittadino indeciso ed evitare che il rifiuto venga gettato inutilmente nell’indifferenziato solo per la pigrizia di andare a controllare sul sito del Comune di Napoli”. Questa app è l’inizio di altri progetti che vuoi realizzare? “Essendo un programmatore informatico, spero che ci saranno altri progetti in futuro, per il momento mi godo il mio piccolo momento, sono contento di essere d’aiuto”.


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Antonio Giordano, quell’eccezionale e imprevista intervista a Diego

I sogni son desideri ma a volte, se ci credi, diventano, come direbbe Roberto Carlini, solide realtà. Lui, Antonio Giordano, affermato e solida realtà del giornalismo sportivo, spiega l’arcano. “Nel mio caso la molla è stata la passione che ho sempre avuto sin da ragazzo di leggere e scrivere, poi avvertivo il fascino dell’inviato e sognavo dì far, come poi è stato, il giornalista. Ricordo la gioia di mamma e papà quando il giornalismo diventò ufficialmente la mia professione con un regolare contratto, mi spiegavano l’importanza dei contributi per il mio futuro, per un domani pensionistico come effettivamente è ma, ovviamente, in quel momento non pensavo”. Non sei figlio d’arte. “Assolutamente no, né figlio né nipote di giornalista né di personaggio importante. In casa mia il rapporto con la stampa era solamente quello di lettura, entravano ogni giorno due giornali ed uno di questi era il ‘Corriere dello Sport’, che poi è, attualmente, il punto d’arrivo della mia carriera”. Anche nel caso tuo, come di tanti giornalisti ed artisti, la fucina è stata una Radio Libera. “Sì, sono partito facendo cronache di partite. L’approccio con la carta stampata è stato a ‘Sport Sud’, al colloquio con il direttore Aldo Bovio c’era anche Enzo Pagliaro, lì conobbi un giornalista e amico indimenticabile come Sergio Iannaccone. Dopo, nel 1987, passai al ‘Mattino’, quindi al ‘Roma’ dove feci il praticantato come professionista, c’erano Ottorino Longo, Francesco Degni, Antonio Coppola, Sacco, Lello Barbuto e Liberato Ferrara; dopo c’è stata l’e-

sperienza con ‘L’Informazione’ di Antonio Coppola, un progetto incompiuto; poi al ‘Tempo’ e, con ‘La Città’ di Andrea Manzo a Salerno”. Salerno, la tua città. “No io sono nato a Salerno, che resta la mia seconda casa, ma sono vissuto e vivo a Cava dei Tirreni che è il mio mondo e non ho mai pensato di cambiare, sono cavese a pieno titolo” Non ti sei fatto mancare in questo tourbillon giornalistico nemmeno il ruolo di Direttore. “Un’esperienza en passant a TeleSalerno che durò solo sette mesi, non ho il ‘phisique du role…’. Poi sono approdato al ‘Corriere del Mezzogiorno’ per oltre dieci anni e da altrettanti sono al ‘Corriere dello Sport’, credo che sia il mio approdo giornalistico naturale”. L’esperienza giornalistica che più ti è rimasta dentro. “I due anni al ‘Roma’sono stati importanti e formativi sia da un punto di vista umano che professionale, mi hanno dato grosse soddisfazioni”. Gli articoli che ricordi di più e che più ti sono piaciuti? “Di solito ricordi quelli che non sono piaciuti…” Mettiamola così, un tuo articolo da incorniciare? “Uno l’ho veramente incorniciato.

E’ un’intervista che feci a Maradona quando, dopo il ritiro dai campi di gioco, ritornò a Napoli dopo tanti anni per partecipare ad una trasmissione con Raffaella Carrà a Milano. Andai ad Amsterdam per ‘intercettarlo’ed intervistarlo prima dei colleghi che l’aspettavano all’arrivo ma , colpo di fortuna per me, per motivi tecnici l’aereo sbarcò a Milano e non a Torino dove c’erano tutti i giornalisti in attesa per intervistarlo; così il mio articolo diventò, un’esclusiva imprevista che ebbe un grande successo e diede grosse soddisfazioni a me e al giornale”. Qualche altro momento giornalistico bello da ricordare? “La vigilia della partita di Champions dal Napoli a Barcellona, anticipai la partenza e feci un giro dei luoghi legati al mondo di Messi, una circumnavigazione del suo vissuto spagnolo, un interessante esperienza giornalistica per me” Dilemma per molti calciofili: a suo tempo cantavamo ‘Maradona è meglio ‘e Pelè’, ma oggi Messi è meglio di Maradona? “E’ una domanda che non mi dovresti proprio fare, Maradona è Maradona e poi, dopo, vengono gli umani. Basta guardare l’eleganza e le movenze di Diego confrontando due fotogrammi di Diego e di Messi; Diego è stato unico sui campi di calcio, quello che poi è successo fuori appartiene al suo mondo privato che non va confuso con quello calcistico”. Corrado Ferlaino e Aurelio De Laurentis: fai un ritratto di due Presidenti. “Ferlaino ha scritto la storia del Napoli con i due scudetti e gli altri titoli con-


