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DOMENICA 24 FEBBRAIO 2019

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Settimanale di Informazione

Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero. it

ANNO XIX - N° 07 - DOMENICA 24 FEBBRAIO 2019

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Casoria e la sua (vacillante) identità


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RITA GIAQUINTO

Casoria e la sua (vacillante) identità

In tutte le epoche storiche, la realizzazione urbanistica della “piazza” all’interno di una città è sempre stata, più che un abbellimento, una necessità dettata, principalmente, da esigenze politiche. Il collegamento all’Agorà nell’antica Grecia è, ovviamente, immediato dato che, prima di essere il centro del potere religioso e commerciale, era, innanzitutto il luogo simbolo della democrazia del paese, dove vi si riuniva l’assemblea della polis per parlare di politica. Ma senza disturbare la perfezione del mondo classico, basta consultare un semplice manuale di urbanistica per capire, anche da profani, cosa s’intende per piazza: uno spazio pubblico, racchiuso all’interno di un centro abitato, più largo delle strade che vi convergono in modo che si crei uno spazio di raccolta, fungendo da parcheggio per la sosta dei veicoli o da mercato per ospitare i venditori ambulanti, solo per fare banali esempi. La piazza centrale di una cittadina, il più delle volte, coincide con il luogo in cui si affacciano gli edifici principali dell’amministrazione della città e che, soprattutto, diventa un ritrovo per la col-

lettività urbana. A Casoria, c’è uno spazio deputato a tanto? C’era. Fino a circa tre anni fa. E sebbene non rispecchiasse le regole di una piazza “da manuale” e avesse bisogno di una ristrutturazione che ne esaltasse le antiche caratteristiche, era sicuramente uno spazio migliore rispetto a quello che i lavori, realizzati nel 2016, hanno trasformato nella attuale, rinnovata ma, per molti, deludente, Piazza Cirillo. Ad ammettere questa spiacevole verità, non sono soltanto i comuni cittadini che, quotidianamente, si rendono conto di quanto i nuovi lavori ingolfino il traffico, senza apportare alcuna agevolazione nella circolazione, ma sono soprattutto i commercianti dei vari esercizi che si affacciano su Piazza Cirillo e che, oltre ai disagi di traffico, inquinamento acustico ed atmosferico, e caos, talvolta, incontrollato, vivono, giorno per giorno, uno spazio sempre più isolato, sempre meno frequentato e che è esattamente il contrario di un punto di incontro della collettività. Con conseguenze negative su introiti e guadagni. segue a pag. 5


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DOMENICA 24 FEBBRAIO 2019 SEGUE da pag. 3

Per capire meglio gli umori, il pensiero e le prospettive al riguardo, ci siamo rivolti ai proprietari della ben nota e storica edicola di Vincenzo Ramaglia e della moglie, la Signora Anna Muto che ci hanno saputo raccontare molto bene l’aria che si respira all’indomani del rinnovamento della piazza. Con il nostro desiderio di sapere, e la loro necessità di “mettere in piazza” la loro verità, siamo andati subito al nocciolo della questione e alla nostra domanda se i nuovi lavori abbiano migliorato o peggiorato la loro posizione commerciale, la risposta del proprietario è stata chiara e netta : “A questa Sua prima domanda, non posso che risponderle, mio malgrado, che questi lavori hanno notevolmente peggiorato la mia centenaria attività, cosa che credo sia accaduta a tutti gli esercizi commerciali della zona. Di cambiamenti da fare ce ne sarebbero tanti, anche in virtù del fatto che i lavori eseguiti non rispecchiano nemmeno il progetto iniziale che, per quanto fosse stato, a sua volta, obsoleto, avrebbe comunque dato alla piazza un aspetto più decoroso e piacevole alla vista. Ci terrei a precisare, che nel vecchio centro storico convergeva-

5 no due piazze, Piazza Cirillo e Piazza Trieste e Trento. Oggi sono rimasti soltanto i nomi, ma l›aspetto non è nemmeno quello di un’ unica, bella piazza”. Se Lei ne avesse la possibilità, che cambiamenti farebbe ? “L’idea sarebbe quella di un rifacimento totale, ma...è utopia. L’aspetto potrebbe per lo meno migliorare troncando in due il mega marciapiede, facendo sì che il traffico proveniente da via Cavour non debba necessariamente impantanarsi di fronte al Bar dello Sport. Stringere l’inutile marciapiede e creare qualche posto auto per la sosta momentanea, non di un’ora, tra l’altro, “senza controllo”, ma di un quarto d’ora con controllo. È stata fatta più volte richiesta di un piano traffico aggiornato e adeguato ma il risultato è stato un assoluto silenzio”. In che modo il Comune, a voi così vicino davvero dimostrarvi la sua reale e fattiva collaborazione ? “Al momento siamo commissariati e non credo che ci sia molto da sperare, ma al “nuovo” che avanza chiedo che possano essere effettuate le modifiche sopra citate, almeno in parte, e che possano tornare in piazza gli uffici comunali decentrati, facendo sì che ci sia più affluenza di pubblico.

