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DOMENICA 03 MARZO 2019

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Settimanale di Informazione

Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero. it

ANNO XIX - N° 08 - DOMENICA 3 MARZO 2019

NAPOLI - JUVENTUS, LA MADRE DI TUTTE LE PARTITE!

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CIRO TROISE

ALTRO CHE DISTACCO IN CLASSIFICA, LA PARTITA CONTRO LA JUVENTUS VALE MOLTO DI PIÙ

Il Napoli ha bisogno di una grande serata per riaccendere l’entusiasmo, domenica sera è l’occasione giusta Il sogno scudetto nello scorso campionato ha scatenato manifestazioni di grande entusiasmo a Napoli, delle diapositive di passione che sembrano arcaiche al confronto dei numeri del botteghino al San Paolo nelle ultime gare. Il Napoli fu trascinato verso Torino e accolto al ritorno a Capodichino da una folla incredibile, gli azzurri furono travolti da una marea che festeggiò il successo contro la Juventus, il primo allo Stadium, che non valeva lo scudetto ma soltanto il -1 che teneva il sogno più vivo che mai. Il tifoso del Napoli non ha mai avuto un legame ossessivo con la vittoria, sarebbe stato impossibile per la sua storia visti i pochissimi successi raggiunti. La sfida contro la Juventus è la quintessenza dell’anima identitaria del tifo azzurro, se non avrà la giusta cornice di pubblico bisognerà prendere atto di un ridimensionamento profondo della passione per il calcio, analizzare la questione e affrontarla senza schierarsi in fazioni o ancora peggio ergersi a giustizieri morali. Il Napoli domenica sera ha una grande occasione: spingere il piede

sull’acceleratore dell’entusiasmo, risorsa fondamentale nel calcio che sul lungo periodo può dare grandi risultati. Battere la Juventus potrebbe generare un’iniezione di forte empatia con il pubblico che avrebbe un’onda lunga per la gara di giovedì contro il Salisburgo che nel doppio confronto con gli austriaci può essere determinante. L’Europa League è un obiettivo concreto e storico allo stesso tempo ma il Napoli ha bisogno di dare una “sveglia” al campionato, passare da -13 a -10 sposterebbe poco gli equilibri della classifica ma vincere contro la Juventus è sempre un’emozione forte e tutto l’ambiente ne ha bisogno. Altro che ossessione per la vittoria, vivere e condividere emozioni è il leitmotiv storico del tifoso del Napoli. Bisogna ripartire da questo concetto per bonificare la città dalle tensioni di un clima tossico, dalle contestazioni perenni e soprattutto dal rifiuto per il San Paolo che hanno manifestato in tanti. continua a pag. 5


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SEGUE DA PAG. 3

Il Napoli per rendimento interno è solo a -2 dalla Juventus, nelle partite casalinghe ha segnato gli stessi gol dei bianconeri e ne ha subito anche uno in meno. La forza emotiva del San Paolo può aiutare gli azzurri nei momenti in cui cambia la partita come avvenne all’andata quando Mario Rui e compagni si fecero condizionare dal nervosismo nel momento in cui la Juventus alzò il livello dell’impatto fisico e dell’intensità dopo i primi venti minuti di sbandamento. Ancelotti ha mantenuto le promesse, il Napoli di febbraio è in crescita rispetto al calo post Liverpool, contro Sampdoria, Fiorentina, Zurigo, Torino e Parma si è sempre espresso su ottimi livelli riguardo al gioco, in certe gare è mancato il gol ma è un limite da inquadrare in un’ottica più generale, analizzando le caratteristiche degli

uomini dell’attacco del Napoli. Per passare dall’ordinario allo straordinario c’è bisogno di qualcosa in più, l’Europa League è la strada maestra ma tornare a vincere al

San Paolo contro la Juventus in campionato dopo tre anni e mezzo sarebbe un atto di forza, Ancelotti lo sa e lavorerà per togliersi questo grande sfizio.

LUIGI ESPOSITO

ADDIO AD ASSUNTA RONZULLO: PRESIDENTE DEL COMITATO GIOTTO

Si spegne prematuramente Assunta Ronzullo (nella foto), all’età di 51 anni. La donna, conosciutà in città per la presidenza pluriennale del Comitato civico Giotto, se nè andata Venerdì 15 Febbraio, lasciando il marito Salvatore e tanti, troppi amici. Dignità e Allegria. Spontaneità e semplicità. Questi sono i tratti della donna, che si lascia alle spalle, una storia tutt’altro che facile. Una vita fatta di difficoltà economiche e non. La difficoltà di arrivare a fine mese, e soprattutto quella di non riuscire a coronare il sogno di diventare mamma. La presidente aveva la lacrima facile, soprattutto quando parlava dei suoi bambini persi a pochi giorni di vita. Nonostante tutto, la donna ha lasciato il suo messaggio di vita, fatto di allegria , di condivisione , di amore per i giovani, e di tanta dignità. Più volte si è interfacciata al mondo della politica locale. Lei stessa si

diceva orgogliosa, di non aver mai venduto la sua dignità. «Quando arrivava lei in municipio - spiegano gli amici - era un macello, per le varie giunte che si sono alternate in città negli ultimi 10 anni». «Si batteva - dicono di lei - per passione, per amore della sua terra, e per amore dei giovani». Indimenticabili gli incontri del suo comitato, con i vari Sindaci. Indimenticabile la protesta fatto al tempo dell’emergenza rifiuti. Nella circostanza scese in strada con i colleghi di comitato, a bloccare la strada, ottenendo di fatto lo sgombero dei rifiuti urbani dal quartiere. Indimenticabile l’incontro del 2015 “Semi di pace, come rinascere dalla violenza” con Antonella Leardi, la mamma del tifoso Ciro Esposito. Indimenticabile il suo modo di voler bene, che resterà sempre impresso nel cuore di chi le ha voluto bene.

