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Conversano
Situata su una collina, a sud di Bari, la città di Conversano (219 s.l.m.; ab. 26.150) accoglie il visitatore con il saluto fermo e severo della torre rotonda dei Lussemburgo che si leva sul fianco dello storico Castello, a ricordo di una civiltà antica, ma ancora viva e palpitante. Posta sulla strada che da Bari conduce alle Grotte di Castellana e ai fiabeschi Trulli di Alberobello, Conversano è una tappa obbligata non solo per il turista in cerca di stradette riposte e tranquille, ma anche per lo studioso di arte, che vi troverà riflessi, come in una meravigliosa antologia, monumenti, ordini e stili di un fulgore trascorso, per l'archeologo e lo storico (il medioevalista in particolare) pronto a chiedervi notizie precise sul Monstrum Apuliae e sul Chartularium Cupersanense di Domenico Morea. Sede di diocesi da più di mille anni, Conversano rappresenta anche una testimonianza di fede cristiana e conserva tuttora un fascino religioso, che si esprime in numerose chiese, oltre che in una ricchezza di tradizioni, prima tra tutte la rinomata processione del Cristo venerato nella chiesa di Santa Maria dell’Isola, che si svolge la notte del Venerdì Santo con accompagnamento di antiche laudi religiose, in mezzo a una folla strabocchevole di popolo in preghiera. La fecondità della terra e la varietà delle colture donano poi alla campagna conversanese un aspetto singolare, specie nei mesi di aprile e di maggio, quando la produzione delle ciliegie conferisce alla laboriosa comunità contadina un'animazione insolita.
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Conversano
Conversano is an ancient town, located 30 kilometres southeast of Bari, at 219 meters above sea level. In the 8th century B.C. Lapygians and Peucetians founded Norba. In the 3rd century B.C. Norba became part of the Roman Empire. The town stood near the Appian Way, one of the strategically most important rest stops for caravans. The decline of the Roman Empire lead to barbarian invasions that destroyed everything. Only in the 11th century, with the arrival of the Norman population, the rising of a new town was signed, known as Casale Cupersanum or Castrum Cupersanum. The Normans used the ancient megalithic walls of the town to recreate a fortified inhabited nucleus. They built the Main Tower, the Cathedral and the Monastery of San Benedetto. The Norman Lord, Goffredo D’Altavilla, who was the first Count of Conversano, proclaimed himself ‘Comes Cupersani’. At the beginning of the 15th century, Conversano was under the domination of Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, Prince of Taranto. Giangirolamo V was the last Earl of Conversano. In 1806 a Napoleonic decree was signed, ending feudalism. The 19th century was characterised by the fight between Galantuomini and Cafoni. In 1886, the latter set fire to the Town Hall. The end of the 20th century was characterised by the oppression of fascism which in 1921, lead to the assassination of the local socialist deputy Giuseppe Di Vagno.
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Il Castello
Posizionato sulla sommità dell’acropoli , il castello rappresenta tutta la forza e l’opulenza del casato Acquaviva d’Aragona. Di pianta trapezoidale è costituito da cinque torri. La Torre Maestra, alta 25 metri, è di pianta rettangolare; utilizzata come torre d’avvistamento sin dall’anno 1000, ospitava i soldati addetti alla difesa della città; il mastio fu costruito sulle antica mura peucete risalenti all’VIII secolo a.C.. A sud- est del maniero sorge la Torre Quadrangolare, edificata nel XIII secolo, riproduce in dimensioni ridotte la torre maestra, presenta delle monofore gotiche abbellite da archivolti decorati con motivi floreali. A seguire la Torre cilindrica, fatta edificare nel XV secolo sul lato nord del castello, rappresenta ad oggi la stessa città di Conversano. Al figlio di Giulio Antonio I Acquaviva d’Aragona, Andrea Matteo, si deve la costruzione della Torre poligonale: siamo nel XVI sec. e il bastione presenta delle bocche di fuoco. La torre ha dei muri a scarpa, questo permetteva una buona tenuta ai colpi di artiglieria; proseguendo si scorge la Torre stretta, particolare per essere angusta e vacante al centro. Il castello era circondato da un fossato di terra, e con l’avvento degli Acquaviva d’Aragona si edificarono anche i piani nobili. Infatti, prima del XV sec. i conti dimoravano presso l’antica corte posta di fronte la Cattedrale: Corte Altavilla. L’ultima aggiunta architettonica del castello è rappresentata dal portale d’ingresso: l’opera fu commissionata dalla contessa Dorotea Acquaviva nel 1710. Presenta al centro del suo arco una maschera apotropaica, con la finalità di tenere lontane le negatività.
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The Castle
The Castle of Conversano is located in the highest point of the town, in a dominant position. It was the residence of the family of the powerful counts Acquaviva D’Aragona. It has a trapezoidal plan with five towers. The main tower is 25 meters tall, has a rectangular plan, it was used as a fire tower, and it hosted soldiers. On the south-east side there is the quadrangular tower, that was built at the end of the 13th century. It is a smaller reproduction of the Main Tower, characterised by gothic windows and ornamental archivolts. On the north side of the Castle there is the Cylindrical Tower, built in the 15th century by Giulio Antonio Acquaviva, as proved by the emblem on the wall, which displays the emblems of the Acquaviva and Orsini Houses. At the end of the 16th century, Andrea Matteo Acquaviva, the son of Giulio Antonio I d’Acquaviva, built the Polygonal Tower, an example of military architecture, with embrasures to shoot the enemies from the inside, and tilted walls to repel the artillery.
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Caffetteria | Ristorante | Vineria | Pasticceria | Catering Via San Giacomo, 14 | 70014 Conversano (Ba) | Tel/Fax 080 4959121 | www.caffemediterraneo.it
Il Castello
Da severa fortezza il castello nel corso dei secoli si è trasformato in elegante palazzo, sede di molte feste e matrimoni di alto rango. Il castello oggi è sede di MuseCo il Polo Museale della Città di Conversano, al primo piano, nei saloni un tempo della sala ricevimenti, è presente la Pinacoteca Paolo Domenico Finoglio con le dieci tele della Gerusalemme Liberata ispirate al poema tassesco; le tele di gusto manierista sono un mirabile esempio della pittura napoletana del XVII sec., di imponenti dimensioni sono oggetto di scambi culturali con altre istituzioni museali italiane e straniere. Al secondo piano del Castello sono presenti la Pinacoteca “Francesco Netti”, artista impressionista del XIX secolo, originario di Santeramo in Colle. La collezione esposta è una donazione della Famiglia Accolti Gil Vitale a favore della collettività. Un’altra interessante sezione è rappresentata da Nozze a Castello un matrimonio di fine ‘800 a cura del Centro Studi Maria Marangelli espone una collezione di abiti, accessori e suppellettili appartenenti a diverse famiglie conversanesi tra cui la famiglia PascaleMartino.
