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Conversano scrigno d’arte
STRALCIO DEL PRIMO DISCORSO DI MONS. GIUSEPPE FAVALE
Carissimi fratelli e sorelle della Chiesa di Conversano-Monopoli, è grande la gioia del mio cuore nel rivolgervi il mio primo saluto! Vengo tra voi mandato da Papa Francesco e, nella fede, nutro la certezza che è il Signore Gesù, il Buon Pastore, a chiamarmi a questo ministero, per essere tra voi segno della Sua tenerezza, custode della vostra comunione, animatore della vostra carità. Potete immaginare quel che ho vissuto nel momento in cui mi veniva comunicata la volontà del Santo Padre di inviarmi nella Chiesa di ConversanoMonopoli. Smarrimento e trepidazione hanno preso il sopravvento, di fronte ad un compito molto più grande delle mie forze. Al tempo stesso, però, la consapevolezza che Dio non abbandona coloro che confidano in Lui mi ha dato il coraggio per dire quel “sì” che unisce già da ora la mia vita alla vostra, nel tratto di strada che percorreremo insieme, vescovo e popolo, per servire la causa del Vangelo. Tra non molto avremo modo di conoscerci personalmente, ma posso assicurarvi che, già da ora, nutro il desiderio di farmi vicino a ciascuno di voi, solidale con le vostre storie personali e di comunità. Al contempo, con le parole dell’apostolo Paolo, a voi chiedo: “Accoglietemi nei vostri cuori” (cf 2 Cor 7,2)! Vengo con il bastone del pellegrino per portarvi l’unica ricchezza che vale la pena possedere: Gesù Cristo. È Lui che mi manda a voi, perché voi appartenete a Lui. Siete la Sua sposa e io vengo come l’amico dello Sposo (cf Gv 3,29), per farvi crescere nella fedeltà verso di Lui, che da sempre vi ama. Vengo per dirvi in semplicità: “guardate a Lui e sarete illuminati”. Non mi stancherò di ripetervi in ogni occasione: “Gustate e vedete com’è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia” (dal Salmo 34). Vengo in una Chiesa che abita un territorio ricco di bellezze naturali e di storia, dove l’azione di Dio si è intrecciata con l’impegno operoso dell’uomo. Dalla costa adriatica alle colline della Murgia, quanti luoghi pieni di fascino che spingono l’animo ad elevarsi verso Dio! Quante opere frutto dell’intelligenza e della laboriosità delle passate generazioni e dei nostri contemporanei! Penso alle splendide Cattedrali e alle innumerevoli chiese che sono punto di riferimento per la fede del nostro popolo! Penso ai tanti luoghi dove si costruisce il futuro attraverso la fatica quotidiana, che aiuta a portare alle famiglie l’onesto sostentamento. Il Signore dia a tutti più coraggio e più forza per intraprendere strade nuove e così superare la difficile congiuntura che attraversa oggi il mondo del lavoro, anche nel nostro territorio.
Il mio saluto raggiunge innanzitutto il carissimo Vescovo Domenico, che da pastore solerte e generoso ha guidato la Diocesi per 29 anni. Tutti voi serbate tanti grati ricordi del suo instancabile ministero: parole, gesti, attenzioni, che hanno fatto sperimentare la sua vicinanza in momenti lieti e tristi della vita di ciascuno. Grazie, Eccellenza, per la sua paternità. Continui a volerci bene e a portarci nella sua preghiera. Nella persona del Vescovo voglio fare memoria di tutti i Pastori che lo hanno preceduto e che hanno tenuta accesa la fiamma della fede nelle passate generazioni. Consentitemi di ricordare tra tutti S. E. Mons. Antonio D’Erchia, anche lui originario della Diocesi di Castellaneta. A loro, che già vivono con il Pastore grande delle pecore (cf Eb 13,20), chiedo di accompagnarmi nel servizio che intraprendo con la preghiera di intercessione. Con un grande abbraccio stringo a me tutti voi, cari fratelli e sorelle laici, che la Provvidenza affida alla mia paternità. Come vorrei che fossero aperte le porte del vostro cuore per accogliermi! Desidero portarvi una parola di speranza e di fiducia per farvi toccare con mano la misericordia del Signore, che in questo Anno giubilare rifluisce come un fiume in piena nella vita di tutti noi. Il mio saluto va alle famiglie, soprattutto quelle provate dalla sofferenza, ai piccoli, agli adolescenti, ai giovani – che sono il nostro futuro e meritano pertanto la giusta attenzione nel lavoro pastorale – agli anziani e agli ammalati. A chi vive esperienze di emarginazione e di solitudine – e fra questi ricordo anche i detenuti nel carcere di Turi – vorrei dire che il mio cuore palpita di affetto per loro e che ogni giorno saranno nella mia preghiera. Affido me e voi alla intercessione della Madre di Dio, venerata con diversi titoli nelle nostre comunità, e dei Santi Patroni Flaviano e Francesco da Paola. Sentiamoci custoditi dal loro sguardo amorevole e ciò darà coraggio alla nostra testimonianza evangelica nel mondo. In comunione di preghiera, tutti vi benedico nel Signore. Castellaneta, 5 febbraio 2016 don Giuseppe Favale Vescovo eletto di Conversano-Monopoli 7
IL SALUTO DELL’ARCIPRETE
MARIA FONTE DI MISERICORDIA
La festa della Madonna della Fonte in questo Anno Santo straordinario della Misericordia vuole essere un’occasione propizia per riscoprire il volto misericordioso di Dio Padre.
Nella Bolla d’indizione dell’Anno Santo Papa Francesco ci ribadisce che la Misericordia è la legge fondamentale che abita il cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il proprio fratello nel cammino della vita.
Pertanto a Maria Fonte di Misericordia vogliamo chiedere la grazia di guardare con occhi sinceri il nostro fratello liberandoci dall’invidia e dal rancore che non ci permettono di incontrarlo. Per cui la misericordia non è un’idea astratta ma una realtà concreta con cui Dio Padre rivela il suo amore come quello di un padre e di una madre che si commuovono fino al profondo delle proprie viscere per il proprio figlio.
Vogliamo, pertanto, sull’esempio di Maria recuperare questo senso profondo dell’essere misericordiosi. Vogliamo metterci alla scuola del silenzio di Nazareth per meditare la Parola che ci viene rivolta per diventare capaci di assumere lo stile misericordioso della vita della casa di Maria, Giuseppe e Gesù. Maria è stata anche colei che ha sperimentato in modo particolare ed eccezionale la partecipazione al sacrificio della croce, partecipazione che ha reso possibile il dono della Divina Misericordia.
Siamo chiamati, dunque, ad invocare la sua infinita Misericordia come ha fatto Lei nella preghiera del Magnificat: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono e sempre nel Magnificat prega così: ha soccorso Israele suo servo ricordandosi della sua misericordia. Affidiamoci a Lei come facciamo nella preghiera della Salve Regina:
Salve Regina madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra salve.
A Maria Fonte di misericordia vogliamo affidare in particolare i nostri fratelli ammalati ed anche tutti coloro che sono afflitti da varie prove della vita.