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RITA GIAQUINTO

PAOLO MIGGIANO : IL VIAGGIO NELLA LEGALITÀ SULLA MEHARI DI GIANCARLO SIANI

Martedì 26 febbraio si è tenuto nel Salotto letterario D’Anna l’ultimo incontro del mese di febbraio della rassegna culturale “AppuntaMenti col libro” tenuta dall’Associazione culturale Clarae Muse, della Prof.ssa Vittoria Caso, durante il quale è stato presentato il libro “NA K14314 Le strade della Mehari di Giancarlo Siani” dello scrittore Paolo Miggiano. Ad aprire l’incontro è stato il Dr. Sergio D’Anna, complimentandosi con l’autore del libro, soprattutto per il carattere “investigativo” del testo presentato e poi soffermandosi sull’assurda contraddizione di un’auto, la Mehari, appunto, la due cavalli della Citroën che negli anni ’80 era simbolo di vitalità e di giovinezza, ed un giovane uomo che, proprio in quell’auto, troverà la morte. Con amarezza, Il Dr. D’Anna pensa a politici, rappresentanti delle istituzioni e a coloro i quali hanno tentato, simbolicamente, negli anni di salire su quell’autovettura, e che ci sono anche saliti, ma con il piede sbagliato, o comunque senza mai mettere sul volante di quell’auto, la mano del cuore e della coscienza. La consapevolezza di aver lasciato morire da SOLO un giovane, capace e coraggioso giornalista come Giancarlo Siani, è l’amara conclusione con cui si chiude il suo saluto di benvenuto. Quando la parola passa alla Prof.ssa Vittoria Caso , le riflessioni si concentrano non solo sul testo e sull’autore, ma sul fine ultimo che ha spinto la rassegna a presentare il libro di Miggiano : il bisogno estremo di legalità, la necessità di intraprendere percorsi che educhino al senso di giustizia. Il “libro” diventa così presidio, un baluardo del diritto che non può non passare per la cultura, indiscutibile fonte di arricchimento intellettivo e spirituale. A tal proposito, la Prof.ssa Caso ringrazia il poeta Francesco Gemito, presente in platea, al quale gli riconosce il grande merito di averle suggerito la presentazione del libro di Miggiano. Un libro che la Caso vede come uno scrigno, in cui il lettore potrà trovare documenti, racconti, cronache che ci consentono di avvicinarci, in punta di piedi, ma con lo strumento della verità, alla vita di Giancarlo Siani. Ed è un’opportunità, per tutti, di salire sulla sua Mehari ed intraprendere, con

coraggio, la strada della legalità soprattutto nel nostro territorio tartassato dalla criminalità e, troppo spesso, abbandonato dalle istituzioni. Il Direttore Nando Troise, presente nel parterre, ha ovviamente ripreso la “solitudine” in cui i giornalisti coraggiosi vengono lasciati, ricordando i tanti che hanno pagato questo coraggio con la propria vita : Ilaria Alpi, Pippo Fava, Mario Francese, Peppino Impastato…solo per fare qualche nome. Quella del giornalista – continua il Dr. Troise – è un lavoro che gode di sempre meno rispetto, non solo per la supponenza che ci circonda, ma anche perché tanti dei giornalisti iscritti all’ordine, non solo non sono “Giancarlo Siani”, ma, sono persone che mortificano questo lavoro vendendosi in cambio di favori e favoreggiamenti istituzionali e politici. I coraggiosi come Siani non rappresentano che una piccola fetta e che, con gran fatica, cerca di dare lustro alla categoria. Anche le riflessioni del Dr. Massimiliano Musto, Consigliere dell’ordine dei Giornalisti in Campania, si sono concentrate sul difficile ruolo del giornalista in un momento storico in cui l’informazione sta subendo stravolgimenti radicali, vivendo un momento complesso e non sempre felice. Ma anche in questi momenti è la verità che deve guidare chi fa questo lavoro, e la breve ma intensa attività di Giancarlo Siani dovrebbe, per tutti, diventare un esempio da seguire. Infine, il poeta Dr. Daniele Capuozzo, sempre presente alle rassegne culturali, ha introdotto lo scrittore, Paolo Miggiano, un ex poliziotto, specializzato in criminologia, vincitore di molti premi e che ha scelto di dedicare la sua scrittura alle vittime della criminalità e delle istituzioni, della solitudine e dell’indifferenza, come è stata appunto la vita di Giancarlo Siani. Che rappresenta soltanto l’ultima delle tante vittime di cui Miggiano ha raccontato : Annalisa Durante, Dario Scherillo, uomini, donne

, bambini, “materiale umano” intriso di dolore, di disperazione e di punti interrogativi che il suo lavoro gli ha consentito di conoscere e che lui ha deciso di non lasciare nei suoi taccuini. E che ha raccontato, nel caso di Siani, nel momento in cui pensava di conoscere la vita e l’attività del giovane giornalista, ma è stato lo stesso momento in cui ha capito di non sapere nulla. E, sedutosi nella Mehari, le cui chiavi gli furono consegnate dal fratello di Giancarlo, Paolo Siani, dopo il dissequestro dell’auto, si è interrogato, si è fatto domande, a cui, ancora oggi non ha trovato risposte definitive: dov’è il dossier di cui Giancarlo parlava nella lettera alla fidanzata qualche giorno prima di morire? Come mai dopo il dissequestro dell’auto, fuoriuscì dal cruscotto la sua agendina? Per quanto, da ex-poliziotto, Miggiano rispetti il lavoro delle forze dell’ordine e delle istituzioni, è lecito pensare - come lui stesso si è chiesto - che le indagini sulla morte di Giancarlo Siani non siano cominciate, da subito, nel verso giusto? La “verità” propinata dai media, dava a Miggiano nomi, mandanti, colpevoli, sentenze e condanne. Perché parlare ancora di Giancarlo Siani? Perché la verità, virtù di rara bellezza, non cammina che travestita di bugie e di menzogne. Ed è proprio ai giovani studenti dell’I.S. A.Torrente e dell’I.C. Romeo che hanno letto con la giusta tensione, i tanti “NON SOPPORTO” che lo scrittore enumera nel libro e che lo hanno spinto a scrivere, che Miggiano si rivolge chiedendogli di non accontentarsi mai, invitandoli ad andare sempre a verificare le fonti di ciò che gli viene detto e di documentarsi. Conoscere, sapere, interrogarsi, con fiducia e coraggio. Come ad ogni appuntamento, al Maestro Carmine Mondola è stata affidata la chiusura della rassegna con le sue vibrazioni grafiche, regalando allo scrittore ed ai presenti divertenti vignette illustrative che, come da consuetudine, “fotografano” i momenti più salienti di un incontro intenso, emozionante, ricco di spunti di riflessione e che ha dato a tutti l’opportunità di conoscere uno scrittore, Paolo Miggiano, che speriamo, non venga mai lasciato solo in quello che lui definisce “il suo viaggio controvento”.


