Domenica 13 novembre

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“Fra noi sono veramente felici solo le persone che cercano, e riescono a sco prirlo, il mezzo per essere utili al pros simo”. Ho ricordato questa significativa citazione di Albert Schweitzer dopo l’ac corato appello di suor Marilena che vive il suo carisma accanto agli ospiti del Ma drinato S. Placido, situato in via Pio XII n° 131, a Casoria. Esso è un istituto re ligioso gestito dalle Suore Vincenziane, che sostiene le persone più bisognose, in modo particolare anziani e bambini. Mancando circa un mese e mezzo al

A NATALE

Natale, la religiosa si é rivolta prima riamente ai ragazzi, ma indirettamente anche agli adulti, per colmare di gioia il cuore dei piccoli ospiti dell’Istituto nel giorno più bello dell’anno, nel quale si celebra la nascita di Gesù, Figlio di Dio, incarnatosi in un bambino per donare un’anima all’umanità, facendo destare in essa il senso della tenerezza e dell’a more.

Ecco il messaggio di suor Marilena: “Vogliamo cominciare, nell’imminenza del Natale, insieme ai volontari a rac cogliere alimenti e giocattoli per poterli donare ai bambini. Vi preghiamo di sostenerci, perché senza il vostro aiuto non possiamo renderli felici. Vi prego, accorrete, basta anche un semplice gio cattolo, macchinina o bambolina, per loro è molto importante”.

Per S. Vincenzo de’ Paoli, fondatore de “Le Figlie della Carità, “è una gioia servire la persona di Gesù Cristo nella persona dei poveri” Quindi un atto di solidarietà umana e cristiana, come te stimoniano tanti benefattori, non solo

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DI SUOR MARILENA
“NOI NON POSSIAMO FARE GRANDI COSE, MA SOLO PICCOLI GESTI CON GRANDE AMORE” (S. TERESA DI CALCUTTA)
GIOCATTOLO
ANTONIO
BOTTA L’APPELLO
PER I BAMBINI DEL MADRINATO S. PLACIDO
UN
PER RENDERLI FELICI

rende felice il cuore di chi riceve un aiu to, ma allieta in ugual modo chi compie un atto di generosità, soprattutto quando, attraverso un semplice, ma significativo gesto di bontà, il volto di un bambino si illumina di un contagioso sorriso. Non resta, allora, che aderire all’appel lo di suor Marilena. “Per educare un bambino ci vuole un villaggio”, recita un proverbio ugandese. E’ bello sapere che con un dono, anche piccolo, si con tribuisce a destare nei piccoli con storie

difficili alle spalle, il senso della fiducia incrinata, a percepire la bellezza di esse re amati, voluti bene, apprezzati. Soprattutto a Natale, sarà meraviglio so per loro ricevere giocattoli, dolcetti tipicamente natalizi, segno di affetto e di vicinanza. Mi piace immaginare che nella mattina del 25 dicembre, prima di recarsi in chiesa per partecipare alla Messa, tanti bambini, accompagnati dai loro genitori, si rechino nell’istituto Madrinato, per offrire oltre al giocatto

lo e qualche gustosa leccornia preparata dalle mamme, il loro sorriso ai piccoli ospiti rimasti nel Madrinato, perché un sorriso costa meno dell’elettricità, che di questi tempi è costosissima, e dà più luce.

Le suore vincenziane e i volontari rin graziano anticipatamente i tanti che in questo periodo saranno “segno” di spe ranza per i bambini del Madrinato S. Placido, alito di vita, in loro generando fremiti di bene.

IL CONSIGLIO COMUNALE DICE SÌ ALL’USO CIVICO DEI BENI COMUNI

In seguito alla petizione popolare, un voto unanime per inserire le proposte di Terranostra nel regolamento. Manca solo il lavoro tecnico della commis sione.

Lunedì 7 novembre si è riunito il Consi glio Comunale di Casoria con al quinto punto all’Ordine del Giorno le proposte di modifica del regolamento comunale, presentate da una petizione promossa da Terranostra.

In altre due occasioni, venerdì 21 e sa bato 22 ottobre, i cittadini firmatari della petizione sui beni comuni si erano pre sentati invano, visto che la discussione su quel punto era stata fissata al settimo posto dell’OdG ed il Consiglio Comu nale, dopo aver discusso tre punti, era stato sospeso la prima volta e rinviato in seconda convocazione per un vizio di forma.

Non c’è due senza tre, si era temuto per un attimo, visto che all’appello delle 9,30 il sindaco e la maggioranza non erano presenti. Nell’appello successivo, poco prima delle ore 11, il numero legale dell’assise cittadina è stato raggiunto e, finalmente, i lavori consiliari hanno avu to inizio.

In un comunicato nei giorni preceden ti, Terranostra aveva fatto appello al Presidente del Consiglio Comunale di anticipare il quinto come primo punto di discussione, “per agevolare la par tecipazione dei cittadini che hanno vari impegni, tra lavoro, scuola, cura dome stica, e che certo non percepiscono un gettone ogni volta che si recano al Co mune”. Questa proposta è stata accettata all’unanimità dai consiglieri comunali. Il Consigliere d’opposizione ed ex Sin daco di Casoria, Pasquale Fuccio, Partito

Democratico, ha motivato così la scelta: “Non solo dobbiamo invertire l’Ordine del Giorno per andare incontro alle esi genze dei cittadini che partecipano al Consiglio ed hanno presentato la peti zione, ma soprattutto perché riteniamo l’argomento dei beni comuni priorita rio”. Fuccio ha poi incalzato il Sindaco Bene, definendolo un “non-sindaco”, e la sua maggioranza, sottolineando che “se ci saranno i numeri per approvare questo e altri atti sarà soltanto merito dell’opposizione che potrebbe far sal tare tutto, ma resta qui per senso di re sponsabilità”. Un inizio show da parte di Fuccio, che ha inaugurato il dibattito con un lunghissimo discorso, che da un lato manifestava la volontà di accogliere la petizione, dall’altro bacchettava conti nuamente la maggioranza. Il primo firmatario della petizione, Nan do D’Anna, è poi intervenuto per spie gare le motivazioni delle proposte e, nel farlo, non ha risparmiato dure critiche alla classe politica casoriana, accusando la di assenteismo e inefficienza, di aver consentito con un vuoto politico lungo sette anni le dure denunce a vari abitanti della comunità di riferimento e lo sta to di abbandono dell’ultimo anno della

terra di via Boccaccio. “L’esperienza di autogestione di Terranostra, mentre voi vi comportavate da comitiva, litigando e poi facendo pace, ha rappresentato tan to per la città metropolitana, ha costrui to un polo sociale e ambientale di vitale importanza per gli abitanti e le abitanti. In questo caso, lo strumento usato è sta to quello della petizione col fine di ga rantire uno strumento di partecipazione all’intera città; finora abbiamo soste nuto questa lotta con occupazioni sim boliche, presidi, inchieste tra la gente, mettendoci in gioco e a rischio e non ab biamo paura di continuare a farlo. L’a spetto tecnico e le proposte ce le avete davanti, sono chiare e argomentate, ora, davanti alla città, sta a voi esprimervi” – questo il sunto di un intervento durato circa dieci minuti e durante il quale non sono mancati botta e risposta tra il porta voce ed alcuni consiglieri.

L’intervento dell’assessore Tommasi na D’Onofrio ha, invece, pacato i toni e portato l’attenzione sul lavoro che l’amministrazione sta portando avanti con i progetti finanziati dai fondi PICS e PNRR: “Progettualità che ci mette di fronte a nuove sfide, per la futura gestio ne di diversi beni comuni, tra cui il par

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co di via Boccaccio, per i quali bisogna coinvolgere Terranostra e l’intera citta dinanza. Il regolamento sulla gestione condivisa dei beni comuni è migliora bile ed è nostra intenzione accogliere le proposte di Terranostra, facendo un lavoro di commissione per attuare le modifiche richieste dai cittadini, con molti dei quali è iniziato un dialogo co struttivo grazie al coinvolgimento della facoltà di architettura”.

L’assessora D’Onofrio si è riferita al seminario promosso dal Dipartimento di Architettura della Federico II, svol to presso l’Università, al quale erano presenti l’amministrazione comunale, il gruppo incaricato della progettazio ne esecutiva del parco Terranostra, vari studiosi e docenti di urbanistica, beni comuni, agraria, e una delegazione della comunità di riferimento. Già in quella sede, nella quale si è par lato più materialmente dell’idea proget tuale del parco, è stata mostrata una cer

ta permeabilità di tecnici e politici alle istanze provenienti dal basso.

Le intenzioni dei presenti in aula consi liare sembravano, in egual modo, con vergere verso un voto favorevole delle proposte, che in particolare chiedono l’inserimento di nuove forme gestionali che garantiscano più trasparenza e una reale partecipazione: un osservatorio popolare sui beni comuni, una cabina di regia partecipata per ogni bene comune, un comitato di garanti e l’istituzione di una procedura che riconosca le modalità di uso civico e collettivo e le assemblee di comunità.

Il Consiglio Comunale, però, si è fatto caciara quando non si sapeva precisa mente cosa votare, non si conoscevano bene i termini delle proposte, ma soprat tutto non si trovavano accordi sulla for ma nella quale deliberare l’atto. Dopo oltre due ore di consiglio si è giun ti al voto, unanime: sì, il Consiglio Co munale approva le proposte e dà man

dato agli uffici competenti di formulare un nuovo regolamento inserendo le mo difiche in coerenza con quanto richiesto dalla comunità proponente.

I tempi per la convocazione di un tavolo tecnico per apportare le modifiche, per poi riportarle in Consiglio per il voto fi nale, non sono certi, qualcuno promette che saranno celeri: intanto, l’indirizzo politico approvato è quello, finalmente, di dare seguito alla petizione e alla vo lontà della cittadinanza attiva.

Che sia una vera svolta o meno, lo si ve rificherà prossimamente, nelle successi ve tappe di quelle che per molti addetti ai lavori può essere definito il “labora torio Casoria”, che possa, con adeguati strumenti e convogliando le energie e le competenze di tutti e tutte, dare centra lità all’ambiente e alla partecipazione popolare nella gestione di parchi, ville, immobili, considerati beni di tutti, patri monio collettivo da vivere, trasformare, curare, insieme, per il bene comune.

ORRORE IN VILLA COMUNALE: FATE QUALCOSA!

Un report e una denuncia che durano ormai da mesi, numerosi articoli, report fotografici, trasmissioni su NanoTV a cura del direttore di Casoriadue, Nando Troise: “le condizioni delle ville comunali del territorio”, argomento sul quale speravamo di non tornare più se non per informare la cittadinanza su positivi risvolti e risoluzioni per le problematiche di degrado.

Tristi notizie, però, ci spingono a far luce su quanto accade in via Pio XII, dove nella piscina ormai paludosa della villa, una papera deceduta è stata per almeno un giorno a galleggiare tra i rifiuti.

Il caso, di cui ci è arrivata segnalazione la mattina del 9 novembre, è in seguito rimbalzato anche sui social tramite un post: “Uno scenario deprimente. Fate girare, per tentare di sensibilizzare chi di solito dinanzi a questi orrori tende a girarsi dall’altra parte”. Evidentemente i nostri servizi di questi mesi non sono serviti a migliorare le cose. Questo è dunque un ennesimo appello, doveroso dopo l’accaduto e dopo aver registrato ancora una volta una tale mancanza di cura verso gli esseri viventi: è arrivato davvero il momento di fare qualcosa.

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ANGELO VOZZELLA

RITA GIAQUINTO

I LAVORI IN VIA PETRARCA : VERA MOBILITÀ SOSTENIBILE O IMPACCIO ALLA VIABILITÀ?