Perlomeno, se la gente non viene per piacere, visto il degrado in cui versa la zona, sarebbe costretta a venire almeno per il disbrigo di pratiche burocratiche. Se continueremo a stare in queste condizioni non credo ci resti ancora molto per cui valga la pena lavorare dieci ore al giorno, per sette giorni su sette. La nostra è un’edicola storica come tantissime delle attività presenti in piazza, tutte ormai quasi centenarie e che, con orgoglio e tanti sacrifici, abbiamo avuto la forza e la costanza di tramandare di padre in figlio”. Difficile anche pensare a chi rivolgere questo sfogo amaro e consapevole. Amministrazioni fallimentari, continui commissariamenti e l’indifferenza del territorio, purtroppo, non aiutano nessuno, meno che mai i negozi come l’Edicola Ramaglia e tutti quelli che, storicamente, fanno parte di Casoria che andrebbero tutelati nella loro attività, non ostacolati. E non per questioni meramente economiche, ma perché essi rappresentano qualcosa che il progetto urbanistico più all’avanguardia non dovrebbe mai modificare nel piano regolatore di una città : la sua storia e la sua identità che, in questo momento, a Casoria vacillano più che mai.


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ANTONIO BOTTA

Rogo spaventoso in via Indipendenza, la “Cantariello” invasa dai rifiuti, l’obbrobrio di piazza Cirillo…

POVERA TERRA CASORIANA!

Povera terra casoriana! Continua il nostro territorio ad essere attanagliato da problemi che incidono fortemente sulla qualità della vita dei residenti. Dopo la crisi politica, determinata da un atto di sfiducia all’Amministrazione a guida Fuccio, che tante speranze aveva destato nella Cittadinanza, continuano i disagi degli abitanti alle prese con strade accidentate (a cui periodicamente si cerca invano di porre rimedio con rattoppi d’asfalto), con l’obbrobrio di piazza Cirillo, con un alto tasso di inquinamento dell’aria, che provoca immancabilmente crisi d’asma e allergie, soprattutto nei bambini, e generalmente con una sensazione d’ abbandono e di crescente disagio avvertita, in particolar modo, nelle periferie cittadine. Ultimo evento a Casoria, che ha suscitato enorme spavento, è stato il maxi incendio scoppiato il 14 Febbraio scorso in via Indipendenza, dove hanno preso fuoco capannone, uffici e macchinari della “Cerbone Service”, ditta specializzata nei profilati di alluminio e accessori per finestre. Subito sono accorsi quattro squadre di vigili del fuoco che sono riusciti a domare dopo due ore le fiamme, dalle quali si era sprigionata una enorme nube di fumo nero e puzzolente. Le indagini in corso dovranno accertare se lo spaventoso rogo sia di natura dolosa o meno; tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti. Intanto, un comunicato dell’ARPAC ha reso noto che “l’evento ha avuto effetti su un’area vasta con dispersione degli inquinanti fino a Nisida e al Golfo di Napoli. La diffusione su ampia scala ha favorito la diminuzione delle concentrazioni di inquinanti nelle aree distanti dal sito dell’incendio con concentrazioni orarie misurate al di sotto dei limiti della legge in tutte le stazioni della rete fissa di monitoraggio della qualità dell’aria.” “La stazione di misura di Casoria” ha assicurato l’Agenzia Regionale Protezione Ambientale della Campania “ e il laboratorio mobile nei giorni 14 e 15 Febbraio fino alle ore 10,00 non hanno misurato valori superiori alle soglie normative applicabili per quanto riguarda le concentrazioni

di NO2, CO, polveri sottili e benzene”. Non appena saremo a conoscenza dei risultati delle misure di diossine determinate in laboratorio a partire dai campionamenti ad alto volume iniziati il 14 Febbraio, sarà cura di questo Settimanale e/o del sito web casoriadue.it fornire alla popolazione i dati emersi. Nell’attesa riportiamo la dura presa di posizione nei confronti del Governo nazionale in carica della piattaforma Stop Biocidio, che ha organizzato per il prossimo 3 marzo a Napoli un’assemblea nazionale. In un comunicato ha sottolineato quanto segue: «Questa volta al Ministro dell’interno toccherà infilare la giacca annerita dal fumo, quella dei cittadini accorsi sotto l’ennesimo incendio in Terra dei Fuochi? Non lo farà. Lui e il suo partito (la Lega ndr.), ai poveracci che muoiono a causa delle mille forme della devastazione ambientale, fanno la guerra: impongono il silenzio al nord, vomitano accuse contro il sud. Hanno liquidato la camorra definendola semplicemente un gruppo di “balordi”. Ci hanno detto che noi meridionali dobbiamo “lavorare forte”». Poi l’aggiunta: «Intanto, ancora fiamme alte e immense colonne di fumo nero tra Afragola e Casoria mentre brucia un capan-