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8 ANTONIO BOTTA

PAPA FRANCESCO A NAPOLI IL PROSSIMO 21 GIUGNO Il Santo Padre a Napoli il 21 giugno p. v. per partecipare al Convegno organizzato dalla Sezione san Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Gesuiti di Posillipo - Napoli) intitolato: “ La teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”, che si terrà il 20 e 21 giugno 2019 nei locali rinnovati del complesso dei gesuiti in via Petrarca 115. Nel comunicato dei Gesuiti si legge fra l’altro: nel corso del convegno, alla presenza del Gran Cancelliere Card. Crescenzio Sepe, del Preside della Facoltà, Mons. Gaetano Castello, e con l’intervento

di docenti della Sezione san Luigi della Pftim e di docenti di Università italiane ed estere che collaborano all’elaborazione di una teologia contestuale, saranno prima analizzate la complessità e le contraddizioni che caratterizzano il contesto del Mediterraneo (20 giugno2019) e saranno poi suggerite piste per la soluzione di queste tensioni (21 giugno 2019). Durante il convegno, che si concluderà con una relazione del Santo Padre intitolata “La teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”, sarà presentato il documento sulla “Fratellanza Umana” firmato ad Abu

Dhabi il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e dal Grande Imam di al – Azhar Ahmed al – Tayeb. Questi i temi trattati il 21 giugno nella seduta pubblica dell’incontro che si svolgerà sul piazzale antistante la Facoltà: “L’arte come luogo di incontro e di dialogo tra le culture del Mediterraneo”; “Il dialogo con le altre religioni”; “Il discernimento come metodo di risoluzione delle tensioni antitetiche”; “Testimonianze e proposte;

infine conclusione del Papa con la relazione “La teologia dopo Veritatis Gaudium nel contesto del Mediterraneo”. Dopo il pranzo, il Santo Padre lascerà la Facoltà Teologica per decollare, alle ore 15,00, in elicottero da Napoli per atterrare, alle 16,00, nell’eliporto del Vaticano. Felicissimo ed entusiasta della partecipazione del Pontefice al Convegno il Cardinale Crescenzio Sepe, che ha commentato con queste parole la prossima venuta a


DOMENICA 03 MARZO 2019 Napoli del Vicario di Cristo: “Papa Francesco ha sempre manifestato amore vero per la nostra Città e il fatto che Napoli è sempre stata una città accogliente ha influito sulla sua decisione di ritornare. Non possiamo non esprimere tutta la nostra gratitudine e la nostra gioia per una scelta insolita ma che sottolinea ancora una volta la predilezione del Papa per ciò che è periferico. In più, attraverso il Convegno organizzato dalla sezione san Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, la nostra città si candida ad essere ancora una volta crocevia di cultura, sviluppo e dialogo nel quadro dei rapporti tra L’Europa e il Mediterraneo. Sappiamo quanto il Santo Padre predichi ogni giorno l’accoglienza, nel dovuto rispetto delle leggi e delle norme. Il Convegno vuole soffermarsi sul concetto di accoglienza affinché possa ulteriormente essere chiarito e approfon-

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dito, diventando parte di una cultura non solo umana, ma anche teologica e spirituale, che è fondamentale per noi”. E’ ancora molto vivo in me il ricordo del giorno in cui il Santo Padre giunse a Napoli il 21 Marzo del 2013: mi trovavo, in qualità di redattore del settimanale Nuova Stagione, fuori la Cattedrale nei pressi del sagrato. Dopo l’incontro con il clero napoletano, uscì per recarsi nella chiesa del Gesù Nuovo, dov’ era atteso dalle persone malate. Ero a pochi passi da Lui quando salì sulla papamobile. Su quell’esperienza scrissi un articolo, di cui riporto il pezzo finale: “ Dopo la mezza liquefazione del sangue di S. Gennaro, esce sul sagrato e, di nuovo, insistente e implorante la folla lo chiama: “Francesco Francesco”. E’ a pochi metri da me quando sale sulla papamobile; nota dei disabili che mi sono vicini , li osserva, poi si piega verso l’autista per parlargli, indicando con lo sguardo

quei figli prediletti di Dio. Allora, la papamobile non parte e , così, le mamme conducono i figli presso il veicolo, Egli li attende con un largo sorriso e li saluta; anch’ io, con altre persone, mi avvicino seguendo le carrozzelle, spero che rivolga lo sguardo anche verso di me, sto a pochissimi metri da Lui, ma il Santo Padre è tutto intento a porgere la mano ai ragazzi diversamente abili: giusto così, qualcuno di loro piange dall’emozione, qualche altro si dispera per aver solo sfiorato la sua mano. Interviene il personale della sicurezza, allontana tutti e la papamobile parte verso il Gesù nuovo, dove Lo attendono tanti altri infermi che hanno bisogno, tramite la Sua presenza, di avvertire il calore dell’amore dello Spirito, di percepire la misericordia del Padre e la solidarietà del Figlio, sceso sulla terra per condividere le difficoltà e le miserie degli uomini, per dare un senso al dolore. E’ per questo che il

ABBIGLIAMENTO UOMO

Vicario di Cristo va ad accogliere “le pietre scartate dai costruttori”, per donare, in particolar modo a loro, aneliti di una vita nuova, pervasa di infinito e di eternità. Vai, Francesco, corri verso di loro per rendere meno gravoso il loro “giogo”, per infondere coraggio, per aiutarli a vincere la desolazione del cuore, per dire loro, come sempre hai rimarcato nelle tue catechesi, che davanti agli occhi di Dio sono grandi, che il Signore della Storia ha accettato la più ignobile delle morti per essere solidale con chi porta sui sentieri accidentati e tortuosi della vita, spesso senza neanche il sostegno di un Cireneo, le croci delle ingiustizie subìte, del male fisico, delle amarezze e dell’angoscia di vivere. Ti ho visto da vicino, molto vicino, e questo mi basta: mi è sembrato di percepire le tue attese di libertà, di cogliere i tuoi tripudi di vita, di aprire il mio cuore alle tue speranze di cieli nuovi e di terre nuove.