A tutti un sentito ringraziamento per la realizzazione della festa in special modo al Comitato per l’impegno generoso ed infaticabile. L’ARCIPRETE PARROCO Don Felice Di Palma 8
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IL SALUTO DEL SINDACO
Il mese di maggio dedicato a Maria, rappresenta per la nostra Città il momento topico per approfondire tutti i temi legati alla fede, per festeggiare e venerare la nostra Protettrice Madonna della Fonte e per raccogliere il frutto più pregiato della nostra terra. La festa del 2016 è una occasione speciale ed emozionante da vivere per la prima volta con il nuovo Vescovo Mons. Giuseppe Favale. E’ il momento per ringraziare Maria per quanto di bello e buono è accaduto in città nell’ultimo anno, per ricordare chi soffre, chi ha bisogno e tutti i nostri cari figli di Conversano che non sono più con noi . E’ il momento per essere uniti, per riflettere sugli impegni da prendere con se stessi e con il prossimo per la crescita della città, per amarla come se fosse veramente casa nostra, per darle un’anima intelligente e vivace così da renderla sempre più vivibile, più libera, più pulita e più moderna. Come sempre vanno sottolineati i meriti del Comitato organizzatore che ci mette impegno, creatività e capacità per la buona riuscita di questo grande evento. Un ringraziamento va a tutti coloro che vorranno sostenere la festa con il proprio contributo di tempo e di denaro, al nostro arciprete Don Felice ed a tutte le parrocchie della città. Ed, infine, un saluto ed un grazie particolare a Mons. Padovano per i 29 anni trascorsi al servizio della nostra Comunità. Buona festa a tutti, con affetto Vostro Giuseppe Lovascio
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IL SALUTO DEL PRESIDENTE
I festeggiamenti in onore di Maria Santissima della Fonte rappresentano per tutti noi un momento significativo che va al di là delle pur importanti manifestazioni civili; siamo, infatti, annualmente sollecitati ad una verifica della nostra fede e a riportarla al centro della nostra esistenza quotidiana, affinché la Vergine Maria possa guidarci illuminando i nostri giorni. Spero che gli appuntamenti programmati si rivelino all’altezza delle nostre grandi tradizioni e siano apprezzati da tutti voi e dai tanti forestieri che vorranno essere qui a Conversano, ripagando l’impegno ed il lavoro dei componenti e collaboratori del Comitato. Ringrazio quanti hanno contribuito e contribuiranno concretamente a rendere grande la Festa di Maggio, in particolare mons. Favale Vescovo della Diocesi, Don Felice e Don Giuseppe, l’Amministrazione Comunale, le Forze dell’ordine, gli operatori del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura, le imprese, le aziende varie, i professionisti e i cittadini. Rivolgo un caro saluto ai nostri fratelli che vivono all’estero e che vivranno i momenti della Festa in diretta attraverso i canali social del Comitato. A nome di tutto il Comitato Festa, infine, ringrazio con profonda gratitudine mons. Domenico Padovano per i suoi 29 anni a guida della Diocesi. A tutti auguro una Buona Festa! Vito Antonio Galasso
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IL COMITATO 2016
Avv. Vito Antonio Galasso Don Felice Di Palma Don Giuseppe Goffredo Sig. Massimo Partipilo Dott.ssa Marisa Galgano Sig. Peppino Rotunno Sig. ra Caterina Pace Sig.ra Caterina Innamorato Sig. Onofrio Toscano Rag. Giuseppe Lippolis Sig. Vincenzo Troilo Sig. Francesco Fanelli Sig. Pasquale Liuzzi Sig. Eugenio Giustiniani Sig. Angelo Cicorella Sig. Nicola Narracci Sig. Lino Di Chito Sig. Vito Giardino Sig. Emanuele Cornacchiulo Sig. Giovanni Castellaneta Sig. ra Florinda Di Palma Sig. Raffaele Narracci Sig. Lucio De Paolis Sig. Cosimo Sibilia Sig.ra Caterina Caprio Sig. Vito D’Aprile Sig. Cosimo Cimaglia Sig. Franco L’Abbate Sig. Luigi Tumulo Sig. Nicola Soardi Sig.ra Nica Gasparro Sig.ra Patrizia Di Mise Dott.ssa Lucrezia De Girardis
Presidente Incaricato Presidente Vice Presidente Vice Presidente Segretaria Priore Confraternita SS. Sacramento Tesoriere Tesoriere Tesoriere Responsabile servizio d’ordine Responsabile sede Revisore Revisore Revisore Revisore Revisore Responsabile spettacoli pirotecnici Responsabile banda Responsabile banda Responsabile campagna Responsabile pubblicità Responsabile comunicazione Responsabile logistica Tecnico Audio Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Sacrista Responsabile eventi Vice responsabile eventi Responsabile mostra-mercato
Per informazioni :
comitatofestapatronaleconversano.blogspot.it comitato.madonnafonte@gmail.com PARROCCHIA “SANTA MARIA ASSUNTA” CATTEDRALE VIA MONS. LAMBERTI 3 - 70014 CONVERSANO (BA) TEL. 080.4951123
La Vs offerta potrà essere versata direttamente sul C/C Bancario n. 000002000783 IBAN: IT70 K085 0341 4600 0000 2000 783 intestato a : “COMITATO FESTA PATRONALE MARIA SS. DELLA FONTE” C.F. 9304025072
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LA FESTA
La terra di Puglia è ricca di feste in onore della Vergine Maria, in particolare verso le icone della Madonna che per tradizione arrivano dall’altra sponda dell’Adriatico. Sono immagini di gusto bizantino dipinte da pittori locali, spesso monaci dimoranti nei vari monasteri presenti nella terra di Bari. Il culto della Madonna della Fonte, secondo lo storico di Conversano Paolo Antonio di Tarsia, è sorto intorno al 489 d.C. ad opera del primo vescovo Simplicio, che avrebbe importato l’icona dalle sponde africane, salvandola da un incendio, per trasportarla inizialmente a Cozze. Una tradizione vuole che Simplicio fosse sbarcato a Cozze, dopo una tempesta marina, il primo sabato di maggio, ed è questo il motivo per cui la festa liturgica della
Beata Vergine della Fonte ogni anno si svolge il primo sabato di maggio. Intorno agli anni 1633-1634 un documento attesta che “il primo sabato di maggio si solennizza la festa della Madonna della Fonte in questa Cattedrale e che la santità di N.S. Papa Urbano VIII concede indulgenza plenaria e remissione di tutti i peccati a quelle persone che veramente confessate e comunicate rivisiteranno detta cappella….” Il quadro della Vergine è alto 88 cm e largo 53cm, simile alla Madonna della Madia di Monopoli, veste un maphorion con pieghe stilizzate in azzurrite, il cui bordo si chiude a collarino. Il Bambino, seduto sul braccio sinistro, indossa una tunica corta o himation con piedi calzati, regge con la sinistra un rotolo e presenta un volto corrugato. È ritenuto manufatto locale della fine
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del XIII secolo e trova assonanza con le opere dell’altra sponda adriatica e, comunque, con l’Oriente latino. L’immagine era ornata da diverse cornici sovrapposte in legno dorato, ma intorno al 1630 il popolo conversanese volle sostituirle con una d’argento; la cornice attuale fu eseguita a Napoli intorno al 1896 sul disegno del canonico Giovanni Simone. Due le cornici argentee che si conservano nella Basilica, una che è esposta nella navata laterale sinistra, incornicia l’icona originale che negli anni, anniversari speciali, viene portata in processione; l’altra incornicia l’icona esposta solo nel mese di maggio e che viene solennemente portata in processione ogni anno. Questa è stata dipinta nel 1996 sostituendo una precedente, di antica fattura, annerita dal tempo. Nel 2015 una nuova icona realizzata in Grecia , secondo le tecniche antiche delle icone bizantine, è stata incastonata nella cornice barocca che sfila solennemente nel giorno più importante dei festeggiamenti.