La puntata della rubrica che il Dir. Troise trasmette sulla rete web NanoTV è dedicata ai lavori che si stanno facen do in via Petrarca a Casoria per la realizzazione di una pista ciclabile. La foto alle spalle del conduttore ritrae, appunto, parti di questa stra da già in fase di ristruttu razione ed è una foto che è stata inviata alla redazione direttamente dal consigliere comunale all’opposizione dell’attuale Giunta, Vincen zo Ramaglia. Via Petrarca è quella strada che da via Pa dula conduce alla stazione ferroviaria, conosciuta anche come Piazza Dante, strada che ,grazie ai fondi dei PICS , i piani integrati, renderanno Casoria una città sostenibile. I residenti di questa zona, però, sono molto preoccupati degli effetti che questi lavori potranno avere sulla viabili tà, sul traffico e la vivibilità della strada, tanto che hanno stilato e firmato una petizio ne. Il Direttore, per onorare il diritto all’informazione dei cittadini che possa essere quantoesauriente possibile, durante la trasmissione ha fornito ai web spettatori non solo la lettura della petizio ne, ma anche dell’interroga zione consiliare del Partito Democratico e la risposta del

dirigente del settore, respon sabile della costruzione della pista ciclabile che è l’Arch. Salvatore Napolitano. Il Direttore procede con ordi ne, e parte con la lettura dalla petizione popolare firmata da un centinaio di residenti di via Petrarca, indirizzata al Sindaco Bene, ed inviata, per conoscenza, all’Ass. del la PL e viabilità Marco Co lurcio e al comandante della PL, Giuseppe Sciaudone. Ne riportiamo un breve estratto: “I sottoscitti i cittadini venuti a conoscenza dei lavori ini ziati su detta via per la costi tuzione di una pista ciclabile, al fine di evitare il restringi mento della strada con an nesso eventuale senso unico di marcia, considerato l’alto flusso veicolare durante tutto l’arco della giornata, con la presente, decisi a lottare con ogni mezzo consentito dalle

leggi, chiedono con urgenza di istituire un tavolo di lavoro per discutere di quanto sopra scritto per evitare ogni tipo di incidente a danno dell’in tera comunità residente e degli esercizi commerciali”. Alla petizione popolare c’è già stata una risposta firmata dal PD, anch’essa indirizzata al Sindaco, al Presidente del consiglio comunale, Andrea Capano, all’Ass. Colurcio, all’Assessora con delega al PICS, Tommasina D’Ono frio. Anche di questa risposta, ne riportiamo i punti salienti: “Premesso che gli scriven ti sono venuti a conoscenza tramite un post sul social network Facebook che la via in oggetto era interessata da lavori di riqualificazione, a seguito dei finanziamenti del PNRR, gli scriventi non sono a conoscenza del pro getto esecutivo che è stato fi

nanziato. Via Petrarca è una delle arterie principali del territorio comunale. A quan to è dato sapere, i lavori pre vedono tra l’altro la realiz zazione di una pista ciclabile e l’ampliamento del marcia piede con conseguente re stringimento della carreggia ta; la strada è trafficata in entrambi i sensi di marcia, ed un eventuale restringimento potrebbe comportare un forte disagio alla circolazione.

A ciò si aggiunga l’inspie gabile rimozione di alcuni alberi ivi presenti da oltre un ventennio in modo del tutto anomalo, essendo stati gli stessi recisi alla base e non collocati in altro sito.

Preso atto della petizio ne popolare dei residen ti che manifestano viva preoccupazione,chiedono copia del progetto dei lavori, dichiarazione di avvenuto ri spetto delle prescrizioni con tenute nel decreto ministe riale n.557 del 30/11/99, se è stato rivisto ed integrato il piano del traffico laddove si scegliesse di rendere percor ribile a senso unico via Fran cesco Petrarca e, in caso af fermativo, copia dello stesso. Se la strada rimarrà a doppio senso di circolazione, sapere se sono state previste zone di sosta alternative per resi

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denti e disabili, posto che per forza di cose bisognerà po sizionare un divieto di sosta lungo tutta la strada con con seguente disagio ai residenti. Di conoscere le motivazioni per le quali i lavori in corso sono strai improvvisamente bloccati; se per le piste cicla bili già realizzate in città, è presente il piano di sicurezza delle stesse, di cui si richiede copia”. La risposta si chiude con l’invito a convocare una riunione della commissione per valutare il progetto esi stente con tutte le forze po litche, per conoscere i possi bili effetti sul territorio e per formulare ipotesi di migliora mento. Sia alla petizione po polare che all’interrogazione del PD, è arrivata la risposta firmata dal dirigente dei la vori pubblici e manutenzio ne, l’Arch. Salvatore Napo litano.Risposta che riporta in allegato anche la planimetria del progetto esecutivo ed il grafico con integrazione tra PICS e progetto di via Pe

trarca. Si evidenzia quanto segue: “In merito all’inter rogazione consiliare, lo scri vente ha illustrato il progetto dei lavori di riqualificazione di via Petrarca nel corso del la seduta della commissione consiliare ambiente e territo rio. Il progetto prevede la ri qualificazione delle pavimen tazioni carrabili e pedonali, tra via Boccaccio ed il civico 61; le parti carrabili saran no oggetto di un intervento di manutenzione consistente; tra via Alfieri e via Petrar ca si prevede la sostituzione dell’attuale marciapiede con un percorso ciclo pedonale di maggiore ampiezza, ap ponendo il divieto di sosta ambo i lati esclusivamente in questo tratto lungo circa 180 metri e non per tutta la lunghezza di 600 metri della starda. Il progetto si inquadra all’interno dell’in tervento dell’efficientamento energetico per le zone conti gue all’area centrale storica. Progetto PF1 nastro cilco

pedonale, infrastrutturazione alla mobilità dolce, ciclabile e pedonale, approvato con delibera di giunta comuna le no.37 dell’8 marzo 2021 che prevede la realizzazione di un anello ciclopedonale, previsto anche dal piano ur banistico comunale in fase di approvazione. I lavori sono stati sospesi per approvvi gionamento dei materiali da parte dell’impresa esecutri ce; gli alberi sono stati elimi nati per realizzare la zona ci clo pedonale e non sono stati ricollocati in quanto il costo dello spostamento risultava superiore a quello degli al beri rimossi. Per quanto a conoscenza dello scrivente ufficio, non si ha notizia di un piano di sicurezza per le piste ciclabili”. Il Direttore non si è fermato qui, ed ha chiesto delucidazioni anche al consi gliere Nicola Rullo, il quale ha ammesso che ci sono mol te voci inesatte su questa vi cenda, che creerà sicuramen te disagi a qualcuno, ma che

fermare un progetto di opere pubbliche è complicato. Ag giunge che cercherà di farlo modificare nella speranza che le sue richieste vengano accolte.

L’Ass. Colurcio ha dichiara to invece che la pista ciclabi le sarà realizzata grazie ad un finanziamento vincolato alla realizzazione di mobilità so stenibile.

E continua: “Abbiamo avu to diversi incontri con i re sidenti per confrontarci sul dafarsi; l’ipotesi del senso unico non è in essere, sarà eventualmente predisposto un divieto di sosta, in corri spondenza della pista cicla bile, poco più di 100m.

L’intenzione è quella di ren dere Casoria più a misura di uomo. Un processo lun go e complesso ma che va assolutamente perseguito. Bisogna educare i cittadini affinchè guardino questi pro getti come una possibilità di migliorare e non come un im paccio”.

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Da alto funzionario di uno dei gruppi bancari più potenti d’Italia, a scrittore di denuncia del sistema perverso che nell’annus horribilis 2008 ha danneg giato milioni di risparmiatori, consu lente aziendale specializzato nei pro cessi di riorganizzazione delle piccole imprese, giornalista e curatore della rassegna letteraria Varcautori, il fon datore della Imperatore Consulting ci racconta la sua storia e ci aiuta a fare il punto sulla salute delle nostre banche.

Quella di Vincenzo Imperatore è una storia da raccontare. Una di quelle sto rie che sembrano uscite dalla penna di uno scrittore dalla fervente fantasia con un gusto spiccato per le trame intricate, l’avventura, gli intrighi e i colpi di sce na. Nato nel 1963 sotto il segno dei Pesci nel cuore di Napoli, in uno dei quartieri in cui negli anni ’80 il più istruito aveva un diploma di scuola professionale, av verte subito l’insofferenza tipica di chi non ha nessuna intenzione di acconten tarsi e di adeguarsi e la voglia di volare alto, quanto più in alto possibile, per di mostrare a se stesso e a tutti quelli che restano a guardarlo col naso all’insù, che non è necessario nascere in alto per toc care il cielo, ma impegnarsi giorno dopo giorno, anno dopo anno senza arrendersi mai e studiare, studiare, studiare. È così, studiando e non smettendo mai di crede re al suo sogno, che Vincenzo lo realizza e diventa il primo dottore del quartie re, laureandosi col massimo dei voti in economia e commercio, perché la sua passione è la finanza. E subito i talent scout del settore lo fiutano e gli aprono

le porte di cristallo del Credito Italiano una delle banche italiane dalla prestigio sa tradizione, nella quale Imperatore fa una carriera fulminante.

All’epoca del mio arrivo, il Credito Ita liano era ancora una banca pubblica, che da lì a poco sarebbe diventata priva ta. Colgo al volo quella trasformazione epocale che impatta anche sulla cultura di quella azienda, che da ente pubblico diventa Spa, quindi orientata agli obiet tivi, il raggiungimento dei quali deter mina anche le carriere. Io come tutta la nidiata di giovani manager assunti in quel periodo, ci troviamo nel momento giusto al posto giusto. Avevamo voglia di scalare i gradini dell’arrivismo so ciale e i vertici ci offrivano quel pane di cui eravamo affamati. Per ventidue anni vivo l’intensa e per certi versi entusia smante stagione dell’arrivismo azienda le e arrivo ad essere capoarea nella mia città: ero responsabile commerciale a capo di una squadra di centocinquanta persone. E da lì, soldi, viaggi, benefit, premi, dallo scooter al tennis di brillanti

di Damiani per mia moglie… era la sta gione in cui il premio di produzione an nuo consentiva di portare a casa ventiventicinquemila euro oltre lo stipendio: si faceva fatica a fare i moralisti, perché ti cambiava il tenore di vita. Quali erano gli obiettivi è chiaro: vendere titoli im mondizia a spese dei risparmiatori ita liani. Nel 2009, l’anno dopo lo scandalo Leimann Brothers, veniamo convocati per una convention a Bologna. Fino ad allora, le convention erano state mo menti di esaltazione collettiva, dove am ministratore delegato, presidente, diret tore generale si scatenavano sul palco con le note di Beautiful Day degli U2. Quella volta però, gli stessi tre salgono sul palco con aria mesta e senza musica e comunicano che il sistema bancario era al collasso, occorreva cambiare rot ta completamente e che le responsabili tà di tutto quello che sarebbe accaduto da quel momento in poi erano tutte a carico della rete cioè di noi che aveva mo venduto i titoli spazzatura. Loro ave vano costruito i prodotti derivati, loro avevano pensato di vendere i diamanti, le polizze assicurative e alla fine indi cavano noi come i responsabili, come se loro fossero stati tutto il tempo su un altro pianeta. Dissero una frase che mi sconvolse: “Vi verremo a prendere fino nei loculi”. Il viaggio di ritorno in treno fu un momento di grande riflessione mia e di altri manager come me. Quello nel cui piatto avevo mangiato, anzi mi ero strafogato fino ad allora non era più il mio mondo e l’idea di avere alle spalle la mia banca che approvava quelle poli tiche si era rivelata infondata. Iniziai un