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VITTORIA CASO

ATELLA SCRIBENS – PRIMA EDIZIONE Con il patrocinio morale del Comune di Orta, il Centro Studi Documentazione Ricerca “Massimo Stanzione” di Orta di Atella e l’Associazione di volontariato “Clarae Musae” collaborano nell’organizzare la Prima Edizione del Premio Nazionale di Letteratura “Atella Scribens” – 2019. Entrambe le associazioni operano sui rispettivi territori al fine di stimolarne il bisogno di conoscenza, elevarne il livello culturale, valorizzare i talenti, attraverso la promozione di eventi, attività, iniziative culturali. Il concorso è aperto a tutti coloro che amano esprimersi attraverso la parola sia in versi, sia in prosa che abbiano compiuto i 18 anni al 30 aprile, data di scadenza del bando; possono partecipare gratuitamente studenti delle scuole medie e delle superiori con poesie e racconti oltre che attraverso esecuzioni musicali, (scuole che hanno l’indirizzo musicale o laboratori musicali).

Le opere devono essere inviate on line a atellascribens@gmail.com. Accanto alla sezione “poesia a tema libero” e “racconto a tema libero” vi sono le rispettive sezioni con tema “sostenibilità ambientale”, considerata l’importanza della tutela e della salvaguardia dell’ambiente non solo nei nostri territori ma in tutta l’Italia. Per chi ama il teatro c’è la possibilità di partecipare con un monologo teatrale. Per gli adulti è prevista una piccola quota di iscrizione per far fronte alle spese organizzative. Ovviamente c’è un regolamento da leggere con attenzione e una scheda di partecipazione da compilare in tutte le sue parti per evitare l’esclusione, così come è determinante non inviare opere che presentino elementi razzisti, pornografici, blasfemi, di incitamento all’odio, alla violenza, alla discriminazione oppure copiate totalmente o parzialmente. Le poesie classificatesi prime

saranno trasformate in videopoesia dal gruppo “Profumo di vita”. Fra tutti i premiati sarà designato un vincitore assoluto. Poesie e racconti premiati per ciascuna sezione saranno pubblicati in un’antologia. E non finisce qui. I premi? Saranno costituiti da bellissime sorprese. La giuria? Sarà resa nota nel giorno della premiazione, che si terrà il 29 giugno presso la bella sede del centro Studi Massimo Stanzione, via Mazzini, Orta. Insomma, ci aspetta un gran lavoro ma sarà sicuramente piacevole. Per informazioni e per scaricare il bando e la scheda di partecipazione andare sulla pagina Facebook di Prima Edizione Premio Nazionale “Atella Scribens” oppure di Clarae Musae oppure collegarsi con https:// www.facebook.com/atellascribens/ videos/249703609278730/?t=28 oppure inviare una mail a atellascribens@ gmail.com.

CARMEN PALUMBO

CAMPIONATO DI PALLANUOTO: SI GAREGGIA NELLA PISCINA COMUNALE DI CASORIA

Quasi sempre ci ritroviamo a riportare notizie negative e questioni di disagio per i cittadini casoriani, oggi invece vogliamo raccontare di un evento sportivo molto importante che si sta sviluppando proprio nella nostra cittadina. Si tratta del campionato di pallanuoto che si gareggia a Casoria, poiché la piscina Scandone, in vista delle Universiadi di luglio, è chiusa. Le squadre si sfidano il sabato pomeriggio alla piscina Alba Oriens, che vanta un’ottima struttura, adatta ad ospitare un evento così importante. Al torneo di Serie A partecipano le due storiche formazioni napoletane: il Posillipo e la Canottieri, ovvero i rossoverdi e i giallorossi. La classifica momentanea vede i Posillipini al quarto posto dietro il blocco composto da Recco, Brescia e Bpm Sport Management. La squadra del circolo Canottieri invece è terz’ultima e combatte nella lotta per la salvezza. Due settimane fa si è disputato il derby spettacolare tra le due squadre napoletane Canottieri e Posillipo, che è finito con uno straordinario pareggio 12- 12. Questa settimana invece il Posillipo ha pareggiato 7-7 con la Rari Nantes Florentia e la Canottieri ha perso in trasferta a Roma 10-8. Al termine della sessione regolare ci saranno i playoff per vincere lo scudetto, con relativo accesso alla Champions League e ai play out per non retrocedere e difendere la categoria. Il Posillipo punta ad accedere alla Final Six (la gara in cui si scontreranno le prime sei).

La Canottieri spera e mira a salvarsi automaticamente, cercando di evitare gli spareggi. Oltre alla serie A1 c’e’ anche la serie A2 con la Studio Senese Cesport, squadra del Vomero, composta da atleti posillipini e canottieri. Mentre in serie B c è il San Mauro di Christian Andre’, altra squadra napoletana. Si tratta senza dubbio di un evento importante che si sta svolgendo proprio nella nostra città. I cittadini che partecipano a tale manifestazione sono ancora troppo pochi, occorre che ci sia maggiore comunicazione nel pubblicizzare partite e orari, che si possono trovare anche sul sito Fin (Federazione Italiana Nuoto) e naturalmente serve un lavoro sinergico tra società e Comune di Casoria.