DOMENICA 5 NOVEMBRE 2017 quistati nel periodo di Maradona che, ricordiamolo, fu anche la squadra di un eccezionale Careca, di Bagni, di Ferrara e tanti altri, con un allenatore come Bianchi e un Direttore Sportivo come Italo Allodi che, a mio parere, fu il vero cambiamento di quel Napoli”. Aurelio De Laurentiis, invece? “E’ un Presidente che ha fatto una serie di cose, manca lo scudetto per la sua valorizzazione definitiva, ma ha portato al Napoli top player come Higuain e Cavani, che lo è diventato a Napoli. De Laurentiis ha un’idea progettuale diversa, ha teoremi nuovi e idee manageriali. Il Napoli è competitivo ma, rispetto ad altri club, c’è una differenza economica e la mancanza di uno Stadio che non si realizza principalmente per ragioni burocratiche; De Laurentiis è moderno e se vince mette il timbro su questo progetto che, non va dimenticato, ha portato due Coppe Italia e una Supercoppa e, ci fosse stato il VAR in Ucraina, con Benitez, ci sarebbe stato anche una semifinale europea. Con lui il Napoli ha acquisito un’immagine e una statura internazionale” Come vedi la squadra? “Già è una squadra competitiva, è unita e giovane e ha sei o sette anni davanti; con Zielinski ha acquistato qualità;

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quello che certo ci manca è Milik che è stato particolarmente sfortunato con gli infortuni, con lui manca qualcosa in campo, se rientra tra gennaio e febbraio sarà importante anche se ritengo che ci sarà un trasferimento in prestito e l’arrivo anticipato di Inglese; ci vorrebbe anche un sostituto di Insigne e Callejon ma non è facile trovarlo anche se vedo bene la crescita di Ounas; in difesa Albiol e Koulibaly sono delle certezze e Maggio è straordinario” Sarri, scoperta straordinaria ma anche tardiva, considerata l’età, per il Napoli e il calcio italiano. “Sarri fa parte del progetto, iniziato con Benitez, di un grande gioco. Perché non se ne sono accorti prima? Colpa non sua ma del mondo calcistico, forse congiun-

zioni astrali sfavorevoli o distrazioni”. Sarri a parte, con lui siamo al work in progress, quali ritieni i migliori allenatori del Napoli? “Bianchi storicamente per i risultati; Vinicio per lo spettacolo e Benitez per la progettualità. Se parliamo di napoletanità Vinicio, vissuto in Città e poi il Petisso napoletano dentro”. Napoli come la vivi? “Solo lavorativamente, sono un cittadino atipico e mi sfuggono i dettagli; certamente ci sono problemi di urbanistica, c’è il caos e il problema della delinquenza anche micro,non saprei dirti le soluzioni ma solo giudizi e la retorica non serve; certo è una Città fantastica. Nei week end ci vengo con mia moglie e giriamo con i mezzi pubblici, Cappella Sansevero ti lascia senza fiato, sono innamorato di Napoli che è Napoli anche e per i suoi paradossi, è difficile da capire se non ci stai dentro”. Una vita molto “vissuta” la tua: i sogni di ieri sono le solide realtà di oggi? “Io sono contento e mi ritengo un uomo fortunato, avevo due sogni : il giornalismo e sposare la donna che è mia moglie, li ho realizzati entrambi. Ora ritengo che sia il momento dei miei figli, i giovani, per farsi la loro strada e andare avanti”.

