VENERDI 2 MARZO 2018
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Settimanale di Informazione
ANNO XVIII - N° 09 - VENERDI 2 MARZO 2018
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ELEZIONI 2018
SI VOTA IL 4 MARZO
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NANDO TROISE
SI VOTA IL 4 MARZO Gli schieramenti
NO, i partiti che si presentano alle prossime elezioni non sono tutti uguali. Sono uguali se uno spulcia con minuzia (o malizia) i programmi elettorali, e trova che anche quelli che sforano di meno rispetto ai vincoli di bilancio che ci dobbiamo auto – imporre – e già qui le differenze sono evidenti – contengono promesse che realisticamente non possono essere onorate. Questo avviene perché tutti i partiti hanno degli elettori un’immagine piuttosto deprimente (o forse soltanto realistica?): che la grande maggioranza di loro non abbia alcuna idea della complessità di governare un grande Paese, stretto all’esterno da vincoli economici e politici internazionali e europei, e stretto all’interno dalle dimensioni limitate della “coperta” finanziaria. Una coperta che non basta a coprire tutte le esigenze che i diversi territori e gruppi sociali avvertono come prioritarie. Ma soprattutto ciò avviene perché tutti i partiti sono convinti che gli elettori non abbiano un’idea, e non vogliano o non possono farsela, della gravità della situazione economica, sociale e politica in cui il Paese si trova. Del declino
sono convinti che gli elettori non abbiano idea della gravità della situazione economica e sociale in cui ci troviamo
che l’ha colpito da almeno venti anni (in realtà molti di più) e delle difficoltà che devono essere superate per riavviare un processo di crescita sostenuto, il solo che può garantire, in tempi lunghi, la soddisfazione delle esigenze che i cittadini avvertono. Non è una spiegazione del declino il libro di Antonio Galdo (Ultimi: così le statistiche condannano l’Italia, Einaudi) ma un allarme documentato e un avvertimento. Sia chiaro, anche io sono convinto che l’Italia abbia segmenti della sua econo-
mia e delle sue istituzioni che funzionano bene e che, potenzialmente, abbia le risorse per rimettere in sesto quelli che non funzionano. E’ il passaggio dalle potenzialità all’effettività che fa problema. E’ la chiarezza delle idee, indispensabile a disegnare e attuare le riforme necessarie, che in molti partiti manca. E’ l’impopolarità di alcune di queste e la (presunta) popolarità di altre - come si fa a promettere l’abolizione della riforma Fornero sulle pensioni o una completa marcia indietro sulle riforme attuate in tema di legislazione del lavoro? – a generare confusione tra gli elettori. Ed è soprattutto l’assenza di una visione nazionale condivisa, allo stesso tempo realistica ed entusiasmante – un ossimoro tra due aggettivi? – che ostacola uno scatto di orgoglio dei cittadini: “Anche l’Italia ce la può fare”. E’ vero, i partiti offrono uno spettacolo desolante, attenti soltanto al loro successo elettorale e non al successo del Paese in un contesto interno ed internazionale difficile. CONTINUA A PAG. 5
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E per molti di loro la pretesa che i due obiettivi coincidano fa semplicemente sorridere, se non facesse piangere. Ma non sono tutti uguali, e consiglierei agli elettori di prestare attenzione soprattutto a due cose, oltre a quella, sempre importante, del loro orientamento valoriale a destra o a sinistra: come essi hanno governato, e, soprattutto, il loro atteggiamento verso l’Unione Europea. Questo rende più difficile il giudizio sul Movimento 5 stelle, che non hanno mai governato a livello nazionale. Ma già il livello cittadino è un indizio preoccupante, se non bastassero quelli che si possono trarre dalle loro “incertezze” sull’Europa (…. è un eufemismo), dalla loro concezione di democrazia, dalla loro incompetenza e dalla loro convinzione di rappresentare l’unico “partito degli onesti”. L’Europa è il vero discrimine, un’Europa senza se e senza ma: al di là del grande disegno cui abbiamo tenuto fede per l’intero dopoguerra, oggi è anche l’unico modo per moderare le conseguenze negative di una globalizzazione senza freni. Queste elezioni sono come quelle del 1948, elezioni che decidono da quale parte del mondo si sta. Allora la scelta era chiara, o con il Fronte Popolare o con la Democrazia Cristiana, o con il comunismo o con le democrazie liberali;
chiuse le urne, tra pochi giorni non sapremo da che parte starà l’Italia, se con l’Europa o contro. E aggiungo un’osservazione per chi è giustamente preoccupato dalle promesse irrealistiche dei programmi elettorali: una chiara decisione a favore dell’Europa garantisce anche che quelle promesse dovranno passare al vaglio delle istituzioni europee e saranno riformulate o abbandonate. Restano i due grandi schieramenti del passato, centrodestra e centrosinistra, ai quali auspico si possa ritornare finita la sbornia populistica. Nell’attuale centrodestra c’è il grosso problema dell’antieuropeismo della Lega e alle persone ragionevoli che sono sensibili ai valori della Destra non resta che augurarsi una netta vittoria interna di Berlusconi nello scontro con Salvini. Sul confronto di come il centrodestra ed il centrosinistra abbiano governato l’Italia dal 1994 al
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2018 personalmente non ho dubbi e cerco di tenere distinti i giudizi di valore da giudizi di fatto. Credo però sia indubitabile, per limitarci agli ultimi due governi, che quello di Renzi sia stato un governo riformatore e che la sua azione sia stata proseguita dal governo Gentiloni, che ha potuto avvalersi di Ministri delle capacità di Minniti agli Interni e Calenda allo Sviluppo Economico. Chi scrive ha un orientamento politico di destra moderata e coloro che stanno leggendo hanno tutto il diritto di sospettare che il tentativo di tenere sotto controllo le proprie preferenze ideologiche non sia riuscito sino in fondo. Anche per loro ribadisco però il mio consiglio, che è neutro: nella scelta dei partiti tengano soprattutto conto delle effettive prove di governo del passato e dell’atteggiamento verso l’Europa.