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The Castle
The last tower is the smallest one, empty inside, that was used as a well. The Castle was surrounded by a dry moat. The main Portal was commissioned by the Countess Dorotea Acquaviva and built in 1710. It was the last architectural addition to the Castle of Conversano. On the keystone of the doorway there is an apotropaic icon, a grotesque mask that was against evil influences. Currently, the first floor of the Castle is a Museum, the MuseCo, which houses the civic art gallery with ten large canvasses by Paolo Domenico Finoglio representing the Liberation of Jerusalem. On the second floor, the Castle houses a collection of paintings by Francesco Netti, an impressionist from the 19th century, that were donated by the Accolti Gil Vitale family. There is also a section dedicated to the collection “Nozze al Castello’’, edited by “Centro Studi Marangelli’’, an exhibit of dresses and accessories that belonged to the noble families of the town.
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La Cattedrale
La Cattedrale dedicata all’Assunta si erge sull’acropoli della città. Dalle campagne circostanti ricche di ciliegeti, uliveti, vitigni e mandorleti la si vede svettante con la sua facciata tripartita. Il suo rosone con costoni rappresentanti figure animali, vegetali e umane, e la sua pianta a croce latina mozzata nel transetto, ne fanno una delle cattedrali romaniche più affascinanti della Terra di Bari. L’attuale transetto rappresenta l’antica cattedrale normanna, ma solo nel 1359 Mons. Pietro D’Itri concluse i lavori della stessa: tre navate, tre rosoni e splendidi affreschi della scuola del Simone Martini ne completarono l’opera. L’impianto dell’edificio è tipico del romanico pugliese con aggiunte gotiche e reminiscenze bizantine individuabili nelle interessanti decorazioni scultoree. L’esterno si mostra integro solo nella facciata maggiore ed in quella absidale, nella quale è presente una monofora contenente vaghi richiami all’arte araba-musulmana. I muri laterali sono completamente rifatti nel presente secolo a seguito del disastroso incendio scoppiato la sera tra il 10 ed 11 luglio del 1911.
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The Cathedral
The Cathedral, dedicated to the Virgin Mary, is located in the centre of Conversano. Its main facade is characterised by a rose window that features animal, vegetal and human figures and its Latin cross plan makes it one of the most interesting Romanesque Cathedrals in the surroundings of Bari. In 1359, the bishop Pietro D’Itri completed the Cathedral adding three aisles, three rose-windows and the frescoes by Simone Martini. The building is a perfect example of the typical Apulian Romanesque architecture with some gothic and byzantine details, such as plants, leaves and Arabic references. The main facade has a Lombard-byzantine portal and a rose window, both dating back to the 14th century. During the night between 10 and 11 July 1911, the Cathedral was partially destroyed in a fire, that damaged the sidechapels and the main altar, a beautiful Baroque structure made of inlaid golden wood, and that compromised its rooftop as well. Today the Cathedral, after its reopening on 31st October 1926, stands tall, a bare stone figure, with clean and basic lines, a great Matroneum from the 14th century and timber roof trusses.
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La Cattedrale
In una sola notte il fuoco portò via secoli di storia ed arte, furono danneggiate tutte le cappelle gentilizie e confraternali presenti sulle navate laterali, fu distrutto l’altare maggiore caratterizzato da una macchina barocca in legno intarsiato e dorato, fu compromesso il soffitto e della cattedrale rimasero solo macerie ad eccezione della facciata e delle mura absidali. Oggi la cattedrale, dopo esser stata riaperta al culto il 31 ottobre del 1926, si presenta nelle sue linee essenziali di nuda pietra che si innalza verso l’alto, sfoggia un magnifico matroneo del XIV sec. e volte a capriate. Lo spazio della navata centrale è delimitato da un arco trionfale a sesto acuto, scandito sui due lati da 4 archi a tutto sesto e colonne cruciformi con capitelli rinvenienti dall’antica cattedrale con motivi vegetali, animali ed umani, ad eccezione degli ultimi due in corrispondenza dell’arco trionfale recanti i 4 evangelisti, opera dei restauri del 1927. Al suo interno nella navata sinistra sono presenti gli altari privilegiati di San Flaviano, patrono di Conversano, e della Madonna della Fonte; sul lato destro gli altari del Sacratissimo Cuore di Gesù e del Crocifisso. Interessanti nella zona absidale l’affresco della Vergine in trono del XIV secolo e la pala del Cristo Risorto del XV secolo. La Cattedrale dal 1997, in occasione del primo centenario dall’incoronazione della Madonna della Fonte, è stata eretta al rango di Basilica Minore dal Pontefice San Giovanni Paolo II. Di recente la Cattedrale ha subito un imponente restauro che ha interessato la sostituzione dei tetti e la pulizia delle pareti lapidee.
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The Cathedral
The central aisle is limited by a pointed Triumphal arch and on both sides by four pointed arches and cross-shaped columns with capitals that feature vegetal, animal and human motifs, except for the last two, where the Four Evangelists are represented. This is the result of the 1927 Restoration. On the left side there are the privileged altars dedicated to Saint Flaviano, the Patron saint of Conversano and to Madonna della Fonte, the protector of the city; on the right side there is the Altar of the Crucifix and the altar of the Sacred Heart of Jesus. Near the apse, there is a 14th century fresco representing the Enthroned Virgin and a panel painting of the resurrection of Jesus, that dates back to the 15th century. In 1997, the Cathedral of Conversano was declared Basilica Minore by the Pope John Paul II.
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Circolo Fratellanza Conversanese 100 anni di fondazione
Message to Comitato Festa Maria SS. Della Fonte Conversano 2019 In occasione della Festa Patronale, 24-27 Maggio 2019, e dei festeggiamenti in Onore della Vergine Maria SS. Della Fonte, Protettrice di Conversano e della Diocesi Conversano-Monopoli, Il Circolo Fratellanza Conversanese di New York che quest’anno celebra il 100esimo anniversario di fondazione, invia le congratulazioni piÚ sentite e fervidi auguri di ogni bene al Comitato Festa e a tutti i partecipanti.