8 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022 s.r.l. ® Via Pietro Nenni snc 80026 Casoria (Na) Via Bottaro snc 80058 Torre Annunziata (Na) Via Don Sebastiano De Rosa snc 80022 Arzano (Na) Distributori di carburanti
IO RACCONTO STORIE magazine
STORIA
DAL COMUNE CON
PASSIONE
SCRITTURA MARIA CRISTINA ORGA
VINCENZO IMPERATORE:
DI UN UOMO COMUNE FUORI
LA
PER LA FINANZA E LA

loop, nel quale io facevo passi indietro, rifiutandomi di vendere la spazzatura e loro mi retrocedevano di funzione. Ini ziò un mobbing silenzioso: mi tenevano a far nulla giornate intere, mentre prima ero attivissimo. Stava cambiando lo sce nario. E organizzo la mia exit strategy, che non fu una passeggiata. Io me ne volevo andare e loro mi volevano fuori, quindi ci accordiamo sull’uscita. Avevo già deciso di dedicarmi alla consulenza economica e finanziaria per le piccole imprese, che erano state l’agnellino sa crificale sull’altare del profitto in quegli anni. E iniziai a riflettere su tutto quello che avevo fatto, che non aveva rispar miato parenti e amici: ero entrato in un sistema drogato. Ed era arrivato il momento di farlo sapere. Anche ai ma gistrati. E qui entra in gioco una pas sione giovanile: siccome subito dopo il liceo volevo fare il giornalista, sportivo, e avevo iniziato a scrivere per un gior nale locale, ma poi le pressioni, di mio padre in particolare che mi diceva che per campare dovevo prendermi una lau rea, non scrivere sui giornali, pensai di utilizzare proprio la scrittura per denun ciare in un memoriale. E anche qui mi si è aperta una sliding door che la vita talvolta ti mette davanti. Ero in treno, di ritorno a Napoli da Firenze e di fronte a me c’era un passeggero che aveva in mano un libro dal titolo “La rivolta dei correntisti”, che io avevo letto qualche settimana prima e che parlava di un pic colo imprenditore che aveva denunciato tutte le pressioni che aveva subito dalla banca e aveva portato in tribunale, vin cendo la relativa causa. Gli dissi di aver letto il libro e lui mi rivela di esserne l’autore: Mario Bortoletto. Da Firenze a Roma gli racconto la mia storia. Pri ma di scendere mi propone di mettermi in contatto con ChiareLettere, la casa editrice specializzata in saggistica di denuncia, che aveva pubblicato il suo libro. Rispondo di sì e in breve mi chia

mano. Da lì iniziano incontri di altissi mo livello, tra cui il Fatto Quotidiano. Editor e responsabile editoriale vengo no a Napoli e per tre giorni analizziamo i faldoni di documenti che negli anni avevo accumulato e dopo poco fu pub blicato “Io so e ho le prove”, il mio pri mo libro che divenne un caso editoriale con cinque ristampe in meno di un mese e inaugurò una trilogia completata poi da “Io vi accuso” e “Sacco bancario”. Fu un successo immediato che mi portò a collaborare anche con Il Fatto Quoti diano, Lettera 43 e il Roma e ogni setti mana ospite a La Gabbia. Divento così anche opinionista de La 7. La passione per il calcio mi porta poi a scrivere con Darwin Pastorin “Juve-Napoli, roman zo popolare”. Seguono “Soldi Gratis” (Sperling&Kupfer”) e la pubblicazione in Francia con il titolo di “Scandal Ban caire” di “Io so e ho le prove”, che è di ventato in seguito anche uno spettacolo teatrale, con la sceneggiatura e la regia di Giovanni Meola e da lì è stato poi tratto un docufilm, dal titolo “La Con fessione” che ha vinto il premio del pub blico al Festival di Roma. Durante la pandemia pubblico “Salviamoci”, in cui davo dei consigli agli italiani, consigli per affrontare la situazione. Attraverso i libri ho avuto la mia, non chiamiamola vendetta, piuttosto la possibilità di de nunciare i tradimenti che sentivo di aver subito. E so di aver fatto una cosa che serviva. Senza, tra l’altro, ricevere nep pure una querela, perché avevo le prove di tutto quello che raccontavo. Negli ul timi dieci anni la fortuna mi ha aiutato a vivere una vita molto più serena delle precedenti, ma nessuno può sapere cosa si prova quando nella vita si apre una porta così violentemente. Sliding doors… se non fossi stato su quel treno Firenze-Roma?

Me lo sono chiesto spesso anch’io. Pro babilmente, con la voglia che avevo di raccontare quella storia, probabilmen

te avrei mandato il manoscritto in giro per le case editrici, però certo, la pre sentazione fattami da Bortoletto in quel momento mi ha aiutato. Ma l’avrei fatto comunque, perché io scelgo di racconta re i fatti quando si scatena lo scandalo sulle banche: 2012- 2013-2014… Monte Paschi di Siena, le quattro banche “pic cole”: Etruria, Banco Marche eccetera, e poi c’è il fatto che la mia denunzia, at traverso il libro e le varie interviste tele visive, fa scattare le indagini della magi stratura sullo “Scandalo dei diamanti” e su altre truffe, portando anche ad una modifica della legislazione per quanto riguarda ad esempio la commissione di massimo scoperto che si calcolava sul le banche: dietro quella denuncia che feci io fu poi rivista la legge. Sono sta to anche consulente occulto di parecchi parlamentari per la costruzione di que sta legge e poi, ad un certo punto, capii che ce l’avevo fatta a far conoscere agli italiani cosa si nascondeva dietro a quel mondo. Non che ne abbiano oggi piena consapevolezza, ma rispetto a dieci anni fa, sicuramente hanno aperto u po’ gli occhi.

Attraverso la denuncia hai trovato il modo di aiutare le persone, i piccoli risparmiatori in particolare, a difendersi meglio dalle truffe bancarie. E indubbiamente da allora le cose per le banche italiane sono cambiate. In questo periodo di crisi economica profonda, quanto ritieni sia solido il nostro sistema bancario?

Le banche sono più solide di prima, ma non abbastanza da reggere l‘impatto che subiranno per i cosiddetti “crediti problematici” che si scaraventeranno su di loro nei prossimi dodici mesi e che riporteranno gli indici patrimoniali de gli Istituti di Credito agli stessi livelli del 2010-2012. Ne è un caso evidente il set timo aumento di capitale in quattordici anni di MPS che serve alla sopravviven za della banca e non a farle produrre

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energia e redditività, perché continua ad essere una banca che non si è evoluta. E come Monte Paschi altre banche che continuano a fare ricavi vendendo ser vizi, (come le polizze assicurative) e non si sono adeguate alla situazione muta ta. E questo mi porta a pensare che la crisi post pandemica e peggiorata dalla guerra in corso in Ucraina, ripiomberà le banche già traballanti in una situa zione molto critica. I crediti problemati ci assorbiranno gran parte del capitale di prudenza che una banca deve avere. Quali sono le banche più a rischio e quali le più solide?

Io evito sempre di fare nomi, ma c’è da dire che la più solida è il gruppo IntesaSan Paolo. Il nostro sistema bancario però è formato da centinaia e centinaia di piccoli istituti locali che subiranno l’impatto più duro della crisi derivante dai crediti problematici, perché sono quelle che erogano credito agli artigia ni, ai piccoli commercianti che sono a rischio chiusura, nel qual caso le ban che si troveranno con le casse vuote. Io suggerisco sempre un semplice giochi no: andare su Google e digitare “core tier 1” e poi il nome della banca di cui volete conoscere la solidità. Bisogna leggere l’indice che esce: se è superiore a 12, dormite sonni tranquilli, se è tra 8 e 12, dormite, ma non tanto tranquilla mente, se è inferiore a 8 state svegli tutta la notte e all’indomani andate in banca o a prelevare i vostri risparmi, o con sapevoli che da un momento all’altro si possono chiudere i rubinetti del credito. Chi possiede azioni, soprattutto degli energetici, oggi che la crisi energeti ca è massima e di conseguenza i tito li crollano a picco, può sperare in un recupero o può farne aeroplanini di carta?

Chi possiede azioni ha valutato la sua propensione al rischio in maniera abba stanza sostenuta, perché un investimen to azionario comporta volatilità. È vero, ma molti piccoli risparmiatori sottoscrivono “certificates” proposti dalle banche che hanno come sotto stanti proprio le azioni e quindi… come difendersi?

Bisogna stare attenti a valutare bene il profilo di rischio che viene loro as

segnato, perché le banche tendono a registrare un profilo di consapevolezza superiore a quello reale. Quindi con siglio a tutti di chiederne una verifica ed eventualmente farselo cambiare. Il nostro è il Paese con la più alta igno ranza finanziaria dell’Occidente. E non mi riferisco solo a coloro che sono poco scolarizzati, ma ci sono fior di professio nisti che non sanno niente di finanza. In questa situazione di ignoranza è chiaro che la truffetta è sempre dietro l’ango lo. Le azioni sono sempre a rischio. Per fare trading occorre una preparazione e una capacità di informarsi quotidiana e costante, non ci si improvvisa.

E in questo momento, a chi lo volesse fare, su cosa consigli di investire?

Se avessi propensione al rischio, in que sto momento investirei sugli energetici perché il settore è in movimento e sta cercando soluzioni alternative e sta fa cendo ricerca. Ma che siano aziende mondiali e non solo italiane.

E allora come si possono difendere i risparmi in questo momento? Con la conoscenza. Che non vuol dire leggere il Sole 24 ore o Milano Finanza.

Il web offre tanta tanta informazione. Ma ci sono anche tante tante sirene truffaldine, come ad esempio quel la che invita ad investire 200 euro in azioni Amazon promettendo guada gni stellari e immediati. Contro questo che si fa?

Eh, lo so, lo so. Dopo dieci anni di scan dali, in cui ci siamo resi conto che il truffatore era anche l’amico del cuore o il cugino che stava in banca, anche Vin cenzo Imperatore che stava in banca ed era costretto dai suoi capi a venderti i diamanti perché riceveva pressioni dai suoi capi e premi per venderli, credo che ormai, a meno che non si sia ciechi e sordi e non si ascolti neppure un te legiornale, si sa che bisogna stare con le antenne dritte. Leggiamo di tutto, ma nessuno pensa di comprare e leggere un libro di finanza basic, c’è proprio una ritrosia.

Allora la sintesi è informiamoci e non lamentiamoci. Questo bisogna fare. Sanno tutti che la finanza è un mondo sporco ed è fatta di raggiri, truffe, in ganni, speculazioni. Quindi l’ignoranza

non deve diventare un alibi. Oggi siamo tutti medici con internet e invece, andia mo in banca e se l’ultimo commesso ci dice “Guarda che Il Ciuccio Vola ti dà il 15%”, noi non andiamo su internet a informarci del Ciuccio che Vola, ma gli crediamo subito e sottoscriviamo. Oggi non può più essere così. “Googoliamo” su tutto, ma non sulla finanza e allora se le cose poi ci vanno male, un po’ di responsabilità ce l’abbiamo anche noi. Dieci anni fa no. Oggi sì.

Tanta roba davvero. E oggi quali altri progetti bollono in pentola?

Sto preparando un altro libro che ri guarda sempre il mondo della finanza ma nello sport, nel calcio. nel frattempo, con la Imperatore Consulting, la mia so cietà di consulenza, cerco di aiutare in maniera anche un po’ anomala i picco li imprenditori. Siamo specializzati nei processi di riorganizzazione delle pic cole imprese a carattere familiare, che rappresentano l’80% del tessuto produt tivo del nostro Paese. Abbiamo un modo di fare consulenza abbastanza forte, che aiuta gli imprenditori a diventare atten ti a certe dinamiche, all’utilizzo di certi strumenti. Mi piace fare consulenza in maniera atipica.