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TUTTI CON LA FIFA
Nessuno dimentica; indolenza ed indifferenza della pubblica amministrazione e di chi dovrebbe controllare il mercato settimanale del venerdì che si tiene in maniera “temporanea” sin dal 1997 in via Mauro Calvanese. Un’arteria centrale e principale che collega la centralissima via Padula con via Castagna e con la Circumvallazione Esterna di Napoli. Una strada abitata da più di 10mila persone, con la Chiesa di San Giuseppe, il centro sportivo Fun team, il Comando di Polizia Locale, il Parco SIE e tantissimi altri parchi. Radio Fante annuncia che nelle prossime settimane in questo mercato del venerdì ci sarà prima la visita di Luca Abete di Striscia la Notizia e poi quella di Giulio Golia, una “iena” tanta conosciuta nella Città di Casoria. L’Assessore al Commercio Antonio Ricciardi promise che dai primi di gennaio il mercato sarebbe stato spostato nel parcheggio del Centro Polifunzionale di via Cava, il cosiddetto PalaCasoria; lo stesso affermava all’epoca il Sindaco Pasquale Fuccio; il Comandante facente funzione della Polizia Locale ne è convinto: “è una strada tracciata quella dello spostamento nel PalaCasoria e non si potrà tornare indietro”. “Quando?” affermano quelli del Comitato Castagna, le suore, il parroco, il centro sportivo e i residenti di via Cimarosa. Nel frattempo, il mercato continua ogni venerdì: senza bagni chimici e senza alcun controllo da nessuna delle forze di polizia sul territorio.
NAPOLITANO E URBACT PRAGA, BRNO E LE BUCHE DI CASORIA Salvatore Napolitano è nato nella provincia nolana. Proviene da Cimitile, la Città famosa per le basiliche paleocristiane. A Casoria tarda a venire fuori. Fornisce prove gagliarde e convincenti quando spiega o racconta la soddisfazione di far parte di Urbact III insieme a Solna e Praga, Barcellona e Amburgo. Fuccio, avendolo voluto a tutti i costi, difende l’Architetto, dirigente del Settore Assetto del Territorio ed anche del Settore Lavori Pubblici, respingendo la sua domanda di mobilità di voler passare al Comune di Avellino e ne mette in risalto il carattere difficile e un po’ scontroso, quasi per discolparlo. Le lamentele, ma anche le denunce per i tantissimi incidenti stradali causati dalle migliaia di buche presenti nel territorio casoriano: da via Luigi Rocco a via Carducci, dalla Circumvallazione esterna di Napoli a tutto il territorio casoriano, producono nel Sindaco ed in tutta la sua maggioranza problemi insormontabili e raccapriccianti. Sabato notte un giovane professionista casoriano con la sua auto becca il laghetto, ormai fisso e non artificiale, all’uscita della tangenziale, imboccando la circumvallazione, di fronte all’ex “Ciro Emilio”. Scassa tutto: il lago nasconde il mostro di Casoria: un tombino scoperto, fossi ecc. : dopo più di tre ore al freddo
di un sabato invernale solo il carro attrezzi, dopo ben tre ore di attesa, lo riporta a casa: “migliaia di euro di danni”; la macchina completamente distrutta; i racconti dei tanti che capitano nelle buche di Casoria sono migliaia. L’architetto trova tantissime difficoltà a coniugare in sinergia e sintonia la “grande bellezza” del progetto europeo alla bruttezza del territorio casoriano (della biblioteca, abbiamo già raccontato);
25 sotto processo Con distacco e rammarico, senza alcuna soddisfazione abbiamo appreso che l’informazione di garanzia arrivata a 25 attori della scena amministrativa e politica casoriana è giunta loro a chiusura di indagine da parte del P.M. del Tribunale di Napoli Nord, Giovanni Corona. Avevamo la notizia già da tempo, ma non l’avevamo resa di pubblico dominio in attesa degli sviluppi del caso che ora è al vaglio delle competenti autorità. Tutti i 25 sono stati interrogati e a breve sapranno se verranno rinviati a giudizio o prosciolti da ogni accusa. Ci auguriamo che questa azione moralizzatrice non sia un episodio, e che venga fatta piena luce sullo sforamento del patto di stabilità del bilancio 2012 ed anche delle gravissime accuse che a loro vengono fatte.
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VENERDI 2 MARZO 2018 FERDINANDO RUSSO, TOMMASO GIRASOLE, FILIPPO ROSSI, CAPELLI, il registro tumori, EPICA, il Centro delle prenotazioni per visite mediche, via Primo Maggio e via De Gasperi, i poliambulatori, il Distretto Sanitario n.43 dell’Asl Napoli 2 Nord, quello di Frattamaggiore e quello di Afragola, il San Giovanni di Dio e il Maria SS. della Pietà dei Padri Camilliani, i parcheggi, il pronto soccorso, il primo soccorso, la guardia medica, le ambulanze ecc. Appartengono tutti alla categoria dei modesti, di quelle persone che non si montano la testa tanto facilmente. Filippo Rossi ora è sulla cresta dell’onda per i suoi uccellini e rende meglio l’idea. Fanno tutti parlare assai poco di sé, si mettono in secondo ordine. L’ex Direttore Ferdinando Russo ora è in via Costantinopoli; Tommaso Girasole è andato a dirigere il Distretto Sanitario di Casalnuovo; c’è chi vorrebbe andare via e non ci riesce, venendo spostato da un servizio sanitario all’altro; c’è chi vorrebbe tornare nella sua Casoria ma è esiliato in lande desolate, tra il mare e la campagna. Il Distretto 43 è un presidio sanitario intrinsecamente forte: occorre soltanto fiducia e serenità, saggezza e semplicità. Tutte cose ampiamente garantite. Casoriadue vorrebbe raccontare successi e problemi. Troviamo difficoltà!