none di materiale plastico e alluminio. Basta con i protocolli, basta con le passerelle elettorali, basta con le rassicurazioni: l’unica forza che siete in grado di dispiegare è quella delle chiacchiere». E’ una terra martoriata, la nostra! Talvolta, nell’indifferenza di tanti, non manca chi pensa e afferma che si fa allarmismo, che i soliti giornalisti esagerano, che si rappresenta una realtà non corrispondente al vero. E’ così? Stiamo ai fatti, non alle congetture: la Presidente del circolo Legambiente di Afragola, Giusiana Russo, il 9 Gennaio scorso, ha denunciato la presenza di “rifiuti speciali e di ogni genere” in località Cantariello, al confine tra i Comuni di Afragola e Casoria, “a ridosso di campi coltivati”. Cosa è accaduto otto giorni dopo, il 17 Gennaio, festa di S. Antonio abate? Quei rifiuti speciali, composti da amianto, pneumatici, barattoli di vernici, materassi sono stati bruciati. Chi percorre la strada della Cantariello può ben rendersi conto che è costeggiata da mucchi enormi di “monnezza “, tra cui non mancano elettrodomestici di ogni genere distrutti dai rom, accampati nei pressi, per ricavarne rame e altri metalli da vendere. Ecco la testimonianza del giornalista Antonio Maria Mira, inviato del quotidiano di ispirazione cattolica “Avvenire”: “Lungo la strada, nelle piazzole e perfino davanti al alcune aziende ci sono centinaia di wite bags, enormi sacchi bianchi, Contengono rifiuti raccolti, caratterizzati e insaccati da Campania ambiente, società partecipata della Regione Campania. Dovevano essere smaltiti dal Comune, attraverso la società Casoria Ambiente. Ma sono lì da più di un anno. Qualcuno ha anche scritto a pennarello quel che contengono: plastica, amianto. Ottimo combustibile.” Nella zona della Cantariello avrebbe dovuto essere collocato un sistema di videosorveglianza finanziato dalla Regione, ma finora NULLA è stato realizzato. Qualche anno fa, la situazione sembrava migliorata, ma attualmente, anche sulla base di denunce sporte, si registra un aumento considerevole di rifiuti. Insomma, un passo avanti e due indietro!


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MARICA DE MARTINO Nella giornata del 14 febbraio verso le 7 del mattino a Casoria, in Via Indipendenza, è divampato un incendio distruggendo la ditta della famiglia “Cerbone”. La nube si è propagata su ampia scala ed era visibile fino a Nisida e il Golfo di Napoli. Il tutto è durato 3 ore. Al momento dell’accaduto è stata chiusa la scuola Maglione-Moscati in via Martiri d’Otranto per tutelare la salvaguardia degli allievi ed è stato consigliato ai residenti di non scendere in strada e tenere le finestre chiuse. La ditta Cerbone è una fabbrica che è un punto vendita di tutto il materiale connesso all’alluminio. Ad essere colpito è stato un capannone di 6.000 m², il quale è andato distrutto. L’incendio è divampato in poco tempo sprigionando una nube nera e sostanze nocive per la salute pubblica. Sul posto sono accorsi forze dell’ordine, vigili del fuoco e l’ARPAC per constatare l’accaduto. L’ARPAC (agenzia regionale per la

Via Indipendenza a Casoria avvolta nel fumo

protezione ambientale Campania), una volta arrivata sul posto, ha posizionato delle centraline per constatare il livello di diossina e per misurare la qualità dell’aria e tutt’ora tiene monitorata l’area, ma i parametri stanno rientrando nella norma nonostante le sostanze siano minime. Per quanto riguarda nel momento dell’accaduto non è stato rilevato alcun valore al di sopra del necessario per poter agire in maniera approfondita, per quanto riguarda le norme di dispersione di benzene, monossido di carbonio e diossido di azoto. Nella fabbrica lavorano 70 dipendenti. Poco prima del fatto aveva finito il turno una ditta di pulizie; ma al momento dell’accaduto non c’era nessuno. Al momento non è stato accertato se l’incendio è di tipo doloso, ma presumibilmente è attribuito ad un corto circuito nel quadro elettrico dello stabilimento. La fabbrica, al momento, è stata posta sotto sequestro dalle forze dell’ordine per approfondire le indagini.

VITTORIA CASO È una formula chimica? Un codice segreto? No! È la targa dell’auto di Giancarlo Siani, la Mehari verde che il giovane giornalista sta parcheggiando quando i killer lo colpiscono brutalmente. Il 23 settembre 1985, in una sera come tante, Giancarlo Siani, un giovane di 26 anni, torna da una delle sue inchieste alla ricerca della verità. Per lui, aspirante giornalista, la verità è più importante del quieto vivere ipocrita e perbenista. L’inchiesta va avanti e Giancarlo è soddisfatto del lavoro fatto, ha raccolto tanto materiale da costituire un vero e proprio dossier. Intorno alle 21, accade l’irreparabile: risuonano i colpi nel quartiere Vomero e Giancarlo resta lì, accasciato come un pupazzo rotto, inerme e inerte con negli occhi tutta la voglia di vivere, tutti i sogni che a quell’età colorano la vita. Chissà quale è stato il suo ultimo pensiero. Chissà quali immagini sono balenate nei suoi occhi di promettente giornalista, di ragazzo perbene e serio, quando ha compreso che è finita. Un dolore immenso per i suoi familiari, per gli amici; un brutto colpo per Il Mattino, per i giornalisti, per il giornalismo. Quell’auto, la Mehari verde, alla quale Giancarlo tanto teneva, è stata la muta testimone di un’azione delittuosa, della viltà umana, dell’infamia di cui può macchiarsi l’essere umano.