Sei una specie di mentore finanziario, quindi?

Il mentore è più carezzevole, il nostro è un modo di consulenza hard, cioè: guar da che se non fai questo muori (finan ziariamente). O raddrizzi la barra o vai verso la morte. E se non vengo ascoltato, preferisco abbandonare il mandato che assistere al “suicidio imprenditoriale” del cliente, anche se vengo ben pagato. E così, tra consulenze “atipiche”, nuo vi libri, collaborazioni giornalistiche e televisive e, last but not least, la divul gazione culturale che passa attraverso la promozione del piacere di leggere un buon libro e di incontrarne l’autore che gli ha ispirato la rassegna letteraria Var cautori, grazie alla quale riesce ad at trarre nella suggestiva cornice del litora le di Varcaturo tanti scrittori e tantissimi lettori, Vincenzo Imperatore va, sapendo di aver preso il “Firenze-Roma” giusto in quel giorno fatale, ma sempre pronto ad attraversare la prossima sliding door per vedere dove lo porterà.

www.casoriadue.it

10 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022

Come anticipato la scorsa settimana ab biamo avuto la possibilità di fare un’ul teriore chiacchierata con Angela Ma tassa. Tema centrale la sua produzione letteraria.

Nella sua produzione letteraria spic cano due tematiche: il racconto della vita e delle gesta di donne (e mi colpisce molto il fatto che lei abbia dedica to testi a donne molto diverse tra loro, questo indica un vero interesse per le donne nella loro totalità, in ogni loro sfaccettatura) e l’amore per la ricerca delle nostre radici, campane e Napoletane in particolar modo. Partiamo col primo elemento: le donne. Cosa l’ha portata a scriverne in maniera così profusa?

Sono una donna, e tanto dovrebbe ba stare anche se non è sempre così. Sono ribelle per natura e le ingiustizie, poi, non le sopporto. Per quanto molte don ne affermino che siano stati fatti molti progressi verso l’emancipazione fem minile, io non sono affatto d’accordo. Basta leggere le statistiche o ascoltare un Tg al giorno. No comment. Non è di uguaglianza che parlo, ma di rispetto. Uomo e donna sono diversi per natura e mi pare che vada bene così per tanti motivi. Ma la mancanza di rispetto l’ab biamo inventata noi: l’umanità. Fino a qualche decennio fa il simbo lo della sopraffazione dell’uomo sul la donna era rappresentato da Ipazia, la scienziata lapidata per il suo genio. Siamo nel V secolo d.C. si dirà! E non dovremmo vergognarci oggi, tanti secoli dopo, per i delitti che si sono aggiunti a quelli antichi, in cui la lapidazione non è stata eliminata, come l’infibulazione?

Il primo libro che ho pubblicato s’inti tola “Anime nude”, è una sorta di ora torio laico, in cui donne di tutto il mon do raccontano raccapriccianti storie di soprusi e sfruttamento da parte di una società maschilista, che fa il comodo proprio. Oggi di simboli ne abbiamo di tutte le razze, purtroppo. Sono dalla parte delle donne, è ovvio, ma non sop porto le madri che usano i figli o che li spingono in guerra, né le manager che, una volta al potere, si trasformano in ‘uomini’, pur portando con sé la natu rale marcia in più.

Il secondo libro è una raccolta di sto rie di poetesse suicide, intitolato “Versi spezzati”. Sono tante le motivazioni che spingono un’artista a porre fine ai propri

giorni, ma di certo hanno tutte vissuto in una società violenta e discriminante, che lascia fuori il genio e la grandezza femminile, relegando le Grandi menti in ghetti dai quali spesso non si esce. Non tutte sono Sibilla Aleramo. Il terzo lavoro s’intitola “Dacia Marai ni in scena”, un percorso attraverso le figure femminili dei suoi romanzi. Scrit trice, drammaturga, donna e giornalista impegnata nel sociale, è stata una voce forte su tali tematiche. In queste tre av venture ho coinvolto la mia amica po etessa e scrittrice Gioconda Marinelli. Io credo nel rapporto uomo-donna, ma perché sia pari è sempre caratterizzato da scontri e chiarimenti, sia pure non violenti. Io lo chiamo ‘privilegio conge nito’, quello che vantano gli uomini nei nostri confronti”.

Come detto poi c’è il tema della fiaba e delle tradizioni locali che è decisamente interessante. Conoscere le pro prie radici è un’operazione affasci nante ed anche necessaria per fare in modo che tutto ciò che è stato non si perda. Da quali fonti ha attinto tutte le informazioni? C’è qualche aneddoto o fiaba o tradizione che le sono ri maste particolarmente impresse?

Goethe ringraziava la madre per le fa vole che gli aveva raccontato da bambi no, fonte, evidentemente per lui, del suo percorso di scrittore. A me fiabe non ne sono mai state raccontate e non le co noscevo. Poi, grazie ai libri che ho let to: di Andersen, dei Grimm, di Esopo, “Le mille e una notte” (in un’edizione che adoravo), ho scoperto la bellezza e l’importanza del favolare per i bambi ni, innanzitutto, ma anche per gli adulti.

11 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
Piazza Benedetto XV, 5/A 80026 Casoria (NA) itegas.srl@libero.it Tel. 081. 757.31.07 338.490.71.90 339.415.87.00 CHIARA D’APONTE INTERVISTA A ANGELA
PARTE II: LA PRODUZIONE LETTERARIA
MATASSA

Così, una volta diventata mamma, ho messo a punto il progetto per un libro. Nel 1997 uscì per Newton &Compton “Leggende e racconti di Napoli”, ripub blicato ogni anno per vent’anni. Un bel successo. Inoltre era il mio primo impe gno editoriale. Ho impiegato tre anni di ricerche e approfondimenti, letture a più non posso. Il volume è basato soprattut to sul “Pentamerone” di Giambattista Basile. Il primo vero favolista. Da lui hanno attinto a piene mani Andersen, i Grimm e tutti i successivi. Alle sue miti che fiabe (che ho tradotto personalmen te dal napoletano antico), ho aggiunto alcuni capitoli sui miti della nostra re gione, una raccolta dei bambini di una scuola elementare e alcune leggende.

Basile all’epoca fu considerato autore di serie B perché, scriveva nella (gran de) lingua napoletana. Riabilitato in nanzitutto da Croce, è stato riscoperto di recente. Ormai nonna, questo mio lavoro ha poi avuto una nuova edizio ne con aggiornamenti e novità nel 2016 per Homo Scrivens, col titolo “Favole e leggende della Campania”. Da qui sono nati il progetto di una serie per il web e un copione teatrale. L’importanza del racconto orale, tra mandato per generazioni, poi divenuto scritto, consiste nel fatto che parla della vita, delle fasi della crescita umana, di ostacoli, paura e coraggio. Anche nel le antiche storie esistevano il cattivo, la crudeltà, la punizione, la strega e l’or

co, ma tutto era costruito in maniera da non terrorizzare il bambino. Oggi, invece, vedo solo mostri, facce terribi li, linguaggio inadatto e tanta violenza. Forse così nascono gli incubi notturni. Vedere un film, un cartone animato, un gioco fatti bene, con lo scopo formati vo, divertente e coinvolgente, è un vero piacere.

La mia favola preferita non è però napo letana, io amo “Il mago di Oz”, grande metafora dell’esistenza umana; inoltre da “Il piccolo principe” ho imparato l’importanza del rito. Ma la tradizione la porto dentro e bisogna ammettere che la nostra regione è da sempre, e conti nua ad essere, patria di geni in tutti i campi fin dall’antichità.

RETTORIA DI SAN FRANCESCO SAVERIO A PALERMO, ESPOSIZIONE “CREDERE” DI ODARKA PISNA

Buongiorno amici lettori, mi trovo anco ra nella Rettoria di San Francesco Save rio a Palermo, per l’esposizione Credere di Odarka Pisna

Vi assicuro che la visione di questi qua dri non lascia indifferenti, ognuno di loro scuote l’animo nell’intimo più pro fondo. Tra i quindici quadri che si pos sono ammirare, due mi hanno colpito in particolare Odarka Pisna

L’artista Ucraina ha sostanzialmente dato inizio all’innovativa tecnica di pit tura, chiamata musiva dei minerali naturali preziosi e semi preziosi su tela Grazie alla quale ha ottenuto attenzione,

riconoscimenti e fama a livello interna zionale. Ma non è questo che voglio ap profondire in questo mio articolo. Bensì del mistico messaggio contenuto nei suoi quadri in esposizione. Credere nella virtù “Credere viryty belive”

Questo è il significato della esposizione di Odarka Pisna. Non è facile mettere per iscritto ciò che provò ammirando i suoi dipinti, ma tento ugualmente di farlo. Come si evince dalle date scritte ai margini dei dipinti che più mi han no colpita, entrambi i quadri risalgono a non dopo il 2018, cioè diversi anni prima che la Russia di Putin invadesse l’Ucraina. Che esprimano temi di do lore muto e profondo mi ha sconvolto, dandomi quasi la sensazione di trovarmi a una specie di profezia. Poiché, anche se tutti a tema religioso, gli altri quadri non rappresentano scenari cosi crudi e di sangue: Il Cristo sanguinante che giace a terra, con accanto solo la Madonna, mi porta a pensare a un paese in guerra con accanto solo il suo popolo straziato; Che dire poi di quella bocca spalancata in un muto urlo, udibile solo se hai un cuore di carne? Che ricorda urlo agghiacciante di chi non ha più voce, perché non con ta se non ha livello di numero? Di chi non viene ascoltato, anche se il suo urlo silenzio squarcia i timpani? Impareremo mai che la guerra è una follia, che si può e si deve evitare?

Riflessioni sull’esposizione Credere

Come ho già detto amici lettori, ci sono in tutto ben quindici quadri in esposizio ne e ognuno di loro racconta una storia, con il suo profondo significato interiore. È naturale che colpiscano in modo di verso gli occhi e quindi l’animo di tutti coloro che si soffermeranno anche solo per pochi istanti ad ammirarli. Non pos so certo dire quale di essi ha più impatto su di voi. Quindi non bisogna perdere tempo per andare ad ammirarli, anche perché nell’ultima settimana di dicem bre. Giusto sul finire di questa esposi zione, ci saranno gli studenti del Liceo Scientifico Ernesto Basile di Palermo Per tentare di spiegare il significato di ognuno dei quadri presenti, ai visitatori. P.S. La mostra è visitabile, fino alla chiusura a dicembre: dal lunedì al saba to, dalle ore 9:30, alle ore 12:00.

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MARIA LUPICA

ANGELO IANNELLI: “IL MIO PULCINELLA È UN EROE AL SERVIZIO DEI PIÙ DEBOLI”

Se si pensa ai simboli classici di Napoli, tolti la pizza, il mare, il sole, il mandoli no ed il baba’, si pensa immediatamen te a Pulcinella. Pulcinella, veste bianca e maschera nera, Pulcinella burlone e fanfarone, Pulcinella che, a breve, po trebbe diventare addirittura Patrimonio Unesco. A livello attoriale è una vera e propria sfida che in pochi riescono a vincere: Angelo Iannelli è uno di quei pochi. E’ così innamorato di questa ma schera e si identifica così tanto con essa che davvero si fa fatica a capire dove finisca Pulcinella e dove inizi Angelo. A Iannelli, tra l’altro, va dato il merito di aver attualizzato Pulcinella, di averlo fatto diventare la voce che, tra il serio ed il faceto, mette in evidenza ciò che in questo mondo non va.