7 FUCCIO E IL PARCO IN VIA MICHELANGELO Fuccio è costretto a smentire l’apertura del parco a breve. I tempi sono e saranno lunghi. Maggio 2018 o maggio 2019? Chi lo sa? Il COMUNE non ha comunicato niente. -MARRAZZO - CAPASSO - SCANCARIELLO E I FRATELLI D’ITALIA - CASTIELLO E SALZANO LEGHISTI - POTERE AL POPOLO: D’Anna, Laudiero ed il Direttore Sempre più appassionante la lotta Scancariello – Marrazzo. Domenica 4 marzo si saprà chi di questo collegio andrà a sedere alla Camera dei Deputati. GENOVESE E GLI AVVISATI La giovane avvocato Genovese sta curando la vertenza di tre degli avvisati del processo dei 25 avvisi di garanzia RONZA, L’AVVOCATURA, CONTRATTI E CONTENZIOSO, SEGRETERIA Nel cuore di Michele Ronza la emorragia di pensioni che sta colpendo il Comune di Casoria. Il nuovo Segretario Generale Comunale osserva con particolare attenzione questi Servizi amministrativi che si stanno svuotando; dovrà, in qualità di Capo del Personale e Notaio dell’Ente, assicurare alla Città di Casoria servizi che sono indispensabili e improcrastinabili.
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Elezioni POLITICHE 4 marzo 2018
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CIRO TROISE
La macchina da guerra di Sarri, il lavoro di Beoni: gli aspetti in comune L’avventura di Sarri e Beoni è unita dal lavoro sulla testa, la crescita mentale accomuna il cammino di prima squadra e Primavera
Benedetto fu il 3-2 a Vinovo, la Primavera ha conquistato l’interesse generale, passando da argomento per pochi appassionati a materia che stimola l’attenzione di tutti. La vittoria contro la Juventus mette in mostra il lavoro di riorganizzazione tecnica compiuto da Loris Beoni da metà ottobre alla guida della Primavera azzurra. La “prima” fu proprio la gara d’andata contro la Juventus, che vinse 4-1 facendo emergere i limiti degli azzurri, in balia dell’avversario in alcuni frangenti della gara. Beoni ha lavorato sulla testa, ha trovato un gruppo sfiduciato, “depresso” dopo i tanti risultati negativi, che si abbatteva alle prime difficoltà. Il 5-0 di Formello fu il manifesto di una squadra svuotata, incapace di contrapporre una reazione alle difficoltà, che non aveva gli strumenti adatti per superare con l’organizzazione tattica le giornate complicate. Beoni ha ricostruito partendo dal profilo psicologico, ha sviluppato un’identità di squadra, è “scivolato” su momenti che sembravano riproporre la gestione Saurini, come il momentaneo 0-5 contro il Manchester City. Gaetano e compagni oggi hanno una mentalità che rappresenta una “corazza” nella gestione delle gare, sanno soffrire, compattarsi, individuare l’atteggiamento giusto in virtù del momento della contesa. Le idee di gioco della prima squadra sono lontane, la strada per proporre calcio con intensità e continuità è ancora lunga, Beoni sta ricostruendo il palazzo dalle fondamenta, se gli sarà data la possibilità potrebbe completarlo nella prossima stagione crescendo anche sotto il profilo della qualità collettiva della manovra. La priorità era la fase difensiva e, infatti, il Napoli ha avuto qualche miglioramento sotto questo profilo: in 16 partite di campionato gli azzurrini hanno subito 24 gol, nelle prime
cinque giornate ne avevano incassati tredici. Il Napoli è passato dalla media di 2,6 reti subite a partita ad 1,5 e così si è tirato fuori dalle zone più pericolose della classifica. La permanenza nel campionato Primavera 1 è ancora tutta da legittimare ma il successo contro la Juventus accende la speranza dei play-off. Il sesto posto, l’ultimo utile, occupato da Juventus e Milan, è distante cinque punti e il Napoli ha due sfide alla sua portata contro Bologna e Sassuolo in cui potrebbe ancora avanzare in classifica. La costruzione della mentalità vincente e la priorità alla fase difensiva sono i punti in comune tra l’avventura della Primavera e quella meravigliosa del Napoli di Sarri, primo in classifica a dodici giornate dal termine. Nel calcio c’è bisogno di tempo per migliorarsi, lo dimostra il cammino del Napoli che ha impiegato tre anni per arrivare agli altissimi livelli raggiunti dagli azzurri in quest’avvincente lotta per lo scudetto. Il Napoli di Cagliari è solido, organizzato, capace di esprimere calcio a memoria, di proporre la sua avvolgente tela di passaggi con gli automatismi di un’orchestra, basta rivedere l’azione della rete del momentaneo 0-3, quella di Hamsik. Per gli azzurri ci sono ancora margini di miglioramento, nel decisivo rush finale c’è bisogno di maggiore concretezza sotto porta. Nei primi venti minuti sono stati tanti i presupposti offensivi che potevano essere sfruttati meglio, contro altri avversari la leziosità sotto porta può rappresentare un problema. La ricerca estetica degli uomini d’attacco del Napoli è una caratteristica della “grande bellezza” ma davanti al sogno scudetto bisogna farla coincidere con il pragmatismo.
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NEL TOTEM DI CASORIA NANDO TROISE
Una telenovela casoriana prodotta da Polizio CICCIO, IL CENSORE!
Sui canali dgt di Campania felix tv, sul nostro settimanale Casoriadue e su Il Mattino “Il giustiziere”, un altro dei racconti contestatari (ma fino ad un certo punto) di Ciccio Polizio, di Pasquale Sollo, di Pina Castiello ed anche di Emilio Polizio. Sollo e Castiello, come è noto, sono rispettivamente Senatore della Repubblica e Deputata al Parlamento. A tempo poi (non) perso si occupano di racconti, di drama, di novelas. Per una strana coincidenza anche il suggeritore dei racconti parlamentari appartiene alla famiglia dei politici: si tratta di Franco Polizio, nostro carissimo amico e frequentatore assiduo delle carte che affollano la pubblica amministrazione casoriana. Franco Polizio, che tra l’altro è il papà di Emilio, oggi Comandante della P.L. di Bernalda, ma in passato consigliere comunale, quasi sempre di opposizione, e vittima di una brutta aggressione avvenuta qualche anno fa, dove ha rischiato la vita. I primi passi di Franco Polizio nel campo del racconto parlamentare, penale e contabile sono quanto mai promettenti. La sua preparazione, il suo gusto si sono subito imposti all’attenzione dei P.M. sia esso del Tribunale di Napoli Nord che di quello della Corte dei Conti e naturalmente la curiosità da parte di tutti per questo nuovo filone giudiziario, in parte realizzato da lui e in parte dai parlamentari della zona, è notevole.