Oggi la festa esterna della protettrice di Conversano e della Diocesi si svolge la quarta domenica di Maggio; i festeggiamenti iniziano il 1 e si concludono il 31 maggio, un mese ricco di celebrazioni, momenti di preghiera e riflessione ; l’icona della Vergine viene portata in visita agli ammalati, ai sofferenti ed ai carcerati. Quest’anno la Madonna sarà accolta, per la prima volta, da una comunità che accoglie ragazze madri ed orfani. Al pari delle altre feste patronali di Puglia, la festa di Conversano è caratterizzata da luminarie, bande, concerti e fuochi d’artificio. Sicuramente di grande partecipazione sono le pro-
cessioni che accompagnano la Madonna della Fonte nei giorni della festa. Il clou si svolge dal venerdì al lunedì della quarta settimana di maggio; suggestivo l’omaggio floreale alla Madonna dei bambini della scuole materne ed elementari la mattina del sabato. Caratteristica la processione di gala che si snoda per le vie principali della città la domenica mattina, a cui partecipa il Vescovo della Diocesi con i sacerdoti della Zona Pastorale e le più importanti cariche civili e militari della città; durante il percorso della processione vengono impartite le benedizioni al mare, alle campagne, alla città e al seminario diocesano.
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CENNI STORICI
A circa trenta km a sud-est di Bari, tra campagna rigogliosa e mare Adriatico sorge Conversano, suggestiva città collinare (219 m.) dal passato storico tutto da scoprire. I primi insediamenti si attestano intorno al VIII – VI sec a.C., la città, allora chiamata Norba, che significava “un nucleo abitato chiuso in una cavità circolare”, era abitata da popolazioni japigie e peucezie. La città si sviluppò rapidamente anche in virtù della presenza nell’agro di doline carsiche, invasi naturali che permettevano l’approvvigionamento dell’acqua. Norba era una città fortificata e per questo ben protetta da eventuali aggressioni da parte di popolazioni nemiche. Intorno al III sec. a.C. Norba,
come il resto della Puglia entra a far parte dell’Impero Romano. I romani portarono ricchezza alla città, infatti, Norba sorgeva vicina alla prestigiosa Via Appia, una delle strade più importanti in epoca romana, la quale congiungeva Roma al porto di Brindisi: importante punto di ristoro per le carovane, la città nel tempo accrebbe il suo territorio. Importanti opere furono realizzate dai romani, quali le cisterne presenti nei “Laghi”; le cisterne, tuttora esistenti, hanno una profondità di 12 m. ed un diametro di 7m. : grazie a loro l’acqua continua a conservarsi in particolare nei periodi secchi. Con il declino di Roma anche Norba iniziò a scomparire e le invasioni barbariche la distrussero del tutto.
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Solo nell’ XI sec. con l’arrivo dalla Francia del popolo Normanno, lì dove sorgeva Norba, sorse una nuova città: Casale Cupersanen o Castrum Cupersanum. I Normanni utilizzarono le antiche mura di cinta, le mura megalitiche, denominate così per la particolare imponenza, le ristrutturarono e resero il nucleo abitato fortificato. Costruirono la Torre Maestra, la Cattedrale ed il Monastero di San Benedetto. È così che si dava alla luce l’antico nucleo feudale; il cuore di oggi come di ieri è Piazza Conciliazione , qui si affacciano il Palazzo Vescovile, la Cattedrale ed il Castello, ovvero i monumenti più importanti di Conversano. Il primo conte della città fu Goffredo d’Altavilla, nipote del normanno Ro-
berto il Guiscardo, che nell’XI sec. si proclamava “Comes Cupersani”. A seguire sette famiglie comitali si susseguirono: Bassavilla, Brienne, Enghien, Lussemburgo, Sanseverino, Barbiano e Caldora. Agli inizi del XV sec. la contea passo sotto il dominio di Giovanni Antonio Orsini del Balzo, Principe di Taranto.
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Nel 1455 il matrimonio tra sua figlia Caterina Orsini del Balzo e Giulio Antonio Acquaviva, duca d’Atri e conte di Teramo, diede vita alla contea più longeva, quattro secoli di battaglie amori e tradimenti: il regno comitale degli Acquaviva D’Aragona Conti di Conversano. Tra i più noti ricordiamo Giulio Antonio I, Andrea Matteo, Giangirolamo II detto il “Guercio di Puglia”, Dorotea e Giangirolamo V. Giulio Antonio I viene ricordato per aver valorosamente combattuto nelle Crociate, infatti, la sua ultima battaglia sarà contro i turchi che invasero la terra di Otranto nel 1480; Il conte periva per mano dei saraceni nel 1481. Andrea Matteo figlio di Giulio Antonio I raccolse l’eredità dei beni paterni e materni; arricchì il castello di una preziosa biblioteca e di una delle prime stamperie del regno. Sicuramente enigmatica la figura di Giangirolamo II, uomo intelligente
mecenate che sapeva alternare l’abilità nell’attività bellica all’arte e all’amore per il bello. Per la sua indole fu incolpato, per ben due volte, di grave tradimento contro la corona e per ben due volte imprigionato a Madrid. A lui si deve la venuta a Conversano di Paolo Finoglio, artista di scuola caravaggesca, che lasciò in città numerose opere d’arte fra cui le dieci tele della Gerusalemme Liberata, oggi conservate nella Pinacoteca comunale situata al primo piano del Castello. L’ultimo conte Giangirolamo V nel 1806, per decreto di Napoleone che poneva fine alla feudalità, per debiti di gioco cedette le sue proprietà in enfiteusi. Da allora in poi tutte le ricchezze dei conti Acquaviva d’Aragona furono smembrate e cedute alla classe borghese. In questo modo terminava la storia della famiglia più importante per la città di Conversano.
Il secolo XIX viene caratterizzato dalle lotte tra i Galantuomini e i Cafoni. Lotte di classe che portarono nella città molta instabilità, difatti nel 1886 i cafoni incendiarono il Palazzo del Municipio. Ma l’Ottocento viene ricordato anche per aver dato alla luce un grande architetto: Sante Simone. Uomo dall’architettura mirabile, che ripristinando i vecchi canoni di scuola classica, abbellì
con le sue opere d’arte non solo la città di Conversano ma anche altri Comuni della Puglia. Ed infine il XX secolo fu caratterizzato dall’epoca fascista, dalle oppressioni e dall’assassino dell’Onorevole Giuseppe Di Vagno.
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LA CATTEDRALE
La Cattedrale dedicata all’Assunta si erge sull’acropoli della città. Dalle campagne circostanti ricche di ciliegeti, uliveti, vitigni e mandorleti la si vede svettante con la sua facciata tripartita. Il suo rosone con costoni rappresentanti figure animali, vegetali e umane, e la sua pianta a croce latina mozzata nel transetto, ne fanno una delle cattedrali romaniche più affascinanti della Terra di Bari. L’attuale transetto rappresenta l’antica cattedrale normanna, ma solo nel 1359 Mons. Pietro D’Itri concluse i lavori della stessa: tre navate, tre rosoni e splendidi affreschi della scuola del Simone Martini ne completarono l’opera. L’impianto dell’edificio è tipico del romanico pugliese con aggiunte gotiche e reminescenze bizantine individuabili nelle interessanti decorazioni scultoree. L’esterno si mostra integro solo nella facciata maggiore ed in quella absidale, nella quale è presente una monofora contenente vaghi richiami all’arte arabamusulmana. I muri laterali sono completamente rifatti nello scorso secolo a seguito del disastroso incendio scoppiato la sera tra il 10 ed 11 luglio del 1911. In una sola notte il fuoco portò via secoli di storia ed arte, furono danneggiate tutte le cappelle gentilizie e confraternali presenti sulle navate laterali, fu distrutto l’altare maggiore
caratterizzato da una macchina barocca in legno intarsiato e dorato, fu compromesso il soffitto e della cattedrale rimasero solo macerie ad eccezzione della facciata e delle mura absidali. Oggi la cattedrale, dopo esser stata riaperta al culto il 31 ottobre del 1926, si presenta nelle sue linee essenziali di nuda pietra che si innalza verso l’alto, sfoggia un magnifico matroneo del XIV sec. e volte a capriate. Lo spazio della navata centrale è delimitato da un arco trionfale a sesto acuto, scandito sui due lati da 4 archi a tutto sesto e colonne cruciformi con capitelli rinvenienti dall’antica cattedrale con motivi vegetali, animali ed umani, ad eccezione degli ultimi due in corrispondenza dell’arco trionfale recanti i 4 evangelisti, opera dei restauri del 1927. Al suo interno nella navata sinistra sono presenti gli altari privilegiati di San Flaviano, patrono di Conversano, e della Madonna della Fonte; sul lato destro gli altari del Sacratissimo Cuore di Gesù e del Crocifisso.