Le svelo un piccolo retroscena del nostro lavoro di redazione: ogni settima na il Direttore ci affida quella che lui chiama “missione”. Ci invia un numero di telefono e ci da una descrizione ultra ermetica della persona che an dremo ad intervistare. Nel suo caso lei mi è stato presentato come “L’ultimo Pulcinella”…

Perché è ciò che sono! Dico sempre che per me fare Pulcinella è come fare tera pia! E’un personaggio che mi ha dato tanto e io, nel mio piccolo, ho cercato di dargli una svolta. Il mio Pulcinella è un Pulcinella sociale che si occupa di Terra dei Fuochi, di Covid. Il sorriso, la solarità e lo spirito fanciullesco ci sono sempre, ma siccome Pulcinella è un per sonaggio del popolo io ho pensato che dovesse occuparsi dei problemi del po polo. Pulcinella non è e non può essere una maschera fissa, legata a determinati

topoi e slegata dal mondo in cui vive. Tra l’altro Pulcinella è molto diffi cile da interpretare. Per la voce che ha, per le movenze. Trovare al gior no d’oggi un attore che sia in grado di riprodurne la mimica è veramente difficile…

Pulcinella ci devi nascere! Devi averlo dentro! Tra l’altro, da quando anni fa me lo suggerì Paolo Bonolis, io non in dosso neanche più la classica maschera nera quando mi esibisco. E questa cosa ha un significato simbolico enorme: Pulcinella usa la maschera per nascon dersi. Ma ora il tempo di stare nascosti è finito, è tempo di esporsi, è il tempo del coraggio. Il mio Pulcinella poi è un po’ un supereroe che gioca e si prende cura dei bambini, dei fragili, degli ul timi. E devo dire che questa mia scelta è piaciuta molto, specie all’estero. Sono stato intervistato più volte da una troupe

giapponese. A quanto pare a colpirli è stata proprio la mia idea di dare un vol to alla maschera. Ho anche realizzato un calendario con questo Pulcinella “smascherato”.

Il suo è un Pulcinella un po’ Masaniel lo dunque?

Esattamente! Io cerco sempre di porta re la verità, di difendere i più deboli, di dare voce a chi non ne ha.

Insomma possiamo dire che lei sia uno dei pochi attori che non provano fastidio nell’essere identificati con un unico personaggio. Spesso gli attori si sentono soffocati dai personaggi che li hanno resi celebri.

Al contrario! Io amo diffondere sorrisi e Pulcinella mi aiuta a farlo. Scherzando dico sempre che Pulcinella è anche un guaritore!

Una volta dovevo esibirmi ma avevo la febbre. Per non deludere il pubblico però mi esibii lo stesso. Ebbene: la feb bre mi passò! E’ la magia del teatro che, unita alla grinta che ti da il pubblico, ti fa passare ogni dolore. Io poi cerco di essere sempre disponibile, di non dire mai di no. E non solo ai lavori impor tanti o alle interviste sulle riviste patina te: io ci sono per tutti. Ho inviato video di incoraggiamento a persone che erano malate o, addirittura, in fin di vita, ogni volta che mi parlano di una manifesta zione che riguarda qualche tema socia le io sono sempre in prima linea. Sono fatto così, non posso farci nulla! E ora mi permetta di salutare lei e tutti con lo sberleffo che contraddistingue il mio Pulcinella, con la parolina magica con la quale sbeffeggio i potenti: “Pe re pe, pe re pe, pe re pe!!!

13 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
D’APONTE
CHIARA
14 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022 Via Nazario Sauro, 30 - 80026 Casoria - Tel/Fax 081 757.36.55 - Tel: 081 540.61.74 info@pugliesetermoidraulica.it

SETOLA

DIRITTI DEL CONIUGE SEPARATO NON ANCORA DIVORZIATO

Egregio avvocato, mi chiamo Simona e sono di Afragola. Vivo a Napoli, dove lavoro da vari anni con il primo livello presso una società di abbigliamento che ha diversi negozi in molte città italiane. Ho una figlia grande che vive con me, ho perso mio marito ed ho una madre anziana che vive a casa mia. La mia attuale sede di lavoro è a Napoli. Pochi giorni fa, mi è stato detto che il negozio verrà chiuso e che, se voglio conservare il mio posto di lavoro, dovrò accettare di essere trasferita ad Angri (30 km di distanza). Inoltre, essendo quello di Angri un outlet, è prevista l’apertura tutte le domeniche. L’outlet tra l’altro è molto mal servito con i mezzi ed io non guido. Sarei disposta a tornare ad un secondo livello, purchè mi si consenta di restare in un negozio di Napoli. Cosa possono fare?

Gentile Simona, la questione deve esse re affrontata concretamente: l’ azienda per cui lavori, a causa della chiusura del negozio, potrebbe licenziare i dipen denti per giustificato motivo oggettivo? Tale licenziamento con preavviso sa rebbe ineccepibile? Vediamo un po’ di giurisprudenza della Cassazione e dei tribunali di merito. “In caso di licenzia mento per giustificato motivo, il datore di lavoro che adduca a fondamento del licenziamento la soppressione del posto di lavoro cui era addetto il lavoratore li cenziato ha l’onere di provare non solo che al momento del licenziamento non sussisteva alcuna posizione di lavoro analoga a quella soppressa, alla quale avrebbe potuto essere assegnato il la voratore per l’espletamento di mansio ni equivalenti a quelle svolte, ma anche di aver prospettato, senza ottenerne il consenso, la possibilità di un reimpie go in mansioni inferiori rientranti nel suo bagaglio professionale, purché tali mansioni siano compatibili con l’asset to organizzativo aziendale insindaca bilmente stabilito dall’imprenditore”. (Cass. 13/8/2008 n. 21579)

“Il licenziamento individuale per giu stificato motivo oggettivo, quindi, lungi dal discendere da un generico ridimen sionamento dell’attività imprenditoria le sussiste solamente laddove ricorra “la necessità di procedere alla sop pressione del posto o del reparto cui è addetto il singolo lavoratore, soppres sione che non può essere meramente strumentale a un incremento del pro fitto, ma deve essere diretta a fronteg giare situazioni sfavorevoli non contin genti”. (Trib. Bari 11/5/2009). Il datore di lavoro, prima di licenziare il dipendente, a causa della chiusura delle sede della sua attività, deve innanzitut to cercare di impiegare il lavoratore di pendente presso altre sedi della società stessa, con le medesime mansioni (man sioni di primo livello). In mancanza di mansioni di pari livello, impiegarlo con il suo consenso, in mansioni di livel lo inferiore. Il licenziamento sarebbe legittimo soltanto laddove la chiusura della sede in Milano, sia stata dettata da situazioni economiche sfavorevoli non contingenti. Tanto premesso, il datore di lavoro potrebbe importi il trasferi

mento ad Angri, al fine di consentirti di svolgere mansioni di primo livello. Potresti tuttavia proporre di restare a Napoli, svolgendo mansioni di livello inferiore, ma il datore di lavoro non sa rebbe obbligato ad accogliere la tua ri chiesta. Ti ricordo infatti che l’articolo 2103 del codice civile, prevede che “Il prestatore di lavoro deve essere adi bito alle mansioni per le quali è stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia succes sivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte” … non a mansioni di livello inferiore. Pertanto (purtroppo per te) non sei in condizione di imporre la tua volontà al datore di lavoro, riguardo il trasferimento in altra sede.

Avv. Mario Setola – Civilista Esperto in Diritto di Famiglia Cardito (Na)

Corso Cesare Battisti n. 145 Cell. 3382011387

Email: avvocato.mariosetola@libero.it

15 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
RUBRICA “L’AVVOCATO RISPONDE” DI MARIO
16 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022 Via Indipendenza, 23 - 80026 Casoria (NA) ristorante-bistrot partenopeo Via Indipendenza, 23 - 80026 Casoria (NA) 3663591108 Per info e Prenotazioni: Lo scenario perfetto per i vostri momenti indimenticabili

AL COMUNE DI CASORIA SI PRODUCONO DANNI ERARIALI ANCHE CON LA GESTIONE DEL PERSONALE

In primis è giusto raccontare una vicenda che ha riguardato un dipendente comunale in cui mi sono trovato coinvolto in quanto partecipe della fase conciliativa. Un dipendente riceve un rimprovero scritto (25/9/2019) senza fondamento, impugna il provvedimento davanti al giudice del lavoro che accerta l’illegittimità della sanzione e condanna il comune di Casoria al pagamento delle spese di lite liquidate per 1.700,00 euro oltre al rimborso spese, IVA e CPA.

Il comune chiamato in causa non si costituisce in giudizio. Allo stesso dipendente, che ha avuto sempre un comportamen to encomiabile nell’esercizio delle funzioni, in data 23/3/2020 viene irrogata altra sanzione disciplinare che viene ritualmente impugnata davanti al giudice del lavoro competente che di chiara le illegittimità della sanzione disciplinare e condanna il comune alle spese di giudizio che liquida in 1.000,00 euro oltre spese forfettarie nell’ordine del 15%.

Il comune si costituiva tardivamente in giudizio, ma la difesa viene disattesa.

Le vicende incredibili sul piano dei rapporti tra dipendenti e dirigenza hanno anche prodotto un danno erariale. Il richiamo alle suesposte vicende ci porta a riflettere sulla competenza e sulle funzioni dirigenziali che al comune di Ca soria negli ultimi anni hanno prodotto risultati disastrosi. Il comune di Casoria ha subito il dissesto finanziario perchè si è sommata, all’incapacità dei pubblici amministratori, l’im preparazione e l’inadeguatezza della dirigenza.

Il provvedimento del dissesto finanziario reca la data del 5/8/2020 con la delibera consiliare n. 22; il bilancio stabilmen te riequilibrato, deliberato con provvedimento consiliare n. 15 del 19/5/2021 veniva approvato con decreto ministeriale che conteneva numerose e consistenti prescrizioni. È utile ricordare agli smemorati amministratori che l’inosser vanza delle prescrizioni contenute nel decreto ministeriale di approvazione del bilancio stabilmente equilibrato comporta la segnalazione dei fatti all’autorità giudiziaria competente per

Passando per via Principe di Piemonte angolo via Poerio ho trovato gli operai della squadra di pronto intervento del Comando di P.M che realizzavano le stri sce pedonali. Una nostra battaglia che finalmente vede il termine. Consigliamo naturalmente di fare lo stesso per la car reggiata.

l’accertamento di ipotesi di reato.

Le relazioni trimestrali del collegio dei revisori sugli adem pimenti da assolvere per riportare alla normalità i conti del comune si concludono sempre con richiami e sollecitazioni a riscontrare le prescrizioni ministeriali.

La consistenza del dissesto prevista nell’ordine di una debito ria di 30 milioni di euro si è dimostrata limitata perchè risulta una debitoria che si avvicina ai 40 milioni di debiti.

In cantiere non risultano reperite risorse dall’evasione e dalla riscossione che presenta una bassissima percentuale e non si rinvengono provvedimenti certi che producono risorse dall’a lienazione dei beni immobili.

A fronte di tutto questo e richiamando i comportamenti ricor dati all’inizio, invece di procedere a trovare risorse per comin ciare a risanare i conti, si producono provvedimenti disciplina ri illegittimi che provocano ulteriori danni al comune.

E nel contempo la Giunta, invece di trovare le risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici pubbli ci per assicurare la mensa ai bambini in età scolastica e per recuperare risorse dall’efficientismo energetico, delibera di elargire al massimo, alla dirigenza ed ai funzionari titolari di posizione organizzativa, i premi di risultato, con un costo per l’erario pubblico consistente.

Gli amministratori non si sono mai preoccupati di misurare e valutare i funzionari sulla base dei provvedimenti adottati, sul le spese utilizzate, sulle risorse incassate, accertate e riscosse sul fronte delle entrate e sulle risorse introitate dal recupero dell’evasione.