Accatastamento o abuso edilizio L’Isola Ecologica: a chi? Per un ragazzino, molto bravo cresciuto in Piazza Santa Croce, (la piazzetta sotto le finestre laterali del bureau del Sindaco di Casoria) sta esplodendo una vera e propria bagarre. Il ragazzino si chiama Mauro, è un giovane della squa-
dra di Casoriadue, osserva con disinvoltura notevole, riuscendo a capire quanto la burocrazia stia bloccando l’apertura dell’Isola Ecologica casoriana. Chi vuole l’accatastamento, chi gli abusi edilizi. Pasquale Fuccio poi vorrebbe addirittura l’apertura entro brevissimo tempo. “E’ pronta!” dice. Impossibile. Comunque più di un anno fa il film della nuova Isola Ecologica fu trasmesso all’UCI Cinemas di Casoria. Vedrete che la prossima settimana, subito dopo il voto politico nazionale, l’isola ecologica sarà oggetto di dibattito tra il Sindaco, l’Assessore alla Ecologia, la società Casoria Ambiente ed il Settore dei Lavori Pubblici.
Scandalo nella Biblioteca Comunale Il …. Sindaco cieco Napolitano muto Durante uno dei tanti convegni, non solo elettorali, organizzati nella biblioteca comunale di Casoria, notavo e facevo notare al Sindaco, all’Assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni, all’intero Settore dei Lavori Pubblici, le anomalie di questo punto di riferimento culturale, vero e proprio fiore all’occhiello della Città di Casoria. E’ successo il finimondo? No. Non è successo niente. Piove all’interno di essa; secchi ovunque per ricevere l’acqua dai tetti; spesso salta l’illuminazione; manca da anni il riscaldamento; stufette elettriche ovunque oltre a problemi amministrativi per i dipendenti della biblioteca. Incredibile!
POLEMICA PUGLIESE- FUCCIO Nessuno lo sa o lo sanno pochi intimi ma c’è un consigliere del Comune di Casoria che si chiama Pugliese. Bene; Pugliese, figlio di Antonio, fino a qualche anno fa attore protagonista nella vita amministrativa di Casoria, delfino di Tommaso Casillo, in piena sintonia con il Sindaco di allora, Salvatore Graziuso, da qualche mese sembra abbia dichiarato una sottile guerra a Pasquale che non
è certo all’oscuro di tutto. Proprio due domeniche fa, in un famoso bar della Città di Casoria, Pugliese sembra si sia lasciato andare ad una critica così feroce verso il Sindaco casoriano da produrre la reazione nostra che avevamo ascoltato tutto l’antipatico discorso. Non si sa cosa ne pensa Fuccio ma è certo che felice non sarà di certo. Le accuse riguardano la mancata bonifica dell’Alenia, l’abbandono delle proprietà comunali nel Parco Le Querce in via Piave e di quelle nella Smeraldo in via Castagna; il non utilizzo delle opere compensative Tav, la mancata riscossione dei fitti attivi e la ancora persistente presenza di fitti passivi. E tanto altro.
INCONTRI CON LA CITTA’ Breve discorsino sulla differente situazione della Città di Casoria di un anno fa e quella attuale. Tante le differenze da non trascurare. Si badi bene: tra il dare e l’avere, attivo e passivo, Casoria non è in equilibrio. Suggerivo al Sindaco in uno dei tanti incontri alla Biblioteca di Casoria che sarebbe suo dovere organizzare degli INCONTRI monotematici con LA CITTA’. Settore per Settore, magari presso una delle scuole più centrali della Città, e dove l’Assessore ed il Dirigente al ramo raccontassero ai cittadini ed alla stampa tutto quello che hanno fatto da giugno 2016 a tutt’oggi. Partendo dal I Settore, quello degli Affari Generali e del Personale, con Stella Cassettino; poi tutti gli altri: quello alla Nettezza Urbana ed Ecologia con Pietro D’Anna; il Settore degli Interventi di Polizia sul territorio con Fabio Esposito, la Pubblica Istruzione con la Sicurezza e l’Assistenza Sociale con Giulio Russo, la Ragioneria, Finanze e Bilancio con Maria De Rosa, i Lavori Pubblici e l’Inquinamento con Marianna Riccardi, i Servizi Demografici con Antonio Ricciardi. Ce ne sta da raccontare
LA BORSA DEL MINISTRO DELL’AMBIENTE Dopo la scarpetta di Cenerentola, la borsa del Ministro all’Ambiente Galletti. Quella era da favola, questa è per il mestiere. Arrivava da Bologna, dopo ore di
VENERDI 2 MARZO 2018 treno, invitato da Ciro Alfano, e trovava ad attenderlo nella biblioteca di Casoria, una ventina di persone. Peccato e fortuna. Peccato perché nessuno dei relatori ha portato Galletti sui temi ambientali casoriani. Fortuna perché pochi ne erano presenti e neanche uno se ne è risentito. Ci ha pensato Casoriadue, fornendo al Ministro gli ultimi numeri del settimanale, proprio quelli che hanno trattato i problemi ambientali e cioè: l’intervista al responsabile del Registro Tumori, il bollettino ARPAC con le bonifiche e le caratterizzazioni e quello del racconto dei disastri ambientali casoriani. Il Ministro lo ha messo in borsa: “leggerò nel viaggio di ritorno verso Bologna”. Ha promesso.