In occasion of your Patronal Feast which you will celebrate the, 24-27 of May 2019, and of the festivities in Honor of the Virgin Maria SS. Della Fonte, Protectress of Conversano and of the Diocese of Conversano- Monopoli, The Fraternal Circle of Conversano of New York, who will be celebrating its 100th Anniversary this year, extends heartfelt congratulations and best wishes to the Organizing Committee and all participants.
Conversano, come ogni anno, attende con gioia la festa della sua Patrona, la Madonna della Fonte. Perché così tanto interesse, da non lasciare indifferente nessuno degli abitanti della nostra città? La festa, oltre che un momento di fraternità, è innanzitutto una forte esperienza di incontro con Maria, Colei che ci indica, donandoceLo, il Suo Figlio Gesù, il nostro Salvatore. Mi ha procurato una grandissima gioia sapere che quest’anno la festa avrà come filo conduttore il tema dell’accoglienza: una scelta quanto mai opportuna, in un tempo nel quale appaiono con sempre maggiore frequenza segni preoccupanti di chiusura e di egoismo. La Vergine è davvero il modello più alto di accoglienza e alla sua scuola possiamo imparare ad andare incontro gli uni agli altri nell’amore di Cristo. Il Vangelo ci presenta Maria innanzitutto come donna che accoglie il Mistero. Accolse la Parola di Dio, che giunse a Lei attraverso la voce dell’angelo Gabriele (cfr. Lc 1,26-38): “Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te”. Accolse il dono di Dio nella sua vita e si lasciò guidare dalla forza dell’Amore che in Lei si faceva carne. Ebbe il coraggio di mettere da parte i suoi progetti, per dare spazio alla Parola nel suo grembo. Dopo aver generato l’Unigenito, sempre forte di quel suo “essere piena di grazia”, ha allargato il suo cuore perché tutti gli uomini vi potessero trovare dimora: dagli sposi di Cana ai discepoli di Gesù, che dal Calvario in poi non sono più solo quelli che hanno vissuto l’esistenza terrena con il Figlio, ma l’intera umanità riscattata dal Sangue del Salvatore. Per tutti le Sue braccia e il Suo Cuore sono spalancati! ContemplandoLa come Donna aperta al Dono, da Lei impariamo l’arte dell’accoglienza, oggi più che mai così necessaria. Ella ci insegna anzitutto a fare spazio a Dio nella nostra vita, perché “abitati” da Lui, possiamo far cadere tutti i muri che a volte abbiamo alzato nelle nostre relazioni sia dentro noi stessi che con gli altri. Lasciamoci contagiare dalla gioia feconda dell’accoglienza, vincendo quelle paure che creano i recinti della sterilità e dell’inimicizia. Maria viene oggi a spronare la nostra Città perché dia spazio all’inclusione e non all’emarginazione. Solo così potrà crescere la fraternità! Alcuni gesti concreti stanno già orientando in questa lo-
gica il nostro cammino ecclesiale: il Centro d’Ascolto, il cui fine è la presa in carico delle persone in difficoltà e delle loro storie; la mensa domenicale, che ben più della semplice condivisione del pasto è luogo per relazioni sincere e dignitose; la distribuzione dei viveri, che permette di sperimentare la bellezza della solidarietà. Oltre a ciò vanno ricordate le molteplici esperienze di collaborazione con le istituzioni pubbliche, in sinergia col prezioso mondo del volontariato, cattolico e non, a favore di poveri, immigrati, disabili e ammalati. Maria ci esorta ad avere sempre più coraggio e ad andare oltre i sentieri già battuti, facendoci interpreti del vento dello Spirito che ci conduce verso le nuove frontiere dell’umano, per accogliere ogni fratello e sorella in maniera concreta e dignitosa. Guardando la nostra bella icona, Maria si mostra come Colei che con la Sua mano ci indica Gesù e ce Lo dona. AccogliendoLo, nel Suo volto vogliamo vedere tanti altri volti: i nostri familiari, i poveri, gli ammalati, i lontani, gli immigrati, gli sconosciuti. È la lezione del Vangelo (cfr. Mt 25,31-46), che continua a scuotere le nostre coscienze e ci invita a superare le paure e gli egoismi, investendo le nostre energie nel costruire la civiltà dell’amore. La Madonna della Fonte chiede a tutti noi di impegnarci ad essere persone nuove, con il cuore aperto e accogliente. E allora sarà vera e bella la nostra festa, e Conversano continuerà a trasmettere alle future generazioni quei valori – umani e cristiani – che hanno fatto grande la sua storia.
+ Giuseppe Favale
La festa della Madonna della Fonte di quest’anno ci aiuterà a scoprire, guardando a Lei modello dell’accoglienza, come relazionarci ai nostri fratelli nelle loro situazioni di vita. Pensiamo all’accoglienza che Maria ha riservato nei confronti della chiamata di Dio a diventare la Madre di Gesù. La sua risposta è stata generata con un “Eccomi sono la serva del Signore”. Tale disponibilità ci interpella nel saper rispondere alla chiamata del Signore. Lei ha saputo leggere le situazioni di coloro che erano in difficoltà, pensiamo all’intervento nei confronti degli sposi a Cana di Galilea, in questa circostanza chiede a Gesù di risolvere la difficoltà di questi sposi perché è venuto a mancare il vino e la festa rischia di essere rovinata. Per questo Maria ci insegna che nelle situazioni difficili bisogna credere che Gesù interverrà e renderà possibile l’accoglienza dei nostri fratelli in difficoltà. Non dimentichiamo quello che dice ai servi alle nozze di Cana: “Fate quello che Egli vi dirà”. L’accoglienza più significativa l’ha realizzata nei confronti degli Apostoli e delle Chiesa tutta quando nel Cenacolo ha saputo attendere il dono dello Spirito Santo. In quei momenti di smarrimento ha saputo incoraggiare gli Apostoli e li ha sostenuti con la sua preghiera nell’impegno dell’annuncio missionario della prima comunità cristiana. Pertanto guardando a Lei vogliamo chiedere il dono di saper accogliere il Cristo nella nostra vita e dei nostri fratelli. Lei ci comunichi la forza e ci sostenga in questo percorso anche se a volte riceveremo l’ingratitudine di chi abbiamo accolto. Con Cristo e con Maria che era sotto la croce sapremo dire: “Padre perdona loro perché no sanno quello che fanno”. A Maria chiediamo il dono di saper essere accoglienti. Viviamo con gioia e con impegno la Festa sostenendo il Comitato nell’impegno organizzativo per la realizzazione dei diversi appuntamenti previsti nel programma.