Interessanti nella zona absidale l’affresco della Vergine in trono del XIV sec e la pala del Cristo Risorto del XV sec. La cattedrale dal 1997, in occasione del primo centenario dall’incoronazione della Madonna della Fonte, è stata eretta al rango di Basilica Minore dal Pontefice San Giovanni Paolo II. Di recente la cattedrale ha subito un imponente restauro che ha interessato la sostituzione dei tetti e la pulizia delle pareti lapidee.
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IL CASTELLO ACQUAVIVA D’ARAGONA
Posizionato sulla sommità dell’acropoli , il castello rappresenta tutta la forza e l’opulenza del casato Acquaviva d’Aragona. Di pianta trapezoidale è costituito da cinque torri. La Torre Maestra, alta 25 metri, è di pianta rettangolare; utilizzata come torre d’avvistamento sin dall’anno 1000, ospitava i soldati addetti alla difesa della città; il maschio fu costruito sulle antica mura peucete risalenti all’VIII secolo a.C.. A sud- est del maniero sorge la Torre Quadrangolare, edificata nel XIII sec., riproduce in dimensioni ridotte la torre maestra, presenta delle monofore gotiche abbellite da archivolti decorati con motivi floreali. A seguire la Torre cilindrica, fatta edificare nel XV secolo sul lato nord del castello, rappresenta ad oggi la stessa città di Conversano. Al figlio di Giulio Antonio I Acquaviva d’Aragona, Andrea Matteo, si deve la costruzione della Torre poligonale: siamo nel XVI sec. e il bastione presenta delle bocche di fuoco. La torre ha dei muri a scarpa, questo permetteva una buona tenuta ai colpi di artiglieria; proseguendo si
scorge la Torre stretta, particolare per essere angusta e vuota al centro. Il castello era circondato da un fossato di terra, e con l’avvento degli Acquaviva d’Aragona si edificarono anche i piani nobili. Infatti, prima del XV sec. i conti dimoravano presso l’antica corte posta di fronte la Cattedrale: Corte Altavilla. L’ultima aggiunta architettonica del castello è rappresentata dal portale d’ingresso: l’opera fu commissionata dalla contessa Dorotea Acquaviva nel 1710. Presenta al centro del suo arco una maschera apotropaica, con la finalità di tenere lontane le negatività. Da severa fortezza il castello nel corso dei secoli si è trasformato in elegante palazzo, sede di molte feste e matrimoni di alto rango. Il castello oggi è sede di MuseCo il Polo Museale della Città di Conversano, al primo piano, nei saloni un tempo della sala ricevimenti, è presente la Pinacoteca Paolo Domenico Finoglio con le dieci tele della Gerusalemme Liberata ispirate al poema tassesco; le tele di gusto manierista sono un mirabile esempio della pittura napoletana del XVII sec., di imponenti dimensioni sono oggetto di scambi culturali con altre istituzioni
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museali italiane e straniere, ultima la mostra “Il tesoro d’Italia” curata dal critico d’arte Vittorio Sgarbi per Expo 2015. Al secondo piano del Castello sono presenti la Pinacoteca “Francesco Netti”, artista impressionista del XIX secolo, originario di Santeramo in Colle. La collezione esposta è una donazione della Famiglia Accolti Gil Vitale a favore della collettività. Un’altra interessante sezione è rappresentata da Nozze al Castello un matrimonio borghese di fine ‘800 a cura del Centro Studi Maria e Francesca Marangelli espone una collezione di abiti, accessori e suppellettili appartenenti a diverse famiglie conversanesi tra cui la fam. Pascale Martino. Sempre al secondo piano sono presenti una confortevole Sala Convegni, adiacente alle mura perimetrali della Torre Maestra; la Sez. Territorio con una mostra sulla Banda, composta da partiture, strumenti musicali e videoproiezioni; la Sez. Mostre temporanee, sale multimediali ed un caffè letterario con salette al terzo piano del castello da cui è possibile godere di una vista sul mar Adriatico e sul territorio circostante.
MONASTERO DI SAN BENEDETTO
Il turista, che visitando il centro storico vedrà viuzze dorate e panorami mozzafiato, scoprirà che Conversano è anche antica Diocesi, la tradizione vuole che Simplicio sia stato il primo Vescovo nell’anno 487 d. C. . Inoltre dal 1266 si insediò un potere pari a quello vescovile, quello delle Badesse Mitrate, donne di nobili origini che per ovvi motivi dinastici erano rinchiuse in conventi di clausura. La loro sede è stata il monastero di San Benedetto, cenobio che la tradizione vuole fondato da San Mauro nel VIsec., che godeva, già dal 1110-12, del privilegio di “abbazia nullius”, per questo dipendeva direttamene dalla Santa Sede e fu esente da qualsiasi interferenza dei vescovi conversanesi. Le Badesse avevano un
proprio feudo e propri tributi, disponevano di poteri giurisdizionali nei confronti del clero di Castellana Grotte; esse al pari dei vescovi indossavano la mitra e impugnavano il pastorale. La prima badessa è stata Dameta Paleologo, una suora di ordine cistercense venuta dall’Oriente, che impossessandosi del Monastero di San Benedetto ha dato inizio ad uno dei poteri femminili più importanti della storia. A seguire furono numerose le figlie dei conti che diventarono badesse, esercitando sul monastero giurisdizione quasi episcopale sino al 1810 anno in cui un decreto murattiano ne abbattè tutti i poteri. Furono tali poteri a far appellare tale monastero come “Monstrum Apuliae” (meraviglia della Puglia) e faranno sì che il fenomeno delle badesse di Conversano e di altre poche
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città Europee, costituisca un capitolo a sè della storia del diritto ecclesiastico. Di particolare pregio la Chiesa di San Benedetto che all’esterno si presenta in stile romanico pugliese con influenze bizantine e tre cupole in asse con quella centrale a tamburo ottagonale e cupola maiolicata di epoca barocca; la chiesa fu edificata su una preesistente cripta, attualmente visitabile con ingresso dal chiostro medievale del XIII sec. con interessanti trifore e capitelli a stampella con rappresentazioni vegetali, zoomorfe ed antropomorfe. La chiesa al suo interno conserva interessanti altari barocchi di legno intarsiato, ed un policromo altare marmoreo con al centro l’opera più importante di Paolo Finoglio: S. Benedetto e S. Biagio a colloquio divino. Di particolare importanza l’altare ligneo del cappellone della Madonna del Rosario, è costituito da una pala centrale dell’artista cretese Michele Damasceno rappresentante la Vergine del Rosario, incorniciata in un tripudio di elementi lignei dorati e raffigurazioni di vegetali, frutti rossi e figure
animali. Dai recenti restauri si può affermare che la macchina barocca è stata spostata nel corso dei secoli e rappresentava l’altare maggiore della chiesa prima degli interventi del 1700.