Task force in azione a Casoria: sequestrate aziende e scoperti lavoratori al nero Operazione di controllo straordinario del territorio del Comune di Casoria, disposta dall’incaricato per il contrasto
13 al fenomeno dei roghi nella Regione Campania, Gerlando Iorio. In campo 35 equipaggi, per un totale di circa 90 unità appartenenti al raggruppamento “Campania” dell’Esercito Italiano, al commissariato di Afragola, alla Compagnia Carabinieri di Casoria, al Gruppo Carabinieri Forestali di Napoli, al Comando Primo Gruppo Napoli della Guardia di Finanza, al Reparto Operativo Aeronavale della Finanza di Napoli, nonché funzionari dell’ARPAC, dell’ASL, dell’Ispettorato del Lavoro, del Comando della Polizia Locale di Casoria e della Polizia Metropolitana. Sono state controllate 19 attività imprenditoriali e commerciali operanti nel settore dell’edilizia, della lavorazione di materiali ferrosi, della falegnameria, della riparazione dei veicoli, di cui 11 sequestrate per violazioni della normativa ambientale e per mancanza delle previste autorizzazioni amministrative. Due aziende sono state sanzionate amministrativamente e sottoposte a sospensione dell’attività.
E’ stata individuata un’area di circa 6.000 mq ove venivano gestiti abusivamente circa 400 tonnellate di rifiuti speciali anche pericolosi, costituiti da scarti edili e parti di veicoli fuori uso. Nella circostanza venivano sottoposti a sequestro 29 veicoli, 3 imbarcazioni, tre containers e attrezzatture strumentali varie per l’esercizio dell’attività di autocarrozzeria ed officina meccanica; il tutto senza alcun titolo autorizzativo ed alcuna protezione della matrice ambientale. Nelle suddette attività erano impiegati 5 operai in violazione della normativa del lavoro, di cui uno irregolare sul territorio nazionale. I risultati, seppur ancora parziali in quanto l’attività di controllo prosegue, sono il frutto della nuova modalità operativa di contrasto, promossa dall’Incaricato e approvata dai Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica di Napoli e Caserta, basata su azioni coordinate di controllo del territorio alle quali concorrono, con l’Esercito e le Forze dell’Ordine, anche le Polizie Locali.
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CARMEN PALUMBO
IL NUOVO POLIAMBULATORIO DELL’ASL DI CASORIA Anche questa settimana ci dedichiamo ad un settore attivo nel panorama casoriano, che fornisce molti servizi e sostiene tanti cittadini. Parliamo del settore della sanità e in particolare del Poliambulatorio di Casoria, che da febbraio 2016, si è spostato da Via Manzoni al primo piano dell’Asl. La struttura in gran parte nuova ospita tantissimi specialisti e si occupa di soddisfare al meglio le esigenze di tutti i pazienti. Il responsabile del Poliambulatorio è il Dottor Filippo Rossi, di professione cardiologo, che ci ha raccontato in che modo è avvenuta l’organizzazione di questo nuovo centro e soprattutto ci ha illustrato le numerose specializzazioni presenti, di cui i pazienti possono usufruire. Tra le principali prestazioni mediche svolte, il Dottor Rossi ci ricorda il “Punto Prelievi”, che funziona tre volte alla settimana, grazie al quale il sangue prelevato viene successivamente trasferito all’Ospedale di Fratta, con cui l’ambulatorio collabora. Fondamentali sono le specializzazioni in cardiologia, nefrologia, oculistica, ortopedia, oncologia, psichiatria e ancora tantissime altre. Per ognuna di queste attività ci sono diversi specialisti, che quindi possono soddisfare un maggior numero di pazienti. Il fiore all’occhiello del Poliambulatorio, secondo il Dottor Rossi, è lo screening riservato per la diabetologia. In particolare il paziente diabetico, dopo aver effettuato la visita dal diabetologo, viene sottoposto a tutte le altre visite legate
alle diverse conseguenze del diabete, quali la visita oculistica, cardiologica, neurologica e le prenotazioni di questo percorso, riservato ai pazienti diabetici, vengono effettuate direttamente dalla diabetologa. “Questo del diabete è un ottimo servizio, ma in generale quale responsabile del Poliambulatorio mi sento soddisfatto di tutte le prestazione mediche che riusciamo a fornire, il mio principale obiettivo è garantire sostegno e supporto ai nostri pazienti”. Un altro progetto avviato recentemente riguarda lo screening per il tumore al colon retto, in particolare tra tutti i pazienti registrati all’anagrafe ne verranno selezionati 100 a settimana, per sottoporsi ai dovuti
controlli, come prevenzione di tale patologia. Inoltre l’intera struttura risulta ospitale e sviluppata;“il paziente ha la possibilità di prenotarsi e il giorno della visita potrà recarsi in una sala d’attesa molto accogliente, dove dovrà attendere il proprio turno, il tutto viene poi indicato da un tabellone, dove il paziente potrà visualizzare il proprio numero in base alla visita da effettuare”. Proprio a tal riguardo, spesso oggetto di critica da parte dei nostri cittadini, sono proprio le attese molto lunghe per sottoporsi ad una visita. Il Dottor Rossi riguardo a questo disagio ci spiega che sono tantissimi gli utenti che si recano alla nostra Asl, non solo cittadini casoriani, evidentemente perché gli specialisti presenti sono molto stimati e ricercati. Inoltre i tempi di attesa devono essere calcolati in base alle prestazioni mediche richieste e al tempo che serve per effettuare tali prestazioni. In generale il Dottor Rossi si dice soddisfatto del suo lavoro e stima tutti i suoi collaboratori: “ sono soddisfatto ma vorrei sempre di più, mi piacerebbe ampliare l’ambulatorio con nuove specializzazioni e mi piacerebbe anche poter eliminare tutti quei limiti burocratici e istituzionali che sono presenti, inevitabilmente, nell’ambito di ogni struttura”. Ringraziamo il Dottor Rossi per la sua disponibilità e per il suo lavoro, affinché un servizio primario come la sanità, possa sempre essere garantito nel miglior modo possibile ai nostri cittadini.