Don Felice Di Palma
Carissimi concittadini e fedeli tutti, questa è la prima occasione in cui celebro i festeggiamenti in onore della nostra Patrona Maria SS. della Fonte in qualità di Sindaco della Città. Sono perciò particolarmente onorato di porgere a voi tutti il mio saluto personale e quello dell’intera Amministrazione Comunale che mi pregio di guidare. Conversano, città accogliente e aperta, si ritrova unita nel segno della tradizione per riscoprire il senso migliore della propria appartenenza religiosa e civile e per il piacere di riappropriarsi dei suoi spazi e luoghi più belli. Questa autentica “festa di primavera” ci consente di riunirci in concordia e felicità all’interno della nostra comunità e di riabbracciare, come ogni anno, anche i tanti concittadini che per motivi diversi hanno dovuto lasciare la terra natia. Maria, Fonte dell’Accoglienza, possa costituire un faro nel nostro cammino verso la solidarietà reciproca, il sostegno alla sofferenza e alle difficoltà, la comprensione e l’accettazione delle diversità. Ai cittadini residenti, a quelli che vivono lontano, ai visitatori, a tutti i devoti della Madonna della Fonte rinnovo l’augurio per una buona Festa Patronale!
Pasquale Loiacono
I festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Fonte rappresentano per tutti noi un momento significativo che va al di là delle pur importanti manifestazioni civili; siamo, infatti, annualmente sollecitati ad una verifica della nostra fede e a riportarla al centro della nostra esistenza quotidiana, quest’anno il tema è l’Accoglienza, parola non sempre vissuta dalla società odierna, è la Vergine che ci viene incontro per farci comprendere la retta Via e per farci capire che accogliere è il più bel gesto che possiamo fare in un tempo pieno di divisioni e contrasti. Spero che gli appuntamenti programmati siano apprezzati da tutti voi e dai tanti forestieri che vorranno essere qui a Conversano, ripagando l’impegno ed il lavoro dei componenti e collaboratori del Comitato che ringrazio fortemente. Il mio ringraziamento va a quanti hanno contribuito e contribuiranno concretamente a rendere sempre più bella la Festa di Maggio, in particolare mons. Giuseppe Favale Vescovo della Diocesi, Don Felice e Don Filippo, l’Amministrazione Comunale, le Forze dell’ordine, gli operatori del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura, le imprese, le aziende varie, i professionisti ed i cittadini. Rivolgo un caro saluto ai nostri fratelli che vivono all’estero e che vivranno i momenti della Festa in diretta attraverso i canali social del Comitato; in particolare saluto gli amici del Circolo Fratellanza Conversanese che nel corso del 2019 hanno compiuto i 100 anni di fondazione del loro sodalizio. A tutti voi auguro una Buona Festa!
Vito Antonio Galasso
Dal 25 Aprile al 3 Maggio
Novena in preparazione Ore 19.00 Santo Rosario Ore 19.30 Santa Messa
Il Mese Mariano
1 Maggio mercoledì
Inizio del Mese Mariano Ore 9.00 Santa Messa Ore 19.30 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da Don Giuseppe Recchia Arciprete Chiesa Madre Putignano
4 Maggio sabato
Solennità Liturgica di Maria SS. della Fonte Ore 8.00 Diana mattutina Ore 8.30 Santo Rosario Ore 9.00 Celebrazione Eucaristica, Supplica, accensione delle Lampade ad olio ed offerta delle rose Ore 18.00 Giro della Bassa Musica U’Tammorr d’Maul Ore 19.30 Solenne Celebrazione Eucaristica predieduta da S.E.R. Mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto, Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese, con concelebrazione dei sacerdoti della Zona Pastorale animata dal Coro della Cattedrale
5 Maggio domenica Ore 19.30
Solenne celebrazione Eucaristica presiede Don Antonio Esposito
12 Maggio domenica Ore 19.30
Solenne celebrazione Eucaristica presiede Don Francesco Ramunni
19 Maggio domenica Ore 19.30
Il Mese Mariano
Solenne celebrazione Eucaristica presiede Padre Carlos Suco Bilhete Direttore Ufficio per la pastorale dei migranti
20 - 25 Maggio
Pellegrinaggio in Cattedrale delle Parrocchie e del Seminario Diocesano in omaggio alla Protettrice: 20 Triggianello | 21 Maristella 22 Sacro Cuore | 23 S. Andrea 24 Carmine | 25 Seminario
Dall’1 al 25 Maggio
Il Rosario con Maria: 1 - 4 maggio Chiesa dell’Addolorata Triggianello 5 - 9 maggio Chiesa di San Cosma 10 - 12 maggio Chiesa di San Leonardo 13 - 15 maggio Chiesa della Passione 16 - 18 maggio Chiesa del Purgatorio 19-21 maggio Chiesa di San Francesco 22 - 25 maggio Chiesa di San Rocco
28 Maggio martedì
Partenza dell’Icona per la Zona Pastorale di Putignano
31 Maggio venerdì Ore 19.30
Santa Messa di ringraziamento del Comitato
Ore 21.00
Arrivo in Cattedrale di Maria SS. della Fonte
2 Giugno domenica Ottava della Festa
Durante il Mese di Maggio Torneo Calcio A 5 “Madonna della Fonte” a cura dell’Oratorio Anspi Cattedrale