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Grande Debutto al Teatro Augusteo di Napoli per lo spettacolo “La Banda degli onesti” Al Teatro Augusteo si debutta con lo spettacolo “La Banda degli onesti” con Gianni Ferreri e Anna Falchi

Clamoroso successo di applausi al Teatro per la prima della pièce teatrale tratta dall’omonimo film di Totó e riadattata successivamente in teatro da Mario Scarpetta. A riproporla a distanza di 20 anni sono stati Gianni Ferreri e Anna Falchi per la regia di Gaetano Liguori prodotta come Teatro Totó insieme alla Prospet di Giovanni Pinto. Il regista Gaetano Liguori ha messo in scena con rigore ciò che aveva scritto il suo amico Scarpetta. Protagonisti il portiere con gravi problemi economici, tra cui lo sfratto di casa e il tipografo che crea non pochi guai lavorativi. Una scenografia del tutto “cinematografica” raffigurante una scena che ruota tra la portineria e la tipografia. Anna Falchi veste i panni della moglie di Gianni Ferreri(il portiere)con grande maestria e freddezza di una vera donna del Nord.

Il Tipografo è interpretato da un bravissimo Davide Ferri. Manca nella versione teatrale la celebre figura del pittore Cardone, interpretata nel film dal grande Giacomo Furia. Affiancati da altri straordinari interpreti. Enzo Esposito, Antonio Fiorillo, Franco Pica, Sasà Trapanese, Enzo Varone e Chiara Vitiello. Con le musiche di Antonello Cascone. Le scene di Tonino Di Ronza. I costumi

di Maria Pennacchio. Aiuto Regia Maria Autiero. Nello spettacolo non si è evidenziato alcun tipo di imitazione che riporti alla figura di Totó e Ferreri ha riproposto con grande naturalezza e propria personalità la figura del portiere Bonocore. Un vero e proprio successo della prima che ha inoltre aperto le porte alla sorprendente Stagione del Teatro Augusteo di Napoli.


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GIUSEPPE NAPPA Claire Caruana Carsons nasce nella citta’ maltese di Attardi il 27 aprile 1991. Oggi vive a L-Iklin. È una cantante maltese nota per la sua voce forte e il suo stile soul e jazz. Un’ artista molto versatile, tanto da darle anche un soprannome “la bionda dalla voce nera”. Una cantante di grande capacità, una voce potente e ha una forte presenza scenica che emana anche al pubblico che la ascolta, molta energia nelle sue performance. Ha iniziato a mostrare interesse nella musica ad una tenera eta’, infatti gia all’età di dodici anni comincia a suonare la chitarra acustica. Claire debutta all’età di 13 anni, iniziando prima ad esibirsi nelle varie recite scolastiche, successivamente decide di inseguire il suo sogno a tutti gli effetti. La cantante fa parte della FiveStarsProduction di Marilanda Maiello, grande ed esperta organizzatrice professionale e perbene, di grande imponenza ha organizzato tantissime manifestazioni nel corso degli anni di grande stile ed importanza, infatti la cantante sarà im-

Claire Caruana Carsons grande voce, stile unico e grande presenza scenica della FiveStars Production di Marilanda Maiello

pegnata tra Malta e Italia. La Maiello ringrazia per il loro impegno anche le collaboratrici R. Pace, K. Elera. Nel suo tempo libero la cantante ama ascoltare la musica e lasciarsi ispirare da esperienze vissute da lei e sue conoscenze. Claire ha una voce molto profonda che le permette di interpretare con successo brani blues, soul jazz, funk e anche gospel. Un’altra passione di Claire è recitare. Ha iniziato a prendere anche lezioni di recitazione all’eta di 14 anni, praticando cosi anche altre discipline come il teatro, la danza oltre che il canto. Ha anche partecipato a molti concorsi canori a Malta, ottenendo grandi successi, uno dei quali era il premio per la cantante più promettente nel febbraio 2007. Claire ha anche partecipato a numerose trasmissioni televisive e serate commemorative. Ha pubblicato 2 album a Malta che hanno mostrato la sua capacità e la sua estensione vocale insieme ad una versatilita egualiata da pochi. Un’artista sempre in continuo studio e alla ricerca sempre della perfezione.