Le interviste di Nando Troise ogni sera alle ore 20.30 sui Canali 210 dgt - 613 dgt - 694 dgt
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16 VITTORIA CASO Questa volta la nostra chiacchierata è con il prof. Giuseppe Esposito, Dirigente Scolastico dall’a. scol.co 2014/2015 dell’I.C. “Nino Cortese”, un megaistituto, suddiviso in più plessi, ubicato nella frazione di Arpino: realtà sicuramente composita in cui la periferia di Casoria s’innesta nella periferia della metropoli napoletana, con il moltiplicarsi delle difficoltà che normalmente vive chi è lontano dal centro cittadino. A maggior ragione la scuola deve sopperire agli infiniti disagi creati sia dai conseguenti problemi d’identità, sia dai bisogni insoddisfatti, con cui deve fare i conti una “terra di mezzo” che non è né Napoli, né Casoria e da tempo immemorabile si autodefinisce “periferia delle periferie”. Il prof. Esposito, preso atto della situazione, l’ha affrontata, in verità, con energia pragmatica: “Affrontare le sfide educative e razionalizzare le risorse disponibili è stato il primo passo per dare una risposta efficace alle tante esigenze della platea scolastica – afferma il prof. Esposito, già stimato docente- In verità, la situazione logistica del Cortese, avrà in tempi brevi, una svolta positiva, grazie all’amministrazione di Casoria, che nel progetto “Scuole innovative” ha vinto il Primo Premio” . Il progetto, come ci spiega il Dirigente, si propone di valorizzare l’edificio scolastico come luogo polifunzionale, dove le funzioni scolastiche sono integrate con quelle pubbliche, aperte per tutto l’arco della giornata alla cittadinanza: spazi flessibili e arredi pronti ad essere modificati in base alle mutevoli esigenze degli studenti e ai nuovi metodi di apprendimento, sempre in sperimentazione. Una scuola, insomma, in cui gli studenti potranno imparare a diventare cittadini consapevoli con uno stile di vita attivo e sano, in un vero e proprio civic center, punto di riferimento per il quartiere e la città . “Poiché il successo della scuola- afferma il prof. Esposito - è legato alla
4 CHIACCHIERE CON IL PROF. GIUSEPPE ESPOSITO capacità di rispondere ai bisogni di apprendimento della comunità, sarebbe effettivamente opportuno in questa realtà territoriale un istituto siffatto, in cui non solo scuola dell’infanzia, primaria e secondaria si ritrovano, ma la scuola si integra con la comunità locale sì da divenire comunità di apprendimento, con obiettivi condivisi e collaborazione in vista di crescita umana e conoscenza” In ogni caso, in attesa che l’istituto si trasformi, poiché nella zona c’è “fame” di scuola dell’infanzia, presso il plesso Soriano già da quest’anno funzionano due sezioni per l’infanzia che dal prossimo anno potrebbero essere tre o anche quattro, in aggiunta alle sezioni del Parco dei Pini, se però saranno disponibili nuove aule. In tal senso è già stato richiesto all’Amministrazione comunale di reperire spazi adeguati che possano consentire a bambini di età variabile tra i 3 e i 5 anni di svolgere le attività ludico-manipolative previste per questo segmento essenziale dell’intero sistema di istruzione “Al centro dell’attività intrapresa -precisa il Dirigente- vi sono i “bisogni” intorno ai quali si articolano le numerose attività che questa scuola svolge, strutturate, essendo un IC nell’ottica del curricolo verticale, con particolare attenzione all’evoluzione delle pratiche curricolari e dei modelli di programmazione, garantendo mediante momenti di raccordo pedagogico, curriculare e organizzativo fra i tre gradi di scuola, la continuità del processo educativo.” La “persona” è il perno di tutte le attività
didattiche-educative-sportive-culturali sia, per così dire ordinarie, (tante, illustrate nel PTOF), sia alcune “straordinarie”, nel senso che, “attraverso una progettualità calibrata e mirata extracurricolare, i docenti operano una didattica compensativa/integrativa di tipo laboratoriale sia per colmare lacune prettamente didattiche, sia per soddisfare esigenze di apprendimento dovute alle criticità socio-ambientali: “la scuola si fa a scuola” va in tal senso all’insegna dell’inclusione; non tralasciando di individuare e coltivare le eccellenze. Infatti, alle “Olimpiadi del problem solving”, l’IC Cortese si è classificato primo in Campania e chissà che qualche bella sorpresa, non venga anche dal corso di preparazione in atto, finalizzato alla comprensione del testo. Un progetto, quest’ultimo che sulla scia delle indicazioni di Luca Serianni (il noto linguista che da qualche mese guida la task force istituita dal M.I.U.R. per arginare le carenze degli studenti nella lingua italiana, ndr.), condurrà i ragazzi alla partecipazione alle Olimpiadi d’italiano”. Dalla nostra chiacchierata con il prof. Esposito, insomma, emerge che questa scuola di frontiera non tralascia nulla,compreso PON, Scuola Viva, Convegni, Incontri culturali, Laboratori, pur di stimolare gli alunni di ogni età alla conoscenza: in due classi della secondaria, ad esempio, è in atto una sperimentazione di pratica strumentale che porta i ragazzi a cimentarsi col flauto e il piano, nell’ottica del curricolo verticale, dal momento che i docenti di musica operano anche a livello di scuola primaria, utilizzando il metodo ORFF. Scovare le attitudini e coltivarle, dunque, è sicuramente una strategia efficace e, non finisce qui, con grande soddisfazione si sperimenta anche l’attività teatrale, consci che tutte le forme espressive sono utili alla crescita umana e culturale e se si rafforza l’autostima, si favorisce il successo formativo.