I Giorni della Festa Patronale
24 Maggio venerdì
Ore 19.30 Ore 20.40 Ore 20.45
Santa Messa Accensione delle luminarie Processione dell’Icona della Madonna dalla Cattedrale, con sosta di preghiera nei pressi di Villa Garibaldi. Discorso delle Autorità, e prosecuzione fino alla casa di riposo “Il Vivere Insieme” Accompagnamento musicale a cura della Bandicella conversanese
25 Maggio sabato Ore 8.00 Ore 10.00
Ore 19.30 Ore 21.00 Ore 22.00
Giro della Bassa Musica U’Tammorr d’ Maul Processione dell’Icona da Piazza Aldo Moro al Tempietto allestito in Villa Garibaldi con Omaggio floreale dei bambini delle Scuole della Città Santa Messa Piazza Castello. Fiaccolata storica della Leggenda di Maria SS. Della Fonte arrivo della Barca ai piedi della Basilica, a cura di Cuori con le Ali Piazza Castello. Municipale Balcanica in concerto
26 Maggio Domenica Festa di Maria SS. della Fonte Ore 8.00 Ore 8.30 Ore 10.00
Ore 10.00 Ore 11.30 Ore 19.30
Diana Mattutina Giro della Bassa Musica U’Tammorr d’Maul Villa Garibaldi. Matinèe del Gran Concerto Bandistico Città di Conversano “G. Piantoni” Solenne Pontificale presieduto da S. E. R. Mons Giuseppe Favale con la concelebrazione dei Parroci e Sacerdoti della Zona Pastorale Solenne Processione di Gala della venerata Icona della Madonna della Fonte, con la partecipazione delle Autorità Religiose, Civili e Militari Solenne Celebrazione Eucaristica presiede Don Felice Di Palma Arciprete-Parroco della Basilica Cattedrale
Ore 20.00 Ore 21.00
Ore 23.30 Ore 24.00
I Giorni della Festa Patronale
Piazza Castello. Esibizione della Gran Concerto Bandistico “ G. Piantoni” Città di Conversano diretto dal M° Susanna Pescetti Anfiteatro. Al Centro della Musica con Federico l’Olandese Volante Grandioso Spettacolo Pirotecnico a cura della ditta Pellicani Fireworks da Modugno (Ba) A conclusione, ripresa del concerto bandistico. Piazza Conciliazione. Fine festa “VITA PUGLIESE
27 Maggio lunedì Ore 10.00 ore 17.00
Ore 19.30 Ore 20.00 Ore 21.00
Ore 22.30 Ore 24.00
Villa Garibaldi. Matinèe del Grande Orchestra di Fiati “G. Ligonzo” Villa Garibaldi. Giochi della Fonte a cura di Studio Sport Santa Messa Piazza Castello. Esibizione della Grande Orchestra di Fiati “G. Ligonzo” Città di Conversano diretto dal M° Angelo Schirinzi Processione di rientro del Quadro della Madonna dal Tempietto alla Cattedrale. Fantasia pirotecnica di piazza Piazza Conciliazione. Fine festa “VITA PUGLIESE”
Il Comitato Festa Patronale per l’anno 2019 si impegna a realizzare un’iniziativa di solidarietà nei contronti di persone bisognose
25-26-27 Maggio Mostra Mercato in Corso Domenico Morea e Torre Poligonale in collaborazione con l’ass. La Compagnia del Borgo Grande Luna Park zona Campo Sportivo Le strade e le Piazze del Borgo antico saranno allestite dalla pluripremiata ditta di luminarie: MARIANO LIGHT di Lucio Mariano da Corigliano D’Otranto 4-24-25-26 Maggio Bassa Musica U’ Tammorr d’Maul M° Franco Furio 24 - 27 Maggio Bandicella Conversanese M° Cosimo Giordano
avv. Vito Antonio Galasso Don Felice Di Palma arch. Pasquale Lovecchio Raffaele Narracci Don Filippo Di Bello Caterina Pace Angelo Cicorella Caterina Innamorato Onofrio Toscano Marisa Galgano Lino Di Chito Gianni Carone Francesco Fanelli Eugenio Giustiniani Pasquale Liuzzi Nicola Narracci Antonio Tancredi Giuseppe Lippolis Florinda Di Palma Vito Giardino Arianna Chiarappa
Consiglieri:
Il Comitato 2019
Presidente incaricato Presidente Vicepresidente Segretario Collaboratore parrocchiale Responsabile contabile Responsabile comitato e tesoriere Tesoriere Tesoriere Tesoriere Priore SS. Sacramento Responsabile Liturgia Revisore Revisore Revisore Revisore Revisore Revisore Cerimoniere Responsabile Banda Responsabile Social
Caterina Caprio, Cosimo Cimaglia, Filippo Coletta, Emanuele Cornacchiulo, Vito D’Aprile, Florinda Di Palma, Patrizia Di Mise, Nica Gasparro, Franco L’ Abbate, Maria Palma Paradiso, Massimo Partipilo, Giuseppe Rotunno, Nicola Soardi, Donato Tatamaro, Vincenzo Troilo, Vincenzo Tumulo, Domenico Valenza. Info: comitatofestapatronaleconversano.blogspot.it comitato.madonnafonte@gmail.com
Parrocchia “Santa Maria Assunta” Cattedrale Via Mons. Lamberti 3 - 70014 Conversano (Ba) tel. 080.4951123
La Vs offerta potrà essere versata direttamente sul C/C Bancario n. 000002000783
IBAN: IT70 K085 0341 4600 0000 2000 783 intestato a: “PARROCCHIA SANTA MARIA ASSUNTA” c.f. 93040250727 Segui le fasi della Festa sui Social con l’hashtag #madonnafonte19
Le immagini presenti su questa pubblicazione sono di Raffaele Narracci, Mimmo D’Onghia, Ninni Galasso, Arianna Chiarappa, Maurizio Cavallo e Francesca Mocenighi. I Testi presenti nella pubblicazione sono tratti da “Conversano” di Giovanni Ramunni (Ass. Turistica Pro Loco 2003); traduzioni a cura di Isabella Tricase, revisione testi
Europainlingua.