Sia la delibera di giunta 109/2022 della presa d’atto delle va lutazioni effettuate dall’organismo di valutazione, sia la deli bera giuntale 107/2022 di approvazione della relazione sulle performance 2021 sono l’esemplificazione dell’incompetenza e dell’improvvisazione in materia amministrativa e suonano come offesa alla buona amministrazione.

17 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA PROF. AVV. FRANCESCO POLIZIO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Erano passati oltre venti anni da quan do fu sollevato il problema della di scarica posta sul retro della fabbrica IMI Sud e Far Sud di Casoria a Via Diaz, nel bene di proprietà della Im mobilgest R.E. srl.

Un’area di circa 40.000 mq ricoperta di rifiuti al centro della città, nata negli anni ottanta a seguito di abbandoni di scarico di rifiuti della ditta che lavora va il ferro in quell’area.

Nel 2000 erano intervenuti i Noe dei Carabinieri e il Ministero dell’am biente che avevano dichiarato l’area ad alta pericolosità per la presenza dei rifiuti (scarti di lavorazione della fab brica di ferro).

Nel 2001 era stata anche emanata un’ordinanza sindacale per la rimozio ne dei rifiuti, ma poi al comune era sta ta “dimenticata”. Nel 2021 in qualità di consigliere comunale e di Presiden te della IV commissione consiliare di Casoria ho sollevato la questione, pur troppo la lentezza evidente ed innega bile, ha costretto la Polizia Metropoli

tana a sostituirsi a chi avrebbe dovuto intervenire e non era intervenuto.

La Polizia Metropolitana di Napo li ha sequestrato l’area oggetto dello scarico di rifiuti ed il gip di Napoli Nord ha convalidato, in queste ore, il Sequestro.

Ora si aspetta che parta l’iter per la ri chiesta di bonifica.

È davvero utile sottolineare, e tengo a precisare, che il livello occupaziona le delle due aziende presenti nel sito sono totalmente salvaguardate, e de vono essere tutelate (circa cento ope rai).

In nessun modo deve essere a rischio il diritto al lavoro.

Ci tengo a puntualizzare che siamo al fianco degli operai; siamo al loro fian co sia per il diritto al lavoro che alla salute.

Dopo il sequestro si apre ora la parti ta per avviare la bonifica dell’area. Se l’azienda non ha la forza economica di bonificare, sono come consigliere comunale pronto ad attivare un tavolo con le amministrazioni anche regiona li, per trovare le risorse economiche per la bonifica.

Ma pensando di lasciare l’intera area (oggetto della bonifica, non l’area dei capannoni) ad uso pubblico per la na scita di un area a verde per la città.

18 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
SALVATORE IAVARONE – CONSIGLIERE COMUNALE DI CASORIA “NESSUNO CI CREDEVA”: SEQUESTRATA L’AREA DELLA VECCHIA FABBRICA A VIA DIAZ Crescere insieme, perfezionandosi SICUREZZA EDILIZIA AMBIENTE VIA G. ROCCO, 2 - 80026 CASORIA (NA) TEL./FAX +39 081 19105654 - CELL. +39 335 8157475 E-MAIL: stdgroupsrls@virgilio.it - stdgroupsrl@pec.it

CAMPIONATO MONDIALE WKA IN GALLES - TORNA A CASA DA CAMPIONE DEL MONDO JACOPO RUSSO

Torna a casa da Campione del Mondo Jacopo Russo 11 anni di Casoria. Nei giorni scorsi il giovane talen to ha partecipato al Campionato Mondiale WKA in Galles.

Jacopo ha rappresentato la sua città e la Regione Campania nel migliore dei modi conquistando un ar gento nel Point Fighting e un oro nel Kumite’ . “Jacopo pratica la Kick Boxing settore Point Figh ting da quando aveva 6 anni, un mese prima del Mon diale ha avuto un infortunio alla mano sinistra ma nonostante tutto con la sua determinazione ha conti nuato ad allenarsi pur di arrivare preparati al Mon diale. Il suo impegno e la sua determinazione sono un esempio per tutti i ragazzini della sua età perché non si arrende mai”, ha spiegato il suo Maestro e suo papà Pietro Russo cintura nera 5 Dan di kick Boxing, che ringrazia tutti gli sponsor che hanno sostenuto e reso possibile la sua partecipazione in Galles . Grazie di vero cuore a tutti gli Sponsor.

AL TEATRO AUGUSTEO PAOLO CAIAZZO

Al Teatro Augusteo di Napo li, Piazzetta Duca D’Aosta 263, da venerdì 11 a domeni ca 20 novembre 2022, Paolo Caiazzo sarà in scena con la commedia in due atti “Sepa rati …ma non troppo”, scritta da Paolo Caiazzo, che cura anche la regia, e da France sco Procopio. Sul palco anche Daniela Ioia, Gennaro Silvestro, Irene Grasso, e con la partecipa zione straordinaria di Nunzia Schiano. Costumi di Federica Calabrese, scene di Massimo Comune, aiuto regia Cristia no Esposito, foto e grafica Francesco Fiengo Studios. “Separati …ma non troppo” è una commedia dei giorni nostri, dove la comicità si sviluppa nel tentativo di rac contare una situazione dram matica, come la separazione di una coppia dopo anni di matrimonio. Il cinquantenne Giulio (Paolo Caiazzo) viene messo alla porta da sua mo glie Patrizia (Irene Grasso) e chiede ospitalità a Nicola (Gennaro Silvestro), suo ami co di calcetto e separato da

tempo dalla colorita Deborah (Daniela Ioia). I due uomini cominciano una simpatica quanto complicata convi venza nell’appartamento di proprietà della vicina ed ec centrica Signora Lily (Nun zia Schiano), ex attrice che si esercita con il loro aiuto a reinterpretare i classici del teatro. Il nuovo stile da sca

polone galvanizza Giulio e consolida l’amicizia dei due, rendendoli affiatati e compli ci nell’affrontare le ex, ma dopo un iniziale periodo di euforia la convivenza assume ritmi più lenti e sobri, come una qualsiasi coppia di fatto. Nel tentativo di regalarsi una serata trasgressiva accettano un incontro al buio con due

donne conosciute su Tinder. Scoprono ben presto di aver però agganciato le proprie ex. La serata prende una pie ga inaspettatamente piacevo le ma, in totale confusione, rivalità, e ritrovata gelosia, i due uomini non riescono a gestire l’anomala situazione, fino a trovarsi di fronte un’in sana proposta…

19 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
20 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022 ReSound Enya 2 Grazie al contributo ASL, il prezzo degli apparecchi acustici non è più un problema - Anna, 68 anni CASORIA (NA) Via G. D’anna, 18/B Tel. 081.757.31.81 info@acusticacampana.it www.acusticacampana.it Vieni a provarlo gratuitamente! Ti aspettiamo nel nostro centro acustico a: Se fossi impossibilitato/a a recarti nel nostro centro, chiama per prenotare una visita a domicilio. Seguici su Via G. D’Anna, 18/B

PRESENTAZIONE PROGETTO

Parte da Casoria un progetto innovativo e ambizioso di prevenzione in ambito sanitario e rivolto all’utenza più giovane. L’iniziativa è stata lanciata dall’Università Popolare Galeno in collaborazione con l’AIPU (Associazione Italiana Posturologia Universitaria), con la PSAF (Professionisti Sanitari Assicurativi e Forensi) Associazione scientifica e si pone l’obiettivo di effettuare uno screening sui giovani e giovanissimi in età scolare per la rilevazione delle patologie a carico della colonna vertebrale e posturali, effettuando visite gratuite presso le scuole che aderiscono, secondo un approccio innovativo e multidisciplinare, che coinvolgerà specialisti di varie branche della medicina. I dati scientifici così raccolti saranno pubblicati e utilizzati per la definizione di buone pratiche da adottare nella vita scolastica e familiare per la prevenzione di dette patologie.

Nello specifico, il presente progetto si indirizza agli allievi delle scuole di primo e secondo grado, alle famiglie e ai dirigenti scolastici per l’adozione di buone pratiche volte a ridurre l’insorgenza di patologie a carico della colonna vertebrale nell’età dello sviluppo

Le attività progettuali si svolgeranno in partecipazione con:

• AIPU (Associazione Italiana di Posturologia Universitaria

• PSAF (Professionisti Sanitari Assicurativi e Forensi)

IN COSA CONSISTE?

È un programma di educazione, prevenzione e monitoraggio per le patologie vertebrali in età scolare.

Presso ogni Istituzione Scolastica aderente allo screening verrà svolto un breve incontro pubblico dove si illustrerà l’importanza di tale progetto con i genitori ed alunni. Contestualmente, si raccoglieranno le autorizzazioni - a firma dei genitori.

Sarà predisposto un calendario degli incontri dove verranno effettuato lo Screening

Per ogni alunno verrà redatta una scheda clinica dal personale medico specialistico che effettuerà lo screening.

Tale progetto potrà essere inserito dall’Istituto aderente nel programma dell’offerta formativa triennale (PTOF) perché sarà in grado di offrire con le proprie forze, potenzialità, capacità e rete di conoscenze a vantaggio dei propri allievi.

COME SI ATTUERÀ?

1. In un incontro pubblico con una breve esposizione teorica (durata circa 30 min.) succeduta domande e risposte.

2. Consegna richiesta di partecipazione allo screening firmato dai entrambi i genitori o dal genitore che ne abbia la patria potestà.

3. Successivamente verrà elaborato un cronoprogramma con l’indicazione del giorno e ora per l’effettuazione dello screening che verrà effettuato da medici specialisti sempre alla presenza dei genitori e del personale docente e che verrà comunicato al Dirigente Scolastico per la relativa diffusione ufficiale.

4. L’Istituto scolastico riceverà in anticipo i fogli da far firmare alle famiglie riguardanti la tutela delle persone e di soggetti nel rispetto al trattamento dei dati personali ai sensi del GDPR del 28 maggio 2018 INFORMATIVA PRIVACY

5.Ad ogni alunno verranno rilasciati una scheda personale e dei consigli clinici, utili alla famiglia per la gestione a domicilio della problematica e per l’eventuale coinvolgimento di figure mediche di proprio riferimento (Ortopedico Pediatra, Fisiatra...)

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Via Pietro Casilli, 26 80026 Casoria (NA) - Tel. 0813086022 e-mail:ceccentrostampesrl@gmail.com C CENTRO STAMPE SRL C& 5000 Volantini A/5 € 70,00 5000 Volantini A/4 € 140,00
22 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022

L’ 8 dicembre per la Festa dell’Immacolata, apertura tradizio nale ed ufficiale delle festività natalizie, l’Associazione Cultu rale Noi per Napoli realizzerà, come consuetudine, presso il Complesso Monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, in Via Monteoliveto n.4 a Napoli, l’8 dicembre 2022 alle h.19,30, il Tradizionale Concerto dell’Immacolata, con un repertorio dedicato alle più belle Ave Maria, di Caccini, Gounod, Ada Schubert, Verdi, Mascagni, Verdi, con immortali melodie del la tradizione natalizia, melodie senza tempo che toccano ed emozionano i cuori degli spettatori eseguite anche dal suono del maestoso, antico e spettacolare Organo del Complesso di Sant’Anna dei Lombardi che contribuirà a creare un clima ve ramente suggestivo e stupirà d’ incanto lo spettatore. Un percorso tra melodie molto amate dal grande pubblico e pagine meno conosciute della tradizione, tra le volte della splendida Chiesa monumentale di Sant’Anna dei Lombardi, appunto dedicata alla Vergine, ispiratrice da secoli di compo sizioni di inesauribile bellezza.