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MUSEO ARCHEOLOGICO IN SAN BENEDETTO: UN PERCORSO NELLA NOSTRA STORIA
Gli edifici di culto, specie i più antichi, si sono dimostrati di estrema importanza per conoscere innanzi tutto la storia religiosa delle nostre città, ma spesso anche una parte significativa della storia civile e urbanistica dei centri abitati. Infatti, le cattedrali e i grandi complessi monastici di Puglia ci danno esplicita conferma (da Bari a Ruvo, da Bitonto a Triggiano, dove sono stati fatti attenti scavi archeologici) che al di sotto dei pavimenti e degli spazi di pertinenza di quelle fabbriche si sono conservati resti murari e reperti archeologici di grande interesse. Quegli scavi e le indagini di studio eseguite da parte di specialisti hanno consentito di recuperare un capitolo di storia, che risale molto indietro nel tempo: abbiamo avuto così la possibilità di vedere concrete testimonianze che risalgono, ben oltre i secoli del Medioevo, all’epoca paleocristiana e, prima ancora, ad età romana. Quelle scoperte, per fortuna, non sono rimaste nasco-
ste, ma sono oggi ‘musealizzate’ e quindi sono accessibili a tutti: è un vero piacere conoscerle. A Conversano la situazione non è molto diversa. Sotto la nostra Cattedrale, come tutti sappiamo, ci sono i resti di una chiesetta bizantina o forse paleocristiana, solo parzialmente scavata, ma non accessibile e nota solo mediante alcune fotografie. Al di sotto del monastero di San Benedetto, negli ambienti scavati per sistemazioni varie e in diversi momenti, sono affiorati non pochi elementi: strutture murarie, cisterne, canalizzazioni, oltre a reperti ceramici di varia epoca. Anche qui, dunque, la storia della struttura monastica di allarga e si arricchisce di dati proprio grazie a quegli elementi concreti, lasciati in vista del visitatore. E lo studioso ci dice che al di sotto del chiostro seicentesco e dei locali ad esso circostanti ci sono i muri di fondazione di edifici medievali (che furono appunto inglobati nel monastero quando questo fu ingrandito tra 1600-1620 circa), che a loro volta si erano appoggiati o sovrapposti ad altri più antichi. È affiorata, insomma, in questa parte
Tel. 080.4954404
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alta della collina conversanese che nel Medioevo era occupata dalla civitas Cupersanum, una piccola traccia della città romana e peucezia che si chiamava Norba: al di là delle mura megalitiche che bene si vedono proprio sotto la rampa che porta a S. Benedetto, c’era la città fortificata (questo era il significato del vocabolo Norba, come dicono gli studiosi di linguistica) che però si estendeva anche lungo i fianchi della collina e ai suoi piedi in pianura. E questo lo sappiamo bene noi Conversanesi, che in tantissime occasioni abbiamo assistito alla scoperta di tombe antiche quando nella periferia urbana si è scavato per impiantare nuovi edifici. Bene. Quelle tombe con i relativi ‘corredi funebri’ sono la testimonianza diretta e insostituibile della nostra storia più lontana (non dico proprio delle ‘origini’, perché se andiamo a indagare altro materiale rinvenuto nei dintorni di Conversano, ci dobbiamo inoltrare nei tempi assai più lontani di età arcaica – VIII-VI sec. a.C. – e della protostoria, per le tracce di villaggi dell’età del bronzo). Sono non soltanto reperti di natura archeologica, ma li dobbiamo considerare
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anche documenti di natura storica, giacchè la comunità umana che qui viveva e che ha usato quegli oggetti non ci ha lasciato documenti scritti. Anche quei materiali oggi raccontano un capitolo di storia: vasi grandi e piccoli in ceramica, grezzi o dipinti a figure, con varia funzione e valore; oggetti di metallo comune come il ferro o più pregiato come il bronzo; oggetti di lavoro come i pesi da telaio, i pestelli, i rulli del vasaio; elementi di valore simbolico più che di uso, quali lo strigile, il cinturone metallico, gli spiedi; alcuni oggetti preziosi, come anellini, fibule, monete in argento o bronzo. Attentamente considerati, questi materiali ci parlano di gente semplice, o di gruppi sociali benestanti che vivevano nel centro
abitato di Norba tra IV-II sec. a.C. Tutto questo, accuratamente raccolto nelle sale del Museo archeologico in San Benedetto, nelle vetrine che espongono una parte significativa della ricchezza archeologica di Conversano e del suo territorio (c’è infatti anche materiale proveniente dalla località di Castiglione), costituisce oggi un prezioso patrimonio. È importante per fini conoscitivi e didattici (pensiamo a quante cose possono insegnare ai ragazzi delle nostre scuole), ma anche per sviluppare quel senso civico comune che deriva dalla conoscenza della storia, e quella sensibilità verso il bello che spesso ci contraddistingue come popolo italiano.
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Prof. Vito L’Abbate
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CHIESA E CONVENTO DEI SS. MEDICI COSMA E DAMIANO
Negli anni trenta del Seicento il conte Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona (Il Guercio di Puglia) e la consorte Isabella Filomarino Della Rocca commissionarono il rinnovamento dell'antica chiesa romanica di San Matteo, intitolando il nuovo complesso ai Santi Medici Cosma e Damiano, a cui i conti erano particolarmente devoti per grazie ricevute. L'edificio preesistente fu sottoposto ad un totale rifacimento secondo lo stile barocco, e l'incarico dell'integrale riprogettazione dell'apparato decorativo interno, fu affidato al pittore napoletano Paolo Domenico Finoglio. Egli, morto prematuramente nel 1645, non vide mai compiuta l'opera, proseguita dai suoi allievi. La chiesa fu poi consacrata nel 1660 dal vescovo Giuseppe Palermo. La volta è costituita da 10 scomparti sagomati ove sono raffigurati il martirio dei santi anargiri; nell’undicesimo è rappresentata l’ascensione al cielo dei santi medici in compagnia di San Francesco d’Assisi, S. Antonio da Padova e Santa Chiara. Ai quattro angoli del soffitto campeggiano gli stemmi degli Acquaviva d’Aragona. La chiesa ad aula unica custodisce preziose tele del Finoglio, la pala centrale è attribuita ad Alessandro Turchi. Dal 1900 la chiesa è assurta a rango di Santuario per il culto di Santa Rita da Cascia.