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ILARIA RICCARDI Il mese scorso, precisamente sabato 19 gennaio, presso la sede dell’ordine dei giornalisti della Campania, sono stati annunciati i vincitori della 2ª edizione del Premio Giornalistico Mimmo Ferrara : Maria Elefante ( giornalista de Il Mattino) ed il casoriano Ciro Troise (collaboratore del Corriere del Mezzogiorno) . Innanzitutto, ancor prima d’informarsi riguardo i contenuti degli articoli vincitori, è d’obbligo indagare su tale premiazione. Questa nasce successivamente alla morte del rinomato giornalista Domenico Ferrara (avvenuta nell’Ottobre del 2016), che ha lavorato come caporedattore de Il Mattino e del Roma, senza dimenticare il suo ruolo di Presidente della Casagit (Cassa Autonoma di Assistenza Integrativa dei Giornalisti Italiani), e il cui lavoro ha ispirato questo concorso ad alcune delle persone a lui più care. Difatti, la stessa Bianca Ferrara , figlia del giornalista, nonché Presidente della competizione, racconta : “L’idea è nata grazie ad un post su Facebook di Ettore de Lorenzo (giornalista RAI), che diceva che sarebbe stato bello ricordare la figura di mio padre con un premio dedicato ai giovani giornalisti. È stato questo lo spunto da cui è partito tutto”. Effettivamente, caratteristica principale di questo premio è il riferimento a giornalisti di età non superiore ai 35 anni. “Papà ha dedicato gran parte della sua attività a formare giovani giornalisti. Quindi il taglio under 35 che abbiamo voluto dare è stato ispirato a questo. La nostra scelta è stata proprio quella di soffermarci ai giovani, per dar loro un piccolo aiuto economico per portare avanti questo lavoro, che noi sappiamo è diventato ormai piuttosto difficile per loro” spiega Bianca. A ragione di ciò, il premio consiste proprio in una quota di 1500 euro, ma vista l’inaspettata vincita ex aequo dei due giovani, si è deciso di optare per una somma di 1000 euro ciascuno. La Presidentessa del concorso, infatti, ha spiegato che fra tutti gli articoli, questi spiccavano in particolar modo, incorporando nel tema dello sport come valore sociale diverse tematiche

quali la lotta all’individualismo e alla camorra o la possibilità ed il diritto per chiunque di esercitare uno sport. La prima problematica la si riscontra nel lavoro di Ciro Troise, con l’articolo “Lo sport è vita”, in cui viene esaltata Napoli, la nostra città, come luogo di resistenza alla svalutazione della collettività, ma in cui si può anche rischiare di percorrere la via della criminalità organizzata. È proprio in questo contesto che Ciro racconta del ruolo dello sport per i giovani, definendo i luoghi in cui si pratica “oasi di riscatto” e richiede per tali strutture maggiori riguardi . “Un polmone fondamentale che ha bisogno d’ossigeno” . La seconda invece la si ritrova nel servizio di Maria Elefante: “Marco, il coraggio va per mare”, in cui racconta la storia di Marco Rossato, atleta di vela, che perdendo l’utilizzo delle gambe in seguito ad un incidente, ha deciso di girare di porto in porto al fine di verificarne l’accessibilità e cercando di trasmettere l’idea che se le imbarcazioni fossero adeguatamente attrezzate potrebbero essere utilizzate in completa autonomia anche dai disabili. Un lavoro che nonostante abbia perso, ma ha suscitato particolari approvazioni, è stato quello di Daniele Bartocci, in cui si valorizza lo sport come mezzo di promozione sociale; altri ancora, provenienti per lo più dal Nord Italia, raccontavano invece dello sport inteso come possibilità di aggregazione per i giovani. Nasce ora la curiosità rispetto il tema scelto per la 3ª edizione, che si cercherà di riportare in concomitanza con l’anniversario della morte di Domenico Ferrara, a differenza di quest’anno, e su cui ci viene rilevato soltanto che sarà nuovamente legato a qualche aspetto del sociale, dato che riprende le questioni più interessate ed affrontate dallo stesso giornalista. Pazienza! Per saperne di più bisognerà aspettare la Pasqua, poiché sarà proprio questo il periodo in cui verrà presentato il bando in dettaglio.

LO SPORT, I GIOVANI ED IL PREMIO “MIMMO FERRARA”


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TERESA D’ANGELO

Mr Hyde con tanto Ammore al Teatro Augusteo

Una grande serata da soldout per i mitici Mr Hyde, il duo composto da Ludovico Brusco e Rudy Brasiello, grande carisma, grande forza, grande coraggio nell’organizzare per il secondo anno, dapprima al Cilea e quest’anno all’Augusteo, quest’evento ricco di amore e ricco della loro storia, della loro musica che oscilla tra il pop e tra il soft-rap. Tante ore di spettacolo live, che hanno incantato la platea strapiena sopra e sotto, con la loro voce su brani di vari generi, aggiungendo anche i brani del repertorio classico napoletano, scatenando non solo i musicisti, ma tutto il pubblico presente.Sul palco si sono esibiti tanti ospiti molto speciali, come Sal Da Vinci, Valentina Stella, Ivan Granatino, Franco Ricciardi, Emiliana Cantone, Gianluca Capozzi e Rosario Miraggio. I tre amici da sempre, con collaborazioni di duetti diventati successi, hanno reso lo spettacolo davvero emozionante, sorridendo, cantando insieme e scherzando nel change di alcuni loro brani. Tutto ciò ha reso questo 19 febbraio 2019, un concerto inimitabile

fatto di tanta musica, sketch comici, monologhi, balletti e tanti duetti con gli ospiti. Presentatori della serata, mattatori ed attori ma soprattutto amici gli originali Francesco Albanese e

Lucio Pierri, il tutto con la regia dello strepitoso Vincenzo Pirozzi e la regia video fatta da Nello Pennino ed aiuto regia di Francesco Polise e Giampiero Labriola. Gli interventi comici del grande Salvatore Misticone, ”lo Scapece di Made in Sud, il comico Mariano Bruno col suo divertente monologo ed il gradito intervento dalla prima fila di Angelo Di Gennaro, che ha riempito di sorrisi ed applausi tutto il Teatro. Gli artisti sono stati accompagnati nei brani dalle splendide voci di Ramona Miccio, Laura Lanzillo, Margherita Marinelli ed Enrico Rispoli. Ció che ha affascinato il pubblico, è stata l’umiltà, la genuinità, la semplicità di questi due artisti, figli del Vesuvio che non dimenticano mai le loro radici, ma hanno regalato a Napoli, al loro pubblico, al primo cittadino presente, Luigi De Magistris una meravigliosa standing ovation tra un brano e l’altro. Sul finale tutto il pubblico in piedi, con brani che hanno illuminato la bravura dei Mr Hyde, ricordando che l’Amore è il sentimento principale che lega tutto.