Gli interpreti saranno le strepitose e melodiose voci di arti sti, quali il soprano Olga De Maio, il tenore Luca Lupoli, il tenore Lucio Lupoli, artisti lirici partenopei di fama interna zionale, Nataliya Apolenskaja all’organo, Gianluca Rovinello arpa, Francesco Schiattarella pianoforte, Raffaele Sorrentino violoncello, Emmanuele Puxeddu oboe, con la presentazione e narrazione del Prof. Claudio Canzanella, storico e studioso di tradizioni popolari partenopee!

Un evento che si propone, inoltre, di valorizzare e scoprire, anche attraverso la visita guidata della Cinquecentesca Sala del Vasari, uno dei siti di particolare bellezza,un tesoro del nostro patrimonio storico artistico, promuovendone la cono scenza sempre attraverso la musica ed il belcanto, rendendoli accessibili a tutti i cittadini napoletani, appassionati di musica ed agli ospiti in visita a Napoli in questi giorni di festa. Canto, musica, narrazione illustreranno ed esploreranno in maniera poliedrica la figura della Vergine Maria, nella sua tenera concreta maternità umana e divina, che aiuta a riflet tere ed a prepararsi in maniera più consapevole sul mistero del S. Natale: la musica della tradizione classica con le Ave Maria più famose, melodie della tradizione classica natalizia interpretata da straordinari artisti, accompagnati da un quar tetto eccezionale e dal suggestivo suono del maestoso organo saranno gli ingredienti di questo fantastico concerto che emo

zionerà il pubblico e renderà più particolare ed indimenticabile il S.Natale.

Un progetto, nato dall’idea e dalla direzione artistica del so prano Olga De Maio e dal tenore Luca Lupoli,rappresentanti dell’ Associazione Culturale Noi per Napoli, APS, coniuga arte,cultura e solidarietà con la finalità benefica per la mense dei senzatetto di Napoli, diventato ormai istituzionale, nel cor so degli anni, attraverso il riconoscimento dei Patrocini della Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, dell’As sessorato alla Cultura del Comune di Napoli e della Curia Ar civescovile di Napoli.

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TRADIZIONALE CONCERTO DELL’IMMACOLATA 2022 A SANT’ANNA DEI LOMBARDI DI NOI PER NAPOLI RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO C C& CENTRO STAMPE SRL Via Pietro Casilli, 26 - 80026 Casoria (NA) Tel. 0813086022 e-mail:ceccentrostampesrl@gmail.com Manifesti, Striscioni, Volantini, Brochure, Cartelle ecc...

JOSEPH ROMANO FINALISTA AL TOUR MUSIC FEST

UNA VITA DA INFLUENCER: NON È TUTTO ORO QUELLO CHE FA SUCCESSO!

Dèsirèè Manfredi rac conta nel suo primo li bro i retroscena della sua vita sui social.

Il giovane dj emergente è tra i primi 35 selezionati in tutta Italia ed Europa per la finale che si terrà il 22 e il 23 novembre 2022 presso la Repubblica di San Marino Joseph Romano, giovane dj emergente originario di Pol lena Trocchia, piccola cittadina dell’area vesuviana in provincia di Napoli, è tra i primi 35 dj selezionati da tutta Italia ed Europa per la finale del Tour Music Fest. Dopo una serie di audizioni svolte in remoto e a Napoli, in cui ha ricevuto il massimo del punteggio, il dj si esi birà durante la finale che si terrà il 22 e il 23 novembre presso la Repubblica di San Marino.

Joseph, pur essendo molto giovane, ha già alle spalle nu merose esperienze a Mykonos, Formentera e all’interno dei club più esclusivi di Napoli, Roma e Milano. “Sono onorato di tale risultato – afferma Romano –dopo anni di dura gavetta e le prime esperienze svolte tra Italia e l’Estero finalmente tocco un palcoscenico di livello superiore.

Voglio ringraziare la mia famiglia e chi ha creduto in me – conclude poi – e ringrazio anche il mio territorio di appartenenza, Pollena e la città di Napoli per la forte ispirazione che mi hanno sempre impresso!”

Il Tour Music Fest - The European Music Contest, o più comunemente Tour Music Fest, o anche semplicemente TMF, è un concorso musicale europeo aperto a cantanti, autori, musicisti, band, rapper e DJ emergenti, nato in Italia nel 2007.

Il contest si svolge in Italia, Spagna, Gran Bretagna, Svizzera e Malta.

La manifestazione nasce in Italia nel 2007, da un’idea dell’imprenditore Gianluca Musso, e si espande a livello europeo nel 2018.

La pressione del ritrovar si bullizzata, sottoposta a giudizi e critiche degli altri, perennemente os sessionata dal confronto con loro... E poi il fati coso ritorno, la rinascita, grazie ai followers sui social! Dèsirèe Manfredi apre il cuore e racconta il periodo buio in cui è arrivata a pensare di non farcela, nonostante la sua giovanissima età. La ragazza, conosciuta grazie alle collaborazioni in cor so con numerosi marchi legati a settore “fashion & luxu ry” (tra cui Alviero Martini), descrive nel suo primo libro - “Una vita da influencer” (Infuga edizioni) - il vortice pericolosissimo e potenzialmente senza uscita che ha at traversato ed il successivo riscatto. Troppe volte leggiamo le tragiche conseguenze del cedi mento delle vittime di bullismo al ricatto della sofferen za... Dèsirèe è invece l’esempio di come crederci, lottare, reagire al dolore possa trasformare degli episodi di bulli smo in opportunità. La giovane autrice ha saputo portare la sua esperienza sui social, tenendo sempre in mente l’i dea di cambiare la propria vita partendo semplicemente da un cellulare.

Oggi il suo profilo Instagram è seguitissimo soprattutto da tutti coloro che, ogni giorno, sono vittime di bullismo e di cyberbullismo. “Abituati come siamo a trascorrere gran parte della nostra giornata sui social è normale che quando ci si espone dietro l’angolo c’è sempre il leone da tastiera o il compagno/a di classe pronto a farti apprezzamenti indelicati, quindi a sminuirti - dichiara l’autrice -. Io ho deciso di raccontare i commenti offensivi che mi arriva vano attraverso un libro.

Desidero che tutti sappiano che dietro il mio profilo, e quello di tante altre persone che come me godono di una certa notorietà sui social, non ci sono solo set fotografi ci, armadi strabordanti e partecipazioni ad eventi. Die tro di essi c’è un lavoro costante, c’è tanta formazione... Siamo in costante aggiornamento! Io addirittura sono seguita dalla mia mamma, che è il mio manager. Prima di giudicare ci deve essere la conoscenza della persona, è facile additare la vita degli altri quando non si è soddi sfatti della propria”.

Parte dei proventi della vendita del volume sono destina ti a un’associazione che tutela le vittime di bullismo e di cyberbullismo.

24 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
E PUBBLICHIAMO GRAZIA GUARINO
RICEVIAMO

SCREENING ONCOLOGICO GRATUITO PER

Tumori della mammella, screening oncologico gratuito per le donne dai 45 ai 74 anni. Approvata all’unani mità mozione che prevede l’amplia mento della fascia d’età. È stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale della Campania la mozione a firma del Consigliere Tommaso Pellegrino che prevede l’ampliamento dello screening onco logico gratuito della mammella che, allo stato attuale si rivolge alle don ne dai 45 ai 69 e dai 50 ai 69 anni in alcune Asl, alla platea femminile di età compresa tra i 45 e i 74 anni. Il tumore della mammella è la neo plasia femminile più frequente. Sono circa 55.000 i nuovi casi ogni anno; rappresenta il 30 % di tutti i tumori che colpiscono le donne e continua ad essere la prima causa di morte nelle donne.

In Campania il numero di nuovi casi è in leggera crescita soprattutto nelle donne più giovani, mentre diminui sce la mortalità, grazie alle campa gne di screening e di prevenzione

LE DONNE DAI 45 AI 74 ANNI

che consentono una diagnosi preco ce, indispensabile per arrivare alla completa guarigione e grazie all’ec cellente lavoro svolto dalle “Breast Unit” campane.

“Continua la lotta contro il tumore della mammella nella nostra Regio ne, nella quale è attiva una efficiente rete oncologica. Con l’approvazione di questa mozione sarà ampliato il numero di donne che potranno usu fruire dello screening gratuito per la mammella”.

Lo ha dichiarato Tommaso Pelle grino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio regionale e Chirurgo Oncologo presso l’Azienda Uni versitaria Policlinico “Federico II” di Napoli, che non nasconde la sua soddisfazione a margine della seduta del Consiglio.

“Allo stato attuale, nella nostra re gione – ha precisato il Capogruppo Pellegrino - lo screening gratuito per la diagnosi precoce del tumore mammario si rivolge alle donne dai 45 ai 69 anni e dai 50 ai 69 anni in

alcune Asl, ma l’incidenza dei casi in aumento ha richiesto la necessità di intervenire per allargare la forbi ce della fascia d’età da attenziona re. Uno strumento in più per la Rete oncologica campana, che svolge un lavoro particolarmente incisivo an che sui temi della prevenzione delle patologie tumorali.

Tale sollecitazione è venuta oltre che da numerose Società Scientifiche anche dalla Comunità Europea, che in un recente documento sul “nuovo approccio allo screening del cancro” ha rimarcato la necessità di amplia re la fascia d’età per lo screening della mammella. Ritengo necessa rio occuparsi con iniziative concrete dei temi riguardanti l’oncologia e in particolare della prevenzione delle patologie tumorali, al fine di evita re che i cittadini campani possano essere penalizzati, soprattutto dopo i recenti e allarmanti dati sull’inci denza delle patologie tumorali e car diovascolari nella nostra Regione”, ha concluso Tommaso Pellegrino.

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26 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022 www.casoriadue.it

FABRIZIO KÜHNE

LA CAPITALE DELLA PIZZA OSPITA IL COCA-COLA PIZZAVILLAGE@HOME

A Milano, dal 17 al 20 novembre, la tap pa finale del tour italiano. Saranno otto top player della pizza a celebrare, dal 17 al 20 novembre, la tappa finale del tour Coca-Cola Pizza Village@Home. Mila no, capitale italiana del segmento pro duttivo con oltre 17.660 punti vendita - il 14.5% del totale nazionale - e una cresci ta del +24,6% e 3.489 nuovi esercizi, ac coglierà i migliori maestri pizzaioli che, attraverso il leitmotiv di condivisione e convivialità che anima la manifestazione, realizzeranno i grandi classici e proposte inedite accompagnate da una special box omaggio.

Ad accendere i forni nei due hub di pro duzione della tappa milanese saranno i top player Errico Porzio (pizzeria Erri co Porzio), Antonio Sorrentino e Davi de Civitiello (Rossopomodoro) e Fabio Cristiano (Antica Pizzeria da Gennaro), Gennaro Giamè (L’Antica Pizzeria da Michele), il campione del mondo di piz za, categoria contemporanea, Vincenzo Capuano (Pizzeria Vincenzo Capuano), Giuseppe Crapetti (Fermento) e Toto Sorbillo (Pizzeria Gino e Toto Sorbillo). Il format vincente dell’evento, che si svolge con la formula delivery, offre la possibilità di apprezzare contemporanea mente, sulla propria tavola, diverse pizze realizzate dai maestri pizzaioli. Ordinan do sull’App di Glovo, il delivery partner dell’iniziativa, le consegne partiranno dai due hub di produzione della tappa mila nese, in via Giovanni Battista Pergolesi e via Tortona, consentendo ai riders di con segnare le pizze, in un raggio massimo di 3 km dai centri di produzione, accompa

gnate da una Special Box ricca di prodotti d’eccellenza in omaggio. Intanto da lunedì 14 a mercoledì 16 (chiu sura degli ordini alle ore 23.59) prenderà il via la pre-sales del Coca-Cola PizzaVil lage@Home, attraverso l’app di Glovo, che prevede un prezzo promozionale di 5 euro anziché 10 euro. Inoltre, le oppor tunità proseguiranno grazie alla mission solidale, durante la quattro giorni, con le 1.000 pizze donate a Banco Alimentare, per aiutare chi si trova in difficoltà. Il charity partner dell’iniziativa opererà a fianco degli organizzatori per lavorare a “spreco zero”, ricevendo le materie pri me avanzate a fine tappa.