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PROGRAMMA DELLA FESTA
1 Maggio Domenica - Mese Mariano Ore 7:00 Santo Rosario Ore 7:30 Santa Messa Ore 19:30 Celebrazione Eucaristica con consegna delle Icone della Madonna della Fonte alle sei Parrocchie della Città e distribuzione e benedizione delle Corone del SS. Rosario
2 Maggio Lunedì
Ore 20:30 Arrivo dell’Icona presso la Parrocchia Maria SS. Addolora in Triggianello
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4 Maggio Giovedì
Ore 20:30 partenza dell’Icona dalla Parrocchia Maria SS. Addolorata in Triggianello
7 Maggio Sabato
SOLENNITÀ LITURGICA DI MARIA SS. DELLA FONTE Ore 8.00 Diana Mattutina a cura della ditta LA PIROTECNICA MODUGNESE Ore 8:30 S. Rosario Ore 9:00 Celebrazione Eucaristica Ore 12:00 Supplica Ore 18:00 Giro della Bassa Musica “ U TAMMOR D’MAUL” Città di Mola di Bari e Noicattaro, diretta dal M° Francesco Furio nella frazione di Triggianello e per le vie di Conversano Ore 19:30 Solenne Pontificale di S.E.R. Mons. Giuseppe Favale con concelebrazione dei sacerdoti della Zona Pastorale , animata dal Coro della Cattedrale Ore 20:30 Concerto - Meditazione “Tempio della Misercordia” a cura dei Degni di Nota
9 Maggio Lunedì
Ore 18:30 arrivo dell’Icona presso la comunità “Fondazione Saverio De Bellis” in Castellana Grotte
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13 Maggio Venerdì
Ore 20:15 Veglia Vocazionale a cura del Seminario Minore “San Michele Arcangelo” in occasione della festività della Madonna di Fatima
14 Maggio Sabato
Ore 18:30 partenza dell’Icona dalla comunità “Fondazione De Bellis” in Castellana Grotte ed arrivo al pensionato “Mamma Rosa” di Turi
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16 maggio Lunedì ore 19:30
Santa Messa animata dalla Concattedrale di Monopoli
17- 23 Maggio
Pellegrinaggio in Cattedrale delle Parrocchie e del Seminario Diocesano in omaggio alla Protettrice
Ore 19:00 Santo Rosario Ore 19:30 Santa Messa 17 Maggio Martedì - Parrocchia Maris Stella 18 Maggio Mercoledì - Parrocchia S. Cuore di Gesù 19 Maggio Giovedì - Parrocchia S. Andrea Apostolo 20 Maggio Venerdì - Parrocchia Maria SS. del Carmine 21 Maggio Sabato - Seminario Minore “S. Michele Arcangelo” 23 Maggio Lunedì - Parrocchia Maria SS. Addolorata
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20 Maggio Venerdì
Ore 17:00 Giro per le vie di Conversano della BANDICELLA CONVERSANESE capobanda Cosimo Giordano Ore 19:30 Celebrazione Eucaristica Ore 20:40 Accensione delle luminarie allestiste dalla ditta MARIANOLIGHT Ore 20:45 Processione dell’Icona della Madonna dalla Cattedrale, con sosta di preghiera nei pressi della Villa Garibaldi Discorso delle Autorità Segue FANTASIA PIROTECNICA Prosecuzione della Processione fino alla Parrocchia Maris Stella
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21 Maggio Sabato
Giro della Bassa Musica “ U TAMMOR D’MAUL” Città di Mola di Bari e Noicattaro, diretta dal M° Francesco Furio nella frazione di Triggianello e per le vie di Conversano Ore 9:30 Processione dell’Icona dalla Parrocchia Maris Stella con sosta presso l’Ospedale Florenzo Jaja Ore 10:00 Processione da P.zza Carmine al Tempietto allestito in Villa Garibaldi con Omaggio floreale dei bambini delle scuole della Città; seguirà animazione con musiche e bans: “Danziamo Maria” Ore 17:00 In bicicletta tra vicoli ed edicole a cura dell’Ass. Ciclammino Ore 19:30 Piazza XX Settembre LIBRI EDITIO presentazione del libro “Neuroscienze e interconnessione dei saperi – La persona: relazione di anima e corpo” di Don Nicola D’Onghia e Daniela Del Gaudio Ore 8:00
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Ore 21:00 MUSICA DI FESTA in Piazza Battisti, Corso Morea e Centro Storico a cura dei gruppi musicali del Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli Ore 22:00 Piazza Castello FIACCOLATA STORICA della Leggenda di Maria SS. Della Fonte, arrivo della Barca ai piedi della Basilica e consegna dell’Icona al Vicario della città don Felice Di Palma e Supplica alla Vergine. La fiaccolata è in collaborazione con l’Associazione “Cuori con le Ali”
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22 Maggio Domenica Festa di Maria SS. della Fonte
Celebrazione eucaristica Diana Mattutina a cura della ditta LA PIROTECNICA MODUGNESE Ore 8:00 Giro della Bassa Musica “ U TAMMOR D’MAUL” Città di Mola di Bari e Noicattaro, diretta dal M° Francesco Furio nella frazione di Triggianello e per le vie di Conversano Ore 9:45 SOLENNE PONTIFICALE presieduto da S. E.R. Mons. Giuseppe Favale con la concelebrazione dei Parroci e Sacerdoti della Zona Pastorale Ore 10:00 Corso Morea Matinèe della GRANDE ORCHESTRA DI FIATI “G. LIGONZO” Ore 7:30 Ore 8:00
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Ore 11:15 SOLENNE PROCESSIONE DI GALA DELLA VENERATA ICONA DELLA MADONNA DELLA FONTE Partecipano le Autorità Religiose, Civili e Militari.
Durante il corteo processionale e a fine processione lancio di bombe e spettacolo pirotecnico della ditta LA PIROTECNICA MODUGNESE
Ore 19:30 Solenne celebrazione Eucaristica presiede Don Felice Di Palma Arciprete - Parroco della Basilica Cattedrale Ore 20:00 Corso Morea Esibizione della GRANDE ORCHESTRA DI FIATI “G. LIGONZO” Città di Conversano diretta dal M° Angelo Schirinzi Ore 21:00 Piazza Battisti MUSICA DI FESTA esibizione del gruppo “I....CerchioQuadro” Ore 22:45 Grandioso Fuoco Pirotecnico visibile da via Turi a cura della ditta “LA PIROTECNICA MODUGNESE” da Modugno (BA) A conclusione, ripresa del concerto bandistico Ore 24:00 Piazza Conciliazione fine festa “VITA PUGLIESE”
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23 Maggio Lunedì
Ore 10:00 Villa Garibaldi Matinèe del GRAN CONCERTO BANDISTICO “G. PIANTONI” Ore 17:00 Via Matteotti “Corriamo...i 100” in collaborazione con Studio Sport Ore 19:00 Giro per le vie della città della BANDICELLA CONVERSANESE Ore 19:00 Piazza XX Settembre LIBRI EDITIO presentazione del libro “Guarderanno a colui che hanno trafitto” di Don Pasquale Pirulli Ore 20:00 Corso Morea Esibizione del GRAN CONCERTO BANDISTICO “G. PIANTONI” Città di Conversano diretto dalla M° Susanna Pescetti Ore 21:00 Processione di rientro del Quadro della Madonna dal Tempietto di Villa Garibaldi alla Cattedrale e a seguire FANTASIA PIROTECNICA Ore 22:00 Piazza Battisti MUSICA DI FESTA esibizione del gruppo “Music Affair - Cool Cover Band” Ore 24:00 Piazza Conciliazione fine festa “VITA PUGLIESE”
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6-13-16-24-30 Maggio
Preghiera presso le edicole della Madonna della Fonte nel borgo antico di Conversano 6 maggio Largo San Cosma 13 maggio Calata San Leonardo 16 maggio Via Benvenuto Cellini 24 maggio Via Arringo 30 maggio Vico Porta Antica della CittĂ
28 Maggio Sabato ore 20.30
Cattedrale CONCERTO SACRO Simona Di Capua soprano Floriana Marasciulo pianoforte
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29 Maggio Domenica
SOLENNITÀ DEL CORPUS DOMINI
Ore 19:00 Solenne Concelebrazione Eucaristica presso la Parrocchia S. Andrea Apostolo. A seguire PROCESSIONE EUCARISTICA
31 Maggio Martedì
Ore 19.30 S. Messa di ringraziamento del Comitato
21-22-23 Maggio
Mostra Mercato in Corso Domenico Morea Sapori in Puglia Anfiteatro Villa Belvedere in collaborazione con Màs Agency. Grande Luna Park nei pressi del Campo Sportivo Le strade e le Piazze del Borgo antico saranno allestite dalla pluripremiata ditta di luminarie “MARIANO LIGHT” di Lucio Mariano da Corigliano D’Otranto (Le), con due importanti installazioni ispirate al giubileo della Misericordia. Segui tutte le fasi della festa sui principali social network digitando: #madonnafonte16 Sfoglia la brochure dei festeggiamenti su ISSUU Madonna della Fonte 2016
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VenerdĂŹ 20 Maggio ore 20.45 Processione di uscita del Quadro dalla Cattedrale Basilica Cattedrale, Via Gennari, P.zza Conciliazione, Ingresso Villa Garibaldi, C.so Morea, Via Arringo, Via Marconi, Piazza XX Settembre, Via Annunziata, Via San Lorenzo, Parrocchia Maris Stella
Sabato 21 Maggio ore 9.30 Processione dei bambini delle scuole al Tempietto Parrocchia Maris Stella, Via Gobetti,Via Risorgimento, Via R. Sanzio Via De Amicis, Via Buonarroti, P.zza Carmine, Via Di Vagno, P.zza XX Settembre, C.so Umberto I, Via Martucci, Via S. Giuseppe, Pzza. Castello, Villa Garibaldi.
