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ANDREINA MONICELLI IN MONDADORI
(Torino 1898 – Verona 1991)
Giuditta, pur frequentando una scuola di computerista commerciale a Torino, può seguire le lezioni di una insegnante di “alta scuola francese” che trasmette le tecniche di produzione di fiori in tessuto molto diffusi, nella decorazione di ambienti di abiti e di cappelli. L’incontro con Giobatta Pagliani, pittore e scultore, trasforma la vita di Giuditta sia sentimentalmente, sia da un punto di vista lavorativo. La coppia nel 1946 si stabilisce a Verona e avvia il “Laboratorio artigianale Pagliani & Brasseur per la produzione di fiori artigianali per l’abbigliamento e l’arredamento”, riscuotendo notevole fama e successo. Ben presto ai genitori si affianca la figlia Luciana (1931), che via via assume un ruolo centrale nel laboratorio. Anche dopo il matrimonio con l’ingegnere Luigi Tosi, da cui ha quattro figli, Luciana mantiene la passione e la determinazione per proseguire l’attività, che dal 1964 viene trasferita in un grande edificio, dove casa e lavoro possono convivere. Pur mantenendo il suo carattere artigianale, negli anni l’impresa si amplia conservando un altissimo livello qualitativo.
In alto: Giuditta Brasseur in Pagliani.
In basso: operaie al lavoro nel laboratorio artigianale di via Redentore a Verona.
Per tutte le immagini: Archivio Pagliani & Brasseur.
(Ostiglia 1892 – Milano 1981)
Moglie di Arnoldo Mondadori, che sposa il 6 ottobre 1916, e sorella del drammaturgo Tommaso Monicelli, Andreina è una tipica donna “in controluce”: apparentemente ‘solo’ moglie di Arnoldo, in verità gli sta accanto con profonda competenza culturale, tessendo relazioni con gli autori di casa Mondadori, intrattenendo carteggi e offrendo loro ospitalità, a partire dagli anni di avvio della fabbrica veronese dal 1917 al 1924, e successivamente a Milano, dove la coppia trasferisce la sede legale dell’azienda. Tra i molti intellettuali con i quali Andreina intrattiene relazioni e carteggi, ricordiamo Gabriele D’Annunzio, Dino Buzzati, Ida Borletti, Valentino Bombiani, Vittore Branca, Vittorio Cini, Alba de Céspedes e altri. Fondamentale anche il ruolo da lei svolto nelle scelte aziendali operate a favore dei figli, oltre alle molteplici attività benefiche operate a favore dei più svantaggiati. È noto quanto la presenza della Mondadori a Verona abbia dato luogo ad un fiorente distretto grafico e tipografico nel corso di tutto il Novecento, favorendo una catena mai interrotta dei più illustri testimoni dell’arte tipografica. Ebbene, anche Andreina Monicelli, con il suo silenzioso impegno, ha senza dubbio contribuito allo sviluppo di tale arte nella città scaligera.
In alto: 25 febbraio 1957, Isola di San Giorgio a Venezia, presentazione dell’edizione dedicata a Carlo Goldoni in quattordici volumi. Andreina ritratta su un balcone veneziano. A destra: ingresso della industria Mondadori a Verona. Tutte le immagini da Il cinquantennio editoriale di Arnoldo Mondadori 1907-1957