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ANTONIO BOTTA
A BREVE RIAPERTURA DELL’EDENLANDIA A FUORIGROTTA
Grazie alla società GCR Outsider Holding, riaprirà a breve l’Edenlandia, 50mila metri quadri nel quartiere di Fuorigrotta, dopo la chiusura nel 2011 per fallimento e una momentanea apertura nel 2013. L’area dell’intrattenimento e del divertimento più grande del Sud Italia,di proprietà della Mostra d’Oltremare e gestita unicamente dalla New Edenlandia, consentirà di nuovo, dunque, di incidere positivamente, con le sue 38 attrazioni (delle quali 13 restaurate e 15 nuove) sull’economia del territorio e di offrire possibilità occupazionali, sia confermando tutti i posti di lavoro della vecchia gestione, sia assumendo nuove figure professionali. Per la riapertura del Parco dei divertimenti sono stati investiti otto milioni di euro circa. Vari gli spazi che attrarranno bambini e adulti, desiderosi di divertirsi e di trascorrere ore liete e spensierate, com’è successo in passato. Il parco a tema comprende giostre, performance e cultura che lo renderanno il luogo ideale per piccoli e grandi: un mondo di fiabe, terre esotiche e giochi da brivido; sarà anche un luogo romantico con luci e lumi che punteggiano alberi e marciapiedi: food court e attrazioni resteranno aperte per chi
si concede una passeggiata anche dopo il tramonto. In continuità col passato sarà offerto un mix di attrazioni legate alla memoria del passato rivisitate in chiave moderna e spazi di innovazione e tecnologia; una “Food Area” ospiterà, inoltre, aziende altamente riconoscibili, che hanno nella loro tipicità il valore aggiunto dell’offerta al cliente. Rispettate le norme in materia di tutela ambientale: innovativi, infatti, gli impianti per il riscaldamento energetico; il ciclo dei rifiuti sarà gestito con il minor impatto ambientale; sarà incentivato, infine, l’uso dei mezzi pubblici. Non è stato trascurato il sistema di sicurezza con la gestione integrata ed informatizzata del controllo accessi al parco ed alle attrazioni. Il cronoprogramma dei lavori rispecchia la tempistica stabilita. Anche per quanto riguarda l’area adiacente l’Edenlandia denominata ex – cinodromo, i lavori inizieranno il giorno dopo l’apertura del Parco. La zona di circa sedicimila metri quadrati: sarà un ampliamento del parco giochi. Al suo interno saranno allestiti un palazzetto dedicato ad attività ludico sportive, tre attrazioni, le montagne russe, un parco avventura ed un’area ludica.
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ANTONIO VALENTI Fiocca la neve fiocca e la Città si blocca: pare il refrain di una canzoncina, è la semplice considerazione di una giornata di ordinaria follia come ormai ce ne sono tante. Burian, te stamm aspettan! Ce lo ha detto anche lo smartphone con il Meteo. Eppure è black out! Succede martedì 27 gennaio: la Città Metropolitana, Napoli e Comuni limitrofi, si ritrova sotto una coltre bianca, una soffice e bianca coperta di neve sotto la quale si è dormito: un risveglio senza mezzi pubblici, bus e metro fermi, per ‘motivi di sicurezza’ spiegano all’ANM; nella zona ospedaliera c’è il blocco traffico anche per le autoambulanze con tutti i rischi annessi e connessi; i treni si accodano per gli scambi ‘innevati’ e scopriamo che i maggiori investimenti per le tanto decantate ‘scaldaglie’, sistema per lo scioglimento della neve automatico per riscaldamento degli apparati, sono stati fatti al Nord mentre da noi si opera ancora col vecchio sistema a ‘olio di gomito’, ‘squadrette’ e pale che ovviamente richiedono tempi lunghi e questo spiega lo stop; Vigili per strada non ce ne sono perché, incredibilmente, le auto non sono attrezzate con ruote idonee o catene, per affrontare l’emergenza neve; per la Scuola poi, sembra di essere a Portobello, all’ultimo momento bing bang ha detto ‘stop’: Scuole chiuse martedì e mercoledì, poi Dio ci pensa. Un casino grosso così che non ha prodotto niente di buono, né lo promette per il futuro, perchè Sindaco e Protezione Civile, giocano a scaricabarile accusandosi a vicenda, tanto per cambiare. Dice De Magistris “Le pre-
Fiocca la neve fiocca e la Città si blocca
visioni meteo non hanno funzionato. Avevamo avuto indicazioni rassicuranti, non c’era alcun indicatore tale da emettere qualsiasi tipo di provvedimento”. Dice la Protezione Civile Regionale: La situazione di emergenza era nota da tempo. Ed io tra di voi e loro l’istrione, fa tanto Charles Aznavour ma fa anche tanto male. ‘Battersi il petto’ servirebbe a poco, confrontarsi ed esaminare le cause dell’incomprensione, o meglio dell’incomunicabilità, servirebbe a tanto. Alcuni punti vanno detti con chiarezza, a De Magistris e tutti i Sindaci dell’Area Metropolitana ma anche alla Protezione che, evidentemente, parla un certo ‘linguaggio’ tecnico non recepito dai primi, spesso
‘prudenti’ nell’assumere provvedimenti impopolari in caso di ‘mancato pericolo’. Come spieghi alle famiglie che hai chiuso le Scuole e poi tanto drammatico non era la cosa. Questo spiega il solito ping pong tra le parti: non l’hai detto, non lo hai capito, un gioco molto pericoloso per “i cittadini spettatori”: andrebbero meglio chiarite regole, responsabilità e ruoli. A prescindere, poi, le responsabilità di De Magistris sono incontrovertibili sotto alcuni aspetti. La Polizia Municipale non attrezzata con ruote o altri sistemi per l’emergenza neve è un problema strutturale di fondo non di allerta meteorologica. Idem il sistema traffico si aggrava in certi momenti
, va in tilt non solo per la neve ma al minimo inghippo e andrebbe ‘sistemato’, con opportuni cambiamenti, con l’evitare la contemporaneità dei lavori in alcune zone e intervenire sulla rete viaria cittadina che è oggetto di sprofondamenti non certo per la neve ma anche per piogge persistenti, oltre le buche stradali, fossi che, spesso ormai, prendono le sembianze di ‘cavità naturali con enormi rischi per gli automobilisti. I trasporti pubblici che, neve o sole, sono diventati una scheggia impazzita che meriterebbe un discorso di approfondimento a parte, desaparecidos a Capodanno e per le Festività, tutto sembra tranne un servizio pubblico con le sue regole ed esigenze, 3 corse notturne in tutto, Metro e Funicolare che funzionano a ‘sorpresa’ , devi sfogliare la margherita ormai, tempi di attesa biblici. Nella fattispecie della neve i bus compaiono molto dopo che Madre Natura ha ripristinato il sole, con un’assenza ‘per motivi di sicurezza’. Che significa? Non sono attrezzati per affrontare un’emergenza neve tutto piuttosto limitata. Anche loro non hanno catene e ruote adatte? Sono le domande che da sempre aspettano una risposta e la Protezione Civile non c’entra. Sono problematiche che, ormai, non penalizzano solo la Città di Napoli ma tutta l’Area Metropolitana che gravita attorno ad essa e ne vive gli affanni giornalieri sempre in aumento. La vera rivoluzione nell’Area Metropolitana non è quella della ‘bandana’ ma di un minimo minimo livello di vivibilità di cui sempre di più si stanno perdendo le tracce.