Sabato 21 Maggio ore 22.00 Arrivo della Barca Largo San Rocco, P.zza Castello, P.zza Conciliazione, Cattedrale.
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I percorsi delle processioni
Domenica 22 Maggio ore 11.30 Processione di Gala Largo Basilica, Via Gennari, P.zza Conciliazione, P.zza Castello,Villa Garibaldi, P.zza Castello, Viale Adriatico, Via della Vittoria, P.zza della Resistenza, Via Matteotti, Via Di Vagno, P.zza XX Settembre, Via Annunziata, Via Arringo, Corso D. Morea, P.zza Castello, P.zza Conciliazione, Largo Basilica
LunedĂŹ 23 Maggio ore 21.00 Processione di rientro del Quadro in Cattedrale Villa Garibaldi, Via XXIV Maggio, Via Acquaviva, Via Di Vagno, P.zza XX Settembre, Via Porta Antica della cittĂ , Via San Benedetto, Corso D. Morea, P.zza Conciliazione; P.zza Castello, Via Gennari, Basilica Cattedrale.
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CHIESA E CONVENTO DI S. CHIARA
All'interno delle mura che circondavano le pertinenze di S. Benedetto e per concessione di quel monastero, sorse a fine '600 il complesso di S. Chiara, ristrutturando le aree già occupate dalla antiche chiesette di S. Bartolomeo e dell'Ospedale di S. Giovanni evangelista. La chiesa, dalla semplice facciata in cui si inserisce il portale rettangolare, presenta all'interno lo schema ad aula unica. Sui lati si aprono cappelle distinte da pilastri nelle quali sono sistemati altari con tele sette-ottocentesche. Al di sopra di queste cappelle corre un coro-matroneo, cui accedevano le suore di clausura. Settecentesco è l'altare maggiore, a grandi colonne che sostengono la trabeazione su cui poggia un Crocifisso. Gli ambienti monastici, a parte la muratura esterna in cui si inserisce una nicchia per accogliere la statua della Santa, non sono più leggibili nel loro insieme. Dopo i restauri, solo qualche traccia manifesta all'interno elementi architettonici di un certo interesse e relativi al chiostro, a facciate in pietra a vista, ad aperture sormontate da archi rialzati. La Chiesa è stata riaperta il 17 marzo 2015 dopo un importante intervento di restauro; la duttilità della struttura accoglierà il nascente museo diocesano e gli ambienti saranno utilizzati per conferenze e mostre.
SANTA MARIA DELL’ISOLA
La Chiesa di Santa Maria dell’Isola, situata ad un miglio circa dal centro abitato sulla strada provinciale Conversano - Rutigliano, fu eretta a seguito dell’apparizione della Madonna ad una fanciulla conversanese nel 1450. Successivamente, nel 1462, Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona continuando l’opera intrapresa dal popolo fece innalzare, su di una cripta naturale già adibita al culto, una chiesa ed un convento che fu abitato dai Padri Minori Osservanti. La Chiesa, un interessante palinsesto dalle forme gotiche, propone il tema delle cupole in asse presenti in San Benedetto. Nella parete absidale della navata principale si custodisce un grandioso cenotafio (sepolcro vuoto) in onore del suo fondatore Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona, caduto per mano turca ad Otranto nel 1481. Il cenotafio è opera dello scultore Nuzzo Barba da Galatina. Nella navata laterale è custodito il Cristo Nero, opera in legno e cartapesta simbolo dei riti della Settimana Santa conversanese. Il monastero è composto da due chiostri uno medioevale, l’altro barocco, ambienti per accoglienza di gruppi di preghiera, ritiri spirituali e meeting. Attualmente il monastero ospita le suore Serve del Signore e della Vergine di Matarà.
CASTELLO MARCHIONE
rappresentanza: sul soffitto ligneo è raffigurato lo stemma dei conti AcUn originale costruzione settecentesca situata a circa 7 km sulla strada quaviva d’Aragona e sulle pareti si provinciale Conversano-Putignano. possono ammirare medaglioni raffiNon si tratta di un castello ma di un guranti personaggi della famiglia casino di caccia dei conti Acquaviva aragonese e gli alberi genealogici d’Aragona. Nel ‘700 il grandioso edi- degli Acquaviva e degli Enriquez ficio era circondato da 1260 ettari di (casa reale di Castiglia estintasi nella bosco di querce; attualmente la pro- casa Filomarino). prietà ha un’estensione di circa 23 et- Il principe Fabio Tomacelli Filomatari, per la maggior parte coltivati a rino, ultimo discendente degli Acmandorleti e ciliegeti. L’edificio, che quaviva d’Aragona (1920-2003), ha presenta perfetta simmetria sia lungo dedicato costanti cure alla salvaguarl’asse longitudinale che trasversale, si dia e valorizzazione della nobile disviluppa su tre piani: il piano terra, mora. Marchione è un monumento l’ammezzato con quattro torrioni ci- unico nel suo genere nelle campagne lindrici, e il piano superiore o “piano pugliesi per il gusto e lo stile architetnobile” di epoca barocca-neoclassica. tonico. Internamente vi è un’ampia sala di
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IL TERRITORIO
L’agro di Conversano è costellato da numerose produzioni ortofrutticole: la primavera conversanese offre al turista non solo variopinti territori agricoli ma anche pregiati frutti. L’oro rosso, la ciliegia, nelle sue qualità più gustose al palato: la bigarreau, la giorgia e la croccante e polposa ferrovia, denominata così perché in passato viaggiava sulle tratte ferroviarie. Oggi l’economia della città gravita non solo intorno a tale produzione agricola, ma anche a importanti insediamenti industriali del settore agroalimentare. La sua tradizione prevalentemente agricola, Conversano conserva ancora numerosi “mest”, artigiani abili nella lavorazione del legno; cestai che con le loro
laboriose mani creano dai tralci del ciliegio straordinarie opere d’arte. Di grande interesse è l’arte di coloro che potano le piante da frutto che si tramanda da padre in figlio mantenendo così intatta la tradizione nel tempo. Nello scoprire il territorio conversanese il turista resta affascinato dai “laghi”, doline carsiche che per la particolare conformazione del territorio trattengono l’acqua piovana per lunghi periodi. Utilizzati sin dall’età del bronzo, hanno nel tempo sviluppato una propria flora e fauna, in particolare sono l’habitat naturale del rospo smeraldino, anfibio in via d’estinzione protetto dal WWF. Si tratta dunque di vere e proprie oasi naturali, dove poter passare piacevoli giornate in compagnie dei più piccoli, godendo di spettacolari tramonti. Percorsi ciclabili, percorsi da trekking e visite guidate a passaggio tra le masserie, le chiesette rurali, tra cui ricordiamo Santa Caterina e San Lorenzo, fanno del territorio una tappa imperdibile del sud-est barese.