A partire dal 2013 la Mehari verde è ritornata come l’araba fenice, risorta dalle sue stessi ceneri, grazie a Paolo Miggiano. Quell’auto è diventata il simbolo della legalità: duplice simbolo, da una parte della legalità calpestata con la violenza che la camorra ben conosce ed esercita contro chi consapevolmente o inconsapevolmente ne colpisce gli interessi; dall’altra del bisogno di legalità che promana dagli onesti che vivono nella nostra terra e sono tanti, dai familiari delle tante, troppe vittime innocenti della camorra che ha continuato a uccidere, a colpire nel mucchio senza badare agli innocenti che si trovavano sulla traiettoria del proiettile o che erano lì per caso nel momento della strage. Il percorso della Mehari verde è descritto da Paolo Miggiano nel libro “Na K 14314 – Le strade della Mehari di Giancarlo Siani”, edito da Polidoro. A nome di Clarae Musae, da me rappresentata, dell’Associazione “La rabbia e l’amore” di Francesco Gemito invito tutti il 26 febbraio, ore 18, presso il Salotto Letterario D’Anna di Sergio D’Anna, a Casavatore. Sarà con noi Paolo Miggiano e si parlerà del bisogno di legalità e della speranza di una riscossa delle coscienze. Assieme a noi, Massimiliano Musto e Nando Troise ci aiuteranno a comprendere meglio il ruolo dell’odierno giornalismo alla luce della libertà di stampa.


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VITTORIA CASO

DONNE E UOMINI ILLUSTRI. Finalmente il volume! Nella storica cornice della Chiesa madre del cimitero consortile, il 16 febbraio è stato presentato il volume “DONNE E UOMINI ILLUSTRI sepolti nel cimitero consortile di Arzano, Casavatore, Casoria”, alla presenza di un folto pubblico, tra cui moltissimi cittadini, i familiari degli “illustri” e rappresentanti delle forze dell’ordine e delle amministrazioni locali. “Tutelare e valorizzare la storia e l’identità di una comunità che fonda le sue radici in antichissimi secoli è stato uno degli obiettivi strategici di questo viaggio nei ricordi, - ha affermato il Direttore, dott. Francesco Leo nella prolusione – attraverso una serie di preziose testimonianze circa le innumerevoli personalità che contribuirono a dare lustro ai nostri territori, creando spirito ed orgoglio di appartenenza”. Hanno fatto seguito gli interventi dei componenti della commissione di studio e ricerca, che, ricordiamo, fu istituita con delibera del 31 luglio 2015 dal consiglio consortile precedente all’attuale, introdotti dal prof. Simone Paride Russo, sobrio ed elegante moderatore e componente egli stesso della commissione: prof. Francesco Iorio, presidente della commissione; prof. Ludovico Silvestri, dott.ssa Mariolina Lettieri, dott. Pietro Antonio Iavarone, i quali si sono occupati degli illustri nati a Casoria; prof. Giustino Aruta e prof. Simone Russo che si sono occupati dei nati ad Arzano; prof.ssa Vittoria Caso, che ha curato Casavatore. Della Commissione ha fatto parte anche il giornalista Giuseppe Bianco. Nella sua redazione definitiva il volume illustra per Casoria le biografie di: Corradino Cortese, Nino Cortese, Ing. Francesco Orefice – curate dal dott. Iavarone; Raffaele D’Iglio, Orlando D’Uva, Mons. Biagio Iorio, curati dal prof. Iorio; prof. Claudio Ferone, dott. Vincenzo Ferrara, ing. Domenico Salierno, curati dalla dott.ssa Lettie-

ri; i Rocco con particolare attenzione ai giuristi Giuseppe e Nicola Rocco, curati dal prof. Silvestri. Per Arzano, il prof. Russo ha curato: Raffaele Cimino e Ciro Diligenza; il prof. Aruta: prof. Benito Saviano e dott. Vincenzo Tiberio. Per Casavatore: la prof.ssa Caso ha curato Sottotenente Giovanni Esposito e i coniugi Tommaso Iavarone e Maria Delle Cave, unica donna presente nel testo. Ciascun ricercatore ha precisato nel proprio intervento come, dopo aver fissato all’unanimità criteri e metodi relativi a conduzione della ricerca, campo d’indagine e concetto di “illustre”, si è messo al lavoro, utilizzando in primis registri e archivi del cimitero e poi la memoria familiare e popolare corroborata e confermata da dati oggettivi documentati. Tutti hanno accennato brevemente a quanto realizzato dagli illustri e a quel quid che li ha distinti dalla massa, rendendone l’operato straordinario, unico, esemplare. Sicuramente questo volume non è esaustivo, come ha evidenziato il Direttore - ma è un primo passo per la riappropriazione e la scoperta di una etica identitaria. Ai personaggi illustri, non sepolti nel cimitero consortile o non nati nei tre comuni, a beati e santi, di cui si è giustamente parlato in altre sedi ed al cui operato si è dedicato ampio spazio, è stato certamente opportuno aggiungere i fondatori delle comunità territoriali, capostipiti di famiglie locali, sottraendoli all’oblio, per quanto possibile, mettendone in luce la grandezza e la forza interiore, storicizzandone il vissuto e l’operato, i valori morali e la nobiltà d’animo di cui sono portatori; valori che oggi più che mai devono ispirare vecchie e nuove generazioni per una riqualificazione delle nostre periferie. Il fine è evidente: contribuire alla costruzione di un’identità consapevole, a maturare scelte responsabili e a favorire la formazione della coscienza critica. E non finisce qui, le ricerche proseguiranno, altri passi seguiranno al primo…