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a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

Ora solare: combattere i disordini del sonno

Per contrastare i disordini del sonno che compaiono con l’arrivo dell’ora solare è bene mettere in tavola del pesce che, con la sua ricchezza in vitamina D aiuta a superarli. Lo afferma Federcoopesca-Confcooperative, ricordando che una dieta più leggera e ricca di prodotti ittici durante i mesi invernali aiuta a controbilanciare la carenza di vitamina D legata alla minor esposizione al sole, tra le cause delle difficoltà a prendere sonno. Secondo un’indagine di Federcoopesca, infatti, per 1 italiano su 3 la minor esposizione al sole, legata al cambio dell’ora, infatti è fonte di stress. Il ritorno all’ora solare porta stanchezza, nervosismo e insonnia, che spesso si sfogano a tavola con una alimentazione troppo sbilanciata, ricca di carboidrati e zuccheri. I più soggetti sono le ”allodole”, perso-

ne più attive al mattino presto, che risentono di più dei nuovi ritmi sonno-veglia. Pesci, molluschi e crostacei sono in grado di garantire il 38% del totale di vitamina D in una dieta; il livello nel sangue di questa vitamina, infatti, precisa l’associazione, è dovuto agli alimenti consumati ma anche all’esposizione al sole fino ad un massimo del 30%. Per fare il pieno di vitamina D,

Federcoopesca suggerisce, trota, tonno, sgombro e anguilla, che ne contengono dalle 400 alle 580 Ui (Unità internazionale). Con 50 grammi di sardine si ha il 70% della quantità giornaliera di vitamina D raccomandata in una dieta, mentre 85 grammi di tonno si ha esattamente al fabbisogno quotidiano di cui il nostro organismo ha bisogno. Dal pesce arriva un aiuto importante anche per contrastare il rischio di ictus, come è stato ricordato in occasione della Giornata mondiale dell’ictus cerebrale appena conclusa. Consumare pesce 3-4 volte a settimana riduce questo rischio, come rivela uno studio dell’istituto Karolinska di Stoccolma. Sono proprio gli Omega-3 a proteggere il cervello dall’ictus, riducono il colesterolo e rinforzano le cellule nervose.


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CIRO TROISE

De Laurentiis è sul pezzo, a gennaio non basta Inglese

“Dobbiamo mettere a punto dei cambi necessari per Gennaio, ma che devono essere utilizzabili”, così De Laurentiis si è espresso ai microfoni di Tv Luna durante la manifestazione “Cibo a regola d’arte” organizzata dal Corriere della Sera. L’apertura del patron del Napoli è molto significativa, trasmette l’idea che l’entusiasmo per il cammino degli azzurri in campionato stia travolgendo anche lui. La storia del Napoli al mercato di gennaio non è brillante, in tante occasioni c’è stata la sensazione di non portare a casa la pedina giusta, quella che potenzia il gruppo a disposizione dell’allenatore. Da Mascara, Ruiz e Vargas ai tempi di Mazzarri fino a Grassi e Regini acquistati due stagioni fa dal Napoli campione d’inverno, è mancato spesso il colpo funzionale che in alcune stagioni può rivelarsi anche decisivo. Basta ricordare Cassano, Van Bommel e Balotelli, innesti che il Milan ha preso durante la sessione invernale in annate diverse. I primi due furono funzionali all’ultimo scudetto rossonero, Balotelli per la conquista del terzo posto, che valeva la Champions League ai danni della Fiorentina. Per il Napoli non è necessario un colpo di così grosso spessore ma pedine funzionali al gioco di Sarri in reparti dove la rosa sembra essere corta. Ben venga Inglese, tenendo, però, anche Milik. L’attaccante del Chievo Verona potrebbe essere una risorsa in campionato, il polacco avrebbe il tempo a disposizione per recuperare la migliore condizione, sfruttando degli spezzoni di gara sia in Italia che in Europa. Il Napoli deve crescere in autorevolezza, ha la possibilità di far comprendere ai calciatori che bisogna accettare anche di giocare di meno rispetto ad altre piazze in funzione del sogno scudetto in una città in cui certi trionfi restano nella storia e non vanno via quasi come degli appuntamenti a cadenza annuale.