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16 BIOLOGIA DELLA NUTRIZIONE

a cura della Dott.ssa Flavia Altieri, Biologo Nutrizionista

Diabete tipo 2: minor rischio di cardiopatie se si mangia frutta secca

Secondo uno studio statunitense, le persone diabetiche che mangiano regolarmente frutta secca hanno minori probabilità di sviluppare una cardiopatia rispetto alle loro controparti che lo fanno raramente, se non mai. La ricerca ha riscontrato che i diabetici che mangiavano almeno cinque porzioni a settimana da 28 grammi di frutta secca, presentavano il 17% in meno delle probabilità di sviluppare una cardiopatia rispetto a quelli che non consumavano più di una porzione a settimana. Anche solo una porzione di frutta secca potrebbe comunque fare bene al cuore. Per i soggetti diabetici, l’aggiunta di un’ulteriore porzione di frutta secca a settimana è stata associata a un 3% in meno delle probabilità di sviluppare patologie cardiache e al 6% in meno del rischio di decesso per problemi cardiaci. “Questi dati forniscono nuove evidenze a sostegno del consiglio di integrare la frutta secca nei modelli dietetici salutari per la prevenzione delle complicazioni delle patologie cardiovascolari e dei decessi prematuri nei soggetti diabetici”, ha dichiarato l’autore principale dello studio Gang Liu, ricercatore in nutrizione presso la Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston. I ricercatori, guidati da Gang Liu, si sono serviti di questionari

sull’alimentazione compilati da 16.217 persone di entrambi i sessi prima e dopo aver ricevuto la diagnosi di diabete. Le domande riguardavano il consumo di arachidi e frutta a guscio durante un periodo lungo diversi anni. Tutti i partecipanti presentavano diabete di tipo 2. Durante lo studio, 3.336 persone hanno ricevuto diagnosi di patologie cardiovascolari. Tra queste, 2.567 casi di cardiopatia e 789 ictus. I decessi sono stati 5.682, di cui 1.663 per una patologia cardiovascolare e 1.297 per neoplasia. La frutta secca è risultata comunque associata a un minor rischio di cardiopatia anche dopo che i ricercatori hanno considerato altri fattori di rischio per i problemi cardiaci come il periodo trascorso da quando i pazienti avevano ricevuto diagnosi di diabete, l’obesità, le abitudini alimentari e di esercizio fisico, l’uso di farmaci e la misura in cui avevano consumato frutta secca prima della diagnosi. La frutta a guscio come noci, mandorle, noce brasiliana, anacardi, pistacchi, noci pecan, noci macadamia, nocciole e

pinoli era più strettamente correlata a un minor rischio di cardiopatia rispetto alle arachidi, che in realtà sono legumi che crescono sottoterra. Lo studio non è stato un esperimento controllato volto a dimostrare se o come la frutta secca protegge le persone diabetiche dalle cardiopatie. Tuttavia, è possibile che il consumo di tale alimento contribuisca a migliorare il controllo della glicemia e l’infiammazione grazie, almeno in parte, alla presenza nella frutta secca di nutrienti quali acidi grassi insaturi, fibra, vitamina E e folati e di minerali come calcio, potassio e magnesio, osserva Gang Liu. “Un motivo per cui la frutta a guscio potrebbe essere più protettiva è che tende ad essere consumata con la buccia o con la scorza esterna, dove si trovano la maggior parte degli antiossidanti (almeno le comuni noci, mandorle e nocciole), mentre le arachidi vengono generalmente ingerite senza il guscio”, commenta Emilio Ros dell’Hospital Clinic di Barcellona.” Inoltre, le arachidi di solito vengono tostate e salate. Il sale aggiunto potrebbe contrastare il beneficio dei componenti originari del frutto”.Si consiglia quindi il consumo di frutta secca rigorosamente senza sale e ovviamente in maniera moderata essendo un alimento molto calorico.

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ROBERTO CONTE

I giovani italiani devono capire che l’Europa unita è l’unico baluardo contro l’asservimento ai grandi poteri economici e alle grandi potenze mondiali

L’appello di Romano Prodi al Sabato delle Idee

“Erroneamente in Italia abbiamo sempre comunicato l’Europa come un concetto meramente economico. Come un ‘dovere’, un adempimento e non abbiamo mai trasmesso ai giovani entusiasmo verso l’idea di quella che è soprattutto una grande aggregazione di popoli, di culture e di valori”. Così Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e vicepresidente della CRUI, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, ha evidenziato uno dei grandi problemi dell’Unione Europea e del suo rapporto con l’Italia aprendo l’incontro del Sabato delle Idee dedicato al futuro dell’Europa incentrato sull’intervento dell’ex presidente della Commissione Europea, Romano Prodi. Un incontro ospitato dal Centro Congressi dell’Università Federico II di Napoli alla presenza di quasi tutti i Rettori delle Università campane con il saluto introduttivo affidato a Gaetano Manfredi, Rettore della Federico II e presidente della CRUI ed al presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli. All’ex premier è arrivato anche un appello dello scienziato Marco Salvatore, fondatore de “Il Sabato delle Idee”, “a sensibilizzare i giovani sull’importanza della partecipazione democratica al voto delle prossime elezioni europee, che giungono in un momento particolarmente delicato della storia dell’Unione Europea, esattamente a quarant’anni dall’introduzione del suffragio universale tra i cittadini dei Paesi membri”.