il comitato ringrazia
Il Vescovo Mons. Giuseppe Favale e la Curia Diocesana Il Sindaco Avv. Pasquale Antonio Mario Loiacono La Giunta e l’ Amministrazione Comunale Il Comandante Francesco Spinelli e l’Arma dei Carabinieri Il Comandante Vincenzo Teofilo e il Corpo di Polizia Municipale Il Rettore don Roberto Massaro e la comunità del Seminario Vescovile Il Tenente Giovanni La Selva e il corpo della Metronotte Il Tenente Giulio Vitto e il corpo del Consorzio di Vigilanza Il Presidente Giuseppe D’Orazio e il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Conversano L’Azienda Di Palma Donato & figli L’Azienda Puglia Sapori Il Sig. Andrea Casavola della Gioielleria Cataldo Casavola & C. La Sig.ra Melina Sibilano e il Circolo Fratellanza Conversanese NY Le Imprese, le Aziende, gli Artigiani, i Commercianti, i Professionisti, Fax Settimanale, Gruppo Norba, La Vipera, Oggi Conversano, Radio Emme2, Radio Amicizia, SirioArt, WebTv Conversano I Cittadini e non della Città di Conversano Consiglio Presbiterale Zonale, Consiglio Pastorale Zonale, Consulta Zonale di Pastorale Giovanile, Seminario Minore Diocesano, Don Pasquale Cantalupo, Don Donato Rizzi, Don Giuseppe Recchia, i Presbiteri e la Zona Pastorale di Putignano, le Religiose, il Coro della Basilica Cattedrale, O.E.S.S.G., Confraternita SS. Sacramento, Confraternita SS. Passione, Confraternita Maria SS. del Carmine, Confraternita del Purgatorio, Centro Caritas, Azione Cattolica, Oratorio Anspi Cattedrale, Scout, MEIC, Cisom, Ass. Nazionale Carabinieri, Misericordia, Pro Loco, Cuori con le Ali, Studio Sport, Dirigenti ed Insegnanti I e II circolo didattico, Dirigente ed Insegnati Scuola “Carelli-Forlani”, Insegnanti Scuole dell’Infanzia, Scuole parificate e private dell’Infanzia, Direttore e Personale casa Vivere Insieme, Enzo Tasselli, Donato Bianco, Francesco Logreco, Angelo Renna, Paolo Battista, Daniela Lofano, Annamaria Storno, i Portatori e tutti i collaboratori a vario titolo.
San Benedetto
Il turista, che visitando il centro storico vedrà viuzze dorate e panorami mozzafiato, scoprirà che Conversano è anche antica Diocesi, la tradizione vuole che Simplicio sia stato il primo Vescovo nell’anno 487 d. C. . Inoltre dal 1266 si insediò un potere pari a quello vescovile, quello delle Badesse Mitrate, donne di nobili origini che per ovvi motivi dinastici erano rinchiuse in conventi di clausura. La loro sede è stata il monastero di San Benedetto, cenobio che la tradizione vuole fondato da San Mauro nel VI sec., che godeva, già da più anni, del privilegio di “abbazia nullius”, per questo dipendeva direttamene dalla Santa Sede e fu esente da qualsiasi interferenza dei vescovi conversanesi. Le Badesse avevano un proprio feudo e propri tributi, disponevano di poteri giurisdizionali nei confronti del clero di Castellana Grotte; al pari dei vescovi indossavano la mitra e impugnavano il pastorale. La prima badessa è stata Dameta Paleologo, una suora di ordine cistercense venuta dall’Oriente, che impossessandosi del Monastero di San Benedetto ha dato inizio ad uno dei poteri femminili più importanti della storia. A seguire furono numerose le figlie dei conti che diventarono badesse, esercitando sul monastero giurisdizione quasi episcopale sino al 1810 anno in cui un decreto murattiano ne abbattè tutti i poteri. Furono tali poteri a far appellare tale monastero come “Monstrum Apuliae” (meraviglia ed allo stesso tempo terrore della Puglia) e faranno sì che il fenomeno delle badesse di Conversano e di altre poche città Europee, costituisca un capitolo a sè della storia del diritto ecclesiastico.
ringraziamenti
Saint Benedict
The Monastery of San Benedetto represents the centuries-long historic evidence of Conversano. A parchment scroll, dating back to 889, testifies the existence of the monastery since the 6th century. In 1110, the Pope Paschal II declared that the Monastery was under the protection of the Holy See, making it free from any interferences from local bishops, an “abbazia nullius”. The nuns with the Abbess Dameta Paleologo acquired an Episcopal power, they owned their private feuds with their own tributes. The Pope Gregory X allowed them to wear the mitre and the crosier, which were both typical male symbols of the Episcopal power. In this way the Monastery acquired the designation of “Monstrum Apuliae” (the Apulian Wonder but also its Terror). The bell tower rises higher than that of the Cathedral, to symbolize the superior status of the nuns over the local bishops. The Benedictine church built during the 11th century presents 3 domes, the central one is octagonal, and it has Baroque decor, the majolica. Inside the Church there are baroque altars decorated with inlaid wood and a marble polychrome altar with a canvas by Paolo Finoglio depicting Saint Benedetto and Saint Biagio.
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Icona della Madonna della Fonte
San Benedetto
Di particolare pregio la chiesa di San Benedetto che all’esterno si presenta in stile romanico pugliese con influenze bizantine e tre cupole in asse con quella centrale a tamburo ottagonale e cupola maiolicata di epoca barocca; la chiesa fu edificata su una preesistente cripta, attualmente visitabile con ingresso dal chiostro medievale del XIII sec. con interessanti trifore e capitelli a stampella con rappresentazioni vegetali, zoomorfe ed antropomorfe. La chiesa al suo interno conserva interessanti altari barocchi di legno intarsiato, ed un policromo altare marmoreo con al centro l’opera più importante di Paolo Finoglio: S. Benedetto e S. Biagio a colloquio divino. Di particolare importanza l’altare ligneo del cappellone della Madonna del Rosario, è costituito da una pala centrale dell’artista cretese Michele Damasceno rappresentante la Vergine del Rosario, incorniciata in un tripudio di elementi lignei dorati e raffigurazioni di vegetali, frutti rossi, tra cui le ciliegie, e figure animali. Dai recenti restauri si può affermare che la macchina barocca è stata spostata nel corso dei secoli e rappresentava l’altare maggiore della chiesa prima degli interventi del 1700.
ringraziamenti
Saint Benedict
The main chapel is characterised by a wooden altar dedicated to Our Lady of the Rosary with a canvas by Michele Damasceno representing the Virgin of the Rosary, surrounded by golden motifs, vegetal and animal figures and red fruits. From recently works of restoration, it emerges that the altar was moved from its principal position to an other chapel dedicated to the Virgin of Victory. At that time, before the restoration of the 18th century, it was the main altar of the church. Today, the Monastery hosts the archaeological section of the museum of Conversano. The Monastery also has a medieval cloister dating back to the 11th century with three light-windows and capitals with vegetal, animal and human figures. The cloister gives access to a crypt dedicated to Saint Mauro.