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INIZIATIVE DELLA CARITAS DIOCESANA I festeggiamenti in onore di Maria SS. Della Fonte, Protettrice della Diocesi Conversano-Monopoli, ci sollecitano a conoscere le iniziative a sostegno dei bisognosi nell'ambito diocesano, che sono una risposta concreta all'invito di Papa Francesco. La nostra Chiesa Diocesana sostiene l'opera di misericordia "alloggiare i pellegrini", come sensibilizzazione nostra e del territorio all'accoglienza di tutti, senza pregiudizi e discriminazioni. E' necessario vivere la stessa opera come contributo economico a favore delle strutture ecclesiali, utilizzate per l'accoglienza. A tale scopo è operativo il progetto "Protetto. Rifugiato a casa mia" Come iniziative della Caritas Diocesana sono al momento operative: -Fasano, Casa di pronta accoglienza, che può ospitare n.8 persone; - Monopoli, Dormitorio-bene confiscato alla mafia, che ospita n. 11 persone; - Monopoli, Casa di accoglienza donata da Don Gesumino Caprera, di prossima apertura, che potrà ospitare n. 6 persone, in particolare immigrati; Conversano, Alloggio per una famiglia. Ogni Parrocchia, attraverso la Caritas
parrocchiale, è chiamata ad animare la comunità stessa e il territorio alla problematica dell'emergenza abitativa e dell'accoglienza/integrazione degli immigrati. Altra iniziativa è il MICROCREDITO, legato a precise regole di accordi interpersonali e di relazioni di aiuto. Il CENTRO SOCIO-EDUCATIVO "PICCOLO DAVIDE” con integrazione scolastica e laboratori per minori a Monopoli costituisce un buon esempio di iniziativa sociale. Non ultima come attenzione alle problematiche del territorio la presenza di 11 Centri d'Ascolto: un modo da parte della Chiesa di aprirsi alle problematiche sociali, in uno spirito cristiano di collaborazione con le agenzie del territorio per fornire un aiuto efficace a chi si trova nel bisogno.
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SIMONA DI CAPUA
Laureata con Lode in Canto, diplomata in Pianoforte Principale, ha conseguito il Master di I Livello in “Avviamento al Teatro Lirico” e frequentato l’Accademia Celletti a Matina Franca. È solista nella Cantata BWV 80 di J. S. Bach in alcune Cattedrali di Puglia. Vince numerosi Concorsi Internazionali quali Don Matteo Colucci, Città di Barletta, P. Argento, Valerio Gentile, Van Westerhout. Notata As.Li.Co debutta Gretel e Sabbiolino nell’opera Hansel und Gretel di Humperdinck, Bimba nel Lupus in Fabula di Sargenti e Der Knabe in Die Zauberflote di Mozart esibendosi nei Teatri del Circuito Lombardo. Vince il Premio Spiros Argiris Il Barbiere di Siviglia e debutta Berta presso La Cittadella in Sarzana che interpreta nuovamente allo Stresa Festival e presso il Teatro Rosetum di Milano. Tra i suoi prossimi impegni citiamo il debutto della Prima conversa nella Suor Angelica di Puccini presso il Teatro dell’Opera di Firenze.
Nasce il 1° ottobre 1971, come Scuola Media annessa e sezione staccata del Conservatorio “N. Piccinni” di Bari, per volontà e merito di Nino Rota – a quel tempo direttore dell’Istituto barese – e di un illuminato politico e intellettuale monopolitano quale fu il senatore Luigi Russo. Nel 1975 l’Istituto, a fronte di un incremento della propria attività didattica, ottiene una propria sede presso Palazzo Martinelli – Meoevoli, ubicato in via Orazio Comes, nel centro storico della città, per poi trasferirsi, nel 1990 nell’attuale sede in piazza S. Antonio, all’interno del settecentesco monastero di Frati Minori. Il Conservatorio monopolitano acquista la piena autonomia istituzionale nell’Anno Accademico 1999/2000 con Decreto Interministeriale del 28/12/1999 formalizzato in data 11/04/2000, e nel giugno 2004 viene intitolato a Nino Rota. Attualmente, con 43 insegnamenti, 124 docenti e circa 850 studenti iscritti, il Conservatorio “Nino Rota” di Monopoli è uno degli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale tra i più popolosi d’Italia. Nei suoi 40 anni, questa Istituzione ha bruciato le tappe, grazie alla guida dei suoi Direttori e alla qualità di un corpo docente di livello internazionale, affiancando, nel panorama dell’alta formazione musicale, Istituzioni che possono vantare una storia ben più lunga e ben altro blasone.
ConCerto saCro
simona Di Capua - soprano Flora Marasciulo - pianoforte Cattedrale 28 maggio 2016 ore 20.30
IL CONSERVATORIO “ NINO ROTA” DI MONOPOLI
ConCerti
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allievi Conservatorio “nino rota” Centro storico 21 maggio 2016 ore 21.00
RINGRAZIAMENTI
Il Vescovo mons. Giuseppe Favale e la Curia diocesana Il Sindaco, avv. Giuseppe Lovascio e l’Amministrazione Comunale Il maresc. Francesco Spinelli e l’Arma dei Carabinieri Il magg. Giovanni Di Capua e il corpo di Polizia Municipale Il rettore don Roberto Massaro e la comunità del Seminario Vescovile Il tenente Giovanni La Selva e il corpo della Metronotte Il tenente Paolo Rotunno e il corpo del Consorzio Vigilanza Il presidente Giuseppe D’Orazio e il Consiglio di Amministrazione della BCC di Conversano L’Azienda Di Palma Donato e Figli Il sig. Andrea Casavola della Gioielleria Cataldo Casavola & C. Le Imprese, le Aziende, gli Artigiani, i Commercianti, i Professionisti e i cittadini residenti e non della Città di Conversano
COLLABORATORI
Consiglio Presbiterale Zonale, Consiglio Pastorale Zonale, Consulta di Pastorale Giovanile Zonale, Seminario Minore Diocesano, Don Peppino Mineccia, Don Davide Garganese, Coro Basilica Cattedrale, Oratorio Basilica Cattedrale, O.E.S.S.G., Confraternita del SS. Sacramento, Confraternita SS. Passione, Confraternita Maria SS. del Carmine, Centro Caritas, Centro E.S.A.S., Azione Cattolica, Rinnovamento nello Spirito, Scout, MEIC, Cisom, Ass. Nazionale Carabinieri, Misericordia, Pro Loco, Studio Sport, Màs Agency, Ciclammino, Cuori con le Ali, Dirigenti ed Insegnanti I e II Circolo Didattico, Dirigente e personale della Scuola Media Carelli-Forlani, Insegnanti Scuole Materne, Scuole parificate e private dell’infanzia, Direttore e Personale casa di riposo “Mamma Rosa” Turi, Direttore e Personale Fondazione “Saverio De Bellis” Castellana Grotte, Donato Bianco, Gianni Carone, Milena Giannini, Florinda Pizzutilo, Paolo Battista, Annamaria Storno, i Portatori e tutti i collaboratori a vario titolo. Le immagini presenti su questa pubblicazione sono di Mimmo D’Oghia, Angelo Coletta, Paolo Fantasia e Ninni Galasso. I testi presenti sono tratti da “Conversano” di Giovanni Ramunni, Storia e Cultura in Terra di Bari di Vito L’Abbate.
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Longo Veicoli industriali s.r.l. 70014 ConVersano (Ba) - italy Via Castellana (s.s. 634, Km. 6+700) tel./Fax 080.4959113 - 114 - 080.4090427 www.longoveicoli.it - longo@longoveicoli.it