Lapidario il pensiero che Romano Prodi ha trasmesso ai giovani su questo tema a margine dell’incontro. “Volete vivere senza contare niente al mondo da bravi schiavi o all’interno di una struttura che può dare voce alle vostre esigenze?”. Questa è la domanda che per Prodi dovrebbero porsi i giovani che “spesso ascoltano il dibattito sui temi nevralgici per il futuro del loro Paese solo se ‘obbligati’ dal contesto scolastico o accademico e coltivano, invece, altre passioni, soprattutto quelle che arricchiscono le grandi multinazionali del settore delle nuove tecnologie”. Per Prodi “soltanto un’Europa sempre più unita si può opporre al potere immenso delle grandi potenze internazionali come gli Stati Uniti e la Cina”. Il potere economico delle grandi aziende del mercato delle tecnologie (da Google ad Amazon) e il potere politico sempre più “immenso” delle super potenze mondiali hanno attraversato molti dei passaggi dell’intervento di Romano Prodi al Sabato delle Idee stimolato dalle domande dell’ex direttore de “Il Mattino” Alessandro Barbano. Lo scenario geopolitico internazionale, al centro del ciclo tematico di incontri del Sabato delle Idee su “L’Italia del

futuro in un mondo che cambia”, è stata l’occasione per Prodi per riflettere anche sull’attualità politica italiana. “Il vento forte di autoritarismo che soffia in tutto il mondo dalla Cina agli Stati Uniti, dalle Filippine al Pakistan, dalla Russia al Brasile, non poteva non coinvolgere anche l’Europa (dall’Ungheria alla Polonia) e non poteva non arrivare anche in Italia”. Gli autoritarismi e i sovranismi delle nuove leadership politiche (da Trump al governo giallo-verde italiano) per Prodi sono “tutte facce dello stesso populismo che risponde al desiderio di autorità e di decisionismo sempre più forti nell’attuale momento storico internazionale”. “L’Europa è in pericolo?”. All’interrogativo che dava il titolo all’incontro del Sabato delle Idee Romano Prodi ha risposto con grande ottimismo. Il futuro dell’Europa unita per Prodi non è in pericolo. “Il caso Brexit paradossalmente - ha spiegato Prodi - sta cementando l’adesione degli altri Paesi all’Unione Europea. Per la Gran Bretagna l’uscita dall’Europa è talmente dannosa da risultare difficilmente attuabile. E dopo quest’esempio anche i Paesi che avevano la tentazione di uscire ora non se lo sognano neanche”.

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DAVIDE GUIDA

Incontro con il poeta Le passanti

La figura femminile nella poesia di Fabrizio De André

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9 Marzo 2019 ore 17:30 Teatro Gelsomino Via Don Giovanni Bosco, 25 Afragola (NA)

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Nasce il sito “Comunicazine” (fusione verbale di “Comunicare” e “Magazine”), il free social-magazine promosso dalla azienda di comunicazione e produzione multimediale DGPhotoArt e di DGNews, la divisione di DGPhotoArt che si occupa di assistenza alla comunicazione digitale, scritta e visiva. Per capire di questa nuova iniziativa online riportiamo le note riportate dall’editore Davide Guida nel primo post redazionale presente sul sito comunicazine.altervista.org: “Lo scopo di Comunicazine non è essere un giornale on-line, non una testata giornalistica, realtà di indubbie professionalità che però richiederebbero la specifica registrazione a un tribunale, ma un free social magazine, libero raccoglitore di notizie e informazioni di interesse generale, con il contributo di tutti coloro che sentono il bisogno di inserire le loro comunicazioni sul complesso mondo della rete senza bisogno però di avere uno spazio individuale da dover gestire in autonomia. Non vuole essere dunque uno strumento in competizione con quotidiani, riviste e siti di informazione, che lavorano con la professionalità di giornalisti e addetti stampa con comprovata esperienza professionale, ma integrarsi con loro con l’aiuto di tutti. Grazie a una nostra supervisione, necessaria solo per garantire la regolarità a uno spazio informativo pubblico, potrete rendere visibili tutto ciò che reputate utile per la comunità. Per quello Comunicazine non può chiedere in voi potenziali collaboratori un assoluto anonimato, ma per pubblicare è necessario che spediate le vostre informazioni personali con foto e carta di identità alla nostra e-mail di riferimento. Garantiamo la privacy di tutti, ma risulta indispensabile per tutelare sia chi scrive sia chi ospita i contenuti. Noi non richiediamo né imponiamo che voi collaboratori siate giornalisti di professione, non è necessaria una tessera da giornalista nè una iscrizione a un albo professionale. Solo tanta passione, una buona dialettica e capacità di scrittura, o anche di comunicare con foto o video, con una buona volontà e passione da parte di tutti per dare spazio a notizie che altri giornali o portali online non possono ospitare se non con complesse registrazioni o con onerose quote di iscrizione.

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ANDREA PETRELLA Una Intro e dodici brani, 44 minuti di puro rap, rime cantate, sussurrate, gridate, eruttate dall’anima infuocata del duo Amnesia & Te’Cant, formano l’album “Interno 13”, online sulla piattaforma digitale Spotifay dallo scorso 30 gennaio. Il duo, formato da Riccardo Maddalena (24 anni in arte Amnesia) e Antonio Savarese (22 anni in arte Te’Cant) che sono amici dall’infanzia, è una giovane realtà nel panorama musicale napoletano, formatosi per la passione comune per il genere rap di Fabri Fibra, Mondo Marcio, Eminem e di Club Dogo. In “Interno 13”, trovano spazio esperienze e stati d’animo dei due autori, che nelle tredici tracce dell’album cercano di raccontarsi, rappando sogni e speranze, esperienze e riflessioni o anche semplici sfoghi, contenuti tenuti insieme da un filo logico legato alle loro storie personali. Il primo singolo estratto “Scuordt e me” ha sfiorato in pochi giorni le 3 mila visualizzazioni su Youtube, la forza del testo e della musica delineano i tratti e le caratteristiche dei due giovani cantautori partenopei. Gli anni di studio alle superiori, la ricerca introspettiva di emozioni e sentimenti comuni, voglia di ribellarsi alle falsità e alle ipocrisie della società, hanno dato loro la