A gennaio non basta Inglese, serve un giocatore che possa talvolta far tirare il fiato ad Insigne, un’alternativa che abbia, però, le sue stesse caratteristiche. Rog può essere il vice Callejon, Ounas è la risorsa a disposizione su entrambi i lati del tridente offensivo quando c’è bisogno di rendere più vivace l’attacco, Giaccherini può dare un contributo in termini d’esperienza ma non potrebbe mai sostenere il lavoro compiuto da Insigne. L’ex Juventus è una mezzala, Insigne è un’inesauribile fonte di gioco, costruisce costantemente la manovra sulla catena di sinistra con Hamsik e Ghoulam e si sacrifica in fase difensiva. Si tratta di un lavoro dispendioso, espresso a grande intensità, a cui si aggiungono gli sforzi in Nazionale, è inevitabile che talvolta possa vivere dei momenti di calo. Bisogna individuare sul mercato una risorsa di questo genere, un profilo come per esempio Di Francesco del Bologna, nome per cui Giuntoli si è mosso anche quest’estate. I rossoblù a gennaio potrebbero essere in una buona situazione di classifica e Bigon potrebbe valutare una cessione del talento classe ’94 al cospetto di una buona offerta. La mossa giusta a gennaio dovrebbe orientarsi su un profilo di questo tipo: un giocatore giovane, funzionale, che poi potrebbe rivelarsi un investimento valido, in prospettiva anche per la prossima stagione. La cessione di Tonelli potrebbe garantirgli lo spazio in rosa ai fini della riforma, con l’eventuale partenza di Giaccherini si libererebbe lo slot anche per la lista Uefa. Il mercato di gennaio diventa ancora più importante considerando lo stop di Faouzi Ghoulam, non basta Mario Rui, che ha totalizzato solo tre minuti finora e non è ancora nelle migliori condizioni, per reggere l’intera stagione. Un profilo adatto a sostituire l’algerino sarebbe Grimaldo del Benfica ma costa tanto, è necessario comprendere la volontà del presidente De Laurentiis per scoprire le mosse del Napoli.

ROSA BERTENNI

Giornalismo: differenze tra Italia ed Estero

E’ questo il titolo del quarto incontro giornalistico tenutosi nella Biblioteca comunale di Casoria. E’ un tema che viene affrontato raramente, forse per non ammettere quelle differenze che, ad oggi, penalizzano un lavoro che alle origini era considerato prestigioso. Argomento sostenuto da due validi relatori: Mirko Calemme, giovane partenopeo redattore di “Tuttonapoli” e corrispondente in Italia del quotidiano spagnolo “As” e Nicola Lombardo, responsabile comunicazione Calcio Napoli, due figure che con la loro esperienza hanno portato in superficie una serie di diversità, dalla più considerevole alla meno rilevante.

Tra quelle fondamentali ritroviamo la mancanza, in Italia, di una facoltà prettamente giornalistica, facoltà che all’estero prevede una parte di formazione direttamente nelle redazioni, dando la possibilità agli studenti di formarsi sul campo. Il numero di quotidiani stranieri, inoltre, è superiore rispetto a quelli italiani, fat-

tore che determina maggiori possibilità lavorative, cosa che in Italia cala sempre di percentuale; bussare alle porte delle redazioni è ormai inutile, la quantità di persone che ne esce è sempre maggiore di quella che ne entra. Tuttavia anche all’Estero, come in Italia, bisogna far fronte all’avanzare delle tecnologie e alla conseguente diminuzione di vendite della carta stampata, numeri che però non sono minimamente paragonabili a quelli Italiani, dove la situazione è nettamente più problematica; la lettura sullo smartphone vince sul quotidiano, costringendo le testate ad adeguarsi alla nuova realtà giornalistica, trasferendosi anche sulla piattaforma digitale.


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IL PICCOLO ANTONIO BARBATo HA FESTEGGIATO IL SUO PRIMO COMPLEANNO INSIEME AI GENITORI NUNZIA E FRANCESCO, AI NONNI, PARENTI ED AMICI. “DOLCISSIMI AUGURI PER I TUO PRIMO COMPLEANNO. CI HAI REGALATO UN ANNO DI GIOIA E DI VITALITA’. IMPARANDO A CAMMINARE, IMPARERAI PRESTO A CORRERE. TANTI AUGURI PICCOLO. SEI IL NOSTRO ORGOGLIO E TI AUGURIAMO TUTTO IL BENE DI QUESTO MONDO. Baci e abbracci

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Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s.a.s Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 2 NOVEMBRE 2017

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel./Fax 0817311062 email: casoriadue@libero.it


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