Per il secondo anno consecutivo CocaCola conferma la sua partecipazione, in qualità di title sponsor, dell’edizione

2022: pizza e Coca-Cola è il binomio perfetto, una combinazione che mette tutti d’accordo, ideale per trascorrere un momento con gli amici o con la famiglia all’insegna del divertimento e convivia lità.

L’evento, ideato e prodotto da Oramata Grandi Eventi e AADV Entertainment, trova il prezioso sostegno anche di Muli no Caputo (founding partner) da sempre supporter del progetto PizzaVillage e for nitore di un prodotto apprezzatissimo da tutti i migliori professionisti al mondo.

Official partner: Lurisia, Birrificio Ange lo Poretti, Latteria Sorrentina, Ciao-Il Po modoro di Napoli, Caffè Kenon, Ricola, Amaro Montenegro, Infinity+.

Technical partner PizzaMaster, delivery partner in esclusiva, Glovo.

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VERONICA CAPRIO

IL FESTIVAL DI SANREMO 2023 INIZIA DA NAPOLI CON IL DREAM MASSAGE®

Quest’anno molto più di un master, ma una parata di stelle, tra docenti, partner e allievi. Il Dream Massage® ha aperto uf ficialmente i lavori per la nuova edizione del master massaggiatore dello spettacolo e grandi eventi. Archiviata una difficile e sottotono edizione del 2022 a causa della pandemia, per il 2023 ha voluto superare ogni più rosea immaginazione selezio nando i migliori docenti, partner e allievi. Un cast stellare.

Per molti questo master rappresenta l’e vento formativo più importante degli ulti mi 50 anni nel settore wellness e benesse re. A scendere in campo 18 docenti, nomi altisonanti della medicina e del mondo universitario sotto l’attenta supervisione del capitano del mondo Dream lo spa ma nager Stefano Serra.

La Dottoressa Adele Sparavigna icona della dermatologia al 4 anno a Sanremo ricercatrice scientifica e specialista in medicina estetica, il Dott Umberto De Rosa chirurgo vascolare, medico estetico in forza presso Villa dei fiori ad Acerra. Il Dott Mario Basile da Roma dentista, chirurgo estetico, ortodontista e la docen te universitaria e psicologa la Dottoressa Mariella di Vicino.

Ma le vere stelle non tanto del festival dei sogni ma del carosello delle emozioni e della bellezza sono la famosa e bellissi ma attrice, modella, conduttrice Antonel la Salvucci già madrina di Sanremo 2022 e l’intramontabile e bellissima miss Italia Nadia Bengala attrice e conduttrice Rai, che taglierà il nastro alla spa dei sogni a Sanremo 2023.

A rappresentare l’universo maschile del lo spettacolo: la leggenda del cinema cult in Italia Enio Drovandi protagonista di film come Sapore di mare, Rimini Rimi ni, I ragazzi della 3 C, etc...

Tanti i docenti in prima linea in primis la spa manager Rosa Frezza, direttrice tecnica del Dream Massage®, la maestra Claudia Musaj con le sue nuove metodo logie sulla rimodellamento estetica che ormai spopola in Svizzera, e dalla lonta na Irlanda la Dottoressa Serena Anzilotti specialista nella Salute Olistica Femmi nile, che partendo dalla sua grande cono scenza della medicina Cinese è riuscita a portare nuove tematiche rivolte al uni verso femminile. Ma le vere grandi no vità di questo master sono due partner di

grande spessore e professionalità.

Iso italia Group capitanata dal Dott Jo seph Antony Miceli, uomo di grande ca risma e spessore umano oltre che impre ditore d’esperienza. La Iso italia Group è una azienda del benessere all’ avanguar dia con sedi in tutto il mondo, pronta ad essere di supporto a tanti giovani impre ditori del settore.

Federspa una federazione nata da poco ma che fa già tantoparlare di sé per i grandi progetti a favore delle spa più prestigiose in Italia e in Europa e degli operatori del settore presieduta dal Dott. Bruno Lanfranco.

Tra i docenti la Dottoressa Daniela Ser ra, già dirigente in Coca Cola (tra le più giovani in Italia) esperta di Marketing, comunicazione e grandi eventi naziona li e internazionali, tra cui il Giffoni film festival. Altra importante presenza il re sponsabile dei social e del marketing il Dott Gianluca Propoli, Responsabile commerciale e marketing di grandi azien de del settore turistico italiano.

Riconfermata nel suo ruolo anche la Dot toressa Veronica Caprio, ufficio stampa storico del Dream Massage® e dell’area benessere di Sanremo.

Intervenuto anche il leggendario Italo Palmieri, direttore sportivo, opinionista tv ma anche a capo del Dama club art style, la vera tendenza dei nuovi stili di acconciature maschili e femminile.

Quest’anno il master strizza l’occhio an che al sociale protagonista a Napoli come a Sanremo l’associazione Jonathan a fa vore dei minori a rischio presieduta dalla Dottoressa Silvia Ricciardi e Vincenzo Morgera Jhonatan. Presenti al master vere e grandi promes

se non solo nel campo dei massaggi ma anche della medicina: la laureanda Fabri zia Moschetti docente per diversi stage e master in tutta Italia sul tema ansia e stress prima di una competizione. Fabri zia seguirà i partecipanti anche durante la kermesse canora a Sanremo.

E il caso di dire che sarà proprio un fe stival dei Sogni magico ecco perché non poteva mancare il Presidente di Asi spet tacolo Francesco Leardini, le sue perfor mance e le sue scuole di magia stanno spopolando non solo a Roma ma in tutta Italia.

L’appuntamento come sempre a Sanremo al grand Hotel Des Anglais, diretto magi stralmente dal Dott. Paolo Madonia, nella Somnia aurea spa ispirata al mondo dei sogni.

Il capitano, il Prof. Stefano Serra pro mette una Sanremo da Dream come ogni anno, in compagnia di due grandi amici Iso italia Group e Federspa e promette che quanto prima uscira questo suo libro 88 milioni di sogni.... By Dream Massage ®, una storia una favola, un manuale. Per esere massggiatori e sognatori.

Un ringraziamento va sicuramante all’impeccabile ospitalità del S. France sco al Monte dove è stato appunto inau gurata questa edizione del master e al vi deomaker ufficiale del Dream Massage® Alessandro Paterni, ma più di tutti a i 15 veri grandi protagonisti.

Paolo Manna e Simona Puttolu (i tutor) e Susanna Petruzzella, Francesco Filo meno, Rosy Severo, Sonia Campaniello, Fabio Cecchi, Oleksandra Hryhorenko, Nazzareno Bartolaccini, Giulia Toccoli, Katiuscia Faverio, Barbara Maio, Maria Cortese, Sonia Avolio e Claudia Sassone.

28 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022

AL VIA LE RIPRESE IN ITALIA DI “L’ARTE DELLA GUERRA”

Ad un anno dall’invasione russa in Ucraina, il documen tario testimonia il valore della tutela delle opere d’arte per preservare l’identità di un Pa ese. Al via le riprese a Roma a Palazzo Venezia e al Vitto riano, all’Abbazia di Monte cassino e al Museo Egizio di Torino di “L’arte della guer ra”, il documentario di Mar co Spagnoli e Tiziana Lupi, girato tra Ucraina e Italia per seguire il lavoro di chi, all’in domani dell’invasione russa in Ucraina, si sta adoperando per la messa in sicurezza delle opere d’arte.

“L’arte della guerra” è una produzione ART FILM KAI ROS in collaborazione con Rai Documentari e andrà in onda a un anno dall’invasione russa in Ucraina, per capire perché́, in caso di guerra, di struggere e depredare le opere d’arte è uno dei primi obiet tivi degli eserciti invasori e cosa significhi eliminare la

cultura di una nazione con il secondo fine di annullarne la memoria ed annichilirne l’es senza.

A guidare lo spettatore in que sto percorso, la voce narrante dello storico dell’arte Paolo Coen - che con le sue parole si farà portavoce del barlume di speranza che da sempre si accompagna all’arte – insie me a critici d’arte, direttori dei musei, restauratori volon tari convinti, anche a rischio della propria vita, che l’arte sia una forma di catarsi e di

salvezza per il genere uma no: Chiara Tomaini restaura trice, che insieme ad alcuni restauratori ucraini ospiti al Museo Egizio, sta lavorando per salvare la storia e la me moria del Paese tramite Chief Onlus; Christian Greco diret tore del Museo Egizio di Tori no, Edith Gabrielli, direttrice del Vittoriano di Roma e di Palazzo Venezia, Teresa Cal vano, storica dell’arte, Micol Forti direttrice della Colle zione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani, che con

divideranno il loro pensiero sul dovere di salvaguardare l’Arte per tenere vive le Cul ture e le Tradizioni dei popoli. In Ucraina sono state raccolte le testimonianze, tra gli altri, di Nadiya Biriyk, direttrice del museo di Ivankiv, di Igor Poshyvailo direttore del Mai dan Museum e di Volodymyr Sheiko, Direttore Generale dell’Ukrainian Institute.

Creando un ponte tra Ucraina ed Italia, “L’arte della guerra” lancia un preciso messaggio: salvare l’arte equivale a sal vare la storia, la memoria e l’identità di un Paese. Le ope re d’arte non sono solo ogget ti carichi di bellezza fine a sé stessa ma simboleggiano l’e redità da preservare e affidare alle nuove generazioni, affin ché possa essere promossa la pace e si possa educare al bello, perseguendo la volontà di salvaguardare il patrimonio inestimabile di cui siamo cu stodi.

A CASORIA IL SOTTOPASSO DELLA VERGOGNA

A Casoria il sottopasso della vergogna: trasformato in discarica da chi pratica il lancio del sacchetto dalle auto. Borrelli: “Chiesta l’installazione di videotrappole. Tolleranza zero per gli incivili, bisogna inasprire le pene previste.” Anche nel campo dell’inciviltà si fa a gara ad essere il migliore. Per testare le proprie, poco lusinghiere, abilità esistono “sport” come il lancio del sacchet to. Viene praticato, ad esempio, in un sottopasso a Casoria. “Voglio denunciare un fenomeno di grandissima inciviltà. Nel sottopassag gio di via Antonio de Ferraris a Casoria tantissime persone lanciano buste di immondizia dal finestrino e nei casi estremi anche elettrodomestici. Così spesso l’immondizia si accumula e nel momento in cui viene raccolta dagli addetti al servizio dopo poche ore la situazione è punto e a capo.”- è ciò che racconta un cittadino che si è rivolto al Consigliere Regionale Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

“Abbiamo segnalato la questione alle Autorità chiedendo di valutare la pos sibilità di installare delle video-trappole in modo da incastrare e punire gli incivili che si divertono a trasformare il sottopasso in una discarica.”- di chiara Borrelli-

“Per poter finalmente porre fine a questo degradante fenomeno occorre cre are dei veri deterrenti e quindi bisogna inasprire le pene previste per chi sversa rifiuti illecitamente e trasforma le strade in discariche”.

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30 DOMENICA 13 NOVEMBRE 2022
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Questo numero è stato chiuso il 10 novembre 2022 Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Pietro Casilli, 26 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 08113086022 email: casoriadue@libero. it

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