MUSICA: AMNESIA & TE’CANT, ONLINE SU SPOTIFY CON ALBUM “INTERNO 13”

spinta a scrivere quaderni interi di pensieri in rima, divenuti concetti da voler condividere con un pubblico più ampio. “Tutto nasce da un bisogno, quello di esternare ciò che più ci attanaglia e sconvolge la mente e l’anima - ha affermato Maddalena, che ha anche prodotto le basi, i mix e i master dell’album- L’Hip-Hop e il Rap ci danno un canale differente per esprimerci, perché è ciò che la storia e la cultura ci hanno regalato a far sì che con la musica potessimo denunciare il male e urlare al mondo, e a chi prova ogni giorno ad ostacolarci, che siamo vivi e che fin quando avremo o scopo per lottare non ci arrenderemo mai”. “Mi appassiono al rap dall’età di 8-9 anni - ha dichiarato Savarese - In Italia il rap si risveglia con Fabri Fibra con ‘Mr. Simpatia’ e i Club Dogo con ‘Penna Capitale’. Testi crudi con contenuti forti ed espliciti mi fanno amare questo genere, la libertà di espressione di questi artisti, l’emozione che riuscivano a suscitarmi con le loro rime veloci e i loro testi colmi di questioni, riflessioni, denunce, cantati con una cattiveria che nessuno poteva fermare. I rapper/ trapper devono capire di avere una grande responsabilità verso chi li segue e c’è bisogno di mandare messaggi positivi”.


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All’Istituto “Giustino Fortunato” con “Vittima della mia libertà” si discute di bullismo e ideologie giovanili

Mercoledì 27 febbraio a partire dalle ore 9,30, presso l’Aula Multimediale dell’Istituto Professionale “Giustino Fortunato”, in via Acitillo al Vomero, è stato proiettato, per la quinta volta in pubblico, il film a sfondo sociale “Vittima della mia libertà”, che tratta il tema del bullismo e delle ideologie liberali giovanili, scritto e diretto da Davide Guida, prodotto da DGPhotoArt Cinema in collaborazione con la Associazione Artisti sotto il Vesuvio. Il lungometraggio vede fra i protagonisti Elisabetta Mercadante, Flora Febraro, Benito Gaudino Raimo, Vincenzo Frattini, Lina La Mura, Laura Frattini, Taisia Fiore, Christian Maglione, Carla Gentile, Maria Mastrojanni, Rosaria Romano, Michele D’Onofrio, Michele Ippolito, Gianni Capezzuto, Ciro Andolfo, Maryann Marrazzo, Felice Arcidiacono, Angela Iovane, Orlando Puoti, Alfonso Russo, Concetta Anatriello, Adriana Mascia, Enzo De Pascale Jr., il mattatore Ciro Giorgio in partecipazione straordinaria, Mario Todaro, Magda Mancuso, Domenico Lo

Russo, Carmen Percontra, Maria Aprile, Tiziana Barretta. La colonna sonora è curata da Francesca Michielin su brano di Giorgio Gaber, e dalla cantante milanese Fidia. Ha introdotto la proiezione, a nome dalle istituzioni comunali, l’Avv. Margherita Siniscalchi Consigliere di Municipalità Vomero-Arenella, e quindi il regista del film. Sono stati presenti oltre cento studenti dell’ultimo anno del ciclo scolastico con i loro docenti, che hanno seguito con attenzione e forte emozioni le vicende del film, che narra i drammi personali e psicologici della protagonista, la studentessa liceale Simonetta Fiorillo, e il difficile rapporto con i propri compagni, i docenti e i genitori. Al termine del film, che è stato accolto con applausi e entusiasmo da docenti e studenti, si è svolto un dibattito a tema a cui sono stati presenti la dirigente scolastica Fiorella Colombai, il docente e consigliere di municipalità Walter Savarese, e in qualità di relatori i docenti della scuola Roberta Gregoraci,

Gabriella Mazzaccara, Anita Cirillo (referenti del progetto di legalità “Sosteniamola”), Alessia Bellomia, Giovanna Bove e Maria Cibelli, il dottor Francesco Clemente della Fondazione Silvia Ruotolo. In collegamento esterno con un emozionante videomessaggio la attrice del film Flora Febraro, che nel film ha svolto brillantemente il ruolo della madre di Simonetta Fiorillo. A testimoniare la esperienza avuta sul set cinematografico sono intervenuti in aula gli attori Michele D’Onofrio e Alfonso Russo. Alla proiezione è stato infine presente l’amico del regista e fotografo dei vip Andrea Carlino.


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Dove e come votare a Casoria

Domenica 3 marzo si vota per le Primarie del Partito Democratico. Si vota per la segreteria regionale e quella nazionale con le rispettive assemblee. Istruzioni per votare: sarà possibile recarsi alle sedi dei due seggi situati rispettivamente in via Pio XII, 114 - Casoria e in via Giuseppe Di Vittorio, 16 - Casoria Arpino. Ci si potrà recare alle urne dalle ore 8,00 alle ore 20,00. Portare con sé tessera elettorale e documento d’identità.

Salvo accordi scritti, la collaborazione con questo settimanale è da considerarsi del tutto gratuita e non retribuita. In nessun caso si garantisce la restituzione dei materiali inviati. Del contenuto degli articoli e degli annunci pubblicitari sono legalmente responsabili i singoli autori. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari. Augurissimi

Ilaria Puoti Auguri per il raggiungimento del tuo obiettivo “LAUREA IN INGEGNERIA GESTIONALE” Tesi di Laurea: “Manifattura additiva di componenti per applicazioni odontoiatriche”, relatori Raffaele Cioffi e Claudio Ferone, correlatore esterno Antonino Scala.

Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

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Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 28 FEBBRAIO 2019

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