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ILARIA RICCARDI

FRIDAYS FOR FUTURE

È finalmente arrivata anche a Napoli la manifestazione contro il cambiamento climatico proposta da Greta Thunberg. Greta Thunberg è una giovane ragazza di 16 anni, ma soprattutto è un’attivista svedese, che col suo carisma e le sue parole forti, ha trascinato diversi paesi a mobilitarsi per la salvaguardia del nostro pianeta. Tutto ciò ha inizio il 20 Agosto 2018, quando in vista delle elezioni generali e successivamente ad una serie di ondate di calore che hanno procurato molteplici incendi, Greta decide di saltare la scuola per piazzarsi dinanzi il Parlamento al fine d’ indurre il governo svedese a ridurre le emissioni di CO2, come previsto dall’accordo di Parigi (un accordo che tenta d’impegnare i paesi a fissare un obiettivo di riduzione delle emissioni e che non diverrà vincolante fin quando 55 paesi che producono oltre il 55% dei gas serra non aderiranno). L’opera della ragazza è divenuta virale e, anche dopo le elezioni ha deciso di continuare la manifestazione ogni venerdì (da qui lo slogan Fridays for future ), incuriosendo ulteriormente la popolazione mondiale e riscuotendo un successo tale da riuscire a partecipare alla COP24 il 4 e 14 dicembre 2018 (Conferenza sul clima), durante la quale ha fortemente affermato, riferendosi ai leader politici:

“ Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino. […]Ma non mi importa risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e di un pianeta vivibile. La civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a una piccola cerchia di persone di continuare a fare profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. Molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso”. E solo qualche settimana dopo ha parlato al World Economic Forum a Davos , dopo un viaggio di circa 32 ore in treno , spiegando: “Non voglio dire una cosa e poi farne un’altra[…] Penso sia folle che le persone riunite qui per parlare del clima, arrivino su jet privati”. È in questa stessa occasione che espone il suo discorso: semplice, non innovativo, ma d’incredibile impatto. “Occorre agire immediatamente per il clima, come se la vostra casa fosse in fiamme[…]Voglio che andiate nel panico per sentire la paura che provo io ogni giorno. È il momento di essere chiari: risolvere la crisi climatica è la sfida più grande e complessa che l’umanità abbia mai affrontato”. E così, proprio in virtù dello spirito d’i-

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niziativa della ragazza, che l’Italia, insieme ad altri Paesi, si sta mobilitando, e a Napoli qualche giorno fa, venerdì 15 alle ore 17:00 precisamente in Via Toledo, si è tenuta la prima manifestazione della città. Le persone accorse non sono state molte ma tutte hanno lavorato sodo per distribuire volantini ed informare i passanti dell’iniziativa, sino a quando non si sono spostati fuori Palazzo Giusso per organizzare e coordinare le azioni per lo sciopero globale del 15 Marzo. La giornata si è poi conclusa col discorso di un uomo, che ha ripreso alla napoletana le parole di Greta : “Avete abbattuto l’ultimo albero, avete pescato l’ultimo pesce, ora mangerete il vostro denaro[…] Dobbiamo fare pressione sulla politica per far capire loro che di denaro non si campa e non si mangia”.


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TERESA D’ANGELO

Miraggio da soldout al Palapartenope

Grande successo al Teatro Palapartenope, con un grandissimo concerto live, mai organizzato nel giorno di San Valentino, ma Rosario Miraggio con tanta caparbietà, con tanta forza, con tanta grinta e passione ha saputo regalare al suo grande pubblico, ai suoi tanti fan “Feeling San Valentino”, un boom di emozioni, una ventata di ritmo con i suoi successi musicali vecchi, nuovi ed inediti. Una grande organizzazione alle sue spalle, Studio Uno Marketing di Raffaele Veneruso, l’inconfondibile Kekko D’Alessio, un grande team di musicisti ma soprattutto la grande Associazione di cui è testimonial dal 2014, “La forza delle donne” presieduta dalla speciale Elisa Russo, nella quale s’impegnano da anni con battaglie sociali per le donne che subiscono violenza da uomini prepotenti senza valori morali.Tanti ospiti hanno partecipato all’evento dedicato all’amore, performance stupende con canzoni che fatto cantare tutto il Palapartenope, Rosario ha duettato con Gianluca Capozzi, Valentina Stella, Ivan Granatino, Franco Ricciardi, Mr Hyde ed i Sud 58. Voci spettacolari che hanno incantato le scene. Un grande Miraggio che non si smente mai, ma col suo stile sa sorprendere in ogni concerto. Grazie per la splendida intervista, dove hai affermato che l’amore è tutto, il motore di ogni nostra azione. BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