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Chiesa del Carmine
Esternamente disadorna ed apparentemente priva di interesse, la chiesa intitolata alla Vergine SS.ma del Carmelo fu edificata nel 1652 per pia volontà della contessa di Conversano, Isabella Filomarino, come si legge sulla sobria facciata principale. L'annesso convento era stato invece eretto nella seconda metà del 1500. L'ampio interno si presenta in forme barocche smaglianti e scenografiche: è a navata unica con volta a botte lunettata ed ha quattro cappelle per lato, comunicanti tra di loro, con altari e tele di pregevole fattura. Dopo le cappelle, sulle pareti della navata sono in vista, uno per lato, due raffinati coretti in legno intagliato e dorato. ll monumentale altare maggiore, che occupa in tutta la sua larghezza la navata, è uno dei più fastosi dell'architettura sacra di Puglia. Sull'asse dell'altare giganteggia l'immagine dell'Eterno Padre, su cui è sospesa una corona-baldacchino raffigurante il cielo stellato dominato dalla raggiante Colomba dello Spirito Santo. Sull’altare è collocata una tela con i Santi carmelitani devotamente rivolti verso la Madonna del Carmine. Sui dadi di base sono raffigurati, a destra, lo stemma degli Acquaviva d'Aragona, a sinistra quello dell'Ordine Carmelitano. L'altare ha ai lati due porte, dalle quali si accede alla retrostante abside, dove è collocato un elegante coro ligneo intagliato e dipinto della seconda metà del XII secolo. Questo ha forma poligonale con un solo ordine di scanni, le cui spalliere recano l'immagine dipinta su tela di un santo o una santa carmelitani; sull'asse della scaletta centrale risalta la figura della Madonna.
The Carmine Church
The Carmine church, entitled to the Holy Virgin of Carmelo, was built by Isabella Filomarino, the Countess of Conversano, in 1652. It consists of a unique aisle with a barrel vault and four chapels at each side with altars and valuable canvases. The major altar is an example of the most monumental and decorative altar of religious architecture in Apulia. Near the altar there is a canvas of Carmelite Saints who look devotedly to the Virgin of Carmelo. At the base of the altar there is the coat of arms of the Acquaviva d’Aragona family. On the left there is the emblem of the Carmelite Order. On each side of the altar there is a door, an access to the rear apse, which is characterised by a painted and carved wooden choir dating back to the second half of the 18th century. The choir has a polygonal form, each seat of the choir is characterised by canvases representing a carmelite Saint. Centrally, there is a canvas dedicated to the Virgin of Carmelo.
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Chiesa di San Cosma
Negli anni trenta del Seicento il conte Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona (Il Guercio di Puglia) e la consorte Isabella Filomarino Della Rocca commissionarono il rinnovamento dell'antica chiesa romanica di San Matteo, intitolando il nuovo complesso ai Santi Medici Cosma e Damiano, a cui i conti erano particolarmente devoti per grazie ricevute. L'edificio preesistente fu sottoposto ad un totale rifacimento secondo lo stile barocco, e l'incarico dell'integrale riprogettazione dell'apparato decorativo interno, fu affidato al pittore napoletano Paolo Domenico Finoglio. Egli, morto prematuramente nel 1645, non vide mai compiuta l'opera, proseguita dai suoi allievi. La chiesa fu poi consacrata nel 1660 dal vescovo Giuseppe Palermo. La volta è costituita da 10 scomparti sagomati ove sono raffigurati il martirio dei santi anargiri; nell’undicesimo è rappresentata l’ascensione al cielo dei santi medici in compagnia di San Francesco d’Assisi, S. Antonio da Padova e Santa Chiara. Ai quattro angoli del soffitto campeggiano gli stemmi degli Acquaviva d’Aragona. La chiesa ad aula unica custodisce preziose tele del Finoglio, la pala centrale è attribuita ad Alessandro Turchi. Dal 1900 la chiesa è assurta a rango di Santuario per il culto di Santa Rita da Cascia.
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C o nve rs a n o
The church of Saint Cosma
In 1639, the Earl Giangirolamo Acquaviva d’Aragona and his wife Isabella Filomarino renovated the ancient romanesque church of Saint Matteo as a votive offering. They dedicated the new building to the Saints of Cosma and Damiano. It represents the first worship building in Apulia. The Church of Saints Cosma and Damiano was designed by Paolo Finoglio and completed by his assistants and pupils. The convent was consecrated by the Bishop Giuseppe Palermo in 1660. Internally there are paintings about the miracles and the martyrdom of the Saints Cosma and Damiano. There is also an interesting painting about “the Charity of Saint Elisabeth of Hungary”, patroness of the Third Order of Saint Francis. At the four corners of the church there are the coats of arms of the Acquaviva d’Aragona family. The church characterised by only one room holds important canvases by Paolo Domenico Finoglio, the central painting is by Alessandro Turchi. Since 1900 the church is Sanctuary of Saint Rita from Cascia.
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Santa Maria dell’Isola
La chiesa di Santa Maria dell’Isola è situata ad un miglio circa dal centro abitato sulla strada provinciale Conversano - Rutigliano, sorse a seguito dell’apparizione della Madonna ad una fanciulla conversanese nel 1450. Successivamente, nel 1462, Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona continuando l’opera intrapresa dal popolo fece innalzare, su di una cripta naturale già adibita al culto, una chiesa ed un convento che fu abitato dai Padri Minori Osservanti, detti Zoccolanti. La chiesa, un interessante palinsesto dalle forme gotiche, propone il tema delle cupole in asse presenti in San Benedetto. Nella parete absidale della navata principale si custodisce un grandioso cenotafio (sepolcro vuoto) in onore del suo fondatore Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona, caduto per mano turca ad otranto nel 1481. Il cenotafio è opera dello scultore Nuzzo Barba da Galatina. Nella navata laterale è custodito il Cristo Nero, opera in legno e cartapesta simbolo dei riti della Settimana Santa conversanese. Il monastero è composto da due chiostri uno medioevale, l’altro barocco, ambienti per accoglienza di gruppi di preghiera, ritiri spirituali e meething. Attualmente il monastero ospita le suore Serve del Signore e della Vergine di Matarà.