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PAOLO CAIAZZO in scena con “NO GRAZIE, IL CAFFE’ MI RENDE ANCORA NERVOSO”
Napoli, carcere di Poggioreale. Michele Giuffrida (Lello Arena) sta scontando l’ergastolo per aver confessato nel 1982 di essere “Funniculì Funniculà” un temibile serial killer di artisti Partenopei, a suo avviso troppo innovatori. Riceve un’inaspettata visita di un misterioso emulatore intenzionato a continuare il suo progetto criminale all’insegna dell’originale motto: “’o ciuccio è ferito ma nun è muorto!” Dopo l’annuncio in città cominciano a sparire una serie di personaggi famosi del mondo dello spettacolo, e i sospetti si concentrano sulla villetta di provincia della omonima famiglia Giuffrida. Il capofamiglia Gaetano (Paolo Caiazzo) è un tassista con la passione del teatro, specializzato nelle opere Scarpettiane. Vive con la moglie Stella (Susy Del Giudice), rappresentante di sex toys; il padre Aristide (Salvatore Misticone), vecchio attore di teatro classico; e il figlio Michele (Nicola Pavese), che ha una malsana passione per le storie dei serial killer. Per contrastare le bizze
Al Teatro Augusteo di Napoli, da venerdì 2 fino a domenica 11 marzo 2018, Paolo Caiazzo sarà in scena con lo spettacolo “No grazie, il caffè mi rende ancora nervoso”, commedia in due atti scritta da Lello Arena, Paolo Caiazzo e Francesco Velonà, con la regia di Lello Arena.
senili di Aristide, Gaetano è stato costretto anche ad assumere Oho (Maria Chiara Centorami), badante ucraina dalle innumerevoli pretese. Il cognato (Francesco Procopio), giornalista de Il Mattino e scroccone incallito, riceve in redazione, con le medesime modalità del caso originale, le rivendicazioni delle sparizioni. Confessa a Gaetano il sospetto che il nipote abbia preso troppo sul serio la sua passione per le storie criminali e che sia passato all’azione. Nel frattempo il sottotetto si popola con gli artisti sequestrati. La vita scorre nella serena villetta mentre nella soffitta degli orrori gli ostaggi cercano disperatamente una via di fuga. Il caso si allarga e anche la soffitta comincia a essere affollata. Gli indizi che maldestramente il maniaco lascia inchiodano il ragazzo, ma la soluzione non è semplice. Ognuno della famiglia nasconde un lato oscuro, e potrebbe essere… il nuovo Funniculì Funniculà!
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BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE
a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista
Allarme obesità: il 53% dei genitori non vede il sovrappeso dei figli
Complice forse l’amore che provano per loro, i genitori non riescono a vedere il sovrappeso dei propri figli. Il 53% di mamma e papà, infatti, non vede il grasso dei figli e tende a credere che i risultati delle misurazioni dell’Indice di Massa Corporea siano sbagliati. La mancata percezione del problema rappresenta però un grave problema in quanto rende genitori e figli meno propensi ad adottare stili di vita più sani e quindi a rimediare al problema. A sottolineare tale rischio è uno studio condotto dalla Missouri Western State University e della Arkansas State University sotto la guida di Marla Jones. Nello studio, pubblicato su Health Promotion Practice, i ricercatori sono riusciti a determinare in che modo i genitori reagiscono alla ricezione della scheda dell’Indice di Massa Corporea (Body Mass Index, BMI) da cui si può capire se il bambino
è classificato come “sovrappeso” o “a rischio” per alcune malattie come quelle cardiache, diabete e ipertensione. Guardando i dati di 66 famiglie, hanno scoperto che il 53% dei genitori non credeva che il rapporto del BMI riflettesse esattamente il peso del proprio bambino. Il 45% dei genitori crede che il BMI debba essere segnalato loro dalla scuola del figlio, come in alcune scuole statunitensi accade. Inoltre solo il 13% dei genitori il cui figlio è stato classificato come “a rischio” o “sovrappeso” ha riferito di aver apportato modifiche alla dieta o alle abitudini di attività del proprio figlio. “Man mano che più bambini e adolescenti negli Stati Uniti diventano in sovrappeso, un numero sempre minore di genitori è pronto a riconoscere il figlio abbia problemi di peso”, commentano i ricercatori.
Fotosegnalazioni
CASORIA EMERGENZA NEVE 27 FEBBRAIO 2018
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23 COMUNICATO
ll coro “I Cantori” intende ampliare il proprio organico. Se vuoi cantare con noi, vienici a trovare tutti i lunedì, dalle 19.30 alle 21.00, nel Teatro dell’Istituto Brando a Casoria. Per informazioni o appuntamenti, contattaci al 3281726647 oppure puoi inviare una mail a filarmonicaicantori@gmail.com. Ti aspettiamo!!
INAUGURAZIONE DEL Teatro dei Lazzari Felici Prezzo del biglietto per Sabato e Domenica € 5 Ridotto bambini fino a 12 anni € 3 Altri giorni tutti €3 IL PROF. IODICE IMPARTISCE LEZIONI DI FILOSOFIA, ITALIANO, INGLESE, LINGUA E CIVILTA’ ITALIANE A STRANIERI DIZIONE E PRONUNCIA DELLA LINGUA ITALIANA GEOGRAFIA, STORIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA TEL. 3400582672
10 marzo serata spettacolo inaugurale nuovo spazio per eventi particolari Teatro dei Lazzari Felici in P.zza S. Maria La Nova, Napoli. Parcheggio custodito gratuito. Lo spettacolo “A teatro tutti bene” inizierà alle ore 21,15. Degustazione di pasta Napoletana e ottimo vino. Euro 15. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
Editore CASORIA DUE s.a.s società messa in liquidazione
Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA
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