Allergie alimentari: scoperti i batteri che le favoriscono

In Europa si contano circa 17 milioni di persone con allergia alimentare con una maggiore incidenza nei bambini rispetto agli adulti. Tre milioni sono italiani, una cifra quasi raddoppiata nel giro dell’ultimo decennio. Nello stesso periodo di tempo il numero di bambini che hanno richiesto un accesso in Pronto Soccorso per reazioni allergiche gravi indotte da alimenti è aumentato del 500%. Una svolta però potrebbe arrivare da uno studio finanziato dal Ministero della Salute italiano e dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases USA, che vede protagonista l’Università degli Studi di Napoli Federico II. I risultati dello studio hanno infatti portato alla scoperta delle specie batteriche che favoriscono la comparsa delle allergie

alimentari e di quelle che invece proteggono i bambini dall’insorgenza. La ricerca, pubblicata su Nature Medicine, spiega Roberto Berni Canani, responsabile del Programma di Allergologia Pediatrica del Dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali dell’Ateneo federiciano, aprirà la strada a cure innovative, su cui già sono in corso studi nella stessa università. I ricercatori – il team di Berni Canani e quello di Cathryn Nagler, dell’Università di Chicago – hanno identificato differenze significative nella composizione del microbiota intestinale (i milioni di batteri che colonizzano il nostro intestino) in bambini con allergia alimentare. Grazie a trapianto del microbiota su animali, sono state individuate le specie batteriche in grado di favorire

la comparsa di allergia alimentare o di proteggere il bambino dall’insorgenza di questa. “I risultati dello studio permettono di stabilire una relazione causale tra microbiota intestinale e allergia alimentare”, afferma Nagler. Per Bernin Canani “i risultati forniscono la prova definitiva sul ruolo fondamentale svolto dal microbiota intestinale nel determinare l’insorgenza dell’allergia alimentare. Questi dati stanno aprendo la strada ad interventi innovativi per la prevenzione e il trattamento delle allergie alimentari che sono in fase di sviluppo presso il nostro Ateneo”.


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Grande successo per il Dream Massage a Casa Sanremo 2019 È calato il sipario anche per la 69^ edizione del festival di Sanremo. Il Dream Massage ha incantato ancora una volta gli avventori di Casa Sanremo. Stefano Serra, direttore dell’area per il quinto anno consecutivo, ha concentrato in questo spazio dopo mesi di lavoro il meglio del benessere nazionale e internazionale, ed ora al termine di questo lungo percorso e in seguito al gradito e caloroso riscontro avuto nella settimana sanremese è pronto per iniziare il suo conto alla rovescia per una strabiliante edizione n. 70 nel 2020, ricca di novità che lasceranno di stucco artisti e addetti ai lavori. Protagonisti di questa edizione dell’area Dream Massage per Sanremo 2019 sono stati i ragazzi che hanno animato con la loro professionalità e capacità lo spazio relax della Casa. I 14 prescelti, sono arrivati da tutta Italia, Roberto Galieti da Bolzano, Susanna Innocenti da la Maddalena, Simona Puttolu da Sassari, Raffaella Stefanovic da Roma, Fabio Scotini da Firenze, Claudia Bindi da Rimini, Luana Bottó da Trento, Niculescu Vida da Pescara,

Oreste Candela da Benevento, e i napoletani Daniela Cerino, Vittorio Sirica, Tina Palmiero e Angelica Ricci. Il master è stato realizzato sul finire del 2018 in collaborazione con Gruppo Eventi, Exit comunication, Hotel San Francesco al Monte, Casa Sanremo official. Archiviata l’esperienza Sanremese è tempo di lavorare ai prossimi eventi, si inizia domenica 3 Marzo presso l’hotel San Francesco al Monte con il corso di massaggio delle stelle, in anteprima nazionale a Napoli, presentato da uno dei più grandi astrologi Italiani Riccardo Sorrentino e la massoterapista e re-

sponsabile tecnica nazionale del Dream Massage Rosa Frezza. Molto di più di un corso, molto di più di un evento. La personalizzazione di un massaggio attraverso le caratteristiche di ogni segno zodiacale, le debolezze, i piaceri, la sensibilità, gli aromi preferiti, permette di creare un momento unico e irripetibile con le stelle e tra le stelle. È nel mio stile ringraziare tutti al termine dell’evento più importante dell’anno. In primis una delle donne amate di più nella mia vita, Daniela Serra per il suo supporto professionale e morale in tutti questi mesi, al Patron di casa Sanremo Vincenzo Russolillo che per il 5 anno consecutivo ha voluto che i sogni fossero protagonisti nella casa più ambita e prestigiosa in Italia. Alla divina Veronica Maya che con i suoi sorrisi, la sua eleganza, la sua disponibilità ha accompagnato tutti noi verso l’infinito Dream. Un grazie molto speciale ad una mamma speciale e ad una grande professionista, compagna di vita e di lavoro, una donna unica Rosa Frezza, a i miei meravigliosi allievi e al


DOMENICA 24 FEBBRAIO 2019 mitico Stefano De Michino e la sua scuola FIM, Oreste Candela, Fabio Scotini, Vittorio Sirica, Roberto Galieti, Niculescu Vidosava, Raffa Stefanovic, Simona Puttolu, Susanna Innocenti, Claudia Bindi, Noemi Greci, Tina Palmiero, Angelica Ricci, Daniela Cerino, Luana Bottó. Grazie per l’eleganza dei suoi abiti e della sua persona a Nada Beraldo, alle profumazioni magiche di Veronica Serafin, alla struttura meravigliosa Paolo Damiani, alle grafiche e alle stampe del grande Tiziano Cocca tipart, alla professionalità del Dott. Umberto De Rosa, all’azienda Givova, alla grande novità del magico cuscino, Spherison 6 d di Pierluigi Piero Micheletti e tutta la sua azienda, alla Dottoressa Romano e la sua azienda skinshen, prodotti cosmetici di elevatissima qualità, grazie alla famiglia Pagliari e alla loro meravigliosa e unica struttura Hotel San Francesco al Monte.