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The Church of Saint Maria dell’Isola
In 1462 Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona built the church of Santa Maria dell’Isola and a convent inhabited by Padri Minori Osservanti. The church is characterised by gothic details and two domes on axis. It presents an original nave while a second nave was added in 1530. The apse is characterised by a cenotaph, an empty tomb representing a monument erected by Nuzzo Barba da Galatina, in honour of its founder, the Earl Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona, who died heroically at Minervino di Lecce, after the successful reconquest of Otranto from the Ottomans in 1481. The cenotaph represents the Earl Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona and his wife, the Countess Caterina del Balzo Orsini, both in a horizontal position, in Franciscan habits. At the base of the apse there are the four cardinal virtues: Strength, Justice, Prudence, Temperance. On the side of the apse there are two statues representing Andrea Matteo, the son of Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona, and his wife, the two developers of the cenotaph. On the right-hand side of the church there are 17th century frescoes about the life and the miracles of Saint Bernardino. In the apse there is also a Black Christ, symbol of the oppression of men. Externally there are two cloisters, the bigger one of the 15th century is characterised by frescoes representing Saint Giuseppe, the smaller one of the 14th century has double columns and carved capitals. The monastery hostes the nouns Maids of the Lord and of the Virgin of Matarà.
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tel. 080.4954404
Santa Caterina
La cappella rurale dedicata a S. Caterina d'Alessandria è la più nota, la più originale, la più studiata e tuttavia la più enigmatica delle chiesette campestri di tutto il vasto territorio conversanese, ed anche tra le più interessanti di Puglia. Probabilmente è del XIV-XV secolo, certamente romanico-gotica con ascendenze orientali, di committenza "ricca" se non proprio nobile e in questo caso destinata a mausoleo-sacrario degli Acquaviva (non si può ignorare che nel 1456 il conte Giulio Antonio impalmava una Caterina, figlia del principe di Taranto Giovanni Antonio Orsini del Balzo). La singolare chiesetta ostenta la sua fascinosa presenza in aperta campagna, ad un chilometro da Conversano appena superati gli "storici" pozzi di terra rossa, nome evocatore di cruenti episodi avvolti nella leggenda. La sua pianta a quadrifoglio (quattro absidi semicircolari che si innestano sui lati di un quadrato) è caratteristica di poche chiese in tutta Italia. Ha un disegno perfettamente realizzato grazie all'impiego di conci di pietra calcarea perfettamente squadrati e visibili anche all’interno, le cui nude pareti -forse un tempo intonacate e dipinte - rivelano un fascino ancora più suggestivo. La porticina d'ingresso è sormontata da un protiretto ogivale (per metà di rifacimento) e da un misterioso riquadro in pietra che, più che una finestrella, doveva costituire la cornice di uno stemma gentilizio. La costruzione è armoniosamente conclusa da una cupola in buona parte rifatta (1936) dopo la caduta delle "chiancarelle" della copertura originale, che certamente conferivano all'insieme una suggestione maggiore. Lo svelto campaniletto appare opera più tarda. Durante la peste del 1690 la chiesa divenne ricettacolo di cadaveri; nel 1910 mons. Lamberti la liberò dal cumulo delle ossa, e soltanto nel 1935 ebbe inizio il restauro a cura della Soprintendenza ai Monumenti di Bari. Oggi la chiesa è affidata alle cure dell’ass. Donna Club.
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Saint Catherine
The church of Saint Caterina, located 1 km from Conversano, is a small church dedicated to Santa Caterina of Alessandria. The church is situaded on the provincial road towards San Vito, in Polignano. In the 8thcentury, Santa Caterina was already known, but there is proof of the Saint’s adoration only in second half of the 11th century. There are two hypothesis about the period of its building: according to the first one, the church was built in the first half of the 11th century, probably in remembrance of the pilgrimage towards holy places. The second hypothesis could be related to Earl Giulio Antonio I Acquaviva d’Aragona, who commissioned the building of the church in 1456 as a tribute for his wife, Caterina Orsini del Balzo. Over the centuries, the church of Santa Caterina was subjected to various changes. In 1690 during a pestilence, the church was turned into a receptacle of bodies. In 1910, Bishop Antonio Lamberti emptied the bones out of the church. In 1935, the restoration started and today, the cultural club “Donna Club” looks after the chapel maintenance. The rural church is an example of Byzantine architecture; it has a four-leaf clover shape, with four semi-circular apses, built up with squared limestone and it is characterised by both oriental and romanesque elements.
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Castello Marchione
Un originale costruzione settecentesca situata a circa 7 km sulla strada provinciale Conversano-Putignano. Non si tratta di un castello ma di un casino di caccia dei conti Acquaviva d’Aragona. Nel ‘700 il grandioso edificio era circondato da 1260 ettari di bosco di querce; attualmente la proprietà ha un’estensione di circa 23 ettari, per la maggior parte coltivati a mandorleti e ciliegeti. L’edificio, che presenta perfetta simmetria sia lungo l’asse longitudinale che trasversale, si sviluppa su tre piani:il piano terra, l’ammezzato con quattro torrioni cilindrici, e il piano superiore o “piano nobile” di epoca barocca-neoclassica. Internamente vi è un’ampia sala di rappresentanza: sul soffitto ligneo è raffigurato lo stemma dei conti Acquaviva d’Aragona e sulle pareti si possono ammirare medaglioni raffiguranti personaggi della famiglia aragonese e gli alberi genealogici degli Acquaviva e degli Enriquez (casa reale di Castiglia estintasi nella casa Filomarino). Il principe Fabio Tomacelli Filomarino, ultimo discendente degli Acquaviva d’Aragona (1920-2003), ha dedicato costanti cure alla salvaguardia e valorizzazione della nobile dimora. Marchione è un monumento unico nel suo genere nelle campagne pugliesi per il gusto e lo stile architettonico.
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The Castle of Marchione
The Castle of Marchione was a hunting lodge belonging to the Acquaviva D’Aragona Family, counts of Conversano. It is located along the provincial road towards Putignano, almost 7 kilometres away from Conversano. In the 18th century the Castle was surrounded by an oak forest that covered almost 1260 hectares with almond and cherries groves. The building is symmetrically perfect both on its longitudinal and transversal axis. It is completely built up with limestone. The main facade is characterized by the impressive staircases which lead to the first floor. It has a square plan and it is built on three levels: the ground floor, the mezzanine level that presents four cylindrical towers, and the top floor, also called the ‘noble floor’, characterised by a baroque and neoclassical style. The coat of arms of the Acquaviva D'Aragona family is depicted on the wooden roof while the walls are full of portraits and family trees. All around the Castle there are an ancient wood oven, a cistern, a neoclassical consecrated Church and a little tower, once used to keep and train pigeons, hawks and doves. The last descendant of the Acquaviva d’Aragona family was Fabio Tomacelli Filomarino (1920-2003), who dedicated himself to the preservation and the enhancement of his ancient noble family.
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