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DIANA KUHNE

Nauticsud: +20% presenze + 15% vendite. Crisi alle spalle

Il più 33% di crescita della nautica italiana dal 2015 ad oggi, dato reso noto a Napoli dal CNA - Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa -, trova pieno riscontro nei dati finali del Nauticsud, il salone internazionale della nautica, che si è concluso domenica a Napoli.Gli organizzatori, Mostra d’Oltremare e ANRC presieduta da Gennaro Amato, hanno confermato il successo della 46.ma edizione della fiera che registra un +20% di visitatori e persino il convincente dato del +15% di vendite effettuate durante l’esposizione. “Siamo a buon punto. Il riscontro del dato vendite, grazie agli acquisti dei privati e dei numerosi buyers giunti al Nauticsud - commenta Gennaro Amato, presidente ANRC – conforta questi quattro anni di lavoro svolto per portare il salone al successo. Ora però bisogna accellerare il processo per giunge a mare. Entro fine mese avremo una riunione dei servizi con il Comune di Napoli e la Delega mare, Autorità Portuale e Soprintendenza di Napoli, oltre gli altri enti di riferimento, per le date e l’operatività del salone sul

lungomare parteopeo ad ottobre prossimo”. La crescita del 33,1% della nautica italiana, con 3.100 imprese in Italia che danno lavoro a 155.000 persone, vede la Campania tra i protagonisti con circa 1.700 imprese della filiera che danno lavoro a 15.000 persone. Da questa fotografia la regione Campania risulta tra i protagonisti del settore, occupando il sesto posto in Italia tra le filiere regionali, secondo i dati Cna, come numero di imprese e addetti, grazie anche a un protagonismo dell’amore per il mare. segue a pag. 18


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18 La Regione si gioca il primo posto con la Liguria (che però raccoglie anche utenti da Piemonte e Lombardia) sul numero di patenti nautiche e sulle barche registrate, ma la nota dolente – come ha sottolineato Alessandro Battaglia, referente nazionale Cna nel corso del convegno a Napoli - resta quello dei posti barca, con un indice di affollamento di 1 nel rapporto tra barche registrate e posti disponibili per ogni barca, quindi c’è un solo posto dove attraccare. Il Nauticsud ha celebrato con una serata di gala, per la consegna dei premi a personaggi illustri della filiera nautica, la notte dei Nauticsud Award. Tra i premiati i pluri campioni

del mondo di pesca subacquea Massimo Scarpati e Claudio Ripa, ma anche le aziende Fiart Mare (Innovazione), Cantieri Rizzardi (Produttività) e il designer Raffeale Venturelli VRD Studio (Progettualità). Sul palco premiate anche le Forze dell’Ordine: Colonnello Stefano Bastoni (GDF), il Contrammiraglio Pietro Giuseppe Vella (Capitaneria di Porto di Napoli) e l’Ammiraglio di squadra Edoardo Serra (Marina Militare). Premi alla carriera: al velistaprogettista ravennate Giovanni Cecca-

relli ed al pluricampione del mondo di motonautica Guido Cappellini. Award anche a Gennaro Amato, consegnato dalla moglie Lina Pinto, per il successo dell’edizione 2019. Per lo sport premiati i giovani campioni italiani di vela 2018, i napoletani: Niccolò Norvera (Classe Laser 4.7), Manuel De Felice (Classe Open Bic) e il duo Gaia Falco- Roberta Rosolino (Classe 29er). I premi alla stampa sono andati: all’inviato delle riviste di settore Giuseppe Farace, per la televisione a Gianfranco Coppola e per la stampa cartacea al presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.


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DANIELA LOMBARDI

IMPRESSIONI DALL’ISOLA DEI FAMOSI: DEMETRA HAMPTON

Salve a tutti! Demetra Hampton è rientrata da poco dall’Isola dei Famosi, anche se breve è stata un’esperienza intensa, è ben consapevole che questo format è un gioco che da una parte intrattiene il pubblico, dall’altra dà lavoro a molte persone e pertanto tutto il rispetto possibile immaginabile per questo programma. Demetra Hampton inizia la sua carriera giovanissima come atleta e con lo spirito di sportiva avrebbe potuto partecipare a questo reality. Purtroppo è stata subito colpita da un’influenza che ha dovuto curare con antibiotici e cortisone, per carità niente di grave per fortuna, ma questi medicinali l’hanno messa a terra e magari non è uscita la parte più vera e simpatica di lei, quando si sta male purtroppo per tutti è così, anche per chi fa televisione. Da brava sportiva ha stretto i denti finché ha potuto, poi ha accettato di buon grado l’esito del pubblico che l’ha voluta a casa. Fin qui niente di particolare, purtroppo leggendo sui social si è vista descrivere come una cinquantenne che deve fare i conti con la sua bella sfiorita, con le lenti a contatto che le rendono gli occhi celesti, con il volto modifica-

to dalla chirurgia estetica, questo più o meno è quello che le viene criticato. Demetra non è il tipo che reagisce, ribatte, leggendo i commenti sorride e va avanti,

mi sento di dire che oltre ad essere il suo press office sono una sua cara amica da tanto tempo e voglio replicare a quello che lei tralascia e che invece deve essere chiarito per onore della verità: Demetra Hampton non è rifatta, anzi il bisturi le fa paura, certo si cura come tutte le donne, ma niente di più, i suoi occhi sono sempre stati di un celeste straordinario, che l’abbronzatura mette maggiormente in risalto, il suo fisico è ancora più asciutto di quando aveva vent’anni, perché lo tiene in forma con una sana alimentazione e ginnastica. Il tempo passa per tutti e dobbiamo metterci l’anima in pace per lei passa molto bene, non è una miracolata, anche se madre natura l’ha certamente favorita. Se è uscita per un po’ dalla scene è perché ha voluto coltivare un grande amore che la sta rendendo felice ed appagata da oltre dieci anni, dedicarsi alla beneficienza, è piena di progetti per il futuro, insomma non è per niente una donna in declino … non rosichiamo, prendiamo esempio da lei, tutte noi con un po’ di amor proprio possiamo dare il meglio di noi in qualsiasi momento della vita. Un bell’esempio non trovate?


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Centro Riabilitazione GIFOA Via E. Toti 1 - 80026 Casoria(NA)Tel. 081.584.47.83/081.759.79.13 Mail: centrogifoa@libero.it

Il Centro GIFOA da oltre trent’anni sul territorio leader nel settore riabilitativo intento ad offrire quotidianamente un servizio all’avanguardia a favore del benessere di tutti i suoi pazienti. Di recente, abbiamo avuto la fortuna di incontrare la Dott.ssa Maccagnan e la Dott.ssa Fulvio che ci hanno illustrato gli effetti benefici ed i campi di applicazione delle Tecnologie TESLA FMS. La Stimolazione Funzionale Magnetica(FMS) è una terapia sicura indolore ed efficace nel trattamento di numerose patologie in ambito ortopedico, fisioterapico, reumatologico ed uroginecologico. Risultati sorprendenti sono stati ottenuti nel trattamento di disturbi del pavimento pelvico tra cui incontinenza, dolore pelvico cronico, disturbi post-parto, disfunzioni erettili ed incontinenza post prostatectomia. L’innovazione è che questo trattamento non è assolutamente ne invasivo ne indolore ed è eseguito comodamente in poltrona senza la necessità di spogliarsi. Il Centro GIFOA ha creduto in queste nuove tecnologie, investendo in questa innovativa strumentazione la “TESLA FMS” a quattro canali. Dal 1 marzo 2019 saremo lieti di condividere detta innovazione a favore di tutti coloro che ne avranno bisogno.


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Via G. Verdi, 25 - ARZANO (NA) Tel. 0810140898

MercoleDI’ 27 FEBBRAIO 2019 - ORE 17,30

agnia Teatrale Comp Gl

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Questi fantasmi Commedia in 3 atti di Eduardo De Filippo Regia di Umberto Saba

SABATO 30 MARZO 2019 - ORE 20,30 DOMENICA 31 MARZO 2019 - ORE 18,30 La Compagnia Teatrale “Gli Appassionati” ringrazia il regista Umberto Saba per la partecipazione straordinaria, in occasione del traguardo raggiunto

50 Anni di carriera

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PERSONAGGI ED INTERPRETI IN ORDINE DI ENTRATA

www. casoriadue. it

Raffaele (il portire) I° Facchino II° Facchino Gastone Califano (Fratello di Armida) Pasquale Lojacono Carmela (Sorella del Portiere) Alfredo Marigliano (Marito di Armida) Maria (Moglie di Pasquale) Armida (Moglie di Alfredo) Saverio Califano Maddalena (Moglie di Saverio) Silvia (Figlia di Armida) Arturo (Figlio di Armida) Professore Santanna

Umberto Saba Mario Rebecchi Pasquale Criscuolo Camillo Denis Pino Gatti Assunta Simonetti Giuseppe De Martino Maria Amato Antonietta Ferone Francesco Donnarumma Tina Polito Andrea Lia Domizio Fabrizio Frigione Non Compare Mai

Aiuto Regista: Gino Carraturo - Scenografie: SACS - Grafica: C&C Centro Stampe Direttore di Scena: Pasquale Criscuolo - Staff tecnico: G. Lauretti - G. Bucci Assistenti alla Produzione: V. Evangelista - R. Postiglione Luci e Fonica: Perrella Service - Trucco: Antonella Buonaurio - Elvira Pia Mari

Ripresa Televisiva

Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari. Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 21 FEBBRAIO 